Parrocchia dei Santi Faustino e Giovita in Villa d’Almè
AVVISI settimana dal 10 al 17 maggio 2020 Quinta di Pasqua
Prima Lettura dagli Atti degli Apostoli 6,1-7
Salmo Responsoriale Il tuo amore, Signore, sia su di noi: in te speriamo (dal Salmo 32)
Seconda Lettura dalla prima lettera di San Pietro apostolo 2,4-9
Vangelo
I
dal Vangelo secondo Giovanni 14,1-12 n quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: Vado a prepararvi un posto? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».
Comunicazioni sulle attività parrocchiali Considerata la sospensione di tutte le celebrazioni in forma pubblica (fino a nuova disposizione): le celebrazioni settimanali saranno celebrate regolarmente, ma senza la presenza dei fedeli (a porte chiuse) e potranno essere seguite da casa attraverso la radio parrocchiale oppure online (parrocchiavilladalme.radio12345.com) o ancora sulla nostra nuova pagina Facebook (www.facebook.com/parrocchiavilladalme) la Chiesa Parrocchiale rimane aperta per la preghiera personale: da lunedì a sabato: dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00; domenica: dalle 8.15 alle 9.15, dalle 10.15 alle 10.45 e dalle 16.00 alle 17.30;
l’Oratorio resta ancora chiuso: sono pertanto sospese tutte le sue attività (catechesi, incontri, calcio, bar, banda, corale,…); Anche per questa settimana abbiamo preparato un nuovo opuscolo con alcune comunicazioni: lo potete trovare in Chiesa e sarà diffuso anche in digitale; Chiediamo a tutti di far arrivare le diverse comunicazioni ad amici, parenti e vicini di casa, sia portando loro il materiale che trovate in Chiesa sia inoltrando quanto ricevete via mail o cellulare dalla Parrocchia; E’ in distribuzione il Notiziario Parrocchiale di aprile.
Parrocchia dei Santi Faustino e Giovita in Villa d’Almè
8
8° edizione - dal 10 al 17 maggio 2020
OPPORTUNITA’ PER PREGARE, SPERARE E SENTIRCI COMUNITA’ ANCHE A DISTANZA PER RIFLETTERE Riflessione sul Vangelo della quinta domenica di Pasqua Il Padre Dio ci vuole accanto a sé. Ma non magicamente, non come chi ottiene una insperata raccomandazione, per sedersi accanto al Padre. Ci vuole accanto a sé come una calamita che attira a sé il ferro. Perché in noi abita la presenza di Dio, quella magnifica scintilla luminosa che egli ha deposto nella nostra anima, che è la nostra anima. Quella scintilla divina che siamo chiamati a riconoscere, lasciar divampare, contagiare. E per imparare abbiamo un Maestro: Gesù. In lui abita la pienezza di Dio perché lui e il Padre sono una cosa sola. Non come uno dei tanti maestri, rispettabili e santi, che la storia dell'umanità ci consegna. Ma come il Maestro definitivo. Colui che, per amore, ci conduce alla pienezza di noi stessi in Dio Padre. Tommaso ascolta. Il più grande fra i credenti, il primo dei credenti, è comunque stranito, a disagio. Come? E la risposta è sempre la stessa, e ce la dona Gesù.
