aprile 2012
PassaParola LAURA PER NOI La Pausini in concerto ad AmnĂŠville
Un evento in cittĂ per ricordare la giornalista Maria Grazia Cutuli
04 / DESTINAZIONE ITALIA /
Cari
/ editoriale /
LETTORI e LETTRICI
A Milano per la Fiera del Mobile
PassaParola, come un uovo di pasqua, ha “nel mezzo” una sorpresa!
24 / OBIETTIVO SU... /
I “clandestini” in Lussemburgo
PILLOLE
di sommario
30 / PASSA...PAROLE /
Intervista a Stefano Benni
Non potevamo che scegliere il mese dedicato alla Pasqua per farvi questo regalo con sorpresa. Proprio “in mezzo” alla rivista. Come il classico regalo che si trova “a sorpresa” nell’uovo di cioccolato! Perché è proprio esattamente in mezzo alle ormai 44 pagine di questo numero di PassaParola di aprile che vi facciamo il nostro nuovo regalo. Ovvero due pagine con una scelta fra i tanti articoli pubblicati, riassunti e tradotti in lingua francese. Un regalo che è anche un simbolo di come la nostra rivista guardi non solo alla grande comunità italiana, ma anche a tutti coloro che amano l’Italia e che usano il francese come lingua madre o veicolare. Un omaggio che è una risposta alle tante richieste che da tempo gli stranieri (curiosi di leggerci, ma limitati dalla non conoscenza della nostra lingua) ci chiedevano. Vogliamo, inoltre, sottolineare con immenso orgoglio la collaborazione, in questo numero, di un illustre collega italiano, Dario Salvatori, caro amico e grande critico musicale, che ha scritto l’articolo su Laura Pausini. Per noi una grande prova di stima, che arricchisce la nostra lunga storia editoriale. Vi invitiamo anche a partecipare numerosi all’evento che PassaParola organizza il 4 maggio, in collaborazione con IICL, Libreria Italiana e Université du Luxembourg, dedicato alla nostra collega Maria Grazia Cutuli, assassinata in Afghanistan, che vogliamo ricordare a più di 10 anni dalla scomparsa. Buona Pasqua a tutti! Maria Grazia Galati e Paola Cairo
Editore / PassaParola a.s.b.l. - 32, rue Demy Schlechter - L-2521 Luxembourg Direzione / M aria Grazia Galati - mgg@passaparola.info - tel. 621 75 80 50 / Paola Cairo - p aola@passaparola.info - tel. 691 72 04 96 Redazione / Remo Ceccarelli - remo@passaparola.info / Elisa Cutullè - e lisa@passaparola.info / Erika Maddalena - e rika@passaparola.info Maria Grazia Peresi - chikka@passaparola.info / Daniele Rossini - daniele@passaparola.info / Paolo Travelli - p aolo@passaparola.info Collaboratori / Clemente Condello / Elisabetta Fatichenti / Gilda Luzzi / Cinzia Margarita / Marina Moretti / Dario Salvatori Mario Tommasi / Stefano Vaccaro Versione francese / Bernardette Aliberti / Elisabetta Fatichenti Grafica e layout testata / Eleonora Costa - eleonora@passaparola.info Chiuso in redazione / 29 marzo 2012 Foto copertina / Mark Liddell www.passaparola.info / info@passaparola.info / Anno IX - Numero 3 - Aprile 2012 aprile 2012
PassaParola / 03
/ destinazione /
ITALIA
M
ilano è qui. È già qui. Me la ritrovo ogni tanto in qualche sensazione del giorno, in qualche momento di vita. Milano è anche qui, dove vivo, a Lussemburgo. Non in un luogo, ma in un’atmosfera. Quella di un sabato pomeriggio di inizio primavera, che mi ricorda la sospirata pausa dopo una settimana di scuola. Oppure la “vedo”, la “sento” nelle mattine grigie e piovose, spalmate di nebbia. Vivo lontana da Milano da circa 20 anni, ma ci torno spesso e forse so che non l’ho davvero lasciata mai. Perché è lei che non ha mai lasciato me. Non posso raccontarvi Milano, ma posso raccontarvi la mia Milano. La città di una persona che vi è nata, cresciuta, l’ha lasciata e la ricerca sempre. Milano bisogna amarla al di là dei luoghi comuni, al di là del suo cielo plumbeo e dei suoi pedoni frettolosi. Bisogna scoprirla con l’indulgenza di chi è cosciente che dietro quella patina snob e modaiola si cela una metropoli laboriosa e vivace. Autentica. Per conoscere Milano non dovete fare i turisti classici. Rifuggite i negozi chic e inaccessibili, scegliete di girare in tram lontano dalle ore di punta, affacciatevi ai cortili privati del centro, visitate i mercati rionali, passeggiate nei giardinetti defilati e scegliete l’happy hour per cenare bene e spendendo poco. Vi sentirete già, subito, un po’ milanesi. Non snob: milanesi! L’attacco sentimentale lo dovevo alla mia città, ma ora dobbiamo essere pratici. La primavera è la stagione migliore per visitare Milano; ed il SALONE DEL MOBILE è una vera, buona occasione, soprattutto da quando il grande complesso espositivo è stato trasferito fuori città, a Rho, decongestionando in quei giorni buona parte del traffico. Anche se adesso ci hanno pensato i lavori di EXPO 2015 a mantenerlo costante… Ipotizzando un long weekend nel
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MILANO è
mobile Testo / Maria Grazia Galati
LA GRANDE FIERA DEDICATA
ALL’ARREDAMENTO È LA BUONA OCCASIONE PER CONOSCERE DA VICINO IL CAPOLUOGO LOMBARDO. COL CLIMA MENO RIGIDO. ATTRAVERSO ITINERARI INSOLITI E SCELTE LOW COST
IL SALONE del MOBILE Si svolge dal 17 al 22 aprile. Aperto al pubblico ed agli addetti ai lavori dalle 9.30 alle 18.30. Il meglio del settore in fatto di qualità, avanguardia e novità. Organizzato da COSMIT Spa. Per informazioni: tel. +39 02 725941, fax +39 02 89011563, info@cosmit.it www.cosmit.it
/ destinazione /
MILANO da LEGGERE
ITALIA
Una città per tutti, sfogliando, leggendo PER CURIOSI William Facchinetti Kerdudo, Milano, misteri e itinerari insoliti tra realtà e leggenda, Polaris Edizioni. Una miniera di informazioni, curiosità, itinerari, foto, storia, mappe. PER GOLOSI Fabiano Guatteri, La cucina milanese, Feltrinelli. Non solo ricette, ma oltre ben 160 idee per la Milano da mangiare e non solo da bere! PER ROMANTICI Giovanni Colombo, Baciare il rospo- L’impresa possibile di amare Milano, Feltrinelli. Una lunga dichiarazione d’amore alla città di Milano. PER CHI AMA LE TEMATICHE SOCIALI L. Offeddu, F. Sansa, Milano da morire, BUR. Analisi di una Milano, ferita e umiliata, che scopre come la morte di Tangentopoli sia stata solo apparente. PER FAMIGLIE Giovanna Canzi, Daniela Pagani, 101 cose da fare a Milano con il tuo bambino, Newton Compton Editori. Una città da scoprire per grandi e piccini. PER CHI VUOLE RISPARMIARE B. Gherner, L. Giorcelli, Milano low cost, BUR. La guida “anticrisi” per una Milano piena di sorprese. (E. C.)
capoluogo meneghino e considerando di dedicare un’intera giornata alla fiera in questione, il tempo è poco. Ma sufficiente per vedere di Milano l’area senza dubbio più interessante, partendo, ad esempio, da via Paolo Sarpi (cuore della cosiddetta Chinatown), costeggiando l’Arena ed il suo parco, raggiungendo il Castello Sforzesco e da qui, lungo l’elegantissima via Dante (vero salotto di città), il Duomo, la Galleria, la Scala ed il dedalo chic di viuzze che li abbraccia tutti intorno. Stop! Il vero shopping, però, alternativo, di qualità e low cost (la crisi è crisi!) si fa al mercato. Scegliete fra quello di Piazzale Lagosta (da Piazza della Scala ci si arriva con il tram numero 4) oppure quello di via Fauché (quest’ultimo vicinissimo alla già citata Chinatown - tram 12/14). Entrambi operativi martedì mattina e sabato tutto il giorno. Tante bancarelle e merce con un buon rapporto qualità-prezzo (anche gastronomia). Se scegliete il primo, andateci di sabato pomeriggio, perché sorge nel quartiere Isola, da circa 10 anni risorto a nuova vita e trasformato in una zona ricca di localini trendy dove trascorrere la serata. Uno per tutti: il Blue Note, gemello di quello newyorkese. Mentre per gustare la classica cucina milanese il consiglio in zona è “Berti” (tel. 026694627). Se invece volete optare per il “classico-di-sera”, il quartiere Brera è già in centro, mentre i Navigli distano dal Duomo pochi minuti col tram numero 3. A questo punto non resta che la gita. A un’ora di treno o di auto c’è davvero di tutto. Dalle pittoresche località del Lago Maggiore alla Franciacorta con le sue cantine rinomate, solo per fare un esempio. E guai a chi, ancora, mi dice che non PP gli piace Milano!
DOVE DORMIRE La scelta super chic La scelta cheap and chic Per alloggiare a Milano c’è solo l’imbarazzo della scelta. Impossibile fare una cernita. Però ci teniamo a citare e consigliarvi due “chicche”. La prima è l’hotel Château Monfort (foto in basso), nuovissimo, elegante e di alto design (www.planetariahotels.com). La seconda è l’hotel Losanna (zona Sempione, tel. 023315146), un tre stelle con ottimo rapporto qualità-prezzo, personale squisito ed un ricco buffet a colazione. Entrambi gli alberghi sono ubicati in zone centrali della città, collegate molto bene con i mezzi pubblici.
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PassaParola / 05
Sotto sc l’abb rivi o rinn on ov rivist amento a a a e pa ll rtecip a nostra sorte aa gg un so io per vin l grande ce ggior no-b re in un e alber go da nessere sogn o
Nuov o con
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/ sorteggio /
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Partecipa all’estrazione del premio, del valore di 1000 euro, sottoscrivendo o rinnovando l’abbonamento a PassaParola (informazioni a pag. 43) a sone in camer st. er p e u d er p i Cinque giorn ttamento di bed & breakfa a doppia , con tr ompresa una cena (*) ed un C ere per due . percorso beness (*) Cena di 3 portate – escluse bevande
RELAIS LA FONTANINA
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Dove? Nel meraviglioso hotel-centro benessere a 4 stelle RELAIS LA FONTANINA in Salento (Puglia), immerso nella macchia mediterranea, a pochi km da Ostuni e dal suo splendido mare.
