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3ª DOMENICA DI PASQUA - ANNO B (bianco) 15 APRILE 2018 94ª GIORNATA DI PREGHIERA PER L’UNIVERSITÀ CATTOLICA

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uardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io!». Oggi, il Vangelo, carico ancora delle apparizioni di Pasqua, ci pone davanti a due titoli importantissimi che la Liturgia da sempre ha riconosciuto a Gesù. Egli è il Vivente e il Veniente. Ciò significa almeno due cose molto importanti. La prima riguarda il luogo per andare a cercare Gesù: non al sepolcro, bensì tra i vivi, ossia per la strada, tra la gente, così come è capitato ai discepoli di Emmaus. La seconda riguarda la sua nuova condizione: egli si rende presente allo spezzare del pane, durante la celebrazione dell’Eucaristia, ogniqualvolta che noi lo invochiamo, superando ogni limite del tempo e ogni barriera dello spazio. Non ci sono più confini per lui. Il suo corpo è trasfigurato, risorto, pieno di Spirito Santo. Eppure, Gesù è la stessa persona di sempre, ossia il Figlio di Dio venuto nella carne. Porta addosso, fin nella carne, i segni della morte, le terribili ferite del costato, dei piedi, del volto, di tutto il suo corpo lacerato. Però, questo dolore, è stato vinto, superato, così come le ferite si sono rimarginate. Tutto è diventato pieno di luce, splendente, colmo di vita, di Spirito. È il corpo del Risorto, dello stesso Gesù ferito e agonizzante, però è una presenza nuova, piena di vita, potente. L’Eucaristia che celebriamo ci introduce alla presenza di Gesù Risorto, il Vivente e il Veniente. Egli vuole essere invocato dai suoi discepoli ed essere trattenuto nella preghiera e nella comunione.

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Acclamate al Signore da tutta la terra, cantate un inno al suo nome, rendetegli gloria, elevate la lode, alleluia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo Spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle: «se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo giusto. Egli è vittima di espiazione per i nostri peccati». L’Eucaristia che celebriamo è fonte di pace e di riconciliazione. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, Santo e Giusto d’Israele, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà

Cel. Signore, risuscitato dalla morte, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. Esulti sempre il tuo popolo, o Padre, per la rinnovata giovinezza dello spirito, e


come oggi si allieta per il dono della dignità filiale, così pregusti nella speranza il giorno glorioso della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure: Cel. O Padre, che nella gloriosa morte del tuo Figlio, vittima di espiazione per i nostri peccati, hai posto il fondamento della riconciliazione e della pace, apri il nostro cuore alla vera conversione e fa’ di noi i testimoni dell’umanità nuova, pacificata nel tuo amore. Per il nostro Signore Gesù CriAss. Amen sto... La prima lettura riprende il discorso dell’apostolo Pietro che invita all’ascolto della buona novella e alla conversione. Ci troviamo innanzi a un modello di predicazione cristiana delle origini ove fede e morale, teologia e vita, si fondono insieme in modo necessario. La seconda lettura esorta a non peccare e ammonisce (nello stesso tempo) a non credere di essere senza peccato. Se il cristiano pecca ha, però, la certezza di ottenere il perdono di Dio attraverso Gesù. Questa mediazione di Cristo è radicata nella sua medesima opera di redenzione. Il Vangelo riprende la scena dell’incontro di Gesù con i suoi discepoli. È il Risorto a prendere l’iniziativa. La reazione della comunità è significativa: paura e sgomento. Il Cristo risorto è vivo ed è presente nella nostra storia. Egli non è un fantasma bensì il Signore del tempo e della vita.

PRIMA LETTURA

Seduti

Dagli Atti degli Apostoli (3,13-15.17-19) In quei giorni, Pietro disse al popolo: 13«Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; 14voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino. 15 Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni. 17Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi. 18Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire. 19Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 4)

Rit. Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto

Quando t’invoco, rispondimi, Dio della mia giustizia! Nell’angoscia mi hai dato sollievo; pietà di me, ascolta la mia preghiera. Rit. Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele; il Signore mi ascolta quando lo invoco. Rit. Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene, se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?». Rit. In pace mi corico e subito mi addormento, perché tu solo, Signore, fiducioso mi fai riposare. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (2,1-5a) 1 Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. 2È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. 3 Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. 4Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità. 5aChi invece osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Signore Gesù, facci comprendere le Scritture; arde il nostro cuore mentre ci parli. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Luca

(24,35-48)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 35[i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane. 36 Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse:


