Direzione e amministrazione: Società editrice SS. Alessandro Ambrogio Bassiano Bergamo Viale Papa Giovanni XXIII, 118 Tel. 21.23.44
L’Angelo in Famiglia
Pubblicazione mensile Spedizione in abb. post. 50% Bergamo Costo dell’inserto 2.80€
NOTIZIARIO COMUNITà PARROCCHIALE DI
VILLA D’ALMè
M a g g io 2 0 2 0
ANNO LXIII - n 661
Mascherine…
LA PAROLA DEL PARROCO
Siamo stati tutti obbedienti e fedeli alle direttive che ci sono state date: la copertina del nostro Notiziario di maggio vuole essere un richiamo, un impegno, una responsabilità che ci assumiamo per il bene nostro e degli altri. Sicuramente sarà un periodo - non ancora concluso – che passerà alla storia italiana e mondiale! Abbiamo pian piano e a determinate condizioni ripreso la celebrazione della Messa e del sacramento della Confessione: sentivamo la nostalgia ma anche il bisogno e la necessità. Devo ringraziare veramente e sinceramente tutti perché ci siete stati vicini, avete sentito che comunque la Comunità parrocchiale e civile ha camminato al vostro fianco attraverso l’ascolto, l’aiuto e la preghiera.
Dice un salmo che qualche volta cantiamo: “Come è bello, Signore, stare insieme ed amarci come ami Tu: qui c’è Dio, Alleluia!”. L’augurio è proprio quello di continuare a volerci bene sempre e comunque, con gli amici e con i nemici, tra adulti e bambini. Lo vuole il Signore che è sempre con noi. 2
don Raffaele
UNA RIFLESSIONE IN TEMPO DI
■ «Nel frattempo si sollevò una gran tempesta di vento
e gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: Maestro, non t'importa che moriamo?». Mc 4, 37-38. Come non pensare, in questo drammatico periodo della nostra storia, al brano di Vangelo di Marco appena riportato? Il Covid-19 si aggiunge, di fatto, ad una serie infinita di tragedie che affliggono l’umanità (tra le più assurde assistere, ad esempio, ad un bambino che soffre per una grave malattia…), tutte tragedie che fanno dire all’uomo: Signore, perché dormi? Oppure Dio, dove sei? Dio, ma esisti? Sono tutte domande che sembrano apparentemente diverse tra loro ma che, in sostanza, dicono tutte la stessa cosa: lamentano la presunta assenza di un Dio che, inspiegabilmente, sembrerebbe dormire, indifferente alle difficoltà e alle paure dell’uomo. Non necessariamente si deve essere atei per affermare questo oppure per averlo detto, anche solo una volta, nella propria vita. Nel racconto evangelico Gesù interviene, sistema tutto ed accusa gli apostoli di avere poca fede. Solo Lui può placare un lago in tempesta e non risulta che l’uomo sia mai riuscito a fare una cosa simile (a dire il vero mai ci riuscirà…). La natura non può essere sempre controllata. Però, a pensarci bene… Ho ascoltato la lettura di questo brano di vangelo durante la veglia di preghiera di Papa Francesco (era il 27 marzo, in piena emergenza) e, osservando piazza San Pietro deserta, ho riflettuto sul fatto che Gesù, di fronte al Covid-19, avrebbe probabilmente molto da dire, anzi, ribalterebbe del tutto le domande e le richieste di aiuto di noi uomini. Forse, più o meno in questo modo, quell’antico crocefisso esposto nella piazza deserta si rivolgerebbe a noi chiedendoci: Uomo, dove sei? Non ti importa che i tuoi fratelli muoiano? Ma, soprattutto, direbbe: “Uomo, perché dormi? Ti ho dato tutta l’intelligenza necessaria, ti sei dato la scienza per poter controllare questa ed altre malattie. Non sconfiggerai mai la morte, ma trovo che tu non ti impegni a sufficienza a limitarla…
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COVID-19
Uomo, perché dormi? Sai perfettamente come si trasmettono i virus ma non sei in grado di assicurare a tutti mascherine o altri dispositivi di protezione, nemmeno per coloro che il virus lo combattono. A ben vedere si tratta di materiale di poco costo ma che sembra essere sparito… eppure i tuoi centri commerciali sono stracolmi di tanta merce (smartphone, computer, tv di ultima generazione…). Uomo, perché dormi? Non hai abbastanza posti di terapia intensiva, utili per salvare le persone, ti mancano persino i respiratori… eppure hai ospedali che sono stati chiusi, altri pronti ma mai aperti. Non bastano nemmeno medici ed infermieri… Uomo, perché dormi? Bastano due mesi senza lavoro e tra la tua gente vi sono persone che non hanno più soldi per sfamare se’ stessi e i propri figli. Come è possibile questo? A proposito… e l’Africa? L’America del sud? Perché le nazioni del mondo, da sempre in difficoltà, sembrerebbero essere sparite, anche dai telegiornali? Chi pensa a loro? E notizie Covid da loro? Uomo, perché dormi? Vedo speranza, se nella piccola Bergamo decine di persone lavorano e costruiscono in poco tempo un ospedale. Vi è speranza, se decine di volontari seguono ed assistono i più deboli, portando loro a casa cibo, medicine ed una parola di conforto. Vi è speranza, pur nella tristezza, nella morte di decine di medici, infermieri ed anche miei pastori, tutti martiri (= testimoni) dell’amore che Io ho per te. Se non hai ancora capito dove trovarmi, Io ero e sono con loro. Di fatto, Io continuo, uomo, a morire per te. Non so se te ne sei accorto… Uomo, perché dormi? Spero di non essere frainteso. Io non faccio politica: siete tutti miei figli. Vedo che partendo dall’Asia, passando per l’Europa sino all’America (voi le definite “grandi potenze economiche”, giusto?), siete tutti nella stessa barca. In mezzo alla tempesta. Svegliati, uomo!” Giacomo Rota 3
IL RICORDO
RICORdiamo ancora... DON FRANCESCO PERICO
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Ero alla fine del cammino di terza media e, dopo i miei primi due anni di seminario, mi accingevo a continuare il percorso dentro una nuova tappa, il biennio, da molti meglio conosciuto col nome di ginnasio. Fu un anno particolare, non solo per il tempo maggiore di discernimento e di scelte sul futuro, ma anche per il cambio di parroco nel mio paese. Il 27 gennaio 1979 morì infatti l’allora parroco don Mario Filisetti, al quale ero affezionato come ogni chierichetto che amava servire all’altare. Il 7 luglio di quello stesso anno, in piena estate, insieme a tutta Pradalunga ero pronto ad accogliere il nuovo pastore: don Francesco Perico. Ricordo bene quei giorni. Ero ragazzo, ma contribuii nella mia parte a tutti i preparativi, per una festa che dicesse l’accoglienza della comunità intera verso il nuovo arrivato. Da quel giorno iniziò il lungo cammino di conoscenza, di condivisione, di accompagnamento che don Francesco ebbe verso tutti, con una particolare attenzione a me e agli altri seminaristi di quel tempo. Difficile raccogliere in poche righe i suoi ventiquattro anni di presenza a Pradalunga. Indubbiamente don Francesco fu prete e uomo di grande bontà d’animo e umiltà nel porsi in mezzo alla sua gente. L’immagine del pastore che sente sulle spalle l’impegno della cura verso ogni parrocchiano: dal piccolo al grande, dal giovane all’anziano, con una particolare cura verso i malati e i sofferenti. Una cura e un’attenzione verso noi seminaristi: chiedeva, si informava e partecipava ad ogni incontro promosso dal seminario. Anche la custodia dei luoghi che raccontavano la vita e la storia della comunità, quali la chiesa parrocchiale e il Santuario della Forcella, furono un pensiero presente nel suo ministero. Per non dire poi la sua attenzione per le giovani generazioni, al punto da coinvolgere la comunità intera nel sogno, poi realizzato, della costruzione di un nuovo oratorio. Proprio in oratorio non faceva mai mancare anche il suo passaggio e la sua presenza. Ma mi sento particolarmente in dovere di rimandare l’immagine di don Francesco, come prete e uomo di fede e di preghiera. Credo che la sintesi sia questa. Quando entravi in chiesa per partecipare alla messa, lui era già là, in preghiera, in preparazione o in confessionale. 4
