SULLE TRACCE DI DON BOSCO. IL SANTO DELL' ALLEGRIA

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Sulle tracce di

DON BOSCO IL SANTO DELL ALLEGRIA «camminate coi piedi per terra e col cuore abitate in cielo.» don bosco

Euro 2,00 ISBN 978-88-99103-11-8

9 788899 103118


La società dell’allegria Il 26 marzo 1826 è il giorno della sua Prima Comunione. «Dio ha preso possesso del tuo cuore. Ora promettigli di fare quanto puoi per conservarti buono sino alla fine della vita» gli dirà la mamma. Giovanni, che nel cuore ha il desiderio di farsi prete, cercherà di mettere in pratica queste parole. Per diventare sacerEcco il regolamento! dote occorrono soldi e lunUno, nessuna ghi anni di studio lontano azione o discorso da casa, ma questo non lo che possano fare arrossire un scoraggia. cristiano. Due, fare i propri doveri scolastici e religiosi. Tre, essere allegri.


Giovanni andrà a studiare a Castelnuovo, poi a Chieri. Nel nuovo paese, tutto è diverso. Trova ragazzi che cercano di portarlo sulla cattiva strada, incoraggiandolo a rubare. Giovanni, addolorato, rifiuta e si impegna negli studi e aiuta i suoi compagni a tal punto da farsi sgridare dagli insegnanti perché passa i compiti sotto banco. Gli amici. In poco tempo si forma una specie di banda che Giovanni chiama la “Società dell’allegria”. Ogni membro si impegna a rispettare il regolamento e a organizzare giochi, conversazioni, letture di libri che contribuiscano all’allegria di tutti. La gioia nasce dalla pace dei cuori. È la certezza di essere amati dal Signore e custoditi nelle Sue mani a rendere allegri questi ragazzi. L’allegria è quindi qualcosa di tremendamente serio.

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All a periferia di Torino

Don Bosco IN Città Il 5 giugno 1841 è il più bel giorno della sua vita: davanti al vescovo si inginocchia e diventa prete. Prima di entrare in seminario, Giovanni conosce don Cafasso, il “prete della forca” perché amico dei carcerati, che lo porta con sé a visitare i prigionieri. Nelle carceri Giovanni impara a conoscere quanto è grande la miseria degli uomini. Tanti ragazzi intelligenti stanno là tormentati dai pidocchi, senza pane né una parola buona. È sconvolto, ma torna più volte nelle prigioni. Parla con i prigionieri e inizia a conoscerli, uno a uno. Con pazienza e confidando nel Signore, di giorno in giorno Giovanni riesce a diventare amico di qualcuno. Non vuole abbandonarli nella miseria. Torino sta cambiando: cantieri ovunque, nei sobborghi nuove fabbriche spuntano una vicina all’altra, posti di lavoro richiamano immigrati da tutta Italia. Le famiglie sono costrette a stare in baracche minuscole e sporche. I giovani, sfrut-

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tati nei cantieri delle periferie, dormono dove riescono: sotto i portici o nei giardini. Per sopravvivere arrivano a fare a pugni per un pezzo di pane. Il primo oratorio. L’8 dicembre 1841, festa dell’Immacolata Concezione, don Bosco rientra in chiesa per celebrare la messa. Giuseppe, il sagrestano, vedendo un ragazzo in un angolo della chiesa, lo invita a fare il chierichetto. «Non sono capace» risponde mortificato. Giuseppe, arrabbiato, lo caccia via. Don Bosco entra in quel momento e grida: «Perché picchia quel ragazzo? Che male le ha fatto?». «Viene qui e non sa nemmeno servir messa» si sente rispondere. «È un mio amico.» Don Bosco guarda il ragazzo: «Vieni ad ascoltare la messa, dopo ti devo parlare». Si chiama Bartolomeo Garelli, è di Asti. Ha sedici anni e i suoi genitori sono morti. «Sai leggere e scri-

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vere?» gli domanda. «Non so niente» confessa Bartolomeo. Non ha mai fatto la Prima Comunione e non va al catechismo: «Non oso, perché i più piccoli sanno rispondere alle domande, e io che sono grande non so niente». Quel giorno stesso don Bosco comincia a fare un catechismo tutto per Bartolomeo. Al ragazzo si aggiungono presto tanti altri compagni. È l’inizio dell’Oratorio: finalmente questi ragazzi hanno trovato un amico, un fratello e un padre. Qualcuno che dia la vita per loro.

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L ’ amico misterioso

Una sera don Bosco sta tornando solo verso casa. Un grosso animale esce dal buio, gli viene incontro e lo scorta fino in Oratorio. Un angelo custode. Il Grigio, questo il suo nome, aiuterà Giovanni in tante occasioni. Per tutti è “il cane di don Bosco”. Una sera, mentre Giovanni sta tornando in città, due uomini gli si avvicinano. Uno di loro gli tappa la bocca con un fazzoletto. In quel momento appare il Grigio. Abbaiando forte si lancia contro il primo, poi azzanna l’altro. I due implorano don Bosco perché richiami a sé il cane. Il Grigio continua a ringhiare come un lupo arrabbiato e, mentre i due scappano, accompagna don Bosco fino a destinazione. Al Grigio piace stare accanto a don Bosco. Ogni volta Giovanni cerca di dare qualcosa da mangiare al suo fedele compagno ma il Grigio rifiuta sempre. Una sera misteriosamente sparisce. Nessuno l’ha più visto da allora.

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DON BOSCO IL SANTO DELL ALLEGRIA «camminate coi piedi per terra e col cuore abitate in cielo.» don bosco

Euro 2,00 ISBN 978-88-99103-11-8

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