Pantheon 52 - Risolleviamoci, qual è il ruolo di Verona?

copia gratuita € 2,50 luglio - agosto 2014

Anno 7 numero 6

P antheon il magazine di Verona www.giornalepantheon.it

Renzi sprona il Veneto a trainare l’Italia.

Qual è il ruolo di Verona?

RISOLLEVIAMOCI INTERVISTA

EUROPA

EVENTI ESTATE

FUMETTI

Don Mazzi presenta il suo ultimo libro

Incontro con il Ministro degi Esteri

InLessinia, Film Festival, Santa Viola e molto altro

Nel mondo di Scottecs a tu per tu con (il vero) Sio

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EDI TOR IALE di Matteo

D

“Pensiamoci bene, qual è il modello socioculturale che ha plasmato le nostre vite negli ultimi decenni? È l’unico possibile? Possiamo pensare a un sistema lineare, trasparente, orientato al bene comune?”.

Scolari

i tutto lo scandalo che ha travolto nelle ultime settimane il Veneto, con la vicenda legata al Mose di Venezia e al fitto sistema di tangenti che è emerso dalle acque più putride della laguna, quello che mi ha colpito di più, in negativo, e che mi preoccupa maggiormente, sono le dichiarazioni che ha rilasciato in un’intervista Claudia Minutillo, ex segretaria dell’ex governatore regionale Giancarlo Galan, definendo il sistema, le mazzette, le buste coi soldi «una cosa normale».

Cosa significa normale? Se la quantità di Euro sottratti indebitamente alla casse dello Stato può essere in qualche modo calcolata, la “normalità” di cui parla la Minutillo non prevede unità di misura oggettiva e proprio per questo rischia di essere l’elemento di criticità più devastante di questa vicenda specifica e, in generale, di tanti altri casi simili disseminati nella storia e nel pre-

sente del nostro Paese che, purtroppo, stanno interessando e minando la nostra società.

Riflettendo su questo concetto, mi tornano alla mente alcuni pensieri della filosofa tedesca Hannah Arendt, la quale denunciava nei suoi scritti la perdita della struttura morale interiore tra le persone, che è sempre «più labile e inconsistente, lontana dalle radici e senza memoria».

Capire se un’azione che compiamo sia un bene o un male, presuppone una capacità di analisi e di introspezione interiore senza la quale, sempre secondo la Arendt, si diventa facili prede di comportamenti passivi che ci rendono schiavi di un ordine esterno che viene imposto da interessi superiori.

«Siamo immersi in un sistema di corruttela troppo strutturato, troppo consolidato, nella pubblica amministrazione e nella magistratura, nella Corte dei conti e nei Tar, fino anche al Consiglio di Stato. Ovunque funziona così.

Se vuoi i lavori pubblici, devi fare queste cose» ha proseguito la “dark lady”, come è stata ribattezzata dai giornali.

Ora mi chiedo, è forse questa la

normalità che dovremmo accettare? È questo l’insieme di regole non scritte, deviate, a cui dovremmo sempre e comunque sottostare, mi rivolgo soprattutto alle nuove generazioni, e che giustifica, per altro, un certo tipo di comportamento che va contro i principi fondanti della cosiddetta giustizia sociale? Per quanto ancora la società stessa sarà disposta ad accettare il cancro della corruzione, dell’individualismo, della disonestà personale che lentamente la stanno spegnendo?

Pensiamoci bene, qual è il modello socioculturale che ha plasmato le nostre vite negli ultimi decenni? È l’unico possibile? Possiamo pensare a un sistema lineare, trasparente, orientato al bene comune? Possiamo recuperare una dimensione spirituale dell’animo che si instauri su valori universali di eguaglianza, onestà e solidarietà?

Sono tante le domande che dovremmo porci in questo momento e a cui dovremmo dare delle risposte, in tempi brevi. Brevissimi.

Proviamoci. Nel frattempo evitiamo con tutte le nostre forze di considerare normale, ciò che normale proprio non è.

Il normale non è altro che l’anormale a cui si fa l’abitudine.

Marcello Barlocco

n P antheo il magazine di Verona www.giornalepantheon.it

SOMMARIO

Direttore responsabile: Matteo Scolari Capo redattore: Matteo Bellamoli

Hanno collaborato al numero di luglio/agosto 2014: Adconsum Verona, Marta Bicego, Chiara Boni, Michele Campedelli, Giorgia Castagna, Fabio Dai Prè, Martina Guardini, Francesca Mauli, Giovanni Melotti, Francesca Merli, Arianna Mosele, Marco Nicolis, Camilla Pisani, Miryam Scandola, Nicole Scevaroli, Alessandra Scolari, Giovanna Tondini, Francesco Turlon, Giulia Zampieri, Mattia Zuanni.

Matteo Renzi sprona il Veneto, ma Pedrollo (Confcommercio) punta alle riforme.

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Società editrice: InfoVal S.r.l. via Tavigliana 1/A, 37023, Grezzana, (Vr) P.Iva: 03755460239 tel. e fax. 045.8650746 mail: redazione@giornalepantheon.it web: www.giornalepantheon.it Facebook/Pantheon Twitter: @pantheonvr

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SICUREZZA Serata con la Polizia a Grezzana Cronaca della serata del 25 giugno con ospite Massimo Castellani della Polizia.

INTERVISTA

Don Mazzi e i genitori di oggi Il sacerdote veronese presenta il suo ultimo libro e risponde alle nostre domande.

PROGETTI

Verona città in disuso L’Associazione Agile ha mappato gli edifici in disuso della città: obiettivo recupero.

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INNOVAZIONE

Start Up Day 2014 Scopriamo da vicino i tre vincitori del contest organizzato da Innoval Young.

AVVENTURA

L’Italia che non ti aspetti Due giovani veronesi, due viaggi attraverso l’Italia. Scopriamoli.

EVENTI ESTATE / 1

InLessinia, luoghi e musica Cambia nome Voci e Luci in Lessinia ma resta la sostanza artistica.

EVENTI ESTATE / 2

Festival della Lessinia 30 Film Dal 23 al 31 agosto la rassegna dedicata ai film della montagna.

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EVENTI ESTATE / 3

40 volte Festa Grande Dal 9 al 18 agosto la Festa Grande Santa Viola compie i suoi primi 40 anni.

NTA VALPA E M

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Infoval

Dal 14 Luglio

Intervista con il Ministro degli Esteri al via del semestre europeo per l’Italia.

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Da oltre 50 anni con voi...

PANTHEON EUROPA La sfida è cominciata

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Contributi per Pantheon Magazine: c/c postale 93072262 intestato a: Infoval srl – via Tavigliana, 1/A 37023 Grezzana (VR)

un mese di

Risollevare il Veneto

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Copertina e progetto grafico: Flavio Brutti, Matteo Bellamoli

Sviluppo commerciale e pubblicità: Moira Falzi 340 8775197 Fabio Dai Prè 340 0735137

PRIMO PIANO

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Redazione: Matteo Scolari, Matteo Bellamoli, Moira Falzi, Fabio Dai Prè, Flavio Brutti.

FE R R

redazione e collaboratori

Registrazione Tribunale di Verona n.1792 del 5/4/2008 Numero chiuso in redazione il 4/07/2014

di Giovanni Girlanda Lugo di Grezzana

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PERSONAGGI Tutto tutto Sio Siamo riusciti a strappare un’intervista al personaggio del momento: Sio!

EDITORIA

Viaggio nella Verona “noir” Nero Veronese è un libro che raccoglie fatti di cronaca nera scaligera dell’800.

VIAGGI

Destinazione India Arriva l’estate, agosto, il mese delle vacanze e scopriamo una meta nuova: l’India.

SALUTE

Affidarsi alla ginnastica posturale Scopriamo, insieme ad un’esperta della materia, i benefici di questa ginnastica.

SPECIALE ESTATE 2di3

Baito Pontara prossimo al restauro Alla scoperta di un sito dimenticato di Cerro Veronese e di un percorso per il trekking.

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MUSICA

L’amore invisibile Mango a Verona presenta il suo nuovo album. Pantheon lo ha incontrato per voi.

Pollice Verde

PANTHEON UNDERGROUND Doppia coppia...

Abbiamo intervistato la band rock “The Straight” e i melodici “Le Fragole”.

CONSUMATORI CONSAPEVOLI Attenzione ai viaggi in aereo

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Brevi da Verona

SPORT / 1

Il fascino dell’endurance per cavalli arriva a San Martino Buon Albergo.

SPORT / 2

Giovani arrampicatori Sono di Verona i due giovanissimi campioni italiani dell’arrampicata.

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LIBRO DEL MESE

Secondo appuntamento della rubrica che ci tutela. Vademecum per i viaggi aerei.

Italia Endurance Festival

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Eventi Lug/Ago 2014

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sempre più vicino a voi

PRIMO PIANO Dopo il terremoto del Mose

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P antheon lug-ago 2014

Risollevare il Veneto dagli scandali di Matteo Bellamoli

Il Veneto ferito dagli scandali veneziani del Mose, per la prima volta ha dovuto rispondere alle accuse nei confronti di un'industria e un comparto economico etichettati come corrotti e deviati. Ma c'è anche un altro Veneto: quello delle PMI e di chi suda il proprio lavoro per dare alla regione un futuro migliore.

Ne abbiamo parlato con Giulio Pedrollo, presidente di Confindustria Verona, a margine dell'intervento di Matteo Renzi lo scorso 16 giugno a Vicenza in cui il premier ha promesso il decreto Sblocca Italia.

È

un Veneto ferito quello che esce malconcio dagli scandali del Mose. È un Veneto che non ci si aspetta. La “locomotiva d'Italia” come più volte è stata definita anche dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi (di cui potete leggere nelle prossime pagine, ndr) è rimasta ferma alla notizia che anche nella bella Venezia impazza la moda delle mazzette, dei ricatti, dei conti gonfiati, dei passaparola, della corruzione e delle ruberie. Dice bene Bruno Vespa che, moderatore d'eccezione all'assemblea di Confindustria Verona andata in scena lo scorso 22 giugno, ha esordito così davanti ad una nutritissima platea: «forse voi non ve ne rendete conto, ma il Padre Eterno ha avuto davvero un occhio di riguardo quando ha posato lo sguardo da queste parti».

Un occhio di riguardo che per colpa dell'avidità di qualcuno rischia di perdere la credibilità costruita in anni di sacrifici.

Difficilmente conosceremo la verità. L'ondata di arresti dello scorso 6 giugno è stata l’inizio, ma sono bastate poche settimane perché entrassero in azione gli avvocati di questo e di quello a creare il classico pastone giudiziario, in cui tra smentite e negazioni non si capi-

sce più chi sta dalla parte del torto o della ragione. Almeno sulle carte processuali.

Per questo si apre ora una fase lenta, stantia, difficile e allo stesso modo fondamentale. Si apre una fase in cui il Veneto vero, quello retto dai lavoratori, dai piccoli e medi imprenditori, da chi questa terra la ama davvero, dovrà farsi carico anche degli errori dei “grandi” per risollevare le sorti e le credibilità di un territorio che non ha niente da invidiare a nessuno.

Perché a differenza della Nazionale di calcio, per cui tutti ci sen-

tiamo un po' ct e per la quale stiamo ancora discutendo su come si poteva evitare una disonorevole eliminazione ai gironi del Mondiale in Brasile, in questo caso non ci sono chiacchiere o previsioni da fare. Dobbiamo tutti impegnarci a fondo, mettere tutte le nostre energie per far ripartire il Veneto, metterlo nella condizione di tornare credibile sul mercato interno e spendibile su quello internazionale. Nell'ottica, anche, dell'EXPO dedicato all'alimentare che, inutile negarlo, dovrà vederci assoluti protagonisti.

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Dopo il terremoto del Mose

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Renzi al Veneto: “Con lo Sblocca Italia facciamo ripartire l’impresa”

di Camilla Pisani

«Entro il 31 luglio: infrastrutture, semplificazione e riforma della pubblica amministrazione. E tornare ad essere protagonisti in Europa». Queste le promesse che il premier, ospite all’assemblea congiunta di Confindustria Vicenza e Verona del 16 giugno scorso a Gambellara, ha fatto ai 3mila imprenditori veneti presenti, in attesa di risposte immediate.

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e Giuseppe Zigliotto (Vicenza) e il Presidente del Veneto, Luca Zaia.

A Renzi è toccato un compito non facile, quello di convincere una categoria ormai scettica e per di più ferita dall’ennesimo scandalo legato alle tangenti dietro le grandi opere, che questa volta, e a sorpresa, ha colpito proprio al cuore del territorio: Venezia.

Subito incalzato da Giulio Pedrollo che, a nome di tutti i presenti, ha richiesto interventi su infrastrutture e fisco ma, soprattutto, concretezza e rapidità, il premier, come ormai d’abitudine, ha snocciolato riforme e tempi, temi e date: «il decreto Sblocca Italia sarà pronto a fine luglio. Si comincia dalle in-

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i fronte al Veneto che produce Matteo Renzi non ha potuto tirarsi indietro. Il Presidente del Consiglio, ospite all’assemblea a rami unificati di Confindustria Vicenza e Verona Insieme più forti, organizzato lo scorso 16 giugno nello stabilimento della Perlini Equipment a Gambellara, ha parlato davanti a 3mila imprenditori giunti ad ascoltare le proposte del Governo per il rilancio del sistema produttivo del Paese. E il motivo è fin troppo chiaro: se non ripartono le aziende, non riparte l’Italia. Tra i presenti nel parterre, il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, i due vertici provinciali Giulio Pedrollo (Verona)

PRIMO PIANO Dopo il terremoto del Mose

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“Lo Sblocca Italia sarà pronto a fine luglio. Per le grandi strutture ci serviremo dei fondi europei, che frammentati non servono. Entro il 31 faremo l’elenco dei progetti bloccati” Matteo Renzi

Grandi opere come la Tav Milano-Venezia o quella Napoli-Bari sembra che prenderanno il via con lo Sblocca Italia.

Anche il Mose, nonostante tutto quello che è successo, troverà spazio tra le opere che arriveranno a compimento tramite fondi europei?

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frastrutture: entro il 31 prepareremo l’elenco completo di tutti i progetti bloccati, a cominciare dalla Tav Milano-Venezia e da quella Napoli-Bari, perché non possiamo permettere che il Sud resti indietro. Per le grandi strutture ci serviremo dei fondi europei, che frammentati non servono».

“Semplificazione” è un’altra parola che Renzi, nel corso del suo intervento, ha usato spesso, tra il serio e il faceto, ammettendo che, della Tasi: «non ci ho capito molto nemmeno io. Siamo un Paese che fa di tutto per rendere difficile il pagamento delle tasse ai propri cittadini. Ed è proprio qui che nascono le

tangenti: da un sistema legislativo troppo complicato. La semplicità è la prima regola per evitare ruberie. Perciò prima di abbassare le tasse, dobbiamo pensare a questo». Nel pacchetto, dunque, è prevista prima di tutto la riforma della Pubblica Amministrazione, per avere una burocrazia uniformata e tempi ridotti in tutte le strutture amministrative, perché: «è inutile sbloccare le infrastrutture se poi si deve fare un tour de force pazzesco tra uffici regionali, provinciali e sovrintendenze. Abbiamo bisogno di essere operativi nell’immediato».

Anche il peso che l’Italia avrà in Europa è in cima alla lista delle priorità del Governo, che si appresta a guidare il semestre con il pieno consenso del Paese, che alle ultime europee si è affidato al leader del Centro-sinistra attribuendo al Pd il 40,8% delle preferenze.

«L’Italia fino ad ora è stata la Ce-

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nerentola di un’Unione Europea che adesso vogliamo guidare grazie a un progetto di riforme che renda la burocrazia una cosa normale, le tasse una cosa semplice e la giustizia una cosa veloce.

Dobbiamo tornare ad essere protagonisti: l’Europa possiamo cambiarla solo noi». A conclusione del suo discorso, il premier si rivolge direttamente agli imprenditori che lo stanno ascoltando, quelli veneti, persone il cui obiettivo è, secondo lui, non quello di fare “schei” ma creare valore nel territorio, per riportarvi piena occupazione.

Guardando anche alle vicine Germania e Austria, anche se, ne è

consapevole, vantano un sistema del lavoro più efficace, un costo dell’energia più basso e, di conseguenza, imprese più solide.

Le parole c’erano ed erano quelle giuste. Ora mancano solo i fatti, e per quelli Renzi non può fare a meno che appellarsi anche all’aiuto di questo nuovo, fondamentale, elettorato: la nostra imprenditoria, quella tradizionalmente legata ad altri valori e ad altre ideologie, ma che questa volta, forse perché, come sua stessa ammissione «è ormai arrivata all’ultima spiaggia» ha scelto di concedere a lui il proprio voto e la propria fiducia.

Anche se a termine.

Giulio Pedrollo

L’altro volto dell’imprenditoria veneta “La corruzione non è un male necessario, è un male e basta”.

Il presidente di Confindustria Verona focalizza su Verona e sul Veneto in un'intervista a tutto tondo sulle possibilità della nostra città e le prospettive della nostra economia.

I

nfrastrutture impantanate, fisco come “esproprio legalizzato” e tempi burocratici interminabili.

Mette subito le carte sul tavolo, Giulio Pedrollo: ospite all’evento congiunto di Gambellara, il numero uno di Confindustria Verona, protagonista del confronto di apertura con il presidente vicentino Giuseppe Zigliotto, si rivolge a Renzi senza mezzi termini. Ma lo incita, anche, lo sprona ad avere il coraggio di attuare quelle riforme

che per le PMI del territorio sono ormai indispensabili per restare in piedi. Nell’intervista rilasciata a Pantheon, Pedrollo analizza difficoltà e bisogni del Veneto, ma fornisce anche valide ricette per contrastare recessione, illegalità e politiche avverse al mondo imprenditoriale. E riportare il NordEst ad avere un ruolo di prestigio, in Italia come in Europa.

Durante l’assemblea Renzi ha promesso nuove riforme su semplificazione, giustizia e terzo settore, indicandole come prioritarie rispetto all’abbassamento delle tasse. Ha fiducia nelle parole del premier e basterà questo alla pronta ripresa della Regione?

La riduzione della pressione fiscale è essenziale per le imprese, ma sono molte le riforme che il nostro Paese aspetta da tanto tempo. Quelle indicate dal presidente Renzi mi sembrano un buon primo passo. Certo è che continueremo

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PRIMO PIANO Dopo il terremoto del Mose

“La corruzione trova il suo habitat naturale nella burocrazia. Quello che dobbiamo avere chiaro è che non è un male necessario, ma un male e basta”

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Giulio Pedrollo con Matteo Renzi

Giulio Pedrollo a vigilare sull’operato del governo perché dalle parole si passi rapidamente ai fatti.

Nel corso del Suo intervento ha parlato di infrastrutture come prima necessità per Verona. Di cos’altro avrebbe bisogno la città, e cosa chiedere all’amministrazione?

Vedo diversi progetti fermi da anni: traforo, filobus e riqualificazione di luoghi ed edifici. Penso sia arrivato il momento di concretizzare. C’è bisogno di un’accelerata per arrivare finalmente ad una svolta.

Tornando al Veneto, tradizionalmente la nostra Regione è considerata tra le più virtuose del Paese, ma a seguito dello scandalo

Mose emerge come la corruzione sia parte integrante dell’intera cultura italiana, è d’accordo?

Come fare a contrastare l’illegalità, soprattutto dietro le grandi opere?

La corruzione trova il suo habitat naturale nella burocrazia. Nel dedalo delle procedure infatti è molto più facile che i furbi trovino scorciatoie.

Quello che dobbiamo avere ben chiaro è che la corruzione non è un male necessario, ma un male e basta. È una piaga che ruba risorse a tutti e che va combattuta senza mezzi termini.

Nella contrapposizione tra Nord e Sud si parla spesso di un Paese

che viaggia a due velocità, talvolta anche a tre, se si considera il sistema produttivo del centro Italia. Il Veneto, invece, è conosciuto come la cosiddetta “locomotiva d’Italia”. È ancora così? Ci sentiamo “bloccati”?

Il Veneto è una delle regioni più industrializzate del Paese e Verona è la seconda provincia italiana per sviluppo sociale ed economico.

La nostra Provincia ha una disoccupazione ferma al 5,9% praticamente a livelli tedeschi. Certo è che la situazione è ancora critica soprattutto per la domanda interna ferma.

Ma non mi sento di dire che siamo penalizzati rispetto ad altre regioni.

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“Siamo il secondo Paese manifatturiero in Europa, penso che un Paese economicamente arretrato sia ben altro”

Giulio Pedrollo

sione del futuro.

Dunque allarghiamo lo sguardo all’Europa: dal 1 luglio l’Italia guida la presidenza del Consiglio europeo. Come sfruttare questa occasione per recuperare credibilità sui mercati?

Renzi sta facendo un ottimo lavoro per ridare credibilità al nostro Paese. Lo spread a 150 punti base mi sembra un buon termometro.

Nel semestre italiano ci sono molti dossier aperti su cui l’Italia potrà

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incidere in particolare sul ritorno al manifatturiero e alle produzioni di qualità.

