Biancoblù Magazine NR43

MAGAZINE

L’EDITORIALE A CURA DI edoardo ceriani

THROWBACK GAME Cantù-Milano: record nel 2018

ASTA BENEFICA

nr.43

FotoGORINI

L’INVITO DEL PRESIDENTE ALLIEVI

BIANCOBLù MAGAZINE - NR. 43

pag. 2

L’EDITORIALE CAMERIERE, CHAMPAGNE Edoardo Ceriani Champagne, per brindare a un incontro.

All’incontro. Cantù-Milano, un rincorrersi continuo di storia e tradizione. Dagli scontri di piazza Parini (e qui ci vorrebbero Carluccio Lietti e il sciur Aldo Allievi per farceli ri-raccontare) in avanti. Passando per quelli storici tra il Pianella e il Palazzone di San Siro (con il Pierlo, Charlie, l’Antonello e Ciccio potremmo arrivare a farci rimboccare le coperte dopo un giorno intero di racconti) e i giorni nostri (vi dice niente Firenze, la Coppa Italia e un Jaime Smith tra gli eroi che, novelli Enrico Toti, a furia di metterla dentro con le stampelle hanno vinto una partita a suo modo storica ed eroica?). Qui siamo nei libri del basket, quelli che si tramandano – a mo’ di oracolo – di generazione in generazione. Siamo cresciuti tra sfottò, soddisfazioni straordinarie, delusioni cocenti e colpi a sorpresa. Chi c’era l’anno scorso, come fa a dimenticarsi di quel che è accaduto. Mandrakata biancoblù al Forum e coach Pancotto che, forse per la prima volta in vita sua, presta il faccione sorridente per un selfie, con dietro squadra e staff che non stanno più nella pelle. Siamo nell’iperuranio del basket che fu, che è e che sarà. Che si alimenta, anzi si autoalimenta, di sfide mai banali e normali come questa. E poca differenza fa che uno se la guardi dall’alto del campanile di San Paolo e da un angolo della Terrazza Martini. Perché questa è Cantù-Milano.

Punto. Fosse Milano-Cantù, poco cambierebbe.

Punto, due punti, punto e virgola.

Sfida che sfugge ai pronostici. Che non guarda al blasone. Al fashion (di una) o alla devotion (dell’altra).

Insomma, l’anormalità. Sì, l e apostrofo. E, allora, alzi la mano chi si stupisce di quel che accade ora.

Perché tutto e di tutto abbiamo visto, tranne che un derby nel bel mezzo della pandemia, con la vigilia forse più anomala della storia della super sfida. Sorrisi e tamponi. E quel livello di positività che, una volta tanto, non è una bella cosa. Anche oggi, per non farsi mancare nulla e nella consapevolezza che trattasi di tragicità da emergenza sanitaria, le squadre hanno giocato a rincorrersi. Prima il focolaio di Cantù, che ha portato allo stop di tre gare di fila, e poi quello scoppiato all’ombra della Madonnina, giusto in tempo per mandare gambe all’aria la campagna di Russia, in Eurolega. E tenendo tutti con il fiato sospeso, tra un test o l’altro.

Si gioca o non si si gioca. Sì, si gioca. No, non si gioca. Poi il via libera. Perché, diciamocelo, come fai una non giocare una partita così? Adesso poi che c’è l’imprevedibilità della condizione. Di chi ha superato meglio lo choc, di chi ha meno assenze e di quanta benzina hanno nelle gambe i giocatori che gliela faranno. A spalti vuoti, senza tifosi, cori e striscioni. E senza quella marea biancoblù che nella storia già lo è per quella volta che, ed è roba dell’altro ieri, è riuscita a fare il record assoluto di presenze a Desio.

La dimostrazione lampante di come, da qualsiasi parte la guardiate, questa non sarà mai un match normale. Cameriere, champagne.

BIANCOBLù MAGAZINE - NR. 43

pag. 3

CLASSIFICA PT.

1 2 3 4 5 6 7 8

A|X ARMANI EXCHANGE MILANO HAPPY CASA BRINDISI UMANA REYER VENEZIA BANCO DI SARDEGNA SASSARI VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO UNAHOTELS REGGIO EMILIA DOLOMITI ENERGIA TRENTINO

14 12 10 8 8 8 6 6

PT.

