ASCENSIONE DEL SIGNORE - ANNO C

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ASCENSIONE DEL SIGNORE - ANNO C (bianco) 2 GIUGNO 2019 53ª GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI: «Siamo membra gli uni degli altri» (Ef 4,25). Dalle social network communities alla comunità umana

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A

bbiamo un sacerdote grande nella casa di Dio». Oggi è per tutti noi la grande festa della speranza, la festa della Chiesa che resta per sempre unita al suo Signore. Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, messo a morte nella carne ma reso vivo nella potenza dello Spirito Santo, accompagna il cammino di tutta la Chiesa, suo corpo, e intercede per noi presso il Padre. È lui il pontefice, l’unico mediatore tra Dio e gli uomini. Egli non ci lascia soli e, per questo, dobbiamo essere pieni di speranza. Cristo, risorto dai morti, ha dato la sua vita per noi e continua a salvarci con la sua intercessione e rendendoci partecipi della sua vita divina. Per questo, non dobbiamo semplicemente guardare in alto e attendere passivamente la sua manifestazione gloriosa alla fine dei tempi. No! Siamo chiamati ad annunciare la bellezza del Vangelo, la novità della Pasqua, l’originalità della sua proposta: vivere per sempre con Cristo accanto al Padre, trasfigurati dalla forza e dall’amore dello Spirito Santo, dono di vita per tutti i credenti. Ci crediamo veramente? Siamo consapevoli che professiamo la fede non semplicemente nella salvezza delle anime ma nella risurrezione della carne? Abbiamo maturato la forza e la potenza della Pasqua nella nostra vita di credenti?

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

«Uomini di Galilea, perché fissate nel cielo lo sguardo? Come l’avete visto salire al cielo, così il Signore ritornerà». Alleluia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, Cristo è stato costituito Signore del cielo e della terra. Egli intercede per noi ed è la nostra unica speranza: riconosciamo ogni nostro peccato. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che asceso alla destra del Padre ci fai dono del tuo Spirito, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che sotieni ogni cosa con la potenza della tua Parola, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, re dell’universo e dominatore dei secoli, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà

Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. Esulti di santa gioia la tua Chiesa, o Padre, per il mistero che celebra in questa liturgia di lode, poiché nel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accanto a te, e noi, membra del suo corpo, viviamo nella speranza di raggiungere Cristo, nostro capo, nella gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen


La prima lettura afferma che, dopo la risurrezione dai morti, Gesù sale al cielo. Egli è il Vivente che accompagna la storia dei suoi discepoli. L’ascensione al cielo non è un abbandono o una lontananza: dalla destra del Padre, infatti, Cristo invia lo Spirito, perché i fedeli, ricevendolo in pienezza, siano fortificati per la testimonianza che devono rendere al Risorto. È lo stesso Spirito che accompagna i discepoli nella loro missione. Essi, infatti, non devono rimanere inattivi aspettando la venuta gloriosa di Gesù. Il Signore risorto e asceso al cielo accompagna il cammino della sua Chiesa. La seconda lettura afferma l’irripetibilità e la definitività dell’evento di Cristo. Grazie al sangue di Gesù, noi abbiamo aperta la via del cielo. Passiamo attraverso lui, via nuova e vivente. Da qui la nostra fiducia, la fortezza nella professione di fede, la fermezza della nostra speranza. Il Vangelo descrive la scena di Gesù che ascende al cielo e si distacca dai discepoli. Questi tornano a Gerusalemme con grande gioia. Non è quindi una partenza che lasci tristezze e rimpianti. I discepoli avvertono che la presenza, la compagnia di Cristo, non verrà meno: ne attendono anzi il segno concreto, ossia il dono dello Spirito Santo.

PRIMA LETTURA

Seduti (1,1-11)

Dagli Atti degli Apostoli 1 Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inzi 2fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo. 3 Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. 4 Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella - disse - che voi avete udito da me: 5Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo». 6Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». 7Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, 8ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra». 9Detto questo, mentre lo guardava-

no, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. 10Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: 11«Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 46)

Rit. Ascende il Signore tra canti di gioia

Popoli tutti, battete le mani! Acclamate Dio con grida di gioia, perché terribile è il Signore, l’Altissimo, grande re su tutta la terra. Rit. Ascende Dio tra le acclamazioni, il Signore al suono di tromba. Cantate inni a Dio, cantate inni, cantate inni al nostro re, cantate inni. Rit. Perché Dio è re di tutta la terra, cantate inni con arte. Dio regna sulle genti, Dio siede sul suo trono santo. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla lettera agli Ebrei

(9,24-28; 10,19-23)

Cristo non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore. 25E non deve offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui: 26in questo caso egli, fin dalla fondazione del mondo, avrebbe dovuto soffrire molte volte. Invece ora, una volta sola, nella pienezza dei tempi, egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. 27 E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, 28così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza. 19 Fratelli, poiché abbiamo piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù, 20via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne, 21e poiché abbiamo un sacerdote 24


grande nella casa di Dio, 22accostiamoci con cuore sincero, nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. 23 Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è degno di fede colui che ha promesso. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

CANTO AL VANGELO

PREGHIERA DEI FEDELI

in piedi

Alleluia, alleluia. Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Alleluia.

VANGELO

Dal Vangelo secondo Luca

(24,46-53)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 46 «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, 47e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48Di questo voi siete testimoni. 49Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto». 50Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. 51 Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. 52Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia 53e stavano sempre nel tempio lodando Dio. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.

