32ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C

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32ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 6 NOVEMBRE 2022 72ª Giornata Nazionale del Ringraziamento: «Coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto» (Am 9,14). Custodia del creato, legalità, agromafie.

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utti vivono per lui». Il cuore della fede cristiana è la risurrezione dei morti che, al tempo di Gesù, era già attesa, anche tra alcuni capi religiosi d’Israele, ma non dalla cerchia dei sadducei. La speranza di una vita nuova, di una rinascita, nonostante la fragilità dell’esistenza e l’insorgere di sofferenze e malattie, è presente nel cuore di ogni persona umana. Gesù oggi sembra darci una risposta, anzi, una conferma: Dio è il Dio della vita e non dei morti e tutti vivono per lui. Già, non esistiamo semplicemente per noi stessi, ma per un Altro… e la possibilità di una vita futura non avviene in modo anonimo e impersonale (la reincarnazione), bensì mediante la trasformazione del nostro corpo mortale e il recupero di tutti i nostri affetti, dell’intero nostro vissuto, con un corpo glorioso, spirituale, ma che indica noi stessi, il nostro essere persona in vita, per sempre. L’Eucaristia che oggi celebriamo ci aiuti a riscoprire quelle domande fondamentali dell’esistenza che spesso trascuriamo, impegnandoci nelle “cose da fare” per non riflettere “su quello che siamo” realmente e su “dove stiamo andando” e, ancor prima, “sul perché ci troviamo al mondo”.

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Giunga fino a te la mia preghiera, tendi l’orecchio alla mia supplica, Signore. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Oggi, celebrando la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre. (Breve pausa di silenzio) Tutti: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi, e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.

Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. Dio onnipotente e misericordioso, allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, perché, nella serenità del corpo e


dello spirito, possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Dio dei viventi, che fai risorgere coloro che si addormentano in te, concedi che la parola della nuova alleanza, seminata nei nostri cuori, germogli e porti frutti di opere buone per la vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen

da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarà davvero risurrezione per la vita». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

La prima lettura contiene un inciso ben preciso sulla risurrezione dei morti. In un clima difficile, di grande persecuzione, di abbandono, il popolo d’Israele incomincia a maturare non solo l’idea di un aldilà, ma soprattutto la speranza nella risurrezione. La seconda lettura contiene la preghiera di Paolo per i tessalonicesi. La preghiera apre alla salvezza che è dono del Padre rivelato in Cristo. Il cristiano raggiunge la salvezza compiendo certamente con la grazia di Dio ottenuta nella preghiera. Il Vangelo riprende la controversia con i sadducei a proposito della risurrezione dei morti. La posizione di Gesù è chiara: Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi. PRIMA LETTURA Seduti

Ascolta, Signore, la mia giusta causa, sii attento al mio grido. Porgi l’orecchio alla mia preghiera: sulle mie labbra non c’è Rit. inganno. Tieni saldi i miei passi sulle tue vie e i miei piedi non vacilleranno. Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio; tendi a me l’orecchio, Rit. ascolta le mie parole. Custodiscimi come pupilla degli occhi, all’ombra delle tue ali nascondimi, io nella giustizia contemplerò il tuo volto, al risveRit. glio mi sazierò della tua immagine.

Dal secondo libro dei Maccabèi

(7,1-2.9-14)

In quei giorni, 1ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite. 2 Uno di loro, facendosi interprete di tutti, disse: «Che cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padri». [E il secondo,] 9giunto all’ultimo respiro, disse: «Tu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re dell’universo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna». 10Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani, 11dicendo dignitosamente: «Dal Cielo ho queste membra e per le sue leggi le disprezzo, perché da lui spero di riaverle di nuovo». 12Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di questo giovane, che non teneva in nessun conto le torture. 13Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. 14Ridotto in fin di vita, egli diceva: «È preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di essere

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 16)

Rit. Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto

SECONDA LETTURA

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési (2,16 - 3,5) Fratelli, 16lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, 17conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene. 3,1Per il resto, fratelli, pregate per noi, perché la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo è anche tra voi, 2e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi. La fede infatti non è di tutti. 3Ma il Signore è fedele: egli vi confermerà e vi custodirà dal Maligno. 4Riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo già lo facciate e continuerete a farlo. 5 Il Signore guidi i vostri cuori nell’amore di Dio e alla pazienza di Cristo. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Gesù Cristo è il primogenito dei morti: a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Luca (20,27-38; [forma breve: 20,27.34-38])

Ass. Gloria a te, o Signore [In quel tempo, 27si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi - i quali dicono che non c’è risurrezione] - e gli posero questa domanda:


«Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. 29 C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. 30Allora la prese il secondo 31e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. 32 Da ultimo morì anche la donna. 33La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». 34 Gesù rispose loro: [«I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; 35 ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: 36infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. 37Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. 38Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui»]. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo 28

