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dreamsommario
MUSICA
IN PILLOLE Lacuna Coil con “Dark Adrenaline” “Roses”, il nuovo disco dei Cranberries Il ritorno di Adriano Celentano L’ultimo tour di Ivano Fossati “Verona in Love 2012” 38.
VIAGGI
PECHINO I simboli, i negozi del centro e le luci della notte pechinese 48.
FATTI & PERSONAGGI
UN ESAME PUÒ SALVARE LA VITA Come sconfiggere il cancro al seno
8.
LAURA PAUSINI Una vita fatta di sapori e voglia di normalità 14.
CELLULARI A CONFRONTO iPhone 4 s VS Evo 3D 18.
A TAVOLA CON... Alessandro De Sio
30.
CLAUDIA PANDOLFI Un 2011 da ricordare
32.
36. 99 POSSE Il ritorno sulle scene con “Cattivi Guagliuni”
GIAMPIERO MUGHINI Un viaggio tra le vie di Trieste 40.
FABIO STILL Il primo libro: “Legato alla realtà”
41.
DONNE
IL REGGICALZE... IL RE DELLA LINGERIE 6.
&...
OROSCOPO 10. DREAM PORTFOLIO 20. DREAM APPLICAZIONI 22. DREAM ALMANACCO 25. DREAMMISTICA 29. DITELO A POLLY 44. DREAM LIBRI 46. DREAM ARTE 7.
42. SILVIO MUCCINO Affronto la vita due metri alla volta
PAUTIERO Arte contaminata dal fumetto e dalla segnaletica
47.
CINEMA
IN PILLOLE Il gatto con gli stivali per la prima volta al cinema “Il giorno in più” di Fabio Volo sul grande schermo Ligabue - Campovolo 2.0 in 3D I fratelli Coen si danno al biopic musicale Transformers 4 e 5 uno dietro l’altro 35.
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IN COPERTINA Laura Pausini che ritorna dopo due anni di assenza dalle scene con il nuovo album “Inedito”, ai primi posti delle classifiche di vendita.
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Gli uomini preferiscono la carne DI SIMONA SESSA
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IL REGGICALZE...IL RE DELLA LINGERIE Un sogno proibito che accende le fantasie degli uomini
Il reggicalze. L’oggetto dei desideri, il feticcio dell’abbigliamento femminile. Un sogno proibito che accende le fantasie degli uomini. Fa sempre sognare quella striscia di stoffa con quattro, sei, otto elastici che mantengono le calze e rendono sexy le gambe e l’inguine. Nero, bianco, colorato e a mille fogge, personalmente credo che il reggicalze sia l’indumento più sexy della lingerie di una donna. Impossibile resistere e che non “faccia effetto”. È il re della lingerie. Il più lussurioso. Esprime tanto e non può essere equivocato. La donna che lo indossa è una maestra di seduzione che sa come fare impazzire gli uomini. Si appoggia maliziosamente sui fianchi e consente di mantenere le calze che cingono gambe e cosce. Musica paradisiaca per le orecchie dell’uomo. È’ indicato soprattutto nei fisici formosi quando sono presenti gambe tornite e invitanti e anche un po’ di cellulite che lo rende più sexy.
cintura (o una fascia), che cinge la vita e si appoggia ai fianchi, e da nastri elastici con mollette a cui si fissano le calze. La leggenda ne attribuisce la paternità a Gustave Eiffel. La Seconda Guerra Mondiale e la conseguente ristrettezza economica posero un freno alla sua diffusione. Dopo la guerra, dagli Stati Uniti iniziarono ad arrivare le calze in nylon. La moda stava cambiando e il reggicalze prendeva una cattiva reputazione, diventando un segno di riconoscimento delle prostitute. Negli anni ‘40 e ‘50 diventò l’elemento car atterizzante delle Pin Up americane, bellissime donne formose che iniziarono a popolare l’immaginario collettivo maschile. Un po’ di storia Betty Page Il reggicalze è un indumento ha eletto il regintimo femminile formato da una gicalze come il re
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del suo guardaroba fino a quando è diventato un elemento di seduzione per tutte le donne. Calze e reggicalze sono il must per la donna di oggi che vuole sedurre ed essere sexy con signorilità e charme.
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oroscopo scarica l’applicazione per il tuo oroscopo del giorno
Il nuovo anno si preannuncia dinamico, ricco di novità soprattutto nell’ambito professionale. Questo comporterà nuove amicizie e numerosi viaggi. Per quanto riguarda l’amore non vivrete giorni tranquilli. Cercate di essere meno irruenti e più autoironici, prendendo tutto in maniera più leggera.
Grandi soddisfazioni in tutti i campi. Nell’ambito lavorativo ti ritroverai alle prese con incarichi stimolanti, in cui ti divertirai e conoscerai nuove persone. Il vostro essere prudenti e non aggressivi, vi aiuterà a prendere le giuste decisioni anche sentimentalmente. Buona fortuna!
Da gennaio fino alla fine dell’estate sarete pieni di energie e di idee e nulla potrà fermarvi. Per le donne e gli uomini in carriera, vi aspetta un periodo molto positivo, anche se non mancheranno dei piccoli ostacoli, facilmente superabili. Occhio all’amore, cercate di essere meno egoisti.
L’anno parte alla grande. Mettendo da parte l’eccessiva serietà, vi lascerete trasportare dalle situazioni che si verranno a creare, gustandovi di più le piccole gioie della vita. Sarete pieni di idee e ci saranno per voi le condizioni giuste per realizzare qualcosa a cui tenete in particolar modo.
Vi aspetta un anno intenso, in cui anche se il lavoro vi assorbirà moltissimo, riuscirete anche a vivere e godere le gioie di una bella storia d’amore e a dare una svolta importante alla vostra vita. Questo vi darà la forza necessaria per cancellare totalmente gli aspetti negativi del passato. In bocca al lupo!
Nel campo lavorativo, specialmente nella prima parte dell’anno, riuscirete a concludere tantissimo. Un po’ meno serena la situazione sentimentale, anche perché sarete irrequieti e piuttosto infedeli per tutto l’anno. Cercate di non essere troppo aggressivi, non sempre la migliore difesa è l’attacco.
Non sarà un anno all’insegna delle novità, ma sicuramente sarà importante per la vostra crescita interiore. Per quanto riguarda il lavoro, ci saranno diverse opportunità interessanti, ma starà solo a voi coglierle al volo. In amore saranno sei mesi difficili seguiti da altri sei molto più piacevoli.
Il nuovo anno si presenta migliore rispetto al 2011. In campo professionale la vostra creatività e intraprendenza si esprimeranno al meglio. Se cercate un rapporto un po’ più duraturo, questo potrebbe essere l’anno giusto, a patto che lo affronterete con la volontà di costruire qualcosa di solido.
Anche per voi del nati sotto il segno del sagittario sarà un anno davvero strepitoso, ricco di opportunità ed occasioni interessanti sia professionalmente che nell’ambito sentimentale. State solo attenti a non esagerare e a non credervi onnipotenti. L’ideale sarebbe restare con i piedi ben saldi a terra.
Il 2012 sarà ricco di opportunità lavorative, ma il clima generale non sarà dei migliori. Qualcosa non andrà nel verso giusto e vivrete questa situazione in maniera negativa. Nonostante tutto cercate di prendere tutte le situazioni negative in maniera leggera. Dedicatevi alla cura del vostro corpo.
Sarete tra i segni dello Zodiaco più favorito dell’anno. Il 2012 sarà caratterizzato da dodici mesi davvero strepitosi. Lavoro, soldi, affetti, tutto girerà per verso giusto, offrendovi innumerevoli soddisfazioni e tanta felicità, come da tempo speravate. Buon 2012!
Il 2011 è stato alquanto tormentato, quindi le sfide del 2012 non dovrebbero spaventarvi più di tanto. L’anno sarà scorrevole nell’ambito lavorativo, con momenti piacevoli anche in campo sentimentale, in cui troverete un vostro equilibrio che vi farà vivere meglio le difficoltà. dream m a g a z i n e 7
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Un esame può salvare la vita Il Professor Pasquale Maddaluno ci spiega l'importanza della prevenzione per sconfiggere il cancro al seno DI ROSARIA PANNICO
Ogni anno solo in Italia vengono diagnosticati all’incirca 38 mila casi di tumore al seno. Il termine tumore viene impiegato per indicare l’accrescimento di un gruppo di cellule in modo autonomo, afinalistico, progressivo e indipendente. Generalmente il tumore prende il nome dall’organo nel quale origina. La ghiandola mammaria è costituita da due principali tipi di tessuto: quello ghiandolare (deputato alla produzione del latte) e stromale (di sostegno). Il termine carcinoma della mammella indica un tumore maligno che origina dalle cellule epiteliali della ghiandola mammaria. Solitamente colpisce la donna adulta, appartenete alla fascia tra i 50 e i 60 anni. Di recente si è constatato, purtroppo, che il tumore viene diagnosticato in donne giovani, anche al di sotto dei 40 anni. Nonostante la malattia sia sempre più frequente, in particolar modo nelle donne, grazie all’aumento delle diagnosi precoci e la più ampia disponibilità di farmaci, negli ultimi anni si è potuto constatare che il numero dei soggetti che riescono a sconfiggere la malattia è altissimo. Nelle regioni del Sud Italia, però, rispetto a quelle del Nord e del Centro, il rischio di mortalità è più alto di circa il 50 per cento. Il problema sta nella prevenzione. Molte donne, infatti, sottovalutano l’importanza di 8
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un controllo clinico. «La prevenzione è un’arma fondamentale, perché permette di anticipare la diagnosi anche di parecchi anni (dichiara il Professor Pasquale Maddaluno responsabile del Centro Senologia ASL NA3 Sud distr. 54 San Giorgio a Cremano, nonché curatore dell’aspetto scientifico dell’Associazione Gunaiké) il che si traduce in una terapia anticipata, miglior prognosi, buona probabilità di guarigione completa, ed un’ accettabile risultato estetico. I controlli clinico-strumentali periodici permettono di ottenere una diagnosi precoce e questo significa poter combattere la malattia al meglio, migliorando notevolmente prognosi e qualità di vita della paziente. Si consiglia pertanto, come da “protocollo FONCAM”, un esame clinico semestrale ed un a mammografia ogni 2 anni alle donne al di sopra dei 40 anni. Al di sotto dei 40 è comunque consigliato un esame clinico annuale con ecografia mammaria. Nelle donne al di sopra dei 40 con anamnesi familiare positiva (cioè familiari di prima generazione con tumore al seno) si raccomanda una mammografia annuale.» Oltre ai consueti controlli che una donna dovrebbe sottoporsi, un’altra forma di prevenzione è sicuramente l’autopalpazione della mammella.
«L’autopalpazione – continua il Professor Maddaluno - è uno strumento importantissimo, dato che gran parte dei noduli mammari vengono scoperti personalmente dalle donne. Ogni donna dovrebbe imparare ad esaminare il suo seno e ripetere l’operazione mensilmente. Nel farlo diventerà più consapevole di come è strutturato normalmente il suo seno e sarà quindi in grado di percepire anche piccole modificazione da riferire poi al medico. La procedura corretta per l’autopalpazione è indicata in dettaglio nella pubblicazione del sottoscritto “Guida all’autoesame del seno” distribuita al convegno del 21/10/2011 e richiedibile gratuitamente all’associazione Gunaikè e al Centro di Senologia Distretto 54 -San Giorgio a Cremano (NA).» Un altro fattore importante da tenere in considerazione è sicuramente lo stile di vita individuale, che influisce sia sull’incidenza dei tumori che sulla curabilità. Il cibo che mangiamo, infatti, è capace di parlare con
alcuni nostri geni. E la nostra dieta è in grado di regolare l’espressione del genoma e la durata della nostra vita. Capire quali sono le sostanze chimiche capaci di regolare l’espressione genica mediata dall’alimentazione è la nuova frontiera per sconfiggere il cancro: la Nutrigenomica. La relazione tra alimentazione e stato di salute è riconosciuta fin dalla preistoria dall’uomo, che aveva imparato a riconoscere l’effetto dei diversi alimenti sull’organismo evitando l’assunzione di cibi nocivi o tossici. All’inizio di questo millennio, per la prima volta nella storia, la mortalità per cancro ha cominciato a diminuire, e il merito di questa svolta epocale va alla prevenzione e alla giusta alimentazione che rappresenta uno degli esempi più evidenti. Non a caso, non più del 4% dei tumori è dovuto a ciò che respiriamo (dunque all’inquinamento atmosferico), ma ben il 30% è dovuto a quello che mangiamo. dream m a g a z i n e 9
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DI VINCENZO PERNICE
BADOO VOTA I POPOLI PIÙ COOL Badoo ha chiesto ai suoi utenti di votare i popoli più cool del pianeta. Senza troppe sorprese, come emerso da indagini precedenti, gli americani si piazzano primi. «Le personalità più famose del pianeta sono tutte americane: - ha commentato Lloyd Price, direttore marketing del social network - Obama tra i leader politici, Jay-Z e Snoop Dogg tra i rapper, Steve Jobs tra gli uomini dell’hi-tech». Quarti gli italiani per vino, cibo e moda. La classifica, in ordine, comprende: americani, brasiliani, spagnoli, italiani, francesi, inglesi, olandesi, messicani, argentini, russi.
