Biancoblù Magazine NR.75

Si ricomincia dal secondo tempo di Cremona

Bando al disfattismo! Occorre fare quadrato e ripartire al meglio. Sicuramente il secondo tempo di Cremona, anche se solo a tratti, potrebbe essere un buon punto di inizio. In modo particolare il terzo periodo e la prima metà della quarta frazione, quando con il break di 5-10 di Nikolic e Berdini i canturini si sono riportati a -5 dalla Vanoli, salvo poi cedere nel finale sotto i colpi dei locali.

Un plauso convinto agli avversari, che, per la seconda volta in questa stagione, hanno vinto con merito contro l’Acqua S.Bernardo. Gli uomini di coach Cavina hanno tirato con percentuali migliori, hanno pressato e difeso con maggiore intensità, oltre a risultare più incisivi a rimbalzo. Gli uomini di coach Sacchetti, invece, hanno faticato in contropiede e sono apparsi meno lucidi sia al tiro sia a rimbalzo, conquistando pochi punti da seconda opportunità. Difficilmente si sono visti i biancoblù riuscire ad attaccare il canestro nei primi secondi delle azioni. C’è anche da dire che Cantù veniva da una settimana non facile tra infortuni (Stefanelli) e acciacchi vari (Berdini non ancora al meglio e Nikolic che ha dovuto fare i conti con un virus intestinale).

I numeri non raccontano tutto, questo è vero, ma sicuramente sono utili per capire che in questo momento Cantù è ancora in costruzione, ma che la squadra è sul binario giusto. A dimostrazione di ciò la prova di Nikolic, che ha tenuto in vita i suoi finché ha potuto. Per l’ala serba 23 punti in

29 minuti in campo (5/6 da due, 2/3 da tre, 7/8 ai liberi, 4 rimbalzi e 32 di valutazione). Nikolic è anche in vetta alla speciale classifica della Lega per la migliore percentuale al tiro da due punti: 75% a pari merito con Cannon. La Vanoli, è giusto ripeterlo, ha vinto con merito, ma non è una corazzata imbattibile e un paio di parziali dei canturini l’hanno dimostrato. Ribaltare il -11 a Desio nella gara di ritorno appare assolutamente fattibile, a patto che la squadra trovi la sua identità di gioco il prima possibile.

Fortunatamente ci pensa il calendario a mettere subito i biancoblù di fronte a due banchi di prova importanti per trovare un immediato riscatto: Treviglio e Trapani. Due appuntamenti di fila al PalaDesio sono garanzia di tifo, calore e passione. Il fattore campo è assicurato, al resto ci penseranno Sacchetti e i suoi ragazzi.

Foto Gorini

Riccardo Berti

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Gorini

Match preview: Cantù vs Treviglio

Una questione di famiglia

Arriva

la Blu Basket Gruppo Mascio Treviglio ed è una gara che offre diverse letture. L’anno scorso furono proprio i bergamaschi a far capire ai brianzoli cosa li avrebbe aspettati in serie A2, quando nell’esordio in Supercoppa di Desio gli uomini di coach Sodini persero nettamente per 61-83. Treviglio trovò una giornata più che magica nel tiro dalla lunga distanza con ben 17 triple a segno e sei giocatori in doppia cifra (Sacchetti, Reati, Potts, Rodriguez, Miaschi e Luposor). Di quella squadra è rimasto solo Brian Sacchetti, che scese in campo anche nei due precedenti di campionato: ko dei canturini per 82-75 a Treviglio all’andata e vittoria per 78-70 degli uomini di Sodini a Desio al ritorno. Per quanto riguarda la stagione in corso, bergamaschi e canturini sono attualmente appaiati a quattro punti nella classifica del Girone Verde, ma Treviglio ha una gara in meno, avendo riposato alla prima giornata. La Gruppo Mascio ha vinto alla seconda giornata dopo un tempo supplementare in casa dell’E-Gap Stella Azzurra Roma per 90-91 e la scorsa domenica in casa per 72-68 con la Benacquista Assicurazioni Latina. A livello di statistiche individuali, queste sono le migliori medie dei trevigliesi: Giuri (play/ guardia, 16 punti), Marini (guardia, 15,5), Marcius (pivot, 12), Clark (guardia, 12), Lombardi (ala, 9) e Sacchetti (ala, 7,5). Il miglior rimbalzista

è Marcius con una media di 7,5 a partita. Da quest’anno nel roster di Treviglio c’è una vecchia conoscenza dei canturini: l’ala argentina Cerella, che tra Varese e soprattutto Milano ha incrociato i biancoblù in tantissimi derby lombardi. Quella di oggi sarà una sfida tutta in famiglia per il clan Sacchetti: Meo e Tommaso nello staff tecnico di Cantù, Brian sul campo con Treviglio. La coppia formata da Meo e Brian, tra il 2014 e il 2015 alla Dinamo Sassari, ha vinto uno scudetto, una Supercoppa Italiana e due Coppe Italia. Curiosità: Brian ha tatuata sul polpaccio una rosa dei venti con le iniziali del papà Romeo, della mamma Olimpia, della sorella Alice e del fratello Tommy.