DON FRANCESCO PERICO
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nel ricordo di don Gustavo Bergamelli Rettore del nostro Seminario
Festa per la nomina a Monsignore
24.02.2009 il vescovo Lino Belotti nomina don Francesco Perico canonico onorario del Duomo di Bergamo
Ringrazio il Signore per quanto don Francesco è stato per me, per i sacerdoti nativi di Pradalunga che lui ha accompagnato nel cammino di seminario, per ciò che è stato per tutti nella nostra parrocchia. Sono certo che ancora, dalla mensa eucaristica del cielo, continuerà a vegliare su ciascuno e a far sentire la sua inconfondibile voce, segno della carezza di Dio per tutti noi. don Gustavo Bergamelli Rettore del Seminario di Bergamo nativo di Pradalunga
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briciole di storia
L’ASCENSIONE
L'
Ascensione, avvenuta secondo gli Atti degli Apostoli quaranta giorni dopo Pasqua sul monte degli Ulivi (1, 2-3. 9-12), è una festa mobile della Chiesa cattolica. Quest’anno sarebbe giovedì ventun maggio, ma in Italia tale ricorrenza non essendo riconosciuta come festività civile dal 1977, viene posticipata al ventiquattro maggio, cioè la domenica successiva. All’Ascensione, ultimo episodio della vita terrena di Gesù Cristo, le pagine del Nuovo Testamento danno poco rilievo: Marco ne accenna nell’appendice (16, 19): “Il Signore Gesù fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio”. Giovanni la ricorda in forma di predizione (20, 17): “Io salgo al Padre mio”. Matteo non ne parla. Solo Luca è l’unico che la narra con una certa ampiezza sia nel suo Vangelo (24, 50-52): mentre benediceva gli apostoli “si staccò da loro e fu portato verso il cielo”, sia negli Atti: “fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo”. Tutti i maggiori artisti si sono cimentati nella rappresentazione di questo evento: Giotto, Mantegna, Tintoretto, Perugino… Oggi scelgo un’opera originale e poco conosciuta, risalente al IV secolo. Si tratta di una preziosa tavoletta d’avorio, che misura mm.187 x 115, conservata nel Museo Nazionale Bavarese di Monaco, probabilmente proveniente dall’Italia settentrionale. In alto, nella parte destra, è raffigurato Cristo in atto di salire con un movimento assai dinamico, quasi a superare con un salto l’ultimo passaggio fra terra e cielo. Da una nube esce la mano del Padre che lo afferra saldamente con la destra, come a indicare l’ascensione opera di Dio. Nell’altra mano Gesù
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tiene un rotolo: potrebbe essere il rimando a Mosè, che sul monte aveva ricevuto le tavole della Legge. Nella parte inferiore è raffigurata la visita al sepolcro di tre donne velate, titubanti, il mattino di Pasqua. Un angelo seduto indica che Gesù non è lì. Accanto c’è uno stilizzato sepolcro rotondo, con due soldati romani, uno dormiente e l’altro con la lancia. Dietro il sepolcro si erge un albero rigoglioso con rami carichi di frutti e due uccelli che si stanno cibando. È un’allusione all’albero del regno di Dio, che cresce nella fecondità della risurrezione, per nutrire l’umanità. Per i nostri vecchi la festa de la "Sènsa", è festa religiosa nel vero senso della parola. L’eco delle carnevalate di Venezia, dove il profano aveva - e ha - il sopravvento sul sacro, non li tocca. Don Giacomo Carboni, nostro prevosto vicario foraneo dal 1908 al 1943, scrive che “le solennità dell’Ascensione di Nostro Signore, Pentecoste e Corpus Domini si celebrano nel miglior modo possibile, considerando la stagione critica dei bachi da seta.” Si avverte in queste ultime parole il rammarico per la scarsa partecipazione dei parrocchiani all’Ascensione e alle feste che seguono, perché proprio in questi quaranta giorni dedicano la loro fatica nel seguire la “furia” dei bachi da seta, che salgono al “bosco” e hanno bisogno di essere alimentati in continuazione con foglie fresche di gelso. Non è una nota di biasimo. Egli sa che in un’economia di sussistenza nella quale vivono i nostri contadini, la bachicoltura rappresenta un’integrazione importante alla precarietà della loro vita. È solo un rincrescimento personale per non poter condividere con tutti i suoi fedeli il frutto di quei momenti “forti”.
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Per i nostri vecchi la festa de
la Sènsa
di Luigi Rota
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CPAC
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Centro di Primo Ascolto E COINVOLGIMENTO DELLA CARITAS In questo tempo così difficile per le nostre comunità, tempo di coronavirus, può sembrare inopportuno rivolgere il pensiero a temi e problemi apparentemente lontani.
Siamo centrati su un presente che ci risulta angosciante, sospesi e preoccupati nell’attesa di un futuro dai contorni assai incerti; viviamo fisicamente isolati, ma mai come ora avvertiamo il bisogno di sentirci parte di una comunità, di sapere gli uni degli altri, di provare a sostenerci a vicenda. E’ proprio in questa logica che il Centro di Primo Ascolto e Coinvolgimento (Cpac) vuole raccontarsi nella sua dimensione presente, per necessità un po’ più limitata, e nell’operato svolto nel 2019. Attualmente il Cpac è chiuso al pubblico, nel rispetto delle disposizioni date da Governo, Diocesi e Caritas, quindi sono venuti a mancare il contatto e l’ascolto con tutte le persone che normalmente frequentavano il Centro. Pur in assenza di un aspetto così importante per il Cpac, abbiamo tuttavia dato la nostra disponibilità ad Amministrazioni Comunali e Parrocchie per sostenere con borse di generi alimentari e di prima necessità le persone e famiglie segnalateci dagli Assistenti Sociali, borse consegnate poi da operatori preposti (Vigili urbani, Protezione civile, Filo diretto ecc). Siamo consapevoli che più il tempo passa in questa situazione di emergenza e incertezza, più i bisogni si faranno pressanti per una parte sempre più vasta delle nostre famiglie. Per questo cercheremo di essere ancora più presenti nel momento in cui ci sarà la fase di ripartenza, pensiamo anche a sostegni economici per borse lavoro che saranno estremamente necessarie. Vogliamo sottolineare che il Cpac non è fatto solo dai volontari, esso è espressione, “segno di fraternità” di tutta la Comunità, per questo abbiamo bisogno di tutti e per questo riteniamo importante rendervi partecipi di quanto è stato fatto nel 2019, soprattutto anche grazie al vostro aiuto.