IN VIETNAM IL MINISTRO DEI TRASPORTI VIETA IL GOLF Il golf è diventato una cosa seria nel Vietnam. Classe media e funzionari del partito comunista lo praticano in maniera assidua, contando su decine di campi professionali sparsi per tutto il paese. Per questo il Ministro dei Trasporti Dinh La Thang ha vietato ai suoi dipendenti di praticare lo sport, sostenendo che li distragga dal lavoro. In un comunicato ufficiale è scritto che le performance di alcuni importanti funzionari sono calate nettamente a causa del troppo tempo trascorso tra mazza e pallina. E pensare che negli USA il golf è lo sport presidenziale per eccellenza.
RAY ARRIVA A BERLINO DOPO CINQUE ANNI DI VITA NEI BOSCHI Ha commosso l’intera Germania la storia di Ray, un 17enne che ha trascorso i suoi ultimi cinque anni di vita nei boschi insieme al padre. Dopo la morte di quest’ultimo, ha seguito il nord della sua bussola per due settimane, arrivando Berlino, dove gli sono stati prestati i soccorsi necessari. Il ragazzo parla inglese, non ricorda né il suo cognome né il suo luogo di nascita. La polizia locale ha lanciato un appello a livello europeo per ottenere informazioni sulla sua identità. Nessuna foto del ragazzo è stata resa nota.
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LE PAROLE PIÙ LUNGHE DELLA LINGUA ITALIANA Con le sue ventisei lettere, la parola “precipitevolissimevolmente” è spesso citata come la più lunga della nostra lingua. Sono diversi, in realtà, i termini ancora più impronunciabili dell’italiano. Tra questi, con ventisette lettere il “sovramagnificentissimamente” di Dante e l’imponenete “antipartitodemocraticistico”, con ventotto “promiscuominescienziosamente”. Il primato delle trenta lettere spetta alla “psiconeuroendocrinoimmunologia”, disciplina che si occupa delle relazioni tra il cervello e il sistema immunitario.
SFRUTTA LA SCUOLA PER VACANZE SESSUALI Scandalo cittadino ad Enna. L'ex preside e l'ex direttore amministrativo dell'Istituto Tecnico Leonardo Da Vinci avrebbero sottratto almeno 30 mila euro l’anno dalla propria scuola, per un totale di 300 mila in dieci anni. Alterazioni di bilanci, false tasse: innumerevoli i mezzi utilizzati. I soldi venivano spesi in vacanze sessuali in Romania. Più volte uno dei due è arrivato a cancellare i timbri dal suo passaporto. Le accuse sono di peculato e falso commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico.
L’INSOSPETTABILE AMANTE DI MUSSOLINI Era soltanto una voce di corridoio, ma una lettera ritrovata di Romano Mussolini (figlio di Benito, nonché padre di Alessandra) lo confermerebbe: il Duce e Maria José erano amanti. L’ultima regina d’Italia è passata alla storia per i suoi sentimenti antifascisti, dietro ai quali potrebbero quindi nascondersi motivazioni strettamente personali. Prima amata e poi ripudiata, Maria José si sarebbe per questo messa contro Mussolini e il suo partito. Molti gli amori difficili del Duce. Celebre e tuttora irrisolto è il caso di Ida Dalser, sua presunta prima moglie.
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LE 100 CANZONI BANDITE IN CINA In Cina web e radio hanno ordine di boicottare una serie di cento canzoni giudicate oscene dal Ministero della Cultura. Nessuna sorpresa che Lady Gaga sia presente nella black list con ben sei brani, mentre desta sorpresa e curiosità la scelta di bandire la sdolcinata “I Want It That Way” dei Backstreet Boys. I versi incriminati sono gli storici “you are my fire / the one desire” (“sei il mio fuoco / l’unico desiderio”), evidentemente troppo calorosi per il Governo. Spesso anche gli album degli artisti occidentali ricevono in Cina un trattamento simile, venendo censurati o addirittura non pubblicati nel paese.
VENDETTA CON MULTE ALL’ EX MOGLIE Un operaio piacentino non è proprio riuscito ad accettare il suo divorzio. Ennesimo caso del genere, stavolta con risvolti da film comico. Per vendicarsi, l’uomo si è fatto prestare da un amico un’auto dello stesso modello dell’ex moglie, vi ha applicato una finta targa identica a quella della malcapitata, per poi sfrecciare a tutta velocità nelle zone controllate da autovelox.La donna si è così vista recapitare a casa una lunga serie di multe e la richiesta di ritiro della patente. Convinta della sua innocenza, si è rivolta ai carabinieri. L’uomo è stato denunciato per stalking e falso.
IL GRANDE INCENDIO DI ROMA È tradizionale l’immagine di Nerone che suona la lira e recita i suoi stessi versi durante il Grande Incendio di Roma del 64. In realtà non tutti sanno che la tesi che vuole l’imperatore responsabile della catastrofe risulta in gran parte superata. Nerone si trovava infatti ad Anzio e tornò all’Urbe per aprire i suoi giardini alla popolazione in cerca di rifugio. La colpa, com’è noto, fu data ai cristiani. Le tendenze più recenti della storiografia parlano addirittura di un’origine accidentale dell’incendio, che per la sua misteriosità rimane uno degli avvenimenti più affascinanti del nostro passato.
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PERICOLO ESTINZIONE PER LE DONNE ITALIANE
CERCASI MICIA DISPERATAMENTE
La donna italiana si estinguerà nel 3500. È quanto emerge da uno studio delle Nazioni Unite sull’indice di fertilità, che in alcuni paesi va addirittura dimezzandosi di generazione in generazione. Tra le cause principali il fenomeno del marriage strike (sciopero del matrimonio): le nozze vengono rimandate per studio, lavoro, divertimento. Anche la crisi economica sta avendo la sua parte. L’ultima donna italiana dovrebbe nascere tra venticinque generazioni.
Willow, una gattina tigrata, era scomparsa dal Colorado nel 2006. È stata ritrovata solo di recente a New York, a più di 2500 km da casa. Come ci sia arrivata è ancora un mistero. L’identificazione è stata resa possibile da un microchip impiantatole da cucciola. «Avevamo già staccato i manifesti e tolto gli annunci da Internet, pensavamo che i coyote di queste zone l'avessero sbranata» ha dichiarato la proprietaria Jamie Squires. Oggi Willow gioca felice col labrador Roscoe, vecchia conoscenza, e col mastino Zoe, adottato dalla famiglia dopo la sua scomparsa. La speranza è che le entrate siano investite nei tanto attesi lavori di restauro.
LE STRANEZZE DELL’UOMO - Il 23% dei problemi alle macchine fotocopiatrici è causato da persone che ci si siedono sopra per fotocopiarsi il sedere. - Più del 50% delle persone al mondo non ha mai ricevuto o effettuato telefonate. - Tra millenni, per evoluzione della specie, nessun uomo o donna avrà capelli o dita dei piedi. Spariranno perché inutili alle nostre funzioni vitali.
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Una vita fatta di sapori
LAURA PAUSINI DI CHRISTIAN D'ANTONIO
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ori e voglia di normalità Un flash mob a piazza Duomo (un minuto di un gigantesco balletto a sorpresa in piazza con i suoi fans) ha inaugurato la giornata per il lancio del nuovo album di Laura Pausini chiamato Inedito. È l’11 novembre 2011 e la cantante in tempi di crisi e incertezze si affida alla cabala per portarle fortuna. Non ne ha bisogno, a giudicare dall’accoglienza che tutto il mondo le sta regalando: 200mila copie in prenotazione solamente in Italia, stessa cifra di biglietti venduti in prevendita per il suo tour natalizio che per cominciare la porterà a Roma e Milano proprio nei giorni clou delle vacanze invernali. 11-11-11 è il giorno della celebrazione di una nostra icona nazionale, Laura, che ritorna dopo 2 anni di assenza dalle scene con una pomposa festa in musica che interrompe un periodo di forzato allontanamento dalle scene. “Un momento in cui ho riassaporato le cose semplici della vita” spiega “perché io non ho mai lavorato per fare successo e diventare famosa. La mia aspirazione era di fare piano bar con mio padre. E se un giorno tutto questo dovesse finire io tornerà a fare piano bar. Perché di una cosa sono certa, dopo questi due anni di silenzio l’ho capita ancora di più: non smetterò mai di cantare”. Il disco si chiama Inedito «non solo perché ci sono tutte canzoni nuove ma anche e soprattutto perché è inedita la voglia e la passione che ci ho messo dentro. Ho fatto tutto come se ricominciassi daccapo, con dream m a g a z i n e 15
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un approccio molto personale. È vero anche che è stato composto insieme a tanti altri autori, scelti personalmente da me perchè da quando ho 18 anni e faccio questo mestiere che mi impongo su tutti quando si tratta di scelte.» E a volte la caparbietà della Pausini l’ha portata anche a scontrarsi con idee differenti da parte di chi le dà il lavoro, ovvero i discografici. Sentite che “inedito” racconta dietro il lancio del primo singolo Benvenuto: «Questa scelta
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l’ho difesa in prima persona e so che in alcuni mercati è stato faticoso digerirlo. So anche che in Italia a molti giornalisti non è piaciuto il primo singolo, ma credo che mi rappresenti e sono convinta che la canzone ha un’energia e una positività che non potevo permettere di trascurare. Per questo è stata la prima volta nella mia carriera che ho scritto personalmente ai presidenti delle mie etichette discografiche in giro per il mondo spiegando questa scelta”.
Ve la vedete la Pausini che scrive di suo pugno la lettera per difendere il suo lavoro, come qualsiasi altra impiegata della terra? Evidentemente Laura è anche questo. «Non mi vergogno a dire che la mia vita oggi è fatta di sapori e voglia di normalità e questo lo posso dire perché dopo 16 anni sono ritornata al mio paese, ho ripreso i contatti con la realtà e devo dire che non c’è niente di meglio che svegliarsi la mattina con la mamma che ti prepara la colazione. È una goduria che consiglio a tutti, anche in età adulta.» La cantante smentisce anche che si sia trattato di un momento di riflessione per pensare alla maternità: «Lo so che molti pensavano stessi aspettando un figlio, è stata dura quando per strada la gente mi fermava e mi chiedeva il nome perchè l’aveva letto sul giornale. Ma io non sono alla disperata ricerca del figlio perduto che non arriva.» Eppure tutto quello che ha vissuto, sostiene, l’ha riversato nei testi dei nuovi brani: «Dovevano rappresentarmi e volevo metterci dentro tutto il mio mondo, ci sono delle canzoni che sono delle pietre miliari della mia carriera per quanto mi riguarda.» Nelle tracce di Inedito c’è tanto buon pop di qualità, grandi arrangiamenti, nulla di rivoluzionario ma è questo che vuole chi segue la cantante di Solarolo. Ed è questa semplicità («ma a volte mi piace fare l’elegante perchè sento la responsabilità di rappresentare l’Italia fuori dai confini, magari non tutta l’Italia però») che ha fatto la sua fortuna in tutti i mercati del mondo. Certo ora che Ivano Fossati le ha scritto una canzone è un’artista diversa, almeno stando all’entusiasmo con cui racconta
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questo incontro. «Quando ho deciso di iniziare a fare il disco volevo cambiare, ho provinato decine di brani di nuovi autori e mi spingevo su strade per me nuove. Poi mi sono fermata e mi son detta: questa non sono io, voglio continuare a fare quello che facevo prima. Il cambiamento non è necessariamente evoluzione. Ma poi mi è arrivata dal mio produttore la canzone di Fossati e subito l’ho ascoltata mentre ero in sala. Ovviamente l’ho amata dal primo istante, era perfetta così. Per me il solo fatto che a casa sua Ivano abbia pensato a me mentre la scriveva è un motivo di orgoglio.» Al suo fianco però nel parto di questo lavoro c’è un gruppo di creativi giovani e non tanto blasonati come Fossati. Uno per tutti, il cantautore milanese Niccolò Agliarrdi. E con umiltà Laura spiega di voler essere un esempio per la musica italiana: «Scelgo i mie collaboratori dal vivo in base al talento e non all’esperienza collaudata. Sono stata anche criticata per questo, ma di giovani ce ne sono tanti, e molti hanno una passione che deve trovare uno sbocco. Se non glielo offro io chi può farlo?». Un modo anche per dare fiducia alle giovani generazioni che la seguono: «Non voglio entrare nel dibattito politico, ma attualmente l’Italia sta vivendo un momento buio e c’è bisogno di più certezze. Ho parlato con molte persone in questo periodo che mi hanno trasmesso questo disagio. Anche noi che facciamo musica dobbiamo fare qualcosa». Lei che ha vinto anche i Grammy Awards in America si sente “legittimata” dalle istituzioni italiane? “«Anche in questo ci sono delle diffidenze. Quando gli sportivi vincono c’è molta ricono-
scenza a tutti i livelli. A nessun governo è mai interessato molto della musica. Solo l’allora presidente Ciampi esultò per la mia vittoria in America. Ricordo che diede delle interviste anche alla Cnn. Fu allora che pensai: cavolo, lui è proprio rock.»
