maggio 2012
PassaParola IL GRANDE
SALTO
Grandi contenuti, grandi cambiamenti
Pronta la mappa sonora della cittĂ !
Foto / Vincenzo Ruggieri
Ha aperto da poco i battenti nel quartiere di Howald un nuovo ristorante italiano dal concetto assolutamente unico in città. Ottimo rapporto qualità-prezzo, servizio catering a domicilio ed una vera rosticceria-pasticceria come in Italia. Con una sorpresa per gli amanti del sigaro ed i golosi di gelato.
IL PIACERE… A CASA E FUORI!
Il piacere di gustare una vera cucina italiana, il piacere di acquistare i “pasticcini della domenica” o i formaggi e salumi nostrani fra i più rari e rinomati. Il piacere di avere anche a casa o in ufficio un buffet ricco e gustoso. Forse proprio per questo il nuovo ristorante aperto dai titolari del “Due Galli” ha scelto di chiamarsi PIACERE. Ai fornelli lo chef Nello Cuda, che prepara pietanze italiane nel rispetto della più autentica tradizione. Originale la concezione: dall’apertura la domenica mattina al servizio “traiteur”. E per finire due fiori all’occhiello previsti da primavera inoltrata: la terrazza aperta ad orario continuato fra pranzo e cena, con servizio gelateria (gelato artigianale fatto in casa) ed il classico aperitivo italiano con abbondanti stuzzichini ed il sigar lounge.
www.piacere.lu
PIACERE gusti & sapori - 36 Rangwee - L-2412 Howald - T. +352 24 83 80 1 - info@piacere.lu - chiuso domenica sera
04 / OBIETTIVO...SU /
Cari
/ editoriale /
LETTORI e LETTRICI
Pensioni in Lussemburgo
Salto di qualità!
20 / DESTINAZIONE ITALIA / Trieste da scoprire
PILLOLE
di sommario
26 / ONDE SONORE / I suoni della città
Vi diamo il benvenuto sulle pagine del numero di maggio di PassaParola Magazine con una copertina che anticipa l’argomento di Italia Giovane (dedicato ai campi estivi per bimbi e ragazzi), ma che vuole essere anche una metafora del nostro percorso editoriale. Che mira a far sì che il nostro mensile diventi sempre di più un punto di riferimento informativo, originale ed innovativo per tutti i lettori. Un salto in avanti, quindi, per una rivista fedele alla sua linea editoriale, ma sempre impegnata a crescere. Dopo le 4 pagine in più (da marzo) e le 2 francesi (da aprile), vi regaliamo una nuova impostazione nella gerarchia degli articoli. Le rubriche rimangono le stesse, ma ve le proponiamo in un ordine cronologico nuovo, che mette in risalto gli approfondimenti e i temi sociali di respiro nazionale ed europeo, al fine di allinearci con le testate del panorama editoriale italiano e internazionale. Siamo consapevoli che ciascuno di noi, quotidianamente, costruisce la propria «rassegna stampa» attraverso un patchwork fatto di articoli che segue su varie testate, su giornali online e in tv. Ma noi di PassaParola vogliamo fornirvi, con correttezza e onestà, notizie utili e interessanti. Utili sia per il pubblico di italiani (espatriati, seconde e terze generazioni) sia per gli stranieri, che spesso non trovate su altre testate. Interessanti perché, ogni notizia, intervista o articolo esaltano la specificità e il valore della comunità italiana ed italofila, che si muove, sempre di più, all’interno di un contesto glocal. Vi aspettano, nelle pagine a seguire, tante notizie e tanti eventi per un mese da…”salti vitali”! Maria Grazia Galati e Paola Cairo
Editore / PassaParola a.s.b.l. - 32, rue Demy Schlechter - L-2521 Luxembourg Direzione / M aria Grazia Galati - mgg@passaparola.info - tel. 621 75 80 50 / Paola Cairo - p aola@passaparola.info - tel. 691 72 04 96 Redazione / Remo Ceccarelli - remo@passaparola.info / Elisa Cutullè - e lisa@passaparola.info / Erika Maddalena - e rika@passaparola.info Maria Grazia Peresi - chikka@passaparola.info / Daniele Rossini - daniele@passaparola.info / Paolo Travelli - p aolo@passaparola.info Collaboratori / Clemente Condello / Elisabetta Fatichenti / Cinzia Margarita Versione francese / Bernardette Aliberti / Elisabetta Fatichenti Grafica e layout testata / Eleonora Costa - eleonora@passaparola.info Chiuso in redazione / 27 aprile 2012 Foto copertina / www.shutterstock.com - Copyright: Zurijeta www.passaparola.info / info@passaparola.info / Anno IX - Numero 4 - Maggio 2012 maggio 2012
PassaParola / 03
/ obiettivo /
SU...
Basta una riforma del sistema pensionistico? Testo / Clemente Condello
LA RIFORMA DEL SISTEMA PENSIONISTICO È
UNA DELLE MISURE NECESSARIE PER ASSICURARE CRESCITA E COMPETITIVITÀ DEL LUSSEMBURGO NEI PROSSIMI QUARANT’ANNI. UN’ALTRA MISURA NECESSARIA È INTEGRARE A PIENO TITOLO I LAVORATORI RESIDENTI NON LUSSEMBURGHESI NEL TESSUTO CONNETTIVO SOCIALE E POLITICO E NON SOLO NEL SISTEMA PRODUTTIVO E DISTRIBUTIVO DEL GRANDUCATO
Il ministro della Sécurité Sociale, Mars Di Bartolomeo (POSL, Parti Ouvrier So-
cialiste Luxembourgeoise) ha presentato, il 2 febbraio scorso, la riforma del sistema pensionistico adottata il 20 gennaio 2012 dal governo. La riforma delle pensioni è ormai attuata ed è un dato di fatto: non è più uno «spettro che si
aggira a Lussemburgo», come scriveva più di un anno fa, su Forum di gennaio 2011, Robert Kieffer, presidente della Caisse nationale d’assurance pension (CNAP) e del Fonds de compensation commun au régime général de pension. Nell’articolo citato, Robert Kieffer sottolineava come la solidità finanziaria a breve termine del regime generale delle pensioni a Lussemburgo fosse eccellente, ma tale solidità finanziaria non sarebbe più stata sostenibile sul lungo termine. Cito Robert Kieffer non solo perché è il diretto responsabile della CNAP, ma anche perché la sua analisi è condivisa, almeno apparentemente, da tutti gli interlocutori sociali: governo, sindacati, patronato. Ma non solo da loro. Anche da noi: individui che lavorano, cercano lavoro, pagano i contributi sociali. MA È PROPRIO VERO CHE LO SCHEMA PENSIONISTICO È PIRAMIDALE? Le pensioni sono ancora viste come il sudato frutto del proprio lavoro? Non sembra. Almeno a sentire le autorità politiche e finanziarie. Per quest’ultime, le pensioni sono un enorme gioco finanziario con i la-
/ obiettivo /
SU...
voratori inseriti in una grande struttura piramidale, un gigantesco schema di Ponzi, lo stesso usato dallo statunitense Bernard Madoff per la grande truffa ai danni della finanza mondiale. Ai vecchi clienti Madoff pagava gli interessi prelevandoli dal capitale versato dai clienti nuovi. Il sistema Madoff è saltato perché gli apporti in capitale dei nuovi clienti non bastavano più a pagare i clienti vecchi. Lo schema di Ponzi su tempi lunghissimi: ecco come le autorità politiche e finanziarie tendono a descrivere ormai le pensioni. Alzi la mano chi - non solo a Lussemburgo, ma in tutti i Paesi europei - non ha mai letto o sentito dire alla televisione, alla radio, sui giornali, su internet che «i soldi per pagare le pensioni non bastano più», che «le pensioni attuali sono pagate con i contributi pagati dai giovani» e anche che «le generazioni future sono condannate a pagare le pensioni di chi li ha preceduti». Le domande che sorgono spontanee sono: ma allora lo schema pensionistico è davvero piramidale? E chi sarebbe l’organizzatore della truffa? Sarebbe azzardato dare risposte a tali domande, però è certo che evocare lo spettro di Ponzi o di Madoff per caratterizzare le pensioni è stato uno degli argomenti per favorirne, su scala europea, la riforma. LA RIFORMA DELLE PENSIONI ERA PREVEDIBILE E ATTESA A riforma (finalmente?) compiuta potremmo chiederci se essa fosse prevedibile o fosse prevista da tempo o fosse attesa o desiderata da molti. A queste domande si deve dare una risposta positiva. Nel discorso davanti alla Camera dei Deputati il 29 luglio 2009, il Primo Ministro Jean-Claude Juncker aveva, infatti, già annunciato che da lì a vent’anni le pensioni non potevano più essere
garantite e che bisognava rivedere in profondità il sistema pensionistico nazionale. Sempre nello stesso discorso Juncker aveva informato i deputati che le negoziazioni sulla riforma delle pensioni tra i partner sociali (governo, sindacati e patronato) avrebbero avuto luogo prima di fine legislatura e (ciliegina sulla torta!) aveva rassicurato i già pensionati sul mantenimento dei loro livelli pensionistici. Ma aveva anche messo in guardia i giovani: «I giovani, quelli che sono già nel mercato del lavoro e quelli che si apprestano a entrarvi fanno bene a preoccuparsi. Si devono preoccupare del fatto che le garanzie attuali (2009, ndr) del nostro sistema pensionistico avranno un impatto sul loro futuro e sulle possibilità materiali che determineranno le loro condizioni di vita». Col tono inquietante che talora contraddistingue la volontà governativa di proseguire per una strada già decisa, nel discorso del 2009 il nostro Primo Ministro esprimeva chiaramente davanti alla Camera ciò che, in realtà, preoccupava e preoccupa tuttora le forze politiche. Si tratta del fatto che le condizioni economiche europee stanno cambiando, che bisogna prenderne atto e che bisogna pensare a nuove maniere di garantire il benessere alle generazioni future.
LA BUONA SALUTE DEL LUSSEMBURGO DIPENDE FORTEMENTE DALL’IMMIGRAZIONE Garantire il benessere alle generazioni future passa certamente dalla riforma delle pensioni, ma non solo. Nel corso della presentazione della riforma il 2 febbraio scorso, il ministro Mars Di Bartolomeo ha sottolineato che il sistema pensionistico lussemburghese è tra i migliori al mondo, ma è destinato a perdere in qualità nei prossimi decenni e che, quindi, la riforma è necessaria per poter continuare a garantire gli alti standard lussemburghesi, sebbene ciò significhi che i lavoratori attuali e futuri dovranno lavorare più anni per poter accedere ai livelli attuali di remunerazione pensionistica. Andando oltre l’aspetto puramente monetario della riforma, importante è stato l’accenno che il ministro ha fatto sulla «impiegabilità» dei lavoratori anziani, visto che l’allungamento inevitabile degli anni lavorativi comporterà lo sforzo del governo per dare agli anziani la possibilità di trovare un lavoro. In questo senso, Di Bartolomeo ha anche detto che, logicamente, la riforma pensionistica tiene conto dell’invecchiamento demografico. A Lussemburgo, però, la sfida rappresentata dall’invecchiamento demografico va controcorrente e si traduce in un aspetto sconosciuto negli altri Paesi europei, cioè che più della metà di tutta la manodopera nazionale è costituita da lavoratori non lussemburghesi, molti giovani. Quindi, importa mettere in risalto che molti dei futuri pensionati lussemburghesi saranno stranieri e molti di loro saranno stranieri residenti in Lussemburgo. Finora i lavoratori stranieri residenti sono stati integrati nel sistema produttivo e distributivo del paese. Adesso è ora che essi vengano integrati a pieno titolo nel tessuto connettivo sociale e PP politico del paese.
maggio 2012
PassaParola /05
Sotto sc l’abb rivi o rinn on ov rivist amento a a a e pa ll rtecip a nostra sorte aa gg un so io per vin l grande ce ggior no-b re in un e alber go da nessere sogn o
Nuov o con
corso
/ sorteggio /
ABBONATI
ABBONARSI a PassaParola….