9 10 11 12 13 14 15 16

ACQUA S.BERNARDO CANTÙ ALLIANZ TRIESTE DE’LONGHI TREVISO VANOLI BASKET CREMONA OPENJOBMETIS VARESE VIRTUS ROMA GERMANI BRESCIA FORTITUDO LAVOROPIÙ BOLOGNA

4 4 4 4 4 4 4 2

Classifica aggiornata alla settima giornata

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CALENDARIO turno ODIERNO: 8^ GIORNATA virtus segafredo bo - carpegna prosciutto pesaro 14/11/2020 ORe 20:00

umana reyer venezia - allianz trieste 14/11/2020 ORe 20:45

banco di sardegna sassari - happy casa brindisi 15/11/2020 ORe 12:00

germani brescia - dolomiti energia trentino 15/11/2020 ORe 17:30

acqua s.bernardo cantù - a|x armani exchange mi 15/11/2020 ORe 18:00

openjobmetis varese - virtus roma 15/11/2020 ORe 18:00

de’longhi treviso - vanoli basket cremona RINVIATA

unahotels reggio emilia - fortitudo lavoropiù bo RINVIATA

de’longhi treviso - acqua s.bernardo cantù 18/11/2020 ORe 18:00 (recupero 5^giornata)

prossimo turno: 9^ GIORNATA allianz trieste - de’longhi treviso 21/11/2020 ORe 20:30

vanoli basket cremona - banco di sardegna sassari 22/11/2020 ORe 12:00

acqua s.bernardo cantù - virtus roma 22/11/2020 ORe 17:00

carpegna prosciutto pesaro - umana reyer venezia 22/11/2020 ORe 17:30

fortitudo lavoropiù bo - virtus segafredo bo 22/11/2020 ORe 18:00

dolomiti energia trentino - openjobmetis varese 22/11/2020 ORe 19:00

happy casa brindisi - germani brescia 22/11/2020 ORe 19:30 FotoGORINI

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a|x armani exchange milano - umana reyer venezia 22/11/2020 ORe 20:45

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15.11.2020

18:00

Paladesio

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ACQUA S.BERNARDO CANTÙ GIOCATORE

RUOLO

NATO NAZ

#1

Donte Thomas

Ala

1996

USA

#2

Jaime Smith

Playmaker

1989

USA

#3

Sha’markus Kennedy Centro

1998

USA

#8

James Woodard

Guardia

1994

USA

#9

Gabriele Procida

Guardia

2002

ITA

#10 Maarty Leunen

Ala/Centro

1985

Allenatore:

#11 Andrea La Torre

Ala

USA 1997 ITA

Assistente:

#18 Tommaso Lanzi

Playmaker

2002

ITA

#22 Jazz Johnson

Play/Guardia

1996

USA

#23 Jordan Bayehe

Ala/Centro

1999

ITA

#25 Biram Baparapè

Guardia

1997

ITA

#32 Andrea Pecchia

Guardia/Ala

1997

ITA

#36 Simone Caglio

Guardia/Ala

2002

ITA

Cesare Pancotto Marco Gandini

Assistente:

Antonio Visciglia

A|X ARMANI EXCHANGE MILANO GIOCATORE

RUOLO

NATO NAZ.

#0

Kevin Punter

Guardia

1993

USA

#2

Zach Leday

Ala

1994

USA

#3

Davide Moretti

Playmaker

1998

ITA

#5

Vladimir Micov

Ala

1985

SRB

#9

Riccardo Moraschini Guardia

1991

ITA

#10 Michael Roll

Guardia

1987

USA

Allenatore:

#13 Sergio Rodriguez

Playmaker

1986

SPA

Ettore Messina

#15 Kaleb Tarczewski

Centro

1993

USA

Assistente:

#19 Paul Biligha

Centro

1990

ITA

Tom Bialaszewski

Assistente:

#20 Andrea Cinciarini

Playmaker

1986

ITA

#23 Malcolm Delaney

Playmaker

1989

USA

#31 Shavon Shields

Playmaker

1994 DAN

#32 Jeff Brooks

Ala

1989

ITA

#42 Kyle Hines

Centro

1986

USA

#70 Luigi Datome

Ala

1987

ITA

Mario Fioretti

ARBITRI: Roberto Begnis, Giulio Pepponi, Mauro Belfiore BIANCOBLù MAGAZINE - NR. 43

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MATCH PREVIEW A DESIO ECCO LA CORAZZATA MILANO, ROSTER PROFONDISSIMO

