Biancoblù Magazine NR41

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MAGAZINE

L’EDITORIALE A CURA DI MASSIMO MARIANELLA

THROWBACK GAME cantù-pesaro del 2018

PGC ZONE

nr.41

FotoGORINI

è ripresa l’attività DEL PGC


BIANCOBLù MAGAZINE - NR. 41

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L’EDITORIALE Massimo Marianella, giornalista di SKY, racconta la “sua” Cantù Massimo Marianella La capacità di non arrendersi davanti alle difficoltà e la canturinità. Se penso al debutto stagionale in casa della squadra i primi flash che vengono alla mente sono due dei temi sottolineati e ripetuti maggiormente al gruppo da coach Pancotto in queste settimane. La forza del carattere e della storia. In un inizio di campionato obbligatoriamente complesso per una squadra che sta imparando a conoscersi e per tanti di loro che stanno iniziando a prendere le misure con una realtà cestistica e di vita così diversa, si devono tenere ben chiare le certezze. Per la Pallacanestro Cantù 2021 sono il valore della maglia e la forza della coesione del gruppo. La storia entrerà sempre in campo a braccetto con questa squadra ed è un vantaggio che questo club avrà sempre perché se l’è meritato sul parquet negli anni, ma anche l’atmosfera che si è evidenziata nello spogliatoio e la volontà dei singoli, pur nella difficoltà delle prime uscite ufficiali stagionali, si è vista chiaramente. Non una chimica scontata quindi un dato positivo in più per provare a creare qualcosa di positivo in questa stagione. Premesse tutto sommato incoraggianti, una base di serenità che aiuta, però adesso arriva il momento di trasformare il tutto in risultati. La squadra, come normale all’inizio di questo percorso, sta cercando il giusto equilibrio sul campo per un team giovane e in un momento così aiuterebbe, magari a partire dal match di domenica sera, trovare anche la fiammata di un singolo che serva a galvanizzare tutto l’ambiente. Una prestazione statisticamente maiuscola, una prova offensiva straordinaria, highlights da sigla televisiva o una graffiante prestazione difensiva. Perché questa squadra è fatta di giocatori che possono eccellere in tutte le situazioni di gioco. Un roster misto che regala conferme, ritorni e il fascino di atleti tutti da scoprire. Una bella garanzia la offre una solida base italiana a cominciare dal punto di riferimento, capitan Andrea La Torre, cui si aggiunge l’altro Andrea, Pecchia. Affascinanti i ritorni: un duo americano che dimostra l’attaccamento a questo stemma e a questa tifoseria, ossia Jaime Smith - la mente in campo di questa nuova squadra – e “Martino” Leunen, che non ci metterà troppo tempo a spiegare ai nuovi arrivati dove sono e cosa rappresentano. Loro il fascino della scoperta dei nuovi talenti arrivati col passaporto a stelle e strisce. Ragazzi che hanno già fatto esperienze importanti. Kennedy, centro di grande atletismo, alla sua prima esperienza da pro, ma con anni a McNeese State che lo hanno reso “il centro titolare” del team ideale della decade dell’Università. Un concentrato di grinta ed energia come Jazz Johnson poi non ci metterà molto a diventare beniamino dei tifosi. Ha già giocato al college per due allenatori leggendari come Eric Musselman e Terry Porter, adesso ha la fortuna di farlo per allenatore saggio, esperto e vincente come Pancotto. Per ultimo il gioiellino Gabriele Procida. Non carichiamolo di troppe responsabilità perché non sarebbe giusto, ma proprio lui potrebbe rappresentare il simbolo di questa stagione. Come nella migliore tradizione della storia di questa società viene dal settore giovanile e col talento è arrivato a debuttare in Serie A, a poco più di 17 anni. Non facciamo paragoni, non mettiamo troppe aspettative sulle sue spalle, ma seguire la sua crescita potrebbe voler dire anche testimoniare quella della squadra rivivendo al tempo stesso belle sensazioni, immagini e situazioni di un passato vincente. Una stagione agonistica è sempre un lungo percorso con un punto d’arrivo fatto di tappe. Quella di oggi è molto significativa. BIANCOBLù MAGAZINE - NR. 41

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CLASSIFICA PT.

1 2 3 4 5 6 7 8

ALLIANZ TRIESTE VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA A|X ARMANI EXCHANGE MILANO UMANA REYER VENEZIA BANCO DI SARDEGNA SASSARI VIRTUS ROMA OPENJOBMETIS VARESE DE’LONGHI TREVISO

2 2 2 2 2 2 2 2

PT.

