ANNO X, NUMERO 2
FEBBRAIO 2017
Che dire nella pagina introduttiva di questo numero? Siamo un po’ sconcertati da quello che sta succedendo nel mondo (terrorismo), in Italia (terremoti, nevicate, alluvioni) e anche qui da noi perché nell’ultimo mese abbiamo salutato vari ospiti/amici che sono andati alla Casa del Padre e che hanno lasciato un vuoto… non nei nostri cuori perché lì ci sarà sempre spazio per loro, ma nelle nostre giornate durante le quali già sentiamo la loro mancanza. Abbiamo accolto ovviamente altre persone, a cui diamo un caloroso benvenuto e con cui speriamo di creare rapporti positivi: di sicuro saranno un arricchimento per tutti noi, e speriamo, noi per loro. Siamo nel periodo di carnevale ma forse non abbiamo tanta voglia di divertimenti sguaiati ed eccessivi: questo è un bene perché si può essere sereni, allegri e gioiosi anche senza esagerare, e non solo quando capita qualcosa di “brutto”. È l’occasione buona per non dimenticarlo! E allora, nonostante tutto, godiamoci il mese di febbraio e cambiamo il proverbio facendolo diventare “Febbraio febbraietto, corto corto e BENEDETTO”!
Benvenut
o febbraio
Sommario: Appuntamenti e Compleanni
2
Preghiera
2
Le maschere, nostre compagne da sempre
3
Relax
4
!
IL SOFFIO Pagina 2
COMPLEANNI
Appuntamenti DEL MESE Martedì 14 per un dolce S. Valentino: merendiamo con la cioccolata Mercoledì 22 Festa dei compleanni Martedì 28 Festa di Carnevale
Questo mese compiono gli anni: Maud Gladys sabato 11 Santina mercoledì 15
Sono tornati alla Casa del Padre le Signore: Stocco Anna, Tolotti Itala, Brodini Franca, Cinquini Emma, Pansi Marì e il Signor Svanera Mario. Ricordiamoli nelle nostre preghiere. Abbiamo accolto le signore Anderloni Silvia, Bonatti Enrichetta, Casella Lucia, Mantelli Orsola, Gallina Giovanni. Benvenute !!!
PREGHIERA Signore della gioia, getta manciate di coriandoli sui nostri giorni: colorali di speranza, illuminali di fede e nutrili di carità. Non farci mai mancare ore felici, momenti da ricordare, manciate di allegria per far lievitare la pasta informe del quotidiano. Avvolgici di spensieratezza, di tanto in tanto, invitaci alla festa del cuore, aprici la porta della risata contagiosa,
spalanca le finestre dell’euforia. Questa allegria sapremo concimarla con pazienza, con costante dedizione finché diventerà pace profonda e gioia dell’anima. Amen
ANNO X, NUMERO 2 Pagina 3
Il motto di Hogeweyk:
“Quello che ci resta èe’ la preziosa vita che vivevamo e che ancora vogliamo vivere. Niente di piùu’, niente di meno” Esiste in Olanda in un piccolo villaggio con un nome un p0’ difficile da pronunciare: Hogeweyk. Per quanto lontano esso sia, questo paese è simile a tanti piccoli paesini italiani: ha una piazza, un supermercato, un parrucchiere, un giornalaio, un teatro, un piccolo pub, un bar e un ristorante. E lí, a Hogeweyk, la vita trascorre serena! E allora mi dite voi? Cosa leggiamo un articolo che tratta di un paesino così lontano da noi quando l’Italia è il paese più bello del mondo? E invece Hogeweyk merita la nostra attenzione perché è il primo villaggio di cura per anziani affetti da demenza grave. Gli olandesi sono matti: sono passati dalle normali case di risposo (le RSA, come la nostra Pasotti Cottinelli) a costruire un intero villaggio di cura spendendo circa 20 milioni di euro e quasi interamente finanziato dal governo olandese! Il villaggio dispone di 23 appartamenti per un totale di 160 persone circa, ebbene si! Appartamenti! Gli abitanti di Hogewey vi vivono in gruppetti di 6 o 7. Gli appartamenti sono arredati secondo lo stile dell’epoca al quale è rimasta ancorata la loro memoria: dallo stile anni ’70 a quello contemporaneo e ciascuno con bagno e cucina: gli ospiti se vogliono possono cucinare il cibo da soli. E se un ospite, anche se disorientato, vuole andare a fare la spesa può andare a farla. Perché in casa, al supermercato, in giro per il