“A volte mi piace fare l’elegante perché sento di rappresentare l’Italia fuori dai confini” Insomma, sarà questo il disco dell’anno? Le premesse ci sono tutte, anche per traghettare Inedito nel 2012 con ben 100 date già programmate nel mondo. Il suo nuovo road manager ha illustrato i dettagli tecnici di uno show «che farà parlare
molto perché ci saranno anche star internazionali che dovranno imparare qualcosa.» Cosa mai sarà questo ritorno live di Laura? «Per la prima volta avrò uno spettacolo diviso in acustico, elettrico, rock e anche una parte inedita dance. Perché molti che mi seguono sanno che dal vivo ho molti aspetti che tiro fuori. E poi ci saranno coreografie ed effetti speciali che sono una novità per me.» Un’operazione colossale, quindi, che solo i grandi di questi tempi si possono permettere. E da italiani non possiamo che essere fieri di una Pausini che si fa strada nell’Olimpo musicale mondiale, anche se con un linguaggio musicale collaudato e cristallizzato in uno stile ben definito. «Lo so che non si vive di sola Pausini” ha detto minimizzando l’attesa che circonda il suo ritorno sulle scene “ma so anche che c’è tanta gente in tutto il mondo che mi aspetta e voglio dare il massimo. Per questo ho deciso di non tradirli e di rifare musica come piace a me.» dream m a g a z i n e 17
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SMARTPHONE A CONFRONTO DI SIMONE FIGALLI
Iniziamo questo confronto dall’espetto estetico dei due prodotti. L’Apple iPhone 4S riprende la cover dell’iPhone 4, un design che ha affascinato milioni di utenti dalla sua presentazione, mentre la HTC non colpisce spesso per il suo design ed è speso difficile distinguere un modello dal successivo. L’Evo 3D non è da meno però è aiutato da una texture della cover posteriore e da alcuni accenti rosso scuro che gli attribuiscono un aspetto sportivo. Degni di nota sono anche i display; l’Apple iPhone 4s monta un Retina Display da 3,5 pollici con touchscreen capacitivo IPS TFT, retroilluminato a LED, una risoluzione di 640 x 18
iPhone 4s vs Evo 3D
960 pixel e un’incredibile densità di 330 pixel per pollice, inoltre supporta gli input multitouch e ha un vetro resistente ai graffi con una copertura oleofobica per ridurre le ditate. Un accelerometro e un sensore giroscopico a tre assi consentono la rotazione dello schermo. L’HTC Evo 3D ha un touchscreen capacitivo LCD molto più ampio che misura 4,3 pollici autostereoscopico, cioè in grado di riprodurre contenuti 3D senza l’uso di occhialini. La risoluzione è un po’ più bassa di quella del suo rivale, con 540 x 960 pixel, che gli danno una densità leggermente più bassa di 256 ppi, supporta il multitouch e la rotazione dello schermo gra-
zie all’accelerometro e al giroscopio. Entriamo ora nel cuore degli smartphone analizzando i processori sfrutatti: l’HTC Evo 3D ha un processore dual core Qualcomm da 1,2 GHz sul chipset Snapdragon MSM8660, insieme ad una GPU Adreno 220 per aiutare gli aspetti visivi. Il sistema operativo iOS di Apple è stato ottimizzato per i processori single core e ha costantemente offerto velocità e fluidità eccellenti. Mentre un chip ARM Cortex-A9 da 1 GHz è accoppiato ad una GPU Power VR SGX 543 MP2 rendendo la prestazione grafica ottimale. La potenza di questi smartphone viene esaltata anche dai sitemi operativi utilizzati. L’iPhone 4S ha installato iOS 5. La nuova piattaforma ha oltre 200 novità e offre grandi prestazioni e affidabilità. Notevole ed unica per l’iPhone 4S è il nuovo assistente vocale Siri, che permette di far eseguire i compiti desiderati al vostro smartphone semplicemente parlandogli. Lui vi risponderà ponendovi a sua volta domante per chiarire cosa volete fare. L’HTC Evo 3D ha installato Android 2.3 Gingerbread che è un po’ deficitario rispetto a suo fratello maggiore Honeycomb
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3.0, pensato solo per i tablet. Fortunatamente, non dovremo attendere troppo a lungo per l’arrivo di Android 4.0 Ice Cream Sandwich, che porterà sull’Evo 3D alcune delle caratteristiche di Honeycomb. Analizziamo quello che per certi versi può essere considerato il nodo cruciale di questo confronto: la fotocamera. L’HTC Evo 3D utilizza una fotocamera apposita e progettata specificamente per la cattura di immagini e video in 3D. Sulla parte posteriore del telefono sta una doppia fotocamera stereoscopica da 5 Megapixel con la risoluzione di 2560 x 1920 pixel, con autofocus, flash dual LED, bilanciamento del bianco, effetti post-scatto e geotagging. Le immagini in 3D risultano in qualità da circa 2 Megapixel. I video 3D possono essere catturati a 720p, mentre in 2D a 720p in HD e il telefono supporta
anche le videochiamate. La fotocamera secondaria frontale è invece da 1,3 Megapixel. L’Apple iPhone 4S ha una fotocamera più tradizionale, in 2D, ma da ben 8 Megapixel. La risoluzione raggiunge i 3264 x 2448 pixel e le funzionalità includono autofocus, flash LED e luce video, touch focus, stabilizzazione immagine e video, geotagging e riconoscimento facciale. La cattura video è a 1080p in HD e l’iPhone 4S supporta le videochiamate in Wi-Fi. C’è anche una fotocamera secondaria in risoluzione VGA. I due prodotti sfruttano filosifie diverse per quanto riguarda l’uso della memoria; l’ HTC Evo 3D, ha appena 1 GB a disposizione. Tuttavia, è presente il supporto esterno alle card microSD e anche 1 GB di RAM per assistere il processore. L’iPhone 4S ha una memoria interna minima di 16 GB, e mas-
sima di 64 GB. La quantità di RAM è di 512 MB. Non ci sono, invece, grandi differenze sul prezzo. A fronte di una scheda tecnica così ricca, l’iPhone 4S in Italia costerà però ben 659 euro nella versione da 16 GB, 779 euro in quella da 32 GB e 899 euro in quella da 64 GB. L’HTC Evo 3D ha un prezzo identico a quello della versione inferiore dell’iPhone 4S, ovvero 659 euro. Potendo ora arrivare ad una conclusione premettiamo chenon sarà stato quello smartphone rivoluzionario che aspettavamo, ma l’iPhone 4S è un aggiornamento sufficiente per portare il melafonino in linea con la sua concorrenza targata Android. Di sicuro, è in grado di battere l’HTC Evo 3D in molte aree fondamentali, tra queste il sistema operativo è più fluido, più memoria da gestire, un display più chiaro e una fotocamera molto superiore, assumendo che non siate fanatici del 3D. L’Evo 3D resta una delle migliori offerte per Android, ma non dimentichiamo che beneficerà ulteriormente di un aggiornamento del sistema operativo.
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dreamapplicazioni
DI SIMONE FIGALLI
Di seguito suggeriamo una serie di nuove applicazioni utili e divertenti da
scaricare gratuitamente sul tuo apparecchio attraverso il QR code
dateMYphotos
Cross Fingers
Traffic Rush
Non ci posso credere.com
Subito.it
dateMYphotos è un’app veloce ed intuitiva che ti permette di conoscere persone da ogni parte del mondo mediante le loro foto.
Un classico rompicapo ad incastro che ti stimola la mente e l’immaginazione. Intelligente, rilassante e coinvolgente.
Lo scopo di Traffic Rush è riuscire ad evitare incidenti in un incrocio molto trafficato per il più lungo tempo possibile.
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Primo gioco senza una seconda possibilità. Salta, corri e stai attento a non cadere perchè hai una sola vita.
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Dragon Dictation
D r a g o n Dictation consente di dettare facilmente i tuoi messaggi cinque volte più veloce della battitura sulla tastiera.
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Battery Saver
SanDisk MemoryZone
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Permette la connessione in WiFi in automatico e relativo aggiornamento dei dati solo quando si è nell’area di un WiFi.
SanDisk mette a tua disposizione come ed utili comandi per gestire la sicurezza, la privacy ed il backup del tuo smartphone.
Pixlr-o-matic permette di applicare alle foto presenti sul nostro smartphone degli effetti grafici molto piacevoli.
Un divertente gioco di logica alle prese con delle scatole da elimiare per ripuluire lo schermo; puoi spostarle e sostituirle.
Se non avete mai provato a fare meta in un campo da Rugby, arriva 3D Flick Field Goal per il nostro smartphone.
Virtual City
MAME4droid
Gratta & Vinci
Base Defense
Switch GOWidget
Costruisci la città dei tuoi sogni: un paradiso residenziale o un centro industriale. Edifica case o costruzioni industriali.
Trasforma il tuo Android in una sala giochi! MAME è il più famoso emulatore di videogame da sale giochi degli anni ‘90.
È arrivato il momento giusto per tentare la fortuna. Potrai conoscere tutte le percentuali di vittoria di ogni ticket.
Il nostro compito è quello di posizionare delle torri o dei robot ognuno con un arma diversa e di eliminare i nemici.
In un unico pannello potrai disattivare/attivare: WiFi,Bluetoot h ,G PS ,l u m i nosità,modalità aeroplano mobile e altro.
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dreamalmanacco
DI ALESSIO MORRA
AMERIGO VESPUCCI SCOPRE RIO DE JANEIRO Il primo giorno del 1501, una spedizione portoghese guidata dal navigatore italiano Amerigo Vespucci, arriva in un luogo fino a quel momento sconosciuto. Vespucci e i suoi lo battezzano “Rio de Janeiro” (Fiume di Gennaio), poiché si pensava che la Baia di Guanabara fosse la foce di un fiume. I portoghesi capiscono che per i traffici tra il Sud America e l’Europa, Rio sia fondamentale. Ad inizio XIX secolo molti lusitani si trasferiscono a Rio, ma nel 1822 il Brasile conquista l’indipendenza e Rio diventa Capitale e lo rimane sino al 1960. Rio de Janeiro, una città del Brasile, è oggi nota per le sue spiagge turistiche (Copacabana e Ipanema) su cui si affacciano file di alberghi, per la gigantesca statua di Gesù, nota come Cristo Redentore sul monte Corcovado e per il suo annuale carnevale. Nel 2016 ospiterà i Giochi Olimpici.
IL MITO DI ELVIS PRESLEY Il suo nome è sinonimo della parola mito. Elvis Presley nasce nel 1935. Si appassiona alla musica sin da piccolo. A diciotto anni inizia a lavorare come camionista. L’anno successivo decide di incidere un disco da regalare alla madre per il compleanno. In sala d’incisione capiscono che quel giovane è un fenomeno. Già dopo i primi due singoli “That’s All Right (Mama)” e “Blue Moon of Kentucky” buca lo schermo. Non mancano le critiche, ma i suoi brani “Heartbreak Hotel”, “Jailhouse Rock”, “Hound Dog” e “Love me Tender” vendono più di trenta milioni di copie. Negli anni ‘60 passa al cinema, prendendo parte a ventinove film. Quando ritorna a cantare produce “Suspicious Minds”, uno dei suoi pezzi più belli. Canta in inglese anche “O’ Sole mio”, che diventa “It’s Now or Never”. Muore il 17 agosto 1977 a soli quarantadue anni.
gennaio
gennaio
NASCE FACEBOOK È il social network più famoso al mondo. Mark Zuckerberg, nato nello Stato di New York, nel 1984, lo crea il 4 febbraio 2004, assieme a due amici. All’inizio l’obiettivo è collegare tramite una rete gli studenti dell’università di Harward. La crescita è stata tanto inaspettata quanto straordinaria. Il successo immenso. Facebook, che nel 2010 ha fatturato più di un miliardo e mezzo di euro, ha fama planetaria. Oggi sono attivi oltre cinquecento milioni di utenti al mondo, tra cui ventidue milioni solo in Italia. Nel 2010 è uscito “The Social Network”, film incentrato sulla figura di Zuckerberg, che ha vinto quattro Golden Globe e tre Oscar.
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VASCO ROSSI DA RADIO LIBERA AD OGGI Nasce a Zocca sull’Appennino modenese (il 7 febbraio 1952) Vasco Rossi. Trasferitosi a Bologna, Vasco frequenta l’Università, fonda “Punto Radio”, una radio libera e conosce una serie di persone decisive per la sua carriera. Nel ’79 esce il suo secondo album, che contiene “Albachiara”, il primo dei suoi infiniti successi. Già popolarissimo tra i giovani, partecipa per due volte al Festival di Sanremo, nel 1982 con “Vado al massimo” e nel 1983 con “Vita Spericolata”, anno in cui arriva penultimo. Con gli album “Bollicine” (’84) e “C’è chi dice no” (’87) Vasco raggiunge la consacrazione. Nel 1990 è il primo artista italiano a riempire uno Stadio. Negli ultimi dieci anni sforna quattro album: “Stupido Hotel”, “Buoni o Cattivi”, “Il mondo che vorrei’, “Vivere o Niente”.
TOTÒ: QUANDO UN ATTORE NON MUORE MAI
Il 15 febbraio 1898 nasce a Napoli Antonio De Curtis. Il “Principe della Risata” vive un’infanzia difficile, senza padre e senza soldi. Si trasferisce a Roma. Inizia con l’avanspettacolo, passa al cinema, gli inizi non sono esaltanti, ma riesce a spopolare con la “Rivista”. Tra il ‘47 e il ‘68 è protagonista di oltre novanta film e in alcuni la sua spalla è Peppino De Filippo. Il successo è immenso, ma la critica non lo ama. La sua rivalutazione inizia con “Uccellacci e uccellini” di Pasolini. Autore del celebre brano “Malafemmena” e della poesia “’A Livella”, Totò muore il 17 aprile del 1917. Al suo funerale partecipano 200 mila persone.
febbraio
febbraio
BERNADETTE E GLI INCONTRI CON NOSTRA SIGNORA DI LOURDES È l’11 febbraio 1858 quando Bernadette Soubirous, una contadina di 14 anni, racconta di aver visto presso la grotta Massabielle, una signora vestita di bianco, con una cintura blu e una rosa gialla sui piedi e un Rosario tra le mani. Circa 18 sono le volte in cui la signora appare agli occhi della bambina. In una di queste la donna chiede a Bernadette di bere l’acqua dalla sorgente, mentre il 25 marzo le confida: “Que soy era immaculada concepiou “ - “Io sono l’Immacolata Concezione”. Nel1862 la Chiesa dà un riconoscimento formale alle apparizioni di Lourdes. Bernadette, che muore nel 1893, viene beatificata nel 1925 e proclamata Santa nel 1933 da Pio XI.