Bilancio di un anno Chi sono le persone incontrate al Centro Il Cpac garantisce due aperture settimanali, il che significa 96 aperture lungo tutto l’anno. Nel corso di tutto il 2019 abbiamo incontrato 44 persone, provenienti dai vari paesi della Cet, in particolare da Almè, Almenno SS, Paladina, Sorisole e Villa d’Almè. Di queste persone, 15 sono i nuovi ingressi e 24 hanno concluso il progetto nel corso dell’anno.
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Totale delle persone seguite 44 di cui
Nuovi ingressi nel 2019
44
15
Persone che hanno terminato il progetto nel 2019 24
Persone che proseguono il progetto nel 2020 20
IL Centro di Primo Ascolto si racconta
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Le situazioni di difficoltà sono in aumento, se confrontate con i due anni precedenti 2017-2018, come si può vedere dal grafico seguente:
La metà dei nuclei familiari che accedono al Centro ha la cittadinanza italiana, e tra le famiglie straniere sono molte quelle ormai stabili nel nostro territorio, e questo ci induce a ripensare i nostri interventi e a ricercare risposte più strutturate e continuative, quali, ad esempio, le borse-lavoro. I bisogni Generalmente le persone accedono al Centro su richiesta dei Servizi Sociali, sotto la spinta di un bisogno immediato e concreto: si è perso il lavoro e mancano i soldi per le bollette o l’affitto, oppure il lavoro c’è ma è così saltuario da non permettere di arrivare a fine mese; qualcuno si è ritrovato con la dispensa vuota oppure sotto sfratto; altri ci raccontano di fragilità che non consentono loro di imboccare la strada giusta per uscire dalle proprie difficoltà. Per molti, quando arriva un problema, mille altri se ne aggiungono fino a formare una catena difficile da spezzare. Siamo consapevoli che il nostro apporto alla soluzione dei problemi concreti risulta parziale, una
goccia nel mare, tuttavia ci siamo anche resi conto che, aprendoci all’ascolto delle persone,possiamo cogliere tanti altri bisogni, non chiaramente espressi, ma spesso più profondi e altrettanto vitali: il bisogno di sentirsi accolti e ascoltati quando più nessuno sembra avere un po’ di tempo da dedicarti; il bisogno di credere un po’ di più in te stesso quando sembra che gli altri abbiano perso
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CPAC
Centro di Primo Ascolto E COINVOLGIMENTO DELLA CARITAS N OT I Z I A R I O PA R R O C C H I A L E - U N A C O M U N I T à I N C A M M I N O - M a g g io 2 0 2 0
fiducia in te; il bisogno di mezz’ora di compagnia nel deserto di giorni di solitudine. E allora la borsa-spesa del Centro diventa anche il pretesto per momenti di incontro, momenti che vorremmo prima di tutto come un recupero dell’umanità. Il dialogo non è sempre facile ed è certo possibile che qualche volta il nostro modo di rapportarci e i nostri limiti personali non ci permettano di raggiungere questo obiettivo, di sicuro però cerchiamo di mettere tutto il nostro impegno per migliorare la qualità del nostro operato. Le risposte: borse spesa e borse-lavoro Abbiamo più sopra accennato alle borse-spesa: esse sono la risposta più immediata, ma non unica, ai bisogni espressi dalle persone. Nel corso del
2019 ne abbiamo distribuite 401, comprendenti alimenti a lunga conservazione e prodotti per l’igiene, e modulate secondo il numero dei componenti il nucleo familiare. I prodotti provengono per lo più dalle raccolte effettuate periodicamente nelle Parrocchie o acquistati grazie ad offerte in denaro o per autotassazione. Il grafico evidenzia come il sostegno attraverso le borse-spesa risulti abbastanza temporaneo per quasi la metà delle persone che hanno terminato il progetto nel 2019: 10 persone su 24 hanno ricevuto fino a un massimo di 10 borse. Rimane tuttavia abbastanza alto il numero di coloro che hanno avuto
Anni 2015 2016 2017 2018 2019
Persone incontrate 59 61 37 32 44
Borse istribuite 537 568 320 366 401
bisogno di un supporto più duraturo nel tempo (11 persone su 24). Questo dato è confermato anche dal grafico seguente che indica la durata in mesi dei contatti con il Cpac Gli incontri con le persone hanno cadenza quindicinale nella quasi totalità dei casi e mirano a sostenere la persona anche, appena possibile, nella costruzione di un proprio progetto verso l’autonomia. La durata di ogni progetto risulta piuttosto variabile, dipendendo dalle singole situazioni personali: l’aiuto viene inizialmente proposto per tre mesi, ma può essere rinnovato se perdurano le condizioni di difficoltà. Ogni situazione viene analizzata dal grup-
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po degli operatori che collegialmente e in accordo con gli Assistenti sociali, rivalutano tempi e modalità dell’intervento di sostegno.