FotoGORINI

Alessandro Palermo È un roster terribilmente profondo quello a disposizione di coach Ettore Messina, un santone della pallacanestro europea, vincente sia in Italia sia in campo internazionale. Enorme il talento in regia con un duo da fare invidia a tutto il continente, ossia quello composto dai veterani Sergio Rodriguez e Malcolm Delaney. Il primo, 34 anni, spagnolo delle Canarie, ha vinto due volte l’EuroLega con due maglie diverse, con il Real Madrird nel 2015 e con il CSKA Mosca nel 2019. L’anno prima di vincerla con i “blancos” ha ricevuto il premio di MVP della competizione. Kermesse che anche Delaney conosce piuttosto bene, protagonista nel 2015-’16 di una straordinaria cavalcata con i russi del Kuban, che l’americano riuscì a portare, contro ogni pronostico, sino alla Final Four. Nel ruolo di playmaker, oltre ai due sopracitati, ampio spazio in campionato lo trova anche capitan Andrea Cinciarini, alla sua sesta stagione in Olimpia.

In regia può giostrare anche il giovane Davide Moretti, 22 anni, figlio d’arte e per certi versi al debutto assoluto a certi livelli, dopo aver avuto un ruolo da protagonista in Serie A2 con la maglia di Treviso e in seguito a tre ottime annate negli Stati Uniti, a Texas Tech University. Nel ruolo del “due” la concorrenza è tanta: Kevin Punter, reduce da guai fisici, pare il tiratore designato. Il 27enne del Bronx gode della piena fiducia di coach Messina, che, se fisicamente al 100%, lo preferisce ad altre soluzioni. Le principali alternative in quel ruolo sono i connazionali Shavon Shields e Michael Roll, rispettivamente con passaporto danese e tunisino; entrambi sono degli swingman, ovvero delle guardie impiegabili anche BIANCOBLù MAGAZINE - NR. 43

pag. 8

MATCH PREVIEW nello spot di ala piccola, posizione in campo che forse più si addice ai due, per stazza fisica e centimetri.

Un altro swingman è l’azzurro Riccardo Moraschini, che in carriera ha sempre fatto sì la guardia-ala ma che a Brindisi si è riscoperto essere più una combo guard, esperimento peraltro replicato con successo in maglia Armani. Se Shields e Roll oscillano tra lo spot di guardia e quello di ala piccola, un “tre” fatto e finito è senza dubbio Vlado Micov, veterano con stazza e talento smisurato, che coach Messina utilizza anche da “quattro” nelle gare di campionato. L’altra ala di riferimento è Gigi Datome, classe ’87, rientrato in Italia dopo sette anni tra NBA e soprattutto Fenerbahce. Con il prestigioso club turco ha disputato cinque stagioni, vincendo svariati titoli nazionali e una EuroLega, nel 2017. L’ultima esperienza in Serie A di Datome risale all’annata 2012-’13, in cui l’azzurro arrivò a un passo dallo scudetto con la maglia della Virtus Roma, arrendendosi solamente in finale alla Mens Sana Siena ma vincendo il premio di MVP della stagione. Le due ali forti sono gli americani Zach LeDay e Jeff Brooks, quest’ultimo, però, naturalizzato italiano e membro della Nazionale per la spedizione mondiale di Cina 2019. Brooks - che con Cinciarini e Micov è uno dei tanti ex canturini presenti nel roster meneghino - ha vestito la canotta biancoblù nella stagione 2012-’13, vincendo una storica Supercoppa, trofeo poi alzato dall’ala in altre tre occasioni (una con Sassari e due con Milano). Uscito da Virginia Tech nel 2017, LeDay è, invece, alla sua quarta maglia in Europa dopo i trascorsi in Israele con Hapoel Gilboa, in Grecia con l’Olympiacos e in Lituania con i colori dello Zalgiris Kaunas. Tre, infine, i centri dell’A|X Armani Exchange: il “senatore” Kaleb Tarczewski, alla sua quinta stagione consecutiva a Milano; il nazionale italiano Paul Biligha, tra i confermati dello scorso anno; e il veteranissimo Kyle Hines, che con i suoi soli 198 centimetri di altezza ha dato il via a una nuova era in Europa, quelli dei centri “undersized”. Sul curriculum dell’ex bandiera del CSKA Mosca spiccano undici stagioni consecutive in EuroLega, in cui ha totalizzato quasi 300 partite, più di 2500 punti realizzati e più di 1300 rimbalzi catturati.