9 10 11 12 13 14 15 16

DOLOMITI ENERGIA TRENTINO GERMANI BRESCIA FORTITUDO LAVOROPIÙ BOLOGNA CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO HAPPY CASA BRINDISI UNAHOTELS REGGIO EMILIA ACQUA S.BERNARDO CANTÙ VANOLI BASKET CREMONA

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Classifica aggiornata alla prima giornata

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CALENDARIO turno ODIERNO: 2^ GIORNATA dolomiti energia trentino - unahotels reggio emilia 03/10/2020 ORe 20:30

vanoli basket cremona - umana reyer venezia 04/10/2020 ORe 16:30

a|x armani exchange milano- de’longhi treviso 04/10/2020 ORe 17:00

germani brescia - virtus segafredo bo 04/10/2020 ORe 17:30

banco di sardegna sAsSARI - allianz trieste 04/10/2020 ORe 18:15

fortitudo lavoropiù bologna - openjobmetis varese 04/10/2020 ORe 18:30

happy casa brindisi - virtuS roma 04/10/2020 ORe 19:00

ACQUA S.BERNARDO CANTù - CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO 04/10/2020 ORe 20:45

prossimo turno: 3^ GIORNATA VIRTUS SEGAFREDO BO - VANOLI BASKET CREMONA 10/10/2020 ORe 20:00

FORTITUDO LAVOROPIù BO - DOLOMITI ENERGIA TRENTINO 10/10/2020 ORe 20:30

ALLIANZ TRIESTE - A|X ARMANI EXCHANGE MI 11/10/2020 ORe 17:00

UMANA REYER VENEZIA - CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO 11/10/2020 ORe 17:10

UNAHOTELS REGGIO EMILIA - HAPPY CASA BRINDISI 11/10/2020 ORe 17:30

VIRTUS ROMA - BANCO DI SARDEGNA SASSARI 11/10/2020 ORe 18:00

DE’LONGHI TREVISO - GERMANI BRESCIA 11/10/2020 ORe 18:15

OPENJOBMETIS VARESE - ACQUA S.BERNARDO CANTù FotoGORINI

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11/10/2020 ORe 20:45

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FotoGORINI


GAME DAY

04.10.2020

20:45

Paladesio

RAI SPORT Eurosport player

radio cantù

ACQUA S.BERNARDO CANTÙ GIOCATORE

RUOLO

NATO NAZ

#1

Donte Thomas

Ala

1996

USA

#2

Jaime Smith

Playmaker

1989

USA

#3

Sha’markus Kennedy Centro

1998

USA

#8

James Woodard

Guardia

1994

USA

#9

Gabriele Procida

Guardia

2002

ITA

#10 Maarty Leunen

Ala/Centro

1985

Allenatore:

#11 Andrea La Torre

Ala

USA 1997 ITA

Assistente:

#18 Tommaso Lanzi

Playmaker

2002

ITA

#22 Jazz Johnson

Play/Guardia

1996

USA

#23 Jordan Bayehe

Ala/Centro

1999

ITA

#25 Biram Baparapè

Guardia

1997

ITA

#32 Andrea Pecchia

Guardia/Ala

1997

ITA

#36 Simone Caglio

Guardia/Ala

2002

ITA

Cesare Pancotto Marco Gandini

Assistente:

Antonio Visciglia

CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO

Allenatore:

Jasmin Repesa

Assistente:

Paolo Calbini

Assistente:

Luca Pentucci

GIOCATORE

RUOLO

NATO NAZ.

#3

Henri Drell

Guardia/Ala

2000

EST

#4

Frantz Massenat

Play/Guardia

1992

USA

#5

Ariel Filloy

Play/Guardia

1987

ITA

#7

Lorenzo Calbini

Playmaker

2002

ITA

#8

Tyler Cain

Centro

1988

USA

#12 Justin Robinson

Playmaker

1995

USA

#15 Matteo Tambone

Play/Guardia

1994

ITA

#24 Beniamino Basso

Centro

2001

ITA

#33 Michele Serpilli

Ala

1999

ITA

#35 Marko Filipovity

Ala

1996 UNG

#41 Simone Zanotti

Ala

1992

ITA

#82 Carlos Delfino

Guardia/Ala

1982

ITA

ARBITRI: Alessandro Vicino, Guido Giovannetti, Alessandro Nicolini BIANCOBLù MAGAZINE - NR. 41

