Dream magazine

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dreamsommario

MUSICA

IN PILLOLE Marracash torna in tour R.H.C.P due date in Italia a dicembre Che fine faranno i Take That? Rihanna con Loud in Italia Litfiba, nuovo cd a dicembre 32.

FATTI & PERSONAGGI

8. DREAM MAGAZINE 2003/2011 La festa dei nostri primi otto anni 16. MARIA BOLIGNANO Gli impegni del prossimo anno 18. STEVE JOBS “Adesso il nuovo siete voi” 30. ROCCO PAPALEO Il secondo film da regista

BENVENUTI AL NORD Una giornata sul set 34.

DONNE

UNA BOMBA SEXY PRONTA AD ESPLODERE 6.

36. GEORGE MICHAEL Il rapporto di un gay con la musica non finisce mai 42. GIGI FINIZIO Avanti nella musica “Più che posso” 44. LUCA CARBONI “Senza titolo” - l’ultimo album di inediti

&... DREAM PORTFOLIO DREAM ALMANACCO 25. DREAMMISTICA 28. OROSCOPO 29. DITELO A POLLY 44. DREAM LIBRI 8.

22.

CINEMA

IN PILLOLE Fabio Troiano nei panni di Massimo Trosi Christian De Sica interpreta suo padre Vittorio Real Steel, successo 3D in USA Bova sostituito da Argentero nel film di Placido In arrivo Lezioni di cioccolato 2 32.

VIAGGI

48. ANVERSA Il cuore creativo di una intera fetta di Europa

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IN COPERTINA Steve Jobs (1955 - 2011) il 5 ottobre, all'età di 56 anni, perde la lunga battaglia contro il cancro. Fondatore della Apple, è stato un uomo dalle tante virtù, un sognatore che ha saputo realizzare e mettere in pratica i propri sogni.


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Gli uomini preferiscono la carne DI SIMONA SESSA

UNA BOMBA SEXY PRONTA AD ESPLODERE 000.it

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Una Pin Up dei giorni nostri per essere supersexy deve iniziare a curare la lingerie. Intimo e accessori trasformano la donna in una bomba sexy pronta ad esplodere. Tanti piccoli accorgimenti renderanno il vostro corpo mozzafiato e nessuno potrà più resistervi. Dunque, guardatevi allo specchio. Pancia in dentro, seno in fuori e glutei sporgenti. Siete pronte? Ecco cosa dovete sempre inserire nel vostro guardaroba intimo. Nel vostro cassetto non deve mai mancare un reggiseno push up o a balconcino. Di quelli imbottii all’olio, ad aria o con i “pesciolini” da inserire nelle coppette. Esistono anche speciali pesciolini di silicone che evidenziano ancor più il vostro decolté, spingendo il seno sempre più in fuori. Diventerete maggiorate all’istante, senza chirurgia estetica. In fondo perché andare dal chirurgo se possiamo creare un po’ di correzioni innocenti nel nostro look? Gli uomini ci guarderanno di più e noi non racconteremo a nessuno il nostro piccolo segreto. Classica domanda che potete farmi: “Ma nell’intimità 6

Tanti piccoli accorgimenti per diventare delle donne mozzafiato e irresistibili

quando lui ci leva il reggiseno che faremo?”. Risposta: Non farete nulla, perché l’uomo nella foga della passione non se ne accorgerà nemmeno se i pesciolini sono cuciti o posizionati nella taschina interna del reggiseno. Non pensate che gli uomini siano

scaltri come noi, sono piuttosto stupidi quando hanno gli ormoni in circolo e ragionano con il loro arnese. Vi assicuro che funziona tantissimo e che per loro sarete

“tettone”. Quindi, depenniamo il chirurgo per la nostra salute. L’importante è guardare il risultato. Il periodo d’oro del reggiseno? Negli anni Cinquanta. È stato, invece, offuscato dagli anni della guerra durante i quali non riuscì ad imporsi realmente. Dal secondo dopoguerra ad andare per la maggiore erano le Pin Up come: Marilyn Monroe, Jane Russell, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Anita Ekberg, giusto per citarne alcune. Donne sexy, tutte con un bel seno grande e materno, principale attrattiva per gli uomini. Questo per una ragione elementare: nella società denutrita del periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale, un seno ipertrofico risultava molto poco rassicurante, mentre uno pieno e grande rappresentava l’opulenza e la ricchezza. Oltre al reggiseno tra gli altri indumenti su cui dobbiamo focalizzare il nostro interesse compaiono il reggicalze, il must della lingerie da vera femmina, il perizoma, il tanga, la culotte, il bustier, le calze per reggicalze e quelle autoreggenti.


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2003 - 2011

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Il 29 settembre 2011 (al Silva Mala di Trecase - Na) Dream Magazine ha voluto festeggiare otto anni di attività, tra amici, colleghi e addetti ai lavori, persone che in questo periodo hanno collaborato a nostro stretto contatto senza mai abbandonarci. In molti ci hanno chiesto il perché non abbiamo aspettato il decennale. La risposta sta nell’aver voluto dimostrare a chi ci è stato vicino e ha creduto in noi, ma soprattutto a quelli che non hanno creduto che, nonostante le difficoltà, siamo ancora qui! Sono stati otto anni di duro lavoro, in cui il nostro motto è stato: “credi nel sogno e non mollare mai”. Diverse sono state le novità, i cambiamenti, le opportunità, le decisioni, gli imprevisti, le paure, le delusioni, ma anche le gioie che ci hanno accompagnato in questo “Piccolo Grande Percorso Editoriale”. È stato un crescendo di emozioni, di esperienze che hanno maturato il nostro modo di guardare al futuro, con ottimismo e senza mai perdere la speranza. Il nostro distinguerci dalla massa, non puntando sul gossip, ma descrivendo e racconatndo le qualità artistiche di un personaggio, è stato un altro punto a nostro favore. Otto anni possono sembrare pochi, ma per noi non lo sono affatto. Rappresentano un grande traguardo, soprattutto se consideriamo il fatto di vivere in una società in cui il pesce più grande, solo perché ha un nome o qualche zero in più sul


conto in banca, ha il potere di avere tutto e subito a sua completa disposizione. Tutti i risultati che Dream Magazine ha raggiunto finora sono frutto di tanti sacrifici e di questo ne andiamo fieri. Ed è proprio in virtù di questi sacrifici, ma soprattutto della voglia di fare e di agire, che ringrazio in particolar modo, uno dei pilastri di questa azienda, il Direttore Editoriale Giuseppe Dado, un uomo che ha saputo guardare oltre il suo naso, puntando il dito laddove non tutti amano osare. Un ringraziamento speciale lo estendo a tutti gli addetti ai lavori, agli uffici stampa, ai personaggi che negli anni hanno creduto in noi e ai collaboratori che giorno dopo giorno ci dimostrano il loro affetto e la loro gratitudine: Ettore Dado, Cristina Maresca, Nicola Garofano, Simone Figalli, Simone D’Antonio, Fabio Still, Alessio Morra, Giuseppe Nappa, Antonino Fiorino, Rosaria Pannico, Roberta D’Agostino, Nadia Iacomino, Nunzia Falcone, Paquito Catanzaro, Rosario Perone, Vincenzo Pernice, Vincenzo Matino, Maria Rosaria Piscitelli, Armando Fusco, Felice De Martino, Ciro Torlo, Annalisa D’Aniso, Simona Sessa. Grazie a tutti!

Un ringraziamento speciale al Silva Mala. Via Carlo Pisacane, 70 Trecase (Napoli) - 081 8624085 www.silvamalapub.it

Il Diretto Responsabile

Virginia Maresca dream m a g a z i n e 9


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BRUNO BARBIERI

Uno tra i fuoriclasse della cucina italiana Bruno Barbieri, lo chef italiano che ha il maggior numero di stelle Michelin insieme a Gualtiero Marchesi, fin da piccolo si lascia conquistare dalla cucina. Dopo essersi diplomato all'Istituto Alberghiero di Bologna, inizia la sua avventura sulle navi da crociera, alla scoperta di nuovi paesi e culture, dagli USA all'America Latina, arricchendosi di importanti esperienze culinarie. Rientrato in Italia gestisce la "Locanda Solarola" di Castelguelfo che, grazie alla sua presenza, ottiene le due stelle Michelin per due anni consecutivi. Da lì parte la scalata verso le sette stelle Michelin, che rendono Barbieri, volto di "Gambero Rosso Channel". In "MasterChef Italia", il primo talent show per appassionati di cucina in onda su Cielo, è uno dei tre giudici insieme a Cracco e Bastianich. DI ALESSIO MORRA

Come è nata la passione per la cucina? «Cuochi si nasce e non si diventa. Sin da bambino avevo una passione per il buon cibo e per la cucina. Vivevo con la nonna, appassionata dell’arte culinaria, una vera grande chef. Credo di avere ereditato tutta la sua passione, poi, con il tempo, ho

imparato e affinato il mestiere. Tutto questo lo devi sentire dentro, nelle mani, nelle tue vene deve scorrere un sentimento gastronomico, poi tutto diventa facile.» Oltre sua nonna, da chi ha appreso l’arte del mestiere? «Da mia madre Ornella e mia zia Laura: due donne geniali. Mentre nella mia vita professionale, i due chef che prediligo e a cui mi sono ispirato sicuramente tanto sono Igles Corelli e Gianfranco Vissani. Anche noi chefabbiamo delle icone da seguire, dei punti di riferimento.» È stato difficile rompere con la cucina tradizionale? «Credo che nulla sia difficile se la tua vita ha un senso

gastronomico. Le tradizioni sono importanti, anche perché, se non sai fare la besciamella come puoi proporre cucina d'avanguardia?» La richiesta più curiosa che ha ricevuto da un cliente? «Qualche anno fa una coppia di americani mi ha chiesto di cucinare un piatto di spaghetti al mascarpone. Peccato però che fossi in Siberia.» Quali difficoltà ha incontrato in "Masterchef Italia"? «Non ci sono state grosse difficoltà, essendo stato chiamato a svolgere il ruolo di chef. La grande ricchezza di questo programma è che nel corso delle puntate i concorrenti diventano sempre più bravi. Un po’ è anche merito dei giudici». Quanto è importante la scelta del vino per la riuscita di un'ottima cena? «Senza un buon vino non ci può essere una grande cena, questa è una regola fondamentale.» Perché gli chef italiani sono considerati da sempre tra i più bravi al mondo? «Credo sia dovuto al modo di pensare e di vivere che gli chef italiani hanno dentro». dream m a g a z i n e 11


dreamportfolio

DI VINCENZO PERNICE

I NOMI DELLA NUOVA ZELANDA Tutto è cominciato nel 2008, quando una coppia di neogenitori ha chiamato la propria figlia Number 16 Bus Shelter (Fermata del bus numero 16). La Nuova Zelanda, evidentemente, non vuole perdere il primato in fatto di nomi strani. Così, dopo Violence (Violenza) e Midnight Chardonnay (Chardonnay di mezzanotte), una mamma tutta particolare ci prova quest’anno con Lucifero. L’anagrafe ha però preferito respingere il nome di Satana dai propri registri. Neanche C, D, T, I, 89 e * ce l’hanno fatta. La celebre e sfortunatissima Talula Does the Hula From Hawaii (Talula fa la hula dalle Hawaii) ha invece recentemente vinto una battaglia legale contro i suoi genitori per l’appellativo appioppatole.

TRE CURIOSITÀ SUI ROMANI Tre curiosità-flash sugli antichi romani: - era loro abitudine bussare alla porta coi piedi; - quelli più intimi a Cesare lo chiamavano affettuosamente “regina” per le sue preferenze sessuali; - credevano che la perdita della verginità comportasse alle ragazze un aumento della circonferenza del collo, per questo le madri controllav a n o periodicamente le loro figlie sempre con lo stesso filo.

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LA DONNA PIÙ GRASSA DEL REAME Susanne Eman vuole diventare la donna più grassa del mondo. Americana, single, disoccupata con due figli, a 32 anni pesa la bellezza di 330 chili. Per battere il record, deve metterne su altri 400. Lei, con una dieta di 22 mila calorie al giorno, conta di farcela entro i 40 anni. «Il messaggio che voglio lanciare è di accettare gli altri per quello che sono e di sfatare così il mito secondo cui “grasso è brutto”. Quando sono arrivata a pesare 222 chili, mi sono accorta di piacere di più agli uomini. Ora mi sento più sexy e ho maggiore fiducia in me stessa. E visto che più kili prendo e meglio mi sento, perché dovrei porre dei limiti alla mia ciccia?». Contenta lei...