L’iniziativa è valida dal 10 marzo 2012 per tutto l’anno in corso. Durante i prossimi mesi la redazione vi terrà informati sulla data e le modalità di estrazione del sorteggio. Continuate a seguirci. aprile 2012
PassaParola / 07
/ italia /
GIOVANE
Asili italiani in Lussemburgo Testo / Maria Grazia Peresi
FONDATI, GESTITI, DIRETTI DA ITALIANI. SONO TANTI GLI ASILI
A LUSSEMBURGO FRA I QUALI SCEGLIERE SE VOGLIAMO SENTIRCI UN PO’ PIÙ “A CASA”. PassaParola VI REGALA UNA VASTA PANORAMICA PER ORIENTARVI NELLA SCELTA LA PETITE SIRENE Direttrici: Claudia e Natalia, che parlano italiano, francese, lussemburghese, portoghese, tedesco. Tra le varie attività proposte nel corso della settimana: sport, educazione artistica, culinaria. Aperto dalle 7.30 alle 18.30. 115, Rue de Cessange, L-1321 Luxembourg, tel. 26482159, info@lapetitesirene.lu www.lapetitesirene.lu AU COEUR DU VERGER Direttrice: Roberta D’Esposito. L’asilo accoglie, dalle 7 alle 19, bimbi da 3 mesi a 4 anni e bambini scolarizzati da 3 a 6 anni. La struttura presta particolare attenzione ai cibi biologici e del territorio. Ai bambini è offerto esclusivamente latte di mucca biologico. 40, Rue du Verger, L-2665 Luxembourg, tel. 691404066, info@aucoeurduverger.lu, www.aucoeurduverger.lu POPY BABY Direttrice: Catherine Trombini. Inaugurato nell’aprile 2011, ha a disposizione 54 posti. Il 50% dei cibi utilizzati nella mensa scolastica
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è di origine biologica. Aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 19. 6, Avenue de Strasbourg, L-2560 Luxembourg. catherine.trombini@people-and-baby.com www.people-baby.lu SCUOLA MATERNA ITALIANA Nasce nel 1965 grazie all’idea dell’ambasciatore Giorgio Bombassei e ai finanziamenti dell’Ambasciata italiana. Si avvale soprattutto della pazienza di tre suore francescane missionarie del Sacro Cuore. Accoglie bimbi dai 3 ai 6 anni. 19, Boulevard de la Pétrusse, L- 2320 Luxembourg, tel 224702.
KIDSCARE sarl Responsabile: Celine Pavani. Offre un periodo di adattamento di due settimane. Cibo biologico (fresco o congelato). Preparazione di menù speciali per bambini con allergie o intolleranze alimentari. 54, Rue Cents, L- 1319 Luxembourg, tel. 2609061, info@kidscare.lu, www.kidscare.lu ASILO INTERNAZIONALE CHILDREN’S WORLD Davide Castellano e la sua équipe parlano: italiano, lussemburghese, tedesco, francese, inglese, portoghese, spagnolo, polacco. Nel programma sono previsti: gite alle fattorie, teatro, musica. 57, Rue de Kirchberg, L-1858 Luxembourg, tel. 26094399, info@childrensworld.lu, www.childrensworld.lu
/ italia /
GIOVANE OVER THE RAINBOW asbl Vera Agostini e sua madre Isabella Padula ospitano un numero chiuso di 60 allievi dai 3 ai 6 anni. Questa scuola materna privata e multilingue è situata in prossimità del parco di Merl (che offre lo spunto per attività didattiche di tipo naturalistico). 5, Rue D’Orval, L-2270 Luxembourg, tel. 621235161. overtherainbowschool@gmail.com www.overtherain.lu
AUX BEBES GATES Direttrice: Vera Agostini. Ospita bimbi da 0 a 18 mesi. Sala giochi con percorsi, specchi e giochi d’equilibrio. Prevista una tranquilla sala per le mamme che vogliono allattare il proprio bimbo. Giardino annesso. 34, Rue de Charlemagne, L-1328 Luxembourg, tel. 26459460.
CRECHE INTERNATIONALE AUX ENFANTS GATES Direttrice: Vera Agostini. Accoglie bimbi dai 19 mesi ai 4 anni. Lingue a scelta fra: italiano, francese, tedesco, inglese. Aderisce al metodo Montessori. Attività: giardinaggio, stimolazioni olfattive e gustative, lavori di bricolage. 21, Rue D’Amsterdam, L-1126 Luxembourg, tel. 27449011. auxenfantsgates@email.lu www.auxenfantsgates.lu
CHEQUE SERVICE ACCUEIL È in vigore dal 2009. Se avete un bambino da 0 a 12 anni e volete approfittare delle riduzioni, dovete munirvi della carta cheque-service prima dell’iscrizione all’istituto scolastico. Informazioni supplementari: www.cheque-service.lu oppure MINISTERE DE LA FAMILLE: 12-14, Avenue Reuter, L-2420 Luxembourg, www.mfi.public.lu
IL NIDO Direttrice: Miranda Materazzi. Accoglie bimbi da 0 a 4 anni dal lunedì al venerdì, dalle 7 alle 18.30. Colazioni e merende fatte in casa. Frutta biologica ad ogni pasto. Si parla: italiano, francese, tedesco, lussemburghese. 110, Rue de Belvaux, L- 4418 Soleuvre, tel 661397892, www.ilnido.lu PP
/ personaggio /
Si è occupata di comunicazione
ed eventi in Italia, fino a quando, nel 2009, ha deciso che era ora di cambiare. Ha partecipato alla selezione di nuove idee d’impresa attraverso la competizione 1, 2, 3 Go (www.123gonetworking.org) della Business Initiative asbl, associazione creata nel 2000 dalla Chambre de Commerce de Luxembourg e la Fedil - Business Federation Luxembourg e Luxinnovation (Agence Nationale pour la promotion de l’Innovation et de la Recherche au Grand-Duché de Luxembourg), che promuove lo spirito d’impresa e l’innovazione, attraverso la diversificazione dell’economia in Lussemburgo e nella Grande Région. «Ho inviato il progetto via mail e 10 giorni dopo sono stata convocata per il colloquio - racconta la Mazzucato -. L’idea è piaciuta e mi hanno affidato un coach e aiutato a scrivere il business plan». È nato cosi SpaceCoolHunting (www. spacecoolhunting.eu), il sito web bilingue (inglese ed italiano) che va a caccia di tendenze nel mondo dell’architettura, dell’arte, della moda, dei nuovi media, del design, del lifestyle. Con un occhio di riguardo al Lussemburgo con spacelux. Il suo business è strutturato su tre livelli: quello della pubblicità, il management di creativi - con la creazione di una vera e propria comunità online ed offline - e la consulenza a società che vogliono creare un prodotto innovativo o avvalersi di giovani creativi con idee innovative. «Quest’ultimo livello - prosegue Lucia - è ancora in fase embrionale, mentre siamo già operativi con la vendita di spazi pubblicitari sul sito e con gli spazi offerti ai creativi che vogliono elaborare i propri concept». Una vera cacciatrice di tendenze e di mode, che si serve della rete come fonte privilegiata per scoprire nuove nicchie e tendenze di mercato.
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Lucia Mazzucato:
una cacciatrice di tendenze tra di noi Testo / Paola Cairo
PADOVANA, IN LUSSEMBURGO DAL 2009,
HA CREATO LA PROPRIA START UP GRAZIE AL CONCORSO 1,2,3 GO. OGGI VIVE GRAZIE AL SUO SITO
«La mia linea editoriale - continua la professionista - è quella di conoscere direttamente chi fa il prodotto. Conoscendo l’artista o il creativo si stabilisce un rapporto basato sulla fiducia. Da qui si parte per lanciare il prodotto e creare nuove tendenze e nuovi stili. L’essere italiana, all’inizio - prosegue - mi ha permesso di guadagnare credibilità nei confronti dei nuovi clienti. Moda e stile della Penisola attirano l’attenzione sempre ed ovunque». Lucia lavora affiancata da un webmaster. Il suo ruolo principale, in questa fase del progetto, è quello di online community manager, ovvero gestire il potenziamento di
un prodotto (in questo caso il suo sito) per posizionarlo nel grande magma della rete e dei social network. «Nell’ultimo anno il nostro sito ha contato 12000 utenti specifici mensili. E la nostra pagina facebook ha più di 3000 amici. Ci muoviamo nel web 2.0 (quella fase di internet dove i fruitori possono aggirarsi nella rete, consigliati dallo stesso web che conosce i tuoi interessi o gusti, ndr) ed è molto importante crescere in maniera esponenziale per poter non solo essere conosciuti e contattati dai clienti, ma anche fare opinione». Per quanto riguarda le tendenze future ci dice che sono sempre più richiesti i prodotti eco-friendly, che uniscono l’attenzione per l’ambiente alla funzionalità e che anche i designer e gli architetti hanno messo la natura e la persona al centro del proprio lavoro. Di successo anche gli oggetti della tradizione rivisitati in chiave moderna, come quelli del designer macedone Apostol Tnokovsky. Questa tenace padovana ha le idee chiare anche per quanto riguarda il suo futuro e dice che resterà nel Granducato. «In Italia se non hai un padrino non vai avanti. Questo Paese, invece, grazie alla semplificazione amministrativa e alla volontà di investire nell’innovazione, permette di sfidare il sogno e realizzare le proPP prie idee».
/ ambiente /
In auto a pieno carico ling.it
www.autostradecarpoo
Testo / Maria Grazia Peresi
CONTRO IL TRAFFICO ESAGERATO E IL CAROBENZINA. PER UN AMBIENTE SANO E PULITO. CONDIVIDERE L’AUTO PER I TRAGITTI COMUNI
NEL QUOTIDIANO È SINONIMO DI CIVILTÀ ED INTELLIGENZA. MA IL CAR POOLING STENTA A DECOLLARE PER PIGRIZIA E SCARSA INFORMAZIONE. ANCHE SE LA CRISI ECONOMICA E IL PIANETA SEMPRE PIÙ INQUINATO DEVONO CONVINCERCI A CAMBIARE OPINIONE
T
radotto letteralmente dall’inglese significa “auto in fondo comune”. Il car pooling consiste nel condividere la propria automobile con altre persone. I vantaggi sono almeno due: meno traffico e meno inquinamento. Senza aggiungere il notevole risparmio dei costi del carburante. È una pratica nata a metà degli Anni ’70 in America con l’intento di agevolare i lavoratori pendolari ed avere un’alternativa al trasporto pubblico. Se inizialmente questa soluzione intelligente era basata solo sull’accordo privato tra persone, col passare del tempo molte associazioni hanno incentivato il fenomeno. Alcuni paesi hanno previsto persino delle riduzioni sui pedaggi autostradali, delle corsie preferenziali e parcheggi specifici per automobili che viaggiano in modalità car pooling. Ecco qui di seguito tutte le in-
formazioni utili per aderire a questa iniziativa. www.karzoo.lu Iscrizione gratis. Sito di facile comprensione con dettagli sui tragitti di partenza e di arrivo. Karzoo è sulla piattaforma Facebook e sull’applicazione Iphone. www.lesfrontaliers.lu Mette in relazione le persone che vogliono effettuare un viaggio in comune. Fornisce, inoltre, informazioni sul traffico stradale: cantieri, prezzi del carburante, controlli radar. Ha un contatore con aggiornamento costante sui seguenti parcheggi sotteranei disponibili: Gare, Kirchberg, Park and Ride. www.covoiturage-luxembourg.com È un sito gratuito e sicuro sia per il
E IN ITALIA CHE SI FA?
