La Pieve
ComunitĂ Pastorale Santa Maria Madre di Dio
Notiziario delle parrocchie di Cadorago, Caslino al Piano e Bulgorello www.sanmartinocadorago.it - www.parrocchiacaslinoalpiano.it
S. PASQUA 2019
LA FATICA DI EDUCARE Era l’8 dicembre 2018 quando in una discoteca di Corinaldo (An), a causa del panico provocato da uno spray al peperoncino, si scatena il terrore e come puo’ accadere in tali circostanze, molti perdono la vita nella calca, ammassandosi per raggiungere l’uscita, cadendo da una balaustra che ha ceduto! Per la prima volta mi capita, dopo questa tragedia, di sentir parlare di musica Trap e dei testi un po’ particolari di questa moda musicale. Altre volte mi è successo di incrociare gruppi di adolescenti che ascoltano musica e canzoni (?) con dei testi pieni di messaggi negativi. Se sono soli, tengono le cuffiette e stanno con la testa bassa, magari guardando lo schermo del telefono. Ovviamente è un fenomeno che non riguarda tutti i giovani, però è abbastanza diffuso. La droga è l’elemento fondante e pervasivo di questi brani musicali. Un esempio? “Mi impiccherei con la siringa, ma cade, sicuro, almeno non ho una figlia, no non avrebbe futuro, mi attacco alla mia erba…”. Tutto è sdoganato, accessibile e normalizzato. Di fronte a questo servirebbero adulti capaci di essere tali e non eterni adolescenti che ripetono sempre “Che male c’è?”, il genitore che parte così è già perdente. Occorrono genitori capaci di far innamorare i figli alla realtà attraverso un’esperienza di bene. Dice Franco Nembrini, educatore: “Vogliamo provarci cari genitori? Incominciate così: entrate nella camera di vostro figlio e chiedete se conosce almeno uno di questi Trapper e iniziate il dialogo partendo dai messaggi delle loro canzoni”. Come sacerdoti noi vediamo i bambini partecipare al catechismo e alla Messa pieni di curiosità, interesse e gioia. In alcuni casi, pero’ trovano un clima negativo, contrario alla fede; genitori che sbuffano al solo pensiero di doverli accompagnare a Messa o a qualche incontro in parrocchia. A mio parere si inizia così a trasmettere sfiducia e un messaggio contraddittorio: farli partecipare a qualcosa a cui il papà e la mamma non credono. Le proposte non mancano da parte delle parrocchie e della scuola, però occorre sostenerle, proporle ai propri figli, mostrando interesse. Ovviamente sto generalizzando, però è un tentativo per riflettere su questo “mal di vivere” che vediamo aumentare sul volto di tanti ragazzi e giovani. Io credo che ci sia qualcuno che ci può aiutare a rimettere insieme i cocci di
questo mondo un po’ disgregato. C’è Uno che è più forte della morte e si chiama Gesù di Nazareth. La fede in Lui è il punto di ripartenza per la vita di ogni uomo, ogni famiglia, ogni cuore deluso. Nello splendore del mattino di Pasqua corriamo anche noi con i discepoli. Andiamo in fretta al Sepolcro e così vedendolo vuoto, siamo invitati a credere che l’immenso Amore di Dio è più forte di quel male che vuole svuotare la nostra vita di fede e valori. Cristo nostra Speranza è risorto: è questo che dobbiamo dire ai nostri figli, fin da piccoli e andare con loro alla celebrazione della Pasqua, per rivivere questo momento di gioia e speranza. Questo avvenimento ci costituisce come comunità cristiana, perché nessuno sia lasciato solo (giovane o anziano) e possa trovare sul volto dei fratelli il Volto di colui che lo ama gratuitamente. BUONA PASQUA. Don Alfredo
CALENDARIO LITURGICO CADORAGO Giovedì 18 aprile ore 21:00 GIOVEDI’ SANTO
S. Messa in Coena Domini a seguire veglia comunitaria fino a mezzanotte
Venerdì 19 aprile ore 15:00 VENERDI’ SANTO ore 20:30
Solenne liturgia della Passione Via Crucis per le vie del paese.
