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MUSICA
IN PILLOLE Carla Bruni torna tra le braccia della musica Laura Pausini: nuovo tour e nuovo album Gregor Salto irrompe nei dj set del bel paese Noel Gallagher, i progetti da solista Marco Mengoni...sta arrivando 32.
FATTI & PERSONAGGI
12. TWILIGHT Cresce l'attesa per Breaking Dawn 18. TABLET A CONFRONTO Le applicazioni più in voga
30. GIANCARLO GIANNINI A Napoli devo quello che sono oggi 34. SAL DA VINCI I miei trentacinque anni di carriera 38. DOLCENERA La cantautrice racconta la sua nuova era 41. PAOLA & CHIARA La diversità ci ha rese uniche 46. GIUSEPPINA FERMI Fantasia e ricerca le parole d’ordine della designer piacentina
DONNE
8.
L’ARTE DI SCULETTARE
&... DREAM PORTFOLIO DREAM ALMANACCO 25. DREAMMISTICA 28. OROSCOPO 29. DITELO A POLLY 44. DREAM LIBRI 8.
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CINEMA
IN PILLOLE Raoul Bova impegnato fra cinema e tv Benigni protagonista nel film di Woody Allen Scorsese e Von Trier danno vita a 5 variazioni Bad teacher: una prof da sballo I Puffi in una versione ultramoderna 38.
VIAGGI
48. BELGRADO Dal centro al Kalemegdan Tra architetture e night life
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IN COPERTINA Robert Pattinson (Edward Cullen) e Kristen Steward (Bella Swam) protagonisti della saga vampiresca più in voga del momento. “Twilight - Breaking Dawn” (Parte I e Parte II) sono gli ultimi due capitoli più attesi al cinema.
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Gli uomini preferiscono la carne DI SIMONA SESSA
L'arte di sculettare 000.it
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Sculettare è un’arte. Quante di voi si stanno chiedendo cosa preferiscono gli uomini del corpo di una donna? Io non ho dubbi. Il sedere. Grande o piccolo che sia è sempre quello l’oggetto proibito del desiderio di un uomo. Perché? Non chiedetelo a me. È così. Dalla notte dei tempi. Dall’epoca preistorica. Perché l’uomo ama possedere una donna e il sedere resta sempre la parte cult che suscita maggiori fantasie. Ora, capito questo, siete voi che con le vostre armi dovete farlo impazzire... Per attivare il suo erotismo e il desiderio nei vostri riguardi è necessario valorizzare il vostro culetto (meglio se lo avete grande e formoso come le maggiorate degli anni ’50). Più è sodo e rotondo più avrete chance di farlo morire. La cosa importante è metterlo bene in mostra e sottolinearlo come facevano le Pin Up negli anni ’50. Abiti e gonne strette: Marilyn Monroe indossava abiti di una taglia più piccola per mettere in risalto il suo corpo esplosivo… Una volta vestite, è importante imparare a sculettare. Un passo e la natica destra spingetela più che potete nella direzione opposta della gamba 6
Grande o piccolo che sia il sedere resta l'oggetto proibito del desiderio di un uomo
che si muove, fino ad armonizzarvi in questa camminata da pantera sexy che vi renderà delle donne da “assaltare”. Gli uomini si gireranno per ammirare le vostre abbondanti rotondità che sono strette e inguainate in abiti o gonne per vere femmine. Sotto indossate calze con reggicalze. Sarà come aggiungere una ciliegina alla torta. Se non sapete come fare, vi consiglio di guardare il film “Malena” con Monica Bellucci. Da mozzare il fiato. Il corpo e il viso di Monica sono talmente belli da sembrare una visione. E l’attrice incarna così bene il concetto di femmina Doc che seduce con la sua bellezza stravolgente e una fisicità da urlo. Le bastano
pochi vestiti, una grazia e semplicità uniche che la rendono una bomba sexy ad orologeria. Lingerie e vestiti retrò, capelli lunghi, pelle bianca, catenina essenziale, sottovesti che lasciano all’improvviso intravedere il seno. Sculettate e riprese nei posti strategici… Il film di Tornatore è un capolavoro. E la Bellucci è un mito di sensualità perversa e candore innocente. Così dovete essere, care donne. Belle, fatali, sensuali e innocenti. Una donna santa e peccatrice che sa giocare con la propria fisicità. Quando avrete appreso l’arte della seduzione nessuno vi resisterà più. Voglio vedervi tutte come Malena…
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DI VINCENZO PERNICE
AVVELENANO LA PROF. PER FAR SALTARE IL COMPITO L’anno scolastico non si è concluso nel migliore dei modi all’Istituto Tecnico “Valeriani” di Bologna. La professoressa d’inglese della II F aveva appena terminato di dettare le domande di un compito, quando si è momentaneamente allontanata dall’aula. Gli studenti, evidentemente impreparati, hanno così pensato di versarle del tricloroetano nella bottiglietta d’acqua lasciata sulla cattedra. La sostanza altamente tossica, incolore e inodore, non è stata notata dalla malcapitata, che si è accasciata al primo sorso. Restano ancora da capire le dinamiche e il colpevole dell’episodio. L’insegnante, fortunatamente, se l’è cavata.
MESSICO TENTA EVASIONE IN VALIGIA
GNOCCHI VOLTAICI
Lo scorso 2 luglio Juan Ramirez Tijerina ha tentato l’evasione da una prigione messicana all’interno di una valigia. Al termine di una visita della fidanzata, le guardie si sono lasciate insospettire dal bagaglio, per poi trovarvi dentro il detenuto letteralmente arrotolato. Ramirez sta scontando vent’anni di prigione per detenzione illegale di armi. La ragazza gli farà presto compagnia Stupirà sapere che, oltre alla pila, Alessandro Volta ha “inventato” anche gli gnocchi di patate. In pieno ‘700, queste venivano ancora considerate velenose. Lo scienziato tentò più volte di spieghare che, aggiunte all’impasto, avrebbero reso qualunque pietanza più leggera e salutare. Ma non fu ascoltato. Gli gnocchi continuarono ad essere preparati con la sola farina di grano fino al 1880, quando l’idea dell’ormai defunto genio conquistò finalmente le cucine di tutta Italia.
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CINA, GUIDA CON PARABREZZA DI CARTONE
ALIENI? FORSE NEL 2031
Lo scorso anno un camionista cinese ha avuto un’idea davvero bizzarra. Dopo aver infranto il parabrezza in un incidente, ha ben pensato di sostituirlo con un pezzo di cartone. Sing Li, 24 anni, ha così percorso 800 kilometri tenendo la testa fuori dal finestrino. Quando lo hanno arrestato per guida pericolosa aveva un occhio congelato e la testa di colore bluastro.
È dal 1960 che la Russia cerca di inviare messaggi nello spazio per farsi intercettare da forme di vita extraterrestri. Andrei Finkelstein, uno dei maggiori studiosi del paese, ha recentemente affermato che solo tra vent’anni i nostri mezzi saranno tali da poter raggiungere anche forme di vita lontanissime. Lo scienziato ha anche azzardato l’ipotesi che gli alieni avrebbero una conformazione fisica molto simile alla nostra.
UNA GUERRA SALATA Roma e Cartagine furono nemiche per più di cento anni. Alla fine della terza guerra punica (146 a.C.) il senato romano, forte di un’altra vittoria, ordinò non solo di radere al suolo la città sconfitta, ma anche di cospargere le sue terre con del sale. Il suolo cartaginese fu così reso sterile, in modo che nulla potesse più crescere su quel territorio dichiarato maledetto.
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L’UOMO COLPITO DA SEI FULMINI
Melvin Roberts è ancora vivo. Colpito per la sesta volta da un fulmine quest’estate, verte in ottime condizioni di salute all’età di 58 anni. L’americano ha così superato di gran lunga quell’unica possibilità su 9 milioni prevista dalla scienza di essere centrato per due volte da una saetta. Da notare che l’uomo è attualmente sposato con la sua sesta moglie. Quando si dice colpi di fulmine!
IL RUMORE PIÙ FASTIDIOSO È il pianto dei bambini. Lo rivela una ricerca del “Journal of Social, Evolutionary and Cultural Psychology”, individuando addirittura quella dei quattro anni come l’età più rumorosa. «I suoni dei bambini sono stati concepiti da un punto di vista acustico – spiegano i massimi esperti del settore Sokol Chang e Clark - per evocare una risposta nell’ascoltatore. Questo indica il fatto che sembra esserci qualcosa di intensificato nella struttura acustica del piagnucolio dei bambini piccoli, che li rende effettivamente in grado di distrarre chi ascolta.» In classifica presenti anche lo stridore della sega elettrica e i versi delle baby sitter quando tentano di calmare i piccoli imitandoli.
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MUSEO DELLE CURIOSITÀ Nel pieno centro storico della Repubblica di San Marino si trova uno dei luoghi più affascinanti al mondo. Il Museo delle Curiosità raccoglie in seicento metri quadri alcuni tra gli oggetti più strani mai esistiti: degli occhiali per strabismo datati XVIII secolo, un orologio “a naso” dell’antica Cina, le scarpe ancora intatte di una prostituta greca. Ad arricchire la collezione anche una galleria di manichini raffiguranti uomini da record. www.museodellecuriosita.sm
NIENTE MUSICA NELLE SALE D’ATTESA Forse non ci sarà più musica nelle sale d’attesa degli studi medici. Secondo una sentenza della Corte Europea, infatti, chi installa un apparecchio radio nel proprio studio è tenuto a versare “l'equa remunerazione" alla società dei fonografici. La questione è nata proprio da un caso italiano, torinese per l’esattezza. Per evitare guai giudiziari è quindi probabile che l’abitudine di trasmettere musica nelle sale d’aspetto svanisca del tutto. Meno male che esiste l’iPod.
L’AMORE DI POCAHONTAS Molti non sanno come andò a finire la storia d’amore tra Pocahontas, personaggio realmente esistito, e il capitano John Smith. Avendo ricevuto notizie sulla sua presunta morte e non vedendolo più fare ritorno al Nuovo Mondo, la bella indiana cedette infine ai corteggiamenti del vedovo inglese John Rolfe, che sposò dopo essere stata battezzata col nome di Rebecca. I due vissero a Londra come delle vere celebrità. Si scoprì in seguito che Smith era ancora vivo e vegeto: non poté mai coronare il suo sogno d’amore.
VACANZE DA DEBITO Gli italiani farebbero di tutto per andare in vacanza, persino indebitarsi. Secondo un'analisi diffusa da prestiti.it, sarebbero almeno 35 mila le persone ad aver chiesto un finanziamento per le spese di viaggio, per un aumento, quando arriva la stagione calda, del 27%. La cifra media richiesta è di 7 mila euro, da restituire in genere entro i tre anni. A indebitarsi di più sono i siciliani, fenomeno invece assai più contenuto in Marche, Abruzzo e Umbria.
