poker.peoples.it
anno III numero 3 - giugno 2012
numero allegato a digital society - edizioni
Scegli nuove strade Scopri l'estate People's
Arcade Game
PPT Kranjska
Con Gonzo's Quest inizia l'avventura
Daniele Scatragli conquista la terza tappa
Editoriale
Fiducia in People's: la scelta giusta Fabrizio D’Aloia / Presidente & AD Microgame
L'
ultima tappa del People’s Poker Tour è stata archiviata con una razione supplementare di emozioni. Al casinò Korona di Kranjska Gora, in Slovenia, non si è respirata solo l’adrenalina della competizione, non si è materializzato solo lo spettacolo di una kermesse in grado di coniugare poker sportivo e momenti glamour, ma abbiamo testato ancora una volta la straordinaria qualità delle donne e degli uomini che rappresentano la spina dorsale del circuito People’s Poker. Senza alcuna retorica di circostanza, sono stati proprio i partecipanti al PPT ad assegnare un valore simbolico alla tappa dedicata alla tragedia dell’Emilia, sconvolta dai disastrosi eventi sismici di fine maggio. Una solidarietà che si è concretamente misurata attraverso le numerose azioni di beneficenza rivolte alle popolazioni di quei territori devastati: un ponte ideale, fatto di sms, di quote dei premi vinti, di bonifici anonimi, che ha unito il PPT a quei luoghi impreziosendo davvero una manifestazione che ha ormai travalicato i confini standard del gioco. C’era da aspettarselo. D’altra parte anche in questo numero del Magazine, ospitiamo retrospettive e interviste a player ed affezionati del PPT che mettono bene in luce lo spessore umano di queste persone: è un onore contribuire ad aggregare questa macchina unica e tutta made in Italy. Un’organizzazione sempre all’insegna della trasparenza e della sicurezza, in grado di fornire un deciso contributo allo sdoganamento del poker sportivo da vecchi e stantii stereotipi. Noi tutti conosciamo bene i
rischi che si annidano attorno a questo mondo, e siamo sempre in prima linea per prevenire ogni possibile danno per chi ripone in noi la propria fiducia. Scelte, anche molto difficili, sono state assunte per difendere il patrimonio di esperienza accumulato negli anni dal network. E se da un lato le notizie di cronaca, italiana e non solo, ci preoccupano per le negatività e l’apprensione che si affiancano ad uno dei segmenti ancora produttivi dell’economia nostrana, dall’altra ci confermano che la legalità e la sicurezza sono i più importanti obiettivi raggiunti da People’s Poker. Non c’è più grande soddisfazione di poter essere sempre a testa alta in mezzo alle migliaia di giocatori che ci seguono, dal vivo o sul web. A proposito dell’on line, voglio ringraziare tutti i professionisti che hanno lavorato al nuovo client della piattaforma. Grazie allo sforzo collettivo messo in piedi, in queste ore sta diventando definitivo un passaggio epocale. Si cambia l’interfaccia dedicata ai giocatori, disegnata esattamente come un vestito di sartoria sulle esigenze precise dei protagonisti del mondo People’s Poker: tutti voi! Le facce pulite, l’impegno di tutti quelli che continuano a lavorare per migliorare l’offerta, la serenità di chi ha riposto la fiducia in People’s Poker e si accorge di aver fatto la scelta giusta, sono valori che non hanno un prezzo definibile. E in ogni caso ci permettono di sentirci più ricchi di chiunque altro! Sono sicuro che questa sia la strada giusta, non cambieremo anche perché, insieme, stiamo già vincendo!
People’s Poker & Lifestyle magazine in allegato a Digital Society Direttore editoriale e responsabile: Donatangelo Faiella Editore: Microgame S.p.A. via G. Agnelli, People’s House 82100 Benevento Redazione, Amministrazione: Microgame S.p.A. via G. Agnelli, People’s House 82100 Benevento Marketing e Pubblicità: Alba Gamma S.r.l. via G. Agnelli, People’s House 82100 Benevento Foto: archivio foto Alba Gamma S.r.l. Francesco Torre ISSN 2240-5402 [testo stampato] ISSN 2240-5410 [online] Registrazione Tribunale di Benevento n. 206/97 del 17/03/97 Iscritto al Registro del Tribunale di Benevento n. 2/97 Iscrizione Registro Nazionale della Stampa n.6061 Periodico iscritto all’USPI
6 In Slovenia vince Daniele Scatragli
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Prossime uscite 15 settembre 15 ottobre 15 novembre
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Tutte le classifiche del PPT
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Burbero ma non troppo
18 Concorso Tre(me)ndy - le foto Se vuoi ricevere una copia in formato digitale manda una mail a: magazine@peoples.it
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Pokerina o Marylin?
25 The Big One: sogno o WSOP ?
12 Il Texas Hold'em oltre la superficie
16 Stu Ungar e Modì geni a confronto
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Back again... to People's Radio
46 Gonzo’s Quest, emozioni e avventura
33
Fabrizio Rossi si racconta
50
People's Casino, cresce l'offerta
38 Strategie consigliate in un MTT
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Bingo: 180mila motivi per giocare
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53 Mini Bingo, una grande opportunità
Euro 2012, le offerte della piattaforma
42 Spazio ai tavoli cash di People's Tagò
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Scopa e Burraco finalmente online
44 Arriva il live casinò: fuori lo smoking
56 Drawing Live, il chiaroscuro del poker
PPT
In Slovenia vince Scatragli... ma lo spettacolo è al primo posto Il player aretino supera Russo all'ultima curva Garbarino conquista la Cash Game Adventure mentre Dario Trasi si aggiudica l’evento WSOP A Elio Caferro il knock out, ad Antonio Failla l'Heads Up Il People’s Poker Tour ha chiuso a Kranjska Gora una tappa speciale. Inaugurata con un tono diverso, quello giusto per rivolgere la solidarietà alla popolazione dell’Emilia colpita dal sisma, la tappa si è dipanata su un altalenante susseguirsi di emozioni concluso con la vittoria al final table del Main Event da parte di Daniele Scatragli. Quarantatreenne player nato ad Arezzo e trapiantato a Budapest, Daniele Scatragli ha vinto i centomila euro della prima moneta ma soprattutto è riuscito ad affermarsi superando l’agguerrita concorrenza di avversari partiti in vantaggio. Su tutti, ovviamente, va ricordata l’ennesima prova di talento messa in campo da Costantino Russo, protagonista di un altro PPT stellare dopo la tappa di Malta. Ma anche per lui, giunto da chipleader al tavolo finale, niente da fare contro uno Scatragli in grande spolvero. Questo alla fine l’ordine di piazzamento degli otto finalisti: 1.Daniele Scatragli, 2.Costantino Russo, 3.Marco Della Tommasina, 4.Eugenio Grassano, 5.Leonardo Sassi, 6.Marco Della Monica, 7.Maurizio Barlocco , 8.Wilfried Haselmayer. Questa volta ‘solo’ 265 gli iscritti ad un main event dal buy in di 1.500+150: un numero sicuramente ricollegabile al cambio di location deciso per ragioni tecniche a breve distanza dallo svolgimento del torneo. Ma il popolo del PPT ha risposto anche questa volta con un entusiasmo encomiabile, ed è stato così possibile assistere ad uno degli spet6 www.peoples.it
Daniele Scatragli festeggia la vittoria al Main Event
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Gli otto finalisti giunti al tavolo più importante del People's Poker Tour
tacoli di poker live più godibili di sempre. Spettacolo non è un termine casuale, visto il grado di fruibilità che viene assicurato dai tavoli RfId, capaci di contare le fiches e quindi realizzare una classifica aggiornata che in sala e via web può essere consultata anche da chi non è seduto al tavolo. Aggiungete alla possibilità di comprendere le scelte effettuate dai players, l’enorme copertura mediatica assicurata innanzitutto dalle telecamere della People’s Tv, ed otterrete una miscela unica che può essere gustata anche a chilometri di distanza. Una lunghissima diretta streaming ha rimandato in etere non solo gli eventi in cartellone, con tutte le analisi e gli approfondimenti tecnici, ma anche uno show sempre dinamico e allegro. Si sono così intrecciate le mani dei grinders con la scuola per principianti, le performance eleganti delle pokerine agli abbigliamenti più stravaganti,
Costantino Russo giunto all'heads up
la diretta della People’s Tv alle incursioni quotidiane di SportItalia. Al centro di questo incredibile show, sua maestà il poker. Gio-
cato praticamente in ogni sua variante, il texas hold’em è stato in grado ancora una volta di rinverdire le ragioni che lo rendono così famoso e praticato da milioni di sportivi. La capacità di riprodurre un sogno e materializzare nell’immediato l’adrenalina di una sfida senza eguali, sono elementi veicolati anche da piccoli tratti simbolici. Tra questi, non c’è dubbio che un posto d’onore sia occupato dal braccialetto delle World Series of Poker, il trofeo più ambito per ogni giocatore. Presente in sala durante il tavolo finale del WSOP side event, il braccialetto deve aver emozionato non poco Dario Trasi vincitore del tavolo finale. Da Reggio Emilia, 29 anni, Trasi ha battuto nell’heads up conclusivo Giovanni Apicella, mentre dietro di loro si sono piazzati rispettivamente: Fausto Cheli, Carmen Salvati, Simone Marinelli, Gianluca Trebbi, Hermann Pippan e Davide Capirola. Al centro
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PPT
Il tavolo Cash Game Adventure
Giocarsi più di 25mila euro in una sola mano non capita tutti i giorni... Il People’s Poker Tour ha scritto un’altra pagina destinata a restare negli annali. Questa volta è toccato alla Cash Game Adventure entusiasmare gli animi dei giocatori che hanno raggiunto la Slovenia per la terza tappa 2012. Al casinò Korona è stato messo in palio il Pot più alto mai giocato in questo torneo, introdotto lo scorso anno e confermato per il grande successo riscontrato. Oltre 25mila gli euro che sono stati versati nel piatto che ha visto protagonisti Maurizio Saieva e Stefano Garbarino (nella foto). Dopo circa otto ore, delle dieci totali durante le quali si gioca la Cash Game Adventure, con livelli 20/40 da utg Stefano Garbarino chiama il grande buio ma riceve il raise di Saieva che mette nel piatto 160 euro. Call di Walter Ferrero, Stefano Bianco, Vito Labarile e dello stesso Garbarino. Sul flop scendono 9♥ J♥ 6♦. Garbarino continua con la sua azione estremamente coperta e fa chek, Saieva bet 460, fold di Ferrero call di Bianco, fold di Labarile. Garbarino a questo punto rompe gli indugi e fa un over pot da 2.000 euro. Continua aggressivo Saieva che tenta di far desistere i due avversari rimasti in gioco con un reraise da 4.600. Ci riesce solo in parte perché se Bianco fa fold, Garbarino dopo aver studiato attentamente le carte scese, e con gli occhi che di sottecchi scrutano ogni gesto dell’avversario, mette le altre 2.600 e va al turn. La quarta è ancora un J♦, il termometro del piatto già segna la quota caldissima di 10.580 euro. L’under the gun non cambia strategia e continua con il check. Per tutta risposta istantaneamente Saieva replica con un all-in. Il Pot a questo punto è di 19.310. Garbarino si prende il suo tempo per riflettere passano circa tre minuti e poi decide di guardare la mano dell’avversario. Saieva e Garbarino, fino a quel momento rispettivamente chip leader e secondo nella classifica generale, appena scoperte le carte si trovano al centro di un breve scambio di opinioni per il tempo impiegato da Garbarino nel chiamare la vasca mandata da Saieva. Niente di grave per due top player che immediatamente riportano il livello del confronto alla tecnica pokeristica. River ininfluente e allo show down Saieva mostra AA, mentre Garbarino squaderna 99 che gli valgono 25.040: la mano più ricca della storia del Cash Game Adventure…
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della contesa, appunto, non solo i premi in denaro ma anche un ticket per raggiungere Las Vegas e giocare l’evento da 2.500 dollari alle WSOP. Quasi un corollario, dunque, il montepremi accumulato dai 77 ingressi da 500+50… anche se abbastanza ambito. Esclusivamente in denaro, invece, anche se in grandi quantità, i premi inseguiti dagli otto giocatori della Cash Game Adventure, il campionato che mette otto player uno di fronte all’altro per 10 ore consecutive. A disposizione 10mila euro in contanti e una sola possibilità di re entry: ai vincitori degli eventi disputati durante le tappe l’accesso alla finalissima di dicembre, con stack anche da 15 e 20mila euro, oltre a possibilità di reingresso illimitate. Questa volta l’ha spuntata Stefano Garbarino, vincitore anche della mano più ricca della storia della Cash Game Adventure (raccontata in altra sede di pagina), che si è portato a casa 23.780 euro, alle sue spalle Franco Guastamacchia (18.830), Salvatore Bianco (12.070), Walter Ferrero (11.730). Sotto average, invece, Vito Erasmo Labarile (8.790), Gianpaolo Eramo (4.800) e addirittura fuori prima del gong conclusivo gli sfortunati Mohamed Perati e Maurizio Saieva. Avvincente anche il confronto dedicato ai testa a testa nel Heads Up Tournament MultiChance, vinto da Antonio Failla contro Gianluca Mattia con il punteggio di due a zero. Nella modalità knock out che mette in palio una taglia per ogni avversario eliminato, poi, ha trionfato Elio Caferro. Mentre è stato Angelo Marrone il bounty killer con il maggior numero di eliminati sulle spalle, piazza d’onore an-
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Knock out, il vincitore è Caferro ma il killer è Morrone
Dario Trasi vincitore al Wsop Side Event
che per Erica Parlati giunta terza. Ed ora, in attesa che si squaderni per la prima volta il Warm Up l’evento che a San Marino anticiperà la tappa vera e propria con un torneo da 500+50 con struttura simile a quella del main event, non resta che archiviare un altro successo tra i numerosi inanellati da People’s Poker. Una tappa, quella giocata nel casinò Korona di Kranjska Gora, che come detto ha avuto tanti vincitori ma che ancora una volta ha visto al primo posto lo spettacolo.
