30ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C

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30ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C - (verde) 23 OTTOBRE 2022 96ª Giornata Missionaria Mondiale: «Di me sarete testimoni» (At 1,8)

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bbi pietà di me peccatore». Una delle prime caratteristiche della preghiera nella Bibbia è l’umiltà: chi invoca il Signore si riconosce, anzitutto, peccatore. Non serve la preghiera senza il timore di Dio, ossia senza quel sentimento d’inadeguatezza davanti al mistero dell’Eterno, di colui che è tre volte Santo. Il Vangelo di Luca di questa domenica contiene una critica contro coloro che, rispettando norme, precetti e riti si sentono giusti, a posto con la coscienza, anche se il loro cuore è chiuso e non è per niente disponibile al confronto e alla relazione d’amore e di fiducia con il Signore e il prossimo. Non si tratta, nella preghiera, di creare un sentimento di dipendenza con il Signore, bensì di favorire una relazione filiale con lui, guardandosi dentro, e riconoscendosi per quello che si è, e soprattutto confidando nell’infinita misericordia del Signore. L’Eucaristia che celebriamo ci apre con fiducia alla misericordia di Dio che da peccatori ci rende giusti e così annunceremo le meraviglie del suo amore.

INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo volto. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Riconosciamoci tutti peccatori, invochiamo la misericordia del Signore e perdoniamoci a vicenda dal profondo del cuore. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, mandato dal Padre a salvare i contriti di cuore, Kyrie, eleison. Ass. Kyrie, eleision Cel. Cristo, che sei venuto a chiamare i peccatori, Christe, eleison. Ass. Christe, eleison Cel. Signore, che siedi alla destra del Padre e intercedi per noi, Kyrie, eleision. Ass. Kyrie, eleison Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza e la carità, e perché possiamo ottenere ciò che prometti, fa’ che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, , tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen Oppure Cel. O Dio, che sempre ascolti la preghiera dell’umile, guarda a noi come al pubblicano pentito, e fa’ che ci apriamo con fiducia alla tua misericordia, che da peccatori ci rende giusti. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen


La prima lettura è una riflessione sulla preghiera dell’umile che è gradita a Dio. Poiché tutto è dono, al Signore non possiamo che offrire le nostre povertà. Da qui la lode del povero. La seconda lettura presenta il testamento di Paolo che sta per morire a Roma. La sua offerta in libagione è il segno della sua totale donazione al Signore. Paolo è stato abbandonato da tutti, ma il Signore gli è stato vicino. Il Vangelo riprende la parabola del pubblicano e del fariseo che salgono al tempio a pregare: Dio giustifica gli umili, coloro che riconoscono il proprio peccato. PRIMA LETTURA Seduti Dal libro del Siràcide (35,15b-17.20-22a)

Il Signore è giudice e per lui non c’è preferenza di persone. 16Non è parziale a danno del povero e ascolta la preghiera dell’oppresso. 17Non trascura la supplica dell’orfano, né la vedova, quando si sfoga nel lamento. 20 Chi la socorre è accolto con benevolenza, la sua preghiera arriva fino alle nubi. 21 La preghiera del povero attraversa le nubi né si quieta finché non sia arrivata; non desiste finché l’Altissimo non sia intervenuto 22ae abbia reso soddisfazione ai giusti e ristabilito l’equità. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 15b

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 33)

Rit. Il povero grida e il Signore lo ascolta

Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino. Rit. Il volto del Signore contro i malfattori, per eliminarne dalla terra il ricordo. Gridano e il Signore li ascolta, ti libera da tutte le loro angosce. Rit. Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, egli salva gli spiriti affranti. Il Signore riscatta la vita dei suoi servi; non sarà condannato chi in lui si rifugia. Rit.

SECONDA LETTURA

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo (4,6-8.16-18) Figlio mio, 6io sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci

questa vita. 7Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. 8Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione. 16 Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Nei loro confronti, non se ne tenga conto. 17Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l’annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e così fui liberato dalla bocca del leone. 18Il Signore mi libererà da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione. Alleluia.

VANGELO

Dal Vangelo secondo Luca (18,9-14)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 9Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: 10«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. 11 Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. 12 Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”. 13 Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. 14Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non


creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, in Cristo Gesù, pastore buono e ricco di misericordia, il Padre ascolta il grido del povero e anche della nostra preghiera. Lettore Diciamo insieme con fiducia: Ass. SIGNORE, ASCOLTACI! 1. Perché la Chiesa, chiamata a fasciare le ferite e a consolare i cuori degli afflitti, annunci il Vangelo a tutti i popoli della Terra, compiendo gesti concreti di carità, di accoglienza e di riconciliazione. Preghiamo. 2. Perché l’attenzione verso gli ultimi e il rispetto per le minoranze etniche e religiose siano parte delle scelte politiche e sociali compiute dai nostri legislatori, preghiamo. 3. Perché la luce del Signore Gesù, il Crocifisso-Risorto, risplenda nelle nostre scelte quotidiane e illumini l’esistenza di tutti i battezzati, preghiamo. 4. Perché nutrendoci del Corpo di Gesù annunciamo al mondo la bellezza del Vangelo e impariamo ad amarci gli uni gli altri, testimoniando il Vangelo con la nostra stessa vita, preghiamo. 5. Perché anche la nostra comunità si riscopra missionaria, inviata cioè a raccontare le meraviglie che Dio ha operato in Cristo Gesù, luce del mondo, preghiamo. Cel. O Padre, tu che ha redento il mondo in Cristo Gesù, tuo Figlio, accogli la preghiera di questa comunità che ti cerca con cuore umile e aperto. A te affidiamo le nostre famiglie e tutti i missionari sparsi nel mondo