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L’ANGOLO DEI GUERRIERI LA MISTICA DEL DERBY. QUANDO NEMBO KID ‘DISSE’ 32 AL PALAZZONE Fabrizio Provera La partita perfetta? Forse. La stagione perfetta? Chissà.

La squadra perfetta? Quasi, o poco ci manca. Vale la pena di essere refrattari al termine “perfezione”, così da non perdere - Fulvio Pierangelini docet - la tensione a migliorare, e migliorarsi. «Epperò», per dirla con Gianpiero Mughini, nella storia quasi secolare dei derby tra Pallacanestro Cantù e Olimpia Milano resta scolpita - come una pietra, con la forza di una colonna immarcescibile - la gara 3 di semifinale playoff tra Billy Milano e Squibb Cantù, anno Domini 1981, giorno 15 aprile (mercoledì), ore 20:30. Un rimando mistico, dacché l’avveniristico “palazzone” di Milano crolla sotto la nevicata del gennaio 1985 (e non tornerà più: dopo oltre 30 anni rinascerà soltanto il PalaLido).

Cantù, in quegli anni, s’avvia a consolidare (col “back to back” in coppa dei Campioni 1982-83) il ruolo di maggiorente del basket italiano e di “regina di Coppe” in Europa. In panchina Valerio Bianchini, il più luminescente filosofo tra gli allenatori italiani, al pari con l’Eternauta Dido Guerrieri e il già “nostro” Andrea Trinchieri. In quella stagione, Sciur Aldo Allievi mette nelle mani di Bianchini una squadra che (rimando all’incipit) è poco meno che perfetta. Al palazzone di San Siro, dopo due partite che fecero saltare il fattore campo (Cantù corsara a Milano, Olimpia ricambia al Pianella), ci si gioca l’accesso alla finale. Davanti a oltre 12mila tifosi (e secondo tempo in differita sui canali Rai dopo mezzanotte… storie di un secolo fa’…), dalla “cantera” di Cantucky ecco che Bianchini estrae la carta Antonello Riva.

Finisce 85-84 dopo due tempi supplementari. E Nembo Kid da Rovagnate, ancor prima che irrompesse il tiro da tre punti, dice 32. Cantù vola in finale, batte la Virtus e alza il terzo scudetto della sua storia, vincendo lo stesso anno la Coppa delle Coppe contro il Barcellona di Chico Sibilio, San Epifanio, De La Cruz e Solozabal (icone del cesto ispanico).

Anni dopo, Lega Basket includerà quella Squibb tra le più grandi formazioni di sempre in Italia. Basta rileggere il roster, e quel tabellino: Innocentin 8, Cattini 6, Flowers 2, Tombolato 3, Riva 32, Marzorati 7, Boswell 19, Bariviera 18. Cappelleti e Masolo NE. Allenatore: Bianchini. Once were warriors…

