Domenica di pentecoste b 18

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DOMENICA DI PENTECOSTE - ANNO B (rosso) 20 MAGGIO 2018

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anda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra». Con la celebrazione della solennità della Pentecoste si compie il tempo della Pasqua: lo Spirito Santo è disceso sui discepoli e sull’intera famiglia umana che è riunita attorno alla stessa mensa e grazie alla medesima fede. Lo Spirito Santo, il cui mistero è evocato soprattutto con i simboli del fuoco, del vento e dell’acqua, è l’Amore personale che unisce il Padre (l’Eterno Amante) e il Figlio (l’Eterno Amato) nella comunione trinitaria. È lo stesso Amore (dono immenso) che ci rende corpo di Cristo, Chiesa, popolo di Dio in cammino, e che ogni giorno si rinnova dentro di noi affinché Dio sia glorificato e noi stessi santificati. Abbiamo bisogno dell’Amore divino perché siamo poveri, vuoti, mendicanti di aiuto, di grazia, di sostegno, di comunione. L’Eucaristia che celebriamo è anche dono dello Spirito Santo: per la sua effusione, infatti, il pane e il vino che sono offerti e presentati all’altare sono santificati e diventano il corpo e il sangue di Gesù Cristo.

MESSA VESPERTINA NELLA VEGLIA ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

L’amore di Dio è stato effuso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito, che ha stabilito in noi la sua dimora. Alleluia.

COLLETTA Cel. Dio onnipotente ed eterno, che hai racchiuso la celebrazione della Pasqua nel tempo sacro dei cinquanta giorni, rinnova il prodigio della Pentecoste: fa’ che i popoli dispersi si raccolgono insieme e le diverse lingue si uniscano a proclamare la gloria del tuo nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo, Ass. Amen tuo Figlio, che è Dio...

PRIMA LETTURA

Seduti

Dal libro della Gènesi (11,1-9) 1 Tutta la terra aveva un’unica lingua e uniche parole. 2Emigrando dall’oriente, gli uomini capitarono in una pianura nella regione di Sinar e vi si stabilirono. 3Si dissero l’un l’altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da malta. 4Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo, e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra». 5Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che i figli de-

gli uomini stavano costruendo. 6Il Signore disse: «Ecco, essi sono un unico popolo e hanno tutti un’unica lingua; questo è l’inizio della loro opera, e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. 7 Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l’uno la lingua dell’altro». 8Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. 9Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 32)

Rit. Su tutti i popoli regna il Signore. Il Signore annulla i disegni delle nazioni, rende vani i progetti dei popoli. Ma il disegno del Signore sussiste per sempre, i progetti del suo cuore per tutte le generazioni. Rit. Beata la nazione che ha il Signore come Dio, il popolo che egli ha scelto come sua eredità. Il Signore guarda dal cielo: egli vede tutti gli uomini. Rit. Dal trono dove siede scruta tutti gli abitanti della terra, lui, che di ognuno ha plasmato il cuore e ne comprende tutte le opere. Rit.

SECONDA LETTURA

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (8,22-27) Fratelli, 22sappiamo che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino


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