3ª DOMENICA DI PASQUA - ANNO B (bianco) 18 APRILE 2021 97ª Giornata di Preghiera per l’Università Cattolica del Sacro Cuore
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occatemi e guardate». A un certo punto della nostra vita, soprattutto nei momenti più difficili e quando cerchiamo di dare senso a tutto quello che ci accade e di trovare anche la pienezza della gioia nelle cose buone, abbiamo bisogno di “toccare” e di “vedere” Gesù! Non è una semplice tentazione o un’illusione, e neanche il segno di una fede fragile o ferma al dato affettivo o emozionale. No. Non è un infantilismo spirituale. Si tratta proprio di un’esigenza vitale, di passione per il Signore, per il Vangelo e per la sua stessa Chiesa. È una questione di relazione quotidiana e reale con il Signore Gesù, con il suo Corpo-Parola, con il suo-nostro essere Chiesa, Comunità, Famiglia, Fraternità. E abbiamo bisogno pure di qualcuno che, giorno per giorno, ci annunci il Vangelo e ci dica, con il proprio sorriso e la propria fiducia, che Gesù cammina accanto a noi e che da questo mondo non se n’è mai andato. Solo così possiamo vincere le nostre paure e superare le delusioni della vita e riprogettare alla luce della fede il nostro cammino cristiano. Il racconto di Emmaus e le apparizioni continue di Gesù risorto ai discepoli che la Chiesa ha raccolto nel tempo ci dicono che possiamo toccare e vedere il Signore anzitutto nella fede, ossia nella sua Parola e nel suo Pane spezzato.
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Acclamate Dio, voi tutti della terra, cantate la gloria del suo nome, dategli gloria con la lode. Alleluia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Ass. Amen Spirito Santo. Cel. La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo siano con Ass. E con il tuo Spirito tutti voi.
ATTO PENITENZIALE Cel. Oggi, celebrando la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre. (Breve pausa di silenzio) Tutti: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla Ass. Amen vita eterna.
Cel. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà
Ass. Signore, pietà Ass. Cristo, pietà Ass. Signore, pietà
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Esulti sempre il tuo popolo, o Dio, per la rinnovata giovinezza dello spirito, e come ora si allieta per la ritrovata dignità filiale, così attenda nella speranza il giorno glorioso della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen
Oppure Cel. O Padre, che nella gloriosa morte del tuo Figlio hai posto il fondamento della riconciliazione e della pace, apri i nostri cuori all’intelligenza delle Scritture, perché diventiamo i testimoni dell’umanità nuova, pacificata nel tuo amore. Per il nostro Signo-re Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen
Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene, se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?». Rit. In pace mi corico e subito mi addormento, perché tu solo, Signore, fiducioso mi fai riposare. Rit.
La prima lettura riprende il discorso dell’apostolo Pietro che invita all’ascolto della buona novella e alla conversione. Ci troviamo innanzi a un modello di predicazione cristiana delle origini ove fede e morale, teologia e vita, si fondono insieme in modo necessario. PRIMA LETTURA Seduti Dagli Atti degli Apostoli (3,13-15.17-19)
SECONDA LETTURA
In quei giorni, Pietro disse al popolo: 13«Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; 14voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino. 15 Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni. 17Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi. 18Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire. 19Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 4)
Rit. Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto
Quando t’invoco, rispondimi, Dio della mia giustizia! Nell’angoscia mi hai dato sollievo; pietà di me, ascolta la mia preghiera. Rit. Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele; il Signore mi ascolta quando lo invoco. Rit.
La seconda lettura esorta a non peccare e ammonisce (nello stesso tempo) a non credere di essere senza peccato. Se il cristiano pecca ha, però, la certezza di ottenere il perdono di Dio attraverso Gesù. Questa mediazione di Cristo è radicata nella sua medesima opera di redenzione.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (2,1-5a) 1 Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. 2È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. 3 Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. 4Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità. 5aChi invece osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Signore Gesù, facci comprendere le Scritture; arde il nostro cuore mentre ci parli. Alleluia. Il Vangelo riprende la scena dell’incontro di Gesù con i suoi discepoli. È il Risorto a prendere l’iniziativa. La reazione della comunità è significativa: paura e sgomento. Il Cristo risorto è vivo ed è presente nella nostra storia. Egli non è un fantasma bensì il Signore del tempo e della vita.
VANGELO Dal Vangelo secondo Luca
(24,35-48)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 35[i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane. 36 Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 37Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. 38 Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore?
Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». 40Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. 41Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». 42 Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; 43egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. 44 Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». 45Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: 46«Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, 47e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48Di questo voi siete testimoni». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo 39
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero; generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica. Professo un solo Battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, il Signore Gesù è vivo ed opera segni e prodigi in mezzo a noi: siamo chiamati ad osservare la sua Parola e a confidare nell’onnipotenza di Dio.