I giornalisti economici angolofoni utilizzano spesso l’acronimo PIGS per indicare anche l’Italia tra i paesi economicamente più arretrati, insieme a Grecia, Spagna e Portogallo, è davvero così?

Un dato per tutti: siamo il secondo Paese manifatturiero in Europa, penso che un Paese economicamente arretrato sia ben altro!

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Questione indipendentismo: qual è la sua opinione? L’indipendenza può essere una risposta alla crisi del Veneto?

Credo che in un mondo globalizzato sia necessaria una sempre maggiore integrazione. Se è vero che secondo le stime dell’OCSE nel 2050 nessuno dei Paesi europei sederebbe in un ipotetico G8 che senso può avere parlare di Veneto indipendente?

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RUBRICA

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Mogherini “La sfida in Europa è cominciata”

Il Ministro degli Esteri, a Verona in occasione delle ultime tornate elettorali locali, ha fatto chiarezza sulla posizione dell’Italia nelle principali questioni diplomatiche che hanno coinvolto il Paese nell’ultimo periodo (dai Marò alla Russia), e illustrato le linee guida del Governo Renzi durante il semestre europeo: occupazione, investimenti e nuove politiche economiche sono le priorità fissate. di Camilla Pisani

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er il mondo diplomatico l’Italia ha il suo volto. Federica Mogherini, titolare del Ministero degli Affari Esteri dallo scorso febbraio, è oggi chiamata a rappresentare il Paese in un momento particolarmente cruciale della sua storia. Il semestre di presidenza italiana al Consiglio europeo, partito il 1 luglio, è considerato da molti come l’ultima possibilità per l’Italia di recuperare credibilità politica ed economica e di lasciarsi alle spalle sei anni di recessione. Ospite

a Verona per gli ultimi ballottaggi nei Comuni della provincia, il Ministro ha incontrato anche Pantheon. Le abbiamo chiesto di chiarire gli sviluppi delle vicende che recentemente l’hanno vista al centro dell’attenzione internazionale, la sorte dei Marò in India e il ruolo dell’Italia nel delicato rapporto tra Russia e resto del mondo, e di come il premier Matteo Renzi intende affrontare il semestre europeo, forte di una leadership che, con il 41% delle preferenze alle elezioni del 25 maggio, ha ridise-

gnato la cartina politica dell’Italia e, in modo particolare, del Veneto e di tutto il Nord-Est. Sulla controversia che ha per protagonisti i due fucilieri italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in esilio da due anni con l’accusa di avere ucciso, il 15 febbraio 2012, due pescatori scambiati per pirati mentre navigavano al largo della costa del Kerala, il capo della Farnesina mantiene la posizione sostenuta fin dall’inizio del suo insediamento al Governo, quella dell’arbitrato inter-

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Risultati elezioni europee 2014 (ITALIA)

Risultati elezioni europee 2014 (VERONA)

Partito Democratico 11.172.861 Movimento 5 Stelle 5.792.865 Forza Italia 4.605.331 Lega Nord (+ alleati) 1.685.556 Nuovo Centro Destra + Udc 1.199.703 L’Altra Europa 1.103.203 Fratelli d’Italia + Alleanza Nazionale 1.004.037 Verdi Europei e Green Italia 245.443 Scelta Europea

196.157 Italia dei Vaori 179.693 SVP 137.448 Io Cambio 48.450

Partito Democratico Lega Nord (+ alleati) Movimento 5 Stelle Forza Italia Nuovo Centro Destra + Udc Fratelli d’Italia + Alleanza Nazionale L’Altra Europa Verdi Europei e Green Italia Scelta Europea Italia dei Valori SVP Io Cambio

[schede bianche: 557.856 / schede nulle 954.718 / schede contestate e non assegnate: 3.683]

nazionale: «abbiamo avviato una fase diversa, che è quella dell‘internazionalizzazione della gestione del caso» ha commentato. «Durante la gestione precedente ci sono stati dei limiti di cui non voglio parlare ora, non è il momento, ma lo sarà a vicenda risolta. La cosa che fa più male in questa drammatica situazione sono le divisioni interne e le continue polemiche: oggi è il momento della responsabilità di tutti, a livello mondiale. Noi stiamo lavorando giorno e notte, ma non sempre raccontiamo ciò che facciamo, la cosa importante non è apparire ma arrivare ad un risultato».

Ma c’è un’altra questione che, ormai da mesi, tiene con il fiato sospeso la comunità internazionale: i rapporti diplomatici ed economici con la Rus-

TIB

152.833 86.116 83.920 64.294 15.145 14.667 10.946 4.160 2.896 1.597 726 1.097

[schede bianche: 6.202 / schede nulle 12.676 / schede contestate e non assegnate: 31]

sia, ancora più a rischio dopo l’esclusione di Mosca dal G7 di Bruxelles dello scorso 5 giugno e le minacce di nuove sanzioni, da parte dei leader europei, se non vi sarà collaborazione per arginare le lotte interne in Ucraina. «I rapporti diplomatici con la Russia sono sempre aperti. Stiamo lavorando per incoraggiare la strada del dialogo tra le parti: l’obiettivo dell’azione internazionale non sono le sanzioni ma cercare di fermare la crisi». E, nel tentativo di rassicurare il Paese, ha aggiunto: «la Russia ci fornisce il 39% dell’energia, ma l’Italia ha anche altri fornitori».

Sul semestre europeo appena cominciato, Mogherini ha ammesso di non avere più scuse e che ci sono priorità non più procrastinabili, come la crescita dell’occupazione, nuovi

investimenti e nuove politiche economiche. «Il 25 maggio gli elettori ci hanno votato con un mandato chiaro: cambiare l’Italia ma anche l’Europa, e farlo in fretta. Non possiamo più chiedere agli italiani di aspettare perché hanno già aspettato troppo».

L’impegno preso è soprattutto quello di avvicinare i cittadini all’Europa e allo Stato italiano, che devono tornare a stringere legami più forti con il territorio, a cominciare dai Comuni e dai loro sindaci: «sembra banale, ma sarà una rivoluzione enorme. Un buon governo, trasparente e pulito, vede la collaborazione dello Stato a diversi livelli, il nostro obiettivo è fare in modo che si inneschi una sinergia, un lavoro di squadra, per creare un filo diretto tra comuni, provincie, Roma e Bruxelles».

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SICUREZZA Contro furti e rapine

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L'arma della sicurezza partecipata di Marta Bicego

Anche il cittadino può fare la sua parte, segnalando movimenti sospetti rispetto alla quotidianità, ma senza mai strafare. I consigli del dirigente della Divisione Polizia Anticrimine Massimo Castellani, intervenuto a Grezzana in un incontro promosso dalla rivista Pantheon.

Matteo Scolari, Massimo Castellani (anche a dx) e Alessandro De Silvestri

O

gni cittadino può fare la sua parte nella lotta alla criminalità: segnalando movimenti sospetti, prestando attenzione ai rumori che provengono dall’abitazione del vicino se quest’ultimo è partito per le vacanze. Occhi bene aperti perché la «sicurezza partecipata» è la mi-

glior arma contro furti e rapine.

«Il cittadino che si vuole informare e vuole informare è il benvenuto» ha spiegato il dirigente della Divisione Polizia Anticrimine presso la Questura scaligera Massimo Castellani in un incontro pubblico sul tema della sicurezza organizzato da Pantheon al Centro culturale Eugenio Turri di Grezzana lo scorso 25 giugno. «L’importante è non eccedere in forme di auto-protagonismo e goliardia». Insomma: mai lasciarsi prendere dall’adrenalina e strafare, avventandosi contro un ladro o un malvivente nella speranza di fermarlo, perché per quello ci sono le Forze dell’Ordine. «Il coinvolgimento della popolazione nell’osservare, riconoscere, segnalare determinati episodi criminali può fare la differenza» ha precisato. «Una descrizione efficace e tempestiva, che corrisponde a verità, aiuta a mettere sulle tracce di chi ha compiuto un episodio delittuoso».

Altrettanto fondamentale è la prevenzione, per favorire la quale la Prefettura ha redatto un vademecum con accorgimenti da adottare tra le pareti domestiche, come l’installazione di porte blindate e sistemi d’allarme. E suggerimenti che riguardano il comportamento gene-

rale: dall’evitare di divulgare sui social network il periodo in cui si andrà in vacanza al frequentare zone illuminate, cercando di non sfoggiare con troppa evidenza oggetti preziosi che possano attirare l’attenzione di malintenzionati. La prudenza, insomma, non è mai troppa.

Guardando i numeri, ha aggiunto, «i furti in casa sono in aumento a livello nazionale. Verona e provincia registrano però una crescita minore rispetto ad altre zone perché il sistema di sicurezza che abbiamo creato funziona».

Malgrado ciò, ha sottolineato Castellani, «chi subisce un furto ne rimane inevitabilmente segnato».

In tal senso, significativa è stata la testimonianza di Alessandro De Silvestri: titolare della gioielleria di Grezzana che è stata scenario di ripetuti furti e rapine. «In tanti anni non abbiamo mai visto ladri né truffatori finire in galera» ha confessato esternando la delusione. Non tanto nei confronti delle Forze dell’Ordine, che compiono il loro dovere, ma nella «violenza delle persone che, di giorno o notte, entrano in un’abitazione o in un’attività commerciale».

E ha concluso: «mi chiedono perché non smetto di lavorare. Sono loro a dover smettere di delinquere».

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INTERVISTA Don Mazzi racconta padri e madri di domani

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I genitori di oggi

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e la ricetta che non c’è

di Giorgia Castagna

Una vita di provocazioni e toni forti per Don Mazzi che da anni passa il suo tempo tra giovani e adolescenti spesso dimenticati dalla società. Nel suo ultimo libro dal titolo “È severamente proibito fare figli” alza nuovamente la voce per catturare questa volta l’attenzione dei padri.

«I

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l vero problema dell’Italia non è la disoccupazione, né l’Euro e tanto meno la crisi. Ciò che oggi, e più di ieri, ci deve preoccupare è l’assenza di ruoli in società: gli uomini non sanno più quale sia il loro ruolo e le donne faticano a mantenere ciò per cui, per una vita, hanno lottato per avere!

Uomini fate i padri e donne siate mogli, madri e lavoratrici: potete farlo!».

Assomiglia ad un’omelia e in effetti lo è se a farla è proprio lui, Don Mazzi, il piccolo e da sempre grande oratore e sacerdote veronese. «Educare non serve per evitare l’inverno, ma per anticipare la primavera». Questa è solo una delle tante frasi scritte da Don Mazzi nel suo libro per farci riflettere sull’importanza dell’educazione, sulla necessità oggi più che mai di riscoprire valori veri e di insegnare ai nostri figli come fare, per farlo. Prima di tutto però, ci parla di ruoli, compiti e impegni che uomini e donne devono assumersi per creare un futuro migliore perché noi per primi dob-

biamo essere il cambiamento che desideriamo vedere! Abbiamo incontrato Don Antonio (in tanti lo conoscono così, ndr) alla Feltrinelli di Verona dove ci ha parlato del suo ultimo lavoro “È severamente proibito fare figli”.

Provocatorio e forte il titolo del Suo libro, ma in cosa sbaglia la donna e in cosa l’uomo e quali le ripercussioni di queste mancanze?

Il problema dell’uomo è il non essersi accorto che la donna non è più in casa, che il suo ruolo è cambiato e della necessaria urgenza di accettare questo cambiamento, per poter rapportarsi nuovamente e diversamente. Dal suo canto la donna talvolta tentenna e dopo aver faticato tanto per ottenere rispetto e parità non riesce a gestire il suo triplice ruolo di donna, moglie e madre. La conseguenza diretta di queste mancanze sono figli deboli e persi e le famiglie, che formano la nostra società, il risultato diretto di questa somma.

La figura del papà è ogni giorno messa in discussione e negli ultimi anni sempre più padri alzano

la voce sull’affido diretto e incondizionato, da parte dei giudici alle madri...

La madre diventa sempre più forte e il padre sempre più debole. È proprio per questo che mi rivolgo ai padri, spesso sottovalutati e messi in secondo piano. Rialzatevi e prendete in mano il vostro ruolo, non siate brutte copie di madri amorevoli. Loro li cullano nove mesi nel loro ventre creando un legame ineguagliabile.

Loro sanno quando è il momento giusto per farli mangiare e cosa serve loro; sanno come addor-

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mentarli, rincuorarli e rassicurarli.

Non impicciatevi in questo e siate padri! Prendeteli per mano e presentateli alla società, insegnate loro come rapportarsi e comportarsi al di fuori delle mura di casa.

Mostrate loro che gentilezza e rispetto ripagano, insegnategli che fatica e sudore fanno crescere e che dagli errori si impara e poi fategli prendere la loro strada! Siate dunque padri testimoni e non padri padroni, i tempi sono cambiati, e ricordate siete voi il loro esempio di vita, ciò che saranno domani!

Ma come può la madre aiutare il padre nel suo ruolo e viceversa?

Serve comunicazione e per farlo bisogna “ritagliarsi” il tempo per dialogare. Andate in pizzeria e parlate, discuterete e comprendetevi.

Ma non parlate dell’impasto della pizza, del prosciutto bruciato o dell’olio piccante, parlate di voi della vostra famiglia, delle vostre vite.

C’è una ricetta, qualche regola o segreto per educare al meglio i nostri figli?

Nessuna ricetta, o meglio ogni fi-

Don Mazzi racconta padri e madri di domani

glio ha la sua. Nel mio libro potete trovare dei consigli, un decalogo per loro e uno per voi.

Parlo poi di tipi di genitori: il genitore quercia, quello ulivo, cicala o informatico e tratteggio poi otto tipologie di figli che ci rovinano la vita.

Ma tra rovinare la vita e riempirla ci sono le fatiche, i sospiri, i dubbi e i vent’anni più belli per un genitore, per una famiglia.

Parole sempre forti quelle di Don Mazzi maturate da anni di esperienze, attimi di vita e tempi di verità spesi per cercare il miglior rimedio possibile a problemi quotidiani.

L’amore per il suo operato lo si

capisce dalla forza e dalla rabbia delle sue parole, dai sorrisi e dalle battute che frappone tra una storia che fa rabbrividire, come le tre adolescenti sospese da scuola perché portate al pronto soccorso dopo essersi scolate una bottiglia di vodka a ricreazione, al caso più simpatico del genitore che controlla le sue email a tavola durante la cena, ma che chiede come fare per far capire al figlio che non sta bene guardare Facebook a tavola!

Perché quando Don Antonio parla di giovani, di ragazzi, di adulti impegnati a educare ogni parola che pronuncia, è una sofferenza o una gioia che ha provato sulla sua pelle.

PROGETTI Valorizzare edifici dismessi

Verona,

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città in disuso?

Una mappatura degli edifici abbandonati di Verona, voluta dall’Associazione A.G.I.L.E, apre la discussione sul tema del riuso di questi spazi e sull’opportunità di recuperare il vecchio prima di costruire il nuovo. di Francesca Mauli

Alcune immagini dell’esposizione del 20 giugno e in alto il gruppo di Agile

Q

uanti edifici vuoti si trovano attorno a noi?

Quante volte, sul tragitto verso casa, passiamo davanti a laboratori, capannoni e palazzi che una volta ospitavano famiglie, realtà artigianali e industriali e oggi giacciono privi di funzione, abbandonati a sè stessi, preda dell’incuria e del degrado?

Magari, distrattamente, si dà uno sguardo a quel palazzo di via XX Settembre, intravedendone l’antica bellezza, o a quell’edificio industriale costruito in un’epoca in cui anche alle fabbriche veniva data dignità architettonica, pensando “che peccato” o ancora “fosse mio, lo trasformerei, dandogli nuova vita”. Ma quanti sono gli edifici abbandonati a Verona? Quanta superficie del nostro territorio è coperta da “cemento” inutilizzato?

Questi edifici potrebbero essere recuperati? E come?

Si sono posti le stesse questioni anche i ragazzi di A.G.I.L.E., Ong veronese (Organizzazione Non Governativa) che si occupa di Arte Giovani Impresa Lavoro Etc, che, forti della propria preparazione tecnica (sono quasi tutti architetti, ndr), hanno deciso di mappare gli

edifici abbandonati compresi nelle 8 Circoscrizioni del Comune di Verona. Un lavoro immenso, durato oltre un anno, svolto con tenacia nei ritagli di tempo ricavati tra lavoro e vita privata, presentato lo scorso 20 giugno proprio in uno di questi luoghi abbandonati, la maestosa Porta Vescovo e il relativo sottopassaggio, chiuso da anni, all’interno di una manifestazione, voluta in collaborazione con l’Ordine degli Architetti e quello degli Ingegneri di Verona, dal titolo emblematico: “Oltre il vuoto”. Un augurio, affinché insieme, privati e istituzioni, si possa superare l’abbandono attraverso la trasformazione.

«Questa mappatura» ha spiegato Michele De Mori di A.G.I.L.E. nel corso dell’evento, «non deve essere vista come un tentativo per denigrare le istituzioni presenti e passate, quello che hanno o non hanno fatto. Quello che ora mettiamo a disposizione di tutti è uno studio frutto di un punto di vista tecnico, scientifico, su una problematica reale, che vuole essere l’inizio di un percorso».

Ma quali sono i risultati di questa analisi, in termini numerici? «Nel

territorio comunale di Verona, a oggi, sono 555 gli edifici abbandonati, suddivisi tra residenziali, industriali, militari e infrastrutture, per un totale di oltre due milioni e mezzo di metri quadrati di territorio occupati» ha proseguito De Mori. Numeri che possono fare impressione, ma che non devono spaventare, bensì apparire come una nuova opportunità, perché «gli spazi abbandonati danno possibilità di riuso, anche temporanee, per mostre o eventi, possono essere recuperati ripristinandone la funzione originale o trasformati in qualcosa di nuovo, a disposizione della collettività».

Lo dimostra in prima persona A.G.I.L.E., che ha scelto Porta Vescovo per il suo evento, ma lo dimostrano anche molte altre realtà locali che hanno scelto luoghi in disuso per portare avanti le proprie attività e dare insieme una nuova vita a questi spazi. Come l’associazione culturale Interzona, che nel 1992 ha preso in mano l’affascinante spazio della Cella Frigorifera dei Magazzini Generali (altro grande luogo abbandonato della città, oggi preda di una trasformazione discutibile, ndr), recuperandola e

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Valorizzare edifici dismessi

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Giulia La Face

Ristrutturare? Sì ma a chilometri zero!

Cosa c’è di meglio che unire il recupero di edifici alla sostenibilità ambientale? Non solo scegliendo materiali e tecnologie che portino al maggior risparmio energetico possibile, ma anche facendo in modo che questi materiali eco-compatibili e i professionisti che li usano facciano il minor numero di km possibili per raggiungere il cantiere. È questa l’idea portata avanti dall’architetto Giulia La Face, veronese con alle spalle 10 anni di lavoro nella pubblica amministrazione portoghese, e un sogno: tornare in Italia, quando molti se ne vanno, per favorire il recupero dell’immenso patrimonio architettonico nazionale e insieme creare lavoro, rimettendo in moto un settore ormai stantio. Come?

Attraverso una piattaforma, www.ristrutturazionechilometrizero.it, che mette in contatto domanda e offerta, imprese e investitori, favorisce la nascita di collaborazioni, premia i progetti dei giovani architetti. Devi ristrutturare casa? Puoi caricare sul sito le foto dell’edificio e chiedere soluzioni. C’è un edificio abbandonato che ti sta particolarmente a cuore? Puoi segnalarlo per promuoverne la ristrutturazione. Una piattaforma ricca di possibilità, vincitrice del GoToWeb Special Prize 2014, che, a pochi mesi dalla nascita, può contare già su una media di 5000 visualizzazioni mensili, segnale di un forte interesse da parte del pubblico nei confronti di una startup unica a livello italiano.

trasformandola da contenitore di “carne morta” a contenitore di vita, arte e cultura. O, in tempi più recenti, i ragazzi di Forte Sofia, associazione di promozione sociale nata a fine 2013 che, sfruttando la legge sul federalismo demaniale, ha preso in custodia uno dei forti più particolari di Verona, per la sua posizione e per la struttura architettonica unica nel suo genere, tagliando la selva che lo circondava, ripulendo i suoi spazi e tenendoli

Interprovinciale C.I.E.S. Consorzio per l’Edilizia Sociale

aperti ai veronesi e a varie iniziative culturali e sociali. Un bell’esempio di passaggio da «contenitore di “persone” (era infatti una prigione, ndr), a contenitore e acceleratore di idee», come piace ricordare ai membri dell’associazione. La materia prima non manca, quindi, e nemmeno le idee e i progetti. Tanti gli spunti presentati nel corso della manifestazione non solo da veronesi, ma anche da parte di alcuni illustri professori del Politecnico di

Milano, dell’Università di Trento e dello IUAV di Venezia, venuti a raccontare come le altre città affrontano la problematica del disuso.

La speranza è che, davanti a dati inconfutabili, la pubblica amministrazione e i privati si diano sempre più da fare per favorire il recupero di questi spazi già urbanizzati, tutelando così anche quel verde che circonda la nostra città e che viene sempre più spesso “fagocitato” da nuove costruzioni.