Via Essere cristiani, a volte lo dimentichiamo, significa essere di Cristo, seguire Gesù, imitare Gesù, fidarsi di lui. Conoscerlo, anzitutto, e lasciarci amare. Frequentare la sua parola nella meditazione, cercarlo nella preghiera personale e comunitaria,
riconoscerlo nel volto del fratello povero. Il cristianesimo è una proposta di cambiamento radicale del nostro modo di vedere il mondo e Dio. E lo facciamo ascoltando e seguendo il Maestro. In un mondo stracolmo di opinionisti e piccoli leader che urlano gli uni contro gli altri, Gesù indica se stesso come percorso, la porta attraverso cui le pecore possono uscire dai tanti recinti. Diventare cristiani significa amare come Gesù ha amato, seguire la via, che non è un insieme di belle nozioni, ma una persona. Buffo: molti propongono la fede come un monolite di cose in cui credere o di rigidi comportamenti da tenere. Gesù, invece, ci dice che l'intera nostra vita è un percorso, fatto di sudore e stanchezza, di pause ristoratrici e di paesaggi mozzafiato. L'importante è non essere rassegnati e morti, anche nella fede. Ma sempre pronti a camminare, a conoscere, a curiosare, a sapere, ad evolvere. Come nell'amore umano, se la fede non si coltiva, avvizzisce. Verità Gesù è la verità. Verità che esiste e che chiede di essere accolta in un mondo che nega la possibilità stessa che esista una verità (eccetto una: quella che non esiste nessuna verità!), o che riduce la verità a livello di opinione, in un malinteso senso di tolleranza, mettendo tutto e tutti sullo stesso piano, come se la libertà significasse che nulla più è autentico. In un mondo che tutto relativizza, Gesù, con determinazione ma senza arroganza, con autorevolezza ma senza supponenza, pretende di conoscere la verità su Dio e sugli uomini. All'uomo contemporaneo che, come Pilato, gioca a fare il cinico e chiede cos'è la verità, la Chiesa proclama non una dottrina ma, nuovamente, una persona: Gesù è la verità, dice la verità, ci conduce alla verità. E la verità è evidente, si impone, non ha da convincere. Ma solo un cuore onesto, disincantato, ragionevole è in grado di coglierla. Ciò che il cercatore di Dio è invitato a fare è mettersi in gioco, fino in fondo, non barare, non impigrirsi ma cercare, restare aperto e disponibile alla crescita intellettuale ed interiore. E, se possibile, dedicare qualche energia alla conoscenza: non se ne può più di un cristianesimo approssimativo e solo emotivo!
Vita Chi ha scoperto Gesù nel proprio percorso può affermare con assoluta verità che il Signore gli ha donato la vita. Esiste una vita biologica che può anche essere intensa e coinvolgente. Ma una vita interiore, spirituale, allarga l'orizzonte, ci situa in un progetto di cui siamo chiamati a far parte, ci cambia radicalmente la vita biologica, riempiendola di una gioia intima, profonda, eterna. Gesù è la vita e dona la vita e il cristiano ama la vita e la dona. Anche se la propria vita è acciaccata o dolorante, il discepolo sa che è un gigantesco progetto d'amore quello che si sta manifestando nel nostro mondo. Ora sappiamo, come Tommaso. Anche noi, come lui, dobbiamo passare sotto la manifestazione di Gesù in croce per capire la pienezza di queste parole. Anche attraversare il mare dell'incredulità e della prova. Ma dopo, lo sappiamo, il Risorto è lì che ci attende. (da una riflessione dell’Ufficio Catechistico della Diocesi di Bergamo)
COMUNICAZIONI DALLA PARROCCHIA Mese di maggio
Durante il mese mariano di maggio, da lunedì a venerdì, dalle ore 20.00 sarà possibile partecipare (via radio o Facebook) al S. Rosario e alla Celebrazione Eucaristica che celebreremo in Chiesa a porte chiuse.
Notiziario parrocchiale di aprile Il numero di aprile è disponibile.
Vivere la S. Messa da casa
Rimaniamo in attesa della possibilità di poter tornare a celebrare la S. Messa con l’assemblea: si sta delineando il 18 maggio come data di una possibile ripresa in tal senso, ovviamente nel rispetto di tutte le norme di sicurezza e igiene e delle disposizioni della nostra Diocesi. Nel mentre, vi riproponiamo qualche suggerimento per poter vivere al meglio le Celebrazioni Eucaristiche da casa.
Riflessione di don Davide Rota, direttore Patronato S. Vincenzo di Bergamo Cosa conta davvero per te nella vita?