IL RE BLUETOOTH

SPOSA ARRESTATA, SPOSA FORTUNATA

Harald Blaatand di Danimarca (911-985) fu il primo a riuscire ad unificare il turbolento Regno di Danimarca, che allora comprendeva anche Svezia e Norvegia. Ghiotto di mirtilli, fu soprannominato Bluetooth (dente blu), da allora sinonimo di unificatore. Nel 1999 la casa svedese Ericsson intitolò a lui la tecnologia oggi usatissima per mettere in comunicazione i dispositivi più disparati. Il logo del Bluetooth è formato dall’unione delle antiche H e B (iniziali del re) in rune nordiche.

Servizio fotografico molto particolare per la neosposina Tammy Lee Hinton. Niente giardini o ville sontuose, solo una fredda parete di una stazione di polizia. La donna è infatti stata arrestata a mezz’ora dal sì con l’accusa di furto d’identità. Gli agenti di Jackson, Michingan, erano alla sua caccia da diversi giorni, dopo che si era rifiutata di comparire in tribunale. La Hinton è stata rilasciata poco dopo. Le sue foto segnaletiche hanno ovviamente fatto il giro del mondo.

IN AUTO PIÙ SICURI CON I NONNI Chissà quante volte li abbiamo tormentati col clacson, quasi veri e propri ostacoli alla circolazione. E invece, i più sicuri per i bambini sono proprio loro, i nonni. Lo rivela un’indagine del Children's Hospital of Philadelphia. Basandosi sui dati forniti dalle polizze assicurative, la struttura ha confermato che in caso di incidente stradale i bambini rimangono feriti nel 95% dei casi a causa dei genitori, solo nel 5% quando i nonni sono alla guida. Anche le ricerche italiane danno ragione ai risultati statunitensi. «L'autorevolezza del nonno è assolutamente garanzia di contenimento per i nipoti, - spiega la psicologa Romana Tiberi - che possono viaggiare serenamente senza creare situazioni di rischio. Pensiamo ad esempio a un genitore che nello specchietto retrovisore vede fratello e sorella che fanno a botte: girandosi nel tentativo di gestire la lite rischierebbe certamente avere un incidente!».

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IL NOME CHE SI LEGGE DALLO SPAZIO Parliamo ancora di nomi. Lo sceicco Hamad bin Hamdan Al Nahyan ha deciso di incidere il suo nome sulla sabbia a caratteri così grandi da poterlo leggere dallo spazio. Le lettere sono dei canali collettori d’acqua marina, quindi incancellabili, e ricoprono un’area di oltre 3 chilometri quadrati. Hamad, presidente degli Emirati Arabi Uniti, è anche noto per aver fatto costruire il camion più grande del mondo (quattro camere da letto) e per la sua collezione di oltre duecento automobili, tra cui le sette Mercedes 500 SEL dai colori dell’arcobaleno. Non a caso lo chiamano The Rainbow Sheikh. L’immagine pubblicata è verificabile cercando l'isola di Al Futaysi su Google Maps.

COMPLETAMENTE PAZZO PER JULIA Sul corpo del cileno Miljenko Parserisas è possibile ammirare Julia Roberts per ben 82 volte. «Tutto è partito da Erin Brockovich» racconta fiero della sua collezione. La spesa? Prezzo onesto, 2500 dollari per vedersi tatuata addosso la diva nelle sue pose migliori.

PRESTO LA VERITÀ SULLA MORTE DEL PRESIDENTE KENNEDY Il presidente americano John Fitzgerald Kennedy fu assassinato a Dallas il 22 novembre 1963. Pochi mesi dopo, la moglie Jacqueline accettò di confessarsi ai microfoni dello storico Arthur Schlesinger, a patto che le registrazioni fossero rese note ad almeno cinquant’anni dalla sua morte. La first lady è morta solo nel 1994, ma i nastri di quella chiacchierata potrebbero essere resi noti molto presto. Caroline, sua figlia, ha dato il nulla osta alla loro pubblicazione anticipata in cambio della cancellazione del discusso sceneggiato TV “The Kennedys”. Nell’intervista Jacqueline si riterrebbe convinta che Lee Harvey Oswald, l’assassino di Kennedy, fosse stato armato da Lyndon B. Johnson, allora vicepresidente e poi successore al potere. Non ci resta che aspettare la messa in onda.

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LE URLA DI MUNCH Non tutti sanno che Munch ha realizzato diverse versioni del suo celebre “Urlo”. La prima e più famosa fu realizzata nel 1893 con olio, tempera e pastello. Poi, vi è un’altra litografia del 1895 e un ulteriore rifacimento a tempera datato 1910. Ne esistono altre versioni ancora. La prima, oggi conservata alla National Gallery of Norway, è stata oggetto di furto nel 1994. Quella del 1910, attualmente esposta al Museo Munch di Oslo, fu trafugata nel 2004.

ROTTURA DI PIETRA, ENTRATA DI MONETA Aumentano i turisti a Pompei. Dopo la cattiva annata del 2010, sulla quale molto aveva influito l'emergenza rifiuti, il 2011 ha segnato un aumento di visitatori di oltre il 6%. Motivo? Il crollo della Casa del Gladiatore presso i celebri scavi. Sono soprattutto gli stranieri ad essere attratti dalle macerie, immortalate in migliaia di scatti che hanno fatto il giro del mondo. Compassione o derisione per i nostri tesori andati in rovina? La speranza è che le entrate siano investite nei tanto attesi lavori di restauro.

LE CURIOSITÀ DI CICERONE Anche Cicerone era appassionato di curiosità, tanto da dedicare loro un'opera intera. Delle sue "Admiranda" ci rimangono solo frammenti e notizie indirette, il più è andato perso. Sembra che ad interessarlo fossero soprattutto i paradossi geografici: sono infatti diversi gli studiosi propensi nell'identificare le "Admiranda" come parte di un altro lavoro perduto, "Corographia", un trattato sulle scienze della Terra.

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ph. Giancarlo Cantone

L'UNIVERSO FEMMINILE DI MARIA BOLIGNANO In un contesto generale di crisi anche il mondo della cultura ne risente molto; è difficile riuscire a produrre spettacoli teatrali, sitcom, film, ma è anche vero che i produttori si lamentano di un appiattimento generale, di mancanza di idee, di coraggio nello scrivere storie. Quello che non mancano a Maria Bolignano sono le idee e la giusta dose di coraggio ed audacia che la sostengono nei suoi progetti artistici. L’attrice alterna apparizioni in tv, in importanti sit-com a serate in cui può mostrare tutto il suo talento; un sapiente di mix di risate in cui la Bolignano porta sul palco il suo universo al femminile. DI ROBERTA D'AGOSTINO

Dopo il successo ottenuto con “Zitellandia ovvero donne sull’orlo di una colite spastica” ti stai preparando al debutto di “Caburlesque”. Come è nata l’idea di questo spettacolo? «Credo che per una donna l’ironia, ma soprattutto l’autoironia, sia una qualità da coltivare anziché reprimere. Nel mio spettacolo precedente trattavo l’argomento della “sensualità”, analizzandone soprattutto la caducità del quotidiano e l’inadeguatezza della donna nello star dietro ai modelli femminili propinatici dai mass media. In “Caburlesque” affiancherò a questa argomentazione una celebrazione dell’imperfezione umana. Può una donna con le curve al posto sbagliato, non più così giovane e dai lineamenti non proprio perfetti essere sensuale? La risposta è….se verrete a vedere lo spettacolo a Galleria Toledo nel periodo natalizio, lo scoprirete.» Come mai hai voluto accosta16

re il cabaret al burlesque? «Perché sono “parenti”. In entrambi, la donna ride di sé, facendo ridere gli “altri”, senza permettere mai agli “altri” di ridere di lei.» Lo spettacolo "Viva 'o re", un lavoro dedicato alla rivoluzione partenopea del 1799, ha segnato di recente il tuo debutto alla regia. Esperienza nuova che sintetizzi come? «Stimolante, condivisa con gli attori Enzo Varone e Giovanni Allocca e con la musicista Regina Ada Scarico. Ci accompagnerà in questo viaggio anche Cicco Merolla, che ci entusiasma sempre con il suo talento e la sua carnalità. Per quanto riguarda la regia, di solito quando mi trovo dall’altra parte, amo essere diretta con garbo, ma anche con polso e decisione. Spero di essere stata all’altezza dei miei desideri.» Se è vero che è un momento difficile per chi vuole creare

dei prodotti nuovi, tu hai scritto un soggetto per una sit-com. Non c’è ancora niente di definitivo, è vero, ma ci puoi dire di cosa si tratta per sommi capi… «Per scaramanzia non posso dire molto. Anche perché se è vero che non ci sono idee non vorrei che si prendessero proprio la mia. Posso solo anticipare che è un format fresco e veloce, divertente ma anche satirico. Il progetto è stato accolto con molto entusiasmo. L’unica incognita è trovare i soldi per realizzarlo. Ma ho buoni presentimenti. Si può dire questa cosa o sono troppo sfacciata?» Hai preso parte anche al film “Benvenuti al Nord”. Cosa fai di preciso? «Sono la vicina di casa di Mattia (Alessandro Siani) amica della madre (Nunzia Schiano) che presenzia al rito preparatorio della partenza del figlio verso il “terrificante” nord.»


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Steven Paul Jobs (1955 - 2011), noto semplicemente come Steve Jobs, il 5 ottobre, all'età di 56 anni, perde la lunga battaglia contro una rara forma di cancro al pancreas. Fondatore della Apple e uno tra i primi a riconoscere la potenzialità del mouse e dell'interfaccia a icone presenti sullo Xerox Star creando Macintosh, è noto al mondo per aver introdotto al grande pubblico il primo personal computer Apple II, prodotti di successo come iPod, iPhone e iPad. La sua carriera ha inizio nel 1974, quando insieme all’amico Steve Wozniak disegna il computer Apple I nella sua camera da letto, costruendo poco dopo un prototipo nel garage dei genitori. Il nome Apple nasce da un’idea di Jobs che nel prendere una mela afferma: « Se non avremo un'idea migliore nei prossimi cinque minuti chiameremo la società come una mela». In seguito, Jobs, dotato di una mente imprenditoriale, creativa e determinata, dopo aver mostrato la nuova macchine a dei rivenditori di apparati elettronici della zona, decide di mettere in piedi una società che producesse e vendesse personal computer, ecco che nasce la Apple. È stato un uomo dalle tante virtù, un sognatore che ha saputo realizzare e mettere in pratica i propri sogni. Ha vissuto intensamente, senza alcun timore, riuscendo a superare i diversi ostacoli, credendo fermamente nelle proprie passioni ed intuizioni e ripetendosi ogni giorno di vivere come fosse l’ultimo. Il mondo perde uno dei pilastri dell’innovazione tecnologica, un genio che ha saputo, attraverso la sua “lampada”, realizzare desideri comuni un po’ a tutti. La scomparsa di Steve Jobs ha provocato un assalto alle prenotazioni del libro biografico, opera monumentale (656 pagine), attesa già da molto tempo e che sicuramente entrerà nella storia come l’evento editoriale dell’anno. Steve Jobs è il titolo che ha sostituito l' originale iSteve: The Book of Jobs. Oltre al libro, scritto da Walter Isaacson (edito da Simon & Schuster negli U.S.A. e da Mondadori in Italia), previsti anche film sia sul piccolo che sul grande schermo. Per ricordarlo riportiamo, di seguito, l'intervento del 12 Giugno 2005 all’università di Stanford, in cui racconta tre storie, attraverso le quali si evince la sua filosofia di vita, divenuta per molti giovani un vero e proprio esempio. DI SIMONE FIGALLI

