3 minute read
Effetto Terra Francesca Santolini
from Settembre 2022
by pay50epiu
UNA CATASTROFE ANNUNCIATA. DA FERMARE
di Francesca Santolini
La super cie dei ghiacciai italiani si è ridotta del 30 . Le previsioni per il futuro ne annunciano la graduale scomparsa, con conseguenze che sarebbero devastanti sia a livello ambientale che sociale. Dall’Antartide alle Alpi, il cambiamento climatico non conosce con ni e non risparmia nessuno, tantomeno il nostro Paese. Negli ultimi cinquant’anni i ghiacciai italiani hanno perso il 30 della loro super cie, riducendosi da 527 a 370 chilometri quadrati. Lo rivelano, con la drammatica potenza evocatrice dei numeri, i dati del nuovo Catasto dei ghiacciai italiani. I ghiacciai vengono de niti le sentinelle del cambiamento climatico, perché
un deserto di sassi e rocce , commentava Legambiente in occasione della presentazione dei risultati dell’ultimo monitoraggio realizzato dalla “Carovana dei ghiacciai”, la campagna promossa da Legambiente con il supporto del Comitato Glaciologico Italiano (CGI), sulla generale regressione dei fronti glaciali del Monte Rosa: Bors, Locce, Piode e Sesia-Vigne, uno dei gruppi montuosi con le vette più alte d’Italia, dove stanno aumentando in modo consistente gli a oramenti del substrato roccioso. E ancora, i ghiacciai del Gran Paradiso hanno perso circa il 5 , in Alto Adige 1 ghiacciai si sono frammentati in 540 unità distinte. In Friuli Venezia Giulia, il ghiacciaio orientale del Canin oggi ha uno spessore medio di 11,7 metri, cir-
ca 150 anni fa superava i 0. La fotogra a scattata dai monitoraggi è una specie di bollettino di guerra. Le zone alpine sono le prime a risentire dell’e etto della crisi climatica, si riscaldano più velocemente generando una sorta di circolo vizioso: le temperature più alte fanno sciogliere ghiaccio e neve, facendo diminuire l’e etto albedo, cioè la loro capacità di ri ettere i raggi solari nell’atmosfera e mantenere la Terra più fredda. Del resto, basta fare una passeggiata in montagna per rendersi conto di quanto si fonda molta più neve in estate, di quanta se ne accumuli durante il periodo invernale. È quello che viene de nito il bilancio di massa di un ghiacciaio, un bilancio che, a causa dell’aumento della temperatura, è sempre più in negativo. Se poi si pensa che il problema riguardi solo l’arco alpino, si commette un grande errore. Le conseguenze dello scioglimento dei ghiacciai riguardano tutti e avranno anche un impatto sulla risorsa acqua, intesa sia come acqua potabile che come risorsa energetica, perché alcuni bacini delle Alpi sono alimentati dall’acqua che arriva dai ghiacciai. Le Alpi sono la riserva d’acqua dell’Europa intera e alimentano i più importanti umi del continente. Negli ultimi mesi, abbiamo visto il ume Po patire la più grave siccità invernale degli ultimi trent’anni. Il Po è il più grande ume italiano, con i suoi 52 chilometri attraversa sette regioni, con sei milioni di abitanti. La sua secca minaccia no al 50 della produzione agricola e zootecnica del Bacino padano, e lo scioglimento dei ghiacciai potrebbe coinvolgere anche famiglie e industrie dell’area, perché l’acqua prodotta dalla fusione della neve e dei ghiacci è indispensabile quando d’inverno le piogge sono scarse. Il problema è che in futuro bisognerà fare i conti con siccità sempre più severe. Secondo alcune stime, entro il 2050, in estate, le portate dei umi, alimentate dalle acque provenienti dalle Alpi, potrebbero dimezzarsi provocando un impatto ambientale, ma anche sociale, enorme.
«Le previsioni per il futuro annunciano una graduale scomparsa dei ghiacciai. Una situazione che comporterebbe conseguenze devastanti non solo a livello ambientale, ma anche sociale» sono i primi testimoni dell’innalzamento della temperatura e l’e etto è immediato, tant’è che le previsioni non promettono nulla di buono. I modelli climatici ci dicono che, da qui alla ne del secolo, la quasi totalità dei ghiacciai al di sotto dei 3. 00 metri nell’arco alpino andrà a scomparire. Intanto, però, dalle vette della Valle d’Aosta sono già scomparsi ben 32 ghiacciai. Secondo il documento elaborato dalla Cabina di Regia dei Ghiacciai Valdostani, in 22 anni il numero dei ghiacciai si è ridotto da 21 a 1 4, con una super cie diminuita del 22 . n dramma. Stessa sorte per il ghiacciaio più esteso d’Italia, l’Adamello. Qui, ogni anno, spariscono 14 milioni di metri cubi di acqua, pari a 5. 00 piscine olimpioniche. Al posto del mare di ghiaccio ora c’è
PARLIAMONE... Chi volesse scrivere a Francesca Santolini può farlo: per posta - C/O Redazione 50&Più Via del Melangolo, 26 - (RM) per fax - 066872597 per email - redazione@50epiu.it