In pronta consegna con contributo regionale a fondo perduto di Euro 25.000,00 COMUNE DI VERONA: S. MICHELE – POIANO – PESTRINO S. MARTINO BUON ALBERGO: LOC. CASA POZZA Prossimo intervento in Comune di Illasi – Località Cellore

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INNOVAZIONE A tu per tu con i tre vincitori del contest di Innoval Young

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Startup Day 2014

nuove idee per nuove imprese Abbiamo avuto il piacere di intervistare le prime tre classificate all’evento organizzato dall’associazione Innoval Young lo scorso 25 maggio. Ecco le loro realtà.

D T4AT vincitori con “Shopper”

Okkam ritira il secondo premio

Neurexplore ha chiuso al terzo posto

omenica 25 maggio, all’interno della fiera Roboval di Grezzana, si è tenuta la terza edizione dello StartUp Day organizzato da Innoval Young. All’evento hanno partecipato 11 startup provenienti da tutta Italia, le quali hanno avuto modo di presentarsi alla giuria e al pubblico con un pitch (un breve discorso per presentare e presentarsi alla giuria e al pubblico, ndr) di circa 10 minuti ciascuno. Tra tutte, sul podio finale si sono piazzate T4AT, Okkam e Neurexplore, rispettivamente al primo, secondo e terzo posto.

Abbiamo intervistato queste tre realtà, sia per sapere come si sono trovate all’interno della manifestazione, ma soprattutto per farci spiegare più nel dettaglio come è nata e cosa propone la loro idea d’impresa.

Ragazzi, innanzitutto, qual è il vostro parere sullo StartUp Day? [T4AT] Gli eventi come lo StartUp Day stanno diventando molto frequenti per noi. L’evento era organizzato bene e siamo stati contentissimi di aver vinto il primo premio. Non è la prima volta che presentiamo la nostra idea d’impresa e non sarà neanche l’ultima. È stato come ce lo aspettavamo, da questo evento come da molti altri simili si torna a casa sempre con qualcosa in più.

[Okkam] Certamente un’iniziativa inte-

ressante, fondamentale per dare spazio alle Startup e farsi conoscere, assolutamente da ripetere.

[Neurexplore] L'evento startup è stato secondo me un’occasione interessante per far vedere cosa fa la nostra startup.

Molte persone conoscono molto poco del nostro ambito scientifico di riferimento e non sanno cosa è possibile fare utilizzando degli approcci che derivano direttamente dal mondo della ricerca.

Quindi aver modo di far conoscere le tematiche di cui ci occupiamo, far capire cosa c'è di realmente interessante nel nostro lavoro è davvero utile.

Cosa ne pensate del Verona FabLab e della fiera Roboval?

[T4AT] Nel 2012 abbiamo partecipato alla prima edizione di Roboval e siamo contenti di aver visto dopo tre anni un notevole sviluppo. A queste fiere di robotica, dalle più grandi alle più piccole, dove noi abbiamo esposto e presentato il nostro progetto, puoi trovare le persone più diverse. Ci capita spesso di parlare con persone incuriosite da questo nuovo mondo, che la tecnologia ha reso un po’ alla portata di tutti. Fortunatamente trovi anche persone del settore robotica/elettronica/design che sono interessate a collaborare con te proprio come ci è successo in questa occasione.

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A tu per tu con i tre vincitori del contest di Innoval Young

Il gruppo dei partecipanti.

Al centro, con le magliette Roboval, Valentina Todeschini e Valentina Garonzi, anime di Innoval Young, promotrici dell’iniziativa.

internazionale che si avvicina e si sviluppa sempre più velocemente, siamo contenti che ora anche Verona ne abbia uno.

[Okkam] La fiera è stata molto interessante soprattutto perché è rivolta ai giovani. Ci è piaciuto lo spazio per le sperimentazione, per mostrare cose pratiche e usabili.

[Neurexplore] Penso che siano iniziative importanti, per certi versi indispensabili per chi vuole mettersi alla prova e creare un’impresa partendo da zero.

Per quanto riguarda più specificatamente il vostro progetto, di

cosa si tratta e cosa vi aspettate nel breve, medio e lungo periodo?

[T4AT] Parlando di noi, la nostra idea consiste in uno steward robot, un robot assistente che aiuta le persone portando per loro oggetti pesanti e o ingombranti seguendole a breve distanza. Le applicazioni possono essere tantissime: supermercati, centri commerciali, aeroporti. Il nostro progetto a lungo termine è di riuscire ad aprire una startup che si occupi della costruzione e della vendita di questi robot e non solo. Attualmente siamo ancora nella fase di

prototipazione e speriamo per ottobre 2014 di riuscire ad aver finito il nuovo prototipo che speriamo si avvicini di molto al robot “ideale” e finito.

[Okkam] La nostra è una società che si occupa di integrare dati attraverso le innovative tecnologie semantiche. In particolare, il progetto che abbiamo presentato riguarda il nostro prodotto, con cui aspiriamo a diventare l’equivalente di AdWord / AdSense per l’Internet of Things. L’idea di fondo è che esistono straordinarie opportunità di creare valore assegnando univocamente un indirizzo internet a qualunque oggetto del mondo fisico (sia esso una fermata d’autobus, un articolo di giornale, una bottiglia di vino, un edificio, un monumento, ecc.). Ciò permette di usare questo indirizzo (che noi chiamiamo un objectlink) per associare agli oggetti contenuti e servizi digitali e renderli accessibili in modo contestualizzato a utenti dotati di smartphone o tablet.

L’accesso è tipicamente media-

INNOVAZIONE A tu per tu con i tre vincitori del contest di Innoval Young

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L’ALTRA STARTUP

Atlantech rivoluziona l’illuminazione pubblica Il comune di San Martino sceglie il progresso e l’innovazione: è stato siglato l’accordo che porterà il comune a dotarsi della tecnologia di Atlantech Lux. Sviluppata dall’omonima azienda, questa nuova tecnologia promette di ridurre i costi ed i tempi di costruzione del sistema di illuminazione stradale grazie alla sostituzione dei plinti in calcestruzzo con un prodotto in acciaio zincato a caldo.

Maikol Furlani, cofondatore ed amministratore delegato di Atlantech, in merito a questo nuovo prodotto ha spiegato che il costo di produzione sarebbe ridotto di circa il 20-30%.

Il risultato, inoltre, converrebbe non solo dal punto di vista economico ma ci sarebbero vantaggi anche per quanto riguarda la viabilità e l’estetica: non sarebbero più necessari infatti cantieri stradali dato che il nuovo sistema ha tempi di costruzione pari a un quarto rispetto all’impianto tradizionale; per di più dal punto di vista estetico l’unica parte visibile terminata l’installazione sarebbe il chiusino in plastica, evitando così tombini rialzati in cemento. Anche l’ambiente ne gioverebbe: la produzione di questi sistemi permette un abbattimento delle emissioni di CO2 e consentirebbe, una volta necessaria la sostituzione, una possibilità di riciclaggio del 100% dei materiali utilizzati.

to da tag di prossimità (come QR code, ndr) o abilitato mediante posizionamento GPS e mappa.

Nel medio periodo la prospettiva è quella di rinforzare la strategia di business development e marketing, e collocare la nostra soluzione presso clienti che possano distribuire grandi quantità di QR code e tag di prossimità, ai quali associare meccanismi di pubblicità che generino introiti per la nostra società.

[Neurexplore] Noi siamo una startup che mira a diffondere l'appli-

cazione di approcci e conoscenze di tipo cognitivo, neuro-cognitivo e comportamentale che possono fare davvero la differenza in termini di efficacia in un progetto di sviluppo aziendale, e che riescono a tenere conto di fattori che tradizionalmente non si riesce nemmeno lontanamente a considerare in modo oggettivo, e sui quali basare una attività di sviluppo. I nostri campi di applicazione spaziano dal mercato agro-alimentare, al turismo passando per il mondo del web e della progettazione degli spazi di vendi-

ta, come i negozi. Il nostro obiettivo non è di fare solo ricerca "in modo astratto", senza attinenza con la realtà. Vogliamo rendere estremamente concreta l'applicazione di alcune conoscenze d'avanguardia su mente, cervello e comportamenti di scelta per sostenere seriamente l'attività di un'impresa. Nel breve/ medio periodo puntiamo ad accrescere il nostro know-how facendo ricerca al nostro interno e portandola alle imprese clienti, sviluppando nuove tecnologie e nuovi modi di fare ricerca scientifica. Ad oggi, se riusciamo a portare a casa dei risultati interessanti, come consulenza alle PMI, è solo in virtù del bagaglio di conoscenze che abbiamo costruito nel tempo. Continueremo su questa strada, perché di cose da scoprire che possono tornare utili ce ne sono ancora davvero tante. © Infoval Srl.

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AVVENTURA Due giovani in viaggio per lo stivale

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L'Italia che non ti aspetti

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La spiaggia di Cefalù (sotto a sinistra) e il una veduta di Portofino (qui sotto)

Francesco Vaccaro ed Andrea Sbrogiò, due giovani veronesi amici nella vita, hanno deciso di investire tempo ed energie in due progetti simili, ma indipendenti tra loro, che puntano a riscoprire l'Italia e, una volta tanto, a sfruttare il potenziale del nostro Paese.

Q

Francesco Vaccaro

di Matteo Bellamoli

uante volte su queste pagine abbiamo parlato di giovani che partono, che vivono all'estero, che fuggono. Questa volta invece restiamo con i piedi ben piantati in Italia. Perché c'è ancora qualcuno che, coraggiosamente, prova a far fruttare il potenziale del nostro stivale.

Loro sono Francesco Vaccaro, di San Michele Extra, ed Andrea Sbrogiò, di Verona centro, e seppure siano amici nella vita, hanno studiato due progetti avventurosi che si assomigliano, ma che vivranno su due orizzonti differenti.

C'è solo un denominatore comune: la bellezza e l'unicità della nostra penisola.

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Il Grande Giro d’Italia

rancesco Vaccaro è già finito sulle pagine di Pantheon. Classe 1984, qualche anno fa partì in solitaria per un tour in bicicletta in direzione Albania, ma ha viaggiato anche in Sud America, Francia, Lituania, Turchia e Spagna, spesso in solitaria, sempre in bici o a piedi. È un ragazzo pacifico, semplice, che ha fatto del viaggio il proprio stile di vita. Ma questa volta non ci sono mete esotiche, nessun continente straniero, la meta è l'Italia.

La sua filosofia è molto particolare: «non abbiamo creato un evento intorno a questa avventura, è solo un viaggio alla scoperta del mio Paese che, paradossalmente, non conosco come vorrei».

L'obiettivo è il “Giro d'Italia”. 53 tappe, dal 22 giugno al 15 agosto, per un percorso di 6400km

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NUOVO CAMPEGGIO STELLA ALPINA Campofontana (VR)

Per seguire l'avventura di Francesco e conoscere nel dettaglio le tappe visitate www.ilgrandegiroditalia.blogspot.it facebook/IlGrandeGiroD'Italia

che tocca tutte le regioni italiane. Niente sponsors, niente riflettori, solo la bicicletta. Insieme a Francesco anche Tommaso, altro ragazzo veronese, conosciuto in Ecuador per caso e rincontrato a Montpellier durante un'esperienza di ragazzo alla pari. «Parto per arricchire il mio bagaglio di vita» ha spiegato Francesco qualche giorno prima della partenza, «non abbiamo fatto promozione. Non sono un'azienda, la mia è una filosofia diversa, è un vero e proprio viaggio. Mi sono reso conto che da anni oramai giro il mondo, ma l'Italia non la conosco bene. Quasi Immerso nel verde, ideale punto di partenza per le tue escursioni e passeggiate nel Parco Naturale Regionale della Lessinia.

Il Campeggio è dotato di: RECEPTION - MINIMARKET SERVIZI IGENICI - DOCCE Visualizza qui i nostri percorsi Località Lonarbise, 1 - Campofontana 37030 - Selva di Progno (VR) - Italia campeggiostellalpina@gmail.com 045 6510083 - 339 2185012

AVVENTURA Due giovani in viaggio per lo stivale

L’Italia in punta di matita Castel dell’ovo (Napoli)

Per seguire l’avventura di Andrea facebook/sbroart oppure www.sbroart.blogspot.com oppure italiainpuntadimatita.wordpress.com

A

ndrea Sbrogiò è un giovane disegnatore veronese. Ha studiato al liceo artistico e negli ultimi anni ha fatto diverse esperienze lavorative come grafico, illustratore e vignettista. Dallo scorso anno ha deciso di darsi una vera svolta artistica. Come artista di strada vi sarà senz'altro capitato di vederlo, con il suo ombrellone, le sue matite e le sue caricature divertenti in qualche angolo della città. Una scelta coraggiosa, decisamente.

L'idea de “L'Italia in punta di ma-

tita” nasce quasi per caso, dettata sia dalla voglia di fare un viaggio indimenticabile, sia di promuovere il proprio mestiere, accumulare esperienza, imparare. Il progetto è semplice ma efficace: «quest'anno volevo regalarmi un viaggio come si deve. Anziché puntare distante mi sono detto “quante cose non conosci ancora dell'Italia?”. E così, ho pensato di fare il giro della penisola in solitaria, anzi, accompagnato dalle mie matite e dal mio ombrellone, lavorando di volta in

© Infoval Srl.

per scherzo ho buttato sulla carta il progetto di questo Grande Giro d'Italia, mi sono appassionato, l'ho perfezionato, ho scelto con cura i borghi e i paesi da attraversare, e alla fine ne è nato un viaggio davvero particolare».

I due affronteranno circa 120km al giorno, partendo e arrivando a Verona. Il punto più a nord Merano, quello più a sud Capo Passero.

Dalle spiagge di Sicilia e Sardegna fino ai 2760mt dello Stelvio, da ciclisti veri. «Porteremo con noi la tenda, ma abbiamo organizzato le notti da conoscenti o amici di amici, e in altri casi le abbiamo trovate con il couch surfing (un servizio online che permette di farsi ospitare sul divano da chiunque, ndr).

Durante il viaggio condivideremo l’esperienza anche con chi vorrà pedalare con noi anche solo per qualche tappa, qualcuno si è già offerto».

Sorge spontaneo chiedersi, se nel suo girovagare ramingo e solitario Francesco ha mai avuto paura. «Quando i cani ti seguono e tu sei in bicicletta sì, abbastanza, ma della gente no, mai».

P antheon lug-ago 2014

Andrea Sbrogiò

Passo dello Stelvio (versante Trentino)

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Colle San Felice

Nel verde delle Torricelle, un piccolo angolo di paradiso.

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lug-ago 2014

P antheon

Due giovani in viaggio per lo stivale

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A sinistra Andrea Sbrogiò all’opera con colori e matite e alcune delle sue vignette caricaturali più celebri: riconoscete Luciano Ligabue, Sting e Beppe Grillo?

A destra Francesco Vaccaro in un intenso primo piano, in basso con i compagni di viaggio per la partenza del “Grande Giro d’Italia” e in uno scatto solitario. A destra ritratto in compagnia del fido Pollo Paul che porta sempre con sè in giro per il mondo.

volta come ritrattista e caricaturista di strada per rientrare almeno parzialmente nelle spese».

Il 21 luglio Andrea partirà per un tour di circa quaranta giorni, che lo porterà in tutte le principali località turistiche, non solo di mare, della penisola, dove si metterà al servizio di turisti e abitanti per raccontare l'Italia in modo inedito.

Quasi 3700 chilometri totali, lungo tutto il litorale adriatico fino in Sicilia, e poi su attraverso Napoli, Roma, la Toscana, la costa Ligure, le grandi città del Nord fino a Riva del Garda. «Spero che questo viaggio sia anche un bel volano pubblicitario per quello che faccio, aiutandomi ad ampliare il bagaglio di conoscenze che un artista (di strada e non) deve

avere. Ho deciso di partire da solo ispirato dalle imprese di diversi miei amici viaggiatori, tra cui Francesco, che mi hanno sempre raccontato e dimostrato quanto esperienze come questa siano grandi occasioni per mettersi alla prova e crescere umanamente».

Attiva anche una campagna di crowdfunding (ricerca sostenitori, ndr) sul portale eppela.com, dove è possibile contribuire alla costituzione di una piccola "cassa" su cui Andrea potrà fare affidamento in caso di eventuali imprevisti.

Una parte della stessa sarà inoltre devoluta in beneficenza alla Lega Italiana Fibrosi Cistica.

Tra le ricompense disponibili, una caricatura od un ritratto offerto se vi imbatterete in Andrea in una

Verona, Torre dei Lamberti

delle sue tappe. Ma perché proprio l'Italia? Perché questa scelta controcorrente? «L'Eldorado» ha concluso Andrea, «è dove vuoi che sia».

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EVENTO Cambia nome Voci e Luci in Lessinia

Inlessinia,

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P antheon lug-ago 2014

luoghi e musica

Dall’alba alle notti di luna piena, sei concerti e un trekking per la nuova rassegna musicale che abbraccia la montagna veronese, vicentina e trentina trasformandola in palcoscenico naturale a cielo aperto. di Marta Bicego

V

oci e luci in Lessinia, addio.

Arriva Inlessinia. Accorcia il nome, ma non cambia la formula né l’attenzione nella ricerca degli artisti, la rassegna ideata dalle associazioni culturali Le Falìe e Aìssa Maìssa, con la direzione artistica di Alessandro Anderloni.

L’intuizione, apprezzata anche dal pubblico, rimane la stessa: accompagnare la musica nei luoghi più suggestivi dell’altopiano della Lessinia, trasformandolo in palcoscenico naturale a cielo aperto.

Così nei mesi di luglio e agosto, dall’alba alle notti di luna piena, sei concerti e un trekking musicale animeranno l’estate della montagna veronese, vicentina, trentina.

Ad accompagnare gli artisti sarà la bella Lessinia addormentata sui pascoli, scelta come nuova immagine del festival. «Ripartiamo dalla ragazza sdraiata su un soffice cuscino verde, con il sorriso di chi sta sognando ciò che desidera, con gli occhi chiusi di chi gode di musica bella» spiega Anderloni. E prosegue: «è una soddisfazione proporre anche quest’anno, nonostante il momento economico di grande crisi, una rassegna estiva di musica di tale portata». Una manifestazione, aggiunge, «che non vuo-

le essere solo un evento culturale, ma un mezzo efficace di promozione del turismo e valorizzazione del territorio». Per residenti e turisti di passaggio.

Il festival ha debuttato il 6 luglio a Velo, nel Cóvolo di Camposilvano.

Nel luogo che ispirò l’esiliato Dante per l’ingresso del suo Inferno si è esibita Maryam Akhondy “Banu”.

Dall’Iran, il gruppo di cantanti e percussioniste iraniane ha raccontato la dimensione privata femminile con voci, percussioni, danze e buffe canzoni folk. Il 19 luglio con il virtuoso dell’arpa celtica Vincenzo Zitello la rassegna raggiungerà Rifugio Campogrosso di Recoaro Terme. Il viaggio proseguirà il 20 luglio, a Sega di Ala, con il vocal performer e acrobata della voce Boris Savoldelli a esibirsi sotto le fronde del faggio de La Regina.

Villa della Torre di Fumane, il 26 luglio, farà da suggestivo scenario all’ensemble Alì’nghiastrë per far risuonare tarantelle, funtanelle e pizziche salentine da ballare sul prato della villa. Il 27 luglio i pascoli di Malga Podestaria accoglieranno invece il sound dei Quintorigo in uno shaker di suoni e generi musicali: dal classico al rock, jazz, punk, reggae, funky, blues. Affermatisi sui palcoscenici di Arezzo Wave

e Sanremo, con i loro otto dischi hanno percorso ogni angolo della Penisola affiancando collaborazioni dagli esiti geniali con artisti come Roberto Gatto, Franco Battiato, Enrico Rava, Antonello Salis, Carmen Consoli e Ivano Fossati.

Nella notte di luna piena del 10 agosto l’itinerario sonoro farà ancora tappa in Trentino. Ad Ala, sul balcone verde di Malga Cornafessa, il gruppo dei Ta-ma-trio proporrà un magico incontro di voci e suoni.

L’ultimo appuntamento del 15 agosto sarà dedicato a Il Cammino dell’acqua: trekking musicale tra Giazza e la Val Fraselle.

Alessandro Anderloni narrerà fiabe e tradizioni legate all’acqua.

Con lui, due strumenti e due voci: Simona Colonna, violoncellista e cantante, a proporre i suoi singolari racconti ispirati alla tradizione musicale piemontese nel primo concerto mattutino a Malga Fraselle di Sopra; Paola Zannoni e Giuliana Bergamaschi con un affresco di canzoni cantautoriali italiane ispirate all’acqua nel concerto al tramonto, in una radura della foresta di Giazza.

A ciascun evento è abbinata un’escursione del Camminaparco.

Info: www.in-lessinia.it

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P antheon

Cambia nome Voci e Luci in Lessinia

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VINCENZO ZITELLO Rifugio Campogrosso - Recoaro Terme (VI) Sabato 19 luglio 2014 - Ore 15:00 In caso di maltempo il concerto si terrà alle ore 15:00 nel Centro Polifunzionale Gino Soldà di Campogrosso.

