ASCENSIONE DEL SIGNORE - ANNO C (bianco) 29 MAGGIO 2022 56ª GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI «Ascoltare con l’orecchio del cuore»
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na sola volta». È Cristo il dono di Dio al mondo. È nella passione, morte e risurrezione del Figlio di Dio che trova fondamento la nostra speranza. Alla luce della Pasqua comprendiamo che Gesù, il Cristo, messo a morte nella carne ma reso vivo nello spirito, è l’unico mediatore-ponte tra Dio e gli uomini. Non abbiamo bisogno di altri mediatori: in Cristo siamo raggiunti dall’amore del Padre e partecipiamo della salvezza che è già avvenuta nella sua risurrezione. L’odierna festa inaugura il tempo della Chiesa che, pellegrina nel tempo, ripone ogni fiducia e speranza in Cristo Gesù giudice del mondo e Signore dell’universo, nella certezza che dove è lui, capo e primogenito, saremo anche noi, sue membra, uniti nella stessa gloria. Ci crediamo veramente? O siamo ancora spinti a credere che il Signore non è presente in mezzo a noi e che il suo agire è solo il frutto di un ricordo? Il Cristo risorto si presenta a noi come il Vivente e il Veniente: egli si rende presente allo spezzare del pane e ci dona il suo Spirito. L’Eucaristia che celebriamo, memoriale della Pasqua, ci ricorda che Cristo non se n’è mai andato e che è vivo e presente in mezzo a noi, nella sua Chiesa.
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Come l’avete visto salire al cielo, così il Signore verrà. Alleluia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Oggi, celebrando la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre. (Breve pausa di silenzio) Tutti: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di
noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Esulti di santa gioia la tua Chiesa, o Padre, per il mistero che celebra in questa liturgia di lode, poiché nel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accanto a te, e noi, membra del suo corpo, viviamo nella speranza di raggiungere Cristo, nostro
capo, nella gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen Cel. Dio onnipotente, concedi che i nostri cuori dimorino nei cieli, dove noi crediamo che oggi è asceso il tuo Unigenito, nostro redentore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen La prima lettura afferma che, dopo la risurrezione dai morti, Gesù sale al cielo. Egli è il Vivente che accompagna la storia dei suoi discepoli. L’ascensione al cielo non è un abbandono o una lontananza: dalla destra del Padre, infatti, Cristo invia lo Spirito, perché i fedeli, ricevendolo in pienezza, siano fortificati per la testimonianza che devono rendere al Risorto. È lo stesso Spirito che accompagna i discepoli nella loro missione. Essi, infatti, non devono rimanere inattivi aspettando la venuta gloriosa di Gesù. Il Signore risorto e asceso al cielo accompagna il cammino della sua Chiesa. La seconda lettura afferma l’irripetibilità e la definitività dell’evento di Cristo. Grazie al sangue di Gesù, noi abbiamo aperta la via del cielo. Passiamo attraverso lui, via nuova e vivente. Da qui la nostra fiducia, la fortezza nella professione di fede, la fermezza della nostra speranza. Il Vangelo descrive la scena di Gesù che ascende al cielo e si distacca dai discepoli. Questi tornano a Gerusalemme con grande gioia. Non è quindi una partenza che lasci tristezze e rimpianti. I discepoli avvertono che la presenza, la compagnia di Cristo, non verrà meno: ne attendono anzi il segno concreto, ossia il dono dello Spirito Santo.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dagli Atti degli Apostoli (1,1-11) 1 Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inzi 2fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo. 3 Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. 4 Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella - disse - che voi avete udito da me: 5Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo». 6Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricosti-
tuirai il regno per Israele?». 7Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, 8 ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra». 9Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. 10 Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: 11 «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 46)
Rit. Ascende il Signore tra canti di gioia
Popoli tutti, battete le mani! Acclamate Dio con grida di gioia, perché terribile è il Signore, l’Altissimo, grande re su tutta la terra. Rit. Ascende Dio tra le acclamazioni, il Signore al suono di tromba. Cantate inni a Dio, cantate inni, cantate inni al nostro re, cantate inni. Rit. Perché Dio è re di tutta la terra, cantate inni con arte. Dio regna sulle genti, Dio siede sul suo trono santo. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla lettera agli Ebrei
(9,24-28; 10,19-23)
Cristo non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore. 25E non deve offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui: 26in questo caso egli, fin dalla fondazione del mondo, avrebbe dovuto soffrire molte volte. Invece ora, una volta sola, nella pienezza dei tempi, egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. 27E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, 28 così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione 24
con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza. 19 Fratelli, poiché abbiamo piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù, 20via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne, 21e poiché abbiamo un sacerdote grande nella casa di Dio, 22accostiamoci con cuore sincero, nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. 23 Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è degno di fede colui che ha promesso. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
CANTO AL VANGELO
PREGHIERA DEI FEDELI
in piedi
Alleluia, alleluia. Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Alleluia.