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LA NASCITA E IL SUCCESSO DI YOUTUBE Nasce il 15 febbraio 2005. I creatori sono Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Karim. Il primo video viene caricato nel mese di aprile. Dopo un anno viene comunicato che ogni giorno sono visualizzati più di 100 milioni di video. Non senza polemiche il sito raggiunge fama mondiale. I problemi con la censura di alcuni Paesi e soprattutto con il diritto d’autore pongono al centro dell’attenzione Youtube. Il sito è stato anche il palcoscenico della campagna elettorale per le primarie del Partito Democratico americano e molti personaggi noti, anche italiani, hanno il proprio canale personale. Il video più visualizzato di sempre è quello del giovane canadese Justin Bieber.
“HUCKLBERRY FINN” IL CAPOLAVORO, NATO DALLA PENNA DI MARK TWAIN Ernest Hemingway ha detto: «Tutta la letteratura moderna statunitense, tutti gli scritti Americani, derivano da “Huckleberry Finn” di Mark Twain. Non c’era stato niente di buono in precedenza.» Il capolavoro nato dalla penna di Mark Twain e pubblicato il 18 febbraio del 1885, ha appassionato milioni di ragazzi. Il romanzo narra le avventure di Huck, che in prima persona racconta la sua storia. Il giovane Huck, abbandonato dal padre, vive un’incredibile serie di avventure con il suo amico Jim, uno schiavo di colore, con cui scappa su una zattera. Lì danno ospitalità a due furfanti che con un imbroglio vendono Jim agli zii di Tom Sawyer. Huck e Tom progettano piani di fuga per Jim, che viene liberato.
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LA TRECCANI ARRIVA A 62 In piena era fascista, due amici propongono all’imprenditore tessile, Giovanni Treccani, noto mecenate, la pubblicazione di un’enciclopedia italiana. Treccani, che pensa in grande, crea un’opera sontuosa. Il 18 febbraio 1925 inizia ufficialmente il lavoro. Una ventina di intellettuali e oltre tremila collaboratori lavorarono alla prima edizione, contenente trecentomila voci e trentacinque volumi. L’Enciclopedia Treccani, che ha avuto collaboratori di prim’ordine, da Marconi a Vecchioni, da Rita Levi Montalcini a Ciampi, arrivata alla settima appendice, oggi si compone di ben 62 volumi.
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ORIZZONTALI: 1. Lega per posateria - 8. È rinforzata quella del rompighiaccio - 11. Verbo della nave che cola a picco - 13. Un recipiente enologico - 14. Nativi di Bucarest 16. Il coppiere degli dei - 18. Commissario tecnico - 20. I sudditi di Tito Tazio - 21. In coda al tandem - 22. L’elio - 23. Lo sono anche i paguri - 25. Insudiciata, sporcata 27. Preparati - 28. Il terzo dei profeti minori - 30. Si può allungare facilmente - 31. Una frazione di Genova - 32. Piccoli ferri piegati a uncino 33. Confluisce nella mosella - 34. Tramato sul telaio - 35. Il nome di Matisse - 36. Isola delle Cicladi 37. Una sedia da mare. VERTICALI: 1. Vetusti - 2. Lamenti tra le rime - 3. Un ribelle variopinto 4. Canicola estiva - 5. La città delle tre “T” (sigla) - 6. Graticolato posto sul fondo delle imbarcazioni - 7. Relativi alle competizioni sportive - 8. Ricompensata sul podio - 9. Filtra il sangue - 10. Alessandria - 12. Poema pastorale del Tasso - 15. Nascono in testa - 16. Dato per sicuro - 17. Il fiume di scarico d’un lago 19. Cavalieri del XII secolo - 20. Fragori di pioggia - 24. La suona fra Martino - 26. Marlon che fu divo - 29. Quadri nella stazione - 30. Lo Schiele grande pittore austriaco - 33. Il ciappelletto boccaccesco - 35. I confini di Hollywood.
Due amici si incontrano al bar. - Ciao Mario, come stai? Che mi dici di nuovo? - Due giorni fa è morta mia suocera... - Ah si? Mi dispiace molto! E come? - E' morta avvelenata... - Ha mangiato qualcosa che non doveva mangiare? - No. Vedi, stava parlando, come al solito, e si è morsa la lingua!
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Il sudoku è un gioco di logica inventato, si dice, dal matematico svizzero Eulero, ma che deve il suo nome al grande successo che ha avuto in Giappone (Su vuol dire “numero” e doku “singolo”). COME SI GIOCA: bisogna inserire i numeri dall’1 al 9 facendo attenzione che essi compaiano una sola volta per ogni riga, per ogni colonna e per ogni riquadro.
ORIZZONTALI: 2. È puro solo per metà - 4. I limiti di Ted - 5. Prive di carattere 8. Corrono nel flipper - 10. Due palazzi di Versailles - 11. Dare un contributo - 12. Involti cilindrici - 13. Un Brian della musica - 14. Banca Vaticana. VERTICALI: 1. Ricevere per mezzo di un’antenna - 2. Opera di Donizetti - 3. Detto a gran voce - 4. Il don Giovanni seduttore - 6. La “Delorme” composta da Ponchielli - 7. Le gare decisive - 9. È opposto a OSO sulla bussola.
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ORIZZONTALI: 1. Brucia in cucina 5. Con Ferretti era il cognome di Pio IX - 7. Si serve alla fine del pranzo - 8. Simboli di gloria 9. Vendono in boccali - 11. Gli Stati svizzeri 12. Delimitano l’ipotesi - 13. In mezzo al mais. VERTICALI: 1. Giorgio, jazzista italiano - 2. Molto concentrati - 3. Scavo - 4. Un “wagon” del treno - 5. La Ruffo della Tv - 6. Adepta di una nota eresia - 7. Iniziali dell’Alighieri - 10. Raddoppiato dà VI - 11. Chiede...poco.
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lo spazio delle freddure “Papà mi compri i coriandoli?” “No! L’anno scorso li hai buttati via tutti!”
proverbio in colonna Con le sillabe elencate formare 17 parole rispondenti alle definizioni e scriverle nello schema. Nella seconda e nella quinta colonna si potrà leggere un proverbio.
Nuova lavatrice lanciata sul mercato… due morti e tre feriti!!!
1. Dovendo realizzare una tabella (e relativo diagramma) inerente la variazione della temperatura in una data regione, quale programma è il più indicato? (Word - Paint - Excel Infopath) °°°
Dottore!! Dottore!! Che ci posso mettere sui denti gialli? Mettici una cravatta marrone! Puoi anche alzarti molto presto ma il tuo destino s’è alzato un ora prima.
2. Indicare quale tra seguenti composti è un carboidrato: (glicerina - glicina - maltosio acido oleico) °°°
Un uomo entra in un negozio di antiquariato e chiede: “NOVITÀ????”
3. Quale delle seguenti è considerata una misura di dispersione? ( media - moda mediana - deviazione standard) °°°
Al bar: “Cameriere, è più di un’ora che ho chiesto un caffè!” – “Lo so, ma l’ha chiesto lungo…! ”
4. Quale riconoscimento ha avuto nel 2007 il compositore Ennio Morricone? (Il premio Strega - Il nobel - L’oscar alla carriera - Il leone d’oro)
Dottore mi sento finocchio, cosa devo fare? Innaffiati due volte al giorno. Le guardie forestali quando muoiono vanno al Gran Paradiso? "Mi hanno messo in cinta!", disse una fibbia. La mela al verme: "Non parlare, bacami !" Che vitaccia, ci vorrebbe un cacciavite più grosso. Ho inventato un cappotto che va bene per tutte le stagioni; quando fa caldo basta toglierlo.
°°°
AG - AU - BA - BOT - CER - CI - CIA - CLU - CO - DA - DI - DI - FOR - GLO - GRA - GUA - IA - IN - IN - IN - IN - IN - LE - MO - NA - NAT - NE - NER - NO - O - PIT - QUE - RAN - RAZ - SA - SCAN SO - STE - TA - TET - TI - TI - TO - TO - TO - TO - TU - VUN - ZA - ZIO Definizioni: 1. Inizio di un'opera - 2. Lo si può attaccare anche parlando - 3. Piena di...sé - 4. Antichi portatori di appestati - 5. Insidia che si tende - 6. Inserito, compreso - 7. È odiato dai propri sudditi - 8. Non riconoscente, dimentico dei benefici ricevuti - 9. Non manca al temerario - 10. In tutti i posti - 11. Assiste il tredicista - 12. Complessivo, generale - 13. Si portava a difesa 14. Aiuta nelle indagini - 15. Copre uno spazio aperto - 16. Periferica del computer - 17. Una vasta pianura.
5. In quale città è morta la principessa Diana? (Strasburgo Londra - Madrid - Barcellona Parigi - Danimarca - Svezia Norvegia - Groenlandia) °°° 6. Cosa è Wall Street? (Il titolo di una pellicola di Spielberg La Strada di Londra dove ha sede il palazzo delle Nazioni Unite - La Strada di New York dove ha sede la Borsa - Il più importante teatro inglese - Il titolo di una celeberrima commedia musicale di Garinei e Giovannini ) °°° 7. L’autore dei Vespri Siciliani è…(Giuseppe Verdi - Giovanni Verga - Niccolò Paganini Nicolò Piccinni)
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diteloapolly@gmail.com
Ditelo a Polly DI ROBERTA D'AGOSTINO
L’ULTIMA TENDENZA LANCIATA DA RUTH REGINA Gli uomini curano l’estetica dei loro cani in maniera maniacale; per loro, guru dell’alta moda disegnano linee di abbigliamento e di accessori. L’imprenditrice americana Ruth Regina, molto nota ad Hollywood, ha lanciato l’ultima tendenza: parrucche per cani. Per una star del suo calibro, nota per aver curato il look di attrici come Penelope Cruz e Renée Zellweger, e di modelle come Kate Moss, la vera novità della sua creazione sta nel prezzo molto abbordabile con cui si è affacciata sul mercato:30 euro a parrucca.«Ero in una boutique e vidi tutte queste tiare, tute da ginnastica e smoking per cani: alla
gente piace vestirli» sostiene Regina «e così mi chiesi ‘Perché non parrucche?’. Sono nel business delle parrucche da otto generazioni e mia nipote mi chiese una parrucca per il suo cane. Tutto è iniziato così». La foggia della parrucca viene scelta dal cliente che può spaziare tra un’ampia gamma, ma i look di riferimento più richiesti sono quelli delle star come Marilyn Monroe e Michael Jackson. I capelli utilizzati per confezionare le parrucche sono sia quelli umani che sintetici, a seconda delle richieste dei clienti. Da quando Ruth ha iniziato la sua attività le richieste di parrucche sono tan-
tissime in tutto il mondo, Australia, Brasile, Canada e Regno Unito, ma la vera curiosità è che nessun ordine arriva dall’Italia, paese da cui provengono i migliori capelli per confezionare le parrucche.
IL SERVIZIO ANAGRAFE PER I GATTI L’Anagrafe Nazionale Felina è una banca dati informatizzata che registra i dati identificativi dei gatti dotati del dispositivo di identificazione elettronico (microchip). È promossa dall’ Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani e riconosciuta dal Ministero della Salute. La procedura, assicurano i veterinari, è veloce e indolore. Il veterinario inietta con una siringa ad hoc il microchip e procede
con la registrazione all'anagrafe. Nella scheda riporterà i dati di segnalamento del gatto e quelli informativi del proprietario e sarà l'unico a poterli usare per favorire il ricongiungimento con la famiglia in caso di smarrimento. Solo un veterinario iscritto all'Ordine può inoculare il microchip. La spesa che il proprietario deve sostenere per 'schedare' il proprio gatto varia dai 20 ai 40 euro. In caso di
smarrimento, per identificare il felino, basta passare un apposito lettore (di quelli in possesso sia dei veterinari che dei vigili urbani) sopra il microchip dell'animale. L’Anagrafe Nazionale Felina promuove il possesso responsabile del gatto, ne controlla la popolazione, previene il randagismo, contrasta l’abbandono ,il furto e agevola il ritrovamento in caso di smarrimento. dream m a g a z i n e 29
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A TAVOLA CON...