...fa MOLTO “BENE”!
abbo
nati 2
012
Partecipa all’estrazione del premio, del valore di 1000 euro, sottoscrivendo o rinnovando l’abbonamento a PassaParola (informazioni a pag. 43) a sone in camer st. er p e u d er p i Cinque giorn ttamento di bed & breakfa a doppia , con tr ompresa una cena (*) ed un C ere per due . percorso beness (*) Cena di 3 portate – escluse bevande
RELAIS LA FONTANINA
ristorante - wine hotel - benessere - ricevimenti - meeting S.P. 28 Ostuni - Francavilla Fontana, Km 9,00 - contrada Palagogna Incrocio S.S. 581 Ceglie Messapica - San Vito dei Normanni
Ceglie Messapica (Brindisi), Puglia tel. +39.0831.380932 - fax +39.0831.1810932 info@lafontanina.it
Dove? Nel meraviglioso hotel-centro benessere a 4 stelle RELAIS LA FONTANINA in Salento (Puglia), immerso nella macchia mediterranea, a pochi km da Ostuni e dal suo splendido mare.
L’iniziativa è valida dal 10 marzo 2012 per tutto l’anno in corso. Durante i prossimi mesi la redazione vi terrà informati sulla data e le modalità di estrazione del sorteggio. Continuate a seguirci. maggio 2012
PassaParola / 07
/ finanza /
Banche e credito:
binomio impossibile? Testo / Clemente Condello
IN ITALIA LE BANCHE NON FANNO PIÙ IL
LORO MESTIERE: PRESTARE DENARO. GLI IMPRENDITORI E LE FAMIGLIE SOFFRONO E L’ECONOMIA SI AVVITA SU SE STESSA. UN LEIT-MOTIV CHE NON ACCENNA A CAMBIARE
«Per quanto riguarda le banche le
dico questo: un istituto di credito mi ha chiesto un deposito di garanzia di 150 mila euro per darmi un prestito di 150 mila euro. Volevano da me la cifra che avrebbero dovuto prestarmi». Chi parla così è Cristian Stangalini, 42 anni, titolare della Omp Fili di Arzergrande (PD), intervistato dal Corriere della sera del 7 aprile scorso. Stangalini aveva chiesto soldi alle banche per aprire un’attività, dopo essere stato licenziato dalla Metal Welding Wire di Correzzola (PD), azienda che produceva trafilature d’acciaio. Le banche non gli hanno concesso il prestito e Stangalini ha venduto la casa per poter avviare la nuova attività a fine 2011. LE BANCHE NON FANNO PIÙ CREDITO Stangalini parla chiaro: «Il mondo istituzionale non si dovrebbe solo presentare ai funerali degli imprenditori suicidi o davanti alle telecamere per promettere aiuti. Dietro ogni gesto estremo ci sono decine di persone che rimangono senza lavoro, gente che sta male. Puoi avere
maggio 2012
08/ PassaParola
il miglior progetto, ma senza garanzie nessuno ti dà una mano». Lo stesso discorso di Stangalini si può tradurre nei termini asettici che siamo abituati a sentire dai telegiornali o a leggere sui giornali: «Crisi finanziaria e recessione continuano a frenare l’erogazione del credito all’economia e tendono ad azzerare la dinamica degli impieghi che affluiscono alle imprese» (Il Sole 24 Ore del 7 aprile scorso). Dietro il linguaggio diretto di Stangalini e quello forbito del Sole 24 Ore il succo non cambia. Il succo è che le banche non fanno più credito. LE BANCHE RACCOLGONO MENO SOLDI DI QUANTO NE PRESTANO Il non fare credito è sintomo di una crisi finanziaria che fa sempre più paura e che ha ridotto sostanzialmente la capacità di raccolta delle banche nel 2011. In altre parole, la capacità delle banche di erogare crediti è drasticamente diminuita: il bollettino su moneta e banche pubblicato dalla Banca d’Italia lo scorso febbraio riportava cifre sul credito
bancario ai residenti in Italia: da novembre 2011 a febbraio 2012 la consistenza del credito era diminuita di circa 45 miliardi di euro, passando da circa 2.400 miliardi a 2.355 miliardi. Il fatto è che le banche italiane raccolgono meno soldi di quelli che prestano. Allora hanno bisogno degli interventi della Banca centrale europea (Bce). Il bollettino pubblicato all’inizio dello scorso mese di aprile dalla Banca d’Italia dava indicazione della progressione dei finanziamenti della Bce alle banche italiane: in un solo mese, da febbraio a marzo 2012, tali finanziamenti sono passati da 192 a oltre 270 miliardi, con un incremento di oltre 75 miliardi. Per comparazione, nello stesso periodo i prestiti lordi alle banche spagnole da parte della Banca centrale europea sono passati dai circa 170 miliardi a 316,3 miliardi di euro, con un incremento di oltre 146 miliardi in un solo mese. PP In un prossimo articolo ci occuperemo del credito bancario a Lussemburgo.
/europarliamone /
È
“lavoratore distaccato” il lavoratore che, impiegato in uno Stato, viene inviato dalla propria impresa in un altro Stato dove lavorerà temporaneamente. La durata massima del periodo di distacco è di 24 mesi (articolo 12 del regolamento n. 883/2004/CE). I lavoratori distaccati sono in numero significativo in alcuni Stati (Germania, Francia, Lussemburgo, Belgio, Polonia), ma il fenomeno
Tutela dei lavoratori distaccati Testo / Daniele Rossini
LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE
UNA NUOVA DIRETTIVA PER RAFFORZARE I LORO DIRITTI è in estensione e ora tutti gli Stati UE inviano e/o ospitano lavoratori distaccati. Il distacco ha un’importanza economica di molto superiore alla sua dimensione quantitativa (si stima in un milione circa il numero dei lavoratori distaccati ogni anno dai loro datori di lavoro da uno Stato a un altro), perché permette di ovviare a carenze temporanee nell’offerta di manodopera in alcune professioni o in alcuni settori (ad esempio nell’edilizia e nei trasporti). Inoltre, il distacco dei lavoratori permette lo sviluppo del commercio internazionale di servizi, con tutti i vantaggi derivanti dal mercato unico (maggiore concorrenza, incrementi di efficienza, ecc.). Il lavoratore distaccato rimane assicurato nello Stato in cui normalmente lavora e, pertanto, continua a versare i contributi previdenziali al sistema di
/ europarliamone /
tate) sono: periodi massimi di lavoro e periodi minimi di riposo; durata minima delle ferie annuali retribuite; tariffe minime salariali; condizioni di cessione temporanea dei lavoratori da parte di imprese di lavoro temporaneo; salute, sicurezza e igiene sul luogo di lavoro; provvedimenti di tutela riguardo alle condizioni di lavoro e di occupazione; parità di trattamento fra uomo e donna nonché altre disposizioni in materia di non discriminazione. La direttiva 96/71 si è rivelata carente sotto molti aspetti e la sua applicazione ha dato origine a numerose controversie, come appare dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia. Il Lussemburgo è stato oggetto di una condanna in data 19 giugno 2008 per aver trasposto in modo incompleto alcune disposizioni di tale direttiva (causa C-319/06, Commissione europea c/ Granducato di Lussemburgo).
tale Stato. Questa condizione viene certificata da un formulario chiamato “A1”, che il lavoratore dovrà ottenere dall’ente competente dello Stato d’invio (per esempio dall’INPS se un lavoratore, occupato in Italia, viene mandato a lavorare temporaneamente nel Lussemburgo). Il lavoratore distaccato ha diritto a tutte le prestazioni sanitarie in natura nello Stato in cui è stato inviato, a prescindere dal fatto che vi trasferisca o meno la propria residenza. Egli ha diritto, inoltre, agli
assegni familiari erogati dallo Stato in cui è assicurato, indipendentemente dallo Stato di residenza dei familiari. Ai lavoratori distaccati si applicano, per quanto riguarda le condizioni di impiego, di remunerazione e le altre condizioni di lavoro, le disposizioni stabilite dalla direttiva 96/71/ CE del 16 dicembre 1996 relativa al distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi. Le condizioni essenziali da rispettare (ma purtroppo non sempre rispet-
Dopo attenta valutazione degli inadempimenti e dei problemi di non corretta attuazione o applicazione della direttiva 96/71 rilevati in alcuni Stati, la Commissione ha elaborato e presentato al Parlamento europeo e al Consiglio, il 21 marzo scorso, una proposta di nuova direttiva che garantisca il rispetto di un appropriato livello minimo di protezione dei diritti dei lavoratori distaccati. La nuova direttiva, che entrerà in vigore dopo che sarà stata approvata dal Parlamento e dal Consiglio, mira in sostanza a stabilire un quadro comune generale di disposizioni, misure e meccanismi di controllo intesi a migliorare e ad uniformare l’applicazione nella pratica della direttiva del 1996. Essa prevede tra l’altro misure dirette a prevenire e a sanzionare ogni violazione ed elusione delle norme PP fondamentali da rispettare.
maggio 2012
PassaParola / 11
/ femminile /
PLURALE
Grandi giornaliste italiane della storia Testo / Maria Grazia Galati
SULLA SCIA DELL’EVENTO COMMEMORATIVO DEDICATO ALLA GIORNALISTA Maria Grazia Cutuli VI PRESENTIAMO UNA BREVE CARRELLATA DI “PENNE ROSA” CHE SI SONO DISTINTE PER IL PROPRIO IMPEGNO CIVILE
Maria Grazia CUTULI (Catania, 1962 - Sarobi, 2001) Dopo un esordio come collaboratrice del quotidiano La Sicilia e dell’emittente televisiva Tecnicolor per i quali si occupa di spettacoli, si trasferisce a Milano, dove lavora prima al periodico Centocose e poi ad Epoca, prima di iniziare una collaborazione con l’UNHCR, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di rifugiati. Qui matura un’esperienza nel campo della politica estera, la vera passione della giornalista catanese, che a metà degli Anni ’90 passa al Corriere della Sera. La svolta per la sua carriera arriva nel 2011, quando, dopo l’11 settembre, viene inviata in Afghanistan. Il 19 novembre dello stesso anno, mentre si trova sulla strada che da Jalalabad porta a Kabul, viene assassinata insieme all’inviato di El Mundo Julio Fuente e a due corrispondenti dell’agenzia Reuters, l’australiano Harry Burton e l’afghano Azizullah Haidari. Un primo processo in Afghanistan ha portato alla condanna a morte di tre persone. La famiglia Cutuli si è sempre opposta all’applicazione della pena capitale per gli assassini di Maria Grazia.
Ilaria ALPI (Roma, 1961 - Mogadiscio, 1994) Dopo la laurea in letterature straniere moderne collaborò da Roma e dal Cairo alla rubrica spettacoli di Paese Sera e alla redazione cultura de l’Unità. Nel 1989 entrò in RAI alla redazione esteri del TG3. Nel marzo del 1994 fu inviata in Somalia a seguire l’operazione ONU “Restore hope”, dove scoprì delle irregolarità nell’utilizzo di pescherecci donati dall’Italia alla Somalia, che di fatto furono usati per il trasporto di armi. Un commando di sette persone la uccise barbaramente il 20 marzo del 1994 nel centro di Mogadiscio. Fu presto evidente che l’assassinio era legato alle sue inchieste, ma i vari processi che si sono susseguiti non hanno portato alla condanna dei colpevoli.
