Biancoblù Magazine NR37

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MAGAZINE

MATCH PREVIEW CANTÙ CHIUDE IL 2019 IN CASA

FOCUS ON la storia di simioni

PGC ZONE

nr.37

FotoGORINI

UN NATALE RICCO DI SORPRESE


BIANCOBLù MAGAZINE - NR. 37

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L’editoriale SPECIALE SULL’ANNO CHE STA PER CHIUDERSI: QUANDO RIEMERSE IL CANTUCKY PRIDE Fabrizio Provera “Se vinciamo, col bottino abbondante, libereremo i municipi e le colonie, se per paura cedessimo, le stesse saranno stimate contro, e nessuno, ne luogo, ne amico, proteggerà colui che le armi non avranno protetto. E inoltre, soldati, non la stessa necessità preme noi e quelli; noi combattiamo per la patria, per la libertà, per la vita, a loro è superfluo per la potenza combattere con pochi. Perciò con maggiore ardimento andate all’attacco, memori della primitiva virtù”. Chi è passato da un liceo, classico o scientifico che sia, riconoscerà nelle righe d’apertura l’esortazione memorabile di Lucio Sergio Catilina ai suoi soldati, prima di una delle battaglie più iconiche della storia di Roma. Passano (quasi) due millenni e la nostra leggendaria Cantucky, onusta di gloria, si trovava un anno fa (a inizio 2019) prossima al precipizio, come i congiurati di Catilina. Vivere o morire. La firma notarile in un lunedì sera di tensione letale per qualsiasi cardiopatico mise la fine alla stagione Gerasimenko, per proiettarci in quella che un manipolo di arditi canturini (per rimanere in tema) ha trasformato nella Pallacanestro Cantù 3.0, o 4.0 che dir si voglia. Marson, Passeri, Vassallo, Paparelli, Mauri, Allievi e Munafò sono cognomi che tra molti anni da oggi celebreremo per aver consentito non una rinascita, ma per evitato che la favola della Pallacanestro Cantù non ci fosse più. Da allora, grazie a una sceneggiatura degna di Apocalypse Now, ne sono successe di tutti i colori: è toccato a un coach canturino, Nicola Brienza, far volare sulle ali dell’entusiasmo la squadra che sfiora i playoff, inanellando una serie impressionante di vittorie. Poi, siccome il basket è una metafora perfetta della vita, in estate arriva uno dei coach più navigati del circuito cestistico italiano, Cesare Pancotto aka Colonnello Kurtz, che da uomo di mare ha dapprima saggiamente scelto (complice la maestria di Daniele Della Fiori aka Warren Buffett) una compagine di tutti esordienti, o quasi, a cui nessuno dava un ghello di credibilità, destinata al fondo della classifica. Ma i miscredenti si erano dimenticati del Cantucky Pride. Di cosa parliamo? “Once a Celtic, forever a Celtic”: queste parole pronunciate anni fa da Paul Pierce esprimono forse nella maniera migliore ciò che rappresenta il Celtic Pride, lo spirito che anima i Boston Celtics, il fuoco che scorre nelle vene dei giocatori di questa franchigia definibile in una parola e una sola, mitica. A Cantù, anzi nelle libere terre di Cantucky, è lo stesso. Il blasone, la storia, l’epica costruita in 83 anni di storia rendono la nostra maglia una corazza resistente a tutto. E allora ecco la S.Bernardo-Cinelandia che, sospinta dall’amore irragionevole (ma che ragione ha, poi, l’amore?) di gente come Antonio Biella e Paolo Petazzi, riporta Joe Ragland a giocare per la squadra degli Antichi Dei del basket. Da ultimo, inatteso e per questo ancor più luccicante regalo di Natale, ecco la compagine di Cantù Next irrobustirsi con l’ingresso di nuovi paladini del bene, di imprenditori e di aziende che credono. Credono nel Cantucky Pride, ne sono avvinti, ne sono parte integrante. La fede è salva, l’impegno rimane, il lavoro continua. E il sogno, il nostro grande sogno, non morirà MAI. E allora, mentre se ne sta per andare, ricordiamo il 2019 come l’anno in cui il Cantucky Pride si dispiegò luminoso, ancora una volta e in tutta la sua ammaliante potenza. E tutti, dai giovani ai più carichi di anni e di vita, potemmo ancora cantare… TUTTI INSIEME, CANTU’! BIANCOBLù MAGAZINE - NR. 37