La prima storia è sull'unire i puntini. Ho lasciato il Reed College dopo il primo semestre, ma poi ho continuato a frequentare in maniera ufficiosa per altri 18 mesi circa prima di lasciare veramente. Allora, perché ho mollato? E' cominciato tutto prima che nascessi. Mia madre biologica era una giovane studentessa di college non sposata, e decise di lasciarmi in adozione. Riteneva con determinazione che avrei dovuto essere adottato da laureati (…) Più tardi scoprì che mia madre non si era mai laureata al college e che mio padre non aveva neanche finito il liceo. Rifiutò di firmare le ultime carte per l'adozione. Poi accettò di farlo, mesi dopo, solo quando i miei genitori adottivi promisero che un giorno sarei andato al college. Diciassette anni dopo andai al college. Dopo sei mesi, non riuscivo a vederci nessuna vera opportunità. Non avevo idea di quello che avrei voluto fare della mia vita e non vedevo come il college potesse aiutarmi a capirlo. Eppure 18

ero là, che spendevo tutti quei soldi che i miei genitori avevano messo da parte lavorando per tutta la loro vita. Così decisi di mollare e avere fiducia che tutto sarebbe andato bene lo stesso. Potei anche smettere di seguire i corsi che non mi interessavano e cominciai invece a capitare nelle classi che trovavo più interessanti. Non è stato tutto rose e fiori, però. Non avevo più una camera nel dormitorio, ed ero costretto a dormire sul pavimento delle camere dei miei amici. (…) Il Reed College all'epoca offriva probabilmente la miglior formazione del Paese relativamente alla calligrafia. (…) Fu lì che imparai dei caratteri serif e san serif, della differenza tra gli spazi che dividono le differenti combinazioni di lettere, di che cosa rende grande una stampa tipografica del testo. (…) Dieci anni dopo, quando ci trovammo a progettare il primo Macintosh, mi tornò tutto utile. E lo utilizzammo tutto per il Mac. E' stato il primo computer dotato di una meravigliosa capacità tipografica. (…) Certamente all'epoca in cui ero al col-


lege era impossibile unire i puntini guardando il futuro. Ma è diventato molto, molto chiaro dieci anni dopo, quando ho potuto guardare all'indietro. Di nuovo, non è possibile unire i puntini guardando avanti; potete solo unirli guardandovi all'indietro. Così, dovete aver fiducia che in qualche modo, nel futuro, i puntini si potranno unire. Dovete credere in qualcosa - il vostro ombelico, il destino, la vita, il karma, qualsiasi cosa. Questo tipo di approccio non mi ha mai lasciato a piedi e invece ha sempre fatto la differenza nella mia vita.

to ad Apple e la tecnologia sviluppata da NeXT è nel cuore dell'attuale rinascimento di Apple. (…) Qualche volta la vita ti colpisce come un mattone in testa. Non perdete la fede, però. Sono convinto che l'unica cosa che mi ha trattenuto dal mollare tutto sia stato l'amore per quello che ho fatto. Dovete trovare quel che amate. Questo vale sia per il vostro lavoro che per i vostri affetti. Il vostro lavoro riempirà una buona parte della vostra vita, e l'unico modo per essere realmente soddisfatti è fare quello che riterrete un buon lavoro. E l'uni-

La mia seconda storia è a proposito dell'amore e della perdita. Sono stato fortunato: ho trovato molto presto che cosa amo fare nella mia vita. Woz e io abbiamo fondato Apple nel garage della casa dei miei genitori quando avevo appena 20 anni. Abbiamo lavorato duramente e in 10 anni Apple è cresciuta da un'azienda con noi due e un garage in una compagnia da due miliardi di dollari con oltre quattromila dipendenti. L'anno prima avevamo appena realizzato la nostra migliore creazione - il Macintosh - e io avevo appena compiuto 30 anni, e in quel momento sono stato licenziato. Come si fa a venir licenziati dall'azienda che hai creato? (…) Quello che era stato il principale scopo della mia vita adulta era andato e io ero devastato da questa cosa. Non ho saputo davvero cosa fare per alcuni mesi. (…) Ma qualcosa lentamente cominciò a crescere in me. (…) Ero stato respinto, ma ero sempre innamorato. E per questo decisi di ricominciare da capo. (…) Durante i cinque anni successivi fondai un'azienda chiamata NeXT e poi un'altra azienda, chiamata Pixar, e mi innamorai di una donna meravigliosa che sarebbe diventata mia moglie. Pixar si è rivelata in grado di creare il primo film in animazione digitale, Toy Story, e adesso è lo studio di animazione più di successo al mondo. In un significativo susseguirsi degli eventi, Apple ha comprato NeXT, io sono ritornadream m a g a z i n e 19


co modo per fare un buon lavoro è amare quello che fate. Se ancora non l'avete trovato, continuate a cercare. Non accontentatevi. Con tutto il cuore, sono sicuro che capirete quando lo troverete. (...) Perciò, continuate a cercare sino a che non lo avrete trovato. Non vi accontentate.

La mia terza storia è a proposto della morte. Quando avevo 17 anni lessi una citazione che suonava più o meno così: "Se vivrai ogni giorno come se fosse l'ultimo, sicuramente una volta avrai ragione". Mi colpì molto e da allora, per gli ultimi 33 anni, mi sono guardato ogni mattina allo specchio chiedendomi: "Se oggi fosse l'ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?". E ogni qualvolta la risposta è "no" per troppi giorni di fila, capisco che c'è qualcosa che deve essere cambiato. Ricordarsi che morirò presto è il più importante strumento che io abbia mai incontrato per fare le grandi scelte della vita. Perché quasi tutte le cose tutte le aspettative di eternità, tutto l'orgoglio, tutti i timori di essere imbarazzati o di fallire semplicemente svaniscono di fronte all'idea della morte, lasciando solo quello che c'è di realmente importante. (...) Più o meno un anno fa mi è stato diagnosticato un cancro. (…) Questo significa prepararsi a dire i tuoi "addio". Ho vissuto con il responso di quella diagnosi tutto il giorno. (…) Questa è stata la volta in cui sono andato più vicino alla morte e spero che sia anche la più vicina per 20

qualche decennio. Essendoci passato attraverso posso parlarvi adesso con un po' più di cognizione di causa di quando la morte era per me solo un concetto astratto e dirvi: Nessuno vuole morire. (...) la morte è la destinazione ultima che tutti abbiamo in comune. Nessuno gli è mai sfuggito. Ed è così come deve essere, perché la Morte è con tutta probabilità la più grande invenzione della Vita. (...) Spazza via il vecchio per far posto al nuovo. Adesso il nuovo siete voi, ma un giorno non troppo lontano diventerete gradualmente il vecchio e sarete spazzati via. Mi dispiace essere così drammatico ma è la pura verità. Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. (...) Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario. Quando ero un ragazzo c'era una incredibile rivista che si chiamava The Whole Earth Catalog, praticamente una delle bibbie della mia generazione. (…) Nell'ultima pagina del numero finale c'era una fotografia di una strada di campagna di prima mattina, il tipo di strada dove potreste trovarvi a fare l'autostop se siete dei tipi abbastanza avventurosi. Sotto la foto c'erano le parole: "Stay Hungry. Stay Foolish.", siate affamati, siate folli. Era il loro messaggio di addio. Stay Hungry. Stay Foolish. Io me lo sono sempre augurato per me stesso. E adesso…lo auguro a voi. Grazie a tutti.


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dreamalmanacco

DI ALESSIO MORRA

DELON E DI CAPRIO: IN COMUNE NON SOLO LA BELLEZZA E LA PROFESSIONE Alain Delon e Leonardo Di Caprio, figli di epoche diverse, hanno in comune l’Italia e la bellezza. Alain Delon nasce l’8 novembre 1935. Dopo aver svolto diversi lavori, arriva al cinema. Il successo lo trova con Luchino Visconti che lo sceglie per “Rocco e i suoi fratelli” ed il “Gattopardo”. Prende parte nel film “Il clan dei siciliani” e in “Borsalino”, con il suo antico rivale Jean Paul Belmondo. Riceve numerosi premi, ma nonostante il suo successo e l’apprezzamento da parte di pubblico e critica, anche Delon cade in un periodo di depressione. “Asterix alle Olimpiadi” è il suo ultimo film uscito nel 2008. Altra icona del grande cinema è sicuramente Leonardo Di Caprio, nato l’11 novembre ’74, con origini italiane (il nonno campano). Gli esordi lo ricordano nella serie televisiva “Genitori in Blue Jeans”, poi arriva una lunga serie di film, che precedono il successo datato 1997 con “Titanic”. Dopo aver recitato per Spielberg in “Prova a prendermi” inizia il suo sodalizio con Scorsese. Il suo ultimo film “Inception” di Nolan è uscito un anno fa.

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE 17 VOLTE SUL GRANDE SCHERMO Il 26 novembre 1865 viene dato alle stampe il libro più famoso di Lewis Carroll “Alice nel paese delle meraviglie”. Il libro diviso in dodici capitoli, ha come protagonista Alice, che seguendo un coniglio, cade in un mondo onirico sotterraneo fatto di paradossi, assurdità e nonsense. La bambina si ritrova a vivere incredibili avventure. Ben diciassette registi hanno portato sul grande schermo l’opera del matematico-scrittore. L’ultimo è stato Tim Burton, nel 2010.

CASABLANCA UN CAPOLAVORO DEL 1941 In piena Seconda Guerra Mondiale, il 26 novembre 1942, a New York viene presentata la prima del film “Casablanca”. Un capolavoro filmico ambientato nel 1941, che vede come protagonista il grandissimo Humprey Bogart. L’attore nel film è Rick Blaine, un americano che gestisce un bar in Marocco. Attorno al suo bar si intrecciano le vicende di tutti i personaggi principali, inclusi la sua amata, interpretata da Ingrid Bergman. Il film ha vinto tre premi Oscar nel 1944.

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DUE GRANDI MAESTRI NATI A POCHI GIORNI DI DISTANZA A pochi giorni di distanza sono nati due straordinari registi: Woody Allen e Martin Scorsese. Scorsese, di origini italiane, i suoi genitori siciliani, nasce il 17 novembre 1942. Nonostante la sua innata passione per il cinema, il vero successo arriva nel 1976 con “Taxi Driver”, film grazie al quale riceve la Palma d’Oro a Cannes, protagonista Robert De Niro, attore che Scorsese ha voluto anche nei film“Toro Scatenato” e “Quei bravi ragazzi”. Di Caprio è il protagonista in “Shutter Island” e “Departed”, film con cui vince nel 2007 l’Oscar. Woody Allen nasce a New York il primo dicembre 1935. Con una vita assai movimentata, difficile da descrivere in poche righe, possiamo considerare Allen come il regista più prolifico che il cinema abbia avuto. Tra i suoi film più importanti citiamo: “Prendi i soldi e scappa”, “Manatthan”, “Zelig”, “Matchpoint” e “Vicky, Cristina Barcelona”.

IL GIORNO DELLE INVENZIONI Il 7 dicembre si brevettano due elettrodomestici presenti oggi in tutte le case. Nel 1851 l’americano John Gossie brevetta il frigorifero, un’idea completata dal francese Telier ed in seguito, in maniera più dettagliata, da Albert Einstein. Mentre il 7 dicembre 1946 si brevetta il forno a microonde. La scoperta viene attribuita all’americano Percy Spencer. Negli Stati Uniti il 95% della popolazione ha un microonde. Mentre in Italia l’elettrodomestico arriva solo negli anni ‘80.

MOZART: IL GRANDE GENIO DELLA MUSICA Nato a Salisburgo, Mozart è stato un talento precoce. Cominzia a comporre alla giovane età di cinque anni, mentre a sei, insieme alla sorella, inizia a suonare a Monaco di Baviera. Pochi mesi dopo il piccolo Wolfgang Amadeus Mozart si esibisce a corte. Dal 1766 al 1773 Amadeus compone, ma soprattutto viaggia per l’Europa. Tra il ’70 e il ’73 arriva in Italia, i soggiorni più lunghi a Napoli e Milano. Le sue composizioni spaziano dalla musica sacra alla musica da camera, dalla sinfonia alla sonata per pianoforte. Muore a trentacinque anni, il 5 dicembre 1791. Le cause della morte ancora oggi sono ignote, lascia incompiuto il Requiem, terminato in seguito da Franz Xaver Sussmayr.

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ABDICA EDUARDO VIII Questa storia è divenuta popolare a livello mondiale nel 2011, ma il percorso che ha portato Re Eduardo VIII ad abdicare è stato lungo e tortuoso. Giovane e bello è stato adorato dai sudditi e considerato una vera e propria star in Inghilterra, fino alla relazione con Wallis Simpson, una donna sposata. Alla morte del padre, Eduardo VIII sale al trono, ma non avendo l’approvazione per sposare la sua amata Simpson, decide di abdicare. Il suo trono passa al fratello Giorgi VI, padre della Regina Elisabetta, alla cui figura è stato ispirato “Il discorso del re”. Eduardo e Wallis vivono il resto della loro vita in Francia. Successivamente Eduardo diventa Duca di Winsdor, muore nel 1972.

