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4 • FATTORI AMBIENTALI E IMPATTO SULLA SALUTE

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Tumori pediatrici

Tumori pediatrici

4• FATTORI AMBIENTALI

E IMPATTO SULLA SALUTE

In questo capitolo vengono presentati dati relativi alla relazione tra esposizione a inquinamento atmosferico ed elevate temperature: effetti differenziali sulla salute tra donne e uomini nel Lazio.

La vulnerabilità ai cambiamenti climatici è un fenomeno multidimensionale, funzione dello stato di salute, dei determinanti sociali e di contesto e delle risorse economiche e infrastrutturali di una popolazione. Il recente rapporto del gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) sottolinea la presenza di disuguaglianze di genere negli impatti dei cambiamenti climatici,1 che possono essere un moltiplicatore dei differenziali socioeconomici e di salute tra donne e uomini.2 Nella pubblicazione dell’Organizzazione mondiale della sanità Climate and health country profile per l’Italia sono stati evidenziati i molteplici rischi per la salute associati ai cambiamenti climatici nel nostro Paese, in particolare i rischi diretti e indiretti legati alle elevate temperature, all’inquinamento atmosferico e agli eventi estremi.3

Sono influenzati dai cambiamenti climatici diversi esiti di salute come la mortalità associata agli eventi meteorologici estremi, il rischio di malattie croniche come le malattie cardiovascolari e respiratorie e il diabete.1 Se esista un differenziale per genere degli effetti di queste esposizioni è tuttora in discussione.

Per quanto riguarda la suscettibilità agli effetti del caldo, diversi studi mostrano un maggior rischio di decesso durante le ondate di calore nelle donne rispetto agli uomini, che però può nascondere un effetto dell’età a

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SALUTE E GENERE NELLA REGIONE LAZIO

causa della maggiore aspettativa di vita del genere femminile, mentre le differenze fisiologiche nella termoregolazione sembrano essere minime tra i due generi. Altri studi hanno invece mostrato un maggior rischio di decesso e di malattie associate al caldo (per esempio colpi di calore) negli uomini, probabilmente riconducibile a fattori sociali (vivere soli), clinici (maggior rischio di alcune patologie) e occupazionali (mansioni più pesanti).4

Anche per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico, diverse evidenze suggeriscono che oltre ai sottogruppi di suscettibili noti (come bambini, anziani, persone con patologie croniche) il sesso rappresenta un ulteriore fattore di suscettibilità con impatto diverso in base all’esito considerato, all’inquinante e alla classe di età.

In particolare, le donne risultano più suscettibili degli uomini nella fascia di popolazione anziana e per esposizioni legate al luogo di residenza. Possibili spiegazioni sono da ricercare in alcune differenze fisiologiche tra i due sessi, come la grandezza delle vie aeree (più ridotta nel sesso femminile per una probabile modulazione da ormoni gonadici), la maggiore reattività delle vie aeree e il conseguente aumento del deposito di materiale particolato nelle basse vie aeree (specialmente per il PM2.5)5 con l’influenza di fattori ambientali e comportamentali (esposizioni indoor, occupazionali).

La gravidanza rappresenta una finestra di maggiore vulnerabilità agli effetti dei cambiamenti climatici.1 2 Le donne in gravidanza sono più suscettibili alle ondate di calore per la loro ridotta capacità di termoregolazione, dovuta ai cambiamenti fisiologici che il loro organismo subisce.6 Inoltre, il periodo della gravidanza provoca dei cambiamenti a livello fisiologico che rendono la donna più vulnerabile agli effetti delle esposizioni ambientali (come il caldo e l’inquinamento atmosferico), tra cui un aumento del consumo di ossigeno associato a un incremento del lavoro cardiaco, del volume ematico e della circolazione a livello polmonare.6 Studi recenti sembrano evidenziare come ciò si possa tradurre in un aumento del rischio di esiti avversi della gravidanza, come le nascite pretermine e le nascite di bambini con peso inferiore all’atteso.7 8

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