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CALENDARIO turno ODIERNO: 16^ GIORNATA s.bernardo-cinelandia cantù - germani basket bs 29/12/2019 ORe 12:00

segafredo virtus bologna - a|x armani exchange mi 29/12/2019 ORe 15:30

openjobmetis varese - dolomiti energia trentino 29/12/2019 ORe 17:15

allianz trieste - pompea fortitudo bologna 29/12/2019 ORe 17:30

umana reyer venezia - carpegna prosciutto pesaro 29/12/2019 ORe 18:00

grissin bon reggio emilia - virtus roma 29/12/2019 ORe 18:30

happy casa brindisi - de’longhi treviso 29/12/2019 ORe 19:00

banco di sardegna sassari - vanoli cremona 30/12/2019 ORe 20:30

prossimo turno: 17^ GIORNATA oriora pistoia - banco di sardegna sassari 04/01/2020 ORe 20:30

vanoli cremona - happy casa brindisi 05/01/2020 ORe 12:00

A|X armani exchange mi - s.bernardo-cinelandia cantù 05/01/2020 ORe 17:00

dolomiti energia trentino - segafredo virtus bo 05/01/2020 ORe 17:30

germani basket brescia - umana reyer venezia 05/01/2020 ORe 18:00

carpegna prosciutto pesaro - allianz trieste 05/01/2020 ORe 18:30

de’longhi treviso - openjobmetis varese 05/01/2020 ORe 19:00

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pompea fortitudo bo - grissin bon reggio emilia 05/01/2020 ORe 20:45

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29.12.2019

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S.BERNARDO-CINELANDIA CANTÙ GIOCATORE

RUOLO

NATO NAZ

#1

Cameron Young

Guardia

1996

USA

#9

Gabriele Procida

Guardia

2002

ITA

#10 Wes Clark

Playmaker

1994

USA

#11 Andrea La Torre

Ala

1997

ITA

#13 Kevarrius Hayes

Centro

1997

USA

#19 Jeremiah Wilson

Ala Forte

1988

POR

Allenatore:

#20 Joe Ragland

Play/Guardia

1989

USA

Assistente:

#22 Jason Burnell

Ala

1997

USA

#25 Biram Baparapè

Guardia

1997

ITA

#27 Alessandro Simioni Centro

1998

ITA

#28 Yancarlos Rodriguez Play/Guardia

1994

ITA

#32 Andrea Pecchia

1997

ITA

Cesare Pancotto Marco Gandini

Assistente:

Antonio Visciglia

Guardia/Ala

GERMANI BASKET BRESCIA GIOCATORE

RUOLO

NATO NAZ.

#0 Andrea Zerini

Ala/Centro

1988

ITA

#1 Angelo Warner

Guardia

1992

USA

#4 Marco Ceron

Guardia

1992

ITA

#5 Abass Awudu Abass Ala

1993

ITA

#6 Tyler Cain

Centro

1988

USA

#7 Luca Vitali

Playmaker

1986

ITA

Allenatore:

#8 Tommaso Laquintana Playmaker

1995

ITA

Assistente:

#9 DeAndre Lansdowne Guardia

1989

USA

#15 Ojars Silins Ala #18 Tommaso Guariglia Centro

1993 1997

LAT ITA

#30 Ken Horton

Ala

1989

USA

#34 David Moss

Ala

1983

USA

#41 Brian Sacchetti

Ala

1986

ITA

Vincenzo Esposito Giacomo Baioni

Assistente:

Matteo Cotelli

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MATCH PREVIEW CON BRESCIA LA TERZA PARTITA IN SETTE GIORNI: CANTÙ CHIUDE IL 2019 IN CASA