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Sorelle e fratelli, la nostra vita è nelle mani di Dio che ha creato il mondo e ci ha redenti in Cristo Gesù, donandoci lo Spirito Santo. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. GUIDACI, O PADRE, NEL TUO AMORE! 1. Perché la riforma della Chiesa e il rinnovamento spirituale e pastorale delle nostre comunità siano possibili riscoprendo il centro della nostra fede, ossia la risurrezione di Gesù dai morti, preghiamo. 2. Perché la ricerca scientifica sia al servizio della salute delle persone e avvenga nel rispetto della vita fin dal suo concepimento, preghiamo. 3. Perché ciascuno di noi contribuisca a costruire la pace e la giustizia convertendo se stesso al bene, al perdono, al dialogo, preghiamo. 4. Perché invochiamo il Signore Gesù, crocifisso e risorto, per la guarigione degli ammalti e il sostegno e la consolazione di chi è afflitto da varie prove e sofferenze, preghiamo. 5. Perché ringraziamo il Signore per i frutti della Terra, per la bellezza del Creato, per l’aria che respiriamo e per le risorse del nostro pianeta, impegnandoci a vivere con un stile di vita integrato ed ecologico, nel rispetto dell’ambiente che ci circonda, preghiamo. Cel. O Padre, fonte della vita, accogli la preghiera di questa famiglia riunita per la Pasqua della settimana: confidiamo nel tuo amore e nel tuo perdono. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. O Padre, volgi benevolo il tuo sguardo su queste offerte, perché celebrando nel mistero la passione del tuo Figlio vi aderiamo con amore fedele. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE I Il mistero pasquale e il popolo di Dio È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore nostro. Mirabile è l’opera da lui compiuta nel


mistero pasquale: egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo che egli si è acquistato, per annunciare in ogni luogo i tuoi prodigi, o Padre, che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli preghiamo insieme. Tutti: Padre nostro...

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Oppure La vedova ha gettato nel tesoro più di tutti; nella sua miseria ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Nutriti dei tuoi santi doni ti rendiamo grazie, o Signore, e imploriamo la tua misericordia: per il tuo Spirito, comunicato a noi in questi sacramenti, ci sia data la grazia di rimanere fedeli nel tuo servizio. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La Messa è finita: andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Preghiera per il creato Dio Onnipotente, che sei presente in tutto l’universo e nella più piccola delle tue creature, Tu che circondi con la tua tenerezza tutto quanto esiste, riversa in noi la forza del tuo amore affinché ci prendiamo cura della vita e della bellezza. Inondaci di pace, perché viviamo come fratelli e sorelle senza nuocere a nessuno. O Dio dei poveri, aiutaci a riscattare gli abbandonati e i dimenticati di questa terra che tanto valgono ai tuoi occhi. Risana la nostra vita, affinché proteggiamo il mondo e

non lo deprediamo, af-finché seminiamo bellezza e non inquinamento e distruzione. Tocca i cuori di quanti cercano solo vantaggi a spese dei poveri e della terra. Insegnaci a scoprire il valore di ogni cosa, a contemplare con stupore, a riconoscere che siamo profondamente uniti con tutte le creature nel nostro cammino verso la tua luce infinita. Grazie perché sei con noi tutti i giorni. Sostienici, per favore, nella nostra lotta per la giustizia, l’amore e la pace. Amen (papa Francesco). ATTUALIZZARE LA PAROLA Oggi Gesù ci invita a pensare che questa dimensione terrena in cui viviamo adesso non è l’unica dimensione, ma ce n’è un’altra, non più soggetta alla morte, in cui si manifesterà pienamente che siamo figli di Dio. Dà grande consolazione e speranza ascoltare questa parola semplice e chiara di Gesù sulla vita oltre la morte; ne abbiamo tanto bisogno specialmente nel nostro tempo, così ricco di conoscenze sull’universo ma così povero di sapienza sulla vita eterna. Questa limpida certezza di Gesù sulla risurrezione si basa interamente sulla fedeltà di Dio, che è il Dio della vita. La vita appartiene a Dio, il quale ci ama e si preoccupa tanto di noi, al punto di legare il suo nome al nostro: è «il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui» (vv. 37-38). La vita sussiste dove c’è legame, comunione, fratellanza; ed è una vita più forte della morte quando è costruita su relazioni vere e legami di fedeltà. Giustizia e creato «L’ingiustizia che ha devastato il lavoro dell’uomo e ne ha calpestato la dignità è destinata ad essere sconfitta: laddove si custodisce il legame con il Creatore, l’uomo mantiene viva la sua vocazione di custode del fratello e della casa comune. La relazione tra cura del creato e giustizia è fondamentale, perché quando viene meno l’uomo violenta la natura e non promuove il lavoro del fratello» (Dal Messaggio per la 72ª Giornata Nazionale del Ringraziamento).

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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