Riccardo Berti

Foto Gorini

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#ForeverTogether, questo è il motto per la nuova stagione sportiva dell’UnipolSai Briantea84 Cantù, che sabato 15 ottobre ha iniziato a Reggio Calabria, vincendo, il cammino nella Serie A Fipic (Federazione Italiana Pallacanestro in Carrozzina) 2022/20223.

Una squadra, un unico cuore. Come quello che pulsa nella città di Cantù, pienamente appassionata di sport e di pallacanestro. Un amore incondizionato, che va oltre le apparenze. Il basket in carrozzina è basket e ogni partita ne è una riprova. Stesse regole, stesso tutto e niente pietismo. Esserci per credere: appuntamento sabato 29 ottobre alle 20.30 al PalaMeda, sarà

sfida contro i Giovani e Tenaci Roma (biglietti gratuiti disponibili sul sito www.briantea84. it ), gara valevole per la seconda giornata di campionato.

La “prima” casalinga senza l’amato presidente Alfredo Marson, scomparso questa estate, acclamato a gran voce anche al PalaDesio qualche settimana fa. La coreografia che gli Eagles gli hanno attribuito prima della gara contro Rieti spiega molto bene il concetto. “Alfredo canturino vero, per sempre nei nostri cuori”. Cantù è unione, sport e soprattutto basket. La palla a spicchi che racchiude le emozioni del passato e del presente. Alla porta, e ci siamo già entrati, ecco le nuove sfide. Pronti a guardare avanti, senza dimenticare la storia. Continuando a ricordarla, per onorarla, e magari puntando a fare qualcosa di mai visto prima.

Non solo basket in carrozzina. Tra tutto, gli Open Days per bambini e bambine con disabilità, giornate aperte per permettere a sempre più giovani di avvicinarsi allo sport paralimpico (ne mancano due all’appello, l’8 novembre pallacanestro in piedi e atletica, il 12 novembre il basket in carrozzina, info sempre su briantea84. it nella sezione Open Days). Gli eventi e gli innumerevoli progetti: continuando a sognare. Buona stagione a tutti noi, uniti da due dei

Simone Rabuffetti

PGC ZONE

OPERAZIONE FUTURO

“Ciòche mi fa andare avanti sono i miei obiettivi”. Potrebbe essere questa frase di Muhammad Alì a sintetizzare la mission del Progetto Giovani Cantù. Questione di percorso e di crescita. Una proposta in grado di valorizzare giovani promesse in modo da porre le basi per un futuro che tenga conto anche di un aspetto territoriale. Oggi il PGC conta, grazie alle sue numerose società collegate, un totale di circa 5.000 ragazzi di età compresa tra i 6 e i 19 anni, fornendo loro supporto tecnico, medico e organizzativo. E non è un caso che tra questi ragazzi siano emersi giocatori pronti a dare il loro supporto alla prima squadra. Tra questi spicca il nome di Guglielmo Borsani, classe 2004

che già lo scorso anno aveva avuto la possibilità di esordire con coach Sodini, e che quest’anno ha avuto spazio nella partita contro Rieti. «Grazie al PGC ho conosciuto molti dei miei amici con cui ho condiviso gioie e dolori e a cui sarò sempre legato - spiega Borsani -. Mi ha dato gli strumenti per migliorare giorno dopo giorno il mio livello cestistico e fa parte della mia quotidianità ormai da diversi anni». Per Borsani, nell’ultima partita casalinga, 4 punti in 7 minuti in campo, con un rimbalzo e una palla recuperata. Altro importante prospetto proveniente dal vivaio è Davide Brembilla, ala classe 2004 con un passato nella Pallacanestro Alghero prima di approdare nel PGC. «Sono arrivato 4 anni fa e penso sia uno dei migliori settori giovanili in Italia - commenta Brembilla -. A livello personale mi ha formato tanto sia sotto il punto di vista tecnico sia mentale. Un’esperienza di vita che oggi mi permette di allenarmi con la prima squadra». Anche per lui coach Sacchetti ha riservato qualche minuto nella partita vinta 66-49 contro Rieti. Infine, una menzione anche per Gregorio Meroni, guardia classe 2005 che da qualche settimana si allena con la prima squadra. «Il PGC è una grande occasione di crescita personale e sportiva: grazie ai miei allenatori sto continuando a imparare molto sul piano tecnico e il rapporto con i miei compagni offre ogni giorno nuovi stimoli». Insomma, i ragazzi del PGC sono pronti a prenotare il futuro.

Samuele Nava

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