LaNiuslettER num 6 anno 2013

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del Programma di ricerca Regione-Università EMILIA-ROMAGNA

Il bando per i giovani ricercatori Una sfida da cogliere In coda alla seconda edizione del Programma di ricerca Regione-Università (PrRU) la Regione ha deciso di finanziare, con quasi 3 milioni di euro, un bando espressamente dedicato ai giovani ricercatori del suo Servizio sanitario. Una decisione controcorrente in regime di spending review, che dà conto dell’impegno della nostra Regione a sostenere non solo la ricerca, ma anche chi in questo mondo ha un’esperienza ritenuta ancora giovane. Il bando “Giovani Ricercatori - Alessandro Liberati” 2012, lanciato a fine 2011, è stato pensato e finanziato nell’ambito dell’Area 1 ‘Ricerca Innovativa’ del PrRU. Il successo della risposta da parte dei giovani ricercatori è indubbio: 133 progetti ammessi a peer-review (su 151 pervenuti) è un dato estremamente positivo. Originariamente la Regione aveva stanziato 2,4 milioni di euro, ammontare che avrebbe consentito di finanziare non più di una decina di progetti. L’importo del finanziamento per ciascun progetto della durata massima di 36 mesi doveva infatti essere compreso tra 100.000 e 250.000 euro. L’incremento — in un secondo tempo — del budget di oltre mezzo milione di euro ha invece consentito di premiare 15 giovani ricercatori del Servizio sanitario regionale (vedi pag 6).

INDICE

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Il bando per i giovani ricercatori

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Bandi Area 2 Ricerca per il governo clinico

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Bando Area 1 Ricerca innovativa

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Bando Area 3 Formazione per la ricerca

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Progetto Mattone Internazionale

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ASTER, servizi per la ricerca

Chi sono i giovani ricercatori

Sono giovani sotto i 40 anni afferenti alle Aziende Ospedaliero-Universitarie di Parma, Modena, Bologna, Ferrara, IRCCS Rizzoli, IRCCS Scienze Neurologiche di Bologna (requisiti del bando). L’età media di chi ha presentato un progetto si attesta sui 34 anni. Si tratta di giovani strutturati e no. Sono soprattutto ricercatrici (67% dei progetti presentati): è un bando rosa a tutti gli effetti. In tutte le Aziende il rapporto tra i generi va ben oltre il 60% in favore delle ricercatrici, con un picco del 67,2% nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna e del 66,7% in quella di Modena.


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Cogliere la sfida Questo bando ha rappresentato una sfida per molti. Alcuni si cimentavano per la prima volta nella stesura di un progetto in qualità di principal investigator (PI). Anche per la Segreteria tecnico-scientifica del PrRU si è trattato di un impegno importante. Infatti ha dovuto processare un alto numero di proposte, per altro estremamente differenti per aree tematiche, in tempi molto stretti dettati dall’imminente chiusura della seconda edizione del Programma (dicembre 2012). Il bando, lanciato nel dicembre del 2011, si è chiuso il 29 febbraio 2012. Dopo una prima fase di verifica della conformità delle proposte con i requisiti del bando, i 133 progetti ammessi a peer-review hanno imboccato il percorso di valutazione. Parallelamente a questa verifica è stata avviata una mappatura delle aree tematiche rappresentate per procedere all’individuazione di esperti e valutatori competenti. Dalla mappa delle tematiche si è passati all’identificazione degli esperti valutatori e all’associazione esperto-progetto – previa verifica di assenza di conflitti di interesse – per aprire infine la fase di valutazione vera e propria. Quest’ultima, come indicato nel bando, prevedeva che ciascun progetto fosse valutato da una tripletta di esperti. L’intero flusso di attività è stato organizzato per fasi come illustra la figura 1 a pagina 4.

PROGETTI Azienda/IRCCS Presentati

Non ammessi

Ammessi a Ritirati valutazione

AOU Bologna

61

AOU Ferrara

13

2

11

AOU Modena

20

5

15

AOU Parma

27

8

19

AUSL Bologna

1

1

IRCCS Bologna

4

IRCCS IOR

25

1

1

23

151

17

1

133

Totale

61

4

laNiUslettER è realizzata dall’Area ‘Governance della Ricerca’ dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale dell’Emilia-Romagna. Il Progetto originario de laNiUslettER nasce da una idea del professor Alessandro Liberati che ha fornito la spinta e l’apporto fondamentale alla sua realizzazione.

Comitato di redazione Area ‘Governance della Ricerca’ dell’Agenzia sanitaria e sociale Regionale dell’Emilia-Romagna: Antonio Addis, Eleonora Corciolani, Barbara Mazzoni, Donato Papini, Silvia Pozzi, Cristina Predieri, Tania Salandin, Franca Serafini Referenti degli Uffici Ricerca e Innovazione delle AOU/IRCCS Istituto Scienze Neurologiche di Bologna/IRCCS Istituto Rizzoli: Fiorenzo Albani, Caterina Caminiti, Elisa Casadio, Andrea Facchini, Monica Pantaleoni, Ulrich Wienand