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Alessandro Palermo Un lunch match di fuoco per la S.Bernardo-Cinelandia allenata da coach Cesare Pancotto che, oggi alle ore 12:00, ospita in casa al “PalaBancoDesio” la Germani Basket Brescia per il sedicesimo turno del campionato di Legabasket Serie A. Il derby lombardo con la Leonessa, ultima partita del 2019 (la prima del nuovo anno sarà il derbissimo contro l’Olimpia Milano, in campo al Forum di Assago domenica 5 gennaio alle ore 17:00), è la terza gara che Cantù gioca nell’arco di una settimana. Tre partite in soli sette giorni sono un tour de force incredibile che, tuttavia, coach Pancotto può vedere di buon occhio in vista dell’ultimo mese della regular season, che vedrà i biancoblù scendere in campo addirittura in ben quattro occasioni in otto giorni. In primavera, infatti, capitan Andrea La Torre e compagni si supereranno, affrontando in successione Treviso, Trieste, Pesaro e Brescia, dall’11 al 19 di aprile. Quello di oggi con Brescia - penultimo impegno del girone di andata – sarà dunque un bel banco di prova per Cantù che, poi, ad aprile, dovrà farsi trovare pronta più mentalmente che a livello di energie. Dopo due trasferte consecutive in quattro giorni sui campi di Trieste e Pesaro, la S.Bernardo-Cinelandia si appresta a chiudere il tour de force natalizio contro un’avversaria di grande valore, appunto Brescia: una formazione ben allenata da coach Vincenzo Esposito e guidata in campo da giocatori di grande esperienza. IL ROSTER AVVERSARIO Il regista titolare è Luca Vitali, playmaker classe 1986, di stazza, alto due metri abbondanti. È tra i giocatori più esperti dell’intera LBA, campionato in cui vanta oltre 400 presenze e oltre 3200 punti realizzati, a cui si sommano quasi 1500 assist. Questa è per lui la sedicesima stagione in Serie A, dove esordì nel lontano 2002-’03 con la maglia della Virtus Bologna. La guardia titolare è DeAndre Lansdowne, tiratore americano dal fisico possente, nativo del New Mexico, reduce da un ottimo biennio in Germania al Braunsweig. Giocatore con tanti punti nelle mani, insieme ad Awudu Abass è il “bomber” della squadra, anche se sinora ha disputato una prima parte di stagione un po’ altalenante. Proprio Abass, ex capitano di Cantù, è l’ala piccola titolare. 27 anni il mese prossimo, l’ex leader canturino è alla seconda stagione BIANCOBLù MAGAZINE - NR. 37

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MATCH PREVIEW con i colori della Leonessa. In Brianza, dove è nato e cresciuto, ha fatto tutta la trafila dalle giovanili alla Prima Squadra, disputando sei stagioni in Serie A. Poi, il biennio ai rivali di sempre dell’Olimpia Milano e, adesso, il biennio a Brescia. Ha superato da poco il traguardo dei 1600 punti in LBA, in cui conta quasi 300 presenze. Sono 54, invece, le presenze in Nazionale, con cui ha preso parte a un Europeo nel 2017 e al recente Mondiale in terra cinese. In azzurro, con l’U20, ha vinto anche una medaglia d’oro agli Europei del 2013 in Estonia. L’ala forte è Brian Sacchetti, classe ’86 come Vitali, alla dodicesima stagione in Serie A e fresco della presenza numero 400; adesso ha nel mirino il traguardo dei 2000 punti. È al terzo anno in quel di Brescia. Chiude il quintetto Tyler Cain, 31enne americano di Minnesota, centro non molto alto ma molto fisico, sempre ruvido in area. È un combattente. Nei due anni disputati a Varese viaggiava a ritmi di doppie doppie, a Brescia invece fatica a ripetersi su quei livelli ma è comunque un elemento imprescindibile per coach Esposito. Dalla panchina il play di riserva è Tommaso Laquintana, 24anni, pugliese. È alla quinta stagione in LBA, la seconda con Brescia dopo averne disputate altrettante con Capo d’Orlando e una con Pistoia. È poi il turno di Angelo Warner, combo guard statunitense di Orlando, Florida. 28 anni il prossimo febbraio, l’esterno americano ha giocato in carriera a Cipro, in Bosnia e in Ungheria, esperienze intervallate da una curiosa parentesi in Mozambico. Ma è in Ungheria, al Sopron, che ha saputo mettersi in mostra con numeri importanti, facendo registrare quasi 20 punti a partita, con più di 5 rimbalzi e quasi 6 assist di media. Il cambio naturale di Abass, invece, è l’eterno David Moss, classe ’83, capitano della Leonessa. In Italia, prima di Brescia, ha vestito le maglie di Teramo, Virtus Bologna, Siena e Milano. Pur essendo principalmente un gran difensore, in LBA può vantare quasi 3500 punti. Sono cinque anche le maglie indossate in Italia da Ojars Silins, ultimo arrivato in casa Germani, alla settima stagione in Serie A dopo le precedenti esperienze a Reggio Emilia, Trento, Trieste e Avellino. Il 26enne lettone è un’ala di talento, pericolosissimo sul perimetro. Chiudono il roster i lunghi Andrea Zerini (altro giocatore di esperienza con oltre 250 presenze in Serie A) e Tommaso Guariglia, centro classe ’97 esordiente a questi livelli. Ai box ormai da settimane per infortunio, l’ala grande Ken Horton, il cui posto è stato preso momentaneamente da Silins.