Pedaggio scontato e informazioni sul cellulare Dal 2009 la società “Autostrade per l’Italia” sconta i pedaggi dell’A8 e A9, le autostrade dei Laghi (Lombardia), alle autovetture con almeno 4 passeggeri. Il servizio è valido da lunedì a venerdì, dalle 6.30 alle 9.30 e dalle 17.30 alle 20. Alcune città come Avigliana, Firenze e Asti sono diventate eco-partner di alcune piattaforme online di car pooling, con link dedicati alle iniziative di mobilità sostenibile. Il servizio è gratuito; per utilizzarlo basta entrare nella home page della provincia o del comune interessato e trovare o inserire annunci di car pooling su percorsi nazionali e internazionali. Molte piattaforme hanno studiato versioni per i cellulari di ultima generazione: www.roadsharing.com www.passaggio.it www.viaggiainsieme.it www.postoinauto.it www.tandemobility.com
conduttore che per il passeggero. Basta compilare il formulario, leggere le condizioni proposte e aspettare tramite mail l’offerta di viaggio PP per il tragitto prescelto.
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PassaParola / 11
/ italia /
A TAVOLA UOVA PROVERBIALI Dal palato alla lingua (in tutti i sensi!), l’uovo in Italia è protagonista non solo di tante gustose pietanze, ma anche di celebri frasi idiomatiche.
Non è Pasqua
senza uova
Trovare la gallina dalle uova d’oro: avere l’occasione di ricavare, legalmente, facili guadagni. Rompere le uova nel paniere: far saltare progetti altrui. Testa d’uovo: stupido Mangiare l’uovo in corpo alla gallina: far conto su un guadagno prima ancora di averne la certezza. Camminare sulle uova: agire con prudenza.
Testo / Maria Grazia Peresi
IN QUESTO PERIODO CI VENGONO IN MENTE
SUBITO QUELLE DI CIOCCOLATO, MA LA CLASSICA FESTA DI PRIMAVERA È ANCHE LA BUONA OCCASIONE PER GUSTARE LE UOVA “VERE”. SANE, NUTRIENTI, A BUON MERCATO. E CHE SI PRESTANO ALLA PREPARAZIONE DI TANTE PIETANZE. A VOI IL PIACERE DI SCOPRIRNE STORIA, TIPOLOGIE E CURIOSITÀ: DAI MUSEI ALLA LINGUA ITALIANA
È
nato prima l’uovo o la gallina? È nato prima l’uovo. Prima che l’uomo adattasse le galline ai propri gallinai queste erano degli uccelli normali e se risaliamo ancor prima nel tempo, erano dinosauri che facevano le uova. L’uovo è un cibo che ci piace, riconoscibile, familiare, che spesso ci rimanda a piacevoli ricordi infantili. Tanto bistrattato in passato, oggi l’uovo è tornato alla ribalta quale alimento prezioso per il suo valore nutritivo. Ideale per ogni tipo di pasto e ancora a buon mercato. Di uova, oltre alla classica di gallina, ce ne sono davvero tante specie. Scopriamole insieme. DI TACCHINA Ha il guscio di colore rosso-giallastro, con macchioline marroni. DI OCA Guscio opaco e molto proteico. Ecco perché nell’antica Roma era considerato il cibo dei più forti. DI STRUZZO Guscio lucido e a scarso tasso di colesterolo. DI QUAGLIA Piccola taglia, guscio maculato scuro. Si prepara generalmente sodo. DI FAGIANA Più piccolo di quello di gallina, tendente al colore rosato. Ottimo nelle preparazioni rustiche. >>
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PassaParola / 13
/ italia /
A TAVOLA
LA RICETTA PASQUALE
DI FARAONA Guscio granuloso. Si prepara sodo o barzotto (come sodo, ma col tuorlo morbido, “a goccia”).
Pupo con l’uovo, che nel dialetto siciliano è “U pupu cu l’uovu”, significa pupazzo con l’uovo. È un tradizionale dolce di Pasqua siciliano.
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DI GALLINA OVAIOLA Proviene da filiere ad impatto zero, allevate con mangimi naturali e persino gli imballaggi destinati alla vendita sono eco-compatibili.
U PUPU CU L’UOVU Ingredienti per l’impasto di 6 pupi: 500 gr di farina 00, 150 gr di zucchero semolato, 125 gr di strutto, 2 uova intere, 5 gr di ammoniaca per dolci, 1 bustina di lievito per dolci, 1 bustina di vanillina (o una bacca), 2 cucchiai di latte freddo. Ingredienti per decorare: “codette” colorate, 1 albume d’uovo sbattuto per spennellare, 6 uova sode da inserire nel ventre del pupo.
DI ANATRA MUTA È una specie proveniente dall’America del sud. L’uovo di questo volatile ha il tuorlo di colore arancione intenso. Viene usato nei pastifici e nelle pasticcerie.
Il passato è un uovo rotto, il futuro è un uovo da covare (Paul Elvard –poeta francese)
PREPARAZIONE Fate rassodare le uova. Una volta pronte, mettetele in acqua fredda per circa dieci minuti, quindi sgusciatele e fatele sgocciolare. Quando sono asciutte, mettetele da parte. Amalgamate bene tutti gli ingredienti per la pasta, formando un impasto omogeneo e morbido. Da quest’impasto ricavate sei palline di peso uguale e con queste confezionate i “pupi”: spianate ogni pallina riducendola ad uno spessore di circa ½ centimetro, inglobate l’uovo sodo (ben asciutto) e componete la figura che più vi piace: cestino, pupazzo, colomba, ecc. Quando avrete creato i “pupi”, spennellateli con l’albume sbattuto e decorateli con le “codette”. Aiutandovi con una paletta, adagiateli su una placca foderata con carta da forno e metteteli in forno preriscaldato a 180° per circa 35 minuti. Sfornate e fate raffreddare.
QUANDO L’UOVO È UN FUORISERIE! Il fotografo dei divi ed una degustazione “gourmand” per uova fuori dal comune. Potreste incontrare Paolo Parisi al Salone del Gusto di Torino, a Milano al congresso di Identità Golose o ad altri innumerevoli incontri gastronomici. Oppure potrete ammirarlo in foto, sulle confezioni delle uova ideate dal fotografo Oliviero Toscani. Sì, perché le uova di Parisi sono rinomatissime in quanto provengono da galline di razza livornese, allevate all’aperto e con latte di capra, nella fattoria di Usigliano di Lari (Pisa). Parisi presenta le sue uova proponendone la degustazione con un pizzico di sale e pepe, una manciatina di capperi di Pantelleria e gocce di colatura di alici di Cetara; tel +39 0587685327. www.paoloparisi.it
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14 / PassaParola
/ italia /
A TAVOLA La Giornata Mondiale dell’uovo è il 14 ottobre e si celebra dal 1996, indetta dall’International Egg Commission
L’UOVO D’ITALIA Come si gusta per tradizione da Nord a Sud. È nata a Roma la Stracciatella: al brodo di carne si aggiunge un composto di uova battute con Parmigiano grattugiato, sale e noce moscata, cuocendo per pochi minuti. In Toscana uno dei più noti primi piatti a base anche di uova è l’acquacotta. Nata in Maremma come minestra contadina preparata con ortaggi ed erbe aromatiche, è stata in seguito arricchita con uova sbattute. In Abruzzo e più precisamente nella zona di Guardiagrele (CH) sono famose le Pallotte cac’e ova, polpettine semplici ma gustosissime a base di pecorino grattugiato, pane, uova, aromi e fritte nell’olio. Mentre alcuni dei piatti più classici della tradizione piemontese sono le uova al tegamino con tartufo bianco o le uova affogate in salsa di pomodoro, che si accompagnano con PP i cardi autunnali.
LO SAPEVATE CHE?... La tempera all’uovo, composta da tuorlo, acqua distillata, aceto e polveri colorate, era già in voga nel periodo bizantino, in prevalenza nella pittura delle icone. Il trentatreenne giapponese Takeru Kobayashi ha stabilito il record mondiale 2011 mangiando ben 32 uova sode in un minuto. A Civitella del Lago Baschi (TR) sorge il Museo delle uova dipinte, cosiddetto “Ovo Pinto”, che raccoglie migliaia di uova di ogni specie animale, dipinte o scolpite da artisti professionisti. Fra le tante, quelle realizzate in omaggio ad Alberto Sordi e a Dante Alighieri. www.insolitimusei.com
/ arte /
Testo / Redazione
DA UN GRAVE
«Q
uesta esposizione è dedicata alla memoria di mio marito e a tutti coloro che, come lui, sono stati colpiti da questo male e hanno lottato e a coloro che continuano a lottare per la vita. La ricerca - spiega Boscherini - va avanti lentamente; per trovare rimedi meno invasivi e che diano risultati più positivi occorrono molti soldi. Come pittrice ho pensato di organizzare un’esposizione insieme ad altri artisti di nazionalità italiana e inglese. Al mio appello hanno generosamente aderito diciassette artisti, che hanno donato una loro preziosa opera a favore della ricerca». La mostra, organizzata dall’Istituto italiano di Cultura, in collaborazione con l’Ambasciata del Regno Unito ed il Centre Culturel de Rencontre Abbaye de Neumünster (CCRN), verrà inaugurata il 18 aprile 2012, alle ore 18.30, nel chiostro dell’Abbazia. Rimarrà aperta tutti i giorni (dalle 10 alle 18) fino al 28 aprile. Entrata libera.
