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MAGAZINE
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CONTENUTI
SOTTO I RIFLETTORI
PEOPLE’S POKER magazine
L’EDITORIALE di Fabrizio D’Aloia
DIGITAL SOCIETY Direttore: Donatangelo Faiella
Redazione, Amministrazione: Microgame S.p.A. Via G. Agnelli, People’s House 82100 Benevento Marketing e Pubblicità: Alba Gamma srl Via G. Agnelli, People’s House 82100 Benevento Stampa: Aesse Stampa s.r.l. Via Pirandello 82100 Benevento
Foto di: Fiore Capuano, Werner Boniello, Sara Zagarese, Ivan Fantasia, Gennaro Soreca, Fabio Costantino, Alessandro Conte, Francesco D’Agostino Testi a cura del Poker Group Copertina di Tullio Musto
Progetto grafico e impaginazione: Michele Chieffo Adele Rivellini Registrazione Tribunale di Benevento n. 206/97 del 17/03/97. Iscritto al registro del Tribunale di Benevento al n. 2/97. Iscrizione Registro Nazionale della Stampa n. 6061. Periodico iscritto all’USPI.
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E il Team Labarile fa il rullo compressore
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IN COPERTINA
Straordinario accordo firmato tra Microgame e Caesar’s: la nostra Poker Room diventa l’unica casa italiana a raccogliere le iscrizioni per i Mondiali di Las Vegas, nonché l’esclusiva titolare del marchio più famoso del mondo
People’s: “le Wsop siamo noi!”
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DAY-1 La strage degli eccellenti
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Reportage dal tour
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People’s Poker Tour 2011 Cinque tappe e tanta Las Vegas nel People’s Poker Tour 2011
Reportage dal tour
galleria fotografica della tappa
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People’s Poker Tour,il giorno dei campioni
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Giampiero Piccinno da Maglie, provincia di Lecce, che questo tavolo l’avrebbe vinto se lo sentiva fin dal giorno prima.
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E Copetaken studia da divo
Il fascino di prendersi sul Serio, e l’attesa del Giudizio finale
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34 Simpatia, fair play, originalità: hanno vinto anche loro
MONTENEGRO
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galleria fotografica della tappa
Duello all’OK People’s Reportage dal tour galleria fotografica della tappa
Szilvia e Krisztina incontro fatale
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E al tavolo Vip arriva il grande mattatore
PEOPLE’S POKER CRUISE
Il super tavolo finale
Debutta il People’s Pollo,perché il Poker sia sempre col sorriso Francesco Iannì, creditiassai con la fortuna
Il Poker in Bianco e nero
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Il Tour supera l’esame di europeo Reportage dal tour
Luca Gagni: “E’ stato il nostro esame di laurea”
La finale di tutte le finali vede il trionfo del nostro campione sull’eccellente Copetaken.
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KRANJSKA GORA
BUDAPEST
NOVA GORICA
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Giocatori di provate virtù escono a un ritmo impressionante.
Tavolo Vip, si fanno tutti “Piccinni”
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In copertina: Ty Stewart e Fabrizio D’Aloia subito dopo la firma del contratto che lega People’s Poker alle Wsop
galleria fotografica della tappa
PEOPLE’S POKER TOUR
Lezioni dal vivo
Chiusura col botto per i nostri Pro
Giuliana Flop60 Celestini coglie il miglior risultato del Team col decimo posto nel Main Event.
“A tutti voi, amici giocatori, il mio grazie più sentito”
Direttore editoriale e responsabile: Antonio Amendola Editore: Microgame S.p.A. Via G. Agnelli, People’s House 82100 Benevento
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Saranno Famosi
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Reportage dal tour
I tornei di bordo sono stati un’autentica fucina di nuovi talenti, che poi hanno fatto parte stabilmente della famiglia People’s. galleria fotografica della tappa
NON SOLO POKER
PROSSIME USCITE
E adesso Bingo !
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Il Bingo dà un calcio alla fortuna
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Non solo Poker: People’s per gli altri sport Cosimo Solazzo, l’uomo “People’s 1 Mania” Incrociamo le dita
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15 Febbario 15 Aprile 15 Giugno 22 Agosto 15 Ottobre 15 Dicembre Se vuoi ricevere una copia in formato digitale manda una email a: magazine@peoples.it. Se vuoi ricevere una copia gratuita direttamente a casa tua compila il form all’indirizzo: www.magazine.peoples.it
People’s Poker MAGAZINE - dicembre 2010 5
S O T T O I R I F L ET T O R I
L’EDITORIALE
T.H.E.
BIG ONE ore 22:00 buy in: 100 €
Amici giocatori, come vi abbiamo annunciato nel servizio di copertina, People’s Poker è diventato il passaporto italiano per le Wsop (World Series of Poker) di Las Vegas e per tutte le attività legate al marchio più prestigioso del poker mondiale. Questo successo, che proietta la nostra poker room sulla vetta dell’Olimpo, era impensabile solo un anno fa, quando debuttammo nel mondo del “poker live” su una nave da crociera in rotta verso Barcellona. L’incredibile traguardo che abbiamo tagliato, infatti, è nato anche grazie alla crescita incontenibile del nostro People’s Poker Tour che, proprio da quell’evento, ha mosso i suoi primi passi. L’ultima tappa del 2010, quella di Nova Gorica in Slovenia, ha visto ai nostri tavoli più di trecento giocatori, tra loro alcuni dei più prestigiosi nomi del panorama nazionale, come Salvatore Bonavena, Gianni Giaroni, Alioscia Oliva e Andrea Benelli, solo per citarne alcuni. Il nostro PPT s’inserisce, dunque, di fatto e di diritto, nei grandi circuiti di poker europei dove, contro questi “mostri sacri”, i nostri giocatori si sono battuti alla pari, con grande coraggio, e hanno colto brillanti risultati. La prossima stagione, che prenderà vita da Kranjska Gora, sempre in Slovenia, si annuncia ancora più esaltante, ma sempre nel rispetto di quel poker a misura di famiglia che resta in cima ai nostri valori etici. I nostri eventi vogliono continuare ad esaltare l’amicizia tra chi vi prende parte e lo spirito di appartenenza a quel villaggio globale che stiamo edificando insieme. Sono successi che ci rendono orgogliosi e premiano l’impegno di tutti i collaboratori, che qui ringrazio con affetto. Premiano, inoltre, la lungimiranza dei nostri concessionari e di tutti i nostri partners che hanno aderito con capacità e intelligenza al nostro modello di business. Ma il merito del nostro successo è soprattutto vostro. Siete stati voi, amici giocatori, a contagiarci con il vostro entusiasmo e la vostra voglia di crescere. Siete voi che, con la vostra costante presenza e il continuo sostegno, avete costruito le solidissime basi su cui si è sviluppata la principale piattaforma italiana di poker: People’s Poker. E’ a tutti voi, quindi, che va il mio grazie più sentito. Vi prometto il massimo impegno, mio e di tutta l’azienda, perché il futuro sia sempre più ricco di novità per tutti. Approfitto poi di questa occasione per salutare, con un abbraccio quasi paterno, l’ingresso nella grande famiglia di People’s Poker, come giocatore professionista, di Paolino Lobefaro, un ragazzo formidabile, la cui adolescenza è stata purtroppo segnata da un immenso dolore. Spero di cuore che People’s possa assicurargli un futuro sereno e denso di soddisfazioni, sarebbe anche per me una gioia profonda nella mia vita di imprenditore. Non mi resta, allora, che augurare, a voi e ai vostri cari, un Natale sereno e un felice anno nuovo. Siamo arrivati molto in alto, non ci resta che crescere ancora, tutti insieme appassionatamente come sempre. “A tutti voi, amici giocatori,
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il mio grazie più sentito”
* Presidente e Amministratore delegato di Microgame S.p.A.
Fabrizio D’Aloia
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People’s Poker MAGAZINE - dicembre 2010 7
IN COPERTINA
People’s: “le Wsop siamo noi!”
People’s Poker diventa l’unica porta italiana per le Wsop di Las Vegas. Il più importante evento pokeristico del mondo, l’autentica Olimpiade del nostro amatissimo gioco, dovrà portare il marchietto People’s in calce al passaporto. Vale per tutti: giocatori che si vogliano iscrivere direttamente, e giocatori che vincano il pacchetto su altre piattaforme. Detto in una sola frase, da oggi le Wsop, in Italia, siamo noi. Questo accordo di eccezionale importanza è stato firmato proprio in questi giorni fra il presidente di Microgame Spa, Fabrizio D’Aloia, e Ty Stewart, il rappresentante di Caesar’s, la società che, a sua volta, gestisce le Wsop. Si tratta di una vera partnership, in base alla quale la nostra Poker Room sarà l’unica casa italiana a poter usare senza limiti il brand Wsop e a gestire le iscrizioni tra l’Italia e il Nevada. E questo non solo per il torneo principale (quello celebre da 10mila dollari) ma per tutti gli eventi collaterali che abbracciano l’intera disciplina e che si differenziano per specialità e buy-in. Nell’ultima edizione i tornei giocati, per tutti i gusti e per tutte le tasche, furono quasi sessanta, cifra che legittima a pieno titolo il ruolo delle Wsop come i “Mondiali del poker”. Ma le opportunità che siamo in grado di offrire non si fermano qui: le Wsop si abbinano infatti a un circuito americano di grandi tornei, da oggi alla portata dei nostri player, che potranno così calarsi nel meglio del gioco a stelle e strisce. Non solo: passano a People’s anche le Wsop europee, che non sono figlie di un dio minore, ma piuttosto l’estensione sul Vecchio Continente del fenomeno americano. L’ultima edizione fu giocata a Londra, le prossime due a Cannes, lungo il celebre viale che ha fatto la storia del cinema, in futuro chissà, magari in Italia. Questo successo che innalza People’s a dimensione planetaria offrirà a sua volta ai nostri giocatori opportunità davvero impensabili. Siamo già al lavoro per favorire l’interscambio fra le nostre attività, live o telematiche che siano, ma anche i ranking e le classifiche dei giocatori, e quelle del colosso d’Oltreoceano. Il nostro palinsesto si arricchirà fra breve di tornei dedicati che punteranno diritti al Nevada, e il nostro Poker Tour contemplerà, a integrazione dei grandi premi che già distribuisce, ingressi “tutto compreso” nell’universo Wsop, non importa se al di qua o al di là dell’Atlantico. Nell’articolo a fianco riferiamo più nel dettaglio il nostro esaltante calendario del 2011, che si articolerà su cinque tappe e comprenderà nuovi tavoli appositamente concepiti per la nuova frontiera americana.
Fabrizio D’Aloia e Ty Stewart esultano dopo la firma del contratto
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Qui basti dire che l’accordo raggiunto con Caesar’s segna il definitivo ingresso del circuito People’s tra i grandi attori del poker mondiale, e consacra la nostra piattaforma come fucina di gioco, e di giocatori, all’altezza dei tavoli verdi più selettivi. Non va dimenticato, infatti, che proprio il nostro People’s Poker Tour, partito un po’ in sordina meno di una anno fa, e subito cresciuto con l’irruenza di un fiume in piena, ha gettato le basi per un gemellaggio che, da parte americana, è stato prima di tutto un investimento di fiducia. E sarete proprio voi, amici giocatori, a dimostrare nei numeri e nei risultati che questa fiducia è stata ben riposta, e che tutti noi, la grande famiglia People’s, possiamo assolvere, con serenità e fiducia, a questo grande compito che il dio del Poker ci assegna.
2011
People’s Poker Tour 2011 Un People’s Poker Tour in crescita deve aggiungere un bel po’ di numeri alla propria taglia: intanto le tappe, che da quattro diventano almeno cinque. Poi il numero e la qualità degli eventi, che si saldano strettamente coi Mondiali Wsop di Las Vegas. D’ora in avanti, vincere varrà il doppio: chi si aggiudica il Main Event, aggiunge al trofeo la trasferta e l’iscrizione al torneo principale delle Wsop. E’ solo la prima delle tante opportunità: ad ogni tappa sarà sicuramente giocato almeno un side event che punta alla capitale del Nevada, e anche il tavolo Vip televisivo sarà riformato in tal senso, ovvero aggiudicherà, a sua volta, la partecipazione alle Wsop. Di conseguenza, gli ospiti e gli iscritti di diritto caleranno di numero, e aumenterà la quota dei qualificati online. Questi benefici partiranno già dalla prossima tappa di Kranjska Gora, per cui chi si è già aggiudicato il pacchetto avrà la gradita sorpresa di aver vinto più di quanto si aspettasse. In ogni caso, il buy-in per i tornei di qualificazione resta fermo a 100 euro, e nulla cambia nella struttura e nel valore dei satelliti: cresce solo il premio, non l’investimento per meritarselo. Anche l’online si arricchisce di conseguenza: sono allo studio tornei dedicati ai Mondiali del Nevada che punteranno non solo al Main Event da 10mila dollari, ma anche ai tanti tornei collaterali che completano le Wsop. Nell’uno e nell’altro caso, poi, sono comprese escursioni nelle Wsop europee e nell’intero circuito americano legato a questi eventi. Torniamo al Tour, che a Nova Gorica ha ottenuto, a sua volta, la consacrazione ufficiale di grande circuito europeo. Anche se sono sempre possibili aggiustamenti nel calendario e nelle località, al momento le cinque tappe saranno queste: Kranjska Gora in marzo, poi Campione d’Italia a fine aprile, quindi Malta a giugno, Montenegro a settembre, fino alla grande conclusione a Nova Gorica. Non sfuggirà che, al solito, il nostro circuito offre una perfetta fusione tra il gioco e il turismo. A Kranjska Gora si arriverà in tempo per la stagione sciistica (sulle piste dove Alberto Tomba guadagnò un Mondiale nel 1987) e a Malta sarà in pieno svolgimento quella balneare, che avrà a sua volta una coda settembrina a Budva. Quanto a Campione, sarà sempre affascinante visitare questo enclave italiano in terra svizzera. Si annunciano anche montepremi sempre più importanti, da far impallidire i 462mila euro dell’ultima tappa del 2010. Allo studio un aumento del buy-in a duemila euro per la tappa finale, contro un’iscrizione ai tornei di qualificazione ferma a 100 euro. Il PPT 2011 vedrà inoltre la rappresentanza ad ogni evento di almeno un giocatore di ogni skin del circuito People’s Poker, impegno che renderà ancora più vivaci e competitive le varie tappe e incrementerà ulteriormente il montepremi.
9 - 13 MARZO
CAMPIONE D'ITALIA - ITALIA 26 APRILE - 1 MAGGIO
PORTOMASO - MALTA 15 - 19 GIUGNO
BUDVA - MONTENEGRO 7 - 11 SETTEMBRE
NOVA GORICA - SLOVENIA 29 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE
I professionisti People’s Giuliana Celestini e Mauro Mukmak Magini all’Hotel Venezia di Las Vegas
PEOPLE’S POKER TOUR
Straordinario accordo firmato tra Microgame e Caesar’s: la nostra Poker Room diventa l’unica casa italiana a raccogliere le iscrizioni per i Mondiali di Las Vegas, nonché l’esclusiva titolare del marchio più famoso del mondo
KRANJSKA GORA - SLOVENIA
Francesco Iannì, un altro giocatore in casacca People’s alle Wsop di Las Vegas
PPT 2011, si riparte da Kranjska Gora
Sono già ripartiti dal 29 novembre i tornei di qualificazione alla prima tappa del 2011, in onda a Kranjska Gora dal 9 al 13 marzo. Valore del pacchetto, 2.300 euro. Tra i bei nomi della piattaforma già qualificati, Raimondo Raitoro Pinelli, Elio Caferro e Stefano Dimatera (Team Labarile). People’s Poker MAGAZINE - dicembre 2010 9
ORE 00:00
TUTTI I GIORNI
BUY IN: 100 € STACK: 5000 CHIPS
Il casinò Perla di Nova Gorica è il più grande d’Europa, ma i suoi spazi sono bastati appena per contenere l’ultima tappa del PPT, un evento che ci proietta fra i grandi circuiti internazionali. Perfetta sintesi fra un tavolo da gioco e un set televisivo permanente, i nostri tornei hanno segnato il trionfo del poker spettacolo, dove tutti i giocatori, e non solo le tante star presenti ai tavoli, sono stati protagonisti. Insieme a loro, abbiamo davvero scalato l’Olimpo.
STRUTTURA: SLOW (10 MIN)
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N O VA G O R I C A
Nova Gorica, il PPT scala l’Olimpo
NOVA GORICA
People’s Poker Tour, il giorno dei campioni
E’ stata la tappa dei record, ed è stata quella dei campioni. Cominciamo dai primi: 308 i giocatori al via, 462mila euro di montepremi, 113mila euro per il vincitore, 40 player a premio, tre tavoli televisivi, un sit a invito da 25mila euro, tre troupe televisive più la nostra Web Tv, e una decina di giornalisti, della stampa specializzata e non solo. Quanto ai secondi, cioè i campioni, si comincia da Salvatore Bonavena e si arriva a Sara Viozzi passando per Alioscia Oliva, Gianni Giaroni, Andrea Benelli e Massimo Di Cicco. Il primo è ormai un uomo copertina, e non ha bisogno di molte presentazioni. Intimidisce. Al tavolo molti giocatori foldano in via precauzionale. E’ lui stesso a incitarli, dopo aver visto scivolare un paio di mani giocabilissime: “Sono uno come voi, potete anche collarmi”. Alla fine trova uno che prende sul serio l’invito, e lo elimina con due jack, kicker Asso. E’ la fine del Day1-B. Parte con un arrivederci: “Bellissimo torneo, mi sono trovato bene. Tornerò alla prossima occasione”. Oliva e Giaroni, invece, arrivano molto più in alto, e si disputeranno un Heads Up interminabile, oltre due ore giocate, fino alle sette di domenica mattina. Vincerà Alioscia, che avrà appena il tempo per una doccia e un riposino prima di correre alla finale di tutte le finali, ultimo evento del Tour. Arriverà con le batterie scariche, e non supererà il quarto posto. A Gianni Giaroni, che raggiunge Nova Gorica giusto in tempo per compiere il settantesimo anno di età, purtroppo l’amaro calice (sarà lui stesso a definirlo così) di eliminare la nostra Giuliana Flop60 Celestini con una coppia di 4 che regge all’AQ della campionessa. Giuliana esce decima, miglior risultato di sempre per un nostro professionista, e incassa 6.699 euro. Splendido che questo piccolo trofeo di casa People’s sia andato a una donna, una delle poche, in Italia, che onorino ad alti livelli la nostra disciplina. L’ingresso di grandi giocatori in arrivo da altre piattaforme eleva definitivamente il nostro PPT tra i grandi circuiti europei: era la prima volta che succedeva, ed è la premessa per i futuri spettacolari sviluppi di cui vi abbiamo detto nelle pagine precedenti. Il successo non è solo d’immagine, è anche - anzi, soprattutto - sportivo. Di fronte a tanta eccellenza, i nostri giocatori si battono da leoni e reggono il confronto, anche se bisogna arrivare alla terza posizione per trovare una maglietta coi nostri colori. Si tratta del solido e imprevedibile Paolo Scarabosio da Torino, arrivato a Nova Gorica col preciso scopo di lavare l’onta di Kranjska Gora, dove fu il primo giocatore eliminato. Tra parentesi, assorbì la débacle con tanto spirito sportivo, che lo premiammo per il miglior sorriso. Del resto, fu un incidente di percorso propiziato da un suo full che andò a incocciare contro un poker. 12 www.peoplespoker.it
L’INTERVISTA
Scarabosio non fa mistero del suo obiettivo, e attinge dal Vangelo la parabola che gli calza a pennello: “Gli ultimi saranno i primi”. Arrivato al tavolo finale, regge a lungo il ruolo di chip-leader. A eliminazione avvenuta, commenta: “Posso dirmi soddisfatto di come è andata anche se quando eravamo rimasti in quattro, ed ero chip-leader, avrei potuto giocare meglio le mie carte. A quel punto però è salita la stanchezza: erano giorni che non riposavo, era quasi mattino, inevitabilmente è caduta l’attenzione e il torneo è finito lì. Speravo di vincere e credo che avrei potuto riuscirci, ma il mio obiettivo era quello di andare a premi: ci sono riuscito, e sono comunque soddisfatto” Parla ancora il nostro linguaggio il quarto splendido posto di Gaetano Debellis, casacca rossa del Team Labarile. Fosse arrivato primo, oggi sarebbe il nostro primo professionista 2011 al posto di Paolo Lobefaro: lo avrebbe staccato di mezzo punto. Tira sempre aria di famiglia con Gaetano Preite, Simone Gatto e Salvatore Galizia, che s’insediano in sesta, settima e ottava posizione. Al quinto posto, un altro italiano: Antonio Ripani. Per la prima volta nella storia del nostro PPT, non c’è nessuno straniero nelle posizioni di testa. Anzi, per trovare il primo, Vlado Banicevic, bisogna scorrere la lista fino alla dodicesima piazza. E’ la grande dimostrazione che i giocatori di casa, memori delle precedenti batoste, hanno conquistato, grazie anche ai nostri vagabondaggi nei casinò europei, la piena maturità. Anzi, siamo proprio noi a salire in cattedra.