FRANK SINATRA, THE VOICE Ad Hoboken, il 12 dicembre 1915, nasce da genitori italiani, Frank Sinatra. Inizia a cantare negli anni ‘30. L’inizio è intenso. Guadagna pochissimo e lavora moltissimo. Verso la fine della Seconda Guerra Mondiale, Sinatra inizia ad affermarsi anche in veste di attore. Nel 1954 vince l’Oscar come Miglior attore non protagonista per il film “Da qui all’eter nità”. La sua carriera musicale si rilancia. Arriva sul tetto del mondo negli anni ‘60 con “My Way”, probabilmente il suo brano più famoso. Indimenticabili anche “Strangers in the Night”, “Fly me to the Moon” e “New York, New York”.

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LA NASCITA DEL CINEPANETTONE I rampanti anni ’80 vedono la nascita del “cinepanettone”. Tutto nasce il 23 dicembre 1983, quando nelle sale esce “Vacanze di Natale”. Il film, che si svolge a Cortina, ha come protagonisti Christian De Sica, Jerry Calà, Stefania Sandrelli ed un giovanissimo Claudio Amendola. Il primo film di Natale incassa quasi tre miliardi di lire, una cifra faraonica. Negli anni De Sica gira il mondo (Miami, SudAfrica, Egitto, India) con tantissimi compagni di viaggio da Boldi a Ghini, dalla Ferilli alla Hunziker, passando per Belen. Il prossimo Natale uscirà il diciassettesimo cinepanettone.

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ORIZZONTALI: 1. Ispirato a ingiustizia - 5. I rudimenti del sapere - 8. Portare - 10. Donne che hanno commesso un gravissimo delitto 14. A fine serie - 15. E ridotto in alcune ferrovie - 17. Il “mercato delle pulci” romano - 18. Sucitare attenzione - 19. Si versa nella lavatrice - 21. Prefisso iterativo - 22. Essa non ha uguali - 23. Nome di re nordici - 25. Spetta all’esattore - 28. Micaela della prosa - 29. Il colore di un brivido - 30. Insenature spagnole simili a fiordi - 32. Un...a Lipsia 33. Una tragedia del Foscolo - 35. Un oggettino in regalo - 37. I volumi di un’enciclopedia - 38. Il satrapo della Caria marito di Artemisi. VERTICALI: 2. Covo di ladri - 3. Complessi da camera - 4. Aggrapparsi con le mani - 5. Contengono aranciata - 6. Allegre, frizzanti - 7. Si è trasformata in Ue - 8. Spostata o eliminata dalla coscienza - 9. Spiccioli boliviani - 10. Strumenti per dipanare matasse - 11. Lavoratrici con ago e filo - 12. Rimanere, fermarsi - 13. Rende gli uomini colti - 16. Un vino trentino - 20. Sfocia a nord di Barletta - 21. La capitale marocchina - 24. Un satellite di Urano - 26. Un’isola delle Marianne - 27. Di notte sono piccole - 28. Il primogenito di Isacco - 31. Titolo ottomano - 34. Due sesti di cinque - 36. La scala della rivista (iniziali).

Un uccellino sta girando per il bosco e a un certo punto trova un cane e gli dice "E tu chi sei?" e il cane "Un cane-lupo" e l'uccellino "Perché cane-lupo?" il cane "Perché mia mamma era un cane e mio papà un lupo"... L'uccellino va avanti e trova un pesce "E tu chi sei?" il pesce "Una trota-salmonata" l'uccellino "Perché una trota-salmonata?" il pesce "Perché mia mamma era una trota e mio papà un salmone"... L'uccellino va avanti e trova una zanzara e gli dice "E tu chi sei?" la zanzara "Una zanzara-tigre" l'uccellino "Eeh no... non mi prendete mica in giro!!!"

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Il sudoku è un gioco di logica inventato, si dice, dal matematico svizzero Eulero, ma che deve il suo nome al grande successo che ha avuto in Giappone (Su vuol dire “numero” e doku “singolo”). COME SI GIOCA: bisogna inserire i numeri dall’1 al 9 facendo attenzione che essi compaiano una sola volta per ogni riga, per ogni colonna e per ogni riquadro.

battaglia navale Nella griglia è nascosta una flotta composta dai mezzi navali indicati. In base alle parti di navi e ai tratti di mare già inseriti, localizzate l’intera flotta sapendo che: - Le cifre ai lati indicano quante caselle nella rispettiva riga o colonna contengono navi o parti di esse. - Le imbarcazioni non possono occupare caselle adiacenti, neanche in diagonale. sommergibili torpediniere incrociatori portaerei

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lo spazio delle freddure

grattacieli

La tuta di Batman? La BAT-TUTA! Nel deserto: una duna dice all’altra duna “Speriamo che passi qualche duno. Il dottore mi ha messo una pulce nell’orecchio. Vado a fare una radiografia. Cosa dice un paracadute al paracadutista? “Non sò se mi spiego!” Sei talmente magro che Ei, ma dove sei finito? Ho un maglione di lana che non scalda, forse la pecora era morta di freddo.

La griglia rappresenta una città in cui ciascuna casella è occupata da un grattacielo. Scrivete in ognuna di esse ll’altezza del relativo grattacielo sapendo che: - In ogni riga o colonna non vi sono grattacieli della stessa altezza. - I numeri all’esterno indicano quanti grattacieli sono visibili da quel punto di vista (quelli più alti nascondono quelli più bassi)

1. Come si definiscono i granuli di sabbia di dimensioni inferiori ai o,1 mm? ( Argilla - Ghiaio - Polverizio Limo) °°° 2. L'erg è una unità di misura di: (Densità - Lavoro - Forza Massa) °°° 3. Come si chiamava il servitore di Robinson Crusoe? ( Lunedì - Mercoledì - Giovedì Venerdì) °°° 4. Con il termine “login” si fa riferimento (Alla procedura di salvataggio - Alla procedura di annullamento - Alla procedura di ingresso - Alla procedura di registrazione)

“Pensa, ogni volta che respiro muore un uomo.” “Hai provato a fare qualcosa con l’alito?”

°°° 5. L’arcipelago delle Faer Oer appartiene alla (Danimarca - Svezia - Norvegia Groenlandia)

Una cassaforte incontra l’amica: “Che combinazione!”

°°° 6. Quale evento determinò l’inizio della Seconda Guerra Mondiale? (L’invasione della Polonia - La dichiarazione di guerra della Germania all’Inghilterra - L’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo - I moti indipendentisti della Iugoslavia) °°° 7. Che cosa è il “Marasso”? ( Un pesce - Un serpente - Un nodo marinaro - Un uccello) °°° 8. Di quale dei seguenti quotidiani fu direttore Benito Mussolini? (Il Secolo XIX - Il Corriere della Sera - La Nazione - L’Avanti)

Appuntamento tra muri: “Ci vediamo all’angolo.” L’unica cosa che ferma la caduta dei capelli è il pavimento. Un nano cade dal balcone e si salva aggrappandosi al marciapiede, poi perde la presa e si sfacela al suolo. Tra ladri: “Prendiamo qualcosa al bar?” “Meglio di no, è aperto.”

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oroscopo

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Sarà un periodo frizzante, in cui i benefici raggi di Venere illumineranno la vostra vita professionale, ma soprattutto quella affettiva. Chiuderete l'anno in bellezza. Complicità ed entusiasmo saranno le parole d'ordine per chi è impegnato, mentre per i cuori liberi, diversi saranno gli incontro intriganti.

Grandi cambiamenti nella sfera sentimentale. Il desiderio di amore si risveglia come d'incanto costringendovi a mettervi in gioco e abbandonando del tutto il vostro atteggiamento troppo riservato e il vostro quotidiano fatto di routine e abitudini. Grandi soddisfazioni anche nel campo professionale.

Per la fine dell'anno si prevede ancora un periodo impegnativo soprattutto dal punto di vista lavorativo. I vostri successi non sono ben visti da tutti. Cercate di tenere fuori dalla vita privata i probabili malumori e le tensioni, potrebbero condizionare i rapporti affettivi. Grandi risvolti per il 2012.

Se il vostro desiderio è di trascorrere gli ultimi due mesi dell'anno all'insegna della serenità, evitate di chiudervi in voi stessi covando malumori e rancori. Mettete in pratica tutto ciò che non vi piace e attivatevi per cambiarlo. Grandi soddisfazioni sia nel campo lavorativo che in quello sentimentale.

Vi aspetta un periodo ricco di allegria e di buon umore, in cui anche le cose difficili sembreranno una passeggiata. Sarete alle prese con chiarimenti, questioni da sistemare e messe a punto che non vanno rimandate. Ma non temete, il vostro ottimismo vi spianerà la strada. Cambiamenti positivi in amore.

Tra malinconie, agitazione, ansia e qualche novità poco gradita, il periodo non vi sembrerà proprio roseo, anche se non mancheranno delle belle sorprese. Cercate di evitare polemiche e liti con i colleghi, il partner e gli amici. Anche se vi costa, prima di parlare, contate fino a 10. Grandi novità per il 2012.

Sarà un periodo positivo, in cui saranno valorizzati i vostri talenti e le innate qualità quali: la diplomazia, la socievolezza e la disponibilità al confronto e allo scambio con gli altri. Con tenacia, pazienza, scelte sagge e lungimiranti, vi avvierete con successo (in tutti i settori) verso la fine dell'anno.

Il nervosismo proprio non vi vuole mollare e ostacoli imprevisti continueranno a mettervi i bastoni tra le ruote. Non fate l'errore di tenervi tutto dentro, parlatene con la persona amata o con un amico fidato. Non accontentatevi di risultati modesti, mettete in atto i vostri progetti e chiuderete l'anno in bellezza.

L'anno si chiuderà decisamente meglio di come era cominciato. Infatti, la vita sentimentale sarà caratterizzata da un crescendo di conferme e soddisfazioni, non da meno quella professionale. Positività anche in famiglia e con gli amici di sempre. Questo fine anno sarà davvero strepitoso, degno di viverlo alla grande!

Nonostante il clima malinconico di novembre, sarete felici come non mai e affronterete anche la fine dell'anno con l'entusiasmo giusto di chi ha raggiunto un traguardo importante. Grandi cambiamenti sono attesi sia nella vita sentimentale che in quella professionale. Regalatevi qualcosa di speciale.

Per quasi tutto il periodo di novembre e dicembre la vita sentimentale sarà animata da una leggera sensazione di euforia e serenità. Per aumentare la vostra intesa sentimentale, l'ideale sarebbe partire per un viaggio, anche di pochi giorni. Il periodo sarà produttivo anche per chiudere delle questioni in sospeso.

I ritmi di lavoro saranno serrati, dovrete quindi muovervi con cautela nelle trattative ed evitare di sbandierare ai quattro venti i vostri progetti. Qualunque sia il vostro stato civile, Venere in sestile garantirà serenità ai vostri affari di cuore. Vivacità e buon umore vi sosterranno per tutto il periodo.

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diteloapolly@gmail.com

Ditelo a Polly DI ROBERTA D'AGOSTINO

AZUL CUBANO: UNA NUOVA RAZZA DI GATTI Noi di Dream Magazine preferiamo sempre i gatti europei, comuni e bisognosi di affetto. Questa volta, però, direttamente da Cuba, vogliamo segnalare la nascita dell’Azul cubano, una nuova razza di gatti, la sesta di questo genere in tutto il mondo. Un tenero animaletto dal pelo corto e dal colore grigio argento con la testa leggermente arrotondata; le femmine sono leggermente più piccole dei maschi. Recentemente questa nuova razza di felino è stata presentata dall’Associazione amatoriale dei gatti di Cuba (Acag), che li descrive come docili, affettuosi, amanti del gioco, come

moltissime razze di loro simili. Peccato che la Federazione Internazionale abbia deciso di non riconoscerli. «Si tratta di una razza scaturita in modo naturale - spiega Ángel de Uriarte, presidente nazionale dell’Acag in maniera spontanea, con un limitato intervento umano, diretto principalmente alla selezione degli individui migliori e a migliorare l’accoppiamento negli incroci. Nel complesso Azul Cubana si differenzia dalle altre razze per la forza, la prestanza e la robustezza degli esemplari.» In realtà questo gatto non è proprio blu, come del resto non è di questo colore il blu di Russia e il

Non ci sono limiti alle follie americane! A New York, infatti, esiste da pochi mesi il Fetch Club, una spa con discoteca interna solo per cani, una sorta di piccolo resort metropolitano

che mette a disposizione dei suoi ospiti a quattro zampe molti servizi tra i quali anche un lounge bar. Fetch Club è a tutti gli effetti, un locale completo che, oltre a delle lussuosissime stanze per far dormire i cani, mette a disposizione molti altri servizi: trattamenti termali, aromaterapia e sauna a raggi infrarossi. Il club newyorchese, inoltre, dà anche la possibilità di servire ai cani ospiti, veri e propri cocktail, con biscotti serviti su tavolini a forma di osso ascoltando in sottofondo una particolare selezione musicale di un dj che suona fino a mezzanotte.