Ida BACCINI (Firenze, 1850 1911) Figlia di un direttore di tipografia, nel 1871 conseguì il diploma di maestra e si dedicò presto alla scrittura. Nel 1875 pubblicò il suo libro più famoso: Le memorie di un pulcino. Nel 1875 iniziò anche un’intensa attività giornalistica collaborando a La Nazione e alla Gazzetta d’Italia. Dal 1884 al 1911 diresse la rivista femminile Cordelia e dal 1895 al 1906 anche Il giornale dei bambini. Camilla CEDERNA (Milano, 1911 - 1997) Dopo la laurea in lettere esordì nel 1938 sul quotidiano l’Ambrosiano. Dal 1945 al 1955 fu redattrice del settimanale l’Europeo. Dal 1956 al 1981 lavorò all’Espresso, divenendone uno degli inviati di punta; la sua rubrica di costume Il lato debole ebbe un grandissimo successo. Ai servizi politici alternava corrosive cronache mondane, che suscitarono grande scalpore. Dalle colonne dell’Espresso iniziò nel 1975 un’accanita campagna scandalistica contro il presidente della repubblica Giovanni Leone, contribuendo alle sue dimissioni. Un decennio dopo Giovanni Leone sarà riconosciuto estraneo a tutte le insinuazioni sul suo conto. In segui>>
maggio 2012
PassaParola / 13
/ femminile /
PLURALE <<
to collaborò con la rivista Panorama. Tra le sue opere: Pinelli, una finestra sulla strage del 1971; Giovanni Leone. La carriera di un presidente, del 1978. Oriana FALLACI (Firenze, 1929 - 2006) Il padre, Edoardo, fu un attivo antifascista tanto da coinvolgere la figlia, che allora aveva solo quattordici anni, come staffetta nella Resistenza. A diciassette anni iniziò a collaborare in un giornale fiorentino. Dopo la maturità classica si iscrisse a medicina, ma abbandonò presto gli studi perché attratta dall’attività giornalistica. Esordì al Mattino dell’Italia centrale e collaborò con Epoca. Nel 1951 scrisse il suo primo articolo per l’Europeo, giornale al quale collaborò per parecchi anni occupandosi di modernità, mondanità e cronaca nera. Per conto del giornale girò il mondo intero intervistando i più importanti personaggi presenti allora sulla scena mondiale. Alcune di queste interviste sono raccolte nel libro Intervista con la storia del 1974. Nel 1975, insieme al suo compagno Alekos Panagulis, indagò sulla morte di Pier Paolo Pasolini e scrisse per prima circa i risvolti politici di quella morte. Fu un apprezzato inviato di guerra in Viet-
nam; l’ultima sua missione fu quella di seguire il contingente italiano in Libano. Fra i suoi tanti libri di grande successo ricordiamo: Lettera a un bambino mai nato (1975), Un uomo (1979), Insciallah (1990). Giuseppina Assunta DORE, detta Peppina (Orune-NU, 1900 - Olzai-NU, 1982) Dalla nativa Sardegna si trasferì, nel 1913, a Roma in seguito all’elezione a deputato del padre Francesco. Nel 1927 entrò nella Compagnia di San Paolo di Milano, ordine religioso dedito alle opere sociali. Nel 1936 venne accolta nell’ordine benedettino come monaca di clausura con il nome di Maria Giovanna. La vita monastica non le impedì di intraprendere la via del giornalismo, collaborando a numerosi giornali e riviste, tra cui: L’Avvenire d’Italia e l’Osservatore romano. Margherita GRASSINI SARFATTI (Venezia, 1880 - Como, 1961) Donna di grande cultura, a quindici anni pubblicò il suo primo articolo per una rivista letteraria con lo pseudonimo Marta Grani. Successivamente collaborò a diversi giornali femminili, sostenendo sempre con passione il tema dell’emancipazione femminile. Dopo il matrimonio con Cesare Sarfatti si trasferì a Milano aderendo al partito socialista e diventando amica di Anna Kuliscioff. Scrisse articoli su temi femminili e sull’arte per diversi giornali: La Voce, l’Avanti, firmando come “El Sereno”. Nei primi anni del Novecento nacque un forte legame ideologico e sentimentale con l’allora socialista Benito Mussolini. Quando quest’ultimo diventò presidente del Consiglio la loro relazione si deteriorò e la Sarfatti subì un periodo di grandi umiliazioni. In seguito alle leggi razziali si trasferì prima
in America Latina e poi negli Stati Uniti. Rientrata in Italia alla fine del conflitto si ritirò a Como, dove visse fino alla sua morte. Matilde SERAO (Patrasso, 1856 - Napoli, 1927) Fu redattrice del Corriere del mattino di Napoli e non solo. Nel 1885 fondò, con il marito Edoardo Scarfoglio, il Corriere di Roma e nel 1888 il Corriere di Napoli, che nel 1892, dopo la fusione con il Corriere del mattino, divenne Il Mattino. Separatasi dal marito, nel 1904 fondò Il Giorno, che diresse fino alla morte. Grazie alla sua vivace attività letteraria (scrisse oltre quaranta libri) divenne presto famosa nel mondo intellettuale italiano. Notissima fu la sua rubrica Api, mosconi e vespe. Con essa seppe instaurare un rapporto, durato oltre quarant’anni, molto intenso e partecipato con le sue lettrici. La rubrica si occupava di nozze, fidanzamenti, lutti, poesia, teatro, annunci amorosi, senza però trascurare le rivenPP dicazioni sociali.
maggio 2012
PassaParola / 15
/ personaggio /
Già coordinatrice del Pacte d’In-
tégration et de la Charte pour l’Egalité des Femmes et des Hommes (ovvero il Patto di integrazione e la Carta per l’uguaglianza tra donne e uomini) al Comune di Junglinster, Enrica Pianaro è stata eletta lo scorso 28 marzo membro effettivo del CNE (www.olai.public.lu), l’organo consultivo del Governo che si occupa delle questioni legate alle migrazioni e all’integrazione. «Non avevo intenzione di candidarmi - racconta Enrica - ma dopo una riunione all’Olai (Office luxembourgeois de l’accueil et de l’intégration, ndr) e dopo essermi confrontata con un’altra col-
lega che lavora a Strassen, ci siamo dette che poteva essere interessante partecipare in quanto donne, visto che il precedente Consiglio era formato in prevalenza da uomini. Sono contenta per l’elezione. E aspetto la prima riunione per la definizione dei ruoli». La Pianaro, dopo aver frequentato la scuola dell’obbligo in Lussemburgo, si è laureta in antropolo-
maggio 2012
16 / PassaParola
Enrica PIANARO Testo / Paola Cairo
ENRICA PIANARO, GIOVANE SOCIOLOGA,
È STATA ELETTA RAPPRESENTANTE ITALIANO AL CONSEIL NATIONAL POUR ÉTRANGERS (CNE), SUCCEDENDO A FRANCO AVENA gia all’Università di Montpellier (Francia) e dopo un anno trascorso in Inghilterra, si è specializzata a Tolosa in Sociologia di genere, una branca molto sviluppata della sociologia, che approfondisce dibattiti e stimola ricerche e indagini relativamente alla tematica della riproduzione delle disuguaglianze di genere (maschile e femminile). «La mia tesi, discussa nel 2011, era incentrata sugli stereotipi di genere nei bambini. Ha analizzato il comportamento dei bambini dai 5/6 anni ai 12 anni, prendendo a riferimento quelli all’interno delle Maison Relais (ovvero le strutture che accolgono i bambini fino al 12° anno di età e che assicurano attività socio-educative al di fuori dell’orario scolastico, ndr). In particolare ho lavorato sull’approccio pedagogico: lo scopo principale era di mostrare come in un ambiente che si vuole neutro e libero da stereotipi di genere si (ri)producono stereotipi sociali che alla fine sono soprattutto creatori di disuguaglianza. Alla fine della tesi (che è stata una ricerca-azione) ho dato consigli e idee alle Maisons per migliorare il lavoro con i bambini». Presso il comune di Junglinster (che raccoglie 12 villaggi situati nei dintorni, ndr), guidato dall’ottobre 2011 da Francine Colling-Kahn (CSV), la Pianaro ha un compito delicato. Quello di
informare la popolazione - a partire dalle circa 60 associazioni presenti sul territorio - sul tema della Carta Europea per l’uguaglianza e le parità delle donne e degli uomini nella vita locale; oltre a proporre azioni concrete in funzione dei bisogni e delle situazioni della popolazione residente. La Carta, elaborata e promossa dal consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa e dai suoi partner, ha come obiettivo quello di invitare gli Enti territoriali ad utilizzare i loro poteri ed i loro partenariati a favore di una maggiore uguaglianza delle donne e degli uomini. Il Comune ha firmato la Carta nel maggio del 2011 ed Enrica, in pratica, deve trasporre i 30 articoli che declinano i sei principi (che spaziano dalla parità alla partecipazione, all’eliminazione degli stereotipi sessuali) in piani d’azioni e programmi concreti. «Abbiamo in programma formazioni e campagne di sensibilizzazione - dice la Pianaro -. Si comincia con la sensibilizzazione dei funzionari comunali e dopo un’analisi attenta del territorio ci impegniamo ad abbattere le idee e i comportamenti legati agli stereotipi di genere. C’è ancora molto lavoro da fare su questo tema perché donne e uomini siano uguali e siano fornite loro pari opportunità in tutti gli aspetti PP della vita civile».
maggio 2012
PassaParola / 11
/ tanti /
ITALIANI FA
KAYL
MONUMENT NATIONAL DES MINEURS Testo / Remo Ceccarelli
DEDICATA A TUTTI GLI UOMINI MORTI
(1)
I
n pieno boom dell’industria del ferro il Lussemburgo volle dedicare un luogo alla memoria delle vittime del settore economico più vitale per il Paese. Esso doveva per forza simboleggiare il mondo del ferro e la scelta cadde sulla collina che collega Kayl a Rumelange, collina di terra rossa, ricca di minerale, ampiamente sfruttata come miniera di superficie. L’8 settembre 1957 fu dunque inaugurato questo monumento, in presenza delle più alte cariche dello Stato, di rappresentanti sindacali e politici. Segnalato da un’elevata torre di ferro (1), visibile da parecchi chilometri di distanza, l’elemento emotivamente più forte del luogo consiste nel cortile d’onore (2), ricavato nella foresta alle spalle della torre. Attorno a questo cortile 19 tabelle realizzate in pietra grigia scandiscono i nomi degli oltre 1.400 minatori morti al lavoro, fra i quali spiccano molti ita-
maggio 2012
18 / PassaParola
NELLE MINIERE, QUEST’OPERA È SICURAMENTE ANCHE NOSTRA. TANTI, INFATTI, FORSE TROPPI, SONO GLI ITALIANI ELENCATI NEL REGISTRO MURALE DEL MONUMENTO
(2)
Quanti erano
italiani…
/ tanti /
ITALIANI FA
(3) (4)
legrinaggio per le ricorrenze tradizionali dei minatori, in particolare il 4 dicembre per la festa di Santa Barbara, la loro santa patrona.
