Biancoblù Magazine NR4

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nr.4 MAGAZINE


LA NOSTRA CASA, LA NOSTRA ANIMA OUR HOUSE, OUR SOUL

Senza titolo-1 1

14/09/17 13:28


EDITORIALE

GIOCARE ALLA DANILOVIC. E BATTERE LA GRANDE VIRTUS Fabrizio Provera

“Esistono giocatori dotati di un ottimismo contagioso, non basato su una cieca fiducia nei propri mezzi, ma su una reale fotografia della potenzialità di un gruppo, qualunque sia la situazione che affrontano. Giocatori per i quali non esiste la ricerca di un colpevole o di una scusa, e che difendono i compagni e danno loro sicurezza. Uno di questi era Predrag Danilovic, lo Zar’. ‘Fuori tempo’ è un bellissimo libro sulla vita di Alberto Bucci, uno dei più grandi allenatori italiani di epoca moderna, 69 anni, in lotta da anni con un cancro. L’hanno scritto Maurizio Marinucci e Andrea Basagni, per le Edizioni Minerva. Oggi Alberto Bucci è il presidente della gloriosa Virtus Segafredo Bologna, una delle franchigie che assieme a Cantucky ha fatto la storia del basket italiano (ed europeo), in fase di rilancio dopo l’oblio degli ultimi, anni grazie alla passione (e ai fondi) di Massimo Zanetti. Il mio primo ricordo legato alla Virtus risale al 1983. Avevo 10 anni, e nel parterre dell’allora fumoso Pianella ricordo Aldo Allievi- ‘fasciato’ nel suo classico cappotto (in lombardo lo chiamiamo ‘paltò’)- a fianco dell’avvocato Gianluigi Porelli, indimenticato patron della Virtus e tra i massimi innovatori del basket internazionale (sue le invenzioni di Lega Basket ed Uleb). Quella Virtus la allenava Bucci, con un giovanissimo assistente di 25 anni, tale Ettore Messina; in campo Brunamonti, Bonamico, Villalta, Rolle, Van Breda Kolff e un giovanissimo spilungone, al secolo Augusto Binelli. Quella Virtus vinse nell’83-84 il decimo scudetto e la Stella, battendo in finale playoff la Simac di D’Antoni, Meneghin, Peterson e del grande Antoine Carr al Palazzone di Milano. Oggi la Virtus di coach Ramagli arriva al Paladesio, e l’imperativo categorico è soltanto uno: vincere. Non servirà essere belli e spettacolari, non servirà dare in ismanie per un alley oop. Bisogna vincere, anche da brutti sporchi e cattivi, perché francamente io mi sono davvero stufato di competere con le più forti (come nella splendida gara contro la Leonessa di lunedì) e di vedere i ragazzi uscire sconfitti dal campo. Quel campo, il popolo canturino, i tifosi e gli spalti chiedono solo una vittoria. Marco Sodini e i ragazzi la meritano, ma devono essere disposti a soffrire di più, se necessario. Basterà riguardarsi come Sasha Danilovic onorava al massimo i suoi avversari: distruggendoli a suon di canestri. Zittendo allenatori avversari, pubblico, tifosi avversari col dito su bocca e naso. Mettendone 30, 40 o anche 50. Una sera, dopo che la Virtus venne sconfitta a Pesaro, Danilovic rimase nel silenzio del palazzo notturno col vice allenatore a provare qualche centinaio di tiri da tre punti. Aveva tirato male, quella sera, e la cosa non gli andava proprio giù. Ecco: oggi contro Cantucky arrivano Alessandro Gentile (che sta rinascendo dopo la caduta: forza Ale), il nostro ex Pietro Aradori, Lafayette e tanti altri. Rendiamo loro il dovuto onore, alla Virtus ed alla sua maglia, ad Alberto Bucci e alla memoria dell’avvocato Porelli. Battiamoli. Senza pietà. Oggi non si fanno prigionieri, né sconti. BIANCOBLù MAGAZINE

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CLASSIFICA PT.

1 2 3 4 5 6 7 8

GERMANI BASKET BRESCIA SIDIGAS AVELLINO

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO

UMANA REYER VENEZIA FIAT TORINO BANCO DI SARDEGNA SASSARI SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA RED OCTOBER CANTÙ

18 14 14 14 12 10 8 8

PT.