British Blue: il pelo di questi felini è di un colore grigio che tende alla tonalità azzurra, blu. Una nuova razza, dunque, che però non viene ancora riconosciuta dalla FIFE (Fédérazione Internazionale Féline).

FETCH CLUB: DISCOTECA PER CANI Un servizio riservato a persone facoltose dal momento che il costo di iscrizione si aggira intorno ai 300 dollari. Non c’è dubbio che “lusso esagerato” è la parola d’ordine del Fecht Club, come ammettono anche i proprietari che lo definiscono “un santuario antistress” poiché mette a disposizione degli animali un intero staff tecnico”. Grazie a questo locale i cani diventano “re per una notte” ed i loro padroni possono comodamente godersi lo shopping o una passeggiata in libertà, senza “sindrome da abbandono dell’amico peloso”. dream m a g a z i n e 29


Rocco Papaleo, autore, attore, cantante, musicista, paroliere, ha trascorso parte dell'estate a suon di musica. Il regista lucano, infatti, ha portato in giro per l'Italia lo spettacolo musicale basato tra il jazz e l'ironia "Basilicata on my mind", titolo di una canzone contenuta nell'album “Che non si sappia in giro” pubblicato nel 1997 dai Rocco Papaleo e famiglia. A dicembre lo vedremo al cinema nel nuovo film scritto e diretto da Leonardo Pieraccioni, "Finalmente la Felicità". Attualmente è anche alle prese con la realizzazione del suo secondo film da regista "Un'impresa meridionale" che non ha nulla a che vedere con "Basilicata coast to coast". DI MARIA ROSARIA PISCITELLI

Ultimamente ti sei ritrovato nelle vesti del portinaio della Cortellesi nel film “Nessuno mi può giudicare” e padre di Checco Zalone in “Che bella 30

giornata”.Come sono stati per te questi due ultimi lavori? «Sarà banale dirlo, ma indubbiamente sono state due belle esperienze. Avere l'opportunità di

conoscere Checco è stato per me un vero e proprio privilegio. Oramai è lui il volto nuovo della comicità italiana. Lavorare con lui mi ha davvero arricchito.


mentale ricordare da dove provenissi, non dimenticare nemmeno un particolare. Perché credo che solo se sai da dove sei venuto poi riesci veramente a renderti conto dove stai andando. Diciamo che non c'è stata una gestazione molto lunga per iniziare questo lavoro, si è trattato di un processo naturale. Mi è sembrato istintivo fare riferimento alla mia Basilicata. In più la storia che avevo in mente si abbinava bene alla terra che avevo nel cuore. Il resto è venuto da sé.» So che stai lavorando ad un nuovo film: “Un'impresa meridionale” che qualcuno definisce il seguito del tuo primo film da regista.. «Il nuovo film a cui sto lavorando non è sulla Basilicata. Molti hanno pensato che fosse un continuo di “Basilicata coast to coast”. Invece non sarà così: stavolta saranno nuove terre ad ospitare la nuova storia. Lo ambienterò nel mio amato sud, ma non nella mia terra natia. Per il resto staremo a vedere.» A Natale ti vedremo nel nuovo film di e con Pieraccioni “Finalmente la felicità”. Cosa dobbiamo aspettarci da questo nuovo lavoro?

ROCCO PAPALEO

IL SECONDO FILM DA REGISTA

Lavorare sul set di “Nessuno mi può giudicare” è stato anche uno pseudo tuffo nel passato, mi sono ritrovato con tanti amici, con persone eccellenti che conoscevo già da parecchio tempo.» David di Donatello e Nastri d'Argento per “Basilicata coast to coast”: un film che è stato un vero e proprio inno alla tua terra. Raccontaci un po' la genesi di questo lavoro... «La mia terra è stata da sempre la mia prima fonte di ispirazione. È stato per me sempre fonda-

«Non voglio anticipare nulla perché sarà una vera e propria sorpresa. Io e Leonardo lavoriamo insieme da tanti anni, cercando sempre di mostrare al pubblico qualcosa di nuovo. A parer mio è un film molto divertente e ben riuscito, staremo a vedere se il pubblico sarà della stessa opinione.» Ai tuoi esordi hai avuto il piacere di lavorare con il maestro Mario Monicelli. Come ricordi quell'esperienza? «Ho lavorato con lui nel film “Il male oscuro”, una piccola parte che non mi diede neanche la possibilità di incontrarlo. L'ho conosciuto personalmente qualche anno fa prima che morisse. È stata una delle esperienze più belle della mia vita.» Per una promessa e per via dei lavori che stai portando avanti hai rinunciato ad un ruolo che Woody Allen ti aveva già assegnato. Puoi spiegarci meglio com'è andata? «È vero che ho rinunciato al film di Woody Allen, ma si trattava di una posa di una giornata. Fino all'ultimo non sapevo che parte fosse perché nessuno me lo diceva. Avrei voluto lavorare con il maestro Allen, ma si trattava di un unico giorno di lavoro. Sarei dovuto restare a Roma per tutto il mese d'agosto aspettando che mi chiamassero, ma avevo già altri impegni con mio figlio a cui non volevo rinunciare.» Ha fatto scalpore proprio questo tuo aver messo tutto da parte per tuo figlio. «D'estate non c'è niente da raccontare: ecco perché ha fatto scalpore. Se ci rifletti bene, non ho fatto nulla di speciale, mi sono solo comportato come un padre normale.» dream m a g a z i n e 31


dreamcinema

DI ROSARIO PERONE

Raoul Bova sostituito da Luca Argentero nel film di Placido Nelle scorse settimane avevamo annunciato i numerosi impegni che avrebbe dovuto ricoprire Raoul Bova fra l’estate e l’autunno 2011. L’attore, infatti, per rivestire nuovamente il ruolo di Ultimo, personaggio cui è molto legato e grazie al quale ha acquistito una certa popolarità e credibilità, ha dovuto rinunciare, anche se a malincuore, a "Le Guetter - (Il cecchino)". Un gangster movie diretto in Francia da Michele Placido con Mathieu Kassovitz e Daniel Auteil. A sostituire Bova in questo ruolo cui teneva molto, un altro bello e rischiestissimo del cinema italiano, Luca Argentero.

Lezioni di cioccolato 2 Ritornano i due amici Mattia e Kamal. Il primo é tornato all'edilizia, ma senza ottenere grandi appalti, l'altro ha aperto la tanto agognata cioccolateria senza però vedere l'ombra di un cliente. In questo film i due ex amici sono destinati ad incrociarsi di nuovo. Kamal ha in mente un nuovo progetto sul cioccolato, mentre Mattia, stanco dell'edilizia, vuole assolutamente farne parte. Il film sarà diretto da Alessio Maria Federici e vede di nuovo insieme sul set Luca Argentero e Hassani Shapi. Con loro ci saranno Angela Finocchiaro, Vincenzo Salemme e Nabiha Akkari.

Intruders Ritorna il fascinoso Clive Owen in un horror spagnolo diretto da Juan Carlos Fresnadillo. Owen interpreterà un padre single che dovrà fronteggiare i demoni di sua figlia undicenne. Accanto all’attore inglese ci sarà lo stimatissimo Daniel Bruhl, che molti ricorderanno per Good Bye Lenin e Bastardi senza gloria. 32

Prima di te

(What's Your Number?)

Delilah Darling, detta D. legge sul New York Times i risultati di un'inchiesta secondo cui la media di uomini che una donna americana ha nel corso della vita è sei. D. non solo si rende conto di aver superato da tempo la media, ma entra in crisi perché è ancora single. Non le rimane altro che porsi un limite: il prossimo sarà il principe azzurro. Un film di genere commedia diretto da Mark Mylod con Chris Evans e Anna Faris.

Un cuento CHINO La stagione autunnale presenta delle piccole sorprese in un mare di mega produzioni americane ed europee. "Un cuento chino" è un film elogiato da mezzo mondo, che ha raggiunto l’occidente grazie al coraggio del produttore indipendente Pablo Bossi e della star argentina Ricardo Darin.


IMMORTALS in 3D

REAL STEEL successo 3D in USA Siamo nel futuro e la maggiore attrazione per tutta l’umanità sono gli incontri di pugilato fra robot telecomandati. Charlie Kenton (ex pugile) non’è riuscito ad essere il numero uno quando la boxe era uno sport praticato dagli essere umani, ma potrà rifarsi diventando il miglior costruttore di robot. Al di là di una trama banalissima con effetti speciali ad altissimo livello, il film negli Usa ha già avuto un successo straordinario tanto da indurre i produttori a girarne il sequel.

La mitologia greca è un ottimo mezzo da cui prendere spunto per produrre film in 3 d colmi di avventura e creature nati dall’immaginazione dei più antichi cantori dell’occidente. La leggenda in questione da cui è tratto "Immortals" ha come protagonista l’eroe Teseo che guida i suoi uomini in una battaglia con gli dei immortali per sconfiggere gli antichi Titani e salvare così l'umanità.

Fabio Troiano

nei panni di Massimo Troisi

Sul talento di Fabio Troiano nessuno ha nulla da ridire, ma stavolta la sfida che gli attende è davvero ardua. Dopo anni di attesa è stato reso ufficiale che fra i film tv Mediaset del 2012 ci sarà anche una biography sull’impareggiabile Massimo Troisi. Il film sarà scritto e girato da Anna Pavignano, che oltre ad essere stata la compagna di Troisi, è stata anche la cosceneggiatrice in tutti i film del compianto Massimo.

P i c co l e b u g i e t ra a m i c i I francesi sono dei maestri nel costruire storie collettive che hanno come protagonista un folto gruppo di personaggi specchio della complessità umana. Questo nuovo puzzle caratteriale e messo insieme da Guillaume Canet è formato dai più importanti divi francesi, fra cui sovrasta Marion Cotillard. "Piccole bugie tra amici" il cui titolo originale è "Les petits mouchoirs" è un film che ha già avuto un discreto successo negli Stati Uniti d’America.

