THE ITALIAN MAGAZINE FOR VERTICAL AND HORIZONTAL DRILLING, SPECIAL FOUNDATIONS, GROUND ENGINEERING, WELL DRILLING, ENVIRONMENTAL DRILLING, TUNNELLING, QUARRYING AND MINING
Per forare - Fondazioni, Per forazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria
Fondazioni Perforazione Pozzi Gallerie Geotecnica Industria Estrattiva-Mineraria
UNA PERFORATRICE
“su misura” AUTOMAZIONE, VERSATILITÀ ED EFFICIENZA: LA NUOVA MI12 È STATA APPOSITAMENTE PERSONALIZZATA
#1/2018
Anno 4 - #1 - 2018
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Editoriale
Parola d’ordine: rinnovare! Cari Lettori, Non vi è dubbio che la recente tornata elettorale ha dimostrato una netta voglia di rinnovamento da parte degli italiani, con la chiara indicazione di voler attuare anche nel mondo politico e istituzionale quel ricambio ai vertici che è sempre necessario quando la situazione delle aziende diventa critica. Al di là degli schieramenti politici di appartenenza, spero che tutti quanti augurino un buon lavoro alla compagine governativa che si andrà a comporre, confidando che questa non voglia interrompere i lavori di quelle opere infrastrutturali come il “Terzo Valico” (così essenziale per le attività del porto di Genova, ma anche per l’efficienza della logistica italiana) che sono state attivate dai governi precedenti. Purtroppo, in passato abbiamo già vissuto il fenomeno di opere pubbliche lasciate incompiute anche quando i lavori erano in fase assai avanzata, fenomeno che – oltre ad evidenziare lo spreco di denaro pubblico – ferisce la cittadinanza, ma anche la credibilità e l’immagine del nostro sistema Paese. Operando ormai da 40 anni anche nel comparto della stampa e delle fiere internazionali, auspico che questa voglia di rinnovamento risvegli in ciascuno di noi un maggior attaccamento alla nostra Nazione e un più responsabile comportamento nei confronti della cosa pubblica. In questi ultimi anni, abbiamo notato in molti Paesi (Stati Uniti e Germania in testa), una crescente attenzione verso gli interessi nazionali, un fatto questo che dovremmo in qualche modo imitare ridiscutendo – ove possibile – gli accordi con gli altri Paesi comunitari (e non solo) senza però dimenticare le nostre più sane tradizioni culturali e sociali. Nel ricordarVi che questo numero di PERFORARE sarà distribuito in copie extra tiratura anche a numerose manifestazioni fieristiche internazionali (quali Intermat, OTC, DFI/Effc e Hillhead), e ciò al fine di dimostrare anche all’estero la vitalità delle aziende del comparto che operano nel nostro Paese, auguro a Voi tutti una buona lettura.
Fabio Potestà
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Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria
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Sommario• 1/2018
Periodico associato a UNACEA
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Direttore Responsabile Fabio Potestà Collaboratori Rachele Donati De Conti, Tea Giusti, Maurizio Gussoni, Laura Mole Piane, Cristiano Pinotti, Emanuela Pirola Grafica e impaginazione Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com Fotografia Archivio Perforare Ufficio traffico Daniela Chiusa daniela.chiusa@mediapointsrl.it
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ATTUALITÀ
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Notizie dal mondo
MASSENZA
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Una perforatrice su misura
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BAUER
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Innovazione, tecnologia e collaborazione
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CASAGRANDE
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25 pali da 2.500 mm di diametro
ENTECO Due macchine, tanti cantieri
FRASTE Il Mito cresce ancora
LIEBHERR Compatto tuttofare
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SOILMEC
Turbojet, la soluzione per i consolidamenti
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TECHNO DRILL Un 2017 da incorniciare
TES CAR Per la ferrovia (e non solo)
52 PAGANI
I best seller del mercato Italia
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CONTROLS
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Un test per tutto
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DRILLMEC Ampia adattabilità
MAIT Una strategia di qualità
MARINI QUARRIES Tecnologia italiana in Canada
MDT MDT cala il pocker
DAT INSTRUMENTS Porti: il Nador West Med
ADRIATECH Gli allargatori di foro
I.C.A.M. 60 anni nella meccanica
PAPARELLI Esperienza&Qualità
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SIP&T
L’evoluzione dei kelly Bar
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EPIROC
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Una nuova era
Direzione e redazione MEDIAPOINT & COMMUNICATIONS SRL Corte Lambruschini Corso Buenos Aires, 8/7 16129 Genova - Italy tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 Pubblicità Italia ed estero tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 adv@perforare.it Pre-stampa e stampa Euro Grafica - Genova Registrazioni Tribunale di Genova n.27/2011. Camera Commercio di Genova, R.I. N.O 395768 del 5 novembre 2001 Registro operatori di comunicazione N.O 022258 del 20 gennaio 2012 Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Mediapoint & Communication Srl” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Fabio Potestà Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2018
Attualità IATT
Formazione
SOILMEC
In tutto il Mondo Le macchine Soilmec sono protagoniste in tutto il mondo. In questo caso le vediamo all’opera in Lombardia e, con un salto transoceanico, in Ontario (Canada). Partiamo da casa nostra. A Livigno, in provincia di Sondrio, Costruzioni Eredi Del Marco sta utilizzando una Soilmec SM-9 per la realizzazione della nuova funivia Carosello 3000. In Canada, e precisamente nella regione dell’Ontario, una Soilmec SR-45, fornita da Equipment Sales & Service Limited / Selix, viene utilizzata per le opere propedeutiche la costruzione di un nuovo ponte nei pressi dell’autostrada 144 a Sudbury.
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IATT sta organizzando un nuovo corso per il rilascio patentini per operatori di macchine complesse (directional drilling). Il corso, della durata di 40 ore – di cui 20 ore di sessione teorica ed esame finale e 20 ore di prove pratica sulle macchine – si terrà in provincia di Padova dal 19 al 23 marzo. La quota di partecipazione è fissata in 700 euro più IVA (per le imprese Associate alla IATT la quota è di 600 euro più IVA). Possono accedere al corso i lavoratori con esperienza non inferiore a 36 mesi nell’utilizzo delle specifiche attrezzature di perforazione orizzontale, di imprese impegnate nella realizzazione di infrastrutture del sottosuolo attraverso l’utilizzo di tecnologie non invasive. Per maggiori informazioni è possibile telefonare alla Segreteria IATT al numero 0639721997) o inviare una mail a iatt@iatt.info.
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Attualità MARMOMAC
Parla italiano Marmo: l’Italia è il primo fornitore di macchinari per le cave egiziane. Un territorio che ha visto il l’export italiano di tecnologie raggiungere i 9 mln di euro, con il 47,3% delle quote di mercato. Per sostenere questo sviluppo nella terra dei faraoni, a fine febbraio al Cairo è andato in scena Marmomac Samoter Egypt (www.marmomac-samoter-egypt.com) – Forum for the Construction Industry, evento b2b organizzato da Veronafiere. Durante l’evento è stata presentata la ricerca Marble and Natural Stone in Egypt, curata dall’esperto Carlo Montani. L’Egitto rappresenta il settimo produttore lapideo a livello mondiale, alla ricerca di know-how e macchine all’avanguardia per modernizzare i propri processi di lavorazione. Le stime elaborate da Montani parlano di un’espansione del comparto del 15% entro il 2020, pari a un incremento di 750mila tonnellate di marmi. Per favorire le opportunità di business, Veronafiere ha promosso la due-giorni al Cairo, accompagnando una missione imprenditoriale di aziende italiane (Epiroc/Atlas Copco, Pedrini, Cobalm, Klindex, Pentachem, Bunker e Tesimag) con l’obiettivo di incontrare oltre 100 operatori egiziani rappresentativi di tutta la filiera. Il format della manifestazione ha previsto seminari tecnici e una visita al distretto industriale di lavorazione più importante del Cairo di Shak el Thoban.
TREVI SPA - 3V GREEN
Vasta gamma 6V srl – una joint venture nata dalla collaborazione stabile tra Trevi spa e 3V Green Eagle spa società del Gruppo 3V, specializzata nel trattamento di acque e fanghi fortemente contaminati e di rifiuti pericolosi – ha completato il progetto di Sediment Washing (SW) presso il porto di Palermo. L’impianto utilizzato è composto da cinque unità tecnologiche appositamente progettate per realizzare l’intero processo di gestione dei rifiuti.
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Attualità MASSENZA
Ad hoc per l’UK
SOILMEC
5.000 macchine Soilmec ha prodotto la 5.000esima macchina LDP, una SR-95 HIT (High Technology) consegnata a VolkerGround Engineering, società del Regno Unito. 5.000 macchine per pali di grande diametro rappresentano un traguardo importante. La celebrazione di questo evento si è svolta a fine febbraio presso la sede Soilmec di Cesena che, nell’occasione, ha dato il benvenuto a Brandon Ferreira (director), Rob Howarth (construction manager) e Mark Curtis (site supervisor) della società britannica VolkerGround Engineering, che si è vista consegnare la macchina numero 5.000: una splendida SR-95 HIT.
Un mercato vivissimo e attento alle soluzioni più efficaci. Stiamo parlando del Regno Unito, da qualche tempo in cerca di macchinari e tecnologie sempre più innovative. Un’esigenza che trova risposte in Massenza e nel suo partner britannico Rockbit Uk Ltd. Dall’ascolto dei clienti è nata anche l’ultima consegna Massenza: una MI8 su cingolo, potente, versatile e molto compatta che è andata a fare il paio con la sua sorella minore, la MI3, già in possesso del cliente d’oltremanica.
FIERE
Il prossimo GIC Piacenza ospiterà per la seconda volta, dall’8 al 10 novembre 2018, il GIC – Giornate Italiane del Calcestruzzo/Italian Concrete Days, manifestazione in Italia dedicata alle macchine, alle attrezzature, ai prodotti e alle tecnologie per l’industria del calcestruzzo, la prefabbricazione e il ripristino delle strutture in cemento armato, anche in zone sismiche. La manifestazione, a cadenza biennale, ha già avuto un ottimo esordio durante la prima edizione del 2016, che ha ospitato 128 espositori diretti in rappresentanza di oltre 170 brand e oltre 2.600 visitatori qualificati. Per l’edizione 2018 saranno molte le novità. In primis due nuove aree tematiche: IDREXPO – Italian Demolition & Recycling Expo e CONPAVITEXPO – Concrete Paving Technologies Expo. Idrexpo sarà dedicata alle macchine e alle attrezzature per il taglio e la demolizione delle strutture in calcestruzzo, ma anche a quelle necessarie per la selezione, il riciclaggio e il trasporto degli inerti. Tema di Conpavitexpo saranno invece i macchinari, le tecnologie e i prodotti chimici necessari per la realizzazione di pavimentazioni in calcestruzzo, i massetti e la loro manutenzione.
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Nuovo RINA RINA ha presentato il nuovo logo. Un elemento di rottura rispetto al passato che però resta un patrimonio imprescindibile per il Registro Navale Italiano, oggi diventato una multinazionale attiva in tutti gli ambiti della certificazione. Il rinnovato brand si accompagna a un crescente focus sulla digitalizzazione dei processi interni e dei servizi offerti, attraverso l’applicazione strategica di tecnologie, come big data e intelligenza artificiale. Cube, è la piattaforma creata da RINA che attraverso l’utilizzo di dati ragionati, svela soluzioni che guidano i clienti nella gestione predittiva dei loro asset. Inoltre, è capace di interagire con le tecnologie più diffuse.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria
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Attualità
BAUER
A Parigi La metropolitana di Parigi è un vero spettacolo e nei prossimi anni diverrà ancora più grandiosa. Il progetto denominato Grand Paris Express intende infatti espandere la rete di ulteriori 200 chilometri. Il Grand Paris Express è attualmente il più grande progetto di infrastruttura in Europa. Un progetto faraonico in cui stanno già lavorando sei frese Bauer, alle quali se ne aggiungeranno parecchie altre nel prossimo futuro. Nello specifico, la nuova linea 15 regalerà alla capitale francese un nuovo anello dedicato alla periferia cittadina che, in questo modo, sarà collegata al centro di Parigi in pochissimi minuti. Le sei macchine Bauer MC 96, con fresa Bauer BC 40, attualmente impegnate in Francia sono dedicate proprio alla costruzione di questa linea. I lavori per l’ampliamento delle metropolitana francese sono iniziati nel 2013 e prevedono la costruzione, entro il 2030, di ben 68 stazioni sotterranee. Il progetto prevede l’estensione delle linee 11 e 14 e la costruzione di ulteriori due linee. Le imprese impegnate nel progetto arriveranno a utilizzare fino a 15 frese Bauer per far fronte a una realizzazione che prevede diaframmi fino a 70 m di profondità.
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GEOMARC
Versatile Si ampliano le possibilità di utilizzo per la testa di rotazione GM1000 prodotta da Geomarc. Dopo accurati test, ecco che la testa di rotazione GM1000 si arricchisce del sistema di perforazione a circolazione rovescia per carotaggio minerario. Configurabile come una sonda, offre la possibilità di essere utilizzata in molteplici lavorazioni. A corredo, la società è in grado di fornire tutte le attrezzature per RC nei vari diametri standard di comune utilizzo. Ricordiamo infine come la testa GM1000 sia già particolarmente apprezzata nei carotaggi ambientali con martello idraulico, nei carotaggi al diamante (grazie all’elevata velocità) e nella perforazione a distruzione in virtù della sua particolare robustezza.
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Cover Story•Massenza
UNA PERFORATRICE “SU MISURA”
Automazione, versatilità, ed efficienza: la nuova MI12 è stata appositamente personalizzata per gli interventi di protezione catodica di Calzolari Perforazioni
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empre attenta all’innovazione tecnologica e costantemente alla ricerca di maggiore sicurezza ed efficienza in cantiere, Calzolari Perforazioni ha recentemente deciso di allargare il proprio parco macchine con una perforatrice di ultima generazione. La progettazione di questa nuova macchina è stata affidata a Massenza fu Giuseppe Impianti di Perforazione, produttore di riconosciuta affidabilità e qualità, senza dimenticare un aspetto estremamente importante per ogni nuovo progetto: la flessibilità nella progettazione di impianti su misura. Fra i diversi campi di intervento, la protezione catodica è per Calzolari Perforazioni uno dei settori a più rapido sviluppo. Si tratta di una tecnica elettrochimica di prevenzione della corrosione che si genera sui metalli posti a contatto con ambienti aggressivi, quali terreni, acqua marina, acqua dolce, sostanze chimiche, calcestruzzo, eccetera. La protezione catodica si applica su strutture metalliche
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Cover Story•Massenza
già interrate, senza nessun intervento specifico su queste ultime, tramite la realizzazione di un dispersore di corrente verticale. Com’è facile intuire, la nuova Massenza MI12 è stata pensata proprio per questo tipo di lavori, da effettuare attraverso la trivellazione di fori da 90100 m con un diametro di 6”, tramite circolazione diretta dei fanghi. Studiata e progettata dagli ingeneri del dipartimento tecnico di Massenza, che hanno operato in totale collaborazione con Dario Calzolari, titolare dell’impresa e con idee molto precise sulle sue necessità di cantiere, questa perforatrice è un vero gioiello. Montata su un camion Man 4x4 e azionata da una presa di forza OMSI, la MI12 è interamente radiocomandata a distanza. In più, grazie al caricatore completamente automatico e 108 m di aste a bordo, le operazioni di cambio aste, avvitamento e svitamento, risultano veloci e decisamente semplici.
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Calzolari Perforazioni Nata come azienda operante prevalentemente nel settore delle ricerche geofisiche e nel campo petrolifero, Calzolari Perforazioni srl, con sede a Rubbiano in provincia di Parma, negli anni si è sviluppata fornendo oggi un’ampia gamma di servizi legati all’ingegneria del sottosuolo con l’utilizzo di tecnologie innovative. Dalle opere speciali di fondazione e di consolidamento terreni, alla geologia tecnica, ambientale e del territorio, l’azienda offre efficienza e qualità ad enti pubblici, società e privati in ambito civile e industriale.
Un solo operatore in cantiere può controllare tutto, scegliendo a suo piacimento la posizione di massima visibilità e sicurezza. Inoltre, per rendere ancor più rapide e fluide tutte le operazioni, la tradizionale e scomoda gabbia di sicurezza è stata sostituita da un sistema laser tanto innovativo quanto efficace. L’automatismo delle operazioni è supportato da una struttura robusta e ad alte prestazioni. La MI12 è infatti equipag-
giata con un’antenna con capacità di 15 t e con un sistema di tiro e spinta da 12 t. Completano la perforatrice la morsa idraulica doppia con passaggio massimo di 310 mm e centratori idraulici, un argano con tiro diretto da 5.600 kg e una testa di rotazione con coppia massima 19.000 Nm e velocità massima 144 rpm. A bordo sono montate una pompa fango duplex 5x6 e una pompa acqua triplex per il lavaggio della macchina.
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Il tutto senza però rinunciare a dimensioni compatte e peso ridotto: allestita su un camion 4x4, il peso complessivo non supera le 18 t ammesse alla circolazione su strada, la perforatrice ha accesso anche ai cantieri più difficoltosi, o dove si riscontrano limitazioni di peso.
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Cover Story•Massenza
A ‘custom-made’ drilling rig The new Massenza MI12 was duly designed and built for Calzolari Perforazioni cathodic protection operations
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lways observant to technological innovation and constantly searching for greater site safety and efficiency, the contractor Calzolari Perforazioni recently decided to expand its machine fleet with a latest generation drilling rig. Massenza Fu Giuseppe Impianti di Perforazione, a manufacturer of recognised reliability and quality, was appointed to design this new machine, without losing track of one extremely important aspect that affects every new project: flexibility in the design of made-to-measure plants. For Calzolari Perforazioni, in terms of the various fields of application, cathodic protection is one of the most quickly-developing sectors. It is an electro-chemical technology that prevents corrosion generated on metal in contact with aggressive environments such as soil, sea water, fresh water, chemical substances, concrete, etc. Cathodic protection is applied to existing underground metal structures without any specific intervention on them, but through the application of a vertical current discharger. It is easy to see how the new Massenza MI12 was designed precisely for this type of work, to be carried out by drilling 90-100 m holes with a 6” diameter, through direct sludge circulation. Studied and designed by engineers at the Massenza technical department, who worked in full collaboration with Dario Calzolari, owner of the company and with very clear ideas on site needs, this drilling rig is a real gem. Installed
on a Man 4x4 truck and driven by an OMSI power take-off, MI12 is completely remotely-controlled. Plus, thanks to the fully automated loader and 108 m onboard rods, the rod changing, tightening and removing operations are quick and undoubtedly simple. A single worker on site can control everything, choosing the position of greatest visibility and safety at their discretion. Plus, to make all operations even quicker and smoother, the tra-
Calzolari Perforazioni Founded as a company operating mainly in the industry of geophysical research and oil, with headquarters in Rubbiano in the province of Parma, over the years Calzolari Perforazioni srl has developed, and now offers, a broad range of services connected to underground engineering with the use of innovative technologies. From special foundations works and ground consolidation, to technical, environmental and land geology, the company offers efficiency and quality to public bodies, companies and private civil and industrial projects.
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ditional (and uncomfortable) safety cage has been replaced with a laser system that is as innovative as it is effective. The automatism of the operations is supported by a high performance, sturdy structure. Indeed, MI12 is equipped with a mast with a 15 t capacity and a 12 t crowding system. The drilling rig configuration is completed with the dual hydraulic clamp with minimum 310 mm clearance and hydraulic centring devices, a winch with direct 5,600 kg pull and a rotary head with a maximum torque of 19,000 Nm and maximum speed of 144 rom. On board there is a 5x6 duplex sludge pump and a triplex water pump for washing the machine. All of this without, however, forgoing on compact size and lighter weight: installed on a 4x4 truck, the overall weight does not exceed 18 t allowed for road circulation, the drilling rig is also suitable for hard-to-access sites, or where there are weight restrictions.
