Perforare n. 3/2017

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THE ITALIAN MAGAZINE FOR VERTICAL AND HORIZONTAL DRILLING, SPECIAL FOUNDATIONS, GROUND ENGINEERING, WELL DRILLING, ENVIRONMENTAL DRILLING, TUNNELLING, QUARRYING AND MINING

Fondazioni Perforazione Pozzi Gallerie Geotecnica Industria Estrattiva-Mineraria

QUANDO LE DIMENSIONI contano LA NUOVA SOILMEC SR-145 HIT

#3/2017


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SUCCESS

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Editoriale

Di bene (e speriamo)

in meglio Cari Lettori,

questo terzo numero di PERFORARE chiude un 2017 che ha visto i mercati delle Perforazioni, delle Fondazioni Speciali, del Tunneling e dell’Industria Estrattivo-Mineraria interessati da una lieve ripresa. Va sicuramente dato atto che sia stato in primis l’export delle macchine e degli OEM italiani a sostenere la crescita, ma non vi è dubbio che alla ripresa abbia contribuito anche il mercato italiano, “aiutato” dagli incentivi fiscali. Confortati da questa situazione, non resta che augurarci che il trend positivo possa proseguire in maniera anche più vigorosa con il nuovo anno, nonostante alcune palesi difficoltà si stiano profilando all’orizzonte. Innanzitutto, le nuove regole del Codice degli Appalti sembrerebbero complicare ulteriormente le attività piuttosto che snellire la burocrazia e migliorare l’efficienza delle procedure. Inoltre, è possibile che le prossime elezioni riportino il nostro Paese in una delicata situazione di instabilità che di sicuro non gioverebbe alla realizzazione in tempi brevi di quelle grandi opere infrastrutturali che sono ormai necessarie non solo per lo sviluppo e la salvaguardia ambientale del nostro Paese, ma anche per la sopravvivenza di molti operatori del comparto. L’approssimarsi delle festività natalizie ci impone, comunque, un certo ottimismo, offrendomi anche la possibilità di anticipare a Voi tutti i migliori auguri di un Buon Natale e di un Felice Anno Nuovo.

Fabio Potestà

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Le nostre idee per

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Sommario• 3/2017

14 Direttore Responsabile Fabio Potestà Collaboratori Rachele Donati De Conti, Tea Giusti, Maurizio Gussoni, Laura Mole Piane, Cristiano Pinotti, Emanuela Pirola Grafica e impaginazione Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com

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Fotografia Archivio Perforare Ufficio traffico Daniela Chiusa daniela.chiusa@mediapointsrl.it

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ATTUALITÀ

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Notizie dal mondo

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SOILMEC

Il grande tra i Voyager

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Quando le dimensioni contano

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BAUER CASAGRANDE Belgrade Waterfront

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FRASTE L’evoluzione è nelle fondazioni

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HPM La nuova HPM125

34

68 71 73 76 80

TES CAR COMACCHIO HINOWA DRILLMEC CARANDINA Dall’Emilia al Mondo

54

CONTROLS Elettromeccanica ad hoc

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IATT Fibra ottica & tecnologie Trenchless

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MDT Fatta apposta per le gallerie

LIEBHERR

Quando è continua

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WEI Sicurezza, semplicità, affidabilità

Buon compleano Hinowa!

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PANCERA TUBI Le soluzioni Pancera

A casa di Comacchio

46

BKT Caterpillar premia BKT

Il tempo è denaro

42

PAGANI La TG63 diventa elettrica

Sfida messicana

38

MASSENZA La parola ai perforatori

In Italia? Si lavora

24

MARINI QG

76

Direzione e redazione MEDIAPOINT & COMMUNICATIONS SRL Corte Lambruschini Corso Buenos Aires, 8/7 16129 Genova - Italy tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 Pubblicità Italia ed estero tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 adv@perforare.it Pre-stampa e stampa Press Grafica (Gravellona Toce) Registrazioni Tribunale di Genova n.27/2011. Camera Commercio di Genova, R.I. N.O 395768 del 5 novembre 2001 Registro operatori di comunicazione N.O 022258 del 20 gennaio 2012 Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Mediapoint & Communication Srl” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Fabio Potestà Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2017

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Attualità AZIENDE

Nasce Epiroc Nasce Epiroc Italia Srl: la Divisione Ingegneria Civile, Cave e Miniere di Atlas Copco si trasforma in una nuova Società. Un’autentica rivoluzione. Atlas Copco si è scissa in due distinti Gruppi multinazionali e la Divisione Ingegneria Civile, Cave e Miniere di Atlas Copco Italia si è trasformata dal primo ottobre 2017, nella nuova società Epiroc Italia Srl. I due gruppi hanno mercati di riferimento differenti (infrastrutture per Epiroc e industria per Atlas Copco) e il nuovo assetto darà modo ad entrambi Gruppi di continuare ad essere protagonisti nei rispettivi settori, offrendo soluzioni sempre più customizzate alle esigenze di clienti e delle aziende attive nei rispettivi settori di pertinenza. Epiroc avrà un organico di 13.000 dipendenti in tutto il mondo e nel 2018 sarà quotato alla borsa di Stoccolma diventando un Gruppo multinazionale completamente autonomo e indipendente. Epiroc è focalizzata sulle macchine per le attività minerarie e di ingegneria civile in superficie e sottosuolo, senza dimenticare il materiale di perforazione e le attrezzature idrauliche da demolizione. La distribuzione delle macchine e delle attrezzature è supportata dall’attività di Service. Questo il commento di Edoardo Angelucci, Amministratore Delegato di Epiroc Italia: “questa nuova sfida ci permetterà di essere ancora piu vicini alle imprese del settore sviluppando ulteriori soluzioni e sinergie per aumentare la loro produttività”.

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Attualità

ATTREZZATURE&COMPONENTI

DAT a Taranto Due JET SDP / IB di DAT instruments, montati su altrettante perforatrici, una Casagrande C6 e una Atlas Copco Mustang, stanno lavorando presso il porto di Taranto. Le perforatrici si trovano a operare nell’area ex Yard-Belleli all’interno del Porto polifunzionale di Taranto dove, sotto la direzione Astaldi SpA, si sta portando a termine una bonifica ambientale bellica, connessa alla presenza di bombe inesplose, e propedeutica alla realizzazione di diaframmi di contenimento di una zona fortemente inquinata. Queste operazioni saranno seguite dal dragaggio di 15 m di fondale e dalla realizzazione di una nuova banchina, che dovrà contenere tutti i materiali di risulta. “I nostri due strumenti” spiega Daniele Dal Boni, tecnico specializzato presso DAT instruments, “sono installati su due perforatrici chiamate a realizzare fori da 20-30 metri di profondità in cui verranno posati appositi tubi plastici. Il primo scopo di queste perforazioni è quello di permettere l’inserimento di georadar che dovrebbero individuare gli eventuali ordigni bellici da rimuovere. Le diagrafie prodotte dai datalogger JET SDP / IB serviranno anche per definire la fattibilità dei diaframmi e andranno a influire sulla scelta della tecnologia da adottare. Due le possibilità per i progettisti: il CSM (Cutting Soil Mixing) o la più classica benna mordente. Ovviamente, trattandosi di una bonifica, sarebbe più opportuno utilizzare il CSM, che non comporta l’asportazione di materiali che andrebbero poi trattati come rifiuti speciali, ma la scelta dipenderà dalle condizioni del terreno”. Il datalogger, che in questa occasione è stato richiesto espressamente dalla direzione lavori, offre quindi la possibilità di capire in modo preciso la conformazione dello strato da trattare. In questo caso risulta quindi fondamentale, in quanto si tratta di un riporto di materiali di cui si conosce molto poco. Il cantiere di Taranto si inserisce in un contesto di mercato domestico che sta lentamente uscendo dalla crisi. Questo il commento rilasciato da Amedeo Valoroso, fondatore e titolare di DAT instruments. “Il mercato Italiano è stato depresso per alcuni anni. Ce ne siamo accorti, in quanto i nostri strumenti, negli ultimi anni, erano destinati quasi esclusivamente a mercati esteri. DAT instruments infatti commercializza i propri prodotti dove si investe in grandi opere pubbliche e in Italia gli investimenti sono rimasti bloccati per anni. Questo ha causato la chiusura di molte imprese Italiane: una situazione terribile che ha causato perdite di posti di lavoro e di know how. Adesso, finalmente, si percepisce una ripresa”.

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FONDAZIONI SPECIALI

Doppietta a Berlino Berger Grundbautechnik utilizza simultaneamente due Sennebogen nell’ambito delle opere preparatorie alla costruzione dell’autostrada BAB 100. Nello specifico si tratta di una Sennebogen 690 HD e una Sennebogen 6130 HD impegnate nella realizzazione di diaframmi a una profondità di oltre 25 m.

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Drilling Experience since 1921 Pozzi per acqua Water wells

Geotermia Geothermal Drilling

Fondazioni Foundations

Consolidamenti Consolidations Geotecnica Geotechnical Drilling

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Attualità FIERE

PERFORAZIONI

Silenzio Fedele al suo spirito innovativo, Soilmec ha svolto un’attività di ricerca sulle emissioni acustiche delle sue perforatrici. Questa tecnica innovativa, volta alla riduzione dei rumori, è comune nei settori aereo e automobilistico, ma nuova per quanto concerne le macchine perforatrici.

PERFORAZIONI

Ottimo!

Soilmec in Canada

Si archivia in crescita l’edizione 2017 di Marmomac. I numeri parlano: 1.650 aziende, di cui il 64% estere da 56 nazioni e 68mila operatori da 147 Paesi. Marmomac si conferma ancora come la manifestazione leader a livello mondiale per tutta la filiera della pietra naturale, dai materiali grezzi e finiti, alle tecnologie agli accessori di lavorazione, fino alle sperimentazioni nel campo del design e dell’architettura. Si registra l’incremento di Cina e India, seguita da Russia, finalmente in ripresa.

Le macchine Soilmec lavorano in tutto il mondo. Eccole all’opera in Canada, in Colombia e a Dubai. All’interno dell’Alberta Boot Project è stata impegnata una perforatrice Soilmec SR-75 di Doublestar Drilling (DSD) alle prese con 441 pali da 880 mm di diametro per una profondità di 10,5 m.

FONDAZIONI SPECIALI

Un nuovo passo Con la nuova MC 86 si rinnova il successo, iniziato 10 anni fa, delle duty-cycle crane di Bauer. Presentata durante l’ultimo In-House, la Bauer MC 86, da 110 t, sostituisce il modello MC 64. Tra le sue peculiari caratteristiche: i nuovi argani ad alta velocità da 30 t, i cavi da 34 mm, una nuova testa, il jib opzionale e una cabina completamente rinnovata equipaggiata, di serie, con B-Drive e Klimatronic. La rinnovata gamma MC è dotata di un motore da 570 kW che garantisce prestazioni straordinarie, del resto necessarie per i lavori pesanti cui le macchine vengono chiamate. Performance che però non vanno a incidere sui livelli di emissione acustica e, soprattutto, sui consumi di carburante. A tale proposito è opportuno citare i kit di protezione acustica che permettono una riduzione del rumore di 3 dB. Soluzioni strettamente connesse con la cosiddetta Energy Efficiency Power technology (EEP) che consente di ottimizzare i consumi. Infine sono da sottolineare molteplici dispositivi di sicurezza quali sensori, telecamere, vari sistemi di protezione che garantiscono un utilizzo e una manutenzione in totale tranquillità.

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Nuova Fraste In Fraste le attività non si fermano mai. Nel mese di luglio la società veneta ha ospitato vari operatori del settore interessati alla nuova FRASTE XL170Max studiata e realizzata per le perforazioni geotermiche in Belgio. La macchina, che tra l’altro presenta un sistema di pulizia fanghi a bordo, è stata illustrata ai visitatori britannici da Paul Verheyden. Ma per Fraste il mercato internazionale è il pane quotidiano. Le macchine del costruttore veronese lavorano in tutto il mondo portando la tecnologia made in Italy a confrontarsi con i più differenti terreni che caratterizzano i vari continenti.

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Cover Story•Soilmec

QUANDO S LE DIMENSIONI CONTANO La nuova ammiraglia di casa Soilmec, al banco di prova in cantiere, alza subito l’asticella delle grandi perforatrici da fondazione. Non solo le elevate prestazioni, la silenziosità e la cabina ergonomica, ma anche una velocità di scavo importante e deviazioni verticali trascurabili, tutte qualità subito confermate dalle prime performance in cantiere

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viluppata nell’ottica di ottenere le massime prestazioni per pali trivellati ad altissime profondità la SR-145 HIT è la perforatrice più grande della gamma Soilmec. HIT: High Technology. La linea High Technology Soilmec vede la multifunzionalità quale principale driver progettuale. La possibilità cioè di eseguire tutte le diverse tecnologie solo con kit meccanici, “plug & play”, avendo già previsto, nel corpo macchina, tutte le predisposizioni idrauliche ed elettriche necessarie. High Technology significa quindi altissima specializzazione tecnologica coniugata ad una elevata versatilità di utilizzo attraverso la necessaria rapidità di conversione per consentire di operare nell’allestimento desiderato minimizzando i tempi di trasformazione. Con un peso operativo di circa 145 tonnellate la SR-145 HIT è in grado di supportare aste kelly di 24,5 m per una

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profondità massima di oltre 120 m estendibile a 138 m con kit speciale. Il cinematismo fisso a doppio martinetto pensato per un trasporto facile e sicuro sotto le 49 t, garantisce anche una connessione più rigida e stabile tra antenna e telaio offrendo la soluzione ottimale per lo scavo

I numeri del progetto Il progetto denominato Pakubuwono Menteng prevede la costruzione di un’area residenziale su cui sorgerà un grattacielo ad uso abitativo comprensivo di un parcheggio sotterraneo a tre piani. Il cantiere è situato a Menteng, un sottodistretto del centro di Giacarta, uno dei comuni più densamente popolati della città. La stratigrafia del sito vede per i primi dieci metri da argilla limosa intercalata da ciottoli con alcuni strati di

torba; oltre i 10 metri è presente argilla plastica con alcune lenti di argilla molto dura. Per ottenere la capacità portante corretta, la lunghezza dei pali è stata determinata dalla profondità dello strato di terreno duro, in grado di sostenere i carichi applicati. Per supportare l’intera sovrastruttura del grattacielo sono previsti 174 pali di fondazione con diametro di 1500 mm e perforati fino ad una profondità di 87 m. I pali sono state

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perforati utilizzando fanghi polimerici per supportare le pareti del foro. L’estrema stabilità della perforatrice, unitamente alla robustezza del kelly bar, ha consentito di ottenere una deviazione dalla verticale, a fondo scavo, inferiore allo 0,3%, un risultato assolutamente eccezionale per questa tecnologia, paragonabile solo a quella che solitamente si ottiene negli scavi con idrofresa.

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Cover Story•Soilmec I dati tecnici della SR-145 HIT • Massimo diametro 3.500 mm • Massima profondità 138 m • Coppia massima 435 kNm • Potenza motore diesel 470 kW • Peso operativo 145 t

in roccia. Per operare ad alte profondità è necessario che l’argano principale sia in grado di movimentare l’asta kelly anche in condizioni di elevato carico; per ottenere questo risultato Soilmec ha sviluppato un argano esterno maggiorato con un tiro di 470 kN in grado di poter avvolgere tutta la fune necessaria in un unico strato per un miglior rendimento sul tiro e maggior durata della fune stessa. La tavola rotary è stata disegnata con un cassa particolarmente compatta e leggera con vantaggi dal punto di vista del peso e degli ingombri per un incremento del tiro utile sotto la rotary. Tra i principi informatori del progetto della nuova rotary quello della facilità di manutenzione: il cannotto realizzato con listelli facilmente rimovibili e reversibili ne raddoppiano la vita utile, mentre e i pattini di usura del carrello possono essere sostituiti senza smontare la rotary dall’antenna. La SR-145 HIT è allestita con il nuovo sistema Soilmec di controllo automatico della coppia, attraverso la modulazione della stessa in funzione

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delle condizioni di scavo e della resisten resistenza opposta dal terreno tutto questo per massimizzare la velocità di scavo e tra trasferire quindi tutta la potenza disponibile all’utensile. Il motore diesel CAT C18 è in grado di erogare una potenza di 470 kW per massimizzare le performance di sca scavo anche in caso di utilizzi contemporanei il sistema Soilmec “start & slow” regola automaticamente i giri al regime minimo quando le utenze principali non vengono utilizzate con un notevole vantaggio dal punto di vista dell’efficienza energetica e dei costi di esercizio e con una risultante riduzione dell’inquinamento. Il motore è installato in linea con l’asse longitudinale della macchina per migliorare l’accessi l’accessiFondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria


cabina, sistema a 5 telecamere completo di schermo LCD multiscreen da 7” dedicato, per una visione costante a 360° gradi dell’area di cantiere sono solo alcune delle soluzioni installate sulla macchina. La nuova cabina Soilmec “H-Cab”, dotata di portiera scorrevole, aria condizionata, sedile automotive con regolazione lombare e monitor DMS touch-screen regolabile (per un controllo totale sulle prestazioni della macchina e produzioni di cantiere) e comandi e manipolatori più ergonomici, offre un comfort significativamente maggiore per l’operatore. Sottocarro a carreggiata variabile idraulicamente e fiancate rimovibili, zavorra modulare a pani e antenna smontabile fanno della SR-145 HIT Soilmec un impianto di perforazione veramente grande con una configurazione di trasporto facile, veloce e sicura con un peso di trasporto minimo di soli 49 tonnellate. La nuova perforatrice Soilmec SR-145 HIT è attualmente utilizzata a Giacarta, una delle zone più densamente popolate dell’est asiatico ed in continuo sviluppo infrastrutturale. PT Indopora (Indonesia Pondasi Raya Foundations Tbk), è una delle società più attive dell’Indonesia in fondazioni profonde, da Settembre 2017 ha iniziato a lavorare con la SR-145 HIT per le fondazioni di una nuova area residenziale all’interno di Giacarta Centrale, una delle cinque città che compongono l’area metropolitana di Giacarta.

bilità in fase di manutenzione e rivestito con cofanature in vetro resina complete di materiale fonoassorbente e smorzante che rendono la SR-145 HIT, con un valore di LwA di 109 dBA, la perforatrice più silenziosa nel suo segmento di mercato, ideale per lavorare nelle aree metropolitane e nei in centri abitati. La nuova linea “blue” di perforatrici Soilmec ha come caratteristiche principali il comfort e la sicurezza senza compromessi e la SR-145 HIT soddisfa pienamente queste prerogative. Passerelle complete di parapetti su entrambi i lati della macchina, radiocomando per permettere all’operatore di caricare/scaricare la macchina sul carrellone per trasporto rimanendo fuori dalla Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria

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Cover Story•Soilmec

When size matters When tested on site, the new flagship product by Soilmec immediately raised the bar for big drill rigs for foundations. The first time it was used on site, it not only immediately confirmed its high performance, quiet operation and ergonomic cab, but also its considerable excavation speed and negligible vertical deviations

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eveloped to achieve top performance levels for driven piles at the greatest depths, SR-145 HIT is the biggest drilling machine of Soilmec’s range. HIT: High Technology. Multi-functionality has been the main design driver inspiring Soilmec’s High Technology line. This refers to the chance of performing all the various technologies only with plug & play mechanical kits, as all the necessary hydraulic and electrical equipment has already been provided for in the body of the machine. Therefore, High Technology means top technological specialisation, combined with high versatility of use through the necessary rapidity of conversion to ensure operation in the desired configuration, thereby minimising processing times. With an operative weight of about 145 tonnes, SR-145-HIT can support 24.5 m kelly bars for a maximum depth of over 120 m, which can be extended to 138 m with a special kit. The fixed kinematic mechanism with double jack designed for safe and easy transport under 49 tonnes allows for a more rigid and more stable connection between the mast and chassis, offering the ideal solution for rock excavation. In order to work at great operating depths, the main winch needs to move kelly bars even under high load conditions. This is why Soilmec has developed an external winch with a 470 kN pull force, able to wind up all the required rope in a single layer, for improved pull performance and a longer service life of the rope itself. The rotary table was designed with a particularly compact and light casing, with considerable benefits in terms of weight and overall dimensions, for an increased available pull under the rotary. One of the guiding

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principles of the new rotary project is easy maintenance: the sleeve is made with easily removable and reversible strips for a longer service life, while the wear sliders of the carriage can be replaced without disassembling the rotary from the mast. SR-145-HIT is equipped with the new Soilmec automatic torque control system, through the modulation of the torque according to the excavation conditions and the resistance of the ground. This is all done to maximise the excavation speed and therefore transfer all the available power to the tool. The CAT C18 diesel engine is able to provide a power of 470 kW in order to maximise the digging performance. Even in the case of simultaneous uses, the Soilmec start & slow system automatically sets the speed to idling when the main utilities are not used, with a considerable advantage in terms of energy efficiency and operating costs, resulting in a considerably lower environmental impact. The engine is mounted in line with the longitudinal axis of the machine for easier accessibility during maintenance and is covered with fibreglass casings, with soundproofing and damping material which make SR-145-HIT, with a value of 109 dBA LwA, the quietest drilling machine in this market segment, ideal

Technical data of SR-145 HIT Maximum diameter 3,500 mm Maximum depth 138 m Maximum torque 435 kNm Diesel engine power 470 kW Operating weight 145 t

for working in metropolitan areas and towns. The main features of the new “blue” line by Soilmec are uncompromised comfort and safety and SR-145HIT fully meets these requirements. Walkways with railings on both sides of the machine, remote control to let the operator load/unload the machine on the low-bed trailer while remaining outside the cab, 5-camera system with a 7” multiscreen LCD display for constant 360° monitoring of the site area: these are only some of the solutions installed on the machine. The new Soilmec H-Cab, fitted with a sliding door, air-conditioning, automotive seat with lumbar adjustment and adjustable DMS touch-screen monitor (for full control over the machine’s performance and production on site) and more ergonomic controls and manipulators, provides significantly higher operator comfort. The undercarriage with hydraulically variable wheel track and removable sides, modular pig iron weight and detachable mast make SR-145 HIT by Soilmec a truly great drilling system with an easy, quick and safe transport configuration, and a minimum transport weight of just 49 tonnes. The new SR-145 HIT Soilmec drilling machine is actually made in Jakarta, one of the most densely populated areas in eastern Asia and undergoing constant infrastructural development. PT Indopora (Indonesia Pondasi Raya Foundations Tbk) is one of Indonesia’s most active companies in the field of deep foundations. It has been working with SR-145 HIT since September 2017 for the foundations of a new residential area in central Jakarta, one of the five towns forming the metropolitan area of Jakarta.

