People's Poker &LIFESTYLE Magazine

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Magazine

& NUMERO 6 -DICEMBRE 2011

NUMERO ALLEGATO A DIGITAL SOCIETY - EDIZIONI

la scalata continua

LAS VEGAS

PIUS HEINZ vince le WSOP che restano esclusiva PEOPLE’S

LE POKERINE

Elisabeth e Silvia elette nuove testimonial


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People’s Poker & Lifestyle Magazine

magazine

PPT a Campione distribuiti premi per oltre un milione di euro

in allegato a DIGITAL SOCIETY Direttore: Donatangelo Faiella Direttore editoriale e responsabile: Antonio Amendola Editore: Microgame S.p.A. Via G. Agnelli, People’s House 82100 Benevento Redazione, Amministrazione: Microgame S.p.A. Via G. Agnelli, People’s House 82100 Benevento

di Fabrizio D’Aloia

4 PPT a Campione distribuiti premi per oltre un milione di euro

Classifica PPT 2011 Campione D’Italia Silvia ed Elisabeth vincono il concorso ‘le Pokerine’ e sono le nuove testimonial di People’s

3 domande a 8 bellissime

10 Silvia ed Elisabeth nuove testimonial di People’s

Il PPT sbarca a Las Vegas: “diario di bordo” di un evento stellare Ritorno a Las Vegas: the Sin City strikes back PPT 2011 Special Event Las Vegas - Winner Gallery

Marketing e Pubblicità:

Alba Gamma srl Via G. Agnelli, People’s House 82100 Benevento

Cristiano Blanco si racconta

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WSOP: Pius, will you marry me?

Cristiano Blanco si racconta

WSOP 2005: Full House vs Straight Flush

Foto di: archivio foto Alba Gamma srl Francesco Torre

Non tutto il male viene per nuocere La scalata di People’s Poker alla leadership nel gioco cash E tu... sei una donna da Casinò?

ISSN: 2240-5402 [Testo stampato]

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ISSN: 2240-5410 [Online]

Pius Heinz vincitore delle WSOP

Giochi, vincite, dirette ed emozioni: un anno di People’s TV ENADA 2011: riflettori accesi sui Casino Game CARIBBEAN STUD: primo gioco con Jackpot di People’s Casino

Registrazione Tribunale di Benevento n. 206/97 del 17/03/97. Iscritto al registro del Tribunale di Benevento al n. 2/97. Iscrizione Registro Nazionale della Stampa n. 6061. Periodico iscritto all’USPI.

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Per People’s Poker un anno indimenticabile

CONTENUTI

PEOPLE’S POKER & LIFESTYLE

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Facciamo B....LOG! Nasce il blog dedicato al Bingo

CARIBBEAN STUD: primo gioco con Jackpot di People’s Casino

DOUBLE CROSS: vincite moltiplicate in tutte le edizioni

In alcuni articoli troverete un piccolo codice che fotografato con i nuovi smartphone vi metteranno in diretta connessione ai contenuti già sviluppati dalla nostra People’s Tv e collegati al tema proposto.

PROSSIME USCITE 15 Febbraio 2012 15 Aprile 2012 15 Giugno 2012 15 Agosto 2012 15 Ottobre 2012 15 Dicembre 2012

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La stagione 2011 è stata indimenticabile. Un’annata che ha rappresentato il coronamento di un sogno oltre che la consacrazione sul piano internazionale della nostra offerta. Se volessimo semplicemente elencare uno dietro l’altro i traguardi raggiunti già rischieremmo il capogiro: dal primato assoluto nel poker cash on line, all’esclusiva italiana per le Wsop, dalle novità come il tavolo RfId, alle conferme che giungono dal People’s Poker Tour. In ogni caso, per noi il gioiello più importante e di cui siamo più fieri, custodendolo con la massima premura, è senza dubbio la fiducia di ogni singolo giocatore. E’ grazie al supporto di ciascuno di voi che siamo spinti ogni giorno a migliorarci e proseguire su un cammino che sicuramente sta qualificando positivamente l’intero segmento italiano del gioco. Tantissimi i motivi di soddisfazione, anche se mi fa particolarmente piacere sottolineare la grande occasione di promozione che abbiamo assicurato ai più giovani. Giovanissimi, infatti, sono la gran parte dei vincitori del People’s Poker Tour: players che hanno avuto la possibilità di partecipare ad eventi live in contesti straordinari come il Caesars Palace di Las Vegas. Per tanti di loro una chance di contaminazione con strategie e tecniche che sicuramente risulterà decisiva lungo il percorso che potrebbe vederli diventare professionisti di caratura mondiale. L’evento speciale di Las Vegas, organizzato praticamente in concomitanza con il November Nine, ha ancora una volta messo in vetrina lo straordinario accordo che ci lega alle World Series of Poker. Con la Caesars Entertainment, colosso mondiale che organizza le Wsop, abbiamo rinnovato anche per il 2012 l’esclusiva assoluta per l’Italia: solo partendo dalla nostra piattaforma è possibile essere direttamente accreditati ai tavoli del più importante evento mondiale di poker sportivo. Quest’anno sono stati oltre 60 i giocatori che partendo da tornei dai buy in contenutissimi hanno avuto la possibilità di misurarsi con i più grandi campioni di hold’em. Rotto il muro dell’autoreferenzialità, il PPT è praticamente l’unico evento live

che non si esaurisce nei giorni del torneo ma che offre un trampolino verso altri appuntamenti più prestigiosi e avvincenti. Il PPT, tra i più giovani campionati live italiani dedicati al poker sportivo, non ha avuto timore a confrontarsi con macchine già rodate per scoprire ed imparare: la contaminazione con veri e propri pezzi di storia come le Wsop ha consentito una crescita stratosferica della proposta offerta ai giocatori. E se sono diventati migliaia gli amici iscritti al PPT nel corso delle tappe del 2011, mentre tanti altri live hanno un numero di partecipanti a due cifre, vuol dire che è alto anche il grado di soddisfazione dell’utenza. Per noi non c’è di meglio! Le ragioni del successo vanno ricercate nelle tante competenze al servizio di questa organizzazione impeccabile, ma anche nella capacità di vedere prima le strade da battere per riuscire ad assecondare le esigenze dei giocatori: il tavolo RfId è un esempio formidabile. Abbiamo brevettato ed utilizzato proprio nel corso della stagione appena conclusa, una nuova tecnologia in grado di contare le fiches e quindi di fornire una classifica parziale sempre aggiornata: una rivoluzione in grado di modificare l’approccio e le strategie dei giocatori avvicinando sempre di più la modalità live a quella on line. Per rendere anche più affascinante l’ambiente di gioco, già caratterizzato da una grande dose di novità tecnologiche e sicurezza nelle informazioni, abbiamo deciso di puntare tanto sulle donne. Alle giocatrici abbiamo dedicato appuntamenti specifici e per le più capaci abbiamo prenotato i ticket degli eventi Wsop Ladies. Diverso il protagonismo che ne discende ma sempre focalizzato sul fascino femminile, anche il concorso dedicato alle Miss Pokerina inaugurato nel 2011. Il sorriso di queste ragazze ha fornito un ulteriore valore aggiunto alla nostra piattaforma: con loro, grazie all’esclusivo calendario realizzato dalle vincitrici delle tappe del PPT, ogni giornata del 2012 sarà illuminata di entusiasmo e di fortuna. Almeno questo è il nostro augurio: per un 2012 che ci veda ancora impegnati verso traguardi da raggiungere insieme. People’s Poker e Lifestyle MAGAZINE - dicembre 2011 5


PPT

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a Campione distribuiti premi per oltre un milione di euro 700mila euro solo per il Main vinto da Arcangelo Anservino. Sugli scudi anche Abrusci, Bonavena, Candio, Cirillo, Mantella. Eventi con oltre 1.500 iscritti. Walter Ferrero vince la classifica per il nuovo Pro Se il People’s Poker Tour ha raggiunto lo straordinario successo dimostrato dai numeri della tappa di Campione, l’ultima della straordinaria edizione 2011, le ragioni vanno ricercate in un mix di fattori per certi versi irrepetibile, e certamente non casuale. Nel casinò municipale dell’enclave italiana in terra elvetica, non erano mai stati registrati tanti giocatori tutti insieme: 482 players solo per il Main Event, record assoluto per la sala da gioco di Campione. L’ulteriore conferma di un trend che non lascia margini di dubbo: il PPT è diventato un evento live che non teme confronti nel panorama del texas hold’em, tra i pochi a calamitare un numero tanto alto di campioni e non, alla ricerca di un’affermazione in grado di regalare visibilità e premi importanti. Il pay out del Main Event ha superato i settecentomila euro, con 56 premiati e un primo posto che oltre ai 150mila euro di premio, portava in dote anche l’iscrizione diretta all’evento principale delle World Series of Poker. In totale le iscrizioni a tutti gli eventi 6 www.peoplespoker.it

hanno superato quota 1500 per un totale di premi distribuiti che ha portato l’asticella sopra la soglia psicologica del milione di euro. Le Wsop, esclusiva italiana di People’s Poker, sono sicuramente tra gli elementi di maggior prestigio e attrazione dell’offerta proposta ai giocatori italiani. E a Campione d’Italia due dei quattro tavoli televisivi sono stati dedicati al più importante appuntamento di poker sportivo del mondo. Il primo ha messo a confronto alcune delle giocatrici già protagoniste delle ultime tappe del PPT, una competizione esclusivamente al femminile cui hanno partecipato: Sharon Mantella; Paola Vella; Giuliana Celestini; Alice Nuvola; Szilvia Freire; Valentina Melis; Krisztina Polgar; Sara Augenti. Per Sharon Mantella, che all’heads-up finale è riuscita a ribaltare un importante svantaggio contro Paola Vella, è stato riservato un biglietto d’ingresso all’evento Ladies delle Wsop. Ed ancora, per assicurarsi un ticket delle World Series, questa volta valido per il Main Event da 10mila dollari, in otto si sono confronta-

ti in un’emozionante partita ripresa interamente dalle telecamere della Endemol: Rino Cirillo, Fabio Balestra, Dario Guarnuto, Rosolino Ruvolo, Roberto Agostino, Paolo Borrelli, Erica Parlati, Fabio Lonoce. L’ha spuntata Cirillo, come raccontato in altra sede di pagina, altro players italiano inviato da People’s in Nevada. Un bel gruzzoletto, invece, per Nicola Abrusci vincitore del tavolo Cash Game Adventure, e piazzato ITM nel Main Event. Molte le occasioni di spettacolo che sono state assicurate anche dai side events, su tutti va sicuramente ricordato il torneo da 500+50 vinto da Filippo Candio, il giocatore italiano arrivato più in alto nella storia delle Wsop, che ha superato l’agguerrita concorrenza di Sara Viozzi solo all’heads-up. Altro nome noto che ha guadagnato una piazza d’onore nel corso della tappa è stato Salvatore Bonavena: a lui è andato il premio più importante dell’evento Omaha, per la prima volta realizzato nel corso del PPT: una nuova attrazione per il live People’s, un altro gioco che sicuramente caratterizzerà la stagione 2012 del format pokeristico. Anche il Main è stato impreziosito dalle giocate di campioni affermati del calibro di Max Pescatori, Davide Costa, Andrea Benelli, Dario Sammartino, Riccardo Lacchinelli, Francesco De Vivo, Niccolò Caramatti, Fabrizio Baldassari, Mustapha Kanit, o lo stesso Salvatore Bonavena, solo per citare alcuni dei nomi più noti. Ma sono stati tantissimi i giocatori in grado di fornire un valore aggiunto al torneo live giudicato notevolmente tecnico da tutti gli osservatori presenti. Volti noti, campioni affermati, grinders dell’on line, new entry e sorprese assolute, tutti protagonisti dell’ultima tappa 2011 del PPT. Al tavolo finale questo l’ordine d’arrivo: Arcangelo Anservino (1°); Dario Guarnuto (2°); Vincenzo Zoccali(3°); Salvatore Biondi (4°); Walter Treccarichi (5°); Aniello Durante (6°); Mauro Palazzo (7°); Fausto Oioli (8°). Un heads up finale, quello tra Anservino e Guarnuto che non ha mancato di regalare anche momenti di vero divertimento. I due giocatori protagonisti si sono studiati lungamente, prima che Anservino avesse la meglio.

Ma come accennato sono state tante le occasioni che hanno acceso i riflettori sul PPT e che hanno fatto di Campione una delle tappe indimenticabili del live di People’s Poker. Oltre alle testimonial che accompagneranno tutta la stagione 2012 della piattaforma, Elisabeth e Silvia vincitrici del concorso ‘Le Pokerine’, è stato anche proclamato il leader della speciale classifica chiamata ad eleggere il nuovo Pro del team People’s. A strappare la maglia da titolare è stato Walter Ferrero, già vincitore della prima tappa slovena del PPT 2011: per lui una stagione iniziata con un successo e conclusa con una consacrazione. Un po’ quanto accaduto al PPT che attende il 2012 per rivelare la nuova veste e la nuova offerta cui guardano già con attenzione migliaia di giocatori e che sempre più spesso provano ad imitare in tanti. That’s poker, that’s People’s.

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Nicola Abrusci vince la prima edizione del Cash Game Adventure Per il giocatore pugliese oltre alla vincita in denaro anche un ticket per il Main Event delle Wsop

corto al tavolo (circa 4mila) lancia un all-in con 66 e si scontra con l’AK suited di Vito Labarile che setta un K nel primo board ed un altro nel secondo che i due player avevano deciso di scoprire. Nel corso delle successive cinque ore si è materializzata una action davvero entusiasmante durante la quale non sono mancati i colpi di scena e i cambi in cima alla classifica. Tra i più attivi si sono dimostrati Mattia Pozzi, Vito Erasmo Labarile, e lo stesso Nicola Abrusci. Questa

la classifica finale del Cash Game Adventure restituita dopo dieci ore: Nicola Abrusci (21.390); Stefano Garbarino (15.360); Matti Pozzi (14.390); Maurizio Saieva (9.190); Paolo Lobefaro (6.390); Vito Erasmo Labarile (6.380); Marco De Vittorio (2.470). Per Abrusci insieme alla soddisfazione di vincere la prima edizione del torneo dedicato al cash game, ed oltre alla buona vincita in denaro, anche un ticket per il main event delle World Series of Poker dal valore di diecimila dollari.