9 10 11 12 13 14 15 16

BETALAND CAPO D’ORLANDO

%$6.(7 &5(021$

VANOLI CREMONA OPENJOBMETIS VARESE DOLOMITI ENERGIA TRENTINO VL PESARO

THE FLEXX PISTOIA GRISSIN BON REGGIO EMILIA HAPPY CASA BRINDISI

8 6 6 6 6 6 4 4

Classifica aggiornata alla nona giornata

BIANCOBLù MAGAZINE

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CALENDARIO TURNO ODIERNO: 10^ GIORNATA germani basket brescia - banco di sardegna sassari 09/12/2017 ORe 19:15

umana reyer venezia - grissin bon reggio emilia 09/12/2017 ORe 20:45

the flexx pistoia - vl pesaro 09/12/2017 ORe 20:45

vanoli cremona - sidigas avellino 10/12/2017 ORe 12:00

openjob metis varese - betaland capo d’orlando 10/12/2017 ORe 17:00

happy casa brindisi - dolomiti energia trentino 10/12/2017 ORe 18:15

red october cantù - segafredo virtus bologna 10/12/2017 ORe 18:15

fiat torino - ea7 emporio armani milano 10/12/2017 ORe 20:45

prossimo TURNO: 11^ GIORNATA Grissin bon reggio emilia - openjobmetis varese 16/12/2017 ORe 20:30

betaland capo d’orlando - happy casa brindisi 16/12/2017 ORe 20:30

banco di sardegna sassari - the flexx pistoia 16/12/2017 ORe 20:45

segafredo virtus bologna - fiat torino 17/12/2017 ORe 12:00

ea7 emporio armani milano - red october cantù 17/12/2017 ORe 17:30

dolomiti energia trentino - vanoli cremona 17/12/2017 ORe 18:15

vl pesaro - sidigas avellino 17/12/2017 ORe 18:15

germani basket brescia - umana reyer venezia 17/12/2017 ORe 20:45

PALLACANESTROCANTU.COM BIANCOBLù MAGAZINE

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GAME DAY

10.12.2017

18:15

Palabancodesio

Eurosport player

radio cantù

RED OCTOBER CANTÙ

Allenatore:

Marco Sodini

GIOCATORE

RUOLO

NATO

#2 Jaime Smith

Playmaker

1989

#3 Randy Culpepper

Guardia

1989

#4 Luca Pappalardo

Ala/Centro

1999

#5 David Cournooh

Play/Guardia

1990

#8 Salvatore Parrillo

Play/Guardia

1992

#10 Maurizio Tassone

Play/Guardia

1990

#15 Andrea Crosariol

Centro

1984

#19 Giacomo Maspero

Ala

1992

#20 Davide Raucci

Ala

1990

#21 Jeremy Chappell

Guardia/Ala

1987

#23 Christian Burns

Ala

1985

#25 Charles Thomas

Ala/Centro

1986

SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA

Allenatore:

