D O S S I E R
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Sogni “ e realtà Inserto da e staccar
Anno 2018-2019
Ragazzi &
Dintorni
” 2018
Set./Ott.
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Ragazzi & dintorni
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Cominciamo il percorso del nuovo anno con Giuseppe, personaggio biblico che faceva sogni «inquietanti», per accogliere, assieme ai ragazzi, i loro doni e se stessi come dono, e valorizzare sogni e ideali (Focus). Oggi, con il crollo delle grandi aspirazioni, i ragazzi per non cadere nella noia devono coltivare i loro sogni profondi (Attualità). Il film fa da «cartina al tornasole», per distinguere fra visioni, illusioni, lusinghe del mondo e i sogni che sfociano in progetti di vita (Ciak si gira). È importante che gli educatori orientino i ragazzi a passare dal principio del piacere a quello della realtà, senza rinunciare ai sogni (EducAzione). Le canzoni aprono sul mondo dei sogni «a occhi aperti», per scoprire che Dio e Gesù entrano nei sogni e offrono il punto di vista dell’amore (Musica e fede). Giuseppe, nonostante viva situazioni dolorose, non rinuncia a sognare e a fare spazio a Dio, per collaborare alla salvezza degli altri (Bibbia nella vita). La prospettiva dell’amore e del perdono è ben rimarcata nell’arazzo che illustra l’incontro di Giuseppe con i fratelli (Bibbia nell’arte). Anche papa Francesco invita i ragazzi a mantenere vivi i sogni, condividendo il sogno di Gesù che è il regno di Dio (Testimoni). I laboratori sul digitale spingono alla consapevolezza delle «immagini personali» su Dio (Etica nel digitale, in CP, pp. 36-37). Con il Test si verifica se i propri sogni sono illusioni o speranze; nella Celebrazione si accoglie il sogno di bontà di Dio su di sé.
SOMMARIO
Sogni im-possibili? - Barbara Corsano . . . . . . . . . . . . pag. Giuseppe, l’uomo che non rinuncia a sognare Tonino Lasconi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » Attualità Tieniti stretto ai sogni - Fausto Negri . . . . . . . . . . . . . . . . » EducAzione Sognatori con i piedi per terra - Cecilia Pirrone . . . » Musica e fede I sogni danno forma al mondo - Matteo Zambuto . . . » Ciak, si gira I sogni di Donnie Darko - Alberto Anile . . . . . . . . . . . . . . » La Bibbia nell’arte Il sogno di Giuseppe diventa realtà - Fausto Negri . . » Test Illusioni o progetti di vita? - Maria Teresa Panico . . . » Celebrazione Chi sono io? Un’infinità di sogni - F. Langella . . . . » Testimoni I miei sogni nei sogni di Gesù - B. Magliano . . . . . . » Focus Bibbia nella vita
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RAGAZZI & DINTORNI - In sintonia con la Chiesa e il Sinodo sui giovani, si propongono personaggi biblici dell’AT e del NT, per illuminare la realtà fluida e colma di incertezza dei ragazzi (12-16 anni), e far emergere le loro istanze di fondo. Essi, sfidati e affascinati dal Signore, scoprono la loro vera identità, la relazione con gli altri e aderiscono a Gesù, per testimoniarlo con gioia. L’utilizzo di tutti i linguaggi rende il percorso fruibile nella catechesi, in campiscuola, ritiri, e a scuola.
Tema: Io e gli altri: che «passione!» Giuseppe: sogni e realtà - Davide: coraggio e prepotenza Sansone: energia e capriccio - Ester: vetrina o dono Marta e Maria: la testa e il cuore Giovanni e Giacomo: primeggiare e collaborare Pietro: entusiasmo e delusione - Maria di Magdala: caduta e risalita
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Focus
Barbara Corsano - barbara.corsano@gmail.com
gazzi, ad accoglierli, a «riconoscere» quelli veri, e lasciamoci «stupire» dalla loro diversità, più che desiderare che siano la nostra fotocopia. Attraverso i loro sogni Dio parla al loro cuore (come con Giuseppe) ed è grazie ai loro sogni che è possibile una realtà migliore.
LABORATORIO: «IN ASCOLTO DEI SOGNI»
Incoraggiamo i ragazzi a sperimentarsi e a: • intervistare parenti, amici più grandi, anche estranei, per scoprire quali erano i loro sogni da ragazzi; se li hanno realizzati; se nel tempo si sono modificati e perché; • cercare una canzone che sintetizzi il loro sogno; • creare una playlist con tutte le canzoni selezionate che, ascoltate insieme, permettano di condividere il sogno di ciascuno; • confrontarsi con una domanda: «Qual era il sogno di Gesù?» (cfr. p. 16).