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SHARINGDREAMS


BORN IN THE USA Da Angelo Warner a David Moss, gli americani della Leonessa Carlo Perotti Roster importante quello di Brescia con tre nazionali italiani come l’ex Abass, Luca Vitali e Brian Sacchetti, oltre all’esperto Zerini e una pattuglia straniera di buonissimo livello. Come guardia, al posto del nativo della tribù dei “Winnebago” (ovvero il Popolo della Grande Voce), Bronson Koenig, è arrivato in corso d’opera quell’Angelo Warner che, la scorsa estate, fu accostato a Cantù dagli esperti di mercato. Uscito da Morehead State qualche anno fa, Warner è una combo guard - termine detestato da “Ciccio” Della Fiori - dal fisico compatto. L’ex varesino Tyler Cain, giocatore più orizzontale che verticale – in pratica l’opposto di “Spidey” Hayes – è cresciuto a Rochester, Minnesota, regione dei mille laghi e paradiso per la pesca in estate, ma ha fatto il college nel South Dakota; mentre DeAndre Lansdowne viene da Albuquerque, New Mexico, e dopo il college nel minuscolo Fort Lewis College ha cominciato la carriera professionistica in Messico nei meravigliosi Pioneros de Delicias prima di evoluire in Germani dove Brescia lo ha pescato. Se il lettone Ojars Silins lo si conosce bene dopo le stagioni a Reggio Emilia, Trento, Trieste e Avellino, una novità è l’ala Kenneth Horton che dopo Central Connecticut ha girovagato fra Francia, Cipro, Finlandia, Germania e Kazakhstan. Senza dimenticare la tappa in Messico, agli esotici Huracanes de Tampico. Manca poi David Moss, super veterano nato 36 anni fa a Chicago, che da dodici anni delizia i tifosi delle squadre per cui gioca, facendo invece impazzire quelli avversari. Foto Legabasket

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FOCUS on: ALESSANDRO SIMIONI

Prima calciatore, poi “bomber” col pallone da basket in mano

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Simone Dalla Francesca Voleva giocare a calcio ma con un fisico di quel tipo, quella della pallacanestro, non poteva essere una strada da non considerare. Alessandro Simioni, 206 centimetri per 115 chili, è nato ad Abano Terme e cresciuto a Cittadella, entrambi paesi in provincia di Padova. Qui lo sport più popolare è il calcio e il Cittadella gioca da qualche anno stabilmente in Serie B, dove già durante l’infanzia il lungo della S.Bernardo-Cinelandia aveva fatto una breve comparsa. Anche gli amici di Simioni si interessano prevalentemente a questo sport e lo praticano, mandando spesso tra i pali l’amico Alessandro per sfruttare la sua stazza. Alle scuole medie è già alto un metro e ottantatre, e un professore, dirigente della squadra di pallacanestro locale, lo sprona a provare anche la palla a spicchi. In un primo momento non sa decidersi e pratica entrambi gli sport. Con il passaggio alle scuole superiori, però, per questioni di tempo, è costretto a prendere un’unica strada. Sceglie il basket, sebbene un po’ di calcio se lo porti sempre e comunque sulle spalle, con quel numero 27 appartenuto a Claudio Coralli, bomber del Cittadella. Con la squadra della propria città prende parte a diversi tornei, facendo vedere da subito cose interessanti. In uno di questi, a Pesaro, viene notato dalla VL, che lo invita a giocare nel proprio settore giovanile. Ci rimarrà un paio di anni, per poi tornare un po’ più vicino a casa, alla Reyer Venezia, che lo farà crescere ed esordire in Serie A, per una manciata di minuti, nel 2015-2016. Passa anche dal “Pianella”, giocando - insieme a ragazzi più grandi di due anni - le finali nazionali under 20 del 2016, vinte da Cantù proprio contro Venezia. In estate partecipa agli Europei under 18 in Turchia, vincendo il bronzo. La stagione seguente viene ceduto in prestito a Trieste, iniziando ad assaggiare per davvero il basket professionistico in A2. Nel 2017 la firma con Imola, dove trova finalmente lo spazio per giocare e mettersi in mostra, maturando molto a livello tecnico. Nella sua seconda stagione in biancorosso, la scorsa, gioca quasi 24 minuti a gara, con 10.7 punti, 4 rimbalzi e il 46% da tre punti. Numeri che gli valgono la fiducia del duo Pancotto-Della Fiori e la chiamata in Serie A, con la maglia di Cantù. In questa prima stagione al livello più alto sta rispondendo presente quando viene chiamato in causa per far rifiatare i lunghi americani. Il suo massimo stagionale è arrivato con Trento, grazie a 12 punti in 12 minuti, con un ottimo 5 su 6 dal campo. Voleva giocare a calcio, ma, con il senno di poi, sembra aver fatto la scelta giusta. BIANCOBLù MAGAZINE - NR. 37