Nicola Abrusci vincitore Cash Game Adventure

E’ stata senza dubbio una delle novità più interessanti del People’s Poker Tour 2011, il campionato dedicato al poker cash che ha calamitato le attenzioni dei giocatori più esperti di un settore in continua crescita. Introdotto a luglio nelle lobby delle poker room on line, il poker cash ha da subito riscontrato il favore dei giocatori italiani. E People’s, che sull’argomento ha anticipato i tempi, ha introdotto nel PPT questa tipologia di gioco mesi prima che diventasse un fenomeno di massa, strategia che ha pagato regalando proprio a People’s il primato assoluto nella raccolta di settore. Una vera e propria avventura quella pensata a margine del Main Event del PPT, e non è casuale il nome assegnato al campionato: Cash Game Adventure. Per lo svolgimento del torneo si sono giocati due tavoli da otto players durante ciascuna tappa, i giocatori si sono sfidati per dieci ore di fila partendo da uno stack di 5.000 euro e con una sola possibilità di rebuy. Per tutti, come nella filosofia del gioco, c’è stata la possibilità di monetizzare immediatamente le vincite realizzate; per il primo classificato, poi, anche l’opportunità di sedere al tavolo finale di Campione d’Italia. Qui si sono sfidati, ancora per dieci ore, gli otto primi classificati delle varie tappe. Diversa la consistenza dello stack iniziale lievitato fino a 10mila euro, ma soprattutto diverse le modalità di re-entry diventate illimitate. In pratica una sfida potenzialmente senza paracadute che poggiava il suo grande fascino anche sulle 8 www.peoplespoker.it

capacità di produrre sorprendenti evoluzioni nel corso del gioco. Un tavolo finale composto da campioni di categoria, scelti attraverso le selezioni intermedie, che ha prodotto una delle sfide più esaltanti del poker cash italiano degli ultimi anni. Questa la straordinaria composizione iniziale del final table del Cash Game Adventure: Mattia Pozzi; Alberto Romeo; Stefano Garbarino; Marco De Vittorio; Maurizio Saieva; Paolo Lobefaro; Vito Erasmo Labarile; Nicola Abrusci. Ben due i componenti del team Pro di People’s Poker (Labarile e Lobefaro) che sono riusciti a strappare la qualificazione, diversa sorte per i loro colleghi Scarpantoni, Celestini e Iannì che avevano partecipato alle selezioni senza ottenere però l’agognato ticket. E proprio a proposito di ticket, manco a dirlo, per il vincitore del final table, oltre ai soldini messi da parte al tavolo, in palio anche un ingresso per il Main Event delle World Series of Poker, del valore di 10mila dollari. Le condizioni di partenza già da sole lasciavano immaginare che la giornata non sarebbe trascorsa senza emozionanti colpi di scena. E, come avvenuto per ciascuna tappa, a catturare le actions al tavolo erano presenti le telecamere di Endemol che rimanderanno in onda, nelle prossime settimane, le mani principali nel corso di una puntata di Poker1Mania. Tantissimi i colpi di scena che si sono succeduti nel corso delle dieci ore. Primo giocatore a lasciare il tavolo è stato Alberto Romeo: più

Cirillo vola alle Wsop: “A luglio sarò a Las Vegas” Rino Cirillo 44 anni di Torino, libero professionista, gioca a poker da 4 anni, la sua specialità è il texas hold’em no limits. Sulla piattaforma di People’s Poker si misura in maniera indifferente nei tornei, nei sit and go e nel gioco cash. Ha conquistato il final table televisivo dedicato alle World Series Of Poker partecipando al torneo di qualificazione per il main event di Campione, poco più di una settimana prima dell’avvio del live. “Non ho dubbi – ci confessa – grazie a questa chance offertami da People’s Poker, a luglio raggiungerò Las Vegas”. Per arrivare fino al Main Event del più importante campionato di poker sportivo, 10mila dollari il valore del buy in, Rino Cirillo ha dovuto superare la concorrenza agguerrita degli altri sette conten-

denti: è arrivato all’heads up decisivo con uno stack notevolmente superiore al suo avversario, il suo amico Paolo Borrelli. Ha mandato la vasca con A8, praticamente costretto a collare Borrelli con 9T: board indifferente ed A che tiene… fino a Las Vegas. “Prima di sedermi al tavolo – ci ha confessato – avevo timore soprattutto di Borrelli. Poi tutto è andato liscio e non ho avvertito nemmeno la tensione di essere sotto i riflettori di Poker1mania. E sempre a proposito di Tv devo ringraziare la People’s tv che ha permesso a tanti amici di seguirmi in diretta: arrivano in continuazione sms e telefonate di felicitazioni, pensavo di doverla raccontare io, ed invece…”. Drin Drin Drin

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radio.peoples.it

CLASSIFICA PPT 2011 - CAMPIONE D’ITALIA

PPT 2011 MAIN EVENT - Campione D’Italia WINNER GALLERY - Total Players = 482 - Jackpot= € 723.000

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poker teacher dal lunedi al venerdi

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Pos N a m e C o g n o m e C o u n t r y P r i z e 1 A r c a n g e l o A n s e r v i n o I t a Chf 185.000,00 € 151.020,41 2 D a r i o G u a r n u t o I t a C h f 1 1 5 . 0 0 0 , 0 0 € 93.877,55 3 Vincenzo Zoccali I t a Chf 76.000,00 € 62.040,82 4 Salvatore Biondi I t a Chf 56.000,00 € 45.714,29 5 Wa l t e r Tr e c c a r i c h i I t a Chf 44.200,00 € 36.081,63 6 Aniello Durante I t a Chf 34.500,00 € 28.163,27 7 M a u r o P a l a z z o I t a C h f 2 6 . 1 0 5 , 0 0 € 21.310,20 8 F a u s t o O i o l i I t a C h f 1 9 . 8 0 0 , 0 0 € 16.163,27 9 Giovanni D i D o n a t o I t a Chf 14.900,00 € 12.163,27 10 Te o d o r o A t t a n a s i o I t a Chf 14.900,00 € 12.163,27 11 D a v i d e R a t t o I t a C h f 1 1 . 7 0 0 , 0 0 € 9.551,02 12 Giuliano A g o s t i n o n e I t a Chf 11.700,00 € 9.551,02 13 Giovanni Candido I t a Chf 9.750,00 € 7.959,18 14 V i t o E r a s m o L a b a r i l e I t a Chf 9.750,00 € 7.959,18 15 Stefano Ferrara I t a Chf 8.100,00 € 6.612,24 16 N i c o l a L u i g i A b r u s c i I t a Chf 8.100,00 € 6.612,24 17 Antonio C i r a c i I t a C h f 6 . 9 0 0 , 0 0 € 5 . 6 3 2 , 6 5 18 Riccardo L e o n e I t a C h f 6 . 9 0 0 , 0 0 € 5 . 6 3 2 , 6 5 19 C a r l o S c a r a b a g g i o I t a C h f 6 . 9 0 0 , 0 0 € 5 . 6 3 2 , 6 5 20 P i e r P a o l o P a l l a s s i n i I t a Chf 6.900,00 € 5.632,65 21 Giuseppe P i g n a t e l l i I t a Chf 6.900,00 € 5.632,65 22 F a b i o N u n z i o S c h i a v a r e l l i I t a Chf 6.900,00 € 5.632,65 23 Giovanni Sirabella I t a Chf 6.900,00 € 5.632,65 24 F r a n c e s c o P e r r u p a t o I t a Chf 6.900,00 € 5.632,65 25 L u i g i M a r c e l l i I t a C h f 6 . 0 0 0 , 0 0 € 4 . 8 9 7 , 9 6 26 N i n o D i To m m a s o I t a Chf 6.000,00 € 4.897,96 27 Mihaela Marculet R o Chf 6.000,00 € 4.897,96 28 Giuseppe Bonvini I t a Chf 6.000,00 € 4.897,96 29 F a b i o Ta r a l l o I t a C h f 6 . 0 0 0 , 0 0 € 4 . 8 9 7 , 9 6 30 Alfonso V i n t i I t a C h f 6 . 0 0 0 , 0 0 € 4 . 8 9 7 , 9 6 31 Giuseppe Pipino I t a Chf 6.000,00 € 4.897,96 32 Nicola C h i a r i n e l l i I t a Chf 6.000,00 € 4.897,96 33 S i l v i o L a z z a r o I t a C h f 5 . 2 0 0 , 0 0 € 4 . 2 4 4 , 9 0 34 P a o l o P e t r u c c i I t a C h f 5 . 2 0 0 , 0 0 € 4 . 2 4 4 , 9 0 35 Gianvalerio B i n d i I t a C h f 5 . 2 0 0 , 0 0 € 4 . 2 4 4 , 9 0 36 Claudio P i c e c i I t a C h f 5 . 2 0 0 , 0 0 € 4 . 2 4 4 , 9 0 37 M a u r i z i o C a r m e l o C u t u l i I t a Chf 5.200,00 € 4.244,90 38 Cristiano G u i d i I t a C h f 5 . 2 0 0 , 0 0 € 4 . 2 4 4 , 9 0 39 A n d r e a C a r i n i I t a C h f 5 . 2 0 0 , 0 0 € 4 . 2 4 4 , 9 0 40 Roberto Piazza I t a Chf 5.200,00 € 4.244,90 41 Vincenzo Bellucci I t a Chf 4.600,00 € 3.755,10 42 A l e s s a n d r o F a n g h e l l a I t a Chf 4.600,00 € 3.755,10 43 Salvatore Bianco I t a Chf 4.600,00 € 3.755,10 44 S z i l v i a F r e i r e H u n C h f 4 . 6 0 0 , 0 0 € 3 . 7 5 5 , 1 0 45 E r i c a P a r l a t i I t a C h f 4 . 6 0 0 , 0 0 € 3 . 7 5 5 , 1 0 46 Rocco Palumbo I t a Chf 4.600,00 € 3.755,10 47 Antonio Deipazzi I t a Chf 4.600,00 € 3.755,10 48 Kostadin Anakiev B u l Chf 4.600,00 € 3.755,10 49 Ignazio C a s a p i n t a I t a Chf 4.600,00 € 3.755,10 50 F a b i o B a l e s t r a I t a C h f 4 . 6 0 0 , 0 0 € 3 . 7 5 5 , 1 0 51 Massimo F e d e r i c o n i I t a Chf 4.000,00 € 3.265,31 52 Gianluca Cabitza I t a Chf 4.000,00 € 3.265,31 53 Rocco D i C o s o l a I t a Chf 4.000,00 € 3.265,31 54 Massimo R o s s i I t a C h f 4 . 0 0 0 , 0 0 € 3 . 2 6 5 , 3 1 55 Germano Martucci I t a Chf 4.000,00 € 3.265,31 56 Arnaldo Ve r g a r i I t a Chf 4.000,00 € 3.265,31 57 S i l v i o Crisari I t a B u b b l e M a n 1° tappa 2012 People’s Poker e Lifestyle MAGAZINE - dicembre 2011 11


LE POKERINE

Elisabeth e Silvia vincono il concorso ‘le Pokerine’ e sono le nuove testimonial di People’s Sono bellissime ma anche ricche di sorprese. Riescono a distogliere gli sguardi e le attenzioni anche dei giocatori più concentrati, ma sanno far sorridere e così rendere tutto più allegro. Sono le Pokerine, protagoniste di un fortunato concorso di bellezza introdotto nell’offerta agganciata al PPT 2011. Attraverso una duplice modalità di votazione, per gli utenti che seguono i live da casa un apposito sito internet, e per i players del People’s Poker Tour schede con tanto di urna per esprimere le proprie preferenze. In totale sono state 32 le modelle che si sono misurate in una sfida all’ultimo burlesque: due vincitrici per ciascuna delle prime quattro tappe hanno avuto accesso alla finalissima di Campione. Per ogni vincitrice la notorietà è arrivata già con le quattro puntate di Poker1Mania che le ha viste testimonial di eccezione, oltre al calendario 2012 dove tutte insieme hanno offerto una prospettiva decisamente accattivante del texas hold’em. Per le due vincitrici della finalissima, poi, anche un contratto di sponsorizzazione della People’s Poker che le ha elette brand women del 2012. Silvia Gabrieli ed Elisabeth Santoro, fascino mediterraneo e siluette mozzafiato, primeggiando nello show di Campione d’Italia, raccoglieranno il testimone lasciato in eredità da Szilvie Freire e Kristina Polgar che hanno fatto sognare gli amici della prima piattaforma italiana di gioco on line per tutto il 2011. Silvia ballerina bresciana ed Elisabeth calabrese trapiantata a Roma sapranno accendere i sogni ed allietare le giocate degli amici di People’s. Nei prossimi mesi, siamo certi, ci sapranno offrire momenti di affascinante seduzione. 12 www.peoplespoker.it

3 domande a 8 bellissime Prima: Se per te la bellezza è una carta vincente, quali sono le altre? Seconda : Ti è mai capitato di bluffare? Terza: Nel gioco del poker le figuracce contano. E nella tua vita? C A L E N D A R I O

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Elisabeth Santoro

Elisabeth Santoro

La Grinta, la simpatia e la sensualità. Il bluff l’ho utilizzato spesso in amore! Spesso mi fingo interessata o esperta di ciò che appassiona il ragazzo che voglio conquistare. Una volta ho finto di essere preparatissima sul balletto classico e lui entusiasta mi ha portato a vedere Lo Schiaccianoci. Com’è finita? Sono sparita!

Silvia Gabrieli

Le figuracce sono la mia specialità! Mi viene in mente quella volta che, prima di entrare in scena, per sbirciare il pubblico, sono finita a faccia in giù sul palco o quando incontrando una mia amica col pancione, le ho detto raggiante “Ma sei incinta? Che bello!” mentre lei aveva solo messo su qualche chiletto…volevo morire!

Maddalena Ferrara La simpatia, l’insaziabilità (!), la testardaggine. Mi capita spesso di bluffare…mi diverte. La volta in cui credo di aver esagerato è stata quando avevo 17 anni e per conquistare un ragazzo molto più grande, ho finto di essere maggiorenne. È andata bene ma poi ho dovuto dirglielo... Lui voleva sposarmi! Ho un talento naturale: solo io sono capace di andare in bagno all’aeroporto e uscire senza accorgermi che la gonna è rimasta impigliata nel perizoma. Il meglio di me, però, l’ho dato in teatro: mentre ero nel pieno de “La bisbetica domata” un lembo della gonna finisce sotto la scarpa e giùùùùù… resto praticamente in mutande. A quel punto mi butto a terra e comincio a urlare. Una figuraccia plateale!!!

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LE POKERINE

Noemi Giangrande La spontaneità, mia figlia e… beh, il mio culo! Si può dire? Non sono capace di bluffare. Sono fin troppo sincera, spontanea o forse ingenua. Non nascondo che mi piacerebbe imparare a farlo: non tanto per raggiungere degli obiettivi, ma per riuscire a “sapermi vendere” ed essere efficace. Te ne racconto un paio: ero a scuola e ho chiesto alla prof se poteva prestarmi un assorbente. Lei mi ha risposto imbarazzata: “Purtroppo non posso più aiutarti”. Certo: aveva superato da poco i 60! Sono diventata bordeaux! Un’altra volta, vedo una mia amica di spalle e, per salutarla, le mollo una bella pacca sul fondoschiena. Ovviamente non era lei e quasi ci rimediavo un ceffone! Ho faticato per convincerla che non ero lesbica. Mica lo so se mi ha creduto!

Nadia Schoenberger Le mie carte vincenti sono certamente la personalità molto forte, l’intelligenza e la simpatia. Un bel mix direi! Mi è capitato di bluffare in amore. Spesso aiuta per far ingelosire gli uomini. Come quando ho finto di voler raggiungere dei miei amici sperando che lui rinunciasse ad uscire con i suoi. Beh, ha funzionato! Facendo la modella le mie figuracce riguardano la passerella. Durante una sfilata mi è capitato di indossare il vestito più importante, quello di punta. Un po’ anche per l’emozione, ad un certo punto ho barcollato e son quasi scivolata e c’è stato il famoso “OOOOH” dal pubblico…ma son rimasta in piedi e ho proseguito imperterrita la mia camminata. Per fortuna!