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TWILIGHT cresce l'attesa per Breaking Dawn DI VIRGINIA MARESCA
La fantastica storia di Twilight volge quasi al termine. La saga vampiresca composta da quattro libri (Twilight, New Moon, Eclipse e Breaking Dawn) ha avuto inizio nel 2005 dalla penna di Stephenie Meyer ed ha venduto oltre 20 milioni di copie con diritti di traduzione in quasi cinquanta Paesi. La storia parla di Bella Swan, una diciassettenne che si trasfe12
risce dalla soleggiata cittadina di Phoenix a Forks, per vivere con il padre Charlie, lasciando la madre e il suo nuovo compagno. Arrivata nella cittadina, la ragazza si innamora di Edward Callen, un ragazzo dal volto angelico e molto misterioso che appartiene ad una famiglia di "vampiri vegetariani", ovvero si nutrono solo di sangue animale e non di quello umano. La fami-
glia dei freddi è composta da Carlies, da sua moglie Esme, da Emmet, Rosalie, Alice e Jasper. I due protagonisti, ai confini tra la fantasia e la realtà, iniziano la loro storia d'amore, basata su di un sentimento tenero, come quello adolescenziale, in cui non c'è nulla di demoniaco. Come in tutte le favole, arriva qualcosa o qualcuno a guastare la serenità e l'armonia tra i due
giovani innamorati. A rendere la storia ancora più travagliata e coinvolgente, oltre ai vampiri assetati di sangue umano che sbucano ovunque, entrano in scena i licantropi, nemici naturali dei vampiri. Bella stringe una forte amicizia con Jacob, un adolescente che in seguito scoprirà di essere un licantropo. Da questo punto della storia, la
protagonista si ritrova ad essere contesa tra due uomini. Da un lato troviamo Edward, giovane vampiro dalla pelle iridescente, una figura celestiale più che demoniaca, mentre dall'altro, Jacob, (un licantropo) adolescente dalla pelle di una tonalità color ruggine, tipica degli indiani d'America, con occhi scuri e i capelli neri e lucidi. "Twilight", il fenomeno letterario vampiresco, che negli anni ha contagiato milioni di ragazzine e non solo, nel 2008 diventa un film con altri due sequel, “New Moon” (di cui molte scene sono state girate a Montepulciano) ed “Eclipse”. Il primo espisodio, girato con un badget di circa 37 milioni, ha incassato oltre 392 milioni di dollari nel mondo, "New Moon" ha superato i 700 milioni, mentre "Eclipse" ha sfiorato i 700, portando a casa il premio del pubblico come "Migliore DVD" agli Italian DVD & BLU-Ray Awards. A distanza di tre anni cresce l'attesa tra i fan per "Breakin Dawn", l'ultimo capitolo della saga che vede Robert Pattinson, Kristen Stewart e Taylor Lauther, nei rispettivi ruoli del vampiro Edward, della sua amata Bella e del licantropo Jacob. L'ultima parte della storia, sarà divisa in due pelli-
cole, in uscita il 18 novembre 2011 e il 16 novembre 2012. La scelta è avvenuta per questioni sia pratiche che commerciali. Sarebbe stato riduttivo riportare sul grande schermo, in unico film, le novecento pagine del libro, soprattutto se parliamo del finale di una delle saghe più seguite negli ultimi anni. I due capitoli sono particolarmente attesi, non solo perché rappresentano la fine della saga, ma soprattutto perché raccontano il matrimonio tra la bella e il vampiro, la loro prima notte di nozze, la gravidanza sanguinaria e terrificate, proprio come la Mayer descrive nel libro e la battaglia finale con i Volturi, la dinastia reale di vampiri che risiedono a Volterra, in Italia.
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CHARLIE BEWLEY Demetri ha messo fuori il mio essere vampiro
Charlie Bewley, che nella saga di “Twilight” interpreta Demetri, uno dei vampiri a guardia dei Volturi, è un attore di origine inglese. Il giovane talento, amato dal pubblico italiano fin dalle riprese di "New Moon" a Montepulciano, è uno degli attori del cast, dopo Robert Pattinson, ad avere più fansite internazionali. Oltre “Twilight”, l'attore è stato impegnato anche sul set di diversi film: "Slightly Single in L.A.", "Soldiers of Fortune ", "Ecstasy" e "Like Crazy", quest'ultimo ha vinto il Sundance V.M. Film Festival. Quanto è stato interessante interpretare un vampiro, essere truccato come tale e trovarsi in un ambiente diverso dalla realtà? «Non ci sono parole per descrivere questa esperienza. È stato un viaggio fantastico, ho avuto la sensazione che i miei sogni fossero diventati realtà. È stupendo per me rivestire ruoli di personaggi presenti nei miei sogni. Non ho scelto di fare l'attore per interpretare un'altra 14
versione di me stesso, ma per avere la possibilità di entrare in questi mondi fantastici. Sono stato coinvolto in questo fantastico mondo di Twilight, travolto da questa esperienza, che ancora oggi, anche se abbiamo finito di girare l'ultima serie, non riesco a dimenticare. È stato divertente e allo stesso tempo strano, entrare a far parte di un mondo fantastico, indossare le lenti a contatto magnetiche, gli effetti speciali e la cipria simile
alla polvere delle ciambelle. Credo che la cosa più affascinante quando si interpreta un personaggio come il mio, sia di riuscire a capire come è bella vita e quali sono le differenze tra l'essere vampiro e l'essere un umano, due esperienze di vita completamente diverse.» Hai avuto difficoltà nel girare qualche scena? «Nessuna scena è stata difficile, a parte fingere di essere un persona che nella realtà non esiste.
Probabilmente una delle cose più complesse è stata quella di restare per diversi giorni nello stesso posto, ma il fatto di andare d'accordo con tutto il restante del cast, ha sicuramente reso tutto più semplice, un'esperienza davvero meravigliosa.» Pensi che questa esperienza vamiresca ti abbia completato come attore? «È difficile pensare che la mia esperienza in relazione a questi film sia conclusa, perché il mio personaggio ancora non è giunto a completa maturazione. Con questo non intendo dire che ci sarà un film intitolato "La vendetta di super Demetri", ma il fatto di aver dato tanto a questo personaggio, inevitabilmente
influenzerà anche i ruoli che interpreterò nel futuro.» Sei rimasto in contatto con qualcuno del cast? «Sono rimasto in ottimi rapporticon tutti. Ho stretto una forte amicizia con diverse persone sul set, non solo quelli del cast artistico, ma anchedi quello tecnico. È stato come ritornare al college. Lo stare tutti insieme negli alberghi delle città che ci hanno ospitato, il passare le ore a ridere, scherzare e chiacchierare, davvero una situazione incredibile.» Hai partecipato ad un importante maratona benefica. Ci puoi raccontare meglio di questa iniziativa? «Si tratta di una maratona di Vancuver per la campagna "Run
for your Life" atta a raccogliere fondi per la lotta contro il cancro, un tributo ad un’amica e collega morta lo scorso 14 febbraio all’età di 36 anni. Mi auguro che questa campagna possa diventare un impegno permanente. I fondi raccolti sono stati devoluti al Lions Gate Hospital Foundation.» C'è un film che ti ha attratto particolarmente? «Sicuramente “Matrix”. Oltre al film in sé mi ha colpito la preparazione di Keanu Reeves come attore. Ha lavorato per ben tre mesi, prima di calarsi nel suo personaggio. Lo stesso è successo a me con Demetri, ho impiegato circa dieci settimane per studiare il mondo dei vampiri e rendere ovviamente ottimale il mio ruolo.»
Charlie Bewley nei panni di Demetri in una scena con Ashley Greene nel ruolo di Alice Cullen
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TABLET A CONFRONTO iPad2 vs Galaxy Tab
Dopo l'arrivo sul mercato dell’iPad2 la Samsung reagisce annunciando il suo nuovo Galaxy Tab 8.9 e una versione migliorata del Galaxy Tab 10.1, che presentano la loro caratteristica migliore in una macchina ancora più sottile con lo stesso prezzo delle precedenti. Spesso si è parlato di iPad Killer, tablet che promettono, almeno sulla carta, di rubare quota di mercato al tablet per eccellenza, l'iPad di Apple. Questo non è mai accaduto, fino ad oggi, quando ci si è resi conto che forse questi nuovi tablet della Samsung potrebbero rubare la scena al celebre predecessore. DI SIMONE FIGALLI
Si procede con un confronto delle caratteristiche per verificare se finalmente la Apple ha trovato un degno avversario nel nuovo mercato dei tablet. L’Apple iPad2 ha uno schermo da 9.7 pollici e una risoluzione di 1024 x 768 pixel ed utilizza una tecnologia IPS (In-Plane Switching), capace di garantire un ampio angolo di visione e colori più vivaci. All’interno il tablet di Apple è dotato di un 18
processore A5 dual-core a 1 GHz, una GPU PowerVR SGX543MP2 e 512 MB di RAM. Per quanto riguarda la connettività wireless dell’iPad, varia a seconda del modello, ma se ci atteniamo a quello più completo, si parla di Wireless N, Bluetooth 2.1 e 3G. Il consumo di energia resta lo stesso della precedente versione, con circa 10 ore di autonomia. La capacità di storage è di 16, 32 o 64 GB,
senza alcuna possibilità di espansione da una scheda di memoria esterna. I sensori che include iPad2 sono un giroscopio, sensore di luce ambientale, accelerometro e bussola digitale. Il sistema operativo installato è iOS 4.3. Il tablet iPad2 è dotato di due fotocamere. Troviamo una webcam VGA frontalmente sulla cornice superiore dello schermo, con la quale si potrà sfruttare il
sistema FaceTime, ed una fotocamera nella parte posteriore (5 megapixel), capace di registrare video HD a 720p e 30fps, con la possibilità di geotaggare le fotografie. Dispiace l'assenza di un flash. Lo spessore è di 8.8 millimetri. Nell’iPad2 i prezzi variano in base al modello, ma prendiamo come riferimento la versione da 16 GB Wi-Fi e 3G, prezzo di catalogo 699 €. Passiamo adesso ai due Galaxy Tab della Samsung, differenti tra loro solo per capacità dello schermo e batteria. Lo schermo del Galaxy Tab 10.1 è (come indica il nome) da 10.1 pollici con un piccolo miglioramento nella risoluzione dello schermo, 1024 x 800 pixel. Nel caso del Galaxy Tab 8.9, l’unica differenza è la diagonale dello schermo, ridotto a 8.9 pollici. All’interno dei nuovi Galaxy Tab, scopriamo componenti simili all’iPad 2, ma con tecnologie diverse. Ad esempio, il pro-
cessore utilizzato è un Nvidia Tegra 2 a 1 GHz dual-core. La batteria del Galaxy Tab 8.9 è di 6000 mAh, mentre per il modello da 10.1 pollici, arriva fino a 6.850 mAh, con circa 10 ore di autonomia. La RAM è aumentata fino a 1 GB con capacità di storage che varia. Anche in questo caso abbiamo sono disponibili le versioni 16, 32 e 64 GB, ma questa volta possiamo espandere la memoria con uno slot per memory card fino a 32 GB. A livello di connettività, il nuovo Samsung Galaxy Tab supera iPad 2. Per esempio, abbiamo connettività Wireless N, Bluetooth, 3G e supporto per le reti 4G HSPA e i seguenti connettori fisici: porta USB 2.0 e slot per schede di memoria. Il sistema operativo installato è Android Honeycomb, con interfaccia TouchWiz, che dà la possibilità di personalizzare il sistema ed offrire un accesso rapido ai contenuti. I due modelli sono
equipaggiati da doppia fotocamera, 2 Megapixel per quella frontale e 3 Megapixel per quella posteriore, con autofocus e Led e possibilità di registrare video HD 720p. Entrambi i Tablet hanno uno spessore di solo 8.6 mm, il che li rende i più sottili del mercato. In tema di prezzo, il Galaxy Tab 10.1 costa 499 dollari (Wi-Fi da 16 Gb) e 599 dollari (Wi-Fi da 32 Gb). L'8.9 ha un cartellino da 469 dollari (Wi-Fi da 16 Gb) e 569 dollari (Wi-Fi da 32 Gb). Arriveranno in seguito le versioni compatibili con la Rete 4G che avranno un prezzo, assicura Samsung, "molto competitivo". Samsung batte Apple per uno a zero. La sfida della silhouette contro iPad2 è vinta: i due nuovi Tab hanno uno spessore di soli 8.6 millimetri, contro gli 8.8 di iPad2. Degna la prestazione anche sulla bilancia: il 10.1 pesa 595 grammi e l'8.9 pollici 470 grammi. Il nuovo iPad ha un peso di 601 grammi.
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dreamapplicazioni
DI SIMONE FIGALLI
Di seguito suggeriamo una serie di nuove applicazioni utili e divertenti da scaricare gratuitamente sul tuo apparecchio attraverso il QR code
QR Reader
Discover Apps
Tuneln Radio
Sound Hound
Groupon
Per leggere un codice QR è sufficiente inquadrarlo con la fotocamera del tuo cellulare dopo aver aperto l’applicazione.
Una cartina interattiva del mondo delle applicazioni. Si possono esplorare e scoprire in modo semplice nuove applicazioni.
Ascolta e registra più di 50 mila stazioni radio sulle frequenze locali AM/FM.Tutto questo in qualsiasi parte del mondo.
Stai ascoltando una canzone in radio che ti piace, ma non conosci il titolo?Utilizza Sound Hound a avrai tutte le informazioni.