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In Cantiere Fondazioni Speciali•Bauer On Site Report Special Foundations

What’s going on in Italy? People are hard at work! Two Bauer machines, a BG39 PremiumLine and a BG30 ValueLine, are at work, one in Padua and another in Genoa. Different technologies, same (perfect) result

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he country of constant complaining – “everything is at a standstill”, “there’s no building site going on”, “the recession isn’t behind us”, and the rigmarole could go on and on – Italy however often has excellent companies which struggle to shine. And yet they exist, just like there are construction sites and therefore jobs. That’s not to say that more couldn’t be done. When we talk about the excellence in the drilling industry, one of the first names that comes to mind is Bauer Macchine Italia. Obviously, to cut short any objections, the Italian branch sells, leases and offers technical assistance for a German trademark. Absolutely true! But the men and women who work in Mordano do so with intrinsically Italian style and passion, with dedication to the drilling industry which comes second only to their skill and professionalism. And if a company like this crosses the path of a business such as Marini Ermenegildo SpA, it’s a done deal. The history of the Paduan company began in the fifties, in the urban infrastructure and earth moving industry. As the years passed, the activities adapted to market demand by covering various processes, internally developing various technologies, including patents, and specialising in the construction of roads, bridges, aqueducts, sewers, tunnels, maritime works, etc., nation-wide. In the eighties the company grew from sole proprietorship to corporation and took its current name. Among its specialisations, the special foundations division stands out, managed by an engineering technical staff that is able to provide targeted

and comprehensive consulting: from design to actual construction. In sum, this is a technologically advanced, innovative company also thanks to the human resources that it has always been able to rely on: skilled technicians, qualified administrative officers and operating staff continuously trained and kept up to date. The company achieved an important goal by obtaining Quality system certificates ISO 9001:2008, ISO 14001:2004 and BS OHSAS 18001:2007, in all of the SOA certification categories. In recent months the company has been working in two sites, using as many Bauer machines. The Marini Ermenegildo SpA BG39 PremiumLine has been used in Ponte S. Nicolò, in the Padua province, to build a selfstanding automated intensive warehouse. “In Ponte S. Nicolò”, explains engineer Dario Marini, technical manager of the company, “we laid 196 piles measuring 620 mm diameter using FDP technology,

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reinforced along the entire length of the pile. To reach a depth of 33 m from ground level, when the BG39 is fully set up, it is approximately 42 m tall”. The geotechnical investigations of the Paduan site found layers of medium-compact to soft clay, with silty sand beds in between. A BG30 ValueLine, leased from Bauer Macchine Italia by Marini Ermenegildo SpA, on the other hand, helped implement hydraulic containment in Genoa. The work included 370 reinforced cement piles with nominal diameter of 1200 mm with centre distance 1600 mm and reinforcement along the entire length of the pile, providing a structural function. The work also involved making 369 columns of consolidated soil with 1200 mm diameter made at a later stage to hydraulically close the spaces between the piles. “The temporary containment provided a dual function of waterproofing and supporting the excavation during construction”. Mr. Marini, Engineer, goes on to describe the work in greater detail. “The digging equipment,” he continues “was set up to lay conventional piles cased to a maximum depth of 22 m, using various digging tools (rock bucket, clay bucket, rock screw and core cutter) to deal with each layer we encountered in the best possible way. The piles were cast using the contractor method, by pouring concrete in through the casting tube; the casting column gradually gets shorter maintaining a minimum 3-5 metre immersion in the concrete. Casting is continuous all the way up to the top of the pile”.

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In Cantiere Fondazioni Speciali•Bauer

In Italia? Si lavora! Due macchine Bauer, una BG39 PremiumLine e una BG30 ValueLine, impegnate in altrettanti cantieri a Padova e a Genova. Tecnologie differenti, medesimo (perfetto) risultato

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P

aese dell’incessante lamentela - “è tutto fermo”, “non ci sono i cantieri”, “l’economia non riparte”, e con questa tiritera potremmo continuare a lungo - l’Italia in molte occasioni possiede vere e proprie eccellenze che, spesso, fanno fatica a emergere. Eppure ci sono, così come ci sono i cantieri e quindi il lavoro. Senza nascondere, come si potrebbe certamente fare di più. Nel mondo della perforazione quando si parla di eccellenza

uno dei primi nomi che salta in mente è quello di Bauer Macchine Italia. Ovviamente, anticipiamo l’obiezione, la filiale italiana commercializza, noleggia e assiste a livello tecnico un marchio tedesco. Verissimo! Ma gli uomini e le donne che lavorano a Mordano lo fanno con uno stile e una passione decisamente nostrane, una dedizione al mondo della perforazione che è seconda solo alla loro competenza e professionalità. E se una società come questa incrocia il cammino

La BG39 PremiumLine Con un peso operativo di circa 135 t ed equipaggiata con una rotary KDK 390 S con coppia massima di 390 kNm, la Bauer BG39 PremiumLine presenta una argano principale a singolo strato con tiro effettivo di 350 kN e un argano di tiro/spinta da 400 kN. La macchina esprime la massima forza di estrazione

(1.000 kN) per metodologie single pass con argano principale e di tiro/spinta accoppiati. Come accade per l’intera serie PremiumLine, ci troviamo di fronte a una perforatrice polivalente capace di eseguire 12 diverse metodologie: palo trivellato, CFA, FDP, CCFA (CFA rivestito), diaframma con fresa, palo

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trivellato rivestito (volendo con ausilio di moltiplicatore di coppia o morsa giracolonna), diaframmi di terreno miscelato con CSM, pali battuti, miscelazione di terreno con singola elica, doppia elica controrotante o tripla elica, vibro compattazione e vibro flottazione.

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In Cantiere Fondazioni Speciali•Bauer nici qualificati, amministrativi preparati e personale operativo continuamente formato e addestrato. Traguardo importante raggiunto dalla società è l’ottenimento delle certificazioni del sistema Qualità ISO 9001:2008, ISO 14001:2004 e BS OHSAS 18001:2007, per tutte le categorie di certificazione SOA. L’impresa negli ultimi mesi è stata impegnata in due cantieri che hanno visto l’utilizzo di altrettante macchine Bauer. La BG39 PremiumLine della Marini Ermenegildo SpA è stata utilizzata a Ponte S. Nicolò, in provincia di Padova, per la realizzazione di un magazzino intensivo automatizzato autoportante. “A Ponte S. Nicolò”, ci spiega l’ing. Dario Marini, direttore tecnico dell’impresa, “abbiamo realizzato 196 pali con tecnologia FDP, da 620 mm di diametro, armati per l’intera lunghezza del palo. Per il raggiungimento della profondità di 33 m dal piano di campagna la BG39, completamente allestita, prevede un’altezza di circa 42 m”. Da segnalare come le indagini geognostiche del cantiere padovano abbiano rilevato strati di argilla da mediamente compatta a molle, intervallati da banchi sabbioso limosi. Una BG30 ValueLine, noleggiata da Bauer Macchine Italia alla Marini Ermenegildo SpA, ha invece contribuito alla realizzazione

di un’impresa come la Marini Ermenegildo SpA, il gioco è fatto. La storia della società padovana inizia negli anni Cinquanta nel settore delle urbanizzazioni e del movimento terra. Con il passare degli anni le attività si adeguano alle richieste del mercato coprendo varie lavorazioni, sviluppando internamente diverse tecnologie, anche brevettate, e specializzandosi nell’esecuzione di strade, ponti, acquedotti, fognature, gallerie, opere marittime, eccetera, a livello nazionale. Negli anni Ottanta da impresa individuale si trasforma in società di capitale e assume l’attuale denominazione. Tra le sue specializzazioni spicca quello

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delle fondazioni speciali affrontate con uno staff tecnico ingegneristico in grado di fornire una consulenza mirata e completa: dalla progettazione all’esecuzione dei lavori. In breve, siamo di fronte a un’impresa tecnologicamente all’avanguardia, innovativa, anche grazie alle risorse umane sulle quali l’azienda ha fatto, da sempre, molto affidamento: tec-

di una cinturazione idraulica a Genova. Il lavoro ha previsto 370 pali in calcestruzzo armato del diametro nominale di 1.200 mm con interasse di 1.600 mm e armatura per l’intera lunghezza del palo in funzione strutturale. L’opera ha visto anche l’esecuzione di 369 colonne di terreno consolidato da 1.200 mm di diametro realizzate successivamente per

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la chiusura idraulica tra palo e palo. “La cinturazione, di tipo provvisionale, svolge la doppia funzione di impermeabilizzazione e di sostegno dello scavo durante la realizzazione dell’opera”. Con queste parole è sempre l’ing. Marini a entrare nel dettaglio dei lavori. “Le attrezzature di scavo”, continua, “sono allestite per la realizzazione di pali tradizionali rivestiti fino alla profondità massima di 22 m, con diversi utensili da scavo (bucket da roccia, bucket da argilla, elica da roccia e carotiere) per affrontare nel modo più performante ogni strato attraversato. Il getto del palo viene eseguito con il metodo contractor immettendo calcestruzzo attraverso il tubo getto; man mano la colonna getto viene ridotta mantenendo una immersione minima nel calcestruzzo di 3-5 metri. Il getto è eseguito con continuità fino alla quota di testa palo”.

La BG30 ValueLine La serie ValueLine comprende macchine pensate appositamente per la realizzazione di pali da fondazione trivellati mediante l’ausilio di aste Kelly telescopiche a incastro. Si tratta di perforatrici ideali per operare con o senza l’ausilio di tubi di rivestimento. Di questa serie fa parte la BG30 utilizzata dalla Marini Ermenegildo SpA a Genova. Si tratta di una macchina da 105 t di peso equipaggiata con una rotary KDK 300 K con coppia massima pari a 294 kNm. Tra le altre caratteristiche spiccano l’argano principale a singolo strato con tiro effettivo di 265 kN, il cilindro di tiro e spinta maggiorato con forza di spinta effettiva di 200 kN e forza di tiro effettiva di 490 kN.

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Fondazioni Speciali•Casagrande

Belgrade Waterfront

È il grandioso progetto immobiliare di Belgrado in cui varie macchine Casagrande sono impegnate nei lavori di fondazione

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I

progetti faraonici si fanno anche in Europa. La Serbia ha dato il via al cosiddetto “Belgrade Waterfront”, un gigantesco progetto immobiliare e di riqualificazione di Belgrado. Un progetto che, da solo, potrebbe essere in grado di rilanciare l’economia e l’occupazione di tutto il paese e fare da traino anche per le aree vicine. Presentato lo scorso anno dal primo ministro serbo Aleksandar Vučić, è un progetto da 3,5 miliardi di euro che occuperà 1,8 milioni di metri quadrati tra Savamala, il quartiere nel centro di Belgrado che si affaccia sulla

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Le Macchine Queste le macchine Casagrande di ultima generazione impegnate nel grande cantiere i Belgrado: • B250XP-2 per lo scavo di pali trivellati di diametro 1.200 mm a 41 m di profondità • B200XP per lo scavo di pali trivellati di diametro 1.200 mm a 41 m di profondità • B200XP CFA per lo scavo di pali di 600 mm di diametro a 23 m di profondità con tecnica a elica continua • KG25 per la realizzazione di diaframmi di 600 mm di spessore a 30 m di profondità con l’impiego di benna idraulica

riva destra del fiume Sava, poco prima della sua confluenza nel Danubio, e la zona fieristica della città. Il Belgrade Waterfront - che occuperà un vasto spazio da tempo abbandonato e che negli ultimi anni ha subito un rapido degrado - sarà in parte finanziata dalla Eagle Hills, una società di Abu Dhabi specializzata nello sviluppo e nella costruzione di centri urbani. Il progetto è decisamente articolato e prevede la costruzione di abitazioni residenziali, centri commerciali, uffici, aree culturali e ricreative tra le quali spicca la BW GaFondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria

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Fondazioni Speciali•Casagrande tre il sistema di controllo Smart Power Management (SPM) permette una gestione intelligente della potenza del motore, aumentando le prestazioni e la produttività. Per la realizzazione dei diaframmi largo alla KG25 che, grazie al compatto design, al semi kelly telescopico e al sistema di rotazione, risulta la macchina ideale nell’impiego negli spazi più ristretti e per la realizzare di diaframmi con diversi allineamenti. Da segnalare come la modularità del braccio permetta il passaggio e la realizzazione di diaframmi anche sotto strutture esistenti.

I Numeri Impressionanti i numeri del Belgrade Waterfront. Eccoli in estrema sintesi. • Oltre 6.000 unità abitative • Oltre 12.000 posti di lavoro in uffici • 8 hotel, per circa 2.200 camere • Sava Promenade di 1,8 km • 1,8 milioni di metri quadrati di superficie totale • 3,5 miliardi di euro

lerija, il Belgrade Park e la Sava Promenade. In pratica il Belgrade Waterfront mira al rinnovamento urbano dell’intera città e a diventare un polo attrattivo per tutta l’area dei Balcani. Tra le strutture più interessanti il Kula Beograd che, con i suoi oltre 200 m di altezza, aspira al posto di grattacielo più alto della penisola balcanica. In questo contesto, la società Novkol leader nel settore delle costruzioni civili, si è avvalsa di molteplici attrezzature Casagrande per la realizzazione dei lavori di fondazione. Tra le macchine impegnate un posto di primo piano spetta alla Casagrande B200XP, una perforatrice multifunzione progettata per l’esecuzione di pali con l’infissione di tubi di rivestimento, utilizzo di morsa giracolonna, scavo di pali con il metodo CFA e pensata per essere rapidamente predisposta alla conversione in attrezzatura per la realizzazione di diaframmi. Tra le sue peculiari caratteri-

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stiche: l’argano principale da 240 kN, la rotary H22 con una coppia massima di 210 kNm e una velocità fino a 34 rpm, e il motore diesel da 239 kW emissionato Stage IV. Gli impianti idraulici adottano la tecnologia Full Load Sensing, men-

Allo stesso tempo l’elevata massa e la forza di chiusura della benna idraulica, l’impiego di un veloce argano a caduta libera e i 239 kW di potenza consentono di affrontare anche diaframmi profondi in terreni impegnativi.

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Special Foundations

Belgrade Waterfront This is the grand real estate project in Belgrade, where several Casagrande machines were involved in the foundation works

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olossal projects are also carried out in Europe. Serbia has launched the so-called “Belgrade Waterfront”, a huge real estate redevelopment project in Belgrade. A project that might by itself be able to revive the economy and employment of the country as a whole and also drive neighbouring areas. Presented last year by Serbian Prime Minister Aleksandar Vučič, this is a 3.5bnEuro project that will take up 1.8 million m2 between Savamala, the district in the centre of Belgrade overlooking the right bank of the Sava River, just before it merges with the Danube, and the city’s trade fair district. The Belgrade Waterfront – which will occupy a large area that had been neglected for a long time and quickly run-down area in recent years – will be partly funded by Eagle Hills, an Abu Dhabi company specialising in urban development and construction. This is definitely a complex project and it involves building residential homes, shopping centres, offices, cultural and recreational areas, including the BW Galerija, Belgrade Park and Sava Promenade. In practice, the Belgrade Waterfront

aims at an urban renewal of the entire city and at becoming an attractive hub for the whole Balkan region. Among the most interesting structures there is Kula Beograd, at over 200 m tall aspiring to be the tallest skyscraper in the Balkan Peninsula. In this context, Novkol, a leading company in the civil engineering sector, made use of a number of Casagrande machines for the foundation works. Among the equipment used, the Casagrande B200XP takes the limelight: a multifunction drill designed for making piles by driving in casing pipes, use of a casing oscillator, pile drilling using the CFA method and designed to be quickly set up to be converted into diaphragm wall equipment. Its distinctive features include: the 240 kN main winch, the H22 rotary head with maximum torque 210 kNm and speed up to 34 RPM, and the 239 kW Stage IV standard diesel engine. The hydraulic systems are fitted with Full Load Sensing technology, while the engine Smart

The Figures The Belgrade Waterfront has impressive figures. Here they are in a nutshell. • Over 6,000 housing units • Over 12,000 office jobs • 8 hotels with some 2,200 rooms in total • 1.8 km Sava Promenade • A total surface of 1.8 million m2 • 3.5bn Euro

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The Machines These are the next-generation Casagrande machines at work in the large construction site in Belgrade: • B250XP-2 to excavate driven piles with 1200 mm diameter at a depth of 41 m • B200XP to excavate driven piles with 1200 mm diameter at a depth of 41 m • B200XP CFA to excavate piles with 600 mm diameter at a depth of 23 m with CFA drilling technique • KG25 to make 600mm-thick diaphragm walls at a depth of 30 m with the use of a hydraulic bucket

Power Management (SPM) system allows for boosting performance and productivity. For making diaphragm walls, the KG25 is unrivalled – thanks to its compact design, semi-telescopic kelly and rotation system, it’s the ideal machine for use in narrow spaces and to make diaphragm walls with different alignments. It should be noted that the modularity of the boom allows for passage and construction of diaphragm walls even under existing structures. At the same time, the considerable weight and clamping force of the hydraulic bucket, the use of a fast free-fall winch and the 239 kW of power allow even deep diaphragm walls in challenging terrain to be tackled.

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Fondazioni Speciali•Fraste

L’evoluzione è nelle fondazioni Fraste ha rivisto completamente il piano di produzione legato alle fondazioni speciali, così come l’organico commerciale e tecnico dedicato a questo specifico settore

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raste nel mondo è sinonimo di trivellazione per pozzi artesiani, geotecnica, geotermia, esplorazione mineraria, ma è ampiamente conosciuta anche per la produzione di macchine per le fondazioni, un settore che sta vivendo una notevole evoluzione e sta assumendo un ruolo molto importante per l’azienda. Il cambiamento è iniziato con l’integrazione di nuove figure con una notevole esperienza nel settore, tecnici e commerciali, come Pierluigi Sanchi che è stato incaricato dello sviluppo e della commercializzazione dell’intera serie Mito. Questa gamma di macchine include perforatrici dedicate a lavori quali micropali, tiranti, jet grouting, chiodature e

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consolidamenti. Attualmente Fraste offre infatti molteplici modelli di perforatrici idrauliche brandeggiabili in grado di eseguire le lavorazioni tipiche dell’ingegneria civile di piccole e di medie dimensione. Le Mito possono operare con tutte le tecniche e i metodi di perforazione grazie alla loro versatilità e alle differenti configurazioni disponibili e ampiamente personalizzabili. Tutte le macchine targate Fraste sono dotate di circuiti idraulici avanzati e di soluzioni innovative, che permettono l’istallazione e l’uso di un’ampia gamma di teste rotanti, drifter idraulici, sistemi a doppia rotary, pompe acqua e pompe fango. I modelli Mito attualmente si muovono in

un range che va dalle 4 alle 25 t, comprese le macchine con motorizzazione separata progettate specificatamente per l’esecuzione di lavori di ingegneria civile in spazi ristretti, all’interno di edifici, seminterrati o piccoli tunnel. Le perforatrici più grandi sono in grado di operare con coppie elevate fino a 3.400 kgm, corse fino a 10,5 m, o 24 m in passata singola con tecnica jet grouting. Inoltre, la serie Mito è totalmente radiocomandata per una maggiore sicurezza operativa e una migliore produttività. Se nello scorso numero di Perforare ci siamo soffermati sull’intera famiglia Mito, in questa occasione – rimandando al box la descrizione dei progetti futuri

– vogliamo puntare la nostra attenzione sulla nuova Mito 100 che completa l’attuale gamma e ha già ricevuto molto interesse, specialmente nel Nord America. È una macchina del peso da 22-23 t, con un carro cingolato che può essere allargato fino a 3.200 mm. Completamente radiocomandata, la Mito 100 è equipaggiata con un motore Caterpillar emissionato Tier 4 final, in grado di raggiungere una potenza di 275 HP. La Mito 100 è una macchina in grado di lavorare con sistemi a doppia rotary, drifter e vibro-rotary. Può anche raggiungere una profondità di 24 m in passata unica nei trattamenti jet-grouting.