La tabella a fuianco evidenzia come il 30% circa delle persone rimane in carico al Cpac per più di due anni, anche se generalmente i contatti non sono continuativi (spesso a mesi di frequenza assidua, si alternano periodi di assenza). Ciò denota il perdurare di situazioni di fragilità, che a volte si rivelano radicate, altre volte invece costituiscono ricadute in un percorso comunque positivo. Le borse-lavoro Nel corso del tempo ci siamo resi conto sempre di più della limitatezza del sostegno attraverso le borse-spesa (comunque necessarie) e della necessità di costruire risposte più strutturate rispetto ai bisogni emergenti. Così già da alcuni anni abbiamo cercato di progettare, in rete con i Servizi sociali e alcune altre realtà del territorio, delle borse-lavoro attraverso le quali è stato finanziato l’inserimento per alcuni mesi in strutture lavorative (es. Cooperative sociali). Nel 2019 le borse lavoro sono state organizzate nel progetto “Mi ri-metto in gioco”, nato all’interno della CET9 – Terra delle fragilità e in parte finanziato dalla Caritas Diocesana; questo progetto si diversifica in due azioni tra loro strettamente legate: una prima azione è l’attivazione di borse lavoro in coordinamento con i servizi sociali e destinate a persone disoccupate e con fragilità, una seconda azione finalizzata alla formazione in ambito lavorativo per giovani “Neet” cioè quei giovani che non studiano né lavorano. Sono state quindi attivate 7 borse lavoro, integrando il finanziamento della Caritas diocesana con quanto nella disponibilità della Caritas di Villa d’Almè, alle quali si è aggiunta 1 borsa lavoro a gestione diretta del Cpac, per una cifra totale di euro 13 200. La distribuzione delle borse-lavoro è la seguente:
Sorisole Villa d’Almè Valle Imagna
3 borse-lavoro 4 borse-lavoro 1 borsa-lavoro (giovani Neet)
L’attribuzione delle borse-lavoro è valutata dal gruppo degli operatori in accordo con i Servizi sociali e secondo criteri che tengono conto di vari fattori: prima di tutto della disponibilità dei destinatari, quindi dell’incrocio fra posti di lavoro disponibili e professionalità/caratteristiche personali dei destinatari stessi e infine della fattibilità sul piano organizzativo (assicurazioni a tutela dei lavoratori, loro possibilità di spostamento verso il luogo di lavoro ecc). In questi anni abbiamo potuto constatare come per buona parte delle persone coinvolte questo inserimento lavorativo ha rappresentato la possibilità di
Anno del primo contatto
Numero di persone
2011
1
2013
2
2014
4
2016
6
2017
3
2018
13
2019
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ridare senso e dignità alla propria vita e spesso anche di costruire nuove relazioni. Pertanto uno degli obiettivi prioritari per il futuro è proprio quello di mantenere vivi, se non addirittura di ampliare, questi nostri progetti. Scuola di italiano per stranieri Anche questa iniziativa merita un breve cenno. Nel 2019 la scuola era stata sospesa per problemi organizzativi, ma consapevoli dell’importanza della padronanza della lingua italiana per gli stranieri che vivono nel nostro territorio, si era iniziata la programmazione nel gennaio 2020 con un buon gruppo di volontari che si era reso disponibile alle lezioni. Purtroppo l’emergenza Covid 19 ha determinato la chiusura di questa iniziativa che ci auguriamo possa riprendere per il 2021. Resoconto delle raccolte di generi alimentari e per l’igiene Nel 2019 sono state effettuate raccolte di generi alimentari e per l’igiene per un totale di circa 2600 kg. Esse hanno coinvolto le Parrocchie di Almè, Azzonica, Bruntino, Paladina, Petosino, Sombreno, Sorisole, Villa d’Almè, e sono state effettuate solitamente nei periodi “forti” dell’anno liturgico (Quaresima e/o Avvento) o nel periodo estivo (raccolte CRE); in alcuni casi hanno avuto cadenza mensile, come avviene a Villa d’Almè fin dal 1996. Queste raccolte sottolineano l’attenzione delle nostre comunità verso le persone in difficoltà, sono segno di solidarietà e fraternità.
In chiusura non possiamo fare a meno di porgere i nostri ringraziamenti a tutte le Comunità parrocchiali e a tutti gli Enti/Istituzioni che hanno reso possibile il nostro operato, attraverso le raccolte di generi, le offerte in denaro, le collaborazioni, i consigli e i suggerimenti. Continuate a lavorare con noi, ora più che mai!
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IL Centro di Primo Ascolto si racconta
Circolo Don Milani VILLA D’ALME’
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PRANZO CONDIVISO DEL PRIMO MAGGIO “LONTANI, MA VICINI"
In occasione della Festa del Primo Maggio, abbiamo organizzato un momento conviviale per le famiglie della nostra comunità, con l’intenzione di rendere questa giornata un’occasione sia per sentirci parte della comunità anche in tempo di isolamento, sia per condividere, seppure a distanza, un momento comune e, infine, per sostenere le attività di ristorazione del paese Grazie alla disponibilità di cinque ristoratori locali che hanno preparato un proprio menù al prezzo concordato di dieci euro, è stato possibile offrire alle famiglie cinque menù diversi per tutti i gusti. Così l’adesione a questa iniziativa è andata oltre ogni aspettativa: hanno aderito alla proposta 154 famiglie, mentre i pasti consegnati sono stati 392! Tutto ciò è stato possibile anche grazie alla collaborazione della Parrocchia, della Consulta delle Associazioni, dell’Assessorato alle Politiche sociali che hanno collaborato alla promozione di questa iniziativa. Un grazie particolare lo rivolgiamo agli stessi ristoratori ed ai giovani volontari del Comune che nello spazio di un’ora hanno provveduto al trasporto dei pasti presso tutte le famiglie aderenti. Un grazie alle famiglie e alle persone singole che hanno accolto la nostra proposta con l’augurio di ritrovarci ancora più numerosi a condividere nuovamente un pasto “lontani" o, speriamo presto, “vicini”.
Grazie! 12
CASE GITE PARROCCHIALI IN FESTA
ANNIVERSARI NELLA NOSTRA COMUNITà
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Tanti Auguri 50° di ordinazione sacerdotale don Oliviero Giuliani 27.06.1970 – 17.06.2020 Un augurio da tutti i tuoi familiari e da tutta la nostra Comunità
90 ANNI Bonardi Vitali Diana 08.05.1930
BATTESIMO ROSSI LUDOVICO di Cristian e rota sara 23.02.2020
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Scuola dell’infanzia Leone XIII
SPERIAMO A PRESTO.
riprendere significherà, soprattutto,
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accogliere, condividere e sostenere le emozioni ed i sentimenti DI QUESTO PERIODO Increduli e speranzosi che la chiusura terminasse a metà marzo, oggi passati quasi tre mesi restiamo fiduciosi che la nostra Scuola possa riaprire presto. Certo non sarà la Scuola che abbiamo lasciato, al di là dei nuovi criteri a cui dovremmo attenerci, riprendere significherà, soprattutto, accogliere, condividere e sostenere le emozioni ed i sentimenti che tutti noi abbiamo vissuto in questo periodo.
La tecnologia è stata di supporto in questi mesi e ci ha consentito di non perdere il contatto con le famiglie ed i bambini. Abbiamo attivato una piattaforma “Classroom” denominata “Storie per non perdere il filo”: un luogo di narrazione, uno spazio dove raccontare cosa chiedono i bambini, cosa fanno, cosa dicono. Così da non perdere il filo e continuare ad intrecciare storie, per costruire memoria e per poterle, poi, ritrovare, rileggere e risignificare con i bambini e con le famiglie quando finalmente ci potremmo incontrare. Sulla piattaforma, inoltre, sono stati caricati giochi, video letture, percorsi motori, ricette, musica, attività di esplorazione, narrazioni, e tanto altro. Con la collaborazione delle rappresentanti le comunicazioni e le proposte hanno raggiunto tutte le famiglie, a tale scopo i gruppi sezione di Whatsapp sono stati davvero utili. Un grazie sincero alle rappresentanti per il lavoro svolto. Seppur consapevoli che gli scambi attraverso uno schermo hanno rappresentato una buona opportunità di vicinanza, in altrettanto modo hanno evidenziato che il “proporre” senza una relazione che lo sostiene, priva l’agire di calore, unicità ed autenticità. Quel “calore” che insegnanti ed educatrici in mancanza dei bambini non stanno vivendo e che è sale, zucchero, fuoco e respiro del lavoro educativo. Quel valore che ogni insegnante ed educatore porta: nello sguardo attento, nell’ascolto attivo pronto a cogliere ed offrire opportunità per far fiorire le potenzialità di ogni bambino. <La quercia un tempo non fu che una ghianda> A sostegno di quanto la Scuola, i bambini e le famiglie abbiano valore, la Comunità Parrocchiale ha espresso la sua solidarietà con generose donazioni, GRAZIE! Per noi è espressione che la Scuola è vissuta dai parrocchiani come patrimonio culturale e che è fondamentale per la vita e la sopravvivenza della comunità stessa, (così “nessuno sarà escluso”). Speriamo a presto. La coordinatrice e tutto il personale della Scuola dell’Infanzia del Nido e della Sezione Primavera
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“E PER LE VIE DEL BORGO […]” non si sente il vociare, le risate, le domande, i pianti dei bambini, QUANTO CI MANCANO!