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Fondazioni Speciali•Bauer Macchine Italia Special Foundations
Innovation, technology and collaboration The growth of Bauer Macchine Italia is based on these three pillars and the company has celebrated its first ten years of business. Always on site, next to contractors
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MI’s (Bauer Macchine Italia) approach to the market is constructive, collaborative, simple and spontaneous. This type of approach, combined with the unrivalled quality of its machines, has benchmarked the growth of this Mordano (Bologna) based company which, we are sure, will continue throughout the years to come. The incorporation of BMI is associated with its current Managing Director. When Alberto Dalle Coste, 45 years old, father of two children, a degree in mechanical engineering, a passion for the mountains, cinema and good books, met Bauer, he had the opportunity to combine his education with his passion for the construction and building industry. Initially sent to Germany as the manager of the Italian market, towards the end of 2007 he was appointed to establish a company in Italy to support technical assistance, to provide a contact point in the country and to facilitate the sales and rental process of a variety of equipment. Starting with these services, crucial to tackling the emergen-
cies and issues that occur in construction sites on a daily basis, over the years BMI grew on all fronts: revenue, staff, nationwide presence, ability to respond professionally and promptly to every request. As emphasised by Alberto Dalle Coste, “BMI has proven to be a company with its own know-how. Expertise has grown more than turnover and the number of people, so much so that customers see BMI as a technical standard-setting company and not only as an extension of Bauer Maschinen. Our technicians fix problems without the support of the
parent company and are increasingly dispatched to construction sites, even for very complex issues, instead of the German technicians. Today, in addition to sales and rental activities, BMI performs complete overhauls of machinery, rotary and milling gear units; the company is able to repair and overhaul Kelly rods, tools and has no problem implementing significant modifications to machinery, with the exception of the mandatory design support from Germany. Precision mechanics, skills in welding, hydraulics and mechatronics, are all capacities offered on top of the renowned technical support in site design, geotechnical analysis and methods that Bauer ranks top place in. Plus, the structure was recently boosted to also follow the market of subsidiaries Klemm, MAT and RTG, to name a few. “Ten years ago,” says Dalle Coste, “I dreamt of a company like the BMI of today. The dream has come true and, for me, this is the greatest reason to be proud. Turnover counts, but it is even more important to create a well-integrated, collaborative, efficient and competent team. For a company manager, pride in your job comes from realising that your collaborators grow with the company, they create families and bring their life projects to completion”.
The group and Italy Bauer Group is composed of 11,000 employees, of which only 4,000 are German. Indeed, the majority are a blend of cultures and experiences from across the globe. Therefore, at Bauer each collaborator, and even each worker, can find something to relate to, in terms of their personal philosophy and way of thinking. Namely, in Italy, with subsidiary TracMec, Bauer has approximately 70 employees and is very familiar with the cons, the challenges and the pros of our country.
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Fondazioni Speciali•Bauer Macchine Italia
Innovazione, L’ tecnologia e collaborazione
Sono i tre cardini sui quali si basa la crescita di Bauer Macchine Italia, che ha festeggiato i primi dieci anni di attività. Sempre in cantiere, al fianco delle imprese
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approccio al mercato di BMI (Bauer Macchine Italia) è costruttivo, collaborativo, semplice e spontaneo. Questo modo di porsi, unito all’indiscussa qualità delle macchine, ha scandito la crescita della società di Mordano che, ne siamo certi, proseguirà anche nei prossimi anni. La nascita di BMI è legata al suo attuale Amministratore Delegato. 45 anni, due figli, una laurea in ingegneria meccanica, appassionato di montagna, di cinema e di buoni libri, Alberto Dalle Coste incontrando Bauer ha avuto la possibilità di coniugare la propria formazione con la passione per il settore delle costruzioni e dell’edilizia. Inizialmente dislocato in Germania come
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responsabile per il mercato italiano, verso la fine del 2007 è stato incaricato di costituire una società in Italia per agevolare l’assistenza tecnica, per fornire un punto d’appoggio sul territorio e per facilitare il processo di vendita e noleggio delle più diverse attrezzature. Partendo da questi servizi, fondamentali per affrontare le emergenze e le problematiche di cantiere quotidiane, in questi anni BMI è cresciuta sotto tutti i punti di vista: nei ricavi, nel personale, nella presenza sul territorio, nella capacità di rispondere con professionalità e tempestività a ogni richiesta. Come sottolinea Alberto Dalle Coste, “BMI si è scoperta azienda con un suo know-how. Le competenze sono cresciute più del fatturato e del numero delle persone, tanto che i clienti riconoscono BMI come un punto di riferimento tecnico e non più solo come il braccio lungo di Bauer Maschinen. I nostri tecnici risolvono i problemi senza il suppor-
Alberto Dalle Coste, Amministratore Delegato di Bauer Macchine Italia
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Fondazioni Speciali•Bauer Macchine Italia
to della casa madre e sono sempre più richiesti nei cantieri, anche nei casi più complessi, al posto dei tecnici tedeschi”. Oggi, oltre all’attività di vendita e di noleggio, BMI si occupa di revisioni complete delle macchine, di revisioni di rotary e di riduttori di fresa; è in grado di riparare e revisionare le aste kelly, gli utensili e non ha paura di eseguire anche importanti modifiche ai macchinari, fatto salvo il supporto progettuale obbligatorio dalla Germania. Meccanica di precisione, competenze in saldatura, idraulica e meccatronica, sono capacità che si sommano al ben noto supporto tecnico nello studio dei cantieri, nell’analisi geotecnica e nelle metodologie in cui Bauer vanta molti primati. Recentemente, inoltre, la struttura è stata rafforzata per seguire anche il mercato delle consociate Klemm, MAT ed RTG, per citarne alcune. “Dieci anni fa”, conclude Dalle Coste, “sognavo un’azienda come la BMI di oggi. Il sogno si è avverato e questo è il mio più grande motivo d’orgo-
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glio. I fatturati contano, ma conta ancor di più creare una squadra ben integrata, collaborativa, efficiente e competente. Orgoglio nel lavoro per un responsabile di un’azienda è rendersi conto che i propri collaboratori crescono con la società, creando famiglie e portando a termine i loro progetti di vita”.
Il gruppo e l’Italia Il Gruppo Bauer è composto da 11.000 dipendenti, dei quali solo 4.000 tedeschi, la maggioranza raccoglie infatti la cultura e le esperienze di tutto il mondo. Di conseguenza ogni collaboratore, ma anche ogni operatore, in Bauer può trovare una parte di sé, della propria filosofia e del proprio modo di pensare. Nello specifico, in Italia Bauer, con la consociata TracMec, ha circa 70 dipendenti e conosce molto bene i problemi, le difficoltà e i pregi del nostro paese.
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Carmen Lippi responsabile amministrativa Ragioniera, 50 anni, con l’hobby del cinema e della lettura, Carmen Lippi ha visto nascere BMI: “l’impatto è stato forte, nonostante gli anni di esperienza non avevo mai lavorato in un’azienda figlia di una multinazionale. È stato bello vederla crescere e diventare un punto di riferimento per i clienti italiani e sono molto orgogliosa di aver contribuito, nel mio piccolo, al suo successo. Ho visto il farsi azienda, soprattutto grazie a un Ufficio Commerciale che ha sempre curato e supportato i clienti e a un reparto Service molto preparato tecnicamente, cresciuto tantissimo insieme alla fiducia delle imprese”.
Alcune testimonianze che offrono il sapore di una realtà vissuta dall’interno. Con passione.
Giulio Tarsitano reparto supply chain con gestione logistica e magazzino Perito industriale specializzato in elettrotecnica e automazioni, Giulio Tarsitano unisce la passione per la musica e gli acquari alle competenze in ambito sollevamento, trasporti eccezionali e gestionali. “Sin dal mio ingresso in Bauer Macchine Italia ho capito di essere arrivato in una grande azienda, ma anche in una grande famiglia, dove professionalità e rapporti umani convivono perfettamente”.
Saverio Santucci service manager Ingegnere meccanico e geometra, Saverio Santucci, 53 anni, è in BMI da un anno e rappresenta, anche per il ruolo ricoperto, una figura chiave. Il Service è infatti il dipartimento che fa assistenza ai clienti in cantiere e in officina e si occupa della revisione delle attrezzature Bauer. Cinque figli, amante del bricolage, della mountain bike e del ballo, è nelle fondazioni speciali dal 1992 ed è approdato in Bauer raccogliendo una vera e propria sfida. “Un aspetto estremamente importante in BMI”, afferma, “è una catena decisionale cortissima. Dall’insorgere di un problema alla sua risoluzione passa pochissimo tempo”.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria
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In Cantiere Fondazioni Speciali•Casagrande
25 pali da 2.500 mm Una perforatrice Casagrande B360XP per il collegamento tra la strada urbana di scorrimento e il casello autostradale di Genova Aeroporto
S
ono questi i numeri che caratterizzano il lavoro svolto da una perforatrice Casagrande B360XP utilizzata durante i lavori per il collegamento tra la strada urbana di scorrimento e lo svincolo autostradale di Genova Aeroporto. L’opera, che consente un collegamento diretto all’autostrada, intende veicolare il traffico precedentemente dirottato sulla viabilità ordinaria, dando un po’ di fiato a una città spesso congestionata. Il progetto esecutivo è stato sviluppato tenendo
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conto dei vincoli presenti nell’area e degli sviluppi futuri previsti nella zona di intervento. La connessione della strada urbana di scorrimento a mare (opera attualmente in fase di costruzione) e il casello autostradale di Genova Aeroporto ha una lunghezza di 562 m e ha previsto molteplici interventi che, partendo dalle demolizioni delle strutture esistenti, hanno visto la realizzazione di due nuovi viadotti stradali e delle opere stradali e strutturali di connessione alle infrastrutture esistenti. Senza dimenticare le
predisposizioni strutturali per le opere future, le opere stradali di sistemazione, quelle idrauliche di smaltimento delle acque meteoriche e le opere impiantistiche di illuminazione pubblica. La sezione stradale è composta da 2 corsie per senso di marcia. Infine, allo scopo di valorizzare l’aspetto architettonico dell’opera, si è previsto il rivestimento dei prospetti esterni con una soluzione a carter in lamiera stirata e profili tubolari metallici. Come accennato, il progetto genovese
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di diametro
In breve
ha visto l’utilizzo di una perforatrice Casagrande B360XP utilizzata per la realizzazione di 25 pali di fondazione del diametro di 2.500 mm a una profondità di 13-15 metri, parzialmente intubati con gabbia di rinforzo. Il volume di scavo per ogni singolo palo è stato di circa 73 m3 di terreno. Va sottolineato come le caratteristiche del terreno da scavare fossero particolarmente impegnative. Dopo un primo strato di circa 6 m di materiale di riporto, si passava a circa 2 m di ghiaie e conglomerati, per poi terminare lo sca-
vo su uno strato, particolarmente spesso fino al raggiungimento della quota di 15 m di profondità, composto da roccia basaltica fratturata. Anche in queste condizioni difficili l’elevata potenza e l’affidabilità che contraddistingue la macchina del costruttore friulano ha permesso di portare a termine i lavori nei tempi stabiliti. In questo contesto vale la pena di ricordare come la B360XP benefici di impianti idraulici di potenza con tecnologia Full Load Sensing (FLS) che, tramite una re-
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Queste le principali caratteristiche prestazionali dell’attrezzatura impiegata, una perforatrice Casagrande B360XP in allestimento pali. • Motore Cummins EU4 da 399 kW di potenza • Argano pull-down con forza di tiro/estrazione di 600 kN e corsa di 19 m • Testa di rotazione H40 che sviluppa una coppia massima di 400 kNm con giunto cardanico per inserimento di tubi colonna • Aste di perforazione S50 4x14,5 m a bloccaggio, in grado di raggiungere profondità di scavo fino a 53 m • Utensile di perforazione da 2.500 mm di diametro
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In Cantiere Fondazioni Speciali•Casagrande
troazione tra pompe e distributori, portano in pressione solo la quantità di olio richiesta istantaneamente dagli utilizzi. Il tutto per gestire al meglio la richiesta di potenza e ridurre le dissipazioni, ottenendo un risparmio di carburante che i tecnici Casagrande hanno stimato
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fino al 25%. E se non bastasse, il sistema di controllo Smart Power Management (SPM) permette la gestione intelligente della potenza del motore, aumentando le prestazioni e la produttività. L’SPM monitora infatti i flussi di potenza istantanei e destina in tempo reale la piena potenza disponibile alle funzioni di lavoro. L’operatore beneficia inoltre di un sistema di comando e controllo che monitora tutte le funzioni lavorative, men-
tre la diagnostica dei sistemi di lavoro garantisce il costante controllo dello stato dei sensori e dei componenti. Da non dimenticare anche l’estrema facilità di conversione di qualsiasi tipologia di perforazione. In pratica la B360XP, al pari di tutte le macchine della serie XP, permette la personalizzazione dei parametri di lavoro e agevola l’assistenza, la diagnostica e il monitoraggio remoto della perforatrice.
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Special Foundations
25 piles with a 2,500 mm diameter A Casagrande B360XP drill rig to connect the high traffic urban road and the Genoa Airport highway exit
T
hese figures describe the work carried out by a Casagrande B360XP drilling machine used during works to connect the high traffic urban road and the Genoa Airport motorway exit. The work, which provides a direct connection to the motorway, seeks to direct the traffic previously routed on the ordinary road network, thus giving a breather to an often traffic-choked city. The final design was developed by taking into account the constraints in place as well as future developments in the pipeline for the area of operations. The connection of the high traffic urban road sea-bound (currently in the construction stage) and the Genoa Airport motorway exit is 562 m long and entailed a number of works, starting from demolition of existing structures, leading to the construction of two new road viaducts and road and structural works to connect to the existing infrastructures. Without overlooking the structural arrangements for future works, finishing road works, drainage works for the disposal of rainwater and public lighting installations. The road section consists of 2 lanes in each direction. Finally, in order to enhance the architectural appearance of the work, the outer planes are going to be covered with expanded metal and metal tubular profiles. As mentioned above, the Genoese project involved a Casagrande B360XP drill rig used to lay 25 foundation piles with a diameter of 2,500 mm at a depth of 13-15 metres, partially enclosed in reinforcement cage. The excavation volume for each pile was about 73 m3 of soil. It should be underlined how the features of the ground to be excavated were particularly challenging. After a first layer of about 6 m of landfill, there were about 2 m of gravel and aggregates, and finally there was an especially thick layer, down to 15 m deep, consisting of fractured basalt rock. Even under these difficult conditions, the
high power and reliability featured by the machine of the Friuli-based manufacturer made it possible to complete the works within the established time frames. In this context it should be remembered that the B360XP benefits from power hydraulic systems with Full Load Sensing (FLS) technology which, through feedback between pumps and distributors, only pressurise the amount of oil required by the fixtures at any given time. That is all in order to manage power requirements and reduce dissipation as best as possible, leading to fuel savings that Casagrande engineers have estimated up to 25%. And if that were not enough, the engine Smart Power Management (SPM) system boosts performance and productivity. Indeed, the SPM monitors instantaneous power flows and allocates, in real time, the full available power to the operating functions. The operator also benefits from a control and supervision system that monitors all work functions, while the work systems diagnostics assure constant monitoring of the status of sensors and components. It’s worth mentioning the extreme ease
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria
In Brief These are the main performance features of the equipment used, a Casagrande B360XP drilling machine in Piling set-up. • Cummins EU4 engine with 399 kW power • Pull-down winch with 600 kN pulling/extraction force and 19 m stroke • H40 Rotation head providing a maximum 400 kNm torque with gimbal joint for inserting plunged columns • S50 4x14.5 m locking drilling rods, able to reach excavation depths down to 53 m • Drilling tool diameter 2,500 mm
of conversion of any kind of drilling. The B360XP, like all machines in the XP series, basically allows work parameters to be customised and supports easier assistance, diagnostics and remote monitoring of the drilling machine.
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Fondazioni Speciali•Enteco
Due macchine, tanti cantieri Gli ultimi 12 mesi hanno visto più volte all’opera, in Italia e nel mondo, le Enteco E6050 (anche con il kit LM) ed E9080 (anche in versione DR)
Il nuovo kit SP-HG (Hydraulic Grab) Il kit SP-HG permette di eseguire diaframmi con una E6050, o con qualsiasi altra perforatrice Enteco equipaggiata con il kit SP (Soil Displacement Enteco), senza acquistare una nuova macchina
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dedicata esclusivamente all’esecuzione dei diaframmi. La benna da diaframmi, infatti, si monta sull’asta di perforazione del kit SP al posto dell’utensile standard. Molteplici i vantaggi. Tra questi: un basso
investimento iniziale; un’ottima verticalità di scavo grazie alle aste e ai giunti brevettati Enteco formanti un’asta monoblocco molto rigida; una notevole capacità di penetrazione nei terreni anche molto duri per
la spinta trasmissibile dalle aste SP alla benna (argano di pull-down); un’ottima produttività grazie all’elevata velocità dell’argano. Tra le caratteristiche tecniche ricordiamo la rotazione della benna di ±45° (è inoltre
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria
I
l 2017 è stato un anno importante per Enteco. Negli ultimi 12 mesi la società veneta ha realizzato lavori di portata nazionale e internazionale, che le hanno consentito di accumulare ulteriore esperienza sia in fase di progettazione che di realizzazione, ottenendo importanti risposte sul campo. Tra i progetti più interessanti citiamo il Soil Displacement (Enteco SP - Compattazione laterale del terreno), da 800 mm di diametro e 24 m di profondità, con la E6050 SP240 per la ricostruzione delle zone terremotate nel Centro-Italia; l’Enteco Soil Mixing (SM) da 2.000 mm di diametro e 25 m di profondità massima con la E6050 LM in Bangladesh; il Soil Displacement (360 mm di diametro e 37 m di profondità) con la E9080 in Francia; i pali inclinati con tecnologia DTH (martello fondo foro), da 1.500 mm di diametro, con la E9090 DTHR180 in Finlandia; sempre DTH, ma con diametro 1.000 mm, una E9100 DTH400 ha dato un notevole contributo alla costruzione di un’importante diga in Tajikistan; la perforazione con elica continua con rivestimento (Cased CFA), da 800 mm di diametro a 15 m di profondità, con la E9080 DR e l’innovativo nastro trasportatore per lo scarico dei detriti, in Italia. Il 2017 ha visto inoltre lo sviluppo del kit per diaframmi HG (Enteco Hydraulic Grab) applicato al kit SP, per la E6050 LM SP-HG in Australia, cui dedichiamo l’apposito box di approfondimento. Tanti lavori che hanno spesso visto protagoniste due macchine: la Enteco E6050 e la Enteco E9080. La E6050 è una perforatrice polivalente che può essere allestita con l’innovativo kit LM (Long Mast), per offrire elevate prestazioni mantenendo inalterate le caratteristiche di compattezza, leggerezza
disponibile anche un kit per ruotare la benna di 180° a ogni ciclo di scavo); una profondità di scavo che raggiunge i 26 m con la E6050 e i 32 m con la E6050 LM; dimensioni del diaframma
da un minimo di 320x2.000 mm (o 2.500 mm) a un massimo di 1.200x2.000 mm (o 2.500 mm e 3.000 mm). L’attrezzatura è automontante, quindi non sono necessarie gru di servizio.