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Lettura della Mano
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Google+ è il nuovo social network di Google pronto a competere con Facebook. Gestisci i tuoi rapporti tramite le cerchie.
Disputa avvincenti partite nelle spiagge più belle del mondo. Previsto il m u l t i p l aye r, gamecenter e bluetooth.
Realizza foto artistiche in pochi passaggi. Converti in bianco e nero e gioca con i colori solo nelle aree che ti interessano.
La chiromanzia è l'arte d'interpretare la propria personalità attraverso il palmo della mano. Leggi da solo la tua mano.
Sari tu a costruire il villaggio dei Puffi. Espanditi, tieni d’occhio il raccolto e tieni a bada il tremendo Gargamella.
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DI ALESSIO MORRA
Super Mario Bros (13/9/1985) Nel settembre 1985, in Giappone e negli Stati Uniti, la Nintendo lancia "Super Mario Bros" ideato da Shigeru Miyamoto. Il videogioco, che solo nell’87 arriva in Europa, ha venduto oltre 40 milioni di copie, record battuto nel 2009, sempre da un gioco Nintendo, "Wii Sports". Super Mario, che ha avuto una decina di spin-off, vede protagonista il baffuto omino che con la sua tuta blu da elettricista deve superare un enorme numero di prove o come si diceva una volta di quadri, al fine di centrare il suo obiettivo. L’enorme successo ha dato al format anche una trasposizione cinematografica nel 1993.
Arrivano le Emoticon (19/9/1982) All’inizio degli anni ’80 nascono le emoticon, le cosiddette faccine utilizzate nei principali programmi di messagistica virtuale. La nascita è controversa. Si dice che già nel 1979 un certo Kevin MacKenzie in una e-mail agli iscritti di MsgGroup avesse parlato di emoticon. Ma fonti attendibili della University Carnegie Mellon di Pittsburgh, sostengono che il primo ad usare le emoticon, il 19 settembre 1982, è stato Scott E. Fahlman, utilizzando uno smile per sottolineare l’ironia di una sua frase.
La Sacra Sindone viene portata a Torino (15/9/1578) Secondo la tradizione la Sindone è il lenzuolo in cui Gesù è stato avvolto dopo la morte. Sulla reliquia è visibile l’immagine di un uomo che porta segni di maltrattamenti e torture. La sua storia documentata comincia il 20 giugno del 1353, quando il cavaliere Goffredo di Chany donò il lenzuolo alla collegiata di Lirey. Una sua discendente circa mezzo secolo dopo se lo riprese per poi cederlo ai Savoia. Questi ultimi, dopo averla custodita a Chambery, la portarono a Torino, città in cui rimase fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale. In quel periodo, infatti, la Sindone venne trasferita nel Santuario di Montevergine, per poi ritornare nel capoluogo piemontese subito dopo la fine del conflitto. Le esposizioni pubbliche della Sindone sono chiamate ostensioni, le ultime avvenute nel 1978, 1998, 2000 e 2010.
13 settembre
15 settembre
19 settembre
Nasce Sophia Loren (20/9/1934) Nata a Roma, Sofia Villani Scicolone trascorre la sua infanzia a Pozzuoli. Nel ’50 a Miss Italia vince il premio come Miss Eleganza. L’anno successivo lavora in radio con Corrado nel programma "Rosso e nero", periodo in cui incontra Carlo Ponti, che sposerà in Francia nel 1966. Dopo "Africa sotto i mari" e "Due notti con Cleopatra", arriva il primo ruolo importante in "L’oro di Napoli", film di Vittorio De Sica. Dopo "Pane, amore e…", Sophia vola ad Hollywood e inizia a lavorare al fianco di Cary Grant e Frank Sinatra. Nel 1962 vince l’Oscar per "La ciociara". Indimenticabili sono i film con Marcello Mastroianni, tra i quali "Ieri, oggi e domani", "Matrimonio all’italiana" e "Una giornata particolare". Nel 1991 l’Academy di Hollywood le assegna l’Oscar alla Carriera. Recentemente ha doppiato il personaggio di "Mamma Topolino" nel film Pixar “Cars”.
Le Quattro giornate di Napoli (27-30/09/1943)
Schumacher riporta il Mondiale alla Ferrari (8/10/2000) Vincendo il Gp di Suzuka, Michael Schumacher, dopo ventuno anni, porta la Ferrari a vincere il Mondiale. Schumacher è stato il primo e unico pilota capace di vincere cinque titoli Mondiali consecutivi nella storia della Formula 1. Il tedesco, già campione del mondo con la Benetton (’94 e ’95), giunge in Ferrari nel ’96. Perde all’ultima gara il titolo nei due campionati successivi. Nel ’99 in un incidente a Silverstone si rompe una gamba e perde parte della stagione. Dal 2000 al 2004 è imbattibile e stabilisce ogni tipo di record. In totale con la Rossa ha vinto 91 Gp.
L’8 settembre 1943 Badoglio firma l’armistizio. In Italia regna il caos. I tedeschi da alleati diventano nemici. Nei giorni successivi i nazisti mettono a ferro e fuoco Napoli. L’obiettivo è la distruzione della città. Alcuni responsabili delle forze armate italiane fuggono, mentre altri si alleano con i tedeschi, che proclamano lo stato d’assedio per la città. La situazione diventa insostenibile per la popolazione napoletana. I combattimenti hanno inizio il 27 settembre. La gran parte dei quartieri della città, nonostante la disparità di forze, si batte con forza. Il terzo giorno di combattimento è il più duro. Quando i civili arrivano il primo ottobre, trovano la città partenopea già libera. Napoli è stata la prima, tra le grandi città europee, ad insorgere contro l’occupazione nazista. Per le sue “Quattro giornate", alla città di Napoli è stata conferita la medaglia d’oro al valor militare.
20 settembre
27-30 settembre
8 ottobre
Dario Fo vince il Premio Nobel (9/10/1997) Il 9 ottobre 1997 l’Accademia svedese assegna il Nobel per la Letteratura a Dario Fo. Questa la motivazione: "Fo, seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere, restituendo la dignità agli oppressi". In poche righe, non è facile parlare di Fo (nato Sangiano il 24 marzo del 1926), sesto e per ora ultimo italiano ad aver ricevuto tale riconoscimento. Negli anni ’50 è già a teatro. Numerosissimi gli spettacoli portati in scena con la moglie Franca Rame. L’anticonformismo e la satira nei confronti della politica e della Chiesa rappresentano solo una parte del suo infinito repertorio. "Mistero Buffo" è la sua opera più nota, in cui ha rivalorizzato il "Grammelot".
Primo lancio con il paracadute (22/10/1797) Leonardo da Vinci ha ideato il primo paracadute nel quindicesimo secolo. Il vero inventore del paracadute, però, è Andrè-Jacques Garnerin e il suo primo lancio risale al 22 ottobre 1797 sul Parc Monceau a Parigi. Quel giorno nessuno avrebbe scommesso sulla riuscita dell’impresa, realizzata da una mongolfiera a 900 metri d’altezza in presenza di una grande folla di curiosi. Sempre nel mese di ottobre, ma nel 1799, la sua amata Jeanne Geneviève Labrosse, è la prima donna a lanciarsi con il paracadute. Ed è proprio Jeanne che l’11 ottobre del 1802 deposita a nome del marito il brevetto del paracadute.
Il migliore di sempre (30/10/1960) A Lanus nasce il più grande calciatore di tutti i tempi, Diego Armando Maradona. El Pibe de Oro è già un fenomeno da ragazzino, nell’intervallo delle partite. Diego delizia spettatori estasiati, con tiri fantastici. Dopo aver giocato e vinto con Argentinos e Boca Juniors, passa al Barcellona. L’esperienza non è positiva a causa di un terribile infortunio. Il 5 luglio 1984 Maradona entra per la prima volta al San Paolo. Nel giro di un anno vince da solo il Mondiale, in Messico, con l’Argentina e porta il primo Scudetto all’ombra del Vesuvio. Con Maradona il Napoli vive un periodo d’oro. A Stoccarda nel 1989 il Napoli di Maradona vince la Coppa Uefa. È il primo trionfo europeo. Mentre nel 1990 gli Azzurri conquistano il secondo Scudetto. Oggi, dopo aver guidato nel Mondiale Sudafricano l’Argentina, Diego allena a Dubai.
Giuseppe Moscati diventa Santo (25/10/1987) Nato a Benevento nel 1880, Giuseppe Moscati appena diciassettenne s’iscrive alla Facoltà di Medicina, laureandosi nel 1903. All’inizio della sua carriera si divide tra la ricerca medica, i suoi pazienti e le sue giornate interminabili. Appena sveglio andava a visitare gli indigenti dei Quartieri Spagnoli, poi continuava il suo lavoro in ospedale ed infine terminava con i pazienti nel suo studio. Pur rimanendo a Napoli, è stato significativo il suo apporto nella prima Guerra Mondiale. Il medico Santo, infatti, pur di restare vicino ai sui pazienti, rinunciò all’insegnamento universitario. Morì nel 1927. Nel 1975 ricevette la beatificazione da Papa Paolo VI e nell'ottobre del 1987 Giovanni Paolo II lo proclamò Santo, in seguito alla miracolosa guarigione dalla leucemia di un ragazzo napoletano.
9 ottobre
22 ottobre
25 ottobre
30 ottobre
ORIZZONTALI: 1. Operaio imbarcato - 9. L’inizio dello sketch - 11. Delimita la proprietà - 12. Palmipide dall’ottimo fegato - 13. Sfiorare accostandosi - 14. Diede i natali ad Abramo - 15. Bosco di alni - 16. Il Levante - 17. Contraddistingue il prodigio - 18. , Mancare, contravvenire - 20. Si usano per colle e appretti - 22. Il fiume italiano più lungo...e più corto - 23. Taccagne, grette - 26. Si ricevono nella calca - 28. Ava, lontana antenata 31. Impediscono le sfilacciature - 32. I pronipoti di Dardano - 33. Costituiscono la catena - 35. Sacro Romano Impero - 36. Il profeta segato in due dal re Manasse - 37. Relativa a un osso del bacino. VERTICALI: 1. Provincia del Sudafrica - 2. Serve al radiotecnico - 3. Il più vasto è il Pacifico - 4. Verbo da apostati - 5. In modo completo - 6. Sono contrapposti ai rotori - 7. Sconfisse il generale Custer 8. Una finta ragione - 9. Piccolo veicolo monoposto - 10. Coda di castoro - 12. Non ne ha l’amore 13. È più basso del re - 15. Abbatte il pugile (sigla) - 16. Dileggiati, presi in giro - 18. Merenda all’aperto - 20. La storica capitale dell’Artois - 25. Bagna Saratov e Samara - 27. Veloci e scattanti - 28. Veniva detta anche triregno - 30. I frutti d’oro delle Esperidi - 31. Due volte per chiarire - 32. Comprendono gli egiziani - 34. Sono in chiaro.
Il passeggero a bordo di un taxi richiama il conducente toccandogli la spalla. Questi lancia un urlo atroce, perde il controllo della vettura, manca di poco un pullman, sbatte contro un marciapiede e si ferma a pochi centimetri da una vetrina. Dopo un paio di secondi di silenzio il passeggero si scusa con imbarazzo. E il tassista replica: “No, sono io che mi devo scusare, vede oggi è il mio primo giorno di lavoro come tassista... negli ultimi 25 anni ho guidato un carro funebre...”
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dream m a g a z i n e 25
Il sudoku è un gioco di logica inventato, si dice, dal matematico svizzero Eulero, ma che deve il suo nome al grande successo che ha avuto in Giappone (Su vuol dire “numero” e doku “singolo”). COME SI GIOCA: bisogna inserire i numeri dall’1 al 9 facendo attenzione che essi compaiano una sola volta per ogni riga, per ogni colonna e per ogni riquadro.
i ponti COME SI GIOCA: ogni cerchietto con un numero rappresenta un’isola. L’obiettivo è collegare ogni isola con ponti orizzontali e verticali in modo che abbia un numero di ponti corrispondente al numero dato e si formi un percorso che colleghi tutte le isole. Attenzione: si possono tracciare massimo due ponti tra due isole e i ponti non possono attraversare le isole o altri ponti.
le differenze
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Osservate le due vignette e individuate almeno dieci piccoli particolari differenti
Cosa aspetti? Il gioco è già iniziato...