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gruppo missionario
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EMERGENZA senza confini Concentrati sulla grave situazione dell’Occidente, non perdiamo di vista il resto del Pianeta. Dalle riviste “Mondo e Missioni” del P.I.M.E. e “Missioni Consolata” IN ASIA: I PADRI MISSIONARI CELEBRANO LA MESSA ON LINE FILIPPINE, Manila: Qui la scelta è tra morire di fame oggi o morire forse di Corona-virus domani: Padre Simone Caselli riferisce che nella capitale già a fine marzo gli ospedali non ricevevano più ammalati per posti esauriti! INDIA, attualmente le grandi città come Chennai, Munbaj, New Delhi e Jaipur sono nelle condizioni più gravi per la chiusura delle attività che, se dovesse continuare a lungo, avrebbe come conseguenza la morte più per fame che per il virus. MYANMAR, uno dei problemi più gravi da affrontare è il rientro forzato di decine di migliaia di emigrati dalla Cina e dalla Thailandia, rimasti senza lavoro. AFRICA CHE RESISTE, il continente si prepara al peggio e non solo dal punto di vista sanitario. Ci sono paesi come Gibuti, Guinea Bissau e il Sud Sudan che non dispongono di posti di terapia intensiva. Per non parlare del fatto che in Africa la sanità è tutta a pagamento e per molti inaccessibile. Per i divieti di spostamento molti non possono recarsi nemmeno negli ospedali cattolici dove potrebbero trovare assistenza e cure. Quella della casa è un altro tema cruciale. Che significa, infatti, stare in casa in un continente dove milioni di persone non hanno una vera casa?
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AMERICA LATINA, NELLE FAVELAS SI SOFFRE DI PIU’. I PREZZI DI GENERI ALIMENTARI COME RISO, UOVA, LATTE SONO RADDOPPIATI. In Brasile, sta colpendo duramente l’emergenza Coronavirus con migliaia di morti ed un’evoluzione dell’epidemia che è in forte crescita. La chiusura delle attività commerciali ha avuto come diretta conseguenza la perdita del lavoro per migliaia di persone che ora non sanno come fare la spesa, come sfamare le famiglie, come pagare affitti e bollette. Il governo che ha minimizzato il problema, ha varato un sussidio di emergenza di 600 reais a persona, ma molti nelle favelas non sanno nemmeno come chiederli. Il Venezuela è certamente fra i paesi che destano maggiori preoccupazioni dal momento che il rischio del contagio si inserisce in una situazione politico economica già molto compromessa. «A Nabasanuka», racconta padre Andrés, «passiamo le giornate piuttosto occupati a ricevere le persone che vengono a cercare farmaci, ami da pesca, cibo, quaderni, matite, ma – conclude - non abbiamo paracetamolo né niente che gli somigli in tutta la zona della nostra parrocchia». QUESTI SONO SOLO “BREVI” ESEMPI DI UN DRAMMA PLANETARIO. NON DIMENTICHIAMO I NOSTRI MISSIONARI, LORO IN PRIMA PERSONA STANNO AFFRONTANDO UNA SITUAZIONE DECISAMENTE DRAMMATICA.
del Per la destinazione
R E P 5 E L L I M
dei redditi scegli: nella dichiarazione
N OT I Z I A R I O PA R R O C C H I A L E - U N A C O M U N I T à I N C A M M I N O - M a g g io 2 0 2 0
è sionari di Villa d’Alm is m i p p ru -G ko e d Associazione Bon
e di utilità sociale, zazioni non lucrativ niz ga or lle de o, iat ntar azioni” “Sostegno del volo associazioni e fond lle de le, cia so ne io promoz delle associazioni di
Firma nel riquadro:
le: indica il codice fisca
95077270163
all’anno fiscale 5 per mille relativo rso bo rim me co biamo destinato incassato € 2.140,04 torio in difficoltà, ab rri te l de ie Nel 2019 abbiamo igl fam lle nsili e € 3.600 per uire al supporto de ione delle rette me raz eg int 2017 e, per contrib as ad è lm Vicariale della Carit Materna di Villa d’A e Coinvolgimento lto co € 1.500 alla Scuola As o im Pr tà del Centro di sostenere le attivi i dell’associazione). mentato con i fond au (l’importo è stato
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DEFUNTI GENNAIO - MAGGIO 2020
DEFUNTI
Ω
1. Bonesi Maria ved. Falgari, di anni 79 15/01/2020 Angeladiinanni Farina 2. Gotti Angela Ghilardi ved. Maffioletti, 97 19/01/2020 ✟ il 25.01.2020 - anni 75 3. Taschini Caterina, di anni 92 21/01/2020 Scrivere ciò che si vuol dire non è facile… la mano trema, si blocca, le lacrime 4. Perico Pierina ved. Turani, di anni 86 25/01/2020 riempiono gli occhi… il cuore si chiude. Sei stata una brava moglie, sempre pronta 5. Ghilardi Angela (Lina) in Farina, di anni a preoccuparsi e condividere ogni75 momento bello e meno bello a fianco di25/01/2020 tuo 6. Rota Daniele,marito. di anni 77 29/01/2020 7. Taschini Giuseppina, di anni 84 premurosa, attenta, amorevole, sempre pronta a dare 12/02/2020 Sei stata una mamma consigli, senza importi, ma non la volontà di aiutare a far capire il giusto e lo 8. Capelli Antonio, di anni 80 17/02/2020 sbagliato. 9. Barcella Teresa ved. Giuliani, di anni 93 01/03/2020 Sei stata una nonna adorabile, che viveva nel veder crescere i tuoi adorati nipoti, 10. Piccoli Maria ved. Gherardi, di anni 89 02/03/2020 fra coccole, abbracci, pensieri e a volte sgridate, ma con il sorriso. 11. Locatelli Renato, di anni 77 05/03/2020 Adoravi il mare, ti sentivi rinascere quando arrivava il momento di partire: il 12. Ceruti Vittorio, di anni 91 05/03/2020 profumo del mare, il sole, la semplicità di una passeggiata in riva al mare la 13. Mostosi Piergiorgio, anni 74 le vongole e per prodigarti a preparare un sugo fresco 05/03/2020 mattina perdiraccogliere per la tua famiglia… 14. Albani Rocchetti Giuseppe, di anni 73 08/03/2020 15. Rota Orazio,Tidipiaceva anni 83 08/03/2020 la compagnia degli amici. Ti piacevano le cose semplici, perché tu eri semplice, solare, sempre con la battuta pronta, accompagnata dal tuo sorriso: la 16. Scotti Giovanni, di anni 85 10/03/2020 tua risata era contagiosa, perché riuscivi sempre a strappare un sorriso anche se 17. Piazzalunga Giuseppe, di anni 64 12/03/2020 non se ne aveva voglia. 