Elio Caferro, Angelo Morrone ed Erica Parlati, rispettivamente il vincitore, il bounty killer e la terza piazzata del side event knock out. Partiamo da Erica: quali dei due giocatori hai temuto di più nel corso della partita? Parlati: “Elio. Angelo Morrone è stato più carino si difendeva i bui. Elio è stato più pericoloso e non a caso ha vinto”. Angelo, invece, tu che hai solo eliminato più avversari… Morrone: “Alla fine ho interpretato a pieno lo spirito del torneo ed ho guadagnato il titolo di bounty killer” D’accordo, ma nessuno è riuscito a strappare la prima posizione ad Elio ed hanno dovuto tutti fare i conti con te? Caferro: “Avevano terminato le cartucce evidentemente. E’ stato un bel torneo. Erica ha detto di aver temuto me, anche se devo dire che io ho temuto lei perché è stata l’unica che per le prime due ore ha avuto uno stile molto tight. Non giocava una carta, arrivava solo al momento giusto ti tirava una botta e ti mandava a casa. Mi ha fatto un bel double up che ancora non scordo, a momenti mi mandava a casa, poi per fortuna sono risalito. Era il mio incubo: quando entrava lei ero terrorizzato. Però alla fine ce l’ho fatta” La chiusa che fa paura, Erica? Parlati: “Ho terrorizzato gli uomini al tavolo ma non me ne ero accorta” Angelo che ne farai dei guantoni che hai avuto in regalo? Morrone: “Li regalo a mia figlia”. Non li metti in bacheca? Morrone: “No la bacheca la conservo per altre cose” Trofei più importanti? Morrone: “La mia apparizione al PPT non è dovuta ad una presenza costante agli eventi live di poker. Si tratta di una cosa del tutto casuale: mi piace divertirmi perciò sono qui”. Chissà che questa vittoria non ti avvicinerà di più al poker… Morrone: “Ne sono convinto” Invece, il prossimo traguardo per il vincitore quale sarà? Caferro: “Esserci alla prossima tappa del PPT. Perché è già un traguardo essere qui, indipendentemente da ciò che arriverà. Poi noi siamo di famiglia al knock out: a Malta ha vinto il fidanzato di mia figlia (Marco Viviani), e adesso il destino ha voluto che vincesse il suocero: una famiglia di pugili. Erica, a proposito, a quale dei tuoi avversari sferreresti un bel gancio? Parlati: “A nessuno dei due. Sono stati dei bravi e gentili avversari”.
I tre premiati al Knock Out
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PPT I nostri tornei
Kranjska Gora 2012 Classifica Main Event € 1.500+150 Entrants 265 Jackpot € 397.500 Position 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32
Name
Surname
Daniele Costantino Marco Eugenio Leonardo Marco Maurizio Wilfried Antonio Francesco Biagio Donato Primož Mustapha Michele Touria Alessandro Cristiano Alfredo Roberto Angelo Diego Natale Alessandro Krisztina Alberto Maria Rosario Davide Diego Mario Mario Andrea
Scatragli Russo Della Tommasina Grassano Sassi Della Monica Barlocco Haselmayer Failla Prisco Morciano Piccoli Adamič Kanit Gaudioso Benabderrahmane Governi Blanco Aliperti Napoli Buoncristiani Schiariti Albanese Esposito Polgar Cusumano Piraneo Casano Dumma Lo Nano Vojvoda Liuzzo
Prize € 100.000 60.000 41.000 28.075 22.000 17.500 13.500 9.500 7.000 7.000 5.500 5.500 4.500 4.500 4.000 4.000 3.500 3.500 3.500 3.500 3.500 3.500 3.500 3.500 3.000 3.000 3.000 3.000 3.000 3.000 3.000 3.000
Kranjska Gora 2012 Classifica Heads Up MultiChance Side Event € 1.000+100 Entrants 6 Jackpot € 6.000 Position 1
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Name
Surname
Antonio
Failla
Prize € 6.000
ppt Kranjska Gora 2012 Classifica WSOP Side Event € 500+50 Entrants 87 Jackpot € 43.500 + 1 ticket WSOP Side Event da $ 2.500 Position 1 2 3 4 5 6 7 8 9
Name
Surname
Dario Giovanni Fausto Carmen Simone Gianluca Herman Davide Damiano
Trasi Apicella Cheli Salvati Marinelli Trebbi Pippan Capirola Sette
Prize € 15.225 8.700 5.220 3.480 3.045 2.610 2.175 1.740 1.305
Kranjska Gora 2012 Classifica Side Event Knock-Out € 150+50+20 Entrants 53 Jackpot € 7.950 Position 1 2 3 4 5 6 7 8 9
Name
Surname
Prize €
Elio Angelo Erica Giancarlo Giuseppe Alesandro Manfred Enzo Priscilla
Caferro Morrone Parlati Gilberti Cucchiara De Iaco Scherrer Tommasone Chiffi
2.782 1.589 954 636 557 477 398 318 239
Kranjska Gora 2012 Classifica Turbo Side Events € 150+20 Entrants 66 Jackpot € 9.900 Position 1 2 3 4 5 6 7 8 9
Name
Surname
Maurizio Aleksandar Nunzio Lorenzo Maurizio Massimo Giuseppe Stefano Giorgio
Moretto Špadijer Lenoci di Santo Martella Di Cicco Veneziano Ferrara Passalacqua
Team 1 2 3
Score
Minniebet Team Pro Team Replatz Team Betitaly
3.466 1.980 1.188 792 693 594 495 396 296
Kranjska Gora 2012 Risultato finale PPT4Team
PPT 2012 Classifica PPT4Team Position
Prize €
1465 1104 575
Team Replatz Damiano Zonta Day 1/A Giuseppe Bonvini Attilio Donato Day 1/B Emanuele Tagnin Damiano Zonta Day 2 Final Table Emanuele Tagnin totale
Position 17 87 97 72 108 89
Chips 41.000 OUT 15.000 30.000 NO ITM NO ITM
Score 41 0 15 30 80 80
Kranjska Gora 2012 Risultato finale PPT4Team Team Pro Minniebet Vito Giovanni Pomes Day 1/A Salvatore Bianco Diego Duma Day 1/B Carlo Savinelli Lorenzo Adamuccio Day 2 Final Table Costantino Russo totale
Position 47 72 107 142 50 2
Chips 20.400 out 10.700 OUT NO ITM
Score 20 0 11 0 80 480 591
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Daniel Negreanu autografa ad Ivan Fantasia il suo 'Power Hold'Em Strategy', uno degli innumerevoli testi dai quali apprendere i segreti del poker
PPT
Il Texas Hold’em oltre la superficie di Ivan Fantasia Da oltre due anni “respiro” il Texas Hold’em quotidianamente, in un mondo che mi ha aperto le sue porte quasi per caso, accogliendomi con un calore inimmaginabile. Giorno dopo giorno la mia passione per questa disciplina è cresciuta in maniera incontrollabile: complice, sicuramente, la fortuna di aver visto da vicino i più grandi campioni al mondo. La stessa passione che ha guidato finora le mie dita sulla tastiera del pc, ogni volta che mi preparavo a scrivere l’articolo per il People’s Poker Magazine. La stessa passione che mi spinge a leggere ogni rigo che trovo sul Poker nella stampa “laica”, per poi provare ogni volta la delusione di vedere trattato questo mondo con una superficialità disarmante. Periodici che oggi mi permetto di definire di “pseudo-approfondimento”, perché mi vengono i brividi al solo pensiero che siano letti da quella massa di persone che probabilmente non si sono mai avvicinate al Poker (o 12 www.peoples.it
agli skill games più in generale) ma soprattutto che, dopo aver letto tali “saggi”, non potranno che continuare a condannare un mondo trattato allo stesso modo in cui un matematico potrebbe parlare di poesia. La prima impressione è che molti non siano mai neppure entrati in un casinò per vivere l’atmosfera e l’ambiente che si respira in un torneo di Texas Hold’em, che non abbiano mai scaricato il Client di una poker room per fare una partita e che le loro ricerche su internet siano durate il tempo di un caffè: evidentemente, per molti di loro, questo basta per poter giudicare un mondo che, soltanto in Italia, oggi muove miliardi di Euro. Per completezza vorrei dare qualche numero: solo in Italia nell’intero settore dei giochi online sono impegnati 120.000 addetti ai lavori, 5.000 aziende che, solo nei primi quattro mesi del 2012 hanno versato alle casse dello Stato 70 milioni di Euro; di questi solo attraverso il Poker cash online l’erario ha incassato 18 milioni
(fonte: agicoscommesse.it); si provi a proiettare questi numeri a livello mondiale, per avere un’idea di quanto sia immensa questa realtà. Che sconforto provo nel vedere il Texas Hold’em di Daniel Negreanu, Tom Dwan o Phil Ivey, messo nel calderone dei videopoker con i quali, inevitabilmente, si finisce a parlare di frodi al fisco e di ludopatie. La mia non vuole essere una strenua difesa dell’intero settore nel quale vi sono sicuramente situazioni limite ma, a mio parere, c’è così tanto di buono che non ci si può limitare ad etichettare il Texas Hold’em a “quei videogiochi che creano dipendenze”! Comincerei dal fatto che è un settore giovane, in cui la prevalenza dei fruitori ha un’età inferiore ai 25 anni ed un livello culturale medio-alto. Molti giocatori considerati al “top” in Italia, infatti, sono professionisti e giovani laureati/laureandi che nel tempo hanno affiancato il Texas Hold’em alla propria attività o agli studi e, in alcuni casi, sono riusciti a fare di questa passione un’attività che
ppt gli consente non solo di sostenersi negli studi ma, addirittura, di avere un tenore di vita elevato. È troppo facile soffermarsi sugli eccessi, evidenziando da un lato la rovina economica e sociale del ludopatico, dall’altro l’estrema esaltazione di chi è riuscito a cambiarsi la vita come gli unici due esempi possibili, due estremi da evitare in ogni caso perché, alla fine, il senso di tali affermazioni sarà che è quasi impossibile arrivare a cambiarsi la vita, quindi si finirà per diventare dei ludopatici! Un giro di parole che tiene fuori dai giochi la nutrita schiera di quei giocatori riusciti con dedizione, impegno e studio a fare di questa passione un’attività vera e propria, trovando il proprio posto in un mondo e in un momento storico fatto di precarietà e incertezze in qualunque settore. Ore ed ore dedicate ogni giorno non a dare sfogo ad un vizio, ma ad avere la lucidità di gestire una decina di tavoli contemporaneamente, utilizzare uno stile di gioco che risulti vincente nel lungo periodo, calcolare le probabilità, valutare lo stile di gioco degli avversari e, perché no, associare a tutto questo l’analisi statistica finale
della sessione di gioco quotidiana, da abbinare ad una analisi su periodi più lunghi. Tutto questo con il continuo monitoraggio della propria cassa, per gestire al meglio il bankroll, ovvero la somma destinata all’attività sui tavoli, che non deve assolutamente intaccare le risorse destinate alla vita quotidiana creando, piuttosto, i presupposti per essere una fonte di sostentamento. Si può etichettare quest’ultimo come un atteggiamento estremo, o gli si deve riconoscere la capacità - la skill, appunto - e la dedizione di un vero e proprio lavoro? Mentre voi cercate la risposta, io aggiungo qualche altra “sfumatura” come la reale, tangibile voglia di socializzazione - evidente anche ad un orbo ad ogni Evento Live - contrapposta alla teorica alienazione paventata dai soliti “esperti”, fino ad arrivare ad un altro estremo: la costante presenza di un “burbero” dal cuore grande. Impossibile non pensare all’esempio di un uomo che ha conquistato tutti con la sua estroversia e la sua simpatia: tappa dopo tappa si mette in gioco, ma in questo caso non sto parlando di Poker. Colore, estro, provocazione, pur di essere presente ad ogni
tappa, per dare il buon esempio e sensibilizzare i giocatori a fare beneficenza (con un riscontro sempre maggiore, aggiungo io). Non posso negare di provare delusione, quando vedo i “tuttologi” scrivere sulle riviste destinate alla massa o, peggio ancora, parlare ai talk show dei principali media nazionali, dimostrando di non aver alcun interesse reale, né alcuna voglia di approfondire un argomento, ma solo l’intento di cavalcare l’onda quando un argomento è in voga. Nel mio piccolo, da una rivista di settore, destinata a una cerchia ben più ristretta, ho provato a dare la mia visione: da addetto ai lavori, quindi di parte? Non lo so. Ma so che, pur respirando questa aria, ho continuato a fare una vita sana ed equilibrata, in cui mi alzo al mattino, vado a fare un lavoro che amo e mi regala tutti i giorni il sorriso, mi confronto con persone alle quali ho sempre dato consigli utili a giocare in bankroll, mi rilasso facendo sport e mi addormento pensando ai momenti indimenticabili che due anni in questo mondo mi hanno regalato (e continuano a farlo). Amici lettori, pensate ancora che il Texas Hold’em sia da demonizzare?
