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Lettere al Direttore Giovanna Vecchiotti

SE I NIPOTI FANNO PERDERE LA TESTA

Quando si diventa nonni, forse è vero, si perde un pochino la ragione per i propri nipoti. Si amano tanto, ci si gioca per ore e si viziano un po’, ma senza mai dimenticare che l’educazione primaria spetta ai genitori

Gentile Direttrice, le scrivo questa lettera per complimentarmi con lei per l’inchiesta che è stata pubblicata sul numero di ottobre, e che riguarda i nonni. L’ho letta con particolare attenzione perché anche io sono nonna di quattro splendidi nipoti, “i miei gioielli” li chiamo, e devo dire che mi rendo conto di essere quasi più orgogliosa di loro di quanto lo fossi dei miei figli alla stessa età. Quando nacque il primo nipotino, una mia amica mi disse: «Benvenuta nel club dei rimbambiti per amore, perché i nipoti fanno veramente perdere il lume della ragione», ma io non ci volevo credere. Invece è proprio così. Quando sono con loro, mi sembra di tornare bambina e faccio giochi che non avevo mai fatto neanche quando ero piccola, vuoi perché i tempi sono cambiati vuoi perché ora di tempo ne ho in abbondanza (sono vedova, i miei tre figli sono tutti sposati e quindi vivo da sola). Ma devo dire una cosa “a discolpa” dei nonni: non è vero che viziano i nipoti, è vero invece che si pongono verso di loro in maniera diversa rispetto a come un genitore si pone di fronte ad un figlio. Il genitore deve educare, e questo lo faccio fare ai miei figli e alle nuore, ma i nonni avendo più tempo da dedicare ai bambini sono più disposti ad ascoltarli, ad assecondare i loro tempi, ad accettare i capricci perché sanno per esperienza che il capriccio è di per sé passeggero e come è arrivato se ne va. E devo dire che quest’attenzione, questo amore che ho verso i miei nipoti mi viene ricambiato non una ma cento volte. Ed io, lo confesso, mi “rimbambisco ogni giorno di più”.

Adele Liberati Diciamo che quando “il rimbambimento” deriva dall’amore, signora Adele, va tutto bene. C’è una frase nella sua lettera che mi ha colpito molto: “l’amore che ho verso i miei nipoti mi viene ricambiato non una ma cento volte”; mi riporta alla mente le immagini di un video, che è possibile vedere sul web, girato in Ucraina, precisamente a Kherson, l’indomani della ritirata dei soldati russi dalla città. Nel breve filmato si vede un giovane soldato ucraino che attraversa di corsa la strada mentre una signora anziana sta uscendo di casa. La signora, che ha riconosciuto nel soldato suo nipote sano e salvo, allarga le braccia per accogliere il ragazzo e grida piangendo di felicità mentre si inginocchia. Il soldato lascia cadere il suo fucile e stringe con forza a sé la nonna in un lungo abbraccio. È una scena molto commovente che non racconta soltanto il dolore di una guerra e la gioia di ritrovarsi, ma anche l’amore di una nonna e di suo nipote che nessun conflitto potrà mai distruggere. Grazie lettera, signora Adele, e grazie a tutti voi lettori che ogni mese leggete le pagine di questa rivista. A nome mio e di tutta la redazione, un caloroso Buon Natale e un Felicissimo 2023.

PARLIAMONE...

Chi volesse scrivere a Giovanna Vecchiotti può farlo: per posta - C/O Redazione 50&Più Via del Melangolo, 26 - (RM) per fax - 066872597 per email - g.vecchiotti@50epiu.it

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