Segreteria Programma di ricerca Regione-Università Viale Aldo Moro 21 – I 40127 Bologna tel +39 051 527 7541 E-mail: Proregiunivasr@regione.emilia-romagna.it L’archivio della laNiUslettER è disponibile su

www.laniusletter.it


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A ciascuno la sua tematica

Aree tematiche

Tra le caratteristiche salienti di questo bando spiccano eterogeneità e ricchezza delle proposte. Nel bando non sono state indicate aree tematiche specifiche entro cui disegnare le proposte, bensì tipologie di studi: • ricerca biomedica, finalizzata alla produzione di nuove conoscenze su tecnologie e interventi di potenziale rilevanza per il Servizio sanitario regionale;

Creare una mappa di tematiche per identificare le competenze degli esperti valutatori necessari per procedere alla valutazione è stato il punto di partenza. È emerso un quadro articolato; le aree tematiche identificate sono organizzate di seguito coerentemente alla maggiore o minore concentrazione di progetti. La maggiore presenza di progetti si riscontra prevalentemente in tre aree: oncologia, genetica e genomica, cardiovascolare. Viceversa, la minore concentrazione di progetti si osserva nelle aree: medicine non convenzionali, dermatologia, clinical governance.

• ricerca clinico-assistenziale, finalizzata al completamento delle conoscenze necessarie al trasferimento nella pratica dei servizi sanitari e alla valutazione delle effettive potenzialità e dell’impatto di tecnologie e interventi in ambito sanitario. Distribuzione dei progetti per tipologia di ricerca Ricerca biomedica 52% Ricerca clinica 48%

...Maggiore concentrazione di progetti • • • • • • • • • •

oncologia (oncoematologia compresa) genetica e genomica cardiovascolare malattie muscolo-scheletriche infezioni neurologia medicina rigenerativa malattie endocrine e del metabolismo malattie dell’apparato riproduttivo e gravidanza malattie infiammatorie e del sistema immunitario

...Minore concentrazione • • • • • • • •

medicine non convenzionali clinical governance malattie mentali dermatologia emergenza e terapia intensiva pediatrica malattie respiratorie disturbi congeniti diagnostica per immagini


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Figura 1. Flusso di attività del processo di valutazione dei progetti presentati al bando per i giovani ricercatori.

Fase A · Identificare gli esperti I revisori dovevano essere esterni alla Regione Emilia-Romagna, precondizione esplicita del bando. A monte si è provveduto alla verifica dei nominativi di esperti già coinvolti in percorsi di valutazione del Programma di ricerca Regione-Università. Si è quindi passati alla definizione di una metodologia per la selezione di nuovi revisori. Questa ha implicato, in prima battuta, un’analisi dei progetti. Particolare cura è stata posta nell’analisi delle sezioni bibliografiche del progetto. Ciò ha consentito una più accurata messa a fuoco della microtematica in oggetto e delle competenze necessarie alla valutazione del progetto. Contemporaneamente ha permesso di individuare i network collaborativi delle Unità Operative partecipanti al progetto, svelando da un lato anche eventuali conflitti di interesse con potenziali esperti revisori. Naturalmente a tutti gli esperti individuati che hanno accettato di prendere parte al processo di valutazione è stato chiesto di firmare il modulo relativo ai conflitti di interesse. La lettura delle singole proposte e le informazioni ritenute di particolare rilevanza hanno favorito, dal punto di vista scientifico, l’individuazione di alcuni criteri di orientamento per la se-

lezione dei revisori. Il tutto, operativamente, si è tradotto nello studio di: • • • •

area tematica oggetto di studio del progetto di ricerca; abstract, health category e keyword; referenze rilevanti per il progetto presentato; pubblicazioni del PI e dei coordinatori delle unità di ricerca partecipanti.

In seconda battuta è stata avviata un’approfondita consultazione di banche dati biomediche, a partire da termini chiave, per individuare i revisori più pertinenti rispetto ai singoli progetti da valutare.

Fase B · Valutare i progetti Il processo di valutazione in modalità telematica, avviato nel mese di giugno 2012, si è svolto e concluso nell’arco di 5 mesi. La gestione del processo comunicativo e della documentazione prodotta in questa fase ha richiesto un crescente impegno, a tratti non privo di difficoltà. Lo sviluppo di un database dedicato ha consentito il monitoraggio e la registrazione in itinere dei dati prodotti. Dopo l’elaborazione di questi dati, e prima di formulare la graduatoria definitiva, è stato effettuato un controllo di qualità dei dati stessi.


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Nessun dato

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(1, 1)

(1, 4)

(4, 10)

(10, 75)

Fase C · Premiare i vincitori L’elaborazione dei dati ha consentito di stilare una graduatoria finale pubblicata sul sito de laNiUslettER del Programma di ricerca Regione-Università (www.laniusletter.it). Graduatoria alla mano, il Comitato di indirizzo del PrRU ha avviato una riflessione che ha portato a incrementare il budget originario per consentire di premiare un più alto numero di giovani ricercatori.