Lettore Diciamo insieme con fiducia: Ass. PADRE, FONTE DELLA VITA, ASCOLTACI! 1. Perché il popolo santo di Dio testimoni al mondo un’umanità nuova pacificata nella morte e nella risurrezione di Gesù, il Vivente, preghiamo. 2. Perché la pace, dono del Signore risorto e frutto della giustizia, si stabilisca tra tutti i popoli della terra, preghiamo. 3. Perché impariamo a perdonarci gli uni gli altri e a riconoscere la presenza del Signore nei poveri e negli ammalati, preghiamo. 4. Perché la nostra relazione personale con Gesù Cristo sia nutrita dalla Parola di Dio e da una vita di preghiera e di carità, preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, tu che hai risuscitato Gesù Cristo dai morti e hai effuso lo Spirito Santo sulla Chiesa, liberaci dal male e dalle nostre paure, e accogli per la tua infinita misericordia la preghiera di questa comunità. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Accogli, o Signore, i doni della tua Chiesa in festa e poiché le hai dato il motivo di tanta gioia, donale anche il frutto di una perenne letizia. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO PASQUALE II
La nuova vita in Cristo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, proclamare sempre la tua gloria, o Signore, e soprattutto esaltarti in questo tempo nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce, e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli. In lui morto è redenta la nostra morte, in lui risorto tutta la vita risorge. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra, e con l’assemblea degli angeli e dei santi canta l’inno della tua gloria. Oppure
PREFAZIO PASQUALE III
Cristo vive per sempre e intercede per noi È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, proclamare sempre la tua gloria, o Signore, e soprattutto esaltar-
ti in questo tempo nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. Egli continua a offrirsi per noi e intercede come nostro avvocato; immolato sulla croce, più non muore, e con i segni della passione vive immortale. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra e le schiere degli angeli e dei santi cantano senza fine l’inno della tua gloria.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Cristo doveva patire e risorgere dai morti il terzo giorno; nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati. Alleluia.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Guarda con bontà, o Signore, il tuo popolo che ti sei degnato di rinnovare con questi sacramenti di vita eterna, e donagli di giungere alla risurrezione incorruttibile del corpo, destinato alla gloria. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Dio, che nella risurrezione del suo Figlio unigenito ci ha donato la grazia della redenzione e ha fatto di noi i suoi figli, vi dia la gioia della sua benedizione. Ass. Amen Cel. Il Redentore, che ci ha donato la libertà senza fine, vi renda partecipi dell’eredità Ass. Amen eterna. Cel. E voi, che per la fede in Cristo siete risorti nel Battesimo, possiate crescere in santità di vita per incontrarlo un giorno nella patria del cielo. Ass. Amen Cel. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Ass. Amen Cel. La gioia del Signore sia la vostra forza. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola I due discepoli di Emmaus all’andata erano erranti, non sapevano dove sarebbero andati a finire, ma al ritorno no! Al ritorno erano testimoni della speranza che è Cristo! Perché avevano incontrato Lui, il Viandante Risorto. Questo Gesù, è il Viandante Risorto che cammina con noi. È qui Gesù oggi, è qui fra noi.
È qui nella sua Parola, è qui sull’altare, cammina con noi, è il Viandante Risorto. Anche noi possiamo diventare “viandanti risorti”, se la sua Parola riscalda il nostro cuore, e la sua Eucaristia ci apre gli occhi alla fede e ci nutre di speranza e di carità. Anche noi possiamo camminare accanto ai fratelli e alle sorelle che sono tristi e disperati, e riscaldare il loro cuore con il Vangelo, e spezzare con loro il pane della fraternità. Preghiera Tu ci sei necessario o vincitore della morte, per liberarci dalla disperazione e dalla negazione e per avere certezza che non tradisce in eterno. Tu ci sei necessario, o Cristo, o Signore, o Dio con noi, per imparare l’amore vero e per camminare nella gioia e nella forza della tua carità la nostra via faticosa, fino all’incontro finale con te amato, con te atteso, con te benedetto nei secoli. Amen (Paolo VI). Testimonianza «Ciascuno dovrebbe chiedersi: Come testimonio io Cristo con la mia fede? Ho il coraggio di Pietro e degli altri apostoli di pensare, scegliere e vivere da cristiano, obbedendo a Dio? Certo la testimonianza della fede ha tante forme, come in un grande affresco c’è la varietà dei colori e delle sfumature; tutte però sono importanti, anche quelle che non emergono. Nel grande disegno di Dio ogni dettaglio è importante, anche la tua, la mia piccola e umile testimonianza, anche quella nascosta di chi vive con semplicità la sua fede nella quotidianità dei rapporti di famiglia, di lavoro, di amicizia [...]. Ma in varie parti del mondo c’è anche chi soffre, come Pietro e gli apostoli, a causa del Vangelo; c’è chi dona la sua vita per rimanere fedele a Cristo con una testimonianza segnata dal prezzo del sangue. Ricordiamolo bene tutti: non si può annunciare il Vangelo di Gesù senza la testimonianza concreta della vita. Chi ci ascolta e ci vede deve poter leggere nelle nostre azioni ciò che ascolta dalla nostra bocca e rendere gloria a Dio! Mi viene in mente adesso un consiglio che san Francesco d’Assisi dava ai suoi fratelli: predicate il Vangelo e, se fosse necessario, anche con le parole. Predicare con la vita: la testimonianza. L’incoerenza dei fedeli e dei pastori tra quello che dicono e quello che fanno, tra la parola e il modo di vivere mina la credibilità della Chiesa» (papa Francesco).
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.