La collina di Kayl fu scelta anche perché ospita una famosa grotta, dal 1753 dedicata alla Madonna (3), Léiffrächen in lussemburghese, ufficialmente ribattezzata Notre Dame des Mineurs da Papa Pio XII nel 1953, in occasione del 200° anniversario. Da allora, questa grotta è meta di pel-
Segnaliamo un altro monumento del comune di Kayl-Tétange che ha un legame, seppur indiretto, con l’emigrazione italiana. Si tratta della scultura all’ingresso del cimitero di Tétange, eretta in memoria del primo minatore-deputato, Jean Schortgen, anche lui deceduto in un inci-
Foto: www.mnm.lu
liani. Altre 7 tabelle documentano l’estrazione e la produzione nazionale di ferro e ritraggono alcune scene tipiche della vita del minatore.
dente nelle gallerie, ironia della sorte, proprio il 1° maggio 1918, festa del lavoro. Quest’opera nacque, infatti, dalle mani dello scultore Duilio Donzelli, le cui numerose creazioni monumentali sono disseminate a cavallo della frontiera franco-lussemburghese, prefigurando simbolicamente la Grande Région di oggi. Si può concludere la gita a Kayl con una gradevole passeggiata di sette chilometri attraverso l’ex miniera di superficie Kayl-Tétange-Rumelange (4), oggi riserva naturale, che sorprende ancora per il suo aspetto cromatico (prevale un rosso intenso) e per i segni lasciati dagli interventi umani. Il percorso, indicato con molta chiarezza, porta direttamente al Musée national des mines de fer (www.mnm.lu) di Rumelange, meta di una delle nostre prossime tappe alla ricerca di quello che unisce indelebilmente gli italiani alla terra PP lussemburghese.
/ destinazione /
ITALIA
TRIESTE città di frontiera Testo / Erika Maddalena
ALLA SCOPERTA DI
UNA CITTÀ ITALIANA, DA SEMPRE CROCEVIA DI ETNIE E CULTURE, OGGI DEFINITA LA “CENERENTOLA” DEL TURISMO
N
el mondo sono diverse le località che, seppur bellissime e tutte da scoprire, restano fuori dai circuiti turistici di massa. È partendo da questo teorema che la Lonely Planet, famosa casa editrice di guide di viaggio, ha stilato una classifica delle “cenerentole” del turismo mondiale. Primo posto: Trieste. È italiana dunque la più bella fra le città dimenticate dai turisti. Trascurata forse per via della vicina e imponente Venezia, forse per la posizione geografica o forse per semplice casualità, Trieste ha invece tanto da offrire da un punto di vista storico e culturale. E non solo. La stessa Lonely Planet la definisce una miscellanea culturale, una terra affacciata sul mare, confinante con la Slovenia e che porta ancora oggi con sé l’aura del suo magnifico passato di porto austro-ungarico. Città dei caffè viennesi, della cucina mitteleuropea, di vento e di mare. Si dice addirittura che James Joyce, che visse in questa città, cominciò a scrivere l’Ulisse proprio a Trieste. Questo ponte tra Occidente e centro Europa mescola caratteri mediterranei e mitteleuropei, un territorio di
maggio 2012
20 / PassaParola
Trieste È LA PRIMA DI QUESTE “CENERENTOLE DEL TURISMO”. MA LE ALTRE QUALI SONO? Fra le tante: Arras – Francia, Aberdeen – Scozia, Utrecht – Olanda, Helsinki – Finlandia. E persino un’intero stato nella parte nord-occidentale dell’India: il Gujarat. Tutti luoghi meritevoli di un viaggio ed ingiustamente dimenticati. Un’idea, d’ora in poi, per un prossimo progetto “valigia in mano”!
QUALCHE INDIRIZZO Per trovare i nomi delle “osmizze” ed il calendario di apertura: www.fvgnews.net/view.php?t=e&k=6347 www.frasche.net, www.osmize.com Per dormire potete scegliere tra lusso imperiale: savoiaexcelsiorpalace.starhotels.com/it/home.aspx un albergo sul mare: www.tremerlibeachhotel.com o un più semplice Bed&Breakfast: www.gensjulia.com Foto: Cesare Gerolimetto - www.cesaregerolimetto.com
UNA TRIESTINA “DOC” A LUSSEMBURGO Luisella Piccoli vive e lavora da molti anni nel Granducato. Insegna italiano agli stranieri e con loro ha creato una bella compagnia teatrale, che ogni anno mette in scena in città uno spettacolo di gran livello. A Luisella, grande amica di PassaParola, abbiamo chiesto di raccontarci brevemente la “sua Trieste” attraverso passeggiate e soste golose. I posti da non mancare? Piazza Unità d’Italia, il Molo Audace, il castello di Miramare, il lungomare di Barcola, il Castello di Duino e tutti i villaggi del Carso. Qualcosa da gustare a tavola? La jota (vedi anche articolo: minestra a base di crauti e fagioli), gli gnocchi di susine (fatti di patate con le prugne passate nello zucchero), la classica porcina (EC) (spalla di maiale), il Kaiserfleisch (maiale affumicato).
/ destinazione /
ITALIA
confine che si trova fra l’Adriatico e il promontorio del Carso. L’acqua entra fisicamente nella città, come avviene in Piazza dell’Unità, una delle piazze più grandi del mondo ad affacciarsi sul mare (oltre 12 mila mq); o come nel caso del bel Canal Grande.
TRIESTE IN TAVOLA
Interessante anche il patrimonio architettonico, che va dal neoclassico al liberty e al barocco fino allo stile romanico e agli edifici di stile asburgico. Un dialogo e una convivenza armonica che riguardano anche la religione perché Trieste, proprio per il suo carattere di città di confine, ospita la chiesa greco-ortodossa e quella serbo-ortodossa, la sinagoga, la chiesa evangelica luterana e quella elvetica, che è la più antica della città.
Dagli stuzzichini alle pasticcerie storiche. Per una bellissima città “da mangiare” non solo con gli occhi! In città: Da Pepi (vecchio locale dal 1897), via Cassa di Risparmio 3, tel. +39 040366858, www.buffetdapepi.com Rudy (birreria con specialità triestine e bavaresi), via Valdirivo 32, tel: +39 040 639428, www.buffetrudyspaten.it Sul Carso: Agriturismo MILIC, Loc. Sagrado 2, 34010 Sgonico (Trieste), tel. +39 040 229383, www.agriturismomilic.it Per un aperitivo e stuzzichini: Harry’s bar, Piazza Unità d’Italia, www.duchi.eu/ita/harrys.php Il “dolce” far niente… Pirona (pasticceria frequentata da Joyce e Svevo), via Barriera Vecchia 12, pirona.blogspot.com Un caffè storico (quello preferito da Claudio Magris) Caffè San Marco, via Battisti 18. (EC)
Tuttavia la “città della bora” non è solo monumenti e palazzi ma anche tradizione enogastronomica: i tanti caffè storici, che ricordano la vivacità letteraria di un tempo, ci parlano della grande passione triestina per il caffè. E ovviamente il crocevia culturale si trasforma anche in fusione culinaria, che unisce i sapori del mare a vini come il Terrano e la Vitovska, ai dolci di ascendenza slava o germanica, passando per zuppe triestine come la jota. Tutte queste bontà si possono gustare nelle caratteristiche osmizze, case private carsiche, aperte per brevi periodi, dove si possono consumare direttamente dai produttori salumi, oli d’oliva, formaggi e vini. Da non perdere, nei dintorni, la suggestiva costiera dalle bianche falesie, i castelli di Miramare e Duino, affacciati direttamente sul mare, la Grotta Gigante, che è la cavità turistica più grande al mondo. Ed, infine, la pittoresca cittadina istro-vePP neta di Muggia.
maggio 2012
PassaParola / 21
PassaParola Trieste
maggio 2012
22 / PassaParola
TRIESTE: BELLE ET OUBLIÉE! Selon une statistique de Lonely Planet, Trieste est la plus belle des villes oubliées par les touristes. Délaissée peutêtre à cause de son imposante voisine, Venise, peut-être à cause de sa position géographique ou à cause d’une simple fatalité, Trieste peut pourtant beaucoup offrir d’un point de vue historique et culturel, mais pas seulement. On dit même que James Joyce, qui y vécut, commença à écrire Ulysse précisément dans cette ville. L’eau pénètre physiquement dans la ville, comme par exemple Place de l’Unité, une des plus grandes places au monde donnant sur la mer (plus de 12.000 m2) ; ou comme dans le cas du magnifique Grand Canal. Le patrimoine architectural est également intéressant, allant du Néoclassique au Liberty, au Baroque jusqu’aux édifices de style roman et “habsbourgeois”. Le croisement culturel se transforme aussi en fusion culinaire, unissant les saveurs de la mer à des vins tels que le Terrano et la Vitovska, les gâteaux d’origine slave et germanique, en passant par les soupes triestines comme la Jota. Tous ces délices peuvent être dégustés dans les pittoresques “osmizze” (www. fvgnews.net/view.php?t=e&k=6347), des maisons privées, ouvertes pendant de très courtes périodes, où il est possible de consommer des charcuteries, huiles d’olive, fromages et vins directement chez les producteurs. A ne pas manquer, dans les alentours, la suggestive Côte de blanches falaises, les châteaux de Miramare et Duino, donnant directement sur la mer, la Grotte Géante, qui est la plus grande cavité touristique au monde. Et pour finir la pittoresque ville istro-vénitienne de Muggia. Un hôtel sur la mer : www. tremerlibeachhotel.com. Ou un plus simple Bed&Breakfast : www.gensjulia. com. Pour manger : Da Pepi (vieil établissement depuis 1897), 3 Via Cassa di Risparmio, tél. : 0039.040366858, www. buffetdapepi.com ou Pirona (pâtis-
POSTCARDS FROM LUXEMBOURG: A SOUND MAP OF THE CITY La carte sonore de la capitale du Grand-Duché a été réalisée grâce à la contribution de plusieurs acteurs. Le musicien Fabio Orsi a accepté l’invitation de l’expert musical de notre magazine Paolo Travelli, qui à son tour a proposé le projet au MUDAM (Musée d’Art Moderne). Le musée a inclus l’initiative dans le DESIGN CITY 2012 en s’appuyant sur la collaboration du Lycée Classique de Diekirch (section Musique), et de l’Istituto Italiano di Cultura. Le résultat, ce sont 16 pistes qui explorent le panorama urbain de Luxembourg, contenues dans un packaging extrêmement moderne (réalisé par l’agence A|Part) et qui représente un parcours imaginaire de la configuration géographique de la ville. Le CD sera présenté les 19 et 20 mai de 11 à 18 hrs au sein du “Marché des créateurs” au MUDAM. Les CD sont en vente à la boutique du musée (3, Park Draï Eechelen, L - 1499 Luxembourg) et auprès de la boutique “Capsule” (31, rue Philippe II, L - 2340 Luxembourg) au prix de 15 euros. Fabio Orsi et Enrico Lunghi (Directeur du MUDAM) en parleront en direct sur Radio ARA, samedi 19 mai de 10 à 11h30 pendant l’émission VOICES (10.3/105.2).
serie ayant été fréquentée par Joyce et Svevo), 12 Via Barriera Vecchia, pirona. blogspot.com
PassaParola WATER FESTIVAL OMBRIE 2012 : motus ! Rendez-vous du 17 au 20 mai 2012 pour ce grand événement qui mettra en vedette la région de l’Ombrie et qui est entièrement consacré à l’eau en tant que ressource de la planète qu’il faut connaître et sauvegarder. Organisé par un comité spécial constitué par la région de l’Ombrie, les Provinces de Perouse et Terni et par les deux Chambres de commerce, le Festival implique aussi de nombreux autres organismes publics et privés, locaux, nationaux et internationaux. Au premier rang figure l’UNESCO qui a installé justement à Perouse au sein de la prestigieuse Villa “La Colombella” le siège de l’UN-WWAP - le Programme Mondial des Nations Unies pour l’évaluation des ressources en eau - qui a accepté le parrainage de la Manifestation. De l’art à la gastronomie, en passant par la didactique et la poésie, nombreuses sont les initiatives qui font de cet événement un rendez-vous pour tous.
