dreamsommario
MUSICA
ph. Italo Cuomo
32. IN PILLOLE RHCP: in arrivo il nuovo album Sting al Venezia Jazz Festival Bon Jovi, unica data italiana Wind Music Awards 2011 Big Faur, prima volta in Italia
VIAGGI 46. TUTTI AL MARE Piccoli consigli per come andare in vacanza 48. TEL AVIV Una città da vivere tra l’antico ed il moderno
FATTI & PERSONAGGI SPECIALE NAPOLI - Napoli, diritti alla Champions - “El Matador”che fa sognare i tifosi - Pocho, l’elettricista che diventa un mito - Lo slovacco con il mito di Pavel Nedved - Il Napoli visto da Enrico Varriale - Italo Cuomo, Napoli da ieri ad oggi 30. RAIZ Il suo nuovo lavoro discografico dal titolo “Ya” 31. U’PAPUN Tra musica e teatro il gruppo presenta “Fiori innocenti” 34. SMARTPHONE, LA SFIDA Le applicazioni più in voga 40. GIACOMO RIZZO L’attore napoletano confermato nel cast di “Benvenuti al nord” 40. A TAVOLA CON...MAURO IMPROTA 12.
CINEMA IN PILLOLE Woody Allen sbarca a Roma Russell Crowe produrrà 77 De Laurentiis porta al cinema Totò in 3D Paul, un alieno in fuga dal proprio paese ESP, fenomeni paranormali 38.
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DONNE 8.
LE 10 REGOLE DELLA SEDUZIONE
&... DREAM PORTFOLIO DREAM ALMANACCO 25. DREAMMISTICA 28. OROSCOPO 8.
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DITELO A POLLY 46.
DREAM LIBRI
IN COPERTINA Edinson Cavani, per i tifosi “El Matador”, indossa la maglia con su scritto “Finalmente...Champions!!”, in occasione della partita Napoli - Inter, nel giorno in cui la squadra ha festeggiato il ritorno dopo 21 anni in Champions League
Gli uomini preferiscono la carne DI SIMONA SESSA
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Le regole della seduzione La passione come unica e incondizionata regina della nostra vita
Ecco le regole per donne sexy e passionali. Al cospetto di sua maestà… la passione! Sì.. avete capito. La passione come unica e incondizionata regina della nostra vita. In tempi come i nostri, in cui si fa tutto senza entusiasmo e molte cose filano via senza lasciarci il segno, la passione è l’unica ancora di salvezza. Se vi arrendete a essa e la venerate come una regina vi renderà la vita meravigliosa e emozionante. Se mettete passione nel vostro lavoro allora riuscirete a essere vincenti. Se la passione la rendete protagonista negli affetti allora farete della persona amata la più felice del mondo. Se la mettete nel sesso allora saranno fuochi artificiali. La passione deve quindi essere il leit motiv della vostra vita. Care seduttrici e Pin Up Girls, ecco le leggi più importanti da osservare per sopravvivere con gli uomini di oggi. Se volete frequentare un uomo osservatele alla lettera. Vi salveranno la vita e vi consentiranno di evitare errori e perdite di tempo. 6
Le 10 regole della seduzione un uomo fallisse a letto. Non potrei sopportare la sconfitta. sul rapporto uomo-donna Quindi, provvederò da sola… 1) Svegliatevi e dite: “Io sono la donna più passionale del mondo. 3) Sceglierò un uomo con il mio Vivrò la mia giornata mettendo istinto di seduttrice. Se nelle la mia passione in ogni cosa che prime tre sere che esco non mi faccio. Vivrò di emozioni e di mette le mani addosso lo scaricherò. Non ho tempo da perdere. sensazioni uniche”. Se la passione cocente non c’è 2) Per cautelarvi dall’uscire con all’inizio non ci sarà mai. uomini poco passionali, impotenti, mini dotati o sessualmente 4) Diffiderò di uomini che dicono poco validi diventerò una donna di essere sensibili come le donne: “DILDO-DOTATA”. Porterò in si tratta di mezzi omosessuali o borsetta un dildo nel caso in cui impotenti travestiti da uomini.
Vi ricordo che il vero uomomaschio è quello che vi salta addosso quando gli ormoni cominciano a ribollire insieme al suo sangue.
9) Anche l’aspetto di un vero maschio è importante. Non potrebbe mai avere un look effeminato o tipicamente femminile. Un uomo che si mette le magliettine strette, che si fa fare le sopracciglia dall’estetista, che si rade i capelli e i peli sul petto non è un vero maschio. Cambiate strada. L’uomo vero è quello che resta sempre uomo. Come quelli degli anni ’50. Potete immaginare un Clark Gable, Bogart, Brando o James Dean con le sopracciglie rifatte? Farebbero ridere “i polli”. E allora quando vedete un vero maschio lo riconoscerete. 10) Il look giusto? Sempre
vestito elegante, completo giacca e pantaloni, gel nei capelli e orologio in bella mostra. Infine una macchina importante (per lui) che gli dà quella marcia in più. E voi entrate in quella macchina pensando a quante donne avrà fatto impazzire... Ecco, il vero uomo-maschio è così. Ora che lo avete visualizzato annusatelo…Lo sentite il profumo del maschio? Benissimo. Quello è l’uomo Doc. Quello che a letto vi lascerà fulminate. Gli altri sono soltanto pseudo-uomini e a noi non interessano. Andate e colpite, le seduttrici son tornate (visto che molti uomini non seducono più e l’impotenza è dietro l’angolo).
5) Non uscirò con uomini troppo impegnati o presi dal loro lavoro: sono sempre quelli che fanno poco sesso. Un disastro… Sono capaci di dirvi che non possono vedervi perché stanno lavorando. Ormai hanno perso entusiasmo e passione con le donne. 6) Scappate se uscite con un uomo e si è dimenticato il portafoglio o il bancomat.Veramente assurdo. Se lo fa la prima sera è da bruciare al rogo. 7) Se un uomo all’inizio della relazione lo notate distaccato, freddino, poco entusiasta, tagliate subito ogni rapporto. È un pezzo di ghiaccio. 8) Se dedica più tempo alla palestra o a farsi bello scappate. Il vero maschio utilizza tutto il tempo che ha per vivere la passione con la sua lei, dividendosi tra il lavoro e la sua donna. dream m a g a z i n e 7
dreamportfolio
DI VINCENZO PERNICE
ANDARE IN VACANZA “GRATIS”? SI PUÒ È nei momenti di crisi che arrivano le idee migliori. Da oggi andare in vacanza “gratis” si può. Aumenta il numero di bed & breakfast che offrono soggiorni piò o meno lunghi in cambio di prestazioni casalinghe e piccole manutenzioni. Il fenomeno delle vacanze-baratto sta letteralmente spopolando sul web: anche cambiare un rubinetto può essere un modo simpatico e soprattutto vantaggioso per ripagare una settimana in campagna. Ulteriori informazioni su www.settimanadelbaratto.it
SPAGNA, APRE PALESTRA NATURISTA «Non sono una nudista, l’ho fatto per soldi» ammette la proprietaria della Easy Gym di Arrigorriaga, nel nord della Spagna. Una palestra per naturisti, dove chiunque può praticare esercizi ginnici mostrano il proprio corpo in libertà o semplicemente osservare gli altri da vestito. Trovata sommersa di critiche soprattutto da parte degli igienisti, che fanno notare come germi e sudore finirebbero col propagarsi ancora più facilmente, anche all’interno degli attrezzi. Poco entusiasmo da parte dei clienti: il primo giorno se ne sono presentati soltanto in quattro.
IDENTIKIT DEL GIOVANE VIAGGIATORE I dati confermano che sono soprattutto i giovani (18-35 anni) a viaggiare. Il 50% di questi lo fa ogni due-tre mesi, per lo più all’estero (70%). Nonostante Internet rappresenti la principale fonte di informazioni, la maggior parte delle prenotazioni avviene ancora presso agenzie turistiche (48%). Sono 55 gli euro spesi in media per ogni giorno di vacanza, viaggio escluso. In forte crescita il fenomeno delle vacanze-studio, in particolare quelle legate al progetto Erasmus, che nello scorso anno accademico ha permesso a ben 20 mila studenti italiani di trascorrere un periodo dai tre ai dodici mesi in uno dei paesi dell’UE.
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CUCINA UMBRA E LOMBARDA IN AEREO Da maggio i passeggeri Alitalia di classe Magnifica avranno notato delle piacevoli aggiunte ai menù di bordo: ravioli al gorgonzola per i voli intercontinentali dall’Italia, pasta alla norcina per quelli verso il Bel Paese. Sono solo alcune delle specialità umbre e lombarde che verranno offerte per tutta l’estate ai clienti della compagnia aerea italiana numero uno al mondo, premiata lo scorso anno per la qualità dei suoi pasti dalla rivista Global Traveler.
LE 101 DONNE PIÙ MALVAGIE DELLA STORIA La contessa ungherese Bathory nel diciassettesimo secolo uccise più di seicento ragazze per poter fare dei bagni di sangue. Isabella di Castiglia e Maria la Sanguinaria nascosero i loro crimini sotto fragili motivazioni religiose. Ma anche Bonnie, Eva Kant e Crudelia De Mon. Dalla storia alla letteratura, dalla cronaca alla leggenda, “Le 101 donne più malvagie della storia” vengono raccontate da Stefania Bonura in un libro che a buon diritto viene segnalato in questo spazio dedicato agli appassionati di curiosità e cultura in pillole. Quando l’espressione “gentilsesso” può e deve essere messa in dubbio.
SCOPERTA LA TOMBA DI
ROBIN HOOD
Si chiamava Roger Godberd ed era un contadino. Questa la vera identità di Robin Hood, celebre personaggio del folklore inglese. Secondo lo storico David Baldwin i suoi resti si troverebbero in una tomba del Warwickshire. Tutto combacerebbe: i furti ai ricchi, la rivalità con lo sceriffo di Nottingham, le imboscate nella foresta di Sherwood. Godberd è vissuto dal 1320 a poco prima del 1300. Adesso è caccia a Little John. dream m a g a z i n e 9
A PARIGI IL PRIMO ALBERGO SELF-SERVICE Si chiama Hi Matic, situato presso la piazza della Bastiglia di Parigi. Parliamo del primo albergo selfservice al mondo, dotato di quaranta camere complete di iPad e wi-fi. Niente personale e tanta tecnologia: l’unico modo per accedervi è una prenotazione online dalla quale ricavare la propria password. La colazione è a base di prodotti biologici serviti in vassoietti monodose, il resto è acquistabile esclusivamente tramite distributori automatici.
VACANZE IN ITALIA SPOPOLANO GRAZIE ALLA LINGUA «L’italiano è fra i cinque idiomi più studiati al mondo, pur non rivestendo grande importanza sociale ed economica» spiega Francesca Romana Memoli, presidente dell’ASILS (Associazione delle scuole di italiano come lingua seconda). Un suo rapporto conferma come l’interesse per la nostra lingua non sia affatto calato nel corso degli anni, ma anzi rappresenti una componente fondamentale per il turismo di tutte le regioni. Sono milioni gli stranieri che finora hanno visitato il Bel Paese, il 61% dei quali provenienti dall’UE. Cresce anche l’incidenza di statunitensi e giapponesi.
ITALIA LEADER DEI TRASPORTI VIA MARE La lunga tradizione conferma l’Italia come leader dei trasporti via mare. Dati alla mano, il nostro paese si attesta come il primo per transito di viaggiatori in tutta Europa. Il principale porto crocieristico è quello di Civitavecchia che conta, nel 2011, un traffico di circa 2.458.000 persone. Notevoli anche i risultati raggiunti da quello di Napoli (1.275.000). Nonostante l’aumento dei prezzi dei biglietti, il settore crocieristico e dei trasporti via mare in generale tira ancora alla grande, tanto da spingere a spostare una parte delle navi partenopee nel nuovo porto di Castellammare di Stabia, chiamato “Porto di Pompei”.
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UN BOA NEL WATER Una bambina di sette anni alza la tavoletta del suo water e trova... un boa constrictor! La madre, sotto shock, ha subito avvertito la polizia e i vigili del fuoco. Nessuno è riuscito ad avere la meglio. L’animale si è dileguato attraverso lo scarico. È successo lo scorso marzo ad Hannover, in Germania. L’esemplare, non velenoso e inoffensivo per l’uomo, si trova particolarmente a suo agio nell’acqua. Sarebbe scappato da un appartamento vicino attraverso la tazza del suo padrone.
