Ragazzi & Dintorni n. 2 - novembre 2018 - Paoline

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D O S S I E R

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Coraggio e prepotenza

Inserto da e staccar

Anno 2018-2019

Ragazzi &

Dintorni

� 2018

Novembre

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Ragazzi & dintorni

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Davide è il secondo personaggio che incontriamo. Egli, con il suo coraggio e la sua prepotenza, apre i ragazzi su orizzonti sfidanti. Il coraggio è questione di cuore e non elimina la paura; oggi si scambia facilmente con l’aggressività e la presunzione. Occorre aiutare i ragazzi a individuare il coraggio vero, fatto di forza e fragilità (Focus). L’autentico coraggio si manifesta nel desiderare e operare il bene (Attualità). Interpelliamo i ragazzi sul significato dell’essere coraggiosi; le canzoni orientano al coraggio di esser sinceri, amare e volare alto (Musica e fede). Il film focalizza la grinta di un giovane batterista che per realizzare il suo talento «si scontra» con il suo professore violento (Ciak si gira). Il percorso educativo fa distinguere il coraggio negativo da quello positivo, per scegliere questo (EducAzione). Davide ci orienta in tale prospettiva per il suo coraggio, ma anche per la capacità di riconoscere le sue fragilità e di chiedere perdono (Bibbia nella vita). Concentrazione, rabbia e coraggio di Davide emergono, nella statua del Bernini, dal volto e dalla torsione del busto (Bibbia nell’arte). Un altro personaggio di forte carattere è san Paolo che pone tutte le sue energie a servizio del Vangelo (Testimoni). I laboratori sul digitale educano a reagire con cordialità e fermezza agli attacchi degli «odiatori» (Etica nel digitale, CP, pp. 38-39). Con il Test si verifica la capacità di fondarsi su Dio, e con la Celebrazione si accoglie da Dio forza e coraggio.

SOMMARIO

Il coraggio: questione di cuore - B. Corsano . . . . pag. Davide: re coraggioso e prepotente - T. Lasconi . . . » Guerrieri di luce - Fausto Negri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » Il coraggio di essere se stessi - Cecilia Pirrone . . . » Quali ragazzi coraggiosi? - Matteo Zambuto . . . . . . . » Un «colpo di frusta» per abbattere il gigante Alberto Anile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » La Bibbia nell’arte Davide affronta Golia - Fausto Negri . . . . . . . . . . . . . . . . . » Test Un dialogo speciale - Maria Teresa Panico . . . . . . . . . . » Celebrazione Chi sono io senza il Signore? - F. Langella . . . . . . . . » Testimoni Paolo: da persecutore ad apostolo - B. Magliano . . . » Focus Bibbia nella vita Attualità EducAzione Musica e fede Ciak, si gira

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RAGAZZI & DINTORNI - In sintonia con la Chiesa e il Sinodo sui giovani, si propongono personaggi biblici dell’AT e del NT, per illuminare la realtà fluida e colma di incertezza dei ragazzi (12-16 anni), e far emergere le loro istanze di fondo. Essi, sfidati e affascinati dal Signore, scoprono la loro vera identità, la relazione con gli altri e aderiscono a Gesù, per testimoniarlo con gioia. L’utilizzo di tutti i linguaggi rende il percorso fruibile nella catechesi, in campiscuola, ritiri, e a scuola.

Tema: Io e gli altri: che «passione!» Giuseppe: sogni e realtà - Davide: coraggio e prepotenza Sansone: energia e capriccio - Ester: vetrina o dono Marta e Maria: la testa e il cuore Giovanni e Giacomo: primeggiare e collaborare Pietro: entusiasmo e delusione - Maria di Magdala: caduta e risalita

Catechisti parrocchiali / Ragazzi & Dintorni, novembre 2018

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Bibbia nella vita

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Tonino Lasconi - toninolasconi@gmail.com

DAVIDE: RE CORAGGIOSO E PREPOTENTE

on Abramo e Mosè, Davide è uno dei personaggi fondamentali della storia della salvezza. Noi, però, non vogliamo raccontare questa sua grandezza, ma individuare alcuni tratti della sua umanità, per riflettere su come Dio, per realizzare i suoi progetti, non in-

come bravo «suonatore di arpa, forte e coraggioso, abile nelle armi, saggio di parole, di bell’aspetto» (1Sam 16,18). Evidentemente si era ricavato spazi di libertà e di azione, come dimostra il rimbrotto del fratello Eliab, quando, mandato dal padre a portare «una misura di pane tostato e dieci pani» a tre fratelli in guerra, e «dieci forme di formaggio al loro comandante», si era fermato a gironzolare tra i soldati: «Io conosco la tua boria e la malizia del tuo cuore: tu sei venuto giù per vedere la battaglia» (1Sam 17,28). Non solo per vederla! Mentre gira fra la truppa, infatti, il gigante Golia rinnova la sua sfida agli israeliti impauriti.