UN NOUVEAU LIEU DE BONNE CUISINE ITALIENNE OÙ GOÛTER LE TRADITIONNEL “APÉRO” En anglais Bloom signifie fIeurir, mais à part le nom, ce lieu est vraiment entièrement italien ; des plats typiques à la décoration. Des produits du terroir en vente publique aux vins de qualité. Mais le vrai délice est l’apéritif à l’italienne : bon, copieux et très chic, que l’on peut enfin savourer aussi au Luxembourg. Le restaurant est ouvert tous les jours, sauf le dimanche. Chaque jour Andrea, aux fourneaux, propose des plats et des pizzas (tous préparés en temps réel selon de vieilles recettes de famille) et des gâteaux originaux. Les plus beaux fleurons sont les ingrédients typiques, qui arrivent toutes les semaines d’Italie. Dans un coin, élégant et spécialement dédié, on retrouve aussi des produits œno-gastronomiques de qualité en vente à des prix très abordables, tout comme le déjeuner et le dîner. Mais la vraie nouveauté du Bloom est l’apéritif italien. Les amuse-gueules à base de fougasse, olives à l’Ascolane, légumes grillés, dégustation de pâtes et charcuterie servis à table sur ce que l’on appelle une “alzatina”, un élégant plateau à plusieurs niveaux, à partir duquel on peut se servir directement à sa propre table. Bloom est aussi un bar, ouvert dès 8h30 du matin. Inutile de dire que le cappuccino y est servi avec des croissants frais (qu’ici ils appellent “cornetti”), simples ou fourrés, si l’on veut, avec de la crème pâtissière ou du nutella (15, Rue des Jardiniers; 26 38 99 16).
/ onde /
SONORE le.com
Photo MAU PARIETTI
www.albertofortispeop
ALBERTO FORTIS
INTERVISTA ESCLUSIVA Testo / Redazione
UNA LUNGA CARRIERA FRA L’ITALIA E GLI USA, CANZONI CHE
HANNO FATTO LA STORIA DELLA NOSTRA MUSICA. ED ANCORA: L’IMPEGNO CIVILE E LA SCRITTURA. ALLA SCOPERTA DI UN CANTAUTORE DALLE MILLE SORPRESE
maggio 2012
24 / PassaParola
/ onde /
SONORE Il tuo ultimo disco in studio di inediti risale al 2008. Quando i tuoi fan potranno assaporare un nuovo successo alla “Alberto Fortis”? Ci sto lavorando ed è un progetto a 360 gradi, che include un album ed un lavoro legato all’universo web. Inoltre sono in attesa di sapere se andrà in porto una mia collaborazione negli States per un musical a Broadway. Per ora…incrocio le dita!
alti e bassi, rimane sempre la città più «europea» d’Italia e sento che forse sta per vivere un nuovo risveglio, un nuovo fermento positivo.
Nella tua discografia sono molti gli album “live”. È questa la tua vera dimensione? Assolutamente sì. Per un artista il “live” è un aspetto fondamentale della propria carriera. È il momento della “verità”, in cui si confronta con il pubblico e può davvero dimostrare la sua professionalità. Hai vissuto e torni spesso per lavoro negli USA. Ci racconti un’esperienza positiva ed una negativa vissuta da italiano all’estero? Quella positiva è senza dubbio l’incontro a Los Angeles con artisti di fama mondiale (collaboratori di star come Aretha Franklin e Stevie Wonder), conosciuti per caso e grazie ai quali ho potuto realizzare il mio terzo album “La Grande Grotta”, che mi ha aperto le porte a tante altre collaborazioni internazionali e opportunità di altissimo livello, come, ad esempio, lavorare negli Abbey Road Studios di Londra. Come esperienza negativa, ne cito una di carattere personale. Un tentativo di rapina subìto da un delinquente armato di mazza da baseball. Un episodio per fortuna finito bene, grazie ai miei riflessi pronti. Mi sono subito chiuso in auto e sono scappato via, rimediando solo i vetri rotti! Ci racconti la tua collaborazione con “City Angels” e quella come testimonial di AISM (Associazione
Italiana contro la Sclerosi Multipla)? Per me è un grande onore essere testimonial di queste due associazioni. Credo che la mia scelta derivi anche dal mio passato di studente di medicina e dal mio convincimento che la musica abbia il dovere ed il merito di aiutare la gente a stare meglio. Questo ruolo mi consente di vedere da vicino il lavoro dei volontari, che compiono davvero un’opera fantastica a livello sociale ed umano. Alberto e la poesia. Un bilancio? Ho pubblicato due libri di poesie ed un’autobiografia (300 pagine con DVD) per la Aliberti-De Agostini. Per me il bilancio è molto positivo e non escludo un quarto libro entro il 2012. La tua opinione su Milano oggi, dopo che gli hai dedicato bellissime canzoni? La domanda mi permette di dire che GQ (Gentleman Quarterly, prestigiosa rivista americana, ndr) ha inserito «Il Duomo di notte» fra le 100 più belle canzoni pop di tutti i tempi. Di Milano dico che, nonostante gli
Come si attraversano tre decenni con un mestiere difficile come il tuo e mantenendo sempre fama e successo? Lavorando con serietà, senza cedere a facili compromessi, facendo a volte scelte coraggiose e difficili, ma che pagano nel lungo termine con riconoscimenti di pubblico e critica. Lavorare tanto all’estero permette anche di confrontarsi molto e questo aiuta. Sono percorsi difficili, ma gratificanti. Hai partecipato a Music Farm del 2006. Qual è il tuo giudizio in merito ai reality show? L’ho fatto un po’ da pioniere, dopo un lungo periodo di vita e lavoro negli USA. Ero scettico all’inizio, mi ci è voluto un mese (anche di notti insonni!) prima di dire di sì. L’ho fatto e ne sono contento perché credo che, a volte, partecipare nella giusta misura ad un grande evento mediatico permetta comunque di farsi riscoprire per i propri lavori di qualità ed anche di farsi conoscere ad un pubblico più giovane, che non sa molto di te, della tua storia, della tua musica, delle tue canzoni. Vi ho partecipato facendo scelte interpretative di nicchia, nelle mie corde, con canzoni come «Ciao amore ciao» di Tenco o «Via del Campo» di De André. Il rischio era grosso, ma la mia scelta ha avuto i suoi risultati PP positivi.
maggio 2012
PassaParola / 25
/ onde /
SONORE
rom-luxembourg/
12/02/postcards-f www.designcity.lu/20
Postcards from Luxembourg:
a sound map of the city INTERVISTA A FABIO ORSI Testo / Redazione
La mappa sonora della capitale
del Granducato è stata realizzata grazie al contributo di diversi “attori”. Il musicista Fabio Orsi ha raccolto l’invito dell’esperto musicale del nostro Magazine Paolo Travelli, che a sua volta ha proposto il progetto al Mudam (Museo d’Arte Contemporanea). Il Museo ha inserito l’iniziativa nel DESIGN CITY 2012 avvalendosi della collaborazione del Liceo Classico di Diderich (sezione
musica) e dell’Istituto italiano di cultura. Il risultato sono 16 tracce, che esplorano il panorama urbano di Lussemburgo, racchiuse in un packaging estremamente moderno (realizzato dall’agenzia A|Part) che rappresenta un percorso immaginario nella geografia cittadina. I suoni del Granducato. Puoi raccontarci il tuo lavoro e le tue sensazioni? I suoni rispecchiano in pieno le sensazioni della città. A volte radi e definiti, a volte esplosivi e confusi. I vari quartieri hanno storie a sé e queste piccole storie trasmettono vibrazioni in suoni, che rendono la città piena e vuota, viva e silente. La natura domina in alcune parti e in altre le architetture, le strade strette, le piazze piccole aprono quello che è un tumulto composto. Il rumore di una città che si sprigiona e si rivela con tutta la sua forza: nelle vie principali, sui corsi, nel quartiere della stazione. È una città ricca di suoni,
a volte arrivano da lontano, come ricordi, come tempi che furono; a volte ti assalgono da vicino come tempi moderni, frenetici e, a volte, incomprensibili. Com’è stata la collaborazione con i liceali? I ragazzi sono stati fantastici. Hanno da subito capito l’idea del lavoro, mai banali nella scelta delle location, mai stanchi di provare a «congelare» un suono, a farlo proprio. Il lavoro fatto da loro è sorprendente, basta ascoltare il cd e le registrazioni finali per capire la loro voglia di ascoltare la propria città e restituirla agli ascoltatori dal loro punto di vista. Tante cartoline sonore per dire semplicemente ma non banalmente: «Ecco a voi il posto in cui viviamo». Come descrivi questo cd? I suoni rivelano sempre emozioni e sensazioni. Sono frutto di esperienze, quasi sempre personali, sono PP ricordi, sono parte di noi.
IL Cd
Fabio Orsi e d Enrico Lun ghi (direttore ospiti a Voice del Mudam) sbyPassaPa ro la (Radio Ara il 19 maggio - 103.3/105.2 alle 10. ) maggio 2012
26 / PassaParola
Il cd verrà presentato il 19 e 20 maggio dalle 11 alle 18 al MUDAM, all’interno del Marché des créateurs. Le copie sono in vendita presso la Boutique del museo (3, Park Dräi Eechelen, L-1499 Luxembourg) e da Capsule (31, rue Philippe II L – 2340 Luxembourg) al prezzo di 15 euro.
/ grande /
PassaParola NELLA
SCHERMO
GIURIA
Festival International du court métrage
I
l Festival che debutta quest’anno per la prima volta grazie a The Short Film Association APAS FILMS PRODUCTION a.s.b.l. , in collaborazione con Jason’ s, si svolgerà nella giornata del 19 maggio 2012 a Carré Rotondes (1, rue de l’Acerie, L-1112 Hollerich) e prevede la partecipazione di 20 opere provenienti da: Granducato di Lussemburgo, Belgio, Germania, Francia, Canada, Italia, Spagna.
de Luxembour et de la Grande Région Due i cortometraggi italiani presenti al festival: quella di Diego Monfredini, con “La Casa Dei Trenta Rumori”, già vincitore del Cici Film Festival (Castellammare del Golfo, settembre 2011); e “Oltreluo-
Testo / Paola Cairo
mo” di Nicola Ragone, già premiato con la “menzione speciale sicurezza sul lavoro” al Festival Tulipani di seta PP nera (Roma, marzo 2012).
DIEGO MONFREDINI
NICOLA RAGONE
Tre aggettivi che rappresentano la tua passione per il cinema. Il cinema è divisione, droga, religione.
Per me ne esiste uno solo: vitale.
Che tipo di regista sei? Fortemente istintivo, ma nello stesso tempo Sperimentale. programmatico e rigoroso. Perché hai scelto di esprimerti con i corti? Per essere libero di gestire l’intero processo di produzione di un film, dalla scrittura al montaggio. E perché mi piace pensare al cortometraggio come a una canzone da guardare.
La formula narrativa del cortometraggio, per una storia come quella di Oltreluomo, mi ha permesso di esplorare l’orizzonte emozionale dei personaggi, utilizzando un linguaggio fortemente poetico ed immediato.
Perché Oltreluomo? Il titolo Oltreluomo, riprende il concetto di “Ubermensch” nietzschiano, facendo fortemente riferimento ad una condizione sociale e lavorativa al limite della sostenibilità umana, ma vuole essere anche metafora di un percorso di vita che trascende l’umano e lo oltrepassa.
Perché La Casa Dei Trenta Rumori? Quando ci si ferma un attimo si abbassa notevolmente la soglia del silenzio. Allora cominciamo a distinguere un suono dopo l’altro, un fruscìo, un battito d’ala. La casa dei trenta rumori è questo, è l’angolo dimenticato del cassetto della memoria, il punto da dove cominciano i rimpianti.