Esperti valutatori: chi, dove e perché L’intero processo ha coinvolto 219 valutatori esperti indipendenti sia italiani (esterni al Servizio sanitario regionale e al contesto accademico dell’Emilia-Romagna) sia stranieri. La scomposizione per genere mostra una preponderanza di esperti di sesso maschile (74,9%) su quello femminile (25,1%). La mappa mette in evidenza i Paesi relativi all’ente di affiliazione dei revisori: 22 Paesi sparsi su 4 continenti (figura2). In totale i revisori hanno prodotto 415 valutazioni. In realtà il numero di esperti contattati è stato ben più alto. Complessivamente, per assegnare a ciascun progetto una tripletta di esperti, è stato necessario contattare 727 esperti (figura 3). In molti casi, per ottenere la disponibilità di tre revisori, ne è stata contattata oltre una decina. In altri casi, addirittura, il percorso descritto nella figura 1 si è ripetuto fino a 16 volte, questo soprattutto per progetti appartenenti alle aree meno

Figura 2. Distribuzione geografica degli enti di affiliazione dei revisori. In colore e tra parentesi il numero min-max dei progetti valutati dai revisori in quel Paese. rappresentate, come quella delle medicine non convenzionali. Raramente la proposta a partecipare in qualità di revisore non ha avuto risposta. Quando l’invito a partecipare veniva declinato, quasi sempre era motivato da impegni professionali preesistenti e, spesso, chi ha rifiutato si è comunque reso disponibile per edizioni future. Ciò ha consentito di aggiornare e incrementare la banca dati dei revisori che la Regione da tempo sta sviluppando. La comunicazione è avvenuta prevalentemente in lingua inglese (lingua di stesura dei progetti come richiesto dal bando), tuttavia – una volta consolidato il flusso comunicativo – con alcuni revisori è stato utilizzato l’italiano, lo spagnolo e il francese. Le valutazioni, invece, sono state richieste e rese rigorosamente in lingua inglese.

Risposta negativa 69,9% Risposta positiva 30,1%

Figura 3. Risposte alla richiesta di partecipazione a valutazione in qualità di esperto.


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I 15 progetti ammessi a finanziamento HLA-G molecules as a prognostic marker of cytomegalovirus infection and transmission in pregnancy Abstract (PDF: 22 Kb) Roberta Rizzo Prognostic impact of interval breast cancer detection in pT1a N0 M0 early breast cancer with HER2-positive status: a multicenter, population-based cancer registry study Abstract (PDF: 22 Kb) Antonino Musolino ANTI-3-18F-FACBC (anti1-amino-3-18F-fluorocyclobutane-1carboxylic acid) in comparison to 11C-CHOLINE PET/CT in the evaluation of patients with prostate cancer radically treated and with rising PSA Abstract (PDF: 22 Kb) Cristina Nanni

Development and validation of innovative methods for steroid hormone measurement in serum and saliva: applicability of new technologies in the clinical routine Abstract (PDF: 22 Kb) Flaminia Fanelli Diagnostics advances in hereditary breast cancer (Diane) Abstract (PDF: 22 Kb) Elena Bonora Development of new therapies for acute leukemias: biological aspects and clinical implications of immunogenic cancer cell death Abstract (PDF: 21 Kb) Antonio Curti

A personalized medical approach to treat bacterial infections in patients with liver cirrhosis Abstract (PDF: 21 Kb) Leonardo Calza

BIOlogical and BIOphysical STimulation on IMplant Osteolysis and aseptic LOosening conditions: effects of pulsed electromagnetic fields and platelet derivatives (BIO.BIO. ST.IM.O.LO) Abstract (PDF: 22 Kb) Matilde Tschon

Tumour microenvironment: potential role of osteoporosis in the development of bone metastases: in vitro and in vivo studies Abstract (PDF: 22 Kb) Veronica Borsari

Identification of innovative microRNA-based biomarkers and anti-cancer strategies for the treatment of hepatocellular carcinoma Abstract (PDF: 22 Kb) Francesca Fornari

An improve of tumor regression with a cancer-risk modulated radiochemotherapy in local advanced rectal cancer (LARC) can lead to avoid doing major surgery: a randomized phase II study Abstract (PDF: 21 Kb) Francesco Fiorica

5-metyl-tetrahydrofolate in the treatment of portal hypertension in cirrhotics in pharmacologic prophylaxis of variceal bleeding with beta-blockers: a double-blind randomized controlled trial Abstract (PDF: 22 Kb) Ranka Vukotic

Implementing diagnosis and treatment of depression in subjects with recent diagnosis of HIV-positivity by means of inflammatory biomarkers and standardized psychiatric monitoring Abstract (PDF: 22 Kb) Silvia Ferrari Search for novel genes responsible for familial colorectal polyposis Abstract (PDF: 22 Kb) Giulia Piazzi

Molecular classification of hepatocellular carcinoma to select the more appropriate surgical treatment: liver transplantation or liver resection Abstract (PDF: 22 Kb) Matteo Ravaioli


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Bandi Area 2 Ricerca per il governo clinico Novità e criticità

Il percorso di valutazione: un po’ di storia

La seconda edizione del Programma di ricerca Regione-Università (PrRU 2010-2012) ha lanciato due bandi per la ‘Ricerca per il governo clinico’ (2010/11 e 2012) attraverso i quali, al termine di un processo che si è evoluto nel tempo, sono stati finanziati 20 differenti progetti con un budget complessivo di quasi 6,5 milioni di euro. Rispetto a quelli svolti durante l’edizione PrRU 2007-2009, questi nuovi bandi hanno introdotto alcune novità di rilievo. Una inerente il percorso di valutazione dei progetti e la seconda relativa alla definizione delle aree e dei quesiti di ricerca quali frutto di un primo esercizio di priority setting. Infatti, da subito, nel percorso di valutazione a doppio step che caratterizza il PrRU ormai dal 2008, si rafforza il ruolo dei Collegi di direzione delle Aziende nella selezione delle proposte da invitare alla stesura del Progetto completo. Inoltre, il bando successivo (2012) presenta non solo le aree tematiche su cui applicare le proposte di ricerca, ma anche quesiti specifici a cui le proposte devono rispondere in modo vincolante.