Polverizzati tutti i record
A sinistra: Gaetano Debellis naviga nell’oro A destra: tavolo finale
Luca Gagni: “E’ stato il nostro esame di laurea” E’ quasi l’alba, ma Luca Gagni, 40 anni e un passato da venditore per Pagine Gialle prima di diventare uno dei principali operatori di gioco del Nord Italia, è ancora incollato a una poltrona della platea. Bergamasco, è oggi il presidente del comitato che rappresenta, a sua volta, gli oltre cento concessionari che formano l’ossatura di People’s. Le trionfali giornate vissute a Nova Gorica sono prima di tutto un loro successo. E Luca Gagni, a Heads Up appena concluso, è a dir poco raggiante. “Abbiamo creato un modello commerciale vincente, tanto da diventare la prima piattaforma italiana nel gioco online. Poi l’esaltante sbarco nel live: Il network esce a testa alta dal PPT, e da questo torneo, coronamento di un grande sforzo anche organizzativo. Finalmente ho visto tante facce conosciute da chiunque s’intenda di Poker, i big dei tavoli verdi come Bonavena o Giaroni, che sono venuti a confrontarsi con noi. Bella soddisfazione”. I giocatori, del resto, sono i veri protagonisti della piattaforma. “Principio sacrosanto. Molti concessionari, del resto, investono sui giocatori che si sono messi in luce, i quali a loro volta diventano personaggi aggreganti
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per gli altri”. L’ingresso nel Live è stato determinante? “Assolutamente sì. Amicizie online si sono trasformate in rapporti concreti. Il tutto ha dimostrato una facilità di relazione davvero sorprendente. Oggi siamo a pieno titolo una community, eppure, nel mondo del Poker, esistiamo solo dal 2008”. Questa volta sono accorsi anche i giocatori di altre piattaforme. “E’ la dimostrazione più lampante che il nostro Tour è cresciuto. Diciamo che abbiamo superato l’esame di laurea. All’inizio anche i nostri giocatori migliori difettavano un po’ di esperienza, adesso il gap può dirsi superato. Osservo che i campioni che menzionavo prima non sono attirati solo dal montepremi, ma anche o soprattutto dall’alta qualità del gioco”. Il nostro poker, però, conserva un’innata cordialità di fondo. E’ un gioco, e tale deve rimanere. “Appunto, il Poker modello famiglia. Questo stile a noi concessionari piace molto, ma prima ancora che a noi, piace ai nostri giocatori. Noi rendiamo queste esperienze facili da affrontare anche sotto il profilo logistico. E poi offriamo un ambiente sereno a chi ci segue anche senza giocare: mogli, mariti, fidanzate e figli in tenera età. Davvero una bella rivoluzione rispetto a quando il Poker era avvolto dal fumo delle bische. O almeno così, a torto o ragione, era percepito”.
A sinistra: Gianni Giaroni, Alioscia Oliva, Paolo Scarabosio e, in mezzo, Alexia Gonzales, una giocatrice meno fortunata: per lei, un People’s Pollo A destra: Salvatore Bonavena ai microfoni della nostra Web Tv
La classifica definitiva 1 Alioscia Oliva
2 Gianni Giaroni
3 Paolo Scarabosio
4 Gaetano Debellis 5 Antonio Ripani 6 Gaetano Preite
7 Simone Gatto 8 Salvatore Galizia
113.190 euro
69.300 euro 46.200 euro 32.340 euro 25.179 euro
20.559 euro 15.246 euro 10.626 euro People’s Poker MAGAZINE - dicembre 2010 13
NOVA GORICA
IL SUPER TAVOLO FINALE La finale di tutte le finali vede il trionfo del nostro campione sull’eccellente Copetaken, unico giocatore ad aver giocato con onore tre tornei in tre giorni. Toccata e fuga di Mascia Ferri, subito eliminata. Ciccio Valenti la segue a ruota. Bella prova di Peter Staudacker, che oramai è tra i nostri fedelissimi. Sciopero dei dealer, che risparmiano le finali: un grazie sentito da parte nostra.
TOUR CURIOSITÀ
Cominciamo con un ringraziamento: due dei tre tavoli finali, quello del Main Event e la Finale delle Finali, sono capitati nel bel mezzo di uno sciopero dei dealer. Alle 18 in punto di sabato pomeriggio tutte le attività di gioco, poker, roulette e simili, si sono fermate. Ne ha fatto le spese ad esempio il Side Event, che si è interrotto con la vittoria ex equo dei primi quattro classificati (a proposito: complimenti a Fogpoker, quinto, e a Ghirino10, sesto). Altra vittima illustre, Ciccio Valenti, che stava spopolando a un tavolo cash, e ha dovuto accontentarsi di una vincita di “soli” duecento euro. Tuttavia il personale del Perla ha deciso di risparmiare il nostro tavolo finale, programmato nelle stesse ore. Avesse allargato lo sciopero anche al nostro evento principale, sarebbero stati guai seri per People’s e per i finalisti, molti dei quali avevano già programmato il ritorno. Senza contare le ripercussioni sul set di Italia 1, e sull’evento che stiamo per descrivere, la Super Finale riservata ai quattro vincitori dei PPT e ai quattro vincitori dei tavoli televisivi Vip. Non entriamo nel merito di una vertenza della quale sappiamo poco o nulla. Ma è sicuramente dovuto il nostro ringraziamento più sentito ai dealer del Perla, e ai loro rappresentanti sindacali, per averci consentito il regolare epilogo della nostra manifestazione. Una sensibilità che va di pari passo con la loro bravura, apprezzata durante tutto il torneo. Ciò premesso, due parole su questo evento conclusivo (terza puntata di Poker1Mania) che ha davvero riunito otto giocatori di altissimo profilo. Intanto, i ritorni. Quello di Peter Staudacker, il vincitore di Kranjska Gora, più che un ritorno è stato l’ennesimo incontro, vista la frequenza con cui l’austriaco partecipa ai nostri tavoli. Ha dimostrato di nuovo la sua forza arrivando terzo, dopo aver condotto da chip-leader parte dell’incontro. Si è rivisto con piacere
anche Miklos Zsuffa, il campione di Budapest. Quanto a Mascia Ferri, arrivata sabato sera e subito impegnata in una partita di Bingo, si è fatta di nuovo apprezzare per la sua verve, ma purtroppo è incappata in una giornata storta ed è uscita in ottava posizione. Ciccio Valenti, vincitore del tavolo Vip di Budva, ha dato spettacolo soprattutto con la mimica facciale, perché ha seguito a ruota la Pantera di Ravenna. Non dura molto nemmeno l’avventura di Paolino Lobefaro, appagato dal grande traguardo raggiunto con la nomina a professionista People’s. Si è difeso un po’ più lungo, fino alla quarta piazza, il vincitore del Main Event, Alioscia Oliva. Il campione aveva smesso solo da poche ore l’heads up contro Gianni Giaroni, e cadeva letteralmente a pezzi. Impossibile chiedere di più. E veniamo ai due campioni che si sono giocati il testa a testa. Per Giampiero Copetaken Piccinno è stata davvero una consacrazione: ha assaporato la vittoria a lungo in posizione di vantaggio poi ha ceduto sulle ultime mani. Ma questa è stata davvero la sua tappa: ha giocato, caso unico, tre eventi, in uno ha vinto, in uno è arrivato secondo, e dal Main Event è uscito con onore. Davvero una prestazione maiuscola, che lo rende degno del contratto di sponsorizzazione da poco guadagnato da un nostro concessionario. E chiudiamo questa carrellata col trionfatore della serata: Vito Erasmo Labarile. Il nostro professionista chiude con un botto spettacolare sia il suo primo anno con la nostra divisa, sia il People’s Poker Tour, che vede un nostro campione sul podio più alto nell’ultimo evento del 2010. Davvero un finale straordinario per la nostra squadra, dove l’impresa di Vito si aggiunge a quella di Giuliana Flop60 Celestini, decima nel Main Event. A questi formidabili interpreti dell’arte il nostro abbraccio, che allarghiamo anche a Mauro Mukmak Magini, al quale è mancata la fortuna, non certo il valore.
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Un meritatissimo pollo al secondo uscito dal torneo
Paolino Lobefaro: anche i campioni possono, qualche volta, sentirsi polli
Debutta il People’s Pollo, perché il Poker sia sempre col sorriso Quando chiedemmo a Sara Zagarese, una giovane artista che collabora con noi a tante iniziative, l’idea di una mascotte che diventasse un po’ il nostro simbolo, la proposta che ricevemmo dopo una breve riflessione ci lasciò a dir poco sconcertati: un pollo. Ci saremmo aspettati un animale muscolare, o qualche simbolo guerriero, ispido e tonitruante. Un emblema di lotta nel quale i nostri appassionati potessero specchiare la loro bellicosa energia e la propensione allo scontro, all’ultimo sangue. Il pollo ispirava sentimenti diametralmente opposti, e stavamo per bocciare con orrore il progetto, quando l’autrice fornì una spiegazione che ci tolse ogni replica di bocca: “Tutti noi, almeno una volta nella vita, ci siamo sentiti dei polli”. E People’s Pollo fu. Pronto il progetto, non restava che cercare un abile artigiano che traducesse il disegno in un pupazzo, e lo trovammo, dopo qualche tentativo, in Angelo Raffaele Catalano, un altro giovane ricco di talento che si gettò a sua volta nell’impresa con la sensibilità che l’occasione richiedeva. Il resto, caro giocatore, è cosa che ti è nota, perché il debutto
Angelo Raffaele Catalano nel suo studio
della nostra pigolante polleria è avvenuto nel momento stesso in cui è partito il Main Event della tappa goriziana. Il successo è stato travolgente e la simpatia immediata, quanto la corsa ad accaparrarsi almeno un esemplare. Purtroppo ne avevamo soltanto una decina, e li abbiamo distribuiti con il contagocce. Uno di questi è finito tra le mani del direttore del Perla, che l’ha voluto a tutti i costi, mentre il prototipo ornerà la scrivania del nostro presidente, Fabrizio D’Aloia. Chi non ha saputo meritarselo, perché magari è andato a premio nel torneo, potrà rifarsi alla prossima occasione, visto che di People’s Polli ne nasceranno a centinaia, e nelle più svariate fogge. Camminerà con noi, e arriverà lontano. Il messaggio di Sara Zagarese - che se giocasse a Poker, e dio non voglia, un pollo lo vincerebbe a ogni torneo - riassume del resto il principio che ci guida da sempre: il nostro è un gioco, e un gioco deve rimanere. Rivali al tavolo, poi amici a tavola. Perché non c’è mano né partita, per quanto bizzarra, improbabile e persino malandrina, che ci debba togliere il sorriso dalle labbra.
Chi esce a un solo posto dalla bolla, è pollo d’ufficio. Qui con Odeon Tv
in onda su Poker1Mania il : - 5 gennaio PPT Nova Gorica - Tavolo Vip, - 7 febbario PPT Nova Gorica Finale - Main Event, - 8 febbraio PPT Nova Gorica - Finalissima PPT2010. Tra un torneo e l’altro abbiamo girato anche uno spot pubblicitario.Tra gli interpreti, i colleghi Christian De Nisco e Gennaro Soreca. Poi alcuni giocatori: si riconoscono a sinistra Giancarlo Americo e Raffaele Ranieri. Di fronte, due attori professionisti.
A tutto spot
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Il People’s Pollo ai microfoni della Web Tv
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NOVA GORICA
DAY-1 La strage degli eccellenti
A Damiano Demy Carbone non era mai capitato di uscire da un torneo importante, dopo poche mani e un paio d’ore di gioco. Il campione di Oria inaugura così la strage degli eccellenti: due le mani fatali, cominciate tutte con un KK spillato con gioioso ottimismo. Nella prima scende un Asso sul board, Demy frena, contiene i danni, ma lo stack vacilla. Nella seconda centra un tris al flop e vede l’All In dell’ avversario, che arriva al river con quattro quinti di scala. Ma la scala è a incastro, serve assolutamente un dieci. Le probabilità sono trascurabili: circa l’8 per cento. Avete già indovinato il finale: il 10 arriva, e per Damiano si spengono le luci. E’ solo l’inizio. Fuori Ancaria. Fuori Zorro. Fuori Monellaccia, che segue dopo poco il destino del marito Demy. Fuori Tania Panteca e Riccardo Napolitano, tanto per completare un quartetto fresco di sponsorizzazione collettiva. E’ davvero una strage dei campioni, dei giocatori più rappresentativi, dei volti e nomi storici della nostra famiglia. Ecco, già scritta, la colonna sonora di questa prima. Spiace per Gianluca Scarpantoni, reduce da un bruttissimo incidente d’auto dove in gioco c’era ben altro che una partita di carte. Due interventi chirurgici in tre giorni, il primo durato cinque ore, il secondo eseguito in fretta e furia per una complicazione improvvisa. Trova la forma in tempo per seguirci a Nova Gorica (cinque live su cinque giocati) ma la fortuna non lo assiste. Spiace per gli altri player sempre presenti ai nostri tavoli. E’ l’impietosa legge del poker e della sua bizzarra matematica, dell’ordine che si genera dal caos. Ma il caos, a sua volta, è figlio di un torneo dove a dominare la prima impietosa selezione sono le giocate sculettanti, quelle che i manualetti di Texas consigliano di foldare, o maneggiare con prudenza: si punta forte sopra un asso banana, e si spera nella clemenza del cielo. La cautela che in genere prevale nei livelli iniziali di questi tornei ricchi di buy-in e di prestigio, sembra cosa d’altri tempi. Non si contano, così, le vittime di AA e di KK scoppiati da seguiti improbabili. Poi le scale battute dai full, e i full battuti da altri full, come succede a Raffaele Ranieri, il vincitore della People’s Poker Cruise, che sopravvive al micidiale Day1-A, ma nel secondo turno, iniziato con uno stack decisamente striminzito, chiude con tre J e due K contro tre K e due J. Cede le armi, in conclusione di giornata, Salvatore Bonavena, uno dei giocatori più blasonati d’Italia. Il testimonial di PokerStars arriva a sorpresa sui tavoli di People’s ed è tanto il suo carisma che tanti foldano mani giocabili per timore reverenziale. Tutti meno uno: Bonavena chiude al flop una coppia di J, manda la vasca, trova il giocatore coraggioso e una coppia uguale ma con un kicker migliore: Asso contro il suo Kappa. Sportivissima la conclusione: ‘Bellissimo torneo, farò il possibile per essere ancora con voi!’ La sorte avversa travolge tanti altri players al top della gamma, e sembra accanirsi contro i vertici della classifica generale del PPT, quella che mette in palio un posto da Pro. Esce di scena nel Day1-A Maurizio Ghisl Ghislandi, che occupava la seconda piazza dopo il secondo po-
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REPORT DAL TOUR
Giocatori di provate virtù escono a un ritmo impressionante. Fuori a fine giornata anche il super campione Salvatore Bonavena. L’ultimo livello è fatale a Corrado Montagna, mentre Francesco Iannì, atteso dopo la buona prova di Las Vegas, conquista il primo People’s Pollo.
sto di Budva. A bloccare la sua corsa, solo un capriccio probabilistico: coppia 10-10 battuta da due 8 diventati tris al solito river di sangue. Maurizio Ghislandi, carrozziere in quel di Bergamo nel poco tempo che il poker gli lascia, è un giocatore solido, poco avvezzo ai colpi di testa. L’all in con 10 e 10 spillato era stata una scelta dettata, a sua volta, dallo stack impoverito da una giornata cominciata subito in salita. Prima di lui, l’inattesa eliminazione di due Pallassini su tre, ovvero Pierpaolo e Renzo junior, rispettivamente figlio e nipote dell’inossidabile Jaguar60, Piero per l’anagrafe, leggenda vivente del gioco italiano. Al termine del Day1-A tornano in tribuna, oltre a Bonavena del quale si è detto, Raimondo Raitoro Pinelli, e il nostro Pro Mauro Mukmak Magini. Infine, Corrado Montagna. Il campione di Albinea sembrava in una posizione tranquilla, poi in tre sole mani ha dissipato un patrimonio: iniziava a giocare avanti, e finiva regolarmente in testacoda. Ma il cimitero del primo turno impone altre epigrafi: Maurizio Rockfeller Cuna gioca un AA che si arena contro una fortunosa scala a incastro, e la fortuna abbandona Giampiero Copetaken Piccinno, arrivato ai tavoli con l’entusiasmo di chi si era aggiudicato, poche ore prima, il tavolo Vip televisivo. Fuori anche Davide Silvestri, prossimo Romeo in teatro: il suo cuo-
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re, prima che da Giulietta, è stato trafitto da un full. Lui aveva un colore al flop. All in inevitabile. Non è arrivato al secondo turno neppure l’eterno secondo Andrea UMBRELLA Galli, che in compenso ha cominciato subito a macinare secondi posti in vista di Kranjska Gora, prima tappa del 2011. Non resta sul trono Benedetto Dari, nonostante il ritorno al vecchio nick, quel King64_RM momentaneamente abbandonato in favore di Uragano-Tsunami. Risale al Day1-A l’eliminazione di Giancarlo fogpoker Americo, terzo nella speciale classifica del PPT. Anche questa volta il piacentino si era caricato a dovere per incrementare il punteggio, ma dovrà rimandare tutto al 2011. Mentre Giovanni Di Persio, due settimi posti consecutivi ai nostri live e quinto nella classifica del PPT, rientra nei ranghi nelle ultime fasi del Day1. Tutto da rifare il prossimo anno. Mentre la vera sorpresa del Day1-B è l’eliminazione di Francesco debitiassai Iannì. Reduce da un bellissimo torneo alle Wsop di Las Vegas, e sempre ai vertici del nostro torneo People’s Pro – una sorta di prova d’appello per chi ha mancato il Grande Slam del PPT – era tra i giocatori più attesi del torneo. E’ durato lo spazio di un mattino. In questa stessa pagina, raccontiamo la sua storia.