Cosa c’è nel tuo futuro? Ho appena terminato la messa in scena di uno Mi piacerebbe girare un film in Africa. spettacolo teatrale dal titolo EYES, tragedia della vista; om mi piacerebbe girare un lungometraggio nella mia terra www.studio-a-online.c di origine, la Basilicata.
maggio 2012
PassaParola / 27
/ passa /
...PAROLE
Scialla fratello: parliamo giovane! Testo / Elisa Cutullè
LA LINGUA È LO SPECCHIO DELLE
TRASFORMAZIONI CULTURALI ED È IN CONTINUA EVOLUZIONE. SI ARRICCHISCE DI NUOVE LOCUZIONI, CHE ASSORBE DA DIVERSE FONTI. CI SONO “PRESTITI” DA ALTRE LINGUE, MA ANCHE NEOLOGISMI, CODICI E NUOVE MODALITÀ D’USO. IL LINGUAGGIO DEI GIOVANI, UNO DEI RAMI PIÙ DINAMICI DELLA LINGUA ITALIANA, È L’ESEMPIO PIÙ VALIDO DI QUESTO FENOMENO. SCOPRIAMOLO INSIEME
S
cialla (ovvero: “stai tranquillo”, dal gergo giovanile di Roma), la commedia di Francesco Bruni, vincitrice della sezione Controcampo italiano alla Mostra Internazionale di Venezia 2011 e dell’Amilcare du public del Festival di Villerupt 2011, ha dedicato il titolo proprio ad un’espressione classica del linguaggio giovanile del terzo millennio. Anche se spesso sembra fuori luogo parlare di una lingua giovanile vera e propria (si ritiene, infatti, che ad essere diversi siano semplicemente alcuni termini, peraltro facili da identificare) non si può
LA NONNA CHE PARLA GIOVANE E REGALA DRITTE? LA TROVATE NEL WEB Nonna Lea vi consiglia come rimediare a una sbronza o come pelare le patate in un batter d’occhio. Lo fa con grinta e, soprattutto, parlando un linguaggio giovane, slang. E lo fa nella serie “Gli sgami della nonna”, sul portale Casa.it Channel. Protagonista un’attrice bravissima, Stella Maris. Che, neanche a dirlo, è già un’icona dei giovanissimi! (MGG)
negare l’esistenza di alcuni linguaggi giovanili. I giovani sono un gruppo eterogeneo, uniti dal fatto di non essere ancora, ufficialmente, adulti. Sviluppare, pertanto un proprio linguaggio è come dimostrare agli adulti di poter esprimere la propria personalità, usando, appunto, una lingua propria. Una nuova e diversa “definizione” di se stessi, con lo scopo non tanto di non farsi capire dagli adulti, bensì di confermarsi diversi da loro. Il mondo giovanile è una realtà in continua trasformazione e lo è anche il linguaggio utilizzato. Alcuni termini rimangono “attivi” solo per alcuni periodi e perdono presto il significato originario. Negli Anni ‘80 nel milanese, con la
Foto: www.sxc.hu - bb_matt
diffusione dei “Paninari” (espressione che derivava dal termine panino, che la moda voleva consumarsi spesso negli allora esordienti locali “fast food”) non solo gli adolescenti avevano un modo diverso di vestire, ma anche di rapportarsi alla società e di esprimersi. Si parlava di tozzo, sfitinzia o panozzo, termini privi di significato per gli adolescenti di oggi. La società contemporanea, invece, è caratterizzata dalla presenza massiccia della comunicazione multimediale. Il primo cellulare arriva nelle mani dei giovani, in media, prima dei 10 anni di età, come anche l’utilizzo del PC e delle chat. La comunicazione estrapolata dalla multimedialità è inconcepibile per la maggior parte delle persone. Il linguaggio giovanile utilizzato nel XXI secolo è specchio di questa multimedialità. Viene preferito un linguaggio veloce e dinamico, che stravolge le regole grammaticali esistenti ed è in grado di trasmettere il concetto desiderato in pochi caratteri. Secondo Michele Cortelazzo, linguista dell’università di Padova, il linguaggio giovanile contemporaneo è caratterizzato da: Una base di italiano colloquiale (informale, parlato). Una componente gergale (studentesco, mondo delle droghe). Una componente dialettale (es.: romanesco, milanese). Una componente internazionale (forestierismi). Una componente dai linguaggi settoriali (musica, moda). Una componente di innovazione (il linguaggio della pubblicità e dei media).
PILLOLA di
ITALIANO a cura di Cinzia Margarita
/ passa... /
...PAROLE
Alcuni dei codici utilizzati, siano essi termini specifici, emoticon (faccine espressive, ndr) o abbreviazioni, hanno lo scopo di essere da un lato una sorte di ribellione alle regole adulte e ferree della società e alle forme di comunicazione e, dall’altro, la pretesa di non essere facilmente comprensibili (il che permette anche, in determinati casi, di parlare apertamente di sesso senza essere tacciati di volgarità). Un mezzo perfetto per creare identità e solidarietà tra i PP partecipanti.
ITALIANO-GIOVANE/GIOVANE-ITALIANO Nelle pagine di questo dizionario si alternano le voci documentate con esempi di testo tratti, tra l’altro, da opere di Calvino, Pavese, Ammaniti, Elio e le Storie tese, nonché da testi di rapper e da espressioni del mondo dei graffiti. Il linguaggio giovanile viene analizzato nella sua storicità e, per ogni termine, si trova l’origine geografica e la citazione “storica”: romanzo, canzone o aforisma che sia. Il dizionario è corredato anche di una legenda per le abbrevizioni e gli emoticon in uso. Scrostati gaggio! Dizionario storico dei linguaggi giovanili R. Ambrogio - G. Casalegno, edizioni UTET.
Beccamorto: la composizione di questo vocabolo, formato dalle parole becca e morto, dice da sola a quale sgradevole compito è chiamata ad assolvere questa persona, la cui funesta compagnia è vivamente consigliabile evitare! Per quanto riguarda l’origine di questo vocabolo l’ipotesi più accreditata vuole la provenienza dal francese croquemort, di cui croque si traduce divorare e mort che non serve tradurre. L’allusione è da riportare a quel particolare volatile che si nutre di sole carogne e ciò spiegherebbe anche l’origine dell’italico pizzicamorto. maggio 2012
PassaParola / 29
/ psicologia /
Lo stress al lavoro.
Se ne parla a Lussemburgo Testo / Maria Grazia Galati
Marisa Saina, PSICHIATRA E PSICOTERAPEUTA,
TERRÀ UNA CONFERENZA IN CITTÀ SUL TEMA DELLO STRESS CORRELATO AL LAVORO. L’ABBIAMO INTERVISTATA IN ANTEPRIMA Lo stress da lavoro è il nuovo “male” del Terzo Millennio: perché? I motivi sono più di uno. Posso citare quello che incide di più. Nell’era della globalizzazione le persone sono malate di insicurezza, dovuta ad una diffusa condizione d’incertezza sul futuro, derivata dalla trasformazio-
LA CONFERENZA IL LAVORO ED IL SUO VISSUTO. Lo stress nell’ambiente lavorativo. Cause, prevenzione, interventi. Organizzata dalla Libreria Altrimenti. Giovedì 10 maggio 2012 alle ore 18,30 presso Libreria Altrimenti (15, avenue de la Faïencerie, L- 1510 Luxembourg). Ingresso libero con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti (via e-mail a info@altrimenti.lu o per telefono al numero 27489855).
ne che la società sta vivendo fuori e dentro gli uffici. Quali sono i sintomi dello stress da lavoro? Sono: a) sintomi psicosomatici che coinvolgono i vari apparati, come quello digerente; problemi gastrici, ulcera, bulimia, ecc.; b) disturbi dell’umore, prevalentemente la depressione; c) disturbi d’ansia, come attacchi di panico e ansia generalizzata. Ci sono dei soggetti più esposti a questo rischio e quali sono? Certamente, ci sono dei soggetti più esposti al rischio di stress-lavoro correlato e sono quelli che hanno una personalità più debole, secondo l’impostazione psicoanalitica, accertabile mediante opportuni test psicodiagnostici. Quali sono le terapie più efficaci
MARISA SAINA è medico chirurgo, specialista in psichiatria, psicoterapeuta, dottore di ricerca presso l’Università degli Studi di Trieste. Laureata e specializzata a Trieste, ha ricoperto numerose cariche scientifiche, nel periodo in cui operava nella Clinica Psichiatrica dell’Università ed in altre strutture neuropsichiatriche. Autrice di numerose pubblicazioni scientifiche in Italia ed all’estero, tra cui: Personalità Dipendente e potere dei mass-media; Demenze. Aggiornamenti clinico-terapeutici; Tecniche integrate metafore PNL in Psicoterapia ipnotica; Metafore: vie di comunicazione in psicoterapia. Oltre a La terapia nella Malattia di Alzheimer, inserito nel “Manuale di Psichiatria di consultazione”, edito dalla prestigiosa casa editrice Mc Graw Hill.
per curare questo problema? Un intervento psicoterapeutico di tipo psicodinamico rivolto al rinforzo della personalità. Prevenire è meglio che curare. Dunque: possiamo avere dei buoni consigli per evitare di “ammalarci” di stress da lavoro? Scegliere un lavoro per il quale si hanno le caratteristiche psico-fisiche adatte per farlo bene e, per quanto possibile, un lavoro che piaccia. Se un lavoro, invece, l’abbiamo già e forse non corrisponde appieno alle nostre caratteristiche psico-fisiche e magari non ci piace molto, non potendolo cambiare, possiamo cercare di cambiare noi stessi. Il rinforzo della personalità dà la possibilità di adattarci meglio all’ambiente intorno a noi e a trovare dentro di noi le risorse per sopportare meglio lo stress derivante dal lavoro, evitando PP patologie più o meno gravi.
www.altrimenti.lu maggio 2012
PassaParola / 31
/ italia /
A TAVOLA
H
a aperto i battenti solo da sei mesi in città (proprio a pochi metri dall’Ambasciata italiana e dal nostro Consolato), ma è già a ragione fra le soste golose da non mancare. Il Bloom è nato nell’ottobre 2011 grazie all’entusiasmo ed all’intraprendenza di due italiani, grandi amici e già colleghi nella loro precedente attività (legata al mondo delle auto). Andrea Liotino e Fabio Misci da tempo coltivavano il sogno di aprire un locale dove proporre una cucina semplice, ma veramente nostrana. Ed è così che il loro sogno dal cassetto è giunto fino a Rue des Jardiniers, a poche centinaia di metri dal cuore di Luxembourg-Ville, dove i due italiani (Andrea di origine pugliese, Fabio marchigiano) hanno aperto questo locale che spicca per gli arredi raffinati e l’atmosfera calda ed accogliente.
pubbliredazionale
maggio 2012
32 / PassaParola
In primavera a Lussemburgo “fiorisce” la buona cucina italiana Testo / Maria Grazia Galati
IN INGLESE BLOOM SIGNIFICA FIORIRE, MA,
A PARTE IL NOME, QUESTO LOCALE È DAVVERO TUTTO ITALIANO. DAI PIATTI TIPICI AGLI ARREDI INTERNI. DAI PRODOTTI DI NICCHIA IN VENDITA AL PUBBLICO AI VINI DI QUALITÀ. MA LA VERA CHICCA È L’APERITIVO ALL’ITALIANA: BUONO, ABBONDANTE E DAVVERO CHIC. CHE FINALMENTE POSSIAMO GUSTARE ANCHE A LUSSEMBURGO
/ italia /
Abbiamo chiesto ad Andrea Liotino di regalare ai lettori di PassaParola Magazine una delle sue gustose ricette, fra le tante che propone nel proprio locale. Eccola!