Il processo di valutazione delle proposte progettuali durante l’edizione del PrRU 2007-2009 ha subito la sua prima significativa trasformazione: da singolo step a doppio step di valutazione. Nella prima edizione del Programma (2007-2009) era stata introdotta la figura del tutor metodologico per sostenere il ricercatore nella stesura definitiva dello studio. A partire dalla seconda edizione del PrRU questa figura viene però eliminata per la difficoltà di individuare esperti realmente indipendenti su quesiti di ricerca particolarmente specifici. Un’ulteriore modifica viene poi introdotta durante la seconda edizione del Programma. Fin dal primo bando (2007), i Collegi di direzione delle Aziende destinatarie dei finanziamenti sono stati direttamente coinvolti nel processo di valutazione in quanto interpreti delle linee strategiche di sviluppo delle rispettive Aziende. A loro il compito di pre-selezionare le Lettere di Intenti da inviare a valutazione. A partire dalla seconda edizione del Programma (bando 2010-2011) l’azione di indirizzo strategico del Colle-


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gio di direzione si irrobustisce. Analizzati i pareri degli esperti, emersi dal confronto con il ricercatore durante il primo step di valutazione (workshop), i Collegi selezionano le proposte da avviare alla stesura del Progetto completo in vista del secondo step di valutazione (study session). Il coinvolgimento dei Collegi di direzione risponde all’obiettivo di finanziare le proposte progettuali più coerenti con le proprie linee di sviluppo, peraltro incentivando ulteriormente il loro ruolo di promozione e sviluppo della ricerca aziendale già sancito per legge (L.R. 29 del 2004). A ciò si aggiunge la decisione regionale di identificare con maggiore cura le aree di intervento da mettere a bando.

investimenti pubblici dedicati alla ricerca in un momento di generalizzata scarsità di risorse; dall’altro intende rispondere in modo quanto più efficiente possibile ai bisogni di ricerca individuati nell’ambito della Regione Emilia-Romagna. Ma come identificare aree e quesiti di ricerca prioritari? Perché si possa davvero parlare di ricerca orientata alla cura e all’assistenza del paziente, non si può prescindere dall’analisi del contesto. Per fare ciò sono stati utilizzati documenti di indirizzo per la pianificazione degli interventi sanitari regionali, le keyword più frequenti in essi contenute, un’analisi critica della letteratura e, non da ultimo, i punti di vista di osservatori-attori del settore della sanità pubblica (interviste a Responsabili di Servizi della Dire-

Identificare le aree tematiche prioritarie

zione generale Sanità e politiche sociali e di Aree di Programma dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale).

A partire dal bando del 2012 per la prima volta vengono individuati con precisione 25 quesiti di ricerca organizzati in 5 aree tematiche (Emergenza-urgenza, Medicina perinatale, Riabilitazione, Terapia intensiva e Lungodegenza). La scelta di identificare con cura aree e quesiti di ricerca su cui orientare proposte di ricerca (priority setting) e verso cui convogliare il finanziamento risponde contemporaneamente a due bisogni. Da un lato rende conto dell’esigenza di ottimizzare gli

Il percorso di valutazione attuale La valutazione delle proposte segue lo schema presentato nella figura 1, dove vengono sottolineati i due elementi che rispetto alle edizioni passate hanno subito modifiche più rilevanti. Lo stesso vale per la novità relativa all‘identificazione delle aree prioritarie di intervento e ai relativi quesiti di ricerca.

Figura 1. Percorso di valutazione applicato a tutti i bandi del PrRU che non prevedono la valutazione telematica.


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L ’Area 2 nella seconda edizione del Programma:

Le criticità

bandi a confronto La tabella mostra e mette a confronto tutti i numeri dei Bandi Area 2 della seconda edizione PrRU. Volendo inoltre classificare la ricerca in 3 macrocategorie – ricerca educazionale, osservazionale e interventistica – possiamo mettere a confronto le due tornate dei Bandi Area 2 della seconda edizione PrRU. In generale la maggior parte dei progetti è di tipo interventistico e tra la prima e la seconda tornata si evidenzia una sostanziale coerenza (figura 2). I numeri dei Bandi Area 2 Annualità Bando

2010-2011

2012

Budget totale previsto (€)

€ 6.000.000

€ 3.000.000

Finanziamento minimo previsto per progetto

€ 200.000

€ 200.000

Finanziamento massimo previsto per progetto

€ 450.000

€ 450.000

N. Lettere di Intenti valutate

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• Gli esperti hanno suggerito di apportare alcune modifiche al modulo della Lettera di Intenti (LdI) per dare maggiore spazio a sezioni specifiche: background; metodi della ricerca e budget. • Altro tema sollevato è quello relativo alla frequente discrepanza tra quanto scritto nella LdI e quanto presentato nel workshop, aspetto che rende più difficile formulare un giudizio sulla proposta.

32

• Infine, una nota generale riguardava la necessità di fare maggiore chiarezza sul significato della ricerca per il Governo Clinico, poiché sono state presentate ricerche su interventi o tecnologie innovative al limite della pertinenza con il bando.