- è un talento naturale.
lo spazio delle freddure
il labirinto del Minotauro
Qui giace Napoleone! Cioè, non tutto... ma una BONAPARTE!” Cesare al Rubicone: Centurioni! Il DADO è tratto! Avanti, miei BRODI!
1. La Transilvania è una regione geografica che si trova in: (Bulgaria - Serbia - Albania Romania )
Perché il bradipo nelle foto appare sempre triste? Perché non fa mai a tempo a ridere! Sapete dove vanno a studiare i granchi? Sui banchi di sabbia! Sapete cosa fanno un gruppo di avvocati cinesi a Natale? - I legali...
Vieni catturato e ti risvegli all’interno del labirinto del Minotauro. La tua posizione è indicata dalla stella rossa, cerca l’uscita e sfuggi alla fame del mostro.
il Mito Usa il QR code per saperne di più sul Minotauro e Arianna.
BUONO: Tua moglie non ti parla... CATTIVO: - Perché vuole divorziare... PESSIMO: - Lei è un avvocato.
°°° 3. Se si aggiungesse 7 al doppio di un numero, si otterrebbe il triplo del numero considerato. Quale è il numero? (4 - 7 6 - 5) °°° 4. Quale delle seguenti è l’ortografia corretta? (soquadro socquadro - soccuadro - soqquadro)
Come disse lo gnomo alla gnoma: "Gnamo?"
il filo di Arianna Come si chiamano i fotografi dell’attuale Papa? - Papa-Ratzi!!! "Sei una ragazza dolcissima", come disse il cannibale.
°°° 5. Dove si trova il famoso complesso scultoreo Il gruppo del Laocoonte? (nei Musei Vaticani - agli Uffizi - al Palazzo Reale di Milano - a Capodimonte) °°° 6. Che cosa studia la “Palinologia”? (il moto casuale delle palline - il polline - resine fossili - il passaparola)
Quante donne hai avuto? - Mah... una trentina... - Così tante?!? - No... era di Trento! Villaggio dei cannibali, la mamma alla figlia: - Oggi tuo padre ha catturato più di 1000 uomini; domani ti faccio la pasta con i piselli!!!
°°° 2. La legislatura è: (il complesso delle norme del diritto romano - la durata in carica del Presidente del Consiglio - il periodo compreso tra l'elezione e lo scioglimento delle Camere - una sezione della Corte costituzionale)
°°° 7. L’espressione “memoria volatile” indica: (il disco fisso il floppy disk - la pen drive - la RAM)
Congiungete con un tratto di penna i punti da 1 a 75
°°° 8. Islamabad è la capitale di quale nazione? (Pakistan Afghanistan - Iran - Iraq)
dream m a g a z i n e 27
oroscopo
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Marte vi garantisce il suo appoggio fino alla fine del mese di ottobre. Potrete contare sulla forza di volontà e sul coraggio per superare degli ostacoli e chiudere delle situazioni in sospeso. Questo è il periodo giusto anche per prendervi cura di voi stessi, attuate un programma di prevenzione.
È tempo di reagire amici del Toro. Dovrete munirvi di una grande forza d’animo e risolvere tutti i problemi. Se in ambito lavorativo c’è da tirare il carretto, in quello sentimentale ci sarà un’ondata di dubbi e litigi, resi eccessivi anche dall’opposizione di Marte. Fate attenzione e portate ancora un po’ di pazienza.
Vi aspetta un periodo di grandi soddisfazioni. Ciò che farete vi soddisferà pienamente e sarete in grado di godere anche delle gioie della vita. Si consiglia in questo periodo di tenere sempre sotto controllo la salute. In amore storie turbolente travolgeranno i single, mentre per le coppie in vista aria di litigi.
Sarete protagonisti di un vortice di cambiamenti, da cui ne uscirete vincenti. A parte un pizzico di nervosismo, sarete per tutto il periodo, energici e vitali, come non lo siete mai stati nell’ultimo periodo. Mi raccomando, sia in amore che nel lavoro, prendere iniziative concrete e non arenatevi di fronte agli ostacoli.
Sarà un periodo in cui vi fermerete a pensare, con nostalgia, all'estate ormai andata. Ma con la vostra determinazione ed energia, potrete dare una svolta decisiva alla vostra vita, facendo delle scelte importanti che condurranno a salti di qualità sia nel privato sia in ambito professionale.
Vi aspetta un periodo di spensieratezza e grande serenità per voi del segno della Vergine. Stimoli nuovi vi spingono verso iniziative importanti e innovative in campo professionale. In amore vi troverete protagoniste di una vicenda da brivido. Occhio alla forma fisica, regolarizzate orari e abitudini.
Sarete energici e produttivi nel perseguire gli obiettivi e nel costruire qualcosa di solido per il futuro. In amore non mancheranno i momenti di calda intimità, l'atmosfera sarà tutt'altro che noiosa. Un periodo da dedicare interamente alla cultura, alla cura del corpo e allo shopping sfrenato.
L'amore, in primo piano, sarà percorso da turbamenti e inquietudini scatenati da passione, orgoglio e gelosia. Coltivando l'arte della pazienza troverete una via di uscita. Grazie ad una profonda auto-analisi, potrete scoprire cose di voi stessi che non conoscevate o che non avete mai voluto ammettere.
Con Marte al vostro fianco sarà facile appianare le questioni che avevate ancora in sospeso. Sul campo lavorativo sarete molto convincenti, ma dovrete fare molta attenzione, però, a non imporre le vostre idee. Per quanto riguarda l'amore, non sarà di questi tempi tenerezza, ma passione allo stato puro.
Venere e Mercurio in Scorpione riportano al vertice la passione. I cuori solitari non lo rimarranno a lungo. Sarà un periodo stimolante per l'ambizione. Combattività, intelligenza e diplomazia saranno le armi vincenti per abbattere gli ostacoli. Musica e sport saranno l'occupazione per combattere lo stress.
In amore sarete impazienti e pretenziosi nei confronti del partner. Per i single, occhio alle attrazioni fatali, c'è il rischio di delusioni. Nel lavoro non mancheranno intraprendenza e creatività. Quanto alla salute, occhio alle tensioni e ai disturbi del sonno. Ricorrete a rimedi naturali.
Sarà un periodo in cui saranno rilanciate le vostre speranze e realizzati i più arditi desideri d'amore. Si profila un mese di contatti proficui, idee brillanti, collaborazione costruttiva per chi lavora in team. Con il morale alle stelle e una vitalità degna dei momenti migliori, potrete fare tutto ciò che vi andrà a genio.
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Ditelo a Polly DI ROBERTA D'AGOSTINO
I servizi per gli amici a quattro zampe sono sempre più numerosi. Così, dopo aver parlato dei néko-café e dei baubeach, su questo numero parleremo del Toutou Bar, ristorante solo ed esclusivamente per cani, e della leishmaniosi, una malattia parassitaria che può colpire gli animali nel periodo che va da maggio a ottobre. diteloapolly@gmail.com
Malattie nei cani:
Leishmaniosi
Nasce il Toutou Bar E se per caso l’amore smisurato per i quadrupedi portasse un uomo a chiudere il suo locale per aprirne uno per soli pelosi? Succede a Bruxelles dove Bernard Schol chiude il suo ristorante per aprire il Toutou Bar, un locale dedicato a soli cani, come si può facilmente desumere dal nome (“toutou”, infatti, in francese significa “cane”). Il paese delle meraviglie canino è situato in una location incantata, in un padiglione del 1745, nel parco Wolvendael di Bruxelles. Schol è stato spinto a cambiare la destinazione d’uso del suo locale perché ha notato che tante persone che portavano a passeggio nel parco il proprio cane, entravano nel suo locale per chiedere qualcosa da bere per i loro amici a quattro zampe. Il signor Schol, un estimatore dei cani, ha inventato anche la Pique Nique Box, cioè la scatola da pic nic da portare, in un due varianti da 5 e 7 euro con regalino per cane annesso. La fantasia dell’istrionico padrone di casa non finisce qui: ha ideato, infatti, anche feste di compleanno per cani, declinate in innumerevoli varianti. Ovviamente anche l’uomo è ben accetto al Toutou Bar. Può consumare e bere qualcosa, mentre i loro animali mangiano e giocano nel giardino del locale. I cibi serviti sono tutti biologici, altamente digeribili, senza sale o zucchero.
La leishmaniosi è causata dal parassita Leishmania Infantum trasmesso dalla puntura di piccoli insetti, i flebotomi (pappataci), che in Italia sono generalmente attivi da maggio a ottobre. Oltre al già citato flebotomo, i parassiti che trasmettono questa malattia sono la zecca comune (zecca marrone del cane), la zanzara comune e quella tigre, e la zecca dei boschi. Un tempo la malattia era presente solo al centro e nel sud Italia, soprattutto nelle aree litoranee, ma da una decina d’anni sono stati registrati nuovi focolai anche in molte aree del nord. Si tratta di una malattia cronica che comporta danni progressivi al cane ed è quindi necessario individuare i soggetti malati e provvedere con rapidità al loro trattamento. La leishmaniosi è una malattia che può essere trasmessa anche all’uomo e per la sua pericolosità e diffusione viene monitorata dal Servizio Sanitario Nazionale. I sintomi da tenere particolarmente sotto controllo nel cane sono: abbattimento, gonfiore ed estremo dolore alle articolazioni, diminuzione dell’appetito, sanguinamento dal naso, dimagrimento, alterazione del pelo, alterazioni a carico dell’occhio, crescita anomala delle unghie. Per i cani che vivono nelle aree endemiche e per quelli che in estate si sono recati in zone a rischio è importante eseguire ogni anno un test di controllo presso il medico veterinario, così da verificare se l’animale è stato infettato. dream m a g a z i n e 29
GIANCARLO GIANNINI
A NAPOLI DEVO QUELLO CHE SONO DIVENTATO OGGI Una carriera degna di successi e riconoscimenti quella di Giancarlo Giannini. L'attore, doppiatore e regista italiano, che ha interpretato in maniera magistrale ruoli diversi tra loro, utilizzando anche numerosi dialetti, sia meridionali che settentrionali, deve la sua formazione artistica a Napoli. L'artista ligure, tra i più dotati e apprezzati del panorama italiano, ha vissuto nel capoluogo campano dagli otto ai diciannove anni. È in questa città, da lui stesso considerata "fucina straordinaria di inventiva e di capacità espressiva", che Giannini ha concepito l'idea di farsi strada nel mondo dello spettacolo e del cinema. In questo periodo è alle prese con "Ti ho cercato in tutti i necrologi", di cui cura anche la regia e che dovrebbe uscire al cinema entro la fine dell'anno. DI VIRGINIA MARESCA
Parliamo della sua infanzia, ma soprattutto degli esordi. Cosa ricorda del periodo in cui ha soggiornato a Napoli? «Devo tutto a Napoli, una fucina straordinaria di inventiva e di capacità espressiva. Ci ho vissuto dagli otto ai diciannove anni. Ricordo il periodo della scuola, le mie lunghe passeggiate. Tornavo sempre verso le 18 a casa. La mia scuola si trovava a Piazza Garibaldi e per arrivare a casa nella zona di Fuorigrotta mi spostavo in metro, anche se molto spesso, lo confesso, mi incamminavo a piedi per le strade della città. Ogni giorno scoprivo delle cose straordinarie. È stata Napoli a farmi diventare attore, i suoi suoni, il suo dialetto, i suoi colori, le sue bugie, il motore di continuare ad andare avanti, questa forma di rappresentazione bellissima.» Lei ha avuto la fortuna di lavorare con grandi maestri 30
del cinema... «Ho avuto molta fortuna nell'incontrare sul mio cammino grandi personaggi della cinematografia italiana. Ricordo bene Majano con cui ho fatto "David Copperfield" e "E le stelle stanno a guardare", due lavori che mi hanno dato grande successo e visibilità. Poi, Lina Wertmuller, Luchino Visconti, Mario Monicelli, davvero tanti, ed ognuno ha saputo regalarmi un'emozione diversa.» Di recente ha ritirato un riconoscimento alla carriera in occasione del Premio Troisi. Ha mai avuto modo di conoscere Massimo? «Ci siamo incontrati in diverse occasioni. La prima volta l'ho visto a Cannes. Massimo disse: "tu sei più fortunato di me, perché riesci a interpretare diversi personaggi, mentre io sono costretto a fare sempre lo stesso". Gli risposi che se fosse stato
per me avrei fatto molto volentieri non solo "Ricomincio da tre", ma anche da quattro, da cinque e via dicendo. Gli feci anche l'esempio di Charlie Chaplin, che pur interpretando sempre il personaggio del vagabondo con bastoncino e baffetti, era considerato un grande. Ma nonostante le mie considerazioni, insisteva col dire: "sei più fortunato tu". Troisi sapeva raccontare le storie in senso più popolare. Aveva un dono straordinario, una capacità comunicativa quasi naturale, che un po' si differenzia dalla mia. Oggi, a distanza di anni, ancora qualcosa ci lega. Roberto Perpignani, infatti, che si è occupato del montaggio del film "Il Postino", in questo periodo è impegnato con il mio ultimo film "Ti ho cercato in tutti i necrologi - I Looked in Obituaries", di cui curo anche la regia.» Lei che rappresenta degnamente il settore cinematografico del nostro paese nel mondo, ci spieghi perché il cinema italiano arriva a novanta e non fa mai cento? «Magari arrivasse a novanta! Forse prima ci arrivava. Sono cambiate tante cose: la televisione ha rovinato tutto, ha cambiato il modo di raccontare l'immagine, ha abituato il pubblico alle pause pubblicitarie. Il cinema non è così. I tempi televisivi sono molto veloci. Oggi pensa-
«Oggi i produttori pensano di fare cinema applicando i tempi televisivi... bisogna imparare a guardare le immagini, quelle fatte bene costano» no di far cinema applicando i tempi televisivi. I produttori pensano di fare con pochi soldi un buon film. Bisogna imparare a guardare le immagini. Se si osservano i film del passato, ci si rende conto che l'immagine è diversa e costa se fatta bene.» L'incontro con la regista Lina Wertmuller ha segnato una tappa fondamentale nella sua carriera. Periodo in cui sono nati alcuni dei suoi personaggi più celebri. Ci saranno altre collaborazioni in futuro?