18. Cattaneo Bruno, di anni 78 12/03/2020 Quanti ricordi invadono la nostra mente! Oggi siamo qui a dire che il tuo percorso 19. Cortinovis Ernesto, dieanni 71 13/03/2020 è cambiato noi dobbiamo lasciarti andare. Ma tu sarai nei nostri pensieri ogni 20. Pellegrinelli momento, Eugenio,perché di anni 69 13/03/2020 nel pensiero c’è l’amore. Ti ricorderemo perché nel ricordo c’è la vita. Vivremo come quando ci 21. Parietti Concetta, di anni 95 ci hai insegnato tu, perché nella vita tu sei con noi. E15/03/2020 sentiremo tristi e soli, ci basterà alzare gli occhi e noi ti vedremo con il tuo sorriso 22. Capelli Palma Maria ved. Pozzi, di anni 89 16/03/2020 pronto a rassicurarci. Noi tutti vogliamo ringraziare le persone che le hanno voluto 23. Gotti Maria Teresa, 73 voluto ringraziare e salutare con il suo sorriso suo fratello 16/03/2020 bene, madi lei anni avrebbe e le sue sorelle, che in questo periodo la 24. Sarchese Rosetta in Tironi, di anni 63 non hanno mancato di starle vicino, sostenendo 16/03/2020 nostra famiglia. 25. Rota Giovanni (Pio), di anni 95 17/03/2020 viaggio! 26. Perico mons. Buon Francesco, di anni 91 18/03/2020 27. Ottolino Mariateresa ved. Gotti, di anni 78 19/03/2020 Bertazza 28. Gasparini Eugenio, di Lino anni 80 19/03/2020 ✟ il 27.01.2020 anni 69 29. Rebecchi Manuel, di anni 47 19/03/2020 La Giovanna tua morte inattesa e rapida un grande vuoto 30. Codazzi Maria (Giannina) ved.lascia Cordoni, di anni 86 in noi ma, un 19/03/2020 ricordo di te. 31. Milesi Pietro,bellissimo di anni 87 19/03/2020 Tua moglie Carmen, tuo figlio Matteo con Laura, 32. Salvi Santina ved. Rota, di anni 83 20/03/2020 i tuoi adorati nipotini Francesca e Nicola, tua sorella Tina 33. Frigeni Maria Giovanna ved. Musitelli, di anni 81 20/03/2020 34. Salvi Vittorio, di anni 89 21/03/2020 35. Capelli Giacomina (Mimma), di anni 82 21/03/2020 18
36. Zambelli Angela ved. Mocchi, di anni 95 37. Peroni Rosella ved. Albani Rocchetti, di anni 72 38. Preda Alberto, di anni 81 39. Nigro Giuseppina (Pina) ved. Maulà, di anni 92 40. Gervasoni Anna ved. D’Ambruoso, di anni 90 41. Pellizzoni Enrica ved. Beneggi, di anni 84 42. Mastrapasqua Laura in Belotti, di anni 69 43. Minotti Severino, di anni 89 44. Giuliani Maria ved. Baroni, di anni 92 45. Orlandini Giancarlo, di anni 83 46. Frosio suor Gesuina (Adelaide), di anni 96 47. Rota Giuseppina ved. Scalvini, di anni 81 48. Scuderi Vito, di anni 75 49. Tironi Pietro, di anni 84 50. Mirabella Benedetto, di anni 72 51. Molinari Giuseppe, di anni 93 52. Rodolfi Antonietta ved. Tironi, anni 88 53. Mazzola Carlo, di anni 94 54. Cefis Annamaria, di anni 97 55. Capelli Angelo, di anni 76 56. Capelli Cherubino, di anni 80 57. Biffi Maria in Quadri, di anni 77 58. Piccinini Irene in Assolari, di anni 75 59. Sonzogni Carmela ved. Moioli, di anni 82 60. Cortinovis Maria ved. Scalvini, di anni 95 61. Crotti Matteo, di anni 79
21/03/2020 23/03/2020 23/03/2020 24/03/2020 25/03/2020 25/03/2020 25/03/2020 26/03/2020 27/03/2020 27/03/2020 27/03/2020 27/03/2020 28/03/2020 29/03/2020 30/03/2020 31/03/2020 04/04/2020 07/04/2020 13/04/2020 15/04/2020 22/04/2020 24/04/2020 28/04/2020 30/04/2020 30/04/2020 16/05/2020
Bertazza Lino, di anni 69 Manzoni Bambina ved. Gotti, di anni 91 Lasagna Carla, di anni 87 Don Donato Forlani, di anni 88 Facchinetti Iside in Pellegrinelli, di anni 65 Consonni Giulio, di anni 72
27/01/2020 16/03/2020 19/03/2020 21/03/2020 31/03/2020 31/03/2020
NN OTOT I ZIIZAI RA IROI OPAPA RRO RO CCH CH I AI LAEL E- U - U NN A AC O CO MM UU NN I TIàT àI NI NC AC M AM MM I NI N O O- M - Aaprile g g io 2 0 2 0
In questi primi mesi dell'anno il numero dei nostri cari defunti è stato elevatissimo, ciò è dovuto in parte (per i mesi di marzo e aprile) alla pandemia del Coronavirus che ha colpito anche la nostra comunità.
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DEFUNTI
IL RICORDO DEI LORO CARI Albani Rocchetti Giuseppe ✟ 8.03.2020 - di anni 73
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Peroni Rosella ved. Albani Rocchetti ✟ il 23.03.2020 - di anni 72 A distanza di quindici giorni ci hanno lasciato. Davvero una prova e un distacco che ha toccato profondamente il cuore dei figli e di tutti i familiari. Si sono chiamati, come sempre si sono amati. Sono ora angeli che vogliamo diffondano il loro amore paterno e materno nella loro famiglia. “Nelle tue mani, Signore, affido il mio spirito”
Manzoni Bambina ved. Gotti ✟ il 16.03.2020 - anni 91 Cara Mamma, te ne sei andata in punta di piedi a raggiungere il tuo amato Franco. Nella tua vita hai sempre affrontato le tue malattie senza mai lamentarti per non darci pensieri. Anzi, sei sempre stata presente nelle nostre famiglie con un consiglio, con un sorriso. Sei stata un punto di riferimento per noi figlie e nipoti. Vogliamo pensare con gli occhi della fede che per te sia l'inizio di una nuova gioia. Guidaci e proteggici anche da lassù. Ci mancherai Le tue figlie Fernanda e Antonella e adorati nipoti.
Biffi Maria in Quadri ✟ il 24.04.2020 - di anni 77 Sei stata esempio per tutti quanti ti hanno conosciuta e tanto più per noi che ti abbiamo amata. Sei stata e continuerai ad essere il nostro punto di riferimento. Grazie per tutto quello che ci hai dato. Proteggici e veglia su di noi. Ciao Mamma! I tuoi familiari
Cattaneo Bruno ✟ il 12.03.2020 - di anni 78 Sei stato un grande papà, grazie per quello che ci hai dato e insegnato.