Prospettive future La parole di Pierluigi Sanchi, Sales Department Fraste, tratteggiano il prossimo futuro di Fraste per quanto concerne la gamma dedicata alle fondazioni. “Stiamo lavorando su due nuovi modelli: il primo farà riferimento a una macchina di circa 14-15 t, il secondo a una perforatrice da 25-26 t con un sistema innovativo di caricamento aste e rivestimento, completamente differente da quelli attualmente offerti dal mercato. La nuova linea Mito sarà destinata per il 95% al mercato internazionale: la nostra rete vendite, costituita da collaboratori di lungo corso, aspetta questi nuovi progetti con grande entusiasmo e il nostro lavoro sarà quello di supportarli sotto il profilo tecnico. Vogliamo espandere la gamma per rispondere alle richieste dei mercati, in special modo del Nord America, nel quale confidiamo molto. Oltre a implementare le macchine esistenti, stiamo lavorando anche sull’ottimizzazione della produzione per ridurre i tempi di costruzione ed evadere gli ordini nel minor tempo possibile”.

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Fondazioni Speciali•Fraste Special Foundations

Evolution is in the foundations Fraste has completely overhauled the production plan for special foundations equipment, as well as its sales and technical department for this specific sector

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raste is a worldwide known name in water well drilling, but also geotechnics, geothermal wells and mining exploration, but is also widely known for the production of special foundation machines, a sector that is experiencing remarkable evolution and is playing a key role for the company. The change started by hiring new personnel with extensive industry experience, engineers and sales people, such as Pierluigi Sanchi, who was appointed to develop and market the entire Mito series. This range of machines includes drills designed for work such as micropiles, tie rods, jet grouting, anchoring and consolidation works. Indeed, Fraste currently provides a number of tilting boom hydraulic drill models suitable for typical small and medium-scale civil engineering work. Mito machines can work with any technique and drilling method thanks to their versatility and the different available set-ups, all of which are

highly customisable. All Fraste machines come with advanced hydraulic circuits and innovative solutions, which allow for installation and use of a wide range of rotary heads, hydraulic drifters, dual rotary systems, water pumps and mud pumps. Mito models currently cover a range from 4 to 25 tonnes, including machines with a separate power unit, specifically designed for civil engineering works in confined spaces, inside buildings, basements or small tunnels. Larger drills are able to operate with high torques, up to 3,400 kgm, with strokes

Outlook The words of Pierluigi Sanchi of Fraste’s Sales Department outline Fraste’s future in terms of its range designed for foundations. “We’re working on two new models: the first one concerns a machine of about 14-15 t, the second one to a 25-26 t drill with an innovative rod loading and casing system, entirely different from the ones currently available on the market. Ninety-five percent of the new Mito line will be targeting the international market: our sales

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network, who have been with us for years, looks forward to these new projects with great enthusiasm and our job will be to support them from a technical point of view. We want to expand the range to meet market demands, especially in North America, which we have a lot of confidence. As well as implementing existing machines, we are also working on streamlining production to reduce lead times and to fill orders as quickly as possible.”

up to 10.5 m or 24 m with single-fluid jet grouting. Moreover, the Mito series is entirely radio controlled for greater operational safety and improved productivity. While in the last issue of Perforare we focused on the whole Mito range, this time – please see the description of future projects in the box – we would like to focus on the new Mito 100, which completes the current range and has already attracted considerable interest, especially in North America. This is a 22-23 t machine, with a crawler undercarriage that can be widened up to 3,200 mm. Entirely radio controlled, the Mito 100 is equipped with a Tier 4 final standard Caterpillar engine, which can reach a power of 275 HP. The Mito 100 is a machine able to operate with dual rotary, drifter and vibro-rotary systems. It can also reach a depth of 24 m in single-fluid jet-grouting treatments.

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Fondazioni Speciali•HPM Special Foundations

The new HPM125

A drilling machine for the Italian market that combines quality, performance and compact size

The Short Mast

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ounded in 2012 by Mr. Giuseppe Cartechini (Engineer), HPM – which stands for Hydraulic Performance Machines – relies on a highly skilled team consisting of professionals with long-standing experience in the industry. A particularly dynamic company, it specialises in designing and building machines for foundations mainly with telescopic kelly bar, able to operate with large diameter tools; but most importantly it offers the possibility of building any special machine for foundation drilling, also based on specific customer request. The company’s mission is based on three fundamental parameters: safety, quality and price. HPM drilling machines are, in fact, designed and built according to criteria that go beyond the limits required by the regulations in force. They offer great stability, excellent comfort and are considerably easy to use. Using high quality parts that are easily available in every market, they guarantee reliability on the construction site as well. These features

are found in the new HPM125, a drilling machine developed to address numerous requests for a construction site machine suitable for the Italian market. Powerful and lightweight, it uses top quality parts such as Parker motors, Zollern winches, SUN valves and so forth. With telescopic Kelly Bars it lays 1,500 mm piles, also with casing, reaching depths of 40 m with a

HPM125 is also available in short mast configuration. As with all HPM machines, HPM125 can also be converted from short to long version and vice-versa by simply replacing mast, pull-down cylinders and cable. The short version is the ideal machine for working under bridges, under overhead electrical wires or inside structures. HPM Short Mast is shorter than 8 m, it reaches a depth of 17 m with standard Kelly Bar and its weight is only 32.5 t.

standard Kelly Bar. Concentrated performance in a machine within gauge (2,550 mm wide) and with 37 t of weight when complete with telescopic Kelly Bar. The undercarriage has a variable width from 2,550 to 3,600 mm, and the excavator base is from Caterpillar, a name that certainly needs no introduction. Technologically advanced, HPM125 HPM125 functions are controlled CAT 323 FN via the on-board compu122 kW ter that provides informaCAT TC 322 VH tion on depth, verticality, 130 kN·m torque, thrust, tension, 7-24 RPM bar positions, etc. It is also 180 kW possible to automatically 24 mm manage unloading gear, 37 t mast opening from tran2,550x14,150x3,580(h) mm sport to work set-up, mast 1,850 mm verticalization and return 40m to drilling point.

Technical Specifications Model Base Flywheel power Undercarriage Rotary Torque Rotary Speed Main Winch Pull Rope Diameter Machine Weight Transport Size Maximum Diameter Standard Depth

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Fondazioni Speciali•HPM

La nuova HPM125 Una perforatrice per il mercato italiano che unisce qualità, prestazioni e dimensioni ridotte

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ondata nel 2012 dall’Ing. Giuseppe Cartechini, HPM, acronimo di Hydraulic Performance Machines, si avvale di una equipe altamente specializzata formata da professionisti con lunga esperienza nel settore. Società particolarmente dinamica, si è specializzata nella progettazione e costruzione di macchine per fondazioni principalmen-

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Dati Tecnici Modello Base Potenza al volano Sottocarro Coppia Rotary Velocità Rotary Tiro Argano Principale Diametro Fune Peso Macchina Dimensioni Trasporto Diametro Massimo Profondità Standard

HPM125 CAT 323 FN 122 kW CAT TC 322 VH 130 kNm 7-24 rpm 180 kW 24 mm 37 t 2.550x14.150x3.580(h) mm 1.850 mm 40 m

leggera, si avvale di componenti di prima qualità quali motori Parker, argani Zollern, valvole SUN e via di questo passo. Con il Kelly Bar ad aste telescopiche esegue pali da 1.500 mm anche con l’infissione di camice, raggiungendo profondità di 40 m con il Kelly Bar standard. Prestazioni concentrate in una macchina in sagoma (2.550 mm di larghezza) e con 37 t di peso se completa di Kelly Bar telescopico. Il sottocarro allargabile da 2.550 a 3.600 mm e la base escavatore sono Caterpillar, un nome che non ha certo necessità di molte presentazioni. Tecnologicamente avanzata, la HPM125 prevede il controllo delle funzioni attraverso il computer di bordo che fornisce informazioni su pro-

te con kelly bar telescopico, in grado di lavorare con utensili di grande diametro; ma soprattutto offre la possibilità di realizzare qualsiasi macchina speciale per fondazioni anche dietro specifica richiesta del cliente. La mission aziendale si fonda su tre parametri fondamentali: sicurezza, qualità e prezzo. Le perforatrici HPM sono infatti progettate e costruite seguendo criteri che vanno oltre ai limiti richiesti dalle normative vigenti. Offrono grande stabilità, ottimo comfort e notevole semplicità di utilizzo. Avvalendosi di componentistica di elevata qualità e facilmente reperibile in ogni mercato viene poi salvaguardata anche l’affidabilità in cantiere. Queste caratteristiche le ritroviamo nella nuova HPM125, una perforatrice nata in risposta alle numerose richieste di una macchina da cantiere idonea per il mercato italiano. Potente e Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria

fondità, verticalità, coppia, spinta, tiro, posizioni delle aste, eccetera. È inoltre possibile gestire in automatico la scelta della marcia di scarico, l’apertura del mast dalla fase di trasporto alla fase di lavoro, la verticalizzazione del mast e il ritorno al punto di perforazione.

La Short Mast La HPM125 è disponibile anche in configurazione short mast. Come accade per tutte le macchine HPM, anche la HPM125 può essere convertita da versione corta a lunga e viceversa semplicemente sostituendo mast, cilindri pull-down e cavo. In versione corta diviene una macchina ideale per lavorare sotto ponti, sotto fili elettrici o all’interno di strutture. La HPM Short Mast ha un’altezza inferiore agli 8 m, raggiunge una profondità di 17 m con Kelly Bar standard e il peso si riduce a 32,5 t.

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Fondazioni Speciali•Liebherr

Sfida messicana Una perforatrice Liebherr LB 24 con oscillatore è all’opera in Messico sul progetto autostradale Mota-Engil


L

a divisione geotecnica di nuova costituzione di Mota-Engil Mexico SA de CV ha firmato con Liebherr Messico un contratto di leasing a lungo termine (18 mesi) per un impianto di perforazione Liebherr LB 24-270 quale macchina principale per realizzare i lavori di fondazione e perforazione lungo 129 chilometri dell’autostrada CardelPoza Rica che Mota-Engil sta costruendo per il Ministero dei trasporti e delle comunicazioni del Messico. Con questo tipo di contratto Mota-Engil si riserva la possibilità di acquistare la perforatrice al termine dei 18 mesi e nel frattempo ha acquistato da Liebherr un oscillatore per facilitare l’installazione degli involucri per i pali di cemento. La macchina è arrivata in cantiere nel settembre del 2016 e viene di volta in volta spostata lungo il percorso autostradale a seconda di dove è programmato l’intervento di palificazione. Mota-Engil Mexico è stata fondata nel 2012 come unità messicana della più grande società di costruzioni portoghesi, la Mota-Engil SGPS SA, e opera nei settori dei trasporti, portuale, della logistica e della gestione dei

rifiuti. Vice capo della nuova divisione geotecnica di Mota-Engil è Pedro Gregorio. “Le perforatrici Liebherr non sono ancora molto conosciute in Messico, ma la nostra azienda ha lavorato a lungo con esse in Portogallo, e quando abbiamo aperto la divisione geotecnica messicana abbiamo deciso, in primo luogo, di utilizzare una perforatrice Liebherr per fare la differenza tra noi e la concorrenza” ha dichiarato Gregorio. “Abbiamo optato per un accordo iniziale di leasing perché per la natura stessa del nostro lavoro attrezzature come gru e impianti di perforazione sono necessarie spesso per brevi periodi, così generalmente noleggiamo anziché acquistare unità di questo tipo”. Questa è la prima occasione in cui una perfora-

trice e un oscillatore Liebherr sono stati utilizzati in Messico. “La nuova divisione geotecnica è stata creata per consentire a Mota-Engil di offrire servizi di fondazione specializzati, piuttosto che affidarsi al lavoro dei subappaltatori” ha spiegato Gregorio. “Piuttosto che subappaltare lavori di tale complessità e per un percorso autostradale così lungo, abbiamo ritenuto opportuno formare una nostra divisione composta da un team di specialisti e dalle nostre attrezzature. Abbiamo investito nella perforatrice Liebherr e in altre attrezzature, e con questo e l’esperienza che stiamo acquisendo intendiamo diventare una divisione geotecnica a pieno titolo all’interno di Mota-Engil, in grado di presentare offerte per progetti

Liebherr a Kuala Lampur

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La più grande perforatrice Liebherr ha iniziato ad operare a Kuala Lumpur. Si tratta di una Liebherr LB 44-510, la più grande del portafoglio prodotti di Liebherr, e fa parte del parco mezzi di Aneka Jaringan all’opera per il progetto Sentral Suites.vLa LB 44 sta lavorando a fianco di un nuova Liebherr LB 36. Sono parte della flotta di macchine anche due gru cingolate, un HS 8100 HD e un HS 855 HD, che vengono utilizzate per lo scavo di 600 m di trincee che circondano parte del sito costruttivo, mentre le perforatrici stanno realizzando la parte di fondazioni speciali, comprendente la realizzazione di 366 pali.

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Fondazioni Speciali•Liebherr Un dumper da 100 t Il nuovo dumper per il settore minerario T 236 di Liebherr è la prova dei continui investimenti dell’azienda nella progettazione, nell’evoluzione dei componenti originali Liebherr e nella tecnologia. Questo nuovo dumper con telaio rigido e un impianto di azionamento elettrico a diesel, segna l’ingresso di Liebherr nella classe delle 100 tonnellate ed è leader della stessa grazie all’impianto frenante a bagno d’olio a 4 angoli. A partire dalla prima presentazione al pubblico in occasione del Minexpo 2016 a Las Vegas, il T 236 ha portato a termine brillantemente la fase di prova e recentemente ha iniziato i primi collaudi sul campo nella miniera di ferro a Erzberg in Austria.

in autonomia”. Mota-Engil è a capo del consorzio che ha ottenuto la concessione autostradale Cardel-Poza Rica, per un valore di 3,47 miliardi di pesos (269 milioni di dollari US). La concessione trentennale comprende la costruzione e la gestione di un tratto di autostrada lungo 129 km tra Laguna Verde e Gutiérrez Zamora, progettato per migliorare i collegamenti nella regione costiera dello stato di Veracruz e il porto. Il design della carreggiata soddisfa i requisiti per le corsie 2 x 2, con una corsia di emergenza centrale e una velocità di percorrenza prevista in fase progettuale di 110 km / h. La costruzione è iniziata nel 2016. A livello strutturale l’autostrada sarà composta da 16 sottopassi, 22 cavalcavia, 20 ponti e sette passaggi agricoli, con fondazioni divergenti in base alle necessità geotecniche, e sovrastrutture che ricorrono essenzialmente a unità prefabbricate per rispettare scadenze costruttive veloci. “Sebbene il terreno lungo i 129 chilometri sia strutturalmente vario, si tratta prevalentemente di rocce sciolte, specialmente in coincidenza delle traversate dei fiumi dove viene costruita la maggior parte dei ponti” ha dichiarato ancora Gregorio. “Ecco perché abbiamo acquistato l’oscillatore. Stiamo perforando fino a una profondità di 37 m, con un diametro di 1,5, 1,2 e 1 m. Queste rocce fluviali si trovano a profondità variabili fra i 20 e 30 metri e

non hanno coesione. Senza l’installazione immediata di una camicia in acciaio, il foro potrebbe facilmente collassare. Quindi stiamo eseguendo la perforazione e contemporaneamente utilizziamo l’oscillatore per installare un involucro in acciaio in 3 m di lunghezza in ogni foro”. Il team sta lavorando su due turni giornalieri, intervallo di tempo durante il quale viene realizzato e incamiciato un palo di 1,5 m di diametro per 37 m di profondità. Successivamente in mezza giornata viene completato il getto. “Tutti gli involucri sono mossi e posizionati dall’oscillatore, quindi la macchina deve solo perforare” afferma Gregorio, che prosegue: “l’oscillatore ha la forza di inserire la camicia in acciaio e successivamente estrarla mentre viene eseguito il getto di calcestruzzo. Sia la fresa rotante che l’oscillatore sono controllati dall’operatore dalla cabina, quindi tutto il lavoro viene eseguito da due soli operatori, entrambi formati da Liebherr Mexico”. la Liebherr LB 24-270 è progettata per l’installazione di diversi pali di fondazione e comprende il sistema con barre Kelly nonché vari metodi di perforazione continua con doppia testa rotante, coclea continua e strumenti di spostamento parziale o totale. La profondità massima di foratura è di 58 m, mentre il diametro massimo dei pali realizzabili è di 1,9 m.


Special Foundations

Mexican challenge Liebherr LB 24 rotary drilling rig and oscillator combination debuts in Mexico on Mota-Engil highway project

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he newly formed geotechnical division of Mota-Engil Mexico SA de CV is leasing a Liebherr LB 24-270 rotary drilling rig on an 18 month rental agreement from Liebherr Mexico to start its operation and to act as the prime method of pile drilling on the 129- km Cardel-Poza Rica highway that the contractor is building for Mexico’s transport and communications ministry. Mota-Engil has the option to purchase the rig, and has meanwhile purchased from Liebherr an oscillator to ease the installation of the casings for the concrete piles. The machine arrived onsite in September 2016 and is being deployed on the various structures along the highway. Mota-Engil Mexico was founded in 2012 as the Mexican unit of Portugal’s largest construction company, Mota-Engil SGPS SA, and operates in the transport, port, logistics and waste management sectors. Deputy Chief of Foundations at MotaEngil Mexico’s geotech division is Pedro Gregorio, who had previously worked in Portugal and who explains that the new division was founded last year. “Liebherr rotary drilling rigs are not yet known in Mexico, but our company has worked extensively with them in Portugal, and when we opened the geotech division here we decided, first thing, that we would use a Liebherr rig to make a difference between ourselves and the competition.”, he says. “We decided on an initial rental agreement because the nature of our work means that equipment such as cranes and rigs are needed for short periods, and we generally rent rather than purchase units of this kind. This is the first occasion that a Liebherr rotary drilling rig and oscillator have been used in Mexico.” The new geotech division was formed to enable Mota-Engil to offer specialise foundation services, rather than rely on the work of subcontractors.“Rather

than subcontract on this complex length of highway construction, we decided to form our own division with our own specialist team and our own equipment. We invested in the Liebherr rig and other equipment, and with this and the experience we are now gaining we are intending to become a fully-fledged geotech division within Mota-Engil that will be able to tender for projects outside of the company’s own contracts.” Mota-Engil is heading the consortium that has been awarded the Cardel-Poza Rica highway concession, with a value of 3.47 bn pesos (US$ 269 mn). The 30-year concession covers construction and operation of a 129 km stretch of highway between Laguna Verde and Gutiérrez Zamora, designed to improve connections in the coastal region of Veracruz State and to the port. The roadway design meets the requirements for 2x2 lanes, with a central reservation, and a speed design of 110 km/h. Construction began in 2016. The structural and foundations design includes 16 underpasses, 22 overpasses, 20 bridges, and seven agricultural passes, with the foundations diverging according to geotechnical necessities and the superstructures resorting essentially to prefabricated units in order to meet fast construction deadlines. Mr Gregorio says that although the soil along the route is varied, it is mainly loose rock, especially at the river crossings where most of the bridges are being built. “This is why we purchased the oscillator,” he says. “We are drilling to a maximum depth of 37 m, with pile diameters of 1.5 m, 1.2 m and 1.0 m. These loose river rocks are found to depths of 20 or 30 m, and they have no cohesion. Without immediate installation of a steel casing, the hole could easily collapse. So we are drilling down while simultaneously using the oscillator to install the steel casing in 3 m lengths.

Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria

A 100 t dumper The new Liebherr T 236 mining truck is the proof of the company’s continued investment in design, evolution of original Liebherr components and technology. This new rigid-frame dump truck and its diesel-electric drive system marks the entry of Liebherr in the 100-tonne class and is the leader of it thanks to the 4-corner oil bath braking system. Starting from the first presentation to the public at the Minexpo 2016 in Las Vegas, the T 236 has completed the test phase and recently has begun the first field tests in the iron mine at Erzberg in Austria.

We could not have used bentonite or polymer fluid to stabilise the alluvium.” The geotech team is working two shifts per day. Mr Gregorio says that it is taking two shifts, or one day, to drill down to the full 37 m depth and lift in the steel reinforcement cage, when installing a 1.5 m pile. It takes a further one shift, or half a day to finish the concreting. “All the casings are moved by the oscillator, and the machine just has to drill,” he says. “The oscillator has the strength to insert the casing and then take it out again as we are pouring in the concrete. Both the rotary drill and the oscillator are controlled by the operator from the cab. So we need just two operators, both of which were trained for us by Liebherr Mexico.” The Liebherr LB 24-270 is designed for the installation of different foundation piles and includes Kelly drilling as well as various continuous drilling methods with double rotary head, continuous flight auger and partial or full displacement tools. Maximum drilling depth is 58 m, and maximum pile diameter is 1.9 m.