Alessandro Ramagli

GIOCATORE

RUOLO

NATO

#0 Alessandro Gentile

Guardia/Ala

1992

#3 Michael Umeh

Guardia

1984

#6 Alessandro Pajola

Playmaker

1999

#8 Filippo Baldi Rossi

Ala/Centro

1991

#11 Danilo Petrovic

Ala

1999

#13 Klaudio Ndoja

Ala

1985

#20 Oliver Lafayette

Playmaker

1984

#21 Pietro Aradori

Guardia

1988

#22 Stefano Gentile

Playmaker

1989

#23 Matteo Berti

Centro

1998

#25 Kenny Lawson

Ala/Centro

1988

#44 Marcus Slaughter

Centro

1985

Playmaker

2000

Roberto Chessari BIANCOBLù MAGAZINE

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www.macron.com


RED OCTOBER CANTÙ-segafredo virtus bologna: I PRECEDENTI

Seconda partita casalinga consecutiva per la Red October Cantù che, questa sera alle ore 18:15, ospiterà la Virtus Segafredo Bologna degli ex Stefano Gentile e Pietro Aradori. Al “PalaBancoDesio” andrà in scena il confronto numero 161 tra le due squadre, che in passato si sono affrontate tante volte, dando vita quasi sempre a delle vere e proprie battaglie sportive. Due società gloriose della pallacanestro italiana che hanno fatto la storia anche in campo europeo, sono infatti ben 16 i trofei internazionali (12 Cantù, 4 Bologna), così come sono tantissimi anche i successi dei due settori giovanili, tra i più floridi e titolati d’Italia. 38 scudetti giovanili in tutto: 22 per i bolognesi, 16 quelli dei canturini. Tornando invece alle prime squadre, il bilancio delle precedenti sfide pende a favore della Virtus, avanti con 91 vittorie, contro le 69 della Pallacanestro Cantù. Tuttavia, i confronti in terra brianzola fanno ben sperare alla Red October, che in passato davanti al pubblico amico ha conquistato ben 52 vittorie su 82 incontri disputati. L’ultimo precedente giocato in Lombardia ha visto trionfare Cantù che, nella stagione 2015-2016 (anno in cui la Virtus è poi retrocessa in A2 al termine del campionato), ha sconfitto Bologna 89 a 73. Era il 17 aprile del 2016, tredicesima giornata di ritorno della Serie A, quando i biancoblù si imposero al “Pianella” grazie ai 22 punti di Awudu Abass ed ai 17 di Michal Ignerski, in campo appena 17’. Scavando nel passato, invece, a risaltare tra i precedenti giocati in Brianza è quello di trent’anni fa: stagione 1987-1988, l’allora Arexons Cantù batte la Dietor Bologna con un perentorio 98 a 64, ancora oggi massimo scarto tra le due squadre in una singola partita (+34). BIANCOBLù MAGAZINE

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basketball school

BASKETBALL SCHOOL

CRESCI CON LO SPORT CHE AMI!

CON I COLORI DELLA NOSTRA SQUADRA BIANCOBLù MAGAZINE

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LA BASKETBALL SCHOOL si presenta al palabancodesio

BIANCOBLù MAGAZINE

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SOGNANDO KEVIN DURANT, 10 DOMANDE A EGOR GERASIMENKO «MI MANDA PAPÀ DMITRY, ORGOGLIOSO DI GIOCARE NELLA BASKETBALL SCHOOL»

Giocare nella Basketball School della Pallacanestro Cantù, se di cognome fai Gerasimenko, non deve essere proprio una passeggiata. Egor Gerasimenko, nato nel 2002, è un’ala di grandi speranze, dotato di una prestanza fisica non comune per la sua giovane età. Figlio di Dmitry - patron della Red October Cantù - e del presidente Irina Gerasimenko, Egor ha continuato la tradizione di famiglia scegliendo di giocare a basket. Sport che, in verità, inizialmente non lo affascinava un granché. Poi, spinto dal padre, Egor si è rimboccato le maniche e ha deciso di fare sul serio con la palla a spicchi, supportato anche da un maestro d’eccezione: Kirill Bolshakov, grande amico della famiglia Gerasimenko. Da anni ormai, il vice-allenatore della Red October è al fianco di Egor per aiutarlo nel suo processo di crescita. Un cammino ancora lungo ma che, a 15 anni appena compiuti, sembra poter regalare ad Egor tante soddisfazioni in futuro. Proprio a “Gerasimenko Jr.”, che attualmente gioca nell’under 18 della Basketball School, abbiamo posto dieci domande, di seguito l’intervista al figlio di Dmitry e Irina: Ciao Egor, iniziamo subito con una domanda facile. Come ti trovi alla Basketball School? Provo davvero un grande senso di orgoglio a giocare per questa squadra, perché ogni giocatore della Basketball School vuole giocare a pallacanestro e perché ognuno di noi è davvero appassionato di questo meraviglioso sport. In campo, in che posizione giochi? Al momento gioco da numero “quattro” ma spesso posso giocare sia da “tre” che da “cinque”. Come ti sei avvicinato alla pallacanestro? Quando avevo 6 anni mio padre mi spinse ad iscrivermi in una squadra di Mosca. A quell’età non avevo voglia di giocare a basket, perché onestamente pensavo che questo sport fosse inutile. Ricordo che mio padre mi spronava sempre a dare il meglio, specialmente nei momenti più complicati dove mi buttavo giù. Nel tempo ho provato a renderlo felice, mostrandogli quanto posso lavoro duramente, purtroppo però non ci sono sempre riuscito, anche a causa della mia pigrizia.