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MATCH PREVIEW A Desio arriva una delle versioni di Pesaro più ambiziose degli ultimi anni

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Simone Dalla Francesca Finalmente ci siamo. Sono passati poco più di otto mesi da quando le luci del PalaDesio si sono accese l’ultima volta per una partita del campionato di pallacanestro di Serie A. Era il 2 febbraio e la Pallacanestro Cantù affrontava i campioni in carica della Reyer Venezia. Palazzo pieno, curva in festa, bandiere biancoblù issate in cielo e livelli di decibel altissimi, come sempre, per sostenere i ragazzi in campo. Finì con l’ennesima vittoria frutto del connubio squadra-pubblico della storia dei brianzoli. Un 81-77 capace di ribaltare il pronostico della vigilia, grazie a una prova corale e ben cinque giocatori in doppia cifra. Poi la paura, il dolore, il silenzio assordante. Dopo la pausa per la Final Eight di Coppa Italia e la finestra per le nazionali, il basket italiano si fermerà, giustamente, per combattere un avversario ben più forte delle squadre in campo. 245 giorni dopo, però, la palla torna a rimbalzare. Non è tutto come prima: ci saranno solo 700 persone, mancheranno le curve, i giochi di colori che, proprio in questa partita sarebbero stati più festosi che mai. E’ già qualcosa, però. Si ricomincia. Si torna a giocare. Si torna a tifare. Dopo il proibitivo esordio sul campo della Virtus Bologna, una delle corazzate del basket nostrano, per i ragazzi di coach Cesare Pancotto è la volta di un test ben più attendibile. Al PalaDesio arriva, infatti, la Carpegna Prosciutto Pesaro, più simile all’Acqua S.Bernardo per budget, qualità e obiettivi. Iniziare BIANCOBLù MAGAZINE - NR. 41

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MATCH PREVIEW con il piede giusto tra le mura amiche significherebbe soprattutto tenere alto il morale e la fiducia, in vista del primo derby, settimana prossima, contro Varese. Anche per i marchigiani, nella prima giornata di campionato è arrivata una sconfitta: 85-95 contro la più quotata Dinamo Sassari. Quella che si presenta ai blocchi di partenza del 99esimo campionato di Serie A, però, è una formazione ben diversa da quella che, negli ultimi anni, ha occupato stabilmente le zone basse della classifica. In estate il DS Stefano Cioppi e l’espertissimo coach Jasmin Repesa hanno messo insieme un roster che ben miscela esperienza, conoscenza della pallacanestro italiana e giovani scommesse. Tra i principali colpi di mercato c’è sicuramente Tyler Cain. L’ex centro di Varese e Brescia, nelle ultime stagioni, è sempre stato tra i migliori lunghi del campionato per rimbalzi e presenza nel pitturato. Attitudine confermata anche all’esordio in maglia Pesaro, con una prova da 10 punti e 8 rimbalzi. Il migliore dei suoi per valutazione (15), seguito dal playmaker Justin Robinson (14). L’esterno classe 1995 della Carpegna, reduce da un biennio in Francia con la maglia di Chalon, ha subito messo in mostra la propria rapidità e la propria capacità di colpire da fuori. Tre le bombe mandate a bersaglio con Sassari, 15 i punti a referto. Al suo fianco, coach Repesa fa affidamento sulla guardia americana Frantz Massenat, altro conoscitore del basket europeo, avendo già avuto esperienze in Germania e Spagna. A completare il quintetto ci pensano le ali Marko Filipovity e Carlos Delfino. Se il primo, 24enne ungherese, è alla prima stagione fuori dai propri confini natali, il secondo è un giramondo che non ha bisogno di grandi presentazioni. Dopo le prime esperienze in Argentina sbarca, ancora 18enne, a Reggio Calabria. Seguono due stagioni alla Fortitudo, poi la chiamata in NBA, dove giocherà 507 partite in otto annate tra Detroit, Toronto, Milwaukee e Houston. Di mezzo una parentesi in Russia. Poi di nuovo Argentina, Spagna e il ritorno in Italia, dove negli ultimi due campionati ha vestito le casacche di Torino e della “Effe”. Dalla panchina, oltre al giovane talento estone Henri Drell, ancora da sgrezzare, escono tre italiani in grado di fornire un ottimo contributo: Ariel Filloy e Matteo Tambone, da anni protagonisti nella massima serie, portano energia, esperienza e un po’ di sana furbizia a partita in corso, mentre Simone Zanotti, al terzo anno a Pesaro, dà preziosi minuti di riposo al reparto lunghi.