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e facilità di trasporto. Con il kit LM la macchina può variare la corsa rotary da 14,5 m (E6050 standard) a 20,5 m (E6050 LM), grazie all’estensione del mast di 6 m e al supporto di due puntoni idraulici che, durante le operazioni di trasporto, si piegano automaticamente, senza la necessità di smontaggio di alcuna parte. Il kit LM, brevetto esclusivo Enteco, presenta i vantaggi combinati del sistema a pantografo e dei puntoni posteriori. Il pantografo permette l’ottimale movi-
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Fondazioni Speciali•Enteco mentazione del mast per un posizionamento rapido sull’asse di perforazione e ne agevola l’abbassamento dalla posizione di lavoro a quella di trasporto. I due puntoni idraulici posteriori, collegati direttamente con la base macchina al livello del contrappeso, apportano rigidità al mast supportando estensioni e corse della testa di rotazione notevolmente più elevate. La Enteco E9080 DR è invece un modello a doppia testa di rotazione per la perforazione con elica continua con rivestimento. Consente infatti di eseguire lo scavo del palo CFA con simultanea infissione del tubo di rivestimento, grazie alla presenza di due teste di rotazione che lavorano contemporaneamente, ma con senso di rotazione opposto. La E9080 DR è attrezzata con un dispositivo che convoglia il materiale di risulta su un nastro trasportatore e scarica a lato della perforatrice il terreno scavato. Questo innovativo sistema, brevetto Enteco, permette di mantenere pulita l’area di perforazione, riducendo i tempi e incrementando la sicurezza in cantiere. Inoltre, aumenta la qualità della parte superiore del getto (sulla testa del palo) in quanto evita l’inquinamento del calcestruzzo con il materiale di scavo.
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Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria
Special Foundations
Two machines, many construction sites Over the last 12 months Enteco E6050s (also with the LM kit) and E9080s (including the DR version) have been operating in Italy and around the world
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017 was an important year for Enteco. Over the last 12 months, the Veneto-based company completed contracts on a national and international scale, leading it to gain further experience in design as well as realisation, obtaining significant responses in the field. Among the most interesting projects we would like to mention Soil Displacement (Enteco SP - Lateral displacement of the soil), with a diameter of 800 mm and a depth of 24 m, with E6050 SP240 for reconstruction work in earthquake-devastated areas of central Italy; Enteco Soil Mixing (SM) with a diameter of 2,000 mm and a maximum depth of 25 m with E6050 LM in Bangladesh; Soil Displacement (with a diameter of 360mm and a depth of 37 m) with E9080 in France; inclined piles with DTH technology (down-thehole hammer), with a diameter of 1,500 mm, with E9090 DTHR180 in Finland; also DTH, but with a diameter of 1,000 mm, an E9100 DTH400 provided a considerable contribution to the construction of a major dam in Tajikistan; cased continuous flight auger drilling (Cased CFA), with a diameter of 800 mm and a depth of 15 m, with E9080 DR and the innovative conveyor belt to unload debris, in Italy. 2017 was also the year that the kit for HG diaphragm walls was developed (Enteco Hydraulic Grab) applied to the SP kit, for E6050 LM SP-HG in Australia. Please see the dedicated box for more detailed information. Many jobs also employed these two machines: Enteco E6050 and Enteco
The new SP-HG kit (Hydraulic Grab) The SP-HG kit creates diaphragm walls with an E6050, or with any other Enteco drilling rig equipped with the SP kit (Soil Displacement Enteco), without purchasing a new machine exclusively for diaphragm walls. Indeed, the diaphragm wall bucket is assembled on the drilling rod of the SP kit instead of the standard tool. There are multiple advantages, including: a low initial investment; excellent digging verticality thanks to the Enteco-patented rods and joints comprised of a very rigid single piece rod; considerable penetration capacity also in very
E9080. E6050 is a multi-purpose drilling rig that can be set up with the innovative LM (Long Mast) kit to offer high performance while retaining a compact size, lightness and being easy to transport. With the LM kit, the machine’s rotary stroke can vary between 14.5 m (E6050 standard) and 20.5 m (E6050 LM), thanks to the 6 m extension of the mast and the support of two hydraulic struts which, during transport activities, fold automatically without having to take down any parts. The LM kit, with the exclusive Enteco patent, offers the combined advantages of the pantograph system and the rear struts. The pantograph provides excellent
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria
hard soil, through the thrust sent by the SP rods to the bucket (pull-down winch); excellent productivity thanks to the high winch speed. Among the technical characteristics, we would like to recall the ±45° bucket rotation (there is also a kit to turn the bucket by 180° with every digging cycle); the 26 m digging depth with E6050 and 32 m with E6050 LM; the diaphragm wall dimensions from a minimum of 320x2,000 mm (or 2,500 mm) to a maximum of 1,200x2,000 mm (or 2,500 mm and 3,000 mm). The equipment is self-assembling, therefore no cranes are required.
mast movement for quick positioning on the drilling axis and facilitates lowering from the work to the transport position. The two rear hydraulic struts, connected directly to the machine base on the level of the counter-weight, provide the mast with rigidity, thereby supporting much greater extensions and strokes of the rotary head. Enteco E9080 DR, on the other hand, is a double rotary head model for cased continuous flight auger drilling. Indeed, this allows for continuous flight auger drilling with the case attached, thanks to the presence of the two rotary heads that work simultaneously, but in opposite directions. E9080 DR is equipped with a device that carries the debris on a conveyor belt and unloads it next to the drilling rig. This innovative system, with an Enteco patent, keeps the drilling area clean, reducing operating times and increasing safety on site. It also increases the quality of the top part of the concrete casting (on the head of the pile), as it prevents the concrete from being polluted with excavation debris.
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Fondazioni Speciali•Fraste
La divisione Fondazioni Fraste continua a lavorare allo sviluppo della gamma Mito, attraverso progetti innovativi che si sommano a importanti restyling e aggiornamenti tecnologici
Il Mito cresce ancora G rande fermento all’interno della divisione Fondazioni di Fraste che, in un breve lasso di tempo, ha immesso sul mercato ben due novità: la Mito 100 e la Mito 100 TB, quest’ultima specificamente studiata per la realizzazione di tiranti di ancoraggio. La Mito 100 è pensata per affrontare lavori particolarmente gravosi. Grazie alla sua potenza (il motore sviluppa 275 hp) e alla sua
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struttura, la perforatrice Fraste è in grado di passare dai micropali agli ancoraggi, dai drenaggi alle chiodature, dal jet grouting (24 m in singolo passaggio) ai consolidamenti in genere. È dotata di un’antenna da 15 t, un nuovo sistema di snodo e morse maggiorate che ne aumentano la versatilità. La Fraste Mito 100 può inoltre essere equipaggiata con una vasta scelta di teste di rotazione, martelli idraulici, sistemi doppia testa,
pompe acqua e fango, argani, caricatori d’aste ed è in grado di operare a rotazione o roto-percussione. La Mito 100 TB, la cui denominazione - TB significa “Tie Back” - è invece l’ideale per la realizzazione di tiranti di ancoraggio. Progettata soprattutto per il Nord America, rappresenta l’evoluzione della Mito 100 dalla quale si distingue per varie particolarità tecniche. La più importante ed evidente è il nuovo e ra-
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria
pido caricatore per aste e rivestimenti, che consente la movimentazione contemporanea di aste e tubi di rivestimento. Grazie a questo dispositivo il ciclo di lavorazione può essere svolto da un solo operatore e in totale sicurezza ed è possibile movimentare fino a 9 coppie di aste e rivestimenti di diametri variabili (fino a un massimo di 114 mm per le aste e di 178 mm per i rivestimenti), fino a 3 m di lunghezza, raggiungendo una lunghezza massima della batteria di perforazione di 30 m. Il sottocarro è a larghezza variabile da 2.500 a 3.500 mm; l’antenna ha una corsa di 7.500 mm e la cinematica è stata appositamente studiata per raggiungere anche i punti di perforazione più bassi per l’installazione di ancoraggi e per operare anche in aree di lavoro ristrette. Notevole il lavoro progettuale sul dimensionamento del cinematismo e su tutti i giunti coinvolti, finalizzato a ridurre al massimo le possibili oscillazioni durante la perforazione inclinata, un aspetto di fondamentale importanza in questo tipo di lavorazioni. La macchina è completamente radiocomandata e permette di gestire da un’unica console le funzioni di traslazione, movimentazione,
perforazione e il caricatore per aste e rivestimenti. Fraste sta inoltre lavorando all’aggiornamento strutturale e tecnologico della Mito 40 CS, una perforatrice idraulica con centrale separata (il motore, da 90 kW, è un Caterpillar di ultima generazione) studiata per l’esecuzione di opere specializzate di ingegneria civile in spazi ristretti e di difficile accesso: all’interno di edifici, scantinati e gallerie di piccole dimensioni. Può essere fornita con centrale diesel insonorizzata, o elettrica e muoversi indipendentemente dalla centrale separata tramite l’impiego di un motore endotermico, o in alternativa di un motore elettrico a batterie agli ioni di litio. Grazie all’utilizzo di impianti idraulici di concezione avanzata, la Mito 40 CS potrà essere equipaggiata con un’ampia gamma di accessori e sarà in grado di operare ogni tipo di perforazione a rotazione o roto-percussione.
Dati Tecnici Modello Potenza motore Larghezza minima-massima Peso Corsa antenna Forza di tiro/spinta Coppia rotary Massimo diametro morse
Fraste Mito 100 205 kW (275 hp) 2.500-3.500 mm 26.000-29.000 kg 4.000-10.500 mm 15.000 daN 3.400 daNm 620 mm
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria
Fraste Mito 100 TB 205 kW (275 hp) 2.500-3.500 mm 29.000-30.500 kg 7.500 mm 15.000 daN 3.400 daNm 420 mm
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Fondazioni Speciali•Fraste Special Foundations
Mito keeps on growing The Fraste Foundations division continues to work on developing the Mito range, through innovative projects on top of important restyling work and technological updates
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lot has been going on at the Fraste Foundations division which, in a very short amount of time, placed two new products on the market: Mito 100 and Mito 100 TB, the latter was specifically designed for tie backs. Mito 100 was designed to tackle particularly heavy-duty work. Thanks to its power (the engine develops 275 hp) and its structure, the Fraste drilling rig can switch from micro piles to anchoring, from draining to nailing, from jet grouting (24 m in a single step) to consolidation work in general. It features a 15t mast, a new joint system and larger clamps to increase versatility. Fraste Mito 100 can also be equipped with a broad
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Dati Tecnici Model
Fraste Mito 100
Fraste Mito 100 TB
Engine power
205 kW (275 hp)
205 kW (275 hp)
Minimum-maximum width
2,500-3,500 mm
2,500-3,500 mm
Weight
26,000-29,000 kg
29,000-30,500 kg
Mast stroke
4,000-10,500 mm
7,500 mm
Crowding force
15,000 daN
15,000 daN
Rotary torque
3,400 daNm
3,400 daNm
Maximum diameter of clamps
620 mm
420 mm
choice of rotary heads, hydraulic hammers, double head systems, water and sludge pumps, winches, rod loaders and is able to work with rotation or rotarypercussion. On the other hand, Mito 100 TB, where TB means ‘Tie Back’, is ideal for building tie backs. Designed mainly for North America, it’s the evolution of Mito 100, from which it differs due to various technical specifications. The major and most evident one is the new and quick loader for rods and cases, which moves rods and cases at the same time. Thanks to this device, the processing cycle can be run by a single operator in complete safety and it is possible to move up to 9 pairs of rods and cases or varying
diameters (up to a maximum of 114 mm for rods and 178 mm for cases), up to 3 m in length, reaching a maximum drilling string length of 30 m. The length of the undercarriage varies between 2,500 and 3,500 mm; the mast has a stroke of 7,500 mm and the kinematic system is designed specifically to also reach lower drilling points for the installation of tie backs and also to work in tight work areas. Considerable design work focused on sizing the kinematic system and all of the relative joints, aimed at reducing any possible tilting during inclined drilling as much as possible, a crucially important aspect for this type of processing. The machine is completely remote-controlled and rod and case shifting, movement, drilling and loading functions can be controlled from a single console. Fraste is also working towards the structural and technological update of Mito 40 CS, a hydraulic drilling rig with a separate control unit (the 90 kW motor is a latest generation Caterpillar) designed for the execution of specialised civil engineering works in tight spaces and with difficult access: inside buildings, cellars and tight tunnels. It can be supplied with a soundproof diesel or electrically operated control unit and moves independently of the separate control unit through the use of an internal combustion engine, or alternatively, an electric motor running on lithium ion batteries. Thanks to the use of advanced concept hydraulic systems, Mito 40 CS can be equipped with a broad range of accessories and can run in every type of rotation or rotary-percussion drilling.
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Fondazioni Speciali•Liebherr Special Foundations
Compact All-Rounder
A piling and drilling rig LRB 18 is carrying out the foundation work for residential and business premises in Lucerne. The advantages of the compact design are evident
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n order to build residential and business premises in Lucerne a secant pile wall must be erected as a lining wall for the foundation pit and piles must be installed for the foundation. This has to be carried out in an extremely tight space. The Swiss company Birchmeier Spezialtiefbau AG decided to use the Liebherr piling and drilling rig, type LRB 18, to carry out the work. The machine is a real all-rounder and can be deployed for all piling, drilling and vibration applications. It convinces with its compact design and its low operating weight of only 50 t, which results in low ground pressure. The LRB is fitted with a double rotary drive type DBA 80. Due to the extremely high groundwater level on the jobsite the double rotary drilling method is perfect for installing the piles, which have a diameter of 510 mm and a depth of 16 m. Despite the difficult conditions the Liebherr machine achieves several piles per day. The piling and drilling rig is being used in combination with a Liebherr concrete pump type THS 80 D. Furthermore, the construction company has already planned the newly designed vibrator type LV 20 and the hammer type H 6 from Liebherr for future applications. The LRB 18 is fitted with a new cabin concept, which especially focuses on increased operator comfort. This is achieved through a modern air-conditioning system, an optimized view from the cabin, as well as an orthopaedic operator’s seat with automatic adjustment. The compact LRB 18 can be easily transported in one piece with mounted counterweight. This ensures quick set-up on site as well as flexibility in transferring the machine between different jobsites. Michael Kunz, Director and co-owner of Birchmeier Spezialtiefbau AG emphasises the advantage of the compatibility with other Liebherr
machines, “Since we already have a LRB 125 from Liebherr we can interchange the attachments quickly and so remain flexible.” From one site to another. Installation of slurry walls and archaeological excavations on one jobsite: this is the case in Zurich where a Liebherr HS 8100 HD is currently deployed. Due to this fact, the deep foundation work must be carried out with utmost care and highest precision. The work involved in the redevelopment and new construction of the Zurich Insurance Group Ltd. headquarters on the Mythenquai in Zurich requires utmost care. The existing headquarters is surrounded by buildings from different eras. Three of them are listed in the art and cultural heritage protection catalogue. A particular challenge is the excavation of prehistoric stilt dwellings, which were found within the jobsite. Therefore, archaeological excavations are being carried out by Zurich’s Department of Archaeology during the course of the construction work. The contractor must give the highest possible consideration to this fact. This sensitive and historically interesting project was awarded to the company Implenia Switzerland AG which, since the takeover of Bilfinger Construction in 2015, belongs to the largest deep foundation companies
in Europe. As this project requires utmost precision, the right choice of construction machine plays an important role. Implenia found the right choice in the Liebherr duty cycle crawler crane HS 8100 HD. “It is a modern machine with high loadbearing capacity and performance and at the same time it has low fuel consumption and compact dimensions. It is the key machine for us as far as slurry wall applications are concerned,” explains Daniel Bucher, Head of Deep Foundation Applications at Implenia. The duty cycle crawler crane is carrying out the current slurry wall work in Zurich using a grab. The slurry wall is 600 mm thick and 25 m deep. At times during the installation work the grab is working only 20 cm away from the facade of the listed buildings. This requires highest accuracy from man and machine. The Liebherr machine impressively demonstrates its reliability and highest precision. “The operator is very satisfied with the handling of the HS 8100 HD,” adds Daniel Bucher. Following the excavation of the slurry walls the reinforcement is inserted with the aid of the duty cycle crawler crane.
Bigger and bigger jobsite The ever-increasing size of slurry wall jobsites with heavier grabs and reinforcement cages poses increasing demands on the construction machines. Consequently, Implenia has replaced its existing 80-tonne duty cycle crawler crane with two HS 8100 HD, each with a load capacity of 100 tonnes. They will mainly be used for the installation of slurry walls and drilled piles, the drilling of filtering wells or vibroflotation work. The new Zurich headquarters should be opened in 2020 following a construction period of two and a half years. However, due to the excavation of the 3000 to 5000-year-old stilt dwellings delays cannot be entirely ruled out.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria
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Fondazioni Speciali•Liebherr
Compatto tuttofare Una perforatrice LRB 18 di Liebherr sta completando alcuni lavori di fondazione per edifici residenziali e commerciali a Lucerna. Un cantiere adatto a dimostrare i numerosi vantaggi di un design compatto
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Lucerna è in attività un cantiere per la costruzione di un polo sia residenziale che commerciale. Parte fondamentale del processo costruttivo è la realizzazione di un muro di consolidamento mediante palificazione di tutta l’area delle fondazioni. La vera sfida in questo caso è data dalle dimensioni strettissime a disposizione per eseguire la palificazione. Per affrontare tale problematica l’azienda svizzera Birchmeier Spezialtiefbau AG ha deciso di utilizzare la perforatrice Liebherr, LRB 18: la macchina è un vero tuttofare e può essere personalizzata per tutte le applicazioni di palificazione, perforazione e vibrazione. Convince con il suo
design compatto e il suo basso peso operativo, di soli 50 t, che si traduce in una bassa pressione al suolo. L’LRB di Lucerna è equipaggiata con un sistema di doppio azionamento rotativo tipo DBA 80 e vanta anche la nuova cabina, la cui rivisitazione si è incentrata particolarmente sul comfort dell’operatore. Questo è ottenuto attraverso un moderno sistema di aria condizionata, una vista ottimizzata sull’area di lavoro della macchine, e non manca un sedile ergonomico con cambio automatico della regolazione. Dato l’elevato livello della falda freatica in cantiere, il metodo di foratura a doppia rotazione è perfetto per l’installazione dei pali i tale contesto, pali che hanno
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un diametro di 510 mm e una profondità di 16 m. Nonostante le difficili condizioni operative, la Liebherr riesce a installare più pali al giorno, in abbinata a una pompa per calcestruzzo Liebherr THS 80 D. La perforatrice può essere facilmente trasportata mantenendo montato il contrappeso. Ciò garantisce una rapida messa in opera in cantiere e una maggiore flessibilità nel trasferimento tra diversi siti di lavoro. Michael Kunz, direttore e comproprietario di Birchmeier Spezialtiefbau AG sottolinea il vantaggio della compatibilità con altre macchine Liebherr: “Poiché abbiamo già un LRB 125 di Liebherr, possiamo scambiare rapidamente le attrezzature e essere sempre molto flessibili “. La Birchmeier Spezialtiefbau ha inoltre già pianificato l’acquisto del nuovo vibratore LV 20 e del martello H 6, entrambi a marchio Liebherr, per eseguire i lavori futuri.
Cantieri sempre più grandi La dimensione sempre crescente dei cantieri pone crescenti richieste alle macchine edili. Di conseguenza, Implenia ha sostituito la sua precedente gru cingolata da 80 tonnellate con due HS 8100 HD, ciascuna con una capacità di carico di 100 tonnellate. Verranno principalmente utilizzate per l’installazione di slurry walls e pali, perforazione di pozzi filtranti o lavori di vibrazione. La nuova sede di Zurigo di Zurich Insurance dovrebbe essere completata nel 2020, dopo due anni e mezzo di cantiere.
Da un cantiere all’altro. A Zurigo una Liebherr HS 8100 HD è attualmente in attività presso il cantiere di riqualificazione e nuova costruzione della sede Zurich Insurance, area circondata da edifici di epoche diverse e facenti parte del patrimonio artistico e culturale della città. L’esecuzione degli slurry walls è quindi un’operazione estremamente difficile, delicata e da eseguire con la massima attenzione e precisione. Inoltre duranti i lavori sono stati rinvenuti anche reperti archeologici di antiche palafitte, che vanno preservati. I lavori sono stati affidati a Implenia Svizzera AG che, dall’acquisizione da parte di Bilfinger Construction nel 2015, appartiene a le più grandi società specializzate in realizzazioni di lavori di fondazione in tutta Europa. Poiché
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questo progetto richiede il massimo grado di precisione, la scelta della macchina giusta ha giocato un ruolo importante. Implenia ha trovato la soluzione giusta nella gru cingolata Liebherr HS 8100 HD. “È un macchina moderna con alte capacità di sollevamento e, allo stesso tempo, bassi consumi nonché dimensioni compatte. È la macchina chiave per noi per quanto riguarda la realizzazione di slurry walls “ha spiegato Daniel Bucher, responsabile della divisione Deep Foundation Applications presso Implenia. La gru cingolata sta costuendo slurry walls con uno spessore di 600 mm e una profondità di 25 m e spesso il braccio lavora a pochi centimetri dalle facciate degli edifici circostanti il cantiere. Queste situazioni richiedono la massima precisione tra uomo e macchina. La gru Liebherr ha dimostrato la propria affidabilità e la massima precisione. “L’operatore è molto soddisfatto della HS 8100 HD”, ha aggiunto Daniel Bucher. “Dopo lo scavo, il rinforzo viene inserito con l’ausilio della gru cingolata”.