Christian De Sica interpreta suo padre Vittorio Christian De Sica, simbolo del cinepanettone, dopo una serie infinita di progetti comici, riesce a realizzare il suo sogno, interpretando l’indimenticato attore e regista Vittorio De Sica, in un film sulla sua storia d’amore con Maria Mercader. È un progetto voluto dallo stesso attore sessantenne che sta cercando finanziamenti da oltre quindici anni con lo scopo di portare alla luce un sincero omaggio ai propri genitori. dream m a g a z i n e 33


SUL SET DI BENVENUTI AL NORD

In anteprima le previsioni e le speranze del regista e degli attori sull’uscita nelle sale italiane del secondo capitolo della commedia DI GIUSEPPE NAPPA

Dopo lo strepitoso successo di “Benvenuti al Sud”, il film più visto in Italia con 29.868.000 euro di incassi, Castellabate, uno dei borghi più belli d’Italia,

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accoglie di nuovo troupe e attori pronti a girare il secondo capitolo del film. La storia, come molti ricordano, parla di Alberto (Claudio Bisio), responsabile dell’ufficio postale di una cittadina della Brianza, che per liberarsi dalle continue e petulanti pressioni della moglie Silvia (Angela Finocchiaro), sembra essere disposto a tutto pur di ottenere il trasferimento a Milano. Anche fingersi invalido per salire in graduatoria. Ma il trucchetto non fun-

ziona e per punizione viene trasferito in un paesino della Campania, il che per un abitante del nord equivale a un vero e proprio incubo. Rivestito di pregiudizi, Alberto parte da solo alla volta di quella che ritiene la terra della camorra, dei rifiuti per le strade e dei “terroni” scansafatiche. Con sua immensa sorpresa, Alberto scoprirà un luogo affascinante, dei colleghi affettuosi, una popolazione ospitale e un nuovo e grande amico, il postino Mattia (Alessandro Siani). La seconda parte del film Benvenuti al Nord, invece, si basa sul trasferimento di Siani


dal Sud al Nord. Infatti, come potremo vedere sarà Mattia, il postino “del Sud”, a doversi confrontare con le paure che gli verranno generate dall’idea che si è fatto del Nord. Anche in questo caso si cercherà di mettere in luce le differenze culturali tra Nord e Sud in modo divertente, infatti, ritroveremo Alberto e Mattia in crisi con le rispettive mogli a causa di un repentino trasferimento in quel di Milano. Il film diretto da Luca Miniero ripropone la squadra composta da Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro, Valentina Lodovini, Nando Paone, Giacomo Rizzo, Nunzia Schiano, Salvatore Misticone, in più due new entry Paolo Rossi ed Emma Marrone. Insomma tutto sembra preannunciare un altro successo. Arriviamo sul set, sul Belvedere di Castellabate, il giorno 9 settembre alle ore 10:45. Ciak, azione, stanno girando la scena in cui la mamma di Mattia

(Nunzia Schiano), vestita di nero dalla testa ai piedi, corre dietro il figlio (A. Siani) implorandolo di non partire, “di non andare al Nord”. Siani, vestito con maglietta e pantaloni di un blu non troppo acceso, ignora la madre e sale in macchina alla scoperta di Milano, una scena al quanto bizzarra ed ironica, visto il modo con cui le valigie sono state sistemate sulla macchina, legate con lo scotch. Durante la pausa pranzo incontriamo il regista del film e alcuni attori. Luca Miniero (regista del film): «Sicuramente questo secondo capitolo è molto più divertente e ironico rispetto all’altro. Come nel primo film, dove appunto è Bisio (Alberto) a ricredersi sulla personale considerazione che aveva del Sud, qui sarà Siani (Mattia) a scoprire le bellezze del Nord e a ricredersi sui pregiudizi che aveva. Ormai siamo arrivati alle ultime scene, speriamo di vederlo concluso al più presto.» Alessandro Siani (uno dei protagonisti nel ruolo di Mattia): «Benvenuti al Nord è molto più sentito e aspettato da tutti, soprattutto dopo il successo del primo. Beh, posso dirvi che il film uscirà in tutte le sale italiane il 27 gennaio

2012, ma a Napoli a dicembre lo potete trovare già su tutte le bancarelle!» Nunzia Schiano (madre di Mattia): «Sicuramente l’affetto del primo promette bene, dato che già c’è un minimo di simpatia per il film , poi vedrete mio figlio Mattia, partire per Milano, io lo implorerò di non partire perché purtroppo anche noi del sud abbiamo i nostri pregiudizi, ad esempio. “Fa troppo freddo”. Il mio augurio personale al film è che faccia divertire e chi trovi riscontro nelle persone anche più del primo.» Salvatore Misticone (il signor Scapece): «Anche qui conservo la mia parte, questo personaggio con un dialetto tutto suo. Sinceramente non mi aspettavo di avere tutto questo riscontro. Posso dirvi con molta sincerità che è tutto da vedere. Ci sono situazioni davvero straordinarie, infatti, noi attori ci siamo meravigliati leggendo la prima volta il copione. Questo film mi ha dato tanta popolarità e questo ha amplificato tutto. A questo proposito mi è venuta in mente un frase che diceva sempre Troisi: "Se sei un cretino, lo puoi diventare di più, se sei uno buono allora diventi migliore”.» dream m a g a z i n e 35


George Michael

“il rapporto di un gay con la musica non finisce mai�


Sono diversi gli episodi che negli ultimi anni hanno visto George Michael al centro di polemiche e fatti di cronaca. L’essere fermato più volte dalla polizia per guida sotto l’effetto di stupefacenti, non è una novità per l’artista britannico, che nel 1998 viene arrestato per atti osceni in luogo pubblico dopo aver adescato un poliziotto in un bagno pubblico a Los Angeles. Molte spesso gli artisti vengono ricordati solo per subdoli fatti di cronaca, ma George Michael ha una carriera lunga trent’anni, con milioni di dischi venduti sia con i “Wham!” che da solista. Noto per la creazione di brani di straordinaria bellezza lirica e di grande profondità emotiva, nonostante i continui scandali, George è giustamente considerato come uno dei più dotati cantautori della sua generazione. Dopo sette anni dall’album “Patience” (2004), l’artista pubblica a marzo il singolo “True Faith”, cover dei New Order del 1987 e annuncia il suo lunghissimo tour europeo “Symphonica”. DI NICOLA GAROFANO

Come ti è venuta l’idea di fare un tour orchestrale? «L’ispirazione, in effetti, mi è venuta quando ho sentito che Tony Bennett aveva fatto un tour del genere. Ho sempre voluto cantare accompagnato da un’intera orchestra con la quale posso utilizzare appieno la mia voce. Ci sono due elementi nella mia musica che voglio approfondire, uno è l'uso della mia voce e l'altro è la dance music. Penso che i miei fan vorrebbero entrambe le cose.» È un tour di cover… «La gente si è sorpresa molto, visto che ho eseguito molte canzoni che non ho mai cantato dal vivo prima d'ora. Alcune sono delle composizioni che si prestano solo a quei luoghi intimi dove ho suonato, altre cover di artisti che mi hanno influenzato nel corso degli anni. Naturalmente, ho anche eseguito brani del mio album “Songs From The Last Century”. Ho arrangiato questi brani in una maniera che diventassero delle bellissime canzoni, quindi non credo che i miei fan siano rimasti delusi.» Sarai ancora in tour quando si apriranno i Giochi Olimpici a Londra il prossimo anno, c'è

qualche possibilità che tu ti esibisca alla cerimonia di apertura? «Mi piacerebbe, purtroppo, nessuno me lo ha chiesto. Immagino che lo chiedano ai Take That. Sembra che i Take That facciano tutto nell’ultimo periodo.» Di tutte le persone con cui hai cantato in duetto, chi ti ha lasciato qualcosa in

«L’unica mania è che mi piace avere sempre i fiori nel mio camerino» particolare? «Sarebbe difficile sceglierne uno, perché tanti sono stati davvero sorprendenti. Devo ammettere, però, che il duetto con Aretha Franklin è stato un sogno diventato realtà. Ricordo ancora quando mi chiese di scrivere per lei. Avevo 21 anni e tutto mi sembrava impossibile, straordinario, una coda da mandarmi fuori testa.» Puoi dirci qualcosa di più sull’album di musica dance a cui

stai lavorando in questo periodo? «Mi piace il fatto che la musica house e dance - che sono fondamentali all’interno della comunità gay da quanto sono nate ora sono state portate alla popolarità da persone come Lady Gaga e Rhianna. La musica pop è per molti, davvero emozionante. Per questo album ho intenzione di lavorare con artisti gay e gay friendly. Il disco conterrà un misto di brani cantati da me e da altri giovani artisti gay, possibilmente sconosciuti. Ho già in mente alcuni produttori di musica dance davvero grandi con cui lavorare, quindi sarà un disco piuttosto sorprendente, almeno lo spero. So che avrò 48 anni quando l'album uscirà, ma devo dire che il rapporto di un gay con la musica dance probabilmente non finisce mai come quello di un uomo etero.» Puoi svelarci qualche curiosità riguardo al tuo camerino e a qualche mania, durante il “Symphonica tour”? «L’unica mania è che mi piace avere i fiori nel mio camerino, non ho mai previsto nulla di particolare. È un’organizzazione piuttosto semplice e a buon merdream m a g a z i n e 37


cato.» Sei rimasto sorpreso dal modo in cui i tuoi fan ti sono stati vicini nell’ultimo anno? «No, non proprio. Ho sempre saputo che ho dei fan incredibilmente fedeli e fantastici, non mi hanno mai deluso. Mi ha fatto molto piacere dell'amore e del sostegno che mi hanno mostrato negli ultimi 12 mesi. Ho sempre pensato che c'è qualcosa di molto speciale con il mio pubblico. Anche quando mi esibisco, in qualche modo posso sentire la loro energia e capisco che sono persone molto sensibili.» Immaginavi che il ragazzo di Radlett (una piccola città appena fuori Londra) un giorno sarebbe riuscito ad esibirsi alla Royal Opera House? «Strano a dirsi. La prima volta che mi sono esibito quando ero adolescente con i “Wham!” è stato in un piccolo capanno per gli scout, alla fine della strada della mia scuola. Il pubblico era composto per la maggiore dalla mia famiglia e dagli amici, ma è andata incredibilmente bene. Questa è una cosa che non ho mai dimenticato durante tutta la mia carriera: non ho mai lasciato il palco sentendomi deluso per la mia performance o per la reazione del pubblico. Ma tornando alla tua domanda, no, non ho mai immaginato che sarei arrivato alla Royal Opera House. Cioè, se qualcuno sognasse di avere una carriera di trenta anni e arrivare alla Royal Opera House o in teatri simili, sicuramente qualcuno rimarrebbe molto deluso. All’inizio della mia carriera, la mia idea di successo era partecipare al noto programma Top of the Pops, ed io alla fine ci sono riuscito.» 38



dreamusica Marracash torna in tour

Sono stati annunciati i nuovi concerti di Marracash. Il rapper milanese sarà in tour dal mese di novembre 2011 fino a gennaio 2012. Nella scorsa estate, Marracash è stato il grande protagonista in rete di Roccia Music 2, un progetto con cui sta pubblicando dal 20 giugno 2011 una canzone inedita a cadenza settimanale. Il nuovo cd ufficiale uscirà invece in autunno. Le date del tour: 11/11 Grugliasco (To); 12/11 Roncade (Tv);18/11 (Pavia); 19 /11 (Mo); 24 /11 (Fi);26 /11 Senigallia (An); 3/12 Gualtieri (RE);5/12 (Rm); 7/12 (Na); 9/12 Modugno (Ba); 10/12 (Pe); 7/01 (Cesena); 12/01 (Mi).

DI FABIO STILL

Lenny Kravitz: non solo a Milano ma anche a Treviso Milano e Treviso sono le due date di Lenny Kravitz in Italia. “Black and White Europe Tour” prende il titolo dall'ultimo album della rockstar, un lavoro che segna il suo ritorno sulle scene, anticipato dal singolo "Stand". «Dal punto di vista musicale e lirico - dice Lenny - sento che questo è l'album più vario e ricco della mia carriera. È' in perfetto equilibrio tra ciò che sono stato, ciò che sono e ciò che sarò». Le date italiane: 20/11Palaverde di Treviso 21/11 MediolanumForum (Assago-Milano)

Nuovo singolo per Leona Lewis “Collide” è il titolo del nuovo singolo realizzato dalla cantante Leona Lewis, giovane artista resa nota grazie al famoso talent show Inglese “X Factor”. Il singolo, una sorta di inno dance-pop che rappresenta il distacco dal suono che invece aveva caratterizzato lo stile di Leona Lewis fino ad oggi, anticipa il nuovo album previsto per il mese di novembre, tutto da vivere e da ascoltare.

Justin Bieber: nuovo album a Natale Un ritorno attesissimo per migliaia di ragazzine che lo seguono in tutto il mondo. Justin Bieber a dicembre lancerà un album natalizio a cui lavora da un bel po’ di tempo, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza. Per il momento non si sa ancora se il seguito di "My world 2.0" - ultimo lavoro uscito nel 2010 - sarà un album di pezzi editi o inediti.

