La ciurma dei bulli

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E L A C I S U M O L O C A cattivi vincono sempre! T i e h T c o r SPE Non è ve

Sventola minacciosa scello dei pirati. la bandiera nera sul va mbaciospa ! Terra!». Il capitano Ga All’improvviso: «Terra di bulli ordina alla sua ciurma , ll’isola di Roccasusina di andare all’assalto de da saccheggiare. in cerca di un tesoro ... sorpresa! Ma arrivati al castello

e lo teatrale e musical

co Un divertente spetta i in cui l’intelligenza per bambini e ragazz za gentilezza e la saggez la , ica fis a rz fo lla su vince icazione rroganza e sulla prevar hanno la meglio sull’a otenza. la forza contro la prep e l’unione davvero fa

LE CANZONI

RAI RISPETTERÒ RISPETTE 1. SIAMO PIRATI • 2. BULLI ADE • 4. BALLA COI 3. PAROLE COME SP STELLE 6. LA ROTTA DELLE 5. SE CI CREDERAI •

NI ARTITI DELLE CANZO SP E I ST TE E, N O PI CO

li 11 anni Per bambini dai 6 ag

Spartito Copione PSC 1548 Le canzoni di questo Spartito Copione sono incise su Compact Disc PCD 443 che contiene anche le Basi Musicali Sono disponibili gli Spartiti, il Copione e le Basi Coro in digitale su paolinestore.it Illustrazione di copertina: Francesca Carabelli - Grafica: Erika Serafini © FSP, 2019 P PAOLINE EDITORIALE AUDIOVISIVI Distribuzione: PAOLINE DIFFUSIONE - Via A. Pio, 75 - 00145 ROMA paoline.it • paolinestore.it • ed.audiovisivi@paoline.it

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INDICAZIONI PER LA MESSA IN SCENA Prima di tutto evitiamo un errore tattico: la presentazione di pagina 3 non va letta agli spettatori (non interamente, almeno!). È indirizzata all’operatore che deve mettere in scena lo spettacolo (insegnante, regista ecc.). Se già all’inizio sveliamo al pubblico chi sono i personaggi, qual è l’argomento e come va a finire la storia, gli spettatori perderanno il gusto di seguire lo spettacolo fino alla fine.

Partecipanti Il copione prevede 15 personaggi, che possono facilmente diventare di più o di meno, intervenendo principalmente sul numero dei pirati e dei fantasmi (se sono di più rispetto al copione basta distribuire le battute su più partecipanti). Il gatto è un personaggio facoltativo che dice solo “miao”: potrebbe essere un modo per includere anche bambini più piccoli o chi non se la sente di dire battute in scena, pur volendo partecipare alla rappresentazione.

Scenografia Le ambientazioni di questo spettacolo sono due: il vascello dei pirati e una sala del castello di Roccasusina. Partendo da una scena neutra, si possono rendere le due diverse situazioni impiegando anche pochi elementi. Una delle tante soluzioni che si possono adottare, utilizzabile per entrambi gli ambienti, è realizzare minimo tre pannelli verticali, uno da piazzare in centro e gli altri due ai lati, un po’ indietro, che raffigurino (anche in modo stilizzato) da un lato le vele del vascello con la bandiera dei pirati, dall’altro pareti del castello (carta da parati, quadri, lampadario ecc.). Ovviamente, in questo caso, i pannelli devono stare in piedi e poter essere girati. O ancora: predisporre diverse corde che scendano dall’alto, con gancio finale a cui appendere delle vele per il vascello e quadri e lampadari per il castello (eventualmente nascondendo il cambio con la chiusura di sipario. In questo caso si raccomanda velocità). Se c’è la possibilità di proiettare immagini sul fondo, si può scegliere una scenografia più tecnologica. Oppure, limitando al massimo i cambi, si può mantenere una scena neutra e utilizzare per esempio un finto timone, una botte, un’asta con una vela e la bandiera nera per le scene con il vascello.