«Mai dire mai. Per il momento sto terminando il mio ultimo film, che spero arrivi al cinema per la fine dell'anno. "Ti ho cercato in tutti i necrologi" è un prodotto filmico fatto con rigore, come nel passato. Mi aspetto che il pubblico lo apprezzi.» Negli anni è riuscito a interpretare personaggi diversi tra loro, utilizzando dialetti sia meridionali che settentrionali. Cosa fa prima di calarsi in un personaggio? «Dietro ogni personaggio c'è
uno studio. Occorre munirsi di pazienza, costanza e tanta volontà, non bisogna mai dire di non essere in grado di fare una cosa. Forse il segereto consiste nel vedere il mio lavoro come un gioco e il divertimento è riuscire a cogliere le diverse espressività di un personaggio. Attirare il pubblico, cercare di dialogare in un modo diverso per portarlo a seguire la tua favola, non è facile. C'è bisogno di abnegazione, coraggio e tanta forza di volontà.» dream m a g a z i n e 31
dreamcinema
DI ROSARIO PERONE
PUFFI
Cowboys & Aliens Jon Favreau dirige un western fantascientifico che riporta in primo piano Harrison Ford e Daniel Craig. Quest’ultimo è stato ingaggiato dalla Universal dopo che Robert Down Junior aveva lasciato il progetto, poiché insoddisfatto di come gli sceneggiatori avessero costruito il suo personaggio.
in 3D
Chi di noi da bambino non ha mai visto un episodio dei mitici folletti blu inseguiti dal feroce Gargamella? La tecnologia 3d ha spinto i vecchi produttori del cartoon a crearne una versione ultramoderna ambientata nei giorni nostri invece che nel Medioevo.
RAOUL BOVA impegnato fra cinema e tv Si prospetta un futuro senza vacanze per Raul Bova, che sta facendo un centro dietro l’altro fra grande e piccolo schermo. L’attore nell’arco di pochi mesi si troverà impegnato in quattro set. Dopo le riprese di "Ultimo 4”, la fiction antimafia che dopo sette anni ritorna e in cui Raoul mantiene il ruolo del Capitano Di Stefano, tra settembre e ottobre sarà impegnato nei seguiti della fiction televisiva “Come un delfino” e nella commedia per il grande schermo "Immaturi". Il tutto si coronerà con la partecipazione al prossimo film di Michele Placido dai particolari ancora da definire. Dalle poche informazioni trapelate l’unica certezza è che si tratta di un thriller internazionale prodotto da Canal plus.
Roberto Benigni protagonista nel prossim o film di A llen Dopo aver ufficializzato che il prossimo film di Woody Allen è stato girato a Roma, possiamo dare anche la conferma che il protagonista della nuova commedia del prolifico regista newyorchese sarà Roberto Benigni. Allen oltre ad aver sottolineato la sua emozione nel lavorare con uno delle più grandi maschere contemporanee, ha affermato che il suo prossimo progetto cinematografico sarà intitolato "Decameron". 32
THIS MUST BE THE PLACE un film di Paolo Sorrentino Il film di Paolo Sorrentino, uno dei più apprezzati al Festival di Cannes, è stato realizzato con un budget di 28 milioni di dollari. Racconta la storia di un divo del rock (interpretato da Sean Penn) che ritiratosi dalle scene, decide di andare alla ricerca dell’uomo che ordinò l’esecuzione di suo padre durante la seconda guerra mondiale.
Cose dell ’altro mondo Francesco Patierno è un autore da seguire, poiché da buon figlio della commedia all’italiana riesce a trattare ogni volta temi drammatici con toni leggeri. In "Cose dell’altro mondo" si occupa del precariato e della scarsa integrazione degli extracomunitari nel nostro paese. Il film si appoggia sulle interpretazioni di due attori molto amati dal pubblico: Abatantuono e Mastandrea, capaci di incarnare perfettamente la commedia a sfondo drammatico.
Boxoffice 3D il film dei film È il primo vero film italiano in 3d, ma soprattutto è la prima vera parodia demenziale italiana ai danni dei più famosi film americani. Siete pronti a vedere Ezio Greggio in strepitosa forma, massacrare "Il signore degli anelli", "Il codice da Vinci", "Twilight", "Il gladiatore" e tutta la saga di Harry Potter?
The debt "The debt" è un film diretto da John Madden, versione americana dell'originale israeliano del 2007 diretto da Assaf Bernstein. L’originale faticò a trovare distribuzione a causa delle feroci critiche internazionali che risparmiano pochi paesi occidentali. Il film, la cui uscita nelle sale è prevista per novembre, vede nel cast Helen Mirren e Sam Worthington, Tom Wilkinson, Jesper Christensen e Jessica Chastain.
Martin Scorsese e Lars Von Trier
danno vita a 5 variazioni
Il regista danese Lars Von Trier non è famoso solo per la sua genialità visiva, ma anche per i suoi commenti poco simpatici su tematiche attuali. Dopo essersi fatto riempire di critiche dalla stampa di tutto il mondo per aver esternato la sua simpatia nei confronti di Hitler, il regista di “Dancer in the dark” ha sfidato Terence Malick, B e r n a r d o Bertolucci, Woody Allen e Martin Scorsese, girando la stessa scena cinque volte in maniera diversa. Dei quattro nomi citati solo Martin Scorsese ha confermato di aver accettato la sfida di Von Trier.
L’ a l b a d e l p i a n e t a delle scimmie Il capolavoro fantascientifico firmato da Franklin Schaffner nel 1968 è diventato un franchising a tutti gli effetti. In questo nuovo episodio della saga, saranno messe in luce le cause che hanno generato il famoso pianeta abitato dalle scimmie. Si può tranquillamente definire una sorta di genesi esplicativa degli episodi che verranno a seguire.
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SAL DA VINCI i miei trentacinque anni di carriera Un'estate all'insegna del live per Sal da Vinci. Eclettico personaggio teatrale ed eccellente artista musicale, con lo spettacolo “IO+VOI=NOI”, ha accompagnato con le sue performance, uniche nel suo genere, le calde serate estive. Reduce dal successo di “Napoli, chi resta e chi parte”, uno spettacolo di Giuseppe Patroni Griffi basato su due atti unici di Raffaele Viviani, portato in scena per la prima volta dopo 40 anni, Sal festeggia l'anniversario dei suoi trentacinque anni di carriera. Anni in cui l'artista partenopeo ha cercato di imporsi nel difficile mercato discografico, con un risultato più che soddisfacente. DI NADIA IACOMINO
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“Napoli, chi resta e chi parte” è tra i testi più rappresentativi del teatro napoletano. Quali sono state le emozioni? «È stata un’emozione bellissima. Inizialmente l’ho vissuta prima come un gioco e subito dopoo come una sfida, perché mi sono dovuto confrontare con sei personaggi diversi, interpretando, per la prima volta, un testo di Raffaele Viviani e lavorando con Armando Pugliesi che, per me, è stata un’esperienza meravigliosa. Una compagnia di attori bravissimi che mi ha dato la possibilità di vedere Viaviani da un’altra angolazione.» Massimo Ranieri ed Angela Luce sono i predecessori di questa piece teatrale. Erano presenti anche loro alla prima? «Purtroppo no. Con Massimo Ranieri ci siamo sentiti al telefono, era impegnato con le riprese di “Napoli milionaria”. Angela Luce, purtroppo, non ho avuto il piacere di vederla durante le repliche, ma mi auguro di poterla incontrare presto.» Questo testo di Viviani pone l’attenzione su temi attualissimi, quali il degrado, la prostituzione, la delinquenza e soprattutto le difficoltà che hanno i giovani di oggi a trovare lavoro, costretti ad emigrare. «Questo prova che la situazione non è cambiata. Prima c’erano meno divertimenti, oggi, i ragazzi avvertono obbligatoriamente l’esigenza di trovare un lavoro. Fortunatamente non c’è più la disperazione di una volta, ma nonostante tutto, in ogni parte del mondo c’è ancora tanto disagio.» Questo spettacolo ha inaugu-
rato una nuova campagna benefica per i bambini del reparto di pediatria del Monaldi. Continua il tuo impegno sociale attraverso queste gare di beneficenza. «Ho curato una decina di campagne sociali in questo periodo. Prossimamente, ne porterò avanti un’altra per “Trame Africane”. Sto seguendo anche un progetto per un mio carissimo amico di Telese. Stiamo raccogliendo dei fondi per la costruzione di un ospedale e una serie di pozzi potabili nei villaggi. È già riuscito a salvare tanti bambini da malformazioni. È un
«Spesso torno indietro nel tempo e ricordo simpaticamente questo tenero divertimento di fare l’artista, iniaziato in famiglia quasi come gioco istintivo» uomo importante, straordinario. L’ho definito un missionario del futuro. Una di quelle gocce di stelle che cadono sulla terra, che fanno un viaggio straordinario in mezzo a noi e che danno la possibilità a chi è distratto, di vedere tante realtà diverse.» Di recente hai ritirato in occasione del Premio Massimo Troisi il riconoscimento ai 35 anni di carriera. «Sono passati diversi anni. Spesso torno indietro nel tempo e ricordo simpaticamente questo tenero divertimento di fare l’artista, iniziato in famiglia quasi come gioco istintivo. Poi negli
anni, è diventato una vera esigenza di cui oggi non potrei fare a meno.» Restando sempre in tema Troisi, ques'anno hai avuto l'onore di aprire la XVI edizione della kermesse. Se dovessi dedicare una canzone a Massimo, quale sceglieresti? «Forse gli dedicherei “Tu sì na cosa grande”, perché credo, grazie alla sua geniale complicità, che rientri nell’Olimpo dei grandi, proprio come Totò ed Eduardo De Filippo.» Il filo conduttore del tuo ultimo spettacolo è il mare, che fa sia da scenario a loschi traffici illegali sia da fonte di speranza verso nuove opportunità di riscatto. Se volessi usare il mare come metafora, cosa affonderesti nel tuo mare e cosa vorresti vedere riaffiorare dalle onde? «Il mare è sinonimo di libertà. Non affonderei nulla! Perché già abbiamo dei fondali che stanno “inguaiati” (sorride divertito n.d.r.). Forse cercherei di cambiare il nostro atteggiamento al di là delle metodiche del “produrre-buttare”. Se invece dovessi scegliere un sogno da vedere realizzarsi tra le onde, desidererei di sentir parlare di Napoli in modo diverso. Respirare un’altra aria. È un periodo abbastanza difficile, mi auguro di cuore che tutti assieme possiamo migliorare questa città. Non mi aspetto nulla dalla politica, dalle ideologie, dai vari “Masaniello”. Mi aspetto dai napoletani una nuova “sterzata” come riscatto personale, perché se Napoli non la salviamo noi, sarà difficile che gli altri lo possano fare.» dream m a g a z i n e 35
dreamusica
DI FABIO STILL
Laura Pausini European Tour 2012
Con oltre 40 mila biglietti venduti per le date italiane di Milano e Roma, Laura Pausini si prepara ad affrontare il nuovo tour europeo che la vedrà impegnata per il 2012. “Laura Pausini – European Tour 2012”, prodotto ed organizzato da FEP Group e Gente Music, è un evento importante per l'artista, che si prepara a festeggiare l’uscita mondiale del nuovo album prevista per il prossimo 11.11.2011: oltre 20 date in Europa che si vanno ad aggiungere agli 11 concerti evento previsti a Milano (il 22- 23-25-2628 e 29 dicembre) e Roma (31 dicembre e l’1- 3 - 4 e 6 gennaio 2012). www.laurapausini.com
Marco Mengoni...