VANGELO
Dal Vangelo secondo Luca
(24,46-53)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 46 «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, 47e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48Di questo voi siete testimoni. 49Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto». 50Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. 51Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. 52Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia 53e stavano sempre nel tempio lodando Dio. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel
Cel. Fratelli e sorelle, Gesù Cristo, risorto ai morti e asceso al cielo, è la nostra speranza: egli intercede per noi presso il Padre e accompagna il cammino della Chiesa nella storia. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. CRISTO, NOSTRA PACE, ASCOLTACI! 1. Per il popolo di Dio: perché l’ascolto umile e fecondo della Parola e dei bisogni degli ultimi e dei poveri renda la Chiesa sempre di più luogo di misericordia, corpo vivo e riconciliato del Signore, preghiamo. 2. Per il papa, i vescovi, i presbìteri e i diaconi: il Signore Gesù conceda loro l’ascolto profondo dei disagi della società e del gregge loro affidato dopo questo lungo periodo di pandemia, preghiamo. 3. Per gli operatori pastorali: perché riscoprano l’apostolato dell’orecchio che consiste nel creare comunione attraverso l’ascolto del fratello e della sorella all’interno della propria comunità o parrocchia, preghiamo. 4. Per gli ammalati: trovino consolazione e sostegno attraverso la preghiera fiduciosa e il nostro fraterno e amorevole aiuto, preghiamo. 5. Per noi che celebriamo l’Eucaristia: perché nelle fatiche quotidiane e nelle prove della vita sappiamo guardare a Cristo, unico mediatore tra Dio e gli uomini, vincitore della morte e del peccato, ricordandoci che la nostra patria è nei cieli, preghiamo. Cel. O Padre, fonte della vita, tu che hai risuscitato Gesù Cristo dai morti, nostra unica e vera speranza, accogli la preghiera di questa famiglia riunita nella festa dell’Ascensione, e fa’ che ogni giorno ci mettiamo in ascolto del Vangelo e meditiamo i prodigi del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Accogli, o Padre, il sacrificio che ti offriamo nella mirabile ascensione del tuo Figlio, e per questo santo scambio di doni fa’ che il nostro spirito si innalzi alla gioia del cielo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DELL’ASCENSIONE I Il mistero dell’Ascensione È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Il Signore Gesù, re della gloria, vincitore del peccato e della morte, oggi è salito al cielo contemplato dagli angeli. Mediatore tra Dio e gli uomini, giudice del mondo e Signore dell’universo, ci ha preceduti nella dimora eterna non per separarsi dalla nostra condizione umana, ma per darci la serena fiducia che dove è lui, capo e primogenito, saremo anche noi, sue membra, uniti nella stessa gloria. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra e le schiere degli angeli e dei santi cantano senza fine l’inno della tua gloria.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del vangelo, osiamo dire. Tutti: Padre nostro...
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo. Alleluia. Oppure Nel nome del Signore Gesù predicate a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati. Alleluia.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Dio onnipotente ed eterno, che alla tua Chiesa pellegrina sulla terra fai gustare i divini misteri, suscita in noi il desiderio del cielo, dove hai innalzato l’uomo accanto a te nella gloria. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Andate e annunciate a tutti il vangelo del Signore. Ass. Rendiamo grazie a Dio
Attualizzare la Parola L’ascensione completa la missione di Gesù in mezzo a noi. Infatti, se è per noi che Gesù è disceso dal cielo, è sempre per noi che vi ascende. Dopo essere disceso nella nostra umanità e averla redenta - Dio, il Figlio di Dio, scende e si fa uomo prende la nostra umanità e la redime - ora ascende al cielo portando con sé la nostra carne. È il primo uomo che entra nel cielo, perché Gesù è uomo, vero uomo, è Dio, vero Dio; la nostra carne è in cielo e questo ci dà gioia. Alla destra del Padre siede ormai un corpo umano, per la prima volta, il corpo di Gesù, e in questo mistero ognuno di noi contempla la propria destinazione futura. Non si tratta affatto di un abbandono, Gesù rimane per sempre con i discepoli, con noi. Rimane nella preghiera, perché lui, come uomo, prega il Padre, e come Dio, uomo e Dio, gli fa vedere le piaghe, le piaghe con le quali ci ha redenti. La preghiera di Gesù è lì, con la nostra carne: è uno di noi, Dio uomo, e prega per noi. E questo ci deve dare una sicurezza, anzi una gioia, una grande gioia! Ascoltarsi nella Chiesa «Anche nella Chiesa c’è tanto bisogno di ascoltare e di ascoltarci. È il dono più prezioso e generativo che possiamo offrire gli uni agli altri. Noi cristiani dimentichiamo che il servizio dell’ascolto ci è stato affidato da Colui che è l’uditore per eccellenza, alla cui opera siamo chiamati a partecipare. “Noi dobbiamo ascoltare attraverso l’orecchio di Dio, se vogliamo poter parlare attraverso la sua Parola”. Così il teologo protestante Dietrich Bonhoeffer ci ricorda che il primo servizio che si deve agli altri nella comunione consiste nel prestare loro ascolto. Chi non sa ascoltare il fratello ben presto non sarà più capace di ascoltare nemmeno Dio. Nell’azione pastorale, l’opera più importante è “l’apostolato dell’orecchio”. Ascoltare, prima di parlare, come esorta l’apostolo Giacomo: “Ognuno sia pronto ad ascoltare, lento a parlare” (1,19). Dare gratuitamente un po’ del proprio tempo per ascoltare le persone è il primo gesto di carità. È stato da poco avviato un processo sinodale. Preghiamo perché sia una grande occasione di ascolto reciproco. La comunione, infatti, non è il risultato di strategie e programmi, ma si edifica nell’ascolto reciproco tra fratelli e sorelle» (dal Messaggio di papa Francesco per la 56ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali).
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.