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Fondazioni Speciali•Tes Car

Il tempo è denaro Un rivoluzionario kit di perforazione per trasformare, in sole due ore, un escavatore in una vera trivella; nuove macchine e un orizzonte pieno di sorprese

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n prodotto unico per le sue modalità di montaggio e utilizzo. Stiamo parlando del CF3B, un kit di perforazione derivato dalla celeberrima trivella CF3, indiscusso best seller Tes Car, che va montato sul braccio di qualsiasi escavatore dalle 20 t in su. Dov’è la novità? Direte voi... Di kit simili ne esistono parecchi. Verissimo, ma Tes Car offre la possibilità di attaccare e staccare questo kit ogni qual volta il cliente lo desideri e in meno di due ore. Il tutto grazie a una modifica all’impianto idraulico dell’escavatore, che non va a inficiare il funzionamento originale, ma permette all’operatore di “switchare” rapidamente i settaggi dell’impianto idraulico da versione escavatore a versione trivella e viceversa, senza alcuna modifica, semplicemente selezionando la

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modalità dalla cabina. In sostanza è sufficiente rimuovere lo stick, ovvero l’ultima parte del braccio, e attaccare i due perni (quello del braccio monolitico e quello del martinetto) all’attacco posteriore del kit Tes Car, collegando poi i tubi idraulici già presenti. E il gioco è fatto. Notevoli i vantaggi insiti nel kit predisposto dal costruttore marchigiano. Gli ultimi anni hanno visto un incremento degli operatori del movimento terra che hanno inserito una trivella nel proprio parco macchine: del resto dallo sbancamento alla perforazione dei pali di fondazione il passo può essere davvero breve. Tes Car si è andata a incuneare proprio in questo mercato offrendo alle società del movimento terra la possibilità di convertire un proprio escavatore in una vera trivella. Allo stesso tempo la soluzione Tes Car offre alle ditte di perforazione, che vorrebbero comprare un escavatore per effettuare i lavori di sbancamento pre-fondazioni, l’opportunità di farlo senza troppi pensieri, sapendo che quando l’escavatore non sarà in uso per i lavo-

La CF6 Plus La nuova CF6 Plus - con tiro/spinta a catena e casing drive adaptor per tubi forma nella versione a vite - ha una corsa rotary di 8.000 mm utilizzabile in configurazione CFA. In versione kelly bar la corsa è ovviamente limitata dalla lunghezza del kelly stesso, in ogni caso con kelly da 18 m lo spazio utile per i tubi forma è di 5 m. Questa macchina fa parte della linea Plus che, affiancando la gamma standard, vuole offrire soluzioni al top della tecnologia, associando le massime performance con consumi ridotti al minimo grazie a motori di ultima generazione, impianti idraulici innovativi e telai modulari, resistenti e leggeri. Per il 2018 è previsto il lancio delle nuova CF3 Plus 2.0.

ri di movimento terra, potrà essere convertito facilmente in una perforatrice idraulica. Questa soluzione, intelligente e conveniente, è frutto di due anni di test; la sua versione definitiva è in produzione da qualche mese e alcuni modelli sono già al lavoro in varie parti del mondo. E non è finita! In Tes Car stanno lavorando alla realizzazione del nuovo Kit CF6B che dovrebbe essere lanciato

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sul mercato nel primo quadrimestre del 2018. La produzione Tes Car si è inoltre recentemente arricchita di una nuova macchina, la CF8 Plus LH, con 85 kNm di coppia rotary, e studiata per lavorare sotto a 5,5 m di altezza raggiungendo 15 m di profondità con diametro massimo di 1.300 mm. Sostituendo la rotary con una di coppia inferiore e passaggio interno maggiorato è possibile utilizzare

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Fondazioni Speciali•Tes Car

un kelly bar speciale a 11 elementi per raggiungere i 30 m di profondità sempre lavorando sotto 5,5 m. La stessa macchina può inoltre essere equipaggiata con un mast standard che le permette di raggiungere i 35 m lavorando a 14 m di altezza. Questo modello è un ulteriore traguardo Tes Car che da sempre investe nella ricerca di nuove soluzioni per offrire macchine capaci di lavorare ad altezze ridottissime, entrando in spazi ristretti e muovendosi su superfici che richiedono un bassa pressione al suolo. Allo stesso tempo stesso le macchine “LH” possono essere facilmente e rapidamente convertite in modalità standard, con mast esteso per raggiungere la massima profondità. Il tutto nel segno della polifunzionalità, caratteristica essenziale nel settore delle mini-perforatrici da pali trivellati.

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Foundations

Time is money A revolutionary drilling kit to turn an excavator into an actual drilling machine, in just two hours; new machines and a horizon full of surprises

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unique product in assembly procedure and use. We are speaking about the CF3B, a drilling kit derived from the renowned CF3 drilling machine, the undisputed Tes Car best-seller, to be mounted on the boom of any excavator from 20t up. What’s new about it? You might say... there is plenty of similar kits. True, but Tes Car offers the option of coupling and uncoupling this kit whenever the customer wants and in less than two hours. This is all thanks to a modification to the hydraulic system of the excavator, which does not interfere with original operation, but allows the operator to quickly switch the hydraulic system settings from excavator to drilling machine version and vice versa without making any changes, simply by selecting the preferred mode from the cab. Basically, just remove the stick, i.e. the last section of the boom, and couple the two pins (the single-block boom pin and the jack pin) to the rear fitting of the Tes Car kit and then connect the existing hydraulic pipes. That’s it. The kit developed by the manufacturer based in the Marche region has significant inherent advantages. Over the last few years, there has been an increase in

the number of earth-moving operators who have added a drilling machine to their machine fleet: from excavation to drilling foundation piles is a short step. Tes Car found a slot in this market by offering earthmoving companies the ability to convert their excavator into an actual drilling machine. At the same time, the Tes Car solution offers drilling contractors that would like to buy an excavator for pre-foundation excavation works the opportunity to do so with peace of mind, knowing that when the excavator is not used for earth-moving work, it can easily be converted into a hydraulic drilling rig. This smart and convenient solution is the result of two years of testing. Its final version has been in production for a few months and some models are already working in various parts of the world. And there’s more to it! Tes Car is working on the development of the new CF6B Kit that should be launched on the market in the first

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The CF6 Plus The new CF6 Plus – with chain pull/ thrust and a casing drive adapter for hollow sections in the screw version – has a 8000 mm rotary stroke that can be used in CFA configuration. The stroke in the kelly bar version is obviously limited by the kelly length and anyhow, with 18-metre kelly bar, the useful space for hollow sections is 5 m. This machine is part of the Plus line that complements the standard range offering first-class technological solutions, where the highest performance matches low fuel consumption thanks to state-of-theart engines, innovative hydraulic systems and modular, resistant and lightweight chassis. The new CF3 Plus 2.0 is expected to be launched in 2018.

quarter of 2018. Tes Car range has also recently been expanded with a new machine, the CF8 Plus LH with 85kNm rotary torque and designed to work under a 5.5m height and reach 15 m in depth with maximum diameter 1,300 mm. By replacing the rotary head with one having lower torque and increased internal bore, you can use a special kelly bar with 11 elements to reach 30 m in depth while working under 5.5m. The same machine can also be fitted with a standard mast that allows it to reach 35 m by working at a height of 14 m. This model is another achievement for Tes Car, which has always invested in the search for new solutions to offer machines capable of working at a very low height, entering into narrow spaces and moving on surfaces that require low ground pressure. At the same time, the “LH” machines can be easily and quickly converted to standard mode, with extended mast to reach the maximum depth. All with a focus on multi-functionality, an essential feature in the sector of micro-drilling machines for driven piles.

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Aziende•Comacchio

A casa di Comacchio Lo scorso 12 e 13 ottobre la sede di Riese Pio X si è trasformata in un punto di incontro per i protagonisti del mondo della perforazione a livello internazionale

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numeri parlano chiaro. In due giorni di Open House, l’azienda trevigiana ha ospitato oltre 500 visitatori, molti dei quali provenienti dall’estero. L’evento è stato preceduto dal tradizionale Dealer meeting che a scadenza biennale riunisce l’intera rete vendita Comacchio. L’evento è stato aperto dal Presidente Renzo Comacchio, che ha voluto dare, a nome dei tre fratelli Comacchio, un caloroso benvenuto agli ospiti e ha fornito alcuni dati sullo sviluppo dell’azienda, evidenziando il profilo di una società dinamica e in crescita. Il Presidente ha sottolineato quanto si cela dietro al prodotto Comacchio, e cioè “la cura e la dedizione con cui vengono progettate e prodotte le nostre macchine, il lavoro

quotidiano minuzioso e appassionato delle persone che costituiscono questa azienda e che sono la sua più incredibile risorsa. La nostra vocazione è quella dell’eccellenza e della continua innovazione. Queste sono cose difficili da percepire a distanza, ma che credo si capiscano immediatamente quando uno varca la soglia di questa azienda”. Per la prima volta nella storia della società, l’esposizione delle macchine è stata allestita su due aree: i modelli MC e GEO Line dedicati alla microperforazione e alla geotecnica sono stati esposti presso la sede principale di Riese Pio X, mentre le macchine da pali della linea CH erano visibili presso il nuovo impianto produttivo di Castel-

lo di Godego che ospita principalmente la progettazione e la costruzione delle macchine per il grosso diametro. Per la prima volta questi nuovi spazi sono stati utilizzati per allestire una “demo area”, che ha permesso di vedere all’opera una CH 450, in configurazione WPD (Winch pull down – sistema di avanzamento ad argano), impegnata nell’esecuzione di perforazioni ad aste kelly con l’utilizzo di rivestimenti da 1.000 mm. La demo area ha evidenziato alcuni dei principali vantaggi della CH 450: la silenziosità del gruppo motore e della rotary, l’elevata coppia della rotary, l’alta automaticità di manovra all’arrivo in cantiere e la facilità d’uso. Lo spazio espositivo allestito a

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Castello di Godego comprendeva altre due CH 450, in configurazioni differenti, finalizzate a mostrare la versatilità di una macchina che può adattarsi a varie tecnologie. Largo quindi a una CH 450

T4 XL, per pali CFA fino a 24 m di profondità, e a una CH 450 in configurazione CPD (Cylinder Pull Down – sistema di avanzamento a cilindro). In esposizione anche una nuova CH 650, macchina

La nuova MC 9 N HT L’Open House ha offerto l’occasione per la presentazione in anteprima mondiale dell’ultimo modello della linea MC di Comacchio: la MC 9 N High Tech Line, una macchina compatta e potente per la realizzazione di ancoraggi con sistema a barre autoperforanti. Dotata di motore Deutz di nuova generazione in grado di erogare 100 kW di potenza, è caratterizzata da un sistema avanzato di articolazione del mast, per raggiungere una gamma vasta di movimenti e inclinazioni.

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Aziende•Comacchio L’opinione

da pali da 70 t, che ha fatto il proprio debutto al Conexpo-Con/ Agg di Las Vegas ed è stata esposta durante l’Open House in versione WPD. La CH 650 è equipaggiata con un motore Caterpillar da 240 kW e con una testa di rotazione da 262 kNm di coppia nominale. Può essere utilizzata per la realizzazione di pali trivellati con un diametro massimo di 2.500 mm (2.000 mm con rivestimento) fino a 69 m di profondità. La configurazione WPD include anche un kit di conversione rapida CFA per lavorazioni ad elica continua con un diametro massimo di 1.000 mm fino a 22,5 m di profondità. Se lasciamo la descrizione della MC 9 N HT al box di approfondimento, per il settore della microperforazione l’Open House ha proposto l’interessante MC 28 A HD, una heavy duty da 31 t alimentata da un motore Caterpillar C7.1 da 205 kW e dotata di un innovativo caricatore per aste e tubi di rivestimento. Una perforatrice progettata con un focus sulle applicazioni che prevedono l’esecuzione di ancoraggi con l’utilizzo di rivestimenti. Il caricatore, con controllo radio, consente infatti di movimentare automaticamente sia le aste singole, sia la combinazione di aste e rivestimenti. Ad attirare l’attenzione del pubblico anche l’impianto doppia testa con testa inferiore Vibro che equipaggiava la macchina. Ovviamente nei due giorni è stato dato

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“L’impegno dell’azienda nel settore del grande diametro in questi ultimi due anni, sia in termini economici, sia in termini di ricerca e sviluppo e di risorse umane, è stato sicuramente notevole, ma questo non significa che abbiamo trascurato il nostro core business, ovvero la produzione di macchine per la piccola e media perforazione. Quest’anno raggiungeremo un numero record in termini di unità prodotte, possiamo dire quindi di aver rafforzato la nostra posizione di leadership in questo segmento. Questo grazie a nuove partnership e accordi commerciali, ma anche grazie al costante lavoro di innovazione e ampliamento della nostra gamma. Durante l’Open House abbiamo proposto un’esposizione senza precedenti e abbiamo cercato di dare spazio a macchine per diversi settori di applicazione, dalla geotecnica alle fondazioni, alla geotermia, per dare agli ospiti un’idea della vastità della nostra gamma, che attualmente comprende più di 80 modelli”. Flavio Durigan, Sales Manager di Comacchio

ampio spazio anche ad altri recenti sviluppi del prodotto Comacchio, con diversi modelli della linea GEO (per sondaggi, esplorazione mineraria, pozzi idrici e geotermia) e numerosi modelli MC line con motori Stage IV/Tier 4 Final: dall’ultra-compatta MC 4 D con centrale separata al modello più gran-

de di questa linea, la MC 40, da 40 t. Il secondo giorno di Open House, che ha visto la maggiore partecipazione di clienti italiani, è culminato in un evento speciale: la consegna di una MC 22, matricola 3.000, alla URI di Trento, società specializzata nel noleggio di macchine e attrezzature per la perforazione.

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Companies

At Comacchio’s On 12 and 13 October, the company’s head office in Riese Pio X turned into a meeting point for the world’s leading firms in the drilling industry

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he figures are indisputable. In the two-day Open House, the Trevisobased company hosted more than 500 visitors, many of whom from abroad. The event was preceded by the traditional Dealer meeting that brings together Comacchio’s entire sales network every other year. The event was opened by President Renzo Comacchio, who gave a warm welcome to guests on behalf of the three Comacchio brothers and provided some information on the company’s development, highlighting a dynamic and growing firm. The President emphasised what lies behind Comacchio products, namely “the care and dedication with which our machines are designed and made, the painstaking and passionate daily work of the people who make up this company and who are its most incredible resource. Our calling is excellence and ongoing innovation. These are difficult to perceive at a distance, but I think one immediately can feel them when crossing the threshold of this company.” For the first time in the history of the company, the machines were displayed in two areas: the MC and GEO Line models dedicated to micro-drilling and geotechnics were displayed in the head office in Riese Pio X (Treviso), while the pile machines of the CH line were

on view at the new production facility of Castello di Godego (Treviso), which is mainly home to the design and manufacturing departments of large-diameter piling machines. For the first time, these new premises were used to set up a “demo area”, which allowed a CH 450 to be seen at work, in WPD (Winch Pull Down) set-up, while performing kelly bar drilling using 1000 mm casings. The demo area highlighted some of the key benefits of the CH 450: the noiseless engine unit and rotary, the high rotary torque, high automatic handling upon arrival on site and ease of use. The showcasing area set up at Castello di Godego included two more CH 450s, in different set-ups, designed to show the versatility of a machine that can adapt to various drilling technologies. These were a CH 450 T4 XL, for CFA piles up to 24 m deep, and a CH 450 in CPD set-up (Cylinder Pull Down). There was also a new CH 650 on display, a 70-t piling rig that made its debut at the Conexpo-Con/ Agg in Las Vegas and was on display during the Open House event in WPD version. The CH 650 is equipped with a 240 kW Caterpillar engine and a rotary head with 262 kNm nominal torque. It can be used to lay driven piles with a maximum diameter of 2500 mm (2000 mm

The opinion “The company’s commitment over the past two years to the largediameter sector, both in terms of R&D and human resources, has certainly been remarkable, but that does not mean that we have neglected our core business, i.e. the production of machines for small and medium-sized drilling. This year we will reach a record high in terms of units produced, we can therefore say we have strengthened our leadership in this segment. This was possible thanks to new partnerships

and business agreements, but also to constant innovation and widening of our range. During the Open House we offered unprecedented showcasing and we sought to display machines for a variety of application areas, from geotechnics to foundations to geothermal wells, to give guests an idea of the breadth of our range, which currently includes more than 80 models.” Comacchio Sales Manager Flavio Durigan

The new MC 9 N HT The Open Day event offered the opportunity for the world preview of the latest model of the Comacchio MC line: the MC 9 N High Tech Line, a compact and powerful machine for making anchoring with a selfdrilling bar system. Fitted with a nextgeneration Deutz engine capable of delivering 100 kW, it features an advanced mast joint system for a wide range of movements and angles.

with casing) up to 69 m depth. The WPD set-up also includes a CFA quick conversion kit for CFA drilling with maximum diameter 1000 mm up to 225 m depth. The description of the MC 9 N HT is provided in the information box. However, for the micro-drilling sector, the Open House event showcased the interesting MC 28 A HD, a 31 t heavy-duty machine powered by a 205 kW C7.1 Caterpillar engine and equipped with an innovative loader for rods and casing pipes. A drill designed with a focus on applications involving anchoring with the use of casings. The radio-controlled loader allows you to automatically move both single rods and a combination of rods and casings. The public’s attention was also attracted by the twin-headed system with a bottom Vibro head fitted on the machine. Obviously, during the two-day event, plenty of space was also given to other recent developments of Comacchio products, with several models of the GEO line (for soil investigation, mining exploration, water wells and geothermals) and numerous MC line models with Stage IV/Tier 4 Final engines: from the ultracompact MC 4 D with separate power unit to the larger model of this line, the 40-t MC 40. The second Open House day saw a larger attendance of Italian customers and reached its peak with a special event: the delivery of an MC 22, serial number 3000, to URI from Trento, a company specialising in the rental of drilling machines and equipment.

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Aziende•Hinowa

Buon compleanno Hinowa Trent’anni di innovazione, intraprendenza e professionalità

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a vicenda industriale di Hinowa, celebrata con una bella festa a fine novembre, è una storia con radici lontane a partire dall’attività di fabbro svolta da Aquilino Fracca, nonno di Dante, il timoniere dell’attuale realtà di Nogara. L’ideale passaggio di testimone tra il capostipite e Leonida Fracca, il padre di Dante, trasforma l’attività artigianale in un’officina meccanica per la costruzione di escavatori sui telai di autentici residuati bellici: i camion Chevrolet lasciati dagli americani. Dopo una parentesi in Fraste (società che i nostri lettori conoscono bene) ecco la nascita di Hinowa, intesa come moderna abbreviazione di “innovazione”, ma che in una lingua lontana, il giapponese, ha il senso filosofico di “cerchio di fuoco”. L’attività nasce in sordina, nel retro della società Agri3, ma subito si segnala per la collaborazione con Benfra e la realizzazione dei primi sottocarri cingolati e dei primi miniescavatori. Macchine

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ben presto seguite dai minidumper e dal trasferimento nella nuova sede; mentre la prima piattaforma cingolata è datata 2003. Il 2008 è un anno cruciale con l’inizio della crisi internazionale. Un anno difficile, che non impedisce all’azienda di operare un nuovo salto di qualità con l’acquisto di un grande terreno e la costruzione di un nuovo capannone di 5.000 mq e di presentare nuovi, importanti modelli. Autentiche pietre miliari sono poi la collaborazione con JLG, nel 2010, con Kubota, nel 2012, e l’ampliamento aziendale con due ulteriori capannoni che hanno permesso di rivedere completamente il lay-out di fabbrica.

In questi anni, utilizzando i versatili sottocarri cingolati Hinowa sono stati realizzati mezzi potenti e maneggevoli, duraturi nel tempo, ottimi compagni di lavoro per i più diversi settori. Il tutto seguendo quattro, fondamentali, cardini: innovazione tecnologica, compattezza, robustezza e funzionalità.

Dante Fracca, fondatore di Hinowa

Hinowa oggi Attualmente Hinowa occupa una superficie produttiva di 90.000 mq, di cui 27.000 coperti. Oltre a investire su macchinari all’avanguardia e risorse umane preparate, la società veneta ha scelto di puntare decisamente all’internazionalizzazione, stabilendo punte di eccellenza in Europa, America del nord e del sud, Australia e Asia. L’attuale produzione comprende: piattaforme aeree, minidumper, carrelli elevatori cingolati e sottocarri cingolati.