Sabato 20 aprile ore 21:00 SABATO SANTO
Veglia Pasquale e S. Messa di Resurrezione
Domenica 21 aprile ore 8:00 SANTA PASQUA ore 11:00
S. Messa S. Messa
Lunedì 22 aprile ore 10:00
S. Messa
CASLINO AL PIANO Giovedì 18 aprile ore 21:00
S. Messa in Coena Domini e adorazione
GIOVEDI’ SANTO
Venerdì 19 aprile ore 15:00 VENERDI’ SANTO ore 20:30
Solenne liturgia della Passione Via Crucis con partenza dalle scuole elementari fino al Lazzaretto
Sabato 20 aprile ore 21:00 SABATO SANTO
Veglia Pasquale e S. Messa di Resurrezione
Domenica 21 aprile ore 8:30 S. Messa SANTA PASQUA ore 11:00 S. Messa ore 18:00 S. Messa Lunedì 22 aprile ore 11:00
S. Messa
BULGORELLO Giovedì 18 aprile ore 20:30 S. Messa in Coena Domini e adorazione GIOVEDI’ SANTO Venerdì 19 aprile ore 15:00 Solenne liturgia della Passione VENERDI’ SANTO ore 20:30 Via Crucis per le vie del paese, partenza dalla chiesa Sabato 20 aprile ore 21:00 SABATO SANTO
Veglia Pasquale e S. Messa di Resurrezione
Domenica 21 aprile ore 9:45
S. Messa
SANTA PASQUA
Lunedì 22 aprile ore 9:45
S. Messa
CONFESSIONI Venerdì 19 aprile dalle ore 16:00 (dopo la Liturgia della Croce) Cadorago, Caslino e Bulgorello Sabato 20 aprile dalle ore 9:30 alle 12:00 Cadorago, Caslino e Bulgorello dalle ore 14:30 alle 17:00 Bulgorello dalle ore 15:00 alle 17:30 Cadorago e Caslino
CONFESSIONI COMUNITARIE
CON LA PRESENZA DEI SACERDOTI DEL VICARIATO
Lunedì 15 aprile
ore 20:45
a Caslino
Martedì 16 aprile
ore 20:45
a Lomazzo S. Vito
Mercoledì 17 aprile
ore 20:45
a Rovellasca
CELEBRAZIONE DELLA PRIMA CONFESSIONE Domenica 28 aprile a Cadorago
CELEBRAZIONE DELLA CONFERMAZIONE Sabato 1 giugno ore 15 presso il Santuario di S. Anna a Caslino
CELEBRAZIONE DELLA PRIMA COMUNIONE Domenica 2 giugno ore 9:30 a Bulgorello ore 11 a Caslino e Cadorago
ANNIVERSARI DI MATRIMONIO
Domenica 12 maggio
Cadorago
ore 11:00
Domenica 19 maggio
Bulgorello
ore 9:45
Domenica 22 settembre
Caslino
ore 11:00
DON ALFREDO
DA 10 ANNI IN MEZZO A NOI
Era una fredda e piovosa giornata di fine marzo quando sei arrivato a Caslino, accolto con gioia come nostra guida! Il tuo programma di vita pastorale si è basato sulla parola ”INCONTRO” con cui sottolineavi la modalità per entrare nella vita dei tuoi parrocchiani e farti prossimo agli altri. Ci hanno colpito la tua riservatezza, all’inizio scambiata per timidezza. Non posso dimenticare quello che disse simpaticamente la mia mamma Olga, ormai ottantenne, quando ti vide la prima volta ”l’e’ propri bel, grand, fin, al par un avucat”..! Con gli anziani e ammalati, in questi 10 anni, hai avuto un rapporto particolare di comunione e di sostegno! Sei stato subito affascinato dalla grande festa dedicata a S. Anna, nostra patrona; ti sei sempre impegnato perché la novena con le Messe e le corali dei paesi circostanti riuscisse a testimoniare oltre la fede, l’essere parrocchia come comunità in cammino. In questi 10 anni hai dato impulso alla realizzazione di opere che hanno abbellito la nostra parrocchia: il portale bronzeo, la ristrutturazione dell’oratorio e la sistemazione del sagrato. Abbiamo festeggiato l’80° anniversario di consacrazione del santuario edificato nel 1936 (la data16 luglio 1936 coincide con il compleanno della mamma Rita... segno del destino)e il 100° di fondazione della parrocchia che ci hanno visti gioiosamente partecipi dell’importanza del PASSATO inteso come MEMORIA custodita nel libro scritto con passione da don Francesco. Anche se, da alcuni anni, ti dobbiamo “condividere” con le parrocchie di Bulgorello e di Cadorago, siamo felici di averti come parroco, guida spirituale e
amico con cui mettere in pratica la condivisione di gioie, dolori, fatiche e speranze! La tua presenza (anche lontana 1 km) sarĂ sempre per noi un punto di riferimento fermo e sicuro! Ti auguriamo di continuare la tua missione per molti anni ancora, in mezzo a noi, certi che le difficoltĂ di ogni giorno potranno esse-
re superate con il tuo sostegno e la concreta COMUNIONE con gli altri (valore bello ma difficile) inteso come dono, convinzione e crescita! S. Anna ti protegga sempre.