N. progetti completi valutati

21

14

N. progetti finanziati

13

7

% progetti finanziati

62%

50%

Progetti avviati

12*

0

Budget allocato

€ 4.474.832

€ 1.945.500

Finanziamento minimo erogato per progetto

€ 240.900

€ 212.000

Finanziamento massimo erogato per progetto

€ 447.000

€ 400.000

Finanziamento medio erogato per progetto

€ 344.218

€ 277.928

Durata prevista (mesi)

24

24

*Un progetto sta completando le procedure amministrative per l’avvio.

Processi così complessi, con percorsi articolati che coinvolgono direttamente e indirettamente svariati attori, vanno monitorati costantemente. Esplorare l’opinione di attori diversi è pertanto fondamentale per introdurre azioni correttive tempestive ed efficaci. Tutto ciò è stato fatto interrogando i principali protagonisti del Programma: esperti valutatori e ricercatori. Nelle varie fasi del percorso di valutazione sono stati somministrati questionari di gradimento dai quali è emerso un quadro per ora positivo, punteggiato da criticità tutto sommato modeste.

Interventistica

Osservazionale

Educazionale

13%

19% 50%

49%

31%

38%

tipo di ricerca bando 2010-2011

tipo di ricerca bando 2012

Figura 2. Bandi Area 2: categorie di ricerca a confronto.


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Bando Area 1 Ricerca innovativa Programmi strategici Il bando Area 1 ‘Ricerca Innovativa’ 2010-2012 – unica tornata nella seconda edizione del Programma di ricerca Regione-Università (PrRU 2010-2012) – ha finanziato 9 Programmi strategici di durata triennale per complessivi 14 milioni di euro. Rispetto alle precedenti edizioni vi sono stati diversi cambiamenti nei termini di semplici aggiustamenti del processo valutativo, ma anche di un nuovo tipo di finanziamento per la ricerca di tipo innovativo. Le aree del Programma sono le reali protagoniste di queste trasformazioni. In particolare, la novità più significativa può essere sintetizzata in una breve frase: non più singoli Progetti ma Programmi strategici (PS), che funzionino come una piattaforma comprensiva ed integrata di un programma di ricerca più complesso.

Cosa si intende per Programma strategico nel PrRU?

È un’azione concertata che ha individuato un problema sanitario assistenziale e/o una patologia nel cui ambito sia necessario migliorare le conoscenze scientifiche (parte innovativa) e migliorare/ottimizzare le capacità di trasferimento di iniziative/interventi efficaci nel Sistema sanitario (parte clinico-assistenziale).

In pratica è stato deciso di favorire programmi a sostegno dell’integrazione tra conoscenze scientifiche, linee strategiche e priorità regionali. I Programmi strategici sono stati concepiti per sviluppare attività di ricerca innovativa (theory enhancing) intesa a produrre nuove conoscenze su tecnologie e interventi di potenziale rilevanza per il Servizio sanitario della Regione Emilia-Romagna. Ciò diventa più fattibile quando preesistono network di ricerca intraregionali e, laddove questi non si siano pienamente manifestati, vi è la disponibilità degli attori principali nel mettersi in rete. Integrazione, coordinamento ed interazione sono quindi i termini chiave di queste nuove proposte di ricerca.

Aree tematiche e Programmi strategici Perché questi elementi distintivi si manifestassero compiutamente, i destinatari istituzionali dei fondi allocati per il bando (quattro Aziende Ospedaliero-Universitarie e gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Istituto Ortopedico Rizzoli e Istituto Scienze Neurologiche) sono stati invitati a segnalare le aree tematiche di interesse strategico per le loro Aziende in armonia, naturalmente, con il Piano sociale e sanitario regionale. A ciascuno è stato inoltre assegnato un numero di proposte da presentare. Sono stati presentati 11 Programmi strategici per 7 diverse Aree tematiche distribuite tra le 6 Aziende beneficiarie del finanziamento, tenendo presente che le AOU di Modena, Ferrara e Parma potevano presentare 2 proposte, la AOU di Bologna 3, e gli IRCCS 1 proposta ciascuno (figura 1).


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Area Trapianti e Medicina rigenerativa

Destinatario istituzionale

Area tematica

No. PS

Area Malattie rare

Oncologia Malattie rare

2

AOU di Modena

Area Oncologia

Oncologia Riabilitazione

2

AOU di Ferrara

Area Scienze neurologiche

Cardiovascolare Patologie virali e autoimmuni

2

AOU di Parma

Area Riabilitazione

Oncologia Cardiovascolare Trapianti e Medicina rigenerativa

3

AOU di Bologna

Area Cardiovascolare

Trapianti e Medicina rigenerativa

1

IRCCS Rizzoli

Area Patologie virali e autoimmuni

Scienze neurologiche

1

IRCCS Neuroscienze

Figura 1. Distribuzione dei Programmi strategici per aree tematiche e Aziende sanitarie beneficiarie del finanziamento.

Il Percorso di valutazione step-by-step Il percorso di valutazione seguito dai Programmi strategici è descritto nella figura 2. Il bando è stato pubblicato il 27 ottobre del 2011 in forma di lettera di “Invito alla presentazione di proposte di Programmi strategici”. L’iter di peer-review seguito per i Programmi strategici in-

clude due step principali e uno intermedio in linea con le regole seguite anche per altri bandi del Programma di ricerca RegioneUniversità. Step 1. Un workshop per ciascuna area tematica indicata nel bando. Nel corso dei workshop i ricercatori hanno illustrato la Lettera di Intenti a un panel di esperti valutatori. L’esito della valutazione è consistito in una lettera con commenti e suggerimenti

Valutazione Individuale

Figura 2. Percorso di valutazione dei Programmi strategici.