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Companies

Happy birthday Hinowa Thirty years of innovation, entrepreneurship and professional approach

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he industrial history of Hinowa, celebrated with a beautiful party at the end of November, dates a long way back to the locksmith trade of Aquilino Fracca, the grandfather of Dante, currently at the helm of the Nogara-based company. The ideal passing of the baton from the founder and Leonida Fracca, Dante’s father, turned the craftsman’s trade into a machining workshop for the construction of excavators on the chassis of authentic remnants of war: the Chevrolet lorries left behind by the Americans. After a break at Fraste (a company our readers know very well), came the esta-

Hinowa today

blishment of Hinowa, intended as the modern abbreviation of “innovation,” but that in a distant language, Japanese, has the philosophical meaning of “ring of fire.” The business started off quietly, at the back of Agri3’s premises, but it was immediately noticed for its partnership with Benfra and the construction of the first crawler undercarriages and the first mini excavators. The machines were soon followed by minidumpers and relocation to the new site, while the first crawler platform was launched in 2003. 2008 was a cru-

cial year with the onset of the international crisis. A difficult year, which did not prevent the company from taking another leap forward by purchasing a large plot of land and building a new 5,000 m2 industrial shed and from introducing new important models. The partnership with JLG in 2010 and with Kubota in 2012, and the expansion of the company with two additional buildings that allowed it to entirely rethink its factory layout were true milestones. Over the years, powerful and practical, as well as long-lasting vehicles

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Hinowa currently occupies a 90,000 m2 production area, 27,000 of which are covered. As well as investing in state-of-the-art machinery and experienced human resources, the company based in the Veneto region has chosen to significantly bet on internationalisation by setting up centres of excellence in Europe, North and South America, Australia and Asia. Current products include: aerial platforms, mini-dumpers, crawler forklifts and crawler undercarriages.

have been developed using the versatile Hinowa crawler undercarriages, excellent work mates with in a variety of sectors. All by adhering to four fundamental cornerstones: technological innovation, compact size, sturdiness and functionality.

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Perforazioni•Drillmec

Quando è continua HoD Continuous Circulation Drilling di Drillmec segna un nuovo step

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a circolazione continua dei fluidi di perforazione offre molti vantaggi, tra cui il controllo della pressione di fondo pozzo abbinata a un miglioramento della pulizia e della stabilità del foro. La tecnologia HoD (Heart of Drilling – Cuore della Perforazione) è un sistema avanzato per la circolazione continua, sviluppato e brevettato da Drillmec, dove un sistema di controllo automatizzato provvede alla commutazione della circolazione dei fanghi tra la testa motrice dell’impianto (top drive) ed una apertura laterale integrata in ciascuna valvola (sub) montata in cima alle lunghezze di perforazione prima di iniziare la fase di perforazione. Una chiave completamente automatica e comandata in remoto provvede all’apertura e alla chiusura della porta laterale integrata nei sub, con un’operazione che non prevede alcuna azione manuali. Quando una nuova lunghezza viene aggiunta alla stringa di perforazione, un sub montato sulla lunghezza già forata, e in pozzo, è posizionato in corrispondenza della tavola rotary e la chiave automatica, che collega una linea di flusso laterale, viene ingaggiata al sub. Una volta che le morse idrauliche di bloccaggio della chiave sono saldamente collegate al sub, il personale del piano sonda può allontanarsi dall’area maggiormente esposta a rischi, delimitata con perimetro di colore rosso, e gestire il resto della sequenza operativa da un pannello di controllo remoto. Agendo sui comandi della chiave dal pannello di controllo, l’operatore apre il tappo esterno dell’apertura laterale del sub, che rimane all’interno della chiave per tutta la durante della sequenza operativa. Quando il sistema di controllo conferma lo stato di apertura del tappo esterno, il flusso del fango di perforazione può essere indirizzato dal top drive all’apertura laterale presente nel sub prima di svitare il top drive dalla stringa di perforazione; dopo aver aggiunto una nuova lunghezza di perforazione, il flusso di fango può essere reindirizzato al top drive. La portata di fanghi di perforazione verso il pozzo rimane sempre costante durante l’intera sequenza

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di connessione, mantenendo così una condizione dinamica in pozzo caratterizzata da una pressione costante a fondo pozzo e pulizia continua della batteria di perforazione (BHA – Bottom Hole Assembly). Il sistema di circolazione continuo HoD può essere utilizzato sia durante le fasi di perforazione che nelle fasi di manovra. Alcune importanti considerazioni fatte durante il processo di progettazione hanno privilegiato elevati standard di sicurezza per il personale e l’apparecchiatura, la facilità di integrazione negli impianti di perforazione in operazione e la capacità di ridurre al minimo i tempi di inattività attraverso l’integrazione di un sistema di gestione della manutenzione nel sistemi di controllo. Tutti i componenti del sistema HoD sono progettati secondo gli standard API applicabili per una pressione di esercizio di 7.500 psi e una portata massima, durante la connessione, di 1.000 gpm. Il design dell’apertura laterale del sub garantisce una doppia barriera di sicurezza tra la pressione all’interno della batteria di perforazione e l’esterno durante le operazioni di connessione sul piano sonda e in pozzo. Entrambe le barriere sono indipendenti e sono state testate ad una volta e mezza la pressione di esercizio. Il sistema è progettato per essere integrato negli impianti a terra e a mare, con il manifold che gestisce il flusso dei fanghi, la centralina idraulica ed il sistema di controllo integrati nello stesso telaio avente un ingombro ridotto. Questa caratteristica assicura flessibilità durante l’installazione, operazioni di montaggio sicure e veloci senza la necessità di costose modifiche al circuito fanghi. Il layout tipico di installazione isola il manifold dal sistema di pompaggio durante la fasi di perforazione. Di conseguenza, le perdite di carico aggiunte al circuito del fango sono ridotte al minimo e la durata delle valvole presenti può essere aumentata drasticamente. Inoltre, con il manifold dei fanghi non pressurizzato durante la perforazione, è possibile eseguire controlli di routine ed interventi di manutenzione, evitando fermi impianto del sistema. Le operazioni durante la connessione sono controllate attraver-

so computer da un’area sicura sul piano sonda oppure direttamente dalla cabina. L’intervento umano è necessario esclusivamente per ingaggiare e rimuovere la chiave automatica, ma la chiave stessa ed il flessibile non sono pressurizzati durante tale operazioni. Per impianti Drillmec di nuova concezione, nei quali il sistema di circolazione continua HoD può essere integrato direttamente nel sistema fango, è stato sviluppato anche un sistema di movimentazione automatizzato per la chiave. Il software di gestione consente un controllo remoto delle sequenze operative, oltre a fornire in tempo reale lo stato di ciascun componente del sistema sul pannello di controllo remoto. La sequenza di connessione può essere eseguita con una routine automatizzata oppure semi-automatica. In entrambi i casi, il sistema di controllo acquisisce e elabora segnali provenienti dai sensori integrati nei componenti principali del sistema, riducendo gli errori umani con messaggi di testo ed allarmi. Il software include anche un sistema di gestione della manutenzione computerizzata CMMS “Computerized Maintenance Management System” che aiuta a mantenere un data base storico dei parametri di funzionamento di ciascun componente del sistema, pianificare e monitorare le attività di manutenzione e a gestire i rapporti sulle operazioni. Il database per la manutenzione è accessibile anche da remoto. Dopo aver completato con successo programmi rigorosi di test idrostatici e funzionali, il sistema di circolazione continua HoD ha recentemente completato un’applicazione in campo in un pozzo profondo per il confinamento di un giacimento a terra in Europa. In particolare, il sistema di circolazione continuo HoD è stato utilizzato per eseguire la perforazione della fase da 12 pollici e 1/4 con l’obiettivo di mantenere costante la pressione in condizioni dinamiche (ECD “equivalent circulation density”) durante le connessioni, migliorare la pulizia della batteria di perforazione e del foro e la sua stabilità durante le fasi di perforazione e durante l’estrazione della batteria dal pozzo.

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Drilling

When it’s continuous The HoD Continuous Circulation Drilling by Drillmec moves steps toward excellence and industry routine application

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he continuous circulation of drilling fluids offers many benefits, including the control of bottom hole pressure along with enhanced wellbore cleaning and stability. In the current oil market scenario, these features become crucial requirements for personnel safety, operational efficiency and cost reduction, particularly in drilling environments with very narrow margins and more extreme deep-water, high-pressure/high-temperature situations. Drillmec HoD (Heart of Drilling) is an advanced Continuous Circulation System developed and patented where an automated control system provides mudflow switching between the top drive and a side port integrated in each continuous circulation valve (subs) that are made-up on top of drilling stands before starting the drilling phase. A remotely controlled and fully automated clamp provides the opening and closing of the sub side port in a “hands-off” operation. When a new stand is added to the drilling string, a sub connected to a stand already drilled into the well is positioned in the rotary table, and the clamp carrying a side flowline is engaged to it. Once the hydraulic clamp arms are safely connected to the sub, the rig floor crew can move away from the red zone area and manage the rest of the operative sequence from a remote control panel. Acting on the clamp commands on the control panel, the operator opens the external plug of the sub side port which remains inside the clamp body during the entire sequence. When the control system confirms the open status of the external plug, the mud flow can be redirected from the top drive to the side port before breaking the top drive connection; mud flow is also switched back to the top drive after adding the new stand. The flow rate to the well remains always constant during the entire connection sequence, keeping a dynamic condition in the well characterized by constant bottom hole pressure and continuous

BHA cleaning. The HoD Continuous Circulation System can be used during the drilling and tripping phases in an identical way. Some important considerations made during the design process were to prioritize a high level of personnel and equipment safety, convenience in rig integration and the ability to minimize the downtime through the integration of a maintenance management with the control systems. All the HoD system components are designed in accordance to applicable API standards for a working pressure rating of 7,500 psi and a maximum flow rate during the connection of 1,000 gpm. The sub’s design guarantees a double safety barrier to be in place between the pressure inside the drilling string and the outside during connections on the rig floor as well as in the well. Both the barriers are independent and tested to one and a half times the working pressure rating. The System is designed for onshore and offshore rigs with the diverter manifold, the HPU and the control system integrated in the same skid having a small footprint. This feature ensures complete flexibility during its installation and safe and fast rig-up operations without the necessity for an expensive mud loop upgrade. The typical installation layout isolates the diverter manifold from the mud pump system during the standard drilling phase. Consequently, pressure drops added to the mud circuit are minimized and the manifold valves’ lifetime can be drastically increased. Furthermore, with the diverter manifold not being pressurized during drilling, checks and routine maintenance tasks can be carried out avoiding system downtime. The operation during connections is entirely computer controlled from a safe area on the rig floor or directly from the driller’s control cabin. Rig hands are only required to engage and remove the clamp, but the clamp and its flexible hose are not pressurized at that time. A fully automated handling system for the

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clamp has been developed and it is available for Drillmec brand new rigs, where the advanced Continuous Circulation System can be integrated in the rig packages. The embedded software allows a complete remote control of the operative sequences as well as providing the status of the system components in real time from the remote control panel. The connection sequence can be performed with a fully automated routine or step by step. In both cases, the control system acquires and elaborates signals from sensors integrated in the main system components, reducing human errors with help text messages and warnings. The software also includes a CMMS “computerized maintenance management system” that helps to keep a historical record of working parameters of each component of the system, schedule and track maintenance tasks, and print operation reports. Maintenance database is also remotely accessible. After the successful completion of strict testing programs related to pressure and functionality, the HoD Continuous Circulation System has recently completed a field application in a deep onshore reservoir appraisal well in Europe. In details, the HoD® Continuous Circulation System has been used to drill the 12 inch 1/4 phase to keep ECD “equivalent circulation density” constant during connections, improve bottom hole assembly cleaning and hole stability during drilling and pull-out of hole. For this application, “tailor made” subs for H2S containing environment, characterized by very high levels of tensile and torsional strength were studied and built. The entire HoD package has shown excellent results in terms of components’ functionality and reliability in hard working conditions, represented by heavy mud and high hydraulic parameters. Connections have been made with a maximum stand pipe pressure of 4,200 psi and a maximum flow rate of 750 gpm in a complete safe manner.

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Componenti&Attrezzature•Carandina

Dall’ Emilia al Mondo

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Con quasi 50 anni di storia, che verranno festeggiati nel 2018, a livello internazionale Carandina è sinonimo di utensili e attrezzature per la perforazione

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uidata da Massimo Carandina, l’azienda, con sede a Bondeno in provincia di Ferrara, impiega circa 30 persone e si sviluppa su 6.500 m2. Oltre a vantare una notevole presenza sul mercato domestico, Carandina ha sviluppato un’estesa attività internazionale che comprende, solo per citare i paesi più importanti, Spagna, Portogallo, Belgio, Romania, Russia, Ungheria, Polonia, Crozia, Inghilterra, Francia, Canada, Stati Uniti, Cile, Colombia, Emirati Arabi, Qatar, Kuwait, Libano e Israele. In poche parole, ci troviamo di fronte a uno fra i più importanti fornitori di attrezzature per le più grandi società del settore della perforazione. Assistenza post-vendita e ascolto delle esigenze dei clienti sono aspetti curati con particolare attenzione. Del resto Carandina vende le proprie attrezzature a molteplici costruttori di macchine che verificano e collaudano quotidianamente i prodotti, senza dimenticare le vendite verso i dealer di utensili. Di seguito, e in estrema sintesi, le principali tipologie di prodotto offerte dall’azien-

da. Partiamo dalle eliche che, proposte in diametri da 63 a 3.000 mm e spessori da 8 a 50 mm, si adattano a qualsiasi tipo di terreno. Lo spessore della spirale e l’utilizzo di acciaio ad alta resistenza ne permette l’impiego anche sui terreni più difficoltosi. I bucket Carandina sono utensili di scavo per macchine “rotary” adatti per essere impiegati su diversi tipi di terreno; ad apertura e chiusura automatica, sono generalmente dotati di denti intercambiabili. Diverse le tipologie disponibili: bucket doppio fondo, per roccia o argilla, con diametro fra 400

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e 3.000 mm; bucket doppio fondo fusto conico, sempre per roccia o argilla e di identico diametro dei precedenti; bucket doppio fondo fusto rinforzato (HD Type), adatti per terreni particolarmente difficili; bucket pulitori, per la pulizia del fondo della perforazione; bucket allargatori (o Reamer Bucket) finalizzati a realizzare un profilo troncoconico dell’estremità inferiore della trivellazione. Costituiti di un corpo cilindrico elettrosaldato in acciaio ad alta resistenza all’abrasione e di una corona dentata con placche di carburo di tungsteno, picchi e/o cut-

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Componenti&Attrezzature•Carandina

Oltre le attrezzature Carandina è certificata TUV e IIS con riguardo ai procedimenti di saldatura e, già da parecchi anni, ha patentato i propri saldatori. Produttrice di accessori, Carandina è tenuta a rispettare esclusivamente la normativa di produzione; ma la società non limita la propria attività ai soli materiali di perforazione, da alcuni anni ha infatti ampliato il settore del taglio lamiere attraverso Penta Metal srl. Questa azienda del gruppo si sviluppa su 2.500 m2 e si occupa del taglio conto terzi di metalli, acciai speciali e inossidabili da 2 a 200 mm. All’interno del gruppo Carandina va inoltre segnalata la presenza della GEO Deep Drill srl (www.geodeepdrill.it) specializzata nella produzione di penetrometri statici e dinamici, completi di rilevamento e rielaborazione dei dati per la caratterizzazione del terreno.

ters, i carotieri sono strumenti di trivellazione per terreni rocciosi. Carandina propone diametri tra 400 e 3.000 mm e spessori da 12 e 40 mm. Per quanto concerne le aste, la società emiliana mette a disposizione del mercato aste elicoidali per sistemi CFA, con diametro compreso tra 200 e 1.500 mm, lunghezza da 1 a 8 m e passaggio da 3”, 4” o 5” standard.

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Da segnalare anche le aste elicoidali con filetto conico (con punta con espulsore a recupero) e con attacchi esagonali: lunghezza da 1 a 6 m e diametro da 50 a 400 mm. Infine largo alle aste frizionate con diametri da 63 a 140 mm, lunghezza da 1 a 6 m e spessore del tubo da 4 a 8,8 mm. La gamma Carandina annovera inoltre tubi da rivestimento da 101 a 406 mm;

punte pilota con inserti intercambiabili (Finger Bits) per diametri 6,5”, 8,5”, 9,5”, 10,15” e 12,5”; punte pilota (Screw Bits) da 2”, 4,5”, 5”, 6”, 7”, 8” e 10”; punte pilota per terreni duri; oltre a denti, picchi, aste vibranti in alluminio per la bonifica di residuati bellici, compattatori, soil mix per il rinforzo di terreni deboli o friabili, aste e punte elicoidali.


Equipment and Components

From Emilia to the world With a history spanning almost 50 years, which will be celebrated in 2018, Carandina stands for drilling tools and equipment at international level

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ed by Massimo Carandina, the company based in Bondeno, near Ferrara, employs about 30 people and its premises cover 6500 m2. As well has having a remarkable presence on the home market, Carandina has developed an extensive international business that includes – just to mention the most important countries – Spain, Portugal, Belgium, Romania, Russia, Hungary, Poland, Croatia, the UK, France, Canada, the US, Chile, Colombia, the UAE, Qatar, Kuwait, Lebanon and Israel. In a nutshell, they are one of the top equipment suppliers for the largest companies in the drilling industry. After-sales support and listening to our customers’ needs are especially important. After all, Carandina sells its equipment to a number of machine manufacturers that check and test their

products every day, as well as to tool dealers. Below is a summary of the main types of products the company offers. Let’s start from augers, available in diameters from 63 to 3,000 mm and from 8 to 50 mm thick, suited to any kind of soil. With its thick spiral and highly resistant steel, it can be used even on challenging terrain. Carandina buckets are excavation tools for “rotary” machines suitable for use on various kinds of terrain. With automatic opening and closure, they are generally fitted with interchangeable teeth. There are different types of bucket available: doublebottom buckets for rock or clay, with diameter from 400 to 3000mm; double bottom bucket with conical drum, again for rock or clay and with the same diameter as above; double-bottom bucket with reinforced drum (HD type), suita-

Beyond equipment Carandina is TÜV and IIS (Italian Welding Institute) certified for welding procedures and its welders have been licenced for many years. An accessory manufacturer, Carandina is only required to comply with production regulations. However, the company’s business is not limited to drilling materials only, for some years now it has branched out into the sheet cutting industry with Penta Metal Ltd. This company of the group covers 2,500 m2 and deals with cutting metal, special steel and stainless steel from 2 to 200 mm for third parties. Moreover, the Carandina group also includes GEO Deep Drill Srl (www.geodeepdrill.it), specialising in the production of static and dynamic penetrometers, complete with data detection and processing to determine terrain features.

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ble for particularly challenging terrain; cleaning buckets, to clean the drilling hole; reamer buckets, designed to make a truncated cone profile of the drilling bottom. Consisting of a cylindrical electro-welded steel body highly resistant to scratches and a crown wheel with tungsten carbide plates, picks and/or cutters, core barrels are drilling tools for rocky terrain. Carandina offers diameters from 400 to 3,000 mm and 12 and 40 mm thicknesses. As for rods, the Emilia based company provides the market with helical rods for CFA systems, with diameter between 200 and 1,500mm, length from 1 to 8 m and a standard 3”, 4” or 5” bore. Noteworthy are also the helical rods with conical thread (featuring a recovery ejector tip) and with hexagonal couplings: from 1 to 6 m long and with diameter from 50 to 400 mm. Finally, here are the friction rods with diameters from 63 to 140 mm, from 1 to 6 m long and with pipe thickness from 4 to 8.8 mm. Moreover, the Carandina range has casing pipes from 101 to 406 mm; screw bits with interchangeable finger bits for 6.5”, 8.5”, 9.5”, 10.15” and 12.5” diameters; 2”, 4.5”, 5”, 6”, 7”, 8” and 10” screw bits; pilot bits for hard terrain. Plus, teeth, picks, vibrating aluminium rods to remove unexploded ordnance, compactors, soil mixers to strengthen weak or friable soils, helical rods and bits.

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Testing•Controls Impostazione dei passi di consolidazione su un edometro ACE EmS Tech, Wykeham Farrance

Elettromeccanica ad hoc

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a tecnologia EmS Tech (Electromechanical Servoactuation Technology) sviluppata da Controls Group ha trovato recentemente applicazione specifica per alcune prove di laboratorio, in particolare nel settore della Meccanica delle Terre. Si tratta di una tecnologia di semplice utilizzo, a basso impatto ambientale, sia in termini di rumorosità che di impiego di risorse energetiche, che può benissimo sostituire sistemi pneumatici, ormai superati, eliminando di conseguenza tutta una serie di attrezzature ausiliarie, rumorose e ingombranti, necessarie per produrre e trattare aria compressa di qualità adeguata ai sofisticati sistemi automatici in uso nei laboratori.

