A metà strada fra Torino e le Langhe, Chieri offre tutto ciò che ci si aspetta dalla collina piemontese: sapori, storia e natura. Tutto fatto a mano.
Muovetevi fra le colline che abbracciano Chieri e i vicoli del centro: vigne e cantine, forni e pasticcerie vi racconteranno i gustosi segreti di una città e di un territorio al centro – letteralmente - della tradizione enogastronomica del Piemonte.
i grissini rubatà
I nostri panettieri afferrano dalle punte i grissini appena stirati e li fanno rotolare sotto le palme delle mani: è così che nascono, da secoli, i “Rubatà” (“rotolati”, appunto, in dialetto) di Chieri, i grissini fatti a mano ormai entrati a pieno titolo fra i simboli dell’arte bianca piemontese.
il freisa di chieri
Le colline che abbracciano Chieri offrono non solo paesaggi di grande bellezza, ma il terreno d’elezione per il Freisa, vitigno autoctono coltivato fin dal XVIII secolo. Il “Freisa Doc di Chieri e della collina torinese” è ottenuto da uve provenienti esclusivamente dai vigneti di Chieri e di alcune località del circondario. stradarealevinitorinesi.it freisadichieri.com
i dolci tipici
La focaccia dolce e fragrante, i Baci e le Genzianelle di cioccolato ripieni di creme e gli amaretti Umbertini, morbidi e profumati al fiore d’arancio, che fanno risalire la loro storia al Principe Umberto di Savoia.
Il centro storico di Chieri è una lunga carrellata di storia e di storie, nel repentino susseguirsi di stili architettonici ed echi di arte e tradizioni: chiese, palazzi e luoghi della memoria scortano il vostro passaggio, regalano a ogni angolo una sorpresa. gotico e barocco
Se le chiese barocche che numerose s’affacciano su strade e piazze segnano la vicinanza territoriale e stilistica con Torino, quel che rapisce lo sguardo è il rosso che avvampa formelle, cornici e decorazioni in cotto dei palazzi nobiliari, testimonianza della fioritura medievale di Chieri. Il centro della città è un condensato di storia - e di storie: su tutte quelle legate alla presenza in città di San Giovanni Bosco.
don bosco
Tra il 1831 e il 1841 Giovanni Bosco trascorse a Chieri dieci, importanti anni, dedicati allo studio e al lavoro, ricchi di esperienze che formarono la sua personalità. Il Centro Visite Don Bosco, nell’ex Seminario di San Filippo, è il punto di partenza per il percorso di visita sulle tracce del Santo.
tradizione tessile
Una tradizione secolare e gloriosa, dal Medioevo al secolo scorso, che oggi rivive nel Museo del Tessile con la sua ampia collezione di strumenti, macchinari e testimonianze iconografiche.
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Alle spalle della città, quasi a dividerla da Torino, la collina regala luoghi di natura incontaminata, da scoprire e vivere a passo lento: un arco verde che la unisce, idealmente, al fascino del vicino Monferrato e, oltre, al Roero e alle Langhe. strade di colori e sapori
Chieri è al centro del sistema delle “Strade di colori e sapori” che attraversano territori ricchi di tracce del passato e di beni culturali di pregio: musei, parchi, aziende agricole e vitivinicole, cascine didattiche, percorsi ciclabili e sentieri per l’escursionismo: sono tante le opportunità per gli amanti del turismo dolce e attento all’ambiente. stradedicoloriesapori.it
cammino don bosco
Chieri è toccata dal tracciato “basso” del Cammino Don Bosco, itinerario ad anello che dal Santuario di Maria Ausiliatrice a Torino (luogo simbolo dei salesiani, dove è sepolto San Giovanni Bosco) conduce al Colle Don Bosco (dove nacque), in provincia di Asti, in un percorso che ripercorre i luoghi più significativi della vita del Santo. camminodonbosco.it
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