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per la stesura del Programma completo (full proposal) destinata al ricercatore. Il ricercatore dal canto suo poteva tener conto dei suggerimenti oppure, se in disaccordo, motivare il dissenso (supportandolo con adeguate evidenze scientifiche) allegando alla proposta completa una lettera di accompagnamento. Step 2. Valutazione individuale (a distanza). Gli stessi valutatori coinvolti nello step precedente hanno preso visione della proposta completa e della lettera di accompagnamento e ne hanno identificato criticità e punti di forza da condividere con i colleghi nella fase di valutazione collegiale. Step 3. Study session collegiale. In questa fase gli esperti si sono riuniti assicurando che le diverse competenze scientifiche, così combinate, coprissero ampiamente e adeguatamente le aree tematiche degli 11 Programmi strategici. Al termine della study session gli esperti hanno espresso, per ciascun Programma valutato, un giudizio circa l’ammissibilità o no al finanziamento. Sulla scorta di questo giudizio il Comitato di indirizzo del Programma ha avallato le decisioni e ha stilato la lista dei Programmi ammessi al finanziamento e no.

Esito della valutazione Degli 11 Programmi strategici presentati, 8 hanno superato il percorso di valutazione descritto nella figura 2. Di questi, 3 sono stati ammessi a finanziamento tout court e 5 a condizione che si attuassero modifiche sostanziali al Protocollo finale. Tre Programmi strategici, invece, sono stati giudicati non ammissibili a finanziamento.

Un passo oltre In virtù dell’approccio maieutico del Programma di ricerca Regione-Università, nonché della rilevanza strategica delle tematiche trattate, i 3 Programmi strategici giudicati non idonei al finanziamento sono rientrati in una nuova procedura di valutazione. A quest’ultima hanno preso parte esperti diversi da quelli coinvolti precedentemente, che hanno espresso il proprio giudizio ‘informato’ (tenendo conto delle critiche sollevate fino a questo stadio di valutazione, inclusi i giudizi negativi) in base ai medesimi criteri utilizzati fino a quel momento. La nuova procedura ha consentito di ammettere a finanziamento 1 Programma strategico (Area Cardiovascolare), vincolandolo a specifiche modifiche, e ha riconfermato la non ammissibilità degli altri 2 (Aree Oncologia e Trapianti). Nel complesso, quindi, 9 su 11 (82%) Programmi strategici sono stati ammessi a finanziamento per un totale di circa 14 milioni di euro, per la precisione il 79% della cifra inizialmente stanziata (18,4 milioni di euro). Il finanziamento scomposto per aree tematiche mostra una netta prevalenza delle Aree Oncologia e Cardiovascolare (figura 3). Considerando invece la distribuzione di tali fondi tra i diversi destinatari istituzionali, il 29% ha premiato l’AOU di Bologna, il 21% l’AOU di Parma, il 20% l’AOU di Modena, l’11% l’IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli, il 10% l’IRCCS Scienze Neurologiche e l’8% l’AOU di Ferrara. Area Oncologia

€ 2.936.000

Area Cardiovascolare

€ 2.976.100

Area Malattie rare

€ 1.985.000

Area Patologie virali e autoimmuni

€ 1.993.410

11%

Area Trapianti e Medicina rigenerativa

€ 1.540.000

10%

Area Scienze neurologiche

€ 1.323.300

8%

Area Riabilitazione

€ 1.170.000

21% Esperti valutatori · Competenze e numeri

Ciascun panel è stato costituito prendendo in considerazione le diverse competenze necessarie a valutare sia gli aspetti tecnicoscientifici delle proposte di Programma strategico sia le possibili ricadute sul sistema sanitario. Ciascun settore ha coinvolto un numero variabile di esperti tra 3 e 6. Su 31 esperti coinvolti nel processo di peer-review, 24 (77%) avevano un’affiliazione italiana (21% donne e 79% uomini) e 7 (23%) straniera (29% donne e 71% uomini). Le affiliazioni straniere sono riconducibili a 5 Paesi: Regno Unito (33% donne e 67% uomini), Germania (100% uomini), Svizzera (100% uomini), Norvegia (100% uomini) e Canada (100% donne).

14%

Figura 3. Scomposizione del finanziamento per aree tematiche.


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Le peculiarità del bando

L’assenza di competitività tra Programmi strategici per l’assegnazione dei fondi è un primo tratto distintivo del bando, fermo restando il principio di peer-review. A ciascun destinatario istituzionale è stata riconosciuta piena discrezionalità nella selezione interna delle proposte, a patto che questa – stando all’opinione dei valutatori – raggiungesse un livello soglia di qualità scientifica e di ricaduta clinico-organizzativa (secondo criteri definiti nel bando stesso), pena la non finanziabilità della proposta. Il Programma strategico è costituito da progetti, una somma di attività integrate orientate al raggiungimento dell’obiettivo del Programma Strategico. Le attività sono articolate in Work package, ossia progetti nell’ambito dei quali possono agire una o più Unità Operative coordinate da un responsabile di Work package. Queste Unità, interagendo, perseguono l’obiettivo del Work package di riferimento e quindi del Programma strategico cui appartengono. Generalmente le attività del Programma strategico sono organizzate in due macro-fasi. Una prima fase, dedicata all’ampliamento delle conoscenze scientifiche in relazione al quesito di studio (versante innovativo), seguita da una fase di trasferimento centrata sull’implementazione nel Sistema sanitario dei risultati ottenuti nella fase innovativa. Per questa ragione è stato chiesto ai ricercatori di descrivere nel dettaglio metodologia e strumenti del trasferimento, sia nella stesura della Lettera di Intenti, sia in quella del Programma strategico completo.