sta arrivando
Marco Mengoni sta per tornare. La frase "sta arrivando…", pubblicata sul profilo Facebook dell'artista, ha mandato in delirio i suoi fan, che non vedono l’ora di ascoltare le sue nuove creazioni. Ai Wind Music Awards, Mengoni, dopo aver ritirato tre dischi di platino, ha annunciato in anteprima l'arrivo di un nuovo album e le due date che apriranno il nuovo tour del 2012: "Solo tour". La prima data è fissata per il 26 novembre al Forum di Assago a Milano, la seconda data è fissata il 29 novembre al Palalottomatica a Roma.
Nuovo album per Luca Carboni Anticipato dal singolo "Fare le valige", per tutti gli appassionati di Luca Carboni, esce in questo periodo il suo nuovo album di inediti su etichetta Rca/Sony Music. A cinque anni dall’ultimo disco, “… Le band si sciolgono" e a due dalla pubblicazione di “Musiche Ribelli“, arriva l’omaggio ai grandi cantautori italiani degli anni Settanta.
Carla Bruni torna tra le braccia della musica Dopo essere stata avvistata sul set del nuovo film di Woody Allen con Owen Wilson, Carla Bruni torna tra le braccia della musica. La moglie del Presidente francese Nicolas Sarkozy ha, infatti, annunciato la pubblicazione di un nuovo album, dopo "Comme si de rien n'était" uscito nel 2008. Il disco conterrà una decina di brani inediti, composti a Parigi presso la residenza che l’ex modella condivide con il marito Nicolas Sarkozy. 36
Noel Gallagher, i progetti da solista Sono trascorsi mesi dalla decisione definitiva presa da Noel Gallagher di voler continuare la sua carriera artistica senza il fratello Liam, colui con il quale ha portato gli Oasis al successo. Il cantautore e chitarrista inglese è in uscita il 18 ottobre con "Noel Gallagher’s High Flying Birds", l’ album che segna il debutto da solista, anticipato dal singolo “The Death of You and Me”. Noel ha in serbo tante sorprese per i sui fan, tra cui il tour che parte il 23 ottobre da Dublino per poi procedere a Manchester, Londra e Glasgow.
dependance Dalla collaborazione di Gianpiero Ibiza & Nick Terzo nasce un viaggio melodico destinato a far volare il dancefloor globale: SET ME FREE. Il progetto prevede la collaborazione di Gio Di Leva & Christian Cheval a.k.a. “SIDEKICK”, JOSEPH SINATRA e il progetto “ROYALDREAM”. Comprende 5 tracks: Original mix (Viaggio trance da sogno), Gianpiero Ibiza mix (House pura al cento per cento), Gio Di Leva & Christian Cheval (European dream….), Joseph Sinatra (Qui si esalta alla grande la melodia con groove 90’s style !), Royaldream (Sicuro impatto devastante elettro….traccia). Non si può parlare di Nadirah X, senza poter dire che siamo di fronte ad una vera artista. La voce che ascolterete ed i testi per lo più autobiografici, sono la testimonianza di un debutto che farà parlare a lungo. Il singolo "Here It Comes", cosi come l’intero album prodotto da Dave Stewart (Eurythmics) si avvale dell’inimitabile voce di Annie Lennox, semplicemente un capolavoro.
In Italia è diventato un tormentone grazie al jingle dello show Chiambretti Night. Il brano del danese Kenneth Bager è divenuto anche spot tv per la campagna della nuova Renault Clio ed è passato in alta rotazione su tutti i network e prime radio. L’album "Fragments from a space cadet 2" promette di proiettarlo tra le rivelazioni di questo 2011.
Gregor Salto irrompe nei dj set del bel paese Il suo nome è da sempre sinonimo di qualità. Dal sound house raffinato e dalle magistrali ritmiche che lo differenziano, Gregor Salto irrompe nei dj set del bel paese, cosi come in tutta Europa, con questo nuovissimo brano. Una grande produzione che darà ancora una volta tantissime soddisfazioni all’artista. Il pezzo “Madelana” con Anibel Fortes and Wesley Monteiro è già in alta rotazione in tutte le radio e presente in dj house Charts.
Avremmo potuto presentarvi Michael Canitrot come l’astro nascente transalpino o come il nuovo talentuoso e promettente produttore francese. Ma la sua notorietà è già ben consolidata nei club di tutto il mondo. Partendo da Parigi (sua città natale) e passando per i club più prestigiosi d’Europa, Michael Canitrot, insieme a Ron Carroll, grazie a "When You Got Love" accede a porte spalancate in tutte le playlist dance del mondo e nei dj set più energici ed Happy. La voce del co-protagonista, imprime un mood inconfondibile al brano rendendolo affabile ad ogni livello. dream m a g a z i n e 37
la nuova era di
dolcenera 38
Dal 2003 ad oggi, ne ha fatta di strada Emanuela Trane, in arte Dolcenera. La cantautrice salentina, fin dalla vittoria nella categoria "Giovani" di Sanremo con "Siamo tutti là fuori", ha sempre cercato di evidenziare il suo stile, caratterizzato dalla continua ricerca e sperimentazione musicale. Lo scorso maggio è uscito il suo nuovo album "Evoluzione della specie", undici brani scritti e arrangiati da lei, padroneggiati da un sound pop-rock dal respiro internazionale. Dopo anni di pianoforte e clarinetto, l’artista si è dedicata allo studio della batteria. Le ritmiche, infatti, hanno lasciato una profonda impronta nel nuovo lavoro di studio di Dolcenera, che in questa intervista racconta la sua nuova era. DI CRISTINA MARESCA
"Evoluzione della specie" è il frutto di un'intensa sperimentazione musicale. Ed è proprio attraverso l'ascolto di canzoni degli anni '70 che è nata la tua passione per la batteria. Perché hai deciso di studiare questo strumento e di renderlo protagonista dei tuoi nuovi brani? «Per caso, anzi per gioco. Mi hanno regalato il gioco della rock band dei Beatles con batteria, basso e chitarra ed è stato un modo diverso di riascoltare le loro canzoni dovendo concentrare l’attenzione su ogni parte musicale. Mi sono entusiasmata come una bambina e mi sono messa a studiare la batteria. Ero in fase di scrittura ed è stato naturale e spontaneo scrivere, iniziando da questo strumento fantastico che ha fatto esplodere tutta la mia voglia ritmica che provo ad esprimere anche quando suono il pianoforte.» Quali artisti ti hanno maggiormente ispirato? «Ho ascoltato tanta musica, ma soprattutto ho puntando l’attenzione sulla ritmica: veramente c’è di tutto da band come MGMT e Phoenix ad artisti storici come Thin Lizzy, dalla musica classica dell’ottocento di Franz Liszt, alle band elettro rock come Daft Punk e Nine Inch Nails, dal synth pop dei A Flock of Seagulls, all’alternative
degli OK Go.» Il tuo album è stato registrato dal vivo. Ci puoi spiegare meglio le tecniche che sono state utilizzate? «Gli arrangiamenti del basso, delle chitarre, del pianoforte e dei synth mi sono venuti con una semplicità imbarazzante, dopo aver scritto i brani partendo dalla batteria. Sono stata costretta a fare una pre-produzione e mi sono persa alla ricer-
«La cosa più stupida è sentirsi soli quando ci sono persone che ti vogliono bene, che ti sono accanto anche se non capiscono il tuo dolore» ca dei suoni degli strumenti, per cercare di avvicinarmi sempre più ai suoni che mi ballavano in testa per i brani che stavo realizzando. Anche il modo di cantare è stato pensato, già in fase di scrittura, con la voce che doveva restare quasi implosiva, a tratti meccanica, comunque emotiva, ma allo stesso tempo distaccata come se fosse una voce narrante, che poteva urlare senza lamentarsi. La successiva produzione del disco in studio ha seguito l’idea di trovare un sound
destrutturandone un altro.» "Il sole di domenica", che ha anticipato l'uscita dell'album, manifesta la voglia di esprimere la propria personalità. Quanto c'è di Emanuela in questa canzone? «La voglia di esprimersi, quella di non essere giudicati superficialmente e di combattere i pregiudizi per essere di fronte agli altri veramente se stessi. La voglia di agire, reagire e pretendere dalla realtà che ci circonda: credo siano temi di grande attualità che non mi hanno lasciato indifferente.» Da una riflessione sul complicato rapporto uomo-donna nasce "Evoluzione della specie Uomo", in cui canti l'amore come valore in estinzione da salvare... «La parola amore usata come se fosse la cura generica per qualsiasi male. La parola amore abusata e svuotata di contenuto. È un testo ironico su una base musicale molto rock. Insomma gli uomini parlano tanto d’amore ma poi ne fanno poco. Anche il sesso pensato sempre troppo spesso come una condizione primordiale, mi sembra molto attuale. Diciamo che questa condizione vale sia per l’uomo che per la donna, ma quest’ultima riesce a mascherarla mentre l’uomo è più elementare.» "Viva", "L'amore è un gioco" dream m a g a z i n e 39
e "Un passo dalla felicità"', sono brani che danno voce all'anima ed esaltano il desiderio di innamorarsi. Da quali emozioni nascono? «“Viva” guarda alla realtà che non ha futuro e che ha nostalgia del passato. Per i ragazzi non c’è un punto di riferimento, non ci sono strade e opportunità e neanche novità, perché tutto sembra già visto. La stessa Tv da anni, nella musica le cose nuove sono già sentite, la cronaca è sempre più nera nei rapporti di vicinato e familiari, la comunicazione è esplosiva per brevi periodi, poi fatti e personaggi vanno a finire nei dimenticatoi, insomma una barbarie di cose velleitarie: non è facile innamorasi del mondo e solo l’amore ci fa rivedere con entusiasmo. “A un passo dalla felicità” nasce da una storia vera: l’incontro con una ragazza di nome Katy che tempo fa mi raccontò la sua storia. Decise di lasciare la sua casa e la sua famiglia in America per vivere in Italia con la persona di cui si era innamorata, allora ancora ignara di tutto. Quando l’amore arriva ti entra dentro, ti da coraggio e ti fa vivere livelli superiori di felicità. “L’amore è un gioco” è una canzone sul perdono e nasce dall’esperienza personale. Si può dire di amare quando si ha la capacità, il coraggio e la forza di perdonare una persona. È un processo lungo e comunque la ferita rimarrà indelebile per sempre, anche se non farà più male.» "Nel regime delle belle apparenze" è un'evidente denuncia della società contemporanea. Nel testo la tua voce è un'esortazione a continuare a 40
sognare a non mollare...Con te la vita è stata molto dura? «La vita è la vita… c’è tutto dentro: ci sono incidenti, drammi, gioie, noie, momenti di serenità. La solitudine è il vero male: se si condivide ci si può rialzare, se ci si chiude dentro a un dolore è la fine. Avere delle persone al proprio fianco è fondamentale ed è una fortuna che va sfruttata per reagire e cominciare a vivere. La cosa più stupida che si possa fare è sentirsi soli quando ci sono persone che ti vogliono bene, che ti sono accanto anche se non capiscono te e il tuo dolo-
cista vive in questo modo, tutto il resto viene dopo perché la musica nasce, cresce con te, ti fa compagnia, ti fa esprimere, ti fa specchiare, ad un certo momento della vita si confonde con il tuo essere.» La sofferenza è spesso compagna della vita, ma la forza che riusciamo a trovare in noi stessi ci permette di lenire le ferite. Il brano "La preghiera di Virginia" sembra quasi un viaggio interiore nell'anima... «Mi piace molto “viaggio interiore dell’anima”, è l’espressione giusta che non riuscivo a tirare
re. La sola presenza non è inutile. Dalle persone va preso il meglio.» Per te la musica rappresenta una passione o una musa così come canti nel brano "Il tempo di pretendere"? «Passione, ossessione, dannazione, felicità, gioia, fantasia… tutte le emozioni possibili. Tutto il resto rimane all’esterno di questo centro vitale. Lo vedo in tanti amici musicisti: è una questione personale. Chi è musi-
fuori malgrado tanti tentativi. Anche il testo con quelle sentenze, quelle frasi qua e là, a volte esprime pensieri bambineschi e altre volte pensieri adulti, che sembrano venire direttamente dall’anima. È stata scritta in modo incosciente: lascio andare e solo dopo mi accorgo che ogni parola, ogni espressione ha un senso. È una cosa che mi accade in fase di scrittura e mi spaventa un po’. È una canzone contro la solitudine durante l’infanzia.»