È BELL O
Potremmo iniziare da qui: chiedere se, come Giuseppe, comprendono che la loro «diversità» è «unicità»; che ognuno di loro è chiamato a vivere un’esistenza irripetibile, ad appassionarsi alla scoperta delle proprie potenzialità e, soprattutto, a fare dono agli altri dell’«originalità» che lui è. Il mondo di oggi non aiuta a sognare: come i fratelli di Giuseppe, il mondo spesso è invidioso e tarpa le ali. Ma, nel cuore di ogni ragazzo, i sogni continuano a vivere, a crescere, a modellarsi. I sogni strutturano la loro identità, le loro speranze così come le loro paure; ed è sognando che immaginano la loro realtà e il loro futuro. «Se puoi sognarlo, puoi farlo!», diceva Walt Disney. I ragazzi hanno bisogno di sentirsi dire ciò da noi adulti, di sentirsi dire che la realtà, anche nella fatica o, forse, proprio grazie alla fatica, e no-
nostante strade impervie e tortuose, può essere il «frutto» di un sogno e non il suo opposto. Impariamo ad ascoltare i sogni dei nostri ra-
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era un ragazzo che come me…»: inizia con queste parole una canzone famosa di Gianni Morandi. Anche nella Bibbia ci sono ragazzi che, come i nostri ragazzi, amano, sognano, lottano, crescono, vivono, cadono, soffrono. Giuseppe sognava… i nostri ragazzi sognano… ma quali sono i loro sogni? Sono determinanti nella loro vita come lo sono stati nella vita di Giuseppe? O appaiono come immagini passeggere e sfocate, continuamente mutevoli? Si dà spazio ad essi o si preferisce non sognare? Oggi i ragazzi sono giudicati «troppo»: troppo egoisti, troppo rumorosi, troppo diversi, troppo superficiali, troppo concentrati sui loro bisogni, troppo materialisti…; ma è davvero così? O siamo noi a tarpare loro le ali? A non dare possibilità concrete di custodire, coltivare, realizzare i loro sogni? Facile dire: i ragazzi non sono capaci di sognare e di sognare in grande! Sarebbe importante chiedere loro: cosa sogni? Perché sogni questo?
INSIEM
«C’
SOGNI IM-POSSIBILI?
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Musica e fede
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Matteo Zambuto - donmatteo58@libero.it
I SOGNI DANNO FORMA AL MONDO
hissà quante volte i nostri ragazzi si sono posti la domanda: «Riuscirò a realizzare i miei sogni?». Tutta la vita è ricca di sogni e desideri, e in particolare l’adolescenza, quando i sogni sono pieni di colori, ricchi di attese e, talora, fragili perché condizionati da una stagione di vita in balia dei cambiamenti. Papa Francesco ci ricorda che sognare fa bene [1]. Il sogno è la strada per scoprire la bellezza che è nascosta dentro la vita, ma spesso costatiamo che i ragazzi sono frenati dalle difficoltà che incontrano. È vero che dobbiamo tenere conto del loro mondo: un mondo frenetico, talvolta aggressivo e superficiale, che lascia poco spazio alla riflessione, ma è anche vero che il mondo in cui viviamo offre numerose opportunità.
Musical - Associazioni EMEIS e IL PONTE (Lanciano - CH)
E, poi, i ragazzi di oggi hanno nel cuore una grande voglia di incontrarsi, assieme a un profondo desiderio di amicizia.
DINAMICA - Date a ogni ragazzo un foglio di carta, diviso in due colonne, e una penna: a sinistra dovranno elencare i loro sogni notturni ricorrenti, i cosiddetti «sogni a briglie sciolte»; sulla de-
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stra, invece, i sogni che hanno nella vita reale: progetti, idee, desideri. L’incontro può iniziare, chiedendo ai ragazzi di leggere ad alta voce ciò che hanno scritto. Quel che conta è che riescano a cogliere la differenza che intercorre tra i due tipi di sogni: i sogni notturni, non strettamente controllabili, e i sogni a occhi aperti, che coinvolgono di più volontà e libertà. Ora ascoltiamo alcune canzoni con le quali ci prefiggiamo di rendere consapevoli i nostri ragazzi del reale valore dei sogni che si fanno a occhi aperti. Proponiamo l’ascolto di Ho imparato a sognare dei Negrita, recentemente cantata da Fiorella Mannoia. • Ascoltata la canzone, chiediamo ai ragazzi se si sono rispecchiati nel testo e qual è la frase che li ha maggiormente colpiti. •Sottolineiamo, poi, che il protagonista della canzone sostiene di aver imparato a sognare, che qualche volta è caduto e che la forza del sogno lo ha fatto rialzare. Chiediamo ai ragazzi: «Vi è mai capitato di cadere come il protagonista della canzone?». • Il catechista può rivolgere, ora, alcune domande che aiutano ad andare più in profondità: «Le cadute sono state un ostacolo per realizzare i vostri sogni?»; «Cosa vi ha aiutato a rialzarvi?»; «Vi è capitato di aiutare qualcuno a rialzarsi?». È bene far comprendere che anche Gesù ha vissuto come noi, ha sognato come noi. Si richiama all’attenzione dei ragazzi un episodio narrato nel Vangelo secondo Giovanni (6,60-69): «Gesù, sentendosi abbandonato da tutti, chiede agli Apostoli: volete
IMPARARE A SOGNARE