Francesco Iannì, creditiassai con la fortuna Dopo la bella prestazione alle Wsop di Las Vegas, Francesco Iannì era uno dei giocatori più attesi del torneo. Purtroppo, è stato il primo ad uscire, nel fatale Day1-B. Meritatissimo, quindi, il nostro People’s Pollo, consegnato in pompa magna dopo una prestazione a dir poco sconcertante. Intendiamoci: il poker è il gioco più bizzarro e ciclico del mondo, per cui tutto è possibile, e il trofeo con cui abbiamo premiato il player calabrese è solo un modo sorridente per voltare le spalle a una sconfitta, e guardare avanti. I successi arriveranno: l’uomo, e il giocatore, sono una garanzia. Intanto Francesco debitiassai Iannì, per gli amici Ciccio, resta prima di tutto l’uomo di Las Vegas: tra i giocatori di casa People’s è quello che si è meglio classificato nel main event delle Wsop, dove si era qualificato con un nostro torneo. A fermarlo all’876 posto, su quasi 8.000 giocatori, è stato solo un capriccio della matematica replicato due volte: KK battuto da AA, serie che esce 1 volta ogni 26. Al momento del fattaccio, era sopravvissuto a tre giorni di gara, era nel Day-4, a ridosso della bolla. Il momento più brutto? “Proprio quando sono uscito”. E il più bello? “Quando, alla fine del terzo giorno, tutti i giocatori del mio tavolo si sono alzati e mi hanno stretto la mano. Da quelle parti gli italiani non godono, come giocatori, di grandissima fama. I loro complimenti valgono il doppio”. Ma il nick “debitiassai” da dove nasce? “Dal mio matrimonio. Quando ho messo su casa, di debiti ne ho fatti parecchi”. I conti, ormai, sono tutti saldati. Francesco Iannì è un calabrese con la testa sulle spalle. Di mestiere, si occupa di pavimenti e gestisce un centro scommesse. Ha una figlia di appena un anno, Myriam, che adora. E una moglie che sopporta, con pazienza, il gioco del Poker: lei non ama le carte, e in vita sua non ha mai comprato nemmeno un gratta e vinci. Francesco, al contrario, sogna una vita da professionista: e la prima occasione è alle porte, visto che debitiassai è nella Top Ten della classifica People’s Poker Pro, ed è in creditiassai con la fortuna. People’s Poker MAGAZINE - dicembre 2010 17
Reportage dal tour
Scatti rubati ai giocatori, e non solo a loro, durante una maratona di poker lunga una settimana: anche qualche sbadiglio, a questo punto, è lecito. E persino qualche boccaccia.
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1) Per una foto ricordo completa sarebbe servita la Piazza
del Cremlino, una delle più grandi del mondo. Ci scusiamo con gli assenti, esclusi dalla legge dell’incompenetrabilità dei corpi. 2) Tutto è finito, e il Perla si svuota. Rimane solo Enzo Bellofatto, col compito di recuperare computer e altro materiale. E’ ancora là, intrappolato da miriadi di bit.
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3) Le chips sono quasi finite, per cui, nonostante i divieti, non si può negare l’ultima sigaretta a questo player. 4) Marzia Misuraca, 35esima piazza, si fa vento con 3.000 euro: decisamente meglio dell’aria condizionata. 5) Rinunciamo a dare un nome a questo giocatore che vogliamo eleggere, come il Milite Ignoto, a simbolo del giocatore caduto sul campo.
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6) La fortissima Sara Viozzi è finalmente riuscita a
sbrogliare il cavo che la collega a dio sa cosa, e può finalmente giocare. Ingombrante sì, ma in tinta con gli occhiali. 7) Rockfeller fa segno che tutto va bene. Non sa che tra poco sarà scoppiato da un classico Asso Banana.
8) Romina D’Agostino, new entry del Blog, sperimenta le fatiche di un People’s Poker Tour.
9) Ghisl imita Ciccio Valenti, in attesa che Ciccio Valenti
imiti Ghisl, cosa ben più difficile. Di fianco, Paolino Lobefaro. 10) Fino a un attimo fa la pila di fiches arrivava quasi al soffitto: mordersi le mani a questo punto è d’obbligo.
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Tavolo Vip, si fanno tutti “Piccinni”
Szilvia Freire
Con il tavolo Vip televisivo, che viene giocato nella tarda mattinata del due dicembre, la quarta tappa del PPT entra davvero nel vivo. Il giorno prima c’era stata la prima giornata di eliminatorie, quello che il gergo si chiama il Day1-A: una partenza, come vi abbiamo raccontato, davvero al fulmicotone. Ma è col tavolo televisivo che viene aggiudicato il primo trofeo, e il primo assegno: diecimila euro che vanno a Giampiero Piccinno, in arte Copetaken. Il successo del campione leccese è importante, perché per la prima volta un tavolo Vip viene conquistato da un giocatore qualificato online. I precedenti erano andati rispettivamente a Mascia Ferri, Vito Erasmo Labarile e Ciccio Valenti. Nel ruolo di Vip debutta a un grande evento Live Mauro Marin, fresco trionfatore del Grande Fratello edizione 2010. Gioca bene e arriva terzo. Prima di lui, la sempre temibile Szilvia Freire, che perde l’heads up contro un Copetaken al meglio della forma.Non è la prima volta del resto che la bellissima ungherese, nostra testimonial, si arena a un passo dal grande risultato.
Col primo tavolo televisivo la quarta tappa entra veramente nel vivo, e assegna il primo trofeo. Se lo aggiudica Giampiero Piccinno in arte Copetaken.
A Budapest era arrivata 28a nel Main Event, con premi dal 27esimo in poi, e a Budva era uscita al nono posto, a ridosso della finale televisiva a otto. Numeri da grande giocatrice alla quale manca (o è mancata fino ad ora) la zampata finale. Poca gloria per gli altri qualificati online, e per i nostri due Pro in gioco: Mauro Mukmak Magini arriva quarto e Giuliana Flop60 Celestini addirittura ottava. Quest’ultima, però, si rifarà abbondantemente nel Main Event, con un grande decimo posto, miglior prestazione di sempre per un nostro Pro. Da ultimo, va sottolineata l’impresa sportiva di chi, appena terminato il tavolo Vip, correrà a giocare il secondo turno delle eliminatorie, il Day1-B. Tra questi, i nostri due pro Mauro e Giuliana, poi Szilvia e Krisztina, e ovviamente Copetaken, che completerà il suo tour de force con la finale di tutte le finali. 20 www.peoplespoker.it
Mauro Marin
Bella prova di Mauro Marin, fresco trionfatore del Grande Fratello. Sul piatto, ventimila euro, diecimila al primo e altrettanti in beneficenza.
E Copetaken studia da divo
Giampiero Piccinno da Maglie, provincia di Lecce, che questo tavolo l’avrebbe vinto se lo sentiva fin dal giorno prima. Questione di presentimento, o forse, più semplicemente, era la voglia di lasciare il suo sigillo su questo PPT, che per tre tappe gli era sfuggito come acqua dalle dita: sempre presente ai tavoli del Main Event, mai dentro la zona premi. Il primo gradino verso la gloria di Nova Gorica, Copetaken lo aveva scalato con baldanza, in un memorabile torneo di qualificazione, il terzo e ultimo che mettesse in palio, contemporaneamente, il passaggio verso il casinò Perla e i riflettori di Poker1Mania, privilegio solo ed esclusivo del primo classificato. Correva il 17 novembre dell’anno 2010, e il Giampiero da Maglie, 40 anni all’anagrafe e commerciante di liquori quando non gioca a poker, si trovò contro 104 giocatori, ben decisi come lui a scivolare sotto i riflettori del piccolo schermo. Copetaken comincia male, poi si riprende, macina un gioco sempre più sicuro e arriva nei dieci dell’ultimo tavolo. Qui si scatena, spara a raffica e butta giù otto concorrenti come fossero birilli. Del resto, sulla sua figura spettrale che si allunga per quasi due metri, i panni del killer calzano a pennello. Batte all’heads up Antonio Gattosilvestro Bitetti, e vince un torneo dov’erano in gara i più bei nomi della piattaforma. La parte online finisce qui. Festeggia con gli amici, e la notte non chiude occhio: a tenerlo sveglio, ci pensa il sogno televisivo. E arriviamo, come dicono gli storici, ai giorni nostri. Il 1° dicembre, dopo aver respirato un po’ d’aria di Slovenia, ha un’illuminazione: vincerà il torneo. La mattina dopo arriva carico come una molla, e sempre più convinto che nulla e nessuno potrà fermarlo. All’heads up fronteggia la bellissima Szilvia Freire, che per qualche tempo aveva contato qualche chip più di lui. Ma nulla può fermare Copetaken, che allunga il passo, vince piatti importanti, bluffa con successo, e gioca l’ultima mano con l’aria pietosa di chi somministra il colpo di grazia. Poche mani prima, con un paio di donne contro un K5, elimina l’ospite più atteso del tavolo Vip: Mauro Marin, vincitore del Grande Fratello ultima edizione. E il trofeo, che vale 10mila euro più un posto sicuro alla finale di tutte le finali, il super evento che chiuderà il People’s Poker Tour, è nelle sue mani. Lo alza con orgoglio: è il primo qualificato online a tagliare questo traguardo. Anticipiamo in questa sede che Giampiero Piccinno non replicherà nel Main Event, dove uscirà prima della bolla, e nemmeno nella finale di tutte le finali, dove però metterà i brividi a tutti e uscirà secondo, dopo aver sfiorato il colpaccio. A proposito: se non andiamo errati, Copetaken è l’unico giocatore ad aver preso parte a tutti e tre gli eventi. Più che un torneo, una maratona da olimpionico.
REPORT DAL TOUR
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La classifica VIP 1 Giampiero Piccinno 2 Szilvia Freire 3 Mauro Marin
4 Mauro Magini
5 Roberto Sabato
6 Krisztina Polgar
7 Fabio Schiavarelli 8 Giuliana Celestini
Il tavolo Vip mette in palio al solo vincitore 10mila euro, più altrettanti in beneficenza. E’ stato giocato il 2 dicembre.
Gli altri attori in commedia
Di Mauro Marin diciamo in questa stessa pagina. Almeno un cenno sugli altri attori in commedia. Arrivano dall’on line Roberto Sabato in arte Roby_S, blogger sopraffino e giocatore temibile. Poi Fabio Schiavarelli. Quindi i nostri due professionisti Giuliana Flop60 Celestini e Mauro Mukmak Magini. Come a Budva, manca Vito Erasmo Labarile, già nell’Albo d’Oro, e quindi cavallerescamente in disparte. I nostri Pro superstiti non avranno molta fortuna: Mauro Magini totalizzerà il peggior piazzamento in carriera nei sit televisivi: esce quarto. Nei tre precedenti era arrivato due volte terzo e una volta secondo, perdendo l’heads up contro Ciccio Valenti. Giuliana è ottava, eliminata in poche mani: record negativo anche per la nostra campionessa, che del resto non ama gli eventi a struttura veloce. Attapirata più che mai, prenderà una sonora rivincita nel Main Event, dove chiuderà con un brillantissimo decimo posto. Fuori sesta, prima di entrare in partita, una delle nostre testimonial: Krisztina Polgar. Bene Szilvia Freire, che arriva all’heads up. Ma oggi è la giornata di Giampiero Piccinno in arte Copetaken, e non ce n’è per nessuno.
Giampiero Copetaken Piccinno
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E il Team Labarile fa il rullo compressore Se i tornei si giocassero a squadre, non ci sarebbero dubbi sul vincitore: il Team Labarile svetterebbe, senza rivali, in cima alla classifica. Lorenzo Fraccalvieri, in arte Sferrone, lo descrive così: “Scherzosamente parlando, si potrebbe anche dire che siamo una combriccola. Intanto fra di noi c’è molta amicizia. Poi, accanto alle vecchie glorie, ci sono le giovani leve. Con una metafora scacchistica, potrei aggiungere che si entra pedine, poi si diventa cavalli, alfieri, torri, magari un giorno avremo una regina, e qui mi fermo, perché il Re sarà sempre lui, anzi Lui, con la elle maiuscola”. Lui con la elle maiuscola è Vito Erasmo Labarile, professionista di People’s e giocatore sempre più affermato sulla ribalta nazionale. Più che un gruppo, ha fondato una scuola, con tanto di divisa che cambia ad ogni appuntamento. A Budva, in Montenegro, era color glicine (un modo elegante per definire il poco scaramantico viola) mentre a Nova Gorica le casacche si sono tinte di un rosso sgargiante. La capitale del Team Laba è un meraviglioso angolo di Puglia: Santeramo in Colle, provincia di Bari, poco meno di trentamila abitanti e qualche bel monumento da visitare. Ma gli adepti arrivano anche da fuori, in un incastrarsi di feudi che il solito Sferrone - fra parentesi è anche il vincitore del Side Event di Budapest, unico vero successo italiano di quella trasferta - paragona a quello dei vassalli, dei valvassori e dei valvassini. Luciano Montenegro, ad esempio, vive in un paese vicino. Benedetto Dari è di Roma. Noto come King64_RM, per un breve periodo ha cambiato nick ed è diventato Uragano-Tsunami. Poi ci ha
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IL TEAM DEI TEAM
ripensato, si è aggregato al team di Labarile, e ha ripreso il vecchio nome d’arte, che tra parentesi gli calza a pennello: “Vito è un campione che aiuta gli altri a diventarlo. La sua sala è una sorta di palestra, della quale ho voluto far parte. Sono stato io a cercarlo, e lui mi ha accolto da subito come un fratello”. Ma possiamo allungare lo sguardo oltre confine, perché uno degli affiliati, il solido Florian Duta, arriva dalla Romania. A Budva, in Montenegro, arrivò quinto, eliminato da Maurizio Ghisl Ghislandi. Il sodalizio si sviluppò fra uno step e l’altro di quel formidabile torneo, e cominciò con un calcistico scambio di magliette. Parla il dialetto di Santeramo, invece, Paolo Lobefaro, meno di vent’anni, nuovo professionista People’s, titolo ottenuto dopo un emozionante duello a distanza contro Gaetano Debellis, che tanto per cambiare è un altro labarilino di ferro. Ecco com’è andata. Paolo Lobefaro arriva a Nova Gorica in testa alla speciale classifica di tutti i PPT. Il merito è della sua squillante vittoria nella tappa di Budva, a spese del bergamasco Ghisl che lo incalza in seconda posizione anche in classifica generale. Dietro, un bel drappello di giocatori formidabili, come Giancarlo Americo, Giovanni Di Persio, Emiliano Moscato, e via elencando. Più eventuali nomi di seconda fila, più eventuali outsider. Insomma, tutto può ancora capitare. Ma il Main Event di Nova Gorica diventa, fin dal Day1, un’autentica mattanza per i giocatori blasonati. Escono tutti, tranne lo stesso Lobefaro, che nel Day2 finisce eliminato prima di arrivare in zona punti. E siamo al tavolo finale, dove spunta un giocatore di buona nomea, in classifica grazie ai puntipresenza. Fatti un paio di conti, emerge una realtà persino crudele: tra gli utenti di People’s - gli unici abilitati ad entrare in classifica - Gaetano Debellis è l’unico che può tentare il sorpasso. Gli altri, se anche vincessero, rimarrebbero indietro. Debellis no, se arriva primo passa davanti, seppure per uno striminzito mezzo punto. Il tavolo finale si annuncia davvero al calor bianco. E qui attenzione al nick: quello di Paolo Lobefaro è team_Laba_Tsunami, quello di Gaetano Debellis è Team_Laba_imchampion. Indovinato, fanno parte entrambi della stessa squadra. Cominciano a cadere le prime teste, e Imchampion è sempre là. Non solo: è addirittura chip-leader. E, tra i suoi primi tifosi, c’è Paolo Lobefaro, che passeggia in platea. Grandezza di un club dove l’amicizia regna sovrana: “Vorrei davvero che Gaetano la spuntasse, e diventasse lui il prossimo professionista di People’s. Non gli ho mai augurato di perdere, neppure per un minuto”. E’ vero: il volto pulito di Paolino Lobefaro vale quanto una macchina della verità. Il resto del clan è compatto nell’imparzialità assoluta, in ogni caso sarà uno di loro a firmare il prossimo contratto con la casa madre. Alla fine Gaetano Debellis si scontra con l’avversa fortuna, ed esce con un pur lusinghiero quarto posto. Resta in campo un solo utente People’s, Paolo Scarabosio, che però non ha abbastanza punti per sperare nel ribaltone. Paolino Lobefaro vince la superclassifica, in un abbraccio ideale col maestro, che professionista lo è già: “Vito è molto di più di un amico, è un padre. Gli devo molto, e dedico a lui questo traguardo”. Anche il Re è felice: Paolo, che a 14 anni perse tutta la famiglia in una tragedia della strada, è davvero un figlio. Sono compaesani, e le loro famiglie si conoscevano. Lo aiuta a crescere e a rifarsi una vita. Il poker arriva dopo, e non è nemmeno quel che conta di più.
Che cos’è un team? Prima di tutto è un superamento dell’online. Per via telematica si possono stabilire ottimi rapporti, scambiare saluti e battute di spirito. Ma è un dialogo a distanza fatto di bit, e nessuna stretta di mano virtuale varrà mai quanto un abbraccio del mondo reale. People’s ha creato i presupposti perché la distanza, e la freddezza telematica, potessero evolvere verso il calore della vita vissuta. Il resto l’hanno fatto i giocatori: dai nostri eventi live è nato un villaggio globale, che come ogni comunità ha i suoi big, i suoi cittadini eccellenti, le sue comparse discrete e defilate. Da qui al formarsi di veri nuclei urbani il passo è stato breve. Breve, ma non facile. Un team che sia realmente tale, e non sia solo un prefisso del nick, presuppone prima di tutto un leader carismatico attorno al quale raggrupparsi. Poi serve una sala dove riunirsi, passare il tempo in allegria, e condividere esperienze nel rispetto delle regole: una strada, quest’ultima, obbligata, perché un team è un gruppo che esce allo scoperto, e finisce, inevitabilmente, sotto la lente degli altri giocatori e della stessa vigilanza di People’s. Che poi questo Team vada anche al successo, questo si deve al tempo e alla capacità dei fondatori di elevare il livello tecnico degli affiliati. Al momento, a competere col team di Vito Erasmo Labarile, c’è il team di Maurizio Cuna, in arte Rockfeller. La base è a Lecce, in uno splendido locale chiamato “Il miliardario”. Insegna luccicante, ispirata a un rasserenante ottimismo. Anche per i “ragazzi” di Rockfeller, i risultati, soprattutto online, sono subito arrivati. Nelle prossime settimane, tra l’altro, dovrebbero entrare nel team (la cui evoluzione assomiglia al personaggio, un solido imprenditore del gioco e del tempo libero in perenne movimento) alcuni giocatori di altissimo prestigio. Al momento, non si può aggiungere altro.
NOVA GORICA
Blog in pillole Pochi esempi a caso dalla miriade di messaggi arrivati a Vito Erasmo Labarile dopo i successi del suo team e la sua vittoria nella super finale.
