Ascensione del signore b 18

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ASCENSIONE DEL SIGNORE - ANNO B (bianco) 13 MAGGIO 2018 52ª GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI: «LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI» (GV 8,32). NOTIZIE FALSE E GIORNALISMO DI PACE

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ndate in tutto il mondo». La buona notizia che i discepoli devono annunciare a ogni creatura che vive sulla faccia della terra è questa: Gesù Cristo è risorto dai morti e vive alla destra del Padre! È questo il messaggio di pace, la “buona notizia”, che ogni cristiano è chiamato a ripetere nella vita quotidiana. In un mondo lacerato dalle troppe guerre, attraversato da notizie di morte e di violenza, la luce del Signore risorto diviene veramente la nostra sola speranza: egli vive per sempre accanto al Padre ed è presente nella sua Chiesa, in quel corpo vivo e inquieto che lo annuncia ogni giorno nel mondo, anche se in modo umiliato, povero, fragile. La festa dell’Ascensione ci dice che Gesù non se n’è mai andato: egli è vivo in mezzo a noi e si lascia riconoscere allo spezzare del pane. È il grande mistero della Pasqua, della vita nuova nello Spirito. Oggi facciamo festa ed esultiamo perché la nostra umanità, in Cristo, è già presso il Padre e noi tutti, membra del suo corpo, viviamo nella speranza di raggiungere lo stesso Cristo, nostro capo, nella gloria del Padre. Gesù è l’unico mediatore tra Dio e gli uomini.

INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

«Uomini di Galilea, perché fissate nel cielo lo sguardo? Come l’avete visto salire al cielo, così il Signore ritornerà». Alleluia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, l’apostolo Paolo ci esorta a comportarci in maniera degna della vocazione che abbiamo ricevuto: con umiltà, mansuetudine e pazienza. Riconosciamo i nostri peccati. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, apparso agli Undici, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, assunto in cielo, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, seduto alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. Esulti di santa gioia la tua Chiesa, o Padre, per il mistero che celebra in questa liturgia di lode, poiché nel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accanto a te, e noi, membra del suo corpo, viviamo nella speranza di raggiungere Cristo, nostro capo, nella gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen

La prima lettura afferma chiaramente che Cristo,


pur essendo asceso al cielo, è vivo e operante in mezzo ai suoi discepoli. Con la sua risurrezione, si è stabilito un nuovo legame con gli apostoli e la stessa Chiesa. La seconda lettura ci esorta a vivere in unità, come un solo corpo, attorno al Cristo che è risorto dai morti. Siamo chiamati a camminare secondo la vita nuova del battesimo e a cercare la pienezza della perfezione in Cristo. Il Vangelo riprende l’invito missionario che il Signore risorto affida agli undici. Il bisogno di battezzare e di fare discepoli indica la stessa natura missionaria della Chiesa nascente.

PRIMA LETTURA

Seduti

Popoli tutti, battete le mani! Acclamate Dio con grida di gioia, perché terribile è il Signore, l’Altissimo, grande re su tutta la terra. Rit. Ascende Dio tra le acclamazioni, il Signore al suono di tromba. Cantate inni a Dio, cantate inni, cantate inni al nostro re, cantate inni. Rit. Perché Dio è re di tutta la terra, cantate inni con arte. Dio regna sulle genti, Dio siede sul suo trono santo. Rit.

Dagli Atti degli Apostoli (1,1-11) 1 Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi 2fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo. 3 Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. 4Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella - disse - che voi avete udito da me: 5Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo». 6Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». 7Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, 8ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra». 9 Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. 10Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: 11«Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (4,1-13) 1 Fratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, 2 con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, 3avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. 4Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; 5un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. 6Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti. 7A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. 8Per questo è detto: «Asceso in alto, ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini». 9Ma cosa significa che ascese, se non che prima era disceso quaggiù sulla terra? 10Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per essere pienezza di tutte le cose. 11Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, 12per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo, 13finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all’uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

CANTO AL VANGELO

Rit. Ascende il Signore tra canti di gioia

(Sal 46)

SECONDA LETTURA

in piedi

Alleluia, alleluia. Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Alleluia.


VANGELO Dal Vangelo secondo Marco (16,15-20)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, (14)[Gesù apparve agli Undici] e 15disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. 16Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. 17Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, 18prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». 19Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. 20 Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, il Signore Gesù, dopo la risurrezione, si mostrò visibilmente a tutti i discepoli, e sotto il loro sguardo salì al cielo, perché noi fossimo partecipi della sua natura