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16 / PassaParola
Insieme-together:
17 artisti
contro il cancro www.ccrn.lu
artisti e opere
LUTTO PERSONALE Vincenza Boscherini, CHE HA PERSO IL MARITO Loriano NEL 2010, HA VOLUTO ORGANIZZARE UNA MOSTRA-ASTA PER RACCOGLIERE FONDI, IL CUI INTERO RICAVATO ANDRÀ A FAVORE DELLA FONDATION CANCER LUSSEMBURGO (www.cancer.lu)
Irina Gabiani - “ Within the water drop” Vincenza Boscherini - “Insieme” Vincenza Boscherini - “L’Ira” David Djindjikhachvili (Gabriel) - “Hotel Iveria” Sonia Sion - “Reticolo/dall’invisibile” Caterina Ignoto Manzella - “Dopo la pioggia” Dominique Rose - “Monkey Mia” Myriam Ziade - ”L’envol” Matteo Balistreri - “Maestrale, tende rosa e tappeto“ Hans J. Frydendal - ”The bridge to Argelès-sur-Mer in France” Hans J. Frydendal - ”Pine trees in Argelès-sur-Mer in France” Jane Richards - ”Castle” Ben Carter - ”Grund” Sally Forwood - ”Basse Mer Maryport, Cumbria” Sally Forwood - ”Basse Mer Bretagne” Sonia Olsen - ”Trio” Sally Cardew - ”Autumn Meadow” Fiona Hampton - “Footbridge in the Grund” Manohar Cheviveru - “Untitled” Marilena Romano - “I guardiani dell’anima”
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ITALIANI FA
25 aprile: Resistenze, diritti dell’Uomo, educazione civica Testo / Remo Ceccarelli
IN OMAGGIO ALLE CELEBRAZIONI ITALIANE
DEL 25 APRILE VI PRESENTIAMO IL MUSÉE NATIONAL DE LA RÉSISTANCE DI ESCH/ALZETTE. LUOGO DI MEMORIA COLLETTIVA ED EDUCAZIONE AI DIRITTI
L
o volle nel 1956 la Ligue des prisonniers politiques déportés lussemburghese, associazione di ex detenuti politici, che desiderava creare uno spazio per onorare la Resistenza al nazismo nel Granducato e la memoria dei caduti. Grazie all’esposizione di numerosi effetti personali lo scopo era di “fissare” l’atmosfera quotidiana dell’antinazismo in Lussemburgo, dalla resistenza passiva (come le spille con l’effigie della Granduchesse Charlotte) alla lotta armata (documenti falsificati, pugnali), fino alla deportazione (uniforme a righe verticali). La città di Esch/Alzette decise di erigere uno scrigno su misura per questo Museo. Nacquero tre palazzine formalmente separate, ma unite dall’unico cortile d’onore colonnato. La palazzina centrale accolse il Museo, mentre le due laterali furono occupate rispettivamente dall’Agenzia per il lavoro e dal Tribunale di pace. Giustizia-Resistenza-Lavoro: il messaggio simbolico era forte. Dal 1987 una serie di documenti e pannelli hanno affiancato gli oggetti personali sparsi ed è stata creata la mostra permanente cronologica ancora oggi esposta. Alcuni di questi documenti rendono omaggio anche agli immigrati italiani coinvolti nell’attivismo antinazista. Nel 2008 è stato nominato il nuovo curatore Fränk Schroeder. Due eventi chiave hanno contribuito a “preparare” questo professore di disegno al suo nuovo impegno: una visita ad Auschwitz (2001) ed il progetto di gruppo Mémoires, realizzato successivamente con 150 liceali. Parallelamente alla riorganizzazione amministrativa Schroeder si è attivato per creare delle mostre temporanee attorno a quella permanente. Oggi organizza incontri con testimoni, conferenze, letture, concerti ed altri eventi alla ricerca di indispensabili sinergie, soprattutto nella comunicazione. Conscio del ruolo pedagogico e civico del suo Museo, Schroeder sa di dover contestualizzare il concetto di resistenza all’interno dei Diritti dell’Uomo per estenderne la portata oltre il funesto periodo 1939-1945, soprattutto agli >>
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ITALIANI FA
MUSÉE NATIONAL DE LA RÉSISTANCE Place de la Résistance (comunemente detta place du Brill) Esch/Alzette. Aperto dal mercoledì alla domenica, dalle 14 alle 18. .lu www.musee-resistance <<
occhi di un pubblico giovane. Attraverso mostre temporanee legate all’attualità si tenta, dunque, di illustrare la valenza universale della parola resistenza al pubblico odierno, anche al fine di smentire l’uso distorto che a volte ne viene fatto. Si segnala la mostra di fotografie di Patrick Galbats (fino al 3 giugno) dal titolo evocatore: ”Peuple européen, peuple étranger - Le LuxemPP bourg et les Roms”.
Michel Sabbadini pour Objectif Plein Emploi asbl
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FESTIVAL des MIGRATIONS
LA GRANDE FESTA
Anche questâ&#x20AC;&#x2122;anno lo stand di PassaParola è stato fra
i protagonisti del Festival des Migrations. Ospiti, animazione, buona cucina ed allegria. Grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato, che sono venuti a trovarci, che si sono abbonati e riabbonati. Grazie a coloro che ci hanno ritrovato o scoperto per caso. Continuate a seguirci!
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POUR TOUS
MILAN ET LE SALON DU MEUBLE Le printemps est la saison idéale pour visiter Milan et le SALON DU MEUBLE. Il suffit d’un long weekend. Partez, par exemple, de Via Paolo Sarpi (au cœur de qu’on appelle Chinatown), en longeant l’Arène et son parc, pour arriver au Château des Sforza et de là, le long de la très élégante Via Dante, le Dôme, la Galleria, la Scala et le dédale chic de ruelles qui les enveloppe tout autour. Le shopping ? Véritable, alternatif, de qualité et low cost, il se fait au marché. Choisissez entre celui du Piazzale Lagosta et celui de Via Fauché (Chinatown). Ils ont lieu tous les deux le mardi matin et le samedi toute la journée. Si vous choisissez le premier, allez y le samedi après-midi, parce qu’il se fait dans le quartier Isola, rénové depuis env. 10 ans et transformé en une zone riche de petits endroits trendy où passer la soirée. Comme, par exemple, le restaurant Berti (tél. 026694627). Vous avez le temps pour une excursion en dehors de la ville ? Il y a vraiment de tout à env. une heure en train ou en voiture. Des endroits pittoresques du Lac Majeur à Franciacorta avec ses célèbres caves. Le Salon du Meuble a lieu du 17 au 22 avril (www.cosmit.it). Pour dormir : Château Monfort, flambant neuf, élégant et ultra-design (www.planetariahotels.com) ou Hôtel Losanna (0039-02-3315146), un hôtel trois étoiles offrant un excellent rapport qualité-prix, un personnel fort aimable et un riche buffet pour le petit déjeuner. Les deux hôtels sont accesPP sibles avec les transports en commun et ont un emplacement central.
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PÂQUES - UNE RECETTE TYPIQUE ITALIENNE Ingrédients pour 6 “pupi” : 500 g de farine type 00, 150 g de sucre granulé, 125 g de saindoux (lard), 2 œufs entiers, 5 g d’ammoniaque pour pâtisserie, 1 sachet de levure chimique pour pâtisserie, 1 sachet de vanilline (ou une gousse de vanille), 2 cuillères à soupe de lait froid. Ingrédients pour la décoration : Petites décorations colorées de sucre, 1 blanc d’œuf battu pour badigeonner, 6 œufs durs à insérer dans le ventre des “pupi“. PREPARATION Laisser durcir les œufs. Une fois prêts, placez-les dans l’eau froide pendant une dizaine de minutes, puis pelez-les et égouttez-les. Une fois les œufs essorés, mettezles de côté. Mélangez tous les ingrédients pour la pâte ; formez un mélange homogène et moelleux. A partir de ce mélange obtenez six petites boules du même poids et à partir de celles-ci réalisez les “pupi”: aplatissez chaque boule, en la réduisant à une épaisseur d’environ ½ centimètre, intégrez y l’œuf dur (bien essuyé) et réalisez la forme qui vous plaît le plus: corbeille, poupée, colombe, etc. Lorsque vous aurez créé les “pupi”, badigeonnez-les avec du blanc d’œuf battu et décorezles avec les petites décorations colorées de sucre. À l’aide d’une spatule, placez-les sur une plaque recouverte de papier sulfurisé et mettez-les au four préchauffé à 180 degrés pendant environ 35 minutes. Retirer du four et laisser PP refroidir.
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POUR TOUS LAURA PAUSINI
Laura en bref Elle nait à Faenza le 16 mai 1974. Elle grandit à Solarolo, dans la région de Romagne. Son premier LP date de 1987 : Pausini n’a que 13 ans. Elle gagne la catégorie “Nuove Proposte” (nouveaux talents) au Festival de Sanremo en 1993. Elle se place en troisième position parmi les “big” au Festival de Sanremo de 1994. Son premier album en langue espagnole sort la même année. En 1995 reçoit une victoire de la musique (World Music Award). A ce jour elle compte plus de 27.000.000 d’album vendus dans le monde et plus de 160 disques de platine. (MGG)
ERT 2 LE CONC
1 29 avril 20 Dimanche h00 19 nce) néville (Fra m A , IE X A GAL .fr -galaxie e .l w w w
Laura Pausini est encore bouleversée par le tragique accident qui a eu lieu dans la région de Reggio Calabria, ayant causé la mort de Matteo Armellini, le technicien de 31 ans qui travaillait depuis des années aux côtés de la chanteuse romagnole. Le tournée est maintenant repartie, mais il ne sera pas simple d’oublier un tel deuil. On apprécie le comportement de Pausini, qui a décidé d’ouvrir ses concerts en silence, dans le noir, sans beaucoup de paroles. Laura Pausini est depuis plusieurs années une chanteuse “américaine”, grâce à ses longs séjours aux Etats Unis. En effet, si au cours de toutes ces années son style de chant n’a pas beaucoup changé, son live show a été fortement muté, sa façon d’occuper la scène est aujourd’hui de plus en plus proche de celle des grandes stars internationales. Pausini est peut-être la seule “performer” à bien s’exporter, un juste équilibre entre la mélodie italienne (qu’elle n’a heureusement jamais perdue) et la frénésie rythmique latine, non sans une certaine énergie rock. Un authentique prototype italien. Elle sera en concert au Galaxie d’Amnéville dimanche 29 avril 2012. Le spectacle débutera à PP 19h.
L’auteur de cet article est Dario Salvatori - Journaliste, écrivain, présentateur-télé. Grand expert de musique italienne et internationale.
