Le poche cose che contano - Preghiera 29 aprile 2020

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Preghiera con le famiglie e i ragazzi

“Le poche cose che contanoâ€? MercoledĂŹ 29 aprile Parrocchia dei Santi Faustini e Giovita


Canto : Dopo Tutto Dopo Tutto Ed è volata via col vento la bufera! Ci ritroviamo a fare il punto nella sera. Cosa è rimasto fra le mani? Cosa portiamo a te Signore Mentre ascolti nel silenzio la preghiera? Dopo le sfide che ci porta la giornata, dopo tutto Dopo gli ostacoli che intrecciano la vita, dopo tutto Dopo le ore di fatica intrise di sudore, dopo tutto, cosa resta? dopo tutto! E’ questo il nostro grido che ora sale a te: Ma che sarà di noi, di noi, di noi? Dopo tutto, dopo tutto Io prosciugherò dagli occhi il vostro pianto Io trasformerò in gioia ogni lamento e poi Io sarò, sarò sempre con voi! Dopo tutto, dopo tutto!

A mani vuote noi veniamo a te Signore Con le ferite e tante tracce di dolore Tu stringi al cuore il cuore affranto E porti in braccio il corpo stanco E ti fai eco in mille toni al nostro canto. Dopo le strade che ora salgono a fatica Dopo tutto Dopo le stelle accese sulla volta antica Dopo tutto Dopo il confine di mistero della nostra vita Dopo tutto, che ci aspetta? Dopo tutto! Quando tutto l’universo tornerà a te Ma che sarà di noi, di noi, di noi? Dopo tutto, dopo tutto Rit. Io ho preparato a tutti voi un posto in cielo Amore e Luce copriranno tutto, tutto... Dopo tutto, dopo tutto…. Rit.

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. R. Amen. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. R. E con il Tuo Spirito.

Padre Nostro 10 Ave Maria Gloria


Ritornello di Taizè: Dal Vangelo secondo Luca (24,13-35) Ed ecco, in quello stesso giorno [il primo della settimana] due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.


Preghiera nel tempo della prova Signore, Padre Santo, tu che nulla disprezzi di quanto hai creato e desideri che ogni uomo abbia la pienezza della vita, guarda alla nostra fragilità che ci inclina a cedere. Fa’ che il nostro cuore regga in quest’ora di prova. Perdona la nostra incapacità a far memoria di quanto hai operato per noi. Allontana da noi ogni male. Se tu sei con noi chi potrà essere contro di noi? In ogni avversità noi siamo più che vincitori in virtù di colui che ci ha amati. Facci comprendere che la bellezza che salva il mondo è l’amore che condivide il dolore. Benedici gli sforzi di quanti si adoperano per la nostra incolumità: illumina i ricercatori, dà forza a quanti si prendono cura dei malati, concedi a tutti la gioia e la responsabilità di sentirsi gli uni custodi degli altri. Dona la tua pace a chi hai chiamato a te, allevia la pena di chi piange per la morte dei propri cari. Fa’ che anche noi, come il tuo Figlio Gesù, passiamo in mezzo ai fratelli sanando le ferite e promuovendo il bene. Intercedano per noi Maria nostra Madre e tutti i Santi i quali non hanno mai smarrito la certezza che tutto concorre al bene per coloro che amano Dio. Amen.

Benedizione

Canto: Resta qui con noi Le ombre si distendono, Scende ormai la sera E s'allontanano dietro i monti I riflessi di un giorno che non finirà, Di un giorno che ora correrà sempre, Perché sappiamo che una nuova vita Da qui è partita e mai più si fermerà.

Resta qui con noi, il sole scende già, Resta qui con noi, Signore è sera ormai. Resta qui con noi, il sole scende già, Se tu sei fra noi la notte non verrà.

S'allarga verso il mare Il tuo cerchio d'onda, Che il vento spingerà fino a quando Giungerà ai confini di ogni cuore, Alle porte dell'amore vero. Come una fiamma Che dove passa brucia, Così il tuo amore tutto il…


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