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SOGNANDO KEVIN DURANT, 10 DOMANDE A EGOR GERASIMENKO «MI MANDA PAPÀ DMITRY, ORGOGLIOSO DI GIOCARE NELLA BASKETBALL SCHOOL»

Qual è il tuo giocatore preferito? Il mio giocatore preferito in tutto il mondo è sicuramente Kevin Durant. Cerco sempre di essere come lui perché è un giocatore universale, che può giocare in qualsiasi posizione in campo. Oltre al basket segui anche altri sport? Il mio sport principale è il basket, ma mi piace anche fare nuoto e immersioni subacquee. Fai il tifo per qualche squadra particolare? Le mie squadre del cuore sono Pallacanestro Cantù, in Italia, e Los Angeles Lakers in NBA. Come riesci a studiare a scuola ed allo stesso tempo a giocare a basket? È davvero difficile studiare, così come non è facile avere buoni voti ed allo stesso tempo essere bravo anche nel basket. Ho avuto le prime difficoltà in questo all’inizio della scuola superiore. Attualmente sto giocando a basket nella mia scuola, dove ho 3 allenamenti a settimana, nel frattempo però gioco anche nella Basketball School e sono altri 4 allenamenti a settimana. Quindi, a volte, mi capita anche di fare due allenamenti al giorno. A scuola devo dedicare comunque tutta la mia attenzione, ottenere buoni voti e fare tutti i compiti. Ti vediamo spesso al palazzetto per vedere le partite della Pallacanestro Cantù. Quale caratteristica ti piace di più di questa squadra? Praticamente è al mio fianco da quando ho iniziato a giocare in Italia. Mio padre mi ha insegnato molto, ma non era ovviamente in grado di passarmi tutte le informazioni possibili su questo sport come invece ha potuto fare Kirill. È stato il primo allenatore che mi ha insegnato professionalmente e correttamente la pallacanestro, eccezion fatta per mio padre che mi ha trasmesso davvero tanto. Coach Kirill ha sempre creduto in me e mi ha sempre aiutato quando ho avuto delle difficoltà. Mi ha sempre dato le giuste indicazioni che dovevo seguire, anche quelle più severe. Ancora oggi mi aiuta, dandomi sempre dei suggerimenti che uso poi nelle partite. Ti vediamo spesso al palazzetto per vedere le partite della Pallacanestro Cantù. Quale caratteristica ti piace di più di questa squadra? Mi piace molto l’atmosfera e lo spirito di questo gruppo perché ogni membro del team porta qualcosa di speciale alla squadra. Mi piace anche il tifo dei nostri fans, urlano e aiutano la nostra squadra. Anche quando Cantù perde supportano sempre e comunque la squadra, con grande trasporto e tanta passione. E il tuo preferito di Cantù? In realtà non ho un giocatore preferito in questa squadra perché mi piacciono tutti. Lavorano tutti duramente, non posso dire che qualcuno sia migliore dell’altro. Cantù è composta dal duro lavoro di squadra e dalla fiducia tra compagni di squadra, ogni giocatore si fida dell’altro. Ringraziamo Egor Gerasimenko per la sua infinita disponibilità e per averci rilasciato questa bella intervista, ad Egor vanno i nostri migliori auguri per lo sport e i suoi risultati scolastici. BIANCOBLù MAGAZINE