ALESSANDRO DE SIO Alessandro De Sio, giovane e brillante cuoco campano, è famoso per i suoi abbinamenti particolari in cucina. La sua passione per l’arte culinaria è innata: alla nascita pesava 5.2 Kg, a otto mesi mangiava pasta e fagioli dai nonni, mentre a dodici anni si divertiva nel preparare da mangiare per la sua famiglia. Diverse sono state le esperienze che lo hanno fatto affermare sempre di più nel suo settore, in particolare la vacanza studio in Inghilterra, in cui si è reso conto dell’esistenza di una grossa quantità di cibi non genuini. Da quel momento ha iniziato a sviluppare un profondo senso di rispetto per la materia prima, l’unico vero segreto di un ottimo chef. Di recente ha partecipato al talent show “MasterChef Italia”. DI ALESSIO MORRA
Come ti sei avvicinato alla cucina? «Ho iniziato a preparare cose molto semplici, sin da ragazzino. Mia nonna è stata la fautrice, anche se cucina in modo molto più tradizionale rispetto al mio. Le mie prime ricette, molto apprezzate, le ho proposte in famiglia. Quando avevo quattordici anni mia madre decise di mandarmi in Inghilterra affinché perfezionassi il mio inglese. Ci sono andato per cinque estati consecutive. I prezzi del cibo 30
erano proibitivi, così mi portavo sempre qualcosa da casa. Ogni sera organizzavamo delle cene, ovviamente cucinavo io. Lì ho imparato a confrontarmi con altre culture, ho assaporato nuovi alimenti. Pian piano si è sparsa la voce su di me, e ogni sera c’erano sempre si aggregavano sempre più persone.» Quali sono le prime pietanze che hai cucinato? «Ho iniziato con i dolci, perché a casa mia se ne facevano pochi.» Come è stata l’esperienza a
Masterchef ? «Interessante ed istruttiva. Inizialmente è stata dura, poi, man mano, sono riuscito ad ambientarmi e a legare con i miei compagni d’avventura e con Bastianich, Barbieri e Cracco, i tre chef d'eccezione. Partecipare a questo programma mi è servito moltissimo, anche se ci sono delle cose che non ho condiviso, come l'idea di cucinare per colori. Credo sia sempre meglio privilegiare il gusto che l’estetica del piatto.»
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Tu sei famoso per i tuoi abbinamenti particolari. «Nel mio locale sono solito preparare qualcosa di diverso. Per molti è pure follia, ma io consiglio sempre la birra con il pesce. Essendo un conoscitore di birre, nel mio locale ho sessanta etichette di birre differenti, credo che questo sia un’unione eccellente. Mentre a fine cena consiglio sempre un bicchiere d’acqua Perrier, che aiuta la digestione.» E qual è l'abbinamento più
assurdo che hai proposto? Abbinamenti selvaggi quanti ne vuoi. Una volta ho preparato un cocktail a base di rosso d’uovo con vodka, panna e fragola. Sembrava imbevibile, ma simpatico.» Ancora sui tuoi famosi abbinamenti, c'è un cocktail che ha riscosso un successo inaspettato? «Un cocktail che ha riscosso molto successo è sicuramente il "Ground Zero", prepa-
rato con drambuie, southern comfort e poche gocce di sciroppo d’amarena. Tutto on the rock’s.» Se ti invitano a cena, cosa vorresti trovare? «Qualcosa di estremamente classico. Una pasta con un sugo cotto quattordici ore, insomma il classico ragù accompagnato da polpette e braciole.»
BRASATO DI FILETTO al Jack Daniel's Ingredienti: 1 Filetto circa 900gr Jack Daniel's mezzo bicchiere 1 spicchio d'aglio 10 foglie d'alloro 60 gr di burro 3 carote 3 chiodi di garofano
1 cipolla rossa di Tropea 2 gambi di sedano rosmarino q.b. cumino q.b. pepe q.b. sale q.b. olio q.b.
Preparazione:
Preparate il filetto al Jack e fare marinare la carne: prendete il trancio di carne , asciugatela dal sangue e riponetela in un recipiente ricoperto dalla pellicola. Pulire le verdure e cubettatele. Trasferitele nel recipiente con la carne e le spezie. Aggiungete il Jack, coprite con pellicola e lasciate marinare il tutto per 12 ore in un posto fresco. Trascorse le 12 ore, prelevate la carne dalla marinatura e ponetela su un tagliere e asciugatela delicatamente con della carta da cucina. Preparare in una padella: sale,burro,olio extra vergine. Amalgamare a fuoco basso e spadellare la carne per circa sette minuti per lato...fino alla formazione della Crosta. Prendete una pentola ovale e trasferitevi le carne e i sughi di cottura,le verdure e le spezie e fate cuocere a fuoco dolce per circa due ore e mezza. A fine cottura trasferite la carne in una pirofila e tenetela in caldo. Frullate le verdure con il jack. Dopo averlo frullato fatelo ridurre a fuoco basso fino a renderlo ben denso. Regolate di sale e pepe. Versate sul brasato e decorate con foglie di Salvia.
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Claudia Pandolfi
Un 2011 da ricordare Bella e talentuosa, instancabile ed affascinante, in quasi vent’anni di carriera si è guadagnata di diritto il titolo di attrice più amata della fiction all'italiana. Al cinema non è da meno, ambiente in cui le sue importanti collaborazioni l’hanno portata a partecipare a manifestazioni chiave del panorama europeo. Per la sua interpretazione in “Quando La Notte” di Cristina Comencini si era addirittura vociferata una Coppa Volpi a Venezia: un ruolo difficile e controverso per un film oggetto di censura e boicottaggio da parte dei media. L’anno nuovo si apre per Claudia con un’ennesima uscita per il grande schermo. Ne “I Più Grandi Di Tutti” vestirà i panni della bassista Sabrina insieme ad Alessandro Roja, Marco Cocci, Corrado Fortuna e Dario Cappanera. La regia è di Carlo Virzì. DI VINCENZO PERNICE
Il personaggio da te interpretato in “Quando La Notte” è stato oggetto di molte criti-
che. In che modo ti ci sei relazionata? «È lei, Marina, ad essere entrata dentro di me. C’è stato un forte 32
impatto emotivo di immedesimazione, come donna, come mamma. Lontana da mio figlio ho portato avanti il più classico dei transfert d’affetto: ho passato l’amore di cui avevo bisogno ai bambini sul set.» Come hai accolto la notizia della censura del film? «Sono rimasta sconvolta. Lo scopo era scoprire qualcosa a cui è impossibile dare un nome. Censurandolo si è ottenuto l’effetto contrario, nascondere l’interiorità di una madre. Una censura è sempre una mortificazione dell’essere umano. Dico di no a tutto questo.» Diverse erano le scene di sesso. In che maniera le hai affrontate? «Da persona timida ho dovuto imparare a rimuovere l’imbarazzo in poco tempo. Non c’è stato nulla di pornografico, la regista aveva le idee molto
chiare. Il mio rapporto con la troupe è stato tale da permettere alla nudità di non creare alcun problema. Questo è possibile quando l’intenzione non è quella di mostrare semplicemente un paio di tette al vento.» Gireresti un altro film con Cristina Comenici? «Adorerei farlo. Tra di noi si è creata una sorta di famiglia dall’amore molto intenso e libero. Stesso discorso vale per Filippo Timi.» Proprio Timi ti ha definito anticonvenzionale. Ti senti d’accordo con quanto detto? «Non mi ritengo affatto anticonvenzionale. Forse reattiva. Filippo dice sempre che siamo scappati dallo stesso recinto. È una definizione che mi piace molto.» Sei molto ammirata dal pubblico maschile. Credi di essere diventata un sex symbol? «È esagerato definirmi sex symbol. Certo, molti mi trovano piacevole all’occhio, altri invece ritengono che io sia eccessiva-
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mente magra. Ovviamente sto dalla parte dei primi!» Poche le attrici apprezzate tanto al cinema quanto in televisione. Che la tua sia una specie in estinzione? «Non saprei. Negli anni mi sono scontrata con molti registi cinematografici prevenuti al riguardo, anche in maniera legittima: dopo anni trascorsi in TV è difficile immaginarsi qualcuno sul grande schermo. Io il problema non me lo sono mai posto. Amo il mio lavoro, la sua destinazione mi riguarda fino a un certo punto.» Negli ultimi anni abbiamo importato dagli USA la moda del sequel. Ti piacerebbe tornare sulla vicenda di uno dei tuoi film per continuarla? «È vero, anche se credo che in Italia il fenomeno sia più legato alla fiction. Ho girato diversi sequel per la TV, al cinema non mi è ancora capitato.» Parlaci de “I Più Grandi Di Tutti”, prossimamente nelle sale. «È un film completamente diverso rispetto agli ultimi che ho girato. Racconta di quattro musicisti degli anni ’90 che grazie ad un fan riescono a rimettere insieme la loro band. Recito la parte di una bassista, anche se nella vita reale suono la batteria. Baro molto bene!» Che idea ti sei fatta su Carlo Virzì? «Ho lavorato più volte con suo fratello Paolo, quindi ci conosciamo da tempo. È una persona in gamba, nonostante sia soltanto al secondo film come regista. Dopo le ambientazioni grossetane de “L’Estate Del Mio Primo Bacio”, la location si sposta su Livorno. Ne vedrete delle belle.»
“Amo il mio lavoro, la sua destinazione mi riguarda fino a un certo punto” dream m a g a z i n e 33
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dreamcinema
DI ROSARIO PERONE
Transformers 4 e 5 uno dietro l’altro Michael Bay ha annunciato grosse novità riguardanti la saga robotica piùpopolare dell’ultimo decennio. La prima riguarda il protagonista: sembra che dopo tre episodi la Paramount Pictures abbia deciso di sostituire Shia La Beoufcon Jason Statham, mentre Michael Bay è intenzionato a far ritorno dietro lamacchina da presa per girare due episodi che usciranno nelle sale a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro.
Totò in 3D Qualche mese fa il produttore Aurelio De Laurentis aveva annunciato che avrebbe portato nelle sale il primo film italiano interamente giratoin 3d e che vede come protagonista Totò. Si tratta di “Totò in 3D - Il piùcomico spettacolo del mondo”, che dopo essere stato presentato in anteprima alla sesta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, l’opera restaurata sessant’anni dopo la sua produzione troverà spazio anche nelle sale cinematografiche. È un’opportunità da non perdere, non tanto per il 3d, ma pergodersi uno spettacolo del principe della risata sul grande schermo.
Ligabue-Campovolo 2.0 in 3D La sala cinematografica è diventata ambiente da esibizioni di musicalive. Questo film mostra l’unico concerto di Luciano Ligabue tenuto construmenti elettronici. A causa dei tanti fan che non sono riusciti a trovare dei biglietti, il cantautore emiliano ha deciso di riportare la sua esibizione live in 3d per tutti coloro che sono dovuti rimanere a casa durante lospettacolo di Luglio. 34
I fratelli Coen si danno al biopic musicale La coppia di fratelli più famosa del mondo del cinema ha ufficializzato che il prossimo film sarà un biopic sul cantautore Dave Van Ronk. Il suo nome in Italia non dice molto, ma negli Usa la sua musica è comparata unanimemente a quella del grande Bob Dylan. Per il ruolo da protagonista è stato scelto l’emergente Oscar Isaac. Il film si intitola “Inside Llewyn Davis” e non uscirà nelle sale prima dell’Autunno 2012.
Lo schiaccianoci in 3D Il famosissimo balletto nato dalle strepitose musiche di Pëtr Il'ičČajkovskij è diventato un film per tutta la famiglia. A differenza del testo teatrale principale, nel film ci sono dei personaggi ripresi da altre fiabe. Un esempio è la presenza di Pinocchio che in quest’opera rappresenta un pupazzo che durante la notte prende vita grazie all’immaginazione della piccola protagonista Mary.
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Cambio vita “Cambio vita” per la regia di David Dobkin, narra la vita di Mitch e Dave, due vecchi amici che nel loro intimo desiderano entrare uno nei panni dell’altro. Il primo ha un ottimo lavoro ed è padre di famiglia, il secondo non ha un lavoro fisso ma ha una vita sessuale aperta a più donne. Dopo una notte a base di alcol i due si risvegliano uno nel corpo dell’altro. Non’è un film originale, ci sono decine di opere con il medesimo soggetto, però non mancano gaffe divertenti alimentate da una lunga serie di equivoci.
Leonardo Pieraccioni Finalmente la felicità In mezzo a tanti cinepattoni ci sarà anche l’uscita del nuovo film di Leonardo Pieraccioni, esponente della vecchia commedia all’italiana. In questosuo nuovo f i l m mostrerà l’Italia media che p a s s a b u o n a parte del suo tempo libero davanti alla tv e che affida il suo destino alle trasmissioni televisive. Infatti, il nuovo personaggio interpretato da Pieraccioni vede il suo futuro cambiato dal programma televisivo “C’è posta per te”.
Il gatto con gli stivali La famosissima fiaba riproposta da Charles Perrault e dai fratelli Grimm non ha mai avuto una trasposizione cinematografica nonostante i suoi famosi testi letterari. Il merito di questo film lo si deve al personaggio riproposto con spasso nei diversi episodi della saga di Shrek.
Il giorno in più sul grande schermo
Principe del deserto Jean- Jacques Annaud è un maestro nel riproporre racconti ambientati in terre e culture non occidentali. Protagonista è un principe arabo diviso fra le idee conservatrici della sua famiglia e quelle più liberali e progressiste dei suoi amici. Una storia decisamente attuale soprattutto se si guardano gli enormi dissidi sociali provenienti dall’Arabia.