CAVATELLI “ANTICHI SAPORI”
PIATTI CASERECCI Il locale è aperto tutti i giorni, tranne la domenica. Dalla mattina alla sera. Ogni giorno Andrea, responsabile ai fornelli, propone primi e pizze (tutti preparati al momento secondo antiche ricette di famiglia) e dolci originali, che coniugano i piaceri del palato ai principi della sana cucina. Fiore all’occhiello sono gli ingredienti tipici, in arrivo ogni settimana dall’Italia tanto che “se il camion, per cause di forza maggiore, non consegna” ci spiega Andrea “i nostri ospiti dovranno rinunciare alla suggestion du jour (piatto del giorno, ndr)”. Indice di grande professionalità e rispetto per la propria clientela, non c’è dubbio! BOUTIQUE E APERITIVO In un angolo, elegante ed appositamente dedicato, sono in vendita anche prodotti eno-gastronomici di pregio come vino, olio extra vergine di oliva, pasta biologica ed un’ampia gamma di proposte alimentari a base di tartufo. Dove i prezzi, però, a dispetto di un livello qualitativo medio-alto, sono assolutamente abbordabili. In linea con la filosofia del posto, dove si mangia bene spendendo molto al di sotto della media cittadina. Per un acquisto sicuro lasciatevi consigliare da Fabio, responsabile di sala. Ma, nean-
Ingredienti per 4 persone: 600 gr di cavatelli, 800 gr di pomodoro San Marzano, 400 gr di ceci (peso da cotti e sgocciolati)*, 50 gr di olio extra vergine d’oliva, 2 spicchi d’aglio, 2-3 rametti di basilico, sale e pepe q.b., pecorino gratuggiato q.b. PREPARAZIONE Scaldare in un tegame l’olio e farvi rosolare per 2 minuti l’aglio. Aggiungere il pomodoro e cuocere 15 minuti. Versare i ceci (cotti e sgocciolati precedentemente) nel sugo quasi pronto, mescolare e cuocere altri 5 minuti. Salare, pepare e togliere dal fuoco. Aggiungere il basilico. Cuocere la pasta al dente, scolarla e condirla col sugo di ceci, spolverandola con abbondante pecorino. Servire subito. *(se manca il tempo, si possono utilizzare anche i ceci lessati che si trovano già pronti in commercio)
LA RICETTA BLOOM
A TAVOLA
15, Rue des Jardiniers, L-1835 Luxembourg, tel. 26 38 99 16.
www.bloom.lu
>>
maggio 2012
PassaParola / 33
/ italia /
A TAVOLA <<
che a dirlo (visto il suo nome) al Bloom il “fiore all’occhiello” è proprio quel tipico e gustoso rito tutto italiano che spesso ci manca tanto quando viviamo all’estero. Stiamo parlando dell’aperitivo. Quello con la A maiuscola, che i due titolari propongono, qui, in una versione molto elegante e rilassata. Gli stuzzichini a base (fra i tanti) di focaccia, olive all’ascolana, formaggi, olive, verdure grigliate, assaggi di pasta e salumi sono serviti al tavolo su una cosidetta “alzatina”, elegante vassoio a più livelli, dal quale servirsi direttamente al proprio tavolo. Seduti ben comodi su sedie in Plexiglas minimal-chic o (riservatela per sicurezza!) sulla meravigliosa poltrona rossa a marchio Edra (che merita da sola una visitina al posto). LA COLAZIONE E’ SERVITA! Bloom è anche bar, aperto dalle 8.30 di mattina. Inutile dire che il cappuccino è servito con le brioche (che qui chiamano “cornetti”) fresche ogni mattina, con tanto di farcitura, se si vuole, a base di crema pasticcera o nutella… PP slurp! I TITOLARI ORGANIZZANO SPESSO SERATE A TEMA ed il locale è disponibile anche per feste private (massimo 40 coperti). Da poche settimane non manca nemmeno una TV a grande schermo. A voi la scelta: espresso e notiziario o birra con partita. Ed ancora: cenetta romantica e defilata o seratona con amici in allegria. Perché da Bloom l’Italia si gusta (a tavola) e si respira (nell’ambiente). Ma “la grande soddisfazione” come ci racconta Fabio “è che sono anche tanti gli stranieri che vengono qui, perché scoprono davvero i sapori della nostra cucina genuina e, in un momento di crisi economica per tutti, si tolgono lo sfizio di uscire a pranzo o a cena senza svuotare il portafoglio!”
maggio 2012
34 / PassaParola
/ italia /
GIOVANE
Centri estivi
in attesa di partire in vacanza
I
l Service National de la Jeunesse propone anche per l’estate 2012 molte iniziative per i vostri bimbi e ragazzi. Si tratta di campus tematici (sport, musica, scienza, natura). Alcuni vengono allestiti persino nelle sedi delle scuole dotate di spazi all’aperto idonei allo scopo. I costi non sono mai eccessivi e per questo (unico problema) i posti sono ricercatissimi e limitati. Morale: leggere e…prenotare!
Testo / Maria Grazia Peresi
UNA BUONA
OCCASIONE PER FAR VIVERE AI VOSTRI FIGLI UN’ESPERIENZA DIDATTICA E LUDICA MENTRE VOI LAVORATE, IN ATTESA DI PORTARLI IN VACANZA. PassaParola HA SELEZIONATO ALCUNI CAMPI ESTIVI
maggio 2012
36 / PassaParola
Foto: www.sxc.hu - flaivoloka
Centre EISENBORN 5, Rue de la Foret, L-6196 Eisenborn. Tel. 247 86441, eisenborn@snj.etat.lu, www.snj.lu/eisenborn Accoglie 52 persone, il pianterreno dell’edificio ha 4 camere arredate e pensate per persone a mobilità ridotta. Il centro dispone di un laboratorio fotografico e di una sala internet. Il parco è allestito per volley, basket, calcio e barbecue. Centre de Jeunesse ERPELDANGE 21, Porte des Ardennes, L-9145 Erpeldange-Ettelbruck. Tel. 478 6457-6460, erpeldange@snj.etat.lu, www.snj.lu/centres Il centro ha sede nel vecchio castello di Erpeldange e può dare alloggio a 25 persone. Sala riunioni, cucina e infermeria sono stati recentemente rinnovati. Il castello, che è situato sulle rive de “La Sure”, dispone di un terreno da campeggio con capienza di 100 persone. Centre HOLLENFELS Chateau de Hollenfels, L-7435 HolLe iscrizioni alle varie colonie sono possibili anche su internet: www.snj.lu oppure agenda.snj.lu Ed anche presso gli uffici del Service National de Jeunesse: 138, blvd de la Pétrusse, BP 707, L-2017 Luxembourg, tel. 247 86455.
In tutti i centri citati gli istruttori presenti sono multilingue.
/ italia /
GIOVANE
Il sito internet www.colonies.lu offre risposte rapide in base alla vostra ricerca e alle vostre esigenze. Vi segnaliamo inoltre: www.Igs.lu Letzebuerger Guiden a Scouten www.speleo.lu Groupe Spéléologique Luxembourgeoise www.groupe-animateur.lu Groupe Animateur www.mtb.lu Mountainbike Letzebuerg
lenfels. Tel. 247 86430, hollenfels@ snj.etat.lu, www.snj.lu/hollenfels Situato nel parco medievale del castello di Hollenfels, vicino alla valle dell’Eisch, ha percorsi a tema ecologico. Ospita fino a 56 persone. Nella strada adiacente si trova comunque l’ostello della gioventù, con svariati posti letto e ristorazione. Base Nautique LULTZHAUSEN L- 9666 Lultzhausen. Tel. 691 857486, lultzhausen@snj.etat.lu, www.snj.lu/ centres Situata a bordo del lago della “Hau-
te-Sure” e attrezzata per tutti gli sport acquatici: kayak, vela, windsurf. Vicinissima alla base vi è una palestra per chi desidera fare sport al chiuso. La base nautica non dispone di alloggi, ma è collocata vicino all’albergo della gioventù. Centre MARIENTHAL L-7411 Marienthal. Tel. 247 86420, marienthal@snj.etat.lu, www.snj.lu/marienthal Il centro propone l’esplorazione delle grotte “Mamerlayen”, di valore storicoarchelogico e che la leggenda vuole ricche di mistero. Escursioni in bicicletta lungo la Vallée de l’Eisch. Il centro non è attrezzato con posti letto, ma sorge vicino all’albergo della gioventù. Centre WEICHERDANGE Centre de Jeunesse Maison 1, L- 9775 Weicherdange. Tel. 247 86457/ 6460, weicherdange@snj.etat.lu, www.snj.lu/centre Dormitorio per 45 persone, cucina, refettorio, ampia sala riunioni e infermeria. Lo spazio all’aperto accoglie100 persone. Disponibili anche varie zone multiPP sport per praticare discipline diverse.
/ assenza di /
GRAVITÀ
Acqua in festa Testo / Maria Grazia Galati (hanno collaborato Maria Grazia Peresi ed Elisa Cutullè)
LA SPLENDIDA REGIONE UMBRIA
ACCOGLIE IN QUESTO MESE LA PRIMA EDIZIONE DI UN FESTIVAL TUTTO DEDICATO ALL’ACQUA. UNA BUONA OCCASIONE PER CONOSCERE SEGRETI E CURIOSITÀ DI UNO DEI NOSTRI BENI NATURALI PIÙ PREZIOSI
LA SUA ORIGINE Diverse sono le teorie in merito all’origine dell’acqua sulla Terra. Le due ipotesi più accreditate ritengono che l’acqua sia giunta sul nostro pianeta a seguito degli impatti con le comete, molto frequenti agli albori del sistema solare; oppure a causa della grande attività vulcanica della Terra primordiale, che avrebbe rilasciato nell’atmosfera grandi quantità di vapore acqueo precipitato al suolo sotto forma di fenomeni idrometeorici. ITALIANI: PULITISSIMI O SPRECONI? L’Italia è uno dei Paesi che utilizza più acqua potabile. Si calcola che ogni italiano ne consuma mediamente tra i 250 e i 300 litri al giorno, mentre la media europea è di 150 litri.
maggio 2012
38 / PassaParola
ACQUA DOMESTICA Da un rubinetto escono 10 litri di acqua al minuto. Per riempire la vasca da bagno servono 150 litri contro i 50 utili a farsi una doccia. Un rubinetto che perde spreca almeno 100 litri d’acqua al giorno. IMPRONTA IDRICA L’impronta idrica è la quantità di acqua dolce usata per realizzare i beni di consumo (trasformazione delle materie prime o generazione di elettricità per l’alimentazione del processo di produzione). È possibile calcolare la propria impronta idrica visitando: www.waterfootprint. org/index.php?page=cal/waterfootprintcalculator_indv LUSSO L’acqua minerale più costosa al mondo è la SuperNariwa, imbottiglia-
UMBRIA WATER FESTIVAL 2012: Acqua in bocca! Appuntamento dal 17 al 20 maggio 2012 per questo grande evento, che vedrà protagonista la regione Umbria e che è interamente dedicato all’acqua come risorsa del pianeta da conoscere e da salvaguardare. Organizzato da un apposito Comitato costituito dalla Regione dell’Umbria, dalle Province di Perugia e Terni e dalle due Camere di Commercio, il Festival coinvolge anche numerosi altri enti: pubblici e privati, locali, nazionali e internazionali. Primo fra tutti l’Unesco che, proprio a Perugia, nella prestigiosa Villa La Colombella, ha collocato la sede del UN-WWAP, Il Programma delle Nazioni Unite per la Valutazione delle Risorse Idriche Mondiali, che ha concesso il patrocinio morale alla manifestazione. Tante le iniziative che fanno di questo evento un appuntamento per tutti: dall’arte alla gastronomia, passando per la didattica e la poesia.
val.it
www.umbriawaterfesti
ta in Giappone. La sorgente è stata creata milioni di anni fa da una tempesta di meteoriti e dall’eruzione di un vulcano marino. Per poco meno di 10.000 dollari al litro si potrà sperimentare, secondo i produttori, un rafforzamento del sistema immunitario e una riduzione dei radicali liberi. ACQUA MONDIALE Il volume di acqua presente sulla Terra è stimato in 1 miliardo e 360 milioni di chilometri cubi. Di questi, circa il 97% del totale è composto da acque marine, in maggioranza oceaniche. Circa il 2% del totale è nei ghiacciai e nelle calotte polari, mentre circa l’1% si trova nel suolo all’interno delle falde acquifere. Circa lo 0,02% del totale costituisce le acque dolci che si trovano nei laghi, PP nei mari interni e nei fiumi.