PAOLA&CHIARA
LA DIVERSITÀ CI HA RESE UNICHE Se "Win the game" del 2007, di chiara matrice internazionale, è stato ingiustamente sottovalutato, "Milleluci", l’album della rinascita, sembra riscattarlo. Miracoloso quel suo rivelarsi della parola nella nota giusta, nella melodia più vera. Con la loro ultima fatica discografica Paola & Chiara resistono al mutare delle mode, anticipandole e trasformandosi continuamente pur restando se stesse, perfezionano la loro tecnica e lavorando come stacanoviste alla ricerca di effetti inconsueti. Non c'è dubbio, le sorelle della canzone italiana ad ogni nuovo disco si spingono in un viaggio avventuroso midcult, tra raffinate musicalità e aspri ritmi rock con testi di intense spinte emozionali. DI NICOLA GAROFANO
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Milleluci sembra racchiudere i lavori precedenti: cori aperti, sonorità ben distinte, il ritorno pop-rock inglese e il giusto
mix di malinconia, cinismo, erotismo e voglia di libertà. Lascia intendere che siete sempre avanti, le uniche in Italia a proporre questo tipo di musica. Perchè l'esigenza di guardarsi indietro, ma con evidente sguardo all'innovazione? CHIARA «Il ricongiungimento con le sonorità rock è avvenuto in modo naturale. "Pioggia d’estate", il primo singolo, è un brano dance con forti sonorità rock, che è sinonimo di libertà, un punto di rottura creativo, attraverso il quale, un artista, 42
manifesta la voglia di creatività seguendo i propri schemi, le proprie regole. "Milleluci" è la somma di tutte le passioni di questi anni, la celebrazione della dance, del rock, delle ballate. Ogni canzone sembra non abbia niente in comune con le altre, ma ascoltando il disco c’è un’inspiegabile omogeneità tra i brani, forse per via dei contenuti espressi oltre allo stile vocale che dà tutto un senso di unità.» In una superficialità dilagante arrivano i vostri testi pieni di emozioni e d’amore. Come vivete questa situazione? CHIARA «Non credo nella superficialità della gente, forse è solo spaventata dal futuro o da questo momento così incerto. Non mi sento mai di andare contro le persone, ognuno di noi, che sia la comunità gay, i giovanissimi, gli studenti, cerca le stesse cose dalla società. Tutti vogliono essere amati, rispettati e trovare la loro strada. Se la nostra musica non è superficiale, forse dipende dal fatto che siamo musicalmente avanti rispetto a quello che la gente si aspetta.» Le vostre personalità sono nettamente distinte ma unite nel lavoro. Qual è il prezzo e il pregio di non tradire mai se stesse? CHIARA «Non è facile, ma i nostri territori comuni persistono per la volontà di amare nonostante la diversità. Crescendo, siamo diventate diverse, ma ci sono delle cose che ci uniscono profondamente, come la musica e la voglia di creare qualcosa e man mano che le diversità si fanno più forti, la sfida è di andare oltre e di capire. Nella maggior parte dei casi, il timore della diversità è quello che divi-
de le persone, ti porta a pensare che l’altro sia un nemico o una persona con la quale non si potrebbe costruire qualcosa. Noi
abbiamo superato questi pregiudizi, ci siamo soffermate a capire cosa ci potesse regalare il futuro, imparando ed accettando, in parte, a rispettare i nostri due differenti modi di essere. Dopo tanti anni, nonostante i cambiamenti e i progetti solisti, stiamo ancora insieme.» Sentite il peso delle vostre canzoni che suscitano emozioni e fanno anche crescere le persone? CHIARA «Sentiamo sempre la responsabilità quando scriviamo, ma non ci sentiamo né di metterci in cattedra né di inse-
gnare niente a nessuno. Il nostro è semplicemente un atto di condivisione. È bello rendere partecipe il pubblico di ciò che hai vissuto, soprattutto se è stata un'esperienza che ti ha aiutato a crescere, a cambiare e a renderti utile per te stesso, ad ascoltare non solo i tuoi istinti, ma anche quelli degli altri.» Perché la cover di Rihanna? PAOLA «Dopo aver ascoltato il pezzo, abbiamo immediatamente pensato che fosse adatto a noi, che in qualche modo ci rispecchiava, sia per l'interpretazione che per la melodia. Quindi abbiamo iniziato a lavorare al testo in italiano. Alla fine è uscito fuori un risultato strepitoso, proprio come se il pezzo fosse stato realizzato da noi.» I vostri video sono molto curati e raffinati. Quanto vi stressa seguire i particolari? PAOLA «Moltissimo, però lo facciamo con piacere. La nostra attitudine verso la cura dell'immagine e verso la musica è senza eguali. Amiamo gli artisti ame-
ricani perché danno molta importanza all'immagine. In Italia non capiscono questo tipo di linguaggio, parlo degli addetti ai lavori. Non è semplice far capire loro quanto sia importante curare questo aspetto. La difficoltà sta nel dirigere figure
«Se la nostra musica non è superficiale, dipende dal fatto che siamo musicalmente avanti rispetto a quello che la gente si aspetta» come stylist, visual, parrucchieri, truccatori e far capire che questo staff serve per costruire un’immagine finale.» Per il vostro look vi ispirate a qualche icona? PAOLA «Possono essere differenti secondo l’ispirazione che puoi trovare. Se ami osservare e sei curioso, tutto può trasfor-
marsi in qualcosa che ti colpisce e che vuoi imitare, dandogli un tuo stampo e stile personale, da un’immagine religiosa a una ragazzina per strada.» Paola o Chiara? PAOLA «Credo che le persone si identifichino più in una o nell’altra magari per caratteristiche fisiche o di approccio o di carattere o di vocalità, ma entrambe abbiamo delle particolarità personali. Una riesce a compensare l'altra come in una sorta d’incastro, permettendo alle persone di vedere entrambi i nostri lati e di farli propri.» Cosa ci aspetteremo da Paola e Chiara prossimamente? PAOLA «Intanto chiudiamo il tour a fine settembre, poi vedremo di ricominciare a scrivere. Non abbiamo fretta perché l’ispirazione deve nascere pian piano, dobbiamo far fluire un po’ di energia che è stata parecchio impegnata nel costruire lo spettacolo. Non appena ci rilasseremo un po’, cominceremo a pensare a qualcosa di nuovo.»
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dreamlibri
DI NUNZIA FALCONE
In ogni numero vi presenteremo un autore contemporaneo come invito alla lettura e lo faremo citando una frase di un suo libro. "Esultanza è l'andare di un'anima di terra verso il mare, oltre le case, oltre i promontori, dentro l'eternità profonda" è uno scorcio di una delle centoquattro poesie di Emily Dickinson. Sempre malinconica e sensuale, energica e tremendamente affranta, la Dickinson scruta da lontano e si nega alla vita, eppure della vita ne sa tanto, come se ne avesse assaggiato il sapore più nascosto. Con i suoi grandi occhi, la grande sorella dell'ottocento, ci precede e ci conduce verso la più tortuosa delle vie: l'amore.
i
romanzi
HIGH & DRY. PRIMO AMORE
OGNI GIORNO, OGNI ORA
IL COMPAGNO DI BANCO
di Banana Yoshimoto
di Natasa Dragnic
di Simon Rich
Feltrinelli Editore
Feltrinelli Editore
Newton C.Editore
Yuko, la protagonista, arriva dove gli altri non possono. Vede, sente e percepisce cose che nessuno ha mai esplorato e guarda al mondo con gli occhi di una bambina che sta crescendo e sta diventando una donna. Insieme a Kyū, il suo maestro di disegno, impara a dare un colore ad ogni sua emozione e stato d'animo, affinché i suoi disegni possano prendere vita e l’immaginazione possa sfociare finalmente nella realtà e la realtà nell’immaginazione. Ed è proprio da questo insegnamento, tra mondo reale e fantasia, che Yūko scoprirà l'amore. il
non
È il romanzo d’esordio di Nataša Dragnić in corso di pubblicazione in ventisette paesi diversi. "Ogni giorno, ogni ora" è la storia di due anime indissolubili, due corpi uniti dal desiderio, due menti allontanate dalla paura. Un uomo e una donna in procinto di amarsi e poi di annullarsi e separarsi e uccidersi per poi amarsi di nuovo. Non è una storia tormentata dalla follia, solo un reale congiungimento di due persone segnate dall'inquietudine di vivere. Un romanzo ricco di amore e nostalgia che si legge in poco più di due ore.
Simon Rich, alla sua prima opera letteraria, cerca di trasformarsi in un adolescente qualunque: il solito goffo ma intelligente che grazie ad un amico ritrova la stima dei suoi compagni. Non un banale riepilogo di tutta una serie di pubblicazioni analoghe, in Rich vi è un tocco originale. La trama è sempre sottesa a un colpo di scena, per questo la scrittura è avvincente e incalzante. Le ragnatele di bugie e realtà, in cui il protagonista cerca di districarsi, fanno del romanzo un avventuroso viaggio nel bambino che c'è in ognuno di noi.
romanzo
“CCHIÙ PILU PE’ TUTTI – I COMIZI DI CETTO LA QUALUNQUE” di A.Albanese P.Guerrera Einaudi Editore
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“Cchiù pilu pè tutti” è il libro rivisitato dell'edizione del 2005 di Antonio Albanese. Ci sono i comizi di “Cetto Laqualunque” e la solita comicità dell'attore. È un riepilogo degli scatch più eloquenti del suo repertorio. L'ironia tagliente che abbiamo visto anche in “Qualunquemente”, suo ultimo film, è l'emblema della situazione odierna, tra il paradossale e il drammatico. Ed è così che si orienta la sua comicità, per cui tutti a comprare “Cchiu' pilu pè tutti”.
il
libro
fotografico
IRON MAIDEN - ON BOARD FLIGHT 666 Ad ottobre arriva una nuova sorpresa per i fan degli Iron Foto di John Maiden: un album-libro di immagini scattate da John McMurtrie McMurtrie, fotografo ufficiale del gruppo. Il libro conterrà fotografie scattate durante il "Somewhere back in time world Orion Books tour" e del "Round the world in 66 days tour". Le foto ritraggono la band nella loro quotidianità, un misto di emozioni Editore che soddisferanno la curiosità di molti.