ESCH – MUSÉE DE LA RÉSISTENCE Il a été fortement voulu en 1956 par la “Ligue des prisonniers politiques déportés”, association luxembourgeoise des anciens prisonniers politiques, qui voulait créer un espace pour honorer la Résistance au nazisme dans le Grand-Duché et la mémoire des disparus. En 2008, le nouveau directeur Fränk Schroeder, conscient du rôle pédagogique et civique de son Musée, comprend l’importance de contextualiser le concept de résistance au sein des Droits de l’Homme, pour en étendre son champ au-delà de la période funeste de 1939-1945, surtout aux yeux du jeune public. Pour cette raison, à travers des expositions temporaires liées à des événements actuels, on essaie d’illustrer le caractère universel du mot “résistance” au public d’aujourd’hui. On recommande l’exposition de photographies de Patrick Galbats (jusqu’au 3 Juin): “Peuple européen, peuple étranger - Le Luxembourg et les Roms”. Place de la Résistance (communément appelée la place du Brill), Esch/Alzette. Ouvert du mercredi au dimanPP che inclus, de 14h à 18h. www.musee-resistance.lu
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La vita dei Testo / Paola Cairo
IMMIGRATI, SENZA
«clandestini» in
Lussemburgo
DOCUMENTI E IN ATTESA DELL’ESPULSIONE, VENGONO “TRATTENUTI” IN DETENZIONE AMMINISTRATIVA NEL CENTRE DE RÉTENTION A FINDEL
P
rendete un uomo (o una donna), mettetelo in un centro, con muri alti e celle chiuse la notte. Sorvegliato e nutrito. In attesa del rimpatrio. Non ha commesso nessun reato, ma non ha il passaporto, né il visto né il permesso di soggiorno. Dunque, è un clandestino! In Europa esiste una Direttiva (approvata il 18 giugno 2008 dal Parlamento e dal Consiglio) che consente l’espulsione di cittadini di paesi terzi che non soddisfano le condizioni di ingresso e soggiorno o residenza in uno Stato membro. Anche in Lussemburgo è stata recepita e così il Centre de rétention si riempie di persone. Appartengono a varie categorie: ci sono i richiedenti asilo, la cui procedura è appena cominciata, i richiedenti asilo che hanno inoltrato la domanda in un’altro Paese firmatario degli accordi di Dublino (i “casi Dublino”), le persone che non possiedono l’autorizzazione di soggiorno o un visto valido, le persone detenute che non hanno l’autorizzazione di soggiornare legalmente sul territorio nazionale e casi di richiedenti asilo con procedura in corso. Aperto nel 2010, il Centre de rétention dipende dal Ministero dell’Immigrazione ed è diretto dallo
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psicologo Fari Khabirpour. Lo Stato lussemburghese ha speso per la costruzione di questo edificio 11,2 milioni di euro ed è stato calcolato che le spese di gestione, compresi i costi del personale, ogni anno si attestano sui cinque milioni di euro. Ci sono 87 posti-letto divisi in tre sezioni: uomini, donne, famiglie. Istituito con la legge del 28 maggio 2009, ha lo scopo di accogliere ed ospitare le persone in attesa di allontanamento, alle quali viene assicurato un inquadramento psicologico individuale. «L’interno della struttura non assomiglia ad una prigione - dice Khabirpour in un’intervista rilasciata a l’Essentiel online nel luglio 2011-. Non consideriamo queste persone come dei criminali, ma come normali cittadini che sul piano amministrativo hanno un conflitto con la legge». I cittadini autorizzati ad effettuare
le visite all’interno sono quasi esclusivamente gli appartenenti al Lëtzebuerger Flüchtlingsrot - Collectif Réfugiés Luxembourg, un collettivo di associazioni (tra le quali Acatt, Caritas, Amnesty, Clae, Asti) che vigila, assicurando una mediazione tra le autorità amministrative e gli “ospiti”, garantisce sostegno morale e umanitario e organizza, quando può, attività ricreative. Partecipo anche io come membro del Comitato esecutivo del Clae, in maniera del tutto volontaria. Dopo le formalità amministrative entro in un mondo sospeso. La detenzione amministrativa dovrebbe durare massimo 40 giorni, ma in certi casi arriva fino a 6 mesi. Comunque, meno di chi viene “trattenuto” in Italia dalla nuova legge del 3 agosto 2011, la quale stabilisce che persone che non hanno commesso nessun reato debbano rimanere dietro le sbarre fino a 18 mesi. Tra Italia e Lussemburgo nessun paragone è possibile. Non stiamo certamente parlando dei CIE (centri di identificazione ed espulsione) o dei CARA (centri di accoglienza per richiedenti asilo) che troppo spesso hanno suscitato l’indignazione dell’opinione pubblica. Qui ci sono due psicologi a disposizione
In Italia grazie alla campagna LasciateCIEntrare in collaborazione con la Federazione nazionale della stampa italiana e l’Ordine nazionale dei Giornalisti è stato rimosso il divieto di accesso alla stampa a tutti i centri per migranti e, dal dicembre 2011, i giornalisti possono di nuovo chiedere l’autorizzazione ai prefetti per visitare i centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) e i centri di identificazione e di espulsione (Cie), che sono invece dei luoghi di detenzione amministrativa. In Europa i giornalisti di Reporters sans frontières nel mese di febbraio hanno lanciato appelli in vari Paesi europei - tra i quali Francia, Belgio, Bulgaria, Croazia, Italia, ma anche Spagna, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Regno Unito e anche in Libano, Tunisia e Serbia - la campagna “Open Access: Ouvrez les portes! On a le droit de savoir!” per reclamare il rispetto del diritto all’informazione nei luoghi in cui risiedono le persone trattenute temporaneamente.
Mobilitazione generale su facebook per la campagna: “Campagne contre le centre fermé au Findel”. ll primo centro per rinchiudere gli stranieri a Lussemburgo ha aperto a metà agosto 2011. Possiamo restare indifferenti?
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e un medico che visita una volta a settimana. Oltre a un direttore che vigila da vicino. Non ci sono carenze igieniche o problemi sanitari e il Centre organizza una serie di attività ricreative per intrattenere gli ospiti. Parliamo di un centro strutturato in ogni minima parte, ma pur sempre un luogo dove si limita la libertà dell’individuo. Inimmaginabile per un cittadino che vive e risiede nella cosiddetta Fortresse Europe ritrovarsi in una situazione del genere! Probabile per chi, in quella stessa Europa ci è arrivato attraversando il Mediterraneo o il deserto. Essere senza documenti non ti dà il diritto di esistere; dunque, anche se «il trattenimento» secondo la Direttiva europea «è giustificato soltanto per preparare il rimpatrio o effettuare l’allontanamento» ci sono uomini e donne che vengono rinchiusi e che sono sbalorditi, arrabbiati, stupiti, rassegnati. Che si ribellano e protestano a questo metodo coercitivo. Quanto tempo un uomo (o una donna) è disposto a sopportare di essere trattenuto forzatamente per attendere di essere rimpatriato con la forza? Può accadere che, per accertare la richiesta di asilo in uno Stato estero, il Ministero si metta in contatto con l’Ambasciata di riferimento e che questa impieghi più giorni rispetto a quelli ordinari. Può accadere che la persona non voglia farsi riconoscere e rimanga solo una X su una lista di nomi. Può accadere di incontrare X di origine forse cinese o forse mongola, che non parla nessuna lingua, mangia, sorride e non comunica. Di scoprire dai giornali che un montenegrino è in sciopero della fame. Può accadere di incontrare un bielorusso, il quale per ragioni di sicurezza personale non vuole rientrare forzatamente nel suo Paese, che non considera più tale. O può accadere di scambiare due chiacchiere con K, arrestato in Lus-
semburgo mentre da Bruxelles andava in Francia a trovare un amico. Avrà poco meno di 25 anni. Non svela la sua vera nazionalità, ma parla arabo, inglese e francese molto bene. Ha gli occhi neri e la barba scura. Racconta che da molto tempo vive a Bruxelles e aiuta il padre nel negozio di frutta. Tanti anni fa si è innamorato di una ragazza d’origine italiana e quando lei gli ha chiesto di ufficializzare la loro unione lui non se l’è sentita. Mi dice che se avesse accettato quel legame, forse, la sua vita sarebbe andata diversamente. Se avesse avuto un passaporto in regola non avrebbe passato 6 mesi della sua vita rinchiuso in una “prigione” senza aver fatto del male a nessuno. Lo rivedo più volte, con il suo sorriso triste che diventa misto a rabbia quando un giorno mi racconta di un episodio di violenza all’interno del Centre. Per un diverbio o un’incomprensione con una guardia di sicurezza è stato malmenato e messo in isolamento per quattro giorni. Non se lo aspettava e mi racconta l’episodio con la pacatezza di chi sa di essere nel giusto. Un senso c’è, mi chiedo, a questo perverso meccanismo legale che permette a degli uomini di trattenere in detenzione altri uomini, nutrirli e vestirli, ma pur sempre “incarcerarli”? Eppure in Belgio, Germania e Regno Unito esistono delle alternative. La signora Kocaert (HCR Belgio), in una delle riunioni bimensili del Collectif Réfugiés, ci illustra l’esperienza belga delle “maisons de retour”, case di accoglienza “aperte”, rivolte soprattutto alle famiglie con minori, che Amnesty International Belgio considera come un progetto pilota valido, a patto che venga integrato pienamente in una politica globale d’accompagnamento al soggiorno e al ritorno. Un punto da cui partire per progettare una società più giusta. PP
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Assemblea Plenaria del CGIE:
il resoconto del Consigliere per il Lussemburgo Testo / Mario Tommasi (*)
L’
atmosfera che si respira dopo il passaggio al Governo tecnico è molto cambiata: c’è un senso di urgenza per la situazione economica. Noi italiani all’estero siamo diventati - finalmente oserei dire - parte integrante di quanto succede in Italia e in Europa, come confermato anche da Monti in un suo recente viaggio negli USA. I lavori si sono aperti nel segno e nel ricordo di Mirko Tremaglia, scomparso il 30 dicembre 2011, primo e unico Ministro per gli Italiani nel Mondo e uno dei maggiori fautori della riforma costituzionale che ha ampliato il diritto di voto anche ai nostri connazionali emigrati. La lingua e cultura italiana: si è insistito sulla necessità del reperimento di risorse straordinarie per evitare la chiusura dei corsi esistenti e la necessità di una riforma delle politiche d’intervento in materia. La rete consolare: è stato particolarmente apprezzato dall’Assemblea l’apertura al confronto del nuovo Governo, con la sospensione delle chiusure. Politiche sociali: il CGIE ha chiesto il ripristino delle risorse per gli italiani che vivono all’estero in condizioni d’indigenza. Trattati anche i problemi degli indebiti INPS, della certificazione dell’esistenza in vita, dell’IMU, la tassa che ha sostituito l’ICI, delle Convenzioni internazionali di previdenza sociale.
