27ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C

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27ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 2 OTTOBRE 2022

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bbiamo fatto quanto dovevamo fare». Non siamo servi inutili. Nessuno al mondo è inutile. Siamo semplicemente servi, persone che, consapevoli del proprio limite e della propria miseria, s’impegnano a seguire Gesù tra mille resistenze e perplessità, ma con gratuità e libertà, ossia con amore. Per questo, il Vangelo di oggi ci invita a fare un pieno di fiducia nella grazia di Dio, nel sostegno del Signore. Agli occhi del mondo, l’essere cristiani può apparire insignificante, improduttivo, inutile, ma chi vive il Vangelo è sempre una fiaccola che brilla, è come una luce che illumina e fa scintile, o come il sale che dà sapore al cibo, o anche come il fuoco che brucia sotto la cenere. Gesù ci esorta a non stancarci di operare il bene in questo mondo, ad amare tutti, nella certezza che la nostra ricompensa è la gioia di essere suoi discepoli. L’Eucaristia che celebriamo è rendimento di grazie per le meraviglie che il Signore opera ogni giorno non solo nelle nostre vite, ma nell’intero universo.

INNO DI LODE

ATTO PENITENZIALE

Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Cel. Fratelli e sorelle, all’inizio di questa celebrazione eucaristica, invochiamo la misericordia di Dio, fonte di riconciliazione e di comunione. (Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà

Cel. Dio onnipotente ed eterno, che esaudisci le preghiere del tuo popolo oltre ogni desiderio e ogni merito, effondi su di noi la tua misericordia: perdona ciò che la coscienza teme e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Dio, che soccorri prontamente i tuoi figli e non tolleri l’oppressione e la violenza, rinvigorisci la nostra fede, affinché non ci stanchiamo di operare in questo mondo, nella certezza che la nostra ricompensa è la gioia di essere tuoi servi. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Tutte le cose sono in tuo potere e nessuno può opporsi alla tua volontà. Tu hai fatto il cielo e la terra e tutte le meraviglie che si trovano sotto il firmamento: tu sei il Signore di tutte le cose. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

COLLETTA


La prima lettura afferma una grande verità biblica: il giusto vivrà per la sua fede. Il profeta si lamenta con Dio. Siamo ai tempi del tiranno Ioachim, re di Giuda. Abacuc vede tutte le ingiustizie inflitte al popolo e chiede l’intervento divino. Il Signore gli risponde positivamente. La seconda lettura contiene l’invito rivolto a Timoteo a non arrossire della testimonianza del Signore. Non possiamo vergognarci del Vangelo, né venir meno nella testimonianza a motivo della chiusura e del rifiuto degli altri. Paolo esorta il giovane vescovo di Efeso a lottare coraggiosamente per il Vangelo. Abbiamo in noi la forza dello Spirito che è fuoco, grazia, sostegno. Il Vangelo offre diversi elementi su cui riflettere: un insegnamento sulla fede provocato da una preghiera dei discepoli; un insegnamento sull’umiltà; il confidare in Dio per il quale tutto è possibile. PRIMA LETTURA Seduti

Dal libro del profeta Abacuc

(1,2-3; 2,2-4)

Fino a quando, Signore, implorerò aiuto e non ascolti, a te alzerò il grido: «Violenza!» e non salvi? 3Perché mi fai vedere l’iniquità e resti spettatore dell’oppressione? Ho davanti a me rapina e violenza e ci sono liti e si muovono contese. 2,2 Il Signore rispose e mi disse: «Scrivi la visione e incidila bene sulle tavolette, perché la si legga speditamente. 3È una visione che attesta un termine, parla di una scadenza e non mentisce; se indugia, attendila, perché certo verrà e non tarderà. 4Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 2

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 94)

Rit. Ascoltate oggi la voce del Signore

Venite, cantiamo al Signore, acclamiamo la roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia. Rit. Entrate: prostràti, adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce. Rit. Se ascoltaste oggi la sua voce! «Non indurite il cuore come a Merìba, come nel giorno

di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere». Rit.

SECONDA LETTURA Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo (1,6-8.13-14) Figlio mio, 6ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. 7Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza. 8Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo. 13 Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l’amore, che sono in Cristo Gesù. 14Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. La parola del Signore rimane in eterno: e questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Luca

(17,5-10)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 5gli apostoli dissero al Signore: 6«Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe. 7Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? 8Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, strìngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? 9Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? 10Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Lu-


ce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Sorelle e fratelli, il Signore è buono e grande nell’amore: rivolgiamo a lui con fiducia la nostra preghiera. Lettore Diciamo insieme: Ass. ASCOLATCI, O SIGNORE! 1. Per il papa, i vescovi, i presbìteri e i diaconi: il Signore Gesù ravvivi in loro lo spirito di carità, di fortezza e di prudenza che hanno ricevuto con l’ordine sacro, preghiamo. 2. Per i nostri governanti: si adoperino per la tutela delle famiglie più deboli e delle minoranze etniche e sociali presenti nelle città attraverso leggi giuste e normative adeguate, preghiamo. 3. Per i missionari in difficoltà che soffrono per il Vangelo: sentano la vicinanza del Signore e delle loro Chiese attraverso la nostra preghiera e la carità di ogni comunità, preghiamo. 4. Per gli operatori pastorali: siano animati sempre di più, in parrocchia, da spirito di servizio e di carità fraterna, preghiamo. 5. Per noi qui riuniti: il Signore ci conceda di crescere nella fede e nell’amore verso il prossimo, preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vera sapienza, donaci un cuore nuovo capace di amare e di perdonare e di servirti con umiltà nel prossimo che ci sta accanto; fa’ che ogni buona azione sia da noi compiuta per la tua maggior gloria. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Accogli, o Signore, il sacrificio che tu stesso ci hai comandato di offrirti e per questi misteri che celebriamo con il nostro servizio sacerdotale porta a compimento la tua opera di santificazione. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE VIII La Chiesa radunata nella comunione della Trinità È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Con il Sangue del tuo Figlio e la potenza dello Spirito hai raccolto intorno a te i figli dispersi a causa del peccato, perché il tuo popolo, radunato nella comunione della Trinità, a lode della tua multiforme sapienza, sia riconosciuto corpo di Cristo, tempio dello Spirito, Chiesa del Dio vivente. Per questo mistero di salvezza, uniti ai cori degli angeli, proclamiamo esultanti la tua lode.