Il salone del Casinò di Campione d’Italia, scenario dell’ultimo Evento del People's Poker Tour 2011, è gremito di giocatori, il set dei tavoli televisivi è in allestimento e si respirano gioia e adrenalina. Questa l’atmosfera vissuta negli Eventi live
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PPT
Dietro la facciata da Burbero si cela anche tanta solidarietà di Claudio Mariani Matteo Impagliatelli, 64 anni di San Giovanni Rotondo. Dalla terra legata alla storia di uno dei Santi più venerati d’Italia e del Mondo, arriva uno dei giocatori più simpatici che impreziosisce il People’s Poker Tour. Tantissimi, probabilmente quasi tutti, lo conoscono per il suo nickname diventato un nomignolo che lo caratterizza simpaticamente nelle sue performance live: il Burbero. Lo abbiamo incontrato al casinò Korona di Kranjska Gora, dove con la consueta ironia intelligente il Burbero si è raccontato, andando anche oltre il personaggio che con estro e allegria incarna al tavolo e nella vita. Allora, Matteo, c’è qualcuno che nell’ambiente del poker ti chiama Matteo? No, per la verità quasi nessuno. E sono certo che se non te lo avessi ricordato anche tu avresti avuto qualche difficoltà… In effetti, ormai siamo di fronte ad un soprannome che ha preso il sopravvento, sei contento per questo fatto? Non mi dispiace per nulla. Perché quando ci si mette in gioco, e al tavolo e nella vita avviene sempre, non si bada a questi dettagli. Poi io sono convinto che questo soprannome venga usato dai miei amici, come dai miei avversari, con enorme rispetto e già questa cosa mi riempie di gioia. Una intelligenza brillante che tendi a mascherare, non vuoi fornire tells? Il mio motto, nella quotidianità come nel gioco è questo: essere bravo, onesto e spietato. Quando poi facendo i conti con te stesso, alla fine di una partita o al termine di una giornata di lavoro, ti accorgi che hai fatto le scelte giuste e non puoi recriminare nulla, allora è giusto sentirsi gratificato. A me basta questo: poi se si vince è molto meglio… Da quanto tempo giochi con regolarità al texas hold’em, e come è nata la tua passione? Mi sono avvicinato a questo gioco per controllare mio figlio. Mi avevano detto che il ragazzo si stava dedicando troppo al gioco d’azzardo. Preoccupato ho iniziato a seguire i suoi movimenti e a stargli dietro quando andava a giocare: ho così scoperto un mondo nuovo, divertente, e affascinante, nel quale ancora mi trovo. Sono circa due anni che gioco con regolarità i live di Pe14 www.peoples.it
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Matteo Impagliatelli durante la premiazione-spettacolo del concorso Tre(me)ndy
ople’s Poker mentre solo di recente ho iniziato a cimentarmi anche con le sfide on line. Ho dovuto sbarcare sul web perché sono in tanti gli amici che mi vogliono al tavolo per la simpatia e l’affetto che ci lega: qualcuno è anche affascinato dal mio linguaggio un po’ colorito In effetti non le mandi a dire: io lo so… La tua dunque è una carriera inversa a quella di tanti che hanno iniziato sul web e sono arrivati al live. Una prospettiva privilegiata che ti consente di fornire giudizi interessanti. E allora schiettamente, come sai fare tu: cosa cambieresti del PPT? Cambierei sin da subito l’intervistatore… Ma scherzi a parte credo che siamo di fronte ad una macchina ben organizzata che riesce sempre a dare dei buoni frutti. Se proprio vuoi farmi segnalare una modifica: io cambierei le modalità di votazione del concorso tremendy. Troppo importante face book per uno come me che non è legato a circuiti on line. E già abbiamo assecondato le tue richieste: da questa tappa il 75% del voto sarà nelle mani di una giuria di esperti presente in sala. Contento? Non prendere in giro il Burbero… Non mi permetterei. Torniamo seri, anzi serissimi: quanto hai vinto in carriera? Ho vinto un live a Praga, proprio con mio figlio. Diversi Knock Out, qualche Itm e tante gare di carattere più locale. Ma ancora niente di importantissimo E qua casca il Burbero: so che attendi una vittoria o un piazzamento molto importante economicamente per una ragione: ce la spieghi? Da tempo sto seguendo un progetto di solidarietà che vede le mie vincite dimezzate in favore di tre istituti per bambini svantaggiati. Agape, Avas e l’Unitalsi, sono i tre istituti che ricevono le quote delle mie vincite e i fondi che riesco a raccogliere tra i tanti amici del circu-
ito People’s Poker. Senza salamelecchi, un mondo fatto di grandi giocatori ma soprattutto di grandi uomini: ci ho messo due minuti a convincere tantissimi colleghi a versare quote di partecipazione a questi progetti. Solo all’Enada, quando posso vantarmi di aver eliminato dal tavolo addirittura Fabrizio D’Aloia, ho racimolato ben settemila euro che ho dato in beneficenza. In ogni circostanza, anche lontano dai riflettori, sono stati tanti gli amici che mi hanno incoraggiato a proseguire nel mio impegno. Un esempio di come sia possibile coniugare tematiche tanto importanti con la passione per il gioco. E soprattutto di come non esistano vincoli di età per inseguire qualunque traguardo… Certo, mi sento un ragazzino perché gioco con l’entusiasmo della prima volta, a caccia di successi che se non arrivano per me personalmente, so che in minima parte arrivano per chi ne ha più bisogno, e come ho detto prima, per me va benissimo: far parte di questo circuito mi realizza come persona. Lo consiglio a tanti miei coetanei, coltivate i vostri sogni e scoprite sempre nuove passioni: questa è vita. Che dire Burbero dopo la tua partecipazione alle Wsop di Las Vegas, continui a stupirci. Ci sarai quest’anno? E per forza senza il Burbero non le fanno le World Series of Poker. Anche se l’anno scorso per colpa mia si è un attimo inceppato il torneo perché volevano farmi parlare per forza l’inglese… Che pretese… Bravo alla fine si sono dovuti arrendere alla mia terza elementare… e qualche giocatore americano si è pure dovuto arrendere alla mia capacità, o se volete, al mio Santo Protettore: comunque li ho sbattuti fuori. Ripeto: bravo, onesto ma anche spietato. Understand? People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 15
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Quando il poker diventa arte Stu Ungar e Amedeo Modigliani, due geni a confronto di Romina D'Agostino Il titolo è pretenzioso, certo. Lo è anche il concetto. Eppure, nonostante tra i due intercorra quasi un secolo, Stuart Errol Ungar (New York, 8 settembre 1953 – Las Vegas, 22 novembre 1998), (meglio conosciuto come Stu Ungar) soprannominato The Kid1 ed anche Stuey, il più grande giocatore di poker di tutti i tempi, a detta di tutti un genio, un visionario dal talento innato e Amedeo Modigliani (Livorno, 12 luglio 1884 – Parigi, 24 gennaio 1920), anche meglio conosciuto come Modì2 o Dedo, un precursore, l'inventore di una cifra stilistica divenuta unica, il pittore maledetto per eccellenza, hanno più di una cosa in comune. Entrambi sregolati, disturbati dalla propensione a dipendenze autodistruttive, come alcool e droghe, entrambi dediti alle donne ma con un solo vero amore ad accompagnarli tutta la vita: Jeanne per il pittore livornese e Madeline per Stu, da cui poi ebbe una figlia, Stefanie. Entrambi colpevoli d'aver mischiato la vita reale con la propria attitudine, l'uno per il gioco l'altro per la pittura, e di non esserne riusciti a stabilirne limiti e confini in un vortice che, alla fine, ha finito per risucchiarli. Entrambi non sarebbero potuti vivere in nessun altro posto se non, uno nella Parigi bohèmien di Montparnasse, e l'altro nella scintillante Las Vegas. Ed è proprio in questi due scenari così antitetici che va in scena il dramma della loro vita. Una Las Vegas ambivalente accoglie Stu come un figlio, proteggendolo in un caldo tepore materno ma allo stesso tempo concorrendo attivamente alla sua autodistruzione: agli inizi l’enfant prodige (vinse il suo primo torneo di Gin rummy all’età di 13 anni) verrà allontanato e infine bandito con tanto di foto segnaletica da diversi Casinò per la sua impressionante capacità di contare le carte in un sabot di blackjack3 : gli fu infatti vietato di giocare a blackjack, sia a Las Vegas che in qualunque altro posto. Eppure, quella stessa città che lo respinge e lo addita come un truffatore lo incoronerà di lì a poco, e per due volte di seguito, quale campione di Poker nella specialità del Texas Hold’em nelle World Series Of Poker del 1980 e 1981, consacrandolo un vero e proprio Dio del poker. Da quel momento in poi si racconta che Stu non facesse altro che sedere ad un tavolo da gioco, anche mangiare era per lui considerato uno spreco di tempo, nonostante continuasse ad offrire sempre a tutti gli amici pranzi e cene. Nonostante questo era sempre il primo a divorare il cibo, perché considerava il tempo sottratto al gioco come tempo spreca16 www.peoples.it
to e dunque non-vita. Al pari di Modigliani per cui non v'era null'altro per cui valesse la pena vivere, se non per le tele ed i colori. Entrambi generosi fino all'inverosimile, nel caso di Stu questa caratteristica diventava spesso esagerata e smodata: si narra che pagò 30mila dollari per una prostituta una notte, che era solito organizzare feste dalle cifre astronomiche e che regalasse soldi a barboni in strada4. E poi, ovviamente, per entrambi, a muovere i fili della loro esistenza, la dipendenza dalle droghe, un inferno di depressione e psicofarmaci a scandire e alternare trionfi e cadute, successi ed abissi. Durante le WSOP del ‘90 Stuey non prese parte al terzo giorno del torneo delle WSOP, nonostante avesse chiuso le giornate precedenti come chipleader e con un enorme distacco dagli altri: il motivo è che fu ritrovato svenuto in una stanza d'albergo a causa di un'overdose, dopo una nottata passata ad assumere alcool e acidi5. Ma in fondo per Stu, campione indiscusso anche di Gin rummy (un gioco diffuso a quei tempi, che somiglia molto al nostro Ramino) il texas hold’em era un gioco estremamente semplice, un modo per fare soldi facili, soprattutto perché lui, sin dall’inizio, aveva intuito come questo non si basasse sulle carte, bensì sulle persone. Il suo straordinario talento del resto, oltre che nel calcolo probabilistico e nella formidabile memoria fotografica, consisteva nell'essere in grado di leggere l'avversario e scoprirne, da particolari dell'espressione o dall'atteggiamento al tavolo, i pensieri, e quindi le possibili carte, e i relativi bluff. Il suo quoziente intellettivo era quello di un "genio", ma a tutto ciò Stu era in grado di aggiungere quella creatività necessaria che gli permetteva di leggere negli occhi dei rivali. Quando, 16 anni dopo la seconda vittoria delle WSOP, si ripresenterà ai campionati del mondo, nel 1997, finanziato dall’amico di sempre Billy Baxter, i più erano convinti che si risolvesse in un fallimento: invece Stu riuscì a compiere un'impresa prima di lui mai realizzata6 e vincere per la terza volta i mondiali del poker, con una mano divenuta poi storica: A-4 contro A-8 che chiude scala al river, contro John Strzemp7. Durante la finale Stu regalò delle emozioni fortissime alla sua America, giocando un poker spettacolo che sarebbe rimasto nella storia: nonostante partisse in vantaggio nel final table giocò in maniera molto aggressiva, a detta di tutti sembrava fosse capace di leggere le carte degli avversari. Al momento della bolla rilanciò per sette mani di fila e nessuno osò vedere. Vi era la possibilità che bluffasse ma nessuno volle rischiare nemmeno una chip contro di lui. Questo “Ragazzino” di 45 anni, sotto la volta a botte della Fremont Street, e sotto gli
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occhi di migliaia di spettatori increduli stava regalando all’America intera la finale più straordinaria e folle che la storia delle WSOP potrà mai ricordare. Una vittoria questa che segna l’apice della sua carriera e della sua vita, il trionfo assoluto, lo splendore che precede la caduta, quella più rovinosa verso l’abisso della propria anima da cui non riuscirà più a risalire inghiottito dalla sua natura autodistruttiva. Stessa sorte toccata al pittore livornese, che toccherà la sua punta massima, il suo apice anche lui attraverso una vittoria, seppure di natura completamente diversa. Modì dopo una vita passata a dipingere volti anonimi senza occhi, presenterà ad una retrospettiva dedicata ai più grandi artisti del momento una tela dove, finalmente, un volto femminile su di un lungo collo mostra fiero, due occhi cerulei, così veri da far tremare le mura della galleria e mandare in lacrime tutti gli spettatori. Del resto lui lo aveva detto…“inutile cercare, il futuro è nel volto di una donna” e ancora “se avrò fortuna un giorno dipingerò i tuoi occhi, ma dovrò conoscere la tua anima per farlo”. Superfluo dirlo, ma quel volto femminile ritraeva Jeanne, l’unica persona di cui Modì aveva reso il silenzio musica e di cui dipinse mai gli occhi. Poesia assoluta. Modì vinse la gara ed intascò i soldi della vincita che avrebbero dovuto, finalmente, regalare a lui e alla sua compagna una vita “normale”, una casa vera, una famiglia. Ma evidentemente la parola “normale” non doveva essere scritta nel destino di Amedeo, così come in quello di Stuey. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
Qualche mese dopo il giocatore newyorkese sarà trovato morto in una stanza d'albergo dell'Oasis Motel di Las Vegas, povero e solo, stroncato da un attacco cardiaco causato da anni e anni di abusi. Ancora una volta aveva rischiato troppo, aveva forzato la mano e perdeva così, a soli 45 anni, la sua scommessa con la vita. Stessa sorte o quasi, per Modigliani che, all’incirca un secolo prima, moriva all'età di 36 anni per una polmonite. Già malato e di salute cagionevole si era attardato, ubriaco, sotto la fredda pioggia del rigido inverno parigino del 1920, ballando intorno alla statua di Honorè de Balzac. Quella sarebbe dovuta essere l’ultima serata, l’ultima grande festa, l’ultimo brindisi prima di iniziare una vita diversa, una vita uguale a tutti gli altri. L’indomani dalla sua morte la sua Jeanne si suicidò lanciandosi dalla finestra della loro casa, con un grembo il loro figlio di otto mesi. “Avete mai amato qualcuno così profondamente da condannare voi stessi all’inferno…io l’ho fatto…” queste le sue ultime parole, le ultime scuse. Quasi un secolo di differenza tra i due eppure lo stesso male di vivere a scandirne i battiti, la stessa pulsione distruttiva (quella che in greco si chiama tanathos) che finisce col considerare la vita stessa come un gioco, anzi, come un gioco d’azzardo. Entrambi in grado di interpretare genio e sregolatezza, e di fare della propria vita una leggenda, ma allo stesso tempo, entrambi, vittime del loro stesso talento. Oggi Stu Ungar è ancora considerato il più grande giocatore al mondo, con una vincita stimata almeno intorno ai 30 milioni di dollari. Amedeo Modigliani, è considerato uno dei più importanti artisti del XX secolo, con opere valutate oltre i 40 milioni di dollari. Entrambi, geni indimenticabili la cui vita è stata raccontata in due straordinari film: I colori dell'anima – Modigliani, film del 2004 scritto e diretto da Mick Davis e High Roller: The Stu Ungar Story film biografico del 2003 diretto da A. W. Vidmer, noto anche con il titolo Stuey. Entrambi ripercorrono le vite dei due protagonisti in un montaggio alternato tra realtà e flashback: in particolare nella pellicola sul giocatore newyorkese la vicenda della sua vita è narrata come un racconto che lui stesso fa ad un personaggio la cui identità verrà svelata solo alla fine.
