MAGAZINE
MATCH PREVIEW CON VARESE IL DERBY NUMERO 144
FOCUS ON burnell, COL FUOCO DENTRO
PGC ZONE
nr.35
FotoGORINI
LA NAZIONALE UNDER 16 A CANTù
BIANCOBLù MAGAZINE - NR. 35
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L’editoriale IL DERBY CON VARESE È L’OCCASIONE PER ESALTARE E DIFFONDERE LA CANTURINITÀ
FotoGORINI
Fabrizio Provera «Chi controlla il passato, controlla il futuro. Chi controlla il presente, controlla il passato». Nel giorno in cui la Cantucky di coach Pancotto, aka colonnello Kurtz, affronta la Openjobmetis Varese di “Artiglio” Caja, le parole di George Orwell dipingono perfettamente la cornice di una delle partite che hanno fatto la storia della pallacanestro italiana e internazionale. Né Cantù né Varese vivono i fasti degli anni Settanta e Ottanta, quando prima la Mobilgirgi di Giovanni Borghi e a seguire la Gabetti o la Ford di Aldo Allievi dominavano la scena continentale. Grandi squadre, grandi uomini, grandi allenatori: Nikolic, Gamba, Taurisano, Bianchini. L’Acqua San Bernardo, a seguito dei due ko contro le franchigie della Dotta (a partire dalla bruciante sconfitta casalinga contro la Fortitudo), è inchiodata nella parte bassa della classifica, mentre Varese ci sopravanza di quattro lunghezze e ha appena travolto la Virtus Roma. Nell’ultima settimana, a Cantù, due diversi eventi ci hanno fatto riflettere sul concetto di “canturinità”. Prima la presentazione del libro di Carlo Perotti (“Canturini”), con Pierlo Marzorati, Ciccio Della Fiori e Roberto Allievi. Quindi la serata di Giganti del Basket incentrata sulle figure di Marzorati e Antonello Riva, con Valerio Bianchini che come sempre ha distillato parole ricche di saggezza: «Assieme a Dino Meneghin, Marzorati e Riva sono stati al vertice del basket europeo. Bello ascoltarli nel corso della serata e capire quanto le due carriere sono state legate in una continuità che va dagli anni 70’ al 2000. Parafrasando Gibran, Marzorati è stato un arco possente e meraviglioso e Riva la sua freccia. L’arco si è teso all’inverosimile e la freccia è partita a colpire il cuore e il vertice del basket europeo». A poche settimane dal 2020 risulta difficile “instillare” canturinità a ragazzi nati negli anni Novanta in oscure (o celebrate) città americane di stati più o meno remoti. Ma se tutto il palazzo, la città, i tifosi - più e meno giovani - alzeranno al cielo l’urlo di battaglia che ha sempre “distinto” la nostra gente… allora sì. Allora anche chi calca parquet lontani decenni dai fasti del passato capirà che vestire la casacca canturina N0N è come vestirne una qualsiasi altra. Quella casacca, quei colori, quella maglia, sono la testimonianza viva (e vivida) di una “legacy” (come la chiamano appunto negli USA) che non tramonterà mai. E che in giornate come questa da l’esatta cifra del perché ci sono persone che vivono per avere un’occasione, soltanto un’altra occasione, per dire al nostro avversario che potranno toglierci tutto. Ma non la canturinità. TUTTI INSIEME, CANTU’! BIANCOBLù MAGAZINE - NR. 35
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CLASSIFICA PT.
1 2 3 4 5 6 7 8
SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA BANCO DI SARDEGNA SASSARI HAPPY CASA BRINDISI A|X ARMANI EXCHANGE MILANO VANOLI CREMONA
POMPEA FORTITUDO BOLOGNA GERMANI BASKET BRESCIA
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO
20 14 14 14 12 12 12 10
PT.