Costumi Realizzare costumi da pirata è piuttosto semplice: bastano dei leggins tagliati al ginocchio, stivali e stivaletti, camicie larghe, maglie a righe, gilet, panciotti, bandane legate intorno alla testa. Si possono aggiungere accessori da acquistare, facilmente reperibili nei negozi anche tutto l’anno: cappelli da pirata, bende per gli occhi, sciabole finte. Per i costumi dei personaggi del castello, ci si può ispirare anche lontanamente agli abiti del Sei-Settecento (ovviamente semplificando, giusto per rendere l’idea). Con della semplice fodera e tulle si possono confezionare costumi d’effetto e con poca spesa. Per incoraggiare il riciclo creativo si consiglia anche di sfruttare scampoli di stoffa, maglie e vestiti usati da trasformare. Cercando su internet si possono trovare tante idee simpatiche ed efficaci. Anche i fantasmi possono essere ispirati a quell’epoca, ma ovviamente devono essere completamente bianchi. In alternativa, possono avere il classico lenzuolo da fantasma, ancora più semplice e veloce da realizzare, o tunica con cappuccio. Un suggerimento per le parrucche: si possono costruire bellissime parrucche da dame e cavalieri, utilizzando strisce di carta arrotolata, rotoli di carta bianca e cartoncino (anche quelli della base della carta igienica dipinti di bianco), carta crespata, dischetti struccanti, ovatta.

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Canzoni Non è semplice per i bambini eseguire dal vivo le canzoni sulle basi, specie se non si ha una buona amplificazione e se sono piccoli, o non hanno esperienza di educazione musicale. In questi casi è preferibile farli cantare direttamente sopra le tracce registrate, oppure utilizzare le basi coro, che richiedono l’esecuzione dal vivo solo per i solisti.

Coreografie Le annotazioni seguenti vogliono essere soltanto spunti, idee, punti di partenza su cui impostare delle coreografie, sia elaborate (con passi a tempo, figure ecc.), sia come semplici pose e movimenti di gruppo durante le parti musicali. I personaggi coinvolti nelle canzoni sono i gruppi dei pirati e dei fantasmi. A quest’ultimo gruppo si possono unire anche Wilma Gentilotti Bon e le due damigelle.

1. Siamo pirati

Tutti i pirati, dislocati in vari punti della scena che rappresenta il vascello, cantano dalle loro postazioni, facendo solo piccoli movimenti: guardare lontano col palmo della mano sulla fronte (prima da una parte, poi dall’altra), alzare le spade, stringere i pugni, fare il gesto dello sgozzamento (Non ti fidare di noi) ecc. Tutti i movimenti sono sincronizzati. Solo alla fine del brano avanzano un po’ verso il proscenio, mettendosi in riga davanti al pubblico.

2. Rispetterò rispetterai

I fantasmi inscenano una specie di balletto classico in coppie (qualcosa che somigli a un minuetto, per esempio), circondando e coinvolgendo i pirati, tra giri e inchini. I pirati, ritrosi e un po’ infastiditi, cercano di sottrarsi al ballo come possono. Nel ritornello (E vedrai il mondo cambierà…) i fantasmi prendono sottobraccio i pirati e si dispongono tutti in riga in modo alternato.

3. Parole come spade

I pirati fanno gruppo, mentre i fantasmi, in postazione da Famiglia Addams per intenderci, li additano cantando. Nei ritornelli (Tagliano veloci e poi…) si portano avanti, verso il pubblico, mimando le azioni descritte nel testo.

4. Balla coi bulli

Questo è proprio un ballo di gruppo che impegna sia i pirati, sia i fantasmi. Si può organizzare una coreografia disponendosi in varie file e, tutti naturalmente a tempo, eseguire le azioni descritte nel testo: Si comincia a BRACCIA IN SU, SI GIRA INTORNO e poi un SALTO che va su su in alto… ecc. Non è facile coordinare i movimenti di tutti, ma esercitandosi nelle prove e con l’aiuto della canzone si può ottenere un buon risultato.

5. Se ci crederai

I fantasmi sono insieme alla contessa Wilma. Potrebbe essere lei la solista, o il brano potrebbe essere interpretato da più solisti, tra i fantasmi. I fantasmi potrebbero girare in tondo intorno a Wilma, poi rivolgersi anche al pubblico.

