Quaresima 2021 - n°3 - Libretto per la preghiera in famiglia

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Senza il rapporto e il confronto con chi è diverso, è difficile avere una conoscenza chiara e completa di sé stessi e della propria terra ... Guardando sé stessi dal punto di vista dell’altro, di chi è diverso, ciascuno può riconoscere meglio le peculiarità della propria persona e della propria cultura: le ricchezze, le possibilità e i limiti. (Papa Francesco: “Fratelli tutti”)

Tutti uniti nell’abbraccio di Gesù

Essere autentici

III° settimana di Quaresima 2021


III settimana di quaresima Domenica 7 Marzo 2021 Ss. Perpetua e Felicita

Dal Vangelo di Giovanni (2, 13-15) Si avvicinava la Pasqua e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una

frusta di cordicelle e scaccio tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi.

Che coraggio ha avuto Gesù nel contestare un sistema ormai consolidato, un mercato che fruttava bene e faceva comodo a tanti. Se non ci fosse chi ha l’ardire di compiere dei gesti controcorrente come questo, le coscienze rischierebbero di assuefarsi al male. Ciò che Gesù fa non solo anticipa la tragica fine del tempio di Gerusalemme, ma annuncia che Dio è interessato a un altro tempio, quello di pietre vive, quello di un popolo che lo onora non solo con le labbra o offrendo sacrifici, ma con la vita e la pratica della giustizia. Nel tempio, Signore Gesù, hai rovesciato con coraggio i banchi dei cambiavalute. Puri ca anche la mia fede, perché non si trasformi in un mercanteggiare con te, e non sia condizionata da interessi o calcoli personali. Fa’ di me e della mia vita il tuo tempio, il luogo della tua presenza, casa di incontro dove risuona gioiosa la preghiera e la lode.

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Lunedì 8 Marzo 2021 San Giovanni di Dio

Dal Vangelo di Luca (4, 24.28-30) Gesù cominciò a dire: “In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria”. All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si

alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero n sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

Gesù è tornato a Nazaret. E’ sabato e va nella sinagoga. Legge un testo del profeta Isaia che parla del futuro Messia e conclude: “Oggi si è compiuta questa Scrittura!”. I suoi concittadini non riescono a credere che lui sia un profeta, o addirittura il Messia. Lo hanno visto crescere, ne conoscono famiglia e parenti. Eppure la sua fama l’ha preceduto, fa miracoli, insegna come uno che ha autorità… Quanto è difficile accettare che una persona sia molto di più di quanto si conosca. Essere aperti a questa piacevole sorpresa, e gioirne, anche questo è conversione!

Signore Gesù, tu sei il profeta inviato dal Padre per l’umanità, anche se spesso non riconosciamo. Passa ancora nella nostra vita, donaci occhi per veder , volontà per seguir , disponibilità per accoglier senza pregiudizi. Fa’ che tra tan sappiamo riconoscer , e scoprire l’amore che por .

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III settimana di quaresima


Martedì 9 Marzo 2021 S. Francesca Romana

Dal Vangelo di Matteo (18, 32-35)

compagno, così come io ho avuto pietà di te? Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, nchè non avesse restituito tutto il dovuto. Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno il proprio fratello”.

Gesù rispose a Pietro: “Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo

È questa la conclusione della parabola dei servi debitori, con la quale Gesù piega a Pietro perché deve perdonare sempre: Perché Dio con noi è misericordioso all’inverosimile. Se questo non produce in noi un cambiamento, se cioè non siamo capaci di fare altrettanto con gli altri, se non sappiamo perdonare, significa che non abbiamo né capito né apprezzato il dono che Dio ha fatto. È come avere ricevuto un regalo senza alcun interesse, magari senza nemmeno scartarlo.

Dio misericordioso, il tuo amore è in nito. Noi siamo sempre tuoi debitori! Non considerare i nostri pecca , ma crea in noi un cuore nuovo che come te sia capace di amare e condonare, e non tenga conto del dare e dell’avere. Donaci uno spirito umile e mite, in grado di perdonare sempre.

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III settimana di quaresima


Mercoledì 10 Marzo 2021 S. Simplicio papa

Dal Vangelo di Matteo (5, 17.19)

minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel Regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel Regno dei cieli.