CAPRI, SCOPERTO AFFRESCO DEL 1300 È venuto alla luce nella chiesetta di Sant’Anna, prima parrocchia dell’isola. Un affresco del 1300 rappresentante un crocifisso è l’ultima delle mete ambite dai turisti capresi appassionati di arte. La sua scoperta, considerata di notevole pregio artistico, arricchisce Capri di un altro prezioso gioiello, a testimonianza della sua cultura millenaria. L'opera, in buona parte usurata dal tempo, sarà resa immediatamente visibile al pubblico al completamento del restauro. dream m a g a z i n e 11
ph. Italo Cuomo
DIRITTI ALLA Anche se la stagione non si è conclusa nel migliore dei modi, il campionato 2010/11 del Napoli è stato, per lunghi tratti, esaltante. Dopo esattamente vent’anni, gli Azzurri sono tornati nei piani alti ed hanno potuto sognare lo Scudetto. L’avvio non è stato brillante, perché dopo quattro turni il Napoli aveva solo cinque punti. La svolta arriva prima della sosta, quando al San Paolo la Roma è battuta 2 - 0. Dopo la sconfitta, nel primo Monday Night di sempre contro il Milan, il Napoli infila tre vittorie consecutive. La zampata del Pocho decide a Brescia, Cavani stende il Parma e come sempre Lavezzi conclude a Cagliari con un fan12
tastico contropiede all’ultimo secondo di recupero. Il K.O. contro la Lazio dell’ex Reja riporta tutti sulla terra. Ma si sa, non è facile giocare in Italia e in Europa. Il 2010 si chiude in modo meraviglioso. In un altro Monday Night, il Napoli domina contro il Palermo, ma vince (ancora) nel recupero, segna Maggio. Sempre nel recupero il Napoli batte 1 – 0 la Steaua Bucarest e si qualifica per i sedicesimi di Europa League. I gol di Hamsik e Cavani mandano al tappeto Genoa e Lecce. Le buone tradizioni vanno rispettate e come al solito i nostri perdono all’esordio nell’anno nuovo. Dopo tre giorni,
però, una tripletta di Cavani stende la Juve. Gli uomini di Mazzarri chiudono il girone d’andata al secondo posto. Cavani è autore di un’altra tripletta, in Napoli – Sampdoria, ma nel turno infrasettimanale gli Azzurri sono sconfitti, ancora, dal Chievo. Tre successi in fila tengono in alto il Napoli, dopo diciassette anni gli Azzurri battono all’Olimpico la Roma. In Europa League la squadra di Mazzarri è sfortunata e va fuori. Allo 0 a 0 casalingo segue una sfortunatissima sconfitta contro il Villarreal di Pepito Rossi. Senza Lavezzi gli uomini di De Laurentiis giocano, sempre di lunedì, il match scudetto contro
NAPOLI
CHAMPIONS A CURA DI ALESSIO MORRA
il Milan, che vince 3 – 0. Con Lavezzi il Napoli vince a Parma e con il Cagliari e si rilancia. Il 3 aprile, contro l’ex Reja, gli Azzurri giocano la partita più bella della stagione. La Lazio dopo 55’ è avanti di due gol. Con grande determinazione e con la solita voglia la squadra riesce a raddrizzare la partita. Il primo gol stagionale di Dossena e l’ennesimo del Matador portano in parità il match. Ma un’autorete di Aronica riporta avanti la Lazio. Negli ultimi dieci minuti il Napoli, incitato da un pubblico straordinario, riesce a ribaltare il risultato. Il 3 a 3 lo segna Cavani, dal dischetto. Il 4 a 3 è spettacolare. Lucarelli colpisce di testa per
Mascara, che appoggia per Cavani che, con un delizioso pallonetto, batte Muslera. Sette giorni dopo il Napoli vince a Bologna e resta a tre punti dal Milan. La qualificazione in Champions è in tasca. In posticipo il Napoli perde 2 – 1 in casa con l’Udinese. Il Milan si allontana. La condizione fisica è scarsa gli Azzurri perdono a Palermo, poi, battono il Genoa (gol di Hamsik) e perdono, sempre 2 – 1 a Lecce. Prima di sfidare la Juventus nell’ultima di campionato gli Azzurri pareggiano in casa con l’Inter, seconda in classifica, aggiudicandosi di diritto un posto in Champions, scavalcando la fase dei preliminari.
Un tempo per giocare la Coppa dei Campioni si doveva vincere lo Scudetto. Dopo sessantuno anni di storia, il 10 maggio 1987, Diego Armando Maradona, dopo aver vinto il Mondiale messicano, porta il tricolore a Napoli. Per l’esordio nel trofeo più importante gli Azzurri si rinforzano, arriva Careca. L’esordio in Coppa dei Campioni è attesissimo. Il sorteggio, però, è tremendo, perchè gli Azzurri pescano il Real Madrid, l’avversario peggiore possibile. A Madrid finisce 2 – 0 per i blancos. Nella gara di ritorno più di 80 mila spettatori accompagno gli Azzurri, che giocano un primo tempo favoloso, passano in vantaggio con Francini e sperano nell’impresa, ma nel finale di tempo impatta Butragueno. Il 29 aprile 1990 il Napoli per la seconda volta è Campione d’Italia e ancora una volta si ritrova a disputare la Coppa dei Campioni. Avendo vinto la UEFA nel 1989, la squadra è tra le teste di serie e raggiunge gli ottavi di finale incontrando lo Spartak Mosca. In casa finisce a reti bianche. La vigilia della trasferta russa è tribolata. Ci sono problemi tra Maradona e la società. Diego si presenta a Mosca la notte prima della partita. Per questo scende in campo nella ripresa, indossando il numero 16. La partita è deludente e il Napoli abbandona la Coppa dei Campioni. A settembre, dopo ventuno anni, nonostante il Napoli si sia classificato al terzo posto, torna a competere per il titolo di Campione d'Europa e al San Paolo si sentirà, per la prima volta, l’inno della Champions. dream m a g a z i n e 13
El Matador che fa sognare i tifosi
ph. Felice De Martino
CAVANI 14
Salto è una cittadina dell’Uruguay di ottantamila abitanti, al confine con l’Argentina. Nel 1987 nasce Edinson Roberto Cavani Gómez, che quest’anno ha stupito tutti segnando trentatre reti. Cavani nasce il giorno di San Valentino, i suoi nonni di origini italiane, trascorrono diversi anni a Maranello, patria della Ferrari, prima di emigrare in Uruguay. Il padre, anche lui calciatore, educa il piccolo Edinson al calcio. La prima squadra di Cavani è il Danubio. Nel gennaio 2007 vince il titolo di capocannoniere nel Campionato Sudamericano Under 20. Zamparini punta su di lui e lo porta a giocare nel Palermo. Il primo gol italiano alla Fiorentina è di rara bellezza. In un anno e mezzo gioca appena quaranta partite. La concorrenza è forte, lui è giovane. Diventa titolare, dopo la cessione di Amaurì. Gioca con costanza, segnando ventisette reti in due stagioni. Le splendide prestazioni nel Palermo lo portano in Nazionale per i mondiali sudafricani e subito dopo, a sorpresa arriva il passaggio al Napoli, per 17 milioni di euro. Alla sua prima partita da titolare va in gol nel preliminare di Europa League in Svezia. Nel suo esordio in campionato con la maglia Azzurra segna contro la Fiorentina. A Cesena realizza uno dei gol più belli del campionato, con uno splendido tiro a giro, che finisce all’incrocio dei pali. A Bucarest salva il Napoli segnando al settimo di recupero. Ad Utrecht sigla la sua prima tripletta con la squadra, due settimane dopo una sua zampata stende lo Steaua e porta il Napoli ai sedicesimi di Europa League. Cavani sembra instancabile, con una facilità impressionante va in rete in campionato ed in coppa e diventa il Matador. La tripletta alla Juventus manda in visibilio il San Paolo. Dopo i tre goal alla Sampdoria si avvicina al record di Vojak, che supera il 3 aprile, quando il Napoli batte la Lazio 4 – 3, nel match più bello del campionato, la tripletta segnata all’amico Muslera, lo porta ad abbattere un record (di gol segnati in un solo campionato) che resiste dal 1933. A Napoli, sua moglie dà alla luce (il 22 marzo) il suo primo figlio Bautista, rendendo indissolubile il suo legame con la città.
ph. Italo Cuomo
Pocho: l’elettricista che diventa un mito
LAVEZZI
Nato nel maggio del 1985, Ezequiele Lavezzi, il cui soprannome ufficiale (El Pocho) deriva dal suo passato da elettricista, rischia di finire in squadre italiane ben prima di arrivare all’ombra del Vesuvio. Ci prova con la Fermana, ma alcuni problemi burocratici impediscono il trasferimento. Nell’estate 2005 viene scelto dal Genoa. Preziosi, gran conoscitore di calcio, lo sceglie per far coppia con Milito. Il Genoa, però, retrocesso d’ufficio per illecito sportivo, costringe Lavezzi, Abbiati, Milito e Guidolin a salutare la compagnia. Due anni dopo vince il campionato con il San Lorenzo e passa al Napoli. Il popolo napoletano s’innamora subito di lui. Non segna valanghe di gol, ma esalta i tifosi con le sue giocate, le sue serpentine, le sue volate, i suoi dribbling e i tanti assist fanno la gioia dei suoi compagni. Lavezzi non è un bomber, ma nella sua seconda partita va già in gol, con una splendida giocata a Udine. Ed è proprio contro l'Udinese, nel girone di ritorno, che segna la sua prima doppietta. Il Pocho viene convocato per le Olimpiadi di Pechino 2008. Gioca accanto a Messi, va in gol contro Australia e Serbia e gioca gli ultimi minuti della finale. Lavezzi, che ha un numero impressionante di tatuaggi, rinfrancato dall’oro olimpico, è protagonista di una prima parte di stagione fantastica. La canzone che gli viene dedicata, raggiunge quasi un milione di clic su youtube. Il Napoli, dopo quasi vent’anni, è terzo a Natale. Un paio di settimane prima, nel suo esordio sulla panchina dell’Argentina, Maradona convoca (e schiera) Lavezzi. Problemi personali, però, lo coinvolgono in una seconda parte di stagione (quasi) da dimenticare in cui salta Reja. Lavezzi riesce a portare in Italia suo figlio Thomas ed arriva Mazzarri, che rivitalizza gli Azzurri. La prova è arrivata ad inizio stagione quando El Pcho cede la maglia numero 7 a Cavani. In questa fantastica annata Eze, come al solito, manda in gol Hamsik e Cavani, i suoi gol, pochi, sono indimenticabili. Nel suo paese, Villa Gobernador Gàlvez, dal 2009 ha una fondazione che aiuta ragazzi indigenti. Con la Ansur, infatti, l’argentino si occupa della formazione di circa quaranta bambini. dream m a g a z i n e 15
ph. Felice De Martino
HAMSIK 18
Lo slovacco con il mito di Pavel Nedved Una vita da predestinato per Marek Hamsik, con la sua cresta sempre in corsa. Dopo aver incantato il pubblico nei campionati giovanili slovacchi, dove riesce a segnare addirittura 11 gol in una sola partita, viene scelto dal Brescia. Nemmeno diciottenne fa il suo esordio in Serie A, il Brescia retrocede e lui gioca con maggiore continuità in serie B, il primo gol italiano lo segna contro il Milan (in Coppa Italia). Il Napoli lo acquista per sbaglio. Gli osservatori partenopei, seguono il Brescia in cerca di un centrocampista di mezz’età, ma alla fine scoprono Hamsik e se ne innamorano. Lo slovacco, cresciuto con il mito di Pavel Nedved, con il Napoli mostra una continuità impressionante, crescendo di anno in anno. Nelle prime due stagioni, salta appena sette partite e segna nove gol per campionato. Le critiche non mancano, perché diversi commentatori dicono: «Hamsik nelle partite importanti latita e non riesce a prendere per mano la squadra». In realtà i tifosi ricordano lo slovacco in gol contro la Juventus, contro il Milan, contro la Roma. Il predestinato calciatore guida la Slovacchia alla prima storica qualificazione ai Mondiali e il suo allenatore lo nomina capitano, un ruolo che gli viene assegnato anche nella partita Napoli - Fiorentina, diventando il più giovane capitano nella storia Azzurra. I mondiali del Sudafrica 2010 lo vedono far fuori l’Italia di Lippi prima di arrendersi all’Olanda di Sneijder. Marek, che è imparentato con Gargano, avendo il mediano uruguaiano sposato la sorella di Hamsik, ha una media impressionante. Come lui in Europa in questi anni hanno segnato solo grandi mezz'ale come Lampard, Gerrard e Fabregas. Dopo aver segnato nove gol sia nel primo sia nel secondo campionato, circa un anno fa, alza l’asticella e realizza dodici reti. Quest’anno invece riesce a superare i quaranta gol con la maglia del Napoli. Non dimenticherà mai il suo ingresso in campo nel match contro l’Inter che ha ufficializzato la Champions, essendo entrato sul prato del San Paolo con Christian, il suo pargolo di sedici mesi ed uscito con i tifosi che intonavano il suo nome.