Il soprannome è dovuto anche al suo aspetto da ragazzino: alto poco più di 1.60, pesava solo 45 chili Il soprannome Modì, affibbiatogli in Francia, è' l'italianizzazione del vocabolo francese maudit, traducibile in maledetto, che per consonanza è identico alle prime quattro lettere del suo cognome. Stu Ungar, dotato di un quoziente intellettivo che lo classificava come "genio", e di una straordinaria memoria fotografica, era in grado di contare tutte le carte presenti in un sabot di blackjack composto da sei mazzi di carte. Nel 1977 scommise 100.000 dollari con Bob Stupack, proprietario di un casinò a Las Vegas, che sarebbe riuscito a contare tutte le carte di un sabot di blackjack composto da sei mazzi, indovinando le ultime tre carte. Ungar vinse la scommessa. Doyle Brunson riporta l'episodio che stava passeggiando con lui per Las Vegas, quando un uomo li fermò, chiedendo a Stu dei soldi. Ungar gli diede una banconota da 100 dollari. Brunson gli chiese chi fosse quell’uomo, e Ungar rispose: “Se lo avessi saputo gliene avrei dati duecento”. Nonostante questo lo stack accumulato nei giorni precedenti gli permise di classificarsi al nono posto e intascare la vincita di 20.500 dollari. Insieme a John Moss, è l'unico pokerista ad aver vinto tre volte le World Series: va però considerato che la prima vittoria di Moss fu per voto popolare, mentre le tre vittorie di Ungar sono state conquistate al tavolo e hanno quindi tutto un altro spessore. L’ultima mano vede il rilancio all-in di Stu sul flop A 3 5. L'avversario chiama girando A8, in vantaggio sull’ A4 di Ungar. Turn 3 e river 2 consegnano il torneo a Stu, che per questa vittoria viene soprannominato "The Comeback Kid”.
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 17
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Tre(me)ndy: irrompe lo stile Maurizio Rockfeller Cuna Cilindro e occhiali a forma di euro per il miliardario leccese
Marcello Masotti A metà strada tra Diabolik e l’allegro chirurgo, certamente il più inquietante dei Tre(me)ndy
18 www.peoples.it
Paola Vella tremendamente italiana Babyjoker osanna la festa della Repubblica
(r.d.a.) Anche nell’edizione slovena del People’s Poker Tour si è svolto il faschion contest de “I più tre(me)ndy”: una quindicina i players che stavolta hanno abbracciato l’invito, indossando un particolare d’effetto o un travestimento per tentare di accaparrarsi il ticket dell’evento successivo (ndr. San marino 19-23 Luglio). Stavolta vogliamo lasciarvi senza troppi preamboli direttamente a loro, ai giocatori, ossia i veri protagonisti che, più degli altri hanno saputo mettersi in gioco, e tentare così di intascarsi i 1.650 euro del premio. Prima di lasciare spazio alle foto però, c’è solo una precisazione da fare: stavolta il concorso ha vantato il giudizio di una commissione Vip presente alla tappa che ha potuto scegliere il proprio preferito pesando per il 75% sul voto finale: la totalità del giudizio, ancora una volta, si otteneva attraverso le votazioni sulla pagina ufficiale di facebook di People's Poker Network. Medesima dinamica si terrà nel prossimo evento live, dove, ancora una volta saranno la giuria in loco e i voti del social network per eccellenza a determinare il più Tre(me)ndo. Quindi…ancora una volta…occhio al look!
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Marco Valletta red suits rasati e colorati per chi ha in testa solo il poker. Peccato non siano serviti ad evitargli il Pollo riservato al bubbleman
Matteo Impagliatelli - Il burbero nella sua versione piĂš clericale
Maurizio Barlocco - Anche senza braccioli si tiene egregiamente a galla e conquista il tavolo finale
Ilenia Favarolo - Cappello texano oversize con tanto di peluches sulle tese, per non passare inosservata
Alberto Cusumano Il look anni ’80 sembra non passare mai di moda!
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PPT
I pokeristi preferiscono le bionde 20 www.peoples.it
ppt Si è aperta con un omaggio alla bellezza la tappa di Kranjska Gora delle Pokerine. Nel cinquantenario della morte di Marilyn Monroe, People’s non poteva perdere l’occasione di celebrare l’icona immortale della femminilità. E il caso ha voluto che il primo giugno fosse proprio il giorno il cui la bionda di Hollywood nasceva nel lontano 1926. Ecco allora arrivare Le Pokerine in parrucca platino e fascinoso neo sulla guancia. Davanti ad una platea di giocatori e ospiti del casinò, le sette ragazze, guidate da un’insolita ma sempre bellissima Elisabeth, hanno inter-
pretato in una coreografia corale le canzoni più famose come Bye Bye Baby, Diamonds are the best girl’s friend e, per finire, l’intramontabile I wanna be loved by you. Ed era solo l’inizio. Gli eventi delle ragazze impegnate nella competizione per diventare testimonial People’s 2012 hanno conquistato l’attenzione di tutti anche nel day 2. La comparsa di un palo per la pole dance sul palco del tavolo televisivo aveva già suscitato la curiosità di molti e quando le ragazze, in mise sexy e misteriosa, hanno attraversato le sale del Korona il pubblico è cresciuto esponenzial-
mente. Protagonista assoluta: Silvia. Padrona della scena, ha catalizzato gli sguardi di tutti, ballando sinuosamente intorno al palo e confermando le doti da vera artista che avevamo avuto già modo di apprezzare a Malta. L’happening è continuato con il coinvolgimento del vincitore de I Tremendi, il concorso People’s che premia il player con il look più improbabile . È toccato a Matteo Impagliatelli, meglio conosciuto come il Burbero. Legato al palo dall’affascinante Silvia, ha dovuto “sopportare” la sfilata delle sette aspiranti pokerine
Le testimonial 2012 Silvia Gabrieli ed Elisabeth Santoro
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 21
PPT e “subire” le loro seducenti moine. Ma soprattutto ha sopportato e subito lo sguardo di invidia di tutti gli uomini presenti in sala. Come al solito, però, Le Pokerine non è solo un concorso di bellezza ma un talent vero e proprio, mirato ad individuare le ragazze più belle e più skillate per il nostro amato poker. Quello che aspettava le candidate, infatti, era un programma fitto di attività e di prove da superare. Innanzitutto, la Pink School: il volto ormai noto di Cesare Calanchi di Pokerstrategy.com nelle ormai consuete vesti di docente ha approfondito con le ragazze temi importanti come la continuation bet , il bluff e lo slow play. Rispetto alle lezioni precedenti, già ben seguite, la partecipazione delle ragazze è stata ancora più attenta e attiva. Merito del prof, ormai un Piero Angela del Poker, merito delle ragazze più esperte e agguerrite come Nattasha Bratti e Valentina Rondinelli che trascinano le altre, e merito del poker che continua a mietere vittime con il suo fascino. Ne è testimone Kehin Degli Esposti che durante i momenti di pausa ha voluto continuamente mettere in pratica quanto appreso a lezione. Capacità di bluffare, resistenza e
L'esibizione di Silvia Gabrieli
Le Pokerine impegnate nella Pink School
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ppt
C L A S S I F I C A POS.
coraggio sono state le altre prove che le ragazze hanno affrontato con il piglio deciso delle vincenti. Mai come in questa tappa, infatti, la stesura della classifica finale è stata così complessa e incerta: fino all’ultimo momento, quando si sono aperte le teche della votazione live e di quella web, l’individuazione delle due vincitrici è stata combattutissima. Rispettivamente con 19.000 e 18.750 punti, si sono aggiudicate la tappa Kehin Degli Esposti, reggiana, e di Valentina Rondinelli, la dealer marchigiana che a Malta aveva avuto la fortuna di essere abbinata al player che si è aggiudicato il wsop table. Fortuna che stavolta è invece toccata ad Elena Costa. Le ritrovemo tutte e tre alla prossima tappa, con Valentina nella possibilità di infilare la vetta della classifica generale e puntare decisamente alla finalissima. “Mi aspetto ragazze ancora più agguerrite, ha commentato la neo eletta, prove ancora più difficili e una tappa ancora più divertente.” Perché il Pink Poker Talent è proprio come il poker: duro, complesso ma divertente dalla prima all’ultima carta.
NOME
2 0 1 2 PUNTEGGIO
1
ELISAbETTA
38.500
2
NATTAShA
36.750
3
JACkELIN
35.500
4
VALENTINA R.
34.750
5
VALENTINA O.
31.750
6
ANTONELLA
30.750
7
kEhIN
18.750
8
CLAUDIA T.
18.000
9
MARINA
17.000
10
yOLE
15.250
11
FEDERICA
14.250
12
ELENA C.
13.500
13
ELENA P.
11.500
14
SAIEDA
10.000
15
SILVIA
9.500
16
CLAUDIA
8.000
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wsop
The Big One, alle WSOP arriva il torneo con buy in da 1 milione di Claudio Zecchin Dagli epici rasta di Bob Marley alla testa color mortadella di Guy Laliberté. One Drop. Così veniva chiamata quella caratteristica del ritmo reggae (il rullante e la grancassa battono solo nel terzo movimento su un ritmo di 4/4), che con il suo big bang di ideali ed emotività sembra quasi impossibile accostare a un torneo di poker. Lo sembrava fino a quando il magnate del Cirque de Soleil non ha tirato fuori dal cilindro quel coniglio chiamato The Big One for One Drop, un torneo che fa parte del palinsesto delle World Series of Poker e che prevede una quota d’iscrizione da un milione di
dollari. Buona parte del montepremi (almeno l’11,11%) sarà devoluto, infatti, in beneficenza all’associazione One Drop, fondata per portare acqua potabile in tutti i Paesi del mondo. Andiamoci piano però. Un gruppo di ricconi che bruciano milioni di dollari su un tavolo da poker non avrà mai lo stesso valore della musica giamaicana. Si tratta al massimo di un gruppo di Paperoni che, come abitudine del noto personaggio della Walt Disney, invece di farsi il solito bagno quotidiano in una piscina ricca di monete, donerà per un giorno parte della propria fortuna a chi quotidianamente deve trovare acqua per vivere.
Non è un tavolo per tutti insomma, e allora, limitati nel bankroll, riempiamo il motore di fantasia e non potendo far parte di quel torneo proviamo a immaginarlo. Chi sarà così audace da iscriversi a quella partita e come si svolgerà? Viene in mente la scena dei “megadirettori naturali”, nati dal genio immenso di Paolo Villaggio, che “nell’Olimpo del 18° piano” ricevono gli auguri di Natale dai figli dei dipendenti. «Gioite tutti, Gesù è nato e tanti auguri al Consigliere Delegato». Un sorriso per ricambiare i “servili auguri” e poi via con scambi di panettoni d’oro 24 carati con zaffiri ametista al posto dei canditi. Il livel-
Doyle Brunson, Gus Hansen e Daniel Negreanu
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 25
wsop lo è questo e a quanto pare avrebbero già depositato la cauzione da 50 mila dollari e confermato la loro presenza in tanti: Guy Laliberté, Bobby Baldwin, Phil Ruffin, Tony Guoga, Johnny Chan e Daniel Negreanu, Doyle Brunson, Andy Beal, Patrik Antonius, Gus Hansen, Tom Dwan. Al vincitore, nel caso venga raggiunto il cap di 48 giocatori, andranno 20 milioni di dollari oltre a uno speciale braccialetto di platino. Nel caso dovessero essere confermati, quindi, sarebbe un mix tra galline dalle uova d’oro e player che ogni tanto lasciano nella cartella da studenti i manuali di bankroll per andare a giocare in un tavolo che almeno tecnicamente potrebbe avere una serie di giocatori inesperti. C’è però anche chi sta scegliendo
la soluzione più razionale. Come Phil Hellmuth, che sta cercando di farsi sponsorizzare da alcuni facoltosi estimatori. «All’inizio - ha commentato il campione statunitense, come riportato dal blog Assopoker - non ho neanche provato a vendere quote, poi mi ha contattato un ragazzo e mi ha comunicato di volermi finanziare per 250.000 dollari. Pochi giorni fa, un altro giocatore ha versato altri 250.000 dollari. Poi, David Chesnoff, uno dei più famosi avvocati del mondo sul campo da golf mi ha detto che vuole acquistare una percentuale per 50.000 dollari». In pratica lo diciamo noi. Hellmuth ci sarà. «In questo modo – ha proseguito Hellmuth - ho preso il telefono
Johnny Chan, Patrick Antonius e Guy Lalibertè
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e ho chiamato Laliberté dicendo che avevo già venduto quote per 550.000 dollari. Lui mi ha risposto con entusiasmo, dicendomi che avrebbe fatto di tutto per vedere al tavolo anche Doyle Brunson. Vediamo cosa succede. Fino a una settimana fa avevo il 30% di possibilità di giocare, ora siamo all’80%. Ho una gran voglia di vincere un braccialetto quest’anno. Potrei essere motivato più di chiunque altro…”. Poi c’è chi come il nostro Fabio Coppola tenterà una maratona di tornei satellite di qualificazione che gli consentirebbero, con un po’ di fortuna, di ottenere il ticket con un investimento minimo. La sfida, che garantirà l’11,11% del montepremi in beneficenza, è già iniziata.
