nr.31 MAGAZINE
BIANCOBLù MAGAZINE
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OGNI GOCCIA CONTA... E OGNI PARTITA E’ UNA GEMMA PREZIOSA
Fabrizio Provera
Ogni goccia conta è lo slogan (bellissimo e azzeccatissimo) del nostro sponsor, l’anima dell’azienda ben interpretata a bordo parquet da Antonio Biella, pienamente entrato e da tempo nel ‘mood’ canturino. Ma non conta solo ogni piccola goccia: conta anche ogni partita che giochiamo a Desio nel campionato di Seria A. Troppi lo danno- lo diamo- per scontato. E non è così. L’ha ricordato mesi fa, e con piena ragione, Andrea Mauri. I tifosi canturini sono esigenti, quelli coi capelli imbiancati ricordano la stagione degli scudetti, delle coppe, quelli più giovani rammentano ogni singola, grande notte di Eurolega ai tempi di Andrea Trinchieri e Nicolas Mazzarino. Ma bisogna anche capire lo spirito del tempo, che i momenti non sono tutti uguali e che le cose cambiano a ritmo forsennato, come nella vita di ogni giorno: e allora non dimentichiamo che lo sforzo messo dagli imprenditori e da chi ha letteralmente salvato Cantù dall’oblio e dalla morte (sportiva) merita quanto meno l’assiduità, la passione, il sostegno di tutti i tifosi. Bene, anzi benissimo hanno fatto gli Eagles ad organizzare un aperitivo con la squadra: Cesare Pancotto alias Colonnello Kurtz guida un team giovanissimo, che va incoraggiato. Tanto più che a Desio, oggi, arriva l’Aquila Trento di uno dei tanti, amati figli di Cantucky che siede da protagonista sulle spiagge assolate del basket che conta: Nicola Brienza, che la scorsa stagione ha fatto vivere al popolo canturino momenti di estasi cestistica. Ale Gentile, Aaron Craft, Toto Forray e la banda dolomitica sono un avversario da temere e rispettare. Ma Cantucky è da sostenere, amare, incitare ogni istante. Incondizionatamente. C’è poco da essere schizzinosi, o da arricciare il naso, o peggio fare i vezzosi. Perché ogni partita in Serie A è una gemma preziosa. Ce ne accorgiamo, come ogni cosa preziosa, specie quando non c’è più. Tutti insieme, Cantù! Oggi più che mai. BIANCOBLù MAGAZINE
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CLASSIFICA PT.
1 2 3 4 5 6 7 8
SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA HAPPY CASA BRINDISI BANCO DI SARDEGNA SASSARI POMPEA FORTITUDO BOLOGNA
GERMANI BASKET BRESCIA OPENJOBMETIS VARESE DOLOMITI ENERGIA TRENTINO
A|X ARMANI EXCHANGE MILANO
8 6 6 6 6 4 4 4
PT.
9 10 11 12 13 14 15 16 17
UMANA REYER VENEZIA VIRTUS ROMA GRISSIN BON REGGIO EMILIA VANOLI CREMONA ACQUA S.BERNARDO CANTÙ
DE’LONGHI TREVISO PALLACANESTRO TRIESTE CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO
ORIORA PISTOIA
4 4 4 2 2 2 2 0 0
Classifica aggiornata alla quarta giornata
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CALENDARIO TURNO ODIERNO: 5^ GIORNATA segafredo virtus bologna - openjobmetis varese 19/10/2019 ORe 19:00
pallacanestro trieste - germani basket brescia 19/10/2019 ORe 20:30
de’longhi treviso - umana reyer venezia 19/10/2019 ORe 20:45
vanoli cremona - a|X Armani exchange milano 20/10/2019 ORe 17:00
virtus roma - pompea fortitudo bologna 20/10/2019 ORe 18:00
acqua s.bernardo cantù - dolomiti energia trentino 20/10/2019 ORe 18:30
grissin bon reggio emilia - oriora pistoia 20/10/2019 ORe 19:00
happy casa brindisi - carpegna prosciuto pesaro 20/10/2019 ORe 20:45
prossimo turno: 6^ GIORNATA dolomiti energia trentino - de’longhi treviso 26/10/2019 ORe 19:00
germani basket brescia - segafredo virtus bologna 26/10/2019 ORe 20:30
umana reyer venezia - vanoli cremona 26/10/2019 ORe 20:45
virtus roma - a|x armani exchange milano 27/10/2019 ORe 14:00