IL NAPOLI VISTO DA Enrico Varriale Enrico Varriale, uno tra i più importanti giornalisti sportivi, approda in Rai nel 1986 e all'inizio degli anni '90 segue, in veste di inviato speciale, la Nazionale Italiana di Calcio. Diverse sono le sue partecipazioni alle edizioni di "90° minuto" e "Domenica Sportiva", mentre dal 2008 conduce Stadio Sprint su Rai2. Dopo aver scritto, un anno fa, "A bordo campo: il calcio oltre la linea bianca", con prefazione curata da Marcello Lippi, di recente ha pubblicato "8 ½", la grande avventura degli 85 anni del Napoli raccontati attraverso un libro e ad un inedito dvd. Ci parli del suo libro 8 ½... «Ripercorre tutta la storia della mia squadra del cuore. È inutile nasconderlo, anche noi giornalisti abbiamo delle passioni. Tifavo per il Napoli prima ancora di essere un giornalista. Anche se in tutto quello che ho fatto in Rai ho sempre mantenuto un equilibrio e non ho mai mischiato la mia passione per gli Azzurri nella mia vicenda professionale. Occupandomi di questi 85 anni di storia ho avuto modo di vedere come il Napoli sia parte integrante della vita della città e di quanto sia importante per i napoletani. In queste
trecento pagine, oltre alle foto e al ripercorrere in maniera quasi enciclopedica la storia degli Azzurri, con un’imponente parte statistica in cui riporto i risultati, tutti i gol segnati, le classifiche, i campionati disputati dal 1926 ad oggi, c’è una parte dedicata al racconto. Nel dvd sono presenti anche delle interviste a Massimo Ranieri al Cardinale Sepe, Roberto Saviano e Luis Vinicio. Mentre Antonio Ghirelli, che è uno straordinario testimone del tempo, ha raccontato cose memorabili.» Se dovesse scegliere tre momenti indimenticabili del
Napoli, quali sarebbero? «Tre mi sembrano pochi. Sicuramente scelgo quelli di Maradona, perché sono stati gli anni del trionfo, indimenticabili. Napoli, con lui, è diventata una capitale del mondo del calcio. Ricordo che all’epoca ero corrispondente del "Secolo XIX". Inizialmente il mio incarico era di scrivere un pezzo a settimana, quando arrivò Maradona la collaborazione divenne quasi quotidiana. Questo fa capire quanto era importante la piazza, al di là di risultati eccezionali. A proposito della Coppa UEFA vinta, nel libro c’è una chicca con Ciro dream m a g a z i n e 19
Ferrara, che racconta il suo gol nella finale di Stoccarda. Un altro momento indimenticabile è la retrocessione in Serie C, in particolar modo quando il Napoli perse contro il Fermana. In quel momento pensai alle mie figlie e ai miei nipoti, che sono diventati tifosi e lo sono rimasti in un periodo durissimo, senza farsi attrarre da altre squadre che all’epoca andavano per la maggiore come la Juve o la Roma. Il terzo periodo è quello attuale, perché questo Napoli ha sfiorato un traguardo che sarebbe stato un sogno e ne sta centrando un altro altrettanto straordinario. Nessuno, tranne il Cardinale Sepe, ad inizio stagione vedeva il Napoli in Champions League. Grazie ad una squadra ben costruita, con valori molto forti, non solo tecnici, gli Azzurri
sono stati probabilmente la realtà più bella del campionato.» Pensando alla Serie C, la Champions è un traguardo... «Sentire l'inno della Champions
«Ad inizio stagione nessuno tranne il Cardinale Sepe vedeva il Napoli in Champions League» al San Paolo sarà straordinario. Ho vissuto una partita della Champions, che ho racconto anche nel libro, Napoli – Real Madrid, in cui non si riuscì a ribaltare un risultato segnato all’andata (2 – 0 al Bernabeu
Napoli da ieri ad oggi
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senza pubblico). Quello è stato il primo tempo più bello giocato dal Napoli, una partita straordinaria. Gli Azzurri crearono dieci occasioni di gol e ne concretarono solo una con Francini, subendo il pari da Butragueno al 44’, che chiuse i giochi. Quello stadio era qualcosa di straordinario. Un’altra serata come quella sarà fantastica.» Si parla di Mazzarri, di Cavani, di Lavezzi, ma è tutto il Napoli ad essere cresciuto. Chi è l’uomo in più? «Se il Napoli è cresciuto come gruppo, il merito è di Mazzarri. Per fare determinate competizioni, per essere non più la sorpresa del campionato, ma una squadra che vuole collocarsi al vertice, deve comunque avere una tecnica superiore. Credo che non si debba perdere mai questo spirito.»
Italo Cuomo, da anni fotografo ufficiale del Napoli, raccoglie nel suo archivio centinaia di immagini che raccontano la storia della squadra dai tempi del Pibe de Oro. Alcune delle sue foto sono state scelte ed inserite nel libro "Napoli tu sii’na cosa grande". In queste pagine, Cuomo parla della sua professione, molto cambiata negli ultimi anni, del Napoli di oggi, vincente grazie anche ai gregari, ma anche del Napoli di ieri, quello della Coppa dei Campioni con Diego Armando Maradona.
stretta di mano tra Italo Cuomo e Diego Armando Maradona
Come è cambiato il suo mestiere in questi ultimi anni? «Sotto il profilo pratico e di realizzazione di tempi è migliorato tantissimo, sotto quello professionale ed economico è peggiorato molto. Chi viene da questa professione da tanti anni è avvantaggiato, perché la fase di ripresa e la tempestività non si imparano dall’oggi al domani, ma per il resto…» C'è un aneddoto che ricorda in particolar modo e che ancora oggi la fa emozionare? «Sì, un episodio che risale ai tempi di Maradona. Eravamo in ritiro a Madonna di Campiglio, in quel periodo portavo con me la camera oscura e stampavo le foto sul posto. La mattina si decideva il personaggio da fotografare e dopo l’allenamento si sviluppava, si stampava e si andava a Trento all’ufficio delle poste. Da lì si trasmettevano le fotografie attraverso il telefoto. Quel giorno il personaggio scelto doveva essere Maradona, ma giacché non si presentò al ritiro, fu sostituito da Careca. Realizzata l'immagine, partii
immediatamente per Trento, circa cinquanta chilometri di curve all’andata e cinquanta al ritorno. Tornato a Madonna di Campiglio, mi accorsi che Maradona aveva cambiato idea, quindi mi toccò fotografare la sua stretta di mano con Bianchi, sviluppare e stampare la foto e naturalmente ritornare di nuovo a Trento. Se questa cosa si fosse verificata oggi, in pochi minuti e con 200 chilometri in meno avrei risolto il problema. Un altro grande vantaggio di oggi è quando si giocano i supplementari, anche se si finisce a mezzanotte, dopo cinque minuti è già tutto sui giornali.» Il Napoli è finalmente in Champions, ci sono analogie con il passato? «Non si possono fare paralleli con il passato, perché all’epoca chi partecipava alla Coppa dei Campioni vinceva lo scudetto, oggi puoi avere tre o quattro squadre per nazione.» Napoli è andato due volte in Champions, ma non ha mai ottenuto grossi risultati... «La prima volta giocò a Madrid, una partita a porte chiuse, la
ricordo bene, perché c’ero anche io. Si sentiva l’incitamento dei tifosi spagnoli, che dall’esterno, si misero a fare ‘casino’ con l’altoparlante, qualcuno purtroppo perse delle buone occasioni nella gara d’andata, con un pizzico di fortuna ci saremmo potuti qualificare. Ma alla fine, anche passando, non sarebbe cambiato molto, perché avevamo poca esperienza internazionale. Quel Napoli non era attrezzato né mentalmente né come squadra, perché non aveva tanti ricambi. La seconda volta, invece, uscì ai rigori a Mosca. Fu tutto particolare con Maradona che arrivò la notte prima della partita.» Chi è l’uomo in più del Napoli? «L’uomo in più è il gruppo e chi riesce a fare il gruppo, in genere è sempre l’allenatore. Molto però dipende dalla squadra. Se i calciatori vanno d’accordo tutto può funzionare.» Il traguardo raggiunto, quindi non è merito esclusivo di Hamsik, Cavani e Lavezzi... «Il Napoli ha giocato un ottimo campionato, eccezionali sono state le seconde linee. Se il campione gioca da dieci, lo fa perché è un campione. Mentre gli altri, che non sono dei fuoriclasse, se giocano da dieci, vanno elogiati di più. Dal portiere De Sanctis a capitan Cannavaro, prima d’infortunarsi c’è stato un grande Grava e non dimentico Aronica e Pazienza che hanno disputato un grande campionato. Un’annata fantastica per tutti irripetibile.» Il più fotogenico? «Tra quelli attuali Aronica, invece se mi guardo indietro Maradona.» dream m a g a z i n e 21
dreamalmanacco
DI ALESSIO MORRA
Nasce Luigi Pirandello (28/6/1867)
Nemico Pubblico (22/7/1934)
Ad Agrigento nasce, nel giugno 1867, uno dei più grandi scrittori italiani: Luigi Pirandello. Vincitore del Premio Nobel per la Letteratura, lo scrittore vive la sua infanzia in una famiglia agiata, frequentando l’università prima a Palermo, poi a Roma ed infine in Germania. Al suo ritorno si sposa con la figlia del socio del padre, diventando proprietario della miniera di zolfo di famiglia, distrutta in seguito da una frana. La moglie, presa dal dolore e dalla sofferenza, impazzisce. Pirandello inizia a collaborare con il Corriere della Sera e ad intensificare la sua attività di scrittore. Il successo arriva negli anni venti, quando riprende a scrivere opere teatrali e fonda una compagnia con cui gira l’Europa. Tra le sue opere ricordiamo: "Il fu Mattia Pascal" ed "Uno, nessuno e centomila".
La figura di John Dillinger appartiene all’immaginario collettivo americano. Dillinger, nato ad Indianapolis nel 1903, a vent’anni compie la sua prima rapina, subendo il primo arresto. Uscito di galera continua a infrangere la legge. Col tempo, il "Nemico pubblico numero uno", definito così dal capo del FBI J. Edgard Hoover, diviene molto noto per il suo stile. Vestito sempre con abiti costosi, Dillinger, si guadagna la fama di moderno Robin Hood, bruciando, al termine di ogni rapina, registri contabili in cui si annotavano debiti ed ipoteche di persone in serie difficoltà economiche. Muore a 31 anni, ucciso da agenti dell’FBI all’uscita di un cinema. Ed è stato proprio il cinema a celebrare, in più di dieci pellicole, la figura di John Dillinger, tra le quali ricordiamo quella diretta da Michael Mann, uscita nel 2009, con protagonista Johnny Deep.
Italia Campione del Mondo (9/7/2006) Il 9 luglio 2006 l’Italia diventa per la quarta volta Campione del Mondo. A Berlino il rigore di Grosso manda al tappeto la Francia e porta in paradiso gli italiani, che festeggiano un Mondiale atteso da ventiquattro anni. L’undici luglio 1982, gli Azzurri, al Bernabeu, battono con 3 – 1 la Germania, grazie ai gol di Rossi, Tardelli ed Altobelli, mandando in sollucchero i tifosi, uno su tutti, il Presidente Pertini, presente allo stadio. L’Italia ha vinto i Mondiali anche a Parigi il 19 giugno 1938, superando 4 – 2 l’Ungheria e il 10 giugno 1934, battendo la Cecoslovacchia dopo i supplementari.
28 giugno
9 luglio
22 luglio
Muore Montanelli (22/7/2001) In una domenica di luglio di circa dieci anni fa, moriva il più grande giornalista italiano, Indro Montanelli. Nato a Fucecchio nel 1909, si laurea in legge con un anno d’anticipo. Dopo aver frequentato un Master a Grenoble, inizia a scrivere per Paris Soir, mentre per il Messaggero segue la Guerra Civile spagnola. Alla fine degli anni trenta, collaborando con il Corriere della Sera, gira l’Europa, un viaggio in cui il giornalista conosce anche Hitler. Dopo l’8 settembre 1943 si associa ai partigiani. Catturate e condannato a morte, si salva grazie all’intervento del cardinale di Milano. Al termine della guerra, torna al Corriere e scrive libri di successo come "La storia di Roma", "La storia dei Greci", "La storia d’Italia dal medioevo ad oggi". Negli anni ’70 lascia il quotidiano milanese e fonda "Il Giornale".
La regina del pop (16/8/1958)
Arriva il Bikini (25/7/1946) Oggi il bikini fa parte della nostra cultura, anche se quando è nato (1946) ha destato molto scalpore. Il suo nome, infatti, nasce dall'idea di un sarto francese, che considerandolo un esperimento, decide di prendere spunto dall'Atollo di Bikini, luogo in cui gli americani conducevano esperimenti nucleari. L'impatto dirompente del costume porta gli americani a non accettarlo per ben quindici anni, fino a quando il cinema non decide di sdoganarlo. Ursula Andress, Bond Girl in "Agente 007 – Licenza di Uccidere" del 1962, è la prima attrice ad indossare il bikini.
Il mistero di Marylin (5/8/1962) Il 5 agosto del 1962 muore Marylin Monroe, nome d'arte di Norma Jeane Baker. A distanza di quasi cinquant’anni aleggiano ancora molti dubbi sul suo decesso. Dopo un'infanzia turbolenta ed un inizio nel mondo dello spettacolo altrettanto difficile, Marylin raggiunge la fama ed il successo non molto tardi, grazie alla sua bravura, ma anche all’indiscutibile bellezza. Alcuni tra i film di successo che ricordano l'immagine dell'attrice, definita il "sogno proibito d’America" sono: "A qualcuno piace caldo", "Gli uomini preferiscono le bionde" e "Quando la moglie è in vacanza".
