28ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 9 OTTOBRE 2022
«
L
a tua fede ti ha salvato!». Se è vero che l’uomo è la gloria del Dio vivente, allora noi siamo chiamati, ogni giorno, a lodare il Signore con la nostra vita perché siamo un prodigio meraviglioso. L’incontro con il Vangelo ci rinnova ogni giorno e alimenta in noi la fede, la speranza e la carità. Il senso di gratitudine che ci portiamo dentro nasce dalla fede, dalla certezza che il Signore è fedele alle sue promesse e, per questo, libera l’uomo dal male che lo opprime e mostra a tutti noi la via della salvezza: Gesù Cristo. La speranza, poi, ci orienta alla risurrezione, al giorno della piena redenzione, quando ritroveremo tutto di noi stessi. La carità vissuta, invece, ci permette di scoprire il senso della nostra esistenza che si realizza pienamente soltanto gesti generosi e liberi di amore. L’Eucaristia che celebriamo, sacramento dell’amore divino, sembra ricordarci che amare ed essere amati è la risposta al problema dell’uomo e al senso della vita.
INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Se consideri le colpe, o Signore, Signore, chi ti può resistere? Con te è il perdono, Dio d’Israele. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore, che guida i nostri cuori all’amore e alla pazienza di Cristo, sia con tutti Ass. E con il tuo spirito voi.
ATTO PENITENZIALE Cel. Oggi, celebrando la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre. (Breve pausa di silenzio) Tutti: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi, e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà
Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, o Signore, perché, sorretti dal tuo paterno aiuto, non ci stanchiamo mai di operare il bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i Ass. Amen secoli dei secoli. Oppure Cel. O Dio, che nel tuo Figlio liberi l’uomo dal male che lo opprime e gli mostri la via della salvezza, donaci la salute del corpo e il vigore dello spirito, affinché, rinnovati dall’incontro con la tua parola, pissiamo renderti gloria con la nostra vita. Per il nostro Ass. Amen Signore Gesù Cristo...
La prima lettura contiene un insegnamento molto importante sul significato universale della salvezza. Infatti, attraverso la guarigione di Naaman il Siro che, seguendo il consiglio della sua schiava, si lavò nelle acque del Giordano, il messaggio di salvezza raggiunge anche coloro che sono lontani. La seconda lettura ci invita a perseverare nelle prove e, quindi, a non custodire passivamente il deposito della fede. Il Vangelo, attraverso la guarigione dei dieci lebbrosi e il racconto del rendimento di grazie di appena uno solo di essi, di origine pagana, rivela il cuore del messaggio della salvezza: tutto è dono di Dio. PRIMA LETTURA Seduti Dal secondo libro dei Re (5,14-17)
In quei giorni, 14Naamàn [il comandante dell’esercito del re di Aram,] scese e si immerse nel Giordano sette volte, secondo la parola di Elisèo, uomo di Dio, e il suo corpo ridivenne come il corpo di un ragazzo; egli era purificato [dalla sua lebbra]. 15 Tornò con tutto il seguito da [Elisèo,] l’uomo di Dio; entrò e stette davanti a lui dicendo: «Ecco, ora so che non c’è Dio su tutta la terra se non in Israele. Adesso accetta un dono dal tuo servo». 16Quello disse: «Per la vita del Signore, alla cui presenza io sto, non lo prenderò». L’altro insisteva perché accettasse, ma egli rifiutò. 17 Allora Naamàn disse: «Se è no, sia permesso almeno al tuo servo di caricare qui tanta terra quanta ne porta una coppia di muli, perché il tuo servo non intende compiere più un olocausto o un sacrificio ad altri dèi, ma solo al Signore». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 97)
Rit. Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia
Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie. Gli ha dato vittoria Rit. la sua destra e il suo braccio santo. Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia. Egli si è ricordato del suo amore, della sua fedeltà alla casa di Israele. Rit.
Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio. Acclami il Signore tutta la terra, gridate, esultate, cantate inni! Rit.
SECONDA LETTURA Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo (2,8-13) Figlio mio, 8ricòrdati di Gesù Cristo, risorto dai morti, discendente di Davide, come io annuncio nel mio vangelo, 9per il quale soffro fino a portare le catene come un malfattore. Ma la parola di Dio non è incatenata! 10 Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. 11 Questa parola è degna di fede: Se moriamo con lui, con lui anche vivremo; 12se perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà; 13se siamo infedeli, lui rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. In ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Luca
(17,11-19)
Ass. Gloria a te, o Signore 11 Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea. 12 Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza 13 e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». 14Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. 15 Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, 16e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. 17Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? 18Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Sorelle e fratelli, ogni giorno della nostra vita ringraziamo il Signore per il dono di Gesù Cristo suo Figlio e a lui presentiamo con fiducia la nostra preghiera. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. PADRE, FONTE DELLA VITA, ASCOLTACI! 1. Perché il Signore Gesù sostenga il Santo Padre nella riforma della Chiesa e nell’impegno per l’unità di tutti i cristiani, preghiamo. 2. Perché i popoli in via di sviluppo siano sostenuti dagli organismi internazionali non solo per il progresso economico, ma anche e soprattutto per la crescita culturale, sociale e civile, preghiamo. 3. Perché l’amore del Signore Gesù, crocifisso e risorto, sostenga sempre il nostro cammino di discepoli e ci apra alla lode, al ringraziamento, al dono generoso di noi stessi, preghiamo. 4. Perché gli ammalti e gli afflitti siano curati con amore e ci trovino disponibili all’ascolto e alla compassione, preghiamo. 5. Perché nelle prove della vita rimaniamo fedeli al Signore e, per sua grazia, sperimentiamo la potenza della sua risurrezione, preghiamo. Intenzioni della comunità locale
Cel. O Padre, che hai rivelato ai popoli la tua giustizia nella morte e risurrezione del Verbo fatto carne, accogli la preghiera di questa famiglia che ti cerca con cuore sincero. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Accogli, o Signore, le preghiere dei tuoi fedeli insieme all’offerta di questo sacrificio, perché mediante il nostro servizio sacerdotale possiamo giungere alla gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PRFAZIO DELLE DOMENICHE VI Il pegno della Pasqua eterna È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Da te riceviamo esistenza, energia e vita: ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra è un dono sempre nuovo del tuo amore per noi e un pegno della vita immortale, poiché possediamo fin da ora le primizie dello Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morti, e viviamo nell’attesa che si compia la beata speranza nella Pasqua eterna del tuo regno. Per questo mistero di salvezza, con tutti gli angeli del cielo, innalziamo a te la nostra lode, acclamando con festosa esultanza.
MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vincolo di comunione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. In Cristo, che ci ha resi tutti fratelli con la sua croce, scambiatevi il dono della pace.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE I leoni sono miseri e affamati; a chi cerca il Signore non manca alcun bene. Oppure Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato!
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Ti supplichiamo, o Padre d’infinita gran-
dezza: come ci nutri del Corpo e Sangue del tuo Figlio, così rendici partecipi della natura divina. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Nel nome del Signore, andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola È la fede che salva l’uomo, ristabilendolo nella sua relazione profonda con Dio, con se stesso e con gli altri; e la fede si esprime nella riconoscenza. Chi, come il samaritano sanato, sa ringraziare, dimostra di non considerare tutto come dovuto, ma come un dono che, anche quando giunge attraverso gli uomini o la natura, proviene ultimamente da Dio. La fede comporta allora l’aprirsi dell’uomo alla grazia del Signore; riconoscere che tutto è dono, tutto è grazia. Quale tesoro è nascosto in una piccola parola: “grazie”! Gesù guarisce dieci malati di lebbra, infermità allora considerata una “impurità contagiosa” che esigeva una purificazione rituale (cf. Lv 14,1-37). In verità, la lebbra che realmente deturpa l’uomo e la società è il peccato; sono l’orgoglio e l’egoismo che generano nell’animo umano indifferenza, odio e violenza. Questa lebbra dello spirito, che sfigura il volto dell’umanità, nessuno può guarirla se non Dio, che è Amore. Aprendo il cuore a Dio, la persona che si converte viene sanata interiormente dal male. Ringraziamento Strappami, Signore Gesù, dalla mia stessa timidezza, e liberami da ogni tentennamento. Rendimi forte e coraggioso, scaltro e saggio. Che io non dia nulla per scontato: aprimi allo stupore della vita. Donami la forza di andare contro corrente e di vincere la paura di non essere accolto per quello che sono. Ponimi davanti il tuo insegnamento, la testimonianza dei santi, dei veri discepoli. E fa’ che io impari a donarmi con gioia, pienamente, senza più resistenze. Ci siano in me parole di benedizione e di lode. Sia colmo il cuore di gratitudine per te, per gli altri, per il creato, per la bellezza dell’universo, per il dono della vita. Amen. Alleluia.
Testimonianza Conta l’amore… «Nel nostro servizio non contano i risultati, ma quanto amore metti in ciò che fai. Il servizio è più vero dei suoi risultati, più importante della ricompensa e dei successi. Fede vera non è piantare alberi nel mare, neanche Gesù l’ha mai fatto. Fede vera è nel miracolo di dire: voglio essere semplicemente servitore di quelle vite che mi sono affidate: mio marito, mia moglie, i miei figli, l’anziano che ha perso la salute, e non avanzo neppure la pretesa della sua guarigione. Servitore come il mio Signore, venuto per servire, non per essere servito. Mi bastano allora grandi campi da arare, un granellino di fede, e occhi nuovi di speranza» (Madre Teresa di Calcutta). Preghiera alla Vergine di Fatima Signora Nostra e Madre di tutti gli uomini e le donne, eccomi come un figlio che viene a visitare sua Madre e lo fa in compagnia di una moltitudine di fratelli e sorelle. Come successore di Pietro, a cui fu affidata la missione di presiedere al servizio della carità nella Chiesa di Cristo e di confermare tutti nella fede e nella speranza, voglio presentare al tuo Cuore Immacolato le gioie e le speranze nonché i problemi e le sofferenze di ognuno di questi tuoi figli e figlie che si trovano nella Cova di Iria op-pure ci accompagnano da lontano. Madre amabilissima, tu conosci ciascuno per il suo nome, con il suo volto e la sua storia, e a tutti vuoi bene con la benevolenza materna che sgorga dal cuore stesso di Dio Amore. Tutti affido e consacro a te, Maria Santissima, Madre di Dio e nostra Madre (BENEDETTO XVI).
Liturgia per la settimana Lun: Gal 4,22-5,1; Sal 112; Lc 11,29-32. Mar: Gal 5,1-6; Sal 118; Lc 11,37-41. Mer: Gal 5,18-25; Sal 1; Lc 11,42-46. Gio: Ef 1,1-10; Sal 97; Lc 11,47-54. Ven: Ef 1,11-14; Sal 32; Lc 12,1-7. Sab: Ef 1,15-23; Sal 8; Lc 12,8-12.
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.