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L’ASSEMBLEA PLENARIA DEL CGIE (CONSIGLIO GENERALE DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO), PRECEDUTA DALLE RIUNIONI DELLE COMMISSIONI CONTINENTALI E TEMATICHE, SI È RIUNITA A ROMA DAL 28 FEBBRAIO AL 1° MARZO 2012 PRESSO IL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Giovani italiani all’estero e nuove emigrazioni: il dibattito si è sviluppato sul seguito da dare alla prima Conferenza mondiale tenutasi a Roma nel 2008. RAI International e stampa italiana all’estero: il CGIE ha chiesto un intervento straordinario del Governo per la loro tutela. COMITES e CGIE: l’Assemblea ha deliberato all’unanimità un ordine del giorno nel quale si chiede al Ministro degli Esteri di avviare subito la macchina ministeriale per l’elezione dei Comites con la legge attuale, così che il rinnovato CGIE possa riunirsi nella sua prima Assemblea plenaria entro il 30 novembre 2012. Sono sotto gli occhi di tutti gli addetti ai lavori le difficoltà che vivono i COMITES oggi nel mondo, dovute alla riduzione dei finanziamenti e al mancato rinnovo dei suoi membri. Le conseguenze: uno sfiancamento generale e la riduzione delle attività svolte. La crisi del COMITES del Lussemburgo potrebbe essere citato come esempio, pur non essendo l’unico. Forse qui la differenza sta nel fatto che addirittura sono stati capovolti i risultati delle elezioni del 2004, poiché la lista di minoranza, causa di dimissioni successive nell’altra lista, è diventata, di fatto, la nuova lista di maggioranza e il PP numero dei consiglieri si è ridotto dai dodici iniziali a sette. (*) Consigliere CGIE per il Lussemburgo
Foto: uschi dreiucker /pixelio.de
Ma davvero è cominciata la ripresa? Stiamo uscendo dal tunnel della prima grande crisi del terzo millennio? Testo / Clemente Condello
G
li analisti dicono di sì. Le buone notizie arrivano dagli Stati Uniti, dove la disoccupazione sta diminuendo e i consumatori stanno spendendo di più. L’Europa, da parte sua, è sopravvissuta malgrado i profeti di sventura, che solo tre mesi fa ne davano per scontata la disgregazione finanziaria, economica e politica. Il prezzo pagato dall’Europa è stato ed è tuttavia molto caro. Siamo arrivati a un’economia di pura sussistenza, nella quale tutti hanno paura di spendere e si compra solo il minimo indispensabile. Non stiamo parlando dei consumatori privati, ma delle aziende. Le quali producono a ritmi rallentati, vendono a ritmi rallentati e sono pagate a ritmi (molto) rallentati. Solo per l’Italia, in due anni le aziende hanno perso in media almeno il 40% delle loro entrate e hanno di-
minuito di almeno altrettanto le loro spese. Le linee di bilancio più colpite, senza contare ovviamente le spese salariali, riguardano i rifornimenti di materie prime e le spese di commercializzazione. ECONOMIA PER LA PANCIA Alcuni esempi. «Un piccolo ristorante stimato e ben frequentato due anni fa, resta stimato e ben frequentato anche oggi - mi spiega il titolare di un ottimo ristorante toscano di
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appena quaranta coperti - ma le sto parlando in termini relativi» aggiunge. Quando gli chiedo spiegazioni, mi dice che fino a due anni fa il ristorante era pieno a pranzo e a cena, la “chianina” (tipica bistecca di carne pregiata, ndr) era sempre in menù e c’erano cinquecento etichette nella lista dei vini. «In cucina lavoravamo in quattro, in sala ne avevo cinque. Oggi, invece, per la chianina mi regolo sulle domande dei clienti e - mi spiega - magari la compro una volta al mese; per i vini siamo scesi a una trentina di etichette». «Ma oggi quanti dipendenti avete?» gli chiedo. Il signore abbassa la testa e, parlando piano, dice: «Non è possibile tenere cinque persone in sala, oggi ne è rimasta una e nel fine settimana ogni tanto chiamiamo un aiuto, mentre in cucina siamo rimasti in due». L’AGRICOLTURA ASPETTA L’ESTATE Il titolare di un’azienda meccanica che si occupa di agricoltura mi spiega che oggi tutto procede al rallentatore: «Vendiamo solo pezzi di ricambio e facciamo soprattutto manutenzione; le vendite di prodotti nuovi sono calate del 60% in due anni». Secondo il titolare, la sua azienda sta vivendo al limite della sussistenza. Lancia un paragone sorprendente: «Ha sentito parlare di quel canadese sopravvissuto per due mesi nella sua macchina sommersa dalla neve? La temperatura corporea si era stabilizzata intorno ai 32 gradi e le funzioni vitali andavano al rallentatore, come una specie di letargo. Noi stiamo facendo uguale. Dopo due mesi quel canadese l’hanno trovato allo stremo delle forze, ma ancora vivo. Speriamo che anche noi fra qualche mese, quando cominceranno i raccolti nella campagna, ci trovino magari ridotti un po’ male, ma ancora vivi». PP
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Laura Pausini
SONORE
Testo / Dario Salvatori
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aura Pausini è ancora sconvolta per la tragedia di Reggio Calabria, che è costata la vita a Matteo Armellini, il tecnico trentunenne che da anni lavorava con la cantante romagnola. Quell’incidente del 5 marzo scorso ha prevedibilmente causato lo stop al grandioso tour europeo della cantante, ma di fatto ha posto l’attenzione sulla sicurezza dei palchi, dell’allestimento dei grandi concerti, facendo scaturire una severa riflessione su tutto il mondo del backstage. «Matteo era un tecnico esperto, un ragazzo giovane, forte, riservato e gentile - ha dichiarato la Pausini - sempre attento a far sì che il suo e il nostro lavoro fosse il migliore». Ora il tour è ripartito e, sia pure con il dolore nel cuore, tutto l’entourage della cantante è nuovamente all’opera. Certo, non sarà semplice dimenticare un lutto del genere, soprattutto in considerazione dell’orribile coincidenza con lo staff di Jovanotti, che qualche mese fa ha visto un altro giovane tecnico del palco perdere la vita in un incidente molto simile. Apprezzabile lo stile della Pausini, che ha deciso di aprire i suoi concerti in silenzio, al buio, senza tante parole, coinvolgendo il pubblico in un omaggio accorato, sentito, evitando lungaggini ufficiali sul palco, che a questo punto rischierebbero di apparire sterili. Ora per Laura Pausini si tratta di mantenere quelle posizioni di vertice che da anni ottiene in tutta Eu-
LA GRANDE CANTANTE ITALIANA
SARÀ PRESTO IN CONCERTO AD AMNÉVILLE (FRANCIA), A POCHI CHILOMETRI DA LUSSEMBURGO. PER L’OCCASIONE ABBIAMO CHIESTO AD UN ILLUSTRE COLLEGA E GRANDE CRITICO MUSICALE DI PARLARCI DI LEI
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SONORE
Laura “IN PILLOLE”
O T R E C N IL CO e 2012 29 april Domenica re 19.00
o ia) ville (Franc é n m A , IE GALAX www.le
.fr -galaxie
ropa e che una massacrante serie di concerti come quelli in corso certamente confermerà. Ma Laura Pausini è da anni una cantante “americana”, grazie ai suoi lunghi soggiorni negli Stati Uniti. Una cantante che negli States è considerata “latina”, una definizione stretta, artisticamente angusta, utile per la scalata nelle hit parade oltreoceano. Infatti, se in questi anni il suo stile canoro non è così cambiato, è fortemente mutato il suo live show, il suo modo di stare sul palco, oggi sempre più vicino a quello delle grandi star internazionali. Dal punto di vista canoro le sue origini e la sua impostazione sono fuori discussione, ma lo show rincorre i modelli americani, da Madonna a Beyoncé, dalla sfortunata Whitney Houston a Mariah Carey, tanto per citare i suoi principali modelli di riferimento di questi anni (alcuni lo sono dall’inizio della carriera). «I cantanti della mia generazione passano troppo tempo in sala di registrazione e sempre meno sul palco» ha dichiarato recentemente la cantante, riferendosi probabilmente a chi - e non sono in pochi - vede nell’artificio e nell’elaborazione tecnica il segreto di questo mestiere. Lei al contrario, pur sostenendo la tecnologia (che nei suoi spettacoli è molto presente), cerca di tenersi lontana da inutili sofisticherie. E non sbaglia, visto il suo prolungato successo. La Pausini è forse l’unica performer da esportazione, un giusto equilibrio fra la cantabilità melodica italiana (che fortunatamente non ha mai smarrito) e la frenesia ritmica latina, magari non disgiunta da un’energia rock. PP Un autentico prototipo italiano.
Nasce a Faenza il 16 maggio 1974. Cresce a Solarolo, in Romagna. Il suo primo LP è del 1987: la Pausini ha solo 13 anni. Vince la categoria “Nuove Proposte” al Festival di Sanremo nel 1993. Arriva terza fra i big a Sanremo ’94. Lo stesso anno esce il suo primo album in lingua spagnola. Nel 1995 riceve l’Oscar della musica (World Music Award). Ad oggi vanta oltre 27.000.000 di copie vendute nel mondo e oltre 160 dischi di platino. (MGG)
DARIO SALVATORI Giornalista, scrittore, conduttore radio-tv. Si occupa di musica dall’inizio degli anni Settanta, ha realizzato per la Rai numerose trasmissioni, partecipando a tutte quelle di Renzo Arbore, da “L’Altra domenica”(1976), “Quelli della notte”(1985) a “Meno siamo meglio stiamo”(2005). Ha pubblicato numerosi libri riguardanti la musica e la cultura giovanile. In uscita una sua opera in dodici volumi presso Arcana dal titolo “Pop Story”, l’analisi della musica pop dall’inizio del Novecento ai nostri giorni.
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...PAROLE
Stefano Benni al Printemps des Poètes Testo / Stefano Vaccaro, Gilda Luzzi, Elisa Cutullè
AUTORE DI TEATRO, SCRITTORE, POETA. DALLA SCRITTURA UNICA, ORIGINALE E INNOVATIVA. ACUTO NEL COLPIRE CON LA
SATIRA GLI ASPETTI PIÙ ABERRANTI DELLA SOCIETÀ MODERNA. USANDO LA SUA COMICITÀ STRALUNATA E LA SUA INESAURIBILE FANTASIA, Benni CREA MONDI IMMAGINARI L’UNO PIÙ STRAORDINARIO DELL’ALTRO. È OSPITE QUEST’ANNO DELLA RASSEGNA NAZIONALE DI POESIE DAL 22 AL 24 APRILE Dal tuo racconto “Bar Sport”, scritto nel 1976, è stata tratta la sceneggiatura dell’omonimo film uscito ben 35 anni dopo. Come interpretare questa attualità delle situazioni raccontate? La società è rimasta statica? Sono cambiate tante cose e le ho messe nei miei libri. Sei stato direttore editoriale della collana “Ossigeno”. Quali sono le qualità che un direttore cerca in uno scritto da pubblicare? Io cercherei qualcosa di nuovo, gli editori italiani cercano per lo più dei gialli, neanche tanto nuovi. C’è un modo per aiutare i giovani ad appassionarsi alla lettura e alla scrittura? La scuola, in Italia, intesa nella complessità di programmi didattici e docenti, non ti sembra un po’ carente sotto questo aspetto? La scuola italiana, più che carente è assente. Da molti anni sei amico e collaboratore di Beppe Grillo. Cosa ne pensi del suo ruolo e del suo movimento nella politica italiana del dopo Berlusconi? Sono amico, ma non scrivo testi per lui; e non ho mai partecipato alla sua attività politica. È un amico e una persona onesta, per il resto abbiamo idee diverse. Nel film “Musica per vecchi animali”, tratto dal tuo romanzo “Comici spaventati guerrieri”, l’Emergenza viene usata dal potere come pretesto per imporre di fatto uno stato autoritario con conseguente limitazione dei diritti. Consideri questa una lettura ancora attuale nell’epoca delle crisi finanziarie? Assolutamente sì.
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POESIE Prima o poi l’amore arriva (1981), Feltrinelli Raccolta di poesie: divertenti, ironiche e sarcastiche. Ballate (1991), Feltrinelli Dieci anni di poesie, ballate, canzoni, invettive, filastrocche per divertirsi, per arrabbiarsi e per far arrabbiare. Blues in sedici. Ballata della città dolente (1998), Feltrinelli Otto voci che cantano il dolore, la rabbia, la disperazione, la speranza. (EC)
Nel 2010 hai fatto una serie di serate con Daniel Pennac, che, come te, è molto sensibile alla contrapposizione tra una società tecnologica basata su un potere avido e disumanizzato e singoli superstiti di un mondo dove ancora i rapporti umani sono importanti. In quali aspetti del tuo lavoro letterario ti senti vicino al romanziere di Belleville? E più in generale, quali sono i tuoi rapporti con il mondo letterario d’Oltralpe? Io e Daniel siamo amici e ci stimiamo, ma come romanzieri siamo abbastanza diversi: lui è molto più saggio di me. Col mondo letterario d’Oltralpe sono in ottimi rapporti con Actes Sud (casa editrice nei pressi di Arles, ndr) e il fatto che parecchi miei testi siano rappresentati da piccole compagnie teatrali mi fa molto PP piacere.