Piercarla Monti
CAMPO A LANZADA Anno dopo anno, il CAMPO INVERNALE sta ormai diventando un appuntamento fisso al quale i nostri ADOlescenti degli Oratori Ca.Bu.Ca non vogliono mancare!! Alloggiati in autogestione nella casa che abbiamo imparato a conoscere, collocata nella splendida cornice di Lanzada, abbiamo condiviso giorni dedicati alla riflessione, alle sfide sulla neve, all’opportunità di “metterci in gioco” con le nostre capacità e con il tempo che ci doniamo gli uni gli altri. Non sono mancate serate ricche di allegria con canti, animazione, giochi e buon cibo… che non guasta mai, fino ad arrivare a brindare al passaggio dell’anno vecchio all’anno nuovo con la consapevolezza che questi giorni sono sempre una grande occasione di vivere la vita comunitaria nel segno dell’amicizia e del rispetto. Chiara M.
CARNEVALE CA.BU.CA
Grande festa per l’edizione 2019 del Carnevale di Cadorago! Il tema scelto quest’anno dal gruppo oratorio CABUCA è stato “Il cantico delle creature”. Durante il mese di febbraio sono stati organizzati, nei tre oratori, dei laboratori in cui i bambini e i loro genitori hanno potuto preparare il costume e gli accessori. Alcune volontarie si sono improvvisate sarte e con grande abilità hanno tagliato e cucito i sai dei frati francescani. Domenica 24 febbraio ci siamo ritrovati sul piazzale del Santuario di Sant’Anna a Caslino: eravamo tantissimi e tutti colorati! Fiori, stelle, acqua, vento, fuoco, luna, sole e tanti fraticelli hanno sfilato in armonia e con tanto divertimento. All’arrivo in Piazza Zampiero siamo stati premiati come gruppo più numeroso: che soddisfazione! Bellissimi anche i carri dell’Asilo Sant’Anna che ha rappresentato i
pompieri, dell’Asilo Santa Maria che ha celebrato le emozioni e della Ca’ del Drag che ha vinto con il carro “The Mask”. Un ringraziamento doveroso infine a chi ha organizzato lo svolgimento del Carnevale e messo in sicurezza la sfilata. Arrivederci all’anno prossimo!
Raffaella
CATECHESI ADULTI LA SANTA MESSA
A n c h e quest’anno sono stati effettuati alcuni incontri rivolti alla catechesi per gli adulti, 4 serate dedicate al tema della Santa Messa. Prima di iniziare, i dubbi relativi a questa catechesi erano molti: una catechesi sulla Messa? Ma cosa abbiamo da imparare? Ci andiamo tutte le settimane, da una vita… ormai della Messa sappiamo tutto… Bene, non è proprio così; lo abbiamo scoperto, se ce ne fosse stato bisogno, partecipando a questi incontri. Gli incontri sono stati tenuti in maniera impeccabile da due don dell’Ufficio liturgico Diocesano, don Simone e don Nicholas, in un clima molto sereno e coinvolgente; nelle presentazioni, non mancavano mai battute, allusioni e riferimenti vari, che servivano a stemperare gli argomenti trattati, che in diversi momenti avevano uno spessore assai elevato. Durante la serata, in questo clima piacevo-
le, anche se gli argomenti diventavano in alcuni momenti complessi e profondi, non ci si stancava mai di ascoltare i due don, che si alternavano nelle presentazioni “come in una partita di ping-pong”, e gli argomenti trattati non diventavano mai troppo pesanti o stancanti. Negli incontri sono stati trattati tutti i principali temi della Santa Messa, i riti di introduzione, l’importanza del canto, la liturgia della parola e la liturgia eucaristica, i riti di conclusione, e per ciascuno di questi, ci veniva spiegato il motivo di ogni gesto che nella Messa vediamo, ma a cui magari non diamo importanza o non ci siamo mai chiesti sul perché venga fatto. E’ stata davvero una bellissima esperienza, che ci ha sicuramente fatto scoprire e conoscere il significato profondo che la Santa Messa porta con sé ogni volta. Grazie di cuore a nome di tutti! Armando