9 10 11 12 13 14 15 16 17
GRISSIN BON REGGIO EMILIA OPENJOBMETIS VARESE DE’LONGHI TREVISO UMANA REYER VENEZIA VIRTUS ROMA ALLIANZ TRIESTE
ACQUA S.BERNARDO CANTÙ ORIORA PISTOIA
CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO
10 10 10 10 10 6 6 6 0
Classifica aggiornata alla undicesima giornata
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CALENDARIO turno ODIERNO: 12^ GIORNATA pompea fortitudo bo - dolomiti energia trentino 07/12/2019 ORe 20:30
germani basket brescia - oriora pistoia 08/12/2019 ORe 12:00
carpegna prosciutto pS - a|X armani exchange mi 08/12/2019 ORe 16:30
happy casa brindisi - banco di sardegna sassari 08/12/2019 ORe 17:00
acqua s.bernardo cantù - openjobmetis varese 08/12/2019 ORe 17:00
vanoli cremona - segafredo virtus bologna 08/12/2019 ORe 18:00
de’longhi treviso - grissin bon reggio emilia 08/12/2019 ORe 19:00
virtus roma - allianz trieste 08/12/2019 ORe 21:00
prossimo turno: 13^ GIORNATA dolomiti energia trentino - virtus roma 14/12/2019 ORe 20:00
segafredo virtus bologna - happy casa brindisi 14/12/2019 ORe 20:30
banco di sardegna ss - pompea fortitudo bologna 15/12/2019 ORe 12:00
umana reyer venezia - a|x armani exchange milano 15/12/2019 ORe 17:00
grissin bon reggio emilia - allianz trieste 15/12/2019 ORe 17:30
openjobmetis varese - carpegna prosciutto ps 15/12/2019 ORe 18:00
acqua s.bernardo cantù - de’longhi treviso 15/12/2019 ORe 18:30
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oriora pistoia - vanoli cremona 15/12/2019 ORe 20:45
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radio cantù
ACQUA S.BERNARDO CANTÙ GIOCATORE
RUOLO
NATO NAZ
#1
Cameron Young
Guardia
1996
USA
#7
Corban Collins
Guardia
1994
USA
#9
Gabriele Procida
Guardia
2002
ITA
#10 Wes Clark
Playmaker
1994
USA
#11 Andrea La Torre
Ala
1997
ITA
#13 Kevarrius Hayes
Centro
1997
USA
Allenatore:
#19 Jeremiah Wilson
Ala Forte
1988
POR
Assistente:
#22 Jason Burnell
Ala
1997
USA
#25 Biram Baparapè
Guardia
1997
ITA
#27 Alessandro Simioni Centro
1998
ITA
#28 Yancarlos Rodriguez Play/Guardia
1994
ITA
#32 Andrea Pecchia
1997
ITA
Cesare Pancotto Marco Gandini
Assistente:
Antonio Visciglia
Guardia/Ala
OPENJOBMETIS VARESE GIOCATORE
RUOLO
NATO NAZ.