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PGC ZONE

UN NATALE RICCO DI SORPRESE PER IL PGC

Luca Rossini Il Natale appena trascorso è stato ricco di sorprese e di feste per il grande mondo del PGC e del Centro Minibasket Cantù. Il primo appuntamento, riservato a sponsor, dirigenti e allenatori, si è tenuto nella prestigiosa location dell’Hotel Palace di Como dove, lo scorso 17 dicembre, i due sodalizi biancoblù hanno partecipato all’aperitivo di Natale della Pallacanestro Cantù. Una splendida occasione non solo per scambiarsi gli auguri, ma anche per rafforzare sempre di più il legame esistente tra la S.Bernardo-Cinelandia e il suo settore giovanile in un’atmosfera di grande serenità e familiarità. Non a caso proprio il fondatore del PGC, Antonio Munafò, che con le sue parole ha aperto l’evento insieme all’amministratore delegato della Pallacanestro Cantù, Andrea Mauri, e al coordinatore di Amici di Como, Daniele Brunati, ha parlato di una “serata speciale”. Domenica 22 dicembre si è tenuta inoltre al Palasport Parini la tradizionale Festa di Natale del Progetto Giovani e del Centro Minibasket. Giochi, gare e tanto divertimento, con l’immancabile sottofondo musicale, per tutti i ragazzi biancoblù che hanno mangiato in compagnia una fetta di panettone prima di concedersi qualche giorno di meritatissimo riposo. Il Natale del PGC si è contraddistinto anche per un’iniziativa davvero nobile. Lunedì 23 gennaio i ragazzi della foresteria biancoblù, insieme a due giocatori della Pallacanestro Cantù, Cameron Young e Gabriele Procida, hanno visitato i bambini ricoverati nel reparto di pediatria di Cantù regalando loro dei pupazzetti. Il fondatore del Progetto Giovani, Antonio Munafò, ha inoltre consegnato al nosocomio una donazione frutto di una raccolta fondi promossa tra tutte le famiglie che compongono lo stupendo mondo del PGC e del Centro Minibasket Cantù.

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BASKET (DI)VINO

DA CANTU’ AL FORUM, IL DERBY SI GIOCA ANCHE… A TAVOLA!

Fabrizio Provera Domenica 5 gennaio, la prima giornata di campionato dell’anno solare 2020, porterà i ragazzi di coach Pancotto al Forum di Assago, divenuti ormai da tempo casa (e sede societaria) dell’Olimpia Milano. E allora abbiamo pensato a una sorta di “derby itinerante”, ossia lungo l’asse (poche decine di chilometri) che separano Cantù da Assago. Cominciando in casa non possiamo che menzionare l’ormai grande fama acquisita dall’enoteca (e molto di più) di un nostro tifoso: Andrea Pesce, canturino di nascita, che dopo anni spesi all’estero ha aperto nel 2003, con la mamma Ivana Cimetti, “Vini e più…” (Cantù, via Giovanni Cermenate, 37 - tel.031712262). Luogo ben noto ai gourmet, dove Andrea Trinchieri e Bruno Arrigoni erano di casa, nelle sue sale arredate con grande cura e sugli scaffali in legno ecco un vero paradiso per i golosi. Salumi e formaggi con vino, circondati da champagne e spumanti di meditata selezione, birre artigianali o emozionante sequenza di distillati. Andrea è un grande appassionato di vini naturali, dove la chimica non entra, ed è capace di scovare autentiche perle. Andateci, se non l’avete già fatto! Poco distante da Assago, invece, nel cuore del Parco el Ticino sorge la Cascina Caremma di Lele Corti (Besate, via Caremma 2, www.caremma.com, 029050020), uno degli agriturismi italiani più famosi ed affermati. La Cascina Caremma nasce nel 1988 con l’acquisto del fondo di 36 ettari. Immersa nel Parco del Ticino, essa insegue da sempre il sogno dell’autosufficienza alimentare realizzando tutta una serie di processi di produzione agricola e di trasformazioni: pionieri dell’agricoltura biologica, si mangia in modo eccelso con riso, verdure, salumi fantastici, birre e persino vini prodotti a metro zero, in loco. E’ dotata anche di una affascinante SPA con piscina “affacciata” sui campi. Imperdibile. BIANCOBLù MAGAZINE - NR. 37

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