Perchè andare a Messa? E’ la messa che fa la domenica del cristiano. Lì riceviamo la forza di vivere il grande comandamento dell’amore: “amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi” e poter essere credibili testimoni del vangelo. Cos’è la Messa? E’ il cuore della Chiesa Il memoriale durante il quale riviviamo la Pasqua di tanti anni fa e per un po’ di tempo siamo lì con Lui e partecipiamo all’evento. Com’è la Messa? Si inizia col segno della croce che è l’inizio di tutto: della Messa del giorno della vita. Si chiede perdono per le nostre debolezze. Con l’inno del Gloria, che riprende il canto degli angeli a Betlemme e segnava così l’unione tra cielo e terra, si rende lode a Dio. Si prega con l’orazione della colletta che conclude i riti di introduzione. Inizia la liturgia della parola: prima lettura, salmo, seconda lettura. E’ il dialogo di Dio col suo popolo. Poi il canto dell’alleluja introduce il Vangelo è la parola di Gesù seguita dall’omelia. Poi col credo dichiariamo ciò in cui crediamo, i misteri della nostra fede e con la preghiera dei fedeli è il momento di chiedere per le necessità della Chiesa e del mondo. Inizia la liturgia eucaristica con l’offerta del pane e del vino, frutti della terra e del lavoro dell’uomo, la preghiera eucaristica, la consacrazione, lo spezzare del pane e i riti di comunione. Preghiamo col Padre Nostro, la preghiera con cui Gesù si è rivolto al Padre e ci scambiamo il segno della pace. Una pace frutto della fiducia riposta nel Padre. I riti di conclusione chiudono con la benedizione e l’invito ad andare in pace. Abbiamo meditato, ascoltato con cuore aperto, partecipato, ora abbiamo più forza per vivere con coraggio e speranza, ora possiamo davvero andare in pace a compiere opere buone e testimoniare la bellezza del Vangelo. Su questo, ma in modo più ampio, abbiamo avuto modo di riflettere nelle quattro serate di catechesi proposte dai nostri parroci per la Quaresima di quest’anno per aiutarci a capire meglio la grandezza della nostra fede. Enrica
..
IL GESIO
ANTICA CAPPELLA TRA I CAMPI La recente posa, ad opera del Parco del Lura, di una bella panchina e il riordino della vegetazione circostante hanno reso più gradevole e funzionale la piccola area dove sorge l’antica cappella che la tradizione popolare chiama Gesiö, a metà strada tra Bulgorello e Vertemate, isolata al fondo di un sentiero che si perde tra i prati e i campi coltivati nella direzione indicata da un cartello segnaletico. Ne fa menzione il Vescovo di Como Feliciano Ninguarda, negli atti della visita pastorale del 1592, dopo l’accesso, in luglio, in località S.Angelo, alla chiesa di S. Eusebio (i cui affreschi del sec, XI sono oggi conservati restaurati nella sede del Parco del Lura). Il prelato riferisce di aver visitato anche “a un tiro di sasso di distanza la cappella campestre dedicata ai Santi Giacomo e Filippo” trovandola “profanata, senza altare né porte e solo con immagini alle pareti”. In tempi più prossimi a noi la cappella viene ricordata come meta delle rogazioni propiziatorie del buon raccolto e nella quale trovavano riparo i contadini sorpresi nei campi dai temporali. Ne curò l’impegnativo restauro,
alla fine degli anni ’70 del secolo scorso la locale A.S.B. (Associazione Sportiva Bulgorello) prima che rovinasse del tutto. Scomparvero i resti di due semplici dipinti raffiguranti una chiesa con campanile e, in un ovale, S. Filippo Neri, dipinti di certo successivi a quelli visti dal Vescovo. Reintonacata nel 1998, dotata di un moderno altarino e cancelli, è stata restituita al patrimonio artistico e culturale locale e alla devozione popolare su iniziativa di “Murarte ‘90”, grazie all’opera del pittore Gaetano D’Auria che ha sviluppato , sulle pareti interne, il tema “Giacomo e Filippo: inno alla natura”. E’ tornata pertanto idealmente la dedica del Gesiö al titolo originario dei due apostoli menzionato dal Ninguarda. Titolo che, alla metà del ‘600, per lo stato di abbandono della cappella e per una questione di rendite, passò a quella che è l’attuale Parrocchiale del paese. A breve la generosa disponibilità di esperti per qualche opportuno intervento di ritocco continuerà a garantire la vitalità e accoglienza del monumento e il piacere di visitarlo. Cesare Piovan