Giacomo, uomo sulla trentina, vede quotidianamente sul tram una giovane donna, con cui si scambia occhiate furtive. Un giorno, la donna gli si presenta, e dopo una chiacchierata gli comunica che ha deciso di trasferirsi a New York per lavoro. Privato di quell'unico piacere giornaliero, Giacomo decide di andare a cercare la donna a New York per dare un senso alla sua vita. dream m a g a z i n e 35
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IL RITORNO DEI 99 POSSE A dieci anni di distanza tornano i 99 Posse con l’album “Cattivi Guagliuni”. Numerose sono state le collaborazioni, a partire da Abel Ferrara, regista del videoclip dell'ultimo pezzo che dà il titolo al nuovo lavoro, passando per il rapper Clementino, Speaker Cenzou, la Nuova compagnia di canto popolare, fino a giungere a Caparezza. Il sound è quello che ha sempre caratterizzato la Posse, un misto tra rap e raggamuffin,una fusione di stili e sonorità che mettono in risalto la qualità dei testi. DI VINCENZO MATINO
Sono passati 20 anni da quando avete iniziato a fare musica, cosa avete trovato di diverso rispetto al passato, tenendo conto anche del vostro punto di vista socio-politico? «I modi di fare musica sono cambiati moltissimo, noi siamo ancora legati ai vecchi vinili, ma oggi nuovi supporti come Itunes e Youtube hanno preso il sopravvento per la diffusione della musica.» Chi sono i “cattivi guagliuni” del disco? «Sono quelli su cui non si è investito abbastanza, quelli che non hanno molte voci che li rappresentino. Una volta c’era il movimento dei centri sociali di cui oggi non è rimasto molto. Noi cerchiamo di mostrare attraverso la nostra musica i problemi e le contraddizioni della nostra società.» Come sono nate le collabora36
zioni con Abel Ferrara e Caparezza? «Tramite la casa di produzione “Figli del Bronx” abbiamo contattato Abel Ferrara, un bad boy del bronx che è rimasto subito affascinato dalla musica e ha voluto subito la traduzione del testo. Ascoltando la canzone si è ritrovato nelle nostre tematiche e ha immediatamente deciso di lavorare con noi. Per quanto riguarda Caparezza, siamo suoi fan perché ha delle grandi qualità. Si è inserito in “Tarantelle pe campà” come se avesse scritto lui stesso il testo.» “Resto umano” è un omaggio a Vittorio Arrigoni di cui si è detto forse troppo poco? «In realtà non si è parlato affatto di Vittorio, nessuna carica istituzionale si è degnata di onorarlo, anche la stampa si è dimenticata di lui, per questo abbiamo deciso di omaggiarlo.» “Mai più io sarò saggio” invece ci riporta al 2001 e alla morte di Carlo Giuliani...
«Per il testo abbiamo ripreso la lettera scritta da Nichi Vendola per Carlo Giuliani. Ci è sembrato giusto riprendere poeticamente quell’evento che di fatto ha segnato il nostro scioglimento. Volevamo schierarci al fianco di una figura politica che in futuro farà discutere e parlare di sé nell’ambito della sinistra.» Il vostro disco è uscito quasi in contemporanea con i fatti incresciosi di Roma, come giudicate questi eventi? «Quello che vogliamo dire è che oltre a condannare, bisogna capire i motivi di questa rabbia. Il futuro è sempre più fosco e i ragazzi sono stufi di subire gli eventi. Ormai si criminalizza e si generalizza, i facinorosi sono questi fantomatici black block, ma alla fine ad essere arrestato è sempre qualche studente che magari manifestava pacificamente. Su questo però nessuno si interroga più ormai.» Dopo questa reunion, a quando il vostro concerto a Napoli? «Sicuramente nel 2012.»
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dreamusica
DI FABIO STILL
Lacuna Coil arrivano con Dark Adrenaline I Lacuna Coil sciolgono ogni dubbio sul nuovo cd. Il loro prossimo album si chiamerà “Dark Adrenaline” e uscirà il 23 gennaio 2012. È questo quanto si legge da una nota ufficiale apparsa sul loro sito ufficiale LacunaCoil.it. L’album, prodotto da Don Gilmore (veterano che ha già lavorato con artisti del calibro di Linkin Park e Good Charlotte), promette di regalare esperienze melodiche, metalliche e ricche di sensazioni di ogni genere, elementi a cui la band di Cristina Scabbia ci ha abituato in questi anni. La tracklist sarà formata da 12 pezzi ed il primo singolo ad essere estratto dall’album sarà “Trip The Darkness”.
Il live di Giorgia Dopo il successo ottenuto dal suo ultimo lavoro discografico “Dietro le apparenze”, Giorgia si appresta a partire con “Il Mio Giorno Migliore Tour 2012” con le prime due date a Roma (21 gennaio al Palalottomatica) e Milano (24 gennaio MediolanumForum). Il titolo del tour prende il nome da uno dei singoli di successo dell’ultimo album che ancora spopola nelle radio.“Il Mio Giorno Migliore Tour 2012”″ è il titolo del nuovo tour di concerti live di Giorgia, ripreso dall’ ultimo nuovo singolo “Il Mio Giorno Migliore” già in rotazione in radio da un bel po’. Per tutti gli amanti della grande voce italiana, queste sono le prime date già confermate del Tour 2012 di Giorgia.
TIZIANO FERRO:L’AMORE È UNA COSA SEMPLICE Tiziano Ferro con il singolo “La Differenza tra me e te”, brano più suonato dalle radio, ha anticipato l’uscita del nuovo disco “l’Amore è una cosa semplice”. È una canzone d’amore verso la vita, il primo capitolo di un disco che esprime al meglio la sensibilità artistica di Tiziano Ferro e che caratterizzerà lo scenario musicale dei prossimi mesi.
A TRE ANNI DI DISTANZA TORNANO I NEGRITA A tre anni di distanza dall'uscita di "Helldorado" (circa 70 mila copie vendute), lo scorso 25 ottobre i Negrita fanno il loro ritorno sulle scene con "Dannato vivere" (Universal Music). Il 31 gennaio 2012 dal Mandela Forum di Firenze parte il "Dannato Vivere Arena tour 2012". I Negrita, dopo il lungo viaggio musicale vissuto con "Rotolando verso Sud" nel 2005, nel corso del quale, il gruppo ha riscritto in un certo senso le regole del rock italiano, portandolo quasi alla pari di grandi realtà internazionali. "Dannato vivere" anticipa il tour nei più importanti palasport d’ Italia che debutterà il 31 gennaio dal Mandela Forum di Firenze. Le altre date: 3 febbraio al Palafabris di Padova – 4 febbraio Palalottomatica di Roma – 7 febbraio Palaolimpico di Torino – 10 febbraio Unipol Arena di Bologna – 11 febbraio MediolanumForum di Milano.
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Elio e le Storie Tese in concerto La band di Elio e le Storie Tese torna in giro nel 2012. Negli anni la band è riuscita a farsi apprezzare e a conquistarsi l’affetto di un pubblico sempre più numeroso. Ecco le prime date: 27 gennaio Auditorium Conciliazione di Roma – 2 febbraio Teatro Verdi di Firenze – 4 febbraio Teatro D’ Annunzio di Latina.
"Tomorrow" anticipa il nuovo lavoro dei Cranberries I Cranberries sono pronti per un grande ritorno. “Roses” è il titolo del nuovo album della band irlandese in uscita il prossimo gennaio, anticipato dal singolo “Tomorrow”. Il pezzo sembra essere il proseguimento di uno stile già ben noto nel corso degli anni e che ha permesso al gruppo di maturare una grande esperienza..
Litfiba: nuovo album di inediti Dopo il grandissimo successo del doppio album live “Stato Libero di Litfiba”, il 17 gennaio 2012 uscirà il nuovo album di inediti dei Litfiba. L’album, prodotto da Piero Pelù, è stato mixato dall’ingegnere del suono e produttore inglese Tim Palmer, che ha lavorato e continua a farlo con Robert Plant, The Cure, Pearl Jam, U2, Ozzy Osbourne, Tears for Fearse e altri. Ritornano anche sulle scene live con tre grandi anteprime: il 2 marzo a Firenze (Nelson Mandela Forum), il 6 marzo a Milano (Mediolanum Forum) e il 10 marzo a Roma (Palalottomatica).
il ritorno di Adriano Celentano
Scritto da Giuliano Sangiorgi e realizzato in studio dai Negramaro, il singolo“Non ti accorgevi di Me”, anticipa l’uscita del nuovo album di inediti di Adriano Celentano. Il brano è coinvolgente e originale sotto molti aspetti. Nel testo emerge l’irrinunciabile voglia di amarsi ed essere amati senza alcuna superficialità e con la necessità di capirsi fino in fondo, senza mentire. Il nuovo album di Celentano sarà prodotto dal Clan Celentano e distribuito da Universal Music e uscirà il 29 novembre.
IVANO FOSSATI Ultimo tour Ivano Fossati con "Decadancing tour" saluta le scene definitivamente. È basta questa notizia per rendere il concerto di Fossati un evento imperdibile. Dopo quasi 40 anni di grande amore per il pubblico e per la musica arriva l’addio alle scene celebrato con un nuovo cd ed un entusiasmante tour. Il nuovo album di inediti “Decadancing”, che dà il titolo alla tournée, ci trasmette un Ivano Fossati riflessivo e disilluso. Il tour toccherà i principali teatri italiani e sarà in equilibrio tra passato e presente, tra le grandi canzoni di ieri e di oggi.
VeronaINLove2012 Se ami qualcuno portalo a Verona. È questo lo slogan di San Valentino a Verona, la città di Giulietta e Romeo. Alla sua ottava edizione è diventato un appuntamento fisso. Si chiama “Verona in Love”. Tutta una serie di manifestazioni e grandi eventi che rendono Verona la città più romantica d’Italia. Per tutta la settimana che porta al 14 febbraio, le vie di Verona vengono addobbate con cuori rossi che ricoprono i lampioni e tutta una serie di atmosfere uniche che caratterizzano la città. L'ingresso ai luoghi shakespeariani tra cui, la casa e la tomba di Giulietta saranno ad ingresso gratuito, mentre per gli altri monumenti le coppie potranno entrare pagando un solo biglietto. dream m a g a z i n e 39
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Giampiero Mughini
UN VIAGGIO TRA LE VIE DI TRIESTE
“Se uno che scrive non si caccia nei guai che razza di scrittore è?”. Questa affermazione racchiude la chiave di lettura del libro del giornalista e scrittore Giampiero Mughini “In Una Città Atta Agli Eroi e ai Suicidi. Trieste e il caso Svevo”. Mughini soggiorna a Trieste cammina tra le vie di Svevo, Slataper, Stuparich, Saba, Rosso, ripercorrendo la vita di eroi ed intellettuali, parte integrante della storia della città cosmopolita. DI CRISTINA MARESCA
Far luce sulla città di Trieste, questo l’input che l’ha spinta a scrivere il suo nuovo lavoro “In una città atta agli eroi e ai suicidi.Trieste e il caso Svevo”… «Trieste è una città dove si parla lo sloveno, il dialetto triestino, il tedesco, l’inglese, il francese e dove si sono mescolati il sangue delle genti del centro Europa. Una città dannata come da una diffusa inquietudine interiore, dove i nervi di uomini e donne erano lisi al punto da potersi spezzare da un momento all’altro. Ed ecco il caso del poeta e filosofo Carlo Michelstaedter che si tolse la vita con un colpo di pistola.» Nel libro ricorda alcuni degli eroi triestini della Prima Guerra Mondiale… «A Trieste germogliò l’italianità dei volontari dell’esercito italiano, che pur di disertare quello austro-ungarico, misero a repen40
taglio la loro vita, rischiando l’impiccagione qualora fossero stati presi prigionieri. Carlo Stuparich, eroe e suicida, preferì tirarsi un colpo di rivoltella alla testa, piuttosto che essere impiccato come un criminale. Scipio Slataper, nel 1915, si offrì volontario contro le trincee austriache, trovando la morte.» Racconta anche la verità sulla primavera del’45 e del dramma delle foibe… «Per mezzo milioni di italiani della Venezia Giulia, la primavera del ’45 non ebbe i colori della libertà riconquistata, non viveva nulla di tutto questo, ma solo il terrore e l’attesa dell’arrivo dei comunisti slavi. Migliaia furono gli istriani e i dalmati costretti a fuggire dalla loro terra e ad abbandonare le loro case. Cinquemila italiani furono scaraventati vivi o morti negli anfratti del territorio giuliano, le foibe. Tra questi l’istriana Norma Cossetto violentata e torturata dai comunisti, prima di essere infoibata colpevole di essere italiana. In questo libro racconto episodi drammatici mai
narrati in tv e dai giornali, perché vorrei che arrivasse lo spirito di verità e lealtà nei confronti della storia del nostro paese.» Parlando di Svevo, il suo personaggio Zeno, attraverso uno scavo interiore nella propria coscienza, giunge alla consapevolezza di una crisi di valori morali. Quasi a sembrare un uomo del duemila... «Svevo ha modellato come un artista l’uomo moderno. Zeno, il protagonista de “La coscienza di Zeno”, che fa parte della trilogia insieme a “Una vita” e “Senilità” è l’antefatto dell’uomo di oggi, quello che non sa se agire o tirarsi indietro con una donna in, una dinamica bizzarra tra gioia e lutto.» C’è un aneddoto che l’ha coinvolta durante la stesura del libro? «Un episodio che racconto alla fine del libro. Una sera, una ragazza mi condusse per mano lungo le viuzze del ghetto. Sostammo innanzi alla serranda sprangata appartenuta ad Umberto Saba. Per le strade di quell’angolo di Trieste non c’era una persona, non una voce, non un rumore. Solo un fruscio di anime che non si davano pace.»