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Bando Area 3 Formazione per la ricerca Un orizzonte più vasto Come avvenuto per le aree sorelle del Programma di ricerca Regione-Università (Area 1 e Area 2), anche l’Area 3 “Formazione alla ricerca e creazione di research network” fa un passo avanti: dallo sviluppo di competenze tecniche per la realizzazione di attività di ricerca clinica e sanitaria muove verso lo sviluppo di competenze manageriali che consentano di governare i processi di cambiamento. Il Bando Area 3 2012 è stato disegnato per rispondere ai cambiamenti significativi nell‘organizzazione dei servizi e nella struttura dell’offerta assistenziale del nostro Servizio sanitario regionale. Si tratta di cambiamenti radicali che dovranno innanzitutto governare l’innovazione. È perciò necessario adeguare queste attività orientandole verso lo sviluppo di competenze manageriali che consentano di governare i processi di cambiamento. Il Bando 2012 si articola su due filoni principali. A. Attività di formazione al governo dell’innovazione, con un’iniziativa rivolta a rappresentanti di tutti gli enti del Servizio sanitario regionale. B. Iniziative formative di due tipi. • Attività di ‘Formazione alla Ricerca’ (on demand). Nello specifico ’studi di fattibilità’ orientati alla progettazione europea o ad altre attività di fund raising in ambiti competitivi e al collegamento ai grandi temi di ricerca clinica avanzata e in periodi di formazione residenziale presso Enti nazionali o esteri (post doctoral fellowship) individuati sulla base delle necessità formative rilevate dal monitoraggio delle Infrastrutture Ricerca e Innovazione delle Aziende sanitarie. Attività di ‘Formazione alla ricerca’. • Modalità innovative di formazione alla ricerca, raccolta di dati e produzione di analisi originali sull’efficacia delle attività formative proposte, metodiche che accompagnino e si associno ai cambiamenti organizzativi in atto nella sanità regionale, con particolare attenzione nella formazione delle professioni sanitarie. A questi percorsi formativi sono dedicati circa 700.000 euro.


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Progetto Mattone Internazionale Dodici professionisti fanno il punto sulla formazione Dodici professionisti del Servizio sanitario regionale dell’EmiliaRomagna hanno preso parte ai primi due moduli del percorso formativo nazionale del Progetto Mattone Internazionale (Giulia Bertelli, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara; Luana Bolzoni, Azienda Usl di Piacenza; Elisabetta Cardelli, Montecatone Rehabilitation Institute SpA di Imola; Antonio Chiarenza, Azienda Usl di Reggio Emilia; Francesca Diodati, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma; Danilo di Diodoro, Azienda Usl di Bologna; Maria Francesca Paoli, Azienda Ospedaliera Arcispedale S. Maria Nuova/IRCCS in Tecnologie avanzate e modelli assistenziali in oncologia di Reggio Emilia; Cristiano Pelati, Azienda Usl di Ferrara; Andrea Rizzi, Irccs Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna; Paolo Rosa, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna; Silvia Scapinelli, Azienda Usl di Forlì e Azienda Usl di Cesena; Annalisa Volpi, Irccs, Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori di Meldola - FC). Il percorso si intitolava Corso di politiche e relazioni sanitarie europee ed internazionali nell’ambito del Progetto Mattone Internazionale. Nella primavera del 2013 partirà il terzo modulo dedicato alla stesura e gestione di un progetto e alla relativa costruzione del budget.

Il secondo modulo Nel 2012 si è concluso il secondo modulo del Corso sugli strumenti e sulle strategie per la progettazione e la gestione dei progetti in ambito sanitario. I professionisti che hanno preso parte al corso fanno qui di seguito il punto su cosa hanno appreso e in quali condizioni sarebbe utile applicare le nuove competenze rispetto al loro quotidiano professionale. Le attività didattiche e l’accoglienza sono state curate con grande competenza e capacità dallo staff del Progetto Mattone Internazionale presso la Ulss 10 Veneto Orientale. La partecipazione al corso, seppur impegnativa, si è rivelata stimolante per la buona articolazione dei contenuti, studiati per offrire un ampio inquadramento delle modalità di lavoro delle istituzioni europee, delle commissioni e dei programmi. In particolare il secondo modulo con il professor Georgios

Il Progetto Mattone Internazionale si propone di garantire una presenza strutturata dell’Italia nei processi decisionali e operativi in Europa. Il Progetto prevede la realizzazione di attività formative e informative dedicate alle strutture ministeriali competenti, alle Regioni italiane e Province Autonome, alle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere, nonché l’attivazione di specifici meccanismi per favorire la partecipazione qualificata di tutti i destinatari ai bandi dedicati alla salute in ambito europeo. Martgetidis (Scientific Project Officer, Health Unit, Executive Agency for Health and Consumer, EAHC) ha consentito di esaminare le tecniche di ideazione e di sviluppo di progetti, con particolare riferimento alle tecniche e alle metodologie promosse a livello europeo e finalizzate al reperimento dei finanziamenti comunitari nella logica della progettazione partecipata.