#3 L.J. Peak
Ala
1996
USA
#5 Jason Clark
Guardia
1990
USA
#6 Gianmarco De Vita
Ala
1997
ITA
#7 Ingus Jakovics
Playmaker
1993
LAT
#8 Nicola Natali
Ala
1988
ITA
#9 Siim-Sander Vene
Ala
1990
EST
Allenatore:
#11 Jeremy Simmons
Centro
1989
USA
Assistente:
#12 Omar Seck
Guardia
2001
ITA
#13 Lorenzo Naldini #14 Josh Mayo
Ala Playmaker
2002 1987
ITA USA
#15 Matteo Tambone
Playmaker
1994
ITA
#18 Luca Gandini
Centro
1985
ITA
#21 Giancarlo Ferrero
Ala
1988
ITA
Attilio Caja
Vincenzo Cavazzana
Assistente:
Alberto Seravalli
ARBITRI: Maurizio Biggi, Denny Borgioni, Matteo Boninsegna BIANCOBLù MAGAZINE - NR. 35
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MATCH PREVIEW STORIA, FASCINO E RIVALITÀ: CON VARESE IL DERBY NUMERO 144
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Alessandro Palermo Il derby con Varese è sempre il derby con Varese. Gli anni passano ma la rivalità e il prestigio della super sfida tra Cantù e Varese rimangono intatti. È biancoblù contro biancorossi, è comaschi contro varesini ma, soprattutto, è da sempre una grande classica della pallacanestro italiana e non solo, tra due squadre che hanno fatto la storia anche in Europa. Dodici i trofei vinti dai canturini in campo internazionale, dieci invece quelli conquistati da Varese che, sommati agli altri titoli nazionali nelle due bacheche, portano il conto a quarantadue affermazioni totali, a testimoniare la storia vincente delle due gloriose società lombarde. Questo pomeriggio, nel giorno dell’Immacolata Concezione, alle ore 17:00 Acqua S.Bernardo Cantù e Openjobmetis Varese scenderanno in campo per il confronto numero 144, una sfida storica che ruberà la scena a tutte le altre partite della dodicesima giornata di LBA. Se Cantù è reduce da un periodo piuttosto complicato in campionato, con la doppia sconfitta rimediata nel giro di una settimana dalle due formazioni di Bologna, Varese è invece galvanizzata dalla straripante vittoria casalinga contro la Virtus Roma nel turno precedente, match senza storia in cui i biancorossi si sono imposti con un netto +30 finale (99-69) e con ben cinque giocatori in doppia cifra. Top scorer dell’incontro l’ala americana LJ Peak, lo scorso anno a Pistoia, che alla compagine capitolina ne ha rifilati 22. 18 punti in soli 20’, invece, per la guardia lettone Ingus Jakovics, che a Varese è riuscito a ritagliarsi un ruolo molto importante dopo essere sbarcato in Italia inizialmente solo per sopperire (a gettone) all’infortunato Jason Clark. Poi, la meritata conferma che ne ha conseguito il prolungamento contrattuale, a discapito del veterano serbo Milenko Tepic, costretto a fare le valigie. Coach Attilio Caja punta molto sulla combo guard classe ’93 ex Ventspils che, dalla panchina e in meno di 18’ di utilizzo medio, segna più di dieci punti a partita. Jakovics compreso, sono in tutto ben sei i giocatori varesini a viaggiare in doppia cifra di media: il playmaker titolare Josh Mayo è il top scorer della squadra con 18.6 punti di media, nonché vicecapocannoniere del campionato alle spalle del solo Adrian Banks di Brindisi, in passato peraltro “bomber” biancorosso. A seguire spiccano gli 11.1 punti di Siim-Sander Vene, ala grande estone lo scorso anno in EuroLega con la maglia di Gran Canaria, tornato nella “Città Giardino” dopo una stagione in Spagna in cui ha cambiato ben tre squadre diverse. Nella sua prima annata a Varese (2017-’18) ha fatto breccia nei cuori di Caja e BIANCOBLù MAGAZINE - NR. 35