Radio
Back Again! Beh, i ragazzi degli anni 90 ricorderanno il titolo di un brano dei General Base… (giba) Eccoci di nuovo insieme, quindi, per fare 4 chiacchiere sulla People’s Radio. Partiamo dalla “Famiglia” che si allarga e che ha portato Dante Bartolo Gallo (noto DJ Animatore campano, resident vocalist del Sirius di Montesarchio) a trasformarsi in capretta per il JumbleVillage. In verità tanti altri amici si sono prestati a divenire “temporarygoats” per dare il proprio contributo al gregge del village, come: Valentina Melis, le Pokerine, il gruppo di Magik Poker Events e così via! Torniamo al Village strampalato, ringraziando anche Ale e Kiddo per il loro apporto tecnico ma soprattutto le nostre scatenate caprette che ci seguono sempre più numerose anche dalla chat del bingo. A tal proposito stiamo lavorando al “recinto”, rappresentato dal jumble studio, per renderlo più confortevole visto che resta valido il motto “più siamo e più ci divertiamo”... Nuovo cambiamento al palinsesto della People’s Radio, anche in virtù dell’extension fatta al Village che apre lo steccato nord alle 18.30 per proseguire fino alle 20.00; con l’arrivo della primavera è entrata anche “spring time” che lascerà posto a breve alla più calda playlist “summertime”. Insomma, continui avvicendamenti in palinsesto e palingenesi in programmazione musicale (“pasthits” con 30 minuti di extra time, cosi come “made in italy”). Anche nel jumblevillage stiamo resuscitando dance anni 90… Passiamo alla musica allora e sulle note di “Somebody that I Used to Know” di Gotye (versione remix by Fabian Grey!) andiamo a sbirciare nell’archivio top di gamma di Giba per qualche breve recensione: - Solo i cavalli potranno riportarci a casa stanotte (a voi la traduzione in english) by ScissorSisters 28 www.peoples.it
Sapete perché gli (sono 4 maschietti e 1 femminuccia) ScissorSisters si fanno chiamare cosi? No??? That’s a sin! Allora ve lo dico io: (prima inibite le prox righe ai minori…) si sono praticamente rifatti ad una posizione chiamata tribadismo (che significa sfregata) o “sforbiciata” (forbice = scissor) che è una pratica sessuale tra due donne (per le immagini vi rimando a google); il loro nome originale? Dead Lesbian and the Fibrillating Scissor Sisters (che sembra il nome di una cellula dormiente…). A parte questa parentesi erotica, la canzoncina promette bene in vista dell’estate… - Serebro con Mama Lover; per queste ragazze provenienti dalla Russia non ci sono parole: guardate il video su youtube e poi ne riparliamo. Unica domanda: …ma…che macchina è? - Poi ci sono i Simple Plan, i Maroon 5, i Train, i Coldplay con Rihanna, i Garbage, John Legend e Conor Maynard. E la musica che fa tunz-tunz? Eccola: - Ivan Gough con In My Mind, Deadmau5 con The Veldt, Martin Solveig con The Night Out (consigliamo la versione remix cattiva di TheFatRat), Sebastian Ingrosso con Calling, Avicii con Silhouettes, Gigi De Martino con Friends e poi ancora, Paolo Noise, Afrojack, Eric Morillo, Star Clubbers, DT &Mic-Line, Hardwell, Dragonette, Congorock, David Guetta insieme a Chris Brown e Lil Wayne, e se non mi fermo posso arrivare alla fine del magazine… Allora, accendete il PC/Laptop/Tablet/Smart Phone e collegatevi a www.peoplesradio.it, poi alzate le casse! (meglio se collegate un bell’impianto stereo al vostro apparecchio elettronico…) Al prox appuntamento guys! Bheeeeeeeheeeh a tutte le caprette!
l’intervista
Fabrizio non è un 'Signor Rossi' qualunque! Il vincitore della tappa di Malta parla del PPT e del suo stile People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 33
l’intervista di Massimino Russo Ancora una volta il People’s Poker Tour consacra un under 30 vincitore del Main Event. Dopo la travolgente simpatia e la genuina spontaneità di Damiano Sette, mattatore dell’evento di Saint Vincent, questa volta è il turno di un giocatore estremamente misurato e riflessivo. Un altro “Signor Rossi” emerge dalla massa e si aggiunge alla schiera dei vari Valentino, Vasco e Paolo: eccellenze nostrane che hanno scritto la storia della propria disciplina, uscendo dall’anonimato di un cognome simbolo dell’uomo qualunque. Atteggiamento dimesso e un’immagine “low profile”, il ventiseienne Fabrizio Rossi affronta il torneo di Malta senza farsi notare: niente cappuccio, niente occhiali scuri o cappelli stravaganti e a prima vista nulla che si avvicini alla classica poker face. Ad un osservatore distratto potrebbe sembrare un ragazzo qualunque,
comune anche nel cognome, ma dietro l’apparente docilità, si nascondono denti affilati da predatore: poche parole e occhi puntati sugli avversari, non concede nulla allo spettacolo ma punta dritto alla meta con la determinazione e la concentrazione del giovane talento che si è fatto le ossa nei circoli della provincia salernitana. Un sorriso appena accennato durante la premiazione, il vincitore del secondo Evento del PPT 2012 è un campione in erba che non vuole montarsi la testa e, ripercorrendo con i ricordi la propria esperienza nel torneo, mette in mostra un senso critico degno dei giocatori più consumati di questa disciplina. Ciao Fabrizio, prima di tutto complimenti per il risultato ottenuto, soprattutto considerando che è arrivato alla tua prima partecipazione al People’s Poker Tour. Proviamo a ripercorrere il tuo cammino. Partiamo dalla fine: parlaci dell’ultima Rossi festeggiato dal suo team al termine del Main vinto a Malta
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l’intervista mano, quella che ti ha regalato la vittoria con 9 e 7 off suited. In realtà la mano con 9♦ e 7♠ è stata molto particolare: io apro da bottone, Aldo Costantino si difende (con Q♣8♦, ndr). Al flop pesco la bilatera, con un flop rainbow, mi pare 6♦8♠ e poi la Dama di cuori. A quel punto mi aspetto la cibet, ma lui chiama solo. AL turn (10♦, ndr) io chiudo scala, lui pusha overpot su un piatto che tutto sommato è piccolo… e io snappo. Una mano decisamente spettacolare, forse perché non si vedono tutti i giorni tornei di questa importanza vinti con carte considerate marginali. Beh, sì, in linea di massima 9 e 7 sono due carte marginali, ma io credo che in heads up da posizione bisogna aprire quasi con tutto. Io ero da bottone e così ho fatto. Poi ho visto un flop apparentemente innocuo, non immaginavo che in realtà Aldo avesse una top two pair Dama otto. Il fatto che abbia deciso di giocarla in slow play, appoggiandosi alla mia apertura
per massimizzare il piatto, alla fine si è rivelato un errore fatale, perché alla quarta è scesa la mia carta… ed è stata la mano decisiva. Dopo il call al flop gli avevo letto una Donna in mano e io con la bilatera, da bottone, non potevo proprio mollare. Hai solo 26 anni, ma da come parli sembri molto esperto. Raccontaci come hai cominciato a giocare a poker. Gioco a poker da tanti anni, ormai. Da quando ho 18 anni. Ho iniziato un po’ come tutti, credo: insieme gli amici, con il poker all’italiana, giusto per passare il tempo. Poi ci siamo avvicinati al Texas Hold’em, prima con piccoli tornei, nei circoli e nelle sale di Battipaglia, quando il poker live era ancora legale in Italia. Da cinque o sei anni ho iniziato a giocare anche online. Ho fatto un po’ di esperienza, ho studiato per affinare la tecnica e questa vittoria è solo il coronamento di questo percorso.
Valentina Melis premia Fabrizio Rossi con foto ricordo
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l’intervista
Domanda scontata forse, ma devo fartela: come hanno preso i tuoi genitori questa tua passione? Beh, all’inizio non è che l’abbiano presa molto bene. Mi venivano a beccare nei circoli in cui andavo a giocare, quando ancora si poteva, per riportarmi a casa. Non è stato facile spiegare le mie ragioni, ma pian piano sono riuscito a slegarli da quella mentalità forse un po’ antica, ma purtroppo ancora molto diffusa, legata ai vecchi preconcetti sul mondo del poker e del gioco in generale. Devo dire che oggi anche i mass media non aiutano a superare questi pregiudizi e anzi spesso li fomentano. Un vero peccato. Circoli e sale gioco sono forse la migliore palestra per un giocatore di poker agli inizi. Guardandoti indietro, come giudichi la tua “carriera pokeristica” finora? Direi che per quel che riguarda l’esperienza al PPT non poteva andare meglio: prima partecipazione e subito la vittoria. Prima avevo partecipato ad altri circuiti, qualificandomi attraverso satelliti live. Ho ottenuto qualche buon piazzamento e sono arrivato anche a giocare qualche tavolo finale, ma solo in eventi minori. Hai un maestro, un punto di riferimento, qualcuno a cui ti ispiri? Ad essere sincero non ho mai avuto un vero e proprio maestro, un coach che mi insegnasse a giocare. Sono autodidatta, ma ho avuto la fortuna di trovare tante persone che mi hanno appoggiato e che hanno creduto in me. Poi è normale che, come tutti coloro che si avvicinano a questo gioco, anch’io ho i miei idoli, mostri sacri che non puoi fare a meno di ammirare come Mercier e Durrrr. Sono convinto però che, pur avendo questi giocatori come punti di riferimento, quando si entra in questo mondo non ci si debba illudere, non bisogna avere fretta di arrivare. L’esempio 36 www.peoples.it
che si deve tenere in mente è quello del fenomeno Chris Moneymaker, ( vincitore del Main Event delle World Series of Poker 2003 dopo essersi qualificato attraverso un satellite online da 39 dollari, ndr): chiunque con un satellite può arrivare a partecipare ad un grande evento e realizzare il proprio sogno. Hai detto che, come quasi tutti, hai cominciato con il poker all’italiana. Oggi qual è la tua variante preferita? Decisamente l’heads up. È così che ho cominciato a giocare, prima con i sit&go, poi con gli heads up cash. Oggi posso dire che heads up e tornei MTT live siano i miei main game, mentre mi sto avvicinando gradualmente al cash. È una specialità che mi affascina, ma credo sia da prendere con le molle. Molti giocatori si sono buttati nel cash troppo repentinamente, ma così si rischia di andare rotti! Bisogna studiare molto e non avere fretta. Secondo me questa è l’arma giusta. Sulle tue capacità in heads up non abbiamo dubbi e l’analisi che hai fatto dell’ultima mano del Main Event di Malta dimostra che sei un giocatore decisamente maturo, ma quanto credi che conti la fortuna un MTT? Beh, non poco. Nel PPT, ad esempio, devo ammettere che la fortuna mi ha aiutato molto, soprattutto alla fine del Day 1B quando, dopo un bruttissimo colpo, ero rimasto cortissimo con 2500 chips. Poi ho vinto quattro, cinque colpi di fila allo show down e sono riuscito ad accedere al Day 2 con un discreto stack. Al Final Day sono arrivato da terzo. Forse la mano della svolta è stata quella in cui ho eliminato Costantino Russo uno dei giocatori più temibili al tavolo e che tra l’altro sedeva proprio alla mia sinistra. Insieme a De Bonis, che era arrivato cortissimo, era il giocatore che mi stava creando più fastidi al tavolo. Io gli rilancio, lui da bottone mi tribbetta, Aldo Costantino e Sandro Spinozzi foldano. Io allora fourbetto all in e Costantino Russo chiama: A♣K♣ contro A♥Q♠. Il board è di quelli incredibili (che avrebbe fatto gridare al “server truccato, ndr): K♥Q♦K♠, turn Q♥ e river 2♥! Sono riuscito ad eliminare un giocatore molto temibile e questo mi ha consentito di giocare con maggiore tranquillità. Poi devo ammettere che i colpi decisivi hanno tenuto e questo è stato fondamentale per vincere. A mente fredda, cosa credi ti abbia regalato questa vittoria… a parte un bel po’ di soldi? In realtà non è la prima volta che dispongo di una somma così importante. Già online avevo messo insieme un discreto bankroll. La vittoria al PPT rappresenta soprattutto un salto di qualità in termini di visibilità e riconoscibilità. Ogni cambiamento che ne scaturirà sarà solo in senso positivo, uno stimolo, una spinta per fare sempre meglio. Più che per i soldi questa vittoria sarà fondamentale per il mio mindset. Nei tornei grandi come il Main Event del People’s Poker Tour la varianza è un fattore determinante. Batterla centrando l’obiettivo più grosso è qualcosa che da morale e ti permette di giocare con più tranquillità, e non solo per una questione di bankroll. Fabrizio, grazie per la disponibilità. Credi che ci rivedremo al prossimo evento del PPT? Credo di sì, magari per realizzare un bel back to back. Ciao a tutti e grazie.