Cel. Fratelli e sorelle, dopo la risurrezione, Gesù si mostrò visibilmente ai suoi discepoli e, sotto il loro sguardo, salì al cielo, perché noi fossimo partecipi della sua vita divina. Lettore Diciamo con gioia e speranza: Ass. CRISTO, NOSTRA PACE, ASCOLTACI! 1. Perché lo Spirito del Signore Gesù, crocifisso e risorto, illumini e sostenga sempre il Santo Padre nel dialogo sincero e fraterno con il mondo e con i non credenti, preghiamo. 2. Perché le Chiese d’Oriente e d’Occidente annuncino a tutti i popoli che Gesù è il Signore e lavorino assieme per l’unità tra tutti i cristiani, preghiamo. 3. Perché, in tutti i paesi del mondo, le donne siano onorate e rispettate, e sia valorizzato il loro imprescindibile contributo sociale, preghiamo. 4. Perché la rete e i social network, finestre aperte sul mondo, siano, attraverso l’uso responsabile del linguaggio, uno strumento di dialogo sincero e fraterno, di comunione e di condivisione, preghiamo. 5. Perché l’Eucaristia che celebriamo ci faccia sperimentare la dolce presenza del Signore risorto che è vivo in mezzo a noi, preghiamo. Cel. O Padre, fonte della vita, accogli la preghiera di questa comunità che attende con gioia e trepidazione il dono dello Spirito Santo: cambia i nostri cuori e colmali della tua pace. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Accogli, Signore, il sacrificio che ti offriamo nella mirabile ascensione del tuo Figlio, e per questo santo scambio di doni fa’ che il nostro spirito si innalzi alla gioia del cielo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELL’ASCENSIONE I Il mistero dell’Ascensione È veramente cosa buona e giusta, che tutte le


creature in cielo e sulla terra si uniscano nella tua lode, Dio onnipotente ed eterno. Il Signore Gesù, re della gloria, vincitore del peccato e della morte, oggi è salito al cielo tra il coro festoso degli angeli. Mediatore tra Dio e gli uomini, giudice del mondo e Signore dell’universo, non si è separato dalla nostra condizione umana, ma ci ha preceduti nella dimora eterna, per darci la serena fiducia che dove è lui, capo e primogenito, saremo anche noi, sue membra, uniti nella stessa gloria. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra, e con l’assemblea degli angeli e dei santi canta l’inno della tua gloria.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del Vangelo, osiamo dire. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Nello spirito del Cristo risorto datevi un segno di pace.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Nel nome del Signore Gesù predicate a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati». Alleluia.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Dio onnipotente e misericordioso, che alla tua Chiesa pellegrina sulla terra fai gustare i divini misteri, suscita in noi il desiderio della patria eterna, dove hai innalzato l’uomo accanto a te nella gloria. Per Cristo Ass. Amen nostro Signore.

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Andate e portate a tutti la gioia del Signore risorto. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola L’antico patto stava sotto il segno della ripetizione, perché l’offerta di sangue di animali non poteva attuare davanti a Dio nessuna definitiva espiazione. Il sacrificio proprio di Cristo, invece, è stato unico e originalissimo. Grazie al suo personale sacrificio, Cristo ci ha aperto le porte del cielo: niente e nessuno potranno mai più separarci da

Dio. Ciò che sembrava separarci da Dio, la nostra carne mortale, nell’Ascensione al cielo di Cristo è diventata ciò che è penetrato fino al Padre, ha lavato la nostra coscienza e ci ha donato un’immutabile confessione della speranza sulla fedeltà di Dio, ora definitivamente dimostrata. Dal “like” all’“amen” «L’immagine del corpo e delle membra ci ricorda che l’uso del social web è complementare all’incontro in carne e ossa, che vive attraverso il corpo, il cuore, gli occhi, lo sguardo, il respiro dell’altro. Se la rete è usata come prolungamento o come attesa di tale incontro, allora non tradisce se stessa e rimane una risorsa per la comunione. Se una famiglia usa la rete per essere più collegata, per poi incontrarsi a tavola e guardarsi negli occhi, allora è una risorsa. Se una comunità ecclesiale coordina la propria attività attraverso la rete, per poi celebrare l’Eucaristia insieme, allora è una risorsa. Se la rete è occasione per avvicinarmi a storie ed esperienze di bellezza o di sofferenza fisicamente lontane da me, per pregare insieme e insieme cercare il bene nella riscoperta di ciò che ci unisce, allora è una risorsa. Così possiamo passare dalla diagnosi alla terapia: aprendo la strada al dialogo, all’incontro, al sorriso, alla carezza… Questa è la rete che vogliamo. Una rete non fatta per intrappolare, ma per liberare, per custodire una comunione di persone libere. La Chiesa stessa è una rete tessuta dalla comunione eucaristica, dove l’unione non si fonda sui “like”, ma sulla verità, sull’“amen”, con cui ognuno aderisce al Corpo di Cristo, accogliendo gli altri» (FRANCESCO, Messaggio per la 53ª Giornata delle Comunicazioni sociali). A Gesù La tua ascensione al cielo, Signore, mi colma di gioia perché è finito per me il tempo di stare a guardare ciò che fai e comincia il tempo del mio impegno. Ciò che mi hai affidato, rompe il guscio del mio individualismo e del mio stare a guardare facendomi sentire responsabile in prima persona della salvezza del mondo. A me, Signore, hai affidato il tuo Vangelo, perché lo annunciassi su tutte le strade del mondo. Dammi la forza della fede, come ebbero i tuoi primi apostoli, così che non mi vinca il timore. Amen. Alleluia.

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Commenti a cura di E. Scognamiglio Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: lapasqua@hotmail.com - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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