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Controls Group propone diverse soluzioni innovative per ottimizzare l’automazione e l’accuratezza delle misure nelle prove di laboratorio

UN PO’ DI STORIA Nel settore della Meccanica delle Terre l’automazione delle attrezzature di prova, sebbene applicabile anche alle prove statiche, è stata inizialmente applicata alle prove dinamiche, dove la necessità di effettuare cicli ripetuti di carico o di spostamento, anche se a bassa frequenza, non permette di operare con sistemi

manuali, ma richiede sistemi di controllo retro-azionati, tipicamente a loop chiuso. In passato, per il servocontrollo a loop chiuso, si è preferito adottare attuatori e sistemi pneumatici, sostanzialmente per le seguenti ragioni: • i dispositivi pneumatici sono da sempre comunemente utilizzati nei laboratori prove materiali e nei centri di ricerca, che dispongono pertanto di adeguate linee di aria compressa, il cui costo può essere quindi ripartito su un determinato numero di attrezzature di prova; • al contrario, i dispositiMacchina elettromeccanica per prove di taglio diretto e residuo SHEARMATIC EmS Tech, Wykeham Farrance da 10 kN

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vi motorizzati, che richiedono applicazioni singole, si sono rivelati particolarmente costosi e con prestazioni, specialmente in prove dinamiche, non sufficientemente performanti se confrontate con gli attuatori pneumatici.

Sistema centralizzato di gestione, controllo e monitoraggio delle prove di compressibilità e resistenza al taglio per i laboratori geotecnici

LA SOLUZIONE ATTUALE Con lo sviluppo della Dynatriax, sistema dinamico della Wykeham Farrance, Divisione Meccanica delle Terre di Controls Group, la soluzione elettromeccanica che bypassa gli svantaggi del sistema pneumatico è divenuta una realtà. In questi ultimi anni infatti, i benefici della soluzione elettromeccanica hanno superato i vantaggi dei sistemi pneumatici: • i motori brushless si sono dimostrati sempre più performanti in termini di velocità, accelerazione, prestazioni e accuratezza nel raggiungere e mantenere i valori di target; • i costi di realizzazione dei sistemi elettromeccanici sono diventati più competitivi nei confronti di altre tecnologie di sistemi automatici. D’altra parte la tecnologia con aria compressa sta diventando sempre meno conveniente e sempre più problematica: richiede l’utilizzo di compressori di grosse dimensioni con portate elevate, che generano vibrazioni, alta rumorosità, problemi di condensa, trattamento specifico di essiccazione, filtrazione dell’olio, ecc. I sistemi elettromeccanici sono basati sulla conversione di un movimento rotatorio in un movimento traslatorio per mezzo di una vite. Nelle applicazioni dinamiche il sistema si basa su un motore

Prova di taglio diretto. Visualizzazione delle misure in tempo reale. Impostazione dei parametri di acquisizione dati della fase di consolidazione e della fase di taglio

che aziona una vite a circolazione di sfere che è stato ottimizzato al fine di applicare spostamenti o forze alternate ad alta frequenza, dell’ordine di decine di Hz (largamente sovrabbondanti rispetto alle esigenze delle prove di meccanica delle terre). Il dispositivo a vite a circolazione di sfere è privo di giochi, in modo da assicurare elevata accuratezza anche in presenza di forze alternate nell’intorno dello zero. Il risultato è che la fedeltà con cui vengono replicate le forme d’onda è di gran lunga superiore a quella ottenibile con gli attuatori pneumatici e comparabile a sistemi idraulici, ben più costosi. Nei sistemi pneumatici l’ampiezza piccopicco delle forme d’onda è fortemente dipendente dalle frequenze in gioco e tende ad abbassarsi rapidamente al crescere della frequenza. Al contrario l’attuatore

elettromeccanico assicura valori picco-picco che si mantengono rilevanti, anche ad alte frequenze, con il risultato di una curva di decadimento meno ripida al crescere della frequenza, rispetto all’attuatore pneumatico. Il principio stesso della vite è per sua natura un meccanismo in controllo di spostamento molto accurato e ripetibile, praticamente indipendente dalle forze in gioco, e quindi sostanzialmente non influenzato dalla rigidezza del campione sottoposto a prova. Pertanto il sistema è particolarmente adatto nelle prove statiche e dinamiche che lavorano in controllo di spostamento. Nel caso invece di comportamento in controllo di carico, le alte prestazioni dei motori brushless e l’hardware di controllo a loop chiuso, nonché un sofisticato algoritmo di controllo garantiscono un’elevata precisione sull’applicazione del carico anche in caso di campioni di bassa rigidezza.

Altre applicazioni L’esperienza sviluppata da Controls Group sulle macchine dinamiche (in particolare nelle prove triassiali cicliche) ha permesso di estendere la stessa tecnologia, e quindi di ampliare la gamma dei sistemi automatici, anche ad altre prove largamente utilizzate nel settore della Meccanica delle Terre, quali le prove triassiali statiche a stress

path controllato, alle prove edometriche, alle prove di taglio diretto e residuo, alle pompe Hydromatic per l’applicazione di sequenze di rampa e di mantenimento di pressioni idrauliche, ecc. Controls Group è quindi in grado di offrire un’intera gamma di macchine di prova, automatiche con servo controllo a loop chiuso che utilizzano la tecnologia EmS

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Tech. Nel caso delle prove statiche, dalle configurazioni in modalità stand alone delle singole prove, l’automazione può essere ulteriormente implementata attraverso la gestione centralizzata delle macchine via PC, dall’acquisizione dati all’elaborazione e presentazione dei risultati secondo le principali Normative Internazionali.

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Testing•Controls Testing

Electromechanical ad hoc Enhance Soil testing automation and accuracy with all-new Wykeham Farrance Electromechanical Servoactuated systems

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ontrols Group have recently introduced innovative Electromechanical Servo-actuation Technology (EmS). It has been designed for Soil testing needs and is at the core of an all-new range of automatic machines that deliver great benefits to users. This valuable range comprises automatic equipment for: consolidation ACE EmS, direct and residual shear SHEARMATIC EmS, static triaxial and stress path AUTOTRIAX II, cyclic triaxial DYNATRIAX EmS. Featuring better performances than pneumatic systems, EmS removes the need for large, noisy, power consuming air compressors and air treatment devices. Compact, affordable, easy to use and with minimal impact to the environment, EmS constitutes a great leap-forward in the world of automatic soil testing.

THE PAST: PNEUMATIC SERVO ACTUATION The automation of Soil Mechanics testing equipment was initially adopted for dynamic tests as the need for repeated load or displacement cycles, even at low frequency, could not be achieved with manual systems and required feedback-driven control systems, typically closed-loop. Closed-loop servo controlled systems were based on pneumatic technology for simple reasons:

• Pneumatic devices were widespread and as such laboratories and workshop were often equipped with a compressed air line. Cost of a compressor and air treatment devices could then be shared among several machines; • The cost of motor-driven devices was prohibitive and their performances did not match those achieved with pneumatic servo actuation.

TODAY: DISCOVER WYKEHAM FARRANCE EMS SYSTEMS For almost 70 years, Wykeham Farrance has been at the forefront of geomechanics developing advanced soil testing systems. Today it is a Division of CONTROLS Group, global leader in Testing Equipment for construction industry, and it is continuing its pioneering tradition of innovation and cutting-edge design with a new market-leading range of automatic EmS equipment that is high performing, easy to use, affordable therefore matching both Research and Commercial laboratory’s needs.

EMS AGAINST PNEUMATIC TECHNOLOGY EmS technology relies on a range of state-of-the art brushless-motor actuators

designed around soil testing requirements, they are highly efficient, cost-effective and competitive against any other type of actuation. Delivering superior performances in term of speed, acceleration, reactivity and load/displacement pace accuracy they are better performing than any pneumatic system. In the meantime, the use of compressed air has become more expensive and as a result, less desirable. Involving large and costly compressors that generate noise and vibrations, pneumatic technology not only requires expensive air treatment but is also inefficient and power-hungry. Based on conversion of rotational to translational motion by mean of a super-low-friction ball-screw, EmS is highly optimized to apply alternating displacements or forces at high frequencies of tens of Hz, largely exceeding soil testing requirements. The ball screw device is backlash-free to deliver high accuracy also in case of alternating through-zero cycles.

Associated EmS Benefits Wave-shape fidelity is far superior to any pneumatic actuator and compares to expensive servohydraulic systems. Furthermore with pneumatic systems the peak-to-peak max. amplitude drops as frequency increases whereas, with EmS it remains constant resulting in better

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wave shapes at all frequencies. The EmS screw-driven transmission guarantees an accurate, repeatable displacement control practically not affected by the applied load thus ideal when displacement control is required. The accuracy of the feedback-driven closed

loop control is further enhanced by the special brushless motor driver combined with new CPU featuring stunning elaboration capacity and optimised PID algorithms, all this results in excellent load/displacement accuracy even for difficult samples with low and/or irregular stiffness.

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Perforazioni Orizzontali IATT•Prysmian Group Horizontal Drilling IATT

Fibre Optics & Trenchless Technology Industry 4.0 goes through ultrabroadband. The key topics of digitisation at the conference held by Prysmian Group and IATT

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he conference “Objective 2025: Italian industry joins forces for the country’s digital development”, organised by Prysmian Group and IATT, the Italian Association for Trenchless Technology, was held on Thursday 12 October (and we attended). The conference, which took place in the prestigious Prysmian Group premises in Milan, was an important event for industry insiders to discuss the current scenario and the strategies to put in place to seize the benefits of the melding of industry and digital development, as well as to identify the parties to be involved in this digitisation process. Participants included institutional representatives of the Ministry of Economic Development (MISE), UNI (the Italian Standardisation Body), IMQ Spa, Coldiretti and ANCI (the National Association of Italian Municipalities), as well as representatives of A2A Smart City

S.p.A., Illogic Srl, Sirti Spa and Olivetti Spa. Indeed, while Industry 4.0 represents a milestone for the industrial system and services, as well as a fundamental factor to boost the country’s economy, Italy will need a fast and efficient network IATT is the national trade association that promotes able to manage a considetechnical and scientific knowledge in the field rable amount of data. This of trenchless technology for the installation, is why ultra-broadband maintenance and restoration of underground and 5G projects are innetwork services, by using a limited amount or no creasingly strategic. As surface excavations. IATT’s mission is to promote the Prysmian Italia’s CCO Cartechnology among institutions, government agencies, lo Scarlata rightly stated, service network providers, universities, businesses “the future of our country and professional associations, thanks to intense cannot ignore a digitisation training that also aims at professional retraining and process where fibre optics regulations to define technical standards. play a key role along with trenchless technology. Prysmian Group, and improvement in the transfer of digias the only Italian fibre optics manufactal instructions to the real world (advanturer, is at the forefront of investment and ced robotics, Internet of Things and 3D research, and is deploying all its technoprinters). According to IATT President logy and know-how.” The objective is to Paolo Trombetti “Industry 4.0 and now guarantee a number of advanced services Enterprise 4.0 are an opportunity for Italy in Italy through integrated systems that as a system that must be seized, but that entail increased data volume, computing cannot be fully established without a wipower and connectivity; the creation of despread high-speed digital infrastrucanalytics to gain value from the collected ture to be laid according to a consistent data; the design of new forms of man schedule, and that – by using trenchless and machine interaction and so-called systems to install fibre optics – would furaugmented reality; finally, development ther reduce environmental impact.”

About IATT

About Prysmian Group Prysmian Group is a world leader in the sector of power and telecoms cables and systems. With almost 140 years of experience, a 2016 turnover in excess of 7.5bn Euro, 21,000 employees in 50 countries and 82 production facilities, the Group has a strong presence in technologically advanced markets

and offers a wide range of products, services, technologies and knowhow. The company operates in the business of terrestrial and submarine cables and systems for energy transmission and distribution, special cables for applications in a variety of industrial sectors and medium and low-voltage cables in the

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building and infrastructure sectors. For telecommunications, the Group manufactures cables and accessories for voice, video and data transmission with a full range of fibre optics, optical and copper cables and connectivity systems. Prysmian is a public company listed on the Italian Stock Exchange in the FTSE MIB index.

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Perforazioni Orizzontali IATT•Prysmian Group

Fibra Ottica & Tecnologie Trenchless L’Industria 4.0 passa per la banda ultra larga. Le tematiche chiave della digitalizzazione nel convegno organizzato da Prysmian Group e IATT

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i è svolto giovedì 12 ottobre (e noi eravamo presenti) il convegno “Obiettivo 2025: l’industria italiana si allea per lo sviluppo digitale del Paese”, organizzato da Prysmian Group e IATT, Italian Association for Trenchless Technology. Il convegno, che si è svolto a Milano nella prestigiosa sede di Prysmian Group, ha rappresentato un importante momento di confronto tra gli addetti ai lavori per discutere della situazione attuale e delle strategie da mettere in campo per cogliere i benefici del connubio tra industria e sviluppo digitale, oltre che per individuare i soggetti da coinvolgere in questo processo di digitalizzazione. Tra i partecipanti: esponenti istituzionali del Ministero dello Sviluppo


Chi è IATT IATT è l’associazione nazionale di categoria che promuove le conoscenze tecniche e scientifiche nel campo delle tecnologie trenchless per la posa, la manutenzione e il risanamento dei servizi a rete interrati, con limitato o nullo ricorso agli scavi a cielo aperto. La Mission di IATT è favorirne la diffusione presso enti, Pubblica Amministrazione, gestori delle reti dei servizi, università, imprese, ordini professionali, grazie a un’intensa attività di formazione, volta anche alla riqualificazione professionale, e di normazione per la definizione di standard tecnici.

Carlo Scarlata, Amministratore Delegato Commerciale di Prysmian Italia

Economico, UNI (Ente Italiano di Normazione), IMQ Spa, Coldiretti e ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), oltre a rappresentanti di A2A Smart City S.p.A., Illogic Srl, Sirti Spa e Olivetti Spa. Infatti, se l’Industria 4.0 rappresenta una tappa cruciale per il sistema industriale e i servizi, oltre che un elemento fondamentale per il rilancio dell’economia nazionale, l’Italia dovrà dotarsi di una

rete efficiente e veloce in grado di gestire una notevole mole di dati. Per questo i progetti relativi alla banda ultra larga e al 5G sono sempre più strategici. Come ha giustamente affermato Carlo Scarlata, Amministratore Delegato Commerciale di Prysmian Italia, “il futuro del nostro Paese non può prescindere da un processo di digitalizzazione in cui la fibra ottica gioca un ruolo chiave insieme alle

Paolo Trombetti, Presidente IATT

tecnologie trenchless. Prysmian Group, in quanto unico produttore italiano di fibra ottica, è in prima linea sul fronte degli investimenti e della ricerca, e sta dispiegando sul campo tutte le sue tecnologie e il suo know-how”. L’obiettivo è quello di garantire all’Italia una serie di servizi evoluti attraverso sistemi integrati che prevedono l’incremento del volume dei dati, della potenza di calcolo e della connettività; la creazione degli analytics per ricavare valore dai dati raccolti; la nascita di nuove forme di interazione tra uomo e macchina e della cosiddetta realtà aumentata e, infine, lo sviluppo e il miglioramento nel trasferimento di istruzioni digitali al mondo reale (robotica avanzata, soluzioni Internet of Things e stampanti 3D). “Industria 4.0 ed ora impresa 4.0”, ha dichiarato Paolo Trombetti, Presidente IATT, “sono un’opportunità per il sistema Italia che va cavalcata ma che non può affermarsi a pieno se non si dispone di un’infrastruttura digitale capillare ad alta velocità da realizzarsi in tempi coerenti, e che - con il ricorso ai sistemi trenchless per la posa della fibra ottica - fornirebbe un elemento ulteriore di riduzione dell’impatto ambientale”.

Chi è Prysmian Group Prysmian Group è leader mondiale nel settore dei cavi e sistemi per energia e telecomunicazioni. Con quasi 140 anni di esperienza, un fatturato di oltre 7,5 miliardi di Euro nel 2016, 21.000 dipendenti in 50 Paesi e 82 impianti produttivi, il Gruppo vanta una solida presenza nei mercati tecnologicamente

avanzati e offre un’ampia gamma di prodotti, servizi, tecnologie e know-how. La società opera nel business dei cavi e sistemi terrestri e sottomarini per la trasmissione e distribuzione di energia, cavi speciali per applicazioni in diversi comparti industriali e cavi di media e bassa tensione nell’ambito delle

Fondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria

costruzioni e delle infrastrutture. Per le telecomunicazioni il Gruppo produce cavi e accessori per la trasmissione di voce, video e dati, con un’offerta completa di fibra ottica, cavi ottici e in rame e sistemi di connettività. Prysmian è una public company, quotata alla Borsa Italiana nell’indice FTSE MIB.

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Perforazioni•Marini QG

Il grande tra i N Voyager Il modello SP rappresenta il top di gamma tra le perforatrici idrauliche radiocomandate Voyager di Marini QG

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el contesto dell’ingegneria civile il comune denominatore che caratterizza le macchine di Marini Quarries Group si può riassumere in una serie di caratteristiche che rispondono a termini quali compattezza, leggerezza, versatilità ed ergonomia. Peculiarità tecniche che permettono a queste macchine di adattarsi alle più svariate esigenze di lavoro. Le unità di perforazione prodotte dalla società ossolana sono utilizzate per diversificate operazioni di consolidamento, ancoraggio, installazione di

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para-massi, para-valanghe, eccetera e trovano ideale inserimento nei contesti urbani, lungo le reti autostradali, ferrotranviarie e nella protezione civile. Non fa certo eccezione la famiglia Voyager, una serie di perforatrici che va dal piccolo Voyager Engineering con centrale da 23 hp al modello intermedio denominato Voyager Engineering R da 56 hp e trova il suo top di gamma nel grande (ma sempre contenuto nelle sue dimensioni) Voyager SP da 107 hp di potenza. Focalizziamoci su questa macchina. La Voyager SP è una piccola macchina da perforazione cingolata con centrale idraulica separabile, ottimizzata per lavori di carotaggio, micropali, ancoraggi e consolidamenti. È dotata di una centrale idraulica particolarmente

A Berna

potente per azionare ogni tipo di perforatrice idraulica o martello fondo foro ed eseguire ogni tipo di perforazione. Il carro cingolato, che può presentare le suole in gomma o in acciaio, è a carreggiata variabile (da 1.300 a 1.800 mm) ed è in grado di superare pendenze fino all’80%. La centrale idraulica è costituita da un motore Deutz TCD 3.6 Tier 4 Final da 80 kW (107 hp) e assicura una portata d’olio di 250 l/min a una pressione di 250 bar. Il sistema di raffreddamento prevede uno scambiatore aria/olio separato. Due le tipologie di mast adottabili: CID 120 o CID 200. Il primo assicura una corsa di 2.200 mm, una lunghezza di 3.700 mm, una spinta

da 2.000 daN e un tiro di 2.500 daN. La versione più grande a parità di corsa vede una lunghezza incrementata di 50 mm, una spinta e un tiro da 4.000 daN. Sono invece tre le teste di rotazione che si possono applicare: ID 300, ID 500 e ID 800 per una coppia massima che va dai 350 ai 900 daNm e passaggi a 1” a 1½”. Tre anche i perforatori: MA 100 ID, MA 200 e MA 500 per coppie massime da 100 a 500 daNm ed energie di impatto da 150 a 320 Nm. Le possibilità di diversificare la macchina in base alle varie esigenze continuano con l’argano disponibile nei modelli 500 o 1000. Il primo, con 20 m di fune, garantisce un tiro massimo di 500 daN; mentre il

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In Marini QG l’attività di progettazione sembra non avere mai sosta. Alla prossima BAUMaschinen-Messe, manifestazione fieristica che si svolgerà a Berna dal 21 al 24 Marzo 2018, la società MQG International, distributore ufficiale della Marini QG in Svizzera, presenterà una nuova versione di slitta idraulica modello CID500, che si caratterizza per una forza di tiro/ spinta di 6 t. La nuova slitta idraulica potrà essere installata su diverse macchine prodotte da Marini QG, incluso il Voyager SP.

secondo, con 30 m di fune, si assesta sui 1.000 daN. Ampia scelta anche sul fronte delle morse (Mod. 70/188, 70/230 o 140/310) per prese con un diametro minimo da 70 a 140 mm e un diametro massimo da 170 a 310 mm. La coppia svitatore va da 1.800 a 4.000 daNm. Come accade per l’intera gamma Voyager, anche la SP può essere smontata in varie parti e trasportata in cantiere per mezzo di un elicottero e quindi riassemblata per iniziare a lavorare in tempi decisamente ristretti.

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Perforazioni•Marini QG Drilling/Foundations

The largest among Voyager models SP is the high-end model among Voyager radio controlled hydraulic drills by Marini QG

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n the context of civil engineering, the common trait of Marini Quarries Group machines can be summed up as a series of features such as a compact-sized, lightness, versatility and ergonomic design. Technical features that allow these machines to adapt to a wide variety of operating needs. The drilling

In Bern At Marini QG designing never seems to stop. At the upcoming BAU-Maschinen-Messe, the trade fair to be held in Bern from 21 to 24 March 2018, MQG International, the official distributor of Marini QG in Switzerland, will present a new version of hydraulic drilling slide model CID500, which stands out for a pull/thrust force of 6 t. The new hydraulic slide can be installed on several machines produced by Marini QG, including Voyager SP.