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MATCH PREVIEW dei tifosi, a suon di prestazioni convincenti. È il classico “quattro” moderno, fisico, forte sotto canestro ma pericoloso anche da oltre l’arco. A questi tre sopracitati si aggiungono Peak con 10.8 punti, Clark con 10.4 e il lungo Jeremy Simmons, il quale viaggia addirittura in doppia doppia di media. Alla prima stagione in Serie A, dopo una favolosa annata a Montegranaro agli ordini di coach Cesare Pancotto, Simmons produce 10.2 punti e cattura 10.1 rimbalzi a partita, a oggi il miglior rimbalzista non solo della Openjobmetis ma anche dell’intera lega. L’ex centro della Poderosa è primatista nei rimbalzi, con il secondo, Justin Johnson di Pistoia, che non arriva ad arpionare neppure 8 carambole a partita. Varese, infine, ha avuto sinora un percorso positivo, fatto di cinque vittorie e cinque sconfitte in dieci partite giocate, in linea con gli obiettivi societari. I biancorossi hanno un vantaggio sulle ultime due della classe per ora rassicurante, ben lontano dal fondo della classifica e a +4 dalla zona retrocessione. Al contrario della S.Bernardo, Varese ha vinto quattro partite casalinghe su cinque, mentre i brianzoli in casa ne hanno vinta solamente una, in cinque gare disputate al “PalaDesio”. Oggi Cantù avrà l’occasione di rifarsi davanti al pubblico amico, invertendo il trend negativo delle ultime settimane e dando seguito al derby vinto lo scorso anno. Il 20 aprile scorso, infatti, a Desio fu la S.Bernardo ad aggiudicarsi il derby, vincendo per 84 a 75 e sfatando un tabù a favore di Varese che durava da quattro confronti consecutivi. MVP di quel match con 19 punti e 10 rimbalzi fu l’ex biancoblù Davon Jefferson, oggi in forza proprio alla Virtus Roma che Varese ha sfidato domenica scorsa alla “Enerxenia Arena”. Della passata stagione, oltre a coach Caja, in biancorosso sono rimasti in tre: capitan Giancarlo Ferrero, il lungo Nicola Natali e l’esterno Matteo Tambone. A questi si aggiungono i centri di ruolo Riccardo Cervi – fresco di firma dopo un triennio a Reggio Emilia - e il 34enne Luca Gandini, da Ravenna, che completano un roster già di per sé molto profondo.
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SHARINGDREAMS
BORN IN THE USA Simmons ha giocato lo scorso anno a Montegranaro per coach Pancotto Carlo Perotti Aria di derby al PalaDesio dove si presenta Varese, avversaria di sempre, ma quali sono le origini della pattuglia americana eredi di Bob Morse o Corny Thompson? Lafayette “LJ” Peak arriva da Gaffney, South Carolina che è pure la città d’origine del personaggio di fiction Frank Underwood di House of Cards ma è andato al college a Georgetown, ateneo di Washington DC situato nel quartiere più bello della capitale, cestisticamente in auge negli anni ‘80-‘90 sotto la guida del santone John Thompson e con gente come Pat Ewing, Alonzo Mourning e Allen Iverson in campo. Stesso college di provenienza della guardia Jason Clark ma i sei anni di differenza hanno fatto sì che i due neocompagni non hanno indossato la maglia degli Hoyas contemporaneamente. Il centro Jeremy Simmons, giunto a Varese proveniente da Montegranaro, ha invece un background meno prestigioso con un percorso universitario a College of Charleston, uno degli atenei più antichi degli USA essendo stato fondato nel 1770 ma facente parte della poco prestigiosa Colonial Athletic Association. Il play, ricco di personalità, è Josh Mayo, nato nell’Indiana, che ha studiato a IUC (Illinois University of Chicago) prima di una carriera professionistica che lo ha portato in Lettonia, Ucraina, ancora Montegranaro e poi Roma, Turchia, Spagna, di nuovo in Italia a Scafati ed in Germania, a Bonn, da dove è stato ripescato dall’Openjobmetis. A completare il roster, poi, Caja ha scelto il talentuoso estone Siim-Sander Vene ritornato a Varese dopo l’esperienza in Spagna e il lettone Ingus Jakovičs pescato dal Foto Legabasket Ventpils, squadra leader in Lettonia.