Flavia Cruz La simpatia, la disciplina e la determinazione. Non sono portata per il bluff e non mi piace proprio come concetto. La ritengo una strategia subdola per raggiungere gli obiettivi. Preferisco farcela con le mie vere forze e la mia volontà. Figuracce memorabili non credo di averne mai fatte. Però una volta ad una sfilata sono stata sul punto di cadere perché avevo un vestito lunghissimo e delle scarpe non esattamente comodissime… Non è stato semplice mantenere equilibrio e disinvoltura ma sono arrivata sana e salva alla fine della passerella!!!

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LE POKERINE

Silvia Gabrieli

Beh, visto che si fa poker con 4 carte uguali direi bellezza, bellezza, bellezza, bellezza! A parte gli scherzi, direi le 3 S: simpatia, sensibilità, sensualità. Bluffare? No, dai, non mi appartiene proprio. Magari quando ho indossato il mio primo push-up: ma anche lì non è durata molto, ho preferito regalarmi un seno nuovo. Non riesco proprio a dire bugie. Ne ho una clamorosa. Ero in un teatro, con palco e gente che mangiava ai tavolini, e mi esibivo in un passo a due molto sensuale. Ad un certo punto, mi parte una scarpa. E dove finisce? Nel piatto di una signora! Però mi sono salvata: ho improvvisato una scenetta col mio partner fingendo che fosse tutto previsto… E il pubblico ha anche applaudito!

Simona Ferrero La semplicità, la determinazione e la sincerità in ogni situazione. Non mi piace molto bluffare. A volte, visto che faccio la modella, mi capita di fingere di essere al top quando magari è una giornata storta. Però, ripeto, non mi piace usare tattiche: preferisco dimostrare meno ma essere me stessa sempre. La più bella risale a qualche anno fa: ho telefonato a Marianna, una delle mie amiche più intime. Abbiamo chiacchierato a lungo facendo un po’ di pettegolezzo. Solo ad un certo punto mi son resa conto di aver sbagliato persona e di aver chiamato una mia vecchia compagna di classe che ha lo stesso nome! Il colmo è che molte situazioni combaciavano perfettamente! Chissà per quanto sarei andata avanti!

Rossella Schiuma Sicuramente determinazione, versatilità e una buona dose di ottimismo. Beh, facendo l’attrice non mi riesce difficile bluffare. Però non è un atteggiamento che adotto spesso. Mi capita più di autoconvincermi di essere più forte di quella che sono… vale il bluff con se stessi?? Ne ho fatta una di recente al supermercato. Stavo scegliendo una confezione di cereali dalla classica montagna di prodotti disposti a piramide. Ovviamente, ho preso la scatola che reggeva tutte le altre e... Il resto, immaginalo tu. Ce n’è poi un’altra clamorosa in coppia con mia mamma. Siamo entrate in macchina e aspettavamo che mio padre, che era alla guida, partisse. Solo che non era mio padre ma uno sconosciuto che si è pure spaventato!!! Tale madre, tale figlia è il caso di dire

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IL SBARCA A LAS VEGAS:

“DIARIO DI BORDO” DI UN

EVENTO STELLARE di Ivan Fantasia

Data astrale 7 novembre: “It’s time to shuffle up and deal!” Quante volte, nell’ultimo anno e mezzo, ho pronunciato questa frase? Tante e, ogni volta, era una nuova emozione: si mischiavano le carte per dare inizio ad una nuova “battaglia”. Vorrei però che leggeste, nell’ultimo termine utilizzato, la sua accezione più bella, più positiva, quella che comprende tutta una serie di emozioni: perché in queste battaglie ho voluto includere anche le nostre dirette streaming, in onda per tutta la durata di ogni Evento, gli innumerevoli “bet”, “raise”, “all-in”, “fold” e tutto quello che ho imparato “vivendo” per quindici ore al giorno nelle poker room, continuando a leggere libri dei più grandi giocatori di poker al mondo, a volte “rubando” espressioni e neologismi ai giocatori che ho incontrato percorrendo questa strada. Ma andiamo con ordine: prima di raccontare lo Special Event di Las Vegas, vorrei fare una breve parentesi sulla lunga trasferta del luglio scorso, quando eravamo stati inviati a Las Vegas per seguire i nostri giocatori alle World Series Of Poker. In quella occasione, mentre raccontavamo le belle storie dei nostri protagonisti, i 18 www.peoplespoker.it

giocatori della nostra “famiglia”, in me si faceva spazio un piccolo, grande desiderio: pronunciare la magica frase che dà inizio alle danze nella mecca del gioco, la Sin City, la città che non dorme mai! Quella città, insomma, che ha mille definizioni e ancor più sfumature, tutte richiamabili alla memoria di chi vi abbia trascorso anche qualche giorno soltanto, con due sole parole e otto lettere complessive: Las Vegas! Già a luglio i vertici People’s stavano definendo con i nostri partners americani i dettagli per lo Special Event: avremmo avuto un evento tutto nostro proprio nella città dalle mille luci, in contemporanea con il November Nine, il tavolo finale del Main Event delle WSOP. E allora, il mio racconto ricomincia da qui. Data astrale 2 novembre (forse): l’arrivo a Las Vegas Considerato che avevo perso definitivamente il conto delle ore di viaggio e, di conseguenza, di quale fosse l’ora esatta, posso solo affermare che, subito dopo il nostro arrivo, andiamo a dare un’occhiata alla poker room dalla quale, due giorni dopo trasmetteremo il live streaming più incredibile della breve, ma intensa storia del People’s Poker Tour, la poker room del Caesars Palace, probabilmente la più prestigiosa al mondo. Data astrale 3 novembre: prove di allestimento della poker room Avete letto bene, PROVE di allestimento perché, come già vissuto nella tappa del Montenegro 2010, la dogana sembra voler trovare tutti i cavilli per rendere più difficile il nostro lavoro. Dopo qualche ora di vana attesa, ci diamo appuntamento all’indomani, preparando i nostri lettori e spettatori a quella che sarà la struttura di un torneo che promette scintille, anche per il costo di ingresso relativamente contenuto - 1.100 $ - la possibilità di re-entry illimitati, seppur lo stack da 40mila chips e i livelli da 40 minuti potrebbero sembrare sufficienti per giocare ore e ore senza problemi. Noi che, invece, abbiamo potuto guardare nel dettaglio la struttura e,

in più, avevamo già visto all’opera i players che affollano solitamente le poker room di Las Vegas, abbiamo idea che non sarà proprio così… Data astrale 4 novembre: comincia lo Special Event del PPT Il day 1/A dello Special Event vede, da un lato, noi dello staff allestire le strumentazioni, dall’altro i giocatori americani sedere ai tavoli, pronti ad aggredire, com’è nel loro stile. Il primo day 1, infatti, è quasi esclusivamente destinato ai giocatori stranieri. “Quasi” perché, ad un certo punto, sbucano i soliti noti, gli amici delle serate vegasiane, ovvero Silvio Crisari e Filippo Candio. Il “nostro” november nine, quel venticinquenne che soltanto l’anno scorso, in questi giorni, stava giocando il tavolo finale delle World Series, oggi è qui per il nostro Main Event: ha già deciso di investire più di un buy-in per cimentarsi con strategie diverse, in modo da capire quale possa essere la più efficace per arrivare il più in alto possibile. Se ad entrambi non va bene in quanto a fortuna nel gioco perché eliminati due volte prima della fine di questo day 1, Silvio può vantare di aver avuto alla sua sinistra la sosia di Jennifer Aniston…o forse si trattava della bella attrice in incognito? Non lo sapremo mai! Un altro episodio passato alla storia è l’esordio al PPT di Flaminio Malaguti, l’ospite delle nostre serate sulla Strip: arriva pochi minuti prima della pausa cena, giusto in tempo prima della chiusura delle iscrizioni, possibili fino al nono livello. Guarda gli avversari giocare due mani, prima di andare in pausa cena. Al rientro, dopo sole tre mani, spilla A-A: manco a dirlo, scoppiati senza pietà da una mano marginale… ci promette che tornerà l’indomani: non gli è piaciuto questo inizio! Gli all-in e le eliminazioni, in questo day 1/A, si susseguono con un velocità impressionante, quasi non riusciamo a stare dietro alle giocate; per rendere un’idea basteranno i numeri: 198 entries totali, generate da 144 players ma dopo 14 livelli i players rimasti in gioco, nonostante i rientri, sono soltanto 26. Non troviamo tra questi Allen Cunningham, che era ai tavoli in giornata: solo alle WSOP può vantare 42 ITM e 5 braccialetti; il campione ci riproverà l’indomani. La direzione del torneo decide di chiudere il day 1/A - e di conseguenza anche nel day 1/B sarà così - con un livello di anticipo. Più avanti People’s Poker e Lifestyle MAGAZINE - dicembre 2011 19


scopriremo che tra questi 26 players c’era già il 50 per cento dei finalisti di questo Special Event, nonché il vincitore: 3 avevano fatto subito del loro meglio, considerato che erano nelle prime 4 posizioni del chip count, a metà classifica il quarto finalista. Alla chiusura di questo primo day 1 lo stack medio supera le 300mila chips: il primo ne ha più di 700mila, l’ultimo 28mila. La nota più colorata di questo day 1/A è l’arrivo degli italiani al Caesars Palace: “caciaroni” come sempre, ci salutiamo con abbracci e baci. A un certo punto si leva un grido da uno dei tavoli: “With the italians it’s always a party, I LOVE italians!”…la nostra “conquista” dell’America è cominciata! 20 www.peoplespoker.it

Data astrale 5 novembre: comincia il day 1/B al grido “Mamma, li italiani!” Finalmente il “nostro” giorno, quello in cui si ripongono le speranze di tingere il Caesars Palace tricolore è arrivato: per alcuni dei giocatori giunti dall’Italia è addirittura il primo evento live, tanti altri hanno già vissuto esperienze ai tavoli, qualcuno - non serve specificare di chi si tratta - si è seduto al tavolo finale delle World Series (per la cronaca, arrivando quarto con più di 3milioni di dollari vinti). Diverse e diametralmente opposte le sensazioni e le emozioni che traspaiono dai volti dei nostri giocatori: si va da chi ci sembra un po’ spaesato a chi è visibilmente eccitato al solo pensiero di provare questo “esame” di respiro internazionale. L’aggressività e l’esperienza degli americani verrà immediatamente fuori, non solo nel gioco: lo sport preferito dai più spietati è far richiamare i nostri giocatori non appena pronunciano una sola parola di italiano. Appare evidente che anche questa è una tattica, messa in scena ad arte dalle vecchie volpi che giocano in casa, al fine di creare tensione e deconcentrare i nostri! Ci riescono perfettamente in più di un caso, ma quello emblematico riguarda “il burbero”, il pittoresco Matteo Impagliatelli: presentatosi al tavolo con parrucca bionda, cappello da cowboy e cuffie tempestate di brillanti, si era subito fatto notare per la sua imprevedibilità. Come scalfire la sua personalità? Ovvio: un giocatore, in particolare, chiede in continuazione una rigidissima applicazione del regolamento… l’esuberanza del burbero è messa a freno al punto da costringerlo a una rabbiosa resa… la strategia, purtroppo per noi, si è rivelata perfetta! Anche oggi, poco prima della fine del nono livello, l’ultimo utile per le iscrizioni - arriva Flaminio Malaguti. Gli assegnano il posto, lo stesso del giorno precedente: dopo qualche mano, spilla A-A. Inutile raccontare com’è finita, il film si è ripetuto fin nei minimi particolari, in maniera quasi grottesca, con un Flaminio Malaguti che racconta incredulo ma sempre sorridente questo bizzarro episodio! Alla fine del nono livello le iscrizioni arrivano a

322, con 202 persone “fisiche”: sommate alle 198 del giorno precedente ci danno un totale di 520 entries, per un montepremi finale di 520mila dollari. Viene definito il pay-out: i premiati saranno 54, al primo classificato andranno quasi 100mila dollari. Anche il day 1/B va avanti fino al 14mo livello, ma oggi restano in gioco 65 players, molti più del day 1/A. Come nel giorno precedente, guardando il chip count finale a posteriori, neppure il day 1/B avrà riservato grosse sorprese: il chip-leader è Justin Young, grande protagonista del giorno che arriverà poi al tavolo finale, dandoci la possibilità di approfondire la sua conoscenza. Come lui gli altri tre finalisti che, nel day 2, dimostreranno di saper amministrare bene le chips accumulate. Nota “partigiana”: degli 84 italiani che avevano cominciato questa giornata ne restano 17. Provando a fare un po’ di statistiche, il rapporto iniziale di un quarto delle presenze - 84 su 346 - non è stato rispettato, perché scendiamo al di sotto del 20% del totale dei qualificati al day 2. Se invece rapportiamo il numero dei giocatori al totale dei biglietti staccati, ovvero 520, ci ritroveremo un risultato positivo, con gli ammessi italiani al day 2 che superano di 2 punti e mezzo percento le iscrizioni. Una curiosità: ultimo nel chip count è proprio un italiano, Roberto Pizzorusso, al suo primo live. Passa al day 2 con poche chips - 33.500 - ma tantissime speranze… Data astrale 6 novembre: da 91 a 8 in meno di sette ore! Mentre i tecnici di ESPN allestiscono il set insieme alla nostra squadra arrivata dall’Italia, in uno scambio di dritte e consigli che accrescerà l’esperienza di entrambi i team, nella poker room accanto va in scena il day 2. Ci rendiamo conto che, probabilmente, si arriverà alla composizione del tavolo finale entro questa stessa giornata quando, dopo due sole ore, siamo a tre giocatori dalla bolla. La direzione del torneo decide di procedere da subito con la modalità “mano dopo mano”; questo rallentamento ci consente di fare un conteggio degli italiani in gara: sono otto, il più corto dei nostri è il giovanissimo Danilo Manganiello, al suo primo

evento live di questa portata. Al suo tavolo ha un giocatore ancor più corto di lui, ancor più “aggrappato” al tavolo: lascia persino i bui, restando con due chips, pur di fare qualche mano in più! Anche Danilo resiste: troppa voglia di piazzare una bandierina nel suo primo torneo ma, ancor di più, a Las Vegas! Soffrirà ancora un po’, ma ritroverà presto il sorriso: scoppia la bolla e lui, come gli altri sette italiani rimasti in gara, è a premio! Nota di colore: la bolla scoppia su una donna, a conferma che lo Special Event,