Ingresso libero.

Escursione Camminaparco Tra il Carega e il Monte Pasubio.

Ritrovo: Pian delle Fugazze, ore 9:30 Durata: cinque ore Info: Ass. Guide della Lessinia tel. 339 8651154

Programma Completo MARYAM AKHONDY “BANU” Cóvolo di Camposilvano Velo Veronese (VR) Domenica 6 luglio 2014 - ore 18:00 In caso di maltempo il concerto si terrà alle 18:00 nel Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova.

Ingresso € 10.

Escursione Camminaparco Dalla Valle delle Sfingi al Cóvolo di Camposilvano.

Ritrovo: Chiesetta di Camposilvano, ore 14:00. Durata: tre ore Info: Associazione Verdi Intenti tel. 346 6744011

Durante il periodo estivo

BORIS SAVOLDELLI Bosco de La Regina - Sega di Ala (TN) Domenica 20 luglio 2014 - Ore 15:00 In caso di maltempo il concerto si terrà alle ore 16:00 nel Teatro Comunale di Ala. Ingresso libero.

Escursione Camminaparco Le malghe trentine della Lessinia.

Ritrovo: parco giochi di Sega di Ala, ore 9:30 Durata: cinque ore Info: Associazione C.T.G. Lessinia tel. 329 4232157 ALÌ’NGHIASTRE Villa della Torre - Fumane (VR) Sabato 26 luglio 2014 - ore 21:15 In caso di maltempo il concerto si terrà alle ore 21:15 nel Centro Appassimento Terre di Fumane.

Ingresso € 10.

Visita guidata a Villa della Torre Prima e dopo il concerto (alle ore 19:30 e alle ore 22:30).

Ingresso € 10 (escluso il biglietto del concerto). Prenotazioni presso l’Ufficio IAT Valpolicella, tel. + 39 045 7701920 info@valpolicellaweb.it

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QUINTORIGO Malga Podestaria Bosco Chiesanuova (VR) Domenica 27 luglio 2014 - ore 15:00 In caso di maltempo il concerto si terrà alle ore 16:00 nel Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova. Ingresso libero.

Escursione Camminaparco Tra le malghe e le trincee della Grande Guerra.

Ritrovo: Bocca di Selva, ore 10:00 Durata: cinque ore Info: Ass. Guide della Lessinia tel. 339 8651154.

TA-MA TRIO Malga Cornafessa - Ala (TN) Domenica 10 agosto 2014 - Ore 21:00 (luna piena) In caso di maltempo il concerto si terrà alle ore 21:00 nel Teatro Comunale di Ala. Ingresso libero.

Escursione Camminaparco Luna piena tra le malghe trentine.

Ritrovo: parco giochi di Sega di Ala, ore 15:30. Durata: quattro ore Info: Associazione Verdi Intenti tel. 346 6744011 IL CAMMINO DELL’ACQUA Giazza, Val Fraselle Venerdì 15 agosto 2014 dalle ore 7:00 alle ore 18:00 In caso di maltempo lo spettacolo si terrà sabato 16 agosto 2014 con gli stessi orari.

Ingresso libero.

Escursione Camminaparco Le magie della Foresta di Giazza.

Ritrovo: Giazza, ore 7:00 Durata: dodici ore Info: Associazione C.T.G. Lessinia, tel. 347 5045150.

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EVENTO La rassegna cinematografica della montagna

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Vent’anni di Film Festival della Lessinia Anniversario importante per la rassegna cinematografica internazionale in programma a Bosco Chiesanuova dal 23 al 31 agosto. Sul grande schermo del Teatro Vittoria oltre settanta film, provenienti da più di trenta Paesi di tutti i continenti, oltre a eventi e incontri culturali.

di Marta Bicego

I

l Film Festival della Lessinia festeggia quest’anno i suoi vent’anni. Traguardo ragguardevole per un appuntamento nato come rassegna di video amatoriali sulla Lessinia che nel tempo si è ampliato e imposto, con la direzione artistica di Alessandro Anderloni, come uno dei più importanti festival cinematografici al mondo dedicati alla montagna e alle terre lontane.

La ventesima edizione vedrà un programma mai così ampio: oltre settanta film provenienti da più di trenta Paesi di tutti i continenti, selezionati tra le 304 opere giunte alla commissione di selezione del Festival. Australia, Corea del Sud, India, Sud Africa, Perù, Iran e Azerbaigian sono soltanto alcuni dei Paesi a rappresentare l’edizione 2014 della kermesse dal respiro ormai internazionale che si terrà sul grande schermo del Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova dal 23 al 31 agosto, con proiezioni dalle 11:00 del mattino fino alle 23:00 ed eventi collaterali nella Piazza del Festival.

Oltre alle sezioni “Concorso” e fuori concorso “Altre Montagne”, si preannuncia particolarmente ricco anche il programma della sezione “FFDL +” dedicata ai bambini e ai ragazzi, con una programmazione di film di animazione e cortometraggi quasi tutti presentati a Bosco Chiesanuova in anteprima italiana. La retrospettiva “Lessinia 20” proporrà invece il meglio dei primi due decenni di Festival con proiezioni a scandire il cammino di ognuna delle edizioni che si sono tenute sull’altopiano, dal 1995 al 2013.

Il programma completo del Film Festival 2014 sarà disponibile sul sito www. ffdl.it (oppure direttamente da questo codice QR) da venerdì 1 agosto.

Oltre alla giuria internazionale per l’assegnazione della Lessinia d’Oro e della Lessinia d’Argento, per scegliere i vincitori dei premi speciali lavoreranno una giuria speciale di detenuti del Carcere di Verona e una giuria di studenti delle scuole di cinema europee.

La Piazza del Festival, con la Libreria della Montagna e l’Osteria del Festival, sarà il tradizionale luogo d’incontro per il pubblico del Film Festival con la novità dei “Caffè con il regista”, ogni giorno alle 14:00, e concerti di musica dal vivo che esploreranno sonorità cubane,

messicane e senegalesi.

La rassegna è organizzata dall’associazione Film Festival della Lessinia. Main sponsor Cantina Bertani e Cassa Rurale Bassa Vallagarina.

La manifestazione gode del sostegno del Comune di Bosco Chiesanuova, Comunità Montana della Lessinia, Provincia di Verona, Regione Veneto, Camera di Commercio di Verona e Fondazione Cariverona.

Il programma completo del Film Festival della Lessinia sarà disponibile sul sito ufficiale a partire dal 1 agosto (vedi box con codice QR).

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EVENTO Anniversario speciale

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P antheon lug-ago 2014

La Festa Grande Santa Viola spegne le prime 40 candeline Un evento, legato alla chiesetta di Santa Viola, che negli anni ha consolidato il senso di appartenenza al proprio paese di una popolazione (644 abitanti al 31 dicembre 2013), per secoli vissuta in una specie di «isolamento». Agli organizzatori e alla miriade di volontari della Festa Grande di Santa Viola in questi 40 anni, vanno i ringraziamenti e i complimenti!

«A

ll’ombra della Festa Grande di Santa Viola è cresciuta più di una generazione», ha scritto Ezio Peraro, organizzatore della prima edizione (1974) di un evento diventato l’emblema di Azzago. L’occasione fu l’inaugurazione della chiesetta di Santa Viola dopo il restauro. La piccola chiesa fu costruita nel 1945-1946, con l’appoggio del parroco don Amedeo Tirapelle, dagli abitanti di Azzago, i quali non avevano mai accettato fosse stata abbattuta per lasciare il posto al Forte di Santa Viola.

Promotore fu il Gruppo Alpini guidato dall’indimenticabile “Pighi” alias Adelino Antonelli, che dettò una sola condizione: «la banda musicale di Grezzana» per dare solennità all’evento e, forse, per coinvolgere i «privilegiati» grezzanesi. Già negli anni la Festa Grande di S.Viola ha avuto un ruolo decisivo nel far uscire questa comunità dall'isolamento accumulato nei secoli, nel smentire la nomea di «Mati da Sago» (titolo del libro di Ezio Bonomi, ndr) e nel dimostrare che «in ogni comunità c'è un genius locis che ispira umori, sapori e saperi, coscienza di sé e

di Alessandra Scolari

degli altri», come scrisse il geografo Eugenio Turri.

«Era tutto da inventare, ma la fantasia non scarseggiava» sottolinea Peraro, all’epoca studente universitario, oggi dirigente dell’ambasciata a Bucarest. Scelse il “Pian dei Arfui”, il “desolato” prato allora ancora legato al ricordo della tromba d’aria che nel 1948 aveva stroncato la vita a due giovani azzaghesi. La scelta (accettata dopo varie trattative dai promotori) risultò indovinata, anzi determinante alla buona riuscita della prima e delle successive 40 edizioni della kermesse.

La Festa Grande di S.Viola, negli anni successivi, organizzata dal Comitato festeggiamenti (diventato ora Comitato per la promozione di Azzago, ndr), è frutto dell’impegno, del lavoro e dell’entusiasmo di una miriade di volontari (150/160 ogni anno). Tra le loro motivazioni, quella di realizzare opere ed attività a favore del paese.

Ne citiamo alcune. La sistemazione della chiesa (la bussola e il restauro delle decorazioni), del piccolo teatro, della scalinata, la ristrutturazione della casa parrocchiale adibita a sede delle associazioni, la realizza-

zione del parco giochi, della piastra polifunzionale ed altre. Tra le iniziative: la gara automobilistica (Romagnano-Azzago), le corse ciclistiche, il Grest, il Carnevale, il gruppo anziani, Santa Lucia e molto altro: tanti, negli anni, anche i contributi alle Associazioni di volontariato.

Per tutte ricordiamo la festa InSuperAbile, che dal 2003 porta a Santa Viola le persone più fragili (in media 600 persone), diventata uno degli eventi della festa più seguito da tutti i giovani.

Tra i cantanti di fama internazionale sul grande palco di Santa Viola ricordiamo Enrico Ruggeri, Anna Oxa, Ron e i Nomadi, i deejay Fargetta e Albertino, senza voler sottovalutare i tantissimi altri.

Per il futuro? «Il nostro intento è andare avanti, superando le inevitabili difficoltà, certi di poter contare sull’apporto degli abitanti di Azzago.

La Festa Grande di S. Viola continuerà a rafforzare le relazioni e l’amicizia tra noi: un’immagine conosciuta dai nostri visitatori, i quali potranno trascorrere tante altre giornate di svago in nostra compagnia e in uno spazio fantastico», ha detto il neo presidente Sergio Birtele.

PROGRAMMA

FESTA GRANDE

SANTA VIOLA 2014

Sabato 09 agosto - Giornata dell’alpino

Venerdi 15 agosto

ore 18.00 Ammassamento e sfilata verso la chiesetta con la banda cittadina di Grezzana ore 21.45 Inaugurazione della 40esima edizione con discorso del Presidente e Spettacolo Pirotecnico d’apertura ore 22.00 Discoteca anni ‘80-’90 con Radio Studio Più Marzadro in Tour

ore 17.30 Assalto al palo della Cuccagna ore 22.00 Live Concert Rumatera

Domenica 10 agosto – festa del bambino ore 17.00 Cartoon baby party: mascotte di Peppa Pig, Shrek, Topolino e Minnie, bolle di sapone, trucca bimbi e sculture con i palloncini, zucchero filato. ore 22.00 Radio Birikina Bella e Monella “Ieri, oggi e sempre”

Lunedi 11 agosto – festa delle casalinghe ore 17.00 Giochi a sorpresa per casalinghe ore 22.00 Zelda Staff – discoteca giovani

Martedi 12 agosto – festa del contadino ore 15.00 Sfilata dei trattori dal paese a Santa Viola ore 17.00 Rinfresco per contadini ore 20.30 Danza e moda X-Plode ore 22.00 Dj Yano, afro sotto le stelle

Mercoledi 13 agosto ore 22.00 Radio Company – Fortyssimi in tour 2014

ore 22.00 Daniele Baldelli Cosmic

ore 10.30 Accoglienza ospiti ore 11.00 Santa Messa con il Vescovo Mons. Zenti, animata dal Coro Improvviso di Azzago ore 12.30 Pranzo per gli ospiti pomeriggio con sostanzioso intrattenimento: - ass. Garibaldini, gruppo con cavalli - ass. San Michele, gruppo con cani - ass. Amici di Tobia, gruppo con asini - Jacopo Golin, vincitore dell’edizione 2013 dello Zecchino d’Oro - Beatrice Coltella, finalista dell’edizione 2011 della trasmissione televisiva Ti lascio una canzone - Luna Blu, è qui la festa!

Fratelli De Vecchi, nostri collaboratori, famosi dj locali. ore 21.00 Kyra’s Band ore 23.00 Radio 105 in collaborazione con Crystal De Sade e ragazze immagine Go&Fun

Domenica 17 agosto Ore 16.00 Ape Proto Evolution ore 22.00 Diapason Band - concerto tributo a Vasco Rossi

Lunedi 18 agosto ore 21.00 Orchestra Spettacolo “Selena Valle” ore 23.30 Grandioso spettacolo Piromusicale Il programma potrebbe essere soggetto a lievi variazioni in termini di orari.

info@santaviola.com - www.santaviola.com

© Infoval Srl.

Giovedi 14 agosto

Sabato 16 agosto - Giornata In-super-abile

PERSONAGGI Il fenomeno Scottecs viene da Montorio

Tutto tutto Sio

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P antheon lug-ago 2014

Dopo una lunga permanenza in Giappone, un emozionante viaggio su due ruote nel Paese del Sol Levante e un successo che si misura con cifre da capogiro, abbiamo rivisto Simone Albrigi, meglio noto come Sio, il giovane fumettista-Youtuber-cane magico (ebbene sì) originario di Montorio. Ecco qui la nostra inedita raccolta di “Tutto tutto Sio”. di Giulia Zampieri

Simone Albrigi (SIO)

C

onoscere, in carne e ossa e in figura intera, uno dei mezzibusti più popolari e seguiti su Youtube può rivelarsi un’esperienza sorprendente. La sopresa poi non può che moltiplicarsi se al nome di Simone Albrigi risponde la voce di Nonno Laser, e della Signora Mariangiongiangela e pure di quel rispettabilissimo ciarlatano che è il Dr. Culocane. Tutte creature di un’unica

penna e coinquilini di Scottecs, canale Youtube aperto nel 2012 da Sio, fumettista di Montorio, e oramai da anni nostro personale spacciatore di nonsense e di video ad alto tasso di demenzialità. Nostro. O meglio, della nostra redazione e di altri 460 mila follower.

Dagli anni delle prime vignette disegnate per Pantheon i numeri sono cresciuti a dismisura, e con essi la popolarità, la passione e la dedizione di questo ragazzo veronese con il pallino per l’Oriente e il senso dell’umorismo.

L’abbiamo incontrato, proprio per chi sta dall’altra parte dello schermo e magari si sarà chiesto: “Ma come sarà Sio nella vita vera, nella realtà a schermo intero?”. La risposta, come è sempre il caso quando si conoscono le persone oltre i personaggi, non è affatto scontata.

«Dopo due anni dal mio primo video, sono ancora incredulo» ci confessa Sio, «per non dire imbarazzato, soprattutto quando mi

capita di essere riconosciuto per strada. È in quel momento che devo davvero fare i conti con questo fenomeno. A chi mi chiede poi quale sia il segreto del mio successo...boh! Di sicuro posso dire di aver colmato un vuoto: mancava in Italia un canale come il mio, a differenza invece dell’estero dove ci sono personaggi come TomSka, uno dei canali che seguo di più.

Così mi è venuta l’idea di aprire un mio canale, e da lì sono nati “A Panda piace”, la serie di “Fiabe brevi che finiscono malissimo”, le canzoni tradotte con Google Translate, e tutto il resto che c’è e che ci sarà».

La prima vignetta ritrae così Sio: un giovane ragazzo, con tanti capelli e altrettanta umiltà, che a bordo della sua bicicletta è arrivato lontano, di sicuro grazie alle proprie forze e alle proprie eccezionali capacità, ma anche grazie al sostegno di tantissime persone.

«Finché sono dietro lo schermo del mio computer» ci confida ancora

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Sio «alla fine il mio successo è solo un numero, che se anche fosse un decimo di quello che è adesso, mi andrebbe benissimo! Con questo non voglio sembrare irriconoscente: semplicemente, faccio e continuerò a fare video, vignette e le mie solite “cavolate” perché mi piace farle, non penso di certo ai numeri che raggiungerò, ma faccio quello che mi appassiona, che mi fa stare bene e che mi rende felice!».

«Il disegno è sempre stata una mia passione, fin da quando ero piccolo: mia mamma mi ha messo in mano un Topolino ed è così che sono diventato fumettista! Se mi avesse preso un romanzo di Dostoevskij non sarei Sio probabilmente (ride, ndr). E dire che non sono nemmeno bravo a disegnare, questo è evidente! Ma tra la musica, mia altra grande passione per cui sono sicuramente più portato, e il disegno ho scelto, inspiegabilmente, quest’ultimo. Perché credo che, certo, serva una dose di predisposizione e DNA, ma anche tanta dedizione, passione e lavoro». Vignetta numero due: un giovane Sio, sempre capelluto, che sui banchi del liceo scientifico stampa, al costo di un Euro,

Il fenomeno Scottecs viene da Montorio

un fumetto che rivende allo stesso prezzo. Qualche anno dopo, lo stesso sguardo, vivace e appassionato, ma un contratto con una casa editrice e un lavoro a tempo pieno da fumettista, varie raccolte di fumetti all’attivo e ancora più progetti in cantiere, tra cui un CD di inediti, una serie di cartoni animati vera e propria e un gioco di carte con i disegni di Scottecs.

«Ora più che mai mi sento il ragazzo più felice al mondo: ho la possibilità di vivere solo dei miei sogni. E in più il mio lavoro sta tutto in uno zaino: sono appena tornato da un fantastico viaggio in bici in Giappone con il mio caro amico Nic. Se non fosse stato per la rete, per Internet, non avremmo trovato i nostri sponsor e questa avventura non sarebbe stata possibile. Quindi, se si ha un sogno, una passione che ci scorre dentro, non serve altro che dedicarcisi. Gli strumenti che abbiamo sono illimitati, sta a noi fare il resto».

I consigli di

Sio

Ecco 5 (mai più di 7, questa è la regola!) nomi a cui dare un'occhiata: ◦ Calvin & Hobbes, dal fumettista Bill Watteston ◦ ASDF Movie, da cercare su Youtube ◦ Ratman, fumetto nato dall'immaginazione di Leo Ortolani ◦ La Dinastia dei Paperi, fumetto ideato da Don Rosa ◦ Silvia Ziche, fumettista Disney, e tutti i suoi lavori

EDITORIA Un vero libro noir per Verona

Nero Veronese,

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viaggio tra i misteri della città

Si tratta di una raccolta di saggi che ripercorrono quindici vicende noir ambientate nella forse non così tranquilla città di Verona. Tante storie che aprono gli occhi del lettore davanti a fattacci eclatanti, suicidi sospetti o scomparse intrise di malinconia. Una Verona a tinte noir tutta da (ri)scoprire. di Chiara Boni

H

anno scavato nei polverosi archivi di Stato, si sono persi tra le carte dell’Anagrafe e tra quelle dei casellari parrocchiali, tra le copie ingiallite di quando il giornale della città si chiamava ancora solo “Arena”, senza l’articolo, si sono persino messi a vagare tra le lapidi dei cimiteri di tutta la provincia, cercando tracce di verità dimenticate.

Così Nicola Ruffo e Chiara Begnini hanno riportato alla luce i fatti più oscuri della storia veronese nel loro volume Nero Veronese. Quindici casi di cronaca nera tra Ottocento e Novecento, pubblicato dalla casa editrice Delmiglio nella

collana Urbs Picta dedicata a Verona e alla veronesità.

L’omicidio di Isolina Canuti, già reso celebre dal romanzo di Dacia Maraini, il suicidio di Siro Zuliani e i suoi retroscena ancora misteriosi, l’efferato assassinio di Guglielmina Strapparava trovano posto accanto ad altri crimini meno noti, come il tentativo di avvelenamento di un parroco a Villafranca, o la scomparsa di Caterina Cavallari, precipitata da una rupe presso la Chiusa di Ceraino, chissà per quale motivo, che tanto colpì il poeta Aleardo Aleardi da dedicarle un componimento. E poi la storia di coraggio di Rita Rosani, quella che sconvolse il paese intero, il delitto

del maso di Quinzano, e quella di Carlotta Aschieri, “venticinquenne e incinta, trucidata dagli austriaci”, come ci ricorda anche la lapide a lei dedicata. E come non citare poi la sfortunata sorte della famiglia Salgari?

Sono quindici in tutto i misfatti da loro narrati e analizzati con dovizia di particolari. Recita l’introduzione curata dagli autori: «Per ogni balcone ornato di fiori e illuminato dal sole, c’è un vicolo buio e abitato dai topi. Ogni città ha i suoi angoli oscuri, cela anfratti sottratti alla vista dei passanti dove si annidano il male o la colpa. Verona non fa eccezione. Nella patria di Romeo e Giulietta esistono viottoli, contra-

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Un vero libro noir per Verona

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de, anse del fiume che furono teatro di ben altri accadimenti».