openjobmetis varese - happy casa brindisi 27/10/2019 ORe 17:00
carpegna prosciutto pe - grissin bon reggio emilia 27/10/2019 ORe 17:30
pompea fortitudo bologna - oriora pistoia 27/10/2019 ORe 19:00
acqua s.bernardo cantù - banco di sardegna ss 27/10/2019 ORe 20:45
BIANCOBLù MAGAZINE
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ACQUA S.BERNARDO CANTÙ GIOCATORE
RUOLO
NATO NAZ
#1
Cameron Young
Guardia
1996
USA
#7
Corban Collins
Guardia
1994
USA
#9
Gabriele Procida
Guardia
2002
ITA
#10 Wes Clark
Playmaker
1994
USA
#11 Andrea La Torre
Ala
1997
ITA
#13 Kevarrius Hayes
Centro
1997
USA
Allenatore:
#19 Jeremiah Wilson
Ala Forte
1988
POR
Assistente:
#22 Jason Burnell
Ala
1997
USA
#25 Biram Baparapè
Guardia
1997
ITA
#27 Alessandro Simioni Centro
1998
ITA
#28 Yancarlos Rodriguez Play/Guardia
1994
ITA
#32 Andrea Pecchia
1997
ITA
Cesare Pancotto Marco Gandini
Assistente:
Antonio Visciglia
Guardia/Ala
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO GIOCATORE
RUOLO
NATO NAZ.
#0 Rashard Kelly
Ala
1995
USA
#1 James Blackmon
Guardia
1995
USA
#4 Aaron Craft
Playmaker
1991
USA
#5 Alessandro Gentile
Guardia
1992
ITA
#7 Davide Pascolo
Ala
1990
ITA
#9 Fabio Mian
Guardia/Ala
1992
ITA
Allenatore:
#10 Toto Forray
Playmaker
1986
ITA
#13 Justin Knox
Centro
1989
USA
Assistente:
Emanuele Molin
#14 Andrea Mezzanotte Ala #20 Alessandro Voltolini Guardia
1998 2001
ITA ITA
Assistente:
#23 Maximilian Ladurner Centro
2001
ITA
Davide Dusmet
#24 George King
Ala
1994
USA
#25 Luca Lechthaler
Centro
1986
ITA
#34 Matteo Picarelli
Guardia
2001
ITA
Nicola Brienza
BIANCOBLù MAGAZINE
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MATCH PREVIEW A DESIO TORNA BRIENZA E OCCHIO AD ALESSANDRO GENTILE Alessandro Palermo
Questa sera, palla a due alle ore 18:30, l’Acqua S.Bernardo ospiterà in casa la Dolomiti Energia Trentino per la quinta giornata del campionato di Legabasket Serie A 2019-2020. La formazione bianconera, iscritta anche alla EuroCup, è considerata una delle squadre più temibili della LBA, in cui, nell’ultimo triennio, ha raggiunto per ben due volte la finale scudetto. Per coach Brienza, attuale tecnico dei trentini, quella di stasera sarà sicuramente una partita speciale, contro la “sua” Cantù, che per un ventennio ha significato “casa”. Prima giocatore del vivaio canturino, dove vince ben due scudetti under 17, in seguito allenatore delle giovanili, assistente nello staff tecnico della Prima Squadra e, poi, di ritorno dalle esperienze ai Lugano Tigers e a Capo d’Orlando, anche capo allenatore, incarico assunto a stagione in corso, durante l’edizione 2018-’19 di LBA. Ex a parte, per l’Acqua S.Bernardo, reduce da due brutte sconfitte contro Reggio Emilia (in casa) e Venezia (in trasferta), la sfida di questa sera sarà importante per smuovere una classifica che la vede al momento a soli due punti, anche per via del turno di riposo osservato alla seconda giornata di LBA. Trento, seppur squadra più quotata sulla carta, rappresenta una buona chance da sfruttare per Cantù, che ha bisogno più che mai di riscattarsi davanti al pubblico amico, sia per sè stessa che per riaccendere l’entusiasmo del popolo biancoblù, affievolito notevolmente rispetto a venti giorni fa, con la vittoria a sorpresa al “PalaPentassuglia” di Brindisi alla prima giornata già nel dimenticatoio. Per la gara di oggi coach Cesare Pancotto può contare su un gruppo al completo, con il reintegro di capitan Andrea La Torre. Quest’ultimo, infatti, torna a disposizione dopo uno scontro di gioco con Mitchell Watt avvenuto lo scorso weekend, che aveva costretto il numero 11 in maglia biancoverde