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In Cantiere Fondazioni Speciali•Soilmec
Turbojet la soluzione per i consolidamenti Una perforatrice idraulica Soilmec SR-45 ADV è impegnata nei lavori di consolidamento del sottosuolo su cui sorgerà una sotto-stazione propedeutica alla realizzazione del parco eolico offshore più grande del mondo
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egno Unito. L’estensione offshore del parco eolico Walney, vicino alla costa di Lancaster, creerà il parco eolico offshore più grande nel mondo. La prima fase del progetto, che è iniziato nel luglio del 2015, prevede la costruzione di una sotto-stazione onshore e i relativi lavori di fondazioni eseguiti con la tecnologia Turbojet. La Soilmec SR-45 ADV allestita appunto in configurazione Turbojet, grazie alle sue
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prestazioni e al suo dinamismo, è stata scelta per realizzare i lavori di consolidamento del terreno, che sono stati affidati alla GDL (Ground Developments Ltd), azienda di costruzioni leader nel campo dell’ingegneria civile in Scozia. L’impresa si trova a lavorare in un’area, le Lowlands del Lancashire, fortemente influenzata dall’ultima era glaciale e dal successivo periodo post glaciale. Nello specifico, l’area del cantiere è caratteriz-
zata da 6-8 m di suolo alluvionale molto soffice, composto da argilla limosa con un coefficiente di resistenza al taglio di 1020 kPa, seguito da uno strato di 1,5 m di torba e un seguente strato di circa 50 cm di sabbia densa e ghiaia, caratterizzati da un coefficiente di resistenza al taglio di 100 kPa. Condizioni che hanno svolto un ruolo importante per il progetto locato in un’area incline a subire assestamenti significativi una volta caricata del peso della nuova sotto-stazione e delle relative infrastrutture. Per rafforzare la capacità di resistenza del suolo e per prevenire il potenziale assestamento dell’area, GDL ha scelto di utilizzare la tecnologia Turbojet. Il progetto prevede l’esecuzione di 1.952 colonne di terreno consolidato, eseguite a una profondità tra 7 e 11 m, con un diametro di 1.200 mm. Ricordiamo
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200 Turbine eoliche I lavori per l’estensione del parco eolico Walney - che vedono all’opera DONG Energy, la più grande società energetica danese prevede l’installazione di più di 200 turbine eoliche, in un’area di circa 149 km2 nelle vicinanze dell’attuale parco eolico, circa 19 km al largo rispetto alla costa della Cumbria, nel Mare Irlandese. Quando sarà operativo, nel 2018, l’estensione offshore del parco apporterà 660 MW addizionali agli attuali 367 MW, rendendo lo sviluppo di Walney il più grande parco eolico offshore del mondo. Il parco eolico avrà un ciclo di vita di circa 25 anni e genererà abbastanza elettricità per portare energia a più di 460.000 abitazioni.
come la tecnologia Turbojet faccia affidamento su un utensile progettato specificatamente, in grado di combinare l’effetto “getto” ad elevata energia cinetica del jet grouting con la miscelazione meccanica risultante dall’azione di lame opportunamente posizionate. In questo modo si unisce l’alta qualità e rapidità della disgregazione meccanica all’efficienza dei getti ad alta velocità per la miscelazione. Il risultato è un notevole aumento della forza di compressione e di taglio all’interno dei terreni trattati. Per i lavori della sotto-stazione di Heysham, la nuova Soilmec SR-45 ADV è stata impegnata assieme all’unità di iniezione Soilmec GM-30, all’agitatore SGA-100 e al gruppo pompe ad alta pressione triplex 7T600J. Nello specifico la Soilmec SR-45 ADV è una macchina equipaggiata con un motore Cummins QSB6.7 Tier4, da 201 kW di potenza a 2.000 giri. La tavola rotary, progettata per facilitare le operazioni di manutenzione e offrire una coppia massima di 185 kNm, è realizzata in modo da conferire alla cassa una forma particolarmente compatta e schiacciata, che si traducono in notevoli vantaggi Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria
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In Cantiere Fondazioni Speciali•Soilmec La Tecnologia TJ - Turbojet® è la combinazione di miscelazione di quantità prestabilite di legante (boiacca o cemento) e della miscelazione in situ del terreno, per ottenere colonne di terreno consolidato in modo rapido ed economico, con elevati standard qualitativi. Il sistema è applicabile a una vasta gamma di tipologia di terreni, da coesivi a bassa consistenza a terreni incoerenti sciolti di media consistenza. Questa tecnologia consente di ottenere colonne, rispetto alle altre tecniche di consolidamento, di pari resistenza meccanica aumentando sensibilmente il volume di terreno trattato nell’unità di tempo rendendo questa tecnica altamente competitiva. I vantaggi della tecnologia Turbojet® • Assenza di fenomeni di fatturazione idraulica (claquage) • Assenza di materiale di risulta • Buona qualità di miscelazione anche in argille plastica • Diametro preciso e verticalità assicurata • Alto tasso di produzione • Colonne di diametro da 600 a 1.500 mm • Profondità delle colonne fino a 39 m in funzione del diametro e della consistenza del terreno.
anche dal punto di vista del peso. L’antenna, completamente nuova, è costruita con acciaio ad alta resistenza e consente di snellire la macchina per una più facile trasportabilità (la SR-45ADV configurata per palo trivellato può essere trasportata completa di asta kelly) e ottimizzare il bilanciamento nella zona frontale della perforatrice migliorandone la stabilità. La perforatrice è allestita con cofanature in vetroresina rivestite interamente di materiale fonoassorbente e smorzante, oltre a passerelle, corrimani e un sistema di telecamere completo di schermo LCD finalizzati a garantire la più elevata sicurezza dell’operatore. Allo stesso tempo la nuova cabina Soilmec “H-Cab” - con portiera scorrevole, monitor DMS touchscreen regolabile per il controllo sulle prestazioni e sulla produzione, comandi e manipolatori ergonomici - offre un ottimo comfort. In virtù del nuovo concept design di Soilmec, la SR-45 ADV offre ottime prestazioni nei classici paLa sotto-stazione onshore si trova a Heysham, nel li trivellati con aste kelly, Lancashire, adiacente alla sotto-stazione NGET anche incamiciati, e può Middleton, a 1,2 km dalla costa. Si svilupperà in essere facilmente riconfiguun’area di 28.900 m2 e la sua costruzione è un rata per eseguire differenti elemento vitale in quanto trasporterà l’elettricità tecnologie di perforazione: generata dal parco eolico offshore alla rete CFA, pali costipati, e, come elettrica. L’energia generata dalle turbine eoliche visto, trattamenti di consolisarà trasmessa attraverso cavi sottomarini damento con Turbojet.
La Sotto-stazione
ad alto voltaggio da 132 kV a 220 kV. Questi elementi saranno installati sottoterra e collegati ai cavi offshore nelle baie di transizione sulla terraferma. I lavori nella sotto-stazione includono trasformatori da 400 kV, sistemi di commutazione, compensatori, attrezzature tecniche, oltre a strade di accesso, stabilimenti eccetera.
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On Site Special Foundations
Turbojet, the solution for consolidation works A Soilmec SR-45 ADV hydraulic drill rig is at work on the consolidation of the ground on which a preliminary sub-station will be set up in preparatory work leading to the largest offshore wind farm in the world
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K. The offshore extension of the Walney wind farm near the Lancaster coastline will create the largest offshore wind farm in the world. The first stage of the project, which was launched in July 2015, involves the construction of an onshore sub-station and the relevant foundation works with Turbojet technology. Thanks to its performance and dynamic features, the Soilmec SR-45 ADV, equipped with Turbojet equipment, was chosen to carry out the ground consolidation work, which were awarded to GDL (Ground Developments Ltd), a leading Scottish construction company in civil engineering. The company is working in an area, the Lancashire Lowlands, heavily influenced by the last ice age and the subsequent post-glacial period. Specifically, the site area features 6-8 m of very soft alluvial soil, consisting of muddy clay with a 10-20 kPa cutting strength coefficient, followed by a 1.5 m layer of peat and a layer of about 50 cm of thick sand and gravel, featuring a 100 kPa cutting strength coefficient. These conditions played a key role for the project located in an area prone to undergoing significant subsidence once loaded with the weight of the new sub-station and attending infrastructure. To increase the soil load capacity and prevent the potential subsidence of the area, GDL chose to use Turbojet technology. The project involves executing 1,952 columns of consolidated soil, carried out at
a depth of 7 to 11 m, with a 1,200mm diameter. It should be noted that the Turbojet technology relies on a specifically designed tool that combines the high kinetic energy jet effect of jet-grouting with the mechanical mixing resulting from the action of suitably positioned blades. This combines the high quality and speed of mechanical disaggregation with the efficiency of high-speed mixing jets. The result is a considerable increase in the compression and cutting strength in the processed soil. For the works in the Heysham sub-station, the new Soilmec SR-45 ADV was used with the Soilmec GM-30 injection unit, the SGA-100 stirrer and the 7T600J triplex high-pressure pump unit. Specifically, the Soilmec SR-45 ADV is a machine fitted with a Cummins QSB6.7 Tier 4 engine, with 201 kW of power at 2000 RPM. The rotary table, designed to aid maintenance and provide a maximum torque of 185 kNm, is constructed so that the casing has a particularly compact and flattened shape, which leads to considerable advantages in terms of weight as well. The brand new mast is realized with high strength steel and makes the machine leaner and, therefore, easier to transport (the SR45ADV set up for driven piles can be transported with kelly bar) and optimises balance at the front of the drilling rig, thereby improving its stability. The drilling rig is fitted with fibreglass canopy panels entirely covered with soundproofing and damping material,
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The Technology TJ – Turbojet® is the combination of mixing preset amounts of binder (grout or cement) and on-site soil mixing, a fast and cost-effective way of obtaining consolidated soil pillars with high quality standards. The system can be applied to a wide range of types of soil, from cohesive ones with low consistency to loose soil with average consistency. This technology makes it possible to obtain pillars that have the same mechanical strength as other consolidation techniques, while significantly increasing the volume of soil treated in the time unit, which makes it a very competitive technique. The benefits of the Turbojet® technology • No hydraulic fracturing (fracking) • No debris • Good mixing quality even in plastic clay • Accurate diameter and guaranteed verticality • High production rate • Pillars with diameter from 600 to 1500 mm • Pillar depth up to 39 m, depending on soil diameter and consistency.
as well as walkways, handrails and a set of cameras with LCD screen designed to assure the highest level of safety for operators. At the same time, the new Soilmec “H-Cab” – with sliding door, adjustable DMS touch screen to monitor performance and production, ergonomic controls and manipulators – provides excellent comfort. Thanks to Soilmec new design concept, the SR-45 ADV offers excellent performance in classic driven piles with kelly bars, even lined ones, and can be easily reconfigured to perform different drilling technologies: CFA, compacted piles, and, as mentioned above, consolidation treatments with Turbojet.
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Fondazioni Speciali•Techno Drill
Techno Drill si sta ritagliando un ruolo sempre piĂš importante nel panorama delle aziende costruttrici di macchine da pali medio piccole
Un 2017 da incorniciare
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e il 2017, come recita il nostro titolo, per Techno Drill è stato un anno da incorniciare, il 2018 promette scintille. Società tanto giovane quanto dinamica, Techno Drill ha utilizzato due anni per posizionarsi nel mercato e, dopo aver stretto una forte collaborazione con un importante dealer negli Stati Uniti, paese che lo scorso anno ha assorbito 10 macchine, la società di Spilimbergo ha stretto proficue collaborazioni con rivenditori in tutto il mondo: dal nord al sud America, dall’Europa all’Africa, per finire con l’Australia. Partnership fondamentali, figlie di un passaparola fatto di qualità, affidabilità e prestazioni, che stanno facendo crescere l’azienda sia sotto il profilo della quantità sia sotto quello della qualità delle macchine prodotte. A livello produttivo il 2017 ha visto novità sulla TD 25 T, autentico cavallo di battaglia dell’azienda, il restyling della TD 25 TC con motore Cummins per il mercato americano, la nascita della TD 45, e soprattutto l’esordio della TD 120, la più grande macchina prodotta dalla Techno Drill. Ma andiamo con ordine. Realizzata su base Takeuchi, la TD 25 T è stata migliorata con l’adozione di un sistema elettronico di gestione delle funzioni di perforazione “user friendly”, finalizzato a un utilizzo più semplice, immediato e meno stancante per l’operatore. Inoltre è stata aumentata la coppia della testa di rotazione, è stato
ridisegnato l’impianto idraulico ed è stata modificata la testa di rotazione in modo da poter installare pacchi aste con maggiori sfili garantendo la stessa profondità di perforazione, ma con un’altezza di lavoro ridotta. La nuova TD 25 TC è stata invece equipaggiata con un motore Cummins da 85 hp, con quattro pompe idrauliche, con i doppi comandi per lavorare con il radiocomando o manualmente e con una testa di rotazione potenziata fino a 3.500 DaNm di coppia effettiva. Se il radiocomando permette di visualizzare tutte le informazioni in un display, il mast a 3 sfili consente di lavorare sia in condizioni di altezze ridotte, sia con altezze illimitate e di arrivare a una profondità massima di 22 m. La nuova TD 45 è stata potenziata a livello di motore e di impianto idraulico
Il mercato: internazionale e personalizzato Anche grazie ai nuovi dealer negli Stati Uniti, in Canada, in Argentina, nel Regno Unito, in Algeria, in Russia, in Australia e negli Emirati Arabi, Techno Drill promette una crescita continua facendo leva su due costanti: la qualità e la capacità di realizzare macchine customizzate, autentici prodotti cuciti su misura. Techno Drill, infatti, si propone di realizzare macchine secondo le esigenze del cliente, installando i migliori componenti disponibili sul mercato in modo da garantire qualità, prestazioni e affidabilità. Questo approccio costruttivo, unito alla costante ricerca di nuovi partner sia per quanto concerne le vendite sia per gli acquisti, consentirà a Techno Drill di aumentare sempre di più la propria fetta di mercato nel settore delle piccole e medie macchine per pali di grosso diametro.
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Fondazioni Speciali•Techno Drill
per garantire maggiori performance. Inoltre ha visto l’adozione di un kit CFA con tiro in 4° e di un kit per diaframmi. In linea con le altre macchine con cabina, anche la TD 45 prevede un sistema elettronico di gestione in Can Bus con display per visualizzare le performance della macchina. Come accennato, nel 2017 Techno Drill ha realizzato la macchina più grande della propria gamma: la TD 120. Con i suoi 12.000 daNm di coppia, un argano principale da 12 t in un unico strato, motore
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FPT da 155 kW, sottocarro allargabile da 2.500 a 3.600 mm e torretta realizzata in casa, questa macchina vuole essere la perforatrice ideale per chi cerca potenza, ma elevata semplicità idraulica ed elettrica. La TD 120 consente un diametro massimo di 1.500 mm per una profondità di 40 m. Può essere equipaggiata con un argano di pull down da 12 t (24 con tiro in seconda), kit CFA e predisposizione per morsa gira-colonna. E per il 2018? Techno Drill ha in serbo novità decisamente interessanti. Tra queste una TD 100 con il doppio sistema pali/micropali, argano free-fall, morsa gira-colonna e radiocomando per tutte le funzioni; una macchina dedicata al solo CFA; una TD 60 su base realizzata in casa e infine una TD 80 per i lavori in ambito ferroviario.
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Special Foundations
A 2017 to be framed Techno Drill is carving out an increasingly important role among manufacturers of small and medium-sized piling rigs
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hile 2017 was a year to be framed for Techno Drill, as stated in our headline, 2018 is set to be a sparkling one. A company as young as it is energetic, Techno Drill has taken two years to place itself in the market and, after securing a strong partnership with an important dealer in the States, where 10 machines were sold last year, the Spilimbergo-based company has entered into profitable partnerships with dealers worldwide: from North to South America, from Europe to Africa, all the way to Australia. Essential partnerships, stemming from word of mouth on its quality, reliability and performance, which is allowing the company to grow both in terms of quantity and quality of the machines it produces. In terms of production, innovations were introduced in 2017 on the TD 25 T, the actual flagship of the company, the TD 25 TC was restyled with Cummins engine for the US market, the TD 45 was launched, and above all the TD 120 was introduced, the largest machine produced by Techno Drill. But let’s take it one step at a time. Developed on a Takeuchi base, the TD 25 T was improved by implementing a user-friendly electronic drilling control system, for easier use that is less tiring
for the operator. What is more, the torque of the rotation head was increased, the hydraulic system was redesigned and the rotation head was modified in order to be able to install drill strings with more extensions assuring the same drilling depth, but with a lower work height. On the other hand, the new TD 25 TC was equipped with an 85 Hp Cummins engine, with four hydraulic pumps, with double controls to work with the remote control or manually and with an enhanced rotation head up to 3,500 DaNm in terms of actual torque. While the remote control allows all information to be viewed on a display, the 3-extension mast makes it possible to work in reduced height conditions as well as with unlimited height, reaching a maximum depth of 22 m. The new TD 45 has been enhanced in terms of its engine and hydraulic system to assure better performance. What is more, a CFA kit was implemented with 4th reeving and a diaphragm wall kit. In line with other cabbed machines, the TD 45 also includes a Can Bus electronic control system with display to view the machine’s performance. As mentioned above, in 2017 Techno Drill made the largest machine of its range: the TD 120. With its 12,000 daNm torque, a 12 t main winch
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in single layer, FPT 155 kW engine, undercarriage that may be extended from 2,500 to 3,600 mm and superstructure made in-house, this machine seeks to be the ideal drill if you are looking for power, yet combined with high hydraulic and electrical simplicity. The TD 120 supports a maximum diameter of 1,500 mm and a 40 m depth. It may be equipped with a pull down 12 t winch (24 with second reeving), a CFA kit and is designed for casing oscillators. What about 2018? Techno Drill has decidedly interesting news in store. Among these, a TD 100 with double piling / micropiling system, free-fall winch, casing oscillator and remote control for all functions; a machine designated for CFA only; a TD 60 on a made in-house base and finally, a TD 80 for railway works.
The market: international and customised Also thanks to new dealers in the United States, Canada, Argentina, United Kingdom, Algeria, Russia, Australia and the UAE, Techno Drill looks set for continuous growth by leveraging two constant aspects: quality and the ability to make customised machines, authentic tailor-made products. As a matter of fact, Techno Drill aims at making machines according to the customer’s requirements, installing the best components available on the market in order to assure quality, performance and reliability. This approach to construction, combined with the constant search for new partners both as regards sales and purchases, will allow Techno Drill to increasingly expand its market share in the sector of small and medium machines for large diameter piling.