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L’ANGOLO DEI GUERRIERI Una rubrica imperdibile, per gli appassionati di lunga data Fabrizio Provera Popolo canturino, ben ritrovato! Siamo stati lontani per troppo tempo, e ora - nel momento in cui si torna a giocare, seppure in una condizione che non ha precedenti - vorremmo solleticare, con questa nuova rubrica, la vostra memoria di amanti della palla a spicchi. Che a Cantù ha trovato una delle sue più grandi terre d’elezione. Vi racconteremo perciò aneddoti, storie, gesta gloriose legate alle formazioni che incontreremo ogni giornata al PalaDesio. Oggi cominciamo dalla Pesaro di Jasmin Repesa, che quasi esattamente 30 anni fa (era l’11 ottobre 1990) sfiorava a Barcellona, durante il Mc Donald’s Open, un’impresa storica: una formazione europea arriva a un passo dalla vittoria contro una franchigia NBA. Vi raccontiamo della sera in cui i leggendari New York Knicks di Pat Ewing hanno tremato davvero. Quella partita finì 119115 dopo un supplementare per i Knicks, con Pesaro avanti di cinque a 90 secondi dalla fine. La tripla di Gerald Wilkins impatta a pochi secondi dalla sirena, ma sul campo Darren Daye (il padre di Austin), Darwin Cook, Walter Magnifico, Andrea Gracis, l’attuale dirigente della VL Ario Costa giocano la più incredibile delle partite. Sulla panchina di Pesaro c’era un ragazzo di 30 anni, già con tanto di tricolore sul petto dopo aver trionfato nella finale contro l’Olimpia Milano: si chiamava Sergio Scariolo. Anni dopo, al Forum, il Mc Donald’s Open mise di fronte la Varese di Gianmarco Pozzecco agli Spurs di David Robinson e di un giovanissimo Tim Duncan. Erano gli anni della primazìa europea del basket italiano. Erano gli anni dei guerrieri del parquet. E allora rileggiamolo insieme, quel leggendario tabellino di una serata d’ottobre. NEW YORK KICKS - SCAVOLINI 119-115 d.t.s. (24-21, 55-46, 80-80, 107-107). SCAVOLINI: Cook 37, Gracis 11, Daye 27, Magnifico 31, Costa 5, Grattoni 2, Zampolini 2, Boni 10. Ne: Calbini, Labella e Cognolato. KNICKS: Cheeks, Wilkins G. 24, Vandeweghe, Oakley 14, Ewing 34, Jackson 14, Walker 4, Mustaf 12, Tucker 7, Wilkins E. 4, Quinnett 3, Gray 3, Grant.