IL SEGRETO DELL' IMPERATORE
IL DIARIO DELLE FATE
LA CAVALCATA DEI MORTI
di Douglas Jackson
di Jane Yolen
di Fred Vargas
Newton C. Editore
Newton C. Editore
Einaudi Editore
Si torna indietro al 43 d.c., a quando i romani tentano di conquistare la Britannia. Un tuffo nell'antichità tra legionari e reminiscenze dei sacri Cesare e Augusto. Profumo di romanità in ogni angolo della storia, immaginazione folgorante, paesaggi nitidi, chiaro scuro perfetto, inquietudine, notti insonne, voracità della guerra, fanno di Jackson (“Il Segreto dell’imperatore” è il suo secondo romanzo dopo “Morte all’imperatore”) uno dei migliori scrittori contemporanei di romanzi storici, che darà filo da torcere agli altri autore del suo genere. i
Due fate, due sorelle Meteora e Serana. Vivono felici nel Boscoverde e tutto procede perfettamente in linea con la serenità. Scoprono involontariamente un segreto. La regina per punizione le manda in esilio. E quale posto più sconcertante, dove perdere quella serenità? La Terra! Una sbarca a New York e l'altra a Milwaukee. Vivere in sintonia con gli uomini è la più grande punizione che le due sorelle potessero avere, private della loro bellezza e giovinezza, vivono senza poteri e senza l'amore.
Fred Vargas torna con un nuovo romanzo all'insegna del crimine e della leggenda. Nei panni del protagonista ritroviamo di nuovo il commissario Jean Baptiste Adamsberg alle prese con l'omicidio di un noto magnate della finanza e dell'industria. Gli indizi portano ad un ragazzo misterioso, ma il commissario non ci crede. Prosegue e guarda scorrere la cavalcata dei morti, nella quale convergono anche i vivi. La verità deve essere nascosta e Vargas lo sa bene, per questo nei sui romanzi prima della storia occorre decifrare il linguaggio.
classici
ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO “Alla ricerca del tempo perduto” è oggi una sfida con il più efferato tra i lettori: solo chi ha molta pazienza batterà Marcel Proust e le sue tremila pagine. Non un monologo, non un elendi co di personaggi, ma la vita di Marcel (il protagonista) dall'iniMarcel zio alla fine, con tutte le sue avventure, le sue riflessioni, i suoi Proust cambiamenti e la sua maturazione. Marcel è tutto e nulla, può essere chiunque e nessuno e Proust va letto con caparbietà e scaltrezza altrimenti non si esce dal tunnel... il nostro tunnel! dream m a g a z i n e 45
Giuseppina Fermi fantasia e ricerca, parole d'ordine della designer piacentina Sempre attenta alla ricerca, al gusto e al continuo rinnovarsi, la designer piacentina, Giuseppina Fermi, da anni propone gioielli che evidenziano uno stile che per immagine e ispirazioni sovverte i canoni tradizionali. Ama privilegiare le forme libere della fantasia piuttosto che il valore estrinseco del gioiello. Le creazioni della Fermi sono un "investimento" nella gioia e nella bellezza. Tutto ha origine dalle attitudini della sua famiglia. Suo padre Pietro, appena conclusa la Seconda Guerra Mondiale, parte per l’Estremo Oriente e inizia a importare arte e gioielli antichi. Per passione diventa gemmologo, iniziando a studiare e realizzare gioielli per valorizzare al meglio le pietre che tanto amava. Sua madre non era certo da meno. Il suo negozio è stato tra i primi a proporre bijotteria originale, da lei creata in proprio. Forte di questa tradizione di famiglia, Giuseppina, a vent’anni, crea la sua prima collezione. Le sue creazioni sono molto amate in Italia, Giappone, Centro America e Messico. DI ANNALISA D’ANISO
L'arte orafa ha una lunga tradizione nel nostro paese, come quella tessile. Come ha avuto l'idea di unire queste due espressioni artistiche? «Per realizzare le mie creazioni amo esplorare e mischiare materiali diversi, anche in modo spregiudicato. Far vivere in un anello, l'oro con l’argento, accostare il prezioso rubino all'opale grezzo, divertirmi a circondare particolarissime perle barocche con una pioggia di diamanti fancy, non corrisponde certo alla tradizione orafa, ma i miei gioielli trasmettono comunque un'allure molto italiana. Così, assecon46
dando la mia visione artistica e cercando nuove sperimentazioni, ho pensato di azzardare questo strano "matrimonio" che oltre a riflettere la tendenza, rende le creazioni molto vaporose e leggere. Arte orafa e merletto sono due eccellenze del nostro paese.» Ci parli con più precisione della lavorazione a merletto. «Per realizzare questa collezione non ho utilizzato sottili fili d'oro o d'argento come potrebbe sembrare a prima vista. Su mio disegno, alcune artigiane hanno realizzato le basi per i gioielli in semplice filato di cotone. Una
volta creati i classici centrini in formato in mini, ho predisposto un bagno elettrolitico, una tecnica molto complessa da applicare, che consente di trasferire gli ioni del metallo prescelto su qualsiasi superficie solida. Il gioiello quindi nasconde nel suo cuore un vero e proprio merletto, lavorato a mano secondo le più antiche tecniche artigiane. La grazia e la sottigliezza del centrino consente così di ottenere orecchini e pendenti dal volume estremo, di peso incredibilmente leggero.» Quanto il suo vissuto e il mondo che la circonda,
influenzano le sue creazioni? «Le fonti d'ispirazione per i miei gioielli sono principalmente il prêt à porter milanese, la natura e i fiori ed infine la storia con le sue espressioni artistiche. Mi seducono le suggestioni di sapore rinascimentale. Di recente ho creato una serie di bracciali con stemmi reinterpretati che citano l’araldica. I miei gioielli contengono spesso richiami indefinibili, virati in una chiave più onirica che razionale.» Quali sono i materiali con cui preferisce lavorare? «Al primo posto l'argento: malleabile, creativo, prezioso, delicato e neutrale nell'abbinamento ai colori. Asseconda le mie lavorazioni assemblate, sovrapposte e uniche. L'oro invece, sia rosa che giallo, lo considero un comprimario e di conseguenza tendo ad utilizzarlo solo per conferire un aspetto visivo "caldo" al gioiello. Infine, ma non ultime, le pietre. Alternativamente alla tendenze moda proposte per le diverse stagioni, adeguo il taglio delle pietre, affinché le mie collezioni siano sempre attuali. Se di norma nell'oreficeria tradizionale si tende a scartare le pietre non conformi a determinati standard di purezza, io seleziono quelle che esibiscono una personalità “imperfetta” e un colore anomalo. Sono sempre alla ricer-
ca delle sfumature più particolari che siano in grado di conferire un’ulteriore, preziosa, unicità al gioiello.» Le sue creazioni sono molto apprezzate da personaggi dello spettacolo. Ricorda delle richieste particolari o stravaganti? «Ormai si può dire che ho degli “affezionati clienti” anche nel mondo del cinema. Ferzan Ozpetek ad esempio ha scelto uno dei miei anelli. Di Stefania Sandrelli non conto più i film in cui non indossi almeno una delle mie creazioni. Ci sono poi attrici come Valeria Solarino e Isabella Ragonese, che hanno indossato le mie creazioni sul red carpet o Caterina Balivo che un giorno è venuta trovarmi a Roma e si è innamorata dei miei orecchini. Anche Elton John una mattina è entrato deciso nella mia boutique di Porto Rotondo e si è dedicato alla scelta dei macro-anelli. Tra le ultime richieste speciali
posso menzionare le parures “massimaliste” in oro, argento e pietre dure, create per il personaggio di Paola Cortellesi in “Nessuno mi può giudicare”.» È più difficile accontentare una donna che compra per se stessa o un uomo che cerca un regalo per la sua compagna? «Le donne sono da sempre sicure nelle scelte, soprattutto in fatto di gioielli. Le mie creazioni sono come abiti: devono stare bene, assecondare le tonalità del viso, valorizzare l'acconciatura e illuminare la carnagione. Gli uomini invece sono sicuri solo sul tipo di gioiello che intendono acquistare. I bracciali ad esempio sono i più richiesti. È il classico oggetto da regalare all'amante (del resto i miei anelli non sono proprio adatti per fidanzarsi) che però comporta, da parte mia, anche una accurata consulenza per cercare di capire quali colori e quali svariate forme potranno valorizzare il polso dell'amata.»
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IN VIAGGIO PER...
BELGRADO
Passare in meno di un decennio da città devastata dalla guerra a capitale mondiale della night life è un’impresa non da poco. Belgrado però ci è riuscita grazie alla forza d’animo dei suoi abitanti, ma soprattutto grazie alla sua natura ineguagliata di capitale di quel vivacissimo mondo slavo che si affaccia sull’Europa senza remore. Se le ferite della guerra ancora aperte impediscono alla Serbia di aprire il processo di adesione all’Ue, la sua capitale è a tutti gli effetti il cuore di un universo che europeo lo è sempre stato, anche nei suoi giorni più difficili. Le banche e i brand di abbigliamento e telefonia che si susseguono lungo la centralissima Knez Mihailova sono il simbolo più evidente del rinnovato legame (almeno economico) con i grandi paesi europei ma basta dare un occhio alle facciate ingrigite di Trg Republike o svoltare l’angolo per immergersi in uno scenario balcanico al cento per cento. DI SIMONE D’ANTONIO
Dal centro al Kalemegdan L’osservatorio privilegiato di piazza Repubblica consente al visitatore di immergersi di colpo nelle contraddizioni, anche stilistiche, di una città che ancora non ha completato il suo processo di rigenerazione. Mentre fuori dal centro campeggiano ancora facciate sventrate, lasciate intatte dall’ultima guerra come monito contro ogni bombardamento futuro, da Trg Slavjia fino a Knez Mihailova si alternano palazzi grigi decadente a edifici neo48
classici che rimandano alla grandeur della capitale slava. Il colpo d’occhio è notevole soprattutto addentrandosi nella seconda parte della Mihailova, dove si susseguono eleganti bar, librerie, antiquari e boutique d’alta moda. Con l’avvicinarsi dell’enorme parco del Kalemegdan, che ospita la fortezza simbolo della città, lo sce-
nario cambia e ci si addentra in uno spaccato di Serbia delle campagne, tra file di souvenir artigianali e tovaglie o centrini ricamati. Entrati nel parco, si percorrono le mura della fortezza eretta in un punto strategico e panoramico, da cui è possibile ammirare dall’alto la confluenza tra i due fiumi che attraversano la città, il
Danubio e la Neva. Il susseguirsi di terrazze e luoghi d’osservazione costellano i sentieri di un percorso che alterna statue di varie epoche, installazioni contemporanee e vestigia delle dominazioni precedenti. Tra queste, il mausoleo di Damad Ali Pasha fatto erigere dai turchi in onore di un visir morto in battaglia.
Tra architetture e night life Passeggiando tra le vie della città vecchia (Stari Grad) e oltre si percepiscono altri segni di una città che reinventa sé stessa. Dalla cattedrale agli edifici moderni di Beogradanska passando per il Palazzo reale il passo è breve ma tra loro passano secoli di storia. Sorprendente anche l’offerta
gastronomica e la vita notturna. Il “?” e gli altri ristoranti di Kralja Petra consentono di alternare i capisaldi della cucina locale (cevapcici e zuppe) a sushi, pasta ed altri must della cucina internazionale. Magacin 3, Plastic Club, The tube e White sono solo alcuni dei più celebri club di una città che vede cambiare di continuo i
punti di riferimento per il popolo della notte. Ognuno ha una sua caratteristica specifica: The Tube è costituito in quello che era un rifugio anti-atomico, il White condivide con gli altri locali della Pariska le atmosfere disco e house più convenzionali mentre il lounge bar del Plastic Club, il Mint, si rivolge agli amanti della musica elettronica. dream m a g a z i n e 49
TUTTI I RISULTATI DEI GIOCHI PRESENTI IN QUESTO NUMERO
Edizioni Pantart Via A. De Gasperi, 135 80059 - Torre del Greco - Na Direttore editoriale Giuseppe Dado
1. Romania 2. il periodo compreso tra l'elezione e lo scioglimento delle Camere
i ponti
le differenze
3. 4. 5. 6. 7. 8.
7 soqquadro nei Musei Vaticani il polline la RAM Pakistan
il labirinto del Minotauro
il filo di Arianna
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