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Fondazioni Speciali•Tes Car
Per la ferrovia L (e non solo) La nuova CF6R di Tes Car è una perforatrice polifunzionale pensata per muoversi e lavorare lungo la rete ferroviaria, ma anche nei cantieri tradizionali
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e macchine per i lavori ferroviari non sono una novità per Tes Car. A partire dalla prima CF4R, realizzata nel 2001 e ancora al lavoro lungo le ferrovie spagnole, la società ha sviluppato una vasta gamma di prodotti customizzabili a seconda delle dimensioni delle rotaie, e in base alla tipologia di lavoro da eseguire. Tes Car è in grado di offrire macchine in versione kelly bar per pali trivellati, macchine con martello idraulico per pali battuti, o con vibratore per palancole e anche perforatrici con rotary multipla (fino a 4 teste di rotazione) per la perforazione
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per muoversi e lavorare lungo la rete ferroviaria, ma anche in cantieri tradizionali. Una delle doti principali della CF6R è l’interrasse al quale è possibile lavorare: ben 6.000 mm centro ralla/ centro foro, con un diametro massimo di 1.200 mm. Il tutto mantenendo un’altezza complessiva inferiore ai 4.500 mm, per lavorare in tutta sicurezza rispetto ai fili dell’alta tensione. La coppia di rotazione della trivella è di 67 kNm con una velocità di scavo fino a 60 rpm e la profondità massima in questa configurazione è di 10 m. Ma fuori dalle rotaie, in cantieri senza restrizioni di altezza, la CF6R può montare kelly bar più lunghi per raggiungere una più elevata profondità di perforazione. Il gruppo mast è dotato di brandeggio laterale oltre al movimento naturale del braccio dell’edi micropali simultanei. Oggi la gamma Tes Car si arricchisce di una nuova macchina, progettata appositamente per il mercato indiano e realizzata in collaborazione con la principale impresa di costruzioni nel settore delle opere pubbliche e delle infrastrutture del paese. Si tratta della CF6R, dove la R identifica la sua predisposizione per la ferrovia (in inglese “railway”). La progettazione è partita da una base escavatore (appositamente made in India) modificato secondo il progetto degli ingegneri Tes Car e del committente, al fine di realizzare un mezzo polifunzionale specifico
scavatore, per permettere alla macchina di perforare sempre in perfetta verticalità, anche in concomitanza di tratti ferroviari inclinati (come nelle curve paraboliche). Per facilitare il lavoro dell’operatore la CF6R è inoltre equipaggiata con un dispositivo elettronico per il ritorno automatico del mast sulla verticale del foro. I carrelli ferroviari progettati in modo da potersi adattare alle diverse misure di rotaia presenti nei vari paesi del mondo - sono formati da due blocchi indipendenti dotati di due ruote ciascuno, mosse da altrettanti motori idraulici e frenate da altrettanti dispositivi d’arresto in modalità di freno negativo. I carrelli riescono a sollevare la macchina di 25 cm permettendole di muoversi sulle rotaie fino a 10 km/h in tutta sicurezza.
Polifunzionalità Osservando questa perforatrice una domanda sorge spontanea: perché non acquistare un semplice “caricatore ferroviario”, risparmiando tempo e denaro, equipaggiandolo poi con il kit Tes Car di perforazione? La risposta è tanto semplice quanto strategica: la scelta del costruttore marchigiano è volta a offrire ai clienti la versatilità e la polifunzionalità che da sempre caratterizzano tutte le sue macchine. Qualità che permettono agli operatori che scelgono Tes Car di avere perforatrici capaci di adattarsi alle diverse condizioni di lavoro a seconda dei cantieri in cui vengono utilizzate. La nuova macchina non è quindi esclusivamente da ferrovia, ma partendo da una base escavatore, permette un utilizzo della nuova CF6R anche fuori dal contesto ferroviario e per qualunque tipologia di perforazione.
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Fondazioni Speciali•Tes Car Special Foundations
For railways (and more) The new CF6R by Tes Car is a multi-function drilling machine designed to move and work along railways, as well as on traditional building sites
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achines for railway works are not new to Tes Car. Starting with the first CF4R, built in 2001 and still working along the Spanish railways, the company has developed a wide range of products customised to the size of the rails, and based on the type of work to be done. Tes Car is able to offer kelly bar machines for bored piles, machines with hydraulic hammer for driven piles, or with vibrator for sheet piles, and also drilling machines with multiple rotary heads (up to 4 rotary heads) for drilling simultaneous micropiles. Today, a new machine is added to the Tes Car range, designed specifically for the Indian market and built in collaboration with the most important construction company in the sector of public works and infrastructure in the country. It is the CF6R, where the R stands for “railway”. Its design started with a basic excavator (especially made in India) modified according to the Tes Car engineer’s and customer’s project, to create a specific multi-function vehicle that moves and works along railway lines, as well as on traditional building sites. One of the main features of the CF6R is the borehole at which it can work: 6,000 mm thrust block centre/hole centre, with a maximum diameter of 1,200 mm. All while maintaining a total height of less
than 4,500 mm, for working in complete safety under high voltage lines. The rotation torque of the drilling machine is 67 kNm with a digging speed of up to 60 rpm and the maximum depth in this configuration is 10 m. But off the rails, on building sites without height restric-
Multi-functionality A question arises when looking at this drilling machine: why not buy a simple “railway loader”, saving time and money, and then fit it with the Tes Car drilling kit? The answer is as simple as it is strategic: the choice of the Marche-based manufacturer is aimed at offering customers the versatility and multi-functionality that has always characterised all of its machines. Qualities that allow operators who choose Tes Car to have drilling rigs capable of adapting to the different working conditions of the building sites where they are used. The new machine is therefore not exclusively for railways, but starting from a basic excavator, the CF6R can also be used outside the railway and for any type of drilling job.
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tions, longer kelly bars can be mounted on the CF6R to reach a greater drilling depth. The mast unit has a lateral swing, in addition to the natural movement of the excavator boom, to allow the machine to always drill in perfect verticality, even in conjunction with sloped railway sections (as in parabolic curves). To facilitate the work of the operator, the CF6R also has an electronic device for automatic return of the mast on the vertical axis of the hole. Railway carriages - designed to adapt to the different rail sizes in different countries - are formed by two independent blocks, each one fitted with two wheels, moved by two hydraulic motors and braked by two stop devices in negative brake mode. The carriages can lift the machine by 25 cm, allowing it to move on the rails up to 10 km/h in complete safety.
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Geognostica e Geotecnica•Pagani Geognostics and Geotechnics
The best sellers on the Italian market Of the Pagani range we have selected the equipment (penetrometers) that has earned the greatest appreciation of Italian contractors
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t is no easy task to choose from the Pagani Geotechnical Equipment production, not only because of the extent of the range, but also the quality. In this case the common thread was the market: indeed we selected the two pieces of equipment - TG63-200 and DPM30 - which, in our country, are the most popular. For the DPM30 model we have prepared a specific detai-
led information box, therefore we are focusing on TG63-200 which, with its compact and easily transportable structure, ensures high performance for on-site static and dynamic testing. Thanks to its semi-automatic anchoring system, it can be used by a single operator and it resolves issues that often limit the use of static testing, considered as one of the most valid for subsoil analysis. Its crawlers provide maximum mobility even on rough terrain. Plus, thanks to the three outriggers and the tilting mast, TG63-200 can also work on very steep slopes, while maintaining a perfectly vertical penetration axis. The Pagani machine can also take soil samples. As mentioned above, TG63-200
can be configured, on request, for static or static/dynamic penetrometric tests (200 kN). Static tests can be performed with a mechanical bit (CPTm) or by using different bits such as the piezocone (CPTu), also in conjunction with the seismic probe (S-CPTu), allowing for improved ground analysis. The static/dynamic mode allows you to obtain information along verticals consisting of soils with different mechanical properties (from very soft to very hard and compact), while particularly hard layers can be drilled through thanks to a rotary head (feature available as optional) to carry out pre-boring. In terms of dynamic testing, according to the most commonly investigated soils, the penetrometer can be equipped with different hammer dropping systems (Super-heavy – DPSH, Heavy – DPH or Medium – DPM). It can also be used to take disturbed or limitedly disturbed samples that provide a better stratigraphic interpretation. TG 63-200 stands out for its high energy yield: the energy sent by the hammer to the rods is, indeed, approximately 78%.
For dynamic tests, the Pagani penetrometer is equipped with a hammer system consisting of a 30 kg hammer and 200 mm stroke, driven by a hydraulic motor. The motor-pump unit has two power supply options: in fact the motor can run on petrol or electric power (230V ac or 115V ac).
DPM30, in addition to the standard dynamic test, can also be used with recovered bits, lining tubes for DP tests and with a sampler, to take samples of limitedly disturbed soil that guarantee better capacity of penetrometric data analysis.
DPM30 Penetrometer DPM30 - with its contained size also make it possible to use the equipment in seemingly inaccessible sites - is designed for taking exclusively dynamic continuous penetrometric samples. A hydraulic extractor is used to extract rods, lining tubes and samplers and the penetrometer is controlled from a pedal-operated distributor. The hydraulic connection of the various components is set up by quick fittings.
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Geognostica e Geotecnica•Pagani
I best seller del mercato Italia All’interno della gamma Pagani abbiamo selezionato le attrezzature (penetrometri) che riscuotono maggior interesse tra gli operatori italiani
S
cegliere all’interno della produzione di Pagani Geotechnical Equipment non è cosa agevole, per la profondità della gamma, ma anche per la sua qualità. In questa occasione il filo conduttore è stato
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una migliore interpretazione del suolo. La modalità statica/dinamica permette di ottenere informazioni lungo verticali costituite da terreni con caratteristiche meccaniche diverse (da molto soffici a molto duri e compatti), mentre il superamento di strati particolarmente duri è possibile grazie a una testa di rotazione (disponibile in via opzionale) che consente l’esecuzione di pre-fori. Per quanto riguarda le prove dinamiche, a seconda dei terreni prevalentemente investigati, il penetrometro può essere dotato di sistemi di battuta differenti (Superpesante – DPSH, Pesante – DPH o Medio – DPM). Consente inoltre il prelievo di campioni rimaneggiati o a disturbo limitato che permettono una migliore interpretazione stratigrafica. Il TG63-200 si distingue per il suo elevato rendimento energetico: l’energia trasmessa dal maglio alle aste è infatti pari al 78% circa. il mercato: abbiamo infatti selezionato le due attrezzature - TG63-200 e DPM30 - che, nel nostro paese, vanno per la maggiore. Al modello DPM30 abbiamo dedicato un apposito box di approfondimento, rivolgiamo quindi la nostra attenzione al TG63-200 che, in una struttura compatta e facilmente trasportabile, assicura elevate prestazioni per prove statiche e dinamiche in situ. Grazie al suo sistema di ancoraggio semi-automatico, è utilizzabile da un solo operatore e permette di risolvere i problemi che spesso limitano la diffusione delle prove statiche, considerate tra le più valide per l’interpretazione del sottosuolo. I suoi cingoli permettono la massima mobilità anche su terreni sconnessi. Inoltre, grazie ai tre stabilizzatori e al mast inclinabile, la TG63-200 può operare anche su pendii molto ripidi, mantenendo sempre perfettamente verticale l’asse di penetrazione. La macchina Pagani permette inoltre il prelievo di campioni di terreno. Come accennato, la TG63-200 può essere configurata a richiesta per prove penetrometriche statiche (200 kN), o statiche/dinamiche. Le prove statiche possono essere eseguite con punta meccanica (CPTm), oppure utilizzando punte differenti come il piezocono (CPTu), anche abbinato a una sonda sismica (S-CPTu), consentendo
Il DPM30 ll penetrometro DPM30 - le cui dimensioni contenute permettono l’utilizzo dell’attrezzatura anche in siti apparentemente inaccessibili – è finalizzato alla realizzazione di prove penetrometriche esclusivamente di tipo dinamico continuo. Per l’estrazione di aste, tubi di rivestimento e campionatori si utilizza un estrattore idraulico e il penetrometro è comandato mediante un distributore a pedale. La connessione idraulica dei vari componenti è effettuata mediante innesti rapidi. Per le prove dinamiche, il penetrometro Pagani è
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dotato di un sistema di battuta formato da un maglio da 30 kg e corsa da 200 mm, azionato da un motore idraulico. Il gruppo moto-pompa vede una doppia possibilità di alimentazione: il motore può infatti essere a benzina o elettrico (230Vac o 115Vac). Il DPM30, oltre alla prova dinamica standard, può essere anche utilizzato con punte a recupero, tubi di rivestimento per prove DP e con un campionatore, per prelevare campioni di terreno a disturbo limitato che garantiscono una migliore capacità di interpretazione dei dati penetrometrici.
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Testing•Controls
Un test per tutto CONTROLS Group insieme alla consociata CONTROLS France, parteciperà a Intermat dove esporrà i propri prodotti di punta specifici per il settore della Meccanica delle Terre, Strade e Calcestruzzo
U
na vera e propria parata di sistemi quella che attende il visitatore dello stand CONTROLS a Parigi, in occasione di Intermat. A partire da ACE EmS, un Edometro Automatico Elettomeccanico Computerizzato che prevede un completamento automatico del test di consolidamento controllato da PC con consolidamento incrementale di carico edometrico programmabile dall’utente o prove di rigonfiamento. In definitiva prevede incrementi precisi del carico verticale (stress), fornendo risultati affidabili in modo facile e pratico. A fargli compagnia SHEARMATIC EmS, una macchina automatica Indipendente con tecnologia EmS per le prove di taglio Diretto/Residuo, che può anche svolgere prove automatiche di consolidazione edometrica mediante l’ausilio degli accessori dedicati, e HYDROMATIC EmS, la soluzione ideale per il controllo della pressione d’acqua e della variazione di volume. Comandato da un display a colori touch screen, montato su un supporto ergonomico versatile, HYDROMATIC EmS è perfetto per l’esecuzione di prove triassiali. Passando alle pavimentazioni stradali, in tale ambito CONTROLS offre la più ampia e unica gamma
di Sistemi avanzati per prove proposte da IPC Global e CONTROLS Group, unite per offrire attrezzature di prova superiori e servizi ad alto livello. I sistemi illustrati includono gli esclusivi nuovi Compattatori elettromeccanici Giratori Galileo e Galileo Research, che rappresentano la vera rivoluzione dei Compattatori Giratori nel mondo. Progettati per una alta precisione di prova, ripetibilità, sicurezza ed efficienza, entrambi i modelli utilizzano controlli in anello chiuso e il brevetto Orbital motion per la compattazione dei campioni con un livello di rigidezza e una stabilità dell’angolo che superano di gran lunga quanto previsto dalle norme AASHTO T312, ASTM D6925, D7115 e EN 1269731. Insieme a Galileo vi saranno anche il sistema PAV (Pressure Ageing Vessel), sviluppato per simulare l’invecchiamento del conglomerato bituminoso dopo 5-10 anni di utilizzo. Il PAV IPC Global è certificato CE e ASME e il suo software permette di vedere in tempo reale la temperatura e la pressione su un display 6” touch screen. Palla-anello Automatico, invece, è un’attrezzatura automatica di prova controllata da un microprocessore avanzato per determinare il punto di rammollimento del bitume, che utilizza acqua o glicerina come flui-do di riscal-
Nuova tecnologia EmS La nuova gamma di attrezzature automatiche Wykeham Farrance rende alcuni avanzati sistemi di prova per le terre estremamente accessibili, non solo dal punto di vista economico, ma anche qualitativo e di precisione. Adottando la più recente tecnologia EmS (Electromechanical Servoactuation), il motto di questo nuovo range è: Attrezzature Automatiche per le terre adatte a tutti.
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50 anni di CONTROLS Group e 25 di CONTROLS France Nel 2018 CONTROLS Group e CONTROLS France festeggieranno rispettivamente i 50 e 25 anni di storia. Un giusto motivo per festeggiare, visto che non molte aziende possono vantare 50 anni di leadership nel mondo delle prove sulle costruzioni.
damento, mentre PIVOT (Penetrometro Automatico) è uno strumento automatico e compatto che con l’utilizzo delle ultime tecnologie e gli strumenti di programmazione determina la durezza dei materiali. Immancabili i sistemi di prova per calcestruzzo. In esposizione verrà presentata una macchina di compressione Automax 2000 KN di capacità, caratterizzata da un telaio a quattro colonne saldate ad alta rigidità conforme alle normative EN e dal sistema di controllo automatico Automax. Sarà presentata anche la nuova macchina per prove Universali UTM da 25 KN su cui è implementata la sofisticata tecnologia EmS (Electromechanical Servoactuation). Una soluzione realmente universale in grado di soddisfare un’ampia gamma di test quali compressione, trazione, flessione, trazione indiretta e prove cicliche su vari materiali da costruzione. Nonostante le generose dimensioni della camera di prova, il robusto telaio garantisce un’elevata rigidezza del sistema, rendendolo la scelta ideale anche per test su calcestruzzi fibrorinforzati (FRC).
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Testing
A test for everything
CONTROLS Group, together with its subsidiary CONTROLS France, will take part in Intermat, where it will exhibit its top products specifically for Soil Mechanics, Road and Concrete
A
real parade of systems that awaits the visitor of the CONTROLS stand in Paris, during Intermat. Starting from ACE EmS, an advanced Automatic Computerized Oedometer that feature a fully automatic PC-controlled completion of the consolidation test with user-programmable Oedometric incremental loading consolidation or swelling tests with precise increments of vertical load (stress), ultimately providing reliable results easily and practically. Together wit ACE EmS the will be SHEARMATIC EmS, a standalone automatic machine with Electromechanic Servoactuation for Direct / Residual Shear Testing which can also automatically perform the Oedometric Consolidation tests using dedicated accessories, and HYDROMATIC EmS, the ideal compact solution for water pressure source and volume change control. Operated by a Touch Screen Color Display mounted on an ergonomic and versatile support, it is the perfect sytem for all your triaxial testing requirements. Moving on to road pavements CONTROLS with IPC Global offers the widest and most unique range of Advanced Pavements Testing Systems. Showcased systems include the truly unique NEW Galileo & Galileo Research, fully electromechanical Gyratory Compactors, that represent a true revolution in the world of Gyratory Compaction. Designed with
testing accuracy, repeatability, safety and efficiency in mind, both models use closed-loop control and patented Orbital motion to compact specimens with a level of stiffness and angle stability that far exceed the new requirements of AASHTO T312, ASTM D6925, D7115 and EN 12697-31 standards. Together with Galileo there will be PAV (Pressure Ageing Vessel), developed to simulate in-service ageing of asphalt binder after five to 10 years, the CE and ASME certified IPC Global pressure vessel is ideal for long term ageing conditioning of asphalt binder. Its user-friendly software allows the operator to view in real time vessel temperature and pressure on the 6” color touch screen display. Automatic Ring and Ball Apparatus (Fully Automatic Tester) is an advanced microprocessor controlled automatic tester that determines the softening point of bitumen using water or glycerol as heating fluid, while PIVOT (Fully Automatic Penetrometer) is a fully automatic and compact instrument using the latest technologies and programming tools to determine material hardness.For fifty years, concrete testing has been CONTROLS Group’s core business, starting with the early development of compression machines. At Intermat there will be the renown Automax 2000 KN compression machine, featuring high stiffness certified EN-compliant testing frame controlled by the excellent Au-
New EmS technology The new Wykeham Farrance Fully Automatic Range gives access to expert soil Testing Systems that are not only affordable but superior in quality and ultraprecise. Adopting the latest Electromechanical Servoactuation (EmS) Technology, the new range’s motto is to make Automatic Soil Testing available to all.
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50 years of CONTROLS Group and 25 of CONTROLS France In 2018 CONTROLS Group and CONTROLS France will celebrate 50 and 25 years of history respectively. A good reason to celebrate, because not so many companies can boast 50 years of leadership in the world of construction tests.
tomax power and control system. Controlled by PC, this system automatically performs the complete compression test cycle with our easy-to-use datamanager software, designed to meet the most stringent construction material testing laboratories’ requirements. Also showcased will be the NEW 250 KN UTM EmS, Advanced Universal Testing Machine featuring Electromechanical Servoactuation technology. Truly universal, it is equipped to perform a wide range of test applications including compression, tension, flexure, splitting and cyclic tests on various construction materials. Despite its large multipurpose footprint, the robust frame ensures very high stiffness making it ideal for testing Fiber Reinforced Concrete (FRC).
