Via Crucis. Gesù ha dato la sua vita per noi

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«ASPETTANDO LA RISURREZIONE DI GESÙ, CHE CI AMA TANTO»

ACCOMPAGNATI DA PAPA FRANCESCO


Š Piccola Casa Editrice per la presente pubblicazione

Via del Tecchione 36, Sesto Ulteriano, San Giuliano Mil. (Mi) Direzione editoriale: Davide Cestari, Maria Serra Progetto grafico e impaginazione: G&C Milano - Lucia Crimi Illustrazioni: Anna Formaggio Stampa: Arti Grafiche Fiorin, Sesto Ulteriano Finito di stampare: febbraio 2014


VIA CRUCIS INSIEME A PAPA FRANCESCO

GESÙ HA DATO LA SUA VITA PER NOI Il più grande desiderio di Gesù era svolgere il compito che il Padre gli aveva affidato: salvare tutti gli uomini. Per fare questo, ha accettato di sacrificare la sua vita, di soffrire e morire per noi. Ripercorriamo insieme, attraverso i Vangeli e le parole di Papa Francesco che accompagnano ogni stazione, il racconto della passione e morte di Gesù. Fino alla sua Risurrezione.

Da sempre gli uomini hanno desiderato conoscere Dio: il Mistero che fa tutte le cose. Ma Dio nessuno lo ha mai visto, anche se tutto ci parla di Lui. Così gli uomini hanno cercato di immaginarlo secondo la loro fantasia e da qui sono nate tutte le religioni. Ma a un certo punto Dio si è voluto far conoscere diventando uno come noi, Gesù di Nazareth. «Chi vede me, vede il Padre» disse ai suoi amici. Quell’uomo ha percoso le strade della Palestina: faceva cose eccezionali, era buono, perdonava, guariva tutti. Fino a che, accusato ingiustamente, è stato crocifisso. Ha obbedito fino in fondo, senza ribellarsi, al compito che Dio gli aveva affidato: salvare tutti gli uomini. Quell’uomo è risorto! E ci accompagna ogni giorno, per aiutarci a vivere tutto amando Dio. Dalle cose belle fino al sacrificio più grande, senza paura di perdere niente. La nostra vita con Gesù rifiorisce, risorge! È più bella: il centuplo quaggiù. Non solo dopo la morte, ma già adesso: fa voler più bene agli amici, al papà e alla mamma, a tutto. L’amicizia di Gesù è la cosa più grande che si possa scoprire.


I STAZIONE. GESÙ NELL’ORTO DEGLI ULIVI

GESÙ NON NASCONDE IL SUO PROFONDO TURBAMENTO DI FRONTE ALLA MORTE, MA SI AFFIDA AL PADRE Giunsero a un podere chiamato Getsèmani. Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. Gesù disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate». Poi, andato un po’ innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell’ora. E diceva: «Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu». (Marco 14, 32-36)


II STAZIONE. GESÙ, TRADITO DA GIUDA, È ARRESTATO

GESÙ FA TUTTO PER PERDONARE I SUOI NEMICI. CON QUALE TENEREZZA RICEVE GIUDA NELL’ORTO DEGLI ULIVI E subito, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. Gli si accostò dicendo: «Rabbì», e lo baciò. Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono. (Marco 14,43.45-46)


III STAZIONE. GESÙ È CONDANNATO DAL SINEDRIO

GESÙ SI È CONSEGNATO VOLONTARIAMENTE ALLA MORTE PER DIMOSTRARE IL SUO AMORE PER NOI I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano. Il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all’assemblea, interrogò Gesù dicendo: «Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?». Gesù rispose: «Io lo sono!». Tutti sentenziarono che era reo di morte. (Marco 14,55.60-62.64)


IV STAZIONE. GESÙ È RINNEGATO DA PIETRO

QUANDO ABBIAMO TROPPA FIDUCIA IN NOI STESSI, SIAMO PIÙ FRAGILI. MA LUI CI ASPETTA PER PERDONARCI Per la seconda volta un gallo cantò. Allora Pietro si ricordò di quella parola che Gesù gli aveva detto: «Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai per tre volte». E scoppiò in pianto. (Marco 14,72)


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