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FOCUS ON: GIACOMO MASPERO Giacomo Maspero, per gli amici “Jack”, è sicuramente il giocatore più canturino della Red October. La canturinità c’è la nel sangue, l’amore per i colori biancoblù è talmente forte da rifiutare qualsiasi altra squadra, qualsiasi offerta economica più importante, perché quando Cantù chiama non si può dire di no, soprattutto se sei nato e cresciuto canturino. E Jack lo sa bene: «La scorsa estate ho avuto dei contatti con diverse squadre di Serie A2 – ha affermato Maspero giovedì sera a Radio Cantù, dove è stato ospite della trasmissione “Time Out” - ma appena è sbucata fuori l’ipotesi Cantù non ho esitato un solo istante, pur sapendo che avrei avuto poco spazio. Sapevo quale sarebbe stato il mio ruolo ma ho accettato immediatamente». In queste parole c’è tutto lo spirito canturino di Giacomo, un ragazzo al quale batte il cuore soltanto per una maglia, un richiamo troppo forte. Così, dopo due buone stagioni in A2 con Recanati, Maspero torna a casa sua, dove mancava dalla stagione 2014-2015. In quell’annata sfortunata, purtroppo condizionata da un brutto infortunio, l’ala classe ’92 disputa quattro partite in campionato e due in Eurocup, passando poi appunto l’anno seguente a Recanati dove incrementa notevolmente il proprio minutaggio (oltre 20’ di media a partita in 30 gare disputate la scorsa stagione). Sempre a Radio Cantù, Giacomo si è soffermato proprio sul campionato “cadetto”, lui che lo conosce bene: e «La Serie A2 è un campionato difficilissimo, concedere una sola promozione è davvero un peccato. La mia favorita per salire in Serie A quest’anno? Non vorrei gufare ma dico Trieste». Durante la trasmissione radiofonica a Maspero è stato chiesto un giudizio anche sull’ultima gara disputata da parte della Red October, persa in volata contro la capolista Brescia: «Avevamo di fronte a noi una squadra diversa, lenta e che preferisce ragionare con la palla in mano. Come il suo playmaker, Luca Vitali. Noi, invece, siamo una squadra che ha bisogno di sfogarsi, di correre, di esplodere. Ci siamo scontrati con una formazione atipica, basti pensare che loro hanno giocato con Brian Sacchetti da centro che è alto soltanto due metri. Non era facile imporsi contro una squadra del genere, poi non dimentichiamoci che loro potevano contare su Marcus Landry che, non a caso, è stato l’MVP della passata stagione. Il loro cammino in campionato non mi sorprende più di tanto perché sono una squadra esperta: i fratelli Vitali, David Moss, lo stesso Sacchetti, sono tutti giocatori che conoscono benissimo la Serie A e che ci hanno giocato tanti anni. Non è una squadra giovane, dunque può fare affidamento sull’esperienza. Mi piacerebbe comunque vederli giocare contro Milano, per vedere come si pongono di fronte ad una grande squadra come l’Olimpia. Quello – ha concluso Maspero sarà sicuramente un bel banco di prova per loro». BIANCOBLù MAGAZINE

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Coach Sodini...e se parlassimo d’altro? IO SE FOSSI IO, TU SE FOSSI IL SUONO DI UN TELEFONO OCCUPATO Marco Sodini

Io se fossi io, comunque io, in maniera schietta e non egocentrica. Tu sei fossi tu, nient’altro che tu, in passato la ripetizione di un suono telefonico, a passo lento, libero, più veloce, occupato. Occupato da un passatempo. Ipotesi cancellata. Impegnato da un lavoro, il tuo lavoro. Lavoro vero, ipotesi cancellata, errore, ipotesi confermata. Antitesi di rammaricante inconsapevolezza popolare. Infine cosa fai se non correre con un pallone tra le mani. Le mani, le mani determinanti, perché non piedi per cui per noi diventa più difficile che il peggiore pareggi zero a zero innalzando le barricate davanti alla porta. C’è sempre una fessura davanti alla porta e poi magari la apri che nemmeno ti aspetti che la fessura, quasi un pertugio o una lamina di luce possa aprirsi. Ed invece si apre, la apri, entri, fai un passo, un primo lento inesorabile inatteso, lunghissimo passo ed entri dentro la porta. Sei accecato di una luce nuova, che ti avvolge ti ammanta, ti copre come se fosse il mare. Il mare come la luce, la luce come una voce, una voce che ti chiama e che ti dice che nel corridoio lungo e inesauribile dove hai mosso il tuo passo, tutto è luce e quando tutto è luce è come se fosse buio. Attento a non ubriacarti di luce, muovi i tuoi passi nel buio, brancoli in qualche modo, forte solo della consapevolezza di te stesso. Cerchi aiuto, ma le parole sono talvolta vane e talvolta è difficile riconoscerne la verosimiglianza, perché il verosimile ed ancora di più il vero suonano faticosi in un mondo di troppa luce. Qualche volta ti fermi, cerchi di orientarti, usi le mani. Usi la voce usi il grido di un suono che tace. Ti osservo, ti studio , sono la cavia del tuo essere cavia, ti dico, non mi ascolti, ti sgrido mi ascolti. Il modo , il tempo, il congiuntivo, il condizionale, il dire cercando di non dire, il fare cercando di non fare. Il corridoio è lungo, ma ha una brevità che non avverti quando ci sei dentro, né la intuisci quando sta per scorrere via tra le tue dita, come una lucciola che si spenga in una notte in cui dal buio di una strada di campagna , si diriga inconsapevole tra i lampioni di una strada di città. Coscienza e etica, filosofia e pragmatismo, tutto in un passo, attraverso quel pertugio , che cerchi di aprire per diventare compiutamente te stesso ed infine, attraversandolo, ti rendi conto di non essere per nulla diverso da quello che eri prima. Tu, suono della cornetta di un telefono di quando i cellulari non c’erano, lentamente libero, troppo velocemente occupato….tu tu tu tu…