E’ prossimo al debutto, invece, il team di Damiano Carbone, Demystar in arte, che nella sua Oria viene considerato un vero caposcuola da tanti che vorrebbero entrare nel nostro mondo oppure migliorare la loro tecnica di gioco. Tutto è pronto: il locale, il logo, e una lista di giocatori di grande interesse. L’inaugurazione è questione di giorni, e forse è già avvenuta al momento di andare in macchina. Attorno a Damiano, la moglie Monellaccia, e gli amici Riccardo Napolitano e Tania Panteca. Un vero poker d’assi.
“Allora CAPITANO SEI GRANDE! Con te alla nostra guida spaccheremo il 2011!” Capuzzone “Complimenti campione... meriti davvero la fascia di capitano, un abbraccio da tutto il tuo team e in particolare il tuo grande amico king averti conosciuto è stata una bella cosa....con grande affetto alessandra e benedetto.” king64rm “Sempre grande Mimmo! non caschiamo mica dalle nuvole a vedere un tuo trionfo...da un tipo forte e tenace come te ci si può sempre aspettare di tutto! Quindi la tua vittoria non mi meraviglia ma mi rende felice sia per il risultato e sia x la fortuna ke ho di far parte di un gruppo capitanato da te! Un abbraccio, grande MIMMO” Sferrone “Volevo spendere 2 parole per Mimmo, non che ne abbia bisogno, ma per puntualizzare. Al di la dei complimenti per gli ottimi risultati ottenuti nei vari PPT, mi premeva sottolineare la grande professionalità di questo ragazzo, ricordo ancora che durante la Cruise c’era chi dubitava della reale esistenza di questo nick. Beh ragazzi, MIMMO esiste, e’ presente, e’ simpatico, e’ un grand’uomo.” Carmine
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Chiusura col botto per i nostri Pro Intanto, un grazie. I nostri tre professionisti, Giuliana Flop60 Celestini, Mauro Mukmak Magini e Vito Erasmo Labarile, hanno condiviso con People’s quattro meravigliose avventure live, hanno colto importanti risultati nell’online, e hanno sempre onorato la casacca che avevano con merito conquistata. Davvero formidabile, poi, la conclusione del 2010: Giuliana ha colto un importante decimo posto nel main event, e Vito Erasmo Labarile ha portato a casa la finale di tutte le finali e relativo trofeo, dopo aver vinto il tavolo Vip nella puntata di Budapest. Meno squillante il bottino di Mukmak, che però ha sempre convinto per la bontà del suo gioco e sempre diffuso simpatia ai tavoli e sul blog. Ecco, nei dettagli, il meraviglioso terzetto.
Flop60, zampata finale da vera leonessa Giuliana Flop60 Celestini, la leonessa di Tarquinia, ha chiuso il suo primo anno in People’s con una zampata davvero fantastica: un decimo posto nel Main Even, miglior prestazione assoluta per un nostro professionista. La decima piazza, fra l’altro, è stata raggiunta in un super torneo che, come avete già letto, ha messo al tavolo più di trecento giocatori, tra i quali svettavano tanti nomi di livello internazionale: assi autentici che hanno scoperto il fascino dei nostri live. E’ stato proprio uno di questi, il bolognese Gianni Giaroni, a eliminare la nostra campionessa: AQ per Giuliana, 44 per l’avversario. Un classico coin flip dove purtroppo la coppietta dell’avversario ha retto fino al river. Intendiamoci, se Flop avesse tirato a campare con un classico catenaccio, sarebbe con ogni probabilità arrivata al tavolo finale: “Tutto vero, ero un po’ corta ma non stavo poi malissimo. Ma questo è anche un gioco di coraggio, e la mia etica mi imponeva di agire. Certo, non avrei chiesto di meglio che arrivare nei primi otto, ma volevo arrivarci da una posizione forte, tale da poter dire la mia. La pura sopravvivenza non m’interessa”. Al di là del premio finale, 6.699 euro, Giuliana si è guadagnata la stima e l’affetto del suo grande rivale, Gianni Giaroni, che all’inizio del Day-2 aveva pronosticato un testa a testa finale proprio con lei: “E’ stata l’eliminazione più sofferta e più triste della mia vita, ma non avevo altra scelta che giocare la mano. E’ vero: avrei scommesso sull’heads up tra me e Giuliana, una giocatrice che ho stimato da subito. Persona splendida, che mi auguro di incontrare quanto prima”.
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FACCE DA POKER
Un contratto che vale oro Nel corso del 2010 il percorso dei nostri Pro è stato davvero esaltante: invito ai quattro eventi live e ai quattro tavoli Vip, e partecipazione alle Wsop di Las Vegas con iscrizione diretta al Main Event, che da solo vale 10mila dollari. In più, un bonus di mille euro al mese da giocare online. Oltre a una costante promozione sui media e sui nostri apparati di comunicazione. Per la stagione 2011 i nomi sono tutti da definire, tranne Paolo Lobefaro, primo vincitore sicuro della nostra casacca.
Giuliana Flop60 Celestini coglie il miglior risultato del Team col decimo posto nel Main Event. A lei anche i complimenti di Gianni Giaroni. Vito Erasmo Labarile si aggiudica la finale delle finali, terzo risultato utile nei nostri live. Per Mauro Magini stagione avara di risultati, ma tanta simpatia ai tavoli Il bilancio di Flop60 si completa coi successi online: un Super Sunday vinto, e tante apparizioni in zona premi. Per non dire della puntata alle Wsop di Las Vegas, chiusa con un emozionante fuori onda da 100mila dollari vinti al Poker Caraibico. Giuliana Celestini conquistò la nostra maglia vincendo una classifica a parte, riservata alle donne in omaggio alle quote rosa. Da giovinetta militava in A2 nel Santa Marinella Basket e si tuffava nel mare casalingo con le bombole e la tuta. Intanto giocava a poker a imitazione del padre nella classica specialità italiana, con le cinque carte davanti al naso. Convertita al Texas Live, si è messa in rete dopo la controversa proibizione di giocare il poker sportivo nei circoli. Subito lo considerava un ripiego, poi ci ha preso gusto, e sono cominciati ad arrivare i risultati. Prima del professionismo, si era distinta in vari tornei: sesta al Double Stack, seconda al Big One e quarta al Super Sunday. Fondamentale il suo ruolo di promotrice del poker al femminile, portato fuori dalla logica delle quote rosa: ha dimostrato che per cogliere risultati importanti non servono le riserve indiane, basta giocarsela alla pari. Il suo esempio ha fatto scuola: live dopo live, le donne ai tavoli sono aumentate in modo esponenziale. E’ amica di Piero Pallassini, e la si vede spesso nella sua sala giochi di Civitavecchia. La sua carta preferita? La dama di picche. E’ da circa un anno che cerchiamo di farci spiegare il perché, ma non ci siamo ancora riusciti. Confidiamo nel 2011 per risolvere il mistero.
Premiata ditta Labarile, frabbrica dei campioni Vito Erasmo Labarile viene dall’edilizia, e costruire gli risulta facile: diciamo che è la sua vera vocazione, visto che a sedici anni aveva già un’impresa per suo conto, con cinque dipendenti. Stanco del mattone, che non rende più come una volta, oggi Vito Erasmo Labarile preferisce costruire campioni, come avete letto nelle pagine precedenti. Naturalmente, non dimentica di essere campione a sua volta, motivo per cui ha sollevato l’ultimo trofeo messo in palio dalla tappa di Nova Gorica: la finale di tutte le finali, rappresentata da un’elegante scultura di Dan Gioielli con dentro 25mila euro. La cifra, per un sit a invito a otto giocatori, era adatta alla solennità dell’evento. Col vecchio nick, 74Labarile, il nostro campione era, al momento del contratto, un nome tutt’altro che nuovo, almeno per gli affezionati della nostra piattaforma. Abbonato da sempre ai posti alti di classifica nei tornei e nei sit più prestigiosi, aveva vinto, fra l’altro, il ticket per la nostra People’s Cruise, alla quale aveva poi rinunciato per altri impegni.
Mukmak Magini, il Cenerentolo in carrozza A Mauro Mukmak Magini il grande risultato è purtroppo sfuggito, anche se il secondo posto a Budva nel tavolo Vip, dove a batterlo fu un ispirato Ciccio Valenti, rimane pur sempre un bel successo, da aggiungere ai due terzi posti raggiunti nelle altre analoghe competizioni di Budapest e di Kranjska Gora. Purtroppo, gli è mancato quel pizzico di fortuna per entrare in partita nei Main Event, e i suoi successi on line (un decimo posto a un Super Sunday è il suo miglior risultato) sono più l’eccezione che la regola. Nemmeno il viaggio a Las Vegas, dove pure brillò inizialmente per alcuni piatti, gli ha portato troppa fortuna. Eppure, la stoffa del campione c’è, e la presenza di Mauro nel nostro Team è stata comunque importante. Raro trovare ai tavoli, e fuori dai medesimi, altrettanta simpatia e calore umano. Mauro ha interpretato al meglio un poker basato sulla lealtà sportiva e sulla moderazione, il gioco che deve restare un gioco. La sua avventura professionale era cominciata con un buy-in di 10 euro grazie al quale, vincendo poi il relativo torneo satellite, si giocò il target per la qualificazione alla People’s Cruise. Vinse anche quello, e si trovò sulla nave per Civitavecchia. Passò il primo turno, poi anche il secondo, e andò da chip-leader al tavolo finale. Lì, dimostrando insospettabili doti di giocatore live, arrivò terzo assoluto ma primo dei qualificati online. Morale della favola:
NOVA GORICA
Il contratto Pro era dovuto a una nostra speciale classifica basata sui risultati on line. Un primo posto che non è mai stato in discussione. Nella vita come nel gioco, Vito esprime l’ottimismo della volontà senza il pessimismo della ragione. Chiude l’anno con tre successi: dell’ultimo s’è detto, gli altri sono il primo posto nel tavolo televisivo di Budapest e una puntata in zona premi sempre nella capitale ungherese: 25esimo nel main event, 3.195 euro nel carniere. Nell’online, poi, è stato l’ennesimo anno di grazia: pressoché costante la sua presenza nei principali tornei con relativa raffica di piazzamenti in the money. Un grazie, poi, per la sua costante presenza all’Enada di Roma, dove si è presentato con la moglie Marilena e il figlioletto Giuseppe, a esaltazione di quel poker formato famiglia che tanto sosteniamo. Spettacolari le sue esibizioni (vere lezioni di gioco) al tavolo multiplo acceso per l’occasione.
10mila euro in banca, e un contratto di sponsorizzazione che vale quattro volte tanto. La sua storia, a 46 anni compiuti e dopo una vita passata tra alti e bassi, ci ricordò all’epoca quella di Jim Braddock, un pugile di scarso avvenire che poi ingranò la marcia giusta e diventò campione mondiale dei pesi massimi. Lo chiamarono “Cinderella man”, e così è passato alla storia. Come noi, a nostra volta, abbiamo ribattezzato l’amico Mauro “Il Cenerentolo”, seppure dagli occhi di cobra: perché la cosa che più ci impressionò quando lo vedemmo al tavolo, fu il suo sguardo, fino a quel momento spento, se non addirittura liquido. Accese gli occhi di luce ipnotica, e li tenne puntati per una decina di minuti interminabili sulla vittima di turno, senza muovere un solo muscolo facciale in una pietrificazione perfetta. Fin quasi alla fine, Mauro dominò il tavolo: poi, raggiunto il terzo posto, e la certezza del contratto Pro, si rilassò un momento di troppo: perché del primo premio, a quel punto, non gli importava più nulla: per lui la zucca si era già trasformata in carrozza. Una carrozza purtroppo che non ha tagliato traguardi: ma l’importante è che la corsa riprenda. Anche a Mauro, poi, un grazie per la sua presenza all’Enada con la deliziosa figlia Martina, diventata subito una piccola diva per il nostro staff e per i tanti visitatori. People’s Poker MAGAZINE - dicembre 2010 25
poker noir
Il poker in bianco e nero
a cura di Sara Zagarese
Dalla battagia del Tet alle battaglie del poker: questo il destino di Li Yuelong che, pur essendo di anagrafe cinese, è in realtà la reincarnazione di un guerrigliero vietcong scomparso nello scontro. Lo sguardo cattivo è sempre lo stesso, e la marca di sigarette anche. Quindi attenzione.
Kriztina Polgar,non resiste a Raffaele Cariati, ed esce mestamente dal torneo guardando il pavimento come la Norma di Bellini quando cammina verso il rogo. Nemmeno la spallina lasciata cadere con civetteria l’ha salvata da un avversario che, quando gioca a poker, vede solo le donne del seme relativo.
Eliano Bolzani, in arte Pantegana - che in dialetto mantovano sta a significare un grosso topo - si fa largo a gomitate tra player molto più grossi di lui. Il sorriso sinistro prelude a un omicidio: l’ignara vittima gli ha da poco scoppiato un AA e sta per giocare l’ultima mano della sua vita.
Il romano Ivan Gentilini, occhiali da motociclista in testa, incenerisce con lo sguardo gli avversari per indurli a foldare. Elio Caferro, abbozza un sorriso di circostanza, e getta le carte.
Le rughe d’espressione sulle guance di Antonio D’Urso e la peluria sulle braccia sono l’inizio dell’ennesimo prodigio: l’uomo si sta trasformando in un licantropo. Si tratta del resto di un giocatore di Avellino, dove i lupi sono di casa.
Ci sono due modi per giocare a Texas: con coppola e senza coppola. Erst Mihailo ha scelto la prima strada, ed è arrivato 14esimo. Di fronte a lui, quel che rimane di Szilvia Freire al termine di una mano decisiva. Il dealer si affretta a togliele le chips, perché dietro una coppola ci sta sempre una lupara.
Non è l’occupazione della Statale di Milano nel ‘68, ma quella dei tavoli da gioco nel 2010. E al centro della scena non c’è Mario Capanna, ma la dealer Daliborka Vukovic: la grinta però è la medesima.
In un ambiente lussuoso come un casinò, i vassoi sono inversamente proporzionali alla piccolezza di ciò che trasportano: la bottiglietta d’acqua potrebbe dissetare, al massimo, un canarino. Il cameriere, di cui si ammira il gesto davvero elegante, arriva direttamente dal set della Famiglia Addams.
Nemmeno la vicinanza di Krisztina Polgar riesce a strappare un sorriso a Copetaken, l’uomo più noir della nostra piattaforma. Prima di trasformarsi in un’ombra, si chiamava Giampiero Piccinno e viveva a Maglie, in provincia di Lecce.
Come nei migliori horror, allo scoccare della fatidica mezzanotte il tempo si ferma e tutti rimangono perfettamente immobili, trasformati in statue di cera. Il torneo è regolarmente proseguito in un universo parallelo, dove ancora ci troviamo.
Florian Duta, rumeno come Dracula, inizia ad artigliare le sue chips. Succhierà il sangue dei rivali fino alla quinta posizione, quando il mitico Ghisl riuscirà ad eliminarlo centrandolo con un spicchio d’aglio.
I capelli di Gaetano Debellis iniziano a muoversi di vita propria come quelli della Medusa. Fortuna che gli avversari al tavolo stanno guardando da tutt’altra parte, altrimenti si trasformerebbero in pietre e verrebbero messi in sit out
Dopo la precoce uscita dal main event, il fantasma di Mukmak Magini esce minaccioso da un vortice, e appare al giocatore che lo ha eliminato come il fantasma di Banco tormentava Macbeth nella tragedia di Shakespeare. Medesimo l’effetto sulla povera vittima.
Nell’eterna lotta fra ricchi e poveri, i primi stavano dall’altra parte del tavolo. Si distingue, in questa scena di dolore, Monya Camposeo in arte Monellaccia, che contempla il progressivo spostamento delle chips verso gli avversari. Dovrà rimandare al prossimo live l’acquisto di una nuova lavatrice.
Kasznar Tamas, accende la sua arma segreta: un sigaro pestilenziale col quale stenderà abbastanza avversari da arrivare al ventesimo posto. A memoria d’uomo, è la prima volta che s’impiega l’arma chimica in un torneo di poker. .
Maurizio Ghislandi, Luciano Montenegro, Riccardino da Palermo, Paolo Lobefaro trasportati dal vento come Paolo e Francesca. Ciò che vedete, infatti, non è la realtà, ma l’incubo profetico di Emiliano Moscato in arte Morfetto, che per colpa di questi giocatori ha perso il primato nella classifica del PPT.
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KRANJSKA GORA
Nasce il Poker spettacolo A Kranjska Gora oltre duecento giocatori danno vita al People’s Poker Tour. I talenti dell’online affrontano i campioni da casinò, che avranno vita fin troppo facile, ma insegneranno ai primi tutti i trucchi del mestiere. Intanto le telecamere di Italia1 e la diretta su UStream daranno all’evento un respiro internazionale
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Lezioni dal vivo Meglio online o live? Meglio la fusione fra i due mondi, destinati in futuro a una convivenza sempre più stretta. L’esperienza della People’s Cruise è illuminante, e questo ci incoraggia a varare un ciclo di eventi dal vivo incorniciati da un unico filo conduttore: nasce così il People’s Poker Tour. La località prescelta per la prima tappa è Kranjska Gora, una cittadina slovena famosa anche per i campi da sci. Il casinò è il Korona, che sorge proprio dirimpetto alla pista dove Alberto Tomba ha vinto quattro gare di Coppa del Mondo.