Le opinioni dei partecipanti Tutti i professionisti che hanno preso parte all’evento formativo riconoscono che partecipare ai bandi europei richiede preparazione e competenze specifiche, nonché un assetto organizzativo e amministrativo che non è possibile improvvisare. Il corso è stato quindi sicuramente uno dei passi che il Ministero della Salute e le Regioni stanno intraprendendo per “avvicinarci” di più all’Europa. È opinione condivisa, tra coloro che hanno vissuto questa esperienza, che sia importante dare seguito alle sinergie create proponendo azioni specifiche; tra queste, la definizione di un modulo di approfondimento degli aspetti teorici e pratici di gestione di un progetto, strutturato in termini quanto più possibile operativi. Questa proposta si allinea perfettamente con l’ultima parte del corso, necessariamente sintetizzata e forse troppo contratta per la vastità e complessità dell’argomento. Sarebbe sicuramente utile riprendere dal punto in cui il corso si è interrotto e offrire ai corsisti ma anche ai ricercatori del Ssr l’opportunità di apprendere le “difficoltà” e i “trucchi” di una application per un progetto europeo, così come l’analisi degli strumenti e delle modalità di pianificazione, esecuzione e controllo delle attività.


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È utile tener presente che per questo tipo di attività formativa si può concorrere al supporto, anche economico, del Progetto Mattone Internazionale (avviso 1, cfr sito web alla voce Opportunità, www.progettomattoneinternazionale.it), che certo saprebbe indirizzare sui contenuti e proporre eventuali docenti. I contenuti del terzo modulo, che coinvolgerà nuovamente i 12 professionisti emiliano-romagnoli – stesura del progetto, costruzione del budget e gestione del progetto – offre senz’altro opportunità di approfondimento e di sviluppo di una preparazione comune in questo tipo di “mattoni”.

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interessati a partecipare a programmi comunitari e nazionali di ricerca e sviluppo tecnologico. Contatti: apre@aster.it Referente Settore Health: Viorika Dishnica Viorika.dishnica@aster.it Approfondimenti: http://first.aster.it/apre.php SIMPLER - Enterprise Europe Network (EEN) SIMPLER eroga servizi volti alla promozione dell’internazionalizzazione del sistema della ricerca, integrati anche con le attività APRE grazie alle seguenti iniziative:

L’auspicio • I partecipanti a questa iniziativa formativa si augurano che la Regione mantenga aperto un canale comunicativo sull’argomento con le Direzioni Generali, Scientifiche e della Ricerca degli Enti ai quali appartengono. Questo faciliterebbe il fluire delle informazioni dirette a tutto il loro personale in merito alle opportunità europee e all‘esperienza acquisita dai loro 12 colleghi. Non da ultimo, se vi sarà una risposta/interesse reale da parte dei ricercatori, andrebbe valutata la possibilità di introdurre i supporti necessari alla gestione delle attività che ne discenderebbero.

ASTER, servizi per la ricerca L’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale, nel corso degli ultimi mesi, ha definito i possibili livelli di collaborazione con ASTER (il Consorzio tra la Regione Emilia-Romagna, le Università, gli Enti di ricerca nazionali operanti sul territorio – CNR ed ENEA, l’Unione regionale delle Camere di Commercio e le Associazioni imprenditoriali regionali). ASTER opera su aree tematiche di prioritaria importanza per il sistema regionale. Tra queste anche l’area delle scienze della vita e della salute. In questo ambito è possibile avvalersi dei servizi specifici illustrati qui di seguito. Sportello APRE (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea) Emilia-Romagna Lo Sportello eroga servizi intesi a promuovere: • la partecipazione a programmi europei per la ricerca e l’innovazione; • servizi di informazione, assistenza e formazione sui programmi di ricerca e sviluppo tecnologico, rivolti a organismi pubblici o privati (imprese, enti di ricerca, singoli ricercatori)

Visite presso aziende e centri di ricerca volte ad individuare i fabbisogni specifici (ad esempio, la necessità di collaborare con laboratori o enti di ricerca, di accedere a nuove tecnologie o a servizi di finanza agevolata) e a fornire le soluzioni adeguate caso per caso. Ricerca di partner nazionali e transnazionali mediante la circolazione di profili di offerta o richiesta di tecnologia in un database europeo, al fine di avviare collaborazioni commerciali, tecnologiche o per presentare dei progetti di ricerca europei. Incontri one-to-one tra centri di ricerca e imprese per il matching di domande e offerte di tecnologia, domande e offerte commerciali, nonché a individuare partner per la partecipazione ai bandi del 7PQ; Company mission per facilitare la creazione di partnership internazionali. Contatti: simpler@aster.it Referente Settore Health: Annamaria Bonardi annamaria.bonardi@aster.it Approfondimenti http://www.aster.it/tiki-index.php?page=Simpler

I bandi di ricerca, le notizie e gli eventi Tutte le informazioni sui bandi promossi dalla Regione Emilia-Romagna e da altre istituzioni nazionali e internazionali sono consultabili nella sezione Bandi et al. del sito www.laniusletter.it. La sezione è costantemente aggiornata e consente l’accesso diretto ai materiali di ogni bando. Nella sezione Nius dello stesso sito si possono leggere le notizie e gli eventi sulle iniziative regionali, nazionali e internazionali nel campo della ricerca.


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