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FOCUS on: jason burnell
COL FUOCO DENTRO, IL ROOKIE DA JACKSONVILLE STATE È “ON FIRE” Simone Dalla Francesca Da una storica rivale a un’altra. Due settimane dopo il grande ritorno della Fortitudo Bologna i riflettori del “PalaBancoDesio” si riaccendono per un’altra grande sfida che invece, da 11 anni a questa parte, ha sempre fatto battere i cuori di tifosi e appassionati. Cantù-Varese è un’altra partita per uomini duri, dove la maglia va sudata e onorata anche più del solito. Per capirci, una partita da Jason Burnell, attualmente l’uomo più in energico e senza dubbio più in forma della S.Bernardo. Se, al di là dei risultati, l’impegno di tutta la squadra è sempre stato massimo, quello del numero 22 da Jacksonville State, nelle ultime tre uscite, è stato davvero impressionante. Dopo un discreto avvio di stagione, in cui ha saputo rendersi utile in difesa e a rimbalzo, ma in cui non era mai andato in doppia cifra, litigando parecchio con i ferri italiani, ha svoltato completamente alla nona FotoGORINI giornata sul difficile campo di Pistoia. Il suo score a fine partita recitava 19 punti con 8 su 10 da due, conditi con 4 rimbalzi e 3 recuperi. Poteva essere un fuoco di paglia, e invece la conferma è arrivata la settimana seguente contro la “Effe”: 29 punti, 5 rimbalzi, 3 assist per un 32 di valutazione complessiva. Una partita completa, uno show personale esaltante e variegato. 5 su 5 da tre, morbidi semi ganci in post basso, schiacciate in tap-in capaci di fare saltare in piedi tutto il palazzo. Un exploit che gli è valso il quintetto a Bologna contro la Virtus, dove si è confermato in doppia cifra. Dal match del “PalaCarrara” a oggi sono 19.3 punti, 4.3 rimbalzi, 2 assist e 1.7 recuperi di media. Solo Adrian Banks, Alessandro Gentile e Milos Teodosic hanno segnato di più nelle ultime tre giornate. Oltre ai numeri, però, è l’atteggiamento che piace e che fa innamorare di lui: un torello presente, roccioso, combattivo su ogni pallone. Un trend che fa ben sperare anche per il derby di questa domenica. “L’idea di giocare di fronte a dei tifosi così caldi come quelli canturini mi esalta molto”, aveva detto appena arrivato in Italia. Per ora sembra aver detto la verità. Nelle partite calde si è sempre esaltato. D’altronde il fuoco, BURN-(H)ELL, ce l’ha nel nome, e alla palla a due, ne siamo sicuri, sarà pronto a scatenare l’inferno.
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PGC ZONE
LA NAZIONALE UNDER 16 HA FATTO TAPPA A CANTù
Luca Rossini Settimana importante quella appena conclusa per il Progetto Giovani Cantù. La Nazionale Italiana Under 16 ha infatti scelto proprio la cittadina brianzola per il raduno in preparazione del Torneo Internazionale che si sta svolgendo in questo week and a Iscar (Spagna). Gli azzurri di coach Antonio Bocchino hanno calcato il parquet del Palasport Parini da domenica a mercoledì e hanno inoltre partecipato lunedì sera, nella Sala Giovanni Zampese della Cassa Rurale ed Artigiana, alla presentazione del numero di Giganti del Basket dedicato a due leggende della Pallacanestro Cantù come Pierluigi Marzorati ed Antonello Riva, in una serata che ha unito in modo memorabile passato e futuro del nostro sport. L’evento ha assunto ancora maggiore rilevanza per il PGC dato che due 2004 biancoblù, Davide Brembilla e Gabriele Tarallo, hanno partecipato al raduno mentre Tommaso Moscatelli è stato inserito tra le riserve a casa. Un’esperienza indimenticabile per i due biancoblù, che ormai da tempo sono pedine stabili delle varie selezioni azzurre, visto che hanno potuto allenarsi con i migliori prospetti del panorama italiano nella propria palestra di “casa” e hanno compreso una volta di più l’importanza che il basket riveste per la nostra città. Oltre a