25 luglio
5 agosto
Il 16 agosto del 1958 nasce una grande stella della musica, Maria Madonna Louise Veronica Ciccone. Nel 1984, con il suo secondo album "Like a Virgin", Madonna raggiunge il successo a livello planetario. Da quel momento la musica non è più la stessa. Con i suoi continui cambiamenti di look, la cantante di origine italiana, diventa un’icona, denominata da molti "la Regina del Pop". Diversi sono i successi che l'hanno resa celebre, dei suoi esordi ricordiamo: "Material Girl", "La isla bonita", "Like a Prayer" e "Cherish". Nella sua carriera si dedica anche al cinema, ma quello che ha caratterizzato ed esaltato questo personaggio è lo stile unico e inconfondibile, che ha destato non poca invidia tra le sue colleghe. Ha vinto ben 9 Grammy Awards e 21 MTV Music Awards. Nel 2009 è nominata artista del Decennio. Dal 2000 al 2009, i giornali inglesi, hanno dedicato 45.633 articoli alla star e le sue canzoni sono risultate le più trasmesse dalle radio.
16 agosto
De Niro, vita da Oscar (17/8/1943) Nell’estate del ’43 a New York nasce uno dei più grandi attori di sempre, Robert De Niro. Cresciuto a Little Italy, arriva al cinema dopo aver ottenuto la laurea. Nei primi due film è diretto da Brian De Palma. De Niro si afferma nel 1974, quando interpreta Vito Corleone nel film "il Padrino – parte II", vincendo anche l’Oscar come miglior attore non protagonista. Dopo due anni lo ritroviamo in "Taxi Driver", mentre all'inizio degli anni ’80, per il suo amico Martin Scorsese, è Jake La Motta, un ruolo che gli costa ben trenta chili in più. Grazie a "Toro scatenato" conquista un altro Oscar, stavolta come miglior attore protagonista. Tra i suoi film ricordiamo anche: "Il cacciatore", "C’era una volta in America", "Gli intoccabili" ed "Heat – la sfida".
Sean Connery, il primo 007 (25/8/1930)
Eruzione del Vesuvio (24/8/79) L'Eruzione del 24 agosto 79 d.C. forse è la più nota della storia, raccontata da Plinio il Giovane in due famose lettere a Tacito. Questi preziosi documenti descrivono la curiosità di Plinio il Vecchio e della sua flotta romana nel vedere una nube densa elevarsi dal Vesuvio, una curiosità che li spinge alla morte. Partiti da Capo Miseno, per vedere cosa stesse accadendo, Plinio ed i suoi uomini vengono travolti da una pioggia di cenere rovente. «Non posso darvi una descrizione precisa, se non paragonarla a quella di un albero di pino; si elevava a grande altezza come un enorme tronco, dalla cui cima si disperdevano formazioni simili a rami.» Queste le parole di Plinio il Vecchio, riportate in una delle lettere scritte da Plinio il Giovane. Sono bastate 25 ore di eruzione per distruggere totalmente Ercolano, Pompei e Stabia, sepolte sotto 10 metri di materiali eruttivi.
17 agosto
24 agosto
Ad Edimburgo nell’agosto del 1930 è nato Sean Connery, uno dei più grandi attori britannici. Il successo non arriva subito. Dopo essersi arruolato nella Marina di Sua Maestà, fa il muratore, il lavapiatti, il bagnino ed il modello. Solo dopo diversi ruoli teatrali, Connery passa al cinema. La svolta della sua carriera arriva nel 1962 quando viene scelto per interpretare l’agente 007, divenuto negli anni un cult del cinema mondiale. Stanco del ruolo di James Bond, Connery decide di calarsi nei panni di un poliziotto incorruttibile negli "Intoccabili", vincendo l’Oscar come miglior attore non protagonista’. Sul grande schermo ha interpretato anche il papà di Indiana Jones, in "Indiana Jones e l’ultima crociata". Nel 1999 ha ricevuto la nomina di baronetto dalla regina Elisabetta.
la Principessa del popolo (31/8/1997) Una vita breve ma intensa per Lady Diana. La Principessa di Galles, muore il 31 agosto 1997 a Parigi. Diana Spencer conosce Carlo nel ’77 e il 29 luglio del 1981 convolano a nozze. Dall'unione nascono William (sposatosi di recente con Kate Middleton) ed Harry. Nel 1992 rendono pubblici i loro rispettivi tradimenti e si separarono. Dopo il divorzio dal coniuge, Diana mantiene il titolo di Principessa del Galles, ma senza il trattamento di altezza reale. Diviene un fenomeno mediatico e si adopera nel mondo per aiutare i meno fortunati. Tra le varie iniziative ricordiamo il suo impegno nella lotta contro l'AIDS e al contributo della messa al bando delle mine antiuomo. Il 31 agosto del 1997 la Principessa muore insieme al suo compagno Dodi al-Fayed in un incidente automobilistico sotto il tunnel del Ponte de l'Alma a Parigi.
25 agosto
31 agosto
ORIZZONTALI: 1. Due di picche 3. Prova d’esame - 5. Una delle “piccole donne” - 8. Chino, curvo 10. La regina tra le spine - 11. Il pezzo che arrocca con la torre - 12. Lo sono le leggi attuali - 14. Che hanno la forma di una calotta - 17. Tenuto in conto - 19. Bruciatori per rifiuti - 21. Asteroidi del sistema solare - 22. Il principio di Archimede - 23. Cittadina laziale che diede i natali a Fra Diavolo 24. Concetto filosofico cinese - 25. La dea scacciata dall’Olimpo - 26. Quantità ics - 27. Coda di allodole 28. Il fiume che bagna Bristol - 29. Fu una dei grandi capi della Lega achea - 31. Segnare con strisce 33. Non arriva mai puntuale - 35. Ciò che è consueto. VERTICALI: 1. Lo sono i sogni che prefigurano il futuro - 2. Il primo satellite di Giove - 3. Al termine del raccolto - 4. Locale attiguo alla lavanderia 5. Un richiamo all’ordine - 6. Un posto a bridge - 7. Lieto e spensierato - 8. Cadere nel vuoto - 9. Nativi di Caltanissetta - 10. Portati con sè 12. La “star” di uno spettacolo - 13. Diventerà una rana - 15. Avvolto nell’involucro - 16. La parola conclusiva - 18. Un ritrovo presso la chiesa - 20. Il santo di Lione - 25. Risparmiatori esagerati - 27. Un nobile britannico - 28. La biblica ancella madre di Ismaele - 30. Sigle del tribunale regionale - 31. Un film di Akira Kurosawa - 32. Andata alla latina - 34. Breve giorno.
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458 Due formiche si sfidano ad una corsa in moto. Partono in sgommata e sfrecciano fra pomodori, lattughe e altre verdure dell'orto. Ad un certo punto BUMMMMMM! La seconda formica torna sui suoi passi e trova la prima sotto la moto messa alquanto male: - Ma cosa ti è successo? - Oh, niente... mi è andato un moscerino in un occhio!
dream m a g a z i n e 25
Il sudoku è un gioco di logica inventato, si dice, dal matematico svizzero Eulero, ma che deve il suo nome al grande successo che ha avuto in Giappone (Su vuol dire “numero” e doku “singolo”). COME SI GIOCA: bisogna inserire i numeri dall’1 al 9 facendo attenzione che essi compaiano una sola volta per ogni riga, per ogni colonna e per ogni riquadro.
Trova la parola È famoso quello dei pirati TOPAZIO GIADA PENDAGLI REGALO PREGIO SERA PERLE CORALLO LUSSO CLASSE COLLIER PIETRE PREZIOSA MONILE MODA FILO DONNA VALORE GEMME
Le differenze
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- Questo orologio è guasto, è lento sul posto di lavoro e veloce nei giorno di festa! - Sei libero: ho deciso di divorziare
- Quasi non ti riconoscevo con la permanente
- C’è qualcosa che devi sapere su di me...
Osservate con molta attenzione le due vignette e individuate almeno otto piccoli particolari differenti
Lo spazio delle freddure “Pensa, ogni volta che respiro muore un uomo.” “Hai provato a fare qualcosa con l’alito?”
Quadretti gemelli Sebbene orientati diversamente, alcuni quadretti di questa figura contengono esattamente lo stesso identico disegno. Siete capaci di trovare le quattro coppie di quadretti gemelli?
Una cassaforte incontra l’amica: “Che combinazione!”
1. Quale fu la prima fatica che Ercole dovette affrontare? (Il toro cretese - Gli uccelli Stinfali - Il leone Nemeo - L'idra di Lerna )
Appuntamento tra muri: “Ci vediamo all’angolo.” Uno zero incontra un otto e gli dice: “Ma levati quella cinta che sei ridicolo!”
°°° 2. La Valletta è la capitale di... (Cipro - Malta - Rodi - Creta )
Bambino si sbuccia ginocchio.... e se lo mangia!
°°° 3. La misura di base usata nella valutazione della velocità del processore è: (l’Hertz - il kb - il Giga - il pixel)
Rubate 100.000 lampadine. la polizia brancola nel buio. Tra ladri: “Prendiamo qualcosa al bar?” “Meglio di no, è aperto.”
°°°
Il filo di Arianna
Un uomo entra in un negozio di antiquariato e chiede: “NOVITÀ????”
°°° 5. Quale pittore è famoso per i ritratti di figure allungate? (Vincent van Gogh - Amedeo Modigliani - Pablo Picasso Giuseppe Arcimboldi )
Puoi anche alzarti molto presto ma il tuo destino s’è alzato un ora prima.
°°° 6. Quali tra le seguenti parole non è scritta in modo corretto? (Oblazioni - Acquazzoni Funzioni - Accellerazioni)
Cosa faceva uno sputo su una scala? Saliva. Abbiamo riso abbastanza, adesso pasta.
°°° 7. Dove è sepolto Dante Alighieri? (A Firenze - A Roma A Ravenna - A Padova)
Che vitaccia, ci vorrebbe un cacciavite più grosso. Dio disse “Kung!” e Kung fu...
4. Nel febbraio 2003 è stata diffusa la notizia della morte di Dolly, il primo animale ottenuto per clonazione. Si trattava di (una scimmia - una pecora una gallina - un cane )
Congiungete con un tratto di penna i punti da 1 a 100
°°° 8. A quanto corrisponde Il numero romano“MDCXXXIV”? (984 - 1984 - 1584 - 1634)
dream m a g a z i n e 27
oroscopo Grazie all'aiuto di Giove vi rifarete dalle pesantezze dell'inverno. Nel mese di giugno e luglio l’amore si posiziona al meglio, scatenando passioni incontrollate. Attenzione alle storie nate sotto l'ombrellone, settembre potrebbe essere un periodo di scintille.
Cercate di progettare le vostre vacanze nei mesi di giugno e luglio, gli astri sono dalla vostra parte. A settembre Venere e Marte in opposizione vi daranno qualche scrollone emotivo e affettivo, ma grazie a Mercurio, anche questo periodo lo supererete alla grande.
Per i nati sotto il segno dei gemelli si preannuncia un'estate indimenticabile, come da tempo non accadeva. Venere e Marte nel vostro segno vi renderanno quasi invincibili. Per chi pratica sport potrà modellare ulteriormente il proprio fisico e apparire più in forma che mai.
Per gli amici del cancro sarà un'estate tranquilla e sarete spesso al centro dell'attenzione. Con venere nel segno sarete in armonia con coloro che vi hanno rapito il cuore, una situazione che vi renderà forti e appagati. Attenzione a non diventare superbi.
La vostra stagione preferita non comincia bene. La posizione di Venere e Marte vi porterà a mostrare una gelosia affettiva e professionale che è non è da voi. Per fortuna Mercurio, il Sole e la stessa Venere vi faranno tornare al solito umore. Da Agosto si aprirà un periodo memorabile.
L'estate sarà ricca di momenti intensi e davvero piacevoli. Per tutta la stagione, infatti, avrete uno charme donatovi da Venere e da Marte. Non siate timidi e accettate i complimenti con un sorriso, senza remore. Per merito del Sole amico sarà ottima anche la forma fisica.
Per voi della Bilancia si apre un'estate all'insegna del divertimento. Venere, il vostro astro protettore, vi regalerà una capacità davvero notevole di affascinare chi vi circonda. Il vostro umore sarà ottimo come anche l'aspetto fisico. Se siete single, è il momento di mettersi in gioco.
L'inizio dell'estate non sarà dei migliori, ma dal mese di agosto fino a settembre, le cose cambieranno come anche il vostro umore. Tornerete ad apparire persone sicure di sé, molto affascinanti e sarete cercati per il vostro charme da tutti gli amici e da una persona nuova.
Sarete pieni di energia, anche se non la sfrutterete al meglio. Le opposizioni al vostro segno, prima di Mercurio e poi di Venere e Marte, vi porteranno ad essere un po' distratti ed eccessivamente farfalloni. Fate attenzione altrimenti vi rovinerete l'estate.
La prima parte dell'estate sarà ricca di soddisfazioni in tutti i settori. Tuttavia, dovete prestare attenzione a non perdere la sicurezza in voi stessi. Ad agosto e a settembre potreste sottovalutare le vostre capacità e a chiudervi in voi stessi. Ricordatevi sempre quanto valete.