Gesù insegnava loro dicendo: “Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi

Se pensassimo che Gesù viene ad offrire sconti, o una vita a basso prezzo, ci sbagliamo di grosso. Quello che propone non è un impegno al ribasso, “fare il meno possibile” o la cosa più facile e scontata. No, Gesù è molto esigente, è radicale, non si accontenta! Dice: “Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento”. E cioè? Lui ci chiede di verificare le nostre scelte sulla base di ciò che insegna e vive. Ripensare la nostra vita a partire dalla sua. Ecco l’ideale alto che ci propone.

Gesù, Figlio di Dio, rendimi a ento anche a ciò che apparentemente è piccolo e insigni cante, perché mi chiami a vivere il tuo Vangelo con radicalità, senza scon o al ribasso. Aiutami a capire come ognuno dei tuoi prece , anche quelli più di cili da acce are, siano importan . L’ascolto sincero della tua Parola sia la luce che ogni giorno rischiara il mio cammino.

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III settimana di quaresima


III settimana di quaresima Giovedì 11 Marzo 2021 S. Costantino di Cartagine

Dal Vangelo di Luca (11, 20-22)

bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali con dava e ne spartisce il bottino”.

Gesù disse ai discepoli: “Se io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte,

Gli avversari di Gesù si chiedono con quale potere egli scacci i demòni e liberi le persone dalle forze del male. Siccome non credono che egli agisca in nome di Dio, pensano che agisca in nome dell’antagonista di Dio, il demonio! Quando non si vuole ammettere l’evidenza, si finisce nella contraddizione: può il demònio combattere contro se stesso?, dice loro Gesù. Dio ci vuole liberi, e liberi soprattutto da quelle forze che in modo occulto e ingannevole ci tengono in scacco, e non certo per il nostro interesse! Signore Gesù, tu sai che siamo comba u tra desideri contrastan , che spesso ci spingono ad allontanarci da te. Rendici for nel momento in cui siamo tenta di voltar le spalle, di pensare solo a noi stessi e dimen care il bene e la felicità degli altri. Rendici liberi e for , per scegliere sempre la verità e contribuire alla costruzione di un mondo giusto.

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III settimana di quaresima Venerdì 12 Marzo 2021 S. Luigi Orione

Dal Vangelo di Marco (12, 32-34) Lo scriba disse a Gesù: “Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se

stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacri ci”. Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: “Non sei lontano dal Regno di Dio”.

Uno scriba, esperto di Scrittura, pone a Gesù una domanda sapendo già la risposta giusta. Lo deduciamo dalla sua conferma delle parole di Gesù - con cui si complimenta - che amare Dio e amare il prossimo è veramente la sintesi dei comandamenti, la stella polare di ogni comportamento. Poi è Gesù che si complimenta con lui per la sua saggezza e lo invita a percorrere l'ultimo tratto che gli rimane: riconoscere che ora, proprio in questo Gesù che gli sta di fronte, si concretizza l’adempimento perfetto dei due comandamenti, che sono uno solo! Signore Gesù, come lo scriba, che ha ascoltato con a enzione e ammirazione, anch’io voglio essere istruito da te, e conoscere le due facce dell'Amore. Aiutami a non restringere il mio comportamento nei rassicuran limi di norme e leggi, ma ampliarlo in ques “due comandamen in uno”: amare Dio e il prossimo, come hai fa o tu.

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Sabato 13 Marzo 2021 S. Arrigo

Dal Vangelo di Luca (12, 10-13) Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno

due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me, peccatore”.

In questi due modi di pregare Gesù delinea l’immagine che abbiamo di noi stessi e le dinamiche che ne conseguono. Il fariseo è come davanti allo specchio, c’è solo lui, parla di sé a se stesso, Dio e gli altri non esistono; tornerà a casa come è venuto, prigioniero di sé! Il pubblicano, invece, riconosce di essere fuori strada, si mette in discussione, si batte il petto, chiede perdono; questo gli apre la possibilità di una relazione nuova con Dio e con gli altri. Certo, in ciascuno di noi c’è un po’ dell’uno e dell’altro, ma quale dei due prevale? Mi specchio davan a te, o Signore, che ci riveli la verità di noi stessi. Il fariseo che è in me mi ene lontano da te, cerca lodi e riconoscimen . Vengo a te come il pubblicano, a piedi nudi, nella povertà di un cuore contrito, nell'umiltà di uno sguardo privo di arroganza. Abbasso la testa e anch’io prego sommessamente: “Abbi pietà di me, peccatore!”

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III settimana di quaresima


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