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Ciao Papà, purtroppo non c'è stato tempo per dirsi addio nel modo migliore e questo ha reso ancora più dolorosa la separazione. Volevamo ringraziarti per tutto ciò che hai fatto per noi, per gli insegnamenti e per i valori che ci hai trasmesso; sei stato un papà affettuoso, pronto al sorriso e prodigo di parole e consigli nel momento del bisogno ed un marito esemplare per la tua Carla alla quale sei stato accanto durante la sua malattia in quelli che, non sapevamo, sarebbero stati gli ultimi tuoi giorni con noi. Ti ricordano con affetto i tuoi dipendenti e tutte le persone che nel tempo hanno avuto modo di conoscerti, di esserti amico e di godere della tua compagnia e dei tuoi sorrisi ... in tutti loro hai lasciato il ricordo della bella persona che sei stato. Manchi a tutta la famiglia, ma ci è di conforto sapere che ora stai bene con tuo fratello Giuseppe, con tua mamma e con il papà che non avevi mai avuto modo di conoscere. Da lassù aiutaci a superare questo dolore immenso e continua a guidarci ed a proteggerci ... in particolare stai vicino alla tua Carla che in questo momento ha ancor più bisogno di te. Ti vogliamo tantissimo bene I tuoi figli
Cefis Annamaria ✟ il 13.04.2020 - anni 97 Cara zia te ne sei andata senza poterti salutare. Ti ringraziamo per quanto hai fatto per la nostra cara mamma, quando si è ammalata. Eri una persona allegra, sorridente e la tua casa era aperta a tutti. Sei stata una zia presente anche con i pronipoti, gli volevi un bene immenso. Eravamo per te i tuoi figli, ti ricorderemo sempre e ci mancherai tanto. Ciao zia Anna!
Codazzi Maria Giovanna (Giannina) Ved. Cordoni ✟ il 19.03.2020 - di anni 86 "Non piangete la mia assenza, sentitemi vicino e parlatemi ancora: io vi amerò dal cielo come vi ho amato in terra." Con tanto amore…
i tuoi figli Mario Enrico e Sandra
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Capelli Cherubino ✟ il 22.04.2020 - di anni 80
DEFUNTI
IL RICORDO DEI LORO CARI Cortinovis Ernesto ✟ il 13.03.2020 - di anni 71 N OT I Z I A R I O PA R R O C C H I A L E - U N A C O M U N I T à I N C A M M I N O - M a g g io 2 0 2 0
Nessuno può immaginare l'incolmabile vuoto che lasci nella nostra vita e il dolore che non trova espressione nei nostri animi. Sarai sempre nei nostri pensieri.
Ivan e Fabio
Parietti Concetta ✟ il 15.03.2020 - di anni 95 Cara Concetta, te ne sei andata serenamente, dopo una lunga vita trascorsa in modo semplice, discreto e religioso. Non mancavi mai alle Messe e agli incontri organizzati dalla Comunità. Eri molto legata alla tua Parrocchia ed al tuo amato paese, nelle cui vie passeggiavi con grande piacere e cura per l’ambiente che, con piccoli gesti, contribuivi a rendere più pulito. Ti ricorderemo sempre con tanto affetto e nostalgia. Il fratello Pino, la sorella Amalia, i nipoti e tutti i tuoi cari
Pellizzoni Enrica ved. Beneggi ✟ il 25.03.2020 - anni 84 Ciao mamma, te ne sei andata in un attimo...senza "disturbare" come dicevi tu. Con la riservatezza di sempre. Ti piaceva leggere moltissimo; disponibile per ogni necessità e sempre pronta ad ascoltare. Con i tuoi nipoti ti "scioglievi"...soprattutto con i piccoli Simone e Francesco. Con il papà sarai sempre nel nostro cuore e con lui, ne siamo sicuri, continuerete a proteggere tutti noi. La tua famiglia .
Gotti Angela ved. Mafioletti ✟ il 19.01.2020 - di anni 97 Cara mamma, ci hai insegnato tutto, tranne come vivere senza di te... riconoscenti di tutto ciò, ti piangono figlie e figli, nuore, generi, nipoti e gli adorati pronipoti.
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Rimani vicina a noi tutti. Ciao Mamma.
Hai lasciato un vuoto nella nostra casa, una partenza inaspettata, veloce, carica di sofferenza. Come dice il tuo nome, sia ora benedetta dal tuo ricordo la nostra famiglia. Dal cielo rimani vicino alla mamma e a tutti noi.
La tua famiglia
Molinari Giuseppe ✟ il 31.03.2020 - di anni 93 Ciao Sandro, papà, nonno, Grazie, grazie, grazie. Grazie del bene che ci hai voluto, grazie soprattutto per quello che negli ultimi anni ci hai trasmesso mettendo in pratica quanto hai vissuto: La fede, la fatica del lavoro, l'amore per la tua famiglia. Quante volte hai avuto gesti di pazienza, di tenerezza, di silenzio. Ci hai dimostrato che l'amore vince sempre. E' stato straziante non poterti dare degna sepoltura nel momento drammatico in cui ci hai lasciato. Ci mancherà tanto la tua mano nella nostra, ma sarai sempre nel nostro cuore. "Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano ma sono dovunque noi siamo." (Sant'Agostino)" Un fortissimo abbraccio, Ti vogliamo tanto bene La tua famiglia
Frigeni Maria Giovanna ved. Musitelli ✟ il 20.03.2020 - di anni 81 Ti vogliamo ricordare per la tua tenerezza, la tua semplicità e le tante premure che hai avuto per noi. Ornella, Marcello, Fabrizio
Gervasoni Anna ved. d’Ambruoso ✟ il 25.03.2020 - di anni 90 Anche nella malattia e nella fatica rimane di lei la forte sensibilità e generosità. Muore nella sua casa. “Chi salirà la montagna del Signore? Chi ha mani innocenti e cuore puro”.
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Mirabella Benedetto ✟ il 30.03.2020 - di anni 72
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IL RICORDO DEI LORO CARI Perico Piera ved. Turani ✟ il 25.01.2020 - di anni 86 N OT I Z I A R I O PA R R O C C H I A L E - U N A C O M U N I T à I N C A M M I N O - M a g g io 2 0 2 0
Si trovava presso la casa di riposo a Laxolo. Lascia nella sua famiglia il dono della semplicità e dell’affetto materno. Dio, ricco di misericordia, protegga e assista coloro che gli hanno voluto bene.
