In cammino verso Gesù

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Piccola Casa Editrice srl - Via del Tecchione 36, Sesto Ulteriano, San Giuliano Mil. (Mi) Direttore editoriale: Davide Cestari Stampa: Arti Grafiche Fiorin Via del Tecchione, 36 - Sesto Ulteriano, San Giuliano Mil. (Mi) Illustrazioni: Anna Formaggio Š Piccola Casa Editrice per la presente pubblicazione Finito di stampare: ottobre 2013


PAPÀ TORNA A CASA

Inizia l’Avvento. Che cos’è? Cosa significa? La parola avvento significa venuta. È il tempo dell’attesa... Sono le sette di sera. Mentre la mamma prepara la cena, noi stiamo alla finestra con il naso attaccato al vetro e guardiamo fuori. Deve arrivare il papà, manca poco. Torna da un lungo viaggio di lavoro. Ci aveva promesso una sorpresa e siamo tutti lì, con il collo tirato cercando di riconoscere la sua macchina tra le altre mille che sfrecciano nel traffico serale. Siamo tutti tesi e impazienti, finché non giungerà da lontano e finalmente lo vedremo camminare sul vialetto di casa nostra. Siamo in attesa. Stiamo aspettando.


TUTTO IL MONDO LO ASPETTA

Fin dall’antichità l’uomo ha confidato nella manifestazione di Dio. L’Antico Testamento ci parla dell’attesa del Messia vissuta dal popolo di Israele. I Profeti hanno atteso con speranza e certezza il Salvatore. Uno di questi, Isaia, settecento anni prima di Gesù, profetizzò: Il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà un figlio, che si chiamerà Emmanuele. Isaia (7, 14)



L’ATTESA DI MARIA

La profezia di Isaia si è avverata. È iniziato tutto più di duemila anni fa, in Galilea. Anche la Vergine Maria aspettava qualcosa che doveva accadere: un angelo mandato da Dio glielo aveva annunciato mentre si trovava in casa a fare le faccende domestiche. L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase molto turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore: avvenga di me quello che hai detto». E l’angelo partì da lei. Luca (1, 26-38)



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