divina. Egli intercede per noi come pastore e vescovo delle nostre anime. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. CRISTO, NOSTRA SPERANZA, ASCOLTACI! 1. Per il Papa, i Vescovi e i Presbìteri. Perché, custodendo nei loro cuori la memoria viva dell’incontro con il Signore Gesù, crocifisso e risorto, annuncino la gioia del Vangelo e la vita nuova nello Spirito a ogni persona di buona volontà, preghiamo. 2. Per i governanti dei popoli. Perché, illuminati dalla sapienza del Vangelo, favoriscano gli aiuti umanitari nei Paesi in via di sviluppo e sostengano i migranti e i rifugiati che hanno bisogno di accoglienza, preghiamo. 3. Per i gruppi biblici e mariani. Perché, guardando a Maria, il cui silenzio ascolta e fa fiorire la Parola, annuncino con gratitudine ed esultanza il mistero della Pasqua, preghiamo. 4. Per i giornalisti e gli operatori della comunicazione. Perché cerchino sempre la verità che ci rende liberi e promuovano un’informazione al servizio del bene comune e, soprattutto, della pace e della comunione tra le persone. Preghiamo. 5. Per noi qui riuniti. Perché, sostenendoci gli uni gli altri, e stimandoci con il cuore e l’amore vicendevole, conserviamo l’unità dello spirito e la comunione fraterna, preghiamo. Cel. O Padre, fonte della vita, ascolta la preghiera di questa comunità che t’invoca con il cuore pieno di fiducia e di speranza e attende con gioia la manifestazione gloriosa di Gesù Cristo tuo Figlio che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Accogli, Signore, il sacrificio che ti offriamo nella mirabile ascensione del tuo Figlio, e per questo santo scambio di doni fa’ che il nostro spirito si innalzi alla gioia del cielo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELL’ASCENSIONE II Il mistero dell’Ascensione È veramente cosa buona e giusta, che tutte le creature in cielo e sulla terra si uniscano nella tua lode, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Dopo la risurre-


zione egli si mostrò visibilmente a tutti i discepoli, e sotto il loro sguardo salì al cielo, perché noi fossimo partecipi della sua vita divina. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra, e con l’assemblea degli angeli e dei santi canta l’inno della tua gloria.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del Vangelo, osiamo dire. Tutti: Padre nostro...

ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Andate in tutto il mondo, predicate il Vangelo a ogni creatura». Alleluia.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Dio onnipotente e misericordioso, che alla tua Chiesa pellegrina sulla terra fai gustare i divini misteri, suscita in noi il desiderio della patria eterna, dove hai innalzato l’uomo accanto a te nella gloria. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Nel giorno in cui Cristo è asceso nella gloria e vi ha aperto la via del cielo, Dio vi riempia della sua benedizione. Ass. Amen Cel. Voi, che oggi riconoscete che Cristo è il Signore nella gloria del Padre, possiate sperimentare la sua presenza in mezzo a noi sino alla fine dei secoli. Ass. Amen Cel. Cristo, che dopo la sua risurrezione apparve visibilmente ai suoi discepoli, si mostri a voi giudice misericordioso e vi conduca all’eredità eterna. Ass. Amen Cel. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Ass. Amen Cel. Andate e portate a tutti la gioia del Signore risorto. Ass. Rendiamo grazie a Dio Il mistero di Fatima Il 13 maggio 1917, Lucia dos Santos (di dieci anni) e i fratellini Francisco e Jacinta Marto (rispettivamente di nove e sette anni) videro – in Cova da Iria, località di un villaggio nel Portogallo centrale, Fatima – una Signora splendente che avrebbe cambiato la loro vita e segnato il Novecento. Verso mezzogiorno, dopo aver recitato come d’abitudine il

Notizie false e giornalismo di pace Il tema che il Santo Padre Francesco ha scelto per la 52ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2018 riguarda le “notizie false” o “fake news”, cioè le informazioni infondate che contribuiscono a generare e ad alimentare una forte polarizzazione delle opinioni. Si tratta di una distorsione spesso strumentale dei fatti, con possibili ripercussioni sul piano dei comportamenti individuali e collettivi. «Desidero perciò rivolgere un invito a promuovere un giornalismo di pace, non intendendo con questa espressione un giornalismo “buonista”, che neghi l’esistenza di problemi gravi e assuma toni sdolcinati. Intendo, al contrario, un giornalismo senza infingimenti, ostile alle falsità, a slogan ad effetto e a dichiarazioni roboanti; un giornalismo fatto da persone per le persone, e che si comprende come servizio a tutte le persone, specialmente a quelle – sono al mondo la maggioranza – che non hanno voce; un giornalismo che non bruci le notizie, ma che si impegni nella ricerca delle cause reali dei conflitti, per favorirne la comprensione dalle radici e il superamento attraverso l’avviamento di processi virtuosi; un giornalismo impegnato a indicare soluzioni alternative alle escalation del clamore e della violenza verbale» (dal Messaggio per la celebrazione della 52ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2018). Rosario, vedono due fenomeni luminosi, come due lampi, e poi una misteriosa Signora splendente con un Rosario in mano. È la prima di sei apparizioni che i tre piccoli pastori avranno fino ad ottobre: sempre il giorno 13, tranne nel mese di agosto, quando dal 13 al 15 vengono “sequestrati” dal sindaco che cerca di smascherare quella che crede essere un’impostura (la Vergine Maria apparirà poi ai tre veggenti il giorno 19). Il 13 ottobre 1930 il vescovo di Leiria dichiara «degne di fede le visioni», autorizzando il culto alla Madonna di Fatima. Migliaia di pellegrini iniziano ad arrivare a Fatima non appena si diffonde la voce degli eventi soprannaturali. Il 13 ottobre una folla stimata tra le 30 e le 100mila persone, fra loro anche numerosi giornalisti, assiste al “miracolo del sole”, il grande segno che era stato preannunciato dalla Vergine. Il messaggio principale delle apparizioni è legato ai tre segreti, o meglio a una rivelazione in tre parti che la Madonna fece ai pastorelli nell’apparizione del 13 luglio.

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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