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THROWBACK GAME

Quel pazzo lunedì sera con Pesaro di due anni fa

Alessandro Palermo Nuova rubrica di Biancoblù Magazine, dove andremo ogni volta a ripercorrere uno dei confronti più significativi con l’avversaria di turno, in questo caso Pesaro. La gloriosa storia sportiva di Cantù e quella della compagine marchigiana permettono di avere una vasta scelta tra le sfide del passato, con la partecipazione, sia da una parte sia dall’altra, di grandi campioni. Tuttavia, a catturare la nostra attenzione – anche perché piuttosto recente – è la gara che si disputò al PalaDesio lo scorso 19 novembre del 2018. Ma facciamo un passo indietro, andando a ripercorrere i fatti. Posticipo della settima giornata di campionato, stagione 2018-’19. A Desio più di 4mila tifosi biancoblù, di lunedì sera, per assistere a quella che rischiava di essere l’ultima partita della gloriosa squadra canturina. Il motivo purtroppo è ben noto a tifosi e addetti ai lavori: nella settimana prima della partita con Pesaro, l’allora proprietario Dmitry Gerasimenko annunciava l’impossibilità economica di portare avanti il club, mettendolo, di fatto, in vendita a costo zero. Una notizia shock che turbò tutto l’ambiente non solo brianzolo ma anche nazionale, con la vicinanza dei vertici del basket italiano e di tante tifoserie. Un brutto colpo che mise in quel momento Cantù in ginocchio, priva di certezze. Ne nacque quindi un clima surreale sia in settimana sia, soprattutto, nel corso della partita. Non a caso il team canturino fece una gran fatica a rimanere concentrato e lucido sul match, rimediando una sconfitta in rimonta nel quarto e ultimo periodo di gioco. 87 a 90 per gli ospiti fu il finale beffardo del PalaDesio, all’allora Red October non bastarono neppure i 26 punti di Frank Gaines (oggi in Israele al Bnei Herzliya) e i 24 punti con 13 rimbalzi di Ike Udanoh, oggi a Trieste, all’epoca capitano biancoblù, poi passato ad Avellino per la seconda metà di stagione. Ma per fortuna tutto questo è solo un lontano ricordo, di cui, per certi versi, andare fieri. Perché dopo quel fattaccio la Pallacanestro Cantù fu in grado di risorgere e di costruire, a tappe, un futuro stabile e luminoso che forse in pochissimi pronosticavano: in due settimane fu trovato un nuovo title sponsor, Acqua S.Bernardo; poi, a febbraio del 2019, la società passò dalla gestione russa dei Gerasimenko alle mani dei canturini, grazie a una coraggiosa firma di Angelo Passeri, presidente di TIC. Ma come non citare gli sviluppi fatti anche all’interno della struttura societaria, con nuove figure che hanno permesso al club di tornare a lavorare come un team di Serie A deve poter fare; così come gli enormi passi avanti fatti per il nuovo palazzetto, con il supporto delle istituzioni e il benestare dei vertici della pallacanestro per quello che è da considerarsi uno dei progetti più validi dell’intero panorama cestistico nazionale. BIANCOBLù MAGAZINE - NR. 41

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PGC ZONE

E’ RIPRESA L’ATTIVITA’ DEL PROGETTO GIOVANI CANTU’ Luca Rossini Insieme alla Serie A sono iniziati nello scorso mese di agosto, dopo il lungo stop legato alla pandemia, gli allenamenti delle formazioni giovanili del Progetto Giovani Cantù. Nonostante qualche difficoltà legata alle disponibilità delle palestre, i ragazzi biancoblù sono tornati a calcare il parquet con grande entusiasmo e dedizione. Prima a riprendere l’attività sportiva è stata la formazione Under 18, allenata da coach Mattia Costacurta e Giovanni Pozzoli, che non solo parteciperà al campionato Eccellenza di categoria, ma disputerà anche la Serie C Silver del Team ABC sotto la guida del Responsabile Tecnico del PGC, Sergio Borghi. La squadra, targata nuovamente Gorla, rappresenterà infatti, ancor di più che negli anni passati, una vera e propria palestra per i giovani canturini, visto che al gruppo 20032004 si aggregheranno i 2001-2002 Tommaso Lanzi, Ilia Boev, Simone Caglio e Alessandro Pozzi, che normalmente si allenano con la Serie A, e due “finti senior” come Andrea Ronchetti e Jacopo Masocco che sono delle classi 1999 e 2000. A settembre è poi ricominciata l’attività anche della squadra Under 16 Eccellenza, che ha come allenatori Mattia Costacurta, Stefano Galimberti e Riccardo Poletto, della compagine Under 15 eccellenza, guidata da Christian Di Giuliomaria con l’aiuto di Andrea Rumi, del gruppo Under 15 provinciale, con i coach Matteo Bonassi, Andrea Caldiroli e Franco Milo, della formazione Under 14 elite, allenata da Stefano Galimberti e Fulvio Roncoroni, e delle due Under 13 Elite, Brianza e Cantù, guidate rispettivamente da Federico Castoldi con assistente Matteo Bonassi e da Christian Di Giuliomaria con assistente Andrea Rumi. Ultimo per tempo, ma certo non per importanza, il Minibasket Cantù che ha riportato in palestra un centinaio di piccoli cestisti di età compresa tra i 6 e gli 11 anni. In una stagione che, per diversi motivi, non si preannuncia semplice, l’intero staff del Progetto Giovani Cantù vuole però continuare con il consueto impegno, preparazione e caparbietà, l’attività di avvicinare i ragazzi alla pallacanestro, con la convinzione che lo sport sia un elemento fondamentale nella crescita personale e che l’obiettivo del lavoro quotidiano non sia solamente quello di costruire giocatori preparati tecnicamente, ma persone che conoscano il valore di far parte di una squadra e che siano pronti a farsi valere anche fuori dal parquet.

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