Insomma, è questo un modo certamente nuovo di guardare alla città e di scoprirne perfino un volto prima insospettabile, visto attraverso il filtro oscuro del lato più spaventoso della mente umana.

«Il progetto» spiega Ruffo, ideatore del volume «ha preso vita qualche anno fa, mentre mi occupavo di casi misteriosi, alcuni di tipo delit-

tuoso, rimasti insoluti. Da sempre mi affascina il genere noir e tra il 2006 e il 2011, presso l’Università del Tempo Libero di Negrar, ho tenuto dei seminari di Indagini del Mistero che hanno avuto molto successo. Da quelle esperienze è venuta l’idea di focalizzare l’attenzione sulla Storia di Verona e della sua provincia».

Il lavoro dei due autori, frutto di mesi di indagini sul campo e di

paziente documentazione storica, fornisce quindi un percorso tra cupe vicende, morti sospette, crimini irrisolti di una Verona di altri tempi, come scrive a tal proposito Guariente Guarienti nella prefazione al libro: «le ricerche fatte da Chiara Begnini e Nicola Ruffo portano alla nostra conoscenza fatti ai più sconosciuti, alcuni di rilievo da cronaca locale ma altri di notevole interesse anche storico».

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Destinazione

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India

Aumenta di anno in anno l’interesse del turismo “occidentale” verso la misteriosa India. L’ex colonia britannica affascina per la sua cultura, la culla delle religioni, le tradizioni e soprattutto per l’enorme bagaglio di aneddoti che si celano dietro all’intero Paese. In queste poche righe proviamo a raccontarvene uno spicchio.

Q

uando gli indiani si mettono a ciondolare la testa lo fanno solo per affermare, mai per negare. Per cultura, così almeno si dice, preferiscono darle le possibilità anziché rifiutarle. E in un Paese che è la settima nazione al mondo per estensione e che raccoglie ben 179 lingue parlate oltre all’hindi, non c’è da stupirsi che si prediliga l’apertura dei “sì” rispetto alla fredda chiusura dei “no”.

Questa disponibilità si legge per intero anche nella varietà dei paesaggi che disegnano l’India di oggi come quella di ieri. C’è la natura pura della Valle dei Fiori in Kashmir, ci sono le architetture sublimi dei palazzi dei passati Maharaja nello stato del Rajasthan, c’è la spiritualità densa e insistita

Taj Mahal al tramonto

dei templi sparsi nei deserti come nelle città. Ma c’è anche la cultura antica che prende le forme delle pratiche dell’Ayurveda, il complesso sistema di medicina e guarigione indiana, originario dello stato del Kerala. E poi ci sono le spiagge meravigliose di Goa, quelle incredibili con la sabbia nera dell’Orissa e le trasparenze straordinarie che offrono, esclusive, le isole Andamane. Ma la varietà non si percepisce solo nei paesaggi, ma anche nei territori più intimi, quelli delle devozioni.

Un pantheon di due milioni di dei, eppure, gli indiani riescono ad adorarli tutti, a fare, con il medesimo personale trasporto, la puja (rito sacro nell’induismo, ndr) a tutti. “Si sono inventati più paradisi e inferni qui, che nel resto del mondo” scri-

di Miryam Scandola veva il giornalista Henry Mencken.

Non per niente, il subcontinente è stato ventre fecondo di quattro delle religioni più antiche del mondo, tra la spiritualità del primo Buddismo e del grande Induismo e le ricchezze del Giainismo e del Sikhismo, oltre che accogliente dimora per l’Islam, il Cristianesimo e l’Ebraismo. Segni di questa religiosità amalgamata ad una spiritualità, tanto invidiata dal nostro Occidente, sono ovunque. Nei templi perfetti e sempre diversi, decorati da mille mani, che si presentano grandi, quasi intagliati dalla filigrana del tempo come il tempio giainista di Ranakpur, nel Rajasthan meridionale, capolavoro di intarsi delicati del quattordicesimo secolo. Ma anche i 27 petali in marmo che costituiscono il maestoso Tem-

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Alla scoperta del Paese asiatico

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Vista delle spiagge di Goa

Interno di un Tempio Il Tempio del Loto di New Delhi

smeraldo delle foreste e la fascinosa particolarità dei tessuti, stampati con la tecnica precisa, tutta indiana, del Batik.

Per evitare confusioni abbiamo chiesto proprio ad Aman, che l’India la ama tanto e non solo perché ci è nato, di disegnarci un percorso, di dirci insomma come iniziare. Con un sorriso, ci ha spiegato come dovrebbe essere la prima volta nel paese indiano, per conoscerla un poco ma non troppo, per innamorarsene abbastanza da conservarne ancora il desiderio forte.

Il “triangolo d’oro” che forma i suoi angoli nelle città di Delhi, di Agra e di Jaipur. Ecco come si deve iniziare secondo Aman. Cominciare, insomma, con le contraddizioni e le grandezze della capitale di uno Stato che tiene insieme tanti stati. Esordire con lo stupore che ac-

compagna sempre lo spettacolo che è Taj Mahal, il mausoleo che rimane “una lacrima di marmo ferma sulla guancia del tempo”, per dirlo con le parole del poeta indiano Tagore. E poi, oltre al maestoso monumento che ad Agra conserva memoria dell’amore grande di un imperatore moghul per la moglie, continuare e preparare gli occhi alla poesia di Jaipur, la città rosa, e lasciarsi guidare, a dorso di un elefante, fino in cima alla collina dove riposa il Forte di Amer. Per poi finire, semplicemente, ascoltando il rumore del vento che si insinua nei fregi del Hawa Mahal e nei suoi disegni stretti che celano, un poco, le mille finestre dalle quali gli occhi delle fanciulle del re, del suo harem, potevano, non viste, guardare e, forse, invidiare la vita della gente normale.

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pio del Loto, a New Delhi, meritano uno sguardo di meraviglia. E come non citare le sculture erotiche che, scolpite sulle facciate di numerosi templi di Khajuraho, mostrano tutta la ricchezza della tradizione tantrica. Forse non si può che sorridere davanti al Tempio Deshnok, anche detto il tempio dei topi, al cui interno i piccoli roditori, trovano il loro domicilio e girovagano indisturbati, adorati come divinità.

Insomma, ci sono tante Indie e questo rende difficile anche solo il compito di elencarle. Il Workshop indiano, che si è tenuto il 30 maggio, organizzato da Aman Malhotra e dal team di Alpha Tours, presso il bellissimo Palazzo Rosso di Grezzana, ha cercato di spiegarle, raccontandole con le immagini.

E noi ci siamo persi, tra i ritratti colorati della Festa della Luce, lo

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SALUTE Un metodo efficace per il benessere

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Affidarsi alla

ginnastica posturale di Giorgia Castagna

Ci rivolgiamo al personal trainer posturale per guarire le diverse cause di una patologia: una schiena dolorante può essere causata tanto da un cattivo appoggio del piede quanto da una sbagliata masticazione. I disturbi più forti sono spesso provocati da una vita sedentaria sempre più prolungata e dalla conseguente assunzione di posizioni scorrette.

V

i è bastato probabilmente leggere queste poche righe per correggere la vostra posizione, vi siete raddrizzati, avete disteso le spalle e alzato il mento. Oggi più che mai, infatti, ci ritroviamo a combattere contro tremendi mal di schiena o forti cervicali causati, in parte o forse totalmente da una vita sedentaria sempre più prolungata e dalla conseguente assunzione di posizioni scorrette. Pigrizia e abitudini quotidiane poi, difficilmente si modificano e prevenire l’irrimediabile sembra impossibile.

Ma non è così e se il campanello d’allarme fino a ieri era il dolore scopriamo insieme come non sentirlo. Tre sono le “semplici” mosse che potrebbero rimettervi in sesto: riallineare, decomprimere e stabilizzare. È proprio su questi passaggi che Marika Cobianchi, personal trainer posturale interviene, in via preventiva e curativa, sui suoi pazienti dando loro benefici fisici ed emotivi. L’abbiamo incontrata e con qualche domanda abbiamo cercato di capire qualcosa di più sulla ginnastica posturale e sull’importanza del praticarla.

Cosa s’intende quando si dice: “avere una postura corretta”?

La postura corretta è identificata come l’allineamento ideale del corpo, che deve essere mantenuto sia durante le posizioni statiche che in quelle dinamiche. Tale allineamento garantisce la funzionalità articolare, ossia la capacità di svolgere agevolmente, e senza dolore, le funzioni di un'articolazione, che sono principalmente due: mantenere la posizione anatomica e fisiologica corretta e muover-

si attraverso raggi di movimento completi. Il campanello d'allarme è il dolore. Per fare un esempio pratico: correre o praticare sport cardiovascolari come aerobica, step o altro avendo un evidente problema di "piede valgo" porterà con l'andare del tempo a soffrire di patologie che interesseranno anche l'articolazione del ginocchio, dell'anca e la schiena.

Cosa può provocare una prolungata alterazione della postura? È un dato di fatto che le maggiori cause che influiscono su una postura scorretta sono da ricercarsi nell'abitudine ad atteggiamenti sbagliati che si adottano nella quotidianità. Stare troppo seduti, stare troppo in piedi, sollevare carichi nel modo scorretto e a questo si aggiunge il fattore sovrappeso e la sfera emotiva.

Come interviene quindi un professionista?

Primo obiettivo di un bravo personal trainer posturale è quello di ricercare le cause dello squilibrio che, in alcuni casi non sono risolvibili con la sola ginnastica. Per-

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Un metodo efficace per il benessere

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“Se la ginnastica posturale fosse proposta nelle scuole elementari risparmierebbe molte patologie ai nostri futuri adulti” Marika Cobianchi

sonalmente, subito dopo la prima seduta capisco se è preferibile indirizzare il paziente verso altre figure strettamente legate a problemi posturali quali: l'osteopata, il fisioterapista, l'ortopedico, ma anche il podologo e il dentista. Le cause della patologia sono, infatti, molteplici e non sempre sono da ricercare nella zona dolorante.

Per fare un esempio, una schiena dolorante può essere causata tanto da un cattivo appoggio del piede quanto da una sbagliata masticazione, per non parlare poi dei disturbi che spesso provoca la sfera emotiva.

Quali obiettivi si pone la ginnastica posturale e a chi viene consigliata?

Con la ginnastica posturale ci si prefigge l'obiettivo di migliorare l'elasticità muscolare, mantenere la mobilità articolare, riequilibrare le curve fisiologiche della colonna vertebrale e il cingolo scapolo omerale e pelvico, migliorare la percezione corporea ed elimina-

re la tensione emotiva. In virtù di ciò la ginnastica posturale è consigliata davvero a tutti. Se fosse proposta nelle scuole elementari, sono certa risparmierebbe ai nostri futuri adulti la maggior parte delle patologie a cui tutti, nessuno escluso, andiamo incontro.

Gli esercizi imparati in sala si possono ripetere anche da soli a casa?

Bisogna assolutamente ripeterli, anzi deve diventare un'abitudine quotidiana.

Una volta raggiunto l'obiettivo di riallineare il corpo è indispensabile procedere con degli esercizi di "mantenimento" che impediscano al corpo di riadattarsi e regredire alla postura scorretta.

Quante sedute servono per reimpostare una corretta postura?

Generalmente, per risolvere un problema non strutturato sono sufficienti quattro o cinque sedute. Naturalmente poi si valuta caso e caso.

Ha qualche consiglio da suggerire?

Ai genitori chiedo di prestare molta attenzione alla postura dei propri figli: non è difficile accorgersi di qualche squilibrio, basta "osservarli". Agire preventivamente significa risparmiare loro futuri dolori fisici ed emotivi.

Abituatevi poi a respirare bene, è sicuramente un primo passo di auto-prevenzione. Cerchiamo quindi di guardarci con gli occhi del Piccolo Principe per il quale: l'essenziale è invisibile agli occhi.

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Speciale Estate

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PROGRAMMA Alta Valpantena, territorio che non ti aspetti

Baito di Pontara

prossimo al restauro di Francesca Merli

Per il secondo numero dello Speciale Estate di Pantheon, andiamo insieme alla scoperta del Baito di Pontara, uno dei molti baiti presenti sul territorio della Lessinia a non aver ancora beneficiato di un recupero effettivo. Ma il progetto di recupero c’è, come pure i finanziamenti, insieme alla voglia di non dimenticare quei piccoli pezzi di storia che ci appartengono.

N

on è la prima volta che ci siamo occupati di raccontare quanti siano i beni pubblici che sono portatori di un valore storico, ai quali è stato dato troppo poco risalto rispetto a quello che meriterebbero.

La Lessinia, così come la città, conserva numerose bellezze architettoniche, oltre che paesaggistiche.

Tra i forti, ampiamente trattati all’interno dello Speciale Estate di Pantheon dello scorso anno, le “giassare” e i baiti, sono ancora molte le storie da raccontare.

Una di queste, senza dubbio interessante, è quella dei baiti. Con il termine “baito”, ci si riferisce a quel tipo di edificio che un tempo veniva utilizzato per la raccolta del latte. Si sa, in passato il senso di comunità e condivisione era sentito in maniera molto più forte rispetto a oggi, soprattutto tra le contrade di montagna. Il baito rappresentava una sorta di “deposito” del latte, un modo per “raggruppare” il

latte proveniente dalle stalle delle contrade vicine, per poi produrre il formaggio. La struttura originaria prevedeva due locali: quello denominato “logo del fogo”, dove veniva preparato il formaggio riscaldandolo nelle “caldére” poste sul focolare, e il “logo del late” che serviva come deposito del latte nelle “mastéle” per far affiorare la panna.

Un perfetto sistema di produzione propria, ma anche collettiva.

Uno dei tanti baiti sparsi sul territorio della Lessinia dove avveniva tutto questo, è il Baito di Pontara, che si trova in prossimità del bivio per Roverè sulla strada provinciale di Cerro Veronese. Pochi lo conoscono e passa pressoché inosservato agli occhi dei passanti, dal momento che è nascosto da una fitta e incolta vegetazione che ne oscura la facciata. Per chi proviene da Verona ed è diretto a Bosco Chiesanuova è ancora più difficile notarlo, dal momento che si trova sul lato sinistro della strada,

Durata (a piedi): 3 ore e 45 minuti In bicicletta (consigliata MTB e buon allenamento): 2 ore e 25 minuti Partenza: Cerro, P.zza Don Angelo Vinco (chiesa) Arrivo: Cerro, P.zza Don Angelo Vinco (chiesa) Distanza: 17km, di cui 6,6km di salita Difficoltà: media Subito dopo la piazza, tenete la destra in Via Bertin per godere di un bellissimo paesaggio sulle colline ad est di Cerro. Scendete poi sulla strada principale e imboccate la strada per Roverè, svoltando immediatamente a gomito verso destra per fare tappa alla giassara Carcereri. Tornate poi sulla SP6 per qualche centinaia di metri prima di svoltare a sinistra in via Gonzi, in direzione di Prati. Proprio in corrispondenza del bivio (qualche metro sopra) potrete invece fare visita al Baito di Pontara, di cui avete letto in queste pagine. Ripreso l’itinerario scendete sino a Prati e una volta arrivati al bivio per Arzerè, seguite per Corrubio. Questa parte è estremamente panoramica. Scendete lungo la strada fino a Corrubio e poi oltre entrando nel bosco e arrivando sino a Lugo di Grezzana. Tappa alla chiesa di Lugo e piccola discesa lungo la provinciale fino alla ditta Alberti Lamiere.

Qui, a fianco dell’azienda, svolta a sinistra in salita lungo il Vajo della Pernisa.

Percorrendo questo stretto vajo, in cui potrete soffermarvi ad ammirare anche un piccolo laghetto artificiale con cascata, tornerete in quota da sotto Cerro, godendo di uno bellissimo scenario del paese dal basso. Una volta ritornati sulla SP6, sarà facile ritornare alla piazza della chiesa per terminare il giro da dove lo avete iniziato.

poco prima di un grande spiazzo sterrato. Situato a pochi metri di distanza dall’ex caseificio di Cerro noto come “Plav”, su cui si è a lungo dibattuto e che si trova attualmente in uno stato di degrado, il Baito di Pontara è stato acquisito dal comune di Cerro nel febbraio 2011. Oggi, dopo numerose sollecitazioni provenienti da più parti, in particolar modo dall’associazione Agorà, che tramite il suo periodico

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di informazione e approfondimento culturale si occupa di dare spazio e importanza al recupero di reperti storici abbandonati al loro destino, si è sbloccata una situazione che da anni versa in una condizione di stallo. Il progetto per il recupero tanto auspicato, affidato alla Comunità montana della Lessinia, è attualmente inserito in un bando di gara, e ha ricevuto i finanziamenti necessari dal GAL, il Gruppo di Azione Locale della Lessinia. Secondo le previsioni, entro la fine dell’anno i lavori saranno completati, e in un secondo momento si potrà ragionare su una sua destinazione d’uso.

Le idee di certo non mancano, e c’è l’intenzione da più parti di rendere il baito fruibile da un punto di vista sia turistico che museale.

Speciale Estate

Anche una tesi sul Baito Il Baito di Pontara ha ricevuto le attenzioni anche di una tesi di fine corso, nell’ottobre 2012, presentata dalla studentessa Nadia Doardo all’Istituto “Paolo Brenzoni” di Sant’Ambrogio di Valpolicella per il corso di Tecnico Collaboratore e Restauratore di Beni Culturali. All’interno del lavoro, titolato “Studio, analisi e progettazione per l’intervento di restauro conservativo del Baito denominato “Del Pontara” hanno trovato spazio numerose planimetrie e documenti che ripercorrono la storia del Baito e ne prefigurano un recupero strutturale che ne conservi la specificità architettonica.

Alla scoperta del territorio di Cerro Il nuovo Gruppo Escursionismo Lessinia, in collaborazione con la Polisportiva di Cerro, ha realizzato una cartina sentieristica della zona di Cerro Veronese, oggi disponibile in tutte le edicole e in numerosi punti della provincia di Verona. In vendita a 5€, con il ricavato il Gruppo punta a proseguire quest’opera di pulizia dei sentieri per rendere possibile la scoperta e la salvaguardia del territorio. Info: 3318978498 – gruppoescursionismolessinia@yahoo.it).

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M U S I C A A Verona il nuovo album di Mango

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L’amore

è invisibile Tre pezzi inediti e undici brani rivisti in tutto e per tutto, sigillano un capolavoro musicale del cantautore italiano. A distanza di sei anni da «Acchiappanuvole», Mango ci racconta com’è nato il suo nuovo album ricco di forti emozioni, presentando il lavoro in esclusiva a Verona.

A

fine maggio più di un centinaio di persone ha accolto Giuseppe Mango, in occasione della presentazione del suo nuovo album L’amore è invisibile alla Feltrinelli di Verona.

“One” degli U2, “Get Back” dei Beatles e “Heroes” di David Bowie sono soltanto alcune delle canzoni che il musicista potentino, amato dai veronesi e innamorato della nostra città, ha arrangiato e reinterpretato nella sua nuova raccolta, dopo sei anni dall’uscita dell’ultimo disco.

Una voce formidabile, tre inediti di altissimo livello e undici pezzi già cantati in passato da mostri della musica italiana come Lucio Battisti e Fabrizio De André. Tutto questo è L’amore è invisibile.

Ma non parlategli di cover: «le mie non lo sono. Per cover si intende il

di Giovanni Melotti

rifacimento pari pari di un pezzo già cantato, dove differisce esclusivamente l’interprete. Le tracce del mio cd invece, sono state musicalmente riviste. Diciamo che sono andato a cercarne il cuore per poi farle mie, e in più di una è venuta a stravolgersi perfino l’emotività. Nino Buonocore, per esempio, dopo aver sentito la mia “Scrivimi” ha voluto congratularsi per come io abbia fatto fuoriuscire la speranza da un pezzo pensato in origine come malinconico».

In base a quali criteri ha scelto le tracce dell’album?

La scelta della scaletta è avvenuta in diversi momenti e in diverse modalità. Alcune mi rimandavano ad un ricordo particolare della mia vita, altre le ho incise dopo averle casualmente sentite in radio.

Ho fortemente voluto che ci fosse “Heroes” dopo aver pianto come un bambino nel sentirla mentre mi trovavo in una camera d’albergo. Il pezzo di De André invece, l’ho sognato. Ricordo che eravamo io e Fabrizio in un luogo non ben definito, forse un pub, a bere un bicchiere di vino e parlavamo di “Amore che vieni, amore che vai”. Quando mi svegliai lo dissi subito a mia moglie e andammo a cercare quel testo stupendo del 1966.

In che modo possono legarsi brani così lontani tra loro e generi musicali diversi?

Credo che il filo conduttore che lega queste canzoni sia l’emozione.