Gabriele, Davide e Tommaso sono numerosissimi i prospetti del vivaio in odore di Nazionale. E’ sufficiente pensare che il Centro Tecnico Territoriale Lombardo, che si è tenuto nello scorso fine settimana a Cermenate, ha avuto come protagonisti ben 15 ragazzi del Progetto Giovani. Per l’allenamento dell’annata 2006 sono stati infatti convocati Marco Azzolini, Luca Bezzi, Hafedh Confalonieri, Luca Ferrari, Pietro Moscatelli e Filippo Nicoletti, mentre hanno partecipato alla seduta dedicata ai 20042005 Guglielmo Borsani, Filippo Clerici, Stefano Elli, Federico Franco, Riccardo Greppi, Simone Milici, Tommaso Moscatelli e Pietro Terragni. Segnali sicuramente incoraggianti per un settore giovanile che rappresenta un fiore all’occhiello del club. BIANCOBLù MAGAZINE - NR. 35
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BASKET (DI)VINO
A TRIESTE, PER I BOLLITI DI PEPI E I SUBLIMI BIANCHI FRIULANI
Fabrizio Provera Trieste, città dove l’Acqua S. Bernardo giocherà in trasferta il match pre natalizio del 22 dicembre, è una meravigliosa terra di frontiera. La magnificenza di piazza Unità d’Italia, col suo elegante affaccio sul mare, avvolge una città pienamente austro-ungarica nel suo animo. Siamo prossimi all’inverno, e allora per i tifosi che dovessero seguire i nostri ragazzi in Friuli il primo consiglio enogastronomico è sicuramente di recarsi al Buffet da Pepi, nel cuore della città. Una piccola trattoria nella centralissima Piazza della Borsa: ecco come si presenta Pepi S’Ciavo alla sua apertura nel 1897. Il nome Pepi S’ciavo, utilizzato fino al 1952, significa Pepi lo sloveno ed è legato anche alla curiosa abitudine triestina di affibbiare soprannomi a tutti, tradizione in uso fino agli anni Sessanta. La cucina unica del Buffet da Pepi affonda le proprie radici nella tradizione austro-ungarica, giunta intatta sino ad oggi utilizzando la tecnica originale della cottura in caldaia delle carni di maiale, variante locale del bollito in brodo. Potrete dunque essere deliziati dall’ineguagliabile piatto misto, che vi darà la possibilità di assaggiare insieme tutte le specialità del locale. Oppure, se siete di fretta, un rapido e gustoso panino di porzina (porcina, coppa di maiale aromatizzata), condito e profumato con senape e kren (rafano fresco grattugiato). Cucina popolare e di ottima qualità, nutriente e sostanziosa. Ma il Friuli è anche (forse soprattutto) la terra dove nascono probabilmente i vini bianchi più buoni d’Italia. Quelli che vale la pena di assaggiare sono tantissimi. La guida ai vini 2020 del Gambero Rosso ha assegnato i Tre Bicchieri a tre aziende storiche del Collio Goriziano: Schiopetto, Toros e Livon, che con il suo Manditocai rende onore alla perdita del nome del vitigno. Il Rosazzo Bianco Terre Alte ’17 di Livio Felluga e il Vintage Tunina ’17 di Jermann confermano il loro ruolo di ambasciatori nel mondo delle potenzialità degli uvaggi regionali cui si aggiungono i blasonati Collio Bianco Fosarin ’17 di Ronco dei Tassi, Collio Bianco Riserva ’17 di Angoris, BiancoSesto ’17 de La Tunella, e Desiderium ’17 della linea I Ferretti della Tenuta Luisa. Sono del Collio anche la Malvasia ’18 di Villa Russiz, lo Chardonnay ’18 di Ronco Blanchis, il Sauvignon ’18 di Tiare e ben tre versioni di Pinot Bianco ’18 ad opera di Doro Princic, Russiz Superiore e Castello di Spessa con il Santarosa. Ho personalmente un debole per i vini di Livio Felluga, che ha sede (e una gustosa osteria) a Cormons. Berli, o andarci in visita, è qualcosa che appaga palato e cuore. Buffet da Pepi - Via Cassa Risparmio, 3 - Trieste +39 040 366858 -------------------------Cantine Livio Felluga- Via Risorgimento, 1, 34071 Brazzano di Cormons (GO)- www.liviofelluga.it BIANCOBLù MAGAZINE - NR. 35
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