«Pace a voi!». 37Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. 38 Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39 Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». 40Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. 41Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». 42 Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; 43egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. 44 Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». 45Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: 46«Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, 47e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48Di questo voi siete testimoni». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, la presenza del Signore ri-

sorto in mezzo a noi è motivo di gioia e di grande speranza. Egli accompagna ogni giorno il nostro cammino verso la Pasqua di risurrezione. Lettore Diciamo con gioia: Ass. SIGNORE, NOSTRA GIOIA, ASCOLTACI! 1. Perché la Chiesa, rinnovata dalla Pasqua del Signore risorto, annunci il Vangelo sino agli estremi confini della terra e si apra al dialogo con il mondo, soprattutto con i non credenti, preghiamo. 2. Perché i governanti e i responsabili dell’economia mondiale proteggano le famiglie come un tesoro dell’umanità e abbiano attenzione per la vita dei più deboli, preghiamo. 3. Perché i catechisti e tutti gli operatori pastorali siano, come i discepoli, pieni di gioia per aver incontrato il Signore risorto, preghiamo. 4. Perché gli insegnanti che operano nelle scuole cattoliche e gli studenti che si sono formati secondo i valori del Vangelo, riscoprano la forza della Pasqua e la novità di vita che proviene dalla risurrezione di Gesù, preghiamo. 5. Perché la celebrazione dell’Eucaristia ci aiuti a riconciliarci tra di noi e a prenderci cura delle persone più fragili e povere, preghiamo. Cel. O Padre, fonte della vita e della vera gioia, noi ti ringraziamo per il dono immenso del tuo Figlio: effondi su di noi, sulla Chiesa, sul mondo intero, il fuoco dello Spirito Santo, affinché ogni persona di buona volontà riconosca i prodigi del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Accogli, Signore, i doni della tua Chiesa in festa, e poiché le hai dato il motivo di tanta gioia, donale anche il frutto di una perenne letizia. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO PASQUALE II La nuova vita in Cristo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, proclamare sempre la tua gloria, o Signore, e soprattutto esaltarti in questo tempo nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. Per mezzo di


lui rinascono a vita nuova i figli della luce, e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli. In lui morto è redenta la nostra morte, in lui risorto tutta la vita risorge. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra, e con l’assemblea degli angeli e dei santi canta l’inno della tua gloria.

MISTERO DELLA FEDE Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del Vangelo, osiamo dire. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Nello Spirito del Cristo risorto datevi un segno di pace.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Il Cristo doveva patire e risuscitare dai morti il terzo giorno; sarà predicata nel suo nome la conversione e il perdono dei peccati a tutte le genti». Alleluia.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Guarda con bontà, Signore, il tuo popolo, che hai rinnovato con i sacramenti pasquali, e guidalo alla gloria incorruttibile della risurrezione. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Andate e portate a tutti la gioia del Signore risorto. Ass. Rendiamo grazie a Dio Tu ci sei necessario O Cristo, nostro unico mediatore, tu ci sei necessario per venire in comunione con Dio Padre, per diventare con te, che sei suo Figlio unico e Signore nostro, suoi figli adottivi, per essere rigenerati nello Spirito Santo. Tu ci sei necessario o vincitore della morte, per liberarci dalla disperazione e dalla negazione e per avere certezza che non tradisce in eterno.

Tu ci sei necessario, o Cristo, o Signore, o Dio con noi, per imparare l’amore vero e per camminare nella gioia e nella forza della tua carità la nostra via faticosa, fino all’incontro finale con te amato, con te atteso, con te benedetto nei secoli. Amen (BEATO PAOLO VI). Maria e la risurrezione di Gesù «I Vangeli riportano diverse apparizioni del Risorto, ma non l’incontro di Gesù con sua Madre. Questo silenzio non deve portare a concludere che dopo la risurrezione Cristo non sia apparso a Maria; ci invita, invece, a ricercare i motivi di una tale scelta da parte degli evangelisti. Ipotizzando un’“omissione”, essa potrebbe essere attribuita al fatto che quanto è necessario per la nostra conoscenza salvifica è affidato alla parola di “testimoni prescelti da Dio” (At 10,41), cioè agli apostoli, i quali “con grande forza” hanno reso testimonianza della risurrezione del Signore Gesù (cf. At 4,33)… La Vergine, presente nella prima comunità dei discepoli (cf. At 1,14), come potrebbe essere stata esclusa dal numero di coloro che hanno incontrato il suo divin Figlio risuscitato dai morti? È anzi legittimo pensare che verosimilmente la Madre sia stata la prima persona a cui Gesù risorto è apparso. L’assenza di Maria dal gruppo delle donne che all’alba si reca al sepolcro (cf. Mc 16,1; Mt 28,1), non potrebbe forse costituire un indizio del fatto che ella aveva già incontrato Gesù? Questa deduzione troverebbe conferma anche nel dato che le prime testimoni della risurrezione, per volere di Gesù, sono state le donne, le quali erano rimaste fedeli ai piedi della Croce, e quindi più salde nella fede. Il carattere unico e speciale della presenza della Vergine sul Calvario e la sua perfetta unione con il Figlio nella sofferenza della Croce, sembrano postulare una sua particolarissima partecipazione al mistero della risurrezione. Essendo immagine e modello della Chiesa, che attende il Risorto e che nel gruppo dei discepoli lo incontra durante la apparizioni pasquali, sembra ragionevole pensare che Maria abbia avuto un contatto personale con il Figlio risorto, per godere anche lei della pienezza della gioia pasquale» (SAN GIOVANNI PAOLO II, Discorso del 21-51997).

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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