Io e Carlo De Bei (chitarrista, ndr) abbiamo voluto toccare prima le nostre di emozioni, così da arrivare a fare lo stesso con quelle degli ascoltatori. “Quanto t’ho amata” di Benigni abbiamo deciso di farla solo voce e chitarra. L’abbiamo cantata in sala registrazioni tutta d’un fiato. Finita l’ultima nota ha regnato il silenzio tra noi due, l’ho guardato e aveva gli occhi lucidi, ce ne siamo andati senza più guardarci, quanto è stato forte l’impatto emotivo che ha saputo trasmetterci quel pezzo. Un’altra volta ancora mi sono emozionato mentre cantavo “Heroes” a tal punto che il fonico mi disse: «Beppe, la rifacciamo?». «Assolutamente no» ho risposto. Ho voluto che quell’emozione rimanesse incisa per sempre.

Bisognerebbe insomma ascoltare

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A Verona il nuovo album di Mango

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il mio cd ad occhi chiusi, per riuscire a vedere, tramite l’immaginazione, che le quattordici canzoni hanno gli stessi identici “colori”.

Nel CD troviamo anche degli inediti…

“Ragazze delle canzoni” e “Fiore Bel Fiore”, scritte da un grande artista come Pasquale Panella, con il quale mi lega un’amicizia vera, sono qualcosa di straordinario a mio parere. Mentre nella prima, Pasquale ha voluto chiedersi che fine abbiano fatto le ragazze delle canzoni, nella seconda viene fuori tutto il suo lato poetico già dalle prime parole, in cui vi è questo fiore che viene spezzato per dar vita ad un nuovo amore: solo Panella può dar vita a testi di una tale sensibilità.

Non so in quale parte del mondo

si trovi ora il maestro, ma ovunque esso sia gli mando un saluto sincero e affettuoso.

E poi c’è “L’amore è invisibile”, il primo singolo che dà il nome all’album: perché proprio questo titolo?

Perché l’amore non è visibile. È come un’ombra, che si nasconde dentro ognuno di noi, ci appartiene. E allo stesso tempo, tutti noi apparteniamo a qualcuno grazie all’amore. Non si può mostrare l’amore che lega un uomo ad una donna piuttosto che un genitore ad un figlio. A tal proposito ho avuto di recente l’opportunità di duettare sul palco assieme a mia figlia, è stato qualcosa di meraviglioso, ha solo dodici anni ed è bravissima a cantare, la sua tenerezza mi ha ricordato che l’amore è invisibile.

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Dopo

PANTHEON UNDERGROUND Le Fragole e The Straight

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Un regalo d'estate Esattamente come Pantheon, che per questo 52mo numero si fa doppio e resterà con voi anche per il mese di agosto, anche la rubrica dedicata alle band emergenti si sdoppia con due interviste. Da una parte il gruppo riflessivo “Le Fragole”, dall'altra il rock potente dei “The Straight”.

Da Londra con furore The Straight, un gruppo “dritto” al successo. Tra rock britannico ed un mix di pop e soul si parte per un psichedelico viaggio che da Verona punta ad andare lontano.

di Marco Nicolis

P

rendi un sogno, imbraccia una chitarra, segui un idea, evolvila, amala e parti con la tua valigia in mano, pronto a riempirla di esperienze, avventura e quello che la vita ti dà. Così nascono i The Straight.

Nascono da lontano, dalle esperienze di Riccardo e Roberto, di professione rispettivamente chitarrista e bassista che, lungo i pub e i locali londinesi, hanno esportato quanto c’è di italiano nella loro musica, inseguendo un sogno che forse ora non è più così distante. È già, perché le strade di sua Maestà non sono state clementi con loro e con molti musicisti che si affacciano all’intricato mondo della musica. Ma tra alti e bassi, qualunque sia l’obiettivo, con impegno e costanza le strade per il successo saranno sempre aperte.

Strade distanti nel tempo ma non nello spazio in questo caso.

Rincasati, proprio qui, nella vec-

chia Italia, insieme a due nuovi componenti: Alessandro e Thomas, le cose hanno assunto una piega diversa.

Gusti musicali simili, la stessa pazienza e passione, l’alchimia giusta. Un pentolone ripieno del più classico del rock britannico, una giusta dose di Led Zeppelin, un pizzico di pop, qualche traccia di Pink Floyd e tanta fantasia. Mescolati questi incredibili ingredienti ed il primo album è pronto.

Un primo album per capire dove andare, per riconoscere cosa è possibile cambiare e cosa invece è necessario tenere.

Quando poi si presenta la possibilità, la più classica delle chan-

ce, il tempismo è tutto. Vittorie e ottimi risultati in festival e contest minori, poi il grande salto, l’Emergenza Festival. Da anni fucina di talenti, l’Emergenza ha incoronato i The Straight come miglior band del Triveneto, portandoli dritti in finale, il 5 luglio all’Anfiteatro “Le Cascine” di Firenze. Chi vince si prende tutto, il premio italiano e la possibilità di sfidare i migliori gruppi europei, un epopea di musica e suoni.

Arrivati qui, partendo dalla fredda Inghilterra, passando per Firenze.

Il tragitto è lungo ma forse è solo l’inizio di un cammino ben più lungo. Questa è la strada giusta ed i The Straight l’hanno presa.

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Le Fragole e The Straight

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Impegno sociale in musica

LeFragole, da dolce frutto del bosco a gruppo musicale fiorito tra le spine del passato e i germogli del sociale. Direttamente da Borgo Panigale si alza una voce dal “sottobosco”, una melodia che si spende per chi voce non ne ha.

“S

ottobosco”, “bosco interiore”, ricorrente punto di incontro dei vostri brani e cartina tornasole degli aspetti più intimi delle persone. Qual è il bosco più intimo che si cela dentro LeFragole?

Sicuramente la parte più intima del nostro bosco è la parte più buia.

Nei nostri album parliamo di riflessioni di vita quotidiana, in particolare di quella zona d’ombra che si raggiunge ad un certo punto del viaggio, quella zona che raccoglie tutto ciò che guardiamo più faticosamente, tutto ciò che non siamo troppo disposti ad accettare.

Ingegno musicale e impegno sociale, canzoni originali e aiuto concreto.

Quale ruolo vi state ritagliando du-

rante il vostro personale viaggio?

Da cosa nasce cosa. L’interesse radiofonico del brano “2 Agosto ‘80”, brano che ricorda l’esplosione dell’ordigno alla Stazione Centrale di Bologna, ci ha portato a suonare nella stessa sala d’attesa dove è scoppiata la bomba, un luogo popolato di senzatetto.

L’interesse per la loro situazione ci ha portato dentro l’associazione Piazza Grande, impegnata nell’aiuto concreto verso i senza fissa dimora. È impossibile restare impassibili, dobbiamo dare il nostro contributo, a modo nostro. Una trilogia discografica già alle spalle.

Qual è l’elemento cardine dei vostri brani e il collante tra gli album che

avete sino ad ora prodotto?

L’elemento cardine è una forte voglia di raccontarsi, parlare d’introspezione, mettersi a nudo per condividere esperienze e storie a volte dure e faticose da esternare, non smettendo di farsi domande, di guardarsi dentro, per intraprendere un proprio viaggio nel proprio singolare “fantabosco” che ognuno di noi si porta con sé.

Si parla di musica e impegno verso gli altri ma qual è la vera ambizione de “LeFragole”?

La vera ambizione è continuare a crescere, continuare ad avere qualcosa da dire e da proporre sulla scia dello stato d’animo che viviamo, essere veri e genuini, portando le nostre parole sulla bocca di sempre più persone.

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21 settembre 2014

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OPEN DAY

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RUBRICA

Attenzione ai viaggi in aereo

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a cura di Adiconsum Verona

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VOLI INTRACOMUNITARI superiore a 1500 km € 400

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v

n tema di voli aerei, esiste un Regolamento comunitario, il numero 261/2014, che prevede rimedi specifici per quelle situazioni spiacevoli che dovessero verificarsi all’imbarco. In caso di overbooking, cancellazione del volo e ritardo prolungato (ossia ritardo in partenza superiore alle 5 ore) i viaggiatori hanno diritto al rimborso del biglietto non usato. Nel caso in cui non si opti per il rimborso del biglietto, i consumatori possono chiedere alla compagnia aerea la riprotezione su un volo alternativo. Per i casi di cancellazione del volo e overbooking è inoltre prevista una compensazione pecuniaria il cui ammontare è collegato al tipo di tratta aerea e alla distanza in km (vedi tabella) Un altro diritto dei viaggiatori è quello di ricevere assistenza durante l’attesa, potendo usufruire, a titolo gratuito, di pasti e bevande, di un’adeguata sistemazione in albergo, comprensiva del trasporto, e infine di due chiamate telefoniche o messaggi via fax o

VOLI INTERNAZIONALI tra i 1500 e 3500 km € 400

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VOLI INTRACOMUNITARI inferiore o pari a 1500 km € 250

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Nell’arco della nostra esperienza di viaggiatori, può capitare che il volo aereo sia in ritardo o addirittura venga cancellato oppure che si verifichi il caso del negato imbarco, comunemente chiamato overbooking. Per questo è bene conoscere i propri diritti che ci consentono di affrontare al meglio queste situazioni.

ADICONSUM

VOLI INTERNAZIONALI inferiore o pari a 1500 km € 250

Chi è Adconsum?

Adiconsum è un’associazione indipendente e senza scopo di lucro presente su tutto il territorio nazionale, con sedi locali, provinciali e regionali. Gli operatori, i volontari e i dirigenti forniscono assistenza e tutela individuale e collettiva ai consumatori e alle famiglie. Adiconsum Verona ha appositamente creato sui social network l’hashtag #idirittiinvaligia. Inoltre è possibile collegarsi al sito internet dell’Associazione www.adiconsumverona.it o utilizzare il numero telefonico 045/8096934.

email. Per i casi di ritardo prolungato, i viaggiatori con una o più coincidenze hanno diritto a una compensazione pecuniaria qualora si raggiunga la destinazione finale con tre o più ore di ritardo, stando a una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

Le compagnie in molti casi offrono una tutela non adeguata e non rispondente al dato normativo, confidando sulla disinformazione dei viaggiatori e quindi sulla loro inerzia dinanzi a simili accadimenti.

Facendo riferimento a un episodio concreto, un signore di Verona si è recato presso il nostro sportello reduce da un viaggio negli Stati Uniti. Il problema è sorto nel momento in cui, dopo una lunga attesa, il volo di ritorno è stato cancellato e posticipato al giorno

seguente. Al cittadino veronese non è stata fornita alcuna assistenza al di fuori di un buono pasto di 20 Dollari e non è stato fornito l’alloggio per la notte tra il volo cancellato e quello di riprotezione.

Inoltre, per riparare all’evidente disagio creato, la compagnia aerea, con sede nell’Unione Europea, si limitava a risarcire il passeggero con l’accreditamento di 8.000 miglia al posto di una compensazione pecuniaria. Dinnanzi a questa situazione, siamo stati costretti a presentare un reclamo formale per la mancata applicazione delle tutele previste dal regolamento comunitario. Inseguito alla nostra richiesta, il consumatore è stato propriamente risarcito con l’importo massimo previsto per i voli internazionali superiori a 3500 km, pari a 600 Euro.

Articolo publiredazionale in collaborazione con Studio Notarile Sartori

“Notaio informa”, una risposta concreta alle esigenze dei cittadini

«È

passato un anno esatto da quando l’avvocato Mario Sartori, titolare dello Studio notarile con sede in via Enrico Da Porto, a Grezzana, ha deciso, di comune accordo con il sindaco grezzanese Mauro Fiorentini, di attivare uno sportello di consulenza gratuita presso la sede municipale di via Roma 1, la mattina di ogni terzo venerdì del mese.

Un servizio, molto apprezzato dall’utenza, che nelle intenzioni dello stesso Sartori persegue una duplice finalità: quella di far conoscere meglio la figura professionale del notaio, ovvero di un Pubblico Ufficiale “super partes” con funzione principale di tutore della legalità e dei diritti personali, e quella di fornire, soprattutto alle parti più deboli (persone diversamente abili, anziani...), informazioni su temi di interesse generale quali successioni, testamenti, donazioni, divisioni, regolamenti di patrimoni tra coniugi, trasferimenti immobiliari e aziendali, ma anche sulle problematiche relative alla tutela delle persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento della funzioni della vita quotidiana (procure, amministrazioni di sostegno...).

«L’iniziativa che ha preso il là durante i mesi estivi dello scorso anno ha dato ottimi risultati» afferma Mario Sartori, «si trattava di una piccola scommessa personale, in quanto ritengo che troppo spesso la figura del notaio venga travisata e misconosciuta. Non dobbiamo mai dimenticarci che il notaio è un uomo incaricato dallo Stato, in possesso di un’elevata preparazione tecnico-giuridica, che entra nella società per svolgere obbligatoriamente la sua attività a vantaggio dei contraenti negli atti più importanti e significativi. Per questo ho ritenuto che fosse importante, specie al giorno d’oggi in cui le dinamiche che regolano la società cambiano rapidamente, estendere la mia presenza tra la gente perseguendo

un obiettivo di trasparenza, chiarezza e solidarietà, in particolare nei confronti dei soggetti più deboli» E il servizio “Notaio informa” è stato accolto con grande favore da parte dei cittadini: elevato il numero di persone che ha usufruito e che stanno usufruendo di questa straordinaria opportunità e alto il grado di soddisfazione degli utenti, non solo di Grezzana, per le informazioni ricevute durante gli incontri in via Roma.

Lo Studio notarile Mario Sartori non è nuovo ad operazioni di trasparenza e chiarezza delle informazioni: proprio in questi mesi è stato completato il restyling del sito professionale, www.notaiosartori.it, che, per mezzo di un linguaggio semplice e di una suddivisione ragionata degli argomenti, permette anche a un’utenza poco esperta di ottenere risposte in tempi rapidi su domande o quesiti di carattere generale.

Per andare incontro a una società globalizzata che sta mutando velocemente, il portale è stato tradotto in diverse lingue: oltre all’inglese e al francese, testi anche in cinese, russo e rumeno «per mettere a disposizione dei cittadini del mondo, e non solo d’Italia, il sapere e le professionalità del notariato cosiddetto “latino”, che si distingue per validità ed efficacia da quello in vigore, ad esempio, negli Stati Uniti o nel Regno Unito (notariato del Common Law) in quanto tutela maggiormente il cittadino garantendone la titolarità del diritto».

Ad ulteriore testimonianza della qualità del servizio erogato dallo Studio notarile Mario Sartori, l’ente DNV, soggetto certificatore leader nel mondo, ha rinnovato anche per il 2014 la certificazione di sistema di qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001-2008.

Sono dodici, in Italia, gli studi professionali notarili che possono vantare tale riconoscimento, che attesta competenza, preparazione e formazione continua.

Via Enrico da Porto, 10/C 37023 Grezzana (VR) - TeL. 0458650274 - Fax. 045 8650445 msartori@notariato.it - www.notaiosartori.it

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RUBRICA

Ben tornata

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estate

Le previsioni stimate parlano di un’estate abbastanza mite, senza grandi sbalzi verso l’alto.

Questo dovrebbe aiutare il lavoro sia nell’orto che nel giardino, per raccogliere i frutti più succosi dell’anno. di Matteo Bellamoli Fasi Lunari Primo quarto Luna piena

5 lug - 4 ago 12 lug - 10 ago

L

uglio è già estate. Come ricordiamo ogni anno, nell’orto, aumentano le innaffiature con attenzione al momento della giornata più opportuno. Fatelo almeno una volta al giorno, meglio la sera. Se avete delle piantine ancora giovani, cercate di proteggerle dai raggi del sole. Potete iniziare a piantare qualche autunnale, come radicchio e porro (in semenzaio), finocchi, cavoli e cappucci. Potrete inoltre seminare ancora qualche tardiva, come le zucchine, i ravanelli, le carote e la lattuga in piena terra. Se avete dello spazio, questo è il momento dell’anno migliore per fare del compostaggio, dato che i mesi da aprile ad agosto sono consigliati per questa tecnica. Come raccolta si tratta di uno dei momenti migliori. Oltre alle erbe aromatiche e officinali come salvia, basilico, erba cipollina, origano, menta e timo, potrete raccogliere anche qualche frutto estivo, se avete frutteto: albicocche, pesche, lamponi, susine e simili, more e limoni. Tra le verdure raccogliete invece cetrioli, cipolle, meloni, peperoni e pomodori, piselli e melanzane.

In giardino estirpate le erbacce alla radice ma non gettatele sul terreno, bensì in una pattumiera per il rifiuto verde. Se serve spargete qualche seme per far ricrescere le zone d’erba che hanno perso

Ultimo quarto Luna nuova Primo quarto

19 lug - 17 ago 27 lug - 25 ago 4 ago - 2 sett

vigore. Se le rose sviluppano polloni, che si trovano nella parte più spessa alla base dello stelo della pianta, rimuovete il terreno e tagliate direttamente alla radice, altrimenti il problema non sarà risolto. Consiglio per chi ha delle ortensie in giardino, l’estate è il periodo per la potatura, massimo alla fine della fioritura, limitandosi alle parti secche. Ricordate di assicurare alla pianta un terreno piuttosto acido. Più acido sarà il terreno, più azzurri saranno i fiori che la pianta svilupperà. Se dovete andare in ferie e lasciare il giardino per più di 15 giorni, assicuratevi che ci sia qualcuno che lo irrighi almeno ogni 3 giorni e che lo tagli almeno una volta alla settimana.

Ultime settimane di “sponsa” (riposo) per i lavoratori della cantina. In questo mese, oltre a controllare i livelli, si potranno imbottigliare i vini bianchi giovani e i rossi da invecchiamento. Periodo migliore: primi dieci giorni (luna crescente) e ultima settimana (dal 28 dopo la luna nuova, quindi nuovamente crescente). Nel campo proseguono i trattamenti alle vigne, eliminando le piante ammalate e prestando attenzione agli appezzamenti più aridi.

Entro fine mese ultima sfogliatura e cimatura. Se i vigneti producono troppo, potrete procedere con un diradamento dei grappoli.

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SPORT L’oasi naturale dell’est veronese teatro di gare equestri internazionali

Parco di Pontoncello, Paradiso dell’ENDURANCE

di Matteo Scolari

L’immensa area protetta di 350mila metri quadrati che si sviluppa lungo il fiume Adige ha ospitato il 12 luglio il Campionato Europeo Juniors e Young Riders patrocinato dalla FEI. Il 26 e 27 luglio altre quattro gare Open con binomi (cavallo e cavaliere) provenienti da tutto il mondo.

M

olti l’hanno già ribattezzato il “Paradiso dell’Endurance”, e in effetti il Parco di Pontoncello, un’oasi naturale di 350mila metri quadrati compresa tra i comuni di Verona, San Martino Buon Albergo, San Giovanni Lupatoto e Zevio, sembra avere tutte le caratteristiche necessarie per diventare da oggi, e in futuro, un teatro a cielo aperto per lo svolgimento di grandi manifestazioni sportive legate alle discipline equestri, e non solo.

Un vero e proprio polmone verde, regno incontrastato della biodiversità, il Parco nasce in una zona golenale rimasta a disposizione del fiume Adige e quindi modellata dalla natura secondo i suoi ritmi e il suo disegno.

Le tre amministrazioni comunali citate pocanzi, si sono adoperate molto negli ultimi due anni per mettere a disposizione della collettività questo angolo di eden, ripristinando sentieri, che ora sono percorribili a cavallo, a piedi o in bicicletta, e inserendo staccionate, bacheche e cartelli con la planimetria e la spiegazione delle essenze arboree che si possono ammirare percorrendone i sentieri stessi o lungo le rive del fiume che attraversa Verona.

A far conoscere ancora di più, e a una platea internazionale, questa

vasta area silenziosa e incontaminata, ci ha pensato l’Italia Endurance Festival, la grande kermesse equestre che ha portato lo scorso 12 luglio per la prima volta in Italia, e proprio qui al Parco di Pontoncello, il Campionato Europeo Juniors e Young Riders patrocinato dalla FEI, Federazione Equestre Internazionale.

L’endurance, per chi non lo sapesse, è una disciplina paragonabile alla maratona dell’uomo. Qui il connubio tra cavallo e cavaliere raggiunge livelli di sintonia molto elevati, e nonostante sia un filone dell’ippica poco conosciuto in Italia, l’endurance nei Paesi Arabi è considerato un vero e proprio sport nazionale. E anche per questo, grazie alla collaborazione e al supporto del Global Arabian Horse Flat Racing Festival dello sceicco emiratino Mansour bin Zayed Al Nahyan, il 26 e 27 luglio il Festival proseguirà con altre quattro gare Open, di cui una interamente dedicata alle donne, che prende il nome di Ladies Cup, e che viene proposta per la prima volta in Europa.

Il quartier generale dove appassionati e famiglie potranno ammirare magnifici esemplari di cavallo arabo e in cui assistere alle fasi concitate di gara con i rientri e le soste al termine dei percorsi (i cosiddetti

anelli) dislocati sul territorio, si trova a San Martino Buon Albergo, in via Giarette, zona Mambrotta. All’interno di quest’area sono presenti i box per gli animali, le scuderie, gli stand commerciali, le aree tecniche, ma anche zone destinate alla parte ludica: giochi per i più piccoli, circuiti per il battesimo della sella e un corner dedicato ai concerti e agli spettacoli. Nel weekend di intermezzo delle gare sportive, nei giorni del 18,19 e 20 luglio, le proloco di San Martino, Belfiore e San Giovanni Lupatoto hanno organizzato un ricco palinsesto musicale e metteranno in funzione gli stand gastronomici.