A Kranjska Gora, cittadina slovena famosa anche per i Mondiali di Sci, prende vita il People’s Poker Tour: i nostri giocatori si confrontano con le vecchie volpi del Casinò Korona
E’ un casinò di grandi dimensioni, confortevole, attrezzato al punto giusto, in quella Slovenia che si è ormai qualificata come la Las Vegas d’Europa. In più, è dotato di un vero teatro, con platea e gallerie, ideale non solo per gli spettatori ma anche per la troupe televisiva di Endemol, che avevamo già conosciuto in crociera e che si ripresenta compatta per sfornare, a beneficio del programma Poker1mania, altre due elettrizzanti puntate. La maggior parte dei giocatori si qualificano attraverso il torneo online, e tra questi non mancano due fortunati concorrenti che vincono, in altrettanti eventi dedicati, un posto al tavolo Vip. Non manca un nutrito drappello di giocatori, abituali clienti del Casinò Korona, che si iscrivono direttamente, attirati dalla novità del torneo, dalle opportunità mediatiche che offre, e soprattutto dal sostanzioso montepremi, che si assesta oltre i 300mila euro con un primo premio di 100mila e un secondo da 51mila, cifre di assoluto rilievo europeo. In questa apertura verso il mondo, People’s compie un’altra 32 www.peoplespoker.it
E’ subito caccia a un nuovo Pro
Parte subito la ricerca di un nuovo professionista, e questa sfida aggiunge altro pepe al nostro Tour. Il regolamento prevede, per ogni tappa, l’assegnazione di un punteggio in base al risultato e al numero degli iscritti. Per entrare in graduatoria bisogna essere registrati come utenti People’s, e questo è l’unico limite. In virtù del quale, però, a Kranjska sale al comando il terzo classificato, cioè Stefano Impiccini da Teramo. Poi si leggono nomi che ricorreranno spesso nelle pagine di questo giornale, come Stefano Impiccini, Emiliano Moscato, Nicola Chiarinelli, Giovanni di Persio e Piero Pallassini.
scelta felice e lungimirante. Il PPT diventa un evento pokeristico a tutti gli effetti, e non soltanto, come fu invece la crociera, una vetrina per i propri utenti. A tutta prima, lo scotto da pagare è alto: nonostante siano solo 15 su un totale di 202 concorrenti, gli iscritti diretti del Korona si accaparrano le posizioni migliori: prima, seconda e ottava. Il vincitore assoluto è Peter Franz Staudaker, studente austriaco di soli 22 anni, ma già assiduo frequentatore dei tavoli verdi. Dei giocatori italiani dice: “Bravi, ma bluffano troppo, e vogliono vedere troppi flop”. Lo incontreremo di nuovo a Budapest, dove però giocherà un torneo a dir poco sconcertante, e finirà impallinato. Come succederà del resto a Giuseppe Lancia di Udine, il personaggio più stupefacente emerso dal torneo: professore universitario di Matematica Discreta - una disciplina che contempla al suo interno anche la teoria dei giochi - il friulano utilizza il poker anche durante i suoi corsi. E finalmente, al terzo posto, il primo dei qualificati People’s: è Stefano Impiccini, abruzzese di Teramo, che fra le altre virtù ha anche quella di essere cognato di Gianluca Ancaria Scarpantoni, che considera il suo maestro. Stefano Impiccini, mbcci00 di nick, si qualifica all’ultimo momento e parte fresco fresco di viaggio di nozze. Gioca un bellissimo torneo, vince quasi trentamila euro, e sale al provvisorio comando della speciale classifica “People’s cerca un pro”. Quest’ultima, diventa un vero anello di congiunzione fra le tappe del Tour, e pone come unica clausola la registrazione fra gli utenti di People’s. Già si affacciano, nella zona punti, i nomi che daranno vita agli emozionanti sorpassi delle prossime tappe. Come Emiliano Moscato, ad esempio, ristoratore di Gela, o Nicola Chiarinelli, lo “scienziato del poker”, o Gio-
vanni di Persio, già Nazionale di Poker, che si presenta in maglia azzurra. Tutti si battono come leoni. Ma la sproporzione dei risultati tra i live e gli online dimostra la debolezza strutturale del Poker Italiano, penalizzato dalla proibizione del gioco dal vivo, seppure in modalità torneo. Le regole dell’online sono uguali a quelle del live, ma il clima che si respira ai tavoli reali è completamente diverso, e tutta un’altra musica. Il nostro Tour, oltre al resto, diventa una palestra straordinaria per completare la caratura professionale dei nostri utenti. Servirà un’altra tappa di addestramento, ma i risultati arriveranno.
KRANJSKA GORA Debutta su due tavoli il team dei professionisti
La tappa di Kranjska vede anche il debutto del nostro team di professionisti, freschi di nomina. Il primo, ma solo in ordine di firma, lo abbiamo già incontrato: è il romano Mauro Mukmak Magini, che ha meritato il titolo grazie al terzo posto - ma primo fra i qualificati online - nella Poker Cruise. Poi il pugliese Vito Erasmo Labarile, primo nell’apposita graduatoria online. Infine Giuliana Flop60 Celestini, grazie al miglior piazzamento tra le donne nella medesima classifica. Di loro, e dell’anno straordinario passato con la nostra maglia, abbiamo detto nell’apposita pagina. Qui basterà ricordare che i tre sono (e saranno in futuro) iscritti d’ufficio sia nel main event sia al tavolo televisivo Vip. Il debutto non sarà particolarmente fortunato, ma la qualità di gioco e la personalità ai tavoli eccellenti.
Anche la sigla del Tour è fabbricata in casa
La classifica definitiva 1 Peter Franz Staudacher 100.000 euro 2 Giuseppe Lancia
51.510 euro
3 Stefano Impiccini
28.785 euro
5 Nicola Chiarinelli
18.180 euro
4 Emiliano Moscato 6 Carlo D’Agostino
7 Giovanni Di Persio 8 Hermann Pippan
21.210 euro 12.120 euro
9.990 euro 7.878 euro
Fra le tante novità che hanno accolto i nostri giocatori al Casinò Korona, è stata particolarmente apprezzata la sigla del tour, vera colonna sonora dell’evento. La musica è stata composta apposta, e in esclusiva per noi, da un affermato musicista di Benevento, Michele Criscuolo. Ha 38 anni e vanta numerose esperienze, sia live che in studio. Diplomato in chitarra classica al conservatorio di Benevento, grande appassionato di blues, Michele Criscuolo alterna l’attività di insegnante con le esibizioni dal vivo assieme a diverse band. Infine, compone. Come ha fatto in esclusiva per People’s.
TOP TEN PEOPLE’S CERCA UN PRO Stefano Impiccimi 218,3 p.ti Emiliano Moscato 180,8 p.ti Nicola Chiarinelli 165,8 p.ti Giovanni Di Persio 125,3 p.ti Antonio Reho 108,8 p.ti Andrea Di Croce 99,8 p.ti Riccardo Nicolini 98,3 p.ti Piero Pallassini 93,8 p.ti Vincenzo Albano 92,3 p.ti Giacomo Pellicanò 92,3 p.ti
Il fascino della diretta Fabio Costantino alle telecamere, Gilberto Mauriello al sonoro e Ivan Fantasia ai microfoni: è questo il trio al quale People’s Poker Network affida il futuro della comunicazione: dai video girati in studio, al video blog, alla futura striscia quotidiana in diretta sui canali Ustream, You Tube e altro. Si tratta di tre professionisti già collaudati da altre esperienze (Ivan e Gilberto gestiscono un programma radiofonico) e abituati a lavorare assieme. Il battesimo del fuoco avviene a Kranjska, e a dire il vero in modo piuttosto estemporaneo. All’atto di partire per la Slovenia si era ipotizzato al più un collegamento radiofonico ed eventualmente qualche video da riassemblare in studio. Ma poi una diretta UStream tentata in via sperimentale dà risultati talmente roboanti da costringere la troupe a insistere su questa strada. Molte le lacune da inesperienza, ma il bilancio finale non ammette repliche: centomila contatti in quattro giorni con cinquantaquattromila utenti unici, più un via vai impressionante di messaggi via chat. People’s Poker MAGAZINE - dicembre 2010 33
Reportage dal tour Kranjska Gora
A Kranjska Gora prende ufficialmente il via il People’s Poker Tour. Si gioca dal 9 al 12 aprile, gli iscritti sono 202, il montepremi supera i 300mila euro: come inizio non c’è male. Molti, la maggior parte, si sono qualificati online, altri si iscrivono direttamente dal casinò Korona, tra loro sono numerosi gli stranieri. Sarà uno di loro, Peter Franz Staudacher, a vincere. Ha 22 anni, e incassa più o meno 100mila euro. Lo segue un professore universitario di matematica , Giuseppe Lancia. Per trovare in classifica un qualificato online bisogna arrivare al bronzo: è Stefano mbcci00 Impiccini. Insomma, i giocatori abituati alle piste dei tavoli verdi, fanno a polpette i nostri giocatori virtuali.
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1) Si gioca in uno vero teatro, con tanto di platea e galleria per gli spettatori. Si esaltano così le possibilità delle nostre sceneggiature, e il tour offre fin dal primo istante un colpo d’occhio spettacolare. Sembra il set di un film, invece è tutto vero. 2) Raya Alcadi Adnan, RAYAOMM in arte, meritava di diventare un poster perché da romanzo lo è davvero: libanese di nascita, figlia di un ambasciatore, ha vissuto per anni in Canada e adesso è diventata romana de Roma. A Kranjska arriva 29esima, agguanta l’ultimo posto, arriva prima fra le donne e poi svanisce nel nulla. Il mistero continua. 3) Come in ogni teatro che si rispetti, anche in quello del
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Korona si rappresenta il dramma. La protagonista è la bellissima Vanessa Marino: in crociera si era aggiudicata il tavolo Vip, prendendoci gusto. Qui viene eliminata precocemente dallo spietato Mukmak Magini, e sperimenta la tristissima solitudine degli sconfitti. 4) Maurizio Ghislandi, a destra, ai microfoni di Ivan Fantasia per l’intervista di rito. In realtà il grande e grosso Ghisl non capisce bene la domanda, e risponde con la stessa aria trasognata di certe sante del Bernini. Il motivo è ben visibile nel mezzo: le due splendide hostess del PPT. 5) Un Giovanni Di Persio di umore decisamente nero cerca di nascondere dietro a un sorriso di circostanza la delusione di essere arrivato solo settimo: la mazzetta con cui
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si fa vento contiene comunque 9999 euro: erano diecimila, ma uno è finito come mancia al croupier. 6) Ancaria realizza il suo sogno e diventa Uomo Immagine di People’s. I nostri e i suoi destini si legano indissolubilmente: non c’è bisogno di contratti, bastano le manette. 7) Il tavolo Vip televisivo. Mascia Ferri, di fronte a Vanessa Marino, si alzerà coi 10mila euro del primo premio in tasca. Alla sinistra della pantera di Ravenna, in gilet e camicia bianca, Giuseppe Costante in arte Ilgiudiziofinale. Nick profetico, soprattutto per chi lo porta: uscirà quasi subito.
8) Stefano mbcci00 Impiccini, famoso per usare il suo braccio come il calcio di una pistola: un nuovo ghirigoro per ogni avversario liquidato. Chiuderà il torneo al terzo posto e salirà al comando della speciale classifica “People’s cerca un Pro”. Tra poco gli servirà anche l’altro braccio. 9) A Kranjska la comunicazione People’s diventa una vera industria: la diretta UStream spopola, vengono girati i primi video per il blog, e in sala il nostro Ivan Fantasia fa compagnia ai giocatori microfono alla mano. Serve, per tutto questo, una cabina di regia. I protagonisti sono, da sinistra, Fabio Costantino alle telecamere e Gilberto Mauriello alla consolle. Instancabili e imbattibili. People’s Poker MAGAZINE - dicembre 2010 35
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Stefano Pes e Giuseppe Costante sono forse i primi “attori” presi dalla strada della storia del Poker: vincono il torneo dedicato, e trovano un posto libero al Tavolo Vip sotto i riflettori di Poker1mania. Stefano Pes è il più giovane: 20 anni. Ai tavoli virtuali, usa come nick Serio89. La cifra esprime la data di nascita, l’aggettivo può assumere diverse sfumature: Serio come persona seria, oppure Serio come uno che farà sul serio. C’è un po’ di verità in entrambe le definizioni, perché Stefano è in effetti un ragazzo di poche parole, non manca di autostima, e arriva carico al tavolo Vip, salvo uscire per primo, eliminato da Vanessa Marino. Giuseppe Costante, barista napoletano di 32 anni, è invece l’esatto opposto: esondante e ridondante, attore nato, protagonista per vocazione. Il suo nick, ilgiudiziofinale, suona minaccioso. In realtà, è un ragazzo dal cuore d’oro. Altri segni caratteristici: è amico di Raffaele Ranieri, ed è in un certo senso responsabile delle sue glorie pokeristiche, visto che fu lui a convincerlo a saltare sulla crociera, iscriversi al torneo, e poi vincere il medesimo.In comune con Pes, la scarsa fortuna al tavolo: settimo uscito. Nel poco tempo che il lavoro gli concede - perché di bar Giuseppe Costante non ne ha uno, ma tre - ha continuato a giocare online con ottimi risultati. Ha vinto il ticket per Nova Gorica. Dei tre professionisti, Mauro Mukmak Magini, Giuliana Flop50 Celestini e Vito Erasmo Labarile si è già detto e si dirà. Ma qui merita almeno un cenno l’irruzione di Davide Silvestri nel tavolo Vip. Varie esperienze come attore di soap opera, gioca bene ma viene eliminato dalla terribile Mascia Ferri giusto nell’heads Up, e da qui svilupperà una certa insofferenza per le belle donne che giocano a Poker. Per nemesi storica di questa sua inclinazione maschilista, anche a Budapest sarà una “bellissima” a sbarrargli l’accesso nella bolla. Voltate un paio di pagine, e scoprirete com’è andata. In compenso,
tra Davide e People’s scoppia un vero idillio, tanto che l’attore si registra sulla piattaforma e diventa un apprezzato giocatore online. Con due nick: D_Silvestri e falcodave. Lo sposalizio gli porta fortuna anche nell’arte, visto che subito dopo viene ingaggiato per un film impegnato con Giannini e Jacchetti, e solo per impegni di set salterà la tappa di Budva, in Montenegro. Il resto della vipperia vede la ricomparsa di Mascia Ferri, che vince, e di Vanessa Marino, che stavolta perde.
Simpatia, far play, originalità: hanno vinto anche loro Si può perdere al tavolo e vincere nella vita. Per questo a Kranjska Gora abbiamo introdotto l’usanza di premiare un certo numero di giocatori che si sono distinti, nelle più svariate occasioni, per il loro comportamento, la loro fantasia, il loro senso dell’umorismo. Non si tratta di un premio di consolazione, ma piuttosto un premio simpatia, che poi prende le più svariate motivazioni. I primi a trarne beneficio sono stati Maurizio Ghislandi in arte Ghisl (per il look più stravagante), Paolo “scarativoiio” Scarabosio per il miglior sorriso (subito dopo... l’eliminazione: primo uscito con un full contro poker) e a Maurizio “ROCKFELLER” Cuna per il nick più originale. Certamente da ricordare due bellissimi gesti che onorano il nostro sport. Il primo è di Roberto Killerdonk Chemoli. Pensate: arrivato a Kranjska in auto, ha ritardato la partenza di qualche ora, anche se aveva molta fretta di tornare, per dar modo a Ghisl, che viaggiava con lui, di ritirare il suo premio. L’altro è di Rino “ryno67” Cirillo: rimasto solo al tavolo perché i suoi rivali erano in sit out, ha fermato il dealer perché non voleva incassare gratis i bui. Sono gesti che valgono quanto un All In vinto. Anzi, molto di più.
Il tour si colora di rosa
Giuliana Celestini
Raya Adnan Alcadi
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Contrariamente alla Poker Cruise, dove ai tavoli c’erano solo uomini, a Kranjska debutta e si fa onore la componente femminile. L’apripista è la nostra professionista Giuliana Flop60 Celestini, che si porrà fin da subito come un esempio trainante per tante colleghe. Il risultato migliore, invece, è quello colto da Raya Adnan Alcadi, intrigante personaggio che incarna al meglio la nostra vocazione cosmopolita: libanese di nascita, figlia di un ambasciatore purtroppo scomparso, ha vissuto a lungo in Canada e poi è diventata cittadina italiana, e adesso vive nei paraggi di Roma. La “romana de Beirut” arriva 27esima, ultimo posto a premio, e incassa un migliaio di euro. La sua avventura termina con un KK che trova un AA e non sovverte il pronostico della matematica. Sparirà dal nostro tuor lasciando un bellissimo ricordo, e la speranza di vederla nel 2011. Infine, killcarmenkill, presenza discreta che coltiva l’arte di materializzarsi ai tavoli e sparire subito dopo. Per questa tappa è tutto: le donne sono solo tre, ma l’importante forse era rompere il ghiaccio. A proposito: superano tutte il primo turno.
Rapsodia ungherese, respiro europeo
Dal 9 al 12 giugno il circo di People’s si trasferisce a Budapest, e allunga il passo verso una dimensione internazionale. Il successo arride nuovamente agli “stranieri”, ma i nostri si mettono in luce nel Side Event e nel tavolo televisivo. E spuntano due splendide giocatrici...
BUDAPEST
Il fascino di prendersi sul Serio, e l’attesa del Giudizio finale
BUDAPEST
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E’ da poco scoccata la mezzanotte quando l’ungherese Miklos Zsuffa trova il full vincente contro il tris del connazionale Peter Dragan, e solleva al cielo un assegno da 90 mila euro: una gran bella cifra, soprattutto da queste parti. A Peter Dragan, lo “sfortunato” rivale di questo heads-up conclusivo, un argento che vale 55mila e 912 euro.
La seconda tappa del PPT sancisce la vocazione cosmopolita del nostro Grande Slam ma ancora una volta è sfortunata per i colori di casa, che si aggiudicano solo il terzo posto con Fogpoker. La seconda tappa del People’s Poker Tour si svolge in una delle grandi capitali della Mitteleuropa: Budapest. A pochi metri dal Casinò Tropicana, scelto come arena, scorre il Danubio. Tutto si svolge tra il 9 e il 12 giugno, il grande fiume è gonfio d’acqua, e talvolta arriva a coprire i primi piani del livello stradale: se non è alluvione, poco ci manca. In sintonia con questa città dai mille volti, che ai tempi della Felix Austria era una sorta di crocevia del mondo, il People’s Tour raggiunge la dimensione cosmopolita con una mezza dozzina di nazionalità schierate ai tavoli. Gli stranieri fanno ancora la parte del leone, perché vincono le prime due piazze, e arrotondano col quarto posto di una temibile ragazza della quale sentiremo a lungo parlare: Krisztina Polgar. Anche la sesta piazza non è italiana: la vince Zoltan Magony, l’ennesimo ungherese che impone la sua scuola. Il dato complessivo non ammette repliche: su 27 posti pagati, 13 parlavano magiaro. Bisogna scendere fino al terzo gradino per incontrare un atleta italico: Giancarlo Americo, un player ventisettenne votato al pro-
La classifica definitiva 1 Miklos Zsuffa
89.460 euro
2 Peter Dragan
51.510 euro
4 Krisztina Polgar
17.572 euro
6 Zoltan Magony
12.780 euro
3 Giancarlo Americo 31.950 euro 5 Emiliano Moscato 7 Giovanni Di Persio
8 Corrado Montagna 38 www.peoplespoker.it
14.377 euro
9.265 euro
7.987 euro
fessionismo che ha sfruttato il suo diploma d’istruttore di nuoto per galleggiare con onore nelle difficili acque danubiane. Giancarlo Americo arriva da Piacenza, e gioca con un nick che prima di tutto un omaggio alla sua terra: fogpoker. Poker e nebbia, perché a Piacenza di nebbia se ne vede parecchia. E’ un giocatore colto e riflessivo, che d’estate ama appartarsi lungo le rive del Trebbia, l’impetuoso fiume che bagna il Piacentino, a leggere libri: di Poker e non solo. E’ fidanzato, e non appena vincerà abbastanza, metterà su famiglia. Gli inizi sono incoraggianti. Sempre in maglietta People’s, due interessanti conferme: il siciliano Emiliano Moscato, già quarto nella prima tappa del PPT, e qui arrivato quinto, e l’abruzzese Giovanni Di Persio, settimo in entrambe le tappe. Questa costanza di rendimento, segno di una qualità di gioco che va molto oltre la fortuna, permette ai due di scalare la classifica del PPT, in cima alla quale vi è un contratto da professionista per il 2011.
Numeri da grande evento
I numeri sono già da grande evento: 213 giocatori al via (217 gli iscritti) e un montepremi da 319mila e 500 euro. Le danze si aprono il 9 giugno, e si concludono il 12. Il pattuglione più forte, al solito, era rappresentato dai 137 italiani qualificati online, oppure iscritti direttamente da People’s Network. Poi 65 ungheresi. Infine austriaci, sloveni, lituani, un israeliano, un indiano e persino un canadese hanno completato un parterre davvero cosmopolita. Tavolo Vip: Vito Erasmo Labarile stringe la mano a Mukmak Magini prima dell’Heads Up vittorioso con Maria Rotella.
