salute
Lo stress prolungato mette in atto una serie di risposte, sia a livello fisico, si
Rita Zumbo:
“Anche la nostra identità psichica ha la sua importanza” Oltre ai disturbi fisici è divenuto necessario fare il punto sulla situazione delle difficoltà psicologiche innescate dal Sars-Cov 2 e dalle restrizioni forzate messe in atto per contenere la pandemia: il punto della situazione con un’esperta psicologa e psicoterapeuta
U
no degli effetti della pandemia e, ancor di più, del ‘lockdwn’, è stato l’aumento dei disturbi di tipo psicologico, che hanno avuto una diffusione trasversale tra la popolazione, colpendone tutte le fasce d’età. In questi giorni, nei quali si sta assistendo a una riduzione dei casi e si pensa all’allentamento di alcune misure restrittive, come per esempio il ‘coprifuoco’, si rende necessario focalizzare la situazione relativa alla salute mentale nel nostro Paese. “La pandemia”, afferma la dottoressa Rita Zumbo,
“ha sottoposto un po’ tutti a una situazione di imprevedibilità e di grosso stress: questo è un dato di fatto. Se facciamo riferimento agli studi effettuati dall’Ordine degli psichiatri e da quello degli psicologi, si evince prevalentemente il fatto che il disturbo psicologico legato a questa situazione in genere si può definire come un disturbo post traumatico da stress”. Dottoressa Zumbo, cos’è la sindrome da stress post-traumatico? “Il Ptsd si verifica nel mo-
mento in cui siamo sottoposti a un forte stress. Nel caso specifico del Covid, esso è durato molto tempo. In questo caso, la risposta dell’individuo dipende in parte dalla sua personalità, ma anche dal fatto che lo stress prolungato mette in atto una serie di risposte, sia a livello fisico, sia a livello mentale, che possono perdurare nel tempo anche dopo che la situazione di stress è terminata. Quindi, diciamo che i disturbi psicologici relativi al Ptsd possono essere a breve, medio e lungo termine”.
Quali sono i disturbi psicologici più registrati in questo periodo? “Insonnia, incubi, ansia, frustrazione e irritabilità: questi i disturbi più diffusi. Vorrei, però, evidenziare che questi disturbi li abbiamo visti prevalentemente a carico delle donne, poiché esse sono state le più penalizzate, sia perché hanno dovuto affrontare la perdita del lavoro, sia perché, molto spesso, rivestono il ruolo di ‘caregiver’ all’interno della famiglia, occupandosi, per esempio, del malato o del genitore anziano”. Ci sono differenze di problematiche tra coloro che hanno avuto il Covid e gli altri? “Le persone sono state costrette all’isolamento e alla restrizione della libertà personale, trovandosi ad affrontare non solo la paura del virus, che è il timore di un evento impossibile da controllare, ma anche quella di ammalarsi e contagiare le persone care. Si è reso perciò necessario doversi confrontare imme-
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