/ arte /
BLANCONTACT
www.kulturhaus.lu
Testo / Elisabetta Fatichenti
LA DANZA È ESPRIMERE
IDEE ED EMOZIONI ATTRAVERSO IL CORPO. È COMUNICARE E CONDIVIDERE E LO È ANCORA DI PIÙ QUANDO SI CONIUGA QUESTA ARTE ALL’UNIVERSO DEI DIVERSAMENTE ABILI. VEDIAMO COME
Nella foto: Antonio Mazzaro e Annick Pütz
I
n questo spirito ed in seguito al successo dei progetti BlanContact I e II (spettacoli di danza, video e suono, realizzati nel 2009 e 2011), i ballerini e coreografi Annick Pütz e Thierry Raymond ripetono l’esperienza, prendendo nuove direzioni e nuovi spunti e permettono a nuovi partecipanti di farsi coinvolgere nell’avventura. L’esistenza di tale progetto è merito del Mierscher Kulturhaus in collaborazione con la Fondation Kraïzberg, UBS e con il sostegno del Centre de Création Chorégraphique Luxembourgeois (3C-L). Il nuovo progetto BlanContact consiste in un insieme di incontri (1 giorno al mese, nei week-end) durante i quali gli artisti professionisti ed i ballerini amatori con e senza handicap fisico danzano insieme. L’obiettivo: esplorare il corpo, agevolarne il movimento, creare e vivere dei momenti ludici e di improvvisazione, in gruppo, considerando così il potenziale ed i limiti di ciascuno. La prima fase del progetto (sino a luglio 2012) prevede incontri aperti a Per informazioni sulle date degli incontri e sulle modalità d’iscrizione: www.kulturhaus.lu o info@kulturhaus.lu (possibilità di iscriversi ad una fase o a un solo incontro).
chiunque lo desideri con l’obiettivo di permettere a tutti di familiarizzare con il progetto. Lo scopo è quello di formare, in seguito (fasi 2-3-4, da ottobre 2012 a dicembre 2013), un gruppo permanente che intraprenderà un lavoro coreografico. Quest’anno non è previsto un grande spettacolo come in passato, ma si terranno alla sera alcune rappresentazioni informali, dette Instants Rencontres, al fine di aprire questo spazio e condividere il lavoro con le persone interessate. Per partecipare al progetto non occorre alcuna conoscenza particolare in termini di danza, ma le persone con e senza handicap devono essere in numero pari. Non PP esitate ad iscrivervi!
ggio 2012 Prossimo incontro: 20 ma maggio 2012
PassaParola /39
/ agenda /
MAGGIO
“FAIRE SOCIÉTÉ ENSEMBLE” è la pubblicazione del CLAE Service che raccoglie gli Atti del 7° Congresso delle associazioni aderenti alla piattaforma associativa CLAE. Che si è tenuto lo scorso anno, quando più di 70 strutture associative si sono riunite per riflettere su tematiche quotidiane quali il sistema scolastico e universitario, la lingua, gli alloggi, l’accoglienza e il sistema sanitario. Antoni Montserrat, ex presidente del Clae, oggi membro del Comitato esecutivo, durante la presentazione degli Atti alla stampa, ha ricordato come l’immigrazione non sia solo quella legata ai Paesi Terzi, ma che bisogna considerare un nuovo flusso, quello legato alla crisi economica. Infatti, si è notato un picco di nuovi arrivi di portoghesi, spagnoli e italiani, che deve sollevare una riflessione generale sul futuro sociale ed economico del Granducato. Franco Barilozzi, direttore del Clae, ha insistito sugli obiettivi raggiunti dalla società lussemburghese negli ultimi 20 anni riguardanti le leggi a favore degli stranieri (doppia nazionalità, diritto di voto, ecc.) e su quanto si debba ancora lavorare, soprattutto in materia di accesso alla funzione pubblica, perché anche la pubblica amministrazione rifletta la realtà demografica e i dentitaria del Paese. Chi desidera una copia del libro (al costo di 5 euro) può rivolgersi al CLAE. (picci)
www.clae.lu maggio 2012
40 / PassaParola
L’Amitié italo-luxemburgeoise di Bettembourg-Dudelange e l’associazione ARTLINOS di Monopoli (Bari) presentano dal 17 al 20 maggio nelle chiese di Bettembourg e dintorni l’esposizione itinerante di sculture in legno di Pasquale Scidurlo (in arte Linos), che ha come tema le cattedrali e le chiese del Granducato. L’artista italiano Linos (che da vari anni espone in Lussemburgo) e il musicista Vito Malerba sono stati ricevuti dal sindaco di Luxembourg-ville Xavier Bettel (nella foto). L’esposizione proseguirà per tutto il 2012 in differenti località. http:/art--linos.blogsp
ot.com
/ agenda /
MAGGIO Con l’intento di dare corpo ed energia ad un’inversione di tendenza, il Direttivo del Circolo Agorá-PD ha chiesto ad Elio CAROZZA, Segretario del CGIE, di partecipare ad un incontro-dibattito nel quale sia possibile fare una sintesi dei disservizi e delle debolezze del sistema rappresentativo dei cittadini emigrati. “RINNOVARE L’IMPEGNO POLITICO ED ASSOCIATIVO PER UNA COMPIUTA E PIENA CITTADINANZA E RAPPRESENTANZA AGLI ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO”. L’incontro è programmato domenica 20 maggio 2012 alle ore 9, presso la Sala St. Jean, av. Gaston Diderich, Luxembourg-Belair. Sono stati invitati i parlamentari eletti nella Circoscrizione Europa: Sen. Raffaele Fantetti, Sen. Claudio Micheloni, On. Aldo Di Biagio, On. Gianni Farina, On. Laura Garavini, On. Franco Narducci, On. Guglielmo Picchi, On. Antonio Razzi. Ed ancora: l’Ambasciatore d’Italia Raffaele di Lutio, il presidente del Comites Maria Antonietta Lorenzi, i presidenti delle Associazioni e Circoli Italiani nel Granducato di Lussemburgo. Per favorire un dibattito consapevole, ampio e ordinato il Circolo Agorá-PD chiede un contributo scritto da inviare entro e non oltre il 12 maggio a: Luigi Ravacchioli, 81 côte d’Eich, L-1450 / Lux-Eich (Mail: lfrava@pt.lu, gsm: 621296126) e di confermare la propria partecipazione. Presentazione del romanzo Tutto cominciò con una telefonata, di MARIA SARTORI-PLEBANI (Éditions Convivium 2012). Lunedì 7 maggio ore 19. Circolo Curiel. Seguirà cocktail. Per prenotazioni: 491750 www.curiel.lu
teri.it www.iiclussemburgo.es In occasione della Festa Nazionale Italiana, l’Istituto italiano di Cultura e l’Ambasciata italiana vi invitano al concerto del Coro degli alpini dell’A.N.A. di Milano (diretto da Massimo Marchesotti). Venerdì 1.6.2012 ore 20. Conservatoire de Musique (33, rue Martel, Luxembourg). Ingresso gratuito, necessario prenotare: ticketlu@pt.lu et.lu www.luxembourgtick
Programmazione 12/05 Nuovo libro di cucina per bambini Ospiti: Carlotta Benedetti e Daniela Maniscalco In studio: Maria Grazia Galati. Regia: Paolo Travelli 19/05 Postcard from Luxembourg/City Design 2012 Ospiti: Fabio Orsi ed Enrico Lunghi In studio: Paola Cairo. Regia: Paolo Travelli 26/05 Festival del cinema di Cannes In studio: Elisa Cutullè e Erika Maddalena. Regia: Paolo Travelli 02/06 Salgari e le sue opere nel teatro italiano per stranieri Ospite: Luisella Piccoli In studio: Paola Cairo. Regia: Paolo Travelli In alcuni casi la programmazione potrebbe subire dei cambiamenti
www.passaparola.info Tante altre notizie disponibili ogni giorno sul nostro sito alla voce AGENDA ed ogni sabato mattina in diretta a VoicesbyPassaParola (Radio Ara - 103.3/105.2)
maggio 2012
PassaParola / 41
/ chiocciolina /
Ecologicamente di moda: il BARATTO! Testo / Elisabetta Fatichenti
Lo spreco fa parte della nostra società consumistica. Per
farvi fronte nasce nel 2011, dalle menti ingegnose di Luca Leoni e sua moglie Irina, il sito Reoose. Un “eco-store” italiano basato sullo scambio di oggetti non utilizzati, senza ricorso al denaro! Come funziona? Si attribuisce ad ogni oggetto un valore in crediti, in base allo stato dell’oggetto ed il potenziale valore inquinante; tali crediti servono ad acquisire altri oggetti o possono essere donati in beneficenza alle Onlus partner. Il successo del sito è stato immediato: pochi mesi dopo il lancio si registravano già 10.000 iscritti. Tra gli oggetti più scambiati: i libri e l’elettronica. Recentemente è stata introdotta la categoria “Tutto a 1
www.reoose.com
credito”, dedicata allo smaltimento urgente di oggetti ingombranti che finirebbero altrimenti in discarica. Un baratto asincrono che agevola la riduzione dei rifiuti, incoraggia risparmio e riciclo e permette a persone con poche possibilità economiche di effettuare un consumo sostenibile. Reootilizziamo! PP
ott
obr
01 e 2
settem
1
bre 20
11
a a l l o o r r a P a a P s s a a s P CAMPAGNA Pas
AMICO
100 € (cento euro)
SOSTENITORE
50 € (cinquanta euro)
STANDARD
25 € (venticinque euro)
STANDARD ESTERO 30 € (trenta euro)
2012
I dati forniti dagli abbonati di PassaParola vengono utilizzati esclusivamente per l’invio del giornale e non sono ceduti a terzi per nessun motivo
a ista O R erv Int CHE C ZU
PassaPa 2011
2012
li te L’Ita monas nei
STO IL GUELLA D ESA RIPR
mbre
PassaParola
ITO O SPIRUTUNN D’Aa delle vrai canze
rola
nove
ABBONAMENTI
no alia e it a asbl cal usi nostr m nto alla eve to d nde izza Gra organ
e, estat à t i fine ete d enti in cit m , la scuo ppuntam a RE TOB I OT aliani it LI D UNA andidati c I
OM NI C
ZIO
ELE
GUA
DORRDA DOVE MO
Dal jaz all’a z al vin V degli iaggio n lta mod o a e albe rghi ll’Italia a tem a 8 dic
emb re: g
rand
e fest
a e so
rteg
gio a
bbon ati
IBAN: LU42 0019 1955 5203 5000 / BIC: BCEELULL oppure IBAN: LU59 1111 2335 3556 0000 / BIC: CCPLLULL