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units manufactured by the company based in Villadossola are used for a variety of operations: soil consolidation, anchorage, installation of rockfall guards, avalanche guards, etc. and are ideal for urban settings, along motorways, rail and tram networks and in civil protection. The Voyager range is no exception: a series of drills ranging from the small Voyager Engineering with a 23HP power pack to the intermediate model, the 56HP Voyager Engineering R, and the high-end yet compact 107HP Voyager SP. Let’s focus on this last machine. Voyager SP is a small crawler drill with a separable hydraulic power pack, optimised for coring, micropiles, anchorage and consolidation works. It is fitted with

a particularly powerful hydraulic power pack to operate any kind of hydraulic drill or DTH hammer and perform any kind of drilling. The crawler, which can have rubber or steel shoes, has a variable wheel track (from 1300 to 1800 mm) and can travel uphill on slopes up to 80%. The hydraulic power pack consists of an 80 kW (107HP) Deutz TCD 3.6 Tier 4 Final engine and assures an oil flow rate of 250 L/min at a pressure of 250 bar. The cooling system has a separate air/ oil exchanger. It fits two types of mast: CID 120 or CID 200. The former assures a 2200 mm stroke, is 3700 mm long, 2000 daN thrust and 2500 daN pull force. With stroke being equal, the larger version is 50 mm longer and has 4000 daN thrust/ pull force. However, three rotation heads may be applied: ID 300, ID 500 and ID 800 for a maximum torque from 350 to 900 daNm and bore from 1” to 1½”. There are also three drills: MA 100 ID, MA 200 and MA 500 for maximum torques from 100 to 500 daNm and impact energies from 150 to 320 Nm. The machine can be further diversified based on various needs with the winch available in the 500 or 1000 model. The former, with a 20-metre rope, assures maximum pull of 500 daN, while the latter, with a 30-metre rope, stands at about 1,000 daN. There is also a wide selection of clamps (mod. 70/188, 70/230 or 140/310) for grips with minimum diameter from 70 to 140 mm and maximum diameter from 170 to 310 mm. The unscrewing torque ranges from 1800 to 4000 daNm. As for the entire Voyager range, the SP can also be dismantled into various parts and transported to the construction side by helicopter and then reassembled to start working in a very short time.

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In Cantiere•Massenza On site Drilling/Foundations

Drillers take the floor

Massenza MM4 at work in Denmark and Italy. The impressions of the machine directly from the main players on site

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or the sake of hospitality, let’s start our story from the experience of Danish André Bloksted from Geoboringer ApS/Boreteamet ApS. Until last year, the driller was working with Geoboringer ApS, a medium-sized company specialising in geotechnical and environmental drilling. André soon realised that as the business grew, the technology used needed to grow as well. He exchanged ideas with other colleagues and looked at the drill rig market, until he came across the MM4 made by Massenza. After he pitched the idea to Geoboringer ApS, the company decided to back André and committed with him to buying the system, whilst leaving an independent business setup: Boreteamet ApS was therefore established. Today André Bloksted is a very satisfied operator. “Day after day,” he tells us, “we find more and more activities that the MM4, thanks to its incredible flexibility, sturdiness and power, can do successfully and quickly. The mast can rotate in all directions as required, go up or down and simultaneously turn sideways without losing stability. The machine is as steady as a rock and we spend very little time to place it on site: in most circumstances, we don’t even have to move the drill, we only need to reposition the mast. Plus on irregular terrain, and even when we work vertically, we don’t need to level the chassis, we just have to adjust the mast.” We saw the MM4 in action during drilling for load capacity tests in the ground beneath and near a high pylon. The MM4 easily reaches the pit that has been excavated around the pylon foundations and can

The third opinion Before ordering the machine, the Danish company wanted to see an MM4 at work. Obviously, André Bloksted was not interested in seeing a new machine, but wanted to assess its effectiveness and state after a few years of daily grind. From this point of view, for the Danish driller it was important to talk to the people who used the drilling rig every day. So together with the Massenza distributor in Denmark, FYMAS ApS, Bloksted went to the UK, where the MM4 of Welltherm Drilling LTD has been operating since 2014 and was impressed with the performance and features of the machine. More importantly, he found the operators on site were elated with their rig.

therefore perform drilling and soil investigation. Let’s definitely change latitude (as well as application) and go back to Italy to meet company Edilbalze. Based in Verghereto, in the province of ForlìCesena, the company has been operating in central Italy for private and public entities since 1986. Thanks to its full set of vehicles and equipment and the extensive experience in the sector, Edilbalze is able to independently perform all the works for new buildings from earth-moving up to the roof. As for renovations, its services range from subsoil and structure consolidation to fine finishes. The company from Emilia Romagna specialises in soil and subsoil consolidation through micropiles, piles, and tie-rods. Precisely because of these applications, in 2016 Edilbalze expanded its machine fleet with an MM4 drill. The system, powered by a 107HP VM Tier 4 engine and fully radio controlled, is equipped with a 4.5-tonne pull/thrust drilling rig with rotary head with torque up to 10.164 Nm and 127 RPM. Thanks to the great flexibility and

customisation options that Massenza offers to its customers, Edilbalze has chosen to fully customise its drilling rig. The MM4 with all optional features includes: removable mast extension to also use 2 m drill rods; jib boom with 180° rotation that extends up to 400 mm; hydraulic clamp with 275 mm bore and hydraulic centring devices; foam pump with maximum flow rate 89 L/min and maximum pressure 50 bar; washing system with hose roller; Venturi lubricator with maximum flow rate 28 m³/min and maximum pressure 34 bar. Delivered at the end of 2016, the MM4 started to work in full swing straight away and these pages show it at work to install tilted tie-rods up to 10 m deep. “We are really happy with the efficiency and versatility shown so far by our new MM4,” says Mr. Marido Sensi, at the helm of Edilbalze, “the stability is perfect, the controls are simple and user-friendly and all operations, both placing and drilling, are fast and effective. Now the challenge is the job we are about to carry out with our Massenza, a more complicated and challenging job than the usual jobs involving anchoring and tie-rods. We will have to make large micropiles up to 30 mm in diameter for a total of 1,000 m of drilling. However, thanks to its reliability and power, we have no doubt the MM4 will pass the test with flying colours.”

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In Cantiere•Massenza

La parola ai perforatori La Massenza MM4 al lavoro in Danimarca e in Italia. Dalla voce dei protagonisti in cantiere le impressioni sulla macchina

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er dovere di ospitalità iniziamo il nostro racconto dall’esperienza del danese André Bloksted della Geoboringer ApS/Boreteamet ApS. Il perforatore fino allo scorso anno lavorava presso la Geoboringer ApS, una società di medie dimensioni specializzata nella perforazione geotecnica e ambien-

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tale. André si è presto reso conto come col crescere dell’attività dovesse aumentare anche la tecnologia adottata. Si è confrontato con altri colleghi e ha esaminato il mercato delle perforatrici, fino a che ha incontrato la MM4 prodotta da Massenza. Presentata la sua idea a Geoboringer ApS, l’azienda ha deciso di supportare

André, impegnandosi insieme a lui per l’acquisto dell’impianto, ma lasciandogli il set up indipendente del business: è stata quindi fondata la Boreteamet ApS. Oggi André Bloksted è un operatore molto soddisfatto. “Giorno dopo giorno”, ci spiega, “troviamo sempre più attività che la MM4, grazie alla sua incredibile flessibilità, robustezza e potenza, può effettuare con successo e rapidità. L’antenna può ruotare in tutte le direzioni necessarie, alzarsi o abbassarsi e contemporaneamente essere girata lateralmente, senza perdere stabilità. La macchina è stabile come una roccia e impieghiamo pochissimo tempo per il posizionamento in cantiere: nella maggior parte delle situazioni non dobbiamo nemmeno spostare la per-

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foratrice, ci basta riposizionare l’antenna. In più su terreni irregolari e anche quando lavoriamo in verticale, non abbiamo bisogno di livellare il telaio, dobbiamo solo regolare l’antenna”. Abbiamo colto la MM4 durante le perforazioni inerenti test sulla capacità di carico nel terreno sotto e vicino a un alto traliccio. La MM4 raggiunge con facilità la fossa che è stata scavata intorno alle fondazioni del traliccio e può quindi effettuare le perforazioni e i sondaggi del terreno. Cambiamo decisamente latitudine (ma anche applicazione) e torniamo in Italia per incontrare la Edilbalze di Sensi Marido. Con sede a Verghereto, in provincia di Forlì-Cesena, la società dal 1986 opera nel centro Italia per privati ed Enti PubFondazioni, Perforazione Pozzi, Gallerie, Geotecnica, Industria Estrattiva-Mineraria

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In Cantiere•Massenza

blici. Grazie alla dotazione completa di mezzi e attrezzature e alla lunga esperienza nel settore, Edilbalze è in grado di realizzare in modo autonomo tutte le lavorazioni per le nuove costruzioni dal movimento terra al tetto; mentre per quanto concerne le ristrutturazioni il suo range di lavoro va dal consolidamento del sottosuolo e della struttura alle finiture di pregio. La società romagnola è specializzata nel consolidamento del suolo e sottosuolo attraverso micropali, pali, tiranti. Proprio per queste applicazioni, nel 2016 Edilbalze ha ampliato il proprio parco macchine con una perforatrice MM4. L’impianto, azionato da un motore diesel VM Tier 4 da 107 CV e completamente controllato con radiocomando, è dotato di una torre di perforazione con tiro/spinta da 4,5 t e di una testa di rotazione con coppia fino a 10.164 Nm e 127 rpm. Grazie alla grande flessibilità e alle possibilità di personalizzazione che Massenza offre ai suoi clienti, Edilbalze ha scelto di allestire al meglio la propria perforatrice. La MM4 “full optional” comprende: estensione dell’antenna smontabile per utilizzare anche aste di perforazione da 2 m; jib-boom con rotazione di 180°, estraibile fino a 400 mm; morsa idraulica con 275 mm di passaggio, completa di centratori idraulici; pompa schiuma con portata massima di 89 l/min e pressione massima di 50 bar; sistema di lavaggio con rullo avvolgitubo; lubrificatore di tipo venturi con portata massima di 28 m³/min

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e pressione massima 34 bar. Consegnata a fine 2016, la MM4 ha subito cominciato a lavorare a pieno ritmo e in queste pagine la vediamo all’opera per la posa di tiranti inclinati fino a 10 m di profondità. “Siamo davvero contenti dell’efficienza e versatilità dimostrate finora dalla nostra nuova MM4”, ci spiega Sensi Marido, titolare di Edilbalze, “la stabilità è perfetta, i comandi semplici e intuitivi, tutte le operazioni, sia di posizionamento che di perforazione, risultano veloci ed efficaci. La sfida ora è il lavoro che ci stiamo apprestando a fare con la nostra Massenza, un lavoro più complicato ed impegnativo rispetto ai soliti lavori di ancoraggio e tiranti. Dovremo effettuare grandi micropali fino a 30 mm di diametro per un totale di 1.000 m di perforazione. Ma grazie alla sua affidabilità e potenza, non abbiamo dubbi che la MM4 supererà la prova a pieni voti”.

La terza voce Prima di ordinare la macchina, la società danese voleva vedere all’opera una MM4 in cantiere. Ovviamente André Bloksted non era interessato a vedere una macchina nuova, ma voleva verificarne l’efficacia e lo stato dopo alcuni anni di lavoro quotidiano. In quest’ottica il perforatore danese reputava importante parlare con le persone che ogni giorno utilizzavano la perforatrice. Così insieme al distributore Massenza in Danimarca, la FYMAS ApS, Bloksted si è recato in Gran Bretagna, dove la MM4 di Welltherm Drilling LTD opera fin dal 2014, rimanendo impressionato dalle performance e dalle caratteristiche della macchina. Ancora più importante: ha trovato gli operatori in cantiere entusiasti del loro impianto.

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Geognostica e Geotecnica•Pagani Geognostics and Geotechnics

TG63 goes electric Not the aircrafts you’d take to get to this famous tropical City, but two Sandvik drilling rigs, digging a tunnel more than 3 km long

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fter more than 25 years of successes and more than 700 units sold all over the world, the TG63 series now comes in a new fully electric version The PGE TG63 series, the best-seller of the range, has always been used for any kind of geotechnical investigations in urban areas because of its compact size, which make it very nimble and easy to transport – combined with its great productivity, not far behind that of its ‘big sister’ TG73/200. This series is now undergoing a small revolution with the debut of a fully electric version. Obviously this is not a production whim, but a consistent response to the latest market demands. Indeed in the last decade, in an increasingly large number of towns and areas of the world the use of machinery with internal combustion engine is not allowed due to its noise levels and polluting emis-

Maximum Flexibility The electric version of the TG63 can be configured, upon request, for continuous dynamic or static/dynamic penetration tests. Static tests can be performed with a mechanical bit (CPTm) or by using CPTu Pagani systems like the MK piezocone, also in conjunction with the S3X seismic probe, allowing for improved ground analysis. The static/dynamic mode allows you to obtain information along verticals consisting of soils with different mechanical properties (from very soft to very hard and compact), while particularly resistant layers can be drilled through thanks to a rotary head (optional feature) to carry out pre-holes.

sions. It did not take long for PGE to find a solution to these needs: the new electrical version of the TG63 series, which combines zero emissions with noiseless operation. Finally, it will be possible to carry out static and dynamic tests even indoors without worrying about exhaust gases and causing virtually negligible disruption. The new electric TG63 is convenient in every respect: as a matter of fact it can be used even if the-

re is a power cut, simply by connecting it to a remote generator. The operator will therefore be able to enjoy an ideal working condition: no noise or emissions near their workstation. But let’s talk about the specs. The main features of the electric TG63 remain the same as those already appreciated in the rest of the range and that have always made it an unbeatable option for effective and truly cost-effective on-site tests. Among the main features, we would like to mention the fact that it can be easy transported with vehicles only requiring a category B driving license, the option of using it in the field by a single operator, its great mobility even on particularly uneven terrain thanks to its crawler undercarriage. It is worth noting how its semi-automatic in-line anchorage system, together with its three outriggers and tilting mast, allow it to work even on very steep slopes, whilst always keeping the drilling axis perfectly vertical. Obviously, as with all the other versions of the TG63 series, the latest addition also allows you to take ground samples, both by pressure and impact.

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Geognostica e Geotecnica•Pagani

La TG63 diventa elettrica Dopo oltre 25 anni di successi e piĂš di 700 esemplari venduti in tutto il mondo, la serie TG63 si arricchisce di una nuova versione totalmente elettrica

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a serie TG63 della PGE, bestseller della gamma, da sempre viene impiegata per ogni tipo di prove geotecniche in aree urbane grazie alle sue dimensioni compatte che le permettono elevate agilità e trasportabilità, unite alla grande produttività, non distante da quella della sua sorella maggiore TG73/200. Oggi questa serie è protagonista di una piccola rivoluzione con l’esordio di una versione totalmente elettrica. Ovviamente non si tratta di un capriccio produttivo, ma di una risposta coerente alle più recenti richieste del mercato. Nell’ultimo decennio, infatti, sono sempre di più le città e le aree del mondo nelle quali non è consentito l’utilizzo di macchinari con motore a combustione interna, penalizzato dalle sue rumorosità ed emissioni inquinanti. La risposta della PGE a queste esigenze non si è fatta attendere ed è la nuova versione elettrica della serie TG63, che unisce le emissioni zero alla totale silenziosità. Finalmente sarà possibile eseguire prove statiche e dinamiche anche indoor senza preoccuparsi dei gas di sca-

rico e arrecando un disturbo che non è azzardato definire irrisorio. La nuova TG63 elettrica è comoda sotto tutti i punti di vista: potrà infatti essere utilizzata anche in assenza di una rete elettrica, semplicemente collegandola a un generatore remoto. L’operatore potrà così godere di una condizione ideale di

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Geognostica e Geotecnica•Pagani Massima flessibilità La TG63 elettrica può essere configurata, a richiesta, per prove penetrometriche dinamiche continue, oppure statiche/dinamiche. Le prove statiche possono essere eseguite con punta meccanica (CPTm), oppure utilizzando sistemi CPTu Pagani come il piezocono MK, anche abbinato alla sonda sismica S3X, consentendo una migliore interpretazione del suolo. La modalità statica/dinamica permette di ottenere informazioni lungo verticali costituite da terreni con caratteristiche meccaniche diverse (da molto soffici a molto duri e compatti), mentre il superamento di strati particolarmente resistenti è possibile grazie a una testa di rotazione (optional) che consente l’esecuzione di pre-fori.

lavoro: senza rumori o emissioni vicino alla propria postazione. Ma veniamo alle questioni tecniche. Le caratteristiche principali della TG63 elettrica rimangono identiche a quelle già apprezzate sul resto della gamma e che, da sempre, la rendono un’op-

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zione imbattibile per effettuare prove in-sito in modo efficace e realmente economico. Tra le principali caratteristiche ci piace citare la trasportabilità con veicoli richiedenti la sola patente di guida “B”, la possibilità di essere utilizzata in campo da un solo operatore, l’elevatissima mobilità anche su terreni particolarmente sconnessi grazie al suo sottocarro cingolato.

Da segnalare come il suo sistema di ancoraggio in linea semi automatico, insieme ai suoi tre stabilizzatori e al mast inclinabile, le permetta di lavorare anche su pendii molto ripidi, mantenendo sempre perfettamente verticale l’asse di infissione. Ovviamente, come accade per tutte le altre versioni della serie TG63, anche quest’ultima nata consente il prelievo di campioni di terreno, sia a pressione che a percussione.

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Componenti&Attrezzature•BKT

Caterpillar premia BKT Al costruttore di pneumatici il SQEP Silver Award, mentre due modelli Earthmax equipaggeranno due dumper Cat

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l 15 settembre l’impianto produttivo BKT di Chopanki ha ricevuto il prestigioso riconoscimento SQEP Silver Award – Supplier Quality Excellence Process Certification – assegnato ai fornitori Caterpillar in grado di raggiungere i più alti livelli di qualità e controllo dei processi. E non solo. Il costruttore di pneumatici indiano è stato omologato per la fornitura in primo equipaggiamento dei due pneumatici Earthmax SR 47 ed Earthmax SR 45 destinati a due diversi modelli di dumper Cat. La certificazione Cat è andata a premiare l’impegno della multinazionale del pneumatico nell’offrire soluzioni di alta qualità, che riflettono l’attenzione sulle prestazioni del prodotto, ma anche sulla ricerca di sostenibilità e innovazione. Inaugurato nel 2006, lo stabilimento di Chopanki si occupa della produzione di pneumatici radiali All Steel per i settori industriali e OTR. Proprio a Chopanki sono prodotti gli Earthmax SR 47 ed Earthmax SR 45 con i quali BKT ha ottenuto l’omologazione per il dumper Cat 773E da 60 t, equipaggiato con l’Earthmax

SR 47 24.00 R 35, e per il modello Cat 770G da 40 t, sul quale viene montato l’Earthmax SR 45 18.00 R 33. Earthmax SR 47 è specificamente realizzato per i dumper rigidi impegnati nel trasporto di materiale sulle superfici più critiche, quali le cave rocciose. Si distingue per un ciclo di vita prolungato, grazie alla profondità del battistrada di classe E4, e per la geometria dei ramponi progettati per assicurare eccellente trazione e un consumo regolare del battistrada. Questo modello è inoltre disponibile con

mescola “cut resistant” che conferisce un’elevatissima resistenza ai tagli. L’Earthmax SR 47 è disponibile nelle misure 18.00 R 33 e 24.00 R 35. Perfetto per i dumper rigidi anche l’Earthmax SR 45, realizzato con una mescola particolarmente resistente a tagli, abrasioni e impatti, a tutto vantaggio della produttività e della riduzione dei tempi di fermo macchina. La geometria dei ramponi garantisce un’eccellente trazione, mentre la profondità del battistrada è sinonimo di durata.