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LEGATO ALLA REALTÀ Il primo libro di Fabio Still È uscito il primo romanzo di Fabio Still. Speaker radiofonico, presentatore e conduttore TV, con il suo “Legato Alla Realtà” (Edizioni Eracle) diventa anche scrittore. Un ragazzo e la società, sogni e compromessi, sentimento e finzione si incontrano e si scontrano in un mondo sempre più schiavo della comunicazione virtuale. A tratti autobiografico, quindi vero, umano, il libro racconta con uno stile semplice e diretto il senso di smarrimento di un giovane di oggi di fronte al mondo che lo circonda. Piacevolmente sorpreso, il lettore non potrà fare a meno di sentirsi un po’ Lello. www.fabiostill.com Raccontaci i temi portanti del tuo romanzo. «La storia di Lello riflette sull’importanza che la comunicazione ha assunto nella nostra società. La tecnologia ha eliminato ogni contatto diretto con gli altri, mentre il mio protagonista vuole creare una relazione sincera e reale con il prossimo. In alcune pagine può sembrare un ragazzo dedito ai soli piaceri della vita, ma il suo vero volto nasconde valori legati alla tradizione come l’amore per la famiglia, per i sogni, per una donna. È un giovane come tanti, nel quale molti lettori possono riconoscersi.» Come si è svolto il processo di lavorazione? «Avevo in mente questo progetto da due anni. Il suo protrarsi nel tempo è in parte dovuto anche all’attuale situazione editoriale italiana: è difficile pubblicare senza disporre di un budget personale. Ho avuto la fortuna di trovare nella Eracle uno staff
aperto agli scrittori emergenti, desideroso di sfruttare al massimo le opportunità offerte dalla mia comunicazione radio-televisiva.» Quanto hanno inciso le tue esperienze biografiche nel delinearsi della trama? «Nel libro non c’è tutta la mia vita. Ce ne sono diverse parti, ovviamente non specificate nei minimi dettagli. Un episodio significativo in tal senso è presente nel capitolo “La Telefonata Preistorica”, dove Lello viene contattato dalla ragazza di cui era sempre stato innamorato: lei si dimostra interessata a lui solo dopo il suo ingresso nel mondo della TV.» Il tuo lavoro è disponibile anche in eBook. Che rapporto hai col formato? «L’eBook è adatto a persone che riescono a passare intere ore davanti a uno schermo. Personalmente preferisco il libro fisico, leggere davanti al camino, sentire l’odore della carta. Sono
DI VINCENZO PERNICE
sensazioni che il digitale non può regalare. Ho un ottimo rapporto con la tecnologia, proprio perché molto relativo, non me ne sento schiavo.» Sulla prefazione di Luca Abete. «Ci conosciamo da tanti anni. Quando gli ho proposto di scriverla si è visibilmente emozionato. Luca, come Lello, è un uomo genuino, qualunque cosa faccia la lega alla realtà, al nostro territorio. Era la persona adatta.»
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Silvio Muccino
AFFRONTO LA VITA DUE METRI Silvio Muccino torna a far sentire la sua voce, oramai calda e matura, utilizzando quella che Italo Svevo definiva “l'arma più potente dell'universo”: la penna. “Rivoluzione n.9” è infatti il titolo di questo suo secondo romanzo, scritto, come il precedente, a quattro mani con Carla Vangelista. Un romanzo sull'adolescenza che però ci dimostra quanto l'attore sia cresciuto e quanto abbia voglia di farsi conoscere sotto una nuova luce, che ha il sapore della maturità dei suoi trent'anni. Non è più una icona adolescenziale, il suo nome non ricorda più quella di un ragazzo sbarbatello. Muccino è cresciuto e continua il suo cammino cercando di affermarsi per quello che è, non per quello che sembra. DI MARIA ROSARIA PISCITELLI
Tolta la maschera di Peter Pan, da tempo stai cercando di affermarti come un artista più maturo… «Sì, in effetti ammetto di aver indossato a lungo una maschera da eterno adolescente. Oramai tutti mi associavano al classico attore da commedie romantiche. 42
Marguerite Yourcenar afferma che: “Con il passare del tempo, senza che uno se ne accorga la propria maschera diventa volto”. Credo che questa frase sintetizzi nel migliore dei modi il mio passato. Fortunatamente il volto che mi sono ritrovato era fittizio. Sono riuscito a liberarmene
appena ne ho sentito l'esigenza. Non è stata colpa di nessuno se si era venuta a creare questa situazione. Penso sia stato tutto un meccanismo che fortunatamente ho saputo gestire al momento opportuno.» Puoi spiegarci meglio a cosa ti riferisci?
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«Il discorso è semplice. Credo che la nostra vita è fatta di incontri, di persone, di storie che nascono e finiscono. Il più delle volte una storia nasce perché uno pensa di poter fare un qualcosa di diverso con un'altra persona. Finisce quando si cambia, quando si viene a rompere l'armonia con l'altro. Non c'è nulla che resta uguale. Una cosa è certa, ad ogni età incontriamo delle persone che conoscendoci trovano
lo che non sai, ma solo quello che già conosci. Ecco perché ho deciso di affrontare la vita due metri alla volta.» Secondo lavoro a quattro mani con Carla Vangelista. Come funziona tra voi? «Il tutto nasce perché io e Carla funzioniamo sul confronto. “Parlami d'amore”, “Un altro mondo” e ora questo libro, sono tutti progetti nati col principio di mettere a confronto il nostro vissuto. Viviamo la vita quasi sulla stessa lunghezza d'onda.» Chi trai due ha deciso di lavorare ad una nuova stesura? «Il progetto, così come il primo, è iniziato per caso. Un pomeriggio io e Carla parlavamo del più e del meno, ad un certo punto le ho confessato che ci sono momenti nella mia vita in cui mi ritrovo a provare le stesse paure che avevo a sedici anni. Può sembrare assurdo, ma quando incontro i giornalisti o sono alla prima di un film, davanti a me ho sempre l'immagine del cortile del mio liceo e questa è una cosa che ti porti dentro per tutta la vita. Carla ha catturato i miei pensieri e le mie confessioni e mi ha proposto di scrivere una storia sulle mie emozioni, che erano le stesse che provava lei. Abbiamo iniziato così ad immaginare un dialogo tra adolescenti di due mondi diversi e così è nato “Rivoluzione n.9”.» L'anno scorso hai presentato “Un altro mondo”, un film tratto sempre da un libro di Carla Vangelista. Anche “Rivoluzione n. 9” sembra dare l'idea di un copione già pronto. Credi anche tu che possa diventare il tuo prossi-
ETRI ALLA VOLTA in noi qualcosa che fa comodo anche a loro. Per questo qualcosa vorrebbero che non cambiassimo mai. Ma non cambiare mai è impossibile, anche se il mutamento comporta dei rischi che non ci sono nella staticità. Io ho deciso di rischiare.. Adesso non so come andranno le cose, ma non mi preoccupo. Un famoso detto israeliano dice: “L'uomo saggio guarda a due metri da sé e non di più”. In effetti puoi guardare a pochi metri da te giorno per giorno. La cosa più terrorizzante è quello che tu potresti proiettare in avanti. Perché non proietterai mai quel-
mo film? «Purtroppo quando si lavora in questo modo è sempre molto imprevedibile quello che succede perché non è un progetto pensato. Questo è un libro che poteva anche esaurirsi in un niente, infatti, è molto intimista. Ma poi è questo che per ora sta colpendo il pubblico. Tutto ciò e a dir poco sorprendente. Lo è tutto quello che questo libro mi sta dando, perché non mi aspettavo nulla. Credo che resterà solo un copione scritto, a cui ogni lettore darà la sua giusta interpretazione.» “Rivoluzione n.9” e anche il titolo di una canzone dei Beatles. Di chi è stata l'idea? «Di Carla ovviamente, le idee migliori sono sempre tutte sue. Un giorno eravamo disperati, rimbalzavamo su dei titoli che erano sempre un po' scontati o incompleti. Non riuscivamo a trovare un titolo che parlasse davvero di questo libro. E poi è arrivata la canzone dei Beatles. Nel libro parliamo dell'età della crescita, che poi è quella dell'evoluzione.» Ti preferisci più attore o scrittore? «In questo momento sto cercando la mia unità come personaggio. Quando scrivo un libro, volendo fare una metafora tennistica, è come andare a rete. Mi espongo molto di più. Il cartaceo mi offre una dimensione in cui trovo la possibilità di fare quello che il cinema non mi permette di fare. Non scriverò mai un libro perché mi impongono di farlo. Non ho più 23 anni. Non ho voglia di ripropormi in commedie romantiche, almeno per ora. Voglio darmi da fare reinventandomi.» dream m a g a z i n e 43
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dreamlibri
DI NUNZIA FALCONE
In ogni numero vi presenteremo un autore contemporaneo come invito alla lettura e lo faremo citando una frase di un suo libro. «Tamar e Assaf camminarono lungo il ciglio della strada, trovando scuse per toccarsi, per stringersi l'un all'altra. Quasi non si parlarono e Tamar pensò che non aveva mai incontrato nessuno con cui si sentiva tanto bene tacendo». È uno scorcio di ''Qualcuno con cui correre'' di David Grossman: romanzo novecentesco che ha come argomento il mondo dei giovanissimi. Grossman riesce a penetrare a fondo l'ottica degli adolescenti attraverso l'amore e l'amicizia, ossia: tutto ciò che un adolescente è capace di fare.
i
romanzi PER MANO MIA
IL RESPIRO DEL BUIO
STORIE DA LEGGERE CON LA LUCE ACCESA
di Nicolai Lilin
di Maurizio De Giovanni
di Chris Priestley
Einaudi Editore
Enaudi Editore
Newton C. Editore
“Il respiro del buio” rappresenta il vaggio tortuoso che un uomo può affrontare durante il proprio servizio militare. Nicolai Lilin ci offre pagine sull'esperienza tormentata della Cecenia, sul vuoto profondo che la guerra ha lasciato, sulle difficoltà di rifarsi una vita trovando la chiave giusta per continuare e lasciarsi alle spalle il passato. È un romanzo piuttosto realista che si accosta, inoltre, alle esperienze vissute dall'autore: la sua capacità di trasportarle nella scrittura mette i brividi, quasi come se stessimo tutti brancolando nel buio insieme a lui. il
non
Maurizio De Giovanni c'immerge in un giallo fatto di intrighi e misteri. La scena iniziale è l'immagine inquietante di un duplice omicidio. Si tratta di due coniugi brutalmente uccisi da dei balordi. Il commissario Maione cercherà i mandanti e i killer, per far luce sul caso e dare giustizia anche alla figlia delle vittime. L'ambiente napoletano, suggestivo soprattutto nella prima scena, amplia l'interesse, facendolo sembrare non più. La penna di De Giovanni è scorrevole ed efficace seppure il contenuto si presenta spesso tortuoso.
Robert, il protagonista, deve affrontare il primo suo vero viaggio. Questo non lo disturba, bensì lo rallegra visto che ha l'opportunità di allontanarsi dalla sua matrigna. Quest'ultima prima di farlo salire sul treno ha una visione inquietante e lo esorta a non partire. Il giovane, intento a non farsi suggestionare, sale non curante delle parole della donna. Il treno si ferma per un guasto. Il treno non riparte. Una donna vestita di bianco racconta storie che mozzano il fiato. Ora, Robert ha davvero paura. Priestly ci sfida a leggere senza lasciarci coinvolgere...
romanzo
101 MODI PER FAR SOFFRIRE GLI UOMINI di Daniela Farnese Newton C. Editore
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Il sogno di ogni donna? Prendersi una rivincita nei confronti del 'mostro' squattrinato, traditore e sleale dell'ex, diventato ex per una 'carognata' appena sfornata. Il libro è un catalogo di vendette ad personam che, non solo definisce il metodo per essere cattive verso di loro, bensì delinea il vero e unico atteggiamento spietato che ogni donna ferita dovrebbe assumere.
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il
libro
fotografico
LADY GAGA PER TERRY RICHARDSON È uscito il libro fotografico su Lady Gaga realizzato da Di Terry Richardson Terry Richardson. Sono 350 le immagini sia a colori che in bianco e nero che ritraggano Miss Germanotta non solo Grand nella sua versione classica, quella di cantante, ma anche Central nella vita quotidiana.Il fotografo statunitense aveva già Publishing immortalato Lady Gaga in occasione, della copertina di Editore Vogue Hommes Japan (settembre 2010), in cui la star indossava un abito di carne cruda passato alla storia.
LA PROFEZIA VATICANA
IL MERCANTE DEI LIBRI MALEDETTI
LE PRIME LUCI DEL MATTINO
di Jon Trace
di Marcello Simoni
di Fabio Volo
Newton C. Editore
Newton C. Editore
Mondadori Editore
Un thriller: un respiro sospeso lungo quanto una galleria senza fine, silenzio, buio, notte, Jon Trace e la sua fervida immaginazione. Tutto questo e altro ancora troveremo per le pagine e le vie di Roma, dove le dicerie dei 'cantastorie' non sembrano più quelle. Che la città 'eterna' dia sempre quel senso di tensione è cosa nota, soprattutto se ci perdiamo nei meandri di quel mondo romano distrutto nei secoli; tuttavia leggerli con suspence ci aiuterà a conoscere meglio quell'alone di mistero che attornia il mito della Res publica, e di quell'odierno Vaticano.
Sulla falsa riga dei romanzi di Dan Brown, Marcello Simoni ci presenta un thriller, inserito nel genere piu amplio della narrativa italiana. Con Marcello Simoni ci troviamo di fronte a un medioevo europeo non troppo ricercato nei suoi minimi dettagli, proprio per non ricreare un mondo troppo sofisticato che potrebbe mettere in difficoltà il lettore. Il Simoni si cimenta in un'opera dal gusto gotico, ammaliante, così come ammalia il fascino del mistero e dell'indissolubilità del mercante di libri maledetti.
Ci spiazza di nuovo, o meglio, ci invita di nuovo in un viaggio letterario semplice e ricco di emozioni. Fabio Volo e il suo nuovo romanzo sono già il preludio di un grande successo, come del resto, il suo romanzo precedente. La scrittura incalzante, i temi quotidiani vicini al reale, la sua consapevolezza di colpire un pubblico giovane che ha bisogno di non essere lasciato solo, è il metodo di Volo. La storia è un intrigo comune, una coppia di giovani che si confrontano con la realtà, con il convivere e condividere le peripezie del mondo odierno.