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PPT non avrà nulla di banale. Su Danilo possiamo ancora aggiungere che non sarà il primo italiano a uscire, ma arriverà addirittura fino alla 40ma posizione, guadagnando anche uno scalino nella tabella premi. Primo ad uscire degli italiani Nino Di Tommaso, in 46ma posizione: è una conferma per lui, dopo l’ITM del PPT di Budva dello scorso settembre. 42ma posizione per Dedde Montagna: un ITM a Las Vegas gli riporta alla mente dolci ricordi.Trentaduesima posizione per Antonio D’Alessandro, mentre gli ultimi 5 italiani sono eliminati quasi consecutivamente, nelle posizioni dalla 27 alla 21. Dopo l’iniziale amarezza, si diranno tutti soddisfatti del risultato, ognuno per un buon motivo: dal ritorno ITM di Cristiano Blanco dopo un lungo periodo a secco nei live, al migliore risultato italiano per Roberto Pizzorusso, al suo primo live. In due ore e mezza si arriva a definire il tavolo finale: questa seconda bolla scoppia su un simpatico giocatore di origini asiatiche, che ci aveva fatto capire di amare l’Italia indossando un cappellino con il simbolo Ferrari. Appena eliminato, mantenendo il suo sorriso, conferma ai nostri microfoni il suo attaccamento per il nostro Paese urlando alle telecamere: “Viva Italia!”. Si chiude così il day 2: non è consueto per noi andare a cena sapendo che la giornata è già finita… Data astrale 7 novembre: “It’s time to shuffle up and deal!”…e io ancora non ci credo! Arriva il giorno del tavolo finale e si respira un’atmosfera particolare. Siamo tutti eccitati, per tanti buoni motivi: il set è fantastico, l’Evento è andato benissimo, i giocatori al Final Table, benché tutti americani, sono campioni di rilievo internazionale. Come da tradizione nei tavoli di finale, soprattutto in quelli americani, arriva il presentatore, che introduce ognuno dei giocatori al tavolo, per farci entrare in clima partita. Al posto 1 è seduto Ricky Hale: 41 anni, 22 www.peoplespoker.it

fino a tre mesi prima era un costruttore poi, dedicatosi al Texas Hold’em, si era immediatamente seduto al tavolo finale di un torneo WPT vincendo 183mila dollari e, a conferma delle innate doti di player, ora è seduto al nostro Final Table. Posto 2 per il giovane Jaime Kaplan che a 25 anni può già vantare un palmares invidiabile: l’anno scorso è stato eletto giocatore on-line dell’anno, dopo aver vinto un WCOOP e 213mila dollari… e l’anno precedente ne aveva vinti più del doppio nello stesso circuito, pur non arrivando primo! Al posto 3 Jamie Abrahamson: sposato, con due figli, si è trasferito da 6 mesi a Las Vegas, per sviluppare un business, manco a dirlo, relativo al gioco! Gli piace molto giocare e spesso fa piazzamenti: ogni risultato va nel salvadanaio per il college dei suoi figli! Al posto 4, abbandonata la maglia del suo giocatore di football preferito, c’è Justin Young: 31 anni, braccialetto alle WSOP solo sfiorato, ma un totale di 3 milioni e mezzo di dollari vinti in carriera. Si presenta al tavolo con più di 4 milioni di chips, secondo nel chip count… può bastare? Al posto 5 c’è Huy Nguyen, 25 anni, americano di origini vietnamite: il chip leader del tavolo, nel gennaio scorso, aveva vinto 232mila dollari in un torneo del Circuito WSOP. Posto 6 per Joe Parille, americano di origini italiane che, per l’occasione, sfoggia una t-shirt speciale: lo scaramantico “Veni, vidi, vici” è perfetto per il “Palazzo di Cesare”, chissà se funzionerà per lui! Tanti tornei e tanti tavoli finali per questo player: 4 nel solo mese di ottobre in vari tornei nei principali casinò di Las Vegas. Posto 7 per Casey Stewart: gioca da un anno, e lo fa principalmente perché “…è meglio di un lavoro vero!”. Ultimo in ordine di posto, ma primo in quanto a “titoli”, al numero 8 troviamo Steve Billirakis: è da poco rientrato da Cannes, dove ha vinto il suo secondo braccialetto WSOP in carriera nell’evento di Omaha; il primo lo aveva conquistato nel 2007 in uno degli Eventi No-Limit a Las Vegas. Io, nel frattempo,

me ne stavo “a bordo ring”, ascoltando le parole del presentatore. Quando è arrivato quel momento, ho cominciato a pronunciare a voce bassa: “Please, let me do it!”. Speravo potesse sentirmi, ma non immaginavo potesse cedere al rigore e all’inflessibilità, tipiche americane. Invece si gira, mi guarda e fa: “Yes, do it!”...non ci credevo! Sono rimasto spiazzato, ma i miei occhi si sono illuminati: rimasto fuori dal set, perché mi sarebbe sembrata un’invasione troppo pesante dello spazio che quell’uomo mi aveva già concesso, ma ho urlato “It’s time to shuffle up and deal!”. Avevo dato avvio al mio primo tavolo finale a Las Vegas! Il tavolo, come era da immaginarsi, non ci ha risparmiato sorprese e colpi di scena. Se l’eliminazione del primo potrebbe sembrare scontata perché si tratta del giocatore che era partito più corto al tavolo, Joe Parille, non possiamo dire lo stesso per il punto che lo ha eliminato, un bel poker di K realizzato da Jaime Kaplan. Justin Young - dato per favorito prima dell’inizio del tavolo finale - è lo sfortunato protagonista delle giocate che seguono: comincia da una mano persa allo show down contro Casey Stewart che risale nel chip count. Justin deve mettere in campo tutta

la sua esperienza per riportarsi in alto ma, proprio quando sembra aver ritrovato la tranquillità e un bel po’ di chips, vede ancora un all-in pre-flop: ancora una volta sembra aver fatto la scelta giusta perché parte avanti, ma la sorte ribalta il risultato in pochi istanti, accorciandolo di nuovo, inesorabilmente. Il colpo finale avviene ad opera di Huy Nguyen: ancora una volta Justin parte avanti, ancora una volta è battuto dopo il river… esce al settimo posto, ma non poteva fare di più in una giornata storta! Il sesto classificato è Jaime Kaplan: una brutta mano persa lo fa “tiltare”, così spinge un po’ più del dovuto per cercare di risalire…anche lui non trova fortuna. Quinto posto per Jamie Abrahamson che aggiunge 32mila dollari ai soldini già messi da parte per il college dei figli. Ricky Hale chiude con un ottimo quarto posto confermando che, probabilmente, tre mesi prima aveva fatto la scelta giusta, dedicandosi al poker! Restano in tre, con Huy Nguyen a 9 milioni di chips, molto sopra gli altri due fermi più o meno a 6 e 5 milioni. Uno scontro proprio tra gli utlimi due, però, porta Steve Billirakis all’heads up finale in vantaggio. Casey Stewart è terzo e per ora potrà continuare a giocare a poker, anziché fare


PPT un lavoro più pesante…! Billirakis comincia il testa a testa finale alla grande, dominando letteralmente l’avversario che sembra molto nervoso: la vittoria sembra scontata. Eppure, Huy Nguyen trova un piattone che gli fa riconquistare soprattutto la fiducia in se stesso che sembrava averlo abbandonato nella fase iniziale. La situazione si ribalta in maniera incontrovertibile e Huy Nguyen viaggia indisturbato verso i 97mila dollari del primo premio. Billirakis dovrà “accontentarsi” dei 70mila riservati al secondo. Seppur tutto a stelle e strisce, non possiamo non riconoscere che questo tavolo di finale sia stato la più bella e degna chiusura di un evento spettacolare. Tutti i giocatori che sono stati con noi a Las Vegas, una volta sbollita la comprensibile “ira da eliminazione”, ammettono di aver vissuto un’esperienza unica e, ancor più, di essersi confrontati con uno stile di gioco che alcuni di loro non avevano esitato a definire da “donk” all’inizio di questa esperienza. Alla fine, visto il palmares e il risultato finale proprio di uno di “quei” presunti donk, i nostri player hanno evidentemente dovuto ricredersi e ripensare a quale esperienza hanno potuto vivere e acquisire ai tavoli dello Special Event. Data astrale 8 novembre: conclusioni su un evento stellare Quello di Las Vegas è stato davvero un Evento speciale, organizzato con tante difficoltà, dovute alla distanza, ai dettagli burocratici, al fuso orario di nove ore tra l’Italia e il Nevada. Tuttavia, lasciamo il Caesars Palace con tante speranze: il torneo è stato un successo e il calore con cui i colleghi di Caesars Entertainment ci salutano ci fa pensare che il nostro entusiasmo e il nostro “colore” un po’ li abbia conquistati… chissà che non ci venga voglia di tornare per un altro Special Event. L’emozione provata nel pronunciare quella frase nel tempio del poker mondiale ha fatto nascere in me un’altra tentazione: lo “Shuffle up and deal” al tavolo finale delle World Series Of Poker. Ma questa è un’altra storia che dev’essere ancora scritta: per ora lasciamoci nel ricordo delle emozioni reali, quelle appena provate, e pensiamo alla tappa di Campione d’Italia, quella che chiuderà un People’s Poker Tour 2011 all’insegna dei record. Una cosa la sappiamo già: noi saremo lì con 33 tavoli RfId e tante altre novità, tra cui un Side Event di Omaha, pronti a proiettarci sempre più nel futuro…E voi ci sarete?

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Ritorno a Las Vegas: the Sin City strikes back Il ritorno a Las Vegas l’avevo immaginato diverso. In realtà non mi ero fatto un’idea precisa su cosa avrei provato nel tornarvi. Sapevo non mi avrebbe lasciato del tutto indifferente ma, senza l’ingenua inconsapevolezza che la prima volta la rendeva misteriosa e sensuale, ero convinto che la città non avrebbe più esercitato su di me quella seducente attrazione che avvolge tutto ciò che è nuovo e sconosciuto. Un secondo incontro con un’amante che si è già concessa al primo appuntamento e al quale arriviamo privi di quella pressante sensazione di ansia, quel senso di aspettazione e curiosità che accompagna ogni prima volta. Così avevo immaginato il mio ritorno a Las Vegas. In occasione delle WSOP, l’estate scorsa, ero partito carico di scetticismo nei confronti di un luogo in cui notoriamente tutto è finzione, artificio, inganno. Una gigantesca macchina per far soldi in cui ogni cosa è prodotta e riprodotta ad arte per irretire turisti e giocatori, dando loro l’illusione della realtà. L’arrivo al tramonto, dopo aver sorvolato infinite distese desolate, l’aereo che plana nel cuore della città tra le siluette di hotel e casinò che appaiono come tante, enormi sagome nere in uno sconfinato set cinematografico, il caldo insopportabile e lo stordimento di un fuso orario impietoso, non avevano aiutato a migliorare la mia opinione. La luce del primo giorno confermò quanto posticcio e artefatto fosse quel mondo di gesso che imita il marmo, ferro e cemento. Poi i primi passi

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PPT sulla Strip di notte ed ecco la diffidenza lasciare gradualmente il posto alla meraviglia. Le mille luci colorate che disegnano i profili degli hotel, i grattacieli dalle forme avveniristiche che sfidano le leggi della fisica, le immense insegne al neon e i fasci di luci che solcano la volta celeste: si rimane storditi, la prima sera a Las Vegas, ubriacati dall’assordante policromia che regna sovrana ed è bello lasciarsi cullare in questo onirico torrente multicolore. Abbandonato quel velo che mi impediva una visione critica, liberatomi di preconcetti e pregiudizi che mi inducevano ad un’osservazione troppo rigida e distante, avevo lasciato che la città facesse il suo dovere, travolgendomi e trascinandomi con le sue mille luci colorate, le sue provocatorie ostentazioni e le iperboliche esuberanze. Las Vegas si era mostrata per quello che era: una donna non particolarmente bella, ma che sa vendersi. Di giorno appare stanca, lenta sotto un cielo implacabile parco di nuvole; ma di notte, indossato il suo abito migliore, un perfetto maquillage per nasconderne “trucchi” e imperfezioni, è pronta a sfoderare un fascino seducente a cui è difficile resistere. Si dice che, dopo che sei stato a Las Vegas, nulla ti possa più stupire. Nulla tranne Las Vegas stessa. Come avvenuto l’estate scorsa, infatti, anche que-

sta volta la città sa come farmi ricredere. Forse l’arrivo di sera, con l’aereo che sembra atterrare nel bel mezzo della Strip illuminata, forse l’aria fredda e tersa che esalta le luci delle strade e i colori delle insegne, forse la percezione di aver lasciato lì, in quel paradiso illusorio, persone vere che presto avrei rincontrato… forse semplicemente perché Las Vegas sa sempre come sorprenderti, ecco che non appena i miei occhi incontrano le sagome di edifici e luoghi a me noti, un esplosione inaspettata mi riempie la pancia riscaldandomi il cuore. Un’emozione tutta nuova in cui il fascino dell’ignoto lascia il posto ad una gioia consapevole. Improvvisamente i volti, le strade, i momenti unici che hanno reso speciale la mia prima esperienza vegasiana, prendono a turbinare nella mia mente e li vedo scivolare davanti ai miei occhi, tra le mie dita, come la pellicola di un film. Dopo un viaggio di 4mila miglia durato oltre diciassette ore, con la mente impegnata in attività futili con il solo scopo di ingannare il tempo, improvvisamente la realtà mi investe. Mi guardo intorno, osservo i giocatori che viaggiano con me, cercando nei loro volti qualcosa che accomuni il loro stato d’animo al mio, ma non lo trovo… non ancora… non questa volta almeno. Bisogna essere già stati a Vegas per capire quel che ho dentro. La prima volta l’eccitazione era alimentata dal mistero, oggi è la certezza di ciò che mi aspetta ad accendermi. Quello che stiamo per vivere non è semplicemente una tappa del nostro Tour al Caesars Palace, ma un evento straordinario al termine del quale niente e nessuno potrà più essere lo stesso. Il resto dello staff mi ha preceduto di un paio di giorni e in quel momento, mentre sono in viaggio con i nostri giocatori, si sta disputando il Day 1A. Come in un film di Fantozzi, fonti “molto attendibili” ma non meglio identificate lasciano trapelare indiscrezioni sul numero di giocatori al momento ai tavoli e parte un improbabile “toto-iscritti”. Ben presto l’onda monta e le voci investono anche l’argomento principe, quello che sembra stuzzicare maggiormente la fantasia dei viaggiatori: la struttura del torneo. Si va da livelli da mezz’ora e 10mila chips, fino ai novanta minuti con stack da 50mila. I più informati

parlano di 30mila con livelli da due ore, come alle World Series. Mancano solo “l’acquario con i dipendenti” e la “poltrona di pelle umana”. Quando intervengo per metter fine alla discussione che rischia di sfociare in conclusioni piuttosto stravaganti anzichenò, il brusio si interrompe improvvisamente e i più rimangono interdetti: 40mila chips e livelli da 40minuti. È impossibile, sostiene qualcuno, così non si finirà mai. Io con 40K arrivo al Day 2 senza giocare, afferma un altro con tono di sufficienza. Con uno stack del genere giocano tutti super tight! Io sorrido e ripenso a quello cui abbiamo assistito alle WSOP neanche quattro mesi prima… gli americani sanno quello che fanno e, soprattutto, sanno come rendere un torneo avvincente. Per avere spettacolo, nel poker, bisogna incoraggiare la “action”. Così taccio e aspetto con ansia i commenti di quegli stessi giocatori al termine di un paio di ore di gioco. Tutti si sono soffermati solo sulla “dotazione iniziale”, tralasciando la durata dei livelli… come si dice in questi casi, li attendo al varco. Ed ecco puntuale si verifica ciò che avevo facilmente previsto. Quella struttura “da giocatori super tight” costringe l’entourage del Caesars a interrompere il Day 1A un livello prima del previsto. Arrivati nella poker room dopo una rapida sosta al Flamingo, questa è la situazione che ci attende: dei quasi duecento entrants, dopo poco più di sette ore, ne rimangono solo 26. Gli occhi sgranati dei miei compagni di viaggio davanti ai monitor di sala sono più eloquenti di qualsiasi commento. È bastato osservare un paio di mani per capire che saranno giorni duri per gli italiani, abituati a strategie più conservative e che troppo spesso subiranno la pressione esercitata dall’aggressività (spesso eccessiva) di chi il poker lo mastica quotidianamente. Molti rimarranno spiazzati dinanzi a quelle che a prima vista sembreranno le classiche “donkate”, i più attenti sapranno apprezzare il confronto con uno stile di gioco che ha come unico scopo la vittoria. Tutti, guardandosi indietro, si renderanno conto di aver vissuto un’esperienza unica dalla quale trarre preziosi insegnamenti, una fantastica lezione di poker da parte dei maestri di questa disciplina. Al di là del risultato finale, infatti, i nostri giocatori avranno l’opportunità di cimentarsi con avversari che sfoggiano braccialetti WSOP e possono vantare milioni di dollari di vincite e titoli nazionali. Oltre ad un nuovo record, con 520 entries complessive e un montepremi di oltre mezzo

milione di dollari, lo Special Event ha rappresentato uno straordinario “Master in live Texas Hold’em” tenuto nell’aula magna del Caesars da professori d’eccezione e che speriamo tutti, a mente lucida, sapranno apprezzare. Qualcuno forse avrà bisogno di un po’ di tempo per mandare giù una sconfitta difficile da digerire, qualcun altro saprà adattarsi velocemente all’ambiente, scoprendo dentro di sé doti inaspettate, ma nessuno, dopo un’esperienza simile, potrà dire di essere più lo stesso e siamo convinti che ognuno di loro, la prossima volta che siederà ad un tavolo da poker, riuscirà a mettere