R.H.C.P:

due date in Italia a dicembre 2011

Non mancherà l’Italia nel calendario del tour col quale i Red Hot Chili Peppers promuoveranno il loro nuovo cd "I'm with you". La band capitanata da Flea e Anthony Kiedis sarà di scena il prossimo 10 dicembre al Palaolimpico di Torino ed il giorno successivo al Forum di Assago, alle porte di Milano. Una gran bella notizia per tutti i loro ammiratori che non aspettavano altro. La notizia è stata ufficializzata dal sito della band e da quello del promoter italiano, che tuttavia non ha ancora specificato i dettagli relativi ai prezzi. Le prevendite, in ogni caso, saranno aperte presso i circuiti autorizzati. 40


Che fine faranno i

Le voci ufficiali dicono che la loro sarà una lunga pausa di due anni. La realtà, però, sembra essere un po' diversa. Esiste un sentiero di non ritorno. Il distacco artistico di Robbie Williams con le sue continue voglie e manie da solista, le tante fatiche del Progress Live Tour, questo e altro ancora, ha creato non pochi problemi di svariata natura al gruppo. Qualcuno parla di dissapori tra di loro che potrebbero portare addirittura allo scioglimento della band, altri invece di una semplice stanchezza fisica dovuta al tour mondiale. Per il momento non conosciamo la verità. La speranza per noi e per i fan è che i Take That tornino al più presto a regalarci la loro musica, sperando che questa sia un’altra delle loro pause di riflessione.

Take That?

Rihanna con Loud in Italia "Loud", ultimo album di Rihanna uscito lo scorso maggio è un lavoro contenente diversi generi musicali. I brani "S&M" e "Only girl in the World" sono caratterizzati dall’uso di sintetizzatori “danzerecci” e identificano il significato del titolo del nuovo album dell’artista. Con le nuove canzoni inedite, Rihanna ha utilizzato tutti i suoi punti di forza che ancora oggi le permettono di rimanere sulla cresta dell’onda. L'artista per promuovere il nuovo lavoro sarà in Italia l’11 dicembre al Palaolimpico di Torino e il 12 al MediolanumForum (Assago-Milano).

Madonna, nuovo album nel 2011 o 2012?

Continuano sull’infinito mondo del web i rumors e le anticipazioni sul ritorno di Madonna. Dopo una prima serie di indiscrezioni che parlavano di un nuovo disco in arrivo tra novembre e dicembre 2011, ora la sensazione generale è che ci sarà sicuramente un album, ma solo ad inizio 2012. Proprio per questo la signora Ciccone sembra sia alla ricerca di una location Italiana, più precisamente in Toscana, dove rilassarsi prima del tour mondiale. L’uscita del film “W.E.”, di cui Madonna è regista, è prevista per dicembre negli States ed è difficile pensare che la release di inediti tanto attesa venga pubblicata a ridosso della pellicola.

Grande attesa per il ritorno sulle scene della grande Laura Pausini. Dopo due anni di riposo, in cui Laura aveva sentito il bisogno di pensare un po' alla vita normale, quella fatta di semplici cose come casa, spesa, bollette e così via, riprende il suo percorso artistico. "11/11/2011" è il titolo del suo attesissimo album, anticipato dal singolo "Benvenuto", il cui video è stato girato ad Amsterdam. L'artista ha anche presentato il grande tour in America Latina che inizierà nel nuovo anno, un evento mondiale che rilancerà alla grande la cantante italiana.

cd Litfiba a nuovo dicembre La notizia l'ha data Piero Pelù ultimamente dai microfoni di Radioluna: i lavori per il nuovo cd dei Litfiba sono ufficialmente aperti e l'uscita è prevista quasi sicuramente per dicembre 2011. Questo sarebbe il primo disco d'inediti della band, visto che l'anno scorso è uscito il doppio album live "Stato libero di Litfiba", contenente i due brani inediti "Sole nero" e "Barcollo". «Con Ghigo siamo stati in studio e abbiamo lavorato di brutto al nuovo album – ha detto il cantante toscano – al momento non abbiamo programmi precisi, ma speriamo di distribuirlo entro la fine del mese di dicembre: sarà un gran disco, noi siamo molto felici.» dream m a g a z i n e 41


GIGI FINIZIO AVANTI NELLA MUSICA A “PIU' CHE POSSO”

Un legame indissolubile con la musica ha caratterizzato sin da subito la vita di Gigi Finizio, che avvia le prime battute del successo alla tenera età di cinque anni, quando approcciandosi al pianoforte, inizia a comporre e cantare canzoni, dando un assaggio sorprendente del suo talento. Col tempo arrivano per lui varie apparizioni televisive che gli consentono di calcare il prestigioso palcoscenico del Festival di Sanremo sin dalla sezione giovani con i brani “Scacco matto” e “Lo specchio dei pensieri” per poi esibirsi nel gruppo dei big con la canzone “Solo lei” e nel 2006 insieme ai “Ragazzi di Scampia” con il singolo “Musica e Speranza” classificandosi al terzo podio nella sezione gruppi. Dopo svariati album, tra cui spiccano i due recenti “Musica e Speranza” (2006) e “Regalarti l'anima” (2009) fissa un'altra tappa fondamentale della carriera con l'uscita del singolo inedito dal titolo “Più che posso” ed il tour cominciato lo scorso 23 settembre all'Acciaieria Sonora di Bagnoli. DI ANTONINO FIORINO

Com'è nata l'idea di comporre questo nuovo singolo? «È nata all'improvviso durante un mio concerto. Ho avuto la sensazione come se la canzone fosse custodita dentro di me e l'affetto del mio pubblico è riuscito a tirarmela fuori. Un'idea alquanto originale che ho cercato di perfezionare e completare, discograficamente parlando.» È uscito anche il video che 42

conta già un certo numero di visite sul web... «“Più che posso” è una canzone d'amore, un sentimento universale che mi lega al mio fedelissimo pubblico. L'ottimo riscontro sul web è il risultato di quanto il mio lavoro venga apprezzato da tutti e ciò significa che i miei messaggi sono carpiti positivamente. L'esito delle visualizzazioni mi gratifica molto.»

Il brano è scritto da te in collaborazione con Marco Fasano e Giuseppe Tevere. Con il primo hai già avuto modo di esibirti, cosa vi unisce nel lavorare insieme? «Sì, con Marco Fasano ho partecipato alla presentazione dell'album “Regalarti l'anima”, tra la fine del 2009 e l'inizio del 2010 al Teatro Cilea. Una serata indimenticabile in cui ci ritrovammo


a cantare insieme “A modo mio”, “Per averti” e “Come stai”. Da lì il nostro rapporto si è fortificato sempre più. Ci unisce e ci accomuna la stessa passione per la musica, il concepirla come parte integrante della nostra vita.» Sei sempre acclamato dal pubblico nei tuoi concerti. Cosa provi sul palco nell'esibirti dal vivo? «Li ringrazio per questo perché rappresentano uno stimolo in più, una spinta, una forza incredibile. Sul palco le emozioni affiorano copiosamente, ma cerco sempre di gestirle, di appropriarmene per restituirle a chi mi segue in platea. È un gioco, uno scambio di sensazioni all'infinito che segue ogni mia canzone e si ripete per tutta l'esibizione. È gratificante vedere il pubblico cantare insieme a te con una partecipazione corale ed un coinvolgimento a dir poco straordinario.» Si dice che i sogni aiutano a vivere meglio. Tu ne hai realizzati tanti, ne hai ancora qualcuno da realizzare? «Non fermarmi mai, andare avanti nella musica a più che posso. Le sfide mi piacciono e mi affascinano, creano stimoli per continuare a fare bene. Un obiettivo è partire da Napoli per sconfinare con la mia musica, far capire che la nostra terra è ricca di cultura, di musica, di etnia da rappresentare degnamente e da proporre in giro per il mondo. All'estero sono insidiati molti quartieri italiani e mi piacerebbe esibirmi lì per far riassaporare loro la melodia, i valori della cultura nostrana. Voglio che si continui a parlare di me per la mia musica, per le mie novità originali, per il mio attaccamen-

to alla Napoli artistica, perché sento di essere figlio di questa terra.» A livello di sonorità quali sono le novità apportate?

«L'ottimo riscontro sul web è il risultato di quanto il mio lavoro venga apprezzato da tutti, ciò significa che i miei messaggi sono carpiti positivamente» «Non ci sono estrosi colpi di scena per quanto riguarda gli arrangiamenti musicali, abbiamo ritoccato solo qualche dettaglio. Ogni brano, che rispecchia la mia anima musicale, ciò che

sento nel comporre i testi e la musica, è il risultato finale di questo processo che mi avvicina agli ascoltatori, ai quali punto a trasmettere tutta la mia semplicità e valori come l'amore...a più che posso.» Come proseguirà il tuo tour e quali saranno i tuoi progetti futuri? «Dopo la tappa a Reggio Emilia del 3 dicembre sarò di nuovo a Napoli, precisamente l’8 gennaio al teatro Delle Palme, per poi proseguire per Roma, Milano, Torino ed altre città italiane. Spero sia fattibile un altro progetto entro Natale, quando sarà maggiormente idonea l'introduzione di un coro Black Gospel formato da sei elementi più la mia band, in modo da rendere più viva l'atmosfera circostante ed apportare una sostanziale novità alla mia discografia.»

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IL VIAGGIO DELLA VITA DI

Luca Carboni

Il viaggio è il tema che unisce i brani di “Senza titolo”, il nuovo album di inediti di Luca Carboni, anticipato dal singolo “Fare le valigie”. Il viaggio, inteso in senso metaforico, come percorso di vita, è un sentiero tortuoso fatto di speranze, ricordi, momenti felici e delusioni. In questi anni di assenza e di riflessione, il cantautore bolognese ha trovato la giusta ispirazione per comporre. “Senza strade” è il brano da cui è scaturita l’idea per la copertina, l’immagine di un padre ed un figlio di schiena, due ombre in cammino mano nella mano verso il futuro. L’album esce dopo cinque anni dall’ultimo disco “…Le Band si sciolgono” e a due anni dalla pubblicazione di “Musiche ribelli”, omaggio ai grandi cantautori italiani degli anni ’70. DI CRISTINA MARESCA

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“Senza titolo”. Perchè hai deciso di dare questo titolo singolare al nuovo album? «Volevo che l’ascoltatore si sentisse libero di entrare nel disco senza condizionamenti, quindi, ho preso in prestito dall’arte figurativa questo classico “non

titolo”, spesso usato dagli artisti quando non vogliono aggiungere parole alle loro opere.» “Senza strade” è stato la fonte d’ispirazione per la copertina del disco, una canzone nostalgica, in cui si ritrova l’anima di Luca Carboni … «È una canzone intensa cui tengo in maniera particolare. Ho immaginato un padre e un figlio di fronte al mare, che guardano insieme verso il futuro. Il mare immenso rappresenta la vita e il domani ancora da vivere.» “Non finisce mica il mondo” è una severa critica alla società odierna. Il messaggio è rivolto anche al settore della musica? «Cerco di dire a me stesso e agli altri quanto sia fondamentale osare, rischiare, andare anche fuori dalle strade e dal circuito che si conosce, attraverso nuove scoperte.» Delusioni, speranze, dolori affiorano da “Una lacrima”, sembra quasi un canto liberatorio … «In questo brano cerco di far capire che anche un momento drammatico della vita, se sappiamo gestirlo e viverlo, possiamo trasformarlo in un evento positivo e fruttifero.» L’album è stato anticipato dal singolo “Fare le valigie” in cui canti la vita e lo scorrere del tempo... «È un autentico inno alla vita. Ho voluto comunicare la serenità di accettare il tempo che passa, i capelli bianchi e i cambiamenti.» Hai iniziato a studiare musica all’età di sei anni. Cosa ricordi di quel periodo? Quanto è cambiato il modo di fare musica negli anni? «Lo spirito è sempre lo stesso.