6. La rotta delle stelle

Qui siamo di nuovo sul vascello e i pirati cantano. Potrebbero inscenare una partenza della nave, levando l’ancora, tirando corde, guardando l’orizzonte. Durante lo special (Troveremo un’isola, una terra libera, e la nostra casa diverrà), si raggruppano tutti, vicini, mettendo il braccio l’uno sulle spalle dell’altro. PAOLINE EDITORIALE AUDIOVISIVI - © FSP, Roma 2019 - Tutti i diritti riservati

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LA CIURMA DEI BULLI di Daniela Cologgi Personaggi: Pirati e piratesse (il capitano Gambaciospa, Occhiofritto, Unghiamarcia, Grugnosfranto, Manomozza, Testabrilla, Pelovizzo), il gatto Ramòn (facoltativo), la contessa Wilma Gentilotti Bon, le damigelle Clara e Tamara, i fantasmi (Lodovilla, Blando, Teodoro, Selenia).

>> SCENA 1 (Si apre il sipario. Un vascello è al centro della scena. In alto sventola il Jolly Roger, la classica bandiera nera col teschio. I pirati cantano la canzone). CANZONE:

SIAMO PIRATI Oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh. Con il veliero che nel vento scivola sull’onda naviga e va, con la bandiera che in alto sventola quanta paura farà! Siamo pirati noi siamo invincibili forti e spietati così. Non ci arrendiamo mai nessuno ci fermerà. Oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh. Cerchiamo un’isola ed un tesoro che la vita ci cambierà. Fino a quel giorno lì questo veliero qui la nostra casa sarà. Siamo pirati noi siamo terribili

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ladri e furfanti così e se ci incontrerai non ti fidare di noi! Oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh. Mari ed oceani giù dai Caraibi verso le rotte del sud. Siamo pirati noi nessuno ci sfuggirà!

Oh oh oh oh oh oh.

Oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh. Oh oh oh oh oh oh. Siamo terribili non ti fidare di noi! Oh oh oh oh oh oh. Siamo pirati noi nessuno ci sfuggirà! Occhiofritto: (Gridando, mentre ancora è intento a guardare lontano col cannocchiale. Ha una benda nera su uno degli occhi) Terra! Terra a babordo! Gambaciospa: Occhiofritto, pezzo di balena avanzato, sei sicuro di averci visto bene? Occhiofritto: Sì, capitano Gambaciospa! Gambaciospa: (Gli prende il cannocchiale) Fa’ vedere… (Guarda anche lui) Per il dente del fetente pescecane, è vero! Unghiamarcia, prendi la mappa! Unghiamarcia: Ecco capitano! Gambaciospa: Dunque, vediamo… (gira e rigira la mappa mentre tutti dietro di lui seguono i movimenti con la testa) noi siamo qui, poi siamo passati di qua… stiamo andando di là, girando per di qua… Ecco! È un’isola piccolissima: Roccasusina. Pirati:

Rocca che?!?

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Lodovilla:

Eh eh, il nostro vero segreto è…

Teodoro:

Usare la testa!

Clara:

Perché l’intelligenza è l’arma più potente!

Tamara:

E con la gentilezza si ottiene più di quanto si possa immaginare… vero amici? (Tutti ridacchiano).

Wilma:

(Vedendo arrivare i pirati) Attenzione, ecco che torna la nostra ciurma di bulli.

(I fantasmi si ricompongono velocemente. I pirati entrano in scena ognuno sorseggiando una bevanda da un boccale. Rinfrancati, sembrano diventati tutti educati, calmi e gentili). Occhiofritto: Mmmhhh… contessa, è deliziosa la vostra spremuta di limone! Wilma:

Mi fa piacere, caro. Sono limoni della nostra fertile terra.

Grugnosfranto: Ora mi sento molto meglio. Unghiamarcia: Tutti ci sentiamo meglio! Pirati:

Grazie! (E fanno tutti un goffo inchino alla contessa).

Wilma:

Oh, di nulla, comodi, comodi.