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Perforazioni•Drillmec di trivellazione sono controllate centralmente dalla cabina. Un avanzato livello di automazione consente alte prestazioni per la maggior parte delle operazioni di perforazione di routine, con una minima necessità di personale addetto sul piano sonda (“hands off” operations). La durata di ogni movimentazione diventa regolare, affidabile e sostenibile grazie al fatto di non essere condizionata ne da comportamenti inadatti da parte degli operatori, quali disattenzione o stanchezza. Gli impianti idraulici automatici Drillmec serie HH che vanno dalle 55 alle 100 tonnellate di capacità di tiro, vantano prestazioni che li rendono estremamente adatti sia ad applicazioni di ricerca di metano da carbone (CBM), sia di ricerca idrica ad elevate profondità, che a progetti di perforazione geotermica sia a media che a alta entalpia.
Ampia adattabilità Gli impianti di perforazione della serie HH di Drillmec sono talmente versatili da essere adattabili al 90% delle situazioni di trivellazione riscontrabili
O
ggi più che mai le compagnie di upstream richiedono che gli impianti di perforazione rispondano alle odierne esigenze di maggiore sicurezza e migliori prestazioni che arrivano dal mercato, unite alla salvaguardia ambientale e alla riduzione dei costi operativi. Caratteristiche non facili da abbinare ma che Drillmec è riuscita appunto a riunire nella serie HH che soddisfa e supera gli attuali standard degli impianti petroliferi per automazione, movimentazione tubi, trasporto e rig up. Dal 1993 sono stati messi all’opera centinaia di impianti Drillmec HH in tutto il mondo, in climi estremi e in condizioni difficili, segno che grazie ai lus tecnici della Serie HH questi impianti sono in grado di adattarsi al 90% delle applicazioni onshore. Gli impianti serie HH vanno dalle 55 alle 272 tonnellate di capacità di tiro, che si traduce in una capacità di perforazione fino a 15.000 piedi di profondità, a seconda del conformazione del pozzo e del suo profilo. Inoltre la serie HH sono impianti di perforazione
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multiuso disponibili in varie configurazioni, incluso quella manuale, semiautomatica e automatica, adatti sia per la perforazione che per l’esecuzione di operazioni di workover. Tutti gli impianti HH sono accomunati dal fatto di non disporre degli elementi di un qualsiasi impianto convenzionale: il mast è caratterizzato da un potente cilindro idraulico, che è il principale elemento di sollevamento. Si tratta di una torre self-standing, montante e telescopica con altezza ridotta. Rispetto agli impianti di pari potenza e capacità, la serie HH offre infatti un ingombro ridotto, riducendo l’impatto ambientale, e trasformando le operazioni di rig up in procedure piuttosto semplici da eseguire. La maggior parte dei componenti sono montati permanentemente su semitrailer per velocizzare il sollevamento e lo spostamento dell’impianto. Gli impianti HH sono progettati per garantire elevati livelli di sicurezza e performance. Integrano varie attrezzature idrauliche automatizzando in gran parte il processo di perforazione; inoltre tutte le funzioni
La gamma CBM Drillmec produce e vende la serie CBM (Coal Bed Methane), una speciale gamma di impianti di perforazione e relativi attrezzature progettati per soddisfare requisiti specifici per la realizzazione di pozzi poco profondi o molto profondi. Le caratteristiche principali della serie CBM sono: • Risparmio di tempo nel rig-up e nello spostamento dell’impianto; • Riduzione dell’impatto ambientale legato all’impianto; • Riduzione del personale necessario al suo funzionamento; • Nessuna gru necessaria per l’installazione • Livello personalizzabile di automazione dell’impianto di perforazione • Ampia gamma di attrezzature.
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Drillings
Great adaptability
Drillmec’s HH series of automated hydraulic rig can be adapted to 90% of drilling situations
T
oday’s E&P companies demand rig manufacturers to design drilling equipment with an emphasis on safety and the environment while improving performance, reducing NPT and operational costs. Drillmec brings it all together in one drilling rig: the HH Series. The evolution of the HH Series began with a simple water well hydraulic rig and advanced to one that meets and exceeds current oil well standards for automation, pipe handling, transportation and rig up. Since 1993, hundreds of Drillmec HH rigs have been deployed around the world working in extreme climates and in difficult well conditions. The advantages the HH series provides in terms of drilling efficiency, safety and sustainability make it suitable for 90 percent of onshore wells. The HH Series Rigs range from 122,000 lbs (55 metric tons) to 600,000 lbs (272 metric tons) of static hook load capacity, which translates into a drilling capacity of wells up to 15,000 ft depth, depending on the well design and its casing profile. This covers over 90% of all oil and gas or geothermal wells drilled on land worldwide. HH Series are multipurpose drilling rigs available in various configurations, including manual, semiautomatic and automatic, for both drilling and workover operations. The HH Series Rigs do not have a conventional hoisting system: this is replaced by a powerful hydraulic cylinder, which is the main hoisting element of the rig. It is a self-standing telescopic mast with reduced height and reduced dropped objects. Compared with rigs of equal power and capability, the HH Series Rigs create a smaller footprint reducing environmental impact, making rig up a simpler task. Major rig components are permanently mounted to semi-trailers for fast rig-up or down for transportation between drill sites. The
HH Series Rigs are designed to achieve high levels of safety and outstanding performance. They integrate various hydraulic equipment in a drilling process that is largely automated and where all the drilling functions are centrally controlled from the driller’s cabin. An advanced automation concept allows performance for most of the routine drilling operations, with minimal manpower needed on the rig floor (“hands off” operations). The length of time of each repetitive activity becomes regular, predictable and sustainable, mostly because it is not affected or conditioned by human behaviour, such as lack of attention, or tiredness of the drillers. The HH Series Rigs that cover the range from 122,000 lbs (55 metric tons) to 220,000 lbs (100 metric tons) of static hook load capacity, are highly suitable either for CBM applications, either for deep water wells , or for geothermic exploration both low and medium enthalpy.
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CBM Series Drillmec manufactures and sells the CBM Series, a special purpose line of drilling rigs and related equipment designed to meet s pecific requirements of shallow and deeper wells. The main features of CBM Series are: • Time saving in rig-up and moving; • Footprint reduction; • Reduction of personnel; • No crane needed; • Customizable level of rig automation; • Wide range of pipe handling and pipe storage systems; • Pneumatic/hydraulic or cyber fully electronic control cabin; • Services integration (i.e. coring, casing running, data acquisition, including mud logging)
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Perforazioni•Mait
Una strategia di qualità In un mercato sempre più competitivo, la strategia Mait è semplice: puntare sulla qualità del prodotto attraverso il controllo del processo produttivo
M
ait Spa, con più di 60 anni di esperienza nella progettazione e nella realizzazione di macchine per l’ingegneria del sottosuolo, si è sempre contraddistinta nel mercato nazionale e internazionale per la qualità, l’affidabilità e la durata dei suoi prodotti. Caratteristiche fondamentali che la società di Osimo, in provincia di Ancona, ha attinto direttamente dalla competenza e dall’impegno profuso dalla famiglia Tonti, fondatrice e proprietaria dell’azienda marchigiana. Sin dall’inizio della sua storia societaria, che risale al 1952, quello che ha sempre caratterizzato Mait nel settore delle perforazioni e fondazioni è stata la scelta strategica di produrre
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internamente tutti i singoli componenti delle attrezzature da perforazione, così da poter controllare l’intero processo produttivo ai fini di una maggior qualità del prodotto. Per realizzare questa visione d’impresa, Mait ha strutturato un processo manifatturiero costituito da macchinari di elevata precisione, affidati a personale altamente specializzato. Il tutto supportato da un’incessante cura e attenzione per le più diverse esigenze del mercato italiano e internazionale. Ovviamente, in Mait la massima qualità non rimane confinata alla fabbrica, ma interessa ogni aspetto. In particolare, per quanto riguarda il collaudo delle macchine perforatrici, Mait ha voluto curare ogni minimo dettaglio, allestendo in
La gamma L’attuale range produttivo prevede tecnologie che vanno dai pali trivellati al CFA, dai diaframmi ai pali tubati secanti, dai pali battuti al soil mixing e la jet grouting, con i principali modelli attualmente richiesti dal mercato quali la nuovissima e innovativa CFA 34, l’HR 420-800 DH, HR300, H260 e HR180. Inoltre, rimane sempre di grande valore la linea delle mini drilling machine come l’EC 35, la Midi Drill e la Baby Drill.
azienda due aree test permanenti, dove le macchine vengono provate per 50 ore nelle condizioni operative più estreme. Solo in questo modo, infatti, è possibile garantire alle imprese di perforazione un prodotto affidabile, duraturo e di assoluta qualità.
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Drilling
A quality strategy In an increasingly competitive market, Mait’s strategy is simple: focusing on the quality of the product through control of the production process
M
ait Spa, with more than 60 years of experience in designing and manufacturing machines for underground engineering, has always distinguished itself on the national and international market for the quality, reliability and durability of its products. Key features that the company from Osimo, in the province of Ancona, has gained
The range The current production range includes technologies ranging from bored piles to CFA, from diaphragms to cased secant piling, from hammering piles to soil mixing and jet grouting, with the main models currently required by the market such as the new and innovative CFA 34, HR 420-800 DH, HR300, H260 and HR180. Furthermore, the line of mini drilling machines such as the EC 35, the Midi Drill and the Baby Drill are always of great value.
directly from the expertise and commitment of the Tonti family, founder and owner of the Marche region-based company. Since the beginning of its business history, which dates back to 1952, what has always characterised Mait in the drilling and foundations sector is the strategic choice to internally produce all individual components making up the drilling equipment, thus enabling it to control the entire production process resulting in greater product quality. In order to realise this business vision, Mait has structured a manufacturing process consisting of high precision machinery, which is entrusted to highly specialised staff. All of this supported by constant care and attention for the most different needs of the Italian and international market. Obviously, the highest quality is not confined to Mait’s factory, but affects every aspect. Specifically, in regard to testing drilling rigs, Mait wanted to take care of every single detail and so set up two permanent test areas in the company grounds, where the machines are tested for 50 hours in the most extreme operating conditions. In fact, only in this way drilling contractors can be guaranteed with a product that is reliable, durable and of the highest quality. Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria
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Perforazione•Marini QG
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Tecnologia italiana per il Canada
Mentre le macchine Marini QG sono impegnate in diversi lavori oltreoceano, in Italia la società ha rivisto le linee di produzione
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e attrezzature di Marini QG stanno ottenendo un notevole successo in terra canadese. In particolare una MR-C 85, equipaggiata con slitta CID200 e testa di rotazione ID800, è impegnata nella città di Toronto. Alla fine del 2016, WJ Groundwater UK si è infatti aggiudicata l’appalto per i lavori di dewatering per il transito ferroviario leggero denominato Eglinton Crosstown. Si tratta di un progetto di trasporto rapido urbano, da 5 miliardi di dollari e con 15 stazioni sotterranee, che verrà costruito utilizzando molteplici tecniche, tra cui l’estrazione mineraria
Tutto nuovo Mentre le macchine di Marini QG mietono successo in Canada, la società italiana ha completamente rivisto le linee di produzione che ora sono così suddivise: • MR line: comprende le unità da perforazione leggere, pneumatiche e idrauliche • MR – S line: annovera le slitte da perforazione leggere pneumatiche e idrauliche installabili su impalcature, strutture tubolari e supporti vari. • MR – C line: fanno parte di questa
linea le unità da perforazione cingolate idrauliche, manuali e/o radiocomandate di piccola e media dimensione. Marini sta inoltre ampliando la MR – C line con l’introduzione di due nuovi modelli: la MR – C 30 (da 5 t) e la MR – C 35 (da 6 t), che si caratterizzano per una differente struttura e notevoli prestazioni nonostante il peso ridotto. Questa gamma vedrà anche l’introduzione della nuova colonna CID500 (trazione 6 t) utilizzabile su diversi modelli.
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• MR – A line: la gamma comprende le unità da perforazione installabili su diversi tipi di semoventi autonomi. La colonna CID500 può essere installata anche in questa linea. • MR – T line: fanno parte di questa gamma le unità elettriche per l’utilizzo della tecnologia di taglio con filo diamantato. Comprende diverse unità in ordine di peso e potenza del motore elettrico, per garantire la massima prestazione nelle differenti applicazioni.
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Perforazione•Marini QG
SEM. Dragados, un membro della Joint Venture che gestisce il progetto, ha subappaltato i lavori alla WJ Groundwater UK, una società che conosce bene, in quanto avevano lavorato a stretto contatto sul progetto Crossrail a Londra. Per affrontare questo progetto, WJ Groundwater - che ha la capacità di lavorare anche nelle condizioni più difficili - ha aperto un nuovo ufficio a Toronto e ha inviato in Canada tre trivelle della flotta del Regno Unito specializzate nel dewatering in galleria. In questo contesto l’MR -C 85 sta rivestendo un ruolo da autentico protagonista grazie alla sua maggiore flessibilità rispetto alle altre macchine della società. Al momento la MR-C 85 di Marini QG ha installato oltre 350 punti di presa dewatering nella galleria e ha anche eseguito una perforazione “a ombrello” (infilaggi) per un tunnel di passaggio trasversale. L’unità prodotta dalla società italiana nel corso dell’anno sarà spostata in un’altra sta-
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zione per perforare alcuni pozzi di aerazione del tunnel. Questo non è però l’unico lavoro in cui le macchine italiane si stanno facendo valere in terra canadese. A Longueuil, nel Quebec, una MR-A 200 - equipaggiata con slitta CID200 (con 4 t di tiro/ spinta) e martello MA500 - è impegnata nella stabilizzazione di una scarpata
con ancore autoperforanti e nella posa di una rete sulla rampa sud del ponte Jacques Cartier. Nello specifico, la macchina Marini QG andrà a eseguire la perforazione e la posa di 2.200 ancore T40 a m 9 di profondità propedeutiche all’installazione di una rete (wire mash) per consolidamento del terrapieno della rampa del ponte.
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Drilling
Italian technology for Canada While Marini QG machines are at work in various construction sites abroad, in Italy the company has overhauled production lines
M
arini QG’s equipment is obtaining significant success in Canada. Specifically, an MR-C 85, equipped with CID200 slide and ID800 rotation head is at work in Toronto. Indeed, at the end of 2016 WJ Groundwater UK was awarded the contract for the dewatering works of the Eglinton Crosstown light rail transit. This is a rapid urban transport project worth 5bn dollars with 15 underground stations, to be built by using a variety of techniques, including SEM, the Sequential Excavation Method. Dragados, a member of the joint ventu-
re managing the project, subcontracted the works to WJ Groundwater UK, a company they know very well as they had closely worked on the Crossrail project in London. To tackle this project, WJ Groundwater – which is able to work even in the most challenging conditions – opened a new office in Toronto and shipped to Canada three drills of the UK fleet specialised in tunnel dewatering. In this setting, the MR -C 85 is taking centre stage thanks to its greater flexibility compared to the other machines of the company. At the moment, the MR-C 85 of Marini QG has installed over 350 dewatering outlets in the tunnel
and has also performed “umbrella” drilling (forepoling) for a crosswise passage tunnel. The unit produced by the Italian company will be moved to another station later in the year to drill some tunnel aeration wells. However, this is not the only job through which the Italian machines are proving their worth in Canada. In Longueuil, in Quebec, an MR-A 200 – equipped with a CID200 slide (with a 4t crowd force) and a MA500 hammer – is working to stabilise an escarpment with self-drilling anchors and laying mesh on the south ramp of the Jacques Cartier bridge. Specifically, the Marini QG machine will perform the drilling and laying of 2,200 T40 anchors at a depth of 9 metres to prepare the installation of a wire mesh for the consolidation of the bridge ramp embankment.
Tutto nuovo While Marini QG’s machines are successful in Canada, the Italian company has completely overhauled its production lines, which are now arranged as follows: • MR line: it includes the light drilling, pneumatic and hydraulic units • MR – S line: it includes the pneumatic and hydraulic light drilling slides that can be installed on scaffolding, tubular structures and various supports.
• MR – C line: this line includes hydraulic, manual or remote-controlled, small and medium-sized crawler drilling units. Marini is also broadening the MR – C line by adding two new models: the MR – C 30 (5 t) and the MR – C 35 (6 t), which feature a different structure and outstanding performance despite the low weight. This range will also feature the new CID 500 column machine (6t traction) that can be used on a variety of models.
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• MR – A line: the range includes drilling units that can be installed on various types of self-propelled vehicles. The CID 500 column can also be installed on this line. • MR – T line: this range includes electric units to use the diamond-wire cutting technology. It consists of various units in terms of weight and electric motor power, to assure the best performance in a variety of applications.
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Perforazioni•MDT
MDT cala il poker All’interno della gamma offerta dal costruttore parmense abbiamo selezionato quattro macchine. Tutte di assoluto valore
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niziamo la nostra disanima di questo poker MDT dalla 230 K, una perforatrice brandeggiabile polifunzionale che, per le sue peculiari caratteristiche, è in grado di trovare impiego in molteplici tipologie di lavoro: dai micropali ai tiranti d’ancoraggio, dal jet grouting agli infilaggi in galleria, dove sono richieste altezze di perforazione in orizzontale fino a 5 m. Il tutto in virtù di soluzioni tecniche ad hoc e di un accurato dimensionamento che si concretizzano in riconosciute doti di elevata manovrabilità, affidabilità e produttività, anche in situazioni particolarmente critiche e gravose. Se l’utilizzo in galleria consente perforazioni fino a 140 mm di diametro a una profondità utile di 12 m, l’utilizzo in esterno permette, senza alcuna modifica di configurazione, di eseguire jet grou-
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ting fino a una profondità di 20 m e di cimentarsi in perforazioni con caricatore semiautomatico da 140 mm di diametro fino ai 16 m di profondità, che diventano 24 con il mast da 6,7 m. Da segnalare, inoltre, la possibilità di equipaggiare la macchina con un mast per uso verticale. Il motore Volvo è un 200 hp e consente l’applicazione di rotary con coppia massima fino a 32.000 Nm. Tutte le funzioni di traslazione, piazzamento, posizionamento antenna e perforazione sono comandate a distanza. Cambiamo decisamente genere con la MDT 300 V, una macchina per la perforazione verticale, potente e pensata dalla società italiana per gli utilizzi più gravosi nell’esecuzione di micropali, consolidamento con tecnica jet grouting, operazioni di carotaggio e sondaggio. Allestita con alcuni particolari opzionali è inoltre in grado di eseguire agevolmente anche perforazioni per pozzi d’acqua e geotermia. Il motore sviluppa 272 hp di potenza massima e la perforatrice può supportare rotary con coppia massima fino a 60.000 Nm nella versione micropali e velocità massima di 1.200 giri al minuto nella versione sondaggi. La potenza a disposizione consente anche l’installazione di una doppia rotary. Il tutto beneficia del sistema automatico di ripartizione della potenza con pompa principale Load Sensing per l’ottimizzazione delle prestazioni della perforatrice. Tra gli optional, da segnalare la gru di servizio radiocomandata da 5,6 t/m e con un raggio di azione di
9 m e il caricatore magnetico con verricello indipendente da 500 kg e braccio articolato azionato idraulicamente, per il veloce allineamento in asse rotary. La massima sicurezza è garantita da una consolle portatile elettrica di comando a distanza, che permette all’operatore di trovarsi sempre nella posizione ideale, sia durante le fasi di piazzamento e lavorazione, sia in fase di traslazione. Per i grandi diametri largo invece alla MDT 550 BP. Interamente sviluppata dai tecnici parmensi, la MDT 550BP coniuga dimensioni e pesi contenuti ad elevate prestazioni, versatilità, produttività e sicurezza. Si parte da un sottocarro heavy duty e da un’eccellente forza di trazione, anche sui terreni più difficili, mentre la più elevata efficienza nei consumi è garantita da un potente motore CAT C7.1 Stage IV/Tier 4 e dal circuito idraulico
Load Sensing. La cabina dell’operatore rappresenta il top di gamma con un ambiente di lavoro di prim’ordine che offre ampia visibilità e totale funzionalità grazie al design ergonomico e al perfetto posizionamento dei comandi. Il touchscreen è dimensionato e posizionato in modo tale che l’operatore possa controllare tutte le fasi di scavo in modo intuitivo, facile e veloce. Allo stesso tempo i rilevatori di prossimità e il riposizionamento automatico del mast sul foro garantiscono cicli di lavoro rapidi ed elevata sicurezza. Macchina da pali per eccellenza, la MDT 550 BP è configurabile con pistone (TSP) o con verricello (TSV) ed è idonea anche per applicazioni CFA e Quick CFA.