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PPT in pratica quegli insegnamenti che ha inconsapevolmente appreso. Eppure i consensi più gratificanti arrivano inaspettatamente dai giocatori americani. In tanti vengono a trovarci in regia, complimentandosi per lo spirito che contraddistingue l’evento. Un perfetto mix tra la sobria professionalità americana e la calorosa familiarità del People’s Poker Tour che ha contagiato i players d’oltreoceano. Ci chiedono se abbiamo intenzione di replicare l’evento, sperano di poter partecipare ad una nostra tappa europea, promettono che faranno

eliminati, addirittura, un premio di consolazione che vale il viaggio intero: il pass d’ingresso al teatro del Rio per assistere dal vivo al singolare heads up a tre fra Pius Heinz, Martin Staszko e Ben Lamb! Per qualcuno è la finale della Coppa del Mondo, il motivo principale per cui si è sobbarcato ore ed ore di viaggio e rinuncia persino a risedersi ad uno degli innumerevoli tornei che ogni giorno riempiono il programma del Caesars. Tutto, anche star lontani dai tavoli da poker, pur di avere sul proprio telefonino una foto, una ripresa di pochi minuti del November

di tutto per non perdere quella conclusiva di Campione d’Italia. Complimenti disinteressati, inaspettati, che ci aiutano a comprendere quanto speciale sia lo Special Event. Eravamo stati mossi dal desiderio di fare un regalo ai nostri giocatori e, senza rendercene conto, lo abbiamo esteso anche a quelli americani. Poco importa se al tavolo finale sia completamente a stelle e strisce. Per i valori espressi in campo, otto italiani ITM sono un risultato straordinario di cui andar fieri. E poi l’emozione di giocare mentre sui monitor della sala viene trasmessa la diretta del November Nine è qualcosa che non ha prezzo per un giocatore di poker. Per gli

Nine da mostrare agli amici della sala giochi. Torniamo da Las Vegas con gli occhi colmi e i cuori traboccanti degli strabilianti eccessi della città, portandoci dietro un bagaglio di esperienze che ci rende più ricchi e completi di quanto possiamo al momento immaginare. Abbiamo sofferto e gioito più del solito, conosciuto una realtà nuova e straordinaria che ci ha lasciati a bocca aperta, incapaci di rimanere indifferenti davanti ad un simile spettacolo. Ancora una volta Las Vegas ha fatto il suo dovere…

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PPT A prima vista potrebbe sembrare un passo indietro rispetto al trend delle ultime tappe. Per la prima volta nel 2011 il PPT non ha un vincitore italiano e, anzi, il tavolo finale è tutto a stelle e strisce. Eppure la prestazione dei nostri è stata davvero encomiabile: sono otto ad andare a premio in un torneo spietato. Francesco Panatta,

Antonio Quintieri e Angelo Farinelli che chiudono rispettivamente in 22ª, 24ª e 26ª posizione. Cristiano Blanco, che a Las Vegas è di casa, conquista la 27ª piazza ma la sorpresa più bella è Roberto Pizzorusso: al primo live accede al Day 2 in penultima posizione e, come lui stesso sottolinea, compie un vero “miracolo” classificandosi 21°.

PPT 2011 SPECIAL EVENT - LAS VEGAS WINNER GALLERY

Total Players = 520 - Jackpot = $ 504.400 Position

Player

State

Award

1

Huy Nguyen

$ 97.349

2

Steve Billirakis

$ 70.112

3

Casey Stewart

$ 54.223

4

Ricky Hale

$ 41.966

5

Jamie Abrahamsonn

$ 32.029

6

Jaime Kaplann

$ 23.707

7

Justin Young

$ 18.411

8

Joe Parille

$ 14.123

21

Roberto Pizzorusso

$ 3.279

22

Francesco Panatta

$ 3.279

24

Antonio Quintieri

$ 3.279

26

Angelo Farinelli

$ 3.279

27

Cristiano Blanco

$ 3.279

32

Antonio D’Alessandro

$ 2.724

40

Danilo Manganiello

$ 2.219

42

Corrado Montagna

$ 2.219

46

Nino Di Tommaso

$ 1.967

People’s Poker e Lifestyle MAGAZINE - dicembre 2011 31


L’INTERVISTA

Tu hai una storia particolare. Ce la rac-

32 www.peoplespoker.it

A

Come è cambiato il tuo stile di gioco negli anni? Beh, io nasco come giocatore tight, nel senso che i primi tempi quando il livello era al limite dell’indecente, il problema di farsi pagare una mano forte non esisteva, e quindi anche giocando super tight si riusciva a massimizzare e ad incassare buoni piatti. Ora il livello si è di molto alzato e non credo che giocare chiusi nel lungo periodo porti gli stessi vantaggi. Per cercare di vincere un torneo bisogna sicuramente giocare in maniera più aperta ed aggressiva. Cosa che io sto facendo, io ,poi, riesco facilmente a cambiare marcia. Devo dirti che sono soddisfatto di come si è evoluto il mio poker.

A

A

A cosa ti riferisci? Beh, per esempio in questo hanno ho perso ben 2 sponsor ed uno di questi era il mio storico. Quest’anno ho giocato davvero pochissimo. Mi è mancata la costanza nel sedermi ai tavoli. A livello personale poi è stato un anno da cancellare. Tutte le questioni però si stanno lentamente aggiustando. Non ti dico altro per scaramanzia.

conti. Dopo aver studiato giurisprudenza, ho deciso di cambiare totalmente orientamento, lasciando la strada che la mia famiglia voleva percorressi a favore di quello che cercavo io. Adoro viaggiare, raccontare, comunicare, far provare alle persone che mi vedono o ascoltano le sensazioni che io sto provando . Per questo ho studiato giornalismo e sono diventato giornalista professionista. Per anni ho fatto il reporter, seguendo i principali fatti di cronaca, ho fatto inchieste anche con qualche interessante successo, e ho avuto anche l’onore di lavorare in trasmissioni molto importanti del panorama radiofonico e televisivo italiano. Poi gli ultimi anni li ho passati allo sport facendo l’inviato dal campo d’ allenamento dell’AS Roma. Poi nel 2007

Quasi l’uomo perfetto, e sei sul mercato... donne accorrete! Hai una tua donna ideale? Finiscila. Sei sempre il solito. Comunque si, sono single e all’orizzonte non vedo nulla che possa intaccare questo mio status... Purtroppo. Io non credo alla donna ideale, nel senso che ogni donna ha delle sue peculiarità, può essere bionda o mora, alta o bassa, bianca o nera, ogni donna può essere quella dei sogni. Conoscendoti credo che non mi mollerai fino a che non ti farò una definizione... Allora, dovendo proprio, più che descriverla ti faccio un nome, ti dico che la mia ragazza ideale è la vostra Krisztina Polgár .

I tuoi consigli per un neofita... Ricordati che non sei Gus Hansen. Cosa ne pensi del sistema di Sklanski? Lo reputi obsoleto oppure lo consiglieresti? Beh ritenere obsoleto Sklanski mi sembra francamente troppo. Lo reputo una base per tutti i giocatori, sicuramente un MUST. Poi certo ci sono giocatori che si sono formati online, e che hanno uno stile di gioco completamente diverso che forse attualmente hanno un qualcosa in più. Ma credo che ogni buon giocatore dovrebbe leggere Sklanski.

A

Caro Cristiano come stai? Abbastanza bene. Quest’anno non è stato uno dei migliori per me... Anzi forse il peggiore della mia vita, ma devo anche riconoscere che nelle ultime settimane le cose sembrano tornare sui binari di sempre.

Tu rappresenti il sogno che tutti i giocatori seguono te ne rendi conto... Si, ne sono consapevole. Sono la prova vivente che in questa disciplina, i sogni si realizzano. Auguro a tutti di vivere quello che ho vissuto io, col texas holdem può accadere.

A

Cristiano Blanco si racconta

che non ho mai avuto storie molto lunghe, ma non l’ho mai fatto. Non so quanti uomini possano vantare la stessa cosa.

A

A

tra un’intervista e l’altra mi sono qualificato online con un satellite da 100$ all’EPT di Dortmund, arrivai secondo e poi il resto è storia nota...

Hai nominato un giocatore che oltre ad essere fortissimo è famoso per amare molto il gentil sesso, un po’ come te... Sul mio conto si sono create delle leggende, credo molto più grandi di quello che in realtà è. Mi spiego meglio, è vero che mi piacciono molto le donne. Ma è vero anche che sono single e che quindi non devo rendere conto a moglie o fidanzate di quello che faccio. Credo di essere un bravo ragazzo, uno molto rispettoso dell’altro sesso. Quando sono fidanzato amo viziare la mia ragazza, prendermi cura di lei e darle il mio 100%. Per esempio non ho mai tradito. Sarò anche stato facilitato dal fatto

Glielo dirò. Veramente già glielo ho detto... Sempre il solito... Torniamo seri. Hai iniziato una nuova avventura. Radio Poker. Come ti trovi? Sono molto felice. Tornare a lavorare il radio dopo 5 anni di assenza mi riempie di felicità. Credo che la radio abbia un fascino tutto suo. L’adoro. In più ho la possibilità di lavorare con gente molto valida, in primis Claudio Mariani... Siamo entrati in un campo ancora vergine, e stiamo facendo molto bene. Ci togliamo parecchie soddisfazioni. Siamo i primi a parlare in radio di poker con ironia, competenza, mettendo a nudo i grandi campioni del poker. Sono già partite le imitazioni.... Questo mi fa piacere vuol dire che stiamo lavorando bene. Quant’è importante avere visibilità in questo mondo? E’ brutto dirlo ma è tutto. Oramai a poker sanno giocare tutti, e ogni mese qualcuno vince un IPT o il Peoples Poker Tour. Non c’è nulla di speciale ora nel farlo. Poteva essere un titolo quando ho inizato io, ma ora non più. Ora serve immagine. Bisogna saper far parlare di sé anche quando non si vince. Non è facile e sono in pochi i giocatori che sono in grado di farlo. Io, per fortuna, credo di essere uno di questi.

People’s Poker e Lifestyle MAGAZINE - dicembre 2011 33


WWW.PEOPLESPOKER.IT

uper unday


WSOP

Pius ,

will you marry me? di Claudio Zecchin

Non sarà bello, elegante, sano e perfetto come il bambino della Kinder, ma in questo momento è Pius Heinz, campione del mondo di poker, il tedesco più ammirato del globo. Lo dimostra in parte anche quella ironica richiesta di matrimonio apparsa durante il tavolo finale delle World Series, una scritta rossa su cartellone bianco che mister "8.715.368$ meno le mance" avrà scaricato, con freddezza, nel magazzino delle mille emozioni provate durante il final table di Las Vegas. E' l'effetto World Series, che fa diventare bella qualsiasi cosa. Persino quel felpone bianco con cappuccio, scelto da Heinz forse più per coprire la calvizie precoce dalle telecamere di tutto il mondo che per strategie da tavolo. L'indumento, per quanto poco elegante vista la situazione, per ragioni di coreografia è stato riproposto in serie dai tifosi che hanno assistito a bordo tavolo alle imprese del player germanico. Certo, in confronto alla giacca indossata da Filippo Candio nella finale dello scorso anno - scelta dalla mamma Maria - sembra il primo straccio preso a caso da uno che si è svegliato cinque minuti prima dell’appuntamento della vita, ma Pius Heinz vincitore WSOP 2011

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Martin Staszko secondo alle WSOP 2011

indossato in quel contesto si è trasformato in un invidiabile portafortuna. Soldi, gloria e fan, dunque, tutti conquistati in una notte. E, al di là dei successi di Las Vegas, è soprattutto in patria che il campioncino ventiduenne si è goduto la nuova celebrità. Solo titoloni esaltanti sulla stampa tedesca per il prode Heinz, primo giocatore a portare la Germania sul tetto del mondo del Texas Hold'em, con i vari Becker, Beckenbauer e Schumacher a chiedersi se non era il caso di risparmiare una carriera di fatiche, se in fondo può bastare una notte per diventare eroi. Al possibile dubbio dei miti dello sport tedesco rispondiamo noi. E' vero, Heinz durante un torneo da migliaia di iscritti qualche serie positiva di coin flip fortunati l’avrà giocata, come è probabile che alcuni avversari abbiano maledetto quel ragazzino in "good run", ma l’asso di Colonia deve il successo soprattutto ai colpi studiati e assimilati durante gli anni. Perché la favola di Heinz parte ben prima dei campionati del mondo. Il classico C’era una volta in questo caso è seguito dalla descrizione di un appassionato dei forum e dei blog del settore, che di pari passo con la carriera universitaria ha riempito un po’ alla volta il bagaglio di skills che lo hanno fatto resistere per tutta la maratona pokeristica delle Wsop. Una favola peraltro non nuova nell’ambiente del People’s Poker Tour, dove molti volti giovani sono stati lanciati durante le tappe giocate nel 2010 e nel 2011. Una conseguenza naturale, quasi una formula matematica, considerando la struttura degli eventi People’s, che piazza ai tavoli una grande percentuale di player che riescono a vincere il buy in partendo dall’online. Sono infatti soprattutto le nuove generazioni a sbancare questi tornei satellite e a presentarsi con la faccia da sbarbatelli ma, sotto sotto, con la capacità di chi può puntare in alto. Qualche nome? Walter “Cesarino” Treccarichi su tutti. E’ eloquente l’intervista scherzosa fatta da Ivan Fantasia, la voce di People’s Poker, al termine della tappa vinta dall’allora ventenne a Malta. “Signori, ecco mio figlio.…..E’ venuto col motorino”.