Durante l'estate la vostra simpatia sarà contagiosa. Sarete protagonisti delle vacanze estive, grazie alle vostre idee sempre originali e alle vostre intuizioni capaci di far divertire tutti. Sempre al centro dell'attenzione, se avete intenzione di fare furore nei sentimenti, sarete accontentati.
Ci sono due tendenze opposte nel vostro comportamento. Da un lato, vi sentirete riflessivi e dall'altro apparirete poco profondi e un po' scostanti nei confronti di chi vi sta vicino. Cercate di far trasparire la vostra sensibilità, piuttosto che la vostra incostanza, e sarete premiati.
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Ditelo a Polly Da questo numero abbiamo deciso di dedicare una rubrica ai nostri amici pelosi. Considerata la loro presenza e importanza per tante famiglie italiane, il loro utilizzo nella pet teraphy, ci sembra doveroso dedicargli uno spazio. La nostra attenzione si basa su come assicurare ai nostri animali domestici una vacanza piacevole e sicura.
I néko-cafè L’ultima tendenza dei giapponesi, che ancora una volta sottolinea il loro essere avanti in fatto di mode e tendenze, sono i néko-cafè o per intenderci meglio i cat-cafè. Un’invenzione geniale per tutti coloro che amano i felini domestici, che vogliono coccolare un tenero cucciolo ma non possono tenerlo in casa. Si tratta di locali in cui si può consumare un caffè, una bibita, un aperitivo come in tutti i bar, ma concepiti come regni dei simpatici felini: entrando ci si trova circondati da giochi, tiragraffi, cucce di tutti i generi. L’ambiente è silenzioso, in perfetto stile nipponico, al fine di non disturbare i piccoli felini che dormono e giocano, godendovi così questa nuova forma di pet–teraphy, nata ad Osaka nel 2004. Ovviamente c’è da osservare che questi luoghi nascono per l’amore verso i simpatici animali pelosi ma anche per ovviare alle severe regole giapponesi che non permettono di tenere animali in casa. Ancora una volta il Giappone dimostra un grande senso di civiltà, perché con i Néko-cafè sono riusciti a coniugare l’amore per gli animali con la realizzazione di nuovi luoghi pubblici per incontrarsi in allegria.
diteloapolly@gmail.com
Baubeach: spiaggia a misura di cane Il bagno con Fido può diventare una tragedia, infatti, ancora oggi sono molto pochi i lidi aperti agli amici a quattro zampe. La legge prevede che nel periodo compreso tra maggio e settembre, dall’alba al tramonto, non si possono condurre cani negli arenili, anche quelli considerati “liberi” e non attrezzati. Tempi duri, dunque, per Fido e padrone, ma se vi trovate dalle parti di Maccarese (Roma) vale la pena recarsi al “Baubeach”, una spiaggia nata per conquistare spazi naturali vivibili per la coppia cane-umano, indissolubilmente legata alla garanzia del benessere dei cani. In questo paradiso per cani (e umani) si entra dopo avere fatto una tessera associativa. Il socio del “Baubeach” ha diritto all’accesso alla struttura e alle attrezzature, al kit di benvenuto del cane (ciotola, snack, bustina igienica, ombrellino, acqua potabile), alla polizza assicurativa (valida solo all’interno della struttura), consulenza educativa e su richiesta eventuale studio del carattere/comportamento del cane. Al Baubeach c’è un regolamento, come in tutti gli altri lidi, ma in questo caso è concepito tutto per il benessere dell’animale come si può evincere facilmente dai punti 4 e 8: “Preoccupati di far bere spesso il tuo cane e ogni tanto fallo riposare all'ombra” e “Non gridare mai , la tua tensione si potrebbe trasmettere a tutti i cani (e alle persone) presenti”.
In acqua con Fido Prima di tuffarti allegramente tra i flutti in compagnia del tuo amico peloso, ricordati che non tutti i cani si bagnano volentieri e che non bisogna mai forzare l’animale ad entrare in acqua. Se il cane non gode di ottima salute o è anziano o al contrario è un cucciolo vaccinato da poco, non sono indicati il bagno o la passeggiata sulla spiaggia. Inoltre, anche gli animali possono scottarsi, quindi hanno bisogno di usare una crema protettiva contro le scottature da spalmare sulla pancia e sulle orecchie. dream m a g a z i n e 29
RAIZ "YA" STOP AL RAZZISMO Come hai maturato la scelta di realizzare questo album? «Ho da sempre impostato la mia anima musicale sul confronto e sulla fusione di diverse culture con le rispettive sonorità. Questo nuovo album rappresenta l’apice della maturazione e della perfezione del mio bagaglio di esperienze a livello umano che si riflette a livello musicale.» Che tipo di sonorità sono presenti nel nuovo lavoro? «Si tratta di una vera e propria commistione di generi e rispettive sonorità come la musica mediterranea, mediorientale, elettronica e dance. Andando più in profondità si avverte l’unione di diverse etnie attraverso la musica, ed una certa evoluzione si nota nella mia scelta di cantare in napoletano su suoni appartenenti alla cultura israeliana. Da qui deriva il titolo “Ya” che presenta anche un’interpretazione molto profonda.» Qual è questa interpretazione che hai voluto attribuire al titolo? «“Ya” presenta dei connotati 30
diversi perché è un’esclamazione che partendo da quella napoletana si ripete in altre culture come quella araba ed ebraica. Non a caso il corrispettivo “Yalla” è utilizzato molto in Medio Oriente. Il mio messaggio si materializza sul fatto che in una piccola esclamazione sia chiaro l’incontro fra tre culture diverse. Il contenuto del messaggio è un’esortazione a smetterla, ad abbandonare le malvagità della vita per affrontare i veri problemi, dal punto di vista della bontà, della fratellanza e della pace tra le varie etnie. Quindi, stop al razzismo. Questa è la dimostrazione che dalle piccole cose si possono raggiungere grandi traguardi. A livello personale il termine rispecchia il mio essere dinamico.» Quale canzone senti particolarmente tua? «L’album rappresenta il risultato di un lavoro scandito da tanta dedizione e soddisfazione. Il brano che ho più a cuore e’ “A Ros”, canzone israeliana tradotta in napoletano da cui emerge il verso “A’ Rosa ind u ciardino mie”.»
Gennaro Della Volpe in arte Raiz, ex componente degli Almamegretta, è di recente uscito con il suo nuovo lavoro discografico dal titolo “Ya”. Questo lavoro rappresenta l’apice della conoscenza personale di diverse lingue con cui Raiz si cimenta a cantare in napoletano, ebraico, inglese ed anche in italiano. Il punto di forza dell'album è rappresentato dalla sua città natale, Napoli, a cui l’artista rivolge costantemente il suo pensiero ed affida la sua anima musicale predominante ed originaria. “Ya” vuole proporsi come un’esortazione, di cui si fa portavoce Raiz con un chiaro riferimento al corrispettivo ebraico “Yalla”, ad accantonare ogni atteggiamento negativo per far fronte alle reali problematiche della società. DIANTONINO FIORINO
Quali sono state le collaborazioni di questo progetto? «La produzione dell’album è dei Planet Funk che sono stati molto autorevoli. L’aspetto grafico è stato curato da mia sorella Roberta Della Volpe in collaborazione con dei professionisti nell’ambito.» Ti cimenti anche a cantare in italiano… «La scelta di cantare in italiano è stata un banco di prova importante che si materializza nel brano “Rinasco più in là”, una ballad lenta che a detta di molti si avvicina molto allo stile di Modugno. Canto in napoletano perché per me è la lingua del cuore, mentre l’italiano e la lingua del cervello.»
Gli U’Papun presentano “Fiori Innocenti”
Pazzi, popolari ma non pop, cantattori: chiamateli come volete, non accettano etichette. La verità è che gli U’ Papun non ne hanno bisogno, sono semplicemente se stessi. “Fiori Innocenti” segna il debutto nel mercato di questa particolarissima band pugliese, al limite tra musica e teatro. I loro non sono semplici concerti, ma spettacoli, non tipiche canzoni, ma storie. Un’esigenza narrativa e fenomenale esibita fin dal singolo “L’Appapparenza”, in collaborazione con Caparezza, la cui vena ironica e spesso cinica ben rende l’idea dell’aria che tira nel resto del progetto. Un disco da amare o da odiare per un gruppo che non conosce mezze misure. DI VINCENZO PERNICE
Cosa c’è dietro al titolo “Fiori Innocenti”? «È tratto dal brano omonimo. Rappresenta al meglio lo spirito del nostro disco, dove vengono descritti dei personaggi che sembrano innocenti, ma non lo sono: si vendono al denaro, al potere, alla vanità. Abbiamo trovato in questo titolo il giusto compromesso per raccontare l’intero album.» Le vostre rivisitazioni dei personaggi di Biancaneve e di Giulietta hanno ottenuto vasto consenso da parte del pubblico. Com’è nata l’idea di parodiarli? «Dalla voglia di renderli più
cinici. Sono delle donne che hanno sempre rispecchiato degli ideali di coppia e di amore molto sognanti. Nella nostra visione moderna, a Biancaneve non interessa nulla del Principe Azzurro, mentre Romeo sfrutta sessualmente la povera Giulietta. Abbiamo un grande rispetto per gli autori degli originali e il pubblico sembra aver capito che il nostro è stato un intervento semplicemente ironico.» Quanto vi ritrovate nella definizione di “popolari ma non pop” e come descrivereste il vostro genere musicale? «È difficile etichettarci, di solito ci chiamiamo “pazzi”. Siamo
appassionati di tantissime sonorità e generi diversi, che inevitabilmente hanno influenzato il nostro stile. “Popolari ma non pop” ci piace.» Caparezza rappresenta per voi anche un riferimento o soltanto una collaborazione? «Un riferimento. Innanzitutto sostiene la musica emergente. Nei nostri confronti è stato disponibile ed entusiasta: da artista noto, avrebbe potuto sbatterci la porta in faccia, ma alla fine ha persino accettato di girare un video con noi. Con lui condividiamo il gusto per la contaminazione, lo sentiamo vicino non solo geograficamente.» Raccontateci del video de “L’Appapparenza”. «Abbiamo voluto girare qualcosa alla Monty Python, dove gli interpreti dei vari personaggi, sia maschili sia femminili, siamo noi stessi. L’abilità del regista Enzo Piglionica è stata cogliere in ognuno determinati stereotipi: la mamma italiana, il figlio, lo scienziato pazzo. Avremmo dovuto completare le riprese in un solo giorno, invece ne abbiamo impiegati quattro. Lavorare con una squadra che funziona non è mai stancante.» Il vostro album è stato distribuito anche nei punti vendita laFeltrinelli. Come vivete il mercato discografico da band emergente e del sud? «In realtà non lo conosciamo a pieno, è la prima volta che affrontiamo il mondo della discografia. A noi interessano i live, lasciare un segno con della musica di qualità e di ricerca. Non pensavamo neanche di poter rappresentare un buon prodotto radiofonico, ci siamo dovuti ricredere.» dream m a g a z i n e 31
dreamusica
DI FABIO ESPOSITO
RED HOT CHILI PEPPERS
IL NUOVo ALBUM IN ARRIVO AD GOSTO È quasi certa l'uscita del nuovo album dei Red Hot Chili Peppers. La tracklist del disco sarebbe già stata decisa, mentre è ancora in via di definizione il titolo, che potrebbe incendiare l’estate 2011 con gli inconfondibili ritmi rock del gruppo ormai da anni entrato a far parte della storia della musica. Qualche mese fa la band aveva annunciato il titolo provvisorio "Dr Johnny Skinz's Disproportionately Rambunctious Polar Express Machine-head", decisamente curioso. Ora i Peppers meditano su un nuovo titolo verso l’imminente pubblicazione. Non resta che attendere la fine dei lavori e l’estate per ascoltare di nuovo il rock..
ZUCCHERO Continuail“Chocabeckworldtour” Non sono stati sufficienti i cinque grandi concertieventi annunciati all’Arena di Verona il 2-3-4-6-7 giugno, per soddisfare la grande "voglia di Zucchero". Aggiunte altre due date (24 e 25 settembre) sempre all'Arena. Ma non solo. Il “Chocabeck tour” non si ferma e prevede nove appuntamenti out-door. LUGLIO: 7 Codroipo (Ud) Villa Manin - 8 Lucca Piazza Napoleone – Summer Festival- 19 Taormina (Me) Teatro Antico - 21 Palermo Velodromo - 23 Roma Stadio Olimpico - 25 Cagliari Anfiteatro - 28 Cosenza Stadio San Vito. AGOSTO: 2 Lecce Stadio Del Mare - 4 Pescara Stadio Adriatico.