La “piccola” MDT 40 SK Il nostro poker si conclude con la MDT 40 SK, una perforatrice polifunzionale brandeggiabile particolarmente compatta. Equipaggiata con centralina di potenza separata, è la macchina ideale per le lavorazioni in interno e, in particolare, per le opere in galleria, nell’esecuzione di micropali, tiranti d’ancoraggio, consolidamenti jet grouting e anche infilaggi. Le dimensioni della macchina non devono trarre in inganno rispetto alla sua capacità produttiva: la 40 SK è equipaggiata
con un motore da 102 hp e può utilizzare rotary con coppia fino a 14.000 Nm. Il motore principale è alloggiato nella centralina di potenza separata con interposizione di supporti antivibranti, mentre l’unità ausiliaria è installata nella parte posteriore del corpo macchina cingolato. Ogni motore viene controllato indipendentemente e in modo proporzionale per dar modo all’operatore di manovrare con spostamenti anche di minima entità. L’antenna, di lunghezza variabile,
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è composta da una base fissa e da vari elementi di prolunga e permette di eseguire perforazioni verticali, sub-verticali e radiali, anche in zone con altezze ridotte. Tutte le funzioni di traslazione, piazzamento, posizionamento antenna e perforazione sono comandate a distanza.
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Perforazioni•MDT Drilling
MDT plays a poker We have selected four machines from the range offered by the Parma-based manufacturer. All equally worthy
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et’s start our review of this MDT poker from the 230 K, a multi-function drilling machine with multidirectional boom which, owing to its features, can be successfully employed in a variety of applications: from micropiles to anchor ties, from jet grouting to fore-poling in tunnels, requiring horizontal drilling heights up to 5 m. All thanks to ad-hoc technical solutions and accurate sizing that are embodied in the well-established features of high manoeuvrability, reliability and productivity, even in particularly challenging and heavy-duty situations. While use in a tunnel makes it possible to drill up to 140 mm in diameter at a useful depth of 12 m, outside use allows jet grouting to be performed up to a depth of 20 m with no set-up change required, and to undertake drilling with a semiautomatic loader of 140 mm in diameter up to a depth of 16 m, which extends to 24 with the 6.7 m mast. Plus, the machine can be equipped with a mast for vertical use. The 200 hp Volvo engine supports rotary application with a maximum torque of up to 32,000 Nm. All translation, placement, mast positioning and drilling operations are controlled remotely. Let’s move onto a completely different type with the MDT 300 V, a powerful vertical drilling machine designed by the Italian company
for the most heavy-duty applications in micropiling, consolidation with jet grouting technique, coring and exploration drilling operations. Set up with some special optional features, it is also able to easily perform drilling for water wells and geothermal power. The engine provides 272 hp maximum power and the driller can support a rotary with a maximum torque up to 60,000 Nm in the micropiling version and a maximum speed 1,200 RPM in the soil investigation version. The available power also supports the installation of a dual rotary. The whole system benefits from the automatic power splitting system with a main Load Sensing pump for optimising the driller’s performance. Optional features include the remote controlled service crane of 5.6 t/m with a 9 m range and the magnetic loader with an independent 500 kg winch and a hydraulically operated articulated boom, for quick rotary axis alignment. Utmost safety is assured by a portable console for remote control, which allows the operator to always be in the ideal position, during placement and operations, as well as during translation. Make way to the MDT 550 BP for large diameters, however. Entirely developed
by the Parma engineers, the MDT 550BP combines a compact size and low weight with high performance, versatility, productivity and safety. First of all, there is a heavy-duty undercarriage and excellent traction force, even on the most challenging terrain, while the highest consumption efficiency is assured by a powerful CAT C7.1 Stage IV/Tier 4 engine and the Load Sensing hydraulic circuit. The operator’s cab is upmarket with a top quality work environment offering broad visibility and the utmost functionality thanks to the ergonomic design and perfect positioning of the controls. The touchscreen is sized and positioned so that the operator is able to control all digging stages in an intuitive, easy and quick manner. At the same time, the proximity sensors and automatic mast repositioning on the bore assure rapid work cycles and high safety. A piling rig par excellence, the MDT 550 BP is configurable with a piston (TSP) or with a winch (TSV) and is also suitable for CFA and Quick CFA applications.
The “small” MDT 40 SK Our poker ends with the MDT 40 SK, a particularly compact, multi-function slewing driller. Equipped with separate power unit, it is the ideal machine for internal work and specifically for tunnel works, to perform micropiling, anchor ties, jet grouting consolidation and even fore-poling. The machine’s dimensions must not mislead with
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regards to its production capacity: the 40 SK is equipped with a 102 hp engine and is able to use rotary with torque up to 14,000 Nm. The main engine is housed in the separate power unit with vibration damper supports fitted in, while the auxiliary unit is installed in the rear part of the crawler machine body. Each engine is independently
and proportionally controlled to allow the operator to manoeuvre even with minimal shifts. The variable length mast consists of a fixed base and various extensions and makes it possible to perform vertical, sub-vertical and radial drilling, even in low areas. All translation, placement, mast positioning and drilling operations are controlled remotely.
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Attrezzature e Componenti•DAT instruments Equipment and Components
Ports: Nador West Med The port platform currently under construction in north-east Morocco uses datalogger JET DSP 100 / D produced by DAT instruments
T
he Mediterranean has witnessed the birth of what will probably become one of the largest African ports. We are in Nador, in northeast Morocco, approximately 250 miles from the Strait of Gibraltar, an area where the government planned the evolution of a port platform named Nador West Med. In this context, a major contribution to building the diaphragms was offered by datalogger JET DSP 100 / D of DAT instruments. The area where the project is being built is witnessing the birth of a new deep water hub port linked to the market of containers and processing, packaging and storage of hydrocarbons and the relative sub-products, but also aimed at the treatment of bulk
products, especially coal. The project, which also involves the construction of an integrated industrial platform, has three essential objectives: accelerating and strengthening the economic and social development of the region; strengthening the maritime role of Morocco in Western Mediterranean; guaranteeing the supply of energy products, especially coal, for a future thermal station. The first stage of the works involves the construction of two dams; a terminal for containers with a 1,520m platform; a terminal for hydrocarbons; a terminal for coal with a 360 m platform; a ro-ro station and a service dock. The infrastructure will be able to process approximately 3 million containers a year, 25 million tonnes of
A renewed site The new website (www.datinstruments.com) is completely renewed and aims to offer more content, more news and the complete overview of all of the products developed by DAT instruments. The website assesses every single datalogger based on the most diverse applications: jet grouting, grout injections, tam grouting piles, drilling, DAC test, CFA, deep mixing, soil mixing, vibroflotation, diaphragm walls, hydromilling, Lugeon testing. The new DAT instruments website is responsive, meaning that it adapts to every type of support: standard PCs, tablets, or smartphones.
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hydrocarbons; 7 million tonnes of coal; and 3 million miscellaneous goods. All supported by industrial, logistic and service areas. On site, a Casagrande B250 drilling rig is drilling numerous diaphragm walls, aided by a datalogger JET DSP 100 / D. “First and foremost,” says Amedeo Valoroso, founder and owner of DAT instruments, “the datalogger improves work, making every aspect precise and accurate, building panels with the right inclination, deviation and depth. Secondly, with the use of our datalogger, the results can be certified. The detailed reports created by the datalogger JET DSP 100 / D, and processed by the new Easy DAT software, closely certify the completed work. The third advantage is actually a service, which is all too often underestimated: technical assistance. We are able to repair and/or replace every component of our system, even years after the purchase”. From a technical point of view, we would like to underline how the JET DSP 100 / D datalogger is able to display and record various parameters: depth (with a resolution of 1 cm), inclination on the two X and Y axes in relation to the vertical (with a resolution of 0.1°), bucket rotation, Z axis (with a resolution of 0.1°); deviation on the two X and Y axes in relation to the vertical (with a resolution of 1 cm). The data is acquired through sensors installed on the digging equipment and the inclination sensor’s connection to the datalogger can be wired or remote. JET DSP 100 / D is able to record the digging data based on depth. During the numerous strokes required to create the diaphragm wall, the data of each stroke is displayed, and the values referring to the last stroke are recorded to analyse digging from the PC, in the office. The datalogger can also be configured from the PC to calibrate sensors, to set data acquisition parameters and to mark the full scale values of the graphs.
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Attrezzature e Componenti•DAT instruments
Porti: il Nador West Med La piattaforma portuale attualmente in costruzione nel nord-est del Marocco vede l’utilizzo del datalogger JET DSP 100 / D prodotto da DAT instruments
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l Mediterraneo è testimone della nascita di quello che, con tutta probabilità, diventerà uno dei più grandi porti africani. Ci troviamo a Nador, nel nord-est del Marocco, a circa 250 miglia dallo stretto di Gibilterra, area in cui il governo ha programmato l’evoluzione di una piattaforma portuale denominata Nador West Med. In questo contesto, un interessante contributo alla realizzazione dei diaframmi è offerto dal datalogger JET DSP 100 / D di DAT instruments. L’area sulla quale insiste il progetto sta
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vedendo la nascita di un nuovo terminal portuale in acque profonde legato al mercato dei container e alla lavorazione, all’imballaggio e allo stoccaggio degli idrocarburi e dei relativi sottoprodotti, ma anche volto al trattamento di prodotti sfusi, in particolare del carbone. Il progetto, che vedrà sorgere anche una piattaforma industriale integrata, si pone tre fondamentali obiettivi: accelerare e rafforzare lo sviluppo economico e sociale della regione; rafforzare il ruolo marittimo del Marocco nel Mediterraneo occidentale;
Amedeo Valoroso, fondatore e titolare di DAT instruments
garantire la fornitura di prodotti energetici, in particolare di carbone, per una futura stazione termica. La prima parte dei lavori prevede la costruzione di due dighe; di un terminal per container con una piattaforma di 1.520 m; di un terminal per gli idrocarburi; di un terminal per il carbone con una piattaforma di 360 m; di una stazione ro-ro e di un dock
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di servizio. L’infrastruttura permetterà di trattare annualmente circa 3 milioni di container, 25 milioni di tonnellate di idrocarburi; 7 milioni di tonnellate di carbone; e 3 milioni di beni diversi. Il tutto supportato da aree industriali, logistiche e di servizio. In cantiere, una perforatrice Casagrande B250 sta realizzando numerosi diaframmi coadiuvata da un datalogger JET DSP 100 / D. “Prima di tutto”, ci spiega Amedeo Valoroso, fondatore e titolare di DAT instruments, “il datalogger migliora il lavoro, rendendolo preciso e accurato in tutte le sue parti e permette di realizzare pannelli con la giusta inclinazione, deviazione e profondità. In secondo luogo l’uso del nostro datalogger
consente di certificare i risultati. I report dettagliati creati dal datalogger JET DSP 100 / D, ed elaborati dal nuovo software Easy DAT, certificano minuziosamente il lavoro effettuato. Il terzo vantaggio è invece un vero e proprio servizio, che troppo spesso viene sottovalutato: l’assistenza tecnica. Noi siamo in grado di riparare e/o sostituire tutti i componenti del nostro impianto, anche dopo anni dall’acquisto”. Sotto il profilo tecnico ricordiamo come il datalogger JET DSP 100 / D sia in grado di visualizzare e di registrare vari parametri: profondità (con risoluzione di 1 cm), inclinazione sui due assi X e Y rispetto alla verticale (con risoluzione di 0,1°), rotazione della benna, asse Z (con risoluzione di 1°);
deviazione sui due assi X e Y rispetto alla verticale (con risoluzione di 1 cm). I dati vengono acquisiti mediante sensori installati sull’attrezzatura di scavo e il collegamento del sensore di inclinazione al datalogger può essere effettuato via cavo o via radio. Il JET DSP 100 / D è in grado di registrare i dati dello scavo in funzione della profondità. Durante le numerose corse necessarie a realizzare il diaframma, vengono visualizzati i dati di ciascuna corsa e quelli relativi all’ultima sono registrati per analizzare lo scavo su PC, in ufficio. Il datalogger è inoltre configurabile via PC per effettuare le tarature dei sensori, impostare i parametri di acquisizione dei dati e indicare i valori di fondoscala dei grafici.
Un sito rinnovato Il nuovo sito internet (www.datinstruments.com) è completamente rinnovato e mira a offrire più contenuti, più notizie e la panoramica completa di tutti i prodotti sviluppati da DAT instruments. Il sito permette di valutare ogni singolo datalogger in funzione delle più differenti applicazioni: jet grouting, iniezioni di cemento, pali valvolati, perforazioni, DAC test, CFA, deep mixing, soil mixing, vibroflottazione, diaframmi, idrofrese e prove Lugeon. Il nuovo sito di DAT instruments è responsive, cioè adattabile a ogni tipo di supporto: dal classico PC al tablet, o agli smartphone.
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Componenti&Attrezzature•Adriatech
Gli Allargatori di foro Adriatech è un’autentica specialista nella progettazione, realizzazione, ripristino e manutenzione degli Hole Openers
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ll’interno della gamma Adriatech abbiamo scelto di focalizzare la nostra attenzione sugli allargatori di foro, che la società pescarese costruisce con rulli a denti, o a inserti di carburo di tungsteno, a seconda delle formazioni da attraversare, e ricavati da roller cones con cuscinetti sigillati (sealed bearing) completi di ingrassatori. La circolazione del fango di perforazione per la rimozione dei detriti è assicurata da ugelli posti sotto le spalle dei rulli, mentre il numero dei rulli montati sull’allargatore di foro dipende dal diametro e dalla formazione da perforare. Se alcune tipologie di allargatori di foro sono costruite con rulli smontabili, la società offre anche la possibilità di fornire allargatori con lame stabilizzatrici sul foro pilota, configurazione che garantisce l’ottimizzazione della perforazione. Va inoltre segnalato come Adriatech sia in grado di ideare e realizzare allargatori di foro efficienti applicati anche alle
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perforazioni orizzontali. In pratica Adriatech può progettare qualsiasi allargatore di foro in base alle necessità del cliente, utilizzando solo materiali di prima qualità. A tale proposito ricordiamo come l’utilizzo degli allargatori di foro permetta la realizzazione di pozzi con diametri elevati, anche impiegando macchine di perforazione con potenza ridotta; senza dimenticare come l’allargatore offra un costo inferiore rispetto a uno scalpello di uguale dia-
metro. Queste attrezzature permettono di sostituire interamente i coni in tempi brevi, utilizzando così più volte lo stesso corpo in modo da minimizzare i costi; inoltre è possibile sostituire i vecchi roller cones con coni nuovi di diversa tipologia al fine di potersi adattare ogni volta al lavoro da eseguire.
30 Candeline Adriatech quest’anno festeggia i 30 anni di attività. Un traguardo importante, sempre al servizio di compagnie petrolifere, contrattisti di perforazione di pozzi petroliferi e pozzi per la ricerca idrica, società di sondaggi, palificazioni e fondazioni, in Italia, in Europa e nel Mondo. Un mercato internazionale che beneficia di una gamma di attrezzature e prodotti in continua crescita e ottimizzazione, garantiti dall’esperienza e dalla competenza che contraddistinguono lo staff Adriatech.
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Equipment and Components
The Hole openers
Adriatech is a true specialist in the design, construction, restoration and maintenance of hole openers
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ithin the Adriatech range we have chosen to focus our attention on hole openers, which the Pescarabased company builds with toothed rollers or tungsten carbide bits, depending on the type of formations to drill, and made from roller cones with sealed bearings complete with nozzles. Drilling mud circulation for the removal of the debris is assured by nozzles located under the roller shoulders, while the number of rollers mounted on the
hole opener depends on the diameter and the formation to be drilled. While some types of hole openers are built with removable rollers, the company also offers the option of providing openers with stabilising blades on the pilot hole, a configuration that guarantees optimised drilling. Plus, Adriatech is able to design and manufacture efficient hole openers also used in horizontal drilling. In practice, Adriatech can design any hole opener based on the customer’s
needs, using only top quality materials. In this regard, we would like to mention how using hole openers allows for the construction of wells with large diameters, even when using drilling machines with reduced power. In addition to this, the openers offer a lower cost compared to a drill bit with the same diameter. This equipment allows for the complete replacement of cones in a short space of time, thus using the same body several times to minimise costs. Moreover, it is also possible to replace the old roller cones with new cones of a different type in order to adapt to the work to be performed each time.
30 Candles This year Adriatech celebrates its 30th anniversary. An important goal, always at the service of oil companies, oil well and water well drilling contractors, soil investigation firms, piling and foundations contractors, in Italy, in Europe and worldwide. An international market that benefits from a range of equipment and products undergoing constant growth and optimisation, guaranteed by the experience and expertise that distinguish Adriatech staff.
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Da più di 60 anni nella
meccanica
In mechanics for more than 60 years
I.C.A.M. si distingue sul mercato per l’alta qualità e pre-
I.C.A.M. stands out in the market for the high quality and
cisione di componenti di meccanica pesante offrendo pro-
precision of heavy mechanical components offering design
gettazione oppure lavorazione oppure entrambe. La sua
or processing or both. His production ranges over many
produzione spazia su numerosi settori di mercato fornendo
sectors of market by supplying components and semi-as-
componenti e semi-assemblati e lavorando tutti i tipi di ma-
sembled parts and working all kinds of materials, including
teriali tra cui inox, superduplex, inconel e similari. Partendo
stainless steel, superduplex, inconel and similar. Starting
da forgiati, I.C.A.M. produce componenti con tolleranze ge-
from forged, I.C.A.M. produces components with very strict
ometriche e dimensionali strettissime, nonché componenti
geometric and dimensional tolerances, components that will
che lavorano a più di 1000 bar. I.C.A.M. è specializzata in
go to work at more than 1000 bars. I.C.A.M. is specialized
prototipi e in lavorazioni di larga scala, realizzati con pro-
in prototypes and large scale productions, made with skill-
fessionalità e grande attenzione nei minimi dettagli. Tutti i
ness and great attention to the smallest details. All works
lavori sono considerati strettamente riservati, proteggendo
are considered strictly confidential, protecting the intellec-
la risorsa intellettuale del cliente. Veloce e flessibile, con-
tual property of the customer. Fast and flexible, delivers all
segna in tutto il mondo, grazie ad accordi con molte società
over the world, thanks to agreements with many transport
di trasporto.
companies.
www.icamspa.it
Componenti&Attrezzature•Paparelli Alessandro e Figlio
Esperienza e Qualità Sono i due cardini sui quali si fonda la produzione Paparelli, società comasca specializzata nella realizzazione di tubi e filtri
Per il nucleare “Nel 2017”, afferma con orgoglio Sergio Paparelli, amministratore della Paparelli Alessandro e Figlio, “abbiamo acquisito una importante commessa per la Francia. Si tratta della fornitura di filtri e tubi per la realizzazione dei pozzi di raffreddamento delle centrali nucleari francesi”. Un lavoro complicato che richiede la massima attenzione e qualità, ma che conferma la consolidata esperienza dell’azienda in questo settore.