L’epidemia in atto che ha purtroppo spezzato molte vite, ha spazzato via anche, per fortuna, tanti dei problemi che hanno occupato la scena mediatica, agitato la pubblica opinione e alimentato il dibattito politico negli ultimi tempi. Qualche esempio? Il muro invalicabile del patto di stabilità UE sembra essersi sbriciolato. Di migranti non si parla quasi più se non per chiedersi come mai loro non si siano ammalati. Le distanze e differenze politiche nettissime fino all’altro ieri, si sono attenuate a tal punto che tutti sembrano volere le stesse cose, differenziandosi solo nel volerle un po’ di più. E dove son finiti quelli che dicono di no a tutto, sempre e a prescindere: vaccini, tasse, grandi opere, consumi…? L’emergenza ha limitato diritti e libertà individuali e comunitarie, ma per la paura ci si è adeguati e anche gli anticonformisti ripetono come un mantra di usare la mascherina, lavarsi le mani, non uscire di casa, mantenere le distanze e assicurano che così facendo andrà tutto bene. Per chi infine in questa tragedia non si raccapezza vale il principio: “Non capisco, ma mi adeguo”. Se tutto ciò è vero, allora un merito dobbiamo pur riconoscerlo a questo maledetto virus: ci ha obbligati a fare piazza pulita dei troppi pensieri, discorsi, comportamenti, assiomi che consideravamo indiscutibili e invece, sottoposti al dolore di questi mesi, si sono dimostrati inconsistenti e sciolti come neve al sole. Potremmo paragonare la pandemia a un trasloco che obbliga a far la cernita fra ciò che si deve salvare e ciò di cui si può fare a meno. E siccome è assurdo sperare che debba capitare qualcosa di grave o tragico per capire cosa conta nella vita, non aspettiamo le tragedie per farlo, ma chiediamocelo sempre, anche quando tutto va bene, quando tutto è (o sembra) normale. Ci voleva la strage di anziani nelle RSA (orrendo gergo burocratico) e la scomparsa di tanti parenti, amici, conoscenti…per capire che nulla conta né vale più della vita umana? Per ammettere che si può anche morire di
virus, ma i congedi frettolosi al cimitero senza un ricordo o una preghiera, i camion che portano i corpi alla cremazione, il nonno consegnato in ospedale e restituito nell’urna cineraria… sono realtà disumane, anche se nessuno ne ha la colpa. E certe proteste postume di chi i suoi cari non li ha mai guardati bene da vivi e ha curato di più l’animaletto di casa che non loro al ricovero, non sono poi tanto credibili. Il virus ha insegnato che nulla vale più della persona e abbiamo capito che dobbiamo prenderci maggiormente cura gli uni degli altri finché c’è la possibilità, per non vivere di rimorso quando non ci sarà più. In secondo luogo pare che pochi programmi televisivi abbiano avuto tanta audience come la preghiera del Papa nella piazza S. Pietro deserta e battuta dalla pioggia o i riti della Settimana Santa nella basilica vaticana. Paradossalmente il virus sembra aver risvegliato nelle nostre coscienze assopite il richiamo a Dio che decenni di benessere hanno corroso e la proibizione dei riti pubblici ha risvegliato la voglia di pregare in molti che l’avevano perduta. Lo scrittore N. Gòmez Dàvila paragona l’uomo d’oggi a uno che non tocca le pareti del carcere in cui è rinchiuso per illudersi di essere libero. Ma quando la realtà ci obbliga a farlo, scopriamo che Qualcuno le pareti le ha abbattute per noi ed è in grado di dilatare senza limiti gli orizzonti della nostra vita. Infine la dolorosa esperienza di questi giorni ci obbliga a chiederci cosa valga davvero per noi e l’isolamento e il silenzio a cui siamo costretti ci forniscono l’occasione per dare risposte meno superficiali di quelle abituali. La vita non è solo il conto corrente, il lavoro ben retribuito, la casa moderna; e neppure il footing, il jogging, l’aerobica, la palestra, l’happy hour, i viaggi, le diete, i massaggi, i cibi bio…Non bastano il benessere psico-fisico, lo smartphone, la cura della linea, i tatuaggi e le tendenze…c’è anche altro grazie a Dio. C’è la solidarietà, la condivisione, l’amicizia, la fiducia, il rispetto, la serenità e tutti gli atteggiamenti interiori che si condensano in una parola: c’è la vita buona per sé stessi, per Dio e per gli altri, che è poi l’unica modalità di esistenza degna di essere vissuta.