MISTERO DELLA FEDE Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice, annunciamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli preghiamo insieme. Tutti: Padre nostro...

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Buono è il Signore con chi spera in lui, con colui che lo cerca. Oppure Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Concedi a noi, Padre onnipotente, che, inebriati e nutriti da questi sacramenti, veniamo trasformati in Cristo che abbiamo ricevuto come cibo e bevanda di vita. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio


Supplica alla Vergine del Santo Rosario di Pompei Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. O Augusta Regina delle Vittorie, o Sovrana del Cielo e della Terra, al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, o Regina gloriosa del Rosario, noi devoti figli tuoi, raccolti nel tuo Tempio di Pompei, (in questo giorno solenne), effondiamo gli affetti del nostro cuore e con confidenza di figli ti esprimiamo le nostre miserie. Dal Trono di clemenza, dove siedi Regina, volgi, o Maria, il tuo sguardo pietoso, su di noi, su le nostre famiglie, su l’Italia, su l’Europa, sul mondo. Ti prenda compassione degli affanni e dei travagli che amareggiano la nostra vita. Vedi, o Madre, quanti pericoli nell’anima e nel corpo, quante calamità ed afflizioni ci costringono. O Madre, implora per noi misericordia dal Tuo Figlio divino, e vinci con la clemenza il cuore dei peccatori. Sono nostri fratelli e figli tuoi che costano sangue al dolce Gesù e contristano il tuo sensibilissimo Cuore. Mostrati a tutti quale sei, Regina di pace e di perdono. Ave Maria. È vero che noi, per primi, benché tuoi figli, con i peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù e trafiggiamo nuovamente il tuo cuore. Lo confessiamo: siamo meritevoli dei più aspri castighi, ma tu ricordati che, sul Golgota, raccogliesti, col Sangue divino, il testamento del Redentore moribondo, che ti dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori. Tu dunque, come Madre nostra, sei la nostra Avvocata, la nostra speranza. E noi, gementi, stendiamo a te le mani supplichevoli, gridando: Misericordia! O Madre buona, abbi pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri defunti, soprattutto dei nostri nemici, e di tanti che si dicono cristiani, epppur offendono il Cuore amabile del tuo Figliuolo. Pietà oggi imploriamo per le Nazioni traviate, per tutta l’Europa, per tutto il mondo, perché pentito ritorni al tuo Cuore. Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia! Ave Maria. Degnati benevolmente, o Maria, di esaudirci! Gesù ha riposto nelle tue mani tutti i te-

sori delle Sue grazie e delle Sue misericordie. Tu siedi, coronata Regina, alla destra del tuo Figlio, splendente di gloria immortale su tutti i Cori degli Angeli. Tu distendi il tuo dominio per quanto sono distesi i cieli, e a te la terra e le creature tutte sono soggette. Tu sei l’onnipotente per grazia, tu dunque puoi aiutarci. Se tu non volessi aiutarci, perché figli ingrati ed immeritevoli della tua protezione, non sapremmo a chi rivolgerci. Il tuo cuore di Madre non permetterà di vedere noi, tuoi figli, perduti. Il Bambino che vediamo sulle tue ginocchia e la mistica Corona che miriamo nella tua mano, ci ispirano fiducia che saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in te, ci abbandoniamo co-me deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, e, oggi stesso, da te aspettiamo le sospirate grazie. Ave Maria. Chiediamo la benedizione a Maria. Un’ultima grazia noi ora ti chiediamo, o Regina, che non puoi negarci (in questo giorno solennissimo). Concedi a tutti noi l’amore tuo costante e in modo speciale la materna benedizione. Non ci staccheremo da te finché non ci avrai benedetti. Benedici, o Maria, in questo momento il Sommo Pontefice. Agli antichi splendori della tua Corona, ai trionfi del tuo Rosario, onde sei chiamata Regina delle Vittorie, aggiungi ancor questo, o Madre: concedi il trionfo alla Religione e la pace alla umana Società. Benedici i nostri Vescovi, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l’onore del tuo Santuario. Benedici infine tutti gli associati al tuo Tempio di Pompei e quanti coltivano e promuovono la devozione al Santo Rosario. O Rosario benedetto di Maria, Catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo di amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza, negli assalti dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più? Tu ci sarai conforto nell’ora di agonia, a te l’ultimo bacio della vita che si spegne. E l’ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o Regina del Rosario di Pompei, o Madre nostra cara, o Rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti. Sii ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo. Amen. Salve Regina.

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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