FESTE DI FINE GENNAIO LA GIUBIANA E S. GIOVANNI BOSCO
Come di consueto, nell’ultimo weekend di gennaio, sono coincise la festa di Don Bosco, patrono dei giovani e degli oratori, e i tradizionali roghi della Giubiana. Un programma intenso volto a creare momenti di aggregazione in tutte e tre le parrocchie della nostra comunità. Venerdì 25 gennaio cena e rogo della Giubiana a Bulgorello. Nella serata di sabato 26 gennaio, a seguito della Santa Messa prefestiva con bacio della reliquia del Santo, presso l’oratorio di Cadorago si è svolta la cena a base di risotto con luganega, sapientemente preparato dai nostri eccezionali cuochi. Successivamente si è svolto il corteo e il tradizionale rogo: seppur con qualche difficoltà iniziale, anche quest’anno la Giubiana è bruciata, secondo la tradizione segno propizio per l’anno appena iniziato e la rinascita della natura dopo il periodo invernale. La parte finale della serata è stata allietata da cioccolata calda, tortelli dolci fritti e vin brûlé. Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione: alle mamme e ai papà che supportano le iniziative oratoriali, alla squadra della Protezione Civile che ha attentamente custodito il rogo e ai tanti ragazzi e bambini che hanno partecipato. A conclusione, domenica 27 gennaio a Caslino, dopo la S. Messa pranzo insieme a base di polenta, gioco per tutte le famiglie e momento di preghiera, affidandoci a San Giovanni Bosco. Riccardo Calendi PREGHIERA A S. GIOVANNI BOSCO
O San Giovanni Bosco, / padre e maestro della gioventù, che tanto lavorasti / per la salvezza delle anime, sii nostra guida nel cercare / il bene delle anime nostre e la salvezza dei prossimo; / aiutaci a vincere le passioni e il rispetto umano; / insegnaci ad amare Gesù Sacramentato, / Maria Ausiliatrice e il Papa; e implora da Dio / per noi una buona morte, affinché possiamo raggiungerti in Paradiso. Amen.
IL NUOVO ORGANO Dalla Costituzione conciliare (Concilio Vaticano II) Sacrosantum Concilium sulla sacra Liturgia (1963): «Nella Chiesa latina si abbia in grande onore l’organo a canne, strumento musicale tradizionale, il cui suono è in grado di aggiungere un notevole splendore alle cerimonie della Chiesa e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle cose celesti.». Alla fine degli anni ’80 don Sergio Croci, Parroco con il quale ho mosso i primissimi passi della mia formazione liturgico-musicale e organistica in questa Comunità, certamente sollecitato anche dalla sua grande passione per la musica, promosse l’acquisto di un nuovo organo liturgico per la nostra chiesa, uno strumento bellissimo, un “GEM Concerto” prodotto dall’allora Generalmusic la cui tecnologia di suono digitale campionato rappresentava in quegli anni una tra le soluzioni più evolute in grado di poter tendere in qualche modo e con gli inevitabili limiti alla bellezza di quel suono di canne che
ormai da molti decenni la nostra comunità non aveva più potuto ascoltare… Un investimento significativo ma comunque sostenibile rispetto a quello che avrebbe richiesto, invece, il ripristino di un organo tradizionale (e credo che in cuor suo, don Sergio un pensiero lo abbia anche fatto…). Tutt’oggi sono davvero poche le realtà parrocchiali che trovano le condizioni, direi soprattutto economiche, per potersi permettere di avviare progetti di costruzione di organi liturgici tradizionali: le necessità sono certamente tante e le priorità - giustamente – anche altre... Dopo circa trent’anni di onorato servizio quello strumento si è dovuto “congedare”; tre decenni per uno strumento elettronico e la sua tecnologia sono veramente, veramente tanti e su alcune disfunzioni ormai sempre più frequenti non c’era modo di poter intervenire, soprattutto per l’estrema difficoltà, o in alcuni casi impossibilità, di trovare componenti sostitutivi; peraltro alcuni interventi riparatori tentati negli ultimi anni hanno mostrato dei limiti nella loro durata. Si è quindi valutata l’opportunità di poterne proporre la sostituzione con un nuovo strumento; sono stati raccolti diversi preventivi che sono stati presentati al nostro Parroco e alla Commissione Affari economici per valutarne la sostenibilità, compatibilmente con le necessità e le priorità parrocchiali; la risposta è sta-