Sono cambiate diverse cose, perché la vita ti porta a vivere nuove esperienze, che ti danno quell’input, la giusta ispirazione per scrivere nuove canzoni. Da ragazzino studiavo il pianoforte, ma a scuola ero svogliato. Il mio approccio con la musica mi ha permesso di imparare un altro linguaggio che non mi ha più abbandonato. Crescendo la musica è divenuta sempre più la mia unica passione.» “Il fiume” l’hai scritta all’età di quattordici anni quando ancora facevi parte della band TeobaldiRock.Musicalmente cosa hanno rappresentato per te gli anni ‘80? «Sono stati anni fondamentali durante i quali ho scoperto la mia capacità di raccontare emozioni attraverso la musica. Con questo brano ho voluto fare un omaggio a quel periodo.» L’album si conclude con “Madre” un omaggio a tua mamma, il cui testo sembra quasi una preghiera … «Mi piacerebbe che fosse considerata una preghiera. La mia mamma non c’è più da dieci anni, non avevo mai scritto niente su di lei, mi è venuta di istinto in modo spontaneo, così l’ho voluta mettere in conclusione dell’album.» Cosa prova un cantautore quando parla di sentimenti e viaggia nella propria anima? «Una forte emozione, si avverte la sensazione che quello che stai scrivendo sia regalato dall’alto. È un’esperienza unica.» A dicembre inizia il nuovo tour teatrale... «Il live è il momento fondamentale, in cui l’artista vive un rapporto in perfetta sintonia con il pubblico.» dream m a g a z i n e 45


dreamlibri

DI NUNZIA FALCONE

In ogni numero vi presenteremo un autore contemporaneo come invito alla lettura e lo faremo citando una frase di un suo libro. «Ti ricordi quando mi hai chiesto se avevo le pastiglie per la felicità? La pastiglia è la vita. Vivi, buttati, apriti, ascoltati. Le tue paure, le tue ansie sono dovute al fatto che tu esisti ma non vivi. Sei castrato nei sentimenti. Sei bloccato. Ti ricordi quella frase di Oscar Wilde? Diceva che vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste, e nulla più.» È una citazione pubblicata da Fabio Volo nel libro "È una vita che ti aspetto", un romanzo sorprendente ed emozionante, semplice ma efficace... ciò a cui ci ha abituato lo scrittore, attore, conduttore radiofonico, televisivo e doppiatore italiano.

i

romanzi

GLI INGREDIENTI SEGRETI DELL'AMORE

DIECI DONNE

LA SFURIATA DI BET

di Nicolas Barreau

di Marcela Serrano

di Christian Frascella

Feltrinelli Editore

Feltrinelli Editore

Einaudi Editore

È il nuovo libro di Nicolas Barreau, già noto ai lettori per ''Il peso della farfalla''. Un romanzo rosa, in cui la protagonista spiega il perché della sua infelicità e del suo essere scettica verso l'amore e i suoi derivati. A farle cambiare idea sarà il romanzo intitolato ''Il sorriso delle donne'', il quale darà il nome anche al suo ristorante, essendo lei una chef parigina. Barreau mette per iscritto il potere delle parole, quanto queste a volte possono uscire dalla pagina e arrivare dritte al cuore. E dietro le parole, c'è sempre una mano che le scrive. il

non

La femminilità è la protagonista del romanzo della Serrano. È un viaggio nel mondo rosa per scoprire cosa le rende diverse dagli uomini, cosa le esalta o le mortifica. Troviamo un adolescente, una donna di mezza età, una giornalista, una casalinga radunate dallo stesso psicoterapeuta che semplicemente si raccontano. La scrittrice racconta con un pizzico di straordinaria umanità, un’incalzante vicenda tutta al femminile, intrigante e commovente. Certamente ciò che non manca è l'emozione di sentirsi donna, proprio mentre si sta leggendo.

Bet è una diciassettenne frivola, ribelle e sopratutto libera. È l'icona del nostro tempo o meglio è presa a simbolo di una società malinconica e conformista che vuole emergere, ma non ce la fa. Frascella con un pizzico di ironia fa della protagonista quello che il nostro mondo fa di noi e ce lo racconta sorridendo. Bet è dentro ognuno di noi, è quella piccola, grande voce infuriata dentro di noi. Ecco l'incontro tra realtà e finzione, tutto filtrato attraverso lo sguardo di una ragazzina, che rende il romanzo dinamico e frizzante!

romanzo

I FANTASMI DI MILANO di Giovanna furio Newton C. Editore

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Sembrerebbe assurdo associare il termine “Cosmopolita” a “Credenze Regionali” o ancor meglio a “Superstizioni”, soprattutto se questi termini li dobbiamo accostare a una città come Milano. Giovanna Furio ha raccolto testimonianze e documenti sul passato della città meneghina, e ne ha tratto un dossier sui 'fantasmi' che affollano Milano, da non credere neppure per i milanesi.


il

libro

fotografico

WHEN YOU'RE STRANGE. A FILM ABOUT THE DOORS Di Tom Di Cillo Feltrinelli Editore

L'icona degli anni '80 è sicuramente Jim Morrison, ed è in uscita proprio un libro che è la trasposizione del dossier “I giorni del Caos (dell'FBI)” su l'oscura vita del cantante. Sfogliando le pagine ci accorgeremo, attraverso le diverse foto e i documenti, di quanto questo cantante sia stato enigmatico e del perché sia stato definito una leggenda ancora prima di diventarlo.

IL BURATTINAIO

NEED

IL SEGRETO DELLA COLLANA DI PERLE

di Torsten Petterson

di Carrie Jones

di Jane Corry

Newton C. Editore

Newton C. Editore

Newton C. Editore

Dopo il grande successo de "L'Alfabetista", Petterson ci propone un nuovo thriller emozionante e ricco di suspence. Il già noto commissario Lindmark è alle prese con un nuovo caso: la scomparsa di una bambina in un bosco. La trama è una successione di eventi e di indizi che riuniti formeranno la pista giusta per risolvere il caso. D'altronde con Petterson trovare la risposta ai perché non è sempre piacevole. Il suo giocare con le emozioni umane, talvolta ci induce a non voler scoprire la verità, proprio per quanto questa sia scomoda. i

Siamo alle prese con un fantasy che è a metà strada tra la penna di Stephen King e quella Stephenie Meyer, ossia possiede sia un pizzico di adrenalina che un pensiero vagamente rilassante. Il romanzo della Jones è una storia che ci farà innamorare, come hanno riportato le maggiori testate straniere. Zara, la protagonista, è una ragazza diversa dalle sue coetanee che si troverà ad affrontare un cambiamento importante nella sua vita. Un inteso incrocio di passioni ed emozioni forti, che coinvolgeranno il lettore.

Tutto ha inizio con un dono: una collana di perle. Non è una semplice collana, non ha solo un valore materiale. È un oggetto che ha viaggiato nel tempo, indossato da tre donne vissute in epoche diverse, ma con tanti punti in comune. La protagonista ripercorre la storia della collana e nel corso del romanzo scoprirà tante verità non molto lontane da lei, dalla sua vita, al suo modo di essere. L’autrice con un semplice antefatto non solo ci accompagna a spasso nel tempo, ma ci fa rivivere le stesse sensazioni in una scrittura incalzante.

classici

UNA VITA VIOLENTA Leggere Pasolini è come essere in un grande osservatorio, il cui obiettivo è puntato sul mondo, e per 'mondo' s'intende il di Pasolini crocevia dei più diversi pensieri dell'individuo qualunque sia la sua provenienza o strato sociale. In Una vita Violenta, Garzanti Pasolini raccoglie i più disparati dettagli della vita di strada e ne mette in luce le caratteristiche essenziali per raccontarEditore ci un pianeta di emozioni talvolta troppo sconosciuto. dream m a g a z i n e 47


IN VIAGGIO PER...

ANVERSA

Innovativa, giovane, dinamica: Anversa non è solo la capitale morale delle Fiandre ma anche il cuore creativo di un’ intera fetta d’Europa, culturalmente contigua e stretta fra Bruxelles e Amsterdam. Nell’intricato mosaico belga, dove si intrecciano influenze architettoniche e culturali francofone e fiamminghe, Anversa rappresenta il mix più riuscito tra modernità e tradizione come evidenziato dall’armonioso incontro di contrasti già visibile a partire dalla stazione stessa. DI SIMONE D’ANTONIO

Dal Meir al centro storico A soli trenta minuti di treno da Bruxelles sulla rotta verso l’Olanda, Anversa accoglie il visitatore con una delle più monumentali stazioni ferroviarie del mondo (quarta sul pianeta per dimensioni, secondo il Newsweek), recentemente sottoposta a lavori di restauro che ne hanno preservato l’originario impianto neoclassico. Dai binari è visibile la grande navata centrale con il suo raffinato orologio, punto di riferimento per i viaggiatori in arrivo, dietro il quale si staglia la gigantesca sala dei passi perduti che nel 2009 è diventata famosa sulla rete mondiale per aver ospitato finanche un riuscitissimo flash mob ispirato all’opera “The 48

sound of music”. Usciti dalla stazione, nel giro di poche centinaia di metri convivono fianco a fianco quartieri diversissimi tra loro, per composizione etnica e funzionalità urbana. Non lontano dalla zona abitata in prevalenza da migranti provenienti dal

Maghreb (che ospita un fornito mercato alimentare multietnico) c’è il quartiere ebraico, dove fanno bella mostra di sé le vetrine delle più prestigiose manifattura di diamanti d’Europa. La convivenza tra le parti è un esempio di integrazione urbana positiva, con accenti urbanistici bizzarri se si considera che a dividere le due aree è un mini quartiere a luci rosse, a ridosso della strada commerciale più popolare della città. Passeggiando lungo il Meir, con le sue grandi catene e i mall nuovi di zecca, o inerpicandosi per piazzette e stradine che alternano atelier di stilisti locali a pescherie con annessi carretti di escargot, si arriva fino a Groenplats con i suoi bar di ten-


denza i cui tavolini arrivano fin sotto al mercato dei fiori simbolo della piazza, come la centrale statua di Rubens. La città e la sua storia Il celebre pittore fiammingo è il cittadino più illustre di Anversa e la sua casa-museo di Wapper (una delle traverse del Meir) rappresenta ancor oggi una delle attrattive più care ai visitatori, ma è tutto il centro storico a testimoniare la grandezza di quella che fu la capitale economica del Vecchio continente per quasi tutto il XVI secolo. La cattedrale di Nostra Signora, in stile gotico brabantino, si eleva con le sue guglie sulla piazza e i vicoletti circostanti, che si incrociano tutt’attorno il Grote Markt in una sequela di bar, jazz club, frietkot (celeberrima la Frituur Number One per patatine e fricandelle), librerie e bancarelle di antiquari. L’imponente municipio in stile gotico ricorda quelli di Lovanio e Bruxelles ma originale perché

quasi a ridosso del ponte sulla Schelda, a un centinaio di metri dalla piazza. Il fiume che ancora oggi è l’anima della città, nonché l’epicentro geografico dei suoi successi nella storia e dei suoi successi economici del presente, non si rassegna ad essere presenza silente e grigia sullo sfondo ma attorno ad esso e ai canali circostanti si sviluppano file di bar, musei e galleria d’arte (tirate a lucido ogni primo giovedì del mese per la tradizionale night opening, che richiama appassionati da tutto il paese).

Architettura, tendenze e nuovi spazi urbani Se il paesaggio del lungofiume si caratterizza ancora per i suoi monumenti tradizionali (primo fra tutti il castello Het Steen), sono poco lontani i quartieri che ospitato alcune tra le più apprezzate new entry dello skyline cittadino, capace di rivaleggiare per innovazione e qualità con le più celebrate capitali mondiali. Il Mukha, acronimo del museo d’arte moderna e contemporanea di Leuvenstraat 32, sa continuamente reinventarsi con esposizioni temporanee e collezioni ospitate in una struttura ricavata da un vecchio silos. Di tutt’altro tenore architettonico il nuovissimo Mas, (Museeum an de Stroom) museo marittimo appena terminato ad Eilandje che con la sua torre asimmetrica ricorda gli antichi depositi portuali, contribuendo a rivitalizzare l’immagine di un waterfront che si proietta verso il futuro a colpi di design.

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TUTTI I RISULTATI DEI GIOCHI PRESENTI IN QUESTO NUMERO

Edizioni Pantart Via A. De Gasperi, 135 80059 - Torre del Greco - Na Direttore editoriale Giuseppe Dado Direttore responsabile Virginia Maresca

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battaglia navale

Limo Lavoro Venerdì Alla procedura di ingresso Danimarca L’invasione della Polonia L’Avanti Un serpente

grattacieli

Grafica ed impaginazione Simone Figalli Hanno collaborato Simona Sessa, Roberta D’Agostino Rosario Perone, Simone D’Antonio, Fabio Still,Vincenzo Pernice, Cristina Maresca, Nicola Garofano Alessio Morra, Nunzia Falcone, Giuseppe Nappa, Antonino Fiorino,

Simone Figalli Redazione Corso Cavour, 43 80059 - Torre del Greco - Na infoline: tel. 0818818669 Fax 0810081734 redazione@dream-magazine.it marketing@dream-magazine.it grafica@dream-magazine.it www.dream-magazine.it www.myspace.com/rivistadream Pubblicità - comunicazione e distribuzione Associazione Pantart infoline: tel. 0818818669 mobile: 3381017415 Reg. Trib. di Torre Annunziata n. 24 del 28/10/04

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