strategy
Come giocare in un MTT in funzione dello stack effettivo di Mattia Colombo Siamo giunti al secondo capitolo di questa rubrica dedicata alla strategia di base nei tornei multitavolo. Oggi parleremo dell’importanza di adeguare il proprio gioco agli stack effettivi. Nella maggior parte dei casi i players che troviamo ai tavoli non prestano particolare attenzione agli stack effettivi e questo ci porta ad avere un vantaggio su di essi. Dovremmo sempre considerare quanti big blind abbiamo e quanti ne hanno gli avversari in gioco. Nella fascia compresa fra gli 1 ed i 13 big blinds le decisioni che possiamo prendere sono esclusivamente due: push or fold. Sia nel caso in cui il nostro stack é compreso fra questi limiti, che quando sarà il nostro avversario a trovarsi in questa situazione, il risultato non deve cambiare: o mettiamo tutte le chips nel mezzo o ci asteniamo dal giocare. Questo perché gli stack effettivi non permettono spazio di manovra. La linea raise/fold è assolutamente la peggiore, visto che diminuirebbe successivamente la nostra fold equity e perché non dovremmo mai entrare in un piatto senza essere convinti di andare broke. Quando ci troviamo fra i 14 ed i 20 BB la situazione cambia, anche se non di molto. 38 www.peoples.it
Non dovremmo entrare in gioco con mani con le quali non siamo disposti a giocare in un piatto 3bettato e l’unico caso in cui potremmo considerare il raise/fold è quando ci troviamo ad affrontare giocatori scarsi che effettueranno una 3bet solo ed esclusivamente con il top del loro range. Con uno stack effettivo di questo tipo è molto profittevole effettuare dei resteal-push in 3bet, perché ne risulterà un ottima fold equity. D’altro canto è necessario considerare che i regular sanno bene che con questo stack effettivo potremmo approfittarci della situazione e quindi spesso tenderanno a rimanere nel colpo con un range un po’ più loose. L’ultima linea che vorrei prendere in esame, ma non per importanza, è quella di poter effettuare direttamente un push. Ciò ci permette di massimizzare la nostra fold equity e soprattutto quando entrano in gioco le ante, risultando essere una mossa con un valore atteso positivo. Ovviamente sarà indispensabile scegliere i giusti spot e selezionare con cura le mani con cui effettuare una mossa di questo tipo. Trovandoci fra i 21 ed i 35 BB il nostro spazio di manovra si allarga e quindi potremo entrare nei piatti più frequentemente. È fondamentale considerare lo stack effettivo
perché, se ad esempio gli avversari che parlano dopo di noi hanno una dotazione in chips di 20 BB, dovremo riferirci alle considerazioni fatte nel precedente paragrafo. Non trovandoci più in situazione di resteal potremo aggredire il tavolo con un ventaglio di mani più largo e ottenere vantaggio soprattutto da chi è in grado effettuare le nostre stesse valutazioni. Contro i regular ed i giocatori nitty potremo effettuare anche delle 3bet in bianco, visto che contro i primi potremo ingaggiare una lotta che esula dal valore delle carte e contro i secondi potremo essere certi che se continueranno a seguirci vorrà dire che hanno legato qualcosa di importante. Contro le calling station la linea principale rimane quella di giocare straightforward ed adottare una chart di apertura tight: di conseguenza dovremo cercare di proseguire nell’azione quando la nostra mano ha valore di showdown, evitando di regalare chips a chi non è in grado di foldare. Quando ci troveremo ad affrontare piatti con uno stack effettivo compreso fra i 36 ed i 50 BB potremo prendere in considerazione maggiormente l’idea di effettuare dei raise/fold e delle 3bet in bluff. Essi costano meno in funzione del nostro stack, quindi potremo distaccarci maggiormente dal
strategy gioco ABC e provare a seguire linee alternative. Assume un valore maggiore la propria capacità di gioco postflop e l’edge che abbiamo sugli avversari perché, nella maggior parte dei casi l’azione non si chiuderà prima di vedere le prime tre community cards e la stima dei range avversari può e deve portarci a valutare quali siano le situazioni più proficue per rappresentare i punti che si palesano sul tavolo. Contro alcuni giocatori può essere profittevole effettuare 3barrel in bluff, ma è indispensabile considerare lo stile e le propensioni degli avversari coinvolti. Bluffare su tutte le streets con air contro le calling station risulta ovviamente inutile, visto che questi tenderanno a chiamare quasi con tutto. Quindi contro di essi dovremo tendere a giocare per valore ed evitare di fare mosse che non possono comprendere: tendenzialmente loro pensano a livello uno quindi, non andranno oltre al fatto di vedere cosa hanno in mano e provare a stimare cosa potremmo avere noi. Il gioco contro regular assume un importanza significativa in questo frangente, perché essi saranno in grado di comprendere le motivazioni che ci spingono a mantenere l’iniziativa e potranno metterci in difficoltà adottando contromisure alla nostra continua aggressione. Come noi, tenderanno a provare a rappresentare il board e ciò ci porterà a dover prendere decisioni complesse. Come non mai la stima dei range avversari riveste un ruolo fondamentale, perché essi adatteranno il proprio stile di gioco al tavolo e modificheranno le loro linee per ottenerne deception e non darci di conseguenza punti di riferimento. Per questo motivo è fondamentale adottare dei range dinamici, di modo da non permettere agli avversari di inserirci in una determinata categoria, rendendogli la vita più difficile. Trovandoci fra i 51 ed i 100 BB potremo estremizzare i concetti espressi in precedenza, considerando che gli stack permettono di eseguire delle 3bet/4bet light senza compromettere una fetta troppo grande del nostro stack e quindi senza essere committed al piatto. È necessaria una grande attenzione
nella scelta dei giusti spot, ma il potersi muovere agilmente permette di prendere qualche rischio aggiuntivo. Da late position contro i giusti avversari potremo con grande frequenza aprire any two cards, contenti di poter rubare il piatto in molti casi e di poter lasciare il colpo con facilità se troviamo azione dopo di noi. L’evoluzione del poker ha portato i giocatori più smaliziati a sfruttare la posizione in modo inverso, ossia tendendo ad aprire più loose da early position, perché il range percepito sarà molto forte ed in contrapposizione aprire leggermente più chiusi da late, per sfruttare il fatto che nella maggior parte dei casi i loro rilanci verranno interpretati come un tentativo di furto. Sfruttare i momenti critici del torneo, come ad esempio la bolla, è fondamentale: i giocatori meno esperti tenderanno a chiudersi a riccio onde evitare di tornare a casa senza bandierina e ciò ci permette di incrementare il nostro stack uncontested, cavalcando l’onda dei loro timori. Nel gioco deep, quando abbiamo più di 100 BB le dinamiche vengono stravolte ulteriormente, perché lo spazio di manovra è ampissimo e i nostri avversari tenderanno ad entrare in gioco con mani marginali, ad eseguire dei flat call preflop per set value con leggerezza, ad eseguire delle 3bet/4bet/5bet non necessariamente per valore e provare ad inseguire i vari progetti a cui ambiscono. Dovremo anche tenere in considerazione che nei range avversari comparirà magicamente molta più air e che quindi anche punti medi possono rivestire un buon investimento. Questo rende potenzialmente pericoloso il gioco deep per chi non è adeguatamente preparato ad affrontarlo. Anche fra coloro che vengono definiti professionisti ci sono giocatori non predisposti a questo tipo di gioco. Ci basti pensare agli episodi in cui dei giocatori sono passati dall’essere chipleader ad uscire dal torneo nel giro di poco tempo perché spinti a fare azione dal cospicuo stack che possedevano. Le chips possono dare alla testa, portarci a dilapidare
il nostro patrimonio e vederci uscire inesorabilmente dalle competizioni. Le considerazioni fatte nel precedente capitolo sull’eseguire mosse ardite acquista infinito valore in questo frangente, perché potremo mettere molto spesso sotto pressione i nostri contendenti. Come già detto però questo ha un rovescio della medaglia perché, se non saremo in grado di classificare e comprendere le tendenze dei nostri avversari potremmo potenzialmente trovarci in situazioni di difficile valutazione. Saranno maggiori le situazioni in cui ci troveremo ad affrontare degli stack effettivi inferiori e quindi, varranno le indicazioni riferite ai precedenti gradini della nostra scala di valutazione. Quando ci troveremo ad affrontare situazioni con stack effettivi deep dovremo porre grande attenzione a come investiamo le nostre chips. È indispensabile valutare a fondo le dinamiche che muovono le decisioni al tavolo e scegliere accuratamente i nostri target, ossia i giocatori su cui abbiamo maggiore edge postflop. Un’ultima importante considerazione è data dal fatto che molto spesso ci troveremo costretti a giocare su tutte le streets e che le possibilità di andare all-in saranno alquanto limitate. La competizione assumerà maggiormente le sfaccettature di una partita di scacchi, visto che avranno grande valore le nostre capacità di lettura, l’history che abbiamo al tavolo e che anche solo un errore di valutazione potrà portarci inesorabilmente a concludere il nostro torneo in modo prematuro. Nel poker, come nella vita, ci sono alcune certezze insindacabili, ma nella maggior parte dei casi dovremo affidarci al nostro spirito interpretativo per capire quale sia la migliore strategia da seguire. Questo scritto vuole essere un’occasione di confronto, volto all’accrescimento della coscienza pokeristica collettiva e può esser utilizzato per gettare le basi per costruire le proprie opinioni su un argomento tanto interessante e delicato. Vi ringrazio per il tempo dedicato alla lettura di questo articolo e spero che sia servito a qualcuno per migliorare la propria conoscenza del gioco. Un saluto a tutti!
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News ed eventi
People’s Euro 2012: le promozioni dedicate ai campionati europei In occasione degli europei di calcio 2012 tantissimi bonus speciali riservati agli amici del Poker, Casinò, Bingo e Card Games di Luigi Rubino I campionati europei di calcio rappresentano l’avvenimento calcistico internazionale piu’ importante, assieme ai mondiali, per le squadre delle nazioni partecipanti. Inoltre è un ottimo banco di prova per misurare il livello di qualità e di rinnovo dei nuovi talenti del calcio di ogni paese. E’ indubbio che la misura della validità di una scuola calcistica o di una prospettiva innovativa nella modalità e negli schemi possa trovare spazio ed attenzione proprio in queste occasioni così seguite. In quest’ottica non può mancare uguale attenzione in chi questa filosofia la applica ogni giorno ai suoi prodotti. Ed ecco che la celebrazione di eventi sportivi e di gioco legati a filo diretto con 40 www.peoples.it
le nuove capacità innovative di competizione tra squadre non potevano che sfociare in qualcosa di altamente rievocativo anche per il circuito game on line piu’ importante in Italia: “People’s Euro 2012”. E’ il nome dell’iniziativa che People’s ha lanciato in occasione di questo fantastico torneo continentale. Una serie di attività faranno da sfondo agli eventi calcistici racchiudendo, in un’unica confezione, tante attività diverse, che insieme confluiranno in favolose occasioni e vantaggi per i giocatori del network. E giusto per segnalarne alcune ad iniziare dal Poker una promozione metterà in palio l’accesso a 3 freerolls per complessivi 5.000 euro. Questa serie di eventi si rivolgono a tutti coloro che hanno dimostrato la loro fedeltà durante le partite dei Mondiali, iscrivendosi ai tornei principali
News ed eventi
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in corso nel periodo e arrivando a premio. L’aspetto veramente interessante ha riguardato la possibilità di vincere un extra bonus al termine degli Europei di calcio, aumentato a 10.000 euro nell’auspicabile eventualità che l’Italia giochi la finale. Il Bingo invece ha contribuito con un evento denominato “People’s Euro 2012: gioca a Bingo, indovina la squadra campione e vinci il bonus”. Nei primi giorni di giugno si è aperta la partecipazione con la possibilità di pronosticare la squadra campione d’Europa, mettendo in palio un bonus totale di 200 euro spendibile su People’s Bingo, da dividere tra i primi 10 utenti che avranno risposto correttamente. I vincitori risulteranno tali al termine della finale calcistica che, da calendario, ricordiamo si gioca a Kiev in Ucraina alle 20:45 del 1° Luglio 2012. Per il
calc io al la sf ortu na
casinò un torneo Win to Win specifico vedrà premiati gli utenti che avranno giocato in determinati orari e giorni. Infine anche i Card Games parteciperanno con ulteriori modalità che è sempre possibile verificare nell’immediato sul blog dedicato, all’indirizzo blog. peoples.it/cardgames. Anche le altre attività saranno visibili ed aggiornate sul sito blog.peoples.it che, per i vari settori, cureranno aggiornamenti e novità a tutt’oggi in via di definizione ma che, al momento della lettura di questo articolo saranno certamente in atto ed operative. Quindi il consiglio è di dare un’occhiata per verificare subito le possibilità di vincita e di vantaggio destinate e riservate a tutti gli amici del mondo People’s. People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 41
tagò
Spazio ai tavoli cash di People's Tagò In linea tutte le modalità di gioco compresi sit&go e tornei di Rosaria De Bellis Che il gioco abbia inizio! Finalmente è on line la versione cash game di People’s Tagò che affianca la già presente “Play For Fun” che le ha preparato decorosamente il terreno. In tantissimi, esperti e non, attendevano l’attivazione di questi nuovi tavoli per sfidare gli avversari che popolano la community di questo intrigante gioco di carte ormai da mesi. In poche righe proveremo a definire in modo chiaro alcune differenze sostanziali tra la versione cash game e la versione torneo o Sit&Go. Innanzitutto per partecipare al tavolo cash non sarà più necessario attendere che si sia conclusa l’iscrizione per un certo numero di giocatori, in quanto non c’è un minimo di partecipanti richiesti per la partenza del tavolo. L’importo scommesso, inoltre, non ha limiti se non quelli dettati dall’ammontare del proprio saldo sul Conto di Gioco e dalla tipologia di evento. Gli importi che ogni giocatore visualizzerà sul tavolo cash, infatti, saranno indicativi del reale valore della cifra scommessa. Nella modalità cash, come per la modalità torneo, è possibile decidere in qualunque momento di abbandonare il tavolo. Ricordiamo infatti che con il Tagò non è possibile checkare: o si gioca o si va al cinema! A tal proposito è importante definire e quindi distinguere il tavolo “Heavy” dal tavolo “Light”. Nel primo caso sarà consentita una puntata minima e una massima, nel secondo invece, non esisteranno limiti al rilancio, dunque la scommessa potrà essere di qualunque valore. In entrambi i casi, comunque, è prevista una dotazione minima obbligatoria, il cosiddetto stack iniziale con cui cominciare, appunto, la partita. Ovviamente il valore di cui stiamo parlando varia di volta in volta, a seconda dei minimi e massimi attivi al singolo tavolo. ...E allora?! Se avete voglia di giocare Cash al Tagò si parte da 1 centesimo fino ad un massimo di € 1.000. E non è finita qui perché, se uscite dal gioco e avete perso prima delle vostre previsioni, è possibile effettuare il riacquisto del diritto di partecipazione, sempre nel rispetto dei limiti previsti dal tavolo, permettendovi di ritornare in gioco con una seconda opportunità. 42 www.peoples.it
tagò
Live Tagò: a Kranjska Gora per bissare il successo di Malta Successo per il 2° appuntamento Live Tagò tenutosi a Kranjska Gora nel corso della III Tappa del People’s Poker Tour 2012. Tre i Freeroll giocati sui tavoli dell’Area Tagò del Kasino Korona e che hanno visto susseguirsi 16 giocatori al giorno che si sono sfidati fino all’ultima cheaps. 750 euro totali di bonus sono stati distribuiti tra i primi 2 classificati del 1, del 2 e del 3 Giugno e quattro pacchetti benessere da vivere in terra slovena. Tra le novità proposte in questo Live, il Freeroll “Special Guest” giocato giovedì 31 maggio con tanti rappresentanti della stampa del People’s Poker Tour. Ai tavoli anche la prima donna People’s, Valentina Melis che fin da Malta ha apprezzato la semplicità di questo gioco e ha dichiarato di dilettarsi abilmente anche spesso on line su tago.peoples.it. Di seguito i nomi dei vincitori a cui vanno le nostre congratulazioni e ai quali rinnoviamo l’appuntamento con il Live Tagò in quel di San Marino: Fabio Da Re, Bruno Spatara, Gianluigi Rosi, Andrea Piglionica, Andreas Papadopoulos ed Elena Lezzi.