Nelle serata di sabato e domenica di quel fine settimana, Fieracavalli, sponsor della manifestazione, mostrerà al pubblico un suggestivo torneo medievale con tanto di spettacolo “lancia in resta”.

Grande fermento e nascita di sinergie tra le realtà e le istituzioni locali sono un altro aspetto non meno importante di questa iniziativa che, per la parte sportiva, si estende anche sui territori comunali di Verona, in cui è svolto anche il grande Cerimoniale di Apertura del 10 luglio, Belfiore, Ronco all’Adige, Albaredo, Caldiero e Veronella.

Tutte le info su: www.italiaendurancefestival.com

SPORT Giovani vincitori

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I campioni veronesi dell’arrampicata

Molti li definiscono piccoli ragni. E in effetti, a vederli, ti torna alla mente qualche scena di Spiderman. Con una differenza, però. Loro non hanno poteri magici, ma la passione, la determinazione e tanta voglia di giocare. In verticale. Giacomo Dal Pozzo e Alessandro Castellani sono i nuovi campioni italiani. di Giovanna Tondini

L

oro sono i giovani, giovanissimi arrampicatori che si allenano nella palestra di arrampicata indoor di Verona, con fatica, con sudore. Sono piccoli, sì, ma con grandi ambizioni.

Il loro desiderio è raggiungere il livello dei nuovi miti dell’arrampicata, come Adam Ondra. E la strada non sembra poi così lunga, se già a 14 anni salgono i 7c di Ceredo!

Li guardi mentre risalgono le pareti, e sembrano grandi. Ma quando gli parli rivelano tutta la loro ingenuità di ragazzini. Sul muro verticale si trasformano.

Concentrazione e coordinazione dei movimenti: questi gli elementi fondamentali dell’arrampicata. E il risultato di una buona preparazione fisica. I giovani atleti del King Rock Climbing di Verona si allenano così. Alcune ore di palestra gym, poi esercizi in sala boulder per aumentare la forza e in sala vertical per affinare la tecnica. E non da ultimo l’esercizio mentale. Perché quando arriva il giorno della gara tutto si trasforma. L’adrenalina aumenta, il cuore batte forte. E il rischio è di venire travolti dalla paura.

Che blocca, porta allo sconforto e alla frustazione. Quando la si vince, allora i risultati affiorano. Come è successo con i nostri atleti veronesi: Giacomo Dal Pozzo (U10) e Alessandro Castellani (U14), entrambi di recente campioni italiani rispettivamente nelle specialità Speed (velocità) e Boulder, e Giorgia Strazieri, giun-

Le discipline dell’arrampicata

Tutti gli atleti

Gli atleti partecipano a tre tipologie di gare durante la stagione: Speed (velocità); Lead (difficoltà); Boulder. Nella gara Speed vince chi supera nel minor tempo i 14 metri della parete. Nella specialità Lead non è più il tempo, ma la difficoltà dell'itinerario a contare e a mettere a dura prova gli atleti per il raggiungimento della presa più alta. Il Boulder invece è l’arrampicata senza corda, in cui gli atleti sono impegnati nel superamento dei cosiddetti “blocchi”, ovvero sia la sequenza di pochi passaggi in cui è la forza a rappresentare l’elemento determinante per vincere.

Giacomo Dal Pozzo (U10) Marco Baltieri (U12) Angelica Pasotto (U14) Giorgia Strazieri (U14) Alessandro Castellani (U14) Luca Bertacco (U16) Michele Lovato (U16) Leonardo Sandrin (U16) Sara Marinello (U16) Sofia Baltieri (U18) Rita Oltremari (U18) Chiara Esposito (U20).

ta terza a livello nazionale nello Speed. Alle spalle hanno il sostegno di una squadra che, allenata da Roberto Franzoni, ha ottenuto nel corso di tutta la stagione di gare ottimi risultati, in tutte le categorie e in tutte le specialità. Fino a portare uno di loro, Leonardo Sandrin, a entrare nella squadra nazionale di Speed.

Alle spalle hanno i genitori, che con impegno e pazienza li accompagnano ovunque e condividono

Per seguire il gruppo sportivo dei ragazzi fotografate il codice QR.

con loro le ore di tensione. Come nelle giornate di campionato nazionale che si è tenuto ad Arco agli inizi di giugno. Tre giorni di prove, dalle 9 di mattina alle 8 di sera.

Certo un tour de force. Ma ripagato dal clima sereno e di complicità che si crea tra i giovani atleti.

In modo del tutto originale si fanno forza tra loro, anche tra team diversi. Un esempio per tutti. Uno sport che edifica, nel corpo e nella mente.

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SPORT Nuova manifestazione a Montorio

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1° Slalom Città di Verona

Dopo l’esperienza e i successi dello slalom Romagnano Azzago (disputato gli scorsi 28 e 29 giugno), l’Aeffe Sport e Comunicazione rilancia con una nuova manifestazione nella zona di Trezzolano. Scopriamo di cosa si tratta. di Matteo Bellamoli

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ronto al via il 1° Slalom Città di Verona. Non si risparmia l’Aeffe Sport e Comunicazione, che torna con una manifestazione “fra i birilli” i prossimi 30 e 31 agosto tra Mizzole e Trezzolano. Si tratta di una primizia per tutti gli appassionati, perché questa gara non è mai stata disputata, contrariamente alla Romagnano-Azzago (sempre slalom) che la Aeffe stessa ha riportato in auge da tre anni a questa parte. Questo nuovo appuntamento entrerà invece nel vivo sabato 30 con le verifiche tecniche e sportive divise tra la ditta ZG Camini (sportive dalle 16:30 alle 18:30) e l’autolavaggio Sponda Wash (tecniche dalle 17:00 alle 19:00). Per tutti gli appassionati si tratta della prima occasione per vedere le vetture durante i controlli pre gara e scambiare qualche battuta con i concorrenti. Le operazioni di verifica saranno in funzione anche nelle prime ore di domenica 31.

Il cuore agonistico dell’appunta-

mento sarà appunto domenica, sul percorso di gara che interesserà un tratto della salita per Trezzolano.

Le ricognizioni dei concorrenti inizieranno alle 10:30, mentre la gara si disputerà poi su tre manches con la prima alle ore 11:30. Con questa conformazione il pubblico potrà assistere a quattro passaggi: ricognizioni e tre manches. Tecnicamente vincerà il pilota più veloce e più preciso, dato che nello slalom, oltre alla velocità, vengono considerati penalità tutti i birilli che vengono abbattuti durante l’asceMondo AEFFE Per restare in contatto con il mondo Aeffe Sport: www.aeffesport.it Aeffe Sport e Comunicazione è una delle poche scuderie in Italia che tiene ancora alto il nome dello slalom, una disciplina di abilità e motorsport molto in voga negli anni Novanta e ora riscoperta soprattutto dai giovani.

sa. Per questo motivo si tratta di una specialità in cui oltre al piede pesante occorre anche una guida quasi chirurgica.

Il percorso di gara sarà di 3350 metri e di conseguenza la sfida sarà particolarmente accesa. Tra i favoriti della vigilia Enrico Zandonà, figlio d’arte, dato che il papà Faustino, fu mattatore degli slalom anni Ottanta e Novanta. Ma la novità del percorso potrebbe anche regalare dei verdetti imprevisti.

Senza dubbio appuntamento da non perdere.

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DAL 9 LUGLIO AL 30 AGOSTO – CERRO V.SE CORSI DI TENNIS Campi Loc. Lonico Si organizzano corsi per bambini e per adulti.

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Sab-dom dalle 9:00 alle 22:00.

Info: Rita 347.6064471 DAL 3 LUGLIO AL 3 AGOSTO - VERONA ARENA DI VERONA OPERA FESTIVAL 2014: AIDA Arena - Piazza Bra – Luglio ore 21.00 - Agosto ore 20.45 Info: 045.8005151 - www.arena.it DALL’ 11 AL 16 LUGLIO E DAL 18 AL 19 LUGLIO – VILLAFRANCA VILLAFRANCA FESTIVAL Castello di Villafranca di Verona Grandi serate musicali al Castello di Villafranca, per l’edizione 2014 del “Villafranca Festival”. Arcade Fire, Soundgarden, Skrillex, Arctic Monkeys e Wolfmother si alterneranno sul palco del castello scaligero, per un’edizione del “Festival” che si prospetta memorabile.

Info: 045.8011154 - info@boxofficelive.it 17 LUGLIO - VERONA PLÁCIDO DOMINGO CANTA VERDI Arena - Piazza Bra – Ore 22:00 La prima serata speciale del Festival del Nuovo Secolo proporrà un omaggio al Maestro di Busseto Info: 045.8005151 - www.arena.it DAL 04 LUGLIO AL 24 AGOSTO - VERONA IL TEATRO È SERVITO SOTTO LE STELLE Vicolo Stimate, 2 - Cortile Montanari - Ore 21.30 Tra gli spettacoli in cartellone: “Mettiteve a ffa’ l’ammore cu me”, ”Te speto in paradiso”, “Il ritratto di Dorian Gray”.

Info: 348.5240521 – 348.8581996 - info@ilteatroservito.it

19, 26 LUGLIO 09, 23 AGOSTO - VERONA FAI - L’ESTATE AL LAZZARETTO Porto San Pancrazio - Località Pestrino - Ore 21.00 Tornato a nuova vita grazie al Fai, Fondo Ambiente Italiano, il “Lazzaretto”, all’interno del Parco dell’Adige Sud, ospiterà una nuova stagione di spettacoli.

Info: 045.597981 - delegazionefai.verona@fondoambiente.it DAL 19 LUGLIO 2014 AL 17 GENNAIO 2015 - VERONA MERCATINO DELLE TRE “A” Piazza San Zeno - Dalle ore 8:00 alle ore 17:00 Una delle più belle piazze della città di Verona ospita il tradizionale mercatino dell’antiquariato.

Info: 045.8078570 - www.comune.verona.it L’ORLO DEL CIEL Campi Loc. Lonico Sala Ciclamino, ore 20:45 Proiezione fotografica di immagini sulla Lessinia Erbezzo, 31/07/14 ore 20.45) Info: info@daufotogroup.org

20 LUGLIO - CERRO VERONESE CONCORSO POESIE IN DIALETTO TRIVENETO Teatro Parrocchiale - Ore 17:00 Poesie inedite scritte in dialetto e composte da poeti e poetesse del Triveneto, un concorso a “tema libero”.

Info: 045.7080963 - proloco.cerro.vr@virgilio.it 18, 20 LUGLIO - 1 AGOSTO - 5 SETTEMBRE – VERONA VERONA FOLK 2014 Verona e provincia Nella serata di debutto sul palco si esibirà Richard Galliano, il fisarmonicista francese definito l’erede di Astor Piazzolla. Calcheranno il palco anche Suzanne Vega, i Sonohra, i Modena City Ramblers e in conclusione Elio e le Storie Tese.

Info: 045.8011154 - www.provinciainfestival.it 15, 22, 29 LUGLIO – 3, 19, 26 AGOSTO - VERONA LA SERA IN RIVA AL FIUME Circolo Ufficiali dell’Esercito - Ore 21:15 La terrazza del Circolo Ufficiali dell’Esercito in Castelvecchio ospita il teatro d’autore. Ingresso a pagamento. In caso di pioggia gli spettacoli si terranno nel Salone delle Feste del castello.

Info: 340.5926978 - www.teatroimpiria.net info@teatroimpiria.net 27 LUGLIO - BOSCO CHIESANUOVA FESTA DEGLI GNOCCHI ALLA MALGHESE Valdiporro - Cortile parrocchiale Tradizionale festa con degustazione del tipico e gustoso piatto della Lessinia.

Info: 045.7050088 - www.tourism.verona.it iatbosco@provinciadiveronaturismo.it 20, 27 LUGLIO – 03, 17, 24, 31 AGOSTO - ERBEZZO STORIE A PANCIA PIENA Malga Valbella - Ore 15:15 Il Teatrostalla di Malga Valbella accoglie la rassegna estiva di racconti teatrali.

Per Info e programma: 340.5926978 www.teatroimpiria.net - info@teatroimpiria.net 29 LUGLIO E 9 AGOSTO – BOSCO CHIESANUOVA E...STATE CON NOI Piazza della Chiesa – dalle 10:00 alle 18:00 Una giornata intera dedicata al mondo del fare, con la regia dell’Associazione “Una montagna di idee”. Laboratori creativi per bambini e ragazzi con candele, gessetti, pittura, cucito creativo, macramè, paste modellabili e bijoux.

Info: 349.6802126 – unamontagnadiidee@gmail.com DA 1 A 3 AGOSTO - ZEVIO GOOSE FESTIVAL Cortile del Castello di Zevio Musica indipendente italiana al centro di uno dei festival più TORNA CON LA SUA 15° EDIZIONE LA RASSEGNA SORSI D’AUTORE. Un compleanno importante, un’edizione rinnovata e attenta a promuovere l’eccellenza vitivinicola e agroalimentare con un occhio fisso agli aspetti turistici e storici del territorio veneto.

Con apertura fissata a venerdì 25 luglio presso Villa della Torre di Fumane, l’esordio della rassegna vedrà la partecipazione di Dario Vergassola, comico e cantautore italiano, a cui seguirà lo spettacolo “l’Arte dell’Amarone”, di Fondazione Aida e Associazione Famiglie dell’Amarone d’Arte. Successivamente sarà offerto un brindisi che coinvolgerà tutti i presenti con i prodotti vinicoli delle undici cantine dell’Associazione Famiglie dell’Amarone d’Arte. Alle ore 18.30 andrà in scena una degustazione a numero chiuso su prenotazione, curata dalla cantina Allegrini, a cui seguirà una visita guidata alla villa.

“Sorsi d’Autore” si presenta come un’importante occasione per assaporare le eccellenze vitivinicole della regione, offrendo al pubblico la possibilità di visitare le splendide dimore che fanno parte integrante del patrimonio storico e culturale della regione. La degustazione guidata di vini doc e prodotti gastronomici offerti dai Consorzi e dalle cantine sponsor sarà accompagnata dai sommelier dell’AIS. Per informazioni: Fondazione Aida - tel. 045/8001471045/595284 -www.sorsidautore.it

attesi dell’estate musicale veronese. Dopo le prime edizioni, lo show di Zevio si fa sempre più ricco. Maria Antonietta, Massimo Volume, Management del dolore post operatorio e l’incontro con Bernard Olivier. Da non perdere.

Info: 045.6068411 – www.goosefestival.it 2, 14 e 23 AGOSTO – LAGO DI GARDA XIX FESTIVAL DEL GARDA Bardolino, Garda e Caprino L’essenza del Festival è senza dubbio il concorso canoro per interpresti e nuove proposte. Nel corso del tour i cantanti votati dovranno dare il meglio per aggiudicarsi i due posti per la finale, proprio come in un reality. Lo spettacolo sarà arricchito da poesia e concorsi di bellezza. Sabato 2 agosto a Caprino, giovedì 14 a Bardolino e sabato 23 agosto a Garda con la finale.

Info: 045.7211000 – www.festivaldelgarda.it 4, 11, 18 e 25 AGOSTO - VERONA OPERA IN LOVE Tomba di Giulietta Musica e danza nella città di Giulietta e Romeo. Le parole di Shakespeare, l’opera, tutto nel chiostro della Tomba di Giulietta, per respirare l’atmosfera magica del racconto del narratore inglese.

Info: 045.8068680 – www.operainlove.it DAL 21 AL 26 AGOSTO – ALBAREDO D’ADIGE SAGRA DI SAN ROCCO Centro paese Lo spettacolo si terrà l’ultimo giorno sulle sponde dell’Adige, e i fuochi saranno lanciati direttamente sull’acqua. Consigliatissimo per chi non lo avesse mai visto, imperdibile per chi sia già stato sulla tribuna naturale dell’ansa dell’Adige almeno una volta.

Info: 347.1370545 – www.prolocoalbaredo.it A VALDIPORRO SI FA ESTATE!

DAL 29 AL 31 AGOSTO - TREGNAGO MEDIEVALIA Castello di Tregnago La rievocazione storica al Castello di Tregnago con spettacoli con sbandieratori, cortei storici, mercatino medievale, cucina locale e “d’epoca”, sfide con le spade e tanto altro.

Info: facebook.com/MedievaliaTregnago 31 AGOSTO – BOSCO CHIESANUOVA FESTA DEL MIELE DELLA LESSINIA Piazza della Chiesa Appuntamento che riscopre un altro dei prodotti che in Lessinia vengono realizzati al 100% del loro valore bio e natura.

Info: 045.7050088 – www.tourism.verona.it 7 SETTEMBRE – VALDIPORRO PATATA FEST Contrada Truffa Grande giornata all’insegna degli gnocchi di patate. Durante la manifestazione possibile acquistare patate a km0 direttamente dal produttore.

Info: facebook/GruppoXIIIComuni – 045.7050088 11MA EDIZIONE DEL VOCE FESTIVAL DI MUSICA CORALE Domenica 20 luglio, alle ore 21:00 presso la Chiesa parrocchiale di Bosco Chiesanuova, andrà in scena Liszt: Via Crucis, con la partecipazione del Coro Polifonico S. Biagio. Domenica 27 luglio alle ore 21:00, presso il Teatro Vittoria, Vox Jukebox sul palco con il proprio travolgente repertorio. Domenica 3 agosto ore 21:00, presso la Chiesa parrocchiale, Stabat Mater con le musiche di Rheinberger, Mendelssohn, Brahms e la partecipazione del coro città di Piazzola sul Brenta. Venerdì 8 agosto ore 21:00, sempre dal palco del Vittoria, andrà in scena “Rossini: da Siviglia a Venezia”, con l’Ensemble professionale vocale “L’arte del Canto” per la prima volta a Bosco Chiesanuova.

Info: www.vocefestival.it

Sabato 26 luglio – concerto del Coro “La Frizzolana” nella Chiesa Parrocchiale. Ore 21:00. Ingresso gratuito.

Sabato 2 e 23 agosto – Concerto con l'orchestra spettacolo Daniele Zullo in Piazza XIII Comuni. Ore 21:00.

Giovedì 14 agosto – Super Tombola di ferragosto in Piazza XIII Comuni. Ore 21:00.

Domenica 17 agosto – Concerto del coro “I nonni del lupo” in Piazza XIII Comuni. Ore 21:00. Ingresso libero.

Per informazioni trovate sul Facebook il “Gruppo XIII Comuni Valdiporro” oppure 045.7050088

Notte Bianca a Tregnago Vieni e fatti rapire da questa strana magia,

la strega ti avvolge nel suo manto e ti porta via .

Cavalcherai emozioni che neanche ti aspetti per poi risvegliarti pensandoti in balia di un mago.

Ma non ti preoccupare..... e’ solo la magia di Tregnago!!!

TREGNAGO TE STRIA “ la notte bianca”

2 AGOSTO 2014

ARTE Scopriamo “La via dei colori”

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Un corso d’arte unisce cultura ed emozioni

Partirà il prossimo 18 ottobre un interessante corso d’arte guidato dalla critica Roberta Tosi insieme ad Erika Tacchella e Rino Merzari. Il percorso sarà focalizzato sul disegno e ad una maggiore interpretazione del significato e del valore del colore.

A

rt Way - Fai di te un’opera d’arte organizza, in collaborazione con Pantheon Magazine, il corso La via dei colori, otto incontri dedicati al disegno e al significato simbolico nascosto dietro alle diverse sfumature cromatiche che ci circondano. Il corso si svolgerà dal 18 ottobre al 20 dicembre negli spazi adibiti dalla stessa redazione di Pantheon e sarà diretto da tre artisti liberi professionisti, Roberta Tosi, Erika Tacchella e Rino Merzari. Il corso si prefigge di riscoprire la bellezza del nostro territorio e la sua storia attraverso due patrimoni fondamentali, l’arte e la cultura.

Roberta Tosi è critica d’arte e giornalista, ha collaborato con la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Forti e oggi è coordinatrice di “Arte e dintorni” per la rivista Living. La sua passione per l’arte inizia fin da piccola, grazie al padre illustratore

di Arianna Mosele e fumettista ma solo col percorso universitario sì è avvicinata realmente a questo mondo, acquisendo la tecnica e le conoscenze storico-culturali. Spiegando gli obiettivi del corso, Roberta chiarisce che «l’approccio che avremo sarà molto basilare, partendo in primis dal significato e dall’importanza dei colori, tornando così all’origine espressiva dell’arte».

Erika Tacchella, ha conseguito il diploma di operatore olistico professionale in Core energetica development nel 2013 e coltivato la passione per la pittura seguendo i corsi liberi dell’Accademia Cignaroli. Il suo contributo nel percorso artistico consisterà nel far emergere i profondi sentimenti dei partecipanti, che potranno poi essere espressi materialmente grazie all’arte e ai suoi colori. Da un approccio tecnico a quello olistico, alla ricerca delle emozioni che con l’arte ognuno è in grado di trasformare e trasmettere. Rino Merzari

SALDI

è pittore, scultore e restauratore.

