3ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B (verde) 21 GENNAIO 2018
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I
l regno di Dio è vicino». Con la venuta di Gesù nel mondo, il tempo ha trovato il suo centro e il suo compimento: egli è il regno di Dio. Chi incrocia il suo sguardo, chi s’imbatte nel suo vissuto entra nel mistero di Dio, in quel circolo della vita dove la pace e l’amore regnano in abbondanza. È Gesù stesso il nostro Vangelo, la buona notizia! Tuttavia, questo Vangelo attende una risposta da noi, dalla nostra libertà: scegliere di convertirci e di aderire con tutta l’anima e con tutto il cuore alle esigenze del Regno, tesoro prezioso, perla d’inestimabile valore, ricchezza incalcolabile. Ne siamo consapevoli? È la nostra vita che deve cantare, lodare e testimoniare al mondo, soprattutto ai dubbiosi e ai lontani, che Gesù Cristo è l’unico Salvatore, il Vangelo vivente del Padre. L’Eucaristia che celebriamo ci invita a lasciare le reti, ogni nostra sicurezza, fidandoci del Maestro, camminando dietro di lui, senza paure o esitazioni.
INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore da tutta la terra; splendore e maestà dinanzi a lui, potenza e bellezza nel suo santuario. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, il tempo si è fatto breve e passa la figura di questo mondo: confessiamo tutti i nostri peccati. (Breve pausa di silenzio) Cel. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà
Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Dio onnipotente ed eterno, guida i nostri atti secondo la tua volontà, perché nel nome del tuo diletto Figlio portiamo frutti generosi di opere buone. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Padre, che nel tuo Figlio ci hai dato la pienezza della tua parola e del tuo dono, fa’ che sentiamo l’urgenza di convertirci a te e di aderire con tutta l’anima al Vangelo, perché la nostra vita annunzi anche ai dubbiosi e ai lontani l’unico Salvatore, Gesù Cristo. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen
La prima lettura racconta della conversione degli abitanti della città di Nìnive: il profeta Giona dovrà aprire gli occhi e il cuore su quanto “Dio vide”, tanto che si “ravvide”. Il libro di Giona proclama l’universalità della salvezza. L’unica condizione per appartenere al popolo di Dio è quella di credere a Dio e di abbandonare il peccato. La seconda lettura raccoglie alcune domande poste all’apostolo Paolo. Una di queste è se, dopo la conversione, sia ancora lecito sposarsi o, se sposati, usare del matrimonio. Paolo risponde non solo affermando la liceità, ma anche la santità del matrimonio. Tuttavia, egli ci tiene a precisare che lo stato verginale è migliore e lo è se visto in proiezione escatologica, cioè del compimento del Regno. In questa visione, il tempo che ci resta da vivere è breve, e le cose di questo mondo sono passeggere. Da qui il distacco dai beni del mondo. Paolo spiega questo con degli esempi, da prendersi come tali e non alla lettera. Il Vangelo presenta due caratteristiche: Gesù annuncia il Regno e invita alla conversione. Il termine vangelo, nella luce della citazione di Is 1,3, acquista un senso religioso e indica quella lieta novella che ha come contenuto la salvezza messianica, cioè il compimento del tempo in cui si instaura il regno di Dio anche sulla terra. PRIMA LETTURA Seduti Dal libro del profeta Giona (3,1-5.10)
Fu rivolta a Giona questa parola del Signore: 2«Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». 3 Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore. Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. 4 Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta». 5 I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. 10 Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 1
SALMO RESPONSORIALE Rit. Fammi conoscere, Signore, le tue vie
(Sal 24)
Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza. Rit. Ricòrdati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore, che è da sempre. Ricòrdati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore. Rit. Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Paolo (7,29-31) apostolo ai Corìnzi 29 Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; 30 quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; 31quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo! Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Marco
(1,14-20)
Ass. Gloria a te, o Signore 14 Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il Vangelo di Dio, e 15diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». 16Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 17Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». 18E subito lasciarono le reti e lo seguirono. 19Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. 20E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro di lui. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
SIMBOLO DEGLI APOSTOLI in piedi Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu con-
cepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, il Signore ci chiama a seguirlo più da vicino e ad attendere la sua venuta gloriosa. Lettore Diciamo con gioia: Ass. SIGNORE, FIGLIO DI DIO, VIENI A SALVARCI! 1. Perché le Chiese e le diverse Comunità cristiane sparse nel mondo, unite dalla stessa fede, annuncino l’unico Vangelo di Gesù Cristo che è risorto dai morti. Preghiamo. 2. Perché i Vescovi e i Presbìteri abbiano cura del gregge di Dio loro affidato. Preghiamo. 3. Perché la pace regni tra i popoli del Medio Oriente e in quelle Nazioni dove il diritto alla libertà religiosa è negato. Preghiamo. 4. Perché sappiamo sostenere con l’affetto e la carità gli anziani e gli ammalati nel momento della prova e della sofferenza. Preghiamo. 5. Perché attraverso la preghiera e l’ascolto quotidiano del Vangelo troviamo tempo per stare con il Signore. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, che guidi i nostri atti secondo la tua volontà, donaci la forza dello Spirito Santo per seguire giorno per giorno il Vangelo di Gesù Cristo tuo Figlio. Egli è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen
Cel. Pregate, fratelli e sorelle, perché il sacrificio della Chiesa, in questa sosta che la rinfranca nel suo cammino verso la patria, sia gradito a Dio Padre onnipotente. Ass. Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Accogli i nostri doni, Padre misericor-
dioso, e consacrali con la potenza del tuo Spirito, perché diventino per noi sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DELLE DOMENICHE III La nostra salvezza nel Figlio di Dio fatto uomo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Abbiamo riconosciuto il segno della tua immensa gloria quando hai mandato tuo Figlio a prendere su di sé la nostra debolezza; in lui nuovo Adamo hai redento l’umanità decaduta, e con la sua morte ci hai resi partecipi della vita immortale. Per mezzo di lui si allietano gli angeli e nell’eternità adorano la gloria del tuo volto. Al loro canto concedi, o Signore, che si uniscano le nostre umili voci nell’inno di lode.
MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del Vangelo, osiamo dire. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.
FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Io sono la luce del mondo», dice il Signore; «chi segue me, non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. O Dio, che in questi santi misteri ci hai nutriti col corpo e sangue del tuo Figlio, fa’ che ci rallegriamo sempre del tuo dono, sorgente inesauribile di vita nuova. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Nel nome del Signore, andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio
Attualizzare la Parola Se è vero che Gesù Cristo è il Vangelo vivente, allora dobbiamo cambiare profondamente la nostra esistenza e accettare che nella sua passione, morte e risurrezione il Regno di Dio si è veramente manifestato. Solo così diventeremo suoi veri discepoli come Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni, che hanno risposto con prontezza e si sono legati al Maestro in piena amicizia e confidenza. Seguire Gesù, stare dietro di lui, sotto la croce, vuol dire essere veramente cristiani e non accontentarsi di parole vuote, di una fede poco appassionata. Il nostro essere cristiani può e deve trasformare la nostra intera esistenza. Perciò, dobbiamo concretamente convertirci e credere al Vangelo in profondità.
Davanti alla Croce Gesù Signore, fino alla morte paziente e fino alla croce obbediente, ascolta la nostra supplica. Tu, l’innocente, sei stato accusato, il giusto, sei stato giudicato, il santo, sei stato condannato. Tu, figlio dell’uomo, sei stato tormentato, crocifisso e messo a morte. Tu, il re, sei stato innalzato su una croce. Tu, la vita, hai subito la morte e tu, morto, sei risorto alla vita. Siamo qui, o Signore, siamo venuti come i colpevoli ritornano al luogo del loro delitto; siamo venuti come coloro che ti hanno seguito, ma ti hanno anche tradito, tante volte fedeli e tante volte infedeli; siamo venuti per batterci il petto, per domandarti perdono, per implorare la tua misericordia. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi e donaci la tua pace. Amen (beato Paolo VI).
Dalla Galilea «Partendo dalla Galilea, Gesù ci insegna che nessuno è escluso dalla salvezza di Dio, anzi, che Dio preferisce partire dalla periferia, dagli ultimi, per raggiungere tutti. Ci insegna un metodo, il suo metodo, che però esprime il contenuto, cioè la misericordia del Padre… Gesù comincia la sua missione non solo da un luogo decentrato, ma anche da uomini che si direbbero, così si può dire, “di basso profilo”. Per scegliere i suoi primi discepoli e futuri apostoli, non si rivolge alle scuole degli scribi e dei dottori della Legge, ma alle persone umili e semplici, che si preparano con impegno alla venuta del Regno di Dio. Gesù va a chiamarli là dove lavorano, sulla riva del lago: sono pescatori. Li chiama, ed essi lo seguono, subito. Lasciano le reti e vanno con lui: la loro vita diventerà un’avventura straordinaria e affascinante… Il Signore chiama anche oggi! Il Signore passa per le strade della nostra vita quotidiana» (FRANCESCO, Angelus del 26-1-2014). I cristiani d’Oriente «I “cristiani d’Oriente” sono soprattutto gli eredi del cristianesimo originario forgiato nel paesaggio del Mediterraneo orientale che hanno saputo, con le loro tradizioni spirituali, linguistiche, culturali, con la loro saggezza, plasmare ciò che il cristianesimo mondiale e contemporaneo è diventato... Il futuro dei cristiani d’Oriente risiede nel salvaguardare la loro azione di mediazione nei confronti del radicalismo di alcuni musulmani che li considerano come cavalli di Troia dell’Occidente. Ciò equivale a misconoscere la vita dei cristiani orientali e il loro profondo senso di libertà e la loro enorme capacità di resilienza.... I cristiani d’Oriente sono le “pietre vive” di una regione che ha forgiato la sua storia nel pluralismo degli scambi e dei contatti commerciali, ma anche intellettuali e soprattutto spirituali. Oggi, il fondamentalismo si erge contro questa lettura multisecolare. Una lotta globale contro il fondamentalismo assicurerà la loro presenza permanente in questa regione del mondo in cui è stato coniato il nome “cristiano”. Preghiamo perché la pace e la stabilità, assenti per troppo tempo nella regione, vi facciano ritorno e consentano l’apertura di una nuova era di dialogo e di convivenza» (BARTOLOMEO I, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli).
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.