Una specie di puntata di Bravo Bravissimo (per la generazione dei ventenni, talent show per giovani promettenti presentato da Mike Bongiorno) che in realtà Treccarichi ha affrontato con la sicurezza e la dialettica di un player navigato. Bravo Walter, o Cesarino come preferisce, ma senza dubbio il giocatore che per primo ha stravolto l’ambiente di Microgame è Paolino Lobefaro. Un Pius Heinz di casa nostra (ma ancora più giovane) che ha trovato il successo addirittura troppo presto. Non aveva infatti ancora 21 anni quando il pugliese ha vinto il suo primo Ppt e di conseguenza un ticket per le Wsop. Lobefaro, troppo giovane per entrare al Rio come in tutti i casinò di Las Vegas, deve essersi sentito come si potrebbe sentire Claudio Bisio se gli regalassero uno shampoo. “Che ci faccio?”. Beh, la domanda è lecita, ma intanto Paolino ha avuto dalla sua la capacità di vincere qualcosa che poteva sembrare fuori dalla sua portata e senza fare il passo più lungo della gamba. Giovani, sfacciati o prudenti in base alla situazione, ma padroni della scena anche quando il palcoscenico sembra troppo grande. I giovanissimi del poker, con tutti i loro pregi e i loro difetti, continuano a prendersi la gloria senza chiedere permesso e proprio per questo piacciono sempre di più. Basta tornare alla foto: Heinz che si dirige verso i “dollaroni” e che con poca cura saluta Staszko e il suo camicione da boscaiolo canadese. Roba d’altri tempi.


RUBRICA

WSOP 2005

Full House vs Straight Flush

giocato nella stessa identica maniera, cercando di massimizzare un full di donne che fino al turn poteva essere battuto solamente da una coppia di T. Zeidman, giocatore meno forte e meno skillato della Harman, ha però centrato il board della vita, forte anche di una scala floppata. Per chiudere, questa è una mano che se fosse accaduta online avrebbe sicuramente suscitato

molte perplessità ai protagonisti ed agli osservatori del tavolo. Come vedete, seppur ai limiti della probabilità, al tavolo può accadere veramente di tutto. Quindi, quando subirete la prossima bad beat, siate positivi: starete sicuramente meglio di Jennifer Harman dopo aver subito quel colpo!

di Pier Paolo “AKJackal” Pallassini

Novembre è di solito un mese “hot” per gli amanti del poker, con Las Vegas che fa da scenario al tavolo finale delle World Series of Poker. Quest’anno, oltre ad essere stato assegnato il titolo di campione del mondo (il tedesco Pius Heinz si è aggiudicato una prima moneta di quasi 9 milioni di dollari!), nel mitico Caesars Palace abbiamo assistito ad un nuovo record assoluto di People’s Poker: il primo Final Table di un poker tour italiano a Las Vegas, reso ancor più prezioso dall’affluenza di molti giocatori d’oltreoceano e dalla imponente copertura mediatica dello Special Event dovuta alla straordinaria collaborazione tra Endemol, e ESPN e People’sTV.

Corey Zeidman

38 www.peoplespoker.it

Jennifer Harman

Rimanendo in tema oggi andiamo a commentare una mano “incredibile” svoltasi al day1 delle WSOP 2005. Protagonisti Jennifer Harman, nota player statunitense con all’attivo due titoli WSOP vinti in carriera e dominatrice delle scene cash game highstakes, e Corey Zeidman, nessun titolo all’attivo ma con due tavoli finali alle WSOP giocati. La Harman da UTG con QQ effettua un rilancio standard x4, ricevendo il call da middle position di Zeidman con 89 di quadri e del piccolo buio con Ap6q. Al flop scendono TpJq-Qc, ossia un top set per la Harman ed una scala per Zeidman! Il piccolo buio fa check, la Harman esce puntando in continuation bet, ricevendo il raise di Zeidman per 2.000 chips, a cui fa seguito il call della Harman. Turn T di quadri. In questo momento abbiamo un full house per la Harman, mentre Zeidman ha 4/5 di scala colore (in realtà ha solo una carta a disposizione per chiudere scala colore, considerando che la Q di quadri è in mano al suo avversario). La Harman forte del suo punto fa check, Zeidman esce puntando, la Harman fa raise x3 e Zeidman dopo averci pensato parecchio chiama. River 7 di quadri. La Harman punta forte e riceve l’all in di Zeidman che, con il solo 2% di probabilità di vittoria al turn, chiude scala colore e si aggiudica il piatto! Questa è sicuramente una mano che ha dell’incredibile, una combinazione di carte che raramente si vede al tavolo da gioco, che sia online o che sia dal vivo. Ma come ben tutti sapete, finchè c’è una chip c’è speranza, e finchè c’è una seppur flebile possibilità matematica di vittoria tutto è possibile! Se fossi stato al posto della Harman, avrei

Corey Zeidman

Jennifer Harman

L’angolo comico di Tullio Musto

People’s Poker e Lifestyle MAGAZINE - dicembre 2011 39


RUBRICA LEGALE

NON TUTTO IL MALE VIENE PER NUOCERE Se la Cassazione boccia il poker sportivo perché il Fisco vuole tassarne i proventi? di Francesca Palmerini Marelli

Da quando il poker sportivo ha “bussato” alle porte di casa nostra, da subito è stato accolto con favore, sia da parte degli operatori di settore che dei giocatori.Il perchè di tanto successo, come più volte detto, risiede nel fatto che con questa “nuova” forma di poker è iniziato il lento e faticoso processo di sdoganamento di un gioco, il poker appunto, da sempre connotato da un’aura, quanto meno, dubbia. Chi gioca il poker “sportivo”, sa bene che l’aggettivo “sportivo” non è un abbellimento linguistico, bensì una caratteristica specifica di questa particolare, e per molti, appassionante, nuova forma di competizione. Dal suo ingresso lo scorso 2006 fino, almeno, allo scorso mese, il poker è stato accostato a sport di abilità come gli scacchi, il bridge, il biliardo … il C.I.O., Comitato Internazionale Olimpico, ha manifestato interesse per questa disciplina, il C.O.N.I., indirettamente, lo ha accolto nell’ambito delle discipline sportive tutelate tramite affiliazioni a circoli ACLI. Tutto ciò è stato possibile in quanto è emerso con indubbia chiarezza, come in tale tipologia di gioco, la componente di “abilità” sia preponderante rispetto a quella “aleatoria”. Non a caso il poker sportivo è stato annoverato tra i cosiddetti “skill games”. Tuttavia, appena un mese fa il panorama del poker sportivo è stato squarciato da un “fulmine a ciel sereno”: la Corte di Cassazione, con la terza sezione penale, ha infatti affermato a chiare lettere che il poker sportivo “ha gli elementi costitutivi del reato di azzardo […], visto che il torneo di poker era basato prevalentemente sull’alea in ordine alla quale era prevista la vin-

40 www.peoplespoker.it

cita di premi in natura, realizzandosi così anche il fine di lucro”. Secondo la Cassazione, quindi, il Poker, nella sua variante texas Hold’em, benché giocato nella formula “da torneo” non può essere considerato uno sport, bensì una attività d’azzardo. Corollario di tale impostazione sarebbe che il Poker Sportivo non potrebbe essere in nessun modo proposto all’interno dei circoli italiani; i titolari, infatti, rischierebbero di dovere rispondere, se colti in trasgressione delle regole, del reato di gioco d’azzardo. Purtroppo, non avendo a disposizione gli atti processuali si deve (e si vuole) immaginare che una sentenza così “dura” derivi da precise circostanze che hanno determinato i giudici ad esprimersi come abbiamo visto. Detto ciò, non condividendo in assoluto la qualificazione del poker sportivo come gioco d’azzardo tout court, non posso non segnalare che questa posizione della Cassazione non rappresenta una assunto intangibile. Da più parti, infatti, è stata sostenuta la “legittimità”di tale tipo di intrattenimento se svolta in osservanza di alcune specifiche condizioni (buyin contenuto, impossibilità di rientro, premi assegnati in beni, etc. ). Un’impostazione che vada verso la legittimità del poker sportivo deriverebbe, d’altronde, anche dall’espressa volontà regolamentare che ha manifestato il nostro ordinamento che ha previsto l’assegnazione di apposite licenze proprio per l’esercizio di tale “sport”. Tuttavia, non tutto il male viene per nuocere!

Mi spiego, da mesi, ormai, nel mondo del poker uno dei temi caldi è quello del regime fiscale delle vincite: ebbene, anche dalle pagine del nostro magazine ce ne siamo occupati cercando di fornire delle indicazioni “tecnico operative” sul comportamento da adottare in caso di vincite … ebbene, il “problema” della tassazione è emerso proprio perché il poker sportivo è considerato un gioco di abilità … e se invece fosse, come sostenuto dalla Cassazione, gioco d’azzardo cambierebbe qualche cosa nel panorama del regime fiscale delle vincite, e se si, cosa? La risposa a questa domanda non è, ahinoi, univoca. Nel 2003, la Cassazione, infatti, con una propria sentenza, aveva espressamente dichiarato la tassabilità dei proventi illeciti provenienti dal gioco di azzardo. Secondo la Cassazione, le vincite sarebbero tassabili in quanto rientrerebbero in una delle categorie previste dall’art. 6 del dpr n 917/86, segnatamente quella dei redditi di cui all’art. 81, 1 c., lett. d, dello stesso dpr e sul presupposto che la tassabilità prevista dall’art. 14, 4 c., dpr n 537/97 fosse di natura retroattiva. La giurisprudenza di merito, sul punto, è stata ondivaga con varie argomentazioni, i ricorrenti avevano sostenuto l’illegittimità della pretesa tributaria. Ed è proprio questo l’aspetto che potrebbe rappresentare il “vantaggio” di una decisione che potrebbe apparire totalmente negativa per il poker sportivo. Autorevoli esponenti del mondo giuridico, accademico e non, sostengono, invece, che i proventi illeciti non sarebbero redditi, in quanto non riconducibili nella nozione scolastica di “produzione” o “scambio” di beni e servizi; non si ravvedrebbe, quindi, nel provento illecito quell’attività diretta a creare o ad accrescere

utilità che rappresenta uno dei presupposti della tassazione. L’arricchimento senza causa sarebbe, pertanto “fuori” dall’ambito della norma tributaria e lederebbe i principi costituzionali dell’art. 1 – la Repubblica fondata sul lavoro (lecito, ndr); art. 41 – rispetto dell’utilità sociale dell’iniziativa economica privata ; art 2 – adempimento del dovere di solidarietà (magari non con le attività illecite, ndr). Tale interpretazione trae spunto anche dalla lettura del DPR n. 917 del 1986 e s.m.i. (art. 81, 1, lett. c), avendo il legislatore abolito il vecchio art. 80 del dpr n 597/73, nella parte in cui riferiva della tassabilità di ogni altro reddito non precedentemente previsto: nell’art. 6 del testo unico, invece, vi sarebbe la volontà di considerare intassabili i redditi non espressamente menzionati, e, tenuto conto che la lettera d) dell’art. 81 prevederebbe la tassabilità dei proventi leciti, si dovrebbe concludere per l’esclusione di quelli illeciti. Di fatto, partendo dal presupposto che l’attitudine alla contribuzione è legata a fatti sintomatici quali la produzione di un reddito, il possesso di un patrimonio, il trasferimento della ricchezza ed il consumo di beni con le problematiche connesse alla precisazione dei termini “reddito”, “possesso”, “ricchezza” e “beni”, etc. … si potrebbe legittimamente argomentare per la non tassabilità dei proventi derivanti da attività non propriamente idonee a produrre reddito (in considerazione dell’alea che le contraddistingue) come potrebbe considerarsi il poker sportivo se, come dice la Cassazione, lo si dovesse declinare come “gioco d’azzardo”. Nel prossimo numero esamineremo l’opposta posizione da cui vedremo come potrebbe nascere una soluzione “definitiva” al problema della tassazione delle vincite conseguite all’estero. Buon gioco a Tutti!

People’s Poker e Lifestyle MAGAZINE - dicembre 2011 41


RUBRICA

L a s c a l a t a d e l l a P e o p l e ’s P o k e r alla leadership nel gioco cash di Eleonora Simone

Ad ottobre e novembre la piattaforma al primo posto nella classifica del poker cash

Il Poker Cash ha riscosso grande successo tra i giocatori on-line, così come la piattaforma People’s Poker che si è classificata al primo posto nel mese di Ottobre e Novembre. Questo dato risulta ancor più interessante, considerato che Agosto è stato il primo mese di vita del mercato del Poker Cash, durante il quale si sono registrati incassi pari ad 895 milioni di euro. Ci si aspettava un risultato migliore nel secondo mese, Settembre, che invece ha evidenziato un mercato quasi fermo: gli appassionati hanno puntato poco più di 900 milioni. Appena sono state superate le diffidenze fisiologiche del pubblico e le difficoltà incontrate dalle piattaforme per organizzare il servizio, subito People’s Poker ha conquistato la leadership collocandosi in testa al mercato del Poker Cash. Nel mese di ottobre la People’s Poker ha raccolto 215,2 milioni di euro, con un incremento su base mensile del 12,7%. Ad un aumento d’incassi pari a circa 27 milioni di euro, corrisponde una significativa crescita della quota di mercato, diventato pari al 24,39% del totale: una dimostrazione dell’apprezzamento

dei giocatori verso la piattaforma People’s Poker. Il mese di Ottobre si è chiuso con un incasso complessivo di 882 milioni di euro, dei quali oltre 850 sono tornati ai giocatori sottoforma di vincite. Fabrizio D’Aloia, Ceo di Microgame SpA, ha commentato i dati diffusi da Agicos, relativi al mese di ottobre, con giustificata soddisfazione: “Che sia un’azienda italiana ad aver guadagnato la leadership del comparto cash game del mercato interno è una buona notizia per tutto il settore del gioco made in Italy, visto che i nostri introiti sono destinati ad alimentare un flusso di investimenti che innalzerà l’offerta dell’intero settore italiano… Il vantaggio competitivo è il risultato di una conoscenza acquisita nel tempo in merito alle esigenze e alle richieste dei giocatori italiani”, dichiara ancora e aggiunge: “Microgame e il suo network People’s Poker, dimostrano come la qualità dei prodotti pensati e tarati sui reali bisogni dell’utente, possa consentire alle aziende italiane di tenere testa con successo alla concorrenza delle multinazionali di settore, troppo spesso soggette a regimi di controlli molto più permissivi rispetto ai competitor italiani”.