ADOLESCENTE CORAGGIOSO

«Ci penso io!», decide. Significativo il curriculum che presenta al re Saul per ottenere l’incarico: Il re Davide suona l’arpa «Il tuo servo pascolava il gregge venta extraterrestri ad hoc, ma chiede la colla- di suo padre e veniva talvolta un leone o un borazione di uomini e donne con i loro pregi e orso a portar via una pecora dal gregge. Allora difetti. 1Samuele 16 descrive accuratamente la lo inseguivo, lo abbattevo e strappavo la pecoscena dei figli di Iesse che, uno dopo l’altro, si ra dalla sua bocca. Se si rivoltava contro di me, rivelano inadeguati per l’unzione regale, finché l’afferravo per le mascelle, l’abbattevo e lo uccinon arriva quello nemmeno convocato, lasciato devo. Il tuo servo ha abbattuto il leone e l’orso. a pascolare il gregge, perché il più piccolo, Da- Codesto Filisteo non circonciso farà la stessa vide, «fulvo, con begli occhi e bello d’aspetto». fine di quelli, perché ha sfidato le schiere del Il Libro sacro tralascia, purtroppo per la nostra Dio vivente» (1Sam 17,34-36). curiosità, l’effetto che quell’unzione misteriosa A corte si dimostra una calamita di simpatia. deve aver provocato nell’adolescente. Qualco- Mical, la figlia di Saul, si innamora di lui, ed egli sa possiamo intuire dal seguito della storia. riesce a prenderla in moglie, nonostante i traL’umile lavoro del pastore, al quale era obbliga- nelli del padre; Gionata, il figlio del re, diventa to dalla famiglia, non gli aveva impedito di farsi suo fedelissimo e generoso amico; la folla è tutconoscere, addirittura dai domestici del re Saul, ta per lui.

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Cecilia Pirrone - cecilia.pirrone@gmail.com

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EducAzione

IL CORAGGIO DI ESSERE SE STESSI

lcuni comportamenti dei ragazzi li inducono a confondere il coraggio positivo, che implica il saper combattere le difficoltà senza scoraggiarsi, oppure il saper affrontare un pericolo con decisione, con quello negativo che li spinge, per esempio, a lasciarsi coinvolgere in particolari riti di iniziazione (assimilabili alla prepotenza di chi li propone o, meglio, impone). Spesso i ragazzi, attirati dal gusto per la trasgressione, o dal bisogno di andare oltre il limite, si mettono alla prova e si lasciano coinvolgere in gruppi che propongono forti competizioni, spesso pericolose: «Vediamo se reggi una canna; mostra se riesci a sfrecciare senza fermarti allo stop con il motorino; prova se hai il coraggio di scolarti la bottiglia…». Educare al coraggio, quello positivo, quello più difficile da scegliere, perché spesso va contro corrente, significa aiutare i ragazzi a manifestarsi per quello che sono, anche con le proprie fragilità, debolezze o i modi di pensare non conformi al gruppo. Scelte faticose perché, lo sappiamo, il giudizio dei coetanei ha un peso di rilievo a questa età. L’imperante utilizzo dei social media ha amplificato, poi, la fobia di mostrarsi vulnerabili con i propri limiti, al punto di usare questi strumenti per rivelarsi diversi da ciò che si è realmente. Il percorso ha come obiettivo quello di insegnare a distinguere il coraggio positivo da quello negativo, ossia quello che conduce a una crescita personale, da quello che sfocia in un affossamento di se stessi, incatenati dai vincoli di chi vuole prevaricare. • Il coraggio positivo mette in condizioni di

IL PERCORSO EDUCATIVO

attivare le proprie risorse, esporsi per quello che si è, prendere decisioni autonome. • Il coraggio negativo spinge a sottostare ad atteggiamenti minacciosi di chi si sente superiore agli altri, oppure a essere noi stessi prepotenti. In fondo sembrerebbe una scelta nell’immediato più «semplice», che suscita echi di suc-

cesso, riconoscimento come leader che intima: «A me i piedi non li calpesta nessuno! Piuttosto li calpesto io agli altri!».

UN CAMMINO DI EDUCAZIONE al coraggio si può

sviluppare sulle seguenti linee. Aiutare il ragazzo ad ascoltarsi per come è e per quello che sta vivendo: • Come intendo il coraggio nella mia vita? Sembro molto coraggioso perché ostento sicurezza che maschera la mia fragilità, oppure faccio scelte in proprio? • Quali esperienze di coraggio rilevo a scuola, nello sport, a casa, osservando il comportamento dei miei coetanei e il mio? Farlo accedere al suo mondo interno, aiutandolo a scoprire se stesso: • Quali sono le paure che ho nell’affrontare alcune situazioni che richiedono coraggio? • Quali piccoli passi concreti posso intraprendere per attuare vere esperienze di coraggio?

Catechisti parrocchiali / Ragazzi & Dintorni, novembre 2018

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