a saltare gran parte della sfida con i campioni d’Italia in carica dell’Umana Reyer. Quanto a Kevarrius Hayes, attualmente al comando della classifica dei migliori stoppatori della LBA (2.3 stoppate di media), se decisivo ancora una volta in difesa, il centro americano avrà l’occasione di confermare il primato per un altro turno di campionato. Quattro, invece, le partite in campionato disputate dall’Aquila: due vittorie di fila in avvio e due sconfitte a seguire. Esordio convincente in casa con Pistoia, alla prima, poi il bis al “PalaBigi” contro la Reggiana. Il tris vincente alla terza giornata manca per un pelo, per via di una pazzesca tripla a bersaglio di Curtis Jerrells che, al fotofinish, consegna i due punti a Sassari. Il contraccolpo psicologico per la vittoria mancata all’ultimo respiro nel weekend precedente si fa sentire sul campo della Leonessa Brescia, dove i trentini inciampano in un profondo -26 finale. Diverso, invece, il cammino europeo, dove al contrario Trento è partita con un ko. Sconfitta all’esordio dai turchi del Galatasaray, l’Aquila è tornata a volare con due splendide vittorie sui montenegrini del Buducnost, a Podgorica, e sui tedeschi dell’EWE Oldenburg, squadra dove milita l’ex biancoblù Gerry Blakes. IL (POSSIBILE) QUINTETTO AVVERSARIO In cabina di regia figura il già citato Craft, 28 anni, giocatore di grande talento nato in Ohio, dove ha frequentato anche il college con eccellenti risultati personali. Alla terza stagione a BIANCOBLù MAGAZINE
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MATCH PREVIEW A DESIO TORNA BRIENZA E OCCHIO AD ALESSANDRO GENTILE Trento, la seconda consecutiva dopo un anno e mezzo tra importanti piazze come Monaco e Buducnost (EuroLega), Craft è stato eletto “Miglior Difensore” della scorsa edizione di LBA. Al fianco di Craft spicca l’estro e l’imprevedibilità di James Blackmon, tiratore classe ’95 di Chicago, Illinois. È alla terza stagione nei professionisti, la seconda in Italia dopo l’esperienza dello scorso anno a Pesaro, chiusa da vicecapocannoniere con quasi 20 punti a partita, alle spalle del solo Frank Gaines, asso della Cantù allenata da coach Brienza. L’ala piccola titolare è George King, elemento versatile in grado di ricoprire bene anche il ruolo del “quattro”. Giocatore di talento, molto fisico e di prospettiva, King, 25 anni, è all’esordio in Europa. Uscito dai “Bufali” di Colorado University nel 2018, l’ala ha trascorso il suo primo anno fuori dal college in G-League, nei Northern Arizona Suns, con cui ha prodotto 15.5 punti, 5.3 rimbalzi e 2.5 assist di media in 41 partite, tirando da oltre l’arco con un ottimo 43%. Nello spot di ala forte spicca un altro giocatore duttile, Rashard Kelly, classe ’95 come Blackmon. Prodotto di Wichita State, dove Kelly è diventato il secondo miglior rimbalzista offensivo nella storia dell’università, il nativo della Virginia è il classico giocatore “all around” capace di giocare in più ruoli. Il centro titolare è Justin Knox, 30 anni, nato in Alabama. Tra i giocatori più esperti della squadra trentina, Knox ha frequentato dal 2007 al 2010 lo stesso college di Corban Collins, Alabama University. Poi, l’ultimo anno da Senior è nella prestigiosa North Carolina, da cui esce però senza molte pretendenti. Senza dubbio è uno dei giocatori più efficaci dell’intera lega, non a caso ha già superato quota 500 punti in LBA, traguardo raggiunto in appena 864 minuti (11.7 in 20’). Dalla panchina, però, scalpita nientepopodimeno che Alessandro Gentile, grande acquisto della proprietà bianconera, stella del campionato con oltre 3100 punti all’attivo.