STING
AL VENEZIA JAZZ FESTIVAL
Il Venezia Jazz Festival, giunto alla sua quarta edizione, anche quest’anno propone un programma (dal 23 al 31 Luglio) ricco di musica di alto prestigio. Nel calendario spicca un grande evento internazionale con Sting e l’Orchestra Filarmonica della Fenice, ospiti nello scenario esclusivo di Piazza San Marco il 29 luglio. La scaletta, creata appositamente per questo evento, annovera pezzi storici dei Police tra cui “Every Little Thing She Does Is Magic”, “Roxanne“, “Next To You” e “Every Breath You Take” e altri più famosi della sua carriera da solista. Oltre all’orchestra sinfonica, Sting sarà accompagnato da un gruppo di illustri musicisti, tra cui Dominic Miller, Rhani Krija, Jo Lawry e Ira Coleman.
Umbria Jazz torna a regalare a tutti gli appassionati del genere la stravaganza malinconica della migliore musica internazionale. Dalla prima edizione del 1973 molto è cambiato, ma non lo spirito e l’identità che, insieme alla qualità delle proposte artistiche, ne hanno fatto la fortuna. Il programma dell'edizione 2011 si svolgerà nelle giornate che vanno dall' 8 al 17 luglio 2011 all'Arena Santa Giuliana, una delle location principali del festival insieme al Teatro Pavone, l' Oratorio Santa Cecilia e gli spazi aperti del centro storico, Piazza IV Novembre e i giardini Carducci. www.umbriajazz.com 32
Bon Jovi 17 luglio unica data italiana I Bon Jovi torneranno in estate per promuovere dal vivo il loro nuovo "Greatest hits". Il 17 luglio il gruppo sarà in concerto allo Stadio Friuli di Udine, unica data italiana. La band statunitense, che mancava dal nostro paese dal 2003, sarà presente il prossimo 7 novembre agli MTV Europe Music Awards, in cui verrà insignita del premio "Global icon". Inoltre, è in lizza per le prossime inclusioni alla storica Rock and Roll Hall of Fame, la cui serata di gala è programmata per il prossimo 14 marzo al Waldorf Astoria di New York City.
WIND MUSIC AWARDS ‘11 Allevi, Amoroso, Antonacci, Baglioni, Biondi, Consoli, Cremonini, D’alessio, Zero, Dalla, De Gregori, Neffa, J-Ax, Litfiba, Nannini, Zucchero, Nek e Pooh verranno premiati sul prestigioso palco dell'Arena di Verona per i Wind Music Awards 2011, condotti da Vanessa Incontrada e Teo Mammuccari, in onda 1l 7-14-21 giugno. Sarà la prima volta ai Wind Music Awards per Raphael Gualazzi (rivelazione dell’ultimo Festival di Sanremo), per i Negramaro (premiati per il grande successo dell’album “Casa 69” e in prossimità dell’atteso nuovo tour) e per i Subsonica (premiati per il loro album “Eden”). Tra gli artisti stranierei gli Hooverphonic, la band belga conosciuta al pubblico per la hit “Mad about you”, in questo periodo al numero 1 della classifica Nielsen Music Control con il brano “Anger Never Dies”. Durante l’evento ritireranno il riconoscimento gli artisti che hanno pubblicato e venduto tra maggio 2010 e maggio 2011, oltre 300 mila copie (diamante), o 120 mila copie (multi platino) o 60 mila copie (platino) o 30 mila copie (oro) dei loro dischi in Italia.Verranno consegnati altri riconoscimenti quali il “Digital Songs” che verrà assegnato ai brani che hanno avuto oltre 60 mila download (multi platino) e 30 mila download (platino). A questi si aggiungono il premio speciale delle associazioni del settore discografico FIMI, AFI, e PMI e il premio speciale “Premio Arena di Verona”.
MUSICULTURA 2011
XXII Edizione
Dopo mesi di articolate ed accurate selezioni è stato finalmente completato il puzzle degli otto vincitori della XXII edizione di Musicultura che si apprestano ora ad esibirsi sul palco dell’Arena Sferisterio di Macerata, dove verranno assegnati al vincitore assoluto i 20 mila euro del premio UBI – Banca Popolare di Ancona. Questi i nomi e i brani degli 8 finalisti: Babalù (Potenza) con “Mio fratello è pakistano”, Andrea Cola (Cesena – FC) con “Se io, tra voi”, Pierluigi Colantoni (Roma) con “Casa dolce casa” , Momo (Lanciano – CH) con “La canzone che si capisce” , Piccola Bottega Baltazar (Padova) “La donna del cowboy”, Vanni Pinzauti (Firenze) con “Battitura”, Romeus (Galatina – LE) con “Caviglie stanche” , Renzo Rubino (Martina Franca – TA) con “Bignè”. www.musicultura.it
BIG FOUR
PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA Il 6 Luglio 2011 Metallica, Slayer, Megadeth e Anthrax (meglio noti come "Big Four") suoneranno a Milano all'Area Fiera di Rho. Il loro debutto in Europa, in occasione di Sonisphere Festival, ha coinvolto più di 500 mila fan. Quest’evento italiano entrerà nella storia dell'heavy metal, in cui i vostri idoli si alterneranno in successione sullo stesso palco. dream m a g a z i n e 33
DUE SMARTPHONE A Il nostro personale Colosseo degli smartphone si popola oggi di altri due gladiatori, che stanno affilando le rispettive armi per lo scontro. Quali sono i punti forti e deboli di questi due Android? È quello che stiamo per scoprire. Dunque, diamo il via alla nostra sfida, come sempre combattuta caratteristica per caratteristica tra i due cellulari.
Samsung GALAXY S2
Dimensioni e peso
Memoria
La Samsung ha deciso di non riempire la parte anteriore di pulsanti, per cui presenta solo un bottone in stile iPhone, mentre i pulsanti Menu e Back sono attivati a contatto. Nell’Xperia Play, invece, i pulsanti Back e Menu sono entrambi piazzati nella parte anteriore. Dei due telefonini, il Samsung Galaxy S2 è il più largo, con i suoi 66,1 mm contro i 62 dell’Xperia Play. In compenso, lo smartphone coreano è spesso la metà del rivale (8,49 mm contro 16 mm) e pesa nettamente meno (116 g contro 175 g). Questo primo scontro si conclude a favore del Galaxy S2.
Il Samsung vince facilmente questo confronto. Non solo è superiore al Sony Ericsson quanto a dotazione di memoria interna (32GB contro soli 400MB) ma supporta anche un’espansione tramite schede microSD che si può spingere fino a 64GB, mentre il rivale si ferma a 32.
Connettività
Processore
Il Sony Ericsson Xperia Play offre 3G/HSDPA/HSUPA con WiFi b/g/n, DLNA, Bluetooth 2.1 con A2DP e microUSB 2.0. Il Samsung, anche da questo punto di vista, è più completo ,con 3G/HSDPA/HSUPA, WiFi a/b/g/n, DLNA, WiFi Direct, Bluetooth 3.0+HS e microUSB 2.0 (MHL) con supporto USB on-the-go.
È qui che il Samsung Galaxy S2 fa veramente la differenza. Lo smartphone sudcoreano è infatti uno dei primi a portare nel mondo dei cellulari la tecnologia dual core, con un chip Exynos da 1 GHz (arricchito da un’impressionante dotazione di ben 1 GB di RAM). Il Sony Ericsson Xperia Play ha un ottimo processore single core di ultima generazione, con una CPU Snapdragon da 1 GHz e una GPU Adreno 205, ma non può che soccombere di fronte alla più innovativa tecnologia del diretto avversario (accusa un lag di un millisecondo).
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CONFRONTO
Sony Ericsson Xperia Play Display e tastiera
Software
Il Samsung Galaxy S2 integra un touchscreen Super AMOLED Plus da 4,27 pollici: un display dalla qualità incredibile, con una risoluzione di 380.000 pixel, ossia 218,501 pixel per pollice. Il display LCD toucscreen e retroilluminato a LED del Sony Ericsson Xperia Play (definito Reality Display) misura soli 4 pollici, ma ha una risoluzione di ben 409.920 pixel, con una densità di pixel per pollice superiore. Possiamo dire che, dal punto di vista dei numeri, i pro e i contro di questi due schermi sono piuttosto equilibrati. Dobbiamo però sottolineare che il display Super AMOLED della Samsung offre un’eccellente leggibilità anche in piena luce e consuma solo un terzo dell’energia richiesta dal display LCD dell’Xperia. In più, solo il Samsung Galaxy S2 utilizza la tecnologia Gorilla Glass che rende il vetro estremamente resistente ai graffi e agli urti. Il vero punto di forza del Sony Ericsson Xperia Play, sta nella tastiera, che riprende i controlli di gioco della PlayStation. È proprio questa caratteristica a giustificare lo spessore e il peso notevoli del terminale. Tutto il pubblico di clienti che intende utilizzare questo dispositivo soprattutto per i videogame, insomma, può disporre di uno strumento decisamente superiore al rivale sotto questo aspetto.
Entrambi gli smartphone sono equipaggiati dal collaudato sistema operativo di Google, Android, nella sua versione 2.3 Gingerbread. Anche qui, però, i dettagli fanno la differenza a favore della Samsung: l’interfaccia TouchWiz e l’input testuale Swype. Poi, lo smartphone sudcoreano ha integrati alcuni dei principali codec, non rendendo così necessario visitare l’Android Market. Infine, il processore dual core del Galaxy permette prestazioni notevoli nell’utilizzo delle applicazioni, il che si riflette anche nella velocità di navigazione.
Prezzo Su questo fronte, invece, i due telefonini concludono in perfetta parità, infatti, i cellulari sono in vendita al prezzo di listino di 599 euro. dream m a g a z i n e 35
Fotocamera
Batteria
Il Galaxy S2 utilizza una notevole fotocamera da 8 Megapixel con flash, stabilizzatore d’immagine, riconoscimento facciale e geotagging. Xperia Play risponde con una fotocamera da soli 5 Megapixel con autofocus, stabilizzatore d’immagine, geotagging, riconoscimento facciale. A far pendere la bilancia a favore della Samsung, in più, è anche la registrazione video (Full HD da 1080p contro WVGA).
Il Sony Ericsson Xperia Play utilizza una batteria del tipo Li-Ion da 1500 mAh, che dura circa 413 ore in modalità standby e 6 ore e 25 minuti in chiamata. Il Samsung Galaxy S2 non ha ancora confermato i dati sulla durata della batteria dispositivo in standby e in chiamata: il dato più ovvio è che il terminale avrà batterie Li-Ion da 1650 mAh.
Tra il Samsung Galaxy S2 e il Sony Ericsson Xperia Play, la battaglia è finita prima di cominciare, lo smartphone coreano vince in tutti i campi. Non bisogna però dimenticare che questi due telefoni si rivolgono ad un pubblico molto diverso. Per tale motivo, gli amanti delle console e dei videogame in generale potrebbero comunque preferire l’esperienza di gioco dello smartphone marchiato Sony Ericsson.
LE APPLICAZIONI PIÙ IN VOGA Per scaricare le applicazioni gratuite presenti nella pagina direttamente sul tuo cellulare basta utilizzare il relativo QR code attraverso la macchina fotografica
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dreamcinema
DI ROSARIO PERONE
Russell Crowe produrrà 77
Woody Allen SBARCA A ROMA Oramai Allen è decisamente un europeo adottivo. Dopo la trilogia londinese, la splendida cornice dedicata a Barcellona e l’imminente romantico omaggio a Parigi, il regista è pronto a sbarcare anche a Roma. Intervistato dal quotidiano “La Repubblica” ha annunciato che sarà Roma la città protagonista del suo prossimo film. Le riprese si svolgeranno quest'estate, anche se in merito al cast e al soggetto del film i produttori non hanno voluto anticipare nulla.
Dieci anni fa il popolare romanziere James Ellroy fu ingaggiato dalla Paramount per scrivere la sua prima sceneggiatura "77". Lo script, completato da altri, è rimasto a lungo nel limbo. Ora, Russell Crowe, che nel 1997 offrì un'incredibile perfomance nell'adattamento del romanzo di James Ellroy "L.A. Confidential", vuole prendere parte al film in questione e secondo alcuni rumor il progetto potrebbe rappresentare il suo debutto dietro la macchina da presa.
De Laurentis porta al cinema Totò in
Tutti per uno 22 marzo 2067, Milana, in fin di vita, ripercorre la propria esistenza, da quando era una giovane ragazza in cerca di una vita migliore a Parigi, insieme ai suoi compagni di scuola. Il film evidenzia il talento straordinario dell’attrice italo francese Valeria Bruni. 38
3D
Il produttore e creatore dei cinepanettoni, Aurelio De Laurentis, ha annunciato che nel 2012 porterà nelle sale cinematografiche "Toto in 3d- il più comico spettacolo del mondo". Quello che sarà il primo film tridimensionale prodotto in Italia è già sotto restauro e quasi pronto per circa 400 sale. Già prima dell’uscita il film sta per ottenere due record: oltre ad essere il primo film italiano tridimensionale, sarà anche l’opera che occuperà più cinema in assoluto. Due uomini ottengono una settimana di libertà dai loro obblighi matrimoniali, periodo che intendono trascorrere all'insegna del divertimento sfrenato e delle belle donne. Il film segna la ripresa definitiva di Owen Wilson, dopo i recenti stop dovuti a problemi di depressione.