ta positiva, tenuto conto del vissuto trentennale dello strumento “uscente” ma anche dell’importanza di poter disporre di un nuovo organo per il servizio alle nostre celebrazioni e per i momenti di preghiera proposti nella nostra Comunità. Si è scelto ed acquistato quindi uno organo liturgico della Viscount, una ditta italiana fondata nel 1969, modello “Unico 400”: uno strumento moderno, il cui suono
sia “in grado di aggiungere un notevole splendore alle cerimonie della Chiesa e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle cose celesti” e, chissà, di rinvigorire l’entusiasmo di cantare la nostra Fede e far nascere, magari in qualche giovane o giovanissimo/a, la passione per il bellissimo servizio ministeriale dell’organista liturgico. Andrea
RICORDO DI VINCENZO VERGA Serenamente, nel sonno ci ha lasciati Vincenzo Verga. La sua è stata una vita dedicata, oltre ovviamente alla sua bella e numerosa famiglia e alla sua attività commerciale, al nostro paese. C’è chi lo ricorda come sindaco; chi lo ricorda come padre ed anima di Murarte o del premio Lario Cadorago; chi come colui che negli anni ‘60 e ‘70 (vendendo a credito sulla fiducia) ha permesso a decine di nostre famiglie di dotarsi dei primi elettrodomestici, delle cucine all’americana e della favolosa televisione e c’è chi lo ricorda promotore del campionato italiano di ciclismo fra le vie del nostro territorio. Noi vogliamo ricordarlo come un credente, che fin da ragazzo è stato legatissimo alla sua Parrocchia di San Martino. Negli anni del dopoguerra ha contributio alla crescita del nostro oratorio e alle attività che sono fiorite nella comunità. Fedele, colto, mite, quasi schivo, ma estremamente determinato a raggiungere le diverse mete che si prefiggeva, dedicò ore ed ore a preparare in collaborazione coi parroci il bollettino “VOCE AMICA”, che ha documentato per decenni la vita parrocchiale. Allora non c’erano i computer e Vincenzo riuniva gli articoli, che quasi sempre gli venivano consegnati scritti a mano. Li elaborava a macchina , li corredava di fotografie (chissà quale ricerca!) e poi, con infinita pazienza, preparava un accurato collage da portare in tipografia. Grazie Vincenzo per averci dato e lasciato tanto : ti chiediamo di continuare a guardarci da lussù col tuo sorriso e la tua empatia. Renata
ANAGRAFICA PARROCCHIALE CADORAGO
CASLINO AL PIANO
BULGORELLO
Battesimi
Battesimi
Battesimi
Ranzato Sophia Lo Coco Rebecca D’imporziano Lorenzo Carrera Jamie
Tescione Petra Luna Farendi Andrea Gerosa Gioele Pontiggia Adele Saporiti Allegra Camilla Donatella Imperial Matilde Sala Sebastian Francesco Luigi Cusimano Gabriel Nicholas Betti Martina Verga Stella
Pedraglio Lea Zappa Martina
Defunti Sonvico Maria Antonietta Corti Giuseppina Calsi Candida Schipani Evelina Oneta Tayler Tilde Teresa Albanese Assunta Allegra Giovanni Aprea Pasquale Marinotti Maria Luisa Piazza Maria Elisa Pettinato Antonio Brusoni Gaetano La Manna Matteo Cordiviola Carla Beltrame Ottavia Maria Rosaria Giamminola Giancarlo Miglioli Rosina Verga Vincenzo Inversini Rita Renata Monti Giuseppina Introzzi Luisa
Defunti Baccarin Maria Marcato Remo
Defunti Carugati Antonietta Bono Michelino Rosa Maria Rosa Clerici Paolino Bettiga Adelina
Numero 18 - Autorizzazione Tribunale di Como n. 2/2011 - Direttore responsabile: Antonella Sala Redazione: don Alfredo, don Remo, Piercarla Monti, Renata Romano - Impaginazione: Mauro Montanelli - Sampa: Presscolor Milano