che annunciano il Vangelo con la testimonianza della loro vita. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Guarda, o Signore, i doni che ti presentiamo, perché il nostro servizio sacerdotale renda gloria al tuo nome. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE I Il mistero pasquale e il popolo di Dio È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore nostro. Mirabile è l’opera da lui compiuta nel mistero pasquale: egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo che egli si è acquistato, per annunciare in ogni luogo i tuoi prodigi, o Padre, che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria.

MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli preghiamo insieme. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Esulteremo per la tua vittoria e nel nome del nostro Dio alzeremo i vessilli. Oppure Il pubblicano si batteva il petto dicendo: «O Dio, abbi pietà di me peccatore». E tornò a casa sua giustificato.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Si compia in noi, o Signore, la realtà significata dai tuoi sacramenti, perché otteniamo in pienezza ciò che ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen


Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Andate e annunciate il Vangelo del Signore. Ass. Rendiamo grazie a Dio ATTUALIZZARE LA PAROLA L’umiltà muove il cuore di Dio verso di noi: egli, infatti, al superbo volge lo sguardo da lontano. La fede è una relazione d’amore con il Signore piena di fiducia e di carità. Nessuno si salva da solo per il bene che compie, ossia nella presunzione di aver soddisfatto un precetto, un principio di carità. Chiamati a praticare la giustizia e i sentieri di carità e di prossimità, dobbiamo riconoscere anzitutto l’amore di Dio per noi che si è rivelato in Cristo Gesù che ci libera da ogni male. Impariamo, quindi, a confidare nel Signore e aprire con umiltà il nostro cuore a Dio. Testimoniare Gesù Cristo con la vita «L’essenza della missione è il testimoniare Cristo, vale a dire la sua vita, passione, morte, e risurrezione per amore del Padre e dell’umanità. Non è un caso che gli apostoli abbiano cercato il sostituto di Giuda tra coloro che, come loro, erano stati testimoni della sua resurrezione (cf. At 1,22). È Cristo, e Cristo risorto, Colui che dobbiamo testimoniare e la cui vita dobbiamo condividere. I missionari di Cristo non sono inviati a comunicare se stessi, a mostrare le loro qualità e capacità persuasive o le loro doti manageriali. Hanno, invece l’altissimo onore di offrire Cristo, in parole e azioni, annunciando a tutti la Buona Notizia della sua salvezza con gioia e franchezza, come i primi apostoli. Perciò, in ultima analisi, il vero testimone è il “martire”, colui che dà la vita per Cristo, ricambiando il dono che Lui ci ha fatto di Sé stesso. “La prima motivazione per evangelizzare è l’amore di Gesù che abbiamo ricevuto, l’esperienza di essere salvati da Lui che ci spinge ad amarlo sempre di più” (Evangelii gaudium, n. 264). È fondamentale, per la trasmissione della fede, la testimonianza di vita evangelica dei cristiani. D’altra parte, resta altrettanto necessario il compito di annunciare la sua persona e il suo messaggio...

Nell’evangelizzazione, perciò, l’esempio di vita cristiana e l’annuncio di Cristo vanno insieme. L’uno serve all’altro. Sono i due polmoni con cui deve respirare ogni comunità per essere missionaria. Questa testimonianza completa, coerente e gioiosa di Cristo sarà sicuramente la forza di attrazione per la crescita della Chiesa anche nel terzo millennio. Esorto pertanto tutti a riprendere il coraggio, la franchezza, quella parresia dei primi cristiani, per testimoniare Cristo con parole e opere, in ogni ambiente di vita» (dal Messaggio di papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale 2022).

Preghiera per i missionari «Illuminati e incoraggiati dalla tua Parola, ti preghiamo, o Signore, per coloro che hanno già seguito e ora vivono la tua chiamata. Per i tuoi Vescovi, Presbiteri e Diaconi; ed ancora per i tuoi consacrati Religiosi, Fratelli e Suore; ed ancora per i tuoi Missionari e per quei laici generosi, che operano nei ministeri istituiti o riconosciuti dalla Santa Chiesa. Sostienili nelle difficoltà, confortali nelle sofferenze, assistili nella solitudine, proteggili nella persecuzione, confermali nella fedeltà! Ti preghiamo, o Signore, per coloro che stanno aprendo il loro animo alla tua chiamata, o già si preparano a seguirla. La tua Parola li illumini, il tuo esempio li conquisti, la tua grazia li guidi fino al traguardo dei sacri Ordini, dei voti religiosi, del mandato missionario. Per tutti loro, o Signore, la tua Parola sia di guida e di sostegno, affinché sappiano orientare, consigliare, sorreggere i fratelli con quella forza di convinzione e di amore, che Tu possiedi e che Tu solo puoi comunicare. Amen» (Paolo VI). AIUTIAMO LA BUONA STAMPA CCP n.14306807 Curia Prov. dei Frati M. Conv. - Convento S. Lorenzo Maggiore - Napoli

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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