Operatore

Raccolta* Ottobre 2011

Quota di mercato %

People’s Poker

215,2

24,39%

PokerStars

197,4

22,38%

Bwin

136,7

15,49%

Lottomatica

114,6

12,99%

Sisal

45

5,10%

Snai

41,8

4,73%

Eurobet

31,7

3,59%

Cogetech

24,1

2,73%

BetClic

8,5

0,96%

Intralot

3

0,34%

Altri

64,0

7,25%

Totale

882

100%

Raccolta* Ottobre 2011

€ 215 € 197 € 137

€ 115 € 45 € 42

€ 32

€ 24

€9

€3

Il mese di Novembre ha registrato una battuta d’arresto rispetto ad Ottobre, chiudendo con una raccolta di circa 825 milioni di euro, rispetto agli 882 del mese precedente. Secondo le stime di Agicos si è avuta una frenata di 6,5 punti percentuali su base mensile. Ma nonostante ci sia stato un leggero calo nelle puntate dei giocatori, People’s Poker ha mantenuto la leadership nel poker cash, chiudendo con circa 212 milioni di euro. Questa leggera flessione, tra la raccolta totale di Novembre rispetto a quella di Ottobre, non crea tensione nell’industria del poker italiano poiché la differenza è più contenuta se si considera la media giornaliera di novembre, pari a 27,5 milioni, rispetto ai 28,4 milioni del mese di Ottobre (con una contrazione del 3,1%). Consideriamo che Ottobre ha un giorno in più sul calendario rispetto a Novembre. Per People’s Poker nel mese di Novembre c’è stato un incremento dell’1%, con un passaggio dal 24,39% al 25,69%. Dal 18 luglio, giorno di lancio della nuova modalità di gioco, il cash ha raggiunto una raccolta di 3,8 miliardi di euro. La maggior parte di questi soldi (quasi 3,7 miliardi, ovvero il 97% della raccolta) è stata restituita come vincite, portando la spesa effettiva a poco più di 110 milioni. Per Fabrizio D’Aloia, la pubblicazione dei dati di novembre relativi alla raccolta del poker cash, con People’s Poker ancora in testa con oltre un quarto del mercato, ha rappresentato una gradita conferma: “Nonostante il lieve calo registrato nell’ultimo mese People’s Poker raggiunge un importante traguardo consolidando la propria leadership nel settore”. Guadagnare la più consistente fetta di mercato evidenzia le capacità di rispondere alle richieste ed ai bisogni dei fruitori finali. Un traguardo non facile da raggiungere da parte di una casa da gioco italiana, vista la concorrenza non solo di altre aziende italiane, ma anche di multinazionali americane, per alcune delle quali attualmente sono in corso accertamenti e misure giudiziarie. Un vero e proprio timore, da parte delle case da gioco, è legato alla percezione che gli utenti possono avere quando una di queste viene sottoposta a misure giudiziarie. Potrebbe verificarsi una carenza di fiducia in un settore in continua espansione e con un bacino d’utenti molto ampio. “La conferma del trend – conclude ancora Fabrizio D’Aloia – è la giusta risposta del mercato italiano al nostro continuo impegno per creare un ambiente di gioco sicuro e sempre vicino alle esigenze degli utenti. Queste le colonne portanti del network e il segreto del nostro successo”.

Raccolta *Novembre 2011 212 188,6

Quota di mercato % 25,69% 22,86%

30

3,63%

Cogetech

21,5

2,60%

BetClic

7,6

0,92%

Intralot MerkurWin

4 3,6

0,48% 0,43%

Altri Totale

358 825

43,39% 100%

Operatore People’s Poker PokerStars Eurobet

Raccolta* Novembre 2011 € 212

€ 189

€ 30

€ 22

€8

€4

€4

Quota di Mercato People’s Poker 25,69% 24,39% 23,05%

Settembre

Ottobre

Novembre

(*) valori in milioni di euro. Stime Agicos

(*) valori in milioni di euro. Stime Agicos 42 www.peoplespoker.it

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RUBRICA

E tu… sei una donna da Casinò? « O si è un’opera d’arte o la si indossa. » (Oscar Wilde)

di Romina D’Agostino illustrazioni di Morena Molly Silvestri

Nell’home page del portale di una nota Sala da gioco, il Casinò de la Vallée, alla voce “Abbigliamento” campeggiano le relative regole legate al vestiario da utilizzare nelle sale da gioco e indirizzate ai clienti (siano essi maschi o femmine) Cito testualmente: Per accedere alle Sale da gioco del Casinò è richiesto un abbigliamento decoroso. Esistono comunque delle regole indirizzate ai clienti uomini mentre non sono previste limitazioni per le donne, fatto salvo l’abbigliamento decoroso. non è consentito l’accesso in ciabatte; non è consentito l’accesso in canottiera; non è consentito l’accesso in pantaloni corti, sì se sotto il ginocchio (modello denominato “pinocchietto”). non è consentito l’accesso con t-shirt (maglietta manica corta, scollo a V o girocollo); con tute da ginnastica; con sandali. E’ consentito l’accesso con jeans, solo di taglio classico, e con polo (tipo “Lacoste”®). Si legge inoltre: Per i casi dubbi vale, come sempre, l inappellabile giudizio della Direzione Giochi, del Responsabile della Sicurezza e del Responsabile dell Ufficio Segretariato e Informazioni. Avete capito bene amiche lettrici: se di disparità si tratta una volta tanto l’ago della bilancia pende stranamente dalla nostra parte. Da ciò ne vengono fuori dei maschietti un tantino repressi (questo può spiegare l’aggressività con cui poi essi ripercuotono le proprie frustrazioni nello sfoggio di monili, portafortuna o in strampalati accostamenti intimi che abbiamo 44 www.peoplespoker.it

avuto il “piacere” di scoprire nella prima rubrica life). Noi donne no, a noi viene richiesto solo un abbigliamento decoroso e comunque Per i casi dubbi vale, come sempre, l’inappellabile giudizio della Direzione Giochi, del Responsabile della Sicurezza e del Responsabile dell’Ufficio Segretariato e Informazioni, il che vale a dire che, se tale commissione è composta da una maggioranza maschile, difficilmente reputerà indecorosi alcuni nostri abbigliamenti, seppur spinti. Quindi tranquille ladies, in altre parole, noi al Casinò possiamo indossare un po’ quel che ci pare! Ovviamente più si è belle, sofisticate e magre, (Ljuba Rosa Rizzoli docet) maggiori sono le possibilità che tutto ci sia permesso. Ma, risvolto della medaglia, questa libertà e apertura mentale dal sapore contemporaneo ha dato vita ad una serie di brutture e sfilata di oscenità, all’interno dei Casinò tutte rigorosamente “approvate”! Ecco così che, accanto ai sofisticati tubini di Chanel o all’haute Couture griffato John Galliano, ci si può imbattere in un improbabile stile hawaino rivisitato, o ancora in una sfilata di leggins leopardati o zebrati: poveri animali che sembrano voler uscir fuori dalla stoffa ed aggredire i passanti, stanchi di fasciare due deformità che troppo poco si avvicinano all’idea di svettanti gambe

femminili, o ancora in una passerella di occhiali da sole over size dei colori dell’arcobaleno. Non tutte le Signore del casinò hanno guardato e si sono ispirate alla spettacolare Sharon Stone* nel ruolo di Ginger McKenna nel film Casinò! Un giro veloce nelle sale oggi dissipa ogni dubbio: il sofisticato look anni ’40 e ‘50 ispirato ai Film Noir è bello che passato: quei tempi sono trascorsi portandosi via, nel dress code, quella giusta dose di misticismo e classe dal sapore retrò che ci parlava di donne che attraverso il loro corpo volevo gridare la loro emancipazione. Donne combattive che accorciavano le gonne sopra al ginocchio e fumavano le prime sigarette, ma sembravano al tempo stesso aver fatto loro il dogma secondo cui Per essere eleganti non bisogna farsi notare, principio cui era

ispirato lo stile di Lord Brummel*, il più famoso tra i dandy di fine Ottocento. Ora quei leggiadri e sbarazzini vestiti corti o quelle amene gonne satinate, hanno fatto posto, nella nostra cd. Era moderna, ad una assoluta mescolanza di stili, mode e inclinazioni che, senza un preciso gusto o ossatura, senza un proprio credo spaziano in una commistione che ha un’unica fede: l’essere di tendenza, cosa che molto spesso finisce con il ripiegare nella cultura paninara (che approva tutto purché griffato). Non vi è nulla più da conquistare, nulla per cui lottare, non vi sono burqa da sconfiggere; nella donna europea e americana c’è oggi solo una regola: provocare! Ed è in nome di questa provocazione ostentata, tante volte fine a se stessa, che ci si imbatte in quelle esagerazioni a cui accennavamo poc’anzi e di cui ci daremo a breve prova fotografica: una provocazione che finisce col ripiegarsi su stessa e mordersi la coda allontanandosi sempre più da quell’eleganza chic e anche un po’ altezzosa che era richiesta un tempo e di cui non si può non provare nostalgia!

* L’interpretazione di Sharon Stone si aggiudicò una nomination all’Oscar come miglior attrice ed un Golden Globe per la migliore attrice. [1] Scorsese ricevette una nomination al Golden Globe per la miglior regia.[1] Dante Ferretti, nel 1996, si aggiudicò il Nastro d’Argento per la migliore scenografia.[1] *il sui edonismo invase e si impose in Europa puntando essenzialmente su una esasperata cura dei particolari la “cravatta” che doveva essere inamidata e con fiocco adatto alle diverse occasioni; l’acconciatura, per la quale Brummel pretendeva tre parrucchieri, i “guanti” che dovevano essere realizzati da due guantai diversi, uno per i pollici, l’altro per le dita. Inoltre Brummell, che detestava i colori sgargianti, impose il blu per il frac e il beige per i calzoni.

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RUBRICA E si badi bene tutto ciò non è dettato da un pregiudizio anacronistico , ma solo sulla consapevolezza che spesse volte guardare al passato, per ispirarsi nell’abbigliamento di oggi, può portare a grandi risultati, senza rischiare di apparire desueti. In fondo però bisogna pur dire che tale ecletticità di tendenze e colori, il giocare d’opposti abbinando tinte e stili estremamente dissimili tra loro, non porta solo ad accostamenti negativi: se si riesce a carpire il segreto, ossia studiare bene il proprio corpo con i suoi limiti e le sue qualità, questa enfatizzazione del proprio carattere senza nessuna censura e l’esaltazione della propria personalità contro un’omologazione sempre più diffusa, può portare a dei risvolti anche positivi. Questo fa sì che un torneo, quale il Ladies Championship di Las Vegas, divenga in un attimo la più bella, avvincente e colorata sfida della Mecca del gioco, e questo solo per la sfilata di abiti e accessori che riescono a forgiare un’atmosfera da sogno in cui si celano disparate e sensuali personalità femminili. In chiusura quindi non mi sento di “bocciare” del tutto l’ eclettico abbigliamento moderno, perché per quanto lontano dai sofisticati sapori retrò, è pur sempre portavoce e affermazione delle personalità di ognuna, cosa che, al di là dei gusti personali, va sempre salvaguardata in nome di quella libertà d’espressione, che è figlia della rivoluzione culturale partita negli anni 60, che la sottoscritta non potrebbe mai criticare perché colonna portante della sua stessa vita.

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PEOPLE’S TV incontrare sempre di più i gusti del suo pubblico, raggiungendo anche quella fetta di utenza che è affezionata ad un media tradizionale come la Tv ma che ama, allo stesso tempo, unirla alla passione per la rete, che è poi la stessa che lo lega ai nostri games. Insomma un parterre diversificato adatto ad ogni esigenza e adattabile ai gusti di ogni giocatore.

Giochi, vincite, dirette ed emozioni: un anno di People’s TV! Casino Time: presentato l’ultimo format televisivo, pensato per divertire ed informare sul mondo del casinò on line dI Rosaria De Bellis

A un anno dal suo ingresso sulla piattaforma, People’s celebra la Web Tv, lo spazio di intrattenimento dedicato a tutti gli appassionati di Poker, Scommesse, Bingo e Casino. Con un palinsesto pensato per descrivere il mondo dei giochi on line e abbracciare le esigenze più disparate degli utenti, la Web Tv è disponibile non solo con un palinsesto definito ed in modalità on demand ma, spesso, anche in versione Live, ed è visibile all’indirizzo http://tv.peoples.it. Nella mission di questo media, al passo con i tempi e con l’ingresso delle nuove tecnologie in tema di comunicazione, vi è la volontà di condurre curiosi e appassionati nell’affascinante mondo dei giochi on line, proponendo format divertenti che intrattengono e raccontano, in maniera semplice e confidenziale, quanto accade sulla nostra piattaforma. La rete televisiva People’s, inoltre, offre l’opportunità di seguire in diretta gli importanti eventi nazionali ed internaziona48 www.peoplespoker.it

li che scandiscono il calendario aziendale. Un esempio è dato dalla prestigiosa fiera Enada, occasione nella quale è stato festeggiato proprio il primo anniversario della Web Tv attraverso la messa in onda di dirette speciali con interviste e approfondimenti su quanto accadeva a Roma nello stand People’s. Analogo esperimento riproposto in occasione della trasferta di dicembre a Campione durante la quale è stato possibile seguire in diretta streaming, i giochi di vincitori e vinti sui nostri tavoli. All’insegna del gioco responsabile, sicuro e cosciente, andiamo a conoscere cosa bolle in pentola sul canale People’s Tv. Ogni giorno nella sezione “Ora in onda” della home page del sito citato in apertura, dalle 00:01 alle 23:59 è proposto un ricco palinsesto che, ad intervalli di 15/20’ trasmette puntate dedicate al People’s Poker Tour, alle news dalla piattaforma, alle scommesse sportive, al rilassante Bingo e al tavolo Casinò.