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dreamarte
DI ROSARIA PANNICO
Il giovane Ribera tra Roma, Parma e Napoli Il ritorno dell'Avanguardia russa. Rodcenko 1608-1624 (Al Museo di Capodimonte fino di scena al Palaexpò fino al 08.01.12. al 08 gennaio 2012). Il Palazzo delle Esposizioni fino all’8 gennaio Al Museo di Capodimonte, sono presentati 2012 riscopre il genio che rivoluzionò il concirca 40 capolavori del giovane Ribera, una cetto di fotografia, traducendolo in una ricerca mostra dedicata al intellettuale. grande pittore spaAleksandr Rodcenko (1891-1956), pittore, gnolo, considerato tra fotografo, grafico, designer, personaggio chiave i maggiori esponenti dell'avanguardia russa a cavallo tra la della pittura di area Rivoluzione d'ottobre e la Seconda Guerra naturalista e caravagMondiale, ha introdotto i principi del gesca in Italia e in Costruttivismo nella ricerca fotografia. Un Europa. Personaggio embleLa mostra, precedenmatico e complesso, "L'Arte in Vetrina" al Borgo Sant'Eligio e temente esposta al genio schiacciato da Piazza Mercato. Fino al 06.01.12. Museo del Prado a un'avversa contingen"L'Arte in Vetrina", giunge alla sua X edizione. Madrid, pone l'attenza storica. Promossa dall’ Associazione Culturale "Storico zione sui primi anni Borgo Sant'Eligio" ed il Centro "Antiche della produzione delBotteghe di Piazza Mercato", con il patrocinio l'artista presentando, del Comune di Napoli, propone artisti affermain un confronto finalti ed emergenti che espongono i loro lavori. mente diretto, tele Per tutto novembre e dicembre 2011 saranno spesso oggetto di visibili nelle vetrine dei negozi a far bella appassionato dibattito. mostra con tessuti, tendaggi, biancheria, articoli per la casa, ecc. Una nuova sfida si apre con la creazione di un proget“ M o n d r i a n . Da Sud. Le radici to di un Museo L’armonia perfetta” meridionali Laboratorio di Arti al Vittoriano fino al dell'Unità nazionale Tipografiche ideato da 29.01.12. Palazzo Reale fino Enzo Falcone teso a dare Il Complesso del al 15.01.12. slancio al turismo e all’apVittoriano celebra la Una grande esposiprendimento qualificato parabola creativa del zione invita a rifletteper i giovani. Idee e tanta grande pittore olanre sui 60 anni che passione per l'Arte in dese, dal realismo alla hanno preceduto il genere, e in particolare svolta astratta. Non è Plebiscito dell'ottobre per l'Arte della Stampa. un'antologica comdel 1860. Dalla pleta, ma svela una Rivoluzione del 1799, poco conosciuta pasai moti del '48, alla sione dell’artista per la musica jazz e il ballo. Il spedizione dei Mille. Una mostra dove docupregio di questa esposizione romana è quello di menti, quadri, cimeli unici, tornano a vivere e aver svelato un indole poco nota del genio olana trasmettere l'emozione del momento. Un dese, ponendo l'accento su un'insospettabile grande esperimento di vitalità, vagheggiando corrispondenze tra la multimedialità per far musica e la modernità entrare il visitatore della sua arte, anche nel cuore vero dei attraverso un'inedita fatti. La mostra, inteinstallazione musicale ramente gratuita, sarà curata da Claudio l’accesso ad una storia Strinati. tutta da riscoprire. 46
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Quando l’Arte si fa seria...
Pautiero comincia a giocare
Uno stile che reinventa in chiave neo-pop le avanguardie del XX secolo, contaminato dal fumetto e dalla segnaletica, sembra caratterizzare le opere di Pautiero. Simboli essenziali fatti di linee sinuose e continue danno vita ad opere che si esprimono come graffiti che debbano essere fruibili per tutti; e quindi come messaggio globale e metropolitano. La ricerca di Pautiero, essenziale e sintetica, pare volta a demonizzare l’idea d’Arte come oracolo di (pseudo) verità trascendentali, per approdare ad una visione, permeata dal gioco, che emoziona divertendo, anche quando tratta temi come vita-morte, amore-odio, comunicazione di massa-individualismo. DI ROSARIA PANNICO
All’anagrafe sei Giuseppe Autiero, perché utilizzi lo pseudonimo Pautiero? «Mi hanno sempre chiamato Peppe. Pautiero è una sorta di sintesi fonetica di Peppe Autiero. Nonostante la tua giovane età hai maturato uno stile chiaramente riconoscibile. Qual è il tuo percorso artistico? «Quello istituzionale, passa per il diploma alla Scuola d’Arte di Napoli per poi iscrivermi all’Accademia di Belle Arti, dalla quale sono letteralmente “scappato”. L’ambiente era troppo “autocelebrativo”; anche se questa parentesi mi è servita. Successivamente mi sono laureato in Arte Contemporanea con una tesi su i Simpson che illustrava i rapporti tra Arte e Cartoons. Fare arte è stata sempre un’esigenza atavica, nutrita negli anni da una forte curiosità stilistica e di immediatezza comunicativa, verso i meccanismi della pubblicità.» In una tua recente mostra dal titolo “Squarci Meccanici” hai presentato tele tagliate dalle quali si intravedevano circuiti elettrici di riciclo. Nei tuoi ultimi lavori, invece, c’è un
forte ritorno alla pittura. Come spieghi questo cambiamento? «Gli Squarci sono una riflessione, in chiave ironica, del Concetto Spaziale di Fontana, che, infrangendo la tela con buchi e tagli, ambisce a superare la distinzione tradizionale tra pittura e scultura. Nei miei lavori questa pseudo verità viene portata al parossismo:
dagli squarci emergono asettici circuiti elettrici che vogliono evidenziare, in maniera sarcastica, dissacrante, quanto anche l’arte, nell’epoca della comunicazione globale, sia “contaminata”dall’informazione digitale. Nei lavori recenti mi rifaccio
molto allo stile grafico dei fumetti e alle icone segnaletiche che utilizzano forme chiaramente leggibili, e quindi immediate. Credo che il fil rouge che unisce la mia ricerca è una visione ironica, giocosa dell’arte.» Perché il gioco è una componente così importante nei tuoi lavori? «Il gioco mi da la possibilità di guardare all’Arte in maniera irriverente, anche quando affronto argomenti “seri”. Utilizzare forme elementari, vicino al fumetto e alle icone della segnaletica mi diverte molto; inoltre penso siano più facilmente fruibili.» Nel panorama dell’arte contemporanea, pieno di installazioni e video, come reputi la tua scelta di esprimerti attraverso una tecnica tradizionale che predilige tele e colori? «Sincera! L’arte contemporanea è ossessionata dalla mania di meravigliare per esistere. Io, quando penso a ciò che voglio realizzare, ho in mente quelle forme e quei colori. Credo che se oggi, per qualche improbabile motivo, mi chiedessero di rifare la Gioconda, questa subirebbe una sorta di “pautierizzazione”.» dream m a g a z i n e 47
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IN VIAGGIO PER...
Pechino
Passeggiando fra gli hutong del centro, tra vicoletti e cortili desolati che trovi a pochi metri dalle insegne luminose di Wangfujin, non diresti che il futuro del mondo passa da qui. Eppure Pechino, con i suoi venti milioni di abitanti e un’estensione sterminata, sa ancora sorprendere il visitatore incapace di comprendere dove finisca la megalopoli e dove invece inizi la sua natura di super-villaggio simbolo di tutto un paese. La Capitale del Nord (significato letterale del suo nome Beijing) racchiude infatti tutte le anime dell’immensa Cina, come visibile dai tratti o dai costumi delle diverse etnie che si incontrano per strada o dalla infinita varietà delle cucine regionali presenti nei ristoranti che sbucano ad ogni angolo. DI SIMONE D’ANTONIO
Pechino e i suoi simboli Nonostante si trovi geograficamente parecchio decentrata rispetto ad altri centri nevralgici del paese, la ricchezza architettonica di Pechino testimonia chiaramente la sua centralità politica plurisecolare ed è interessante notare quanto l’attuale
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struttura urbanistica, fatta di stradoni e tangenziali interne a tre corsie, stoni con parchi e monumenti tradizionali. Città proibita, Tempio del Cielo e Palazzo dei Lama sono protetti da alti mura ed incastonati in aree ristrette che ne preservano la sacralità dai rumori assordanti del traffico ma non, purtroppo, dalle orde di turisti (soprattutto cinesi provenienti dalle altre regioni). Basta però recarsi all’ora del tramonto e la successione di templi ospitati dal Palazzo dei Lama, centro indiscusso
del buddhismo cinese, torna ad affascinare il visitatore complice il silenzio e l’ambiente rarefatto garantito dalla colonia di monaci buddhisti residenti da secoli nel complesso. È invece con le luci del mattino che si apprezza al meglio il Tempio del Cielo, straordinaria torre di legno finemente decorata che serviva agli imperatori delle dinastie Qing e Ming per offrire sacrifici e ottenere auspici dalle divinità celesti. A colpire l’attenzione del viaggiatore è anche il parco popolare antistante l’area monumentale, dove si riunisco-
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no ogni giorno centinaia di pechinesi intenti a praticare il tai-chi o a giocare a carte lungo i portici istoriati. Imperdibile l’inesauribile successione di palazzi, cortili e dependance reali che compone la Città proibita, centro del potere imperiale per secoli di cui porta ancora visibili i segni per la grandeur delle strutture e l’immensità degli spazi che si stagliano subito dietro Tienanmen, quasi come in un passaggio di testimone tra il potere millenario e l’avanguardia del futuro. Tienanmen e i negozi del centro Simbolo pop e ultramoderno pur nel suo restare inchiodata a sé stessa e alla sua immagine tradizionale, Tienanmen è l’emblema di tutte le contraddizioni di Pechino, e forse della Cina. Piazza gigantesca attraversata da ben due fermate della metro-
politana, luogo di pellegrinaggio per cinesi di tutte le generazioni ed etnie, simbolo di libertà perduta, poi riconquistata, poi negata: Tienanmen è questo e molto altro ma soprattutto è un’utopia urbana e come tale va trattata. Risulta strano pensare che a pochi passi da un luogo simbolo dell’anticapitalismo si staglino le mille luci di Wangfujin, con i suoi centri commerciali e gli incroci che ricordano la modernità sfrenata di Tokyo, ma Pechino è anche questa: culla di un capitalismo 2.0 che se ne frega dei vecchi simboli e riconverte in nuovo anche i luoghi da secoli deputati ai commerci. Esempio di questa tendenza sono i mercati, con nomi altisonanti (Silk Market e altri) ma che oramai sono solo il tempio del falso e di tipico hanno ben poco tranne l’insistenza delle venditrici con cui è però stimolante trascorrere un paio d’ore di trattative in puro stile mediorientale. Le mille luci della notte pechinese Sul fronte notturno, i cinesi
adorano mangiare fuori e tirare tardi ma è difficile vedere frotte di ragazzi per strada come accade nei quartieri dei locali nel nostro Occidente. A Pechino si preferisce andare al karaoke o nelle poche zone notturne dove prevale assordante musica dal vivo (come nei locali attorno al lago Houhai) mentre sono pochi i coraggiosi che si lanciano in discoteche e simili come il Propaganda o The world of Suzie Wong, più affollate da expats e amanti del genere. Non mancano però le belle sorprese in zone a rapida espansione come il Workers Stadium, attorno al quale sorgono alcuni tra i più celebrati locali della night life pechinese oltre a ristoranti considerati tradizionalmente carissimi per gli standard locale (attorno ai 12 euro per un pasto completo a base di anatra pechinese e innumerevoli portate di contorno) ma decisamente a buon mercato per gli standard europei, soprattutto se si considera l’eccellente rapporto qualità-prezzo. Più originali invece le birrerie, il jazz club e l’area industriale dismessa riqualificata grazie ad artisti e creativi che popolano i bar più trendy della zona.
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TUTTI I RISULTATI DEI GIOCHI PRESENTI IN QUESTO NUMERO
Edizioni Pantart Via A. De Gasperi, 135 80059 - Torre del Greco - Na Direttore editoriale Giuseppe Dado Direttore responsabile Virginia Maresca
1. Excel 2. Maltosio 3. Deviazione Standard 4. L’oscar alla carriera 5. Parigi 6. La Strada di New York dove ha sede la Borsa 7. Giuseppe Verdi
proverbio in colonna
Grafica ed impaginazione Simone Figalli Hanno collaborato Christian D'Antonio, Rosaria Pannico Simona Sessa, Roberta D’Agostino Rosario Perone, Simone D’Antonio, Fabio Still, Vincenzo Pernice, Cristina Maresca, Nicola Garofano Alessio Morra, Nunzia Falcone, Vincenzo Matino, Simone Figalli, Maria Rosaria Piscitelli Redazione Corso Cavour, 43 80059 - Torre del Greco - Na infoline: tel. 0818818669 Fax 0810081734 redazione@dream-magazine.it marketing@dream-magazine.it grafica@dream-magazine.it www.dream-magazine.it www.myspace.com/rivistadream Pubblicità - comunicazione e distribuzione Associazione Pantart infoline: tel. 0818818669 mobile: 3381017415 Reg. Trib. di Torre Annunziata n. 24 del 28/10/04 Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n. 13571 del 7/7/2005 Abbonamento annuo € 10,00 + IVA tramite versamento su c/c postale 10339802 ABI 07601 - CAB 03400 intestato a Associazione Pantart oppure rivolgersi direttamente alla redazione
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