Nella foto da sinistra Fabio Da Re, 1° classificato del Freeroll Live Tagò del 1° Giugno a Kranjska Gora, Davide Casano e Luca Frau, impegnati in una mano cruciale della partita
A lato Elena Lezzi e Andreas Papadopoulos, 1° e 2° classificato del Freeroll Live Tago del 2 Giugno Nella foto un particolare momento del lungo Heads Up tra i due
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Casinò
People’s Casino’ Live: indossare l’abito da sera senza uscire da casa Il fascino del casinò dal vivo riverbera nello schermo del proprio pc senza alterare le emozioni di un gioco vissuto fisicamente. Ancora una volta People’s in prima fila nel proporre nuovi orizzonti innovativi del gioco on line di Luigi Rubino Dai primi giorni di maggio People's Casinò si propone con la versione Live. Per capire la rivoluzione che testimonia il valore di questa nuova offerta basta pensare a quanto sia difficile oltrepassare la soglia fisica, economica ed organizzativa normalmente necessaria per avvalersi di questa forma di divertimento nella realtà. Decidere la meta, programmare il momento giusto, accumulare il denaro necessario: tutto ciò considerando che può accadere qualcosa che sino all’ultimo impedisce la partenza, rischiando di rimandare il viaggio programmato. Quanto appena descritto è un piccolo esempio delle difficoltà possibili per un giocatore che decida di visitare una sala casinò di qualche località, magari anche lontana da casa sua, per passare qualche ora spensierata magari con l’idea di poter sfruttare un momento di particolare fortuna. Una ricostruzione come quella appena fatta può non essere così lontana dalla verità vissuta da molti giocatori. Infatti, se si pensa che in Italia i Casinò autorizzati si possono contare sulle dita di una sola mano abbiamo l’esatta definizione di quanto possa essere complicato e dispendioso recarsi in un luogo in cui sia presente il casinò e prendersi la libertà di divertirsi, trascorrendo in relax i momenti di gioco preferiti. Il Casinò on line in versione Live permette di rompere tutte queste barriere semplificando, in maniera diretta ed immediata, qualsiasi tipo di ostacolo, anche economico. Se volessimo elencare i vantaggi di utilizzare questa modalità di gioco, oltre quelli descritti all’inizio, ce ne sarebbero ancora tanti ma due, in particolare, possono essere sottolineati come i piu’ importanti. Il primo deriva certamente dal fatto che ogni risorsa finanziaria, anche limitata, nella forma Live on line può essere dedicata solo e soltanto al puro gioco, senza sprechi di risorse per altri costi aggiuntivi; il secondo vantaggio, anch’esso significativo dal punto di vista della filosofia People’s, è quello di non precludere a nessuno la gioia di provare il gusto del gioco, di tutti i giochi, anche quelli solitamente dedicati ad ambienti esclusivi, ricordando sempre di praticarli in maniera corretta e responsabile. Gli importi fissati per i singoli 44 www.peoples.it
tavoli partono da somme minime, garantendo anche a chi vuole impegnare solo qualche euro, di partecipare ai tavoli di Roulette, Blackjack e Baccarat piu’ raffinati ed esclusivi, con il beneficio di essere serviti in maniera unica da croupiers professionisti privilegiandosi, oltremodo, della lingua con la quale comunicare, sia in inglese che in italiano. Per coloro che sono maggiormente diffidenti delle garanzie delle procedure on line, anche quando, come nel caso della People’s, sono certificate dalla legge, l'opportunità in questo caso è quella di osservare nel dettaglio ogni minimo gesto ed atteggiamento al tavolo di gioco da parte del dealer, filtrando con attenzione ogni passaggio e godendosi appieno, nel frattempo, tutta la magia delle combinazioni e della sorte insita in ogni mano di gioco. Ma andando al sodo, per chi non ha ancora avuto occasione di avvicinarsi agli spazi reali del casinò Live all’indirizzo casino.peoples.it troverà, al centro del portale, i banner di invito ad entrare in questi ambienti normalmente riservati ad una ristretta fascia di persone. I giochi proposti sono quelli classici e popolari: Roulette, Baccarat e Blackjack. Quello che colpisce subito entrando nell'ambiente Live è il ritrovarsi subito proiettati ai bordi del tavolo, con la presenza di un dealer che in molte occasioni è rappresentato da una graziosa ragazza, sempre cortese, gentile e professionalmente formata, capace di gestire la circostanza servendo al contempo il gioco. La scelta per la roulette è varia e composta da tre tipi di tavoli: Venezia Roulette, in lingua italiana con un limite che va da 1 a 1.000 euro, la Roulette classica, in lingua inglese con gli stessi limiti precedenti e Roulette VIP, da 2 a 1.000 euro, con una partita ogni 90 secondi. Una interessante visione grafica di questi tre tavoli è quella di poter scegliere tra una visione normale o, in alternativa, in 3D. In tutte le visualizzazioni possibili sono presenti, in risalto, i dati essenziali come l’ultima estrazione, le statistiche, gli ID per sessione e partecipazione ed il saldo. In particolare nella versione in visione normale la disposizione cambia leggermente, mettendo in risalto al primo impatto la croupier con il suo tavolo mentre, nella parte superiore, si riesce ad intravedere il resto della sala. E’ evidente che la trasposizione di questo ambiente, nello spazio
Casinò vitale della propria casa, risulta già di grande suggestione sin dalla prima visita, comportando una immedesimazione nel contesto che, a seconda delle diverse sensibilità, risulta essere totalmente avvolgente. Quanto detto rimane valido, nella sostanza, anche per gli altri due giochi, seppure con le differenze che ne caratterizzano le diversità in funzione della modalità, restando, però, nello stesso valore di qualità grafica e d’impatto di effetto del vissuto in forma Live. Ad avvalorare la certezza del grande valore del prodotto è la nomina da parte del marchio Evolution Gaming, provider del prodotto Live, a 'Live Casino Supplier of the Year', ovvero fornitore di casinò Live dell'anno, agli EGR (eGaming Review) B2B Awards di Londra dello scorso 10 maggio. Il primato in classifica di questo prestigioso premio mondiale garantisce ed assicura la qualità del prodotto rispetto a tutti gli altri presenti sul mercato. Tra l'altro è il terzo riconoscimento consecutivo che consolida la primazia assoluta nel settore, rafforzando in maniera indiscutibile la leadership acquisita. E' ormai prassi consolidata da parte di Microgame, società detentrice del marchio People's, andare a ricercare a livello internazionale, con l’esperienza conseguita nel tempo, i prodotti piu’ vantaggiosi, sicuri e redditizi che sappiano favorire e migliorare tutte le piattaforme offerte dal circuito con il massimo di valore di prodotto. Questa continua ricerca non può fare altro che produrre a sua volta giovamento nel riuscire a realizzare prodotti efficaci ed efficienti, in quanto a performance di crescita di qualità e di margine di contribuzione. L'indubbio gradimento dell’utenza è sicuramente favorito dall’impegno di un network costantemente rivolto a seguire, con attenzione, le attività promosse, tenendo sempre in considerazione, però, la giusta attenzione per la legalità e la correttezza, segnalando in ogni occasione qualsiasi comportamento lesivo dell’interesse dei giocatori, con campagne che confermano la volontà di svolgere la propria attività all'insegna del gioco sicuro e responsabile.
49mila 3 maggio 2012
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"In quest’area l’andamento del Casinò Live nel corso di questo primo mese di avvio. E’ facile notare il picco finale che prelude ad un gradimento nei prossimi mesi davvero favorevole per questo rivoluzionario e travolgente approccio di gioco" 3 giugno 2012
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Casinò
Vivi l’avventura con Gonzo’s Quest Il primo Arcade Game con valanghe e moltiplicatori di vincite affascina il web e accompagna i giocatori alla ricerca dell’oro in Perù di Rosaria De Bellis L’El Dorado non è mai stato così vicino: è arrivato Gonzo’s Quest, il primo gioco della categoria di Arcade Games di People’s Casino. Con la sua colorata grafica tridimensionale e le esclusive animazioni e funzionalità innovative, sta facendo vivere ai giocatori un’avventura indimenticabile. Gli utenti sono accompagnati da Gonzalo Pizzarro in un’esperienza ispirata ad una missione dei conquistadores spagnoli alla ricerca dell’oro al largo della costa del Perù. La ricerca di Gonzo e il gioco targato NetEnt (Net Entertainment), quindi, sono stati pensati per intrattenere sia i nuovi giocatori che quelli già esperti. 46 www.peoples.it
L’avventura inizia con un breve filmato in cui Gonzo, il conquistatore con il quale gli utenti si metteranno alla prova per trovare la città dell’oro, è alle prese con il suo piano d’azione. Sarà sempre Gonzo, poi, ad osservare attentamente il loro gioco ed incoraggiare i loro progressi livello dopo livello. Sostituendo la tradizionale bobina a rotazione, il game introduce la funzione dell’ “Avalanche” entro la quale vanno a sistemarsi, valanga dopo valanga appunto, i vari simboli. Nel momento in cui questi ultimi vanno a comporre la linea vincente, scompaiono in una esplosione 3D e le lacune che lasciano si riempiono subito con altri simboli che cadono. Finché ci sono linee di scommessa vincenti, ci sono valanghe.
Inestimabile il valore emozionale che scaturisce dalle grafiche in full HD e dagli eccezionali effetti sonori stereo che corredano l’arcade game ad alta tecnologia che, ricordiamo, è fruibile su casino.peoples.it senza alcun download. Ma proviamo a capire come funziona il gioco: unico nel suo genere, è un game con un quadrante di 5 colonne e 3 righe, per un totale di 20 linee di pagamento. Quindi, è sufficiente selezionare le linee di pagamento a cui si vuole giocare e il valore dei gettoni: la scommessa totale sarà data dalla moltiplicazione tra i due parametri. Un’altra novità introdotta da questo entusiasmante gioco, è la riga dei moltiplicatori che è presente in alto a destra dello schermo.
Casinò Quella riga indica il moltiplicatore attualmente in uso nella scommessa: 1 volta, 2 volte, 3 volte, 5 volte (ogni volta che si vince qualcosa basterà guardare il moltiplicatore applicato, se raggiunge x5 vorrà dire che le vincite saranno quintuplicate). Per aumentare il moltiplicatore è molto semplice ed accade automaticamente: aumenta ogni volta che c’è una vincita (quindi ogni qualvolta si ritrovano almeno 3 simboli uguali nelle prime 3 colonne) nella stessa scommessa. A questo punto non resta che puntare, se si vince la prima volta, il moltiplicatore sarà 1x, se nella stessa puntata, cioè quando i simboli saranno sostituiti, si vince ancora, allora il moltiplicatore sarà x2 e così via. Lo scopo del gioco è quello di riuscire ad allineare almeno 3 simboli uguali in una delle 20 linee paganti, ma naturalmente maggiore sarà il numero di simboli allineati, maggiore sarà la vincita ottenuta. Inoltre, ogni simbolo ha un valore differente, ed alcuni di essi permettono la realizzazione di vincite particolarmente ricche. Ad incrementare le giocate vincenti ci pensano le Free Fall e i Wild, i simboli che sostituiscono tutti gli altri grazie alla funzione di jolly di cui sono investiti. Il Wild, infatti, è nient’altro che una pietra con un punto interrogativo, che crea altre combinazioni vincenti e attiva ulteriori valanghe. Grazie alla funzione di cui è investito, dunque, sostituisce anche le Free Fall che rappresentano i simboli che consentono di ottenere le giocate migliori, in quanto moltiplicano la vincita fino a 15 volte. Come detto, il gioco s’inserisce in un’ambientazione particolare che consente di familiarizzare con Gonzo e tutti gli altri giocatori on line, veri protagonisti della scena. Intriganti le mimiche che lo caratterizzano rendendo il personaggio simpatico agli occhi degli utenti: tra le azioni più interessanti, spunta la coreografia sullo stile Michael Jackson che accoglie le vincite dei players.