LIBERA USCITA
I guardiani del destino Dopo essere stato presentato in anteprima mondiale al Future Film di Bologna, arriva in Italia "I guardiani del destino". In questa pellicola troviamo Matt Damon ad interpretare un personaggio molto simile a quello di Jason Bourne. Al suo fianco Emily Blunt, con un ruolo che sancisce il suo status di attrice internazionale.
Paul un alieno in fuga dal proprio paese Nick Frost e Simon Pegg formano un duo decisamente demenziale ma molto affiatato. Il successo delle loro peripezie ha conquistato anche gli Stati Uniti d’America. Questa volta i due comici interpretano due nerd, fanatici di fantascienza che durante una loro missione di avvistamento incontrano Paul, un alieno in fuga dal proprio paese.
ESP -
Fenomeni paranormali
Dopo il successo di "Paranormal activity", la tecnica documentary continua a essere sempre più adoperata. Gli sceneggiatori horror, essendo a corto di storie innovative e convincenti, puntano tutto sull’effetto realtà capace di produrre le nuove tecnologie. Appartiene a questa tipologia di film "Esp – fenomeni paranormali", horror costato poco più di 150.000 dollari e classificatosi secondo fra gli incassi canadesi del 2010.
Zack & Miri
Amore a... primo sesso .
Secretariat è stato un cavallo di razza purosangue inglese, campione in USA negli anni '70. Grazie alle sue prestazioni sui campi da corsa, la sua proprietaria Chenery, casalinga comparsa dal nulla sulla scena americana, divenne la first lady delle corse dopo aver dimostrato di essere una delle più astute manager del suo tempo. Ad interpretare Penny Chenery sarà l'attrice Diane Lane, nel film diretto da Randall Wallace e prodotto dalla Walt Disney Picture.
Dopo quasi tre anni di ritardo arriva nelle sale italiane la commedia rosa di Kevin Smith, diventata famosa negli Stati Uniti d’America per aver lanciato definitivamente il comico Seth Rogen. Il film ha faticato a trovare distribuzione fuori dagli States perché reputato volgare da molte major europee. dream m a g a z i n e 39
La versatilità artistica di
GIACOMO RIZZO
Degno rappresentante della storia teatrale napoletana, Giacomo Rizzo, impegnato costantemente nella sua brillante carriera di attore versatile, è riuscito a lasciare un segno inconfondibile sia sul palcoscenico che sul grande schermo con il recente successo di “Benvenuti al Sud”. Un artista a tutto tondo che esordisce con il varietà, passando per la sceneggiata fino ad arrivare alla regia di importanti spettacoli e all'incarico di professore presso la scuola di recitazione del Teatro Bracco di Napoli. Un'intensa e sconfinata attività al servizio della vera arte teatrale, propensa alla continua valorizzazione del patrimonio culturale napoletano. DI GIUSEPPE NAPPA
Come decide di dedicarsi alla carriera di attore? «Sin da piccolo ho avuto la passione per il palcoscenico, ho avvertito l'esigenza di dedicarmi al teatro esordendo con il varietà. A quei tempi si iniziava così, poiché non c'erano né laboratori né scuole di recitazione, ci si confrontava direttamente con le proprie abilità. Ho avuto modo 40
di ricoprire vari ruoli, dall'attore al coreografo, dal cantante al direttore artistico, dal regista al ballerino, sempre con la stessa convinzione di lavorare bene al servizio dell'arte teatrale.» Poi arriva il periodo del teatro popolare, la famosa sceneggiata. Cosa ricorda? «Avevo 25 anni quando partecipai alla mia prima sceneggiata, è
stata certamente un'esperienza che mi ha formato enormemente e ha ulteriormente arricchito il mio bagaglio personale e culturale. In totale sono state tre le sceneggiate a cui ho preso parte: “A' sciurara”, “Se spose a sciurara” e “Ammanettate”, con il capostipite di questo genere, il grande Mario Merola e per la sceneggiatura di due grandi
autori dell'epoca, Di Maio e De Crescenzo, che hanno scritto importanti testi teatrali.» Ha ricoperto vari ruoli anche in molti film, quanto ha inciso il cinema nella sua carriera? «Sicuramente molto, perché non è facile passare dal teatro al cinema, il meccanismo è diverso, ma posso ritenermi soddisfatto dei lavori del grande schermo a cui ho partecipato. Finora sono 55, interpretando sempre personaggi diversi tra loro. Recentemente sono stati importanti le esperienze in “L'amico di famiglia” di Paolo Sorrentino e “Benvenuti al sud” di Luca Miniero, che ha riscontrato un immenso successo. Da giugno partiremo con le riprese di “Benvenuti al Nord” con la conferma di quasi tutto il cast precedente, dovrebbe uscire tra fine anno e l'inizio dell'anno prossimo.» Quali soddisfazioni ha ricevuto da questi due film? «Innanzitutto la soddisfazione che entrambi abbiano avuto successo, soprattutto “Benvenuti al Sud” che ha r a p p r e s e n t at o una grande novità per il cinema italiano nel mondo ed un successo corale per tutto il cast. Con “L'amico di famiglia” ho sfiorato alcuni premi, ma credo che la più grande soddisfazione per un attore sia quando il pubbli-
co ti apprezzi fino in fondo e ti applauda intensamente come al Palazzo del Cinema di Cannes e in alcune città del mondo come Tokyo e Los Angeles.»
L'attore napoletano confermato nel cast di “Benvenuti al nord” Quale ricordo della sua lunga carriera custodisce ancora profondamente? «Ci sono tanti episodi che ricordo con particolare affetto, come l’incontro con Totò, con il quale ho avuto l'onore di lavorare in “Operazione San Gennaro”, poi il mio primo film “Siamo ricchi e poveri”. Così ha avuto inizio la mia seconda carriera dopo la mia
esperienza di cantante di cui ricordo momenti interessanti come quelli trascorsi con Fred Buscaglione, Peppino Di Capri e Adriano Celentano. Un ricordo recente è rappresentato dal “Premio Alberto Sordi” ricevuto nel 2006 come migliore attore italiano.» Quali sono i recenti progetti teatrali che lo hanno visto impegnato e quelli che ha in cantiere per il futuro? «L'anno scorso ho diretto la famosa commedia di Mario Scarpetta “La banda degli onesti” che mi dispiace non aver potuto portare in giro per l'Italia. Quest'anno ho proposto “Indi...Rizzo pazzo” uno spettacolo fondato sulla mia storia e rappresentato in scena con Carla Schiavone. Per il futuro sto preparando un evento teatrale con la collaborazione di una grande attrice di cinema ripercorrendo un testo di Woody Allen.»
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A TAVOLA CON...
MAURO IMPROTA
Mauro Improta è un giovane e bravo cuoco napoletano. Da anni è Chef di un importante ristorante a Posillipo e protagonista nel programma "La Prova del Cuoco" di Antonella Clerici. Improta, che ama la cucina semplice e predilige la tradizione napoletana, è anche in tutte le librerie con la sua prima opera "A tutto gas". DI ALESSIO MORRA
Parliamo di “A tutto gas”. «È il mio primo libro, contiene settanta ricette e il filo conduttore è rappresentato dal tempo, perché si preparano da un minimo di dieci ad un massimo di cinquanta minuti. Tutte le ricette presenti sono realizzate con prodotti dell'entroterra napoletano. Sono piatti semplici che 42
tutti possono rifare a casa. Questo anche perchè la maggioranza dei cuochi è rappresentata da casalinghe o da gente che lavora e che deve mettersi ai fornelli per cucinare. In "A tutto gas", che ho scritto di notte, sono presenti diverse curiosità e soprattutto tanti trucchi.» Come è nato questo libro?
«Sono stato contattato dalla casa editrice Malvarosa e ne sono stato molto felice, anche perché avevo già iniziato a scrivere il libro, sperando un giorno di poterlo pubblicare. Nel progetto ho coinvolto anche Antonella Clerici, Vincenzo Salemme e Gigi D’Alessio, che conosco da anni e per il quale ho
cucinato in diverse cene private.» Qual è stato il tuo percorso? «Dopo essermi diplomato alla scuola alberghiera, ho deciso di partire, praticando una lunga gavetta a Brighton, in Inghilterra. Fatta qust'esperienza sono tornato nella mia amata Napoli, dove ho lavorato in ristoranti importanti. In questo modo ho cercato di approfondire tutto ciò che riguardasse il mondo della cucina. Oggi, lavoro come Chef da "Rosiello", un ristorante di Posillipo, e sono presente dalla prima edizione nel programma "La Prova del Cuoco". Nello stesso tempo ho fatto anche altre cose, come corsi di specializzazione per detenuti.» Tra il lavoro, la televisione, il libro e la famiglia (sei padre di cinque figli), quando e come ti rilassi?
«Avrei bisogno di un po’ di relax, ma va bene così, questo è il mio lavoro, mi piace e lo faccio con dedizione e passione. Cerco di dare sempre il meglio, anche quando faccio il papà. Il mio riposo sono i dieci giorni di vacanza che solitamente mi concedo nel mese di agosto.» Come è nata la passione per la cucina? «È nata grazie a mio zio, che viene da una tradizione di pizzaioli. Da ragazzo, il sabato e la domenica, mi portava a lavorare in pizzeria, anche se la mia più grande passione è sempre stata quella di stare dietro i fornelli. Comunque sia, era bello vivere dentro quel mondo.» Ogni volta che sei a "La Prova del Cuoco" saluti gli abitanti di alcuni paesini. Come è nata l’idea? «Oggi ci sono tantissimi programmi che parlano di
cucina. Credo che un format del genere non debba necessariamente essere rigido, altrimenti rischia di avvicinarsi troppo ad una scuola. A mio avviso bisogna coinvolgere il maggior numero di persone. Così ho pensato di salutare gli abitanti di paesi meno conosciuti. Agli autori e ad Antonella l’idea è piaciuta ed abbiamo continuato.» Se t’invitano a cena cosa preferiresti mangiare? «Piatti azzardati e accostamenti esotici non mi fanno impazzire. Prediligo una cucina fatta di cotture veloci, di pasta fatta in casa. Mi piace il pesce, infatti, nel libro ci sono tantissime ricette. Una buona cena accompagnata da un bicchiere di vino e un'ottima compagnia credo sia l'ideale.»
REGINETTE
tonno, olive e capperi Ingredienti: 320 g. di reginette 150 g. di tonno sott’olio 150 g. di nere
150 g. di pomodorini 10 g. di capperi 1 dl di olio extravergine
prezzemolo 2 spicchi d’aglio sale, pepe
Preparazione:
In una padella di ferro fate soffriggere l’aglio nell’olio e, quando sarà adeguatamente imbiondito, eliminatelo. Unite il tonno scolato dal suo olio di conservazione e sbriciolato; rosolatelo a fuoco vivo, poi aggiungete i pomodorini tagliati a spicchi, i capperi dissalati e le olive denocciolate e tagliate a pezzetti. Fate insaporire e proseguite la cottura per 10 minuti. Intanto, lessate la pasta al dente. Scolatela e fatela saltare nella padella con il condimento. Profumate con il prezzemolo e con abbondante pepe macinato al momento. Questo piatto può essere consumato anche freddo. In questo caso, prima di portare in tavola, irroratelo con un filo d’olio a crudo.
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dreamlibri
DI NUNZIA FALCONE
In ogni numero vi presenteremo un autore contemporaneo come invito alla lettura e lo faremo citando una frase di un suo libro. «Ciascuno di noi è, in verità, un'immagine del Grande Gabbiano, un'infinita idea di libertà, senza limiti.» "Il gabbiano Jonathan Livingston" è un romanzo di Richard Bach, attraverso le metafore del Gabbiano Jonathan, l'autore spiega l'immenso mondo delle passioni dell'uomo, spesso costrette a redimersi nell'effimero mondo della mediocrità e della concretezza. Ma Bach ci invita a seguire gli istinti, perché la libertà di volare nei sogni è qualcosa che ancora nessuno può comprare, perciò chi ci crede è già molto ricco anche senza i meccanismi sordi della frenesia.
i
romanzi
BEASTLY
IL LIBRO SEGRETO DI DANTE
LA PARTITA
di Fioretti
di Stefani Ferrio
di Alex Flinn
Newton Compton Editore
Giunti Editore
Chi non conosce “La bella e la bestia”? Chi non se ne è innamorato? Sicuramente il fascino del cartone Disney ha colpito lo scrittore Alex Flinn, tanto da riportare ai nostri giorni una storia romantica e che da sempre ha fatto sognare piccoli e grandi. Il romanzo ha già fatto scalpore negli U.S.A. e si preannuncia un gran successo anche in Europa. Ad ogni modo, nel caldo afoso dell'estate, questo libro leggero e piacevole vi avvolgerà come quando da bambini avete imparato a sognare guardandolo seduti in poltrona con mamma e papà. il
non
Certamente è uno dei più grandi scrittori della letteratura italiana, tuttavia l'aspetto misterioso della sua opera, lascia scorgere misteri che non tutti pensavano ci fossero. Francesco Fioretti cerca di carpire i segreti della “Divina Commedia” e di far luce sulla vera circostanza della morte dell'autore, dando sicuramente una connotazione nuova ad un opera molto discussa e commentata. Tra fantasia e realtà sarà entusiasmante immergersi di nuovo nell'epoca dantesca, sempre molto affascinante e per certi versi oscura.