F
ondata a Cantù nel 1947 come impresa familiare dedicata alla meccanica e in special modo alla costruzione e riparazione delle macchine per falegnami, la Paparelli Alessandro e Figlio srl ha trovato, con il fondatore Alessandro, un’ottima intuizione buttandosi totalmente nel campo della costruzione dei filtri e tubi (realizzati in ogni tipo di acciaio) per i pozzi d’acqua. La conversione definitiva verso questa tipologia di produzione si è compiuta negli anni Sessanta, periodo in cui la società si è trasferita nella sede odierna, a Carimate, sempre in provincia di Como. Attualmente, l’azienda impiega 31 dipendenti e occupa, con gli ultimi ampliamenti dello
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scorso anno, una superficie coperta di circa 7.000 metri quadri. Il made in Italy, autentico vanto dell’azienda, sviluppa un fatturato con un chiaro respiro internazionale: il 35% è realizzato sul mercato italiano, mentre il 65% è da imputare all’export. Alla produzione di tubi, filtri a ponte, filtri passanti, filtri spirale, senza dimenticare tutti gli accessori connessi, da un paio di anni la società comasca ha affiancato la commercializzazione di sfere di vetro utilizzate nei pozzi come drenaggio in sostituzione del ghiaino naturale. Paparelli consiglia di utilizzare questo metodo di filtrazione per la sua carica innovativa e per la particolare efficienza, in quanto riesce ad aumentare
le perfomance del pozzo abbassando al tempo stesso i costi di mantenimento. Con l’ultima verifica del sistema qualità, le procedure di produzione sono state adeguate alla normativa EN UNI 9001:2015, certificazione ottenuta ormai 20 anni fa, nel 1998.
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Equipment and Components
Experience and Quality These are the two cornerstones of Paparelli’s production, a Como-based company specialising in the production of water well pipes and filters.
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ounded in Cantù (Como) in 1947 as a family concern dedicated to mechanics and especially the building and repairing of machinery for carpenters, Paparelli Alessandro e Figlio srl followed founder Alessandro’s excellent intuition to dive full on into the field of filter and pipe construction for water wells (made with every type of steel). The definitive conversion towards this type of production occurred in the Sixties, a time when the company relocated to its present-day facility, in Carimate, also in the province of Como. The company currently employs 31 members of staff and occupies an area of approximately 7,000 m2, including last year’s expansion. The ‘Made in Italy’ standard, the company’s pride and joy, develops a clearly predominantly international turnover of: 35% on the Italian market, while 65% comes from exports. For the last couple of years, in relation to the production of pipes, bridge filters, slotted filters, spiral filters, without mentioning all of the relative accessories, the Comobased company has supported the trade of glass beads used in wells as drainage in place of natural gravel. Paparelli recommends using this filtering method for its innovative load and great efficiency, as it increases the well performance while also lowering maintenance costs. At the last quality system audit, the production procedures were upgraded to standard EN UNI 9001:2015, certification obtained 20 years ago, in 1998.
For nuclear “In 2017,” says Sergio Paparelli proudly, director of Paparelli Alessandro e Figlio, “we won a major contract for France. It refers to the supply of filters and pipes for building the cooling tanks of French nuclear plants.” A complicated job that requires maximum attention and quality, but which confirms the company’s consolidated experience in this industry.
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Componenti&Attrezzature•SIP&T
L’evoluzione dei Kelly Bar SIP&T continua a proporre innovativi kelly bar compatibili con le trivelle dei più famosi costruttori
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uando la competizione sul mercato si fa serrata, innovare e rinnovare sono due parole d’ordine irrinunciabili per qualsiasi costruttore. Questi obiettivi, in SIP&T si uniscono a un management giovane e motivato, un’ampia gamma di prodotto, un servizio veloce e un’elevata affidabilità, insieme alla vocazione all’internazionalizzazione e alla selezione. La gamma di SIP&T oggi comprende kelly bar, utensili per terreni aventi diverse morfologie, tubi rivestimento, tubi getto, eliche CFA, utensili per il costipamento laterale, tubi spalla per diaframmi e, ovviamente, tutti i ricambi necessari al loro utilizzo. A ciò si aggiunge la qualità del servizio: “la velocità di risposta alle richieste del mercato è un elemento essenziale. Non dimentichiamo che il nostro è, concettualmente, un lavoro caratterizzato dall’aggettivo urgente: ecco perché
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facciamo investimenti costanti anche nell’ambito della logistica e dell’efficienza organizzativa” ha spiegato Francesco Cantisani, Sales Director del Gruppo. Il core business aziendale è la produzione delle aste telescopiche – kelly bar (siano esse a frizione o a incastro). Capendo le richieste dei clienti, analizzando i report di diversi cantieri dove i kelly bar di SIP&T sono stati impiegati, studiando le loro prestazioni in terreni geologicamente impegnativi e verificandone i rendimenti, si è deciso di arricchire e sviluppare il knowhow aziendale introducendo il metodo degli elementi finiti (FEM, dall’inglese “Finite Element Method”) per ogni kelly realizzato. L’Analisi agli Elementi Finiti è un metodo numerico che può essere usato per risolvere problemi complessi e oggi è diventato il metodo principale per l’analisi strutturale. Come indica il nome, esso scompone un problema complesso in un
numero finito di problemi semplici. Ogni elemento in un’analisi agli elementi finiti è uno di questi problemi semplici. Ogni elemento in un modello agli elementi finiti possiede un numero finito di nodi che definiscono il contorno dell’elemento al quale è possibile applicare i carichi e i vincoli. Più fine è la discretizzazione, maggiore è il numero di nodi ed elementi e più fedelmente si riesce a rappresentare la geometria della struttura, l’applicazione dei carichi, nonché i gradienti di stress e strain. Il progetto di un kelly bar è essenzialmente un processo iterativo, si sviluppa con un concetto, un’analisi di fattibilità, la produzione di disegni, la realizzazione di prototipi e test, la valutazione dei risultati dei test e il processo si ripete fino a una versione realizzabile. L’analisi FEM si rivela fondamentale per affrontare e risolvere le sfide offerte dalle varie fasi dello sviluppo del prodotto.
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SIP&T ha tratto grossi benefici introducendo tale analisi nel suo processo produttivo; in dettaglio ha incrementato la varietà di materiali utilizzati per la realizzazione dei kelly, ha ottimizzato peso, spessori e forma, ha ridotto il testing time e con esso il time-to-market. Il grosso vantaggio però si è avuto nella fase produttiva durante la quale si è notata una sensibile riduzione del peso dei materiali utilizzati, dello spreco dei materiali, dei tempi di produzione e contestualmente l’incremento della capacità produttiva ed efficienza energetica. “Dal punto di vista commerciale – racconta Cantisani – abbiamo registrato un notevole incremento della domanda e del rapporto qualità/
prezzo attraverso la differenziazione del prodotto. Gli ottimi feedback dai cantieri hanno confermato un miglioramento del comportamento dei kelly e quindi hanno potenziato la fidelizzazione dei clienti. Abbiamo aumentato il numero e la tipologia di kelly bar immessi sul mercato riducendo quasi a zero il costo e il numero di kelly resi a causa di rotture o imperfezioni di progetto”. Tutto ciò consente, in tempi brevi (due-tre settimane),
di fornire all’utilizzatore finale l’attrezzatura finita, realizzata in accordo alla coppia della trivella e alle caratteristiche progettuali del palo da trivellare. A oggi, per tutti i maggiori marchi e modelli di trivelle, SIP&T progetta e produce il giusto Kelly compatibile con la relativa testa di rotazione. Il range di coppia da tenere presente è ampio e va da un minimo di 40 kNm a un massimo di 480 KNm; la massima profondità raggiungibile può arrivare a 100 m. A tal proposito va ricordato come la lunghezza massima dell’asta telescopica (di conseguenza, la sua profondità di scavo) e la sua capacità di trivellare il terreno dipendano da tre fattori: la tipologia di macchina trivellatrice, la capacità di tiro dell’argano e il tipo di utensile utilizzato. La lunghezza dell’asta telescopica, il numero dei suoi elementi, il passaggio rotary, l’attacco quadro, la flangia di connessione al guida-asta, il giunto di connessione del girevole con il cavo di acciaio di salita/discesa, i sistemi ammortizzanti superiori e inferiori, il profilo e il passo dei sistemi d’incastro e
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sgancio sui diversi elementi, così come le parti terminali, possono essere realizzati da SIP&T su specifica richiesta del cliente. Tutti i Kelly possono essere forniti opzionalmente con un sistema di insonorizzazione che consiste nell’applicazione di una gomma speciale fonoassorbente incollata tra le guide esterne saldate sui tubi e protette da lamiere metalliche. Il sistema riduce principalmente le emissioni sonore fastidiose ad alta frequenza generate principalmente da movimenti a scatti e amplificati dalle sezioni cave di kelly. Il sistema di insonorizzazione può anche essere montato retrospettivamente su Kelly esistenti.
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Componenti&Attrezzature•SIP&T Equipment and Components
Evolution of Kelly Bars SIP&T continues to manufacture innovative Kelly bars compatible with most of worldwide drilling rig brands
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hen competition on the market gets increasingly fierce, innovating and renovating are fundamental key words for manufacturer. These objectives, in SIP & T, are combined with a young and motivated management, a wide range of products, a fast service and a high level of reliability, together with the vocation for internationalization and selection. SIP&T’s range is wide and includes kelly bars, tools for different soil/ rock morphologies, casings, tremie pipes, Continuous Flight Augers, full displacement tools, stop end elements for diaphragm walls and, of course, all the spare parts necessary to use them. In addition, service quality is another essential ingredient for the Group’s success. “Speed in answering market requests is an essential element. Don’t forget that the adjective ‘urgent’, conceptually speaking, characterises our job: that’s why we’re constantly investing whether in logistics and organisational efficiency” explained Francesco Cantisani, SIP&T Sales Director. The company’s core business is, without any doubt, Kelly bar production (both interlocking and friction). Kelly bars transfer maximum torque and crowd force from rig to the drilling tool. Understanding customer requests, analysing reports from the different construction sites where SIP&T Kelly bars have been used, studying their performance in geologically challenging soil strata and checking their output, we decided to enrich and development company know-how by introducing the Finite Element Method (FEM) for each Kelly bar. FEM is a numerical method that can be used to solve complex problems and today, has become the main method for structural analysis. As its name suggests, it breaks a complex problem down into a finite number of simple problems. A continuous struc-
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ture has actually an infinite number of simple problems but analysing the finite elements predicts the behaviour of a continuous structure via meshing into “finite elements”, analysing a finite number of simple problems. Every element in a finite element analysis is one of these simple problems. Every element in a finite element model contains a finite number of nodes that define the boundaries of the element to whom loadings and bonds can be applied. The finer the mesh, the greater the number of nodes and elements and the more faithfully the structural geometry, load application, as well as stress and strain gradients can be represented.Designing Kelly bars is essentially a repetitive process: a concept is developed, feasibility analysis is run, drawings are produced, prototypes are built and tested, the test results are evaluated and the process repeats itself until a version that can be made is found. FEM analysis is fundamental in facing and solving the challenges that come up during the various product development stages. SIP&T has gained enormous benefits from implementing this analysis into its production process; in detail, the variety of materials used to build Kelly bars has been increased, optimised weight, thickness and shape, reduced testing time and, with it, time-to-market. The greatest advantage, however, is in the Kelly bar production stage, during whom we have noted a considerable reduction in the weight of the materials used, reduced material waste, reduced production times and, at the same time, increased production capacity and energy efficiency. “From a commercial point of view,” says Cantisani, “we have recorded a remarkable increase in demand and price-quality ratio by differentiating the product. The outstanding feedback from construction sites have confirmed improvements in Kelly bar behaviour
and have, therefore, strengthened customer loyalty. We have increased the number and types of Kelly bars on the market, almost completely eliminating the cost and number of Kelly bar returns due to breakage or design flaws”. All of this allows us to quickly (two-three weeks) supply the final user with the finished equipment, built in accordance with the drill torque and the project features of the pile to drill. To date, SIP&T designs and produces the right Kelly bar compatible with the related rotary head for all major drill brands and models. The torque range to keep in mind is vast and goes from a minimum of 40 kNm to a maximum of 480 kNm; the maximum reachable depth is up to 100 m. To this end, remember that the maximum length of a telescopic Kelly bar (consequently, its drilling depth) and its ability to drill the soil depend on three factors: the type of drilling rig, the winch pulling capacity and the type of tool used. SIP&T can customise the length of the Kelly bar, the number of its elements, the rotary drive passage, the drive stub, the kelly guide flange, the swivel joint with the wire steel cable, the upper and lower shock absorber systems, the profile and pitch of the lock and unlock systems on the different elements, as well as the drive shell on specific customer requests. All kelly bars can optionally be supplied with a sound damping system. It consists of sound absorbing pads which are glued into the recesses between the drive keys on the outer surface of the outer kelly section. The pads are protected against mechanical damage by metal sheeting. The system mainly reduces disturbing highfrequency sound emissions that are generated primarily by jerky kelly movements and amplified by the hollow kelly sections. The sound damping system can also be fitted retrospectively to existing kelly bars.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria
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Aziende•Epiroc
I numeri di Atlas Copco • 1873 anno di fondazione • 12 i miliardi di euro di fatturato • 180 le Nazioni in cui opera • 44.000 i dipendenti nel Mondo • 30% il tasso annuo medio di crescita degli ultimi anno • 5 le business area: Compressor Tecnique (compressori); Industrial Tecnique (utensili industriali); Mining and Rock Excavation (macchine per la perforazione e il sottosuolo); Construction Tecnique (macchine per le costruzioni); Vacuum Tecnique (tecnologia vacuum).
Una nuova era La divisione Ingegneria civile, cave e miniere di Atlas Copco diventa Epiroc AB
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tessi valori, nuovo nome. E nuovo approccio al mercato. Su queste basi il 2 maggio 2017 è nata Epiroc AB, la nuova realtà del Gruppo Atlas Copco che separa le attrezzature di perforazione e idrauliche da demolizione dal resto del portafoglio prodotti di Atlas Copco che invece prosegue la propria attività nel comparto industriale. In un panorama tecnologico in continua evoluzione anche le esigenze del mercato evolvono rapidamente, soprattutto in settori come quello delle perforazioni e delle demolizioni, e le aziende che vi operano devono stare al passo. Un passo che non può essere mantenuto se non ci si concentra inte-
I numeri di Epiroc • 3 miliardi di euro il fatturato • 150 le società di vendita nel Mondo • 180 le Nazioni in cui opera • 13.000 i dipendenti nel Mondo
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ramente: figurarsi raggiungere l’ambizioso obiettivo che da sempre anima le varie società del gruppo Atlas Copco, ossia essere i leader nei rispettivi settori di competenza. Secondo i vertici del Gruppo, quindi, era necessario creare una società nuova e indipendente che garantisse una maggiore vicinanza e professionalità ai clienti da una parte e, dall’altra, fosse in grado di affrontare con efficacia e leadership tecnologica le sfide del futuro. Per questo Epiroc da maggio 2017 è una società indipendente, facente parte del Gruppo Atlas Copco ma con un proprio CEO e un proprio board. In Italia la scissione di Atlas Copco nelle due nuove società, con la nascita di Epiroc Italia, è avvenuta lo scorso ottobre. Quest’ultima seguirà non solo il mercato nazionale ma anche il Sud Europa e il Nord Africa mercati dove le macchine e le attrezzature ex Atlas Copco e oggi Epiroc sono diffuse e utilizzate quotidianamente in attività minerarie, di ingegneria civile, di perforazione e demolizione. Ovviamente alla neonata società, che conferma la
propria sede a Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, e al suo amministratore delegato Edoardo Angelucci, non è stato affidato solo il compito di “mantenere le posizioni” ma anche l’obiettivo di espandere ulteriormente la propria leadership sui diversi mercati, sfruttando quelli che sono i vantaggi derivanti proprio dall’essere una realtà a vocazione esclusiva. Nell’approccio progettuale delle macchine e delle attrezzature non cambierà niente se non per il meglio: i pregi dei prodotti a marchio Epiroc saranno esattamente gli stessi e lo stesso dicasi per i processi costruttivi che hanno caratterizzato finora il marchio Atlas Copco. Il Gruppo e le persone sono le stesse che prima facevano parte della divisione Ingegneria civile, cave e miniere: l’unica differenza è che adesso supportano il mercato avendo l’ulteriore forza di una struttura dedicata che massimizzerà le caratteristiche già vincenti di Atlas, ossia innovazione, eccellenza, assistenza e massima capillarità sul territorio. Tutto ponderato, pianificato strategicamente e realizzato con chiarezza. Tant’è che il mercato azionario ha reagito positivamente all’annuncio della scissione regalando un +26% ai titoli del Gruppo.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria
Companies
A new era The Civil Engineering, Quarries and Mines Division of Atlas Copco becomes an independent company named Epiroc AB
The numbers of Epiroc • 3 billion euros turnover • 150 sales companies all over the world • 180 the nations in which it operates • 13,000 employees worldwide
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ame values, new name. And a new approach to the market. Epiroc AB, the new company of Atlas Copco Group, was founded on May 2, 2017, and it separates the drilling and hydraulic demolition equipments from the remaining Atlas Copco product portfolio for the industrial sector. In a constantly evolving technological market, customenrs’ needs evolve rapidly, especially in sectors such as drilling and demolition, and the OEMs have to keep up. This target can not be maintained if OEMs is not fully oriented. And there is one main goal in common between the various companies of the Atlas Copco group: they all want to be the leaders in their respective market areas. According to the Group’s top management opinion, it was necessary to create a new and independent company that would guarantee both a greater closeness and professionalism to customers and to be able to face the challenges of the future with efficiency and technological leadership. For this reason, Epiroc is an independent company since May
2017, part of the Atlas Copco Group but with its own CEO and board. In Italy, the split of Atlas Copco in the two new companies, with the birth of Epiroc Italia, took place last October. Epiroc Italia will follow not only the national market but also South Europe and North Africa markets where the former Atlas Copco machines (today Epiroc ones) are widespread and used daily in mining, civil engineering, drilling and demolition activities. Obviously the new company, which confirms its headquarters in Cinisello Balsamo, near Milan, and its CEO Edoardo Angelucci, has not only been entrusted with the task of “maintaining positions” in those markets but also of further expanding its leadership, taking advantage from being a reality with an exclusive vocation. The
The numbers of Atlas Copco Group • 1873 year of foundation • 12 billion euros turnover • 180 the nations in which it operates • 44,000 employees worldwide • 30% the average annual growth rate of the last year • 5 busoness areas: Compressor Tecnique; Industrial Tecnique; Mining and Rock Excavation; Construction Tecnique; Vacuum Tecnique.
Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria
design approach of the machines and equipment will not change: the advantages of the Epiroc brand products will be exactly the same of the former Atlas Copco products, and the same applies to the construction processes that have characterized the Atlas Copco brand so far. The Group and the people are the same of the former Civil Engineering, Quarries and Mines dicvision: the only difference is that they now support the market having the additional strength of a dedicated structure that will maximize the already winning features of Atlas Copco, ie innovation, excellence, assistance and maximum capillarity in the area. Everything strategically planned and implemented with clarity, and the stock market reacted positively to the announcement of the spin off giving a + 26% to the Group’s securities.
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In questo numero THE ITALIAN MAGAZINE FOR VERTICAL AND HORIZONTAL DRILLING, SPECIAL FOUNDATIONS, GROUND ENGINEERING, WELL DRILLING, ENVIRONMENTAL DRILLING, TUNNELLING, QUARRYING AND MINING
Inserzionisti 8 Anchors 9 Casagrande 5 Comacchio 7 Fraste III GIC 73 GIS
10 11 IV, 72 I 15 II
Fondazioni Perforazione Pozzi Gallerie Geotecnica Industria Estrattiva-Mineraria
Hinowa HPM I.C.A.M. Massenza Pagani Piacenza Expo
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Sandvik Sip&T
UNA PERFORATRICE
“su misura”
#1/2018
AUTOMAZIONE, VERSATILITÀ ED EFFICIENZA: LA NUOVA MI12 È STATA APPOSITAMENTE PERSONALIZZATA
Aziende citate A Adriatech Atlas Copco B Bauer
70 80
8, 21
C Casagrande 26 Cifa 8 Controls 54 D DAT instruments 67 Drillmec 56 E Enteco Epiroc
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30 80
F Fraste G Geomarc GIC I IATT L Liebherr
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8 8
8
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M MAIT 58 Marini Quarries 60 Marmomac 8 Massenza 16 MDT 64
P Paparelli 74 R RINA S Soilmec Sip&T
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8, 40 76
T Techno Drill 44 Tes Car 48 Trevi SpA 8 Z Zoomlion
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