Un grande risultato “Siamo molto orgogliosi di questo grande risultato. Il premio SQEP Silver Award di Caterpillar è ambito e prestigioso, conferma non soltanto la grande qualità dei nostri prodotti, ma anche l’eccellenza del nostro sistema produttivo. L’omologazione a fornitore ufficiale Cat è un ulteriore riconoscimento all’alta specializzazione dei nostri prodotti e dimostra l’evoluzione e la crescita che, passo dopo passo, stiamo compiendo nell’ambito dei primi equipaggiamenti. Far maturare questo mercato è tra i nostri principali obiettivi strategici, a testimonianza della qualità e credibilità raggiunta da BKT presso i grandi costruttori mondiali”. Arvind Poddar, Presidente e Amministratore Delegato BKT

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Componenti&Attrezzature•BKT Equipment and Components

Caterpillar awards BKT The tyre manufacturer received the SQEP Silver Award, while two Earthmax models will be fitted on two Cat dumpers

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n 15 September, the BKT production facility in Chopanki received the prestigious SQEP – Supplier Quality Excellence Process Certification – Silver Award, which is awarded to Caterpillar suppliers who achieve the highest quality and process control levels. That’s not all. The Indian tyre manufacturer has been type-approved as the OEM supplier of the two Earthmax SR 47 and Earthmax SR 45 tyres intended for two different Cat dumper models. The Cat Certification rewarded the commitment of the tyre multinational to delivering high-quality solutions that reflect its focus on product performance, but also its pursuit of sustainability and innovation. Inaugurated in 2006, the Chopanki facility deals with the production of All Steel radial tyres for industrial and OTR sectors. Chopanki is precisely where the Earthmax SR 47 and Earthmax SR 45 tyres are manufactured, for which BKT obtained type-approval for the 60 t Cat 773E dumper, equipped

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A great result “We are very proud of this great result. Caterpillar’s SQEP Silver Award is a coveted and prestigious one, which not only confirms the great quality of our products, but also the excellence of our manufacturing system. The official typeapproval as a Cat supplier is another acknowledgement of the high degree of specialisation of our products and shows the evolution and growth that, step by step, we are achieving in the OEM sector. Ensuring this market flourishes is one of our key strategic goals, evidencing the quality and credibility achieved by BKT with the world’s top manufacturers.” BKT President and CEO Arvind Poddar

with Earthmax SR 47 24.00 R 35 and for the 40 t Cat model 770G, which fits Earthmax SR 45 18.00 R 33 tyres. Earthmax SR 47 is specifically designed for rigid dumpers transporting material on the most critical surfaces, such as rocky quarries. It stands out for its extended life cycle, thanks to the E4 class tread depth and the geometry of the lugs, designed to assure excellent traction and even tread wear. This model is also available with a “cut

resistant” compound that provides extremely high resistance to cutting. Earthmax SR 47 is available in sizes 18.00 R 33 and 24.00 R 35. Earthmax SR 45 is equally perfect for rigid dumpers and is made with a compound that is particularly resistant to cuts, scratches and shocks, which is all to the benefit of productivity and low downtime. The geometry of the lugs assures excellent traction, while the depth of the tread stands for durability.

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Componenti&Attrezzature•Pancera Tubi e Filtri

Le soluzioni Pancera Innovazione e alti standard qualitativi: i fattori cruciali del successo di Pancera Tubi e Filtri

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pinta da un forte senso di orientamento al cliente e dalla costante ricerca dell’innovazione tecnologica, Pancera negli anni ha saputo ampliare con intelligenza la propria gamma di prodotti per soddisfare le più diverse esigenze. Tutte le lavorazioni sono eseguite internamente, per garantire alta precisione e accuratezza finalizzate a dare al mercato prodotti altamente performanti. I processi spaziano dalla microfessurazione alla filettatura dei tubi e dei manicotti in PVC, alla produzione di filtri rivestiti con tela in acciaio inox o in calza geotessile. Frutto della combinazione tra esperienza e applicazione tecnologica, Easy Pump System è un sistema di assemblaggio che permette di collegare in modo pratico, efficiente e veloce una colonna di tubi di mandata in PVC con una pompa sommersa. Il sistema prevede un tubo in PVC con un manicotto (sempre in PVC) pre-installato a un’estremità e un apposito raccordo in acciaio inox, con filetti adattabili, per la pompa sommersa all’altra estremità. In questo contesto la vera innovazione è rappresentata dal

La gamma Pancera Tubi e Filtri offre una vasta gamma di prodotti che include tubi e filtri in PVC, acciaio inox, carbonio e HDPE (polietilene ad alta densità), fluidi di perforazione per la costruzione di pozzi d’acqua, oltre alle malte e a un’ampia varietà di accessori. Inoltre dispone di un team tecnico-commerciale in grado di fornire soluzioni personalizzate secondo specifiche esigenze.

Systemblock. I manicotti e i raccordi inox con Systemblock prevedono un inserto che impedisce loro di allentarsi e svitarsi a seguito di vibrazioni e torsioni dovute al funzionamento e ai frequenti arresti/avviamenti dell’elettropompa. Systemblock viene applicato ai tubi di risalita da 75 a 225 mm i diametro. Per quelli da 48 e 60 mm questa tecnologia non è necessaria: la guarnizione (o’ring) all’interno dei manicotti in PVC e del raccordo inox si stringe quando il tubo viene avvitato e fornisce un’adeguata resistenza agli strappi generati da

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pompe di bassa potenza. Tutti i manicotti in PVC prevedono due guarnizioni in gomma che ne garantiscono la tenuta idraulica. I tubi di mandata in PVC offrono invece una valida alternativa ai tubi zincati, inox e in polietilene, sono realizzati in materiale di alta qualità, ampiamente testato in laboratorio, che garantisce la massima resistenza a pressione e trazione. Le pareti interne sono completamente lisce e non presentano restringimenti; inoltre si tratta di prodotti leggeri, facili da movimentare, resistenti alla corrosione e alle correnti vaganti. L’ottimo coefficiente idraulico (K=0,01) assicura minime perdite di portata e minori costi di pompaggio.

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Componenti&Attrezzature•Pancera Tubi e Filtri Equipment and Components

Pancera solutions Innovation and high quality standards: the key factors to the success of Pancera Tubi e Filtri

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riven by a strong focus on the customer and the constant pursuit of technological innovation, over the years Pancera has been able to skilfully expand its product range to meet the most diverse needs. All manufacturing is carried out in-house to assure high precision and accuracy in order to provide the market with high performance products. The processes range from micro-cracking to threading PVC pipes and sleeves, and the production of filters coated with stainless steel or geotextile. The result of the combination of experience and technological application, the Easy Pump System is an assembly system that allows a column of PVC inlet pipes to be connected to a submersible pump in a practical, efficient and fast manner. The system consists of a PVC pipe with a pre-installed sleeve (again made of PVC) at one end and a special stainless steel fitting with adjustable threads for the submersible pump at the other end. In this context, the actual innovative feature is the Systemblock. Stainless steel

The range Pancera Tubi e Filtri offers a wide range of products, including PVC, stainless steel, carbon and HDPE (high density polyethylene) pipes and filters, drilling fluids to build water wells, along with mortars and a wide variety of accessories. It also has a technical and sales team fully capable of providing customised solutions addressing specific requirements.

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sleeves and fittings with Systemblock involve an insert that prevents them from loosening and unscrewing as a result of vibration and twisting due to operation and frequent stops/ starts of the electric pump. Systemblock is applied to riser pipes with a diameter ranging from 75 to 225 mm. This technology is not required for 48 and 60mm ones: the O-ring seal inside the PVC sleeves and stainless steel fitting tightens when the pipe is screwed and provides adequate resistance to the jolts ge-

nerated by low-power pumps. All PVC sleeves include two rubber gaskets to guarantee hydraulic seal. PVC delivery pipes are however a good alternative to galvanized, stainless steel and polyethylene pipes and are made with high quality materials that underwent extensive lab tests and assure maximum pressure and traction resistance. The internal walls are completely smooth and do not feature any narrowing. The products are also lightweight, easy to handle, resistant to corrosion and stray currents. The excellent hydraulic coefficient (K = 0.01) assures minimal loss of flow rate and lower pumping costs.


Componenti&Attrezzature•WEI Equipment and Components

Safety, Simplicity, Reliability These are the three main features of the new rod and casing elevator designed and manufactured by WEI

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he result of over ten years of experience of the Emilia region based company, the rod and casing elevator we present in these pages is one of WEI’s latest innovations. Namely, this equipment is designed and made with the purpose, definitely fulfilled, of satisfying the clientele with the three main features that identify WEI and characterise its products: safety, ease of use and reliability. Once connected to the top drive with a special saver sub, the Elevator makes the drill work considerably easier. Indeed, this system makes it possible to receive the

drilling rods and/or casings to be inserted into the shaft without having to wait for their screwing and subsequent unscrewing. The entire operation is carried out by adhering to and improving the usual safety conditions: the rod is gripped by two cylinders and inserts inside the elevator; a special sensor alerts you with a light signal on the control panel that the rod has been correctly clamped, thereby allowing operations to continue with full peace of mind. Moreover, the WEI Elevator drastically decreases the rod changeover time, whilst increasing safety levels, as the operator’s presence

International objectives True to its name – WEI is the acronym for Well Equipment International – the company based in Fiorenzuola d’Arda, near Piacenza, is definitely very active on the international market, which it also follows by taking part in the most important events worldwide. This year WEI attended OTC2017, which was held in Houston, Texas, in May. The company’s staff presented to the US public the latest systems designed and built for onshore and offshore use: DS205-22,DS250, DS272-22 and D340. Hydraulic drilling rigs, for -40°C, entirely made in Italy and installed on a skidding system. WEI is also scheduled to attend the ADIPEC 2017 fair in Abu Dhabi, which took place from 13 to 16 November.

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is no longer required. The equipment also features remarkable flexibility. The Elevator offered by the company based in Fiorenzuola d’Arda is suitable for all the most common diameters in drilling: DP elevator for diameters from 2 3/8” to 5”, CSG elevator for diameters from 5 ½” to 13 3/8” and CSG elevator for diameters from 16” to 20”. In 2017, WEI also developed two drilling elevator models: the CSG Drilling Elevator for diameters from 5 ½” to 13 3/8” and the CSG Drilling Elevator for diameters from 16” to 20”. The WEI elevator also allows you to install a special circulating packer to keep circulation active, thus preventing dangerous backflows from the shaft to the surface. The icing on the cake is the utmost application versatility: WEI elevators can indeed not only be mounted on the driving heads made by the Italian company, but on any driving head on the market. This feature and all the other ones highlighted here are definitely appreciated, to the point that the Elevator is made in over 50 models that are virtually working all over the world, with highly satisfied users.

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Componenti&Attrezzature•WEI

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Sicurezza, Semplicità, Affidabilità Sono le tre principali caratteristiche del nuovo Elevatore per aste e casing progettato e prodotto da WEI

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rutto dell’ultra-decennale esperienza della società emiliana, l’Elevatore per aste e casing che presentiamo in queste pagine rappresenta una delle ultime innovazioni di WEI. Nello specifico si tratta di un’attrezzatura progettata e costruita con lo scopo, decisamente raggiunto, di soddisfare il cliente rispondendo alle tre ca-

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ratteristiche principali in cui si identifica WEI e che caratterizzano i suoi prodotti: sicurezza, semplicità d’uso e affidabilità. Una volta collegato al top drive con una speciale saver sub, l’Elevatore agevola enormemente il compito del perforatore. Con questo sistema, infatti, si ricevono le aste di perforazione e/o casing da inserire nel pozzo, senza l’attesa per l’avvitamen-

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Componenti&Attrezzature•WEI Obiettivi internazionali Fedele al proprio nome – WEI è l’acronimo di Well Equipment International – la società di Fiorenzuola d’Arda, in provincia di Piacenza, è decisamente attiva sul mercato internazionale che viene seguito anche attraverso la partecipazione alle più importanti manifestazioni a livello mondiale. Quest’anno WEI ha partecipato alla OTC2017 che si è svolta a Houston, in Texas, durante il mese di maggio. Lo staff della società ha presentato al pubblico americano gli ultimi impianti progettati e costruiti per On-shore ed Off-shore: DS205-22, DS250, DS272-22 e D340. Impianti di perforazione idraulici, per -40°C, completamente prodotti in Italia, montati su sistema skidding. WEI ha dato la propria adesione anche alla fiera ADIPEC 2017 di Abu Dhabi che si è svolta dal 13 al 16 novembre.

to e il successivo svitamento delle stesse. L’intera operazione viene eseguita rispettando e migliorando le abituali condizioni di sicurezza: la presa dell’asta è garantita da due cilindri e dagli inserti all’interno dell’Elevatore; uno speciale sensore avvisa, tramite un segnale luminoso posizionato sul pannello di controllo, che la presa è stata effettuata in modo corretto, permettendo di proseguire le operazioni in assoluta tranquillità. Inoltre l’Elevatore WEI diminuisce drasticamente i tempi di cambio d’asta, innalzando contestualmente i livelli di sicurezza, in quanto si elimina la presenza dell’operatore. Notevole anche la flessibilità dell’attrezza-

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tura. L’Elevatore proposto dalla società di Fiorenzuola d’Arda può servire tutti i diametri maggiormente utilizzati nella perforazione: Elevatore DP per diametri da 2 3/8” a 5”, Elevatore CSG per diametri da 5 ½” a 13 3/8” ed Elevatore CSG per diametri da 16” a 20”. Nel 2017 WEI ha sviluppato anche due modelli di elevatori per la perforazione: l’Elevatore CSG Drilling per diametri da 5 ½” a 13 3/8” e l’Elevatore CSG Drilling da 16” a 20”. L’elevatore WEI consente inoltre di installare una particolare guarnizione (circulating packer) grazie alla quale si può mantenere attiva la circolazione,

evitando pericolosi ritorni di flusso dal pozzo in superficie. Ciliegina sulla torta è l’estrema versatilità applicativa: gli elevatori WEI possono infatti essere montati non solo sulle teste motrici prodotte dalla società italiana, ma su qualsiasi testa motrice presente sul mercato. Questa e tutte le altre caratteristiche evidenziate sono decisamente apprezzate, tanto che l’Elevatore è stato prodotto in oltre 50 esemplari che stanno lavorando praticamente in tutto il mondo, con ottima soddisfazione da parte degli utilizzatori.

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Tunneling•MDT Tunneling

Designed specifically for tunnels The MDT 640GM offers all of the power and versatility required for tunnelling; without overlooking the MDT 550BP for large-diameter piles

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t’s not easy to sum up the qualities of MDT 640GM in a few words. Nonetheless we will try to point out its technical distinctions, beginning with a basic premise: the single mast positioner is designed to perform consolidation work in medium and large tunnels using front and external crown nailing or jet-grouting injections prior to excavation. With this method it’s possible to work in tunnels with diameters exceeding 14 m and with treatment depth up to 24 m in conditions of maximum reliability, also with extremely heavy duty uses. All of this while offering high productions thanks to the implementation of numerous innovative technical solutions and accurate sizing of all structural parts. It goes without saying that appropriate active and passive protection devices always guarantee maximum safety conditions, the drilling tower is designed to offer very high structural stiffness to prevent any bending effect. The joint units make continuous rotation, exceeding 180°, of the telescopic supporting and positioning columns of the drilling tower, through oil hydraulic jacks connected to a mechanical linkage device. All of the movements that affect mast positioning are monitored by special linear and angular displacement sensors, the readings of which displayed on a remote screen.

The generously oversized structural parts, which assure maximum sturdiness, is combined with the automatic power distribution system through the main Load Sensing hydraulic pump to optimise drilling performance in favour of consistently high productions. These may be further extended through the option of installing a number of optional accessories to mechanise all of the stages connected to metal or fibreglass reinforcement nailing, and extraction of the casing pipes. It should be noted that a twin drive has been implemented, with a 200 hp diesel engine and a 180 hp electric unit. Either drive can be used alternatively depending on whether electricity is available in the tunnel. An automatic safety interlocking system rules out the possibility of the two drives

running at the same time. The machine uses a rotary head with maximum torque of up to 32,000 Nm. Tower shifting, placing, positioning and drilling operations are all controlled remotely, in order to reduce downtime during the various stages of operation to a minimum. Furthermore, the carefully designed layout of the controls and their small number are intended to make it easier for any operator to control the machine. During operation the MDT unit is kept stable by four separately-actuated outriggers positioned at the front and rear of the machine body. An automatic control device ensures that the movements for drilling tower positioning depend on actual machine outrigging, thereby assuring conditions of absolute stability and safety in every situation.

and excellent movement even on challenging terrain, while the powerful Stage IV/Tier 4 engines and the Load Sensing hydraulic circuit assure maximum efficiency in terms of consumption and low emissions. When it comes to comfort, the operator can rely on a cab that offers a top quality work environment with broad visibility and excellent functionality

thanks to the ergonomic design and perfect positioning of the controls. The touchscreen is sized and positioned so that the operator can control all the digging stages intuitively and quickly, while the proximity sensors and automatic re-positioning of the mast over the hole guarantee quick work cycles and complete safety.

MDT 550BP Developed entirely by the technicians from the Emilia region, the new MDT550BP represents a new generation of large diameter drilling machines that combines compact size and weight with high performance, versatility, productivity and safety. The heavy duty undercarriage and excellent tractive force ensure long service life

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Tunneling•MDT

Fatta apposta per Una macchina, la MDT 640GM, tutta potenza e versatilità per il tunneling; senza dimenticare la MDT 550BP per i pali di grande diametro

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intetizzare le qualità della MDT 640GM non è cosa agevole. Proviamo comunque a metterne in risalto le peculiarità tecniche, partendo da un presupposto fondamentale: il posizionatore a mast singolo è concepito per eseguire opere di consolidamento per tunnel di medie e grandi dimensioni mediante esecuzione, prima dello scavo, di infilaggi al fronte e in corona esterna o iniezioni jet-grouting. In questo modo è possibile operare in sezioni di tunnel con diametro superiore ai 14 m e con profondità di trattamento fino a 24 m in condizioni di massima affidabilità, anche in caso di impieghi estremamente gravosi. Il tutto a fronte di elevate produzioni grazie all’adozione di numerose soluzioni tecniche innovative e a un accurato dimensionamento di tutte le parti strutturali. Se va da sé come opportuni dispositivi di protezione attivi e passivi garantiscano sempre le condizioni di massima sicurezza, la torre di perforazione è studiata in modo da avere una rigidezza

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strutturale molto elevata per prevenire qualsiasi effetto di curvatura. I gruppi di articolazione permettono, mediante martinetti oleodinamici collegati a un dispositivo meccanico a leveraggi, una rotazione continua di oltre 180° delle colonne telescopiche di sostegno e di posizionamento della torre di perforazione. Tutti i movimenti che interessano il posizionamento del mast vengono monitorati mediante particolari sensori di spostamento lineare e angolare i cui valori sono visualizzati su display a distanza. Un generoso sovradimensionamento delle parti strutturali, che assicura la massima robustezza, si abbina al sistema automatico di ripartizione della potenza mediante pompa idraulica principale Load Sensing per l’ottimizzazione delle prestazioni della perforatrice a

vantaggio di produzioni sempre molto elevate. Queste ultime possono essere ulteriormente ampliate attraverso la possibilità di installare numerosi accessori opzionali per meccanizzare tutte le fasi legate all’infilaggio di armature, metalliche o in vetroresina, e all’estrazione

MDT550 BP Interamente sviluppata dai tecnici emiliani, la nuova MDT 550BP rappresenta una nuova generazione di macchine perforatrici per grandi diametri che coniuga dimensioni e pesi contenuti a elevate prestazioni, versatilità, produttività e sicurezza. Il sottocarro heavy duty e l’eccellente

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le gallerie

dei tubi di rivestimento. Da segnalare l’adozione di una doppia motorizzazione che prevede un motore diesel da 200 hp e un’unità elettrica da 180 hp. Entrambe le motorizzazioni possono essere utilizzate in modo alternativo a seconda della disponibilità, o meno, di energia elet-

trica in galleria. Un sistema automatico di interblocco di sicurezza esclude la possibilità di funzionamento simultaneo delle due motorizzazioni. La macchina prevede l’utilizzo di rotary con coppia massima fino a 32.000 Nm. Tutte le funzioni di traslazione, piazzamento, posi-

forza di trazione assicurano lunga durata e ottima capacità di movimento anche sui terreni più difficili, allo stesso tempo i potenti motori Stage IV/Tier 4 e il circuito idraulico Load Sensing garantiscono la massima efficienza dei consumi ed emissioni ridotte. Sul fronte del comfort l’operatore può

contare su una cabina che offre un ambiente di lavoro di prim’ordine con ampia visibilità ed elevata funzionalità grazie al design ergonomico e al perfetto posizionamento dei comandi. Il touchscreen è dimensionato e posizionato in modo tale che l’operatore possa controllare tutte le

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zionamento torre e perforazione sono comandate a distanza, al fine di ridurre al minimo i tempi morti nelle diverse fasi di utilizzo. Inoltre, l’accurata disposizione dei comandi e il loro numero ridotto intende agevolare la padronanza della macchina da parte di qualsiasi operatore. In fase di lavoro l’unità MDT è mantenuta stabile da quattro stabilizzatori ad azionamento indipendente, posizionati anteriormente e posteriormente al corpo macchina. Un dispositivo di controllo automatico subordina i movimenti per il posizionamento della torre di perforazione all’effettiva stabilizzazione della macchina, garantendo così condizioni di assoluta stabilità e sicurezza in ogni situazione.

fasi di scavo in modo intuitivo e veloce, mentre i rilevatori di prossimità e il riposizionamento automatico del mast sul foro garantiscono cicli di lavoro rapidi e totale sicurezza.

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In questo numero

Inserzionisti 7 5 13 II 7 IV

Atlas Copco Bauer Macchine Italia Big 5 Comacchio Epiroc Italia Geofluid – Piacenza Expo

III 8 11 3 I, 9

GIC Hinowa Massenza Sandvik Italia Soilmec

Aziende citate B Bauer 8, 20 BKT 71

H Hinowa 46 HPM 36

S Sennebogen Soilmec

C Carandina 50 Casagrande 24 Caterpillar 8 Comacchio 42 Controls 54

I IATT 57 Indeco 8

T Tes Car

38

W WEI

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D DAT instruments 8 Drillmec 48

M Marini QG 60 Marmomac 8 Massenza 64 MDT 80

E Epiroc F Fraste

114

L Liebherr

8 8, 14

34

8

8, 28

P Pagani 68 Pancera Tubi 73

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