Feltrinelli Editore
È un'appassionante vicenda di alcuni ragazzi veneti sbruffoni e idealisti, che organizzano un partita di calcio, verso la fine degli anni ‘70. Abituati a sentirsi vincitori sia nella vita che sul campo, non riescono a terminare il match, che viene rinviato a 33 anni dopo. Stravagante la scelta dell'autore di trovare un soggetto come questo, per spiegare le peculiarità della società passata e confrontarla con quella odierna, attraverso un gruppo di sgangherati che non si sa quale fine il destino gli abbia riservato. Per saperlo basta correre in libreria.
romanzo
PIÙ FORTI DI PRIMA di Barbara d'Urso Mondadori Editore
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La conduttrice televisiva s'addentra nel mondo della scrittura, riportando sul cartaceo le storie raccontate nei suoi due programmi televisivi di successo "Domenica 5" e "Pomeriggio 5". Una trovata editoriale per chi è amante della D'Urso e dell'ava spettacolo, forse, però, a spese di chi, invece, certe storie le vive, e non vorrebbe certo ricostruirle in un libro fatto per accecare chi già è troppo abbagliato.
il
libro
fotografico
BERLINO
di Maurizio Galimberti Silvana Editore
Il libro fotografico di Galimberti prende come riferimento un progetto portato a termine nel 2009 sulla città di Berlino, dove in alcune foto fatte alla città l'autore ha accostato una tecnica sensazionale e innovativa, in cui il soggetto viene scomposto in numerosi scatti, spesso corrispondenti a diverse prospettive e ricomposto in un'immagine sfaccettata, matematica nel suo rigore e musicale nell'armonia d'insieme.
PER SEMPRE
LA BALLATA DELLA DONNA ERTANA
VICINO ALLO ZERO GANGSTA FICTION
di Susanna Tamaro
di Mauro Corona
di Natan Dubovickij
Giunti Editore
Mondadori Editore
Feltrinelli Editore
La Tamaro ci ha già abituati a romanzi rosa, il cui oggetto principale è l'amore. "Per Sempre" è un nuovo volume che segue le stesse orme appena elencate. La trama, molto coinvolgente, racconta la storia di due ragazzi che per una serie di vicissitudini sono costretti a chiudere la loro relazione. Certamente è un libro da leggere sotto l'ombrellone, vista la sua flessibilità di argomento e la scrittura veloce e sagace della Tamaro. Del resto, è sempre un piacere ritrovare nei libri ciò che nella vita raramente si trova, come, appunto, l'amore puro. i
La donna ertana è una stremata dalle negatività della vita, in gamba ma sola, alle prese con un marito violento. Si spegnerebbe e si lascerebbe andare a quel tremendo destino di eterna infelicità, se non fosse troppo innamorata della vita e dei suoi figli, così la sua scaltrezza e voglia di vivere la spingono a salvare se stessa e la sua immagine da un sicuro fallimento. Corona interpreta efficacemente la condizione di alcune donne, dando al suo romanzo una connotazione drammatica ma reale, commuovente ma positiva.
È la storia di un editore che trascorre tutto il suo tempo a lavorare. Di fatto ciò che l'autore vuole sottolineare in questo libro è come l'editore non sia altro che il prodotto di una società dedita al lavoro, sempre frenetica e che non cura nemmeno gli affetti più importanti. Il lavoro del protagonista è quello agognato da sempre, forse non servirebbe solo una pausa dal lavoro, bensì una rivisitazione delle proprie scelte, cercando di capire se sono prettamente personali o dettate dalla smania di successo a cui la società ci ha abituati.
classici
L'AMORE AI TEMPI DEL COLERA La storia travagliata di Fermina e Florentino è ambientata in Colombia ai tempi del colera. Marquez dipinge un quadro drammatico di quel tempo e della carestia che colpì non pochi paesi mondiali. Nella confusione e nel pericolo di nuove epidedi Gabriel mie, l'autore inserisce una splendida storia d'amore, nella quale Garcia l'attesa è la cosa più importante e l'amore è il sottotitolo della Marquez felicità dei protagonisti. Commuovente e malinconico, l'opera è uno dei classici più belli della storia della letteratura straniera. dream m a g a z i n e 45
TUTTI AL MARE...
“Tutti al mare a veder le chiappe chiare…” così recitava una canzone del passato, anche se oggi di sederotti pallidi ne vediamo pochi, grazie alla pratica della lampada abbronzante. Come affermano i patiti dell’effetto “biscotto bruciacchiato”: «Non possiamo mica andare al mare bianchi, bianchi?!”, infatti, loro al mare ci vanno per fare il sudoku. Queste vacanze si avvicinano e noi siamo pronti a darvi qualche piccola indicazione. DI ANNALISA D’ANISO
LA VALIGIA SUL LETTO… SECONDO LEI La valigia per le vacanze deve essere un bagaglio leggero. Per lei imperativi sono i costumi bikini e quelli interi perché tornati di moda. Il due pezzi è consigliato per tutte le ragazze, quelle meno in forma possono scegliere un modello meno sgambato, più alto in vita, evitando i colori sgargianti. Si consigliano colori audaci e fantasie per il giorno, mentre per l’happy hour in spiaggia costumi monocromo con applicazioni preziose. Il costume intero è consigliato soprattutto per le signore, dai 45 anni in poi ( dai 40 se il fisico 46
non regge). Certamente la tintarella sarà un po’ sacrificata ma ne guadagnerete in stile ed eleganza. La proposta tipo è un costume intero nero, con arricciatura che esalta il decolté, scollo sulla schiena di media profondità, coordinato con un pareo o un prendisole colorato per dare un tocco di freschezza, oppure declinato nel bianco per un più classico effetto bicolore. Il bikini, oltre una soglia di età è fuori luogo, non importa se voi vi sentite delle ragazzine “dentro”, perché “fuori” non lo siete. Cercare di competere con delle giovani donne, fa scadere solo nel ridicolo, mentre esaltare la
femminilità e la sensualità, data dalla bellezza e dalla consapevolezza che una donna acquista negli anni, sarà la vostra arma vincente. La mise, per delle passeggiate pomeridiane può essere un prendisole ricercato, che non dia l’impressione di essere un indumento da spiaggia. Una possibile variante è il gonnellone gipsy di pizzo sangallo con top coordinato, sempre in colori tenui. Per la sera, via libera a vestiti di seta (corti, medi, lunghi) in colori fluo e di cotone in colori più moderati. GLI ACCESSORI Il cappello fa tanto diva, ma non
esagerate con le tese larghe. Gli occhiali da sole sono necessari, ma spariscono al calar del sole e soprattutto, quando si entra in qualche locale o luogo chiuso si tolgono. Oltre ad una bella borsa da mare, che può essere utilizzata anche per delle “scorazzate” in centro, è indispensabile una preziosa mini bag per completare il look serale. Ricordate, almeno due paia di scarpe: una pump di vernice e un sandalo rasoterra. IL MAKE UP Il trucco è minimal: kajal e eyeliner per occhi intensi, nude look per lebbra, il resto lo fa l’abbronzatura. LE FIGURACCE DA EVITARE Iniziamo con il dire che in spiaggia lo zoccolo con il tacco è out, affondare nella sabbia mentre si cammina con delle scarpe è orribile. Per le patite del trucco, anche sotto l’ombrellone, consi-
gliamo solo un mascara waterpoof, tutto il resto è da circo. I gioielli si lasciano in stanza, a meno che non vogliate diventare il faro di riconoscimento dell’ombrellone. Non usate l’olio come abbronzante, non è salutare, inoltre sembrerete pronte per il fritto misto di ferragosto. Il topless non è più di moda, chi ha già dato negli anni passati se ne faccia una ragione, per le altre è troppo tardi. LA VALIGIA SUL LETTO… SECONDO LUI Lui deve essere charmant. In spiaggia sono aboliti i costumoni ascellari, che nemmeno Fantozzi indosserebbe e per par condicio, la stessa sorte tocca anche al costumino bianco stile “uomo dei Faraglioni”: se non siete come il modello della pubblicità, evitate. La camicia è protagonista, perché è un indumento di classe, rigorosamente di cotone o lino, meglio se di colore neutro. Sì ai pantaloni lunghi e sì ai bermuda (non di jeans se siete over 30). Anche in questo caso, i colori sono chiari come il grigio, il bianco ghiaccio, il beige, il senape, senza trascurare l’intramontabile blu. Quindi, confinate in qualche anfratto buio dell’armadio gli improbabili pantaloni rosa o pesca. Niente total white, non fa estate, ma solo gelataio.
GLI ACCESSORI Mocassini scamosciati, anche in colori più vivaci e sandali in cuoio. Il cappellino con visiera lasciatelo ai ragazzini, per gli uomini solo il panama. La cintura è di cuoio intrecciato, anche in variante bicolore. Riguardo agli occhiali da sole, vale quanto detto per le donne. LE FIGURACCE DA EVITARE Non dovete gareggiare con le vostre compagne a chi indossa più gioielli, è grezzo. Se avete un po’ di pancetta, non è necessario che tratteniate il respiro per tutta la giornata, state tranquilli, il fascino di un uomo non risiede nella “tartaruga”. Evitate anche voi l’effetto “anguilla da friggere” con oli vari. Le canottiere non sostituiscono le tshirt, vanno utilizzate solo come canottiere. dream m a g a z i n e 47
IN VIAGGIO PER...
TEL AVIV
Una sorpresa, un ponte sempre teso fra il Medio Oriente e l’Occidente. Entrando a Tel Aviv dall’aeroporto Ben Gurion, si resta stupefatti dalla capacità di questa città di mescolare così efficacemente la struttura urbanistica e culturale di una metropoli mediterranea ai tratti di una moderna città europea o americana. Potenza dello sviluppo economico, che ha visto crescere Tel Aviv soprattutto a partire dagli anni ’80, ma anche del melting pot culturale che la rende una delle città più vivibili e attrattive della regione. DI SIMONE D’ANTONIO
Dall’antico al moderno Pur distando soli 70 chilometri da Gerusalemme, Tel Aviv sembra lontana anni luce dall’atmosfera mistica della città santa ma anche qui non mancano i luoghi santi che riflettono il legame fra la storia recente della città (nata alla fine del XIX secolo) e le molteplici provenienze dei suoi abitanti. Il Quartiere yemenita riflette proprio questa attitudine multiculturale che si riscontra anche nel vicino al pittoresco Mercato Carmel e nell’antica Bialik street. Basta non allontanarsi molto 48
per trovare invece posti alla moda come Sheinken Street e luoghi alternativi come Almonit
Alley dove è possibile rilassarsi in caffè biologici come il celebre Salon Mazal.
Rothschild Boulevard e il Bauhaus Il fascino decadente della città è ben visibile nelle facciate cotte dal sole del centro ma anche dalle migliaia di edifici bianchi in stile Bauhaus che lungo l’ultimo secolo resero Tel Aviv sede di originali esperimenti architettonici rimasti però in larga parte abbandonati a sé stessi. Soltanto una piccola parte di queste strutture è stata sottoposta ad interventi di conservazione e restauro ma il resto si sposa elegantemente con il contesto circostante, che ancora mantiene in alcuni i casi i fasti delle epoche passate. I ristoranti e i negozi di Rothschild Boulevard ricordano al visitatore la ricchezza della zona in cui venne proclamata la nascita dello Stato di Israele (ancora visitabile è la storica Sala dell’indipendenza). Le atmosfere tranquille dei fondatori della città si ritrovano nel quartiere di Neve Tzedek che ospita l’innovativo centro culturale Suzanne Dellal.
La città e il mare È sul lungomare che però la città si ravviva in tutto il suo splendore, offrendo numerose opportunità agli amanti del mare e a chi cerca un po’ di relax. Frishman, Gordon e Yerushaliym sono le spiagge più celebri, affollate in estate quasi tutti i giorni della settimana e soprattutto il sabato. In zona si trovano alcuni tra i migliori alberghi e ristoranti della città e prestigiosi lounge bar dove godersi il tramonto. Sakaya e Le Mer sono alcune tra le mete più frequentate mentre dopo una cena a base di falafel e humus nei prestigiosi ristoranti del Porto Vecchio, da provare assolutamente i bar di Florentine Street e Rotschild Boulvard e Lillenblum street. Un occhio al mensile in inglese Time Out dà ai visitatori una serie di tip utili
sui locali più in voga del momento. Tel Aviv moderna: Ramat Aviv e l’Università Il volto più moderno della città israeliana è quello dei quartieri residenziali alla moda, come il quartiere di Ramat Aviv che ospita la più prestigiosa università del paese e musei originali come l’Eretz Israel Museum e il Diaspora Museum. Quest’ultimo presenta uno sguardo originale sulla presenza ebraica nel mondo, sulle differenze culturali e di condizioni di vita vissute dagli ebrei della diaspora, ripercorse attraverso immagini, diorami e innovative tecniche di documentazione che consentono agli appassionati della materia di conoscere uno dei temi più avvertiti sul piano culturale da tutto il paese.
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