Ed è proprio su questo settore che vogliamo fissare la nostra attenzione. Casino Time, ultimo nato nell’ordine dei format, propone on line, ogni settimana, 10’ di approfondimento dedicati alla lunga lista di giochi specifici offerti dalla piattaforma. Con un’impostazione pensata per fornire una sorta di assistenza agli utenti, il programma si rivela anche una valida guida ai giochi più cliccati e interessanti a disposizione sulla piattaforma. L’intento è quello di aiutare esperti e principianti a conoscere meglio il mondo del casinò, ricco di giochi e divertimenti preclusi fino ad ora a tutti coloro che non avevano mai avuto la possibilità di varcare fisicamente la soglia di un vero Casino. Dunque, quella che offre People’s è un’innovazione sicuramente pregiata, un servizio interattivo che permette agli utenti di seguirci attraverso il mezzo di comunicazione che preferisce. In questo modo, infatti, l’azienda prova ad

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ENADA 2011: riflettori accesi sui CASINO GAMES

Importante highlight dallo stand People’s: la consegna della Ducati Monster 696, 1° premio del torneo speciale online “Horse Power” che si è svolto nelle scorse settimane sulla piattaforma People’s Poker. Per Damiano Zanetta si è realizzato un sogno: con un buy-in di soli € 35 ha vinto la moto cult del valore di € 8.000! Ovviamente le chiavi gli sono state consegnate direttamente dalle bellissime hostess!

di Rosaria De Bellis

Monitor e tavoli live attrezzati in un singolare “Shopping Mall del Gioco on line”. Sono stati 14.702 i visitatori, con 2mila stand presenti in 30mila metri quadrati di area espositiva, 400 dei quali dedicati unicamente a People’s. Dati importanti riferiti all’ENADA, il principale appuntamento fieristico nazionale che dal 12 al 14 ottobre, presso la nuova Fiera di Roma in via Portuense, è riuscito ad attrarre tantissimi operatori. All’interno del padiglione 3 stand 08 la People’s ha presentato, in grande rilievo per questa 39° edizione, la sua famiglia di giochi on line. Poker, Bingo e Casinò sono stati ben rappresentati con uno spazio pieno di novità e un palinsesto definito da un programma che ha reso ampia dimostrazione delle diverse attività di gioco. Attraverso videowalls e tavoli live, sono state mostrate le varie attività in funzione di presentazione di un vero “Shopping Mall del Gioco on line”. L’evento è stato all’occorrenza supportato

dalle più avanzate tecnologie, senza tralasciare l’energia trasmessa dal personale specializzato appartenente alla People’s con cui, grazie a occasioni esclusive come queste, è stato possibile interagire richiedendo dettagliate spiegazioni del sistema e delle sue applicazioni più innovative. Un tassello importante di questo incontro fieristico è stato rappresentato dalla nuovissima e recente introduzione del casinò on line che People’s propone, tra le pochissime piattaforme in Italia, in modalità sia scaricabile che istantanea. Sono state presentate, all’occorrenza, tutte le novità dei casino games, sviluppate da alcuni dei più importanti produttori internazionali come

PRESENTATO IL LIBRO DEDICATO AL TEXAS HOLD’EM La prima diretta Tv dallo stand People’s ha ospitato Fabrizio D’Aloia, CEO e presidente di Microgame, e Claudio Zecchin, giornalista di Repubblica che hanno presentato il manuale scritto a quattro mani “Vincere a Texas Hold’em. Regole, strategie e consigli per non fare la figura del… pollo!”. “Obiettivo del libro – ha dichiarato D’Aloia - è far conoscere a tutti il giusto approccio al gioco del poker insegnando a giocare bene e responsabilmente”. Edito dalla Gremese, con la collaborazione 50 www.peoplespoker.it

della più importante accademia di poker on line, Pokerstrategy.com, il manuale dal titolo ironico ma dai contenuti più che seri, è in vendita anche nelle librerie. Per i lettori, inoltre, vi è la possibilità di approfondire gli argomenti trattati nel testo attraverso l’accesso ai video tramite QR Code e la possibilità di partecipare ad un torneo on line dedicato esclusivamente agli acquirenti del libro. Il tutto consentirà ai giocatori di aggiudicarsi l’accesso alle prossime WSOP di Las Vegas.

NetEnt, 888 ed Evolution Gaming, nonché scelti da Microgame per la propria piattaforma di gioco, specifico per il mercato italiano. Numerosi mini tornei di Blackjack live hanno attratto i visitatori che hanno potuto sperimentare, in anteprima nel corso della fiera, l’esperienza del gioco, originariamente online, con le ragazze croupier “in carne e ossa” contattabili in chat e visibili sul proprio monitor grazie ai servizi di streaming video HD messi a punto da studi televisivi. Apprezzatissima la presenza dei tavoli di Poker RFID (Radio Frequency Identification), ormai entrati a far parte dell’equipment standard del People’s Poker Tour. Da ricordare che la tecnologia RFID dei “tavoli conta fiches”, ha consentito a giocatori e spettatori di essere aggiornati sul “chip count” mano dopo mano e di avere, in tempo reale, le info sui giocatori seduti ai tavoli. Coinvolgenti, inoltre, le estrazioni del Bingo che per molte ore, nel corso della tre giorni di “Enada Roma”, hanno permesso a molti visitatori di condividere la passione per questo gioco offrendo in palio ai vincitori, Mp3 e originali Cubi di Rubik. Per la sezione Poker, invece, la valigetta interamente griffata People’s con carte personalizzate e chips in ceramica, se la sono aggiudicata i vincitori del Sit&Go. Per il primo giocatore eliminato, People’s ha pensato ad un regalo speciale: la mascotte aziendale, ovvero un simpatico “Pollo”. Nei giochi relativi al Casinò, infine, i premi assegnati ai vincitori sono stati diversi, dadi anti stress multicolor e Drink Roulette. A tutti gli altri visitatori e appassionati, sono stati consegnati numerosi braccialetti, mouse e portachiavi sempre griffati People’s. Per i tanti eventi promossi le postazioni sono state prese d’assalto, tanto da far divenire lo spazio People’s, in certi momenti, l’evento focale della manifestazione.

Enada è stata anche l’occasione per presentare “People’s Tagò”, il nuovo gioco di carte intuitivo, coinvolgente e di facile apprendimento. In fiera è stato molto apprezzato dagli amanti del settore e, soprattutto, da un’utenza femminile. Il Tagò online sarà presente in Italia esclusivamente sui siti del Network People’s: l’avvio è previsto nella modalità “cash game” e sarà preceduto da un breve periodo di “play for fun”, per dare a tutti i giocatori la possibilità di familiarizzare con il gioco. Ma a Enada, il 14 Ottobre, è stato festeggiato anche un compleanno speciale. Quale migliore scenario per poter celebrare l’attività della Web Tv targata People’s che, solo un anno fa, faceva il suo ingresso nel mondo della rete negli stessi spazi in cui questa volta è stato festeggiato il suo 1° anniversario, proponendo lunghe dirette proprio di tutti gli eventi fin qui descritti. E proprio mentre era in corso una di queste riprese dal nostro stand, in una sala stampa gremita di giornalisti e curiosi, il 12 Ottobre cominciava la conferenza su “Campioni di Poker, Campioni di Impresa”, nella quale veniva celebrato l’ingresso nella nostra famiglia del Novembre nine Filippo Candio, quale capitano del Team Pro di un Concessionario del network e fondatore, all’interno del circuito, di un marchio tutto suo. L’attesa più grande, comunque, c’è stata per l’avvio del “Sit&Go Speciale ENADA Roma 2011”. Perché lo aspettavamo? Perché tra i protagonisti di quel tavolo c’era proprio Filippo Candio! Gli altri 9 giocatori erano: Silvio Stella, Saverio De Lorenzis, Pierluigi De Ruggeriis, Simona Scibona, Giorgia Tabet, Carmine Battimelli, Errica Fasano, Silvio Crisari e il nostro Ivan Fantasia che ha dovuto lasciare la valigetta “People’s Poker” dopo l’ultimo heads-up al vincitore… Silvio Stella! People’s Poker e Lifestyle MAGAZINE - dicembre 2011 51


PEOPLE’S CASINO

CARIBBEAN STUD primo gioco con jackpot di People’s Casino di Ileana Izzi

La nuova modalità a disposizione dei giocatori on line: un jackpot affiancato alla classica telesina rivista e aggiornata. La veste grafica moderna, studiata per aumentare il divertimento. Stupire, colpire, divertire: questi gli imperativi che piacciono tanto alla piattaforma People’s! E se l’invito ad entrare nel mondo affascinante del casinò, secondo una logica online, viene accolto già con grande entusiasmo dall’utente appassionato del gioco, chiediamoci allora cosa accadrà di fronte alla nuova proposta del network! “Caribbean Stud Professional Series”: un nome complicato all’apparenza e che, pertanto, stuzzica non poco la nostra curiosità! Questa dunque la novità che sarà presto nel casinò online e che certamente alletterà il fedelissimo giocatore di People’s, soprattutto per una sua unicità e peculiarità! Se diciamo soltanto poker, infatti, riconduciamo il lettore ad un gioco ormai conosciuto e consolidato e che esercita di per sé già tanta attrazione… Ma se diciamo poker con Jackpot? Ed è qui che si scatenano interesse, entusiasmo e voglia di “sedersi” al tavolo verde! Ebbene si… alla classica telesina, quella in cui il giocatore riceve dal mazziere cinque carte coperte e a turno procede poi a scommette-

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re, scoprendo di volta in volta una carta, viene affiancato nel nuovo gioco e per la prima volta un Jackpot! Il player potrà dunque sfidare direttamente il dealer per ottenere la miglior mano e aggiudicarsi una vincita importante, sulla base di una scommessa prevista appunto per il Jackpot progressivo! Il Caribbean Stud prevede, dunque, lo stesso regolamento di gioco del poker: il giocatore procede alla scommessa (ANTE); riceve le carte, mentre il dealer ne avrà una sola scoperta, che il giocatore potrà decidere di vedere, in caso contrario ( PA S S A ) , perderà la posta, cioè la sua scommessa originaria; per continuare invece scommette il doppio dell’ante. Il banco deve possedere almeno un Asso + Re, in tal caso la sua mano viene confrontata con quella del giocatore: se superiore il player perde, ma se inferiore vince e incassa l’ante

e il rilancio, oltre al premio previsto (in caso di pareggio l’ante e il rilancio vengono comunque restituiti al giocatore). Tutto chiaro, ma il Jackpot? Oltre all’Ante, il giocatore potrà scommettere su un Jackpot progressivo, che si aggiudicherà nel momento in cui la sua mano sarà più alta di quella del banco. Scala reale massima, scala reale, poker, full, colore, scala, tris, doppia coppia, coppia, asso + re: queste le mani possibili del Caribbean Stud, a partire dalla più alta per vedersi corrispondere il jackpot. Ad ognuna corrisponde una vincita nella tabella dei pagamenti, ciò cui aspira, ovviamente, ogni giocatore! Ma quanto sarà più entusiasta di scommettere il giocatore laddove saprà di potersi divertire giocando con l’uso della strategia e dell’astuzia giusta, potendo però stavolta maturare una somma maggiore, anzi aggiuntiva? Insomma, parte delle puntate del giocatore sull’area del Jackpot progressivo verranno così aggiunte ad un Jackpot totale! Inutile dire che le novità di casa People’s sono sempre allettanti e interessanti, sia in termini di varietà di gioco, che per le iniziative poste in essere per offrire ai propri utenti il servizio più ricco e piacevole possibile, al posto della solita routine! Nel suo continuo sperimentare, la People’s propone ancora una volta un ottimo prodotto, che tiene anche conto delle diverse esigenze, da chi vuole giocare con moderazione e approcciarsi al gioco con prudenza a chi è abituato al tavolo verde, con la voglia di azzardare su scommesse più corpose: da qui la possibilità di tre diverse puntate, ossia un limite inferiore, uno standard e uno superiore! Che dire? Ci sono proprio tutti gli ingredienti per divertirsi, ma soprattutto per aspirare a vincere! Dunque, tutti pronti per il “Caribbean Stud Professional Series”? Procediamo allora alla conquista del Jackpot!

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BINGO

Nasce il blog dedicato al Bingo la nuova sfida di People’s

vincite moltiplicate in tutte le edizioni Consolidata la sinergia tra Poker e Bingo: una campagna all’insegna del raddoppio delle opportunità. di Rosaria De Bellis

di Rosaria De Bellis

Post, commenti, tag, link, video, foto … non stiamo ripassando i termini più in voga nella rete ma semplicemente introducendo i nostri lettori nel mondo del blog. Uno spazio che assomiglia molto a quello di un sito web ma che da quest’ultimo si discosta per l’unicità della sua fruibilità. Non bisogna essere navigatori esperti, infatti, per imbattersi tra le pagine di questo diario, basta avere un argomento di discussione interessante in comune con tanti altri blogger distribuiti nel mondo. People’s lancia una nuova sfida e ad essere coinvolto è il mondo del Bingo con tutti i suoi appassionati. E’ già in rete, infatti, lo spazio virtuale dedicato ai vincitori, ai simpatizzanti e a chi condivide la passione del Bingo on line. Basta collegarsi al sito blog.peoples.it/bingo per conoscere tutte le novità sulle sale, sulle promozioni targate People’s Bingo e soprattutto per essere sempre aggiornati sulle vincite della settimana e del mese in corso. Ai curiosi consigliamo di dare un’occhiata fin da ora, a chi invece non vuole rovinarsi la sorpresa, suggeriamo di attendere qualche altro giorno per apprezzare ancor di più la nuova veste grafica. Resta il fatto che questa intuizione rappresenta

sicuramente un modo per accorciare la distanza tra gli utenti affezionati della nostra piattaforma e tutto il mondo che è al di là dello schermo del pc. L’idea del blog nasce perché forte era la necessità di fornire uno spazio virtuale a tutti i fedelissimi del Bingo in cui poter confrontarsi, discutere e intelaiare discussioni con chi condivide gli stessi interessi pur celandosi dietro un simpatico “nickname”. Saranno infatti i commenti degli utenti, ai post che quotidianamente il blog proporrà, a rendere più dinamico il confronto on line. Dalle ultime ricerche, c’è stata qualche sorpresa dal punto di vista anagrafico rispetto alla visione romantica del blog: la lettura dell’analisi proposta è che non ci sono giovani smanettoni dietro queste pagine on line, ma piuttosto uomini adulti in una fase di piena maturità che si rilassano a scrivere e commentare su ciò che più gli interessa. Il blog dedicato al Bingo vuole smentire questo dato, creando uno spazio di discussione che contribuisca a far salire l’adrenalina nei giovani come negli adulti, negli uomini come nelle donne. Quella che è appena partita, dunque, rappresenta senza dubbio una vera e propria sfida che l’azienda vuole lanciare ai propri utenti in linea con la mission e lo stile tipico del mondo targato People’s.

I, II, III… e chissà che non ce ne saranno delle altre. E’ questo il numero delle edizioni dell’iniziativa Doble Cross promossa da People’s per rendere più entusiasmante la stagione autunnale sulla piattaforma, rafforzando la già consolidata unione tra Poker e Bingo. Una tripla proposta che, a partire da Ottobre, ha coinvolto e premiato con ricchi bonus numerosi giocatori. Nella I Edizione, ad essere premiati, sono stati i primi due classificati in speciali Sit&Go che hanno realizzato, nell’ora successiva, una vincita al Bingo. La cifra concessa in forma di bonus non prelevabile e spendibile sulle piattaforme People’s, è stata pari a 4 volte il costo del Buy – In del Sit & Go stesso. Scegliendo poi di spendere tutto l’importo dei bonus accreditati sulla piattaforma People’s Bingo, i fortunati hanno ottenuto, automaticamente, anche il rilascio di una password per un torneo “FreeRoll Speciale Double Cross”. Anche in questo caso sono stati rilasciati ulteriori bonus sulla base dei montepremi. Nel corso della II Edizione, proposta sempre all’interno di questo interessante pacchetto promozionale, ai giocatori rientranti dei tavoli cash con maggiori rake, è stata riservata l’opportunità di ottenere somme in bonus fino a €20, a patto di realizzare una vincita a Bingo nelle 24 ore successive all’inoltro di una mail che comunicava l’inizio del countdown.

Restava, anche in questo caso, un ulteriore vantaggio per chi decideva di spendere l’intero bonus acquisito sulla piattaforma Bingo, ripetendo così quanto già descritto per la I Edizione. Ma le opportunità di vincita sono raddoppiate significativamente con la III Edizione lanciata a Novembre: i premiati, in questo caso, sono stati i players con maggiori commissioni generate in specifici tavoli Poker Cash attraverso bonus accreditati, questa volta, fino a €40, in caso di vincita successiva al Bingo da ottenere in una delle 6 sale People’s nelle 48 ore successive dall’invio, da parte di People’s, della relativa mail di vincita. Insomma, tempi e bonus raddoppiati per incontrare sempre più il gusto del giocatore meritevole che vuole sfruttare ogni occasione per realizzare le migliori vincite nelle nostre strutture dedicate al divertimento.

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22 - 26 FEBBRAIO 2012 - CASINO DE LA VALLテ右 60 www.peoplespoker.it


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