Gambaciospa: (Si schiarisce la voce) Gentile contessa Wilma Gentilotti Bon Bon… Blando:

(Suggerendo) Un solo Bon…

Gambaciospa: Ok, solo Bon. Dobbiamo riconoscerlo: ci avete sconfitti e finora mai nessuno era riuscito in quest’impresa. Pensavamo di essere invincibili… invece siete più forte di noi. Ci congediamo quindi con le nostre più sentite scuse e una sincera (inciampa sulla parola) gradi… gratitru… gratitudine (e azzarda un impacciato baciamano). Wilma:

Grazie figliolo. (Rientrano le damigelle e i fantasmi con casse pieni di prodotti della terra) Prima che voi andiate, vogliate gradire questi doni: sono i frutti della terra di Roccasusina, frutta, verdura, vino, farina.

Clara:

È questo il nostro tesoro!

Tamara:

Altri non ce ne sono mai stati… è solo una leggenda.

(I pirati, a bocca aperta, sono stupiti e commossi per tanta generosità). Occhiofritto: Ma… tutto per noi? Non ci sono parole… Gambaciospa: Beh, una magari sì… vero ciurma? Pirati:

(Tutti insieme, sottovoce) Grazie…

Gambaciospa: (Urlando) Non ho sentito! Pirati:

(Ad alta voce e più convinti) Grazie! (E fanno un inchino).

(I pirati prendono le casse e vanno via, salutando con la mano). Gambaciospa: (Verso Wilma) Scusateli, sono dei tror… tronglon… trogold… degli avanzi di galera. È stato un piacere, Wilma Gentilotta.

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Clara e Tamara: Bon! Wilma:

Buon viaggio, capitano Gambaciospa.

Gambaciospa: Abbiate cura di voi, signora un po’ agée. (Fa un goffo inchino e va via). (I fantasmi salutano i pirati già fuori scena, agitando dei fazzoletti ovviamente bianchi). Fantasmi:

(Anche sovrapponendosi) Addio! Addio! Buon viaggio! Fate attenzione!

(Contemporaneamente, Wilma, le damigelle e i fantasmi indietreggiano lentamente fino a uscire di scena. Nel frattempo, fuori scena, si sentono le voci dei pirati che accompagnano le manovre di partenza della nave: «Occhiofritto e Testabrilla, in vedetta! Pelovizzo al timone! Manomozza e Unghiamarcia, levate l’àncora! Grugnosfranto, barra a dritta!»).

>> SCENA 7 (Sul vascello, come nella scena iniziale. Non c’è più la bandiera dei pirati). Unghiamarcia: (Facendosi le unghie con la limetta) Capitano, dove si va questa volta? Gambaciospa: Cerchiamo un’isola, Unghiamarcia. Un’isola che ancora non sappiamo dov’è. Testabrilla:

Per saccheggiarla, capitano? (Gli altri vicino le danno una gomitata).

Gambaciospa: Ma che dici, testona di una Testabrilla? Pirati:

(Fingendo di schiarirsi la voce) Ehm… ehm ehm…

Gambaciospa: Oh, sì, scusa… (rimarcando) cara ragazza un po’ vivace. Basta saccheggi. Cerchiamo un’isola per abitarci in santa pace. Occhiofritto: (Guardando lontano col cannocchiale) Zattera di naufraghi a babordo! Gambaciospa: (A Pelovizzo, che è al timone) Pelovizzo, gira la nave, andiamo a prenderli. Manomozza: Ma non avranno niente che possiamo rubare! Occhiofritto: (A Manomozza) Manomozza, ma allora non hai capito niente! Gambaciospa: Sei una trollg… una trotro… gr… una troglodita! Gatto:

Miao!

Manomozza: E perché dovremmo farlo? Una bocca in più da sfamare. Grugnosfranto:Perché un giorno potresti essere tu quel naufrago, cervello di legno. Occhiofritto: Potrei essere io, lui… noi! Unghiamarcia: E da mangiare ne abbiamo a sufficienza per tutti. Capito? Manomozza: (Mortificata) Capito… Pelovizzo:

Capitano, li raggiungeremo presto, prima che scenda la notte.

Gambaciospa: Bene. E dopo seguiremo la grande mappa del cielo. Unghiamarcia: Questa volta ci facciamo guidare dalle stelle, capitano? PAOLINE EDITORIALE AUDIOVISIVI - © FSP, Roma 2019 - Tutti i diritti riservati

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