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BORN IN THE USA
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Torniamo a parlare della provenienza dei giocatori stranieri di Trento e coach Brienza, le cui origini sono ben chiare ai tifosi canturini. Sicuramente è affascinante la storia del playmaker Aaron Craft cresciuto nel college statale di Ohio State, un ateneo nato nel 1890 ai tempi di Ulysses Grant presidente degli Stati Uniti, originario proprio dell’Ohio, generale durante la guerra di secessione ed ora raffigurato sulle banconote da 50 dollari. Da OSU sono usciti giocatori come John Havlicek e Jerry Lucas, compagni di squadra ad inizio anni ’60 nei Buckeyes, e più recentemente giocatori come Jim Jackson, Evan Turner e Michael Redd ma Aaron Craft resta nei cuori dei tifosi biancorossi non solo perché è il leader all-time per assist e palle recuperate ma per il suo immenso coraggio e l’abnegazione difensiva che ne ha fatto uno dei giocatori di culto del college basketball dell’ultimo decennio. Ancor più prestigiosa, e pure in fase decadente proprio come Ohio State, la provenienza della guardia tiratrice James Blackmon: Indiana University. Dal college di Bloomington e dai suoi mitici Hoosiers sono usciti, guidati dal “Generale” Bobby Knight giocatori come Isaiah Thomas o Scott May – visto a Torino ad inizio anni ‘80 – e l’ex canturino Kent Benson che insieme vinsero il titolo NCAA del 1976 da imbattuti, l’ultima squadra ad aver chiuso la stagione con il numero zero nella tabella sconfitte. Altri fenomeni usciti da IU? In ordine sparso: Walt Bellamy, Steve Alford o Calbert Chaney per un totale di cinque titoli NCAA e dieci giocatori a roster nella NBA attuale. Se Colorado non è una destinazione prestigiosa per George King, ala piccola di Trento, ma da cui proveniva quel Michel Morandais passato a Cantù in era Sacripanti, Justin Knox – visto alla Fortitudo Bologna, Capo d’Orlando e Trieste – al college passò dopo un triennio ad Alabama alla prestigiosa corte di Roy Williams nei Tar Heels di North Carolina per il suo anno da senior. Inutile aggiungere troppi particolari su UNC, basta citare il nome di Dean Smith e Michael Jordan. Stop. Infine, l’ala forte – dinamica e capace di fare il lavoro sporco – Rashard Kelly e qui si torna, come con Reggio Emilia, nei campi di grano del Kansas e nell’ateneo di Wichita State che negli ultimi anni ha sformato decine di ottimi giocatori professionisti, qualcuno finito in NBA e la maggioranza ottimi atleti nei campionati overseas… BIANCOBLù MAGAZINE
pag. 11
PRECEDENTI CANTÙ CONDUCE CON 6 VITTORIE SU 10 E LA SCORSA STAGIONE LE VINSE ENTRAMBE Alessandro Palermo
Sono dieci in totale i precedenti tra Pallacanestro Cantù e Aquila Basket Trento. Biancoblù in vantaggio con sei vittorie contro le quattro dei trentini. In casa, davanti al pubblico amico, Cantù ne ha vinte ben quattro su cinque. L’ultimo confronto tra le due formazioni risale al 27 gennaio scorso, quando l’allora formazione allenata da coach Pashutin (ultima presenza del russo sulla panchina di Cantù) si impose al “PalaTrento” con un autoritario 97 a 92 finale. Decisivi i 45 punti del duo composto da Frank Gaines (23) e Davon Jefferson (22). L’ultimo precedente disputato a Desio, invece, risale al 14 ottobre del 2018, quando Cantù vinse di dodici. Nell’84 a 72 finale spiccarono le prestazioni dell’ex Tony Mitchell, a referto con 17 punti, 6 rimbalzi e 3 assist, e del già citato Udanoh, che chiuse dominando con una doppia doppia da 13 punti e 13 rimbalzi, a cui si aggiunsero anche 8 assist e 5 recuperi, numeri che gli valsero la nomina di MVP del secondo turno di LBA. La gara tra Acqua S.Bernardo Cantù e Dolomiti Energia Trentino, in diretta su Eurosport Player, sarà arbitrata dai signori Christian Borgo, Mark Bartoli e Sergio Noce. Radiocronaca dell’incontro e post partita su Radio Cantù 89.600 FM e streaming su radiocantu.com. All’intervallo lungo dell’incontro sfileranno sul parquet del “PalaDesio” tutte le squadre di Progetto Giovani Cantù e Minibasket Cantù.