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Pranzo di Natale dOmENIcA 25 dIcEmbRE

RISTORANTE

MEDITERRANEO

L’aperitivo Di santa cLaus

gLi antipasti

Piccoli stuzzichi dello Chef accompagnati da prosecco di Valdobbiadene Docg e analcolico alla frutta

Veli di culatello, cialda di parmigiano allo zafferano e gnocco fritto

gLi antipasti

Flan di robiola con petali di cipolla di Tropea e pomodorini confit

Tentacoli arrostiti su crema di cannellini con gocce di pesto e pomodorini confit

L’aperitivo Di santa cLaus

Calice di bollicine con stuzzichino dello Chef

L’antipasto

Burratina d’Andria su nido di crudo di Parma e triangolini di pane carasau

Tortino di sfoglia con gamberi flambati al cognac su crema di topinambur

i primi

Muffin di zucchine e guanciale con fonduta di caciotta Toscana

i primi

Cavatelli con ragù bianco di vitello e funghi porcini

i primi

Cappellacci di zucca con brodo di cappone affumicato e tartufo nero

Risottino con punte d’asparagi, straccetti di pescatrice e polvere di capperi Pappardelle con ragù bianco di vitello al timo e veli di pecorino Moliterno

iL seconDo a sceLta

iL seconDo

Darna di branzino in crosta di sesamo su crema di limone e flan bicolore di vegetali

Risotto giallo con asparagi e croccante di culaccia Mantovana Tortelli verdi ripieni di formaggio di Fossa mantecati in salsa di zucca e briciole di amaretti

iL seconDo

Lombo di vitello in crosta di nocciole, cipollotti e polvere di olive disidratate

Tacchinella della tradizione Natalizia farcita alle castagne con mele renette e patate al burro

iL DoLce

Mousse ai tre cioccolati con lingue di gatto

Panettone tiepido in crema di mascarpone

Pandoro, panettone e frutta fresca

Arance e mandarini a centro tavola

€ 50,00 per persona

€ 45,00 per persona

€ 45,00 per persona

Il menù comprende: acqua, selezione di vino rosso o bianco dalla nostra cantina, caffè e digestivi

Il menù comprende: acqua, selezione di vino rosso o bianco dalla nostra cantina, caffè e digestivi

Il menù comprende: acqua, selezione di vino rosso o bianco dalla nostra cantina, caffè e digestivi

oppure

Guancetta di manzo brasata ai porcini con rombetti di patate al latte (al momento della prenotazione indicare il secondo di preferenza)

iL DoLce

Cheesecake ai frutti di bosco e perle di melograno caramellate Pandoro e panettone in centrotavola

iL DoLce

Fino a 3 anni i vostri bimbi festeggiano gratuitamente • Da 4 a 10 anni menù bambini dedicato € 20.00 per persona • Ampio parcheggio interno per tutti i partecipanti!

P E R I N F O E P R E N O TA Z I O N I : Corso Como 52 Restaurant

Corso Como, 52 - Limbiate (MB) S.P. 527 Monza - Saronno Tel. 02.99.67.002 - corsocomo52@ashotels.it www.corsocomo52.it

Ristorante Mediterraneo

Via A. Manzoni, 99 - Cesano Maderno (MB) S.S. 35 Milano - Meda, usc. 9 Binzago Tel. 0362.64.40.300 - ristorantemediterraneo@ashotels.it www.ilristorantemediterraneo.it

Taverna dei Sapori

Viale Lombardia 76/78 - Monza (MB) S.S. 36 Milano - Lecco, usc. Monza centro Tel. 039.27.28.33.00 - tavernadeisapori@ashotels.it www.latavernadeisapori.it


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