Stefano Ben ni ospite a V oicesbyPass (Radio Ara aParola 103.3/105.2 ) il 21 aprile alle 10.00
/ passa... /
...PAROLE
L’
Abbaye de Neumünster, sotto l’alto patrocinio del Ministero della Cultura e del Ministero dell’Educazione nazionale, festeggia quest’anno il 5° Printemps des Poètes Luxembourg (PPL). L’evento si terrà a Lussemburgo dal 20 al 22 aprile 2012. L’obiettivo sin dal 2008 è stato e resta quello di promuovere la poesia, rendendola visibile ed accessibile al maggior numero di persone. Accessibilità si coniuga con manifestazioni d’alto livello, perché divulgare la poesia non significa sminuirla. Grazie alla collaborazione di ambasciate ed istituti culturali presenti a Lussemburgo, tra i quali l’Istituto italiano di Cultura, vi parteciperanno diversi poeti provenienti dai quattro angoli d’Europa, nonché dei poeti originari di vari paesi del Mediterraneo, che si riuniranno qui per celebrare la “Primavera dei Poeti”.
È primavera,
viviamola con poesia! Il tema, ripreso dall’evento francese, è quello dell’infanzia: “Enfances”. Ma infanzia in senso largo, vista ed interpretata anche come debutto, inizio, principio della scrittura stessa. Come indicato da Jean-Pierre Siméon, direttore artistico del Printemps des Poètes France, a fine febbraio scorso, il Printemps des Poètes 2012 «invita a considerare con quali parole i poeti parlano degli inizi, dell’apprendimento del mondo, tra ferite e meraviglie; in che modo la loro scrittura conserva la memoria della prima relazione, libera e creativa, al linguaggio». Altro aspetto di questo Printemps des Poètes è il partenariato con le scuole e, quindi, il coinvolgimento del pubblico giovane. In effetti il PPL non ha solo organizzato il 1° Concorso di Poesia per i liceali (premio assegnato il 19 marzo scorso), ma nei licei partecipanti sono stati allestiti dei “laboratori” di scrittura e queste stesse scuole avranno l’onore di PP accogliere uno dei poeti invitati all’evento di quest’anno.
PILLOLA di
ITALIANO a cura di Cinzia Margarita
Vajàssa: si tratta di una parola che indica la donna volgare, becera, ma anche la serva. Deriva dall’italico «bagascia» (sgualdrina), con l’aggiunta del suffisso -asso tipico del dialetto napoletano. Interessante la spiegazione del detto «vajàssa del re de Franza» alludendo alle prostitute, «serve» dalla venerea malattia (morbo di Francia) a cui erano esposte.
Testo / Elisabetta Fatichenti
POETI PARTECIPANTI Maram al-Masri (Siria) Stefano Benni (Italia) Claude Ber (Francia) Falkner (Austria) Vasco Graça Moura (Portogallo) Saskia de Jong (Paesi Bassi) Jean Krier (Lussemburgo) Marwan Makhoul (Palestina) Abdelwahab Meddeb (Tunisia) Amir Or (Israele) Àlex Susanna (Catalogna/Spagna) Habib Tengour (Algeria) Jean-Pierre Vallotton (Svizzera) Grazyna Wojcieszko (Polonia)
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PLURALE
LE DONNE EUROPEE
OGGI SONO ISTRUITE, EMANCIPATE, LIBERE DI SCEGLIERE E DECIDERE, MA ANCORA, PURTROPPO, SOGGETTE A VIOLENZE. FISICHE, VERBALI, CULTURALI E SOCIALI. FUORI E DENTRO LE MURA DOMESTICHE. QUAL È LA SITUAZIONE ATTUALE E QUALI LE VIE D’USCITA? NE PARLIAMO CON Marisa Stivala, PRESIDENTE DI SpazioDonna
S
ono passati quasi 40 anni da quella maledetta notte in cui Rosaria Lopez e Donatella Colasanti furono violentate e massacrate da tre giovanotti della “Roma bene”. Rosaria perse la vita, Donatella il senso di vivere, pur diventando, dal processo in poi, il simbolo di una lotta collettiva delle donne contro gli uomini violenti ed assassini. Quel processo uscì dai confini del tribunale per farsi mo-
Libere di, Libere da… Testo / Marina Moretti
SpazioDonna nasce a Presicce (Lecce) il 10 Ottobre 2004 al fine di offrire uno spazio di incontro e scambio a tutte le donne. L’associazione, oltre ad organizzare incontri sulla salute della donna, corsi di difesa personale e di autostima, offre un supporto concreto e gratuito a tutte coloro che sono oggetto di violenze. Per ulteriori informazioni e richieste si può accedere, nel sito, alla sezione “contatti” ed inviare una mail. È assicurata la massima riservatezza. www.spaziodonna.org tore di una nuova consapevolezza sociale e per restituire all’universo femminile rispetto e considerazione. Sono stati fatti enormi passi in avanti in tal senso, ma ancora la violenza di genere è una realtà. Secondo la Commissione europea in Europa il 20-25% delle donne ha subìto violenze fisiche almeno una volta nel corso della propria vita. Questo è solo uno dei dati più eclatanti. Ma quali violenze verbali, sociali, culturali sperimentano le donne di oggi e come è possibile uscirne? Ne parliamo con chi si confronta ogni giorno con questa realtà, aiutando tante donne. È Marisa Stivala, presidente di SpazioDonna, associazione nata nel 2004 a Presicce, in provincia di Lecce. Le fondatrici hanno voluto fare dell’associazione un punto di riferimento per tutte le donne della comunità e una struttura di supporto per le vittime di violenze.
pria femminilità? Da una situazione di violenza non si esce, ma si sceglie di non essere più oggetto di violenza. Nella maggior parte dei casi il violento è il compagno: il fidanzato o il marito. La donna che si rivolge ad un centro o, come nel nostro caso, ad un’ associazione, ha già fatto un passo importante, ammettendo di avere un problema. Quel problema “non si chiama amore...”. Di solito facciamo fare subito un colloquio con una delle nostre psicologhe e, da lì, si decide quale tipo di approccio utilizzare. Bisogna sempre tener presente che spesso in casa ci sono i bambini, testimoni e, nel peggiore dei casi, vittime a loro volta di tali violenze. La fase successiva consiste nell’accompagnare le “vittime” al colloquio con il vice commissario di polizia, che a Presicce è una donna e che si occupa personalmente di questi casi.
Marisa, cos’è SpazioDonna? L’Associazione SpazioDonna si basa sul volontariato. È un’associazione di donne che attraverso l’incontro, il dibattito, l’informazione e la formazione, contribuiscono alla ricerca sull’identità della donna. Ricercare e fare politica per le donne e con le donne. Questa è in sintesi la nostra filosofia, ovvero formare ed informare. Per questo motivo in associazione organizziamo incontri per le donne su vari temi: dalla corretta e sana alimentazione agli attacchi di panico, passando per l’autostima. E sono solo tre esempi.
L’emancipazione femminile porta le donne ad essere più coscienti e consapevoli delle violenze che subiscono? Non c’è nessuna consapevolezza, anzi a volte siamo noi dell’associazione a far notare loro che subiscono violenza. Mi è capitato di sentire affermazioni come: “Ma lui mi ama così…. In questo modo!” Aggiungo che chi subisce violenza non sempre è poco istruita o è una donna di scarsa cultura. La violenza domestica colpisce trasversalmente. Ovviamente una donna istruita, che lavora e che ha una vita sociale attiva, è facilitata nel rendersi conto di ciò che le sta accadendo,
Quali sono i passi da compiere per uscire da una situazione di violenza e come ricostruire, poi, la pro-
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mentre una semplice casalinga lo è molto meno ed è anche vittima del ricatto economico che subisce. Qual è il più grande successo che si può ottenere facendo un lavoro come il tuo? Ripeto spesso che il più grande successo è quando riusciamo a risolvere i casi di violenza, mantenendo integra la famiglia; quando il LUI violento comincia a seguire una terapia, col supporto del nostro staff di psicologi. Aggiungo che da noi assistenza e prestazioni sono assolutamente gratuite. Quali sono, secondo te, le violenze psicologiche peggiori a cui sono soggette oggi le donne? Non ci sono violenze migliori o peggiori, ma sono cambiate le tipologie di violenza. Nel passato erano presenti esclusivamente nelle famiglie. Oggi anche negli ambienti di lavoro; ad esempio ci sono uomini che non accettano che il proprio capo sia PP una donna.