Emiliano Moscato, nella vita, è un ristoratore di Gela, provincia di Caltanissetta. Il suo locale si chiama Las Vegas, ma la cucina è rigorosamente siciliana, pesce soprattutto. Giovanni di Persio, invece, ha un passato da imprenditore e un presente nel poker: gioca in maglia azzurra perché faceva parte della Nazionale, prima che una legge controversa proibisse, più o meno un anno fa, il gioco dal vivo, anche in modalità sportiva. Un cenno a parte per Corrado Montagna, un player di assoluto rilievo nazionale, che ha concluso in ottava posizione la sua avventura ungherese. Il Leone di Albinea, provincia di Reggio Emilia, ha detenuto per un anno il record italiano per la migliore prestazione alle Wsop di Las Vegas, un 48° posto da 180.000 dollari. Bisognava attendere l’incredibile impresa di Filippo Candio per un nuovo primato. Giunto secondo, come ricorderete, alla People’s Cruise, Corrado centra un obiettivo importante, ma non è “l’obiettivo”: il primo posto in un grande torneo continuerà a mancargli per l’intero 2010, l’appuntamento è per il prossimo anno. Si conferma importante, infine, l’opportunità creata da People’s per la crescita dell’intero movimento pokeristico italiano: proibito il gioco live se non nei quattro casinò ufficiali, i nostri giocatori si trovano spesso a malpartito contro i rivali stranieri avvezzi a confrontarsi dal vivo. In un certo senso, sono come nuotatori costretti ad allenarsi in palestra perché la piscina è senz’acqua. Ogni tappa del PPT arricchisce di esperienza, e per gli atleti italiani il risultato importante è alle porte. Del resto, non è che gli italiani tornino a mani vuote: Vito Erasmo Labarile vince il tavolo Vip televisivo a spese della “sciura” Maria Rotella, la casalinga di Viterbo qualificata online. E ancora una volta il Side Event è nostro: se lo aggiudica Lorenzo Fraccalvieri in arte Sferrone, che chiude, all’alba dell’ultimo giorno, una combinazione vincente da 7.200 euro, poco meno dell’ottavo posto del Main Event. Lorenzo Fraccalvieri è pugliese di Santeramo in Colle, la stessa patria di Vito Erasmo Labarile. Sono amici anche nella vita, e Sferrone sarà uno dei fondatori del Team Labarile, prossimo al debutto. Più che un Team, e ne vedremo i risultati più avanti, sarà una vera scuola di poker dai risultati strabilianti.
Caccia al Pro, è già sorpasso
TOP TEN PEOPLE’S CERCA UN PRO
Alla seconda puntata c’è già un primo ribaltone nella speciale classifica “People’s cerca un Pro”. Stefano Impiccini perde la testa in favore di Emiliano Moscato, che sorpassa. Irrompe Giancarlo Americo, in arte fogpoker, e fa capolino Corrado Montagna. Giacomo Pellicanò esce dalla top ten, dove subentra Francesco Ferrante. Meglio che in Formula1.
Emiliano Moscato 347,7 p.ti Stefano Impiccini 295,2 p.ti Giancarlo Americo 295,2 p.ti Giovanni Di Persio 251,7 p.ti Nicola Chiarinelli 242,7 p.ti Corrado Montagna 191,7 p.ti Andrea Di Croce 176,7 p.ti Riccardo Nicolini 175,2 p.ti Piero Pallassini 170,7 p.ti Francesco Ferrante 167,7 p.ti
Giovanni Di Persio - Giancarlo Americo Fogpoker - Piero Pallassini
Stavolta è Vito Vip
Alla fine Vito Erasmo Labarile, uno dei nostri tre professionisti, ha ingranato la marcia giusta e ha cucito due buoni risultati sulla casacca: il venticinquesimo posto al main event (con relativa dotazione di 3.195 euro) e soprattutto il primo posto al tavolo Vip: altri diecimila euro in contanti e i riflettori di Poker1mania puntati soprattutto su di lui. Ma una bella sorpresa è arrivata anche dalla seconda posizione, appannaggio di Maria Antonia Rotella, la simpatica “casalinga” di Viterbo che ha vinto on line questa splendida opportunità. Per la cronaca, Maria ha giocato una bellissima partita. Commento finale: “Il secondo posto è già un onore, e poi contro Vito non c’è stato nulla da fare: troppo forte. Vittoria meritata”. Replica dell’interessato: “Maria è stata davvero brava, una giocatrice temibile che può fare davvero strada”.
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Reportage dal tour Budapest
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La seconda tappa del PPT va in onda a Budapest. Numeri da grande evento: 213 giocatori al via (217 gli iscritti) e un montepremi da 319mila e 500 euro. Le danze si aprono il 9 giugno, e si concludono il 12. Il pattuglione più forte, al solito, era rappresentato dai 137 italiani qualificati online, oppure iscritti direttamente da People’s Network. Poi 65 ungheresi, per lo più clienti del Tropicana. Infine austriaci, sloveni, lituani, un israeliano, un indiano e persino un canadese per un respiro davvero internazionale. Per gli italiani, un’altra delusione: gli ungheresi Miklos Zsuffa e Peter Dragan si aggiudicano i primi due posti. Ma dalle nebbie di Piacenza, spunta Fogpoker, terzo assoluto e primo fra i giocatori People’s.
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1)Assieme all’amica Krisztina, esordisce anche Szilvia
Freire, già miss Ungheria nel Mondo. Uscirà dal torneo in 28a posizione, a un solo passo dalla bolla. Confermerà la sua bravura al tavolo in altre occasioni, e assieme a Krisztina poserà per il nostro calendario. Qui la vediamo con Cosimo Solazzo, capo set di Endemol. 2)Forse questo sorriso maliziosamente elargito agli avversari è la 53esima carta di Krisztina Polgar, una bellissima ungherese che debutta ai nostri tavoli. Arriva quarta e porta a casa 17mila euro. Con People’s si trova bene,
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e decide di restare con noi. Ci seguirà, assieme all’amica Szilvia Freire, anche negli altri live e diventerà nostra testimonial. 3) Il tavolo finale sotto le telecamere di Italia1. In fondo, in maglia (poco scaramanticamente) viola, Giancarlo Americo in arte fogpoker: arriverà terzo, e comincerà seriamente a pensare a una carriera da professionista. Si riconosce anche Giovanni Di Persio, al suo secondo settimo posto consecutivo.
4) Di vip in vip arriviamo a Davide Silvestri, attore che ha di recente girato un film di vasto impianto con Giannini e Jacchetti. Anche per lui People’s diventerà una dimora stabile, anche online. Simpaticissimo e sempre amichevole, s’infuria solo quando a eliminarlo è una delle bellissime donne che seguono il nostro tour. Cosa, per altro, che gli succede spesso. 5) Immagine davvero storica: Vito Erasmo Labarile elimina dal tavolo Vip Mauro Mukmak Magini e si appresta a vincere il torneo a spese di Maria Rotella, seduta al tavo-
lo in attesa che parta l’heads up. Per la casalinga di Viterbo, qualificata online, la consolazione di arrivare fino all’ultimo fotogramma nella relativa puntata di Poker1mania. 6) Panoramica di una delle due sale destinate al torneo. In primo piano, Monya Camposeo in arte Monellaccia, che affronta un torneo per la prima volta in vita sua. Se la caverà benissimo, e supererà la prima fase. 7) Miklos Zsuffa (a sinistra) e Peter Dragan incassano le due prime posizioni, pagate rispettivamente 89.480 e 51.610 euro. Fanno gli onori di casa le pokerine di Italia1. Oltre ai contanti, si possono notare i bellissimi trofei di Dan Gioielli.
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BUDAPEST
In Montenegro Trionfa il Made in People’s
di IVAN FANTASIA
A Budapest scoppia l’attrazione fatale tra People’s e due splendide fanciulle. Sono Szilvia Freire e Krisztina Polgar, hanno rispettivamente 27 e 23 anni, e vengono da Budapest, capitale dell’Ungheria. Una volta sedute ai tavoli verdi, le due valchirie dimostrano insospettate qualità guerriere, e cominciano a vincere mano su mano. Alla fine, Krisztina arriva quarta, e Szilvia 28esima, a un solo passo dalla zona premi. Due campionesse che People’s ha voluto inserire stabilmente nei propri ranghi. Szilvia Freire, papà portoghese e un’infanzia trascorsa in Mozambico, è stata miss Ungheria nel mondo nel 2008. Parla quattro lingue (Ungherese, Portoghese, Inglese e Tedesco) e di professione fa la modella, come del resto l’amica Krisztina Polgar. Quest’ultima è un po’ meno poliglotta - oltre alla lingua madre se la cava con l’Inglese - ma ancora più mattatrice, sia sul set che sui tavoli da gioco. Fidanzata col giocatore professionista Richard Toth - almeno secondo indiscrezioni - ha imparato molti trucchi del mestiere e al tavolo non risparmia i colpi bassi, come le occhiate fulminanti che lancia quando vuol far foldare un avversario. Anche Szilvia, del resto, usa in modo disinvolto i numerosi ‘tell’ di cui madre natura l’ha fornita. Insomma, incontrarle ai tavoli può far rivivere l’esperienza tanto ben descritta da Omero nell’episodio di Ulisse e le Sirene. Le due campionesse si ripresenteranno anche alla tappa successiva, e proprio tra una partita e l’altra saranno gettate le basi di un accordo che legherà i nostri destini anche al
Tavolo finale: Krisztina al tavolo finale. Arriverà quarta.
Le bellissime ungheresi prima spopolano ai tavoli verdi, poi diventano nostre testimonial Il Villaggio Globale finisce in discoteca
Szilvia e Krisztina in una foto del calendario People’s 2011
di fuori dei tavoli da gioco. Dopo una breve trattativa, diventano le nostre testimonial, e presteranno i loro profili decisamente accattivanti alle nostre future iniziative: spot pubblicitari, manifesti, locandine e persino un calendario. Inoltre, giocheranno i nostri futuri live di diritto, allo scopo di portare ai tavoli quella nota di grazia che i nostri player hanno sempre mostrato di apprezzare. Il primo spot è dedicato al Bingo, e il set è un vero supermercato con autentici commessi come figuranti. Spettacolare, poi, il fotoservizio realizzato per il Calendario - presentato a Roma il 17 dicembre - dove Szilvia e Krisztina hanno dato forma plastica al trascorrere delle stagioni. In chiusura, un seducente Sit&Go giocato in abito da sera in compagnia di due flute di champagne. In ogni occasione, poi, i nostri due Jolly hanno sfoggiato simpatia e cordialità. Sono davvero le ragazze della porta accanto, capaci di trasmettere senza spocchia e senza divismi quella gioia di vivere che è dentro di loro. Per noi, averle incontrate, è stato davvero un poker d’Assi. Anzi, un pokerissimo.
A carte deposte, la serata è proseguita nella discoteca Rio, la più grande dell’Est Europa, per il Goodbye Party, ossia l’arrivederci in Montenegro. Una festa con oltre tremila persone che ha davvero parlato il linguaggio People’s. E’ stato, questo, il tocco finale di un Tour che mette al centro dell’evento il benessere del giocatore. L’offerta non è quella di un semplice torneo (seppure di prestigio, e ad elevato montepremi) ma di un evento globale, che parte dalle suggestioni turistiche delle località prescelte per arrivare a un ambiente di gioco cordiale e stimolante.
Il gran finale in discoteca della tappa di Budapest
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A Budva, in Montenegro, finalmente arriva la grande rivincita: per la prima volta nella storia del PPT, è un italiano ad alzare la coppa più ambita: Paolo Lobefaro, un ragazzo di nemmeno vent’anni. Dietro di lui, Maurizio Ghisl Ghislandi e altri due atleti di casa: Natale Albanese e Igor Chiriatti. La tappa di Budva fissa nuovi record di partecipanti, e si conclude con un terremoto nella classifica generale.
MONTENEGRO
Szilvia e Krisztina, incontro fatale
BUDVA Finalmente un Heads Up coi colori di casa: Paolino Lobefaro contro Maurizio Ghislandi. Il primo vince, e scala la classifica generale.
Duello all’ OK People’s
Il 6 settembre, mentre scoccavano quelle fatidiche 5 della sera che ispirarono i più famosi versi di Garçia Lorca, ci mettemmo in viaggio per Budva sulla confortevole Volkswagen Passat di Gilberto Mauriello, il nostro mago dei suoni. Proprio lì, subito dopo il primo incrocio, ci raggiunse la notizia che tutta la nostra mercanzia, stipata sui due furgoni che ci precedevano, era stata bloccata alla dogana di Bari perché mancava qualche toppa sulla bolla. Quel piccolo inghippo burocratico rischiava di causare il massimo dei danni al nostro PPT, giunto alla terza tappa. I tempi per lo sdoganamento si annunciarono infatti più lunghi del previsto, e quando arrivammo a Budva non avevamo né una sola chip, né una sola carta, e nemmeno tutte le attrezzature, dalle telecamere agli adattatori delle spine, dalle consolle ai maxischermi, per organizzare le nostre riprese e le nostre trasmissioni in diretta. Anche la troupe di Italia Uno, che al posto di due furgoni usava un intero camion, era nelle stesse condizioni: ma apprenderlo fu davvero poco consolante. Nei giorni successivi, mentre ci giravamo i pollici guardando lo splendido mare di Budva, ci venne in mente quella bellissima pagina di teatro contemporaneo che s’intitola “Aspettando Godot”. Solo nella tarda mattinata di giovedì apparvero all’orizzonte le nostre mercanzie, attese come le caravelle di Colombo. Ma mancavano poche ore all’inizio del torneo, e avremmo dovuto completare, in quel breve lasso di tempo, un allestimento che avrebbe richiesto un paio di giorni. Invece ci riuscimmo, dio sa come, tranne qualche dettaglio. Per questo, del piccolo grande dramma che abbiamo attraversato, voi giocatori non vi siete quasi accorti. Unico guaio, i teli da mare distribuiti quando ormai non servivano 46 www.peoplespoker.it
BUDVA Per la prima volta nella storia del PPT, parlano italiano le quattro posizioni di testa. E un italo albanese si aggiudica il Side Event
più, perché l’avventura era finita. Il torneo, per il resto, si è svolto regolarmente. Anzi, prima della chiusura di Nova Gorica, è stato quello più riuscito, non solo per i grandi numeri in campo, ma perché ha salutato, finalmente, la rivincita del Made in Italy. Anzi: del Made in People’s. Irrobustito dai tornei di Kranjska e di Budapest, il pattuglione dei nostri giocatori ha messo in bacheca i primi quattro posti, oltre alla prima piazza nel side event. Prendono così la via di casa i tre ventagli della Dan Gioielli di Roma, e la maggior parte del ricchissimo piatto messo in tavola. La forbice tra gli online e gli scafati player da casinò si è finalmente chiusa, e i nostri campioni, d’ora in poi, possono tagliare qualsiasi traguardo. In testa a tutti, un quasi outsider che in futuro farà parlare molto di sé, Paolo TSUNAMI Lobefaro, 19 anni, un’adolescenza segnata dalla tragedia - perse in un incidente d’auto tutta la famiglia - che ha macinato un avversario dopo l’altro e al testa testa finale, durato solo sette minuti, ha esibito un poker implacabile quanto redditizio, fondato sulla dura legge del bluff: Maurizio GHISL Ghislandi, classe 1967, giocatore attento e consumato, non ha giocato in pratica neppure una mano tranne l’ultima, quando il suo AQ si è scontrato con un fatale KK. Certo, come sempre, la scelta ultima l’ha fatta la fortuna: al grande campione bergamasco, un fenomeno di simpatia che sa interpretare lo sport nel senso più nobile del termine, resta la gioia di un secondo posto e il ricordo di uno splendido torneo, dove ha vestito a lungo i panni del dominatore. In linea con uno scontro di altissimo livello tecnico, l’abbraccio esemplare tra due autentici gentiluomini, dove ognuno ha reso un omaggio, e non di maniera, ai meriti dell’altro.
mo Gianfranco Guarnieri in arte Zorro, che non replica l’impresa della People’s Cruise - ottavo in classifica più un posto al sole sotto i riflettori - ma si consola con un discreto gruzzolo. Poi un campione collaudato come Massimo Di Cicco, giocatore di professione, medico dentista a tempo perso, fresco di un secondo posto all’Ept di Praga. Infine, la bellissima Szilvia Freire, miss ungherese ormai acquisita dalla nostra piattaforma. Singolare il suo destino: a Budapest finì 28esima, a un solo Paolo Lobefaro passo dalla zona pre577,3 p.ti mi. Maurizio Ghislandi Qui arriva nona, a 496,7 p.ti un’incollatura dal taEmiliano Moscato volo televisivo. Tra lei 436,7 p.ti e la gloria, c’è sempre una bolla. Gianfranco Americo 384,2 p.ti Giovanni Di Persio 340,2 p.ti Nicola Chiarinelli 331,7 p.ti Natale Albanese 307,3 p.ti Il primo successo tutto italiano (e di marca People’s per giunta) ha un effetto Stefano Impiccini dirompente sulla classifica generale del PPT. Nessun atleta, prima di Paolino 295,2 p.ti Lobefaro, aveva potuto beneficiare del ricco punteggio garantito dalla vittoria Corrado Montagna assoluta. Ricordiamo infatti che solo gli utenti People’s possono entrare nella 280,7 p.ti graduatoria. Sapete già come andrà a finire: la prima piazza di Lobefaro regge Andrea Di Croce anche alla quarta tappa, e il campioncino pugliese diventerà il nostro primo Pro 265,7 p.ti del 2011.
Non vanno poi sminuiti i pregi degli altri attori del tavolo finale. Ha esibito molta qualità, ad esempio, Igor Parranda79 Chiriatti, leccese poco più che trentenne, per il quale si può tranquillamente prevedere un brillante avvenire e un tranquillo presente grazie ai 35.100 euro incassati. Quarta piazza per Natale Mingofabio Albanese, palermitano di 25 anni, un nome relativamente nuovo tra i big della nostra piattaforma, che conferma come ogni tappa lasci spazio ai nuovi talenti. Bisogna insomma contare fino a 5 per trovare il primo straniero, il rumeno Florian Duta, un giocatore fortissimo che in segno di amicizia, ha giocato il tavolo finale con la maglia dei Labarile Boys. A premio incassato, entrerà stabilmente nel Team. Si è fermata al sesto posto, poi, la corsa del montenegrino Saletic Nebojsa, a sua volta seguito da Mikovic Marko, campione serbo. Chiude il tavolo dei magnifici otto l’italiano Marco Currò. Drammatica, sportivamente parlando, la premessa del tavolo finale: al secondo giorno di torneo erano rimasti in undici, ovvero tre giocatori di troppo. Il supplemento di eliminatorie, mentre i tecnici di Italia1 già allestivano il set, si risolve in 35 minuti al fulmicotone. Esce per pri-
Graduatoria PPT:è ribaltone
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Reportage dal tour Montenegro 1
A Budva, in Montenegro, si assiste finalmente al trionfo del Made in Italy, e più ancora del Made in People’s. Vince il giovanissimo Paolo Lobefaro, un pupillo di Vito Erasmo Labarile che arriverà lontano. A ruota un grande Maurizio Ghislandi, una sorta di simpaticissimo Obelix bergamasco. Poi Natale Albanese e Igor Chiriatti. Bisogna insomma contare fino a 5 per trovare il primo giocatore “da casinò”, il rumeno Florian Duta. Ma la tappa montenegrina segna anche il definitivo trionfo del People’s Poker Tour: il montepremi totale è di 351mila euro, e i giocatori al via sono 234, cifre mai viste. Ognuno di questi players meriterebbe una foto ricordo ,purtroppo lo spazio è tiranno, e ci scusiamo con gli assenti
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1) Ogni giocatore conosce bene il dubbio di Amleto: foldare o non foldare? Marco Currò, che a fine torneo risulterà ottavo, ha espresso meglio di ogni altro questa angoscia, colta al volo dal nostro grafico Tullio Musto. 2) Chissà quale mistero si nasconde sotto questo cappuccio. Forse la reincarnazione di un inquisitore spagnolo del XVI secolo.