DEFUNTI ANNO 2020 In evidenza i defunti dei quali non abbiamo celebrato il funerale
Defunto/a 1. Bonesi Maria ved. Falgari, di anni 79 2. Gotti Angela ved. Maffioletti, di anni 97 3. Taschini Caterina, di anni 92 4. Perico Pierina ved. Turani, di anni 86 5. Ghilardi Angela (Lina) in Farina, di anni 75 6. Rota Daniele, di anni 77 7. Taschini Giuseppina, di anni 84 8. Capelli Antonio, di anni 80 9. Barcella Teresa ved. Giuliani, di anni 93 10. Piccoli Maria ved. Gherardi, di anni 89 11. Locatelli Renato, di anni 77 12. Ceruti Vittorio, di anni 91 13. Mostosi Piergiorgio, di anni 74 14. Albani Rocchetti Giuseppe, di anni 73 15. Rota Orazio, di anni 83 16. Scotti Giovanni, di anni 85 17. Piazzalunga Giuseppe, di anni 64 18. Cattaneo Bruno, di anni 78 19. Cortinovis Ernesto, di anni 71 20. Pellegrinelli Eugenio, di anni 69 21. Parietti Concetta, di anni 95 22. Capelli Palma Maria ved. Pozzi, di anni 89 23. Gotti Maria Teresa, di anni 73 24. Sarchese Rosetta in Tironi, di anni 63 25. Rota Giovanni, di anni 95 26. Mons. Francesco Perico, di anni 91 27. Ottolino Mariateresa ved. Gotti, di anni 78 28. Gasparini Eugenio, di anni 80 29. Rebecchi Manuel, di anni 47 30. Codazzi Maria Giovanna (Giannina) ved. Cordoni, di anni 86 31. Milesi Pietro, di anni 87 32. Salvi Santina ved. Rota, di anni 83 33. Salvi Vittorio, di anni 89
Morte 15.01.2020 19.01.2020 21.01.2020 25.01.2020 25.01.2020 29.01.2020 12.02.2020 17.02.2020 01/03/2020 02/03/2020 05/03/2020 05/03/2020 05/03/2020 08/03/2020 08/03/2020 10/03/2020 12/03/2020 12/03/2020 13/03/2020 13/03/2020 15/03/2020 16/03/2020 16/03/2020 16/03/2020 17/03/2020 18/03/2020 19/03/2020 19/03/2020 19/03/2020 19/03/2020 19/03/2020 20/03/2020 21/03/2020
34. Capelli Giacomina (Mimma), di anni 82 35. Frigeni Maria Giovanna ved. Musitelli, di anni 81 36. Zambelli Angela ved. Mocchi, di anni 95 37. Peroni Rosella ved. Albani Rocchetti, di anni 72 38. Preda Alberto, di anni 81 39. Nigro Giuseppina (Pina) ved. Maulà , di anni 92 40. Gervasoni Anna ved. D’Ambruoso, di anni 90 41. Pellizzoni Enrica ved. Beneggi, di anni 84 42. Mastrapasqua Laura in Belotti, di anni 69 43. Minotti Severino, di anni 89 44. Giuliani Maria ved. Baroni, di anni 92 45. Orlandini Giancarlo, di anni 83 46. Frosio suor Gesuina (Adelaide), di anni 96 47. Rota Giuseppina ved. Scalvini, di anni 81 48. Scuderi Vito, di anni 75 49. Tironi Pietro, di anni 84 50. Mirabella Benedetto, di anni 72 51. Molinari Giuseppe, di anni 93 52. Rodolfi Antonietta ved. Tironi, anni 88 53. Mazzola Carlo, di anni 94 54. Cefis Annamaria, di anni 97 55. Capelli Angelo, di anni 76 56. Capelli Cherubino, di anni 80 57. Biffi Maria in Quadri, di anni 77 58. Piccinini Irene in Assolari, di anni 75 59. Sonzogni Carmela ved. Moioli, di anni 82 60. Cortinovis Maria ved. Scalvini, di anni 95
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Lasagna Carla, di anni 87 Don Donato Forlani, di anni 88 Facchinetti Iside in Pellegrinelli, di anni 65 Consonni Giulio, di anni 72
19/03/2020 21/03/2020 31/03/2020 31/03/2020
OPPORTUNITA’ DALLA PARROCCHIA
Ascolto delle celebrazioni della nostra Parrocchia attraverso la radio parrocchiale oppure attraverso internet all’indirizzo:
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Apertura della Chiesa Parrocchiale per la preghiera personale:
da lunedì a sabato: dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00; domenica: dalle 8.15 alle 9.15, dalle 10.15 alle 10.45 e dalle 16.00 alle 17.30
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Considerato il perdurare dell’impossibilità di celebrare le S. Messe con l’assemblea, ci impegneremo, tutte le volte che ci sarà possibile, a trasmettere le dirette Facebook delle liturgie svolte a porte chiuse. In tutti i casi, resta comunque attivo il servizio streaming della radio parrocchiale. Già da ora ci scusiamo per eventuali problemi tecnici: facciamo del nostro meglio. Grazie!
Parrocchia dei Santi Faustino e Giovita Piazza Carboni, 5/a 24018 Villa d’Almè (Bg) Tel. e Fax 035/541015 Email parrocchiavilladalme@gmail.com
don Raffaele, parroco - 333.4220821 don Marco, curato - 388.9285048 don Vittorio - 335.6132392 don Giacomo - 329.2707665 don Oliviero - 333.2943084