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PassaParola / 33
/ agenda /
APRILE
VITTORIO MERLO cantautore - cantastorie - menestrello Nel 2005 PassaParola lo ha intervistato per la prima volta quando fu definito il Caruso dell’MP3. Le canzoni di Vittorio Merlo, infatti, ottennero un clamoroso successo su MP3.com, essendo le canzoni italiane più gettonate del sito con oltre 250.000 ascolti. Tra le più ricercate in rete: Ferrari, Non sopporto i berlusconi, La filastrocca del cavaliere, Martina guarda il mare, La mucca pazza. Grazie al coraggio di Vince Tempera, alla collaborazione di Roberto Manuzzi e alla testardaggine di Vittorio, l’avventura musicale è uscita dalla rete ed è diventata anche discografica. Nello stesso anno Merlo pubblica il suo primo CD intitolato “Ho sognato Bruno Vespa” (Sette Ottavi/Delta Dischi) che riceve subito una buona critica e suscita la curiosità di molti addetti ai lavori: da Fiorello a Fegiz. Noi di PassaParola lo abbiamo intervistato di nuovo nel 2007, alla vigilia del suo nuovo lavoro: Aicha.it, che contiene il brano Non voglio che amore, adattamento italiano di Aïcha, la canzone di Jean Jacques Goldman, portata al successo da Khaled. Nel marzo 2009 Vittorio ha messo in rete il video fotografico e il file mp3 della sua nuova ballata ispirata e dedicata a C.T., ovvero Carlo Torrighelli, mitico personaggio profetico della zona GaribaldiCastello della Milano degli Anni ‘70. Oggi Merlo si esibisce di nuovo in Lussemburgo il 21 e il 24 aprile (ore 20) all’INOUI-Café-Concert di Redange. Prenotazioni: www.inoui.lu Prezzo: 20 euro www.vittorio.merlo.lu
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APRILE Il Mouvement des Focolari, in collaborazione con l’ONG Action pour un Monde Uni e sotto il Patronato del World Peace Forum di Schengen, organizza l’esposizione di foto dell’artista Myriam BarbaraZiadé, fotografa libanese da molti anni in Lussemburgo e dell’artista Hung (nome d’arte di John Lau Kwok Hung), diplomato in scultura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Vernissage il 28 aprile alle 18.30 presso il Grand Hôtel Cravat (29 bd F-D Roosevelt / Luxembourg). L’esposizione resterà aperta fino al 9 maggio 2012. Il ricavato della vendita delle opere è destinato a sostenere l’associazione Action pour un Monde Uni in un progetto di aiuto allo sviluppo in corso di realizzazione nel quartiere povero di Villa Albertina a Buenos Aires (Argentina). www.amu.lu
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APRILE I COME ITALIANO Maria Plebani, insegnante di italiano per adulti e presidente dell’ass. Lombardi in Lussemburgo, ci presenta il suo nuovo sito rivolto a chi vuole imparare l’italiano, desidera migliorarlo o necessita di altri servizi inerenti la più bella lingua del mondo. Perchè un sito personale? Per far conoscere e apprezzare ancora di più la lingua e la cultura italiane a un più vasto pubblico. Perché lavorare per altri “mi andava stretto”. Per farmi conoscere. Quanto piace la lingua italiana agli stranieri? L’entusiasmo e la curiosità degli allievi sono veramente notevoli. La lingua italiana piace moltissimo. Se domando loro il perché, quasi tutti dicono che è molto piacevole all’ascolto, come musica. Quali sono le novità che proponi nei tuoi corsi? Preparo i corsi e il materiale totalmente in funzione delle necessità dell’apprendente: se studia l’italiano per lavoro, per trascorrere le vacanze in Italia o per il piacere della lingua. Poi utilizzo CD con testi autentici, faccio ascoltare canzoni e, inoltre, mi servo del libro “Tutto cominciò con una telefonata”, scritto da me e ripubblicato con aggiornamenti. E per chi lo desidera, organizzo anche vacanze-studio. Contatti: info@icomeitaliano.eu tel. 621-690216. www.icomeitaliano.eu
Il musicista country di origine italiana TIMOTHY MARCUS BRADLEY sbarca per la prima volta in Lussemburgo dove si esibirà in aprile: il 6 al Silo (Mersch); il 9 al Rocas (LuxembourgVille), il 10 al Double Douce (Foetz); l’11 al Rocbox (Clausen), il 12 al Why Not (Dudelange). Inoltre il 28 maggio parteciperà al All American Festival (Luxembourg -Knuedler). s.com/
http://timbradley.web
Programmazione 07/04 Consigli per ridurre la propria spazzatura di casa In studio: Maria Grazia Galati. Regia: Paolo Travelli 14/04 Titanic 100 anni dopo In studio: Maria Grazia Galati. Regia: Paolo Travelli 21/04 Stefano Benni al Printemps des Poètes Ospite: Stefano Benni In studio: Paola Cairo e Elisa Cutullè. Regia: Paolo Travelli 28/04 Noi che vivevamo senza troppa tecnologia In studio: Erika Maddalena. Regia: Paolo Travelli 05/05 Evento Cutuli Ospiti: Paola Cannatella, Giuseppe Galeani, Laura Silvia Battaglia In studio: Paola Cairo. Regia: Paolo Travelli In alcuni casi la programmazione potrebbe subire dei cambiamenti
www.passaparola.info Tante altre notizie disponibili ogni giorno sul nostro sito alla voce AGENDA ed ogni sabato mattina in diretta a VoicesbyPassaParola (Radio Ara - 103.3/105.2)
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PassaParola / 37
/europarliamone /
Sono pericolosi i
telefoni cellulari? Testo / Daniele Rossini
NON È ANCORA SCIENTIFICAMENTE
DIMOSTRATO CHE SIANO DANNOSI ALLA SALUTE, MA BISOGNA USARE CAUTELA
Q
uindici anni fa gli utenti di cellulari nel mondo erano 140 milioni. Si stima che oggi siano 5 miliardi, su una popolazione totale che ha raggiunto quota 7 miliardi. La moltiplicazione delle onde elettromagnetiche è tale da costituire ormai un involucro che ci avvolge in tutti i continenti. Molti studiosi e ricercatori sono giunti alla conclusione che ci troviamo (nostro malgrado) nel ruolo di cavie del più grande esperimento epidemiologico di tutti i tempi. Oggi i cellulari sono entrati a far parte prepotentemente della quotidianità delle famiglie, spesso poco consapevoli dei pericoli che essi nascondono. L’uso dei telefonini è talmente radicato in tutti i campi della nostra vita quotidiana che quasi più nessuno si chiede di che cosa essi siano fatti, né si interroga sui possibili rischi per la salute. In Italia il tema è tornato all’attenzione del pubblico e della cronaca grazie alla puntata di Report, andata in onda su Rai3 domenica 27 novembre dell’anno scorso. La nota trasmissione condotta da Milena Gabanelli ha fatto emergere alcuni dati dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) relativi
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ai rischi connessi all’utilizzo del telefono cellulare. Ritenendo che i telefoni cellulari possano essere potenzialmente pericolosi, l’OMS li ha inseriti nel gruppo 2B della classificazione degli elementi e dei prodotti che possono causare il cancro nell’uomo. Non va però dimenticato che il gruppo 2B comprende un’enorme quantità di prodotti e composti chimici, che vengono indicati potenzialmente cancerogeni, con i quali siamo a contatto quasi tutti i giorni, come la benzina, gli oli combustibili e soprattutto il caffè. Le associazioni di difesa dei consumatori ed in particolare il “Moige”, Movimento Italiano Genitori (www. genitori.it) hanno subito reagito, chiedendo al Ministro della Salute di fare chiarezza sulla questione. «La situazione è seria e pericolosa - ha dichiarato Maria Rita Munizzi, presidente nazionale del Moige e la nostra preoccupazione come genitori è, innanzitutto, per la salute e il benessere dei minori. L’indagine condotta da Report non può non allarmarci: l’utilizzo smodato che si fa dei cellulari può avere effetti nocivi per la salute, pertanto sarebbe auspicabile ricorrere ad alcuni accorgi-
menti, come la riduzione del tempo delle chiamate o la predisposizione dei cellulari con auricolare obbligatorio. Nelle stesse istruzioni d’uso per i cellulari si raccomanda di parlare tenendo il telefono a una distanza di 1,5 cm dall’orecchio; ciò significa che vi è consapevolezza, anche da parte delle aziende produttrici, dei rischi esistenti per la salute». Il Consiglio Superiore della Sanità, organo consultivo tecnicoscientifico del Ministero della Salute, ha assunto una posizione alquanto ambigua: rileva che non è stato finora dimostrato alcun rapporto di causalità tra l’esposizione a radio frequenze e le patologie tumorali; aggiunge però che le conoscenze scientifiche oggi non consentono di escludere l’esistenza di causalità quando si fa un uso molto intenso del telefono cellulare. Va quindi applicato, soprattutto per quanto riguarda i bambini, il principio della precauzione, che significa anche l’educazione a
/ europarliamone /
un utilizzo non indiscriminato, ma appropriato, quindi limitato alle situazioni di vera necessità del telefono cellulare. A livello europeo la questione della pericolosità dei cellulari per la salute delle persone non viene ignorata. Alcuni eurodeputati hanno fatto una richiesta formale alla Commissione perché adotti misure specifiche per armonizzare in questa materia le normative dei 27 Paesi UE. In particolare al centro delle preoccupazioni dei parlamentari c’è la molteplicità dei rischi per la salute:
non solamente la possibilità di sviluppare tumori al cervello, ma anche il rischio di leucemia infantile e del morbo di Alzheimer, di disturbi del sonno e anche problemi psicologici e disfunzioni alle ghiandole salivari. Il Parlamento europeo ha peraltro sollecitato la revisione dei limiti dell’esposizione della popolazione chiedendo di allontanare ripetitori e tralicci da scuole e ospedali, preoccupato del fatto che telefoni cellulari, wi-fi e reti elettriche emettano onde elettromagnetiche potenzialmente rischiose per la salute, specie
per i giovani. Il dibattito su telefonini e tumori resta aperto da anni e, tra allarmi e smentite, non si è ancora arrivati a conclusioni chiare, convincenti e rassicuranti. Anche se ad oggi non è scientificamente dimostrato che i cellulari fanno male alla salute, è bene adottare comportamenti improntati a vigilanza e precauzione. Non dimentichiamo che ci sono voluti decenni per scoprire gli effetti nefasti del tabacco e dell’amianto. Auguriamoci che non succeda la stessa cosa con PP i telefoni cellulari.
/ assenza di /
GRAVITÀ
ORIGINI I ricercatori affermano che il bacio ha origine antropologica dall’usanza dei nostri antenati di nutrire i propri bambini facendo passare di bocca in bocca il cibo premasticato. CELEBRAZIONI Nel 2001 il Festival Internazionale del Cinema di Dortmund in Germania vi ha dedicato un’intera edizione. CINEMA “Notorius” è passato alla storia per il bacio più lungo della storia del cinema, quello che si scambiano sulla scena i due protagonisti, Cary Grant e Ingrid Bergman (foto a destra). ANATOMIA Per baciare si mettono in movimento 34 muscoli e si consumano 18 calorie a bacio. In aggiunta si liberano endorfine che rendono felici.
Il Bacio Testo / Elisa Cutullè (ha collaborato Maria Grazia Galati)
DAL CINEMA ALL’ANATOMIA, PASSANDO PER
LA LETTERATURA. DIVERTIAMOCI A SCOPRIRE DI TUTTO SUL ROMANTICISSIMO “APOSTROFO ROSA”
EROTISMO 2 Il bacio della farfalla: dicasi del muovere le palpebre nelle zone erogene del partner.
STATISTICHE Una persona bacia, in media, fino ai 70 anni di età, per ben 110.000 minuti della propria vita.
CURIOSITÀ Nel 1896 il pubblico di un cinema fu così rapito da un primo piano di un bacio (della durata di 30 secondi) che chiese di rivederlo tantissime volte e il nastro di celluloide, a furia di essere riavvolto, si strappò.
EROTISMO 1 Il Kama Sutra classifica i baci secondo la loro intensità: il più elementare è il bacio inaugurale (le due bocche si toccano).
SUGGESTIONI D’ORIENTE Il bacio indonesiano è il più insolito: si chiama “mitakuku” e gli amanti si mordicchiano a vicenda le PP ciglia.
UN LIBRO PER SAPERE TUTTO
Adriano Bassi, Storia del bacio. Viaggio all’interno di un sentimento e di un gesto, Odoya Editore. Per scoprire la storia e il linguaggio dei baci dall’antichità fino ad oggi, con riferimenti storici, letterari e cinematografici.
Un bacio legittimo non vale mai un bacio rubato (Guy de Maupassant)
Ci si bacia ad occhi chiusi forse anche per non ridere 40 / PassaParola
(Roberto Gervaso) Foto: Bizior
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Un MEGAFONO per URLARE Testo / Elisabetta Fatichenti
O
gni epoca presenta le sue difficoltà e quella in cui viviamo non fa eccezione. Spesso e volentieri l’informazione è manipolata e resta chiusa, ancorata a preconcetti. www.ilmegafono.org nasce nel 2006 per permettere ad un gruppo di giovani siciliani di autodedicarsi uno spazio di confronto culturale dove esprimere le loro opinioni senza catene. Sin dai primi anni di attività il settimanale online riscontra l’appoggio di lettori e di testate importanti nazionali, riceve l’invito al Forum della libera informazione antimafia (2010) ed al premio Nazionale Fava (2010 e 2011). Massimiliano Perna, co-fondatore, spiega: “... avevamo raggiunto il nostro obiettivo primario: essere ascoltati.” Da allora la redazione si è ingrandita, è nata una pagina facebook e si sono sviluppate altre attività. Ma l’informazione
www.ilmegafono.org
resta esente da qualsiasi ideologia, fedele solo al rispetto della persona e dell’umanità. “Perché scegliere di stare dalla giusta parte (che esiste e non è vero che ha lineamenti sfocati) è una scelta di libertà e di PP coraggio.”
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