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THROWBACK GAME

6297 SPETTATORI PER UN CANTÙ-MILANO

Alessandro Palermo Di Cantù-Milano, naturalmente, ce ne sarebbero una moltitudine da raccontare. Tanti, anzi, tantissimi i derby disputati tra le due gloriose società lombarde, tra le più titolate e rinomate d’Europa, motivo di orgoglio e vanto per l’intero panorama cestistico italiano. La sfida più iconica resta senza dubbio quella giocata al “Palais des Sports” di Grenoble, il 24 marzo del 1983, il duello più rappresentativo tra le due realtà, che, davanti al mondo intero, diedero vita a una battaglia epica, terminata 69 a 68 a favore di Pierluigi Marzorati e compagni, capaci, un anno dopo, di bissare il clamoroso successo di Colonia e di conquistare così la seconda Coppa dei Campioni. Anche i leggendari Mike D’Antoni e Dino Meneghin dovettero arrendersi alla valanga biancoblù, proprio come nell’ottantadue fece il blasonato Maccabi Tel Aviv. Quanto ai derby recenti contro la più ricca Olimpia, due le vittorie canturine più eclatanti: il trionfo in quel di Firenze, nel febbraio del 2018 (Milano travolta 105 a 87 ai quarti di finale di Coppa Italia); e l’impronosticabile successo dello scorso 5 gennaio, quando, sul parquet del Forum, la Cantù versione 2019-’20 di coach Cesare Pancotto fu in grado di espugnare Assago a sette anni di distanza dall’ultima volta. Imprese indelebili, quindi. Ma tornando ai giorni nostri, in un basket che è privo di emozioni sugli spalti (l’essenza, l’anima dello sport), vogliamo riavvolgere il nastro a un Cantù-Milano che, mai come in questo difficile momento, può portare a delle riflessioni e, soprattutto, a un brivido lungo la schiena; un ricordo tanto recente quanto lontano, dal momento che, per vivere nuovamente le stesse emozioni, si rischia di dover attendere molto tempo, mesi, forse, o più probabilmente anni, difficile dirlo con una pandemia mondiale che tarda a essere placata, cancellata per sempre. Parliamo del Cantù-Milano di due anni e mezzo fa, datato 15 aprile 2018. Cantù perse sì quel derby, peraltro di un soffio dopo una straordinaria rimonta portata quasi a termine, ma stravinse fuori dal campo, sugli spalti del “PalaBancoDesio”, stipati come forse non vedremo per un bel po’. In quell’occasione, il club biancoblù staccò uno storico record: 6297 spettatori assistettero alla partita, battendo il precedente record di pubblico che risaliva ai tempi dell’Eurolega, un affascinante Cantù-Barcellona. La speranza di tutti è di vedere molto presto i palazzetti colmi di tifosi, della loro passione e del loro unico calore; una speranza che non può e non deve scomparire, anche in un turbine di eventi come quello che può portarsi con sé il Covid. Per la cronaca, quel Cantù-Milano della stagione 2017-’18, gara di ritorno di regular season, terminò 98 a 93 per la corazzata targata Armani, che dovette, però, sudare sette camicie per conquistare i due punti, rivendicando così, soltanto in parte, la bruciante sconfitta in terra toscana di un paio di mesi prima. In quel derby figurava anche Jaime Smith, tornato in Brianza proprio la scorsa estate. Ben 26 i punti realizzati in quell’incontro dall’attuale play titolare dell’Acqua S.Bernardo, che chiuse il derby da top scorer, aggiungendo al suo personale tabellino anche 5 assist e 8 falli subiti (12/14 ai liberi).

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L’INVITO DEL PRESIDENTE ALLIEVI

Un’asta benefica per gli anziani del territorio

Roberto Allievi Invito tutti gli sportivi e i tifosi di tutti gli sport a partecipare all’asta benefica che la Fondazione Provinciale della Comunità Comasca organizza, in modalità online, il prossimo 20 novembre alle ore 20:30 a favore del Fondo Golden Age. Pallacanestro Cantù parteciperà mettendo a disposizione importanti cimeli, coinvolgendo grandi campioni del passato e del presente.

La partecipazione di molti altri grandi atleti testimonia la grande attenzione che tutto il movimento sportivo rivolge ai nostri nonni.

Desideriamo che i nostri anziani possano trascorrere un Natale sereno, in un momento di grave difficoltà a causa della pandemia.

Mi auguro che tale iniziativa possa avere un risultato molto positivo e che raccolga partecipazione del più alto numero possibile di appassionati Roberto Con questa lettera il presidente di Pallacanestro Cantù, Roberto Allievi, ha voluto invitare tutti gli appassionati di sport canturini a prendere parte a un importante appuntamento benefico che si terrà la prossima settimana, cui Pallacanestro Cantù e altre società sportive hanno deciso di partecipare con il massimo coinvolgimento. Nel dettaglio, ecco la descrizione dell’iniziativa: Natale si avvicina. Perché non sfruttare questa occasione per fare un regalo a chi, della nostra comunità, ha più bisogno di aiuto? Per questo motivo la Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, che è stata in prima linea nella raccolta fondi a sostegno degli ospedali impegnati durante l’emergenza Covid-19, ha deciso di organizzare un’asta benefica a favore degli anziani del nostro territorio.

Le risorse raccolte saranno destinate al Fondo Golden Age, istituito presso la Fondazione per sostenere i nostri nonni, genitori, zii e amici over 65 duramente colpiti dalla pandemia e dal protrarsi delle norme per il distanziamento sociale. L’appuntamento per l’asta online, battuta dall’esperto collezionista sportivo Giovanni Indorato, è per venerdì 20 novembre alle 20:30 ed è possibile riservare il proprio posto iscrivendosi online sul sito della fondazione: www.fondazione-comasca.it/asta/ BIANCOBLù MAGAZINE - NR. 43

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