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pag. 12
FOCUS on: KEVARRIUS HAYES
Simone Dalla Francesca
Contropiede di Brindisi, Thompson in lay-up, cinque dita sul cuoio e palla stampata sul vetro. Dall’angolo, attacca sulla linea di fondo e fa valere il fisico per i primi due punti appoggiati al tabellone. Blocco per Clark, bel roll a centro area e altri due facili. Sono solo i primi cinque minuti in Serie A per Kevarrius Hayes, ma ha già mostrato alcune delle caratteristiche che lo contraddistinguono. Atletismo, scelta di tempo, energia e voglia di aiutare il compagno. Seguirà una partita da 8 punti, 10 rimbalzi, un recupero, un assist e 3 stoppate (che per il centro, come dichiarato scherzosamente nel media day, sono almeno 5), per un 22 di valutazione totale. Numeri che gli sono valsi una menzione tra i papabili MVP dell’incontro, ma soprattutto i primi complimenti da parte dei suoi nuovi tifosi. Il pubblico, però, va infiammato soprattutto in casa. Ecco allora che lo “Special K”, come veniva chiamato al college, sfodera un’altra prova di spessore, con tanti voli sopra al ferro e giocate da highlights. Questa volta a referto ne scrive 16, con 6 rimbalzi e 4 palloni rispediti al mittente. Dopo la difficile trasferta di Venezia, si ripresenta al PalaDesio per la sfida contro Trento con numeri che fanno ben sperare per il prosieguo della stagione e della carriera. Nelle prime tre partite da professionista, Hayes sta viaggiando con 9,3 punti a serata e 7,7 rimbalzi. Un dato, quest’ultimo, che lo proietta al settimo posto nella classifica individuale dei palloni strappati dal ferro. Con 12 tiri a bersaglio sui 20 tentati (60%), è inoltre nono in quella dei migliori tiratori da due punti. Il principale marchio di fabbrica del prodotto di Florida sono, però, le stoppate, ben 2,3 a partita. In Serie A, in questa graduatoria, è il migliore per distacco (Hunter della Virtus Bologna segue a 1,5). Inutile dire che, con lui nel pitturato, nessun attaccante può permettersi di concludere tranquillamente al ferro. Le sue braccia sono ampie ali in grado di coprire la visuale del canestro ai penetratori e di condizionarne la traiettoria di tiro. Parafrasando un vecchio spot pubblicitario dei tempi di Carosello: “Si oscura la vallata, c’è Kevarrius Hayes in stoppata”. E per gli avversari, forse, è meglio arrestarsi qualche centimetro prima, per non finire preda del condor. BIANCOBLù MAGAZINE
pag. 13
IL PGC SFILA ALL’INTERVALLO AL PALABANCODESIO
Luca Rossini
Nato nel 2007, in un decennio il Progetto Giovani Cantù si è sviluppato moltissimo sia dal punto di vista tecnico sia da quello organizzativo diventando un’eccellenza riconosciuta dell’intera pallacanestro italiana. Lo testimoniano per primo i risultati, se consideriamo che nelle ultime quattro stagioni la società canturina ha conquistato due Scudetti (Under 20 nel 2016 ed Under 16 nel 2018), un secondo posto (nello scorso mese di giugno con l’Under 14) e per ben quattro volte è salita sul gradino più basso del podio. Non è un dunque un caso che la stessa FIp, nelle classifiche di merito per l’accesso alla DNG (Divisione Nazionale Giovanile, quello che un tempo era il campionato juniores) abbia collocato il PGC in una prestigiosa seconda posizione, alle spalle unicamente della Reyer Venezia. Un altro dato sicuramente significativo è il grande numero di giovani, cresciuti nel vivaio bianco- blu, che militano nei campionati nazionali un po’ in tutta