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Casinò
Non si ferma l’offerta di nuovi giochi di People’s Casino Bellezza grafica e funzionalità: questi gli elementi chiave dei giochi che fanno il loro ingresso in piattaforma. Si inserisce un nuovo fornitore, World Match, con innovazioni importanti come la presenza di una dettagliata Game Area ed il controllo dell’History di Rosaria De Bellis Grafiche raffinate ed eleganti accompagnano i nuovi giochi di People’s Casino targati World Match, fornitore di una suite completa di games che va ad arricchire la già vasta gamma di giochi attivi in piattaforma. Roulette, Blackjack, Punto Banco e tante varianti di Video Poker nelle prossime settimane andranno ad integrare l’importante offerta People’s già presente sul mercato. La scelta è ricaduta su alcuni particolari giochi, dopo un attento studio delle abitudini e delle preferenze dei giocatori, anticipato dalla scelta dell’utilizzo di una avanzata tecnologia per la realizzazione dei giochi stessi. L’aspetto sicuramente più interessante e che accomuna tutti gli ultimi arrivi è la funzione dell’History, che fornisce al giocatore lo storico di tutte le giocate, consentendogli di implementare il suo stile con tecniche e strategie. Si tratta di un’opzione che funziona un po’ come una macchina del tempo, in grado di fornire con estrema semplicità la cronologia dettagliata di tutte le scommesse, le vincite e le perdite con le rispettive date. Ma ad innovare e rendere unica la Game Area ci pensano anche altri elementi, tra cui ricordiamo la forma dei tasti che è progettata proprio per consentire al player di concentrarsi unicamente sul gioco e goderselo, senza dover ogni volta familiarizzare con una nuova interfaccia. Quest’ultima, nel caso della Roulette, è presente in una versione doppia ed è stata implementata proprio per soddisfare sia le esigenze di giocatori esperti che di quelli principianti. E’ per lo stesso 50 www.peoples.it
Casinò motivo che è disponibile in tre varianti di gioco che regalano sensazioni indimenticabili. Per chi ama l’adrenalina e ha una mente da vero calcolatore, non poteva mancare il Blackjack, disponibile anch’esso in tre modalità a seconda dei limiti di puntata minimi e massimi. Cinque zone di giocata, double, insurance e split…anche in questo caso non manca nulla per giocare da casa con le stesse emozioni di un vero casino! People’s non ha saputo resistere al fascino del Punto e Banco, un gioco che nasce nel Medioevo ma che appassiona i giocatori di ieri come quelli di oggi. Accattivante la grafica, anche in questo caso, che non si limita a catturare l’attenzione visiva del player ma anche lo spirito. I videopoker, invece, meritano un discorso a parte soprattutto per la particolarità dell’essere dotati di un Jackpot Progressivo che consente di realizzare vincite sempre più alte (come nel caso di Mega Jack). Grafiche scintillanti e glamour al punto giusto rappresentano la cura del dettaglio, che conferisce un particolare appeal al videopoker. Ce n’è uno, Aces and Faces, che presenta una versione di gioco ispirata alle note acustiche e stridenti della chitarra elettrica e al coinvolgente rullo della batteria di concerti emozionanti.
Anche per questo game è attiva la modalità Double, che offre la possibilità di raddoppiare la vincita. Jacks or Better, il re dei Video Poker, conquisterà coloro che non intendono perdersi nei dettagli ma ricercano esclusivamente il brivido del gioco e della vincita in real time: a conquistare il giocatore ci penserà la grafica semplice ma curata, l’immediatezza e la fruibilità del gioco. Tutti quelli che invece amano rivivere le atmosfere avventurose del Far West, dovranno scegliere Deuces Wild, il videopoker che fa salire il brivido partita dopo partita grazie alla possibilità di scegliere di giocare fino a 25 mani contemporaneamente. L’ingresso di questi nuovi elementi su People’s Casino, conformi sicuramente ai più elevati standard di sicurezza per tutti i players, conferma l’alta qualità dei prodotti offerti sia in termini di layout che di innovazione tecnologica. A questo punto People’s Casino si può dire davvero soddisfatto per aver raggiunto il mix ideale che soddisfa anche gli esperti più esigenti e raffinati: l’asso nella manica, questa volta, è rappresentato dalla dinamica semplice, dalle vincite immediate e dagli eleganti elementi di immagine in 3D.
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 51
Bingo
PEOPLE’S BINGO: 180mila euro e un sogno nel cassetto! Ancora non ci è dato conoscere l’identità del fortunato vincitore della somma record per il bingo on line italiano. Una cifra che alimenta i desideri di molti giocatori pronti a scommettere sulla cartella che cambierà la loro vita di Daniela Del Monaco
L
asciarsi andare all’immaginazione e farsi trasportare dal desiderio è una delle attitudini che meglio riescono all’essere umano. Ed è proprio questo ciò che accade agli utenti di People’s Bingo che ogni giorno fanno il loro ingresso nella dorata Sala Golden: si lasciano volentieri condurre nel mondo dei sogni, perché sognare sulla piattaforma People’s non è mai stato così facile. Impossibile non notare, infatti, l’importante premio promotore di desideri per tantissimi players che giocando in questa sala si concedono una possibilità…la possibilità di vincere il Jackpot Bingo quantificabile, nell'attimo in cui scriviamo, in 180mila euro, somma in grado di cambiare radicalmente la vita del destinato a tale fortuna la cui identità ancora non c’è dato conoscere. Proprio così, i giochi sono ancora aperti e le aspettative non sono mai abbastanza! Volendo agevolare tale avvenimento, che costituirebbe il record italiano di importo vinto on-line, People’s Bingo contribuisce alzando il progressivo dal 32 al 35, numero di pallina estratta da non oltrepassare
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per garantirsi questa immensa gioia. Soglia prima d’ora mai stata così alta e “manovra” destinata a dare i suoi frutti, come nel caso di gianlues2009 che pur non consapevolmente testimonia la tangibilità del concetto appena espresso. Il 16 Maggio, infatti, alle 21:05 si aggiudica un Bingo Nazionale di 6.940,48 euro proprio al progressivo 35 “sbagliando” però sala: si trovava in Sala Italia e non in Sala Golden, casistica che gli avrà fatto “mangiare le mani”, ma che comunque merita il nostro plauso. Ulteriore esempio che descrive il divertimento responsabile su People’s Bingo.
Bingo
Nello spazio Poker arriva Mini Bingo: il diversivo che aumenta le opportunità Nel corso di un torneo di Poker non è facile mantenere la lucidità necessaria. Per distendere gli animi mantenendo la concentrazione viene offerta una nuova possibilità per sfidare la fortuna (ddm) Sulla piattaforma People’s le sorprese non finiscono mai e la novità, questa volta, non riguarda solo gli amanti del Bingo ma anche i cultori del poker che, se pur impegnati nei vari tornei, non potranno lasciarsi scappare la grande occasione messa loro a disposizione. Fa il suo ingresso, all’interno della lobby del client flash di People’s Poker, il Mini Bingo: interessante opzione in grado di mutare i giochi in tavola ampliando gli orizzonti di tutti i players attraverso l’offerta di quegli stessi servigi ai quali l’utenza è da tempo abituata sulla piattaforma People’s Bingo. Ulteriore prova, quindi, di un sodalizio già comprovato tra due delle grandi offerte del network: il Poker e il Bingo. Di Mini, però, questa nuova applicazione ha solo il suo diametro. Sarà un gioco da ragazzi infatti, avere tutto sotto controllo: acquistare le cartelle preferite, seguire le estrazioni, tenere sott’occhio gli ultimi 5 numeri chiamati o anche visualizzare la cartella che maggiormente si avvicina alla vincita di una cinquina o più volentieri di un bingo. Tutto questo semplicemente utilizzando la finestrella rosa che apparirà, una volta cliccato sul bottone dedicato in basso a sinistra, nella suddetta lobby. Due le sale protagoniste, già ai più conosciute, che avranno modo di inebriare le infuocate serate pokeristiche: la rassicurante Sala Family e la scintillante Sala Golden. Inoltre visionando la sezione “Info Premi” sarà possibile visualizzare tutte le specifiche riguardanti i Jackpots presenti nelle sale come ad esempio, il Jackpot Bingo che ad oggi ammonta ad oltre 180.000 euro. Una modalità di gioco semplice che non distrarrà dal torneo di poker in corso, con il vantaggio magari di rasserenare un po’ gli animi con qualche piccola o grande vincita sul Bingo, contribuendo ad equilibrare i momenti di maggiore intensità e pressione di gioco… in altre parole un vero antistress capace di far recuperare quel mindset essenziale ad ogni chip leader. Una fantastica occasione con una duplice possibilità, quella che permette di ritrovare l’equilibrio per evitare di effettuare giocate imprudenti e la seconda, da non sottovalutare, che auspica l’imprevedibile eventualità di aggiudicarsi uno dei fantastici Jackpots, con l’ulteriore incentivo di non dover più scegliere tra le Special Price (partite speciali con costi di cartella ridotti) e un evento di poker… “due piccioni con una fava!” Due azioni di gioco che seguono lo stesso passo, strade parallele che sulla piattaforma People’s s’incontrano, rendendo più semplice l’approcciarsi alla grandissima quantità di offerte messe in campo e pensate ad hoc per l’utenza. E’ doveroso a questo punto ringraziare People’s Poker per l’ospitalità concessa, e per ulteriori informazioni basta collegarsi sul portale poker.peoples.it e visionare la guida dedicata nella sezione Mini Bingo. People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 53
card games
L'attesa è terminata... Scopa e Burraco sono online! La cultura italiana dei giochi di carte approda sulla piattaforma People’s con due passatempi ricreativi carichi di storia e tradizione di Giuseppe Ciullo Semplicità, intuitività, grafica evoluta, design moderno ed accattivante...non stiamo descrivendo dei prodotti tecnologici di ultima generazione bensì i più recenti giochi sbarcati sulla piattaforma People’s. Signore e signori diamo ufficialmente il benvenuto a …Scopa e Burraco! La data del 3 maggio 2012 ha rappresentato per la nostra piattaforma la totale integrazione con la cultura e la tradizione dei giochi di carte che, tramandati di generazione in generazione, hanno caratterizzato la nostra penisola fino ad una naturale evoluzione che ha raggiunto il culmine con la programmazione online. Quaranta carte napoletane suddivise in quattro semi corrispondenti a Spade, Coppe, Bastoni e Denari, per la Scopa, e due mazzi di carte francesi composti ognuno da 54 unità compresi 2 jolly, per il Burraco, rappresentano il materiale che si ha a disposizione per mettere in campo intuito, velocità d’azione, strategia, decisioni repentine, pazienza, tenacia ed entusiasmo. L’immediatezza che caratterizza i nostri due ultimi card games è stata confermata dall’afflusso di decine di migliaia di utenti che, fin dal primo giorno, hanno cominciato a colmare oltre il previsto i tavoli dedicati alle varie modalità di gioco presentate, strutturate attraverso due tipologie di partecipazione: Sit&Go e Tornei programmati. Collegandoci a quanto appena enunciato passiamo ad una fase più descrittiva concernente ciò che praticamente possiamo riscontrare sulle nostre piattaforme di gioco. I Sit&Go che riguardano la Scopa prevedono un buy-in minimo di 0,50 euro, mentre la quota minima per l’iscrizione riguardante il Burraco è di 1 euro. Successivamente agli importi minimi appena indicati, necessari per l’iscrizione, sono presenti buy-in che, in maniera progressiva, raggiungono una quota comune ad entrambi i giochi pari a 100 euro. Per quanto riguarda i Tornei c’è invece da tenere in considerazione che si può prendere parte a quelli giornalieri così come a quelli proposti solo nel weekend. Per la Scopa i tornei giornalieri corrispondono 54 www.peoples.it
alla ½ Scopetta (buy-in di 0,50 euro) ed alla Scopetta (buy-in di 1 euro) mentre solo il sabato, alle ore 20:00, è previsto il Torneo Primiera con buy-in da 1 euro e solo la domenica, alle ore 20:00, il Torneo Re di Denari con buy-in da 5 euro. La struttura è simile anche per il Burraco, con delle variazioni riguardanti la denominazione assegnata ai vari Tornei e gli orari di svolgimento degli stessi. Quotidianamente sono programmati i tornei ½ Pinella (buy-in di 0,50 euro) e Pinella (buy-in di 1 euro), che svolgono il ruolo di apripista per il BurracOne proposto solo il sabato alle ore 15:15 con buy-in di 1 euro e per il Weekly Burraco proposto, invece, la domenica sempre alle ore 15:15 con buy-in di 2,50 euro. Sit&Go e Tornei che soddisfano, quindi, qualsiasi richiesta relativa a costi, durata (relativa alle smazzate) ed orari di gioco. Per ogni ulteriore delucidazione in proposito e per tenervi aggiornati su ogni attività legata ai nostri card games è a vostra completa disposizione il nostro blog all’indirizzo http://blog.peoples.it/cardgames/ . Auguriamo a tutti voi una piacevole esperienza unita ad un sano e puro divertimento seguendo i principi del gioco responsabile.
dietro le quinte
Drawing Live il chiaroscuro del poker Krisztina Polgar vista da Katherine Bottellini
Il Drawing Live è un progetto di Grinder Ideas Production Entertainment in esclusiva per People’s Poker. L’idea è molto semplice: disegnare il mondo di People’s Poker. Una matita e un foglio bianco che prende vita attraverso gli occhi di un’artista. Un disegno è un modo diverso di vedere le cose che siamo abituati a vedere, un modo più romantico o forse è solamente un modo più semplice. Semplice come un’emozione: forte, diretta e memorabile. L’obiettivo finale è proprio trasmettere l’ennesima emozione a tutti i player e appassionati di que56 www.peoples.it
sta disciplina. Una ritrattista, Katherine Bottellini, sarà in sala e a ridosso dei tavoli televisivi immortalerà i momenti del torneo e i suoi protagonisti per raccontare con un altro mezzo, il ritratto (oltre alle parole, le immagini e le foto), il People’s Poker Tour. In ogni tappa una serie di disegni scandiranno momenti, tempi, luoghi, volti, emozioni in generale. E forniranno un altro punto di vista a chi vorrà entrare nel variegato mondo di People’s e a chi già ne fa parte. Infine, durante l’ultima tappa, tutti i disegni saranno raccolti in una mostra dedicata a tutti i player di People’s e al Poker in generale. Buona visione.
dietro le quinte
Roberto 'RobyS' Sabato
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di Tullio Musto People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 57