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3) I due giovani leoni della nostra piattaforma: Riccardo Napolitano e Raffaele Ranieri. Sempre presenti nei nostri live, sempre bravissimi, non sempre fortunati. Bisogna tornare alla People’s Cruise per vederli sul podio. Rassegnati sì, ma sempre con ironia.
4) Inizia, sotto i riflettori di Italia1, il tavolo Vip. Di spalle non si stenta a riconoscere Ciccio Valenti. 5) Uno spettacolare colpo d’occhio sulla sala gremita: tra poche ore i posti vuoti saranno già parecchi.
6) Lorenzo SFERRONE Fraccalvieri interpreta il vero spirito del gioco: battersi con grinta, cercare la vittoria, ma sempre col sorriso sulle labbra. 7) Un primo piano davvero meritato: Linda Santaguida al tavolo Vip.
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BUDVA
Fa il suo debutto al Tavolo Vip il volto più conosciuto del Poker italiano. Si tratta dell’esondante e carismatico Ciccio Valenti, la voce di Poker1Mania. L’inventore del poker spettacolo in Italia domina il tavolo in lungo e in largo, e alla fine batte Mauro Magini, che pure era arrivato da lungo al testa a testa finale. Per il nostro professionista, il secondo posto resta il miglior risultato dell’annata, destinato a restare tale anche a Nova Gorica. Da grande mattatore la scena finale, col Ciccio che solleva Mukmak e se lo carica in spalla per il giro d’onore: questo resterà uno dei motivi più spassosi del tour. Il tavolo Vip è stato poi illuminato dalla bellissima Linda Santaguida. Era già con noi nella Poker Cruise, ma l’abbiamo ritrovata a Budva in forma ancora più splendida. Il Mundial in Sudafrica, dove ha superato a pieni voti la prova da protagonista, l’ha maturata artisticamente e umanamente, e siamo certi che sentiremo ancora parlare di lei. A eliminarla, Mukmak Magini, per il quale non ci sono pene sufficienti per espiare il delitto. Poca storia invece per Daniele Interrante, terzo Vip al tavolo, fuori a metà percorso, che ha così mancato l’occasione di duellare e duettare con l’amico Valenti. L’altra professionista in casacca People’s, Giuliana Celestini, si è battuta al solito bene ma ancora una volta la dea bendata non le ha dato assistenza. Vito Erasmo Labarile, vincitore della passata edizione, non ha partecipato alla gara per lasciare spazio a tre qualificati online. Tra questi, Riccardo Napolitano da Palermo, al suo secondo tavolo televisivo in carriera. Hanno completato il tavolo i debuttanti Antonio D’Alessandro e Giovanni Masuccio, usciti per primi. Per Ciccio Valenti, 20mila euro di premio da girare a metà in beneficenza. Su Poker1mania, Luca Pagano, altro grande protagonista del Poker Nazionale, commenterà senza remore le giocate del suo collega. Battuta a caldo: “Splendido torneo, e parlo soprattutto del main event, una vera e propria maratona che esalta le qualità di chi arriva in fondo. Mi è piaciuto anche il clima che si respirava in questo evento, davvero lontano dai pregiudizi che ancora circondano il nostro gioco”. Il destino del poker? “Uno sport in grande ascesa, come dimostra il crescente successo della nostra trasmissione, Poker1mania. Ed è là che ci rivedremo!”. A dire il vero, abbiamo rivisto il Ciccio nazionale anche a Nova Gorica, impegnato nella finale delle finali, un super tavolo fra gli 8 vincitori delle quattro tappe. Una formula che, a quell’epoca, non era ancora nei nostri progetti. Stavolta la fortuna non gli sarà amica e uscirà soltanto settimo. Identica, invece, l’inarrivabile simpatia.
passo avanti: quattro donne italiane più due splendide ungheresi appassionate di gioco che si sono cimentate nel main event con ottimi risultati. Una di loro, la fotomodella Krisztina Polgar - fidanzata col professionista magiaro Richard Toth - si è classificata quarta e ha incassato 17mila euro. In conclusione, sei donne ai nastri di partenza, il doppio esatto rispetto a Kranjska. Ma il vero salto di qualità arriva con la terza tappa del Montenegro, dove le giocatrici sono state addirittura una quindicina: assieme alle italiane, una russa, un’albanese e, al solito, le nostre due ungheresi. In pratica, siamo di fronte a una crescita esponenziale che lascia sperare in un prossimo, e non lontanissimo, equilibrio tra i sessi. Nella cronistoria di questa escalation, decisivo è stato l’ingaggio come professionista di Giuliana “Flop60” Celestini, vincitrice di una speciale graduatoria tra giocatrici online. Personaggio carismatico e coinvolgente, Giuliana Celestini si è proposta fin da subito come esempio e sprone del poker al femminile. Coronerà questo ruolo con lo splendido decimo posto del Casinò Perla, miglior risultato in assoluto per il nostro Team Pro.
Il grande poker è sempre più rosa Con la tappa montenegrina il People’s Poker Tour si fa sempre più rosa. Nella prima avventura live, la celebre crociera, nessuna donna ai tavoli. Nel secondo appuntamento di Kranjska Gora le “ragazze” erano tre, una delle quali, la libanese naturalizzata italiana Raya Adnan Alcadi, arrivata a premio: 26esimo posto su oltre duecento giocatori. Si era qualificata all’evento live con un semplice freeroll. L’appuntamento successivo, a Budapest, ha segnato un ulteriore
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Szilvia e Krisztina
Dal 12 al 15 dicembre 2009 sulla rotta tra Civitavecchia e Barcellona si giocò il primo torneo live organizzato da noi. Nonostante il mare in tempesta, fu un successo straordinario, la prima pietra del nostro Villaggio Globale.
PEOPLE’S POKER CRUISE
E People’s leva le ancore
E al tavolo Vip arriva il grande mattatore
PEOPLE’S POKER CRUISE
I tornei di bordo sono stati un’autentica fucina di nuovi talenti, che poi hanno fatto parte stabilmente della famiglia People’s. Ecco come
Saranno Famosi
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Tutto cominciò con un mare in burrasca. La sera del 12 dicembre 2009 il porto di Civitavecchia sembrava una landa di metallo flagellata dalla pioggia. Il bestione da duecento metri di lunghezza, metà traghetto e metà nave da crociera, sul quale dovevamo imbarcarci, era in ritardo e non si sapeva quando, e neppure se, sarebbe arrivato. Dentro le sale d’aspetto il pigia pigia era impressionante, il bar aveva finito i cornetti, i bagni erano perennemente intasati e l’aria puzzava di sudore. Fu in questa bolgia dantesca che, alla spicciolata, iniziarono a materializzarsi i giocatori di poker, confusi tra i camionisti in attesa di salire a bordo e gli scaricatori di porto in pausa caffè. Ma dentro quest’aura di tregenda, ecco il miracolo: uomini che fino ad allora avevano litigato sui flop e sui river soltanto dalla tastiera di un computer, iniziarono a farlo dal vivo sui medesimi argomenti, assaporando fin da subito il gusto di spiattellare quanto avevano in animo di fare a volti e profili di carne. Non c’era bisogno di presentazioni: si riconoscevano a fiuto, come segugi di razza. Una volta a bordo, la riconversione del bit si compì fino in fondo: noi di People’s eravamo partiti per scherzo, come per una breve vacanza, e invece stava nascendo una famiglia, la nostra grande famiglia. La People’s Poker Cruise, vero poema della metamorfosi oltre che del mal di mare, rimarrà per sempre nella nostra memoria: è stato il nostro primo evento live, probabilmente il più importante. Per questo, anche se non appartiene in senso stretto al PPT, lo abbiamo commemorato nelle prossime pagine. Se la prima dote dei grandi è la capacità di navigare in acque tempestose,
la People’s Poker Cruise ha laureato davvero autentici campioni: il mare del ritorno, quando si giocò la finale, era a forza dieci, il vento incessante e la pioggia battente. Nulla però a paragone delle autentiche emozioni vissute al tavolo degli otto finalisti, tra colpi di scena e pronostici sovvertiti. Primo posto, e trentamila euro di dote, a Raffaele Ranieri, 27 anni di energia, da San Giuseppe Vesuviano, provincia di Napoli. Poi Corrado Montagna, l’uomo di Reggio Emilia reduce dai fasti di Las Vegas. Per lui un assegno da ventimila euro e qualche rimpianto da occasione perduta. Quindi Mauro Magini, in arte Mukmak, romano de Roma, 46 anni: terzo assoluto, ma primo classificato tra quanti si erano qualificati on line. In virtù di questo regolamento, diventa il primo Pro di People’s Poker Network, un contratto che vale circa 40mila euro. A questi primi tre si aggiungono, per completare il tavolo finale, Gianfranco Guarnieri in arte Zorro, ottavo. Poi Gianluca Scarpantoni, l’uomo dal cappuccio nero. Sesta piazza per Fabio Ercoli, Assox00. Quinto Stefano Fenoglio, piemontese di Salluzzo, in arte Feno79. Quarto Riccardo Napolitano, 22 anni di Palermo, un sogno da protagonista mancato per un soffio. Degli altri tre, dal bronzo all’oro, s’è detto. Per tutti, la gloria del nostro primo tavolo televisivo su Poker1Mania. Va fortissimo anche Kristian Castorina, che proprio in vista del porto di Civitavecchia, sulla via del ritorno, vince il Side Event e incassa 4.500 euro, più del sesto qualificato del torneo principale. Tutti questi giocatori entreranno più o meno stabilmente nella storia di People’s: ecco da dove sono partiti, e dove sono arrivati.
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Reportage dal tour Poker Cruise 1
Tutto cominciò da una tempesta. Già l’imbarco, la sera del 12 dicembre del 2009, avvenne sotto pessimi auspici, almeno sotto il profilo metereologico. Tirava vento, pioveva, e il porto di Civitavecchia sembrava un’area industriale dismessa alla periferia di Sesto San Giovanni. Ma dentro quest’aria di tregenda, ecco il miracolo: giocatori che fino ad allora avevano litigato solo online, iniziarono a litigare dal vivo, distorcendo profili e facce vere: muscoli e tendini al posto degli impulsi telematici. Una volta a bordo, la metamorfosi del bit si compì fino in fondo: noi di People’s eravamo partiti per scherzo, come per una breve vacanza, e invece stava nascendo una famiglia, la nostra grande famiglia.
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1) Inizia uno degli heads up più epici della storia dei nostri live, quello tra Corrado Montagna e Raffaele Ranieri. Vincerà lo scugnizzo napoletano, a destra nella foto. E pensare che era arrivato sulla nave per scherzo, pagando biglietto e buy-in di tasca propria. Per Corrado, dato da tutti come favorito, il dolceamaro di un secondo posto. 2) Siamo all’inizio, e già si gioca col piacevole rollio del mare forza 9. Sulla via del ritorno le cose peggioreranno, e il mal di mare comincerà a macinare una vittima dopo l’altra. Il sit out da corsa strategica verso la toilette sarà più la regola che l’eccezione. L’ammutinamento del Bounty, al riguardo, fu una passeggiata romantica cullata dalla brezza. 54 www.peoplespoker.it
3)Alessandro Conte, il regista di tutti i nostri eventi Live,
si esercita con le cineprese di Poker1Mania, a bordo della nave per girare i nostri primi due tavoli televisivi. Del resto, impara l’arte e mettila da parte: da dietro le quinte a dietro le telecamere, il passo è breve... 4) Salito sulla nave in punta di piedi come un immigrato clandestino, Gianluca Ancaria Scarpantoni, appena salpate le ancore, getterà la maschera e mostrerà la sua vera indole: un narcisismo assoluto che lo farà diventare, passo dopo passo, nostro uomo immagine. Qui lo vediamo nella stessa posa gladiatoria assunta da Sonny Liston dopo aver steso Floyd Patterson per il mondiale dei pesi massi-
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mi. Finirà settimo, appena in tempo per apparire, e fare la sua figura, nel tavolo televisivo. 5) Il tempo passa, e i giocatori ai tavoli cominciano a combattere col sonno arretrato, oltre che col mal di mare. L’ultimo sbadiglio in fondo a sinistra ha l’evidenza plastica di una scultura espressionista, e dimostra che la definizione di “poker sportivo” non è dato a caso. 6) Subito a sinistra del dealer, Piero Pallassini, una leggenda vivente del gioco. Per l’occasione, indosserà la stessa camicia che aveva a Miami Beach in un mitico torneo di Texas Holde’m. Mancherà il tavolo finale, ma guadagnerà la stima di tutti per la sua classe e la sua correttezza.
Quanto alla bravura, quella è fuori discussione. 7) L’inizio della battaglia ha il volto intenso di questa dealer, parte di una squadra di autentici professionisti ingaggiati da People’s sulla piazza romana. Daranno tutti prova di grande competenza. I moduli sul tavolo sono le liberatorie che ogni giocatore deve firmare per i diritti d’immagine. Nasce, per People’s, l’era del poker spettacolo. 8) Ancora Raffaele Ranieri, così raggiante per la sua vittoria (30mila euro in contanti) da accendere di rosso il microfono e le unghie della giornalista di Poker Factor che lo sta intervistando. La sua arma migliore? La sfrontatezza contro il grande Corrado Montagna. People’s Poker MAGAZINE - dicembre 2010 55
PEOPLE’S POKER CRUISE
PEOPLE’S POKER CRUISE Mauro Mukmak Magini, il Cenerentolo sale in carrozza
Cenerentolo era il soprannome affibbiato a un certo Jim Braddock, pugile considerato “materasso” che poi ingranò la marcia giusta e diventò campione del Mondo. La storia di Mauro Mukmak Magini un po’ gli somiglia, perché anche lui era partito dal nulla: una storia di alti e bassi, quasi mai particolarmente fortunata. La sua crociera comincia con 10 euro d’iscrizione a un torneo satellite e finisce con la nomina a Professionista di People’s. E qui ci fermiamo, perché basta sfogliare questo giornale per incontrarlo in tante altre pagine.
Raffaele Ranieri, l’erede di Agostino o’ pazzo
Benetton, che adesso è diventato un nick name che tutti conoscono, era il motorino che Raffaele Ranieri guidava da scavezzacollo prima di mettere la testa a posto. Una storia che ricorda quella di un certo Antonio Mellini, divenuto celebre negli anni ‘70 come Agostino o’ Pazzo: in sella a una Ducati truccata, tenne in scacco per mesi la polizia napoletana con le sue incredibili acrobazie per i quartieri spagnoli. Lo catturarono mentre era in auto con gli amici, fece qualche giorno di galera, poi fu ingaggiato come stuntman e lavorò con registi importanti, da Ettore Scola a Liliana Cavani. Raffaele, che a quell’epoca non era ancora nato, ha scelto invece un’altra strada: quella del poker. Nella nostra crociera è capitato per caso, con un gruppo di amici che gli hanno fatto da clak, pagando di tasca sua il biglietto e la quota d’iscrizione. Si è seduto al tavolo senza crederci troppo, e forse proprio per questo non ha sbagliato una mano, fino a quando è arrivato al testa a testa con Montagna. Per nulla intimidito ha vinto anche lì. Da allora non è mai mancato ai nostri live, anche se la fortuna, almeno fino al momento di andare in macchina, non gli è più stata amica. Nell’online, in compenso, lo si vede spesso in zona premi. Quando non gioca a poker, aiuta le attività di famiglia - ramo lavanderie industriali - e gioca a calcetto.
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Di seguito un breve profilo degli otto finalisti della People’s Poker Cruise. Vi raccontiamo da dove sono partiti, e dove... sono arrivati.
Stefano Fenoglio subito a premio nell’esordio dal vivo
Stefano Fenoglio non aveva mai giocato un live in vita sua, ma non ha certo fatto la figura del pivello visto che ha centrato un quinto posto che valeva seimila euro tondi tondi. Agente immobiliare di mestiere, langarolo nell’anagrafe e nel carattere, dirà a caldo: “Mi sono molto divertito, e in molti casi riuscivo a intuire se l’avversario aveva o no un buon punto”. Lo si rivedrà a Kranjska Gora, dove non replicherà l’exploit. Poi sparisce nel nulla. Speriamo di rivederlo nel 2011.
Corrado Montagna, il Papa esce Cardinale
E Zorro si accontenta dell’ottava Z
Entrato papa in conclave, è uscito cardinale. Corrado Montagna era favorito, anzi strafavorito, ma poi si è dovuto “accontentare” della seconda piazza. Il personaggio era emerso con prepotenza dalle Wsop di Las Vegas, dalle quali, nel 2009, uscì con un 48esimo posto da 180mila dollari. Prima di Filippo Candio, nessun italiano aveva fatto meglio di lui nel main event da 10mila dollari. Al momento Corrado Montagna lavora come poker manager presso uno dei nostri concessionari e ovviamente continua a giocare, e vincere, in proprio. Insomma, un professionista a tutto tondo, sempre presente ai nostri eventi.
Le fatiche di Ercoli ripartono da 6 Le fatiche di Ercoli si sono fermate al numero 6, tale infatti è il piazzamento raggiunto da Assox00. Fabio Ercoli era partito quarto, con 217mila fiches, poi pian piano ha sperperato il tesoretto, forse per la posizione “scomoda” che occupava, compresso tra il dealer e il rullo compressore Raffaele Ranieri. Dopo una momentanea eclisse dai nostri tavoli live, finalmente Fabio Ercoli da Frosinone si prepara ad affrontare una nuova fatica: quella di NovaGorica, alla quale si è classificato in uno dei nostri tornei, battendo Andrea Umbrella Galli.
Gianfranco Guarnieri viene da Mesagne, Brindisi. Da ragazzino il suo divertimento preferito era quello di scrivere a tradimento, con un gessetto, la Z di Zorro sui giubbini dei compagni di scuola. Di lì il soprannome giovanile diventato in seguito il nick (con l’aggiunta del numero 1964, suo anno di nascita) di uno d e i p i ù forti giocatori della nostra poker room. Al tavolo finale arriva corto, preme subito, ed esce ottavo. Salterà un paio di tappe, e lo si rivedrà a Budva, di nuovo a premio con un capolavoro di tattica del quale abbiamo detto e diremo.
PEOPLE’S POKER CRUISE 12-14 dicembre 2009 Montepremi 100.500 euro Buy-in 1.100 euro
1° Raffaele Ranieri 30.000 euro
Riccardino da Palermo, l’amore ai tempi del poker Ancaria7600 come Louis de Buffon: lo stile è l’uomo Gianluca Scarpantoni, ANCARIA7600, arrivò in crociera con un grande sogno: vincere la classifica dei qualificati on line e passare nella nostra squadra Pro. Ha dovuto accontentarsi del settimo posto,e il sogno è svanito, almeno momentaneamente. La colpa, forse, è stata delle riprese televisive, che gli hanno impedito d’indossare un inquietante cappuccio da pellegrino medioevale sotto il quale si era presentato nelle altre fasi del torneo, durante le quali,a detta di molti osservatori, aveva giocato benissimo. In compenso, in virtù del suo look e del suo profilo espressivo ma soprattutto espressionista, è diventato ben presto il nostro uomo immagine. Per dirla con Louis de Buffon, lo stile è l’uomo.