Italia. Oltre al notissimo Awudu Abass in Serie A a Brescia, troviamo infatti ben 5 ex PGC in A2 (Luca Cesana a Casale Monferrato, Curtis Nwouocha a Trapani, Giacomo Siberna a Orzinuovi, Ruben Zugno a Bergamo, Riccardo Chinellato all’Eurobasket Roma) e più di 30 ragazzi che militano in Serie B nell’intero stivale, senza dimenticarci che nel roster dell’Acqua San Bernardo figura Gabriele Procida, che ha compiuto tutto il percorso di crescita nel settore giovanile. Un passo importante che è stato dunque compiuto in estate è stato quello di creare un legame ancora più stretto tra la Pallacanestro Cantù e il Progetto Giovani, tant’è che quattro formazioni del vivaio (Under 18, Under 16, Under 15 e Under 14) partecipano ai campionati di eccellenza proprio con il nome della società presieduta da Davide Marson. La presenza del Presidente della Fip, dott. Giovanni Petrucci, era dunque l’occasione perfetta per dare a questa eccellenza del basket italiano la giusta visibilità. Tutti i bambini del Minibasket Cantù, primo passo per entrare nel vivaio bianco- blu, e i ragazzi del PGC sfileranno, accompagnati dai loro staff tecnici, in campo all’intervallo davanti al pubblico del PalaBancoDesio e agli occhi dello stato maggiore federale, calcando per la prima volta un parquet di Serie A che sognano diventi il palcoscenico delle loro future imprese sportive. BIANCOBLù MAGAZINE
pag. 14
BASKET (DI)VINO
TRENTO, TERRA DI GRANDI BIRRE E SOMMI VINI
Fabrizio Provera
Trento, ossia la nostra avversaria odierna, è una città che- al pari di quasi tutte le altre in Italia- vanta una solidissima tradizione e cultura enogastronomica. Oggi e qui ci soffermiamo su birra e vini, anche se potremmo dirvi e scrivere molto di più. A Lagundo, due passi da Trento, entrerete nel magico mondo della Birra Forst: provate la Sixtus o la Kronen, due luppolate sublimi.Tutte le info sul sito http://www.braugartenforst.com/it/. Il periodo di Natale, a Lagundo, è sempre un momento molto speciale per la Birreria FORST e il Giardino Braugarten FORST. La magica Foresta Natalizia „Forster Weihnachtswald“ è stata lanciata nel da 2013 Cellina von Mannstein e si è evoluta in un vero e proprio evento clou della stagione natalizia a Merano e dintorni. Più di 100 alberi di Natale al Giardino, bracieri e fiaccole decorano le casette di Natale riscaldate nelle quali è possibile passare ore liete in buona compagnia durante tutte la stagione festiva. Dalla nota cucina Giardino Braugarten Forst vengono servite specialità natalizie oltre ai piatti classici, con i quali cui viene servita la birra tradizionale di Natale e la nuova, sorprendente Birra brulè. Oltre alla birra, il vino. In tutto il mondo, ormai, Trento fa rima con Ferrari: non le auto del Cavallino rampante, ma gli spumanti con cui la famiglia Lunelli ha ormai conquistato ogni parte del pianeta (www.ferraritrento.com). Se la riserva Giulio Ferrari ormai gioca al pari dei grandi champagne francesi (anche nel prezzo..), si beve divinamente anche scegliendo una Riserva Lunelli. L’uva chardonnay, coltivata da quelle parti e spumantizzata, dà grandi risultati. Ultima cosa (per chi non lo sa già..), lo speck che assaggiate da queste parti è strepitoso. Molto più di quello che si serve in ogni altro supermercato d’Italia.. In alto i calici, prosit! BIANCOBLù MAGAZINE
pag. 15
PALLACANESTRO CANTù ringraziA gli sponsor TITLE SPONSOR
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PRIME
BIANCOBLù MAGAZINE
pag. 16