quartiere ci saranno educatori, infermieri e operatori sanitari vestiti però in abiti civili. Lo staff si prende cura di tutto: della cucina, dell'organizzazione dell’ assistenza e nella somministrazione dei farmaci. Niente pù nuclei o sale mense con 30/60 persone tutte insieme, a Hogeweyk si pranza e si cena nei propri appartamenti con le altre 6/7 persone che vi abitano ed il risultato è che gli ospiti mangiano di più e meglio che in ristorante in quanto si sentono a casa (e non in una vecchia e poco all’avanguardia casa di riposo) e il personale può personalizzare il menù dell’ospite. All’interno del perimetro del “villaggio”, gli anziani sono LIBERI di muoversi come meglio credono, anche quelli più agitati! Ma di pazienti agitati ce ne sono proprio pochi in quanto a Hogeweyk i malati possono vivere una vita più confortevole, assumono meno farmaci (quindi si risparmia) e diventano più calmi. Ogni giorno, gli ospiti possono scegliere tra diversi laboratori: dal giardinaggio alla pittura, dal bricolage alla cottura del pane al fare la spesa. E così gli olandesi hanno ben pensato di costruire un piccolo quartiere tale e quale a quello che si può trovare in una qualsiasi città, ma renderlo adatto e usabile dagli anziani malati. Gli operatori sono addestrati per non correggere gli ospiti quando parlano della loro storia e, allo stesso tempo, il personale, per non ingannare i pazienti affermerà, quando verrà chiesto da loro, che essi si trovano in un posto dove possono ricevere le cure necessarie per la loro condizione. Un ghetto dunque? Un “Truman Show” in salsa olandese? Io direi piuttosto una realtà sostenibile per persone di solito emarginate dalla società e vi assicuro che la lista di attesa è moooolto lunga per entrare in questa speciale casa di riposo. Ed anzi! Un po’ in tutto il mondo si sta prendendo spunto da questa esperienza olandese. In Germania e in Svizzera c’è molto fermento in tal proposito. In Italia nascerà qualcosa di simile a Monza un villaggio il cui nome è “Il paese ritrovato” e a Roma si stanno dando da fare per costruire un villaggio uguale a quello olandese.
WORK
IL SOFFIO Pagina 4
Via Grazzine 6 25123 Brescia
Scelga di donare il suo 5 per mille alla
Fondazione Pasotti Cottinelli Onlus
Tel.: 030 3390556 Fax: 030 302011
firmando nel riquadro delle Onlus e indicando il codice fiscale
E-mail: fondazione@pasotticottinelli.it
rELAX...…
98077830176
diverso
Al posto dello SPAZIO RELAX in questo numero vogliamo condividere con voi alcune curiosità sul Carnevale. Provate a leggere: voi lo sapevate? Noi no…! In molti Paesi del mondo tra Gennaio, Febbraio e Marzo si festeggiano tanti carnevali, simili e al tempo stesso diversi tra loro, in base alla cultura ed alle tradizioni locali. Vi sono tuttavia altri Paesi dove non si festeggia o, comunque, si svolge in periodi e in modi totalmente diversi. Questo è il caso dell’Inghilterra. In questo Paese, infatti, non esiste un vero e proprio carnevale. L’unico evento che si avvicina a questo è il carnevale di Notting Hill, quartiere di Londra, che si svolge in due giorni consecutivi (l’ultimo lunedì di Agosto ed il giorno prima) e che vede protagonisti musicisti, danzatori, giocolieri e tantissime persone in maschera, che ballano al ritmo di danze afrocaraibiche. Non mancano inoltre sfilate di carri allegorici. Il tutto è nato nel 1965, da un piccolo gruppo di emigranti provenienti dai Caraibi e che, nel corso del tempo, ha attirato sempre più turisti e abitanti, fino a diventare un’attrazione ed un appuntamento atteso tutto l’anno da parte di milioni di persone. In altre città inglesi non ci sono festeggiamenti particolari per queste giornate, a parte in alcuni luoghi una “corsa delle frittelle” per il martedì grasso (il “Pancake Tuesday”). In pratica, i partecipanti devono correre facendo saltare il pancake dentro una padella, ma senza farlo cadere, pena l’eliminazione.