Preda Alberto ✟ il 23.03.2020 - di anni 81 Chiunque ti ha incontrato ha avuto il privilegio di conoscere un vero gentiluomo, onesto, corretto, generoso, allegro e di sani principi, ma più che per gli altri, è stato nostro il privilegio di averti al nostro fianco come marito e padre amorevole, un porto sicuro anche nei giorni difficili. Non eravamo pronti a dirti addio, e, onestamente, non lo saremmo mai stati, ma un nemico crudele e ingiusto ha deciso per noi senza appello. Ora sei fra le braccia del Padre, ritrovando la compagnia e l’affetto di chi ti ha preceduto, ti chiediamo solo di continuare a vegliare su di noi. Per sempre amato e indimenticato. La tua famiglia
Piccoli Maria ved. Gherardi ✟ il 2.03.2020 - di anni 89 Nata a Bracca di Costa Serina il 4 settembre 1930, si sposa nel 1957 con Gherardi Francesco. Nascono tre figli. Rimane vedova il 20 settembre 2019 e dopo una breve malattia si spegne serenamente nella sua casa il 2 marzo 2020 attorniata dai figli e dai nipoti. Cara mamma, hai lasciato un grande vuoto, ma in compenso sappiamo di avere un Angelo in cielo che ci protegge. Sarai sempre nei nostri cuori. Angiolina, Gianbattista, Dario e nipoti
Scuderi Vito ✟ il 28.03.2020 - di anni 75 Come tanti altri ci hai lasciati in punta di piedi senza la possibilità di un ultimo saluto, un modo questo che è ancora più difficile da accettare per noi vista la tua esuberanza, la tua voglia di essere presente sia in famiglia che nelle manifestazioni pubbliche. Lasci un vuoto ed un silenzio che è difficile da colmare nella vita di ogni giorno. Solo il ricordo di te che rimane vivo nei nostri cuori, rappresenta il vero legame che ti fa essere ancora insieme a noi. I tuoi cari
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Carissimo papà, ci hai sempre voluto bene. Ci hai lasciato presto e in fretta. Non ti abbiamo potuto neanche salutare. Sentiamo la tua mancanza ma continua dal cielo a starci vicino, proprio adesso che stiamo diventando grandi. I tuoi figli Nicola, Francesca, Federico e mamma Isabella
Piccinini Irene in Assolari ✟ il 28.04.2020 - di anni 75 Ci amerai dal Cielo come hai amato sulla terra.
I tuoi cari
Rodolfi Antonietta ved. Tironi ✟ il 4.04.2020 - di anni 88 Il tuo ricordo non verrà mai dimenticato perché ci sei sempre stata vicina. Grazie per tutto quello che hai fatto con gioia per noi.
Sarchese Rosetta in Tironi ✟ il 16.03.2020 - di anni 63 Alla mia amata sorella...grazie al tuo dono sono rinata per la seconda volta. Vivi dentro di me: aiutami ad andare avanti! Nives
Zambelli Angela ved. Mocchi ✟ il 21.03.2020 - di anni 95 “Io sono la resurrezione e la vita, chi crede in me, anche se muore, vivrà, chiunque vive e crede in me non morirà in eterno“ (Gv 11,25-26)
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Rebecchi Manuel ✟ il 19.03.2020 - di anni 47
DEFUNTI
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ANNIVERSARI
Rota Franco 02.05.2016
Rota Giuseppina (Giusi) 01.06.2019
Giuliani Sandra 22.06.2019
Bonesi Romano 08.04.2007
Turani Tito 20.05.2014
Locatelli Tino 16.05.2010
Sonzogni Giacomina 31.05.2012
Sacerdoti e Religiose
Merelli don Luigi 2 maggi 2017
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Sigismondi Mons. Pietro 25 maggio 1967
Capelli suor Colomba 15 giugno 1956
Gamba suor Emma 13 giugno 1988
La nostra
Madonna Addolorata
Nella seconda parte del mese di maggio avrete trovato in Chiesa la statua in legno della Madonna Addolorata che normalmente è posta nella Chiesina dell’Addolorata. L’abito viola che indossa è stato sistemato, pulito e riparato da una ditta di Brescia specializzata in questi lavori. E’ rimasta all’altare della Madonna fino alla fine di maggio per tornare poi nella nicchia della Chiesina dell’Addolorata. 27
contatti PARROCCHIA SANTI MARTIRI FAUSTINO E GIOVITA IN VILLA D'ALMÈ
liturgia e sacramenti • EUCARESTIA Giorni feriali: ore 7.00 - 9.00 (da estate a settembre) martedì ore 7.00 - 9.00 - 17.30 giovedì ore 7.00 - 9.00 - 20.30 Giorni festivi (domeniche e solennità) ore 7.30-9.30-11.00 -18.00 • LITURGIA DELLE ORE Giorni festivi :
Lodi Vespro
ore 7.15 ore 17.45
• ADORAZIONE EUCARISTICA Ogni venerdì: dalle ore 9.30 alle ore 11.00 Primo venerdì del mese: dalle ore 9.30 alle ore 11.00 dalle ore 15.00 alle ore 18.00 • CONFESSIONI Ogni giorno feriale: Sabato pomeriggio:
dalle ore 9.00 alle ore 9.30 dalle ore 17.00 alle ore 18.30
In tempo di corona virus La S. Messa - Prontuario per i fedeli
Prima di recarti in Chiesa • Verifica la tua condizione di salute per non mettere in pericolo quella degli altri. Non possono accedere in Chiesa coloro che:
- presentano sintomi influenzali e difficoltà respiratorie; - hanno una temperatura corporea uguale o superiore a 37,5°; - sono consapevoli di aver avuto contatto con soggetti positivi al virus SARS-Cov-2 nei giorni precedenti la celebrazione.
• Ricordati di lavarti le mani e di indossare la mascherina. Durante l’eventuale spostamento verso la Chiesa osserva le norme circa il distanziamento sociale e l’utilizzo di autoveicoli. • Cerca di raggiungere per tempo la Chiesa per consentire un ordinato afflusso secondo le procedure previste (la Chiesa apre un quarto d'ora prima)
don Raffaele Cuminetti Parroco 035 541015 - 333 4220821 e-mail: parrocchiavilladalme@gmail.com don Marco Fornoni Curato 035 541381 - 388 9285048 e-mail: orat.villa@gmail.com don Oliviero Giuliani via Polveriera, 2 035 541376 - 333 2943084 e-mail: oliviero.giuliani@gmail.com don Vittorio Dossi via Ripa, 25 -335 6132392 don Giacomo Locatelli via Gotti,11- 329 2707665 padre Giulio Gualeni Cappellano ricovero 035 6321200 - 338 6164570 Scuola dell'Infanzia "Leone XIII" 035 542035 e-mail: scmaternavilladalme@tiscali.it Sacristi 035 543487 Teatro Serassi 331 9065730 e-mail: cineteatroserassi@tiscali.it Caritas 348 6723166 e-mail: caritas.villa@libero.it Corpo Musicale “Pio XI” 339 3231153 e-mail: info@bandadivilla.it Corale “S. Giovanni Bosco” 035 541015 e-mail: parrocchiavilladalme@gmail.com Rivista missionaria “Bondeko” 328 7399722 e-mail: bondeko2010@gmail.com Casa di riposo “Baglioni” via Mazzini, 12 - 035 632121 Centro di primo ascolto via Ripa, 6 e-mail: caritas.villa@libero.it 331 3100189 - 329 3904519 Martedi’ dalle 09.30 alle 11.00 Sabato dalle 14.30 alle 16.00 Cimitero Tutti i giorni: dalle 8.00 alle ore 19.00