R U M O R di
PASCAL PLATANIA
Illustrazioni realizzate da Pascal Platania
“C’è un tale frastuono intorno a noi che non ci consente di ascoltarci.”
- Pascal Platania -
L’uomo ha smesso di amare. Non riesce a udire, ormai, il suono della poesia. Egli, stizzito, si volta e con schernimento la camuffa. La poesia non attecchisce, rendendo l’uomo freddo e disinteressato. Assente nell’emozionarsi, l’uomo agisce lasciando dietro di se il suo ricordo. Il corpo si decompone e di esso non rimmarranno altro che le sue vesti, ma il valore verrà ricordato in eterno insieme alla sua bellezza. - LA BELLEZZA è POESIA -
Di cera, con uno stampo è gia pronta la maschera. Avvolto nei miei orpelli mi vesto d’opera. Pronto ad entrare nel boccascena. Signore e Signori che lo spettacolo abbia inizio. - LA VITA CELATA -
Preferirei innamorarmi mille volte della stessa donna e mentirle, che mentire mille volte ad ogni donna senza mai innamorarmi. - UNICO -
La musica di un solingo affollato dai sentimenti. Incapace di parlare ma abile nel farsi capire. Con mani arcuate picchia, sull’avorio e sul legno, le proprie note d’emozione. Come in un film Melieriano riversa sui tasti il desiderio; di volare, viaggiando nei sogni. Il pianista senza nome sa parlare con il suono del suo pianoforte senza mai voltarsi a guardare. - IL SUONO DI UN PIANOFORTE -
Siamo perennemente insoddisfatti poichÊ andiamo alla ricerca di ciò che non ci appartiene. - APPARTENENZA -
Scrivo di te perchè sei un caro amico. Non scrivo della tua compagnia perchè il divertimento è cosa naturale, neanche delle discussioni con te perchè pura formalità, nemmeno del tuo modo di fare perchè noto a chiunque ti conosca, ma scrivo a te per quello che hai dato a me. La voglia di confidarti e il piacere di parlare ma sopratutto di condividere la nostra amicizia. Caro amico ti dico grazie prima che tu lo riesca a dire a me. - LETTERA AD UN’AMICO -
Seno freddo e fecondo che nutre i figli suoi posti sul suo ventre. Cela un cuore caldo e pulsante. Possente è la sua bellezza. Da ogni dove si ammirano le sue forme nell’isola da cui si erge. I suoi fianchi si gettano fra le onde di una marea ricca di odisee. Borbogliando, nutre il bestiame e i propri figli che, con deferenza estrema, colgono il suo frutto. Regina indiscussa, regna sul suo regno, che con la sua ira genera la sua sementa. - ETNA -
Si, rivivrò sotto forma dell’amore. Quello più chiaro e puro di un imberbe per il suo balocco. Complicatamente semplice e inconcusso eterno, come di una colonna con il suo templio. E magari rivivrò sotto forma della sua stessa natura. Quello di un caule per la sua foglia. spontaneo, longevo, eternamente violento. Dalla corata sottoposta all’indefesso supplizio, ma di vitale alimento per viver ancora. Si, rivivrò resiliente. Sotto forma della stessa scure a doppio filo, diligentemente zelante in tutta la sua bellezza. - RESILIENZA -
Per un giorno mi piacerebbe svegliarmi da incosciente. Persona che ignora gli artifizi della mente e ciò che lo circonda senza comprendere. Che non si fà scupolo e senza domande, affamato di disinteressato ottimismo incessante. Mi sveglio, ahimè, consapevole di ciò che mi opprime, di quello che c’è intorno e al di là di me. Perso, in balia delle emozioni e naufrago della vita carica di finzione. Non carpirei nulla di ciò se solo fossi cerebralmente assente. Perdendo ogni più energetica essenza di ciò che accade intorno a me, inconsapevolmente persa senza mai comprenderne la realtà. So di non essere incoscente perchè sono consapevole di ciò che io sono. - IO SONO -
Ho paura, a volte, di quanto sia autodistruttiva la mia mente per il mio essere. E quanto invece sia dolcemente assopita dalla felicitĂ che la circonda. - CONFUSIONE -
Negli scacchi il re protegge la sua regina, un passo alla volta, ma la regina fugge andando dove le pare. La fine giunge quando il re rimarrĂ solo. Senza i suoi sudditi, i suoi soldati, le sue mura e la sua regina a proteggerlo. - FINE DELLA PARTITA -
Siamo la generazione di quelli che alzano il gomito, non per annegare i pensieri, ma per condividerli su di uno schermo. Tenuto verso l’alto. Accecati dalla luce di esso e coprendo quella del sole. - I NATIVI DIGITALI -
- Le persone che si incontrano nella vita sono capaci di lasciarti sempre qualcosa di indelebile, che sia qualcosa di meraviglioso o di orribile, capaci di cambiarci nel profondo senza che noi possiamo accorgercene -
A tutti gli amici, e le persone speciali che hanno lasciato qualcosa di piĂš bello in me.
2018