Riccardino da Palermo arrivò in crociera molto triste perché si era da poco lasciato con la fidanzata. Un paio di tappe con noi, e trovò di nuovo l’amore. Lei è una bellissima giocatrice, Tania Panteca in arte Pantera. Solo che ai tempi in cui era sfortunato in amore, Riccardo Napolitano vinceva a poker: quarto al nostro torneo marinaro, si concesse un salto alla roulette di bordo: 50 euro puntati, 700 vinti. Poi arrivò decimo nel side event e ne incassò altri 250. E’ l’unico a comparire fra i premiati dei due tornei principali giocati sulla nave. Diventato poi fortunato in amore, non ha più vinto nulla d’importante, per lo meno dal vivo. E poi dicono che i proverbi non dicono la verità. Questo a parte, Riccardino è diventato uno dei nostri volti più noti, perché non solo è bravo, ma sprizza simpatia da tutti i pori.
2° Corrado Montagna 20.000 euro
3° Mauro Magini 10.000 euro
4° Riccardo Napolitano 8.000 euro
5° Stefano Fenoglio 6.000 euro
6° Fabio Ercoli 5.000 euro
7° Gianluca Scarpantoni 4.000 euro
8° Gianfranco Guarnieri 3.500 euro
9° Giovanni Masuccio 3000 euro
10° Damiano Carbone 2.500 euro
11° Mirko Di Masi 2.000 euro
12° Lorenzo Posarelli 2.000 euro
13° Marco Pavoni 1.500 euro
14° Maurizio Martella 1.500 euro
15° Leonardo Sassi 1.500 euro
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NON SOLO POKER
NON SOLO POKER
La vecchia tombola ribattezzata all’inglese sta spopolando nell’online grazie alla possibilità di vincere grosse somme con un basso investimento iniziale, In più, è divertente e facile da giocare. La nuova chat rende il tutto più accattivante
E adesso Bingo!
A volte dopo aver navigato nei marosi del poker può essere rasserenante approdare nelle acque tranquille del Bingo, soprattutto quando, come al momento di andare in macchina con questo giornale, il jackpot sfiora i 100mila euro, il che significa, per il vincitore, un assegno da 75mila euro circa. Bisogna solo fare Bingo entro la 32esima estrazione. Se il Texas Hold’em è lacrime e sangue, la vecchia tombola, seppur ribattezzata all’inglese, evoca le rassicuranti atmosfere che si respiravano in famiglia o nei ritrovi fra amici. Naturalmente anche il Bingo offre emozioni, e anche belle vincite. Qualcuna è passata alla storia della nostra Bingo Room, come quella che sorrise a Virus1979, che lo scorso 27 marzo mise sul conto corrente 38mila e 258 euro. Record che crollerà, come detto, col prossimo jackpot. Il merito, all’epoca, fu di un piatto particolarmente generoso, ma ad ogni tornata le sorprese non mancano, e sono del tutto abituali le vincite di quattro o cinquemila euro, che equivalgono a quelle di un buon torneo di Poker, tipo un Big One o un Mezzanotte di Fuoco. Per accedere ai quali con speranza di successo bisogna essere, tuttavia, giocatori piuttosto abili e investire un buy-in di cento euro, contro i pochi centesimi del Bingo. In ogni caso, ed è quello che molti già fanno, si può tranquillamente giocare a Bingo mentre si è impegnati nel Poker: mentre per il secondo serve molta concentrazione per l’intera durata dell’evento, nel Bingo fa tutto il computer. Se si vuole seguire l’estrazione, tanto divertimento assicurato. Ma si può tranquillamente andare a dormire, e ritrovarsi la vincita accreditata in automatico il giorno dopo. Nel Bingo dal vivo si deve alzare la mano e dichiarare il pun60 www.peoplespoker.it
to, se no si perde la vincita. Nel Bingo on line no, si possono davvero dormire sonni tranquilli. Per gli utenti di People’s Poker il salto nell’ambiente Bingo è facile e immediato. Ad accoglierlo, troverà quattro sale (Rosa, Italia, Family e Golden) ognuna con le proprie specialità. Nella sala Golden, ad esempio, si gioca il jackpot più sostanzioso. Sempre contenuto l’investimento iniziale: il costo di ogni cartella varia da un minimo di 10 centesimi a un massimo di 3 euro, per gli eventi speciali in Sala Italia. L’acquisto delle cartelle è illimitato. I nostri volumi di gioco sono in costante aumento. Certo, ad attirare, per usare una metafora pokeristica, è soprattutto il piatto. Ma molto merito va anche a una grafica accattivante, e a un servizio di chat davvero efficiente - attivo dalle dieci del mattino fino all’una di notte – mentre l’assistenza tecnica si prolunga fino alle 2 di notte. Il fratellino del Poker cammina sempre più in fretta. Un tempo tappa secondaria per eccellenza, ormai può vivere di vita propria. E anche nel Bingo, grazie alla Chat, si può costruire quell’aria di famiglia che ha fatto la fortuna del Poker. Varrà poi sempre la pena tenere d’occhio il Palinsesto, visibile dalla home page. Non sono rare, infatti, le promozioni. L’ultima, chiamata “Super Settimana” si è conclusa da poco nel migliore dei modi: MARIADIGIR1 ha azzeccato la combinazione vincente del Super Jackpot della Sala Golden e ha intascato più di 19mila euro. La promozione, in totale, ha regalato circa 600mila euro spalmati tra tantissimi fortunati. Altre promozioni e altre iniziative incentivanti sono allo studio, per premi sempre più ricchi.
Il Bingo dà un Calcio alla fortuna Come People’s Poker, anche People’s Bingo investe risorse nello sport. L’impegno quest’anno si è concretizzato con la sponsorizzazione della squadra di calcio femminile di Roverbella, provincia di Mantova. Neo promossa in serie C, si tratta di una società di grandi ambizioni, intenzionata a salire fino alla massima divisione. People’s sarà al fianco delle ragazze roverbellesi in questa avventura. La squadra si chiamerà, d’ora in poi, People’s Bingo Roverbella. Il calcio femminile è stato scelto anche perché si tratta di uno sport giovane e in rapida crescita. E in questo ci somiglia.
Mascia Ferri in una pausa del nostro Live di Nova Gorica. Ne approfitta per una partita di Bingo.
Alcune giocatrici del Bingo Roverbella Calcio in visita all’Enada di Roma
Tanti vantaggi per l’operatore People’s Bingo offre uno dei più avanzati, flessibili ed affidabili prodotti online disponibili per il mercato italiano. Viene offerto su oltre 100 siti di gioco a distanza e dispone della la più grande community virtuale di giocatori online. Il gioco avviene in quattro diverse sale, che si differenziano per costo della cartella (in genere tra i dieci e venti centesimi) e per struttura del montepremi: nella sala Golden, ad esempio, vince il jackpot chi chiude il bingo entro 32 estrazioni, nelle altre sale questo numero aumenta e ci sono più probabilità di centrare l’obiettivo. L’operatore di gioco può a sua volta differenziare e personalizzare la propria offerta: sceglie il look grafico dell’interfaccia e regola la velocità d’estrazione, il numero e costo minimo e massimo delle cartelle acquistabili. Inoltre, come avviene per il poker, ha facoltà di organizzare sale “private” per le quali l’accesso ed i premi sono riservati solo ai propri clienti. Il giocatore, a sua volta, può seguire su un’unica pagina web le estrazioni in diverse sale e selezionare le cartelle che contengono i propri numeri preferiti.
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NON SOLO POKER
Non solo Poker: People’s per gli altri sport Salviamo il soldato Griffith Peccato che questa volta non si sia trattato di un film, ma della parabola umana, tragica e impietosa, di uno dei più grandi guerrieri del ring che la storia abbia mai visto: Emile Griffith. A noi italiani quel nome dice ancora molto, perché fu proprio un pugile italiano, anzi il più grande pugile italiano di sempre, a strappargli il titolo mondiale nella cilindrata più classica: i pesi medi. Quarantacinque indimenticabili riprese tra il ‘67 e il ‘68 che tennero milioni di italiani incollati alla radio, non essendo ancora giunto il tempo delle dirette satellitari. Il nome di Griffith, inciso sui libri della Storia, è adesso scritto in piccolo nei lunghi elenchi di chi, in America, gode di un qualche sussidio dei Servizi Sociali: 300 dollari mensili con cui campare e curare, o meglio non curare, l’altro e peggiore dramma: l’alzheimer. In America, si sa, l’assistenza sanitaria funziona solo per chi può permetterselo, e Griffith non può. Fortuna che lo sport, e la sua etica solidale e generosa, regalano a volte il miracolo, che in questo caso ha il nome e il volto dell’antico rivale. E’ partita infatti da Nino Benvenuti una lunga catena di solidarietà della quale hanno parlato i principali giornali e televisioni italiane. Lo scopo è racimolare un fondo abbastanza grande per assicurare a Emile Griffith un vitalizio di cui campare, oltre alle medicine di cui avrebbe urgente e costante bisogno. People’s Poker ha partecipato a questa gara di solidarietà attraverso un’edizione speciale del suo torneo più prestigioso: il Super Sunday: a Emile Griffith sono state devolute le nostre spettanze al netto dalle tasse. In fondo, tra il poker sportivo e il pugilato, i punti di contatto non mancano: anche sui tavoli verdi ci si scambiano cazzotti, che poi, a partita finita, diventano abbracci.
A rete con il Beach Volley Da un parte le schiacciate del Beach Volley, dall’altro gli all in del TEXAS HOLD’EM! Inevitabile che questi due sport emergenti si siano ritrovati nell’arena di Jesolo dove, lo scordo agosto, si sono disputate le finali del Campionato Italiano della pallavolo da spiaggia, ultima tappa di un circuito che, per l’intera estate, offre una decina di appuntamenti lungo lo Stivale. Al via, 24 coppie. People’s è stato, e sarà per la prossima stagione, fra gli sponsor principali di questo grande giro d’Italia, e in occasione dell’arrivo 2010 ha recitato la propria par62 www.peoplespoker.it
te, seppure, in questo caso, da comprimaria: eravamo presenti con un nostro stand, le nostre hostess, e i nostri strumenti d’informazione. Tre questi la web tv, che a Jesolo ha effettuato la sua prima prova generale. Le circostanze del resto si prestavano, grazie a uno sport, in questo caso il Beach Volley, che esalta la velocità: per dirla col nostro linguaggio, una sorta di formula turbo. Poi il pubblico, entusiasticamente schierato sugli spalti innalzati direttamente sulla sabbia. Infine il nostro stand, letteralmente preso d’assalto dai collezionisti di gadget, che hanno approfittato per documentarsi sulle nostre attività. Tra i visitatori, non sono mancati numerosi utenti della nostra piattaforma, coi quali abbiamo ovviamente fraternizzato. In campo, poi, eravamo degnamente rappresentati dal nostro Pier Paolo Pallassini, grande atleta e grande giocatore di poker. Nonostante un’uscita al primo turno dovuta in buona parte alla sfortuna - un po’ di alea aleggia anche sulla pallavolo - Pallassini ha entusiasmato il pubblico con le sue giocate “intelligenti” e le sue finte, qualcosa di simile al bluff pokeristico. Ma la nostra attenzione è andata soprattutto alle tribune, dove abbiamo sguinzagliato le nostre hostess per una festosa distribuzione di gadget. Mattatore indiscusso di queste giornate, Fabrizio Di Paolo, in arte Bitto, speaker ufficiale della manifestazione ormai dal lontano 1996: “Nella pallavolo come nel rugby - commenta a premiazioni avvenute - c’è il cosiddetto terzo tempo, cioè l’incontro a tavola dopo la partita! Dove, altrettanto spesso, si finisce per giocare altre partite... con le carte da Poker”!
Col Roverbella facciamo Bingo! L’impegno di People’s Network a favore dello sport non è solo Volley: da questo campionato, una squadra di calcio femminile indossa i nostri colori: si tratta del People’s Bingo Roverbella, cittadina in provincia di Mantova celebre per un incontro tra Garibaldi e Carlo Alberto. Neo promosse in serie C, le ragazze del Roverbella Calcio, che al momento di andare in stampa occupano già una posizione di alta classifica, vogliono salire fino alla massima divisione, e noi siamo lieti di condividere questa ambizione. Molto simpatica la partecipazione di alcune ragazze all’Enada di Roma, dove hanno preso lezioni di poker dal nostro grande Vito Erasmo Labarile al tavolo multiplo.
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NON SOLO POKER
Cosimo Solazzo, l’uomo “People’s 1 Mania”
Cosimo Solazzo di Endemol. Per conquistare sua moglie ha scritto addirittura un libro
Incrociamo le dita
Riti, pupazzetti e scaramanzie ai tavoli di gioco: è il momento di sdoganarli, perché tutti i giocatori se ne servono, anche quelli che non lo confesserebbero mai La scaramanzia è quella cosa
di Romina D’Agostino Cosimo Solazzo, autore televisivo di mestiere, è l’uomo Endemol che ha seguito tutti i nostri live dall’altra parte della telecamera. Cominciò in crociera, litigando col mare in burrasca e un set che ondeggiava come un ubriaco, e ha terminato nel tripudio di Nova Gorica, dove di set ne ha controllati tre. Il ragazzo, del resto, è tenace: quando incontrò la donna giusta, per conquistarla scrisse addirittura un libro. Cominciava dal primo ciao che i due si erano scambiati, e terminava con un sospiro lungo un’intera pagina. Forse non era un capolavoro letterario, ma il volumetto ottenne il suo scopo: i due adesso sono felicemente sposati, e altrettanto felici genitori di un bambino che si chiama Antonio. Salentino doc, classe 1975, dopo gli studi alla Iulm di Milano ha vissuto e lavorato un anno in Spagna, per spostarsi poi a Roma, e ritornare – ad interim, come tiene a precisare - a Milano. I successi professionali non gli mancano: su tutti, Poker1Mania, della quale è sia autore che direttore di cast. Con Ciccio Valenti ha un sodalizio collaudato, e con tutti i colleghi un rapporto intenso ma cordiale. Le nostre incursioni televisive sul più seguito programma pokeristico italiano, portano la sua firma. Non solo: nell’avventura del Perla ha preso in cura anche la troupe di Odeon e ha gettato un occhio sulla nostra web tv, sfornando idee a ripetizione. Nel 2011, chissà cosa sarà capace d’inventarsi. E siccome il poker presenta mille facce, compresa quella umanitaria, ha da poco messo a punto un’altra creatura, che potremo vedere a Natale su Italia1: ‘Stars For Charity’, torneo di beneficenza per i bambini meno fortunati di Nazareth. Che possiamo aggiungere? Ah sì, che l’inventore del poker spettacolo in Italia, sui tavoli giocati finisce regolarmente sotto, nel ruolo classico del pollo. Del resto è stato fortunato in amore, ed è giusto che adesso paghi il conto!
Sempre più divi in Tv A conclusione di questo giornale, due parole sul nostro sforzo mediatico, e un grazie a uno dei protagonisti del medesimo: Cosimo Solazzo.
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Alle apparizioni su Poker1Mania ormai siete abituati: speriamo che vi piacciano, perché ne gireremo sempre di più. Da Nova Gorica, anche Odeon è entrata nel circuito. Per non dire dell’ultima nata in casa People’s, la Web Tv, il cui debutto, avvenuto in ottobre all’Enada di Roma, è stato seguito da una programmazione regolare che punta sulla qualità. Un esempio su tutti, l’invio di una troupe, capitanata da Fabio Vesnaver, al November Nine, tappa finale delle Wsop, l’evento pokeristico più importante del mondo. Autentico colpo giornalistico, la prima intervista esclusiva a Filippo Candio, l’italiano che si è piazzato al quarto posto polverizzando ogni record per i player italiani. L’avventura oltre oceano è stata anche l’occasione per seguire da vicino, in coincidenza con l’evento, il soggiorno nella Mecca del gioco di Luigino Funari Paternesi, in arte cbfalco79, vincitore del torneo Sognando Las Vegas, un’altra invenzione di People’s che ha trovato, da parte dei giocatori, una calorosa accoglienza. Come ogni Tv che si rispetti, lo spettatore della People’s Tv dispone di un vero palinsesto: può guardare in presa diretta la programmazione del momento, oppure cliccare “a richiesta” i programmi preferiti o che ha perso in prima istanza. Gli argomenti comprendono interviste, incontri coi giocatori, angoli didattici e spiritosi come “uomini e polli”, riproposizioni delle tappe live nonché tutte le puntate di Poker1Mania. Le telecamere della People’s Tv seguiranno tutti gli eventi organizzati dalla piattaforma, e programmeranno interi format finalizzati alla trasmissione televisiva. Il vero protagonista sarà sempre il giocatore, anzi, il Villaggio Globale che sta nascendo attorno alla piattaforma.
Il pesce è stato uno dei primi simboli cristiani, e da allora è un portafortuna di riconosciuta autorevolezza.
Gli occhiali di Massimo Usseglio Laviretta in arte Stress sono i più celebri dell’intero PPT. Una volta li indossò per sbaglio - in realtà sono di sua moglie - e vinse un torneo. Non se n’è più separato.
Si può dire quel che si vuole, ma o’ curniciello resta il portafortuna per eccellenza. Pare che sia legato a una simbologia di tipo fallico.
che “nessuno ci crede, però non si mai”. E nel poker, dove accanto all’immancabile bravura siede la fortuna, il pupazzetto giusto al momento giusto ha un suo ruolo inossidabile e incontrovertibile. Molti giocatori li ostentano, altri negano con decisione di possederne, ma non date retta a questi ultimi: da qualche parte li nascondono, e solo loro sanno a quali esorcismi si abbandonano quando sono lontani da occhi indiscreti. Insomma, gli amuleti sono parte integrante del nostro mondo, ed è arrivato il tempo, come si dice, di sdoganarli. A dire il vero noi di People’s lo stiamo facendo da tempo, e i risultati si sono visti: nei primi live i talismani (quelli visibili, ovviamente) si contavano sulla punta delle dita. Poi, quando abbiamo cominciato a presentarli e pubblicarli su tutti i nostri mezzi d’informazione, blog in testa, sono spuntati come funghi: se ne vedono sempre di più, e delle più svariate fogge. Sul nostro blog esiste una pagina specializzata dove potete immergervi in queste bizzarrie. Ecco l’indirizzo: pokerblog.peoplesnetwork.it/?page_id=7957. Vi assicuriamo un viaggio affascinante attraverso tic e rituali, ancora più fruibile per merito delle didascalie d’accompagnamento: ognuna di loro cerca di raccontarvi una storia, e strapparvi magari una risata. Qui ci limitiamo a qualche cenno di quanto visto sui tavoli di Nova Gorica.
L’ippopotamo era un animale molto considerato fin dall’antico Egitto. E’ simbolo di fertilità e abbondanza.
Ogni tanto, per vincere una mano, servirebbe un mago vero, come Franco Fossati, in arte Mr Frank. Eccolo a Budapest in piena azione.
People’s Poker MAGAZINE - dicembre 2010 65
People’s Poker MAGAZINE - dicembre 2010 67
7-13 MARZO 2011 QUALIFICATI SUBITO PER LA PRIMA TAPPA DEL PPT www.peoplespoker.it
Non perdere la possibilitĂ di giocare al Tavolo Televisivo