2 minute read
Famediamicizia
from Luglio Agosto 2021
by pay50epiu
Per chi ha un cuore grande come una casa
In Italia possedere immobili di proprietà è da sempre sinonimo di stabilità e tranquillità. Nel caso di molte persone l’acquisto di una casa ha significato impegno, sacrificio ma anche orgoglio e soddisfazione.
Nel corso della vita però può capitare che di alcuni immobili - spesso seconde e terze case - non se ne abbia più bisogno e che la sicurezza che ci davano in origine si trasformi in un peso. La gestione, le inevitabili spese, soprattutto quando non riusciamo a venderla come vorremmo, sono fonte di preoccupazione più che di soddisfazione. C’è però un modo di
dare nuovo valore a una casa che non si abita più, la si può trasformare in un dono prezioso per i bambini in difficoltà.
L’UNICEF ha attivato di recente un programma specifico per le donazioni immobiliari in tutta Italia. Ogni proposta di donazione immobiliare ha una storia diversa a seconda del vissuto di chi sceglie di compiere un gesto così generoso.
Chiunque può avviare una consulenza personalizzata totalmente gratuita e
senza impegno alcuno, che permetterà di trovare insieme la soluzione più semplice ed efficace. L’obiettivo è quello di trasformare un bene immobiliare in aiuti concreti per i bambini: cibo, vaccini, istruzione e protezione. Anche la sostenibilità ha la sua importanza, infatti oltre a ridurre l’imponibile fiscale è utile sapere che le donazioni immobiliari usufruiscono dei benefici fiscali previsti dalla legge (art.3 D.Lgs.346/1990). Ciò significa che il valore donato sarà esentasse e quindi interamente utilizzato a sostegno dei progetti per l’infanzia. Una casa donata all’UNICEF torna così ad avere il suo più alto valore, quell’autentico significato di protezione e stabilità che farà sentire ogni bambino
come a casa.
Una donazione immobiliare all’UNICEF può essere allo stesso tempo la soluzione a un’esigenza personale e l’opportunità di un futuro migliore per i bambini più indifesi nel mondo.
Il dottor Samir Arebo, assiste un neonato prematuro presso l’unità di terapia intensiva neonatale (NICU) sostenuta dall’UNICEF presso l’ospedale generale di Assosa, in Etiopia. Nonostante le numerose sfide - tra cui l’acqua corrente limitata e la carenza di farmaci - medici, infermieri e ostetriche lavorano giorno e notte per fornire cure pre e postnatali, assistenza al parto e altri servizi salvavita per madri e neonati.
DONAZIONE IMMOBILIARE SCOPRI COME FARE, CHIAMA O SCRIVI A: Laura Verderosa 06 47809235 366 4245511 l.verderosa@unicef.it
Troveremo insieme la soluzione più semplice ed efficace.