Si è formato presso la Facoltà di Architettura IUAV ed oggi nella sua galleria è possibile ammirare diverse tecniche pittoriche e sperimentazioni ottenute dall’utilizzo originale dei materiali. Le sue capacità artistiche saranno utili per personalizzare le proprie opere, imparando a scegliere i materiali e le tecniche espressive più adeguate.

Il corso è rivolto a tutti, dai più inesperti a coloro che già si sono dilettati nella pittura e nel disegno.

L’aspirazione degli insegnanti consiste infatti nel far comprendere il significato più remoto ed essenziale dell’arte, come espressione del proprio essere mediante colori e forme, grazie anche l’apprendimento dell’evoluzione storico-artistico di questa disciplina.

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P antheon

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ARTE&CULTURA La Divina Commedia protagonista alla sagra di Quinto

Un nuovo Dante si mette in mostra

Sulla Commedia si è detto, scritto, commentato di tutto. Ancora non ci si capacita di come si riesca ancora a farne analisi e approfondimento dopo libri e libri spesi sull'argomento. Ci prova, coraggiosamente, una mostra itinerante che dal 27 al 31 agosto farà tappa alla Sagra di Quinto di Valpantena.

C

ome ogni anno, oltre al programma più festaiolo della Sagra di Quinto di Valpantena dedicata al patrono San Giovanni Battista (in scena dal 27 al 31 agosto prossimi, ndr) sarà ospitata anche una nuova installazione delle mostre itineranti by Rivela. Questa volta il titolo è molto letterario: “La felicità nel Paradiso di Dante” e si riferisce ad una “ricerca della felicità” molto più antica di quella che Will Smith ha portato alla ribalta nel 2006 con l'omonimo film diretto da Gabriele Muccino.

La mostra sarà inaugurata mercoledì 27 agosto alle 20:45 e sarà aperta venerdì 29 (19:00/23:00), sabato 30 (15:30-18:00/19:0023:00) e domenica 31 (8:1512:00/17:00-23:00) con gli orari di cui potete leggere nel box. Saranno sempre disponibili visite guidate ad ingresso libero grazie all'impegno di una squadra di giovani volontari.

Come suggerisce il titolo, questa installazione è orientata a scoprire la ricerca di Dio nel Paradiso dantesco, esperienza possibile anche per l'uomo di oggi. Un incontro quasi carnale, possibile in questo mondo e non solo nell'aldilà. Così si parte dall'osservazione della natura e del creato, della bellezza del mondo e delle sue sfaccettature, che per Dante corrispondono anche con il volto di Beatrice, la ragazza che ha tanto amato, ma dalla quale non è mai stato corrisposto. Tutti gli studenti ricordano gli scherni che tra i banchi di scuola si rivolgevano al povero Dante, incapace di dichiarare il suo amore a Beatrice, con cui ha riempito pagine di struggente malinconia sulla Commedia.

La mostra, quindi, mira a far riscoprire al visitatore un'opera letteraria decisiva, ma un po' dimenticata, proprio per questo bombardamento di cui si è resa protagonista durante gli anni del-

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La felicità nel

Paradiso

Dante di

LANCIARE CUORI OLTRE LE CERTEzzE la scuolaI PROPRI dell'obbligo.

I pregiudizi PER GUADAGNARE CIò ChE IL CUORE DESIDERA negativi che accompagnano il PaC Aradiso L E N D A R I O Mdel O S T R EDante, spesso ritenuto il più noioso dei tre grandi capitoli della Commedia, si vincono promuovendo la conoscenza di queste pagine e mostrandone la bellezza. Rivela ha scelto di farlo intrecciando le vicissitudini dei vari personaggi con il commento di alcuni brani specifici e approfondimenti su temi particolari e curiosi.

Che siate o che non siate fan del Dante, una capatina alla mostra è effettivamente da fare, anche per scoprire che, non è ancora stato detto tutto sulla più grande opera scritta in lingua italiana.

CON IL PATROCINIO DI

Festival BiBlico chiesa s.elena (Duomo) dal 24 al 30 maggio

verona istituto Montanari dal 20 al 31 ottobre

verona loc. Quinto di valpantena dal 27 agosto al 1 settembre

cerea dal 1-2 e 8-9 novembre

BaDia calavena dal 20 al 28 settembre

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Territorio a Spicchi Brevi da Verona e Provincia

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a cura di Marco Nicolis

STALLAVENA

Il coro “Respiro d’Ali” canta in Duomo a Verona In pochi mesi il maestro Adelino Girlanda, appassionato instancabile della voce e del “cantar” dei bambini e delle bambine, che incontra quotidianamente nella scuola elementare dove insegna, è riuscito a formare un coro di voci bianche “Respiro d’Ali”, che sta suscitando notevole interesse e positivi consensi nel mondo della musica sacro/liturgica. Nel maggio scorso il coro ha animato, per tutta la comunità del Seminario, un rosario mariano proprio nella grande chiesa del Seminario Minore di San Massimo. Il 30 maggio, assieme alla comunità parrocchiale di Grezzana, i piccoli cantori hanno contribuito con il loro canto ad animare la messa di chiusura del mese mariano. Il 7 giugno il coro è stato invitato a cantare nella Basilica di Santa Anastasia di Verona. Ora, grazie anche all’incoraggiamento ricevuto dal parroco della Chiesa di Santa Anastasia, Mons. Silvano Mantovani e dal parroco del Duomo di Verona Mons. Antonio Finardi, il coro animerà la messa della vigilia dell’Assunta nientemeno che nel Duomo di Verona. E così, il 14 agosto durante la solenne Santa Messa alle ore 16:00, le voci del coro volteggeranno nelle ampie navate del Duomo come onde sonore di battito d’ali.

BOSCO CHIESANUOVA

Ci ha lasciato Ivo Vinco, voce storica dell’opera italiana Si è spento all’età di 87 anni Ivo Vinco, basso italiano di fama internazionale, brillante stella negli anni d’oro della lirica.

Nato a Bosco Chiesanuova nel novembre del 1927, da giovane studente del Liceo Musicale di Verona, è arrivato a conquistare il mondo della lirica, vantando numerose esibizioni sui palchi più prestigiosi del panorama mondiale, passando dalla Scala di Milano ai palcoscenici di Amburgo, New York e Parigi, donando la sua voce e la sua presenza scenica alle platee di tutto il mondo.

Una vita spesa per la musica, accompagnata dalla semplicità che da sempre lo contraddistingueva, mantenendo con Verona e l’amata Bosco Chiesanuova un legame solido e duraturo. A testimonianza di questo forte legame la sua volontà di trascorrere gli anni della vecchiaia nella città scaligera, salendo sulle sue verdi montagne ad ogni occasione. La voce e la musica che Ivo ha trasportato in tutto il mondo rimarranno incisi nella storia italiana e in quella veronese, capitoli ai quali Marco Vinco, nipote di Ivo, anch’esso cantate, aggiungerà pagine importanti.

Un eredità che non andrà persa, un’eredità che è anche un regalo per il nostro territorio e per la musica italiana, nel ricordo di un uomo che ha fatto la storia.

MONTE BALDO

Appuntamenti da non perdere tra natura e conoscenza Un calendario estivo ricco di appuntamenti aspetta i curiosi e gli interessati presso l’Orto Botanico del Monte Baldo, il Rifugio Novezzina e l’Osservatorio Astronomico del Monte Baldo “A. Gelodi”. Una serie di iniziative che si protrarranno fino alla giornata del 2 ottobre.

Iniziative rivolte a famiglie, scuole e turisti, con escursioni, laboratori, conferenze e incontri, dove il Monte Baldo, tramite le sue infinite ricchezze naturali, culturali e storiche, sarà protagonista assoluto. Tra gli eventi in cartellone ricordiamo, nelle giornate che vanno dal 7 al 12 luglio, l’apertura della settimana della Biodiversità curata da World Biodiversity Association, gli appuntamenti chiamati “i Sabati a Novezzina”, incontri incentrati su prodotti come vino, olio, formaggi di malga, fiori ed erbe del territorio. Non mancheranno inoltre i momenti per osservare le stelle direttamente dall’Osservatorio Astronomico del Circolo Astrofili Veronesi “Antonio Cagnoli”. Le iniziative sono organizzate grazie al lavoro della Cooperativa Sociale Centro di Lavoro San Giovanni Calabria e del C.A.V., Circolo Astrofili Veronesi “Antonio Cagnoli”, riuniti recentemente in ATI e nominati gestori delle strutture del Monte Baldo per i prossimi sei anni. Obiettivo congiunto sarà mettere in risalto un settore strategico per tutto il territorio scaligero, gestendo e la valorizzando i gioielli del territorio, tra i quali i già citati Orto Botanico e l’Osservatorio Astronomico “A. Gelodi”, con le rispettive aree di servizio annesse.

VERONA

Reverse Lab e gli eventi dell’estate veronese Continuano gli appuntamenti con il laboratorio Reverse Lab, iniziativa veronese nata per promuovere una nuova forma di collaborazione e comunicazione, finalizzata a rendere possibile una nuova forma di cultura, che si fondi sulla condivisione sociale di idee e principi di rispetto ambientale. Tra i nuovi eventi in cartellone: serate all’aperto tra musica, proiezioni e arte che si susseguiranno fino a settembre, con un programma ampio e riccamente variegato, che spazierà inoltre verso i prodotti artigianali locali e progetti educativi realizzati tramite la fitta collaborazione con diverse realtà del panorama veronese.

CAPRINO

Villa Cariola apre le porte al pubblico per la stagione estiva Con l’estate alle porte la provincia di Verona offre a turisti e visitatori innumerevoli proposte di svago e relax. Tra queste spicca la splendida cornice di Villa Cariola.

Incastonata tra le ridenti colline di Caprino Veronese, a due passi dal Monte Baldo e dal Lago di Garda, Villa Cariola presenta una struttura costruita nel XV° secolo, interamente immersa nel verde di un parco di oltre 80.000 mq. Un edificio rivestito in conci di pietra locale di rosso ammonitico e mattoni in cotto, con un frontone centrale di stile neoclassico che apre le porte alla villa, un vero gioiello del territorio, nota soprattutto per la celebre “sala delle note”. Una struttura che si vuole integrare sempre più con il territorio. La piscina esterna è aperta e accessibile al pubblico tutti i giorni, dalle ore 10 alle 20.

Una cornice di pace adatta a coloro che desiderano sfruttare tranquilli momenti di relax, lontano dalle mete comuni prese d’assalto dai turisti all’interno di importanti circuiti di turismo naturalistici ed enogastronomici. Dopo un pomeriggio al sole ed in piscina, potrete sorseggiare un aperitivo nella splendida terrazza con vista panoramica, o godersi una gustosa cena, in terrazza o nelle sale del Ristorante Villa Cariola. Info: 045.6250012 - info@villacariola.it - www.villacariola.it

LUGLIO 2014 Venerdì 18 Luglio Musica: The fog surfers (rock ‘n roll) Arte: Graziella Day - Raduno di Grazielle - esposizione bici Wario – installazione bici sella - Du Rue - Officina del Miglio + My home Gallery Angolo Q: Cosa ne bici? Amici della bicicletta – Agile Sabato 19 Luglio Musica: Melampus (rock indie) Arte: Graziella Day - Raduno di Grazielle - esposizione bici Wario – installazione bici sella - Du Rue - Officina del Miglio + My home Gallery Per partecipare sarà sufficiente effettuare il tesseramento annuale all’Associazione al costo di 5 Euro. Il tesseramento consentirà la possibilità si partecipare a tutte le serate e agli eventi annuali in programma. Per registrarsi è necessario collegarsi al sito: blog.reverselab.it ritirando in seguito la tessera presso la sede del laboratorio in via Nicolò Giolfino 4, Verona

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RUBRICA

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TIRAMISU ALLO YOGURT DI SOIA nel barattolo

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ricet ta e se senza la nza uova tte

Questo dolce è pensato per chi non vuole farsi mancare nulla nemmeno d’estate. E’ fresco, dolce, ma molto leggero.

Procedimento: Recuperate 4 barattoli – io ho riutilizzato quelli delle marmellate. Mescolate yogurt e miele poi cominciate a comporre il tiramisù alternando qualche cucchiaio di yogurt al miele, tocchetti di pavesini e rondelle di fragole. Terminate l’ultimo strato con lo yogurt ed una fragola intera con gambetto; poi ponete i barattoli in frigorifero per almeno 30 minuti.

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CELENTANI INTEGRALI alla Mediterranea

Con l’arrivo dell’estate una pasta fredda è la soluzione ideale per un pranzo veloce ma gustoso.

Questa è una di quelle ricette infallibili da suggerire ad un amica.. ed è così che io l’ho acquisita.

Procedimento: Preparate il sugo con 24 ore di anticipo, conservandolo in frigorifero. Schiacciate i pelati con una forchetta, tagliate a tocchetti piccoli aglio, cipolla e pomodoro cuore di bue.

Aggiungete sale, pepe e olio extra vergine a piacere, poi spezzettate con le mani qualche foglia di basilico ed origano fresco.

Il giorno successivo lessate la pasta in acqua salata e conditela con questo sugo. E’ un’ottima pasta fredda eccezionale anche saltata in padella.

senzalattesenzauova.blogspot.it Ciao! Mi chiamo Nicole Scevaroli, ho 25 anni ed abito a Verona. Ho una grande passione per la cucina e sono specializzata in ricette senza questo o quell’ingrediente. Da circa un anno tengo un blog che si chiama “senza latte e senza uova” nel quale propongo tantissime idee sia dolci che salate. Ho da poco pubblicato il mio primo libro che si intitola “Dolci Impossibili ”.

In questa rubrica vorrei proporvi delle ricette semplici, sane, divertenti e golose per trasmettervi la mia voglia di cucinare, infornare ed assaggiare!

Se volete contattarmi: incucinaconnicole@yahoo.it

SCATTI D ’ AUTORE I l co nco rso fo tog ra f i co p e r i nos t ri l et to ri

ONDE AL TRAMONTO - Margherita Massella

TERMINATA LA FASE DI VOTAZIONE DA PARTE DEI LETTORI Su questa pagina pubblichiamo le tre foto che hanno ricevuto le maggiori preferenze da parte dei lettori. Sul numero di settembre saranno invece pubblicate le foto vincitrici del concorso, selezionate dai nostri tre fotografi: Gianluca Stradiodiotto, Maurizio Don e Marco Marini. Ricordiamo che solo la prima foto votata da voi avrà un vantaggio nel corso della selezione finale.

Ringraziamo tutti i lettori che in questi due mesi ci hanno inviato le loro preferenze. Siete tantissimi!!

PRIMO POSTO LETTORI

24%

delle preferenze

POLICROMIA DI FOGLIE - Paolo Saladini

AMMIRANDO IL GRANO - Giulia Bergamasco

SECONDO POSTO LETTORI

TERZO POSTO LETTORI

delle preferenze

delle preferenze

22%

18%

RUBRICA Il Libro: Fin dall’incipit presenta grande originalità. L’autore avverte i lettori «Attenti alle streghe». Scoprirle ed evitarle è un’impresa, perché «le vere streghe sembrano donne qualunque e fanno mestieri qualunque», potrebbe essere anche la tua maestra... Già «sono tu donne». Indizi? Alcuni: i guanti (nascondono gli artigli), strane abitudini, troppa gentilezza e la «parruchite»... Protagonista, un ragazzo di otto anni che, superata la sua tragedia, scopre, dalla nonna, il mondo delle streghe. Poi le incontra, mentre si spacciano per protettrici «dell’infanzia maltrattata» e invece meditano come far fuori i «marmocchi» inglesi. Un vero complotto. Ci riuscirà a sconfiggerlo e a quale prezzo? Della sua «metamorfosi» il ragazzo commenta «mi muovevo con agilità… Mi sentivo meravigliosamente bene», in grado di escogitare una congiura contro le streghe.

Autore: Roald Dahal, Traduzione Francesca Lazzarato e Lorenza Manzi

Titolo: Le Streghe Edizioni: Esce nel 1987. VI ristampa 2014 – Editore A. Salani Prezzo: 8,50 € Pagine: 200 Riservato ai ragazzi dai 9 ai 10 anni

recensione a cura di Alessandra Scolari

a cura di Mattia Zuanni

BOX OFFICE Fotografa il QR per vedere il trailer

Titolo: Transformers 4 L’era dell’estinzione Genere: Fantascienza Durata: 150 min.

Regia: Michael Bay Attori: Mark Wahlberg, Nicola Peltz, Jack Reynor, Stanley Tucci Uscita (Italia): 16 luglio (Italia)

L’Autore: Roald Dahl (Gran Bretagna 1916 –1990) è uno dei grandi scrittori per l’infanzia del Novecento (molto vicino ai bambini affetti da patologie neurologiche gravi). I suoi genitori norvegesi, emigrarono prima in Francia e poi nel Regno Unito ed è qui che Roald (rimasto senza padre a 4 anni), si diplomò, rinunciando all’Università per lavorare e viaggiare. Nel 1939 partecipò alla Seconda Guerra Mondiale, arruolato nella Royal Air Force, compiendo missioni in vari Paesi, finché in Libano, subì un incidente che gli cambiò la vita. Nel 1942 iniziò a scrivere racconti per bambini. Nel 1953 sposò l’attrice Patricia Neal dalla quale ebbe cinque figli. La sua vita familiare fu segnata da malattie e perdite. Nel 1983 sposò Felicity Ann d’Abreu Crosland e cominciò a scrivere le sue migliori opere. Tra queste Le streghe, Matilde, Il GGG e La fabbrica di cioccolato.

Curiosità: Da questo libro spunta una nonna straordinaria e adorabile.

Dice il ragazzino «io l’adoravo (devo confessare, anzi, che a volte mi sembrava di voler più bene a lei che alla mamma)». «Una signora vecchissima e rugosa, imponente e massiccia», con il suo lungo sigaro, una vivace fantasia e un grande cuore. Istruisce il nipotino e poi lo lancia nel mondo, aiutandolo a seguire la sua creatività e le sue imprese. E lui avverte «Sono sicuro che, leggendo la mia storia, strillerete di paura. Pazienza. Bisogna pur dire le cose come stanno». Come dire ad ognuno la sua esperienza bella o brutta. Oggi la Roald Dahl’s Marvellous Children’s aiuta bambini di tutto il mondo con la ricerca e fornisce cure e strumenti per i ragazzi ammalati del Regno Unito. Il regista Steven Spielberg sta girando il film Il Grande Gigante Gentile tratto dal romanzo di R. Dahl (nei cinema dal 1 luglio 2016).

Il film: Gli Autobots e i Decepticons sono praticamente spariti dalla faccia del pianeta. Un meccanico e sua figlia scoprono qualcosa, attirano l’attenzione di un paranoico ufficiale governativo che, assieme ad un gruppo di potenti e geniali uomini d’affari si spingeranno al di là di quello che possono controllare. Il tutto mentre un’antica e potente minaccia Transformer punta il mirino sulla Terra. Ne conseguirà un’epica battaglia tra il bene e il male, la libertà e la schiavitù.

Curiosità: Nell’ottobre 2013, durante le riprese a Hong Kong, Bay è stato aggredito da due fratelli, che hanno cercato di estorcere 100.000 Dollari Hongkonghesi (circa 12.900 Dollari) senza nessun motivo apparente. Quando il regista si è rifiutato, il fratello più grande lo ha attaccato lanciandogli un condizionatore d’aria e poi ha aggredito i tre poliziotti che cercavano di fermarlo. Entrambi i fratelli e un terzo uomo sono stati arrestati con l’accusa di aggressione.

Bay è uscito illeso dalla vicenda. Oltre agli Imagine Dragons, che hanno composto e supervisionato l’intera colonna sonora, anche il musicista Skrillex ha lavorato al film, creando effetti sonori per i vari robot, occupandosi principalmente dei Dinobot. Dall’8 maggio è disponibile, negli store Apple e Google, l’app gratuita “Transformers: Age of Extinction”: scaricando questa applicazione si ha la possibilità di vedere in anteprima alcune immagini tratte dal film, leggere le biografie degli attori e divertirsi costruendo il proprio Bot personalizzato.

Classici da non perdere Titolo: Trainspotting Genere: Drammatico Durata: 94 min.

Regia: Danny Boyle Attori: Robert Carlyle, Ewan Mc Gregor, Ewen Bremner, Jonny Lee Miller

“La verità è che sono cattivo, ma cambierà, io cambierò. È l’ultima volta che faccio cose del genere. Mi sto ripulendo e sto andando avanti per rigare dritto. Non vedo l’ora di farlo già adesso. Sarò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia, un televisore gigante, la macchina, l’apriscatole elettrico, buona salute, colesterolo basso, mutuo prima casa, moda casual, telequiz, cibi surgelati, la partita, macchina lavata, Natale in famiglia, pensione